Marzo - Associazione Vecchia Alassio

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Marzo - Associazione Vecchia Alassio
ANNO LII - N. 3
Venerdì 16 Marzo 2012
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
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Risposta all’interrogazione presentata nell’ultimo Consiglio Comunale
relativa alla nuova viabilità e mercato settimanale
Trascriviamo il testo di un’interrogazione, ricavata dal web, da parte di un Consigliere Comunale:
- preso atto della volontà di questa amministrazione di intervenire
con un sostanziale rivoluzione della viabilità su Corso Dante con inversione di marcia e creazione di
pista ciclabile:
- rilevato che l’intervento previsto comporta la revoca della licenza e lo smantellamento dei dehors
esistenti;
- venuto a conoscenza che il rinnovo della concessione sarà a discrezione dell’amministrazione;
- rilevato che saranno persi posti
auto appaltati alla società SCT;
- rilevato la già critica disponibilità di posti auto nelle area bianche;
rilevato la criticità temporale (prima dell’inizio della prossima stagione);
- rilevata l’intenzione di trasferimento del mercato.
Viste le premesse sopra esposte.
il sottoscritto chiede di conoscere:
A) Le tempistiche per la realizzazione della trasformazione.
B) Il principio previsto per il rinnovo delle licenze per i dehors lato
mare.
C) Soluzione prevista per compensare i posti revocati alla società
che gestisce i parcheggi.
D) Previsione di sviluppo ulteriore della pista ciclabile verso levante e ponente.
E) Data trasferimento del mercato in corso Europa e pareri tecnici
di compatibilità con la variazione
di scorrimento della viabilità.
Si chiede che la seguente interrogazione sia inserita nell’ o.d.g del
primo C.C utile e venga data risposta orale.
Il Sindaco risponde ai quesiti formulati dal Consigliere:
A) tempistiche esatte per la realizzazione della trasformazione:
L’approvazione della planimetria di dettaglio è demandata alla
Giunta in quanto talune decisioni
operative ad oggi non sono ancora
preventivabili in considerazione
sia dei lavori pubblici e modifiche
alla viabilità che dovranno essere
attuate preventivamente al trasferimento del mercato, sia in ordine
ai procedimenti amministrativi in
corso presso l’Ufficio Commercio
in merito alla verifica dei requisiti
soggettivi dei singoli titolari di posteggio, in esito dei quali si potrà
avere una riduzione dell’area complessiva utilizzata dal mercato.
In merito alla realizzazione della
pista ciclabile, l’ufficio suolo pubblico ha avviato i procedimenti amministrativi finalizzati alla revoca delle
concessioni come da disposizioni
impartite con delibera di Giunta
Comunale n. 7 del 10/01/2012 con la
quale è stato stabilito quanto segue:
“... a) l’Ufficio Suolo Pubblico è
incaricalo di avviare i procedimenti relativi alla revoca/diniego di rinnovo delle concessioni di suolo
pubblico insistenti in Via Dante nel
tratto compreso tra viale Gibb e via
Diaz in considerazione dei lavori di
riqualificazione e realizzazione di
pista ciclabile di cui in premessa,
consentendo il mantenimento delle occupazioni stesse fino alla data
di inizio dei lavori. ...b) Di dare atto
che l’eventuale riassegnazione delle concessioni di cui al punto b)
sarà subordinata alla verifica della
compatibilità delle stesse con
l’area come risulterà a lavori completati nonché con l’esercizio della
pista ciclabile in progetto .. “
B) principio previsto per il rinnovo delle licenze per i dehors lato mare:
I procedimenti sono attualmente
in corso, si sta valutando la possibilità di mantenere i dehors collocati in via Dante lato mare e studiando modifiche al vigente regolamento dei dehors per trovare soluzioni alternative per gli operatori
con dehors lato monte (eventuale
spostamento su lato mare o fronte
di altre attività).
C) soluzione prevista per compensare i posti revocati alla
Società gestrice dei parcheggi:
È in corso di studio una soluzione che sia in grado di contemperare le esigenze dell’Amministra-
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO
Floreat Alaxium
lunedì 23 aprile 2012 presso
Il giorno
la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione
con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente;
2) Varie ed eventuali.
Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea
Il Presidente A.V.A.
Gianni Giardini
zione Civica con quelle della
Società appaltatrice.
D) previsione di sviluppo ulteriore della pista ciclabile verso levante e ponente:
È in previsione l’estensione della
pista ciclabile a tutto il percorso urbano da levante a ponente usando
anche altre direttrici di viabilità.
E) data di trasferimento del
mercato in Corso Europa e pareri
tecnici di compatibilità con la variazione di scorrimento della viabilità:
Si prevede il trasferimento nel
mese di maggio 2012.
In merito il Comandante della
Polizia Municipale di Alassio ha
scritto:
“In riferimento alla nota com. interne n. 366 del 03/02/2012, con la
quale si richiede di relazionare, per
quanto di competenza, in merito al
progetto di trasferimento del mercato del sabato nella nuova area di
corso Europa ed adiacenze, il sottoscritto Com. te Pampararo
Fabrizio rende noto quanto segue:
I) Osservazioni di carattere generale:
L’individuazione della nuova
area mercatale, allo stato delle
informazioni disponibili, risulta, se
confrontata con l’attuale localizzazione, maggiormente rilevante dal
punto di vista della viabilità. Oggi
infatti, la preclusione al transito di
via Pera, tenendo conto dell’ esistenza della parallela via Gastaldi e
dell’entità del flusso veicolare in
quella zona, comporta di fatto disagi limitati all’utenza. Anche le
abitazioni e le attività esistenti in
quella zona, con accesso su via
Pera, sono in numero assolutamente esiguo e, pertanto, anche sotto
questo aspetto, l’incidenza del
mercato è decisamente relativa.
L’area individuata per lo sposta-
mento del mercato (corso Europa,
via Londra - lato monte fino a via
Don Cerruti lato mare - via Terike fino a via Don Cerruti -, corso Dante
- limitatamente al trallo compreso
tra via Diaz e l’incrocio con via
Boselli / via Paolo Ferreri e via Diaz
lato mare con esclusione della Z. T.
L.) appare maggiormente significativa sotto l’aspetto viabilistico sia
perché si interrompe una delle due
arterie principali di traffico della
città, sia per la considerevole densità abitativa della zona e la presenza di attività sia all’interno
dell’area interessata, sia nelle immediate adiacenze comunque interessate dalla iniziativa.
Occorre pertanto, al fine di dar
corso alla volontà dell’Amministrazione circa il nuovo posizionamento del mercato ed al tempo stesso
garantire il minore impatto possibile sulla viabilità, valutare interventi anche rilevanti sulla viabilità
cittadina che consentano la coesistenza dei diversi interessi.
Per far ciò in primo luogo occorre individuare le problematiche in
A proposito della R.S.A.
Se corrisponde al vero quanto
pubblicato nei giorni scorsi su
un quotidiano ligure circa l'accordo che il Comune di Alassio
avrebbe ottenuto con la Regione
Liguria, possiamo esprimere la
nostra soddisfazione per quanto
si sarebbe ottenuto circa i beni
della RSA di Alassio.
L’accordo prevederebbe la
cessione al Comune di Alassio
della parte di edificio della ex fisiatria, compreso il giardino e la
sua ristrutturazione da parte
della Ditta che realizzerà l'intera
opera oltre ad una congrua percentuale sull’utile derivante
dall’alienazione.
Si parla, inoltre, della possibilità di acquisire qualcuno dei locali di via Mazzini utilizzabile
eventualmente quale futura sede di associazione o per attività
di carattere sociale e culturale.
Ci sembra che questa ipotesi
possa rappresentare una ragionevole via di uscita per questa
vicenda che tanto sta nel cuore
di tutti gli Alassini.
Se proprio dobbiamo perdere
l’ex ospedale, realizzato con i lasciti dei nostri Avi, almeno ci
venga dato in cambio qualcosa
di concreto. (Vedi nostro articolo Novembre 2011).
A.V.A.
tutte le aree che, anche se non interessate direttamente dal posizionamento dei banchi, di fatto subiscono l’influenza del mercato.
2) Osservazioni più di dettaglio:
Indubbiamente la chiusura di via
Dante all’altezza di via Diaz determinerà un considerevole flusso di
veicoli che, provenienti da via
Dante, dovrà dirigersi verso l’incrocio via Diaz / via L. da Vinci, con
possibili situazioni di crisi sull’intersezione. Inoltre l’ingombro di
via Diaz lato mare determinerà la
necessità di chiudere al transito
anche via Roma, nel tratto di Z. T. L.
compreso tra via Boselli e via Diaz.
Nella stessa via Diaz, nel tratto verso mare, è presente un’area per la
sosta di veicoli al servizio di persone disabili il cui utilizzo viene precluso dalla presenza di banchi.
Proseguendo verso ponente, la prima via laterale che si incrocia, sia a
monte che a mare, è vico Granaro,
anch’essa preclusa al transito per
la presenza di banchi. Sul tratto a
monte della stessa è presente
un’autorimessa condominiale.
Proseguendo è la volta di vico privato di via Roma, posto sul lato mare della strada ave sono presenti
numerosi veicoli (autorimessa, posti aula privati ed auto in sosta sulla via); l’utilizzo della via appare
compromesso, a meno che non
vengano eliminati due banchi posizionati proprio allo sbocco su via
Dante. L’incrocio via Boselli / via P.
Ferreri / via Dante parrebbe rimanere transitabile e. pertanto, non
dovrebbe essere necessaria alcuna
valutazione al riguardo. Via Terike
è la via successiva, sul lato monte
di corso Europa, che si incrocia
proseguendo su quest’ultima. Si
tratta di strada a senso unico a salire che interseca via Don Cerruti. Il
posizionamento dei banchi comprometterebbe l’utilizzo del tratto
iniziale, ma proprio via Don Cerruti
permette la realizzazione di un
“anello” tra via Londra, la via Don
Cerruti stessa ed il tratto finale di
via Terike. Non appare compromesso l’utilizzo dei posti auto c box
ivi esistenti, tuttavia su detto anello dovrà essere prevista una limitazione al transito per i veicoli di
maggiori dimensioni, stante la ridotta larghezza di via Terike. Su via
Londra, nel tratto a mare da via
Don Cerruti, vengono posizionati i
banchi che precludono l’utilizzo
della strada. In tale tratto è sita
un’autorimessa che tuttavia presenta un accesso utile da via
Leonardo da Vinci e, conseguentemente, si ritiene non ne venga
compromesso l’utilizzo. Sul tratto
a mare di via Londra, tra corso
Europa e via Roma, è previsto il posizionamento di banchi sino al civico n. 8 (escluso) che da accesso ad
un’ autorimessa ed a posti privati.
Tenendo conto che l’attuale disciplina della via è a senso unico verso mare, dall’autorimessa i veicoli
potranno uscire verso via Roma,
ma non raggiungerla. Nel tratto di
corso Europa tra via Terike e
l’Hotel Saraceno, sono presenti
(continua a pagina 2)
Sabato 24 marzo - ore 17.00
Sala Carletti - Associazione Vecchia Alassio
Presentazione del volume
MAFALDA DI SAVOIA ASSIA
Facile essere una principessa…
di Ninel Ivanovna Podgornaja
a cura del traduttore ALFREDO BERTOLLO
Governatore della “Corallina”
Relatrice: Prof.ssa RAFFAELLA SAPONARO
La Cittadinanza è invitata
MOSTRE
Sala Carletti - Sede A.V.A.
dal 1° al 22 aprile 2012
espone
LOREDANA BOCCARDO
2
«L’ALASSINO»
VIABILITÀ E MERCATO (segue dalla prima pagina)
È nato il consorzio Alassio un mare di Shopping
bili. Per ciò che attiene l’area di sosta per bus turistici, la stessa andrà
ovviamente rimossa e l’Amministrazione valuterà la necessità o meno
di individuarla in altra area esterna
al mercato. In caso positivo ritengo
che l’unica strada disponibile nelle
vicinanze sia la via Aurelia. La necessità di garantire il transito in particolare ai mezzi di emergenza e soccorso comporta l’imprescindibile
condizione che il tratto di carreggiata disponibile per i veicoli abbia
dimensioni il più possibile costanti
ed almeno pari a quanto previsto
dal vigente codice della strada. La
corsia dovrà pertanto avere una larghezza non inferiore a m. 2.75, meglio se maggiore. Tale larghezza dovrà essere mantenuta non solo sul
piano strada, ma tenendo anche
conto dell’altezza di tali veicoli e,
pertanto, dovranno essere evitate
sporgenze oltre l’occupazione assentita tipo tende di copertura, ombrelloni o “stenderie” che possano
ridurre la possibilità d’impiego della carreggiata.
Con l’attuale disciplina viabilistica della zona, in particolare di corso
Europa e via Dante, è altamente probabile che, specie in determinati
periodi di maggiore afflusso, il traffico veicolare dirottato su via Diaz
possa mettere in crisi la viabilità in
corrispondenza dell’incrocio con
via Leonardo da Vinci. A tale riguardo, una soluzione possibile potrebbe essere quella di ruotare il senso
di marcia di corso Europa, via Dante
e via Marconi. Ciò determinerebbe,
in occasione della giornata del sabato, una considerevole riduzione
dei mezzi in uscita da via Diaz lato
mare. La soluzione sulla carta appare percorribile, non tanto perché la
scelta operata all’epoca fosse errata, ma solo in quanto, nel tempo, le
correnti di traffico sono cambiate.
Oggi, con l’apertura dell’Aurelia bis,
la maggior parte di coloro che escono dal casello autostradale di
Albenga raggiungono Alassio attraverso quest’ultima, cosi come tutti
coloro che abitano nell’entroterra
albenganese e che per vari motivi
intendono raggiungere Alassio,
Laigueglia o Andora. In effetti non risulta si siano più verificate le code
che in passato erano rilevabili
dall’incrocio via Mazzini via Robutti
verso Albenga, specie nelle giornate
di aggior afflusso turistico. Permangono invece ancora oggi, anche se
in forma attenuata grazie alla mini
rotatoria di via Diaz, occasionali rallentamenti sul rettilineo di Laigue-
glia per i veicoli in entrata verso
Alassio. Una soluzione di quel genere potrebbe ridurre o addirittura annullare tali disagi. Inoltre, la rivoluzione del senso di marcia di corso
Europa consentirebbe, con una opportuna sistemazione dei banchi,
l’utilizzo pieno di via Don Piccagli
anche in giorni di mercato. La conseguenza negativa potrebbe essere
un maggior numero di veicoli in
transito sulla parallela all’Aurelia,
specie in determinate situazioni o
periodi, ed un maggior flusso di traffico sull’ Aurelia stessa in direzione
Laigueglia. Al riguardo potrebbe essere opportuno valutare anche altri
interventi successivi finalizzati ad
attenuare tale ultimo aspetto (intervenendo ad esempio su via Michelangelo). Al fine di valutare la percorribilità della proposta, si suggerisce di considerare i dati in possesso
della ditta S. C. T. (e comunque accessibili) relativi al numero di veicoli in transito sulle varie direttrici, rilevati dalle apparecchiature posizionate sulla via Aurelia e sull’Aurelia
bis (in ingresso ed in uscita).
In ordine alla disponibilità di parcheggi per gli avventori nella zona,
sia la via Leonardo da Vinci, sia via
Roma presentano un sufficiente
numero di posti auto, specie se
rapportato all’attuale situazione.
In particolare via Roma, trattandosi di area a pagamento, dovrebbe
garantire, almeno per la maggior
parte dell’ anno, un adeguato ricambio di veicoli in sosta. I commercianti il cui posteggio non prevede la possibilità di far sostare il
proprio mezzo (circa una ventina),
al fine di non incorrere in sanzioni
e non creare disagi, dovranno essere opportunamente sensibilizzati circa la necessità di ricoverare il
proprio mezzo in zone anche non
immediatamente adiacenti all’area
mercatale.
Da ultimo, anche se appare superfluo ribadirlo, nello studio per
la sistemazione dei banchi e dell’intero mercato, dovrà tenersi conto
della necessità di mantenere liberi
e fruibili gli accessi pedonali agli
edifici, siano essi abitazioni, attività od altro, esistenti nella zona,
garantendo uno spazio di passaggio sufficiente anche per le fasce
più deboli (carrozzine, invalidi,
ecc.).”
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Comunicato stampa
congiunto di
Italia Nostra e WWF
due posti auto per disabili ed una
fermata per bus turistici che, ovviamente, non saranno utilizzabili nelle giornate di mercato. Proseguendo su corso Europa, all’altezza
dell’asilo “Piccolo Principe” è presente uno stallo ad uso dei mezzi
comunali in funzione della struttura, anche in questo caso non utilizzabile nella mattinata del sabato.
Sul lato monte di corso Europa, ai
civici n. 72-74 è presente un accesso ed un’autorimessa condominiale la cui fruizione appare compromessa durante il mercato. Occorrerà inoltre precludere l’accesso su
corso Europa dalla traversa esistente nelle adiacenze del distributore Total il cui ingresso è posto su
via Leonardo da Vinci e la cui disciplina prevede ad oggi un senso unico verso mare. Infine, l’ultima traversa ivi esistente è via Don
Piccagli, strada a senso unico che
conduce a Via Roma. Anche in questo caso, con l’attuale disciplina,
l’autorimessa ivi esistente sarebbe
fruibile unicamente per l’uscita dei
veicoli verso via Roma ma non per
l’accesso alla struttura. Si precisa,
infine, che nell’intera zona sono
presenti diversi accessi, di dimensioni minori, il cui utilizzo appare
compromesso.
3) Suggerimenti e proposte:
Presupposto necessario per garantire la sicurezza degli operatori e
dei frequentatori del mercato è che
l’intera zona interessata sia preclusa al traffico veicolare, con l’ovvia
eccezione dei veicoli di polizia, di
emergenza e soccorso, nonché di
servizi connessi all’effettuazione
del mercato (ad esempio N.U.). In
considerazione dei numerosi accessi presenti all’area interessata, si ritiene opportuno suggerire di porre
delle barriere fisiche (transenne od
altro meglio visto) sui limiti del mercato onde impedire l’accesso nella
zona a veicoli non autorizzati. Ciò
ha come ulteriore conseguenza la
necessità di inibire l’uso dei passi
carrai ivi esistenti per la durata delle operazioni di mercato. Tenuto
conto, inoltre, che le aree di sosta
per disabili, pur non essendo nominative, sono state realizzate in quelle posizioni in funzione della presenza in quella zona di persone residenti con difficoltà motorie, si suggerisce di individuare altrove, ma
nelle vicinanze (ad esempio su via
Dante quella posta su via Diaz e
nell’area libera di via Londra per le
altre due), altrettanti posti per disa-
Alassio. Per raggiungere gli
obiettivi previsti dalla normativa
pari ad una percentuale del 65% di
raccolta differenziata e per contenere i costi legati alla gestione dei
rifiuti, l’Amministrazione Comunale di Alassio in collaborazione con
la ditta Aimeri Ambiente ha deciso
di avviare, a partire dal 15 marzo,
un nuovo servizio di raccolta della
frazione umida, e di potenziare la
raccolta differenziata di carta e
cartone, plastica, vetro e lattine.
Con il nuovo servizio verranno
raccolti e smaltiti separatamente
gli scarti organici da conferire nel
sacchetto biodegradabile di carta
e poi nel contenitore marrone, gli
imballaggi in plastica da conferire
nei contenitori bianchi, la carta e il
cartone nel contenitore giallo, il vetro e la banda stagnata da conferire nei contenitori blu, mentre il
Rifiuto Solido Urbano Indifferenziato non più recuperabile (RSU)
andrà conferito nel contenitore
verde. Sarà inoltre avviata una raccolta porta a porta per le sole utenze non domestiche.
Consapevoli che la questione
dei rifiuti non va gestita solo dal
punto di vista tecnico e normativo,
ma anche e soprattutto dal punto
di vista ambientale, si sono tenuti
incontri formativi sul tema nelle
scuole della città; a tutte le utenze
nel corso della campagna informativa, che ha il nuotatore Massimiliano Rosolino come testimonial, è
stata recapitata una lettera ed un
pieghevole su cui trovare tutte le
informazioni relative alle novità
del servizio.
Chi dovesse ancora ritirare il
mastello e i sacchetti per la raccolta degli scarti organici, può farlo
presso il cantiere di Aimeri Ambiente in via Podestà 4 dal lunedì al
sabato dalle ore 11 alle 12.
Dice Luigi Sibelli, vicesindaco di
Alassio e Assessore all’Ambiente:
“sarà fondamentale il rispetto assoluto delle indicazioni e delle modalità di conferimento. Nulla di particolarmente complicato, ogni cittadino e operatore economico sarà
il protagonista del nuovo sistema
perché dovrà selezionare e dividere i propri rifiuti e depositarli nei
cassonetti stradali, delle "eco-postazioni" mentre per gli operatori
economici garantiremo una speciale raccolta presso le proprie attività. Insomma, nulla sarà lasciato
al caso: stiamo facendo tutto il possibile affinchè il nuovo sistema funzioni alla perfezione.
I veri protagonisti di questa rivoluzione culturale per la nostra comunità, tuttavia, saremo tutti noi in
quanto cittadini, e operatori economici chiamati a dare dimostrazione di senso civico, di impegno e
di rispetto delle regole: cambia la
raccolta dei rifiuti per far crescere
la città, per questo ti ringrazio sin
da ora per la tua collaborazione”.
Per informazioni sul servizio: 800
556871. La Natura ringrazia.
Venerdì 16 Marzo 2012
Al momento di andare in stampa
apprendiamo che l’operazione slitta ai primi di ottobre.
Spesso noi ambientalisti siamo
le voci critiche e siamo abituati a
suonare campanelli di allarme per
diverse iniziative che contrastano
con la tutela del paesaggio.
Riteniamo giusto però far sentire la nostra voce, anche quando
vengono presi dei provvedimenti
che invece si muovono in direzione opposta, cioè di salvaguardia
del verde e degli interessi della comunità che a volte si contrappongono a quelli di singoli cittadini.
L’ultimo Consiglio Comunale
ha coraggiosamente deliberato
la modifica di un articolo del
Piano Regolatore in senso restrittivo, vietando l’autorizzazione
alla costruzione di autorimesse
in zone destinate a verde pubblico. Insieme all’approvazione del
Piano del Verde, elaborato dal
Dipartimento Polis della Università di Genova, e all’incontro
sul Punteruolo Rosso testimoniano la volontà di prestare attenzione ai temi ambientali, a volte
anche con scelte che possono essere difficili in tempi di restrizioni quali quelli che oggi ci caratterizzano. Riteniamo, infatti, che
un Progetto più ambizioso che
voglia Alassio fra gli esempi di
qualità potrà sicuramente ripagare nel futuro.
Il 28 Febbraio 2012 presso il salone delle opere parrocchiali di
sant’Ambrogio è stato presentato
pubblicamene il consorzio “Alassio
un mare di shopping”.
La serata è stato un successo per
partecipazione e contenuti.
Conforta l’impegno di chi si è
messo in prima persona credendo
nel consorzio, la forte adesione
spontanea dei partecipanti alla serata, segno che finalmente si sta
prendendo coscienza civica che il
lavoro di collaborazione può portare molti frutti.
Il consorzio non nasce né all’improvviso né per “autoelezione” dei
consorziati fondatori, ma è il risultato di un percorso iniziato da ben
due anni, sotto la precedente amministrazione, con il progetto “le
vie dello shopping”, nel tentativo di
presentare e coordinare le iniziative insieme all’ufficio commercio
del Comune
Alcuni commercianti hanno svolto spontaneamente, questa attività
di coordinamento con la amministrazione precedente e quella attuale.
Da lì si sono di fatto ritrovati a
rappresentare ciascuno un tratto di
strada, di via, di borgo.
La nascita del consorzio, è nata
sull'idea di dare una voce uniforme
alla categoria, per poter interloquire con la amministrazione portando veramente la voce di tutti.
Per lavorare meglio sul territorio
e per una maggiore rappresentatività si è suddivisa la città in borghi,
ognuno con un suo rappresentante,
presente sul territorio come riferimento concreto per dare un forte
segnale che nessuno vuole primeggiare, ma ci si vuole muovere nel rispetto democratico di tutti.
Dopo varie ricerche la città è stata così suddivisa in:
• BORGO COSCIA/IL PASSO (dalla
coscia sino a p.zza Partigiani
esclusa)
• BORGO A PORTA (da piazza
Partigiani inclusa a via Cavour
esclusa)
• BORGO A CIASSETTA (da via
Cavour e P.zza Beniscelli a p.zza
Matteotti esclusa e via Volta)
• BORGO A CIASSA (da P.zza
Matteotti incl. Via Milite Ignoto a
via Torino esclusa)
• BORGO A CARITÀ (da via Torino
a P.zza Paccini inclusa)
• BORGO BARUSSO (da P.zza
Paccini a via Roma inclusa)
• BORGO AL MARE (via Torino e
fronte mare incluso)
• BORGO LEVANTE (via Dante a levante sino a via torino)
• BORGO PONENTE (da via Torino
a ponente sino a via aurelia)
• BORGO HAMBURY (dall’ingresso
di Alassio a incrocio con via
Torino)
• BORGO DA VINCI (da incrocio
con via Torino a inizio Laigueglia)
Gli attuali rappresentanti di borgo
sono:
• BORGO COSCIA/IL PASSO
Margherita Mantica (agenzia
Rinaldo Muratore)
• BORGO A PORTA Chicca
Chiozzone (Oissala)
• BORGO A CIASSETTA Lella
Vitrano (Giocalassio)
• BORGO A CIASSA Loredana Polli
(Valmoda pelleterie)
• BORGO A CARITÀ Maurizio
Paolieri( FIrenze ricama)
• BORGO BARUSSO Giancarlo
Formichella( Silvana gioielli)
• BORGO AL MARE Gina Cecchin
(Glamour bomboniere)
• BORGO
LEVANTE
Luca
Castagnino(My style)
• BORGO PONENTE Lucia Leone
(Via Veneto 50)
• BORGO HAMBURY Martino
Bossetti(Hilabela)
• BORGO L. DA VINCI Patrizia
Boscione (la cruna nell'ago)
Ogni borgo avrà un suo colore che
lo rappresenterà anche negli addobbi per le varie festività e manifestazioni a cui si aderirà come consorzio; anche qui c’è stato uno studio sui criteri utilizzati per la definizione dei colori:
1. SI SONO SCARTATI I COLORI
ESTREMI (come il bianco e il nero).
2. SI SONO SCARTATI I COLORI MASCHILI E FEMMINILI PERCHE IL
BORGO NON ABBIA UNA
IDENTITÀ SESSUALE (come il
Rosa e il Nero).
3. IN TUTTA LA GAMMA DEI COLORI SI SONO CERCATI TONI COLORE PIÙ INDEFINITI, PER NON DIRE SBIADITI DAL SOLE.
4. ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO ALASSIO:
MARE MONTI SOLE SPIAGGIA
5. I COLORI DEL SOLE E SPIAGGIA:
GIALLO E SUE DECLINAZIONI FINO AL BORDEAUX
I COLORI DEL MARE: BLU E SUE DECLINAZIONI SINO AL VIOLA
I COLORI DELLA COLLINA: DECLINAZIONI DEI VERDI.
6. L’ORDINE DI DECLINAZIONE DEL
COLORE SEGUE IL GIRASOLE, LA
LUCE NASCE AD EST (ALLA COSCIA) E SI SPEGNE AD OVEST
(BOGO BARUSSO) PERTANTO
LA GAMMA COLORI E’ STATA
DECLINATA DAL PIU’ CHIARO AD
EST AL PIU’ SCURO AD OVEST,
DA LEVANTE A PONENTE.
7. SI È TENUTO CONTO DEL COLORE DEL MARE E DI VIA TORINO CHE A QUESTO CONDUCE
DAL CENTRO DEL PAESE
DIVENTI LA DIVISIONE TRA
LEVANTE E PONENTE E TRA I
ROSSI E I BLU. (Così Borgo al
mare si tinge di azzurro, Borgo
Levante di un Rosso-Bordeaux e
Borgo Ponente un Blu inchiostro-navy).
8. VIA DANTE DIVENTA LA DIRETTRICE EST – OVEST MENTRE VIA
TORINO TAGLIA LA CITTA TRA
LEVANTE E PONENTE
9. LA VIA AURELIA PRENDE I COLORI DELLA COLLINA DECLINATI DA EST VERDE (VERREBBE DA
DIRE INGLESE) Borgo Hambury A
VERDONE Borgo L.da Vinci.
Quindi i colori scelti sono:
• BORGO COSCIA-IL PASSO SOLE
(GIALLO) RAL1018
• BORGO A PORTA SABBIA (BEIGE)
RAL1034
• BORGO A CIASSETTA MATTONE
RAL3016
• BORGO A CIASSA LILLA RAL4005
• BORGO A CARITÀ CICLAMINO
RAL4006
• BORGO BARUSSO VIOLA SCURO
RAL4007
• BORGO AL MARE AZZURRO
RAL5012
• BORGO LEVANTE BORDEAUX
RAL4004
• BORGO
PONENTE
NAVY
RAL5013
• BORGO HAMBURY VERDE
RAL601
• BORGO DA VINCI VERDONE
RAL6020
Prima di costituire il consorzio, davanti al notaio Vercellotti che ha
prestato la sua opera a titolo gratuito come segno di fiducia nel progetto, è stato fatto un sondaggio
scritto che ha raccolto centinaia di
adesioni, chiarendo chi avrebbe
fondato tale iniziativa e le cariche
iniziali:
• Presidente Mantellassi Giordano
• vicepresidente Betti Claudio
• tesoriere Castagnino Luca
• segreteria Polli Loredana
Le Politiche, le priorità e finalità del
Consorzio sono:
1. Pulizia della città e arredo urbano.
2. Lotta all’abusivismo commerciale.
3. Sicurezza della città.
4. Promozione turistica, programmata, adeguata ai tempi e di qualità finalizzata alla destagionalizzazione
Le caratteristiche e peculiarità del
consorzio sono :
1. Apolitico
2. Indipendente ed autonomo
dall’amministrazione Comunale.
3. Propositivo
4. Collaborativo
La trasparenza dell’operato passerà anche attraverso le nuove tecnologie, esiste già da ora una pagina di facebook: “Alassio un mare di
shopping”dove sono presenti e scaricabili , lo statuto, e i verbali delle
riunioni del direttivo.
Tale strumento sarà uno dei modi
per tenere informati i consorziati
delle attività del consorzio stesso,
accompagnato a breve da un sito
dedicato.
Il lavoro è appena cominciato; ci
rendiamo conto che non sarà facile
ma l’entusiasmo a questa proposta,
nonostante i tempi difficili, ci fa credere che la crisi possa essere davvero occasione per tirare fuori quei
valori come il sacrificio e l’onesto
lavoro che ha portato i nostri vecchi a dare ad Alassio lustro e fama.
Per Il Consorzio Alassio
un mare di shopping
la segretaria Loredana Polli
No ai campanili, sì alla collaborazione
Oggi più che mai, per sostenere e
valorizzare il nostro turismo, è necessario non fermarsi al campanile
ma creare comprensori e “reti” che
possano offrire un complesso di attrattive valido per attrarre gli ospiti.
Ma nello stesso tempo, oggi più
che mai, esiste separatezza (e freddezza, per non dire di peggio) fra
Alassio e Albenga.
Se tale clima non collaborativo
dovesse protrarsi, il nostro comprensorio (che va da Ceriale ad
Andora) ne verrebbe a soffrire e
con esso le attività turistiche.
Perché l’ospite che visita i musei
di Albenga non deve poter fare anche visita alla stazione balneare numero uno esistente in Liguria, ovvero ad Alassio? Perché gli ospiti
alassini non possono godere del
patrimonio storico ed archeologico di Albenga che vanta primati
mondali con la sua concentrazione
di torri medievali e col suo Piatto
blu, il piatto di vetro antico (quasi
2 mila anni) più bello del mondo?
Queste cose le conoscono alla
perfezione gli operatori dell’ospitalità (gli albergatori soprattutto)
che sanno quanto sia importante
avere elementi di attrazione tali da
giustificare una vacanza o un viaggio nelle nostre località.
Quando insegno materie turistiche agli addetti al settore dell’ospitalità, mi accorgo (e con me i giovani studenti) come sia anacronistico
fare per proprio conto, comune per
comune. Quante idee, quante possibilità nascerebbero se praticassimo una politica comune, suddividendo equamente oneri ed onori.
Partendo da queste considerazioni mi rivolgo all’Alassino (questo miracolo pluriennale unico di
bel giornalismo basato sul volontariato) affinché apra un dibattito
che chiarisca la necessità di una
politica turistica comprensoriale e
su di essa chiami ad esprimersi gli
amministratori locali. Si potrebbero in questo modo superare arretratezze e posizioni di separatismo
che rispondono ad istinti senza
profonde motivazioni. Non si può
certo ritornare ai tempi in cui lungo la “montecala” (così era chiamata la strada romana) fra albenganesi e alassini rilucevano i coltelli e la strada si arrossava di sangue.
Ai tempi di internet, per affacciarsi al mercato turistico italiano
ed europeo occorre presentare
una offerta forte, costruita con le
eccellenze di una territorio quanto
meno ampiamente intercomunale.
Gli amministratori che privilegiano chiusure fanno pagare un alto prezzo ai loro cittadini. L’Alassino dovrebbe farsi portavoce di
questa esigenza, ponendo i politici
locali di fronte all’esigenza di usare
tecniche di promozione e di marketing più moderne ed avanzate.
Romano Strizioli
L’A.V.A. plaude all’idea e si rende fin d’ora disponibile alla collaborazione.
Venerdì 16 Marzo 2012
Barche, bambini, bagnini… racconti alassini…
Insomma: cose… così!
N
ella sequenza degli episodi che compongono il tragitto di una vita, hanno il
loro posto anche quelli che riguardano i bambini; buffi o teneri, lieti o meno lieti, ma sempre
importanti, tanto da guadagnarsi una collocazione tutta loro nella galleria dei ricordi, perché tutto quello che riguarda i bambini
merita considerazione... e certi
bambini te li ricordi più di altri!
Me ne ricordo uno, per esempio, che faceva parte di un paio di
simpaticissimi e vivacissimi mini-bagnanti; indaffarati tutto il
giorno a rincorrersi sui piedi degli adulti, a scavare buche, a litigare ecc. Non so come si chiamasse, ma dei due era un po’ il capetto e trascinatore: lui decideva
i giochi, l’ora del bagno e tutti gli
altri momenti-chiave della loro
giornata; quel giorno, sempre su
sua iniziativa, s’erano messi a
giocare a palla sulla riva del mare, rimandandosi l’attrezzo avanti e indietro, scalciandolo decisa-
3
«L'ALASSINO»
accompagnava in spiaggia e,
mentre lei lavorava a maglia o
magari faceva quattro chiacchiere con mia moglie e me, Andrea
si applicava ai suoi giochi. Era un
bambino tranquillo, che pareva
non soffrire la solitudine: scavava le sue buche, faceva i suoi
mucchietti di sabbia, tracciava
le sue piste per le biglie...
Quel giorno particolare, il pomeriggio non si presentava molto bene: nuvoloni spessi e neri
avevano cominciato a tracimare
dalle colline di ponente, ammassandosi in modo allarmante. La
nonna di Andrea, della quale
purtroppo non ricordo il nome,
mi chiese se ci fosse pericolo di
pioggia. “Certo” dissi “le nuvole
arrivano proprio dalla parte
giusta; di solito, venendo da lì,
portano pioggia”.
“Va bè” disse la signora dopo
avere un po’ riflettuto: “vuol dire
che se verrà a piovere ce ne andremo; tanto l’albergo è lì, appena attraversata la strada...”. E
non l’ho più visto, si è fermato in
quelle immagini e quegli avvenimenti che fanno parte dei miei ricordi di cinquant’anni di vita da
bagnino.
Giancarlo era il terzo di tre fratelli e aveva circa otto o nove anni. I suoi genitori passavano con
i due figli più grandi il mese di luglio, mentre il più piccolo, da un
paio d’anni veniva affidato, per il
mese di agosto, al nonno. Erano
una delle mie più fedeli famiglie,
che aveva perso un componente, la nonna, una piccola signora
eterea, la cui scomparsa mi era
dispiaciuta parecchio. Così, la
custodia di Giancarlino era passata di persona. La scelta del mese da assegnare ai figli per le vacanze, credo che venisse fatta in
base alla disponibilità dei due
maggiori, i quali avevano impegni di lavoro indifferibili. comunque fosse, toccava al nonno passarsi circa un mese in compagnia del nipote più piccolo, la cui
differenza di età con i maggiori
CRONACA DI ANDATE
MESE DI MARZO 2012
L’importante è partecipare
“Più in là ci sta la signora Caé”,
direbbero i nostri nonni che,
con questa espressione un po’
misteriosa volevano significare
che erano giunti a raschiare il
fondo del barile, cioè vicini a
perdere le loro residue speranze. Il fatto è che abbiamo letto
sui giornali regionali a fine febbraio che, nell’ambito delle tante ristrutturazioni in campo nazionale per il riordino delle iniziative statali, si vuole praticamente declassare Andate per
quanto riguarda le forze dell’ordine preposte alla sorveglianza
e alla sicurezza della città.
Infatti, a dar retta a tali notizie, il
commissariato di polizia sarebbe trasferito ad un centro più
grande. Va bene, direte voi, la
scelta rientra nella politica governativa che vuole accentrare
la polizia nelle grandi città per
affidare ai carabinieri i piccoli
centri. Ma allora come mai si
parla anche contemporaneamente di ridurre la Compagnia
dei CC a Tenenza (e speriamo
non a Stazione)? Qui non è che
chiediamo di soffiare e sorbire
contemporaneamente, ma solo
di continuare a respirare decentemente!
Se ci aggiungete che il comando dei Lagunari che sorveglia il
lago sarà spostato – si dice – a Lo
Didietro, allora la frittata, è fatta.
Se penso ai nostri nonni, che per
vantare la superiorità di naviganti degli andatini citavano il
proverbio “Marinai di Tramontenga...” (era una cittadina agricola!) cosa direbbero a sapere
che, dopo i favolosi anni ’60 e ’70
in cui eravamo all’avanguardia
in Italia, ora siamo stati superati
nell’importanza turistica da Lo
Didietro, e domani, forse da Tramontenga stessa, che sta progettando il suo porto? Sarebbero avviliti come lo sono io. Mi
sento come se la mia città fosse
stata declassata da un’Agenzia
di Rating da AAA+ a B meno meno, con timore del “C”. Ma, direte voi, certamente tutti i movimenti politici andatini saranno
in fibrillazione, i consiglieri comunali faranno mille interpellanze, il pluriconsigliere Megagalattico scriverà sette o ottomila manifesti di vibrata protesta!
Eh, sì! Ho dimenticato di dirvi
che in questo momento tutti i
partiti locali sono ripiegati su se
stessi, come quei vecchi braccianti della terra, pieni di artrosi
dopo una vita di duro lavoro,
che si vedevano camminare lentamente in qualche sentiero di
campagna. Stanno cercando di
riorganizzarsi, dicono, e non si
sono accorti che, a causa della
situazione politica nazionale,
compreso il governo tecnico, so-
no scoppiati. Ma non sono esplosi come tante bombe a mano, sono “implosi” come i tubi catodici
dei vecchi televisori, che, raramente, ma succedeva, scoppiavano, ma “dentro”. E di fuori nessuno se ne accorgeva! Cioè “implodevano”. D’altra parte il vecchio proverbio dei nonni, dopo
“Marinai di Tramontenga” continuava così: “...consiglieri di
Andate...” classificandoli per affidamento come i marinai di cui
sopra. Non è un proverbio mio.
Risale al 1800. Ma forse oggi tutte le cose sono cambiate, e se
Tramontenga avrà il suo porto
meraviglioso, anche noi avremo
i nostri consiglieri stupendi.
Quindi sperate, gente!
PS. Magari quando uscirà questo articolo i quotidiani vi avranno già informato che le Autorità
preposte hanno cambiato idea,
che Andate sarà sede di Questura, che la Compagnia dei CC
diventerà Gruppo Provinciale,
che verrà un colonnello dei
Lagunari, e che nei mesi di luglio
e di agosto verranno mandati 30
agenti in più e 15 vigili di rinforzo, come accadeva nei magici
anni sessanta. E allora sarò lieto
di avere sbagliato e dimenticherò di aver temuto invano.
Speriamo, dai!
Luca Caravella
IL LATO POETICO DELL’ATTESA
mente. Ora, si deve sapere che il
gioco del pallone è vietato per
ordinanza sulla spiaggia, ma data
l’età dei contravventori, per un
po’ li lasciai fare; nel momento in
cui, avendo notato qualche segno di fastidio nei clienti della
prima fila, mi stavo avviando per
intervenire, un signore, proveniente da una delle file retrostanti, scelse, per piazzarsi impalato
a scrutare il mare, proprio la
traiettoria lungo la quale i due si
rinviavano il pallone. A me la cosa fece piacere perché mi risolveva un problema , ma non fece
assolutamente piacere ai minicalciatori, che si videro interrompere il divertimento. Il capetto, con l'oggetto del contendere
sotto al braccio, cominciò a gridare, deciso: “Signore, signore, si
tolghi...”
Il signore, non rendendosi
conto dello stato delle cose, non
solo non si “togliette”, ma continuò imperterrito la sua contemplazione del mare e dei bagnanti.
“Signore, signore... SI TOLGHI!” Niente da fare.
A questo punto, dimostrando
tutta la sua forza di carattere di
piccolo condottiero, il capetto
fece alcuni passi andando a piazzarsi di fronte all'adulto. Guardandolo con fierezza dal basso
in alto, lo apostrofò decisamente: “Signore, CRETINO! Si tolghi!”
A me, quel misto di rispetto
(signore) e di stizza (cretino),
più la sgrammaticatura (si tolghi) fece venire da ridere, e
probabilmente ebbe lo stesso effetto sul li signore perché, con un
malcelato sorriso, si tolse dalla
traiettoria.
•••
Andrea; doveva avere, indovino, cinque o sei anni. Era un
bambino tranquillo ed alloggiava, coi genitori e la nonna, nell’albergo di mia pertinenza. Ogni
giorno, nel primo pomeriggio,
mentre i genitori facevano il loro
sonnellino post-prandiale (erano romani), l’anziana signora lo
si rimise tranquilla a sferruzzare,
mentre Andrea, poco lontano, faceva andare la sua paletta.
Il primo tuono fu un brontolio
lontano, come un recipiente vuoto fatto rotolare giù da una gradinata. La signora interruppe un
attimo il suo lavoro, per guardarmi. Io non dissi nulla. Lei riprese i ferri.
Il secondo tuono fu notevolmente più vicino e più sonoro.Questa volta la domanda venne: “Sta per piovere?”
“Eh, penso di sì, signora. Sembra proprio un temporale...”. “Un
temporale? O mamma mia!”
Il terzo tuono sembrò una cannonata e fu accompagnato da un
lampo chiarissimo. La nonna depose i ferri e cominciò, affannata,
a raccogliere borse e asciugamani gridando: “Presto, presto, corri Andrea corri, che c'è il temporale!”
Andrea, spronato da quell’allarme, abbandonò tutti i suoi giochi e cominciò a correre in mezzo alle sdraio, come una falena
impazzita; andava avanti e indietro, su e giù, verso la riva, poi verso l’ingresso e nuovamente in
mezzo alle file, mentre la nonna
continuava: “Corri Andrea, corri
che c'è il temporale!”.
Qui successe qualcosa: Andrea si bloccò improvisamente
dal suo correre cieco, si avvicinò
con estrema calma alla sua progenitrice e chiese: “Sì, io corro,
corro, ma... corro dove?”
Era soltanto la domanda di un
bambino, ma talmente sensata
che la signora si calmò di botto,
prese Andrea per mano e, sempre colla calma riacquistata, si
avviò all’uscita mentre le prime
gocce si schiacciavano, forti, sulla sabbia.
•••
Ormai, dalle notizie un po’ incerte che ne ho avuto, penso che
“Giancarlino”, divenuto “Giancarlone” o forse solo Giancarlo,
sia oggi almeno un paio di volte
padre di famiglia, ma per me, che
era abbastanza consistente.
Il nonno era un ometto mingherlino, dalla parlata gentile nel
suo accento lombardo e dal carattere dolce, che gli permetteva
di controbilanciare quello esuberante del nipotino e di sorvolare più di una volta sulle sue intemperanze verbali, fingendo di
non avere sentito. Perché Giancarlo usava a intermittenza alcuni modi di dire dialettali, avendoli molto probabilmente appresi dai fratelli grandi, per cui il suo
vocabolario non sempre risultava immacolato. Ma,trattandosi
appunto di espressioni dialettali, pur nella loro… impudicizia,
non erano così terribili da non
poter essere ignorate; specie se
nelle vicinanze non v'era nessuno che potesse udire!
Uno dei modi di dire era il preferito di Giancarlino, il quale lo
sfoderava spesso e sovente ed
era: “va’ a dar via i ciapp!”.
Litigava con un altro bambino?
lo spediva “a dar via…”; il nonno
lo rimproverava? Che andasse...
Era, insomma, un piccolo spacconcello, tutto sommato innocuo e (perché no) simpatico.
Poi un giorno, in pieno ossequio alle leggi di probabilità,
l’inevitabile avvenne: Giancarlo
fu udito mentre rivolgeva il suo
“invito” al nonno! Ad aggravare
la cosa fu il fatto che chi lo udì
era una signora conosciuta, e
non un’estranea, per cui il nonno
proprio non poteva far finta di
niente. Il povero vecchio, aggrappandosi a due mani ad un
coraggio ed una severità che poteva solo fingere di avere, tentando di dare alla voce un tono
deciso, si rivolse al nipote dicendo: “Giancarlo: non si dice ‘va’ a
dar via i ciapp’!”
Il piccolo impenitente lo
guardò con aria di tolleranza e
poi, prima di voltagli le spalle per
andarsene, rispose a modo suo
al rimprovero: “Ma va’ a dar via il
cül!!”.
Bambini.
Antonio Boscione
Organizzato dal Circolo Zonta, si è tenuto il 23 sera all’Hotel
Savoia un incontro dal titolo
suggestivo: “Il sentimento
dell’attesa espresso in pittura,
poesia e prosa”, tema su cui,
dopo la cena, i presenti sono
stati intrattenuti dal Generale
Domenico Nisi.
Chi conosce il dottor Nisi e
ha assistito a qualcuna delle
sue conferenze (l’ultima, sul
centocinquantenario dell’unità
d’Italia), o dà una scorsa alle
sue qualifiche professionali
(comandante presso Unità del
nostro Esercito, Addetto Militare di Ambasciate Italiane
presso vari Governi, rappresentante italiano nell’Ufficio di
Politica Militare dell’Alleanza
Atlantica), nutrirà qualche perplessità di fronte al titolo della
sua ultima disquisizione. Come
conciliare, infatti, le sue competenze ed esperienze in campo prettamente militare, con
un tema tanto avulso dalla specifica area di riferimento, e invece tanto “spirituale” e denso
di richiami artistico-letterari?
Ma Nisi ci riesce perfettamente, destando nell’uditorio, oltre
allo stupore, una grande ammirazione.
L’attesa dunque, quale senso
di sospesa attenzione a “qualcosa che forse arriverà” (tanto
più invischiante quanto meno
nota), per cominciare viene indagata e posta in evidenza nella
proiezione di una serie di quadri di grande notorietà. Ad
esempio in una tela di Felice
Casorati raffigurante una cena
senza ospiti, in dipinti di Paolo
Uccello o Raffaello sulla attesa
del drago a cui sarà offerta in sacrificio la figlia del re, o di
Caravaggio e altri ancora.
Quindi sarà la volta di poesie di
Salvatore Di Giacomo, Prèvert,
Garcia Lorca. E, ancor più significativi, passi di prosa dal
“Deserto dei Tartari” di Dino
Buzzati, “L’amore ai tempi dei
colera” di Garcia Marquez, e
l’emblematico “En attendant
Godot” di Beckett. Quest’ultimo in particolare, nella vana at-
tesa dei due personaggi che sostano sotto un albero scheletrico, evoca nel fantomatico
Godot (arriverà mai? e soprattutto, chi è? Dio?) suggestioni
tra il surreale e il soprannaturale, ma di natura più che altro disforica: alle quali tuttavia, come
acutamente ha ricordato Nisi,
un tocco di speranza positiva
viene conferita dalla presenza
quasi invisibile, su uno dei rametti stecchiti dell'albero, di
una fogliolina verde: segno di
possibile attesa di rinascita.
Ha chiuso la rassegna, a mo’
di nota scherzosa, la gigantografia di una cospicua fila di belle ragazze sedute sul muretto di
Alassio... in speranzosa attesa
di elezione a Miss Muretto.
Al termine, il pubblico ha applaudito calorosamente. Proprio anche perchè la sua, di attesa, era stata coronata da una
inaspettata grande “perizia del
narrare”, e da una sorprendente acutezza di rilievi critici.
Romana Rutelli
Associazione Arte delle Donne Alassio
L’Associazione “Arte delle
Donne” continua con proficuo
la sua attività ed in data 07 febbraio 2012 presso l’Hotel Al
Mare di Alassio ha organizzato
la serata “Carnevalando
………….. in solidarietà”. Il
party che aveva come ospite
d’onore il dott. Guglielmo
Valenti del Centro Oncologico
Ligure ha visto la numerosa partecipazione di personaggi ed associazioni di Alassio ed Albenga. La festa è iniziata con un’accoglienza piacevole, è proseguita tra gustose portate splendidamente preparate e servite dal
personale dell’Hotel capitanato
dallo chef Maurizio, la musica,
le risate ed i giochi ma verso la
fine – prima dell’inizio delle danze - c’è stato spazio per la parte
“seriosa” e la solidarietà. La nostra Associazione, infatti, grazie
all’aiuto e la disponibilità delle
numerose attività commerciali
alassine ed albenganesi che
hanno messo a disposizione numerosi premi, alla Direzione
dell’Hotel al Mare che ha messo
a disposizione la struttura a titolo gratuito ed a tutti i parteci-
panti, ha potuto offrire al Dott.
Valenti un cospicuo contributo
al fine di poter mantenere in essere quanto da lui e da tutti i
Volontari svolto in questi anni.
Il dottore ha spiegato in maniera “leggera” il lavoro che il
Centro porta avanti, la necessità di fare prevenzione ma anche di aiutare sia l’ammalato
che i familiari da un punto di vista psicologico. La speranza è
che con l’aiuto di tutti al più presto si possa aprire un ambulatorio nelle nostre zone.
Durante il corso della serata –
grazie ad una consistente parte
della vendita dei lavori realizzati dalle nostre socie nel periodo
natalizio - abbiamo anche offerto un contributo al Banco di
Solidarietà
“Suor
Maria
Assunta Bonadiman”. Il Banco –
come ha avuto modo di spiegare la Presidente - prof.ssa
Orietta Arata - contribuisce ad
aiutare famiglie bisognose di
Alassio le cui condizioni economiche sono ridotte, se non addirittura inesistenti. È stato un
momento per sensibilizzare sul
problema i presenti che hanno
seguito il discorso attenti ed un
po’ stupefatti; sembra quasi incredibile che nella nostra
splendida cittadina esistano
persone che non riescono ad
arrivare a fine mese.
Una festa che come già diceva il suo titolo ha permesso a
tutti di divertirsi ma anche di offrire il proprio contributo per
nobili scopi e per far conoscere
realtà importanti che operano
sul nostro territorio molte volte
in maniera silenziosa.
Dalle pagine del Vostro giornale vogliamo ringraziare tutti
coloro che ci hanno premesso
di poter raggiungere una parte
degli obiettivi che ci eravamo
prefisse al momento della nostra costituzione. Un particolare ringraziamento – per tutti vada all’Assessore ai Servizi
Sociali del Comune di Albenga,
dr. Eraldo Ciangherotti che, come sempre, ha creduto in noi e
ci sostiene in tutte le nostre iniziative.
Per l’Associazione
Arte delle Donne – La Segretaria
Antonella Olivieri
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Io che ho un cane…
sono indignata… perché non è
possibile camminare sui marciapiedi della nostra città (che nonostante tutti i problemi e le critiche che le vengono fatte è sempre bellissima) senza fare lo slalom per evitare “ricordini” di cane, che passeggiano sicuramente non soli.
Questo succede molto più sovente quando arrivano i turisti,
ma anche in questa stagione ci
sono stradine nascoste dove è
quasi impossibile camminare,
specialmente se è già buio e non
si vede bene dove si mettono i
piedi. Anche lì ci sono ingressi di
case e di box e si può rischiare di
portare questi “ricordini” anche
dentro casa. Per non parlare,
poi, davanti alle vetrine dei negozi, dove forse le signore troppo attratte dalle esposizioni interne non si rendono conto di
ciò che avviene all’esterno.
I nostri amici sono i colpevoli,
ma chi li accompagna dovrebbe
essere munito del famoso sacchetto e RACCOGLIERE.
Un piccolo consiglio: quando
si fa la spesa al banco frutta e
verdura, si ha l’obbligo dei guantini, non buttateli, metteteli in tasca, si possono usare al momento opportuno.
Io che ho un cane, sono INDIGNATA.
Laura
Fassu da mì…
Alassio e i suoi giovani
Prendo spunto da un articolo
apparso sul vostro giornale nel
Dicembre 2011. Condivido appieno quanto affermato, cioè
che ad Alassio si è persa la cultura. La consigliera alla cultura,
nominata in fretta e furia, per dimissioni di un altro consigliere,
forse non è la persona più adeguata, ma si sa, quando si fanno
le cose in fretta e furia.....
Personalmente credo che alla
carica di questo ruolo occorra
un laureato in Lettere, così come ai lavori pubblici occorrerebbe un Ingegnere, al turismo
una persona molto esperta del
settore. Considerando che il
Circolo ARCI Brixton, luogo di
aggregazione per giovani, è stato chiuso per i motivi a tutti noti, son sempre più convinta che
la cultura non dovrebbe avere
colore politico. La biblioteca civica è frequentata solo da pochi
studenti che studiano o fanno
ricerche; gli altri ragazzi alassini invadono i marciapiedi e le
vie cittadine con rumorosi
scooter. Una volta vi era l’orato-
rio salesiano, dove noi genitori
mandavamo tranquillamente i
nostri figli a giocare, svagarsi e
divertirsi, ed eravamo tranquilli anche noi. Ad Alassio, purtroppo, vi è di nuovo un incremento di sostanze stupefacenti
(dato rilevato dal mensile
“Rivisto”), gli adolescenti sono
una facile preda, si sa, di elementi senza alcun scrupolo.
Chiedo cortesemente al Sig.
Sindaco di occuparsi dei giovani alassini che sono il nostro futuro. Forse sarebbe il caso di
accantonare, almeno per il momento, alcuni progetti poco utili alla città, vedi pista ciclabile in
Via Dante o mercato in Corso
Europa - È un luogo di villeggiatura, ma se i locali sul lungomare in particolare, adottassero
una sorta di divisa per il proprio
personale, sarebbe un biglietto
da visita migliore per la città ed
i suoi ospiti (anche più igienico). Vi ringrazio per lo spazio
concessomi, Distinti Saluti
Un’alassina doc
Venerdì 16 Marzo 2012
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Il punteruolo rosso colpisce
le nostre palme
Nelle giornate del 23 e 24 febbraio 2012 sono stati organizzati ad Alassio nella Biblioteca
sul mare degli incontri per
informare su una malattia, il
punteruolo rosso, che sta distruggendo le nostre palme ornamentali.
Si tratta di un insetto rincota, originario della Malesia,
che si è avvicinato negli ultimi
decenni del secolo scorso,
grazie al fenomeno della globalizzazione.
Ha un ciclo vitale di 90 giorni,
mangia giorno e notte devastando la pianta; ha fecondità
di 200 uova e fertilità di 28 larve ed è molto robusto.
La palma fa parte della nostra storia dal 1.200. È una
pianta dall’apparato radicale
fascicolato, in grado di rigenerare il tessuto radicale; il suo
sistema vascolare è formato da
100.000 cavi che trasportano la
linfa grezza (xilema) e quella
elaborata (floema). La palma è
dicotiledone, produce un numero di foglie costante ed impiega sei anni per generare una
foglia.
Il punteruolo rosso è comparso per la prima volta in
Toscana nel 2004 e in Campania nel 2006. In Sicilia il problema è stato molto grande, si sono spesi 60 milioni di euro per
abbattere le piante.
La Liguria ha sei punti d’ingresso: due aereoporti e quattro porti. A Levante non è stata trovata traccia della presenza dell’insetto. Il 16 agosto
2007 c’è stato il ritrovamento
del primo adulto. Nel 2008 sono state abbattute ben 18 palme ad Albenga e nel 2009 56 ad
Alassio. Nel 2011 sono state infestate S. Bartolomeo Al Mare,
Ospedaletti, Ceriale, Diano
Marina e, più recentemente
Loano e Albissola Superiore.
I sintomi sono: chioma disomogenea, foglie rosicchiate in
modo geometrico. Nei primi 30
giorni, la palma non presenta
alcun sintomo, poi si formano
delle cavità alla base della foglia e l’insetto affonda nel cuore della pianta. L’elemento che
caratterizza un’infezione da
parte del punteruolo rosso è
l’odore penetrante prodotto
dalla palma sotto stress.
Il monitoraggio degli insetti
viene effettuato posizionando
dei secchielli con esche di cui il
punteruolo rosso è ghiotto;
vengono controllati con un apparecchio acustico.
Una pianta non abbattuta è
una fonte di altri punteruoli
rossi, per questo le palme vengono abbattute, tagliate e ceppate; questo annoso vegetale
deve essere sterilizzato e bruciato oppure sotterrato.
La tecnica del risanamento
meccanico è sopportata dalla
pianta 1 o 2 volte nella vita.
Sanremo ha collaborato tantissimo con un piano di intervento sulla pianta entro 24 ore
dalla comparsa del sintomo.
A scopo preventivo varrebbe la pena di fasciare la pianta.
Esperti del settore hanno
parlato dell’aspetto pratico.
Secondo un protocollo ci sono
oneri di sicurezza, che chi ha
indotto una gara d’appalto ha il
diritto di sapere; conoscere le
persone che approcciano la
palma sospetta. È fondamentale per evitare la diffusione del
punteruolo. Nella giornata prima dell’intervento bisogna intervenire con un insetticida a
base di piretro, se si tratta di
prodotti a persistenza bassissima.
È preferibile lavorare con
ditte che effettuano la biotriturazione in loco, come quella
che ha lavorato ad Alassio; se
non fosse possibile, il materiale deve essere messo sotto rete e deve esserci una sinergia
con il luogo dove avverrà la
biotriturazione, in quanto il
punteruolo potrebbe seguire il
materiale abbattuto, e ha un’altra capacità di nascondersi.
La potatura deve essere evitata d’estate, nel periodo di caldo, perché la palma emette un
liquido odoroso che agevola
l’insetto a trovare la ferita.
L’intervento è stato fatto in
Piazza del Comune.
Un operaio con l’apposita attrezzatura e ha potato la pianta
e si è scoperto che l’insetto è
penetrato distruggendo i cotiledoni. Essendo la palma una
pianta dicotiledone non è possibile che ricresca e bisognerà
procedere con l’abbattimento
della pianta.
Albenga, 01/03/2012
Letizia SIRI
5A-Agraria-Albenga
La frittata di bianchetti (a frittò de bellifìn)
I girovan pe u carrugiu: “Beellifìn
donne – i criòvan, pescài dexe menuti fa;
vegnì, che robba, n’ammu u carrettu cìn!”
Me Nonna, leccaressa, sciurtìva d'a so cà:
“dùi etti a mi, me fassu na frittò”.
Due ôve ben sbattùe ’n te na fundina
cun poca pèrsega e du baxaricò,
na stissa de péve e d'erba seullina
a metteva au fôgu dentru ’na paella
cun dui cüggiài d’ôriu a rusulò,
inversandughe u tüttu, e quande quella
frizzeva, cuntinuova a remesciò
ciancianìn ch’a nu s’attaccasse au fundu:
“besôgna arreversola quand’ha u curù
d’oru, faghendula sgüò ’n te ’n tundu
rimettendula a frizze trei menuti ancù,”
a me musciòva. E diggu che in t’a xatta
güstandumela a buccui cianìn cianìn
cun pe cunturnu in pocu de insaratta
cumme i l'eran calüi e bòi sti bellifìn!
Traduzione e ricetta
Giravano per il vicolo: “Bianchetti donne – gridavano – pescati dieci minuti fa, venite, che roba,
ne abbiamo il carretto pieno!”
mia nonna, golosa, usciva dalla sua casa: “due
etti per me, me ne faccio una frittata”.
Due uova ben sbattute in un piatto fondo con
un poco di maggiorana e basilico, un niente di pepe e erba cipollina; la metteva al fuoco dentro una
padella a rosolare con due cucchiai d'olio e quando cominciava a friggere continuava a rimescolare pianino perché non si attaccasse al fondo.
“Bisogna rovesciarla quando ha il colore dell'oro,
facendola scivolare su un piatto e rimettendola a
friggere ancora tre minuti” - mi insegnava. Io dico
che nel piatto gustandomela pian piano a bocconi, con contorno una insalatina, come erano croccanti e buoni quei bianchetti!
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Se Sanremo fosse Rimini
Siamo reduci da Sanremo
(nel senso del Festival della
canzone); sì “reduci” ho detto,
come se avessimo passato una
brutta influenza….
Ma come, abbiamo una meravigliosa vetrina per mostrare
la Liguria amata e ritratta dai
grandi viaggiatori “foresti” che
facendo il Grand Tour non riuscivano a resistere alle nostre
pur aspre bellezze, e quello
che mostriamo non sono i giardini Hanbury o l’esotico Pallanca, nemmeno visioni di sogno
di quadri ispirati magari ai fiori
che rallegrano il nostro paesaggio, ma una triste serie di
brutte inquadrature di Sanremo (che non è per niente una
brutta cittadina).
Quando parlo di grandi stranieri che hanno attraversato e
amato (certamente più di noi
che non ne abbiamo neanche
letto le pagine evidentemente)
la nostra Terra, non parlo di
nomuncoli, mi riferisco ad artisti del calibro di Monet, Carrà,
Corot, Kandinsky (per citarne
solo pochi tra i tanti), ma anche a scrittori che non faranno
15 milioni di share, ma sono
pur sempre Goethe, Stendhal,
Byron o Shelley.
Certo bisogna trovare dei
modi non noiosi di porgere certi contenuti, ma mi sembra che
la “lectio magistralis” sull’Inno
di Mameli di Benigni del 2011
abbia fatto ben più di 19 milioni di ascolto, Vi è sembrata
noiosa? Vi è sembrata un predicozzo?
A me è sembrata un bel modo (parlando di quei ragazzi
senza un soldo in tasca che davano tutto – anche la vita,
Mameli è morto a 22 anni di cancrena in seguito ad una ferita per una idea di società, per un
Carrà,
da Genova cui è insabbiato il
porto naturale -, alla Repubblica Ligure 1797, ai Francesi,
alle società operaie…..),
sull’arte che citavo prima di
Monet e Carrà (per dirne solo
due), ma anche di Aligi Sassu
ad Albisola, etc. …..
né sulla letteratura così copiosa….
Nemmeno la vicinanza a
Bordighera ci induce a rammentare le romantiche pagine
del “Dottor Antonio” di Giovanni Ruffini o tantomeno a ricordare i giardini della Mortola
pensati da Ludwig Winter per i
fratelli Thomas e Daniel Hanbury vero gioiello di botanica
che non ha nulla da invidiare ai
ben più noti giardini di Boboli
di Firenze.
Beh, dopo tutte queste riflessioni mi scatta proprio un paragone con Rimini:
se Sanremo fosse Rimini certo i suoi organizzatori o amministratori si sarebbero inventati degli eventi collaterali, che
Monet Soleil levant
progetto di futuro, per raccontare un po’ di quel Risorgimento che consente anche ai ‘celentano’ che passano, di poter
parlare per quel che hanno da
dire.
Un tempo, il maestro Manzi
ha contribuito tramite la televisione ad alfabetizzare il Paese,
ma oggi sicuramente ci sentiamo enciclopedici nella nostra
ignoranza se dopo aver assistito ad un evento come questo
Festival, il telespettatore non
porta a casa un grammo di conoscenza in più sui prodotti liguri (che vanno dall’olio, ai fiori, ai vini, all’artigianato delle
chiavarine e dei merletti al
tombolo), sull’architettura ligure (le ardesie dei portali, le
ville, i palazzi cinque-seicenteschi dei Rolli, i forti di difesa
dai saraceni, le torri, i castelli…), sulla storia (dagli antichi
Liguri, ai Celti, agli scambi con
Etruschi e Greci, ai Romani, ai
bizantini, ai longobardi, ai normanni, ai saraceni, ai dominii
laici ed ecclesiastici, ai Liberi
Comuni - Savona indipendente
ne so… delle gare sulle palestre di roccia del Finale, dei
concorsi fotografici sugli scorci liguri, delle estemporanee di
pittura, un concorso a fumetti
sulla storia di Adelasia e
Aleramo, una passeggiata a cavallo lungo tutta l’Alta Via dei
Monti Liguri che finisca nei
giorni del Festival (ma dov’è un
viaggio così scenografico?),
una votazione su facebook sulle più belle immagini liguri e
chi più ne ha più ne metta….
Avrebbero insomma trovato
il modo di pubblicizzare le nostre meraviglie, così tante e così misconosciute; ovviamente
la politica turistica sarebbe
stata alla loro maniera, con offerte sensate per l’imprenditore e per l’utente, ma forse si sarebbero smarriti con tutto questo “ben di Dio”.
A proposito, ammesso che
si possa parlare di Dio, con tutto questo materiale a disposizione, c’è proprio bisogno di
pistolotti moralistici?
Silvio Viglietti
Monet I papaveri
Elisabetta Brunetti Buraggi
Venerdì 16 Marzo 2012
LA GROTTA DI SALE
La GROTTA DI SALE è una
stanza, ricoperta interamente
di sale: sulle pareti, sul pavimento e sul soffitto. Ospita fino a 4 persone, che appena entrate avvertono una sensazione di assoluto relax, grazie al
colore bianco del sale che riveste tutto l’ambiente. Le proprietà benefiche del sale fanno
il resto: si crea infatti un microclima puro, che viene mantenuto costante per temperatura e umidità; una ventola dà
origine ad un’aspirazione forzata, assicurando il ricambio
d’aria.
Il cloruro di sodio inalato fa
sì che si verifichi quell’aumento della produzione di muco
nasale e di espettorazione che,
in maniera caratteristica, per
chi soggiorna al mare si verifica soprattutto nei primi giorni
di permanenza. Con 30 minuti
di trattamento all’interno della
Grotta è infatti possibile ottenere gli stessi risultati di tre
giorni al mare, accelerando così il risultato benefico Dopo poco tempo il naso si asciuga e
non gocciola più, e i linfonodi
del collo che tanto e spesso allarmano le mamme, hanno modo di tornare in uno stato di
quiescenza e riducono progressivamente il loro volume.
L’haloterapia è in questo caso la risposta ai nostri bisogni.
La terapia col sale è totalmente naturale e non ha effetti
collaterali; proprio per questo
è adatta a tutte le fasce d’età,
anche ai bambini (che, essendo molto delicati, sono i primi
a soffrire di disturbi legati
all’apparato respiratorio).
Il sale inalato ha inoltre un effetto battericida; vi è, infatti,
una dimostrata diminuzione
della carica batterica presente
nelle vie aeree. In altre parole il
sale inalato, che si deposita
nelle prime vie, interferisce
con la sopravvivenza dei batteri (pneumococchi e stafilococchi) che vengono pertanto
a trovarsi in un ambiente a loro poco favorevole.
Vi sono anche dimostrazioni
di un miglioramento del nostro
apparato immunologico difensivo. Un proficuo utilizzo
dell’Haloterapia riguarda sicu-
ramente la patologia acuta e
cronica a carico delle vie respiratorie superiori e in particolar
modo la rinosinusite e le sue
complicanze quali l’ingrossamento e l’infiammazione delle
adenoidi, le patologie acute e
croniche a carico dell’orecchio che possono complicarsi
ed essere seguite da una riduzione dell’udito e che si verificano spesso in età pediatrica.
L’haloterapia trova una sua
indicazione anche per altre patologie molto gravi come la fibrosi cistica, caratterizzata
dalla produzione di muco molto denso e difficile da eliminare. Altre patologie respiratorie
gravi, come la bronchiolite che
comporta spesso ricoveri e
l’innescarsi di episodi ricorrenti di broncospasmi per parecchi mesi successivi al primo episodio. Studi condotti su
asmatici hanno dimostrato come il trattamento con il sale
inalato nelle grotte sia risultato efficace nel ridurre l’iperreattività bronchiale.
Studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia nella cura
della dermatite atopica in età
pediatrica. L’haloterapia normalizza la normale flora cutanea superficiale. Idonea per la
psoriasi anche in età adulta
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servono particolari accorgimenti e neppure un abbigliamento specifico: si rimane vestiti, preferibilmente in modo
comodo, e ci si rilassa, magari
ascoltando musica o addirittura guardando un dvd.
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Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
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ESTER BAILE – Maria Rosa TRAVERSO – Carla BESOZZI – Milena NATTERO – Emi GILARDINO – Anna Maria TINÈ – Adriana
GAMBATO – Mariella LAIOLO – Regina COSTANZA – ….?.... – ….?.... –
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– …?... – …PANIZZA – …?... – Nuccia GRANCELLI – Ines REVELLO – Rosalba SAITTO – ….?.... – …?....
San Valentino 2012
Antonio Boscione, l’assessore Rinaldo Agostini, ………… Flavio Oreglio.
ALASSIO - PIAZZA AIRALDI DURANTE
1° classificato: GIANCARLO BELLONI - Codogno (Lo)
San Valentino 2012
“Tantu pe cangiò”
La politica di cura e conservazione del verde cittadino,
adottata gli anni scorsi, sembra
continuare con perseveranza.
Splendidi esempi e notevoli risultati si sono avuti in Piazza
dei Partigiani, alla Coscia nei
pressi della chiesa dei Cappuccini e nella cura peculiare
delle palme sparse sul territorio comunale. Ora a essere sottoposta alle amorevoli cure degli operatori del verde cittadino
è l’unica superstite delle querce di Piazza Airaldi Durante,
dove la moto sega è recentemente intervenuta. La secolare
pianta non aspettava altro che
l’operazione, come un essere
umano si sottopone a un banale taglio delle unghie; si vedrà a
5
«L'ALASSINO»
breve il risultato, speriamo positivo con la quercia in piena salute per sfidare i prossimi anni.
Altrimenti, la popolazione nativa e residente, potrebbe insorgere contro queste operazioni,
come ha fatto nel passato, con
blocchi stradali, picchettaggi
accampamenti e bivacchi nei
pressi della zona d’intervento
della moto sega, difendendo il
verde pubblico con estremo
eroismo, essendo la Città di
Alassio, notoriamente, un valido empio contro il vandalismo
botanico, di cui s’interessarono i maggiori media italiani ed
esteri con una pubblicità inaspettata e gratuita.
“L’amore è ancora vivo tra noi due.
Riverbero di fiamma che scalda
Tenerezze autunnali
I mie occhi ti vedono sempre
com’eri quando ti ho incontrata
anche se la passione ha perso il suo vigore,
scaldi il mio cuore come allora
Accarezzo dolcemente i tuoi capelli grigi
trame d’argento intessute dagli anni
Tu sei il fiore che ho amato e che amo;
Oggi, brindo, con le gocce di rugiada
posate sui tuoi petali
come fossero bollicine di champagne
Ti guardo con il cuore gonfio di commozione
di gioia serena, perchè, so che domani mi
sveglierò
con la certezza di averti ancora vicina”.
Ro.Sa.
2° classificato: ANDREA MAZZOLINI - Prov. Pistoia
“C’è stato un tempo in cui mi sembravi così bella, così seducente, così diversa dalla gente comune, che non capivo
perché nessuno rimanesse frastornato come me quando ti
aspettavo impaziente, scrutando l’angolo della strada. Mi
sembrava impossibile che tutti gli altri non impazzissero
d’amore al disegno perfetto delle tue labbra, al vento dei tuoi
capelli, al volo delle tue mani, all’argento della tua voce,
all’oro del tuo ridere. C’è stato un tempo in cui avrei rivoltato il mondo intero per stare anche un solo minuto vicino a
te, un tempo in cui la tua bocca era poesia e il tuo sorriso era
musica, un tempo in cui sentivo che ogni cosa nell’universo
era al posto giusto quando eravamo insieme.
In quel tempo la terra e il cielo, il sole e il mare erano i tuoi
occhi.
Quel tempo non è mai passato: è ancora così.
C’è stato un tempo in cui non ti ho detto ti amo.
Te lo dico adesso.
Piazza Airaldi Durante com’era.
Domenica 12 febbraio u.s.
ha avuto luogo, in Piazzetta
Beniscelli, la premiazione
degli elaborati per il concorso “Le più belle lettere
d’amore”, che da non pochi
anni, nato da un'idea di Mario Berrino e che molti hanno
copiato, ha esaltato, davanti
al “Muretto”, quel sentimento che smuove le cose del
mondo.
Vi sono stati, rispetto a prima, alcuni cambiamenti: innanzi tutto la data (il 12 anziché il 14, data di S. Valentino),
non so quanto opportunamente, perché parecchia gente mi ha chiesto come mai
quest’anno la festa non si è
fatta, gente evidentemente
non abituata a leggere le locandine. La sede: degnissima
Piazzetta Beniscelli, sontuoso il palcoscenico... ma tutto
questo non è il “Muretto”, colle sue piastrelle e la statua
degli innamorati. Bravissima
la presentatrice, anche se
aveva il non facile compito di
rimpiazzare la comunicativa
di Andrea Gallea; brave le due
canterine, riproponendo, una
parte del repertorio delle ROMANTOS; simpaticissimo il
cabarettista (forse solo un
pochino fuori tema? Non me
ne voglia!).
L’unica cosa realmente stonata era il freddo, innaturale
per Alassio: che sia stata questa sfortunata circostanza a
tenere lontano qualcuno? Ma,
al di là e al disopra di tutto
questo, encomiabile l'intenzione degli organizzatori di
promuovere qualcosa in modo nuovo e diverso... anche
se a volte “chi lascia la strada
vecchia per la nuova...”
3° classificato: DANIELA BEY - Alassio
Guardami
«Ti guardo da molto, molto tempo... e ti “vedo”.
Ti sento profondamente nel mio respiro fino dentro
all’anima, ogni giorno, in ogni istante.
Sei il calore del fuoco del camino sulle mani gelate,
quando fuori fa freddo,
sei la brezza marina fresca sul viso nella calura estiva,
sei il silenzio e i suoni accattivanti del bosco
lontano dal frastuono della città,
sei il profumo dei fiori e dell’erba verde chiaro
in un prato a primavera,
sei un lago azzurro di montagna in cui si specchiano
le cime innevate,
sei un volo di farfalle dalle ali rosse e arancio al tramonto,
sei la ninnananna della mamma e il bacio della buonanotte
di quando ero bambina...
sei un sorriso, una risata, dopo una lacrima di dolore,
sei la luna piena e brillante nel cielo scuro della mia notte,
sei il raggio di sole più tiepido in una stanza buia...
Ti vedo, ti sento, ascolto i tuoi pensieri attraverso i tuoi gesti.
Una carezza basta per rendere l’universo un posto meraviglioso
e unico in cui abitare
e una parola, un sorriso, sciolgono il tormento di battaglie
remote combattute senza armi né esercito,
vinte o perdute...non ha più importanza...
Ti guardo. Ti vedo.
Oltre la fisicità e l’apparenza.
E scopro ogni giorno parti di un mondo inesplorato
e sorprendente che mi attende anch’esso curioso...
Guardami Amore... tu mi “vedi”?»
6
«L'ALASSINO»
Venerdì 16 Marzo 2012
CINEFORUM
Carnevale in compagnia
all’Asilo del Nonno
Grande successo per il carnevale
organizzato all’interno dell’Asilo del
Nonno, il giorno di martedì grasso,
ovvero il 21 febbraio. Gli ospiti del
Centro diurno hanno avuto la possibilità di festeggiare in compagnia
dei loro cari e di partecipare alla
“Pentolaccia”, nota anche come pignatta, costruita dagli stessi ospiti
durante i laboratori di manualità
che ogni giorno vengono attivati
all’interno del servizio. La Festa di
Carnevale, organizzata nel più tradizionale martedì grasso, ha visto la
partecipazione oltre che degli ospiti
del Centro, anche di coloro che si avvalgono del servizio di Cure
Domiciliari e di numerosi parenti
che hanno voluto condividere in
questo spicchio di famiglia allargata, la gioia che tradizionalmente precede il periodo di quaresima. Gli anziani e non, che hanno preso parte
alla pentolaccia e hanno trasforma-
PROGRAMMA DI PROIEZIONE
DA LUNEDI 2 APRILE 2012 DALLE ORE 21
Lunedì 2 Aprile:
Lunedì 7 Maggio:
“NON LASCIARMI”
“I GUARDIANI DEL DESTINO”
Lunedì 16 Aprile:
Lunedì 14 Maggio:
“THE TOWN” di Ben Affleck,
“BIUTIFUL” di Alejandro Iñarritu,
di Mark Romanek,
con Carey Mulligan, Andrew Garfield
20th Century Fox - USA/GB 2011
Durata minuti 104 - Drammatico.
con Ben Affleck, Rebecca Hall,
Blake Lively - Warner Bros - USA
2010 - Durata minuti 123 Thriller/Sentimentale.
di George Nolfi,
con Matt Damon, Emily Blunt - Universal
Pictures - USA 2010 - Durata minuti 124 Fantastico/Sentimentale.
con Javier Barden, Maricel
Alvarez - Universal Pictures Maxico/Spagna 2010 - Durata minuti 138 - Drammatico.
Lunedì 23 Aprile:
Lunedì 21 Maggio:
“HEREAFTER”
“C’È CHI DICE NO”
di Clint Eastwood,
con Matt Damon, Cécile de France
- Warner Bros - Canada/Italia 2010
- Durata minuti 129 - Drammatico.
to per qualche ora il Centro in una
“sagra di paese” cimentandosi in
balli, canti e animazioni sapientemente coordinate dagli operatori
che hanno offerto a tutti i partecipanti anche i dolci e in particolar
modo le frittelle di mele, realizzati
dagli ospiti all’interno del laboratorio di cucina. È stato un bellissimo
momento di aggregazione e condivisione, e speriamo che possa ripetersi al più presto, in occasione di altri
momenti conviviali. Chiunque desideri ricevere informazioni circa il
Centro Diurno Alzheimer di Alassio
può rivolgersi allo Sportello di
Cittadinanza del Servizio Politiche
Sociali del Comune di Alassio telefonando al numero 0182 – 602228.
L’Assessore alle Politiche Sociali
Dott.ssa Loretta Zavaroni
e l’equipe del Centro Diurno
di Alassio
di Giambattista Avellino,
con Luca Argentero, Paola
Cortellesi, Giorgio Albertazzi Universal Pictures - Italia 2010 Durata minuti 95 - Commedia.
Lunedì 30 Aprile:
“UNKNOWN - SENZA IDENTITÀ” di Jaume Collet-Serra,
con Liam Neeson, Diane Kruger - Warner Bros - USA 2011 - Durata minuti 111 Drammatico/Thriller.
Una Stella al Cineforum
Sono senza un Presepe sotto la
coda, non so dove andare; così, ho
deciso di fermarmi qui da voi ancora per un po’, anche se non avete un Cinema, che a me piace tanto. Però ho letto il programma del
Cineforum. E credetemi: non esagero se dico che nei pro valutati da
me – per restare - ci sono due film,
che voglio andare a rivedere.
Uno è Hereafter di Clint
Eastwood. Certo non uno dei suoi
capolavori, ma è talmente emozionante, che mi si sono scomposte le
punte, quando l’ho visto per la prima volta. Lasciate perdere chi vi
racconta che è un thriller, che parla di morte e bla bla bla. È una storia d’amore nei confronti della vita,
che si serve della morte, sì, ma per
parlare della vita. E lo fa come solo
Clint sa fare: servendosi del punto
di vista di chi non ti chiede di credere, ma ti chiede di capire!
E poi Biutiful. Per vedere
Biutiful occorre munirsi di una forte energia, regola che vale per tutti i film di Iñárritu; …beh questa
volta c’è andato giù pesante: un’infinita spirale di dolore. Ma è da vedere, perché il protagonista, Javier
Bardem, è di una bravura estrema,
è talmente potente, che stringe il
cuore. Non avrete un attimo di un
attimo di tregua, attraverso una
Barcellona cupa e violenta; dove,
alla fine, uno spiraglio si intravede.
Ecco, io ve li consiglio. Portatevi
dietro i fazzolettini e la voglia di
emozionarvi!
La Stella Cometa
IL BANCO ALIMENTARE E L’ARTE DELLE DONNE
A nome e per conto del Banco di solidarietà “ Suor M. Assunta Bonadiman”
ringrazio di cuore l’Associazione “L’arte delle donne”, che ha voluto sostenere tanto generosamente la nostra attività. Come ho avuto l’opportunità di
spiegare durante la cena di beneficenza
e come alcune socie della vostra associazione ben sanno, il nostro Banco ,
che ha sede in un locale gratuitamente
concesso da mons. Angelo De Canis
nella Parrocchia S. Ambrogio, aiuta
persone e famiglie che abitano in Alassio e che si trovano in una condizione
temporanea o stabile di indigenza.
Grazie all’aiuto del Banco Alimentare
della Liguria ed ai privati, che con regolarità fanno la spesa per il Banco,
ogni mese le famiglie segnalate ricevono un pacco piuttosto ricco, contenente generi alimentari di prima necessità,
consegnato a casa da due volontari. In
questo modo, se gli assistiti sono disponibili, si crea un rapporto in cui possono emergere eventuali altri bisogni
(compagnia, ricerca di lavoro o di un alloggio, aiuto di vario tipo ai bambini,
ecc.). Come abbiamo sperimentato, la
condivisione è il modo più efficace di
intervento, perché rompe la sensazio-
Orietta Arata, il Presidente del Centro Oncologico Valenti, la
Presidente dell’associazione “Arte delle donne” Patrizia Aicardi, le
rappresentanti del Consiglio direttivo dell’associazione “Arte delle
donne”: Antonella Olivieri, Sandra Aicardi, Alessandra Angiolini,
Franca Carrù, Piera Olivieri e l’avv. Preve. La bambina è la mascotte
del gruppo: Odulia Canobbio.
ne di solitudine, che rende ulteriormente pesante affrontare le circostanze difficili.
Attualmente il nostro Banco assiste
36 famiglie, per un totale di 120 persone, con oltre 700 Kg. di generi alimentari al mese.
La serata da Voi preparata con tanta
cura è stata per noi anche una opportunità grandissima di incontro, di cui
abbiamo già incominciato a raccogliere
i frutti. Sono molto grata alla Vostra associazione anche per questo. Inoltre
voglio ringraziare particolarmente la
Vostra presidente, sig.ra Patrizia
Galloni, e le sig.re Antonella e Piera
Olivieri per le attenzioni rivolte alla mia
persona.
Nella prospettiva di una proficua collaborazione , Vi auguro di poter continuare sempre meglio questa Vostra benemerita iniziativa, così brillantemente
avviata.
Cordialmente
Alassio, 19/2/2012
Orietta Arata
Presidente del Banco
di Solidarietà
“Suor M. Assunta Bonadiman”
Carnevale a Moglio
Il giorno 16 febbraio 2012 presso i
giardinetti di Moglio si è svolto il carnevale dei bambini.
Hanno partecipato i bambini della scuola primaria e della scuola
dell’infanzia e altri bambini della frazione.
Per l’occasione sono stati allestiti
nello spazio dei giardinetti un percorso ginnico che i bambini si sono
divertiti a percorrere ricevendo alla
fine un premio di partecipazione.
La festa è poi continuata con l’im-
mancabile corsa nei sacchi e tiro alla fune, a cui i bambini hanno partercipato con molto entusiasmo e allegria.
Naturalmente non potevano
mancare le pentolacce che suscitano sempre grande aspettativa e partecipazione.
La festa si è conclusa con una succulenta merenda offerta e preparata
dalle bravissime donne della società
di mutuo soccorso sempre disponibili e gentili.
BATTESIMO
Federico Badoino, con la mamma Giovanna Bellino e il papà
Claudio, è felice di annunciare l’arrivo della sorellina ELISA nata a
Pietra Ligure il 17/09/11.
Il Vicario Don Giorgio Brancaleoni ha celebrato il Battesimo di
Elisa nella Parrocchia di Sant’Ambrogio il 22/01/12 alla presenza di
parenti ed amici.
Festival di Sanremo 2012
Un festival che batte se stesso, con picchi di
Un palco con gradi star e superpapere, re in onda il molleggiato”, Lucio Dalla “Mai visto
quasi 17 milioni di persone nella sua prima serata Abbinamenti da bar di Guerre stellari, ma stan- un festival peggiore e la giuria di qualità fa solo
di martedì, ma che non può godere di questo suc- ding ovation per Patti Smith, Brian May e Noa. confusione”. E con il premier Bagnasco parla di
cesso. Perché viene subito “commissariato”.
Spettacolari pure le papere di Morandi, sfinito dal- Celentano “Cresce un clima anticlericale”, Mauro
Il festival paga l’effetto Celentano. La
Mazza “Adriano ha violato il codice etiRai, addirittura, voleva le dimissioni di
co. Ma io non c’entro”.
Mazza; il prossimo contratto, infatti,
Prima di chiudere questo reportage
con lui non sarà rinnovato. Un Sanremo
vorrei sottolineare l’alto livello tecnolodavvero seguito da molti, anche dal
gico espresso dalla regia televisiva. E a
Vaticano, visto che chiede le scuse forproposito di gossip qualcuno, dai picmali. Anche i cantanti si sono risentiti
coli corridoi dell’informazione, si fa
dichiarando, in coro, che Adriano e i
scappare che a presentare il prossimo
suoi sermoni ci hanno oscurato. E nella
Sanremo 2013 potrebbe essere nuovaseconda uscita di sabato sera lo stupomente Fazio o l’arrivo della De Filippi.
re infantile del fustigatore fustigato dalComunque io non ricordo un Festival
la platea. Dura anche l’eliminazione di
senza polemiche. Questo è tutto; diamo
grandi big della musica italiana come
la linea ad Alassio alla sede di produzioGigi D’Alessio, Loredana Bertè e Lucio
ne dell’Alassino, un mio ringraziamento
Dalla, Carone. A questo festival non è
va certamente a Claudia Maineri,
mancato proprio nulla, nemmeno le
Crhistian De Crescenzo e Michael
Fiamme gialle, controlli a tappeto per la
Branco per la loro attenta collaborazioverifica e controlli di ricevute e scontrine senza dimenticare l’apporto tecnico
ni da parte dei titolari di esercizi pubdella Casa del Disco di Alassio/Albenga.
blici, soprattutto bar, ristoranti e alberTutti gli articoli e news sul mio facebook
ghi. Oltre che al Casinò, a Sanremo, si è
con migliaia di contatti. Da Sanremo è
scommesso sulla farfallina di Belen e sul
tutto, da Franco Branco dj, il vostro dj
suo spacco inguinale, che ha turbato Nella foto: Tonino Manzi (direttore Ufficio RAI Press), Franco Branco del mare, a voi studio. A dimenticavo, il
l’Italia televisiva che cercava di capire dj, Claudia Maineri.
Festivallo è stato vinto da Emma con
se la show-girl indossasse o meno slip
“Non è l’inferno”, Alessandro Casillo,
fantasma, ma da informazioni assunte e
della sezione giovani di anni 15, vince su
certe i mini slip li indossava. Un buon voto lo dia- la conduzione “a braccio” di serate interminabili. tutti!
mo a Rocco Papaleo che, in mezzo al marasma, si Alcune dichiarazioni: Lucia Annunziata “prevale
Festival di Sanremo 2012
esprimeva in maniera sincera e genuina dichia- l’estetica. Le persone normali non hanno spazio”,
Franco Branco dj
rando, poi, in sala stampa “sono sereno, non sal- Marano, il commissario “Nessuno stop a
Celentano, Non mi hanno ordinato di non mandae Claudia Maineri
viamo vite, sono solo canzonette”.
Società Operaia Mutuo Soccorso
ALASSIO
PRANZO SOCIALE
Domenica 15 Aprile 2012 - ore 12,45
presso il Ristorante Hotel Toscana, via F. Gioia, 4
Sono invitati i Signori Soci e simpatizzanti.
Prenotazioni Hotel Toscana tel. 0182 640657
e/o presso A.V.A. tel. 0182 643937
entro il giorno 14/4/2012
Venerdì 16 Marzo 2012
7
«L'ALASSINO»
Carnevale con la pentolaccia TOMBOLATA CHE PASSIONE
I giovanissimi partecipanti.
Siamo agli sgoccioli del Carnevale. Una tradizione, più o
meno sentita in diverse parti
d’Italia, è quella della pentolaccia. Attualmente è molto nota
quella fatta per i bambini e piena di dolci e caramelle ma le origini sono più antiche; risale infatti al Medioevo in cui veniva
celebrata il giovedì di mezza
Quaresima. Molti associano
questa tradizione alla cultura
messicana anche se in realtà arrivò dalla Cina grazie a Marco
Polo e si diffuse in tutte le regioni italiane superando i confini nazionali fino ad arrivare in
Spagna dove la prima domenica
di Quaresima viene detta domingo de piñata. Questo rito ha
diverse spiegazioni. C’è chi lo
vuole come buon augurio per
l’anno nuovo, chi lo vede come
un invito ad astenersi dai peccati di gola durante il successivo periodo. La pentolaccia, solitamente di cartone o di cartapesta colorata, viene riempita
di coriandoli e dolci.
Nel pomeriggio di martedì
grasso 21 febbraio presso il salone parrocchiale di Sant’Ambrogio, organizzata e sostenuta
dalla Confraternita di Santa
Caterina V.M., si è svolta la festa
in costume per il Carnevale rivolta esclusivamente ai bimbi e
bambini che hanno trascorso
un piacevole pomeriggio tra coriandoli e stelle filanti, balli e
giochi e nel cimentarsi a rompere le pentolacce ricche di coriandoli, ma soprattutto di cioccolatini e caramelle. Un pomeriggio, dunque, all’insegna della spensieratezza giovanile, dove anche i famigliari si sono ritrovati e divertiti incoraggiando i loro piccoli. Merenda per
tutti con un maxi filone di pane
e cioccolato, bevande e altri
dolci.
Fal/ per l’A.V.A.
PREMIO FEDELTÀ
Era l’anno 1734 e il re di
Napoli Carlo III di Borbone era
deciso ad ufficializzare nel suo
Regno il gioco del Lotto che, se
mantenuto in modo clandestino, avrebbe sottratto entrate
alle casse dello Stato. A ciò si
opponeva il frate domenicano
Gregorio Maria Rocco, perciò
tra il sovrano e il frate scoppiò
una violenta disputa.
Padre Rocco, legato al re da
un rapporto di amore-odio, diceva che non era giusto introdurre un “così ingannevole ed
amorale diletto” in un paese in
cui si cercava sempre di rispettare gli insegnamenti cattolici.
Alla fine, però, Carlo III, facendo presente che il lotto, se
giocato di nascosto, sarebbe
stato più pericoloso per le povere tasche dei sudditi, riuscì
a spuntarla, ad un patto però,
che il gioco del lotto, almeno
nella settimana delle festività
del Natale, sarebbe stato sospeso; in quei giorni il gioco,
insomma, non poteva distrarre il popolo dalle preghiere.
Ma il popolo subito pensò di
organizzarsi per proprio conto.
I novanta numeri del lotto furono messi in “panarielli” di vimini e, per divertirsi in attesa della mezzanotte, ciascuno provvide a disegnare numeri sulle
cartelle. Così la fantasia popolare riuscì a trasformare un gioco pubblico in un gioco familiare, che prese il nome di tombola dalla forma cilindrica del numero impresso nel legno e dal
capitombolo che fa lo stesso
numero nel cadere sul tavolo
dal panariello che, una volta,
aveva la forma di tombolo. Si
può, dunque, affermare che la
tombola è figlia del lotto, ma soprattutto della fantasia del popolo napoletano. (da Internet).
E quale meglio occasione
per organizzare delle tombolate pomeridiane nel periodo di
carnevale?
Così, l’attiva Confraternita di
Santa Caterina V.M., in collaborazione con la parrocchia di
Sant’Ambrogio e il sostegno del
Comune di Alassio - Assessorato alle politiche Sociali, nei
pomeriggi del 9 e 16 febbraio
hanno organizzato le “tombolate” per gli appassionati dei
numeri estratti e di tutti coloro
intenzionati a partecipare allegramente alla manifestazione.
Non è mancata la musica e la
merenda e la simpatia degli organizzatori pronti a dispensare
scacciapensieri nei presenti accorsi in gran numero nel salone
parrocchiale.
Arrivederci al prossimo anno e, sopratutto, che non manchi nessuno.
Fal/ per l’A.V.A.
San Valentino festeggiato all’Hotel Mignon
dal Gruppo Bocciofilo
L’8 settembre 2011 ha ricevuto il premio fedeltà la signora June Goodman, ospite per 35 anni all’Hotel Primula di
Alassio. Nella foto la festeggiata tra un’amica, la proprietaria dell’Hotel e il Sindaco Roberto Avogadro.
I RAGAZZI… DEL 1951!
La leva del 1951 ha festeggiato allegramente i primi 60 anni presso il ristorante Savoia di Alassio.
OGGI
SPOSI
Grande festa il giorno 19
Febbraio u.sc. Si sono uniti
in matrimonio il signor Mazen con la dolce Fatma
(esercenti della panetteria
Arcobaleno) festeggiati da
parenti ed amici.
A questa nuova famiglia
gli auguri di una vita serena
dall’Associazione Vecchia
Alassio.
Come ogni anno il Gruppo
Bocciofilo amatoriale organizzato da Cesare Rovida e altri collaboratori, si è ritrovato
sulla spiaggia di Alassio, presso i “Bagni Pierinella”, a giocare a bocce sulla sabbia.
Tutto il gruppo (più di quaranta persone ultrasettantenni), ringraziano sentitamente:
la signora Caterina Iebole,
l’Hotel Mignon, l’Agenzia Casamare per la loro disponibilità ad offrire, gratuitamente,
locali adibiti a deposito materiale (bocce… ecc.) e a rendere più sereno il periodo di soggiorno.
Ringraziano inoltre l’Ente
Locale Alassino che nel corso
di questi ultimi anni ha avviato e migliorato iniziative a so-
stegno dei turisti prevalentemente anziani,, durante il periodo invernale.
A tutti un augurio di buon
proseguimento.
Un particolare grazie al
Signor Mauro Bartoli di Co-
reggio per l’offerta al gruppo
Bocciofila di 12 bottiglie di
Lambrusco Principe, prodotto dalla sua Vigna. Ciao a tutti e arrivederci nel 2013.
Cesare Rovida
8
«L'ALASSINO»
ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI LIGURI
Sezione Ingauna
Conferenze su
“IL SETTECENTO IN LIGURIA”
Un gioiello del ’700 alassino: Palazzo Ferrero.
Il ciclo di conferenze organizzato dall’Istituto di Studi Liguri
sul Settecento in Liguria ha avuto inizio sabato 18 febbraio scorso con la lezione sul paesaggio,
l’agricoltura e lo sfruttamento
del suolo, tenuta dal prof. Diego
Moreno dell’Università di
Genova, che ha riscosso grande
successo nel folto pubblico presente ed è stata seguita da un
lungo e animato dibattito.
Di grande interesse anche la
lezione che sabato 25 alle ore
16,30, sempre nel palazzo
Peloso Cepolla, ha tenuto l’alassino prof. Giovanni Puerari, La
fioritura settecentesca di un centro ligure: Alassio, borgo dinamico e ambizioso.
Il prof. Puerari ha parlato di
Alassio e dei suoi legami col mare, con Albenga e con Genova.
Ha sviluppato i temi delle attività marinare del Settecento,
della crescita demografica e della ricchezza di alcune famiglie,
dei problemi distrettuali in confronto ad Albenga e dei rapporti
con Genova, soprattutto fiscali:
sono argomenti che ha studiato
a fondo – un suo libro sulla legislazione alassina sarà pubblicato a breve – e che presenterà
partendo da numerosi documenti inediti, da lui trascritti
grazie alla sua costante frequentazione dell’Archivio di Stato di
Savona dove sono conservati
sia il fondo dei cartulari notarili
relativi al nostro territorio, sia
quello dell’archivio comunale di
Alassio.
Ed ora alcuni punti salienti del
discorso di Puerari: «Alassio nel
‘700 godeva di una florida ricchezza dovuta al commercio di
alcuni prodotti. Uno di questi era
il formaggio, veniva importato
dalla Sardegna, da dove veniva
importato anche grano. L’unità
di misura era il “cantaro”. Fino alla fine del ‘700 fiorente era la pesca del corallo, anche questa in
Sardegna, poi in Tunisia con base a Tabarca (era cominciata nel
1300), investivano denaro in questa pesca, il corallo era molto richiesto, perciò faceva gola ai pirati, gli alassini si facevano proteggere da navi armate. Se venivano catturate navi e marinai, si
riscattavano tramite intermediari; per limitare i danni le spedizioni venivano finanziate da più
persone. Tabarca era abitata da
molti liguri che poi furono trasferiti in Sardegna e fondarono
Carloforte. Altra attività di pesca
era il tonno, anche questa in
Sardegna, gli alassini si dedicavano pure alla lavorazione: tutto
produceva ricchezza. Molti cognomi di famiglie alassine del
‘700 sopravvivono ancora oggi,
altri si sono estinti. Lo sviluppo
edilizio avviene soprattutto nel
6-’700. Tanti erano gli orti e i giardini, anche questo indice di ricchezza. Le relazioni con Genova
erano buone. I rapporti con
Albenga: Alassio è sempre stata
inserita nell’amministrazione albenganese fino a Napoleone.
Uno dei problemi più grossi era
quello giudiziario: chiesero un
giudice per Alassio, che venne
concesso da Genova. Poi venne
concesso un “podestà” (a metà
del ‘500), venne formato anche
un Consiglio. Comunque i rapporti con Albenga sono sempre
stati conflittuali: gli alassini non
le volevano pagare le tasse. La
comunità di Alassio possedeva
mulini a Villanova, a volte i carichi venivano sequestrati. I confini erano sempre fonti di litigi:
gli alassini possedevano terre
oltre i confini stabiliti dai
Benedettini. Solo Napoleone nel
1812 stabilì dei confini definitivi.
I rapporti con Genova: veniva
chiesta una maggiore autonomia. Il problema erano le gabelle, arrivarono a chiedere un contributo in olio. Genova aveva il
controllo su tutto, anche sulle
questioni marginali. Gli alassini
partecipavano ai ”carati” del
mare: finanziamenti frazionati ai
viaggi commerciali della navi,
partecipavano agli utili o, nel caso, alle perdite; ma anche qui venivano imposte gabelle. Per concludere: è la storia di un Borgo
del ‘700 che ha cercato di ottenere una sua autonomia; l’esosità di Genova a volte causava
indebitamenti nella comunità,
per farvi fronte venivano chiesti
finanziamenti alle famiglie abbienti».
Le altre conferenze in programma: 3 marzo, Livio Luciano
Calzamiglia I vescovi di Albenga
nel settecento; 10 marzo, Antonio
Rolandi Ricci Maragliano e maraniglianeschi nella Diocesi di
Albenga: note di aggiornamento;
17 marzo, Rosalina Collu Civiltà
di villa nel Settecento ligure nelle
residenze dei Durazzo, “mecenati
di prestigio”: personaggi, artisti,
opere; 24 marzo, Alberto
Beniscelli Il Settecento letterario a
Genova.
Carlo Bertolino
Venerdì 16 Marzo 2012
All’Anglicana in gennaio altri due spettacoli teatrali
Ha vinto un premio prestigioso (il Calandra 2009 per il Migliore Spettacolo e Migliore
Interprete) l’atto unico Stasera
ovulo, messo in scena con successo in varie piazze italiane, e
ora presentato come quarto
spettacolo della rassegna teatrale alassina 2011-12 curata dal
Direttore Artistico Giorgio Caprile. Si tratta di un monologo di
cui è autrice Carlotta Clerici, interprete Antonella Questa, regista Virginia Martini, aiuto-regista Sabine Bordigoni, capo ufficio-stampa Serena Sarbia. E non
deve stupire la grande predominanza di nomi femminili fra le
realizzatrici, più che giustificata
dalla tematica su cui lo spettacolo è incentrato: la maternità
frustrata, la difficoltà o impotenza a procreare nella donna.
Ma neppure inganni l’aspetto
disforico del problema di chi,
pur desiderandolo molto, non
riesce ad avere un figlio. Nonostante la sua serietà e, talvolta,
drammaticità, l’argomento viene trattato con umorismo e leggerezza, nelle varie fasi prospettate di cui sono volutamente sottolineati gli aspetti comici.
Unico supporto dell’attrice al
suo articolato monologo è l’arredo, costituito da un grosso cubo bianco. Su di esso la Questa,
infagottata in un inutile pre-maman, si abbarbica, si accovaccia, si contorce, si sdraia a gambe all’aria, in una molteplicità di
posizioni davvero insospettabile. Qualcuna di esse certo richiama il lettino ginecologico;
ma anche la poltrona da cui telefonare, il letto coniugale, o altro. E gli interlocutori previsti da
questi svariati posizionamenti
sono la dottoressa, due o più
amiche, il marito, il professore
illustre, il consigliere, la madre...
Mentre all’elenco dei progetti, o
esiti, di esami medici effettuati e
tentativi vari si alternano molteplici indagini della protagonista
sulle proprie mutandine, puntualmente negativi nella sperata
segnalazione di un inizio di gravidanza... E intanto il pavimento
ne viene costellato, sono almeno una dozzina quelle che la
Questa volta a volta si toglie con
incredibile abilità (e lo spettatore si chiede allibito come faccia
a sfilarsele una per volta senza
creare un ingorgo...).
L’effetto generale è indubbiamente quello di una irresistibile
comicità, comprovato dalle frequenti risate del pubblico. Resta
tuttavia sospesa nell’aria una
vaga aura di paradosso e sconcerto, certo determinata dalla
menzione di espedienti che nella realtà vengono impiegati da
chi un figlio lo desidera davvero
e con tutte le proprie forze cerca di averlo, frustrato spesso
dalla inanità di ogni sforzo. E che
il testo di Carlotta Clerici eviti
comunque di fornire illusorie
speranze in proposito è comprovato dalla conclusione, in
cui viene annunciata la nascita
finalmente di un bel bambino... a
Nairobi: frutto evidente di una
adozione.
Credo che in questo testo, e in
particolare, appunto, nella sua
conclusione, l’autrice abbia voluto esprimere anche una posizione critica nei confronti
dell’accentuazione enfatica della maternità naturale, quale è
manifesta nella cultura che la illustra attraverso le immagini e il
bombardamento di luoghi comuni che la esaltano. Il finale
sembra invece voler dare particolare risalto al valore del rapporto affettivo genitoriale, che
può proficuamente instaurarsi
anche con figli adottivi.
***
Pur bandita ogni suggestione
di comicità, ancora di prevalente
impronta femminile è stato il
quinto spettacolo della rassegna
teatrale alassina, dal titolo
L’Ipazia, prodotto dalla compagnia Teatro dell’Aria e incentrato
sul personaggio, storicamente
esistito nel IV secolo dopo Cristo,
della omonima filosofa alessandrina. Va detto subito che l’interpretazione di Simona Grillo e la
regia di Nella Bozzano hanno saputo dare alla vicenda il giusto
tocco di calcolata sobrietà. La
storia di Ipazia (scienziata, astronoma, matematica, pensatrice
punita con la morte per la sua vena libertaria e, conseguentemente, la sua posizione antitetica al
dogmatismo cristiano e al potere
imperiale) è infatti improntata a
una drammaticità che non consente sbavature, e che sarebbe risultata molto meno coinvolgente
se avesse indulto a momenti di facile sensazionalismo.
Nata intorno al 370, figlia del
matematico Teone, Ipazia fu
educata fin dall’infanzia all’esercizio della speculazione intellettuale. Ancora giovanissima, impartiva lezioni di astronomia,
matematica, filosofia, e quant’altro riguardasse le sue appassionate ricerche, nella scuola alessandrina. Ma si tramanda anche
che amasse uscire in mezzo alla
città dove “spiegava pubblicamente, a chiunque volesse ascoltarla, Platone o Aristotele o
le opere di qualsiasi altro filosofo”. Questa istintiva generosità le valse notevole popolarità
e molta considerazione: ma inevitabilmente anche grande invidia. Per questo e altri motivi di
carattere politico, incorse nell’ira di eminenti personalità del
tempo, e in particolare si inimicò il vescovo di Alessandria Cirillo, patriarca e teologo. La sua
uccisione ad opera del fanatismo militante cristiano (i monaci parabolani) assunse il carattere di un vero e proprio martirio, dal momento che, come si riferisce, il corpo della donna venne letteralmente smembrato in
singoli pezzi.
Ipazia dunque, benché non
siano stati reperiti suoi scritti, è
annoverata nella storia delle
idee in quanto costituisce un
esempio di sacrificio femminile
subíto in nome della cultura; e
anche forse una testimonianza
della mentalità che in tutti i tempi ha discriminato la donna specie se dotata di ‘eccessivo’
talento, e improntitudine nell’eleggerlo a proprio stile di vita e
pensiero. Simona Grillo che, oltre ad essere autrice della riduzione teatrale del testo di Adriano Petta e Antonio Colavito
(Ipazia, scienziata alessandrina,
2006) e consulente alla regia insieme a Marco Durando, ha impersonato la protagonista, ne ha
fornito un ritratto sommamente
centrato: aiutata anche dal proprio aspetto accattivante, ha saputo cioè alternare i caratteri di
una sicura e battagliera coscienza di sé e dei propri valori, agli
atteggiamenti dell’umiltà propria di chi si confronta quotidianamente con la conoscenza.
Quanto alla regia di Nella
Bozzano (anche incisiva interprete), si è avvertita l’impronta
di un tocco che, pur nell’osservanza della verità storica, ha dato rilievo alle istanze dell’attuale: e ciò sia per quanto riguarda
i contenuti attinenti le rivendicazioni femminili e culturali, sia
per il gioco magistrale degli effetti scenici che, alla storicità
ambientale della vicenda, oppone appunto un efficace contrappunto di modernità.
Bene, di conseguenza, i balletti che intersecano le varie scene,
gestiti con perizia e padronanza
di idee dai ballerini: le danzatrici Brenda De Palo, Raffaella
Furno, e Dora Spano, oltre a Demian Troiano. E un particolare
elogio va a quest’ultimo, la cui
eccezionale ‘snodosità’ di movimenti si sposa con un’inventiva
che ad ogni volteggio li rende,
agli occhi dello spettatore, incredibilmente inediti.
Ma bravissimi anche gli altri,
che qui menziono: gli attori
Paolo Portesine e Danilo Spadoni, e la voce narrante fuori
scena di Antonio Minelli.
Romana Rutelli
ASSOCIAZIONE ALASSIO DONNA
Alassio... c’era una volta!
Serata commemorativa dedicata a Mario Berrino,
Antonio Carossino e Tommaso Schivo
Encomiabile iniziativa dell’Associazione “Alassio Donna”: una
serata per commemorare tre
alassini recentemente scomparsi, che hanno onorato Alassio soprattutto in campo culturale. Il 19
febbraio scorso all’Hotel Aida il
professor Andrea Gallea ha pronunciato tre intensi discorsi commemorativi, il poeta Antonio
Boscione ha letto alcune poesie.
Ecco un sunto di quanto ha detto Gallea dopo il saluto delle dirigenti di “Alassio Donna”.
«Generalmente mi invitano per
far sorridere, non per commemorare, ma per me questi tre amici
sono ancora vivi: Ugo Foscolo diceva che chi è ricordato non è
morto. Cominciamo da Tommaso Schivo: È stato “Il Professore”
per antonomasia, soprattutto un
grande insegnante, anche quando è diventato Preside; aveva uno
sconfinato amore per la scuola lo
dimostra il fatto che lasciato l’insegnamento professionale si dedicò all’Unitre. Fondatore (con
altri) della “Vecchia Alassio” ne
divenne Presidente; fino all’ultimo ha corretto le bozze de
“L’Alassino”. Partecipò alla trasmissione televisiva “Campanile
sera”. Scrisse un buon numero di
libri su Alassio, come storico e
come poeta in lingua e in dialetto.
Passiamo a Mario Berrino: Una
vita intensa dedicata a promuovere la sua Alassio, ideatore e realizzatore di tante manifestazioni e
di locali per ospitarle, basti ricordare il Muretto e il Roof Garden
del Caffè Roma, che negli anni
d’oro raccoglieva personaggi fa-
mosi italiani e stranieri, e “lanciava” giovani di talento divenuti celeberrimi in seguito. Con la sua
pittura ha contribuito ulteriormente a far conoscere Alassio nel
mondo. In fine Antonio Carossino: Aveva in mente un’associazione alassina, ne parlò col maestro Mario Richero e nacque la
“Vecchia Alassio”. Era autodidatta, aiutava suo padre che faceva
l’ortolano per l’Istituto Salesiano,
nel tempo libero si recava nella
biblioteca dove leggeva e studiava con grande passione. Aveva
una competenza non comune sulla storia alassina: per cercare un
manoscritto che mi serviva per la
tesi di laurea, a Genova mi consigliarono di rivolgermi a Carossino. Forniva notizie a molti autori di libri sulla Liguria. Tanti laureandi si rivolgevano a lui per le
tesi (ne ha superato la trentina).
Ha lasciato un archivio vastissimo che per sua volontà potrà essere consultato dopo cinque anni
dalla sua morte».
Antonio Boscione per ognuno
dei tre personaggi ha letto alcune
poesie sue e di altri. L’assessore
Rinaldo Agostini ha recato il saluto dell’Amministrazione. È seguita una prelibata cena impeccabilmente servita, allietata dalla musiche del cantautore Luca Griotto
e dell’artista emergente Elena
Aloe; era presente come cliente
dell’albergo il fratello del celebre
cantante Totò Cotugno che pure
lui ha cantato alcuni brani del
congiunto.
Ca. Bl. Per A.V.A.
Me’ bella
U bèn, mé bella, che te vöiu a tì
u l’è faitu de cose e de mumènti,
de parolle, silènsi, sèntimènti...
Cos’e dareva pé savélu di’!
U l’è cumme sèntise in gruppu a-a gura
de cuntèntessa danduse u bungiurnu,
aspèntò tütte e vote u to’ riturnu
quande ti sciorti, pé in menütu o in’ura;
spartise e cose bone o e ciü cattive,
ricunusce a to’ vuxe c'a me ciamma,
nu savése mai di’ ’na raxiun gramma...
Cos’e dareva pé savélu scrive,
mette tütte ’ste cose drent’a ’n föiu,
savete bèn spiegò cumm’e me sèntu...
ninte u pureva fome ciü cuntèntu
de savé dite quantu bèn te vöiu.
Antonio Boscione
Venerdì 16 Marzo 2012
8 Marzo; la mia mimosa, se non ora, quando
“due buoni orologi segnano la
stessa ora, anche se sono di marche diverse. Basta che partano
insieme.” Sono le parole che
Primo Levi fa dire a Mendel soldato dell’armata Rossa, in quello
che viene considerato il suo primo vero romanzo: Se non ora,
quando? con il quale vinse, nel
1982 sia il Premio Viareggio che
il Premio Campiello. Mendel è un
soldato; ebreo e orologiaio, nella
vita civile, e le sue parole si riferiscono alla voglia e alla possibilità di aiutarsi reciprocamente,
in una Europa in fiamme, per raggiungere la terra promessa dei
suoi avi. Ma le stesse parole andrebbero bene anche in riferimento all’uomo e la donna che,
se si muovessero assieme, potrebbero segnare la stessa ora
sull’orologio dell’Umanità.
Se non ora, quando? il 13 febbraio dello scorso anno si è trasformato nello slogan che ha
riempito le piazze italiane di donne offese ed indignante per il
comportamento di politici ai vertici della Nazione. Le giornate di
Siena del 9 e 10 luglio hanno deliberato che questo spontaneismo diventasse un movimento
in grado di dialogare con la politica per farle capire che occorre
ancora cambiare la condizione
di vita delle donne e del Paese intero. Perché le donne vogliono
contare nelle decisioni politiche
e affermare che; secondo un altro slogan del SNOQ: un Paese
per donne è un Paese per tutti.
Oltre al motto Mazziniano “Una
Repubblica di tutti, per tutti” risuonano nelle orecchie anche altre parole dette e scritte da
Mazzini e riferite alle donne, quali: “Come due rami che muovono
distinti da uno stesso tronco,
l’uomo e la donna muovono varii
da una base comune, che è
l’Umanità.” E ancora: ! La donna
e l’uomo sono due note senza le
quali l’accordo umano non è possibile.” E a seguire: Abbiate dunque la Donna siccome compagna
e partecipe, non solamente delle
vostre gioie e dei vostri dolori,
ma delle vostre aspirazioni, dei
vostri pensieri, dei vostri studi e
dei vostri tentativi di migliora-
mento sociale. Abbiatela eguale
nella vostra vita civile e politica.
Siate le due ali dell’anima umana
verso l’ideale che dobbiamo raggiungere.
Queste parole le ho già fatte
apparire in altri scritti, specie in
occasione dell’otto marzo ma
sempre e anche in questo caso
ripeterle non fa male, anzi giova.
Il baratro è culturale. È l’assenza di istruzione, di cultura, di
consapevolezza, di dignità da
parte di entrambi i rami, le due
note, le due ali. Verrebbe facilmente da dire che questo è il
danno prodotto dal quindicennio che abbiamo appena attraversato ma non è così; se questo
fosse sarebbe ancora facile e
possibile porvi un definitivo rimedio. La questione della emarginazione della donna non è di
oggi o di ieri ma è di sempre; non
è solo italiana ma è mondiale; oggi si dice globalizzata.
La mia, sempre simbolica mimosa, quest’anno va a tutte le
donne che si sono ritrovate il 13
febbraio dello scorso anno riunite in piazza a reclamare quello
che dovrebbe essere ovvio: il rispetto. Un mazzo di questa mimosa va in particolare a Stefania
Noce, che sulla piazza issava al
vento un foglio con su scritto
“Non sono in vendita” e che è stata uccisa da un ragazzo che affermava di amarla più della sua
vita. In un suo articolo sul giornalino del movimento studentesco catanese Stefania affermava:
“Queste righe sono per quelle
donne che non hanno ancora
smesso di lottare. Per chi crede
che c’è ancora altro da cambiare,
che le conquiste non siano ancora
sufficienti, ma le dedico soprattutto a chi NON ci crede. A quelle che
si sono arrese e a quelle convinte
di potersi accontentare. A coloro i
quali pensano ancora che il femminismo sia l’estremo opposto
del maschilismo.(..) Abbiamo denunciato qualsiasi forma di “patriarcato”, le sue leggi, le sue immagini. Pensavamo di aver finito.
Ma non è finita qui. Pensiamo poi
ai problemi sul lavoro e, dunque,
ai datori che temono le assenze, i
congedi per maternità, le malattie
di figli e congiunti vari, cosicché le
donne spesso scelgono un impiego a tempo parziale, penalizzando la propria carriera.
Un altro problema, spesso dimenticato, è quello delle violenze
(specie in famiglia). Malgrado i risultati ottenuti, (oggi), una donna
violentata “avrà avuto le sue colpe”, “se l’è cercata” oppure non
può appellarsi a nessun diritto
perché legata da vincolo matrimoniale al suo carnefice. Inoltre,
la società fa passare pubblicità
sessiste o che incitano allo stupro;
pornografie e immagini che banalizzano le violenze alle donne.
Stefania chiude l’articolo con un
perentorio: “Nessuna donna può
essere proprietà oppure ostaggio
di un uomo, di uno Stato, né, tanto meno, di una religione”.
Dopo il mesto ricordo di Stefania Noce, che ha pagato con la
vita il non voler essere proprietàostaggio, vorrei chiudere parlando di una donna che dopo anni di
arresti domiciliali, senz’altro aiutata, oltre che alla sollevazione
internazionale, ancor più dal
conferimento del pur meritato
premio Nobel per la pace, è riuscita a tornare sulla scena politica del suo paese. Si tratta di Aung
San Suu Kyi, che in una delle sue
affermazioni dice: «Un’esistenza
significativa va al di là della mera
gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare
col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando
penso a un paese più ricco non
penso alla ricchezza in denaro,
penso alle minori sofferenze per
le persone, al rispetto delle leggi,
alla sicurezza di ciascuno,
all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti.
Questo è il sollievo di un popolo».
La mia ricerca di fonti e di notizie
è avvenuta nella immensa biblioteca di internet ed in particolare
sui siti:
http://www.zeroviolenzadonne.it
http://movimentostudentesco.org
http://www.senonoraquando.eu
http://www.primolevi.it
Giuseppe Cotta
Socio AMI sezione di Savona
III Memorial Bartolomeo Marchiano
I Piatti della Memoria delle Pro Loco del Ponente Savonese
Si è svolta con successo l’inaugurazione e la prima giornata
del Memorial Bartolomeo Marchiano presso l’Istituto Alberghiero Giancardi di Alassio. La
Pro Loco di Alassio sfida con il
“Cappon Magro” la Pro Loco di
Garlenda e il suo “Pan Fritto”.
Con le pro loco del ponente savonese, in competizione per il III
Memorial Bartolomeo Marchiano, tornano i piatti della tradizione ligure, già sostenuti da
Slow Food con l’iniziativa “gra-
9
«L'ALASSINO»
nai della memoria”. A contendersi il “piatto del cuore” i custodi della tradizione gastronomica di ALASSIO – LAIGUEGLIA
- STELLANELLO - CALICE LIGURE - GARLENDA – CASTELBIANCO. Nella giornata di martedì 21
febbraio 2012 si sono misurati
ai fornelli dell’alberghiero di
Alassio, coadiuvati dagli alunni
della professoressa Katiuscia
Giuria, la Città del Muretto e la
Capitale della 500. Per l’occasione, Alassio ha presentato il
cappon magro e Garlenda il pan
fritto. Il progetto, coordinato
dai docenti Monica Barbera,
Franco Laureri e Michela Calandruccio, ha visto competere i
team degli alunni del corso di
cucina per il trofeo della Regione Liguria e quelli di sala per il
premio dell’associazione sommelier italiani. I piatti sono stati abbinati ai vini, pigato e rossese, dell’Azienda Sartori di
Torre Pernice presentati dal
sommellier dell’A.I.S Fausto
Carrara. Ospiti “d’onore” della
sfida gli alunni della scuola primaria di Garlenda che sono stati introdotti alle magie e ai segreti della cucina alassina dal
presidente della Pro Loco di
Alassio Gian Paolo Fracchia. La
rassegna gastronomica ha il patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Savona e Slow Food, ed
è svolta in collaborazione con
CONAD, Frantoio Armato, Tonietta Carni, e Azienda Fortuna.
Presenti le telecamere di
Tgevents Television che documenterà la manifestazione mediante la realizzazione di servizi
video che saranno di volta in volta inseriti nei siti web www.tgevents.it e www.telegusto.it
PREMIO SOMMELLERIE
Presentato nella sala ristorante
dell’Istituto Alberghiero F. Maria
Giancardi il premio sommelerie,
dell’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Savona, destinato agli allievi del corso enogastronomico che partecipano in
attività di sala nell’ambito del prestigioso Memorial Bartolomeo
Marchiano, albergatore e grande
gourmet della Baia del Sole. Il riconoscimento andrà all’allievo
che si sarà distinto per capacità
professionali durante gli incontri
della rassegna culinaria dedicata
ai “piatti della memoria”, che vedrà competere le Pro Loco del ponente savonese. L’evento è organizzato con il patrocinio di
Regione Liguria, Provincia di
Savona, Slow Food e si avvale del
contributo professionale dell’Associazione Italiana Sommelier.
L’A.I.S. è stata fondata il 7 luglio
1965 ed ha ottenuto il 6 aprile
1973, con Decreto n. 539 del
Presidente della Repubblica, il riconoscimento giuridico dello
Stato ed è Socio Fondatore e
Membro della Worldwide Som-
melier Association. L’Associazione Italiana Sommelier organizza
moltissime attività nel campo
dell’enogastronomia: degustazioni guidate, seminari a tema, cene
e visite in aziende vinicole in Italia
e nel mondo. Il riconoscimento
A.I.S., verrà consegnato, dalla delegata provinciale Cinzia Mattioli,
Venerdì 4 maggio 2012, nell’ambi-
to della cena di gala del III Memorial Bartolomeo Marchiano, alla presenza delle autorità regionali, provinciali e scolastiche all’alunno che avrà dimostrato di possedere le migliori abilità, conoscenze e competenze tecniche e
professionali nel campo della
sommelerie e che si è distinto per
eleganza e stile nel servizio.
CONFERENZA “OCCHIO ALLA TRUFFA!!
Come difendersi da truffe e raggiri”
Il Comune di Alassio, Assessorato alle Politiche Sociali, già da
alcune stagioni organizza un ciclo
di conferenze per la salute e la sicurezza della persona anziana.
Quest’anno, grazie alla gentile collaborazione con la redazione della
trasmissione televisiva “Striscia la
Notizia” a parlare di sicurezza e soprattutto come potersi difendere da
truffe e raggiri è stato invitato quale
illustre relatore il dott. Vincenzo
Panza, Presidente dell’Associazione
Italiana Carabinieri, sezione di
Brugherio, che si avvarrà della collaborazione della dott.ssa Elisabetta
Galbiati, psicologa e psicoterapeuta.
Attraverso i filmati che la redazione di “Striscia la Notizia” ha
messo loro a gentile disposizione, i
relatori proporranno una presentazione efficace delle truffe più frequenti e più complesse.
Scopo dell’incontro è quello di
imparare a riconoscere un truffatore, indipendentemente dalla maschera che indossa (postino, tecnico del gas, ispettore dell’Inps…
etc.), semplicemente dai suoi atteggiamenti. Il pubblico sarà guidato all’individuazione di quei punti
di attenzione che consentono di individuare l’imbroglione.
La psicologa poi fornirà validi
suggerimenti su come gestire la situazione contingente, evitare il
trauma post – truffa e su come riconoscere i meccanismi utilizzati
dai truffatori per far breccia nella
fiducia delle persone.
La presenza di rappresentanti
del territorio dell’Arma dei Carabinieri fornirà inoltre quel qualificato e specialistico contributo
all’incontro ed al successivo dibattito con particolare riferimento alla
realtà locale.
Un invito quindi alla cittadinanza a partecipare alla conferenza
che si terrà sabato 24 marzo alle
ore 16,00 presso l’Auditorium
“Roberto Baldassarre” della
Biblioteca Civica “Renzo Deaglio”,
Piazza Airaldi e Durante 7.
L’Assessore alle Politiche Sociali
dott.ssa Loretta Zavaroni
Assemblea di Italia Nostra
Il giorno 6/ 2/ 2012 alle ore 21
presso la Associazione Vecchia
Alassio si riunisce l’assemblea di
Italia Nostra, sezione di Alassio.
Sono presenti: Giovanna Fazio,
Giuseppina Mazzola, Anna Fedi,
Angelo Campi, Angelo Berrino, Marina Balduzzi, Riccardo Pellicci,
Lorena Nattero, Carlo Bertolino.
Ordine del giorno:
Relazione sulle attività svolte
durante l’anno
Approvazione del bilancio
2011
Questione riguardante il
Tennis e la sentenza del Tar
Varie ed eventuali.
A causa dell’assenza della tesoriera Maria Grazia Pozzi la lettura
delle spese viene dilazionata alla
successiva seduta.
Si ricordano insieme le attività
svolte durante l’anno:
Per la tutela di ambiente e paesaggio:
Spoglio e pubblicazione sui giornali locali dei dati del sondaggio
sui luoghi di Alassio più amati da
tutelare
Quesiti relativi ai temi della tutela del paesaggio per i candidati sindaco
Incontro con i candidati, organizzato dalla sezione presso la sala convegni della Biblioteca, con
proiezione fotografica, aperto alla
cittadinanza (grandissimo successo di pubblico).
Contatti con la Nuova Amministrazione
Costante collaborazione con la
stampa locale.
Incontri con la Soprintendenza
e presso i vari enti per la tutela di
Punta Murena, l’Hanbury Tennis
Club e la collina di Alassio
Incontri con cittadini e visita alle criticità di Andora e entroterra
Per la settimana sui Paesaggi
Sensibili: incontro-convegno-dibattito sul paesaggio agrario di
Liguria: “Facciamoli secchi!” (i muri a secco)
Nostra presenza sulla “Goletta
Italia” il 19 agosto, in Tv nella trasmissione “Prodotto Italia” del 12
novembre 2011sul paesaggio
dell’entroterra e i muri a secco e
nel Tg1 del 20 dicembre 2011 del
per la denuncia del pericolo alluvioni a causa della tombinatura dei
rivi e pericoli per frane.
Per l’educazione alla conoscenza
e conservazione del patrimonio paesaggistico, ambientale e artistico:
Interventi nella Scuola Alberghiera perché chiamati a fare una
”intervista impossibile” a Mario
Fazio.
In collaborazione con Slow
Food: “L’orto in condotta” nella
scuola elementare alassina
Organizzazione di due gite a
Genova: una per la visita dei
Palazzi dei Rolli e Museo Chiossone e l’altra al complesso di S.
Maria di Castello e alla mostra a
Palazzo Ducale: “Mediterraneo, da
Monet a Courbet a Matisse”
Coinvolgimento degli alunni di
una scuola media di Alassio nella
settimana dei Paesaggi Sensibili
per avvicinarli alla conoscenza
della cultura contadina dell’entroterra, anche con la costruzione di
un muro a secco.
Nell’Istituto agrario di Albenga,
assistenza al progetto in via di elaborazione sui paesaggi sensibili.
Viene quindi affrontato l’argomento Tennis.
La notizia è che il TAR ha accolto il ricorso della Soc. Tennis contro la decisione della Sovrintendenza del 21/5/ 2010 di vietare la
costruzione di 233 box privati sotto i campi da tennis del Law Tennis
Club.
Le motivazioni della sentenza
del Tar appaiono non corrette, in
particolare perché si nega la presenza di alberi, quando invece esiste (prove fotografiche) un’intera
fila di cipressi. L’intervento risulta
molto preoccupante anche sotto
l’aspetto geomorfologico per lo
scavo in zona fragile e negativo anche per la creazione di nuove tribune laterali che altererebbero
profondamente il complesso del
giardino, oltre a eliminare i campi
in terra rossa, ormai rari.
Si discute come affrontare la
questione , anche alla luce del fatto
che il Comune, nella nuova Amministrazione, è contrario all’edificazione di questi box e si prepara
a emettere un’ordinanza che vieti
di costruire autorimesse sotto le
aree verdi, tra cui appunto il tennis.
Si ritiene comunque opportuno
sentire il parere di un avvocato per
intraprendere un ricorso al
Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar.
I soci si riserveranno, dopo il parere, di prendere una decisione.
Si osservano intanto alcune fotocopie del progetto e si decide di
chiedere al Comune l’ultima sentenza del Ministero contraria ai box.
Con la promessa di convocare i
soci in un incontro conviviale, si
chiude la seduta alle ore 23,30.
10
«L'ALASSINO»
Venerdì 16 Marzo 2012
MOVIMENTO E SALUTE
CRUCIALASSINO
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MOVIMENTO E’ SALUTE
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AFA
L’obiettivo primario dei più recenti piani sanitari nazionali è quello di promuovere
comportamenti e stili di vita per il più efficace mantenimento della salute.delle persone.
Se lo stimolo a favore di una vita attiva è importante per un giovane “sano”, lo è ancora di
più per l’anziano, le cui patologie seguono un decorso cronico-invalidante soprattutto per
lo svolgimento delle attività quotidiane. E’ ormai noto che l’esercizio fisico rientra tra i
fattori che contribuiscono ad un buon invecchiamento; infatti una regolare attività motoria
previene patologie croniche come:
• diabete
• disturbi cardiocircolatori
• obesità
protegge da condizioni disabilitanti tipo:
• osteoporosi
• artrite
riduce o elimina fattori di rischio come:
• pressione alta
• colesterolo alto
L'attività fisica deve essere intesa non solo come un atto terapeutico di tipo riabilitativo in
pazienti reduci da patologie ma anche un presidio fondamentale della prevenzione della
disabilità. L’attività fisica regolare permette di combattere efficacemente sedentarietà e
disuso favorendo contemporaneamente una migliore integrazione sociale..
EFFETTI DELLA SEDENTARIETA’
MENOMAZIONI
Osteoporosi, Diabete,
Ictus, Cancro, Obesita’, ecc
VITA SEDENTARIA
LIMITAZIONI FUNZIONALI
Depressione, perdita
delle relazioni sociali o
familiari, ecc.
Ridotta resistenza agli sforzi,
Perdita di equilibrio, Cammino
difficoltoso, Alterata destrezza,
attività fisica
adattata
LIMITAZIONI
FUNZIONALI
DISABILITÀ
STILE DI
VITA
ATTIVO
DISABILITA’
MOVIMENTO E SISTEMA CARDIOVASCOLARE
L’attività aerobica ed uno stile di vita attivo riducono il rischio di
malattie cardiache, come la cardiopatia coronarica, e di morte
per cause cardiovascolari. E’ stato dimostrato peraltro che esiste
una relazione tra esercizio fisico e controllo nella pressione
arteriosa.
MOVIMENTO ED APPARATO RESPIRATORIO
L’esercizio fisico non è certo in grado di aumentare la forma, il
volume o la capacità di espandersi dei polmoni, però il cuore di
una persona allenata è in grado di pompare maggiori quantità di
sangue favorendo il trasporto maggiori quantità di ossigeno e
sostanze nutritizie alle cellule. Inoltre i tessuti, specie quello
muscolare, ottimizzano la capacità di estrarre l’ossigeno dal sangue
e rimuovere velocemente l’anidride carbonica che si viene a creare
come prodotto di rifiuto. L’allenamento fisico costante induce
nell’organismo una riduzione dell’intervallo necessario al recupero
funzionale, con riduzione sia della frequenza cardiaca che di quella
respiratoria.
MOVIMENTO E METABOLISMO
Il mantenimento del peso forma dipende dall’apporto e dal
dispendio energetico; se per un periodo di tempo il primo fattore
è superiore al secondo, si sviluppano soprappeso ed obesità.
Uno stile di vita sano unito al movimento può prevenire l’obesità e
mettere al riparo dall’aumento fisiologico di peso tipico della
mezza età. Inoltre è stato dimostrato che mantenendo l’attività e
la forma fisica gli obesi possono ridurre il rischio di essere
soggetti a malattie cardiache e diabete, riportandolo ai livelli tipici
delle persone con un peso normale.
MOVIMENTO E APPARATO LOCOMOTORE
L’attività fisica regolare può cambiare la struttura e la funzione
muscolare; si assiste ad un incremento di forza e di resistenza con
effetti positivi anche sulla flessibilità articolare. L’attività motoria è il
miglior stimolo per la mineralizzazione ossea con effetto di
prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture.
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24
27
Migliore cammino
ed equilibrio,
resistenza allo
sforzo, destrezza
manuale
Miglior trofismo
muscolare,
escursione
articolare,
miglior densità
ossea e funzione
cardiovascolare
Miglior tono
dell’umore,
motivazione,
relazioni sociali
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ATLETICA LEGGERA
Abate: record italiano
indoor 7,57
Questo era il titolo dell’articolo
apparso sulla Gazzetta dello Sport
di domenica 5 febbraio.
Il nostro concittadino Emanuele
Abate ha battuto per ben due volte
di fila, sia a Magglingen in Svizzera
sia a Karlsruhe in Germania, il record italiano sui 60 m a ostacoli indoor, che resisteva da ben 14 anni.
Queste ottime prestazioni, ovviamente, sotto i minimi richiesti dalla Federazione italiana, gli hanno
consentito di partecipare ai Campionati mondiali Indoor che si sono
tenuti a Istanbul, nei quali si è classificato al 6° posto.
Complimenti!
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33
37
Sì all’attività fisica quindi, ma con delle regole per non mettere a
repentaglio la propria salute. Prima di iniziare è necessario parlare
con il proprio medico per valutare l’opportunità di eseguire tutti gli
accertamenti necessari per poter poi muoversi in totale sicurezza.
Ad AlassioSalute abbiamo creato gruppi di lavoro che praticano
attività motoria costante, sono formati da persone con sindromi
dolorose da ipomobilità che provocano mal di schiena, controllo
alterato della postura, dell’equilibrio e del cammino (fibromialgia,
osteoporosi, artrosi), e da persone con sindromi croniche
stabilizzate negli esiti,
ad esempio ictus,
diabete,
broncopneumopatie, ed altre patologie in cui le menomazioni dovute
alla patologia principale sono causa di sedentarietà che a sua volta origina nuove
menomazioni con conseguente ulteriore perdita di funzione e disabilità. A ciascuna
persona viene assegnato un programma di lavoro specifico ed individualizzato.
Nei prossimi mesi spiegheremo in maniera più dettagliata che tipo di esercizi si possono
eseguire in palestra, per ora ci limitiamo ad accennare alcuni dei corsi da noi proposti.
Si tratta di una tecnica utilizzata nella Medicina
Tradizionale Cinese volta a raggiungere uno stato
di benessere psicofisico completo e alla quale si
attribuisce grande valore preventivo all'insorgere di ogni
male. Il Qigong è una disciplina che deve essere acquisita al
pari di una pratica di igiene personale. Il nostro corso di
Qigong è finalizzato all'insegnamento di quest’arte antica
alle persone che vogliano apprendere un metodo per poter
migliorare la propria salute e imparare a conoscere meglio il
proprio corpo e la propria mente. La
pratica del qi gong è uno strumento di
prevenzione ed un modo di poter fare
attività motoria leggera per limitare i danni derivati da patologie
invalidanti. L’attività è costituita da esercizi abbastanza semplici ed
è praticata da tempo in molte strutture sanitarie, anche ospedaliere.
La forma attraverso la quale si applica il Qi Gong è quella di una
ginnastica dolce che si svolge su quattro livelli:
Esercizi dinamici,per regolare il corpo;
•
•
Tecniche di respirazione;
•
Concentrazione mentale, per regolare la mente;
•
Emissione di suoni terapeutici, per regolare le emozioni.
LA BACK SCHOOL
E’ la scuola della schiena e nasce con l’intento di
insegnare ed educare l’ uso sano della schiena
tramite esercizi e posture. Essa mette insieme il
contributo di medicina, fisioterapia, ergonomia,
psicologia ed educazione alla salute: non si affida
infatti ad un metodo univoco ma lo sceglie in base
all’obiettivo da raggiungere o alle necessità del
paziente.
Anche per
questa
disciplina il paziente è protagonista, ha un ruolo
attivo, la sua collaborazione è indispensabile per la
buona riuscita degli esercizi; viene infatti data a
ciascuno la possibilità di conoscere come funziona e
come è fatta la propria colonna vertebrale per poi
indagare quali sono i meccanismi che innescano una
dinamica dolorosa. Attraverso la consapevolezza del
proprio corpo si apprende la conoscenza dell’ uso
corretto della schiena attraverso posture efficaci e più coerenti alle differenti condizioni
dettate dalle abitudini quotidiane.
Tramite il controllo della respirazione e del rilassamento si riescono anche a gestire meglio
i propri stati d’ansia ed a ridurre le tensioni.
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CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Marzo 2012
Orizzontali
1. Succede sempre a... Dicembre – 7. Antico borgo Alassino – 12. Sigla della
nostra Associazione – 13. Esclamazione che vale “evviva” – 15. Noto circolo ricreativo – 16. Amore a Cardiff – 18. Lo Spampinato, compianto componente
de “I Pentallegro” – 20. Sfiora il mare a gran velocità – 21. Oltre a sorreggere,
possono contenere cariche micidiali – 24. Noi, in dialetto, lo chiamiamo “tuccu” – 25. Incoraggia il torero – 26. Provincia spagnola già antico reame – 27.
Figura scolpita – 29. Gigante della strada – 30. Macabre... fiere – 31. Re a Parigi
– 32. Tipiche reti di “corsa” – 36. Provincia siciliana – 37. La presiede il Cardinale
Bagnasco – 38. Metallo resistente alle alte temperature – 39. Raganelle – 40.
Dario, premio Nobel italiano – 41. Lo ricorda un vicolo denominato “u scò” –
44. Esempio in breve – 45. Assennato, avveduto - 46. Piccoli cubetti – 48. In
Alassio è anche il “Palmero” – 49. Battesimo in quel del 41 orizzontale – 50.
Già Ente Comunale di assistenza.
Verticali
1. Una è la via Lattea – 2. Progredite, moderne – 3. Marinaio – 4. Simbolo dell’oro
- 5. In un vecchio film era “la dolce” – 6. Lavora il 4 verticale – 7. Coloro che... –
8. Insidia marina – 9. Targa di Cremona – 10. Affermazione tedesca - 11. Un tempo venivano chiamati “Ingauni” - 14. Occhiello per bottoni – 17. Segreta, occulta... misteriosa – 19. Negazione – 22. Non è più oggi – 23. Così inizia il... volo
– 28. Consonanza, accordo e pace – 29. Deve la sua fama alle “streghe” – 33.
G.G., industriale che fondò Astoria (Oregon-Usa) nel 1811 – 34. Genio Militare
Italiano – 35. Composizione musicale romantica di cui fu caposcuola Schubert –
36. Per la sua bellezza scoppiò una guerra – 37. Città Lariana (sigla) – 40. Era
l’agognato... West - 42. Abbreviazione di... legale – 43. Importante città Nigeriana
– 45. Capoluogo della Valtellina – 47. Vice in... mezzo
SOLUZIONE FEBBRAIO 2012
Il Team di FKT e Palestra di AlassioSalute
La responsabile Dott.ssa Angela Gatta
VELA
MOVIMENTO E ASPETTO PSICOLOGICO
L’esercizio fisico protegge il sistema nervoso, migliora le attività
cognitive , i deficit motori e neurologici causati da alcune malattie
neurodegenerative come il morbo di Parkinson, migliora il
benessere psicologico, la gestione dello stress, dell’ansia, regola il
sonno ed innalza il tono dell’umore.
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MENOMAZIONI
IL QIGONG
Difficoltà nelle azioni
quotidiane, riduzione
dell’autonomia dentro e fuori
casa, ecc.
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MOUNTAIN BIKE
Classifica Generale Trofeo
“Marina di Alassio”
Rinasce la Gran fondo del Muretto
Una bellissima giornata di sport domenica 26 febbraio, per un appuntamento con la mountain bike, che mancava ad Alassio dal 2009. Uno splendido sole ad illuminarne il ritorno dopo
che il primo marzo di due anni fa,
l’avevamo lasciata sotto una pioggia
torrenziale.
Gli amici di Alassio Bike come sempre, pur con risorse più scarse che in
passato e tempi ristretti a causa di difficoltà nell’individuare una data idonea, hanno offerto un’organizzazione
perfetta. Diversi partecipanti intervistati dopo la gara, hanno pubblicamente ringraziato gli organizzatori per
come era stato segnalato il percorso e
presidiati tutti i bivi. Devo dire che anche il villaggio allestito nella Piazza
Partigiani, era veramente molto accogliente e il pasta-party particolarmente ricco, come pure la dotazione dei
premi.
Partente con il numero uno Mirko
Celestino, tricolore marathon nonché
vice campione del mondo, a bordo
strada ad applaudirlo, in compagnia
del sindaco Avogadro, il grande ex
campione delle due ruote Gianni
Motta, ospite in questi giorni all’Hotel
Toscana. A premiare i vincitori l’ultima
miss Muretto Lia Popescu e la sua “vice” l’alassina Giulia Mingoia.
Tralascio volutamente il risultato
della gara e i nomi dei vari vincitori di
categoria; in quest’occasione mi sembra più importante sottolineare come,
nonostante la crisi economica, esista
nella nostra città la voglia e la capacità
di tornare ad organizzare eventi sportivi di una certa risonanza. Il ritorno
della Gran Fondo del Muretto, è stato
fortemente voluto dal giovane consigliere incaricato per lo sport Matteo
Monti, alimentato dall’entusiasmo di
Alassio Bike con in testa l’ottimo
Simone Rossi e, realizzato con la collaborazione di un folto gruppo di volontari senza i quali queste iniziative non
sarebbero possibili.
Sempre in tema di MTB, per iniziativa del Prof. Danio Maghella, nella nostra città dall’8 al 18 marzo, il ritiro collegiale della nazionale azzurra sia maschile che femminile; CT di quest’ultima la due volte campionessa olimpica
Paola Pezzo.
Renato Bellia
3-4 marzo 2012
Si è concluso il Trofeo “Marina di
Alassio” organizzato dal Cnam
Alassio e dalla Marina di Alassio
S.p.A.. Dopo la giornata di bonaccia
di sabato 3 che non ha permesso di
svolgere alcuna regata, domenica 4
sono state portate a termine 2 prove. Nonostante la giornata si fosse
presentata con molte nuvole e niente vento, il sole finalmente ha fatto
capolino nella Baia e una leggera
brezza da 195° ( il nostro ponente)
ha permesso di far partire la flotta alle 11:25. Dopo una prova e l'attesa
delle ultime imbarcazioni all'arrivo,
il Comitato di regata ha fatto partire
la seconda prova con partenza fissata alle 13:27.
Due belle prove svolte nel golfo di
Alassio; tra una settimana la nostra
città ospiterà le due giornate con il
classico Meeting Internazionale del
Gioventù, con circa 120 partecipanti delle classi optimist e l’equipe.
La classifica generale è stata questa:
Classe IRC: 1° Lima Golf (armatore Giorgio Gobbo dell’ A.S. Aquilia);
2° Clean Energy (armatore Cogni
Alberto del Cnam Alassio); 3° Twilight (armatore Valentini Roberto
del CN Varazze); 4° Gambalunga (armatore Agosti Roberto del CN
Loano)
Classe Gran Crociera: 1° Horizons (armatore Doriano Boscolo del
Lni Finale Ligure); 2° Go Ghin Go (armatore Frattegiani Gianfranco del
CN Andora); 3° Atlantis (armatore
Botto Alberto del CN Andora)
Classe Libera: 1° Helsingor (armatore Rollero Giobatta del Cnam
Alassio)
Classe ORC: 1° Lima Golf 3.1 (armatore Gobbo Giorgio del A.S.
Aquilia); 2° Irruenza II (armatore
Scandolera Matteo dello Y.C.
Sanremo); 3° Clean Energy (armatore Cogni Alberto del Cnam Alassio);
4° Twilight (armatore Valentini
Roberto del CN Varazze); 5° Tuara
(armatore Fazio-Cristoforoni del
Cnam Alassio).
Luca Russo
(add. stampa Cnam Alassio)
Venerdì 16 Marzo 2012
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
ALDO GROLLERO
1938 - 2012
IOLANDA DI SOMMA
IN RUSSO
DI ANNI 84
e pace rispose il suo ultimo
“Eccomi”. A lei il nostro grazie per
il molto bene e la generosa dedizione verso i più piccoli.
La Famiglia Salesiana
di Alassio
L’Associazione Vecchia Alassio
si unisce al dolore delle Figlie di
Maria Ausiliatrice di Alassio per la
perdita di suor Gemma, ricordandola per il suo viso solare e l’amore
che aveva per i più piccoli.
RICORDO DI
ALDO GROLLERO
In occasione del funerale nella
Chiesa di San Giovanni Battista: a
nome di tutta la Fenarina, del circolo ricreativo e delle associazioni di quartiere è stato espresso, al
carissimo Aldo, un affettuoso ringraziamento e saluto per quanto
ha fatto e per tutto quello che ha
dato in tanti anni.
Come riportava il giornale
l’Alassino, del dicembre scorso,
parlare di Aldo GROLLERO voleva
dire la “Fenarina” ed è la realtà delle cose.
La città ha vissuto in questi ultimi 8 mesi la scomparsa di importanti personaggi di riferimento
della vita sociale e culturale ed
ora, con la Sua dipartita, questo
triste avvenimento ha toccato anche questa zona.
Non è facile esprimere delle parole per ricordare un personaggio
come lui. Egli non era una persona
qualunque ma ha rappresentato,
sempre, un punto di riferimento
degli abitanti del “Massatoiu”.
Le molte persone presenti, sia al
rito funebre che alla recita del
santo rosario, hanno espresso già
di per se tutto.
La Sua è stata una vita professionale da infaticabile autotrasportatore e da valente presidente del circolo, molto attento al rapporto con gli altri ed instancabilmente presente nello svolgimento
di tutte le attività.
Un uomo umile, schietto e concreto, che godeva di grande stima
per Suo voler essere utile. La Sua
figura, che poteva sembrare austera, celava invece una persona
disponibile e gentile, che basava il
suo agire sui retti principi della
correttezza. Per lui una parola o
una stretta di mano avevano più
valore di qualsiasi altra cosa; era,
come si suol dire, un uomo d’altri
tempi.
È stato il presidente del decennale circolo ricreativo, di quello
che da sempre il punto di ritrovo e
di aggregazione. Un anno fa era
stato riconfermato per l’ennesima
volta alla guida del sodalizio e se
molto, nel tempo, è stato fatto è
grazie alla di Lui lungimiranza, alla
Sua volontà e tenacia. Dopo il gioco delle bocce, si sono aggiunte le
manifestazioni, il divertimento, si
sono ampliate le attività e cambiate nel tempo, le sedi, continuando
però nello scopo del circolo rendendolo sempre più saldo e forte.
Non possiamo dimenticare anche la partecipazione ed il contributo canoro domenicale nella corale di S.Giovanni Battista e nella
cappella musicale di Sant’Ambrogio o a tutte le altre associazioni di cui faceva parte, in primis gli
Amici di S.Bernardo ed “U’Massatoiu”, alle quali dava il suo contributo.
Il giorno 11/11/11 ha festeggiato
le nozze d’oro; cinquant’anni di
matrimonio, amore e rispetto. Per
le giovani coppie è stato un modello di vita coniugale in un momento in cui il matrimonio sembra
un vincolo effimero.
La moglie Graziella lo sentirà vicino, dal cielo, come quando Egli
era “esiliato” in terra ed i suoi occhi brilleranno di luce vera, perché parteciperà al banchetto eterno, quello della vita vera ed infinita, che il Signore ha preparato per
i suoi figli.
Aldo è stato un dono comune,
per la moglie come coniuge fedele
e premuroso e per la Fenarina un
esempio ed un grande amico.
L’Associzione Vecchia Alassio,
di cui era socio ed amico, porge alla moglie Graziella ed ai parenti le
più sentite condoglianze.
Gli “Amici di San Bernardo” lo ricorderanno con grande amicizia
ed affetto e grazie alla sua fattiva
collaborazione per anni ha permesso l’effettuazione della sagra
sulla collina.
Cara Iole
Così, in silenzio te ne sei andata,
lasciando un grande vuoto in tutti
noi. Purtroppo abbiamo il triste
compito di rimpiangerti. Ti ricorderemo sempre... con tutti quelli che ti
hanno voluto bene.
PIER LUIGI
CAMPARINI
LIBRI-VHS-CD
1'11 febbraio 2012, il tuo ultimo progetto che, purtroppo, non sei riuscito a vedere realizzato: "L'Autorimessa Bogliolo Mario" situata nella "tua amata" Fascia del Pozzo.
Questo è il nostro modo per dimostrarti quale grande uomo tu sia
stato per noi.
Ciao Mario.
M.E.V
PATRIZIA FALCONE
IN SELVA
2009 - 2012
5/1/1945 - 16/1/2012
La tua famiglia
L’A.V.A. si unisce al lutto di tutti i
famigliari della cara Iole.
PAOLO BASSO
DI ANNI 67
Ciao Paolo,
Gimmy, Maria Teresa, Mirella e
tutti coloro che ti hanno voluto bene… e sono veramente tanti.
L’A.V.A. porge alla famiglia le più
sentite condoglianze.
Improvvisamente è scomparso
un grande amico della Baia del Sole.
Era molto legato a Laigueglia (ove
era nato) e ad Alassio, pur abitando
a Torino. Nell’Alassino del 19-072011 avevamo pubblicato un suo articolo sui cent’anni della Mamma
Angiolina Barbera, laiguegliese di
nascita:
Giornalista pubblicista avrebbe
ricevuto nel prossimo mese di novembre la Madaglia d’Oro per i cinquant’anni di attività giornalistica.
L’Associazione Vecchia Alassio
lo ricorda con affetto a quanti lo conobbero, sia in Alassio che a
Laigueglia, e porge alla famiglia le
più sentite condoglianze.
E ti ricorderò così, con la vita nei
sorrisi e l’amore nelle parole…e ti ricorderò così come una piuma bianca volteggiante nel cielo azzurro
che giunge a me…e ti ricorderò così, nel cuore di chi ti ama… nel mio
sempre.
Mamma e famiglia
ANNA TESTA
IN FRANCHELLI
30/3/2010 - 30/3/2012
ANNIVERSARI
Suor GEMMA SPINETTI
GIANNINA LARGHI
VED. GROPPELLI
Figlia di Maria Ausilatrice
6/3/2007 - 6/3/2012
Nonostante siano già passati
due anni, il marito Silvano, la ricorda con immutato affetto a quanti la
conobbero e le vollero bene.
RENATA AVERAME
24/3/2007 - 24/3/2012
Nata a Minucciano (Lucca)
il 20 luglio 1920
Morta all’ospedale di Albenga l’11
febbraio 2012
Dopo la prima professione nel
1950, nel noviziato di Montoggio
(Genova), suor Gemma fu inviata a
Vallecrosia, poi a Genova, Varazze,
S. Stefano Magra, La Spezia, con il
prevalente incarico di assistente
dei bambini piccoli. Nel 1979 l’obbedienza la chiamò ad Alassio
nell’istituto “Maria Ausiliatrice”,
dove rimase per trent’anni impegnata in varie prestazioni comunitarie e in particolare nell’assistenza ai bimbi della scuola materna,
molti dei quali la ricordano come
una persona dal tratto gentile,
amorevole e affabile.
Nel 2009 fu trasferita a “Villa
Piaggio”: suor Gemma soffrì molto
il distacco dalla comunità, dove, insieme a diversi compiti comunitari,
aveva continuato la sua missione
salesiana di assistente delle bambine della colonia: le teneva ordinate,
amava accompagnarle sulla spiaggia. Molti la ricordano sulla passeggiata, dove spesso si recava, dove
si sentiva a casa nella contemplazione del mare.
Riferisce di lei una maestra:
“Suor Gemma è stata una grande
educatrice. Ci donava serenità e
pace. Averla vista recentemente,
mi ha lasciato la stessa pace che mi
lasciava un tempo”.
Ricoverata all’Ospedale di
Albenga per un malore, la sera prima ha ricevuto il Sacramento
dell’unzione degli infermi e come
sposa fedele con la lampada accesa, nelle prime ore della festa della
Madonna di Lourdes, con serenità
La tua immagine, mamma cara, è
sempre con me, nel mio cuore, mi
aiuta, mi guida, mi segue, mi consiglia, mi protegge. Ora mi assalgono
la mente silenti pensieri e così scorre la vita sul filo dei ricordi.
Clementina con Maurizio
MARIO BOGLIOLO
Il 24 marzo 2012 ricorre il triste
anniversario della scomparsa di
Renata Averame.
Il marito Franco, la figlia Anna
col marito Marco e l’adorato nipotino Alessio la ricordano con
immutato affetto.
LUTTI CITTADINI
A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio
FEBBRAIO 2012
Caro Mario,
sono passati tre anni da quando,
quella mattina di inizio primavera,
ci hai lasciati; sono cambiate molte
cose, ma l'unica rimasta intatta è il
tuo ricordo in noi.
Basta solamente socchiudere gli
occhi per ricordarti prendere la panda per andare a caccia e in A'Valle,
oppure vederti mentre chiudi il cancello della "tua fascia del pozzo" dopo esser stato dalle galline.
Questi sono solo piccoli e semplici ricordi quotidiani che custodiamo con grande affetto e affinchè il
tuo ricordo non rimanga soltanto
nei nostri cuori, ma sia sempre vivo
in tutto Moglio ti abbiamo dedicato,
BASSO Paolo
anni 67
BENEDETTO Rosina (Casarico)anni 88
CAROZZA Giovanni Battista anni 63
CASILLO Sergio
anni 70
DAFFIENO Francesco
anni 83
DI SOMMA Iolanda in Russo anni 84
GAGGINO Irma ved. Filippi anni 79
GAI Emma in Russo
anni 76
GROLLERO Aldo
anni 74
ISANDORO Maria
ved. Matthews
anni 93
MARTINOTTI Dante
anni 82
ROBALDO Simone
anni 35
SANGIORGI Giacomo
anni 87
SCHIVO Chiara “Olga”
ved. Porcella
anni 88
SPINETTI Suor Gemma
(Figlia di Maria Ausiliatrice) anni 91
URSO Saverio
anni 51
L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più
sentite condoglianze a tutti i famigliari per i loro cari congiunti.
NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
12
«L'ALASSINO»
Venerdì 16 Marzo 2012
INCONTRI SALUTARI
Mercoledì 25 gennaio
2012, presso il Bar Pasticceria Riviera, in Via Brennero, 5 si è svolto il terzo
incontro del ciclo di conferenze per la terza età “7
Incontri Salutari”, organizzate dallo Sportello di
Cittadinanza del Servizio
Politiche Sociali del Comune di Alassio, con l’intervento del dott. Ernesto
Carbone, oculista, che ha
trattato il tema “Le infiammazioni dell’occhio”. Il
dott. Carbone ha illustrato le principali patologie
che interessano l’occhio.
I Fiori di Bach
a cura di Caterina Maggi BFRP
Carissimi Amici lettori, eccomi, come promesso a parlarvi del RESCUE REMEDY.
Per essere sicura di darvi le informazioni più serie e corrette, vi riporto il testo tratto da www.bachcentre.it
Di tutti i Rimedi Floreali, questa combinazione è la più nota e diffusa in tutto il mondo. È l’unico Rimedio pre-composto (5 Rimedi) messo a punto dal Dr. Bach ed è indispensabile per le più svariate situazioni di emergenza quali lo stress emotivo, grande ansia, shock ecc.
Rescue Remedy è ideale quando a causa di un avvenimento improvviso e spiacevole, o quando improvvisamente ci si sente emotivamente bloccati, non riusciamo a reagire con la serenità che servirebbe.
Il Rescue Remedy è una miscela che comprende 5
Rimedi ed è indispensabile nei momenti di crisi,
paura intensa-panico, forte sconforto,a fronte di
un’emergenza di qualunque tipo.
I 5 Fiori di Bach di questo composto formano un
Rimedio unico, la loro azione copre una vasta gamma di emozioni:
Star of Bethlehem per lo shock, il trauma, un lutto
Rock Rose per il panico, il terrore, una intensa
paura improvvisa,
Impatiens per l’agitazione,
Cherry Plum per chi teme di perdere o ha perso il controllo delle
proprie azioni o emozioni,
Clematis per la sensazione di perdere conoscenza, di non essere
presenti o per un improvviso vuoto-assenza mentale.
Ecco alcune delle indicazioni per l’utilizzo del Rescue Remedy:
• in caso di stress emotivo o choc causato da avvenimenti esterni
come cattive notizie, funerali e lutto, un brutto spavento, un incidente, incidenti domestici ecc.
• in situazioni emotive stressanti o difficoltà interiori, ad esempio
prima o dopo piccoli interventi, operazioni chirurgiche o chemioterapia, in occasione di prelievi, esami o medicazioni dolorose, prima o
dopo il parto o una seduta dal dentista, un viaggio in aereo che crea
panico, un colloquio di lavoro o un esame ecc.
• per chi lavora in un ambiente stressante: in ospedale, pronto soccorso, in ufficio, per infermiere domiciliari, psicologi, asili e scuole,
ecc.
• in una crisi acuta di una patologia: in questi casi, nell’attesa dell’intervento medico, Rescue aiuta non solo il malato ma anche i parenti.
Nell’attesa del medico o autoambulanza il Rimedio agisce sul fluttuare delle emozioni alle quali l’organismo è molto sensibile.
Rescue Remedy, sia in gocce che in crema, è un prodotto molto utile ed efficace nelle emergenze ma non è per situazioni o problemi specifici dove invece è sempre preferibile trovare il mix di Rimedi personali.
Mercoledì 29 febbraio 2012, presso il Bar Mokambo, in via Roma
16, si è svolto invece il quarto incontro salutare, con la partecipazione del dott. Alessandro Gori, chirurgo, che ha illustrato il tema
“La chirurgia nella persona anziana”. Il dott. Gori supportato anche da immagini video, ha illustrato diversi argomenti, tra cui l’importanza di una adeguata preparazione all’intervento chirurgico
ed i rischi ad esso correlati.
L’Assessore alle Politiche Sociali
Dott.ssa Loretta Zavaroni
MOUNTAIN BIKE
Come si usa il Rescue Remedy
• quando non si ha acqua a portata di mano 4 gocce direttamente
dal contagocce del flacone venduto in farmacia sulla lingua, ripetibile
all’inizio a intervalli ravvicinati (pochi minuti), poi diradando le assunzioni fino a scomparsa o attenuazione dei sintomi.
• oppure: 4 gocce in un bicchiere d’acqua o altra bevanda (succo,
tè), da bere a piccoli sorsi ogni pochi minuti fino a miglioramento avvenuto.
L’effetto del Rimedio che siano 4 gocce messe nel bicchiere d’acqua
e bevuto a sorsi ravvicinati oppure 4 gocce prese più volte a intervalli ravvicinati è identico. Preferibile quindi metterlo nel bicchiere in
modo da sprecare meno prodotto.
In caso di incoscienza della persona o qualora non potesse deglutire, il Rescue Remedy si usa esternamente mettendo alcune gocce sulle labbra, sulle tempie, sui polsi e dietro le orecchie e ripetendo l’applicazione se necessario.
Rescue Cream è una crema per la pelle per
uso esterno.
Utilissima per ecchimosi, bruciature, punture di insetti, irritazioni, pruriti, eritemi e in
tutti i casi di emergenza.
Grazie ai 6 Rimedi di cui si compone (i 5 del
Rescue più Crab Apple il cosiddetto Fiore purificatore), questa pomata è disinfettante, disinfiammante e idrata la pelle ruvida e secca
ristabilendone il naturale equilibrio.
L’applicazione può essere fatta su viso, mani o corpo.
Avvertenza: Analogamente a quanto già
detto per tutti gli altri Fiori di Bach, anche
Rescue Remedy non sostituisce le cure mediche. A fronte di una situazione di emergenza
Rescue Remedy può dare un aiuto molto prezioso in attesa del Medico o dell’autoambulanza in quanto si tratta di
un Rimedio naturale, sicuro e senza controindicazioni, che non porta
a assuefazione e che non pregiudica o influisce su gli effetti delle cure
mediche.’’
testo tratto da www.bachcentre.it, sito ufficiale del The Dr. Edward Bach
Centre- The Dr. Edward Bach Foundation
Spero che con queste indicazioni sia più semplice ed efficace usare
il Rescue Remedy , ricordando sempre che è un rimedio di emergenza,
e come tale va usato. Ricordiamoci che esso non può sostituire l'uso
quotidiano dei Fiori di Bach.
Per ottenere dei buoni risultati e per essere in buona salute con il
Metodo del Dottor Bach, è importante assumere i fiori più adatti a ciascuno, personalizzandoli sulla base della situazione del momento.
Alla prossima, Amici, e… Buon vento !
Meteorologia
Alassina
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
FEBBRAIO 2012
“Febbraio, febbraietto, corto
(ma quest’anno un po’ più lungo) e
maledetto (solo per metà).
Vediamo i perché.
Non 28 giorni ma 29 = BISESTILE. È un merito di
Giulio Cesare che nel 45 a.C., su suggerimento di un
egiziano, aggiunse un giorno al mese di febbraio e
precisamente fece ripetere il “die sexto (due volte
sesto =bis sesto) per allineare il calendario civile a
quello astronomico. Mese maledetto… solo a
metà!
Ecco i dati a sostegno:
Temperatura minima del giorno 6 febbraio: + 1,6
°C, minima del giorno 11: + 2,8 °C. Di colpo a metà
mese si raddoppia: minima il giorno 15: 7,4 °C; il
giorno 17: 10,2 °C; a fine mese, giorno 29: 14,2 °C.
Potremmo fare analogo discorso per le temperature massime.
Diamo ora una sintesi più generale.
Pressione media: 760,7 mmHg; medie decadali:
758,7 mmHg nella prima; 759,9 mmHg nella seconda; 763,7 mmHg nell’ultima.
Temperatura media mensile: 9,6 °C; eloquenti le
medie decadali: 5,6 °C nella prima; 9,2 °C nella seconda; 14,5 °C nell’ultima.
Umidità media mensile: 40%; le medie decadali:
26% nella prima; 48% nella seconda e nella terza.
Alcuni valori estremi di umidità: umidità quasi nulla
alle ore 14 del giorno 6 e alle ore 2 del giorno 23; 85%
alle ore 7 del giorno 24 e 82% alle 6 del giorno 16.
Nessuna precipitazione rilevabile in tutto il mese!
Giorni sereni: 20, così distribuiti: 6 nella prima
decade; 6 nella seconda e 8 nell’ultima.
I primi 12 giorni del mese sono stati caratterizzati da venti assai insistenti; ventosi anche: giorni 21,
22 e 23.
Eliofania totale: 184,3 ore di limpido sole; medie
decadali: 5,6 ore nella prima (un solo giorno senza
raggio di sole); 5,9 ore nella seconda (nessun giorno completamente coperto); 7,6 ore nella terza (anche qui un solo giorno senza presenza del sole).
Media mensile: 6,4 ore.
Devo proprio concludere che per la nostra “Baia
del Sole” il mese di febbraio 2012 ha confermato la
sua fama di “maledetto” solo a metà; per il resto…
una primavera anticipata.
Il Direttore dell’osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
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La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
Articolo a pag. 10.
Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione
entro il 30 di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
A.V.A.
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
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subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
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EDITORE: A.V.A.
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Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
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Associato all’USPI
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