Felci e piante affini in Liguria e in Italia

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Felci e piante affini in Liguria e in Italia
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A thyriaceae
Rizoma corto o strisciante. Fronde sparse o fascicolate, almeno due volte divise.
Sori orbicolari od oblunghi. Indusio mancante, rudimentale o bene sviluppato, di
forma varia.
1. Indusio a forma di cappuccio, con estremità libera acuta…............................... 1. Cystopteris
. Indusio mancante, rudimentale o virgoliforme.…………………..……...............................…. 2
2. Fronde fascicolate, lanceolate…………………………….......................................2. Athyrium
. Fronde sparse, deltoidee..…………………………….................................. 3. Gymnocarpium
1. Cystopteris
1. Fronde al più incompletamente 3 volte pennate; divisioni ultime ovato-oblunghe, con bordi non
paralleli ed apice spesso non smarginato............................................................. 1. C. fragilis
. Fronde 3 volte pennate; divisioni ultime strette, con bordi paralleli ed apice spesso smarginato......
………………………..……………………............................................................. 2. C. alpina
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Cystopteris fragilis (L.) Bernh.
FELCETTA
FRAGILE
Caratteri
Rizoma breve, obliquo, minuto. Fronde
fascicolate, poco numerose, gracili, non
svernanti. Stipite bruno, di solito più corto della lamina che è fino a 3 volte divisa, con divisioni ultime ovato-oblunghe,
a bordi non paralleli ed apice di regola
non smarginato. Indusio a forma di cappuccio, con estremità libera acuta. Sori
orbicolari. Spore con superficie echinata.
Altezza
8-50 cm.
Sporificazione
V-X.
Riproduzione e ploidìa
Sessuale. Tetraploide, esaploide, octoploide (2n=168).
Ecologia
Fessure minime di rupi e di massi, grotte, muri, detriti consolidati in luoghi
ombrosi, bordi rupestri di ruscelli, tra
25 e 3000 m.
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Distribuzione generale
In tutti i continenti.
Distribuzione italiana
Alpi, Appennini, monti della Sicilia, Sardegna: da CC a C. Pianura Padana, Puglia: da R a RR.
Distribuzione regionale
Frequente nella fascia delle latifoglie
sciafile, in quella delle conifere e oltre il
limite degli alberi, sui pendii settentrionali del versante padano. Rara e localizzata sui versanti marittimi dove si rinviene in ambienti con particolari condizioni microclimatiche (luoghi freschi ed
umidi in estate, e decisamente freddi
nella cattiva stagione).
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Cystopteris alpina (Lam.) Desv.
FELCETTA
ALPINA
Caratteri
Cespi generalmente ricchi. Stipite bruno chiaro, con base più scura. Lamina
tenera, elegante, 3 volte divisa. Divisioni ultime strette, a bordi paralleli, normalmente terminanti con una smarginatura nella quale finisce una nervatura
secondaria.
Altezza
5-25 cm.
Sporificazione
VI-IX.
Riproduzione e ploidìa
Sessuale. Esaploide (2n=252).
Ecologia
Fessure rupestri, pietraie e detriti minuti consolidati, soprattutto su calcare, tra
1000 e 3000 m.
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Distribuzione generale
Europa, Maghreb, Anatolia, Caucaso.
(IM); Appennino Ligure orientale al M.
Maggiorasca e vette contigue (GE).
Distribuzione italiana
Alpi: da R a C. Appennino Settentrionale: RR. Alpi Apuane, Appennino Centrale, M.Cervialto, M. Sirino, M. Pollino,
Cozzo del Pellegrino, M. Mula, Madonie: da R a RR.
Nota
Nel gruppo Saccarello-Frontè è presente l’ibrido C. alpina x C. fragilis, segnalato recentemente anche in Toscana e
Veneto. In Europa è noto pure in Norvegia, Francia, Svizzera e Romania. Le
fronde sono mediamente grandi e hanno una morfologia variabile. I sori contengono unicamente spore abortive,
con parete echinata.
Distribuzione regionale
Alpi Liguri nei gruppi montuosi Toraggio-Pietravecchia e Saccarello-Frontè
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2. Athyrium
1. Sori oblunghi; indusio presente e persistente………...…..........................… 1. A. filix-femina
. Sori orbicolari; indusio assente oppure rudimentale e fugace…..….……. 2. A. distentifolium
Athyrium filix-femina (L.) Roth
FELCE
FEMMINA
Caratteri
Rizoma breve. Fronde fascicolate, non
svernanti. Stipite generalmente pallido
o più o meno sfumato di colore brunorossastro, gracile, molto più corto della
lamina che è lanceolata o strettamente
ovata, con numerose pinne, le inferiori
di solito gradatamente decrescenti. Pinnule sessili, oblunghe, da lobulate a
profondamente incise. Indusio virgoliforme o strettamente reniforme, con
margine libero fimbriato.
Altezza
2-16 dm.
Sporificazione
VI-IX.
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Riproduzione e ploidìa
Sessuale. Diploide (2n=80).
Ecologia
Boschi ombrosi, anfratti umidi, ruscelli,
acquitrini, poggi erbosi freschi, pascoli
anche pietrosi, tra 0 e 3165 m.
Distribuzione generale
Macaronesia, Europa, Maghreb, Asia,
America Settentrionale.
Distribuzione italiana
Alpi, Appennino Settentrionale: CC.
Appennino Centrale e Meridionale, Sicilia, Sardegna: da C a R. Mancante o
rarissimo nella Pianura Padana e nelle
regioni adriatiche centro-meridionali.
Distribuzione regionale
Molto frequente nell’entroterra e sui rilievi montuosi. Rara e localizzato nelle
zone costiere, nelle valli più umide ed
ombrose.
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Athyrium distentifolium Tausch ex Opiz
FELCE
ALPESTRE
Caratteri
Fronde fascicolate, non svernanti. Stipite molto corto, pallido, con piede più
scuro. Lamina lanceolata-ovata, non di
rado un po’ increspata. Pinnule da
oblunghe ad ovate, con lobi profondi e
generalmente abbastanza larghi. Sori
orbicolari. Indusio assente oppure rudimentale e fugace.
Altezza
2-12 dm.
Sporificazione
VII-IX.
Riproduzione e ploidìa
Sessuale. Diploide (2n=80).
Ecologia
Pietraie, pascoli sassosi, radure e margini boschivi, su substrato acido, tra 650
e 2800 m.
Distribuzione generale
Emisfero boreale (Europa, Asia, America).
Distribuzione italiana
Alpi: C. Appennino Settentrionale, Alpi
Apuane: da R a RR.
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Distribuzione regionale
Appennino Ligure Orientale al M. Penna (GE).
Nota
Il rinvenimento di A. distentifolium nella località ligure è recente, la sua presenza ridotta a pochi individui. Nuovi ritrovamenti sono stati effettuati anche
sul versante emiliano del medesimo rilievo, nell’alto Piacentino e lungo la
dorsale dell’Appennino Tosco-Emiliano,
in cui, peraltro, la specie era nota da
tempo in diverse località. A. distentifolium rimane, in ogni caso, specie rara
sull’Appennino Settentrionale, accantonata in prevalenza sui rilievi più elevati,
in zone interessate da un prolungato
innevamento.
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3. Gymnocarpium
1. Pianta non ghiandolosa, verde tenue; ognuna delle due pinne basali lunga quasi quanto la parte
superiore della lamina…….………..................................................................1. G. dryopteris
. Pianta più o meno ghiandolosa, verde grigiastra; ognuna delle due pinne basali più o meno minore della parte superiore della lamina........................................................2. G. robertianum
Gymnocarpium dryopteris (L.) Newman
FELCE
DELLE QUERCE
Caratteri
Rizoma gracile, lungamente strisciante.
Fronde sparse, non svernanti, completamente glabre. Stipite snello, gracile,
da più breve a ben più lungo della lamina, che è verde tenue, largamente
deltoidea, con poche pinne, le due basali nettamente picciolate e con parte
basiscopica generalmente più sviluppata dell’acroscopica, ognuna grande
quasi quanto la porzione superiore della fronda. Pinnule prossimali fino a
completamente divise nelle pinne inferiori, le altre da lobato-crenate ad intere. Sori orbicolari. Indusio mancante.
Altezza
10-40 cm.
Sporificazione
VI-IX.
Riproduzione e ploidìa
Sessuale. Tetraploide (2n=160).
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Ecologia
Boschi, pietraie ombrose, fessure rupestri, ruscelli, su substrato siliceo o acidificato, tra 250 e 2500 m.
Distribuzione generale
Emisfero boreale (Europa, Asia, America).
Distribuzione italiana
Alpi, Appennino Tosco-Emiliano: C. Dintorni di Trieste, Appennino Ligure-Emiliano e Centrale: da R a RR. Gargano?
Distribuzione regionale
Alpi Liguri al M. Ceppo, presso S. Giovanni dei Prati (IM); alta Val Trebbia, Val
d’Aveto (GE); M. Zatta (GE, SP), M.
Gottero (SP).
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Gymnocarpium robertianum (Hoffm.) Newman
FELCE
DEL CALCARE
Caratteri
Fronde sparse, non svernanti, ghiandolose almeno su rachide e rachille. Stipite ghiandoloso, talora un po’ contorto,
da più corto a più lungo della lamina
che è verde-grigiastra, più o meno
spessa e rattrappita. Pinne del paio basale con parte basiscopica poco più sviluppata dell’acroscopica ed ognuna
ben più piccola della porzione superiore della fronda.
Altezza
15-60 cm.
Sporificazione
VI-IX.
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Riproduzione e ploidìa
Sessuale. Tetraploide (2n=160).
Ecologia
Fessure rupestri, pietraie, muri, radure
boschive sassose, quasi esclusivamente
su calcare, tra 5 e 2100 m.
Distribuzione generale
Emisfero boreale (Europa, Algeria, Asia,
America).
Distribuzione italiana
Alpi: C. Appennino Settentrionale e
Centrale: R. Triestino, Pianura Padana,
M. Accellica nei Picentini: RR.
Distribuzione regionale
Frequente sulle Alpi Liguri, dalla Gola di
Gouta al M. Galero (IM, SV); raro sull’
Appennino dal M. Antola a Cabanne in
Val d’Aveto (GE).
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