Lomaso

Transcript

Lomaso
Andogno
543
Ranzo
Torcel
545
GUIDA
724
679
Sa
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e
Fi
Passo della Morte
843
Sar
ca
S.S.
S. Sisto
512 Ponte Balandin
512
Villa
237
Casina
Forestale
660
Banale
Antenne TV
918
Comano
619
1020
na
si
Ca
Godesi
1170
✝
La Madonnina
1300
Le Quadre
1481
Santa Croce
Torrente De
cidercon
Malga Poia
986
1350
Granzoline
1549
Malga Valbona
1265
Malga dei Beppini
1389
Galleria Motte
Rifugio Don Zio
1610
Monte Casale
1632
❱ Partenza: Comano 619 m.
❱ Difficoltà: T
❱ Arrivo: Imbocco Galleria Motte
(SS 327) 420 m
❱ Tempo: ore 2,30
❱ Dislivello: 180 m.
❱ Acqua: nessuna fonte durante il
tragitto
❱ Lunghezza: km 6,0
❱ Rientro: con automezzo
❱ Percorso: strada forestale sterrata
❱ Accesso: dal piazzale della chiesa
per
Trento
Romitorio
452
✝
548
e
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Ponte dei Servi
d de le Anime
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punto
attrezzato
alpini
Comano
Capitello “delle Anime”
Passo della Morte
Romitorio
Motte (SS 327)
Fiu
me
Lomaso
Al Passo della Morte e al Romitorio
718
S.
S.
31
23
7
rc
a
Limarò
426
ESCURSIONI E PASSEGGIATE
Si parte dal paese di Comano.
Parcheggiato l’automezzo
presso la chiesa, si supera
l’albergo “La Panoramica” e
si arriva al punto attrezzato
per le feste degli Alpini. Alla
Croce si prosegue diritti,
perché la strada di destra,
che prosegue con un tornante,
porta a Capanna “Don
Zio” e alla cima del Monte
Casale. Si procede su strada
pianeggiante e si entra nel
bosco intercalato da prati fino
al bivio dove la segnaletica
SAT 411 indica l’itinerario
“Garda - Brenta” per Ponte
Balandin a sinistra e a destra
il percorso per il Passo della
Morte. Di fronte una conca
di prati che scende verso
la Sarca e in alto il Banale,
il Monte Valandro e Cima
Ghez. Si prosegue, a destra,
nel bosco di pino silvestre e
ceduo, lungo un accogliente
percorso in lieve salita che
porta al “Caputèl de le
Anime” (Capitello delle Anime
740 m). Questo capitello, di
proprietà comunale, sembra
sia stato edificato nel XVII
Secolo dai devoti di Comano
per ricordare le Anime del
Purgatorio. Fu recentemente
ristrutturato ed ora, con il suo
colore bianco, si fa notare
dalla “Piana del Lomaso”.
Conteneva un affresco
raffigurante la “Madonna
dell’Aiuto” ed in seguito
alla recente ristrutturazione,
è stato decorato da Paolo
Dalponte, artista lomasino,
con altro soggetto. Dopo
un’eventuale piccola sosta,
si prosegue attraversando le
Una lunga passeggiata/escursione che richiede un minimo
d’allenamento e non è consigliata per i più piccini. Porta a
visitare, attraverso le boscose pendici dei “Godesi” (parte
nord-ovest del Monte Casale), alcuni luoghi storico-culturali,
ricchi di scorci che ci faranno trascorrere un piacevole
pomeriggio in un ambiente naturale incontaminato e privo
dei moderni interventi deturpatori. Per quest’escursione si
consiglia di prevedere l’impiego di due automezzi: uno si
parcheggia vicino alla galleria Motte sulla Strada Statale
327 del Caffaro e l’altro servirà per raggiungere la frazione di
Comano. Questo per evitare, al ritorno dal Romitorio, di far
gran parte del tragitto sulla Strada Statale 327 del Caffaro,
pericolosa per le gallerie e per il traffico intenso.
ripide pendici dei “Godesi”
con alla sinistra l’orrida
valle ed il Cañon del Limarò,
percorsi dal Fiume Sarca.
Arrivati alle prime rocce,
la strada si fa più angusta,
chiusa da rocce a destra e
strapiombi a sinistra protetti
da ringhiere di ferro e di legno
per evitare ogni pericolo.
Siamo al “Passo della Morte”,
il punto più alto del percorso
(843 m) e privo per altro d’ogni
indicazione. Questo passo è
stato fino a qualche secolo
fa l’unica via di transito tra le
Giudicarie Esteriori e Trento
ed il nome deriva da un’antica
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ESCURSIONI E PASSEGGIATE
leggenda secondo la quale,
in questo punto, Adilberto di
Castel Toblino venne ucciso
a tradimento da Graziadeo da
Campo, mentre si recava ad
un appuntamento amoroso con
Ginevra, la bella castellana
di Castel Stenico. Dopo
altra pausa per ammirare
il panorama, si prosegue in
lieve discesa con un percorso
che, a tratti, ci lascia col fiato
sospeso per gli orridi canaloni
in fondo ai quali si vede la
Strada Statale del Caffaro e
ancora più in basso il Fiume
Sarca. Arrivati al “Bivio del
Casale” la segnaletica SAT
427 indica a destra il percorso
per Capanna Don Zio e Monte
Casale mentre a sinistra,
per strada sterrata, Sarche e
Motte. Seguendo quest’ultima
indicazione si scende e,
dopo qualche tornante si
intravede, sulla sinistra la
Casina Forestale (660 m).
Entrati nell’ampio prato si nota
la “Malga-Maso Casale”, di
proprietà dell’ASUC di Comano
e affittata fino al 1956 a
Salvetta Dario di Sarche. Ora
la costruzione è abbandonata
ed in grave stato di degrado.
Vista la sua impostazione
strutturale, sarebbe buona
cosa eseguire degli interventi
di recupero prima del suo
totale disfacimento. Si può
ora proseguire scendendo
per il sentiero SAT 427
oppure per la strada sterrata
lasciata in precedenza;
ambedue i percorsi portano
al “Romitorio” che è stato
oggetto di recente ristrutturazione. Il Romitorio (452
m) è posto su un punto
particolarmente panoramico
ed esposto; per evitare
cadute, il fronte verso il
precipizio è stato recintato
con parapetti di legno però è
necessario porre ugualmente
un po’ d’attenzione perché il
passaggio sotto il parapetto
diventa estremamente
pericoloso in caso di cadute
o scivolate. Da questo punto
si ha un bellissimo panorama
sulla valle sottostante, sul
Monte Bondone con la cima
“Cornét” e sul “Piccolo Daìn”.
Dopo la consueta sosta
per ammirare il panorama
e riposarsi, si scende al
parcheggio sulla Strada
Statale 327 del Caffaro che
si raggiunge in circa 15
minuti lungo un sentiero, non
eccessivamente ripido, ma un
po’ sconnesso ed affiancato
da parapetti in legno lungo i
tratti più esposti sul baratro
sottostante.
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