Gennaio - Associazione Vecchia Alassio

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Gennaio - Associazione Vecchia Alassio
ANNO XLV - N. 1
Mercoledì 19 Gennaio 2005
€ 1,50
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente € 17,50 - Socio Sostenitore € 20,50 - Socio estero € 22,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]
Ritruvammuse Insemme
MANIFESTAZIONE DI FINE ANNO
2004
Veglionissimo sotto le stelle 2004-2005
L’ormai tradizionale manifestazione di Ritruvammuse Insemme, serata di musica e poesia alassina, che rappresenta un
poco il momento culminante
più noti poeti e musicisti alassini che di seguito citiamo, divisi
per generi.
Per la poesia il folto pubblico
ha potuto apprezzare l’arte e i
Consegna del premio “Alassini per il futuro”.
dell’attività dell’AVA nel corso
dell’anno, si è svolta con la solita grande e calda affluenza di
pubblico, nel Salone Parrocchiale (g.c.) la sera del 16 di-
versi di Antonio Boscione,
Paolo Ammirati, Gianni Croce e
Tommaso Schivo, le cui opere,
come è stato ricordato dal presentatore prof. Gallea sono sta-
te recentemente riunite (insieme a quelle di Olga Freghetti e
Daniela Bey) nel libro intitolato
“Alassio in Versi” edito dal
Lions Club Alassio.
Premio “Alassini nel mondo” a Mauro Vero.
tatore “storico” della serata.
Andrea Gallea (che ha guidato
tutte le edizioni della manifestazione) e sotto la regia di
Gianni Croce, “Ritruvammuse
2004” ha visto l’esibizione dei
Nel settore dei complessi musicali e dei cantanti, il pubblico
ha applaudito caldamente l’esibizione dei complessi “I Ribatta
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Consiglio Comunale del 26 dicembre 2004
Era da aspettarselo, è stato
ancora una volta una conferma,
un grande successo.
Un successo fatto di tecnologia, il suono digitale, gli effetti luci strabilianti, gli ospiti telefonici in diretta live dal palco.
È stata registrata una presenza di persone doppia rispetto al
Capodanno in piazza del 2003
sono state migliaia le persone
che hanno ballato, mangiato e
brindato al nuovo anno.
Ma l’animazione professionale di Franco Branco D.J. non si è
dimenticata assolutamente della solidarietà per i fatti tragici accaduti nel sud est asiatico, infatti Franco Branco in accordo con
l’Amministrazione del Comune
di Alassio ha cambiato il titolo
dell’evento e l’hanno intitolata
“Solidarietà sotto le stelle”.
Cinque ore di grande spettacolo ed intrattenimento sono
passate come un video clip senza mai fermarsi se non solo per il
minuto di raccoglimento per le
vittime sud est asiatico proposto prima e dopo la mezzanotte
da Franco Branco D.J., dall’Amministrazione Comunale e dalle
Forze dell’ordine presenti nella
piazza.
Presente, tra gli ospiti, la
sig.ra Giusi di Moglio, ormai nota in tutta Italia per i suoi merletti e pizzi inviati a quelli di
Striscia la Notizia.
Alle due, quando abbiamo do-
vuto chiudere i festeggiamenti la
piazza era ancora piena, ha raccontato soddisfatto il D.J. Franco Branco grande animatore
della manifestazione. Oltre alla
musica, balli, giochi e tanti tantissimi sms di solidarietà, è stato effettuato un collegamento li-
Complimenti anche al Service
audio/luci “Croce Service”.
Continui consensi e positivi
giudizi verso il Comune di Alassio, organizzatore dell’evento e
verso l’animatore Franco Branco D.J. su questa seconda edizione del Veglionissimo sotto le
ve con Roma per parlare con il
coreografo e regista internazionale Gino Landi.
Già al pomeriggio, durante le
prove, la presenza del pubblica
in piazza Matteotti era significativa, questo per indicare la grande voglia da parte dei residenti e
dei turisti di scendere in piazza
alla sera per stare insieme festeggiando, ma senza dimenticare il senso di solidarietà fulcro
dell’evento.
stelle ad Alassio da parte dei residenti, ma soprattutto da parte
della grande realtà turistica.
Voto ottimo anche dal nostro
mensile «L’Alassino», perché
tanto lavoro e tanta professionalità appaga le aspettative dei
nostri ospiti e della nostra città.
Alla prossima edizione sempre qui ad Alassio, sempre con
questo staff e sempre con questo successo.
A.V.A.: assemblea generale
dei Soci
Ringraziamenti dal
Presidente dell’ASCOM
e della FIPE
Come sempre, con grande
partecipazione dei soci, si è tenuta il 13 dicembre u.s. l’annuale Assemblea ordinaria 2004.
Ha esordito (ed è stato l’incontrastato protagonista) il
Presidente, Carlo Cavedini, che,
dopo i saluti di prammatica, ha
condotto la serata, ricordando i
Soci defunti nell’anno in corso
ed ha sviluppato un’ampia e
dettagliata relazione sull’attività frenetica e trainante
dell’A.V.A. in ogni campo e ogni
qual volta si sia dovuto intervenire per il bene e l’efficienza della vita cittadina; l’A.V.A. sempre
presente in tutte le manifestazioni culturali e sociali (turismo, tutela del verde collinare,
antincendio, difesa dell’arenile
ecc.). Il Presidente ha, poi, parlato della notevole attività per la
sempre maggiore efficienza del
Giornale mensile, delle mostre
di pittura, delle numerose ri-
A nome dell’ASCOM, Confcommercio e della Federazione
Italiana Pubblici Esercizi di
Alassio, che ho l’onore di rappresentare, desidero pubblicamente ringraziare l’Amministrazione Comunale di Alassio per
aver promosso, nell’ambito delle attività turistiche e ricreative
offerte ai nostri graditi ospiti e
residenti, la manifestazione
“SOTTO LE STELLE” svoltasi in
occasione di fine anno in Piazza
F. B.
chieste di pubblicazione di articoli, istanze, progetti, consigli,
pareri per migliorare la vita della città e dei suoi abitanti. Ha ricordato gli annuali appuntamenti artistici con “Alassio fra
Musica e Poesia” di maggio e
“Ritruvammusse insemme” prenatalizio, che riscuote ogni anno un grande concorso di pubblico e di approvazioni; ha parlato del pranzo sociale eccellentissimo sempre al Casté e del
fraterno collegamento con le
Società Operaie di Alassio,
Moglio e Solva, della Consulta
Ligure e dei molti Soci che danno spesso “una mano” per le cospicue, numerose esigenze
dell’Associazione.
Passando a trattare della situazione economica ha rilevato
che, nonostante i continui aumenti di tutti i servizi, è buona e
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Mostra alla Chiesa
Anglicana
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Auguri di Buon Anno!
Inizia la seduta con un minuto
di silenzio ed il pensiero rivolto
alle vittime del catastrofico maremoto che ha colpito il sud-est
asiatico, tra le quali molti nostri
connazionali.
Intervento del sindaco Marco
Melgrati per augurare un anno
di pace e serenità a tutti i concittadini; in particolare auguri al
consigliere Lisandro Pellegrini,
ricoverato in ospedale, per una
pronta guarigione. Ringraziamenti ai tecnici sigg. Fasano e
Zandonai per le trasmissioni in
diretta televisiva dei Consigli
Comunali, molto seguite dai cittadini, essendo questa l’ultima
poiché l’emittente Baia del sole
cessa l’attività con la fine di quest’anno. Accordi sono stati già
presi con Teleimperia per le future trasmissioni, che andranno
in onda non più in diretta ma in
differita nei giorni successivi alle ore 21,00 e 16,30.
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di
Daniele La Corte
2a edizione
Consegna riconoscimento al comm. Rinaldo Muratore.
cembre u.s.
Introdotta con garbo e affabilità dal Presidente dell’AVA,
Cavedini, presentata con molto
brio e spirito dall’ormai presen-
Angolo
GRAZIE PER GLI AUGURI
L’A.V.A. ringrazia tutti coloro che in
occasione delle feste hanno inviato biglietti
ed e-mail di auguri, attestazioni
d’apprezzamento, stima ed amicizia.
Rinnoviamo a tutti un nuovo anno
pieno di soddisfazioni.
Noëlqui: “Il tutù”. (ARTICOLO A PAG. 8)
Mare
d’inverno
“Il mare d’inverno è solo un film
in bianco e nero... punti invisibili
rincorsi dai cani, stanche parabole
di vecchi gabbiani... Il mare d’inverno è un concetto che il pensiero
non considera. È poco moderno, è
qualcosa che nessuno mai desidera... alberghi chiusi manifesti già
sbiaditi... Mare non ti posso guardare così perché questo vento agita
anche me... Passerà il freddo e la
spiaggia lentamente si colorerà…”.
Ho preso in prestito le parole di
Enrico Ruggeri, quelle cantate da
Loredana Bertè, perché meglio di
altre descrivono la desolazione e
mettono in evidenza situazioni a
noi già note. “Mare d’inverno”
sembra raccontare l’Alassio che,
da novembre ad aprile, accompagna giorni spesso sempre uguali.
Spiaggia abbandonata in attesa
che ritornino i colori dell’estate:
nessuno che muova un dito per
cercare di renderla più attraente,
ripulendola dai troppi “intrusi”
che danneggiano il paesaggio. Ma
come sempre è il bene di tutti per
la ricchezza di pochi.
È per questo motivo che gradirei che i “pochi” si rimboccassero
le maniche anche per il mare d’inverno. La spiaggia è pilastro insostituibile dell’economia cittadina
anche quando milanesi e torinesi
sono indaffarati in altri lidi. Ci sono gli abitanti di Alassio, quelli
che vivono di turismo e quelli che
pur lavorando altrove non sono
riusciti a tagliare con il suolo natio. L’arenile è anche loro ed è legittimo che chiedano interventi.
Cartacce, lattine, a volte vera
spazzatura portata dal mare, imbratta chilometri di sabbia. Non è
una bella immagine. Forse molti
alassini distratti non vedono e tirano avanti senza accorgersi che i
catafalchi permangono sulla
spiaggia per mesi, là dove sono
nati ristoranti e ritrovi prendendo
il posto di sedie a sdraio e ombrelloni. Spiaggia bene grande, tesoro insostituibile dove un filo
d’ombra può provocare fughe di
bagnanti da uno stabilimento
all’altro ma che si arricchisce di
chioschi che gli esperti dicono
rendano più di metri di finissima
sabbia. Togliamo i residuati di
strutture che con la tintarella nulla hanno a che fare e lasciamo
che,caduto, purtroppo soltanto
temporaneamente, il “muro” di
cabine, ci si possa ancora innamorare, contemplandolo, del nostro mare che, almeno d’inverno,
si possa considerare veramente
“Nostrum”.
Non sterili critiche ma suggerimenti nella speranza che qualcuno capisca che la spiaggia deve essere gestita in maniera ottimale,
perché fonte collettiva di benessere, anche quando la massa dei
turisti è lontana.
Non facciamo di tutta l’erba un
fascio ma via subito cartacce e lattine.
Via ferraglia pericolosa che la
salsedine corrode facendo sbiadire anche ciò che la natura, con generosità, ha donato. Ma spazziamo via anche la sabbia da quel
“passaggio obbligato” costruito
per non danneggiare chi vive di
cabine, sedie a sdraio e ombrelloni. Aiutiamo la mammina o la nonna con passeggino e il disabile in
carrozzella ad attraversare senza
difficoltà il tratto a mare sotto
piazza dei Partigiani. Il vento è nemico di certe situazioni ma la buona volontà può avere la meglio.
Così il mare d’inverno farà innamorare tutti e più in fretta apriremo alla bella stagione.
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«L'ALASSINO»
Mercoledì 19 Gennaio 2005
RITRUVAMMUSE INSEMME
RINGRAZIAMENTI DAL PRESIDENTE ASCOM E FIPE
(segue dalla prima pagina)
(segue dalla prima pagina)
Bastiui” (formato da Santino
Bruno Pezzuolo, notissimo poeta
anch’egli compreso nel libro di cui
si è detto, e autore di freschissime
stornellate alassine, e Luciano
Raita). “I Cantarasce” formati da
Mario Beretta, Luciano Raita e
Bruno Sibona. Quest’ultimo ha
tradotto in dialetto alassino una
canzone, scritta tempo addietro
da Sferrazza e Antonio Ricci, canzone che il trio ha eseguito con vivo successo.
È stata poi la volta della voce e
della chitarra di Marilena Massano
la quale ha dato ancora una volta
prova della sua abilità nel conquistare ed affascinare il pubblico.
È toccato poi al grande e notissimo tenore Andrea Elena, vanto della città di Alassio nella musica lirica, eseguire un applaudito brano
de “I Pagliacci” con accompagnamento al pianoforte della famosa
pianista Felicia Galati.
Non vogliamo dimenticare le
bravissime e conosciutissime Romantos (Rosanna Mainieri, Marina
Ferrari e Simonetta Mauti) che accompagnate dal maestro Dino
Ferrari e introdotte dal “loro” presentatore Gallea, hanno eseguito
brani natalizi e “medley” di canzoni moderne.
Il “clou” della serata è stato costituito come da tradizione della
consegna (da parte del presidente
AVA Carlo Cavedini e del consiglio
Direttivo) dei premi ad Alassini
particolarmente meritevoli.
Quest’anno il Premio “Alassini
per il Futuro” è andato all’ iniziativa “Piccolo Principe” (l’Asilo Nido
organizzato dal Comune che ha
avuto una assai positiva rispondenza nella cittadinanza). Sono
stati premiati l’Assessore alla
Cultura Dott.sa Monica Zioni e le
responsabili del funzionamento
del “Piccolo Principe”. Il premio
“Alassini nel mondo” è andato a
Mauro Vero.
Diplomato in chitarra classica,
Mauro Vero poco più che quarantenne, ha suonato in numerose formazioni di musica leggera e attualmente è docente presso il Ginnasio
Musicale di Imperia. Ha inciso dischi con Paola Mei, il cantante cubano Al Pollan, ha registrato sigle
televisive e programmi per Canale
5, Rete 4, TMC, e collabora alle
tournées di Franco Fasano.
Nell’ambito Jazzistico ha suonato con tutti i maggiori Jazzisti italiani e stranieri.
Dopo la premiazione Mauro
Vero si è esibito, con la sua chitarra nell’esecuzione di pregevoli canzoni del repertorio sudamericano.
Nell’ambito delle premiazioni il
presidente Cavedini ha consegnato un riconoscimento anche al
comm. Rinaldo Muratore, titolare
di una nota agenzia immobiliare,
che tramite la sua rappresentante
in Alassio sig.ra Margherita Mantica, ha organizzato varie manifestazioni in ambito turistico e dello
spettacolo.
La serata si è chiusa con l’attesa
esibizione della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina, diretta da
Augusto Soldi, che ha presentato
una famosa commedia di Gianni
Croce, riveduta dall’autore e adattata ai nuovi ingressi di attori della
Compagnia.
“Leunardu Suriàn, geniu nustràn” è una spassosa commedia
in cui l’autore dimostra come i cittadini di ogni città, ma particolarmente quelli di Alassio, non siano
molto comprensivi con i “profeti
in patria”. Ma quando questi ultimi ottengono il successo, tutti sono pronti a salire sul carro del vincitore.
Vogliamo qui citare gli attori della compagnia unendoli tutti in un
solo applauso:
Pierino Bogliolo, Marisa Gaibisso, Lina Nattero, Augusto Bogliolo,
Silvana Vella, Laura Armato, Nino
Brusco, Nino Moirano, Mimmo
Bogliolo, Giorgio Gioberti, Rina
Benvenuto, Wanda Berrino, Nino
Bruzzone. La scenografia è stata di
Astrid Hammond, i costumi di
Marisa Brusco, le luci e i microfoni
dei Fratelli Croce; ha suggerito
Andrea Gallea. Al termine della serata il Parroco, Mons. De Canis, che
gentilmente aveva messo a disposizione la Sala Parrocchiale, e il sindaco Melgrati (presente in sala con
l’assessore dott.sa Zavaroni) hanno ringraziato gli artisti e gli attori
che hanno dato vita ad una serata
veramente indovinata e gradita dal
folto pubblico presente.
L.C.
ASSEMBLEA A.V.A. (segue dalla prima pagina)
non desta alcuna preoccupazione.
Raggiante in volto e soddisfatto ha
ricordato che la Regione Liguria, finalmente, ha riconosciuto all’AVA
la personalità giuridica, e l’iscrizione ambita al Registro Regionale
delle Organizzazioni di Volontariato e di fregiarsi automaticamente O.N.L.U.S. con tutti i vantaggi relativi.
Ciò ha comportato anche una accurata ispezione governativa, per la
quale sono stati richiesti tutti i documenti di due annate (si sono scelti gli anni 1999 e 2000) e tutto è risultato perfettamente in ordine.
Alla fine il Presidente ha ringraziato tutti i collaboratori, augurando
ai Soci ed alle loro famiglie i migliori auguri per le prossime feste. Un
lungo e meritato applauso ha coronato la relazione del Presidente.
È seguita la relazione finanziaria
del segretario Nino Brusco, approvata all’unanimità.
È stato poi il momento della discussione, abbastanza accesa, ma
salutare sull’uso del Giornale e su
certi abusi di “spazio” per le fotografie e per articoli troppo stucchevoli o lunghi, a volte anche per
dire cose di poco conto; sono intervenuti molti Soci (il presidente
Carlo Cavedini, Gallea, Grollero,
Bertolino, Schivo D. e T., Bozzolo,
Berretta, Carbone, Bogliolo M. e altri). A conclusione si è chiesto al
Presidente di consigliare agli articolisti, una maggiore sinteticità
nell’esprimere i propri pensieri. Gli
auguri e il solito rinfresco natalizio
hanno concluso la serata.
t.s. per A.V.A.
QUOTE 2005
Si comunica che l’Assemblea del 13 dicembre u.s.
ha approvato alla unanimità l’importo delle
quote Sociali 2005:
Soci Aderenti € 17,50
Soci Sostenitori € 20,50
Estero
€ 22,00
La compagnia con i due sindaci: quello vero e quello della finzione teatrale.
Matteotti. A sancire inequivocabilmente il successo della serata
sono state le centinaia e centinaia di persone che hanno gremito la vecchia Piazza sino a tarda ora con grande partecipazione ed entusiasmo. Alla riuscita
di questa importante manifestazione ha certamente contribuito
con grande professionalità e
bravura, l’instancabile opera
del nostro concittadino Franco
Branco, vera anima della serata,
che per ben cinque ore consecutive e senza sosta, è stato l’autentico mattatore. Alassio necessita di creare, in occasione
del massiccio arrivo dei nostri
turisti (e giova ricordare ai più
distratti, che portano denaro sonante che va a beneficio di tutto
il nostro comparto commerciale, ricettivo e relativo indotto!)
quell’atmosfera serena e festosa
che è molto apprezzata in particolar modo da coloro i quali,
provenienti da grandi centri me-
tropolitani, vivono una quotidianità spersonalizzata e piena
di rischi. Qualche collega, probabilmente affetto da miopia
congenita, ha obiettato che tali
manifestazioni sottraggono
clientela a pubblici esercizi e locali che della notte fanno il caposaldo delle loro entrate, ma
non è vero! La chiusura dello
spettacolo “sotto le stelle” avvenuta alle ore 2, consentiva, comunque, ove desiderato, di prolungare la festa sino a tarda notte nei locali deputati ad un divertimento non popolare. E poi,
per una volta all’anno, tutti possono fare un piccolo sacrificio a
favore di Alassio, questa grande
“mucca” che con le mammelle
ancora piene di latte, anche se
parzialmente scremato, in fin
dei conti assicura benessere e
serenità a tutti noi! Buon Anno a
tutti con molta cordialità.
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Pasquale Balzola
CONSIGLIO COMUNALE (segue dalla prima pagina)
Su richiesta del consigliere
Agostino Testa viene ritirata l’interrogazione, presentata dallo
stesso, in merito alla situazione
della strada Alassio-Solva, data
l’ora inusitata dell’odierno
Consiglio, e che verrà riproposta nella prossima riunione.
Si passa al 2° argomento:
Interrogazione presentata da alcuni consiglieri di minoranza del
Gruppo “La vespa” in merito alla
situazione ascensore per invalido alassino .
Risposta del sindaco per affermare di essere a conoscenza del
problema e che è stata offerta
dal Comune, in seguito ad esposto, una quota mensile all’amministrazione del condominio per
far sì che l’interessato possa
usufruire dell’ascensore, trovandosi diversamente costretto
a rimanere immobilizzato in casa, offerta che non è stata accettata. Si farà comunque il possibile per venire incontro alle esigenze di questo nostro concittadino, mentre viene rimarcata la
scarsa sensibilità dei condomini
verso una persona bisognosa di
aiuto.
Altro argomento all’O.d.G. il
regolamento di gestione dell’asilo nido, con conseguenti modifiche ad alcuni articoli dello statuto. Riferisce in merito l’assessore alle Politiche Sociali Monica Zioni. In particolare è stato
approvato l’inserimento di altri
4 bambini presso l’asilo nido
“Piccolo Principe”. Tale aumento del numero di bambini ospitati è giustificato dal fatto, come
viene spiegato, che negli ultimi
anni non è mai stato raggiunto il
limite fissato dalla Regione. Non
del tutto d’accordo il consigliere
di minoranza Agostino Testa
che si astiene dal voto.
Ultimo argomento in trattazione: Approvazione nuovo regolamento dei contratti.
Si tratta, come riferisce il Sindaco, di portare alcuni emendamenti su articoli riguardanti
contratti comunali (servizi vari,
forniture ecc.). Perplessità del
consigliere Testa, con richiesta
di chiarimenti sulle “spese in
economia”. Il consiglio approva
infine con 12 favorevoli e 1 astenuto.
A.V.A.
Alassio, quale promozione?
Un appello alla coesione
Questo è stato l’argomento
dell’incontro-dibattito avvenuto
presso la sede della Associazione
Vecchia Alassio il 2 dicembre
u.s., al quale hanno partecipato le
Autorità Comunali e i rappresentanti le Associazioni di Categoria.
In seguito all’analisi sull’andamento della passata stagione
estiva, svoltasi nella riunione del
25 ottobre u.s., sono stati affrontati i vari problemi che affliggono
il turismo della nostra città, quali
rimedi e scelte promozionali possibili.
Inutile ripetere che l’Alassio di
una volta non c’è più, i tempi sono cambiati ecc.; è diventato ormai classico il “touch and go”
(tocca e riparti) come tutti sappiamo. È necessario quindi guardare al futuro e cambiare il modo
di accogliere i clienti affezionati.
Non ci sono, purtroppo, alberghi
di lusso a 5 stelle per accogliere
personaggi d’élite anche se, da
quanto emerso, Alassio è al secondo posto per presenze turistiche dopo Genova (capitale europea per la cultura 2004). Non dimentichiamoci che Alassio è
un’isola felice per quanto riguarda la sicurezza, oltre le bellezze
naturali. Si deve puntare sulle famiglie e su turismi di nicchia, approfittando del nuovo traforo
dell’Aurelia-bis che ci collega con
un entroterra che è veramente
splendido e con l’offerta di settimane a tema.
Bisogna anche cambiare mentalità, aggiornarsi professionalmente, continuare a migliorare i
servizi e soprattutto orientarsi
verso la specializzazione.
Un tipo originale di promozione proposto da Enrico Mantellassi, presidente dell’Associazione Albergatori, è quella di offrire vacanze a rate, tramite una
convenzione con la Banca S.
Paolo-IMI, che permette di pagare il conto diluito in dieci mesi
senza interessi; questo fa sì di
sopperire alla scarsa liquidità imperante e poi oggi è consuetudine
acquistare qualsiasi cosa a rate.
Un monito da parte della Sig.ra
Piera Olivieri, Responsabile
Ufficio Turismo del Comune, che
si dà da fare con grande passione
e professionalità: il nostro problema è la mania di piangerci addosso; quel che occorre innanzitutto è la globalità delle associazioni operanti sul territorio. La
promozione si fa con la città tutta, dobbiamo farci conoscere fuori, sia in Italia che all’estero, a
mezzo gli organi di stampa nazionali e incrementare, come già è
stato fatto, la promozione nella
vicina Francia. Altri bacini interessanti, verso cui dovremo rivolgerci, sono l’Est Europeo e il
Vallese svizzero.
Con rammarico dobbiamo rilevare che non c’è coesione fra le
varie categorie economiche;
quella artigiana, ad esempio, non
esiste o perlomeno non è interessata a programmare per il futuro.
Si evidenzia un individualismo
esagerato; anche la stragrande
maggioranza dei cittadini non pare curarsi dei problemi legati al
turismo.
L’A.V.A., come organismo al di
sopra delle parti, cerca in tutti i
modi di operare nel segno del dialogo per mettere insieme il tessuto associativo, almeno a livello
dei rappresentanti di categoria,
ed è sempre disponibile ad operare per il bene della Città.
Prossimo appuntamento quindi
il 3 febbraio 2005 per la messa a
punto dei programmi individuati.
A.V.A.
Interventi di dubbio gusto nel centro storico e in contrasto
col regolamento edilizio.
Frittata
a sorpresa
Dosi per otto persone: 600 gr di patate; 8 uova; 2 decilitri
di olio; 2 cipolle; 200 gr di funghetti sott’olio; sale; pepe.
Pelate le patate, lavatele e tagliatele a fettine sottili.
Tagliate finemente le cipolle e unitele all’olio bollente
in una padella, fatele soffriggere per un momento e
unite quindi le patate. Lasciatele cuocere fino a quando saranno tenere. In una terrina a parte sbattete le
uova, salate, pepate, unite quindi i funghetti sott’olio
e le patate quando avranno finito di cuocere. In una
padella leggermente unta d’olio versate il
composto e fate cuocere a fuoco allegro
prima da un lato; poi dall’altro fino a quando
entrambi saranno ben dorati.
Servite con un contorno di insalata
verde e rossa.
Serate culturali alla S.O.M.S.
Dopo la lunga parentesi estiva,
si è ripresa, nel Salone storico
della Società Operaia di Mutuo
Soccorso di Alassio, l’attività culturale fortemente voluta dal presidente, geom. Enzo Barbera,
con una serata di notevole impegno. È stato invitato a parlare, ancora una volta, il prof. Tommaso
Schivo, che ha presentato un argomento di grande interesse, che
è stato seguito da ascoltatori attenti, “L’evoluzione della lingua
italiana, da Roma ad oggi”.
L’oratore ha tracciato una valida sintesi, attraverso i tremila anni di storia e di linguistica, per
sottolineare le radici romanogreche della nostra lingua, ma soprattutto la faticosa ascesa attraverso il latino e le varie parlate
peninsulari sino al fiorentino ed
alla unificazione dell’Italia, da cui
è partita anche l’unificazione faticosa e lenta della lingua nazionale. Guerre, occupazioni, mercati,
commerci, navigazioni lo stesso
turismo hanno determinato un
apporto straniero (a volte eccessivo e sconvolgente) al nostro
vocabolario ed altri contributi la
stessa nostra parlata ha dato alle
lingue del mondo.
È giustificata la necessità di offrire ospitalità a neologismi e a
termini difficilmente identificabili in modo diverso, ma “cum grano salis” per non mortificare la
forza e la grazia e la stessa musicalità che la “lingua di Dante” è in
grado di dimostrare ancora oggi
al mondo.
È seguito un interessante dibattito nel quale il relatore ha risposto alle numerose richieste
del pubblico presente.
Un plauso alla S.O.M.S. per il
costante programma sociale ed
al suo Presidente per l’entusiasmo che pone nel suo apprezzato coinvolgimento.
Erano presenti molte autorità
e personalità cittadine, fra le quali Mons. A. De Canis, l’Assessore
comunale dott.sa L. Zavarroni, il
Presidente dell’Ufficio Turistico,
dott. Silvestri, il Presidente AVA,
C. Cavedini e il dott. G. Barilaro.
A.V.A.
Mercoledì 19 Gennaio 2005
Pace in terra
Nella Chiesa di San Giovanni
Battista, martedì 28 dicembre
u.s. alle ore 21, si è tenuto il IX
Concerto di Natale. Un concerto ideato dal compianto dott.
Giacomo Natale e che la corale
a Lui intitolata seguita a proporre. Molti gli inni cantati dalle Corali partecipanti: Corale
“San Vincenzo” diretta da
Mirella Marcarino, corale “Giacomo Natale” e coro “La Mongolfiera” formato dai giovani e
giovanissimi della Parrocchia
di San Vincenzo, dirette da
Ilaria Natale, e la prestigiosa
Schola Cantorum “Don Primo
Volpe” di Albenga diretta dal
M°. Paolo Guido.
Dopo i saluti del parroco
Don Luciano Massaferro ha
presentato la serata Pier Francesco Corsi. Accompagnatori:
alle chitarre Giulia Natale e
Andrea Ghigliazza, all’organo il
dott. Carlo Vallega. Una serata
piacevole in serenità, che il
pubblico ha molto apprezzato.
Prima della chiusura, con le
corali unite nel cantare “Tu
scendi dalle stelle” la signora
Paola Ravera ha letto un messaggio di “Auguri scomodi” di
don Tonino Bello che hanno
fatto riflettere sulle feste e
sull’egoismo umano.
c.c.
Ambulatorio infermieristico
A un anno dall’apertura la prima parola GRAZIE, grazie a tutte
le Associazioni di volontariato
religiose e laiche, culturali, sportive, di categoria, alle Società di
Mutuo Soccorso, ai parrocchiani della Parrocchia San Vincenzo ai singoli privati che generosamente ci hanno aiutato a sostenere questo progetto a “servizio” della città. Un doveroso
ringraziamento all’Assessorato
al Volontariato nella persona
della dott.sa Loretta Zavaroni e
a tutto il personale dipendente
che hanno creduto nel progetto
fin dall’inizio e ci hanno sempre
appoggiati. Un ultimo grazie al
personale infermieristico e
dell’accoglienza, Exallieve ed
Exallievi delle Figlie di Maria
Ausiliatrice e Volontari della
Parrocchia San Vincenzo, che
con generosa dedizione hanno
messo a disposizione il loro prezioso tempo gratuitamente, permettendoci di aprire ogni giorno
con orario fisso.
Ora alcuni numeri che danno
l’idea esatta e concreta del nostro
servizio: terapia iniettiva, misurazione della pressione arteriosa, stick diabetico, Stick colesterolo per un TOTALE di 5.017 prestazioni, con una media giornaliera di 18 persone che fruiscono
del servizio. Questi dati sono riferiti al periodo 9 dicembre 2003
della rassegna.
Sabato 18 dicembre al Palazzetto dello Sport “Lorenzo Ravizza” – ore 21,00 sono stati
messi in scena “I Pagliacci” melodramma di Ruggero Leoncavallo. Protagonisti il Coro
Polifonico e le Voci Bianche “G.
Manzino” di Savona, le Comparse del Gruppo Storico “I Pertinaci” di Vado Ligure e il Tenore
Andrea Elena. Il 28 dicembre
nella Parrocchia di Sant’Ambrogio si è tenuto il “3° Concerto Elgar”, concerto Sinfonico Corale dell’Orchestra da Camera “Giorgio Strehler” di Milano e il Coro Polifonico “Giuseppe Manzino” di Savona. Sono
stati raccolti fondi a favore della P.A. Croce Bianca di Alassio.
Mercoledì 5 gennaio, presso la
Chiesa Santa Maria Immacolata
(Frati Cappuccini) si è tenuto il
concerto con il Coro Femminile
“La Ginestra” di Savona “Anno
2005... in concerto”, organizzato dall’Associazione Culturale
“E.W. Elgar in Alassio” insieme
all’Unitrè.
B.T.
Concerto organistico per il
nostro patrono Sant’Ambrogio
Lunedì 6 dicembre, nella
chiesa parrocchiale di S. Ambrogio, alle ore 21.00, il maestro
Roberto Maria Cucinotta, in occasione dei festeggiamenti in
onore del nostro patrono, ha
manifestato ad altissimi livelli
sia la sua abilità interpretativa
sia le capacità espressive del
grand’organo Gandolfo. I registri più significativi dello strumento, dal flauto alla tromba,
dall’oboe alla bombarda, dal
cornetto al cromorno, si sono
avvicendati e fusi creando un
piacevole mosaico di effetti, di
sonorità e rendendo al massimo lo spirito dei brani interpretati. Per la prima volta, e forse
per l’unica, sul nostro organo il
maestro ha dato vita alla
Sonata in Trio N° 5 di J.S. Bach,
opera difficile sia per i passaggi
tecnici, veramente ostici, sia
per il fraseggio musicale. E ancora sorprendente è apparso
nella presentazione del Praeludium und fuge a-moll sempre
dello stesso Bach, dove il gioco
dei pedali nel basso ha raggiunto alti livelli di virtuosismo.
L’Orgel Suite di Mozart ha messo in evidenza il suono piacevole dei flauti e nell’insieme l’in-
al 24 dicembre 2004.
Ad un anno dall’apertura ci riteniamo soddisfatti e pensiamo
di poter affermare che abbiamo
centrato l’obiettivo e cioè, oltre
a dare un servizio infermieristico sanitario, favorire uno stile di
relazione che permetta all’altro
di sentirsi amato, favorendo sentimenti di apertura e gratuità.
Molti pazienti tornano giornalmente perché trovano un ambiente accogliente e “caldo”,
questo detto dai pazienti stessi.
Ricordiamo che l’Ambulatorio Infermieristico è aperto tutti i giorni (eccetto i festivi) dalle
ore 9,30 alle 11,00 e si trova in via
L. da Vinci 67/2 (di fronte “Di per
Di”) e vi aspetta! Terapie praticate: terapia iniettiva intramuscolare (dietro prescrizione medica), misurazione della pressione arteriosa, stick diabetico e
colesterolo, misurazione peso
corporeo con bilancia di precisione.
Ci auguriamo di poter proseguire a lungo questo “servizio”
alla comunità con l’aiuto indispensabile di tutti! Terminiamo
con una parola sola GRAZIE a
TUTTI!
Il Consiglio di Unione Exallieve/i
delle Figlie di Maria Ausiliatrice
e il Parroco
Don Luciano Massaferro
CRONACA DI ANDATE: MESE DI GENNAIO 2005
Ma qui ad Andate siamo proprio speciali!
In questo primo numero del nuovo anno, vorrei fare alcune precisazioni, che mi sembrano necessarie, perché alcuni lettori continuano a confondere la città di Andate,
situata sulle rive del lago di Como
con la Vostra bella e curata città di
Alassio, posta, come si sa, sulle
sponde del mar Ligure. Ora, poiché
questo equivoco deve finire, provo
a trattare un paio di problemi che
riguardano sia Alassio che Andate,
per farvi capire, una volta per sempre, quale enorme differenza, di situazione e di governo, ci sia fra le
due realtà storiche. Il primo problema che tratto è quello del teatro
pubblico o comunale. Come Vi è
molto noto, da Voi ad Alassio la
questione è stata affrontata e sta
per essere risolta in maniera razionale, efficace. Nella convinzione
profonda ed ovvia che un teatro
non deve essere ubicato in mezzo
alla gente, nel centro urbano (se no
che schifo sarebbe) ma va situato
nell’estrema periferia, al fondo di
una valle verde, e in modo tale da
non lasciarlo raggiungere a piedi
da nessuno (altrimenti che gioia ci
sarebbe nel “conquistarsi” una recita?), la Vostra efficiente amministrazione sta trasformando la bene
augurante struttura storica del
mattatoio comunale in una sala
teatrale. Veramente in un primo
tempo nel luogo doveva sorgere un
asilo per bambini, la cui costruzio-
tervento di registri fedeli allo
spirito del compositore tedesco. Con la Salve Regina di
Padre Davide da Bergamo i numerosi presenti sono entrati direttamente nel mondo del
sinfonismo ottocentesco e hanno potuto gustare bei motivi
che rispecchiavano da vicino lo
stile donizettiano. Con F.
Provesi, compositore poco conosciuto, maestro di Verdi, e
con la sua Sinfonia in Do M. abbiamo avuto una ulteriore conferma delle poliedriche capacità del nostro strumento, costruito appunto a metà Ottocento, nel periodo del trionfo
dell’opera verdiana.
R.M. Cucinotta, in apertura e
alla fine del concerto, ha interpretato alcune sue composizioni, tra cui Tre Contrasti Gregoriani pro Antiquo Organo
Italico (Dies irae, Sanctus, Veni
Creator) e Partite diverse e fuga
sul Corale Natalizio “Wie schon
leuchtet der Morgenstern”, dedicate al mons. De Canis, nel
40° anniversario di ordinazione
sacerdotale e nel 20° di pastorale parrocchiale.
Giovanni Puerari
L’aeroporto
Clemente Panero di Villanova
d’Albenga sarà il
primo aeroporto
in Italia (ma forse anche nel
mondo) ad utilizzare un robot
per la videosorveglianza notturna. Il progetto
era già stato presentato nel giugno scorso, ma a
dicembre è stato
portato il primo
prototipo per i
test sul posto.
Per un paio di settimane il robottino ha girato per l’aerostazione, sotto il controllo costante di un ingegnere, per una serie
di prove statistiche per stabilire la precisione raggiunta dal sistema di guida autonoma
all’aperto. I dati rilevati, uniti
ad altri, porteranno alla realizzazione del vero e proprio sistema per la videosorveglianza.
Il progetto è nato dalla collabo-
razione di tre dipartimenti
dell’area di Ingegneria Industriale e dell’Informazione
dell’Università di Genova, il
Dimec, il Dibe e il Dist, in collaborazione con il Parco Scientifico Tecnologico della Liguria
e naturalmente in collaborazione con l’Aeroporto Clemente
Panero di Villanova d’Albenga.
Barbara Testa
Un porto sicuro
Spicca direttamente sul mare
come nessun altro ad Alassio.
Il mio porto sicuro: l’Hotel
Milano! Non fatevi ingannare dal
suo nome che rievoca tristi ricordi di fredde nebbie e gelide invernate.
Qui regna quasi sempre il sole
a illuminare l’aspro, forte mare
della bella Liguria.
Qui mi piace tornare, ogni anno, puntuale come il tempo che
passa ed ogni volta chiedo una
camera in alto, una di quelle che
danno sull’ampio terrazzo a mare. Di lassù, di notte, ascolto il
ne è stata interrotta anche per le
proteste di sciocchi ambientalisti
che lamentavano (che esagerati!) il
possibile inquinamento elettrico
dalla vicina presenza appunto di
una Centrale Elettrica; mentre per
esempio ad Albenga la Centrale
Enel sorge nei pressi di un Liceo, e
i ragazzi che lo frequentano sono
sempre sani e belli, alla faccia
Vostra.
Invece da noi ad Andate, la nostra Amministrazione pubblica ha
proceduto in maniera diversa, imprevidente, un po’ sciocca. Ha pensato che una struttura teatrale deve “vivere” in mezzo alla gente,
quasi a costituire una sola unità
con la vita di ogni giorno, e, con
una certa spesa (ma non superiore
alla spesa che Alassio sta facendo
per il Vostro teatro), approfittando
dell’evoluzione delle sale cinematografiche (ne sono sorte sette,
strutturate a multisala, a Tramontenga) ha comprato una delle due
storiche sale di Andate, per la precisione il cinema Amerigo Vespucci, dotato di oltre ottocento posti,
e di uno spazio per un vero palcoscenico, e lo ha attrezzato a teatro,
costruendo, in pieno centro cittadino, con una visibilità fisica e morale enorme, il teatro comunale.
Che verrà usato non solo per cederlo alle Compagnie di giro nella
stagione invernale, ma servirà anche per le varie (almeno tre)
Compagnie Teatrali Andatine, per
le manifestazioni musicali, poetiche folkloristiche operistiche, che
si susseguono per tutto l’anno (e,
volendo, anche da cinema) lasciando la ex Chiesa ortodossa
russa ad altri obiettivi come mostre ecc.
Che iniziativa stupida, vero?
Non lo pensate anche voi? Il secondo fatto, che differenzia Andate da
Alassio (ma ce ne sarebbero mille)
riguarda ciò che ha affermato il
Vostro amato Sindaco nell’ultimo
numero del Vostro giornale: “Nella
Piazza Partigiani, a lavori terminati
saranno posate circa trentacinque
palme di nuovo impianto”. Che bello! Qui ad Andate, invece, poiché il
nostro sindaco, poverino, in una situazione simile, si dichiara incapace di far crescere trentacinque
nuove palme in trenta centimetri
di profondità di terra (infatti di più
non se ne può mettere perché sotto ci sono i garages di cemento) ha
deciso di commissionare ad un
grande scultore trentacinque palme di marmo colorato, che contorneranno un monumento dedicato
a “negoziante un poco arrabbiato”
e cioè ad uno di quelli che avevano
o hanno il negozio aperto sul “buco” della piazza. Ma siamo proprio
speciali noi di Andate, vero? Comunque tanto dovevo, per la precisione.
Luca Caravella
Maremoto in Thailandia e…
Natale 2004
Robottino
Musica concertistica
Come è ormai consuetudine
anche quest’anno l’associazione “E.W. Elgar in Alassio” ha organizzato la rassegna invernale
di musica. Una serie di appuntamenti di grande livello iniziati il 5 dicembre presso la ex
chiesa Anglicana con “Dicembre in jazz”, un concerto del
bravissimo Emanuele Cisi accompagnato al pianoforte da
Alessandro Collina, al contrabbasso da Simone Monanni e alla batteria da Thomas Gallianò.
Una serata bellissima, a contatto con i suoni del jazz puro, in
una grande e splendida jam session. Un occhio anche alla solidarietà. Sono stati infatti raccolti fondi a favore di Emergency per dare un contributo a
questa associazione che aiuta
le popolazioni in guerra. Il personaggio di Emergency più conosciuto è Gino Strada, medico
in prima linea nei maggiori conflitti nel mondo. Quanto raccolto permetterà ai meno fortunati di avere un sostegno e un aiuto per ricominciare a vivere.
Questi gli altri appuntamenti
3
«L'ALASSINO»
mare che si frange a riva, onda
dopo onda e scordo le lunghe ore
di veglia trascorse a casa in perenne insonnia. Qui ritrovo infatti, i lunghi sereni sonni della giovinezza.
Al mattino mi sveglia il sole che
sorge, lontano, sul mare, con un
lungo caldo bacio. Il mio primo
sguardo è rivolto alla superba
isola della Gallinara che si erge,
non lontana, come una rocca a difesa della sua dolce Alassio.
Alassio 13/12/2004
Giovanni
Quanti cuori stretti nella pena
per quello che vediamo e sentiamo in TV. Stasera mio figlio mi
ha detto: «Mamma, il Golfo del
Bengala è grande come tutta
l’Europa, 10.000 km di costa, e
non esiste più niente…». Poco
prima, sempre la tv, parlava e faceva scorrere immagini di “bambini” rimasti “soli”.
Ci rendiamo conto!? Ho detto
io! Quanto dovremmo tutti considerare meglio la nostra esistenza e magari accontentarci
di più di ciò che abbiamo e che
siamo.
Varie città rinunciano a spese
per i fuochi d’artificio per l’ultimo dell’anno per rispetto e aiuto alla povera gente che ha subito tale cataclisma. Ho pensato:
«Ogni cittadino e Paese dovrebbe appoggiare tale iniziativa e
forse anche gli stessi abitanti,
quest’anno brindare semplicemente al futuro di questa povera gente e mandare loro i soldi e
chi possiede donare loro una
casa o un lavoro. Offrire un periodo per riprendersi, aprire la
propria casa a chi non l’ha più.
Oggi all’altro mio figlio scrivevo:
«Troppe famiglie sono divise
per colpa dei soldi: quando ce
n’è quanto basta, non sono i denari che danno la felicità. Scopritelo e siate sereni…».
Che non vengano per niente
queste catastrofi! Che non
muoiano per niente tante persone! E che non restino a soffrire
per niente tanti innocenti! Tante
lacrime versate! Che ogni nucleo
sociale, familiare, che ognuno di
noi sappia trarne una morale di
vita. Occorre amare di più,essere meno orgogliosi. Umiltà e
miopia di donare. Scoprire… e
aiutare… Ci sono mille modi per
dare!!!
Questo le catastrofi ci devono
insegnare!… Il mondo ha bisogno. Sarà il mondo dei nostri figli e dei figli dei nostri figli. Oggi
tocca a noi. Dall’America all’Europa, dall’Asia all’Africa, all’Australia. La Thailandia è uno Stato
dell’Asia ed il Golfo del Bengala
una costa… Che questo orrendo, tremendo cataclisma ci
scuota un po’ tutti: e ognuno dal
più piccolo al più grande, cerchi
di riportare la Pace nel Mondo.
Lasciamo la terra alla terra e lo
spazio… allo Spazio…
La luna… i pianeti… le stelle… il sole… lasciamoli là… siano contemplati, per riscaldarci
e dare serenità. Lasciamo loro il
fascino del mistero… e auguriamoci per tutti che il più grande
dei Misteri vinca ancora… affinché regni la Pace nei tempi dei
tempi a venire… con la certezza
antica dell’eternità… a compimento di ogni epoca, di ogni vita!!!
Poli Maria Giovanna
L’ARTIGIANA FERRO di Degola Franco
ricordando che è al servizio dei gentili clienti da oltre 40 anni,
desidera rinnovare l’impegno nell’attività per accontentare
quanti vorranno riporre la loro fiducia nella Ditta.
Con l’occasione, lo staff augura a tutti un sereno 2005
Via Solferino, 167 – 17021 ALASSIO (SV)
Telef. e fax 0182 470248
Emergenza Sud-est Asia due
Raccolta fondi
Abbiamo attivato una Raccolta
fondi da destinare alla popolazione
colpita dal maremoto, in particolare i bambini. Grazie ai canali salesiani e trascorsi pochi giorni dai
necessari tempi bancari le vostre
offerte si trasformeranno subito in
aiuto concreto per la popolazione
duramente colpita. La tua donazione puoi farla tutti i giorni in
Ambulatorio dalle 9,30 alle 11,00
oppure all’Oratorio Maria Ausilia-
trice a Rosanna o Milena dalle 16,00
alle 18,00, oppure lasciando il contributo con il tuo nome in portineria specificando per Rosanna
Iebole. GRAZIE! È attivo anche il c/c
postale 58069410 intestato alla
Federazione Ligure Exallieve/i delle FMA - Corso Sardegna 86 - 16142
Genova sul quale puoi versare la
tua generosa offerta. Ricordati di
specificare la causale: EMERGENZA SUD/EST ASIA.
4
«L'ALASSINO»
Lettere del pubblico
Quale futuro per il
Circolo Nautico al Mare?
Ill.mo Sig. Sindaco Città di
Alassio
Arch. Marco Melgrati.
Egr. Ass. Sport
Rag. Fabrizio Calò
Egr. Cons. Com. del. Demanio Dott. Rocco Invernizzi
e p.c.
Rag. Enrico Mantellassi Pres.
Ass. Albergatori
Cav. Pasquale Balzola Pres.
Ass. Commercianti
Sig. Giuseppe Maiellano Pres.
Confesercenti
Spett .le Associazione “VECCHIA ALASSIO”
Oggetto:
Quale futuro per il Circolo
Nautico AI Mare Alassio?
Egregi Signori,
la presente per fare il punto
sulla situazione attuale del nostro Circolo Nautico, e per ipotizzare un futuro consono al nome che il nostro sodalizio è riuscito a costruirsi negli anni, in
virtù del fatto che il prossimo 3
giugno il CNAM virerà la boa degli 80 anni di attività.
Nonostante le molteplici rassicurazioni verbali e i buoni propositi che ci sono stati prospettati dall’Amministrazione Comunale e dalla Società che ha in gestione il Porticciolo, ad oggi non
abbiamo avuto nessun riscontro
oggettivo, circa la possibilità di
poter continuare la nostra attività.
In particolare come ormai tristemente noto il Circolo a seguito dei nuovi lavori che hanno seguito l’ampliamento del porto ha
perso la concessione della spiaggia a nord della nuova banchina
senza averne di fatto una nuova
che gli consenta lo svolgimento
della consueta attività sia di
scuola vela che di base logistica
per l’organizzazione degli eventi
sportivi.
Alla pari sarebbe opportuno
che ci venisse data la possibilità
di autofinanziarci attribuendoci
la concessione demaniale del
tratto di arenile sino alla costruzione in muratura ex “Campeggio
Sant’Anna” per la realizzazione
di un porto a secco con la relativa gestione.
Per meglio organizzare tutta la
nostra attività l’aspetto logistico
assume una fondamentale importanza, pertanto, con la presente intendiamo sottolineare
che non sono ancora state attribuite le nuove cubature previste
sul molo di sottoflutto sede ideale per l’insediamento della base
nautica.
Al fine di poter ospitare una
squadra agonistica con base ad
Alassio risulta di fondamentale
importanza uno spazio a terra
per poter ospitare una decina di
carrelli e le relative imbarcazioni.
Di altrettanta importanza risulta la necessità di poter disporre di un piccolo spazio per
il posizionamento di una gruetta
semovibile di varo e alaggio e di
uno scivolo a mare possibilmente in cemento battuto, per poter
organizzare tutte le manifestazioni anche in condizioni meteo
difficili.
Le presenti richieste devono
ovviamente essere valutate singolarmente rispetto alle reali
possibilità tecniche ed oggettive
di realizzazione.
Quest’anno, nostro malgrado,
siamo stati costretti a spostare
ben quattro week-end di regate
ad Andora, con conseguente
danno agli esercizi Alassini che
non hanno potuto ospitare come gli anni passati centinaia di
velisti.
Abbiamo ottenuto solo ora le
rassicurazioni scritte necessarie
per lo svolgimento delle regate
del mese di marzo 2005 che è intenzione del C.N.A.M consacrare
come mese della vela alassina
portando ad Alassio centinaia di
velisti da tutto il mondo.
In sintesi, nonostante che le richieste sopra indicate siano state fatte verbalmente in numerose
occasioni con le relative rassicurazioni, alle stesse in forma scritta non ha fatto seguito nessuna
risposta da parte del Comune.
Dovendo pertanto programmare con rilevante anticipo le attività per il biennio successivo risulta fondamentale conoscere
quale indirizzo l’amministrazione comunale intende adottare
nei confronti del C.N.A.M.
Non dimentichiamo, inoltre,
che quando venne costituita la
società Marina di Alassio S.p.a.
ed il Circolo dovette cedere la gestione alla stessa, furono date
rassicurazioni, peraltro indicate
nei patti parasociali, in merito alla possibilità di poter sviluppare
l’attività sportiva nell’interesse
della collettività.
Oggi ci ritroviamo nella condizione di non aver neppure garantita la sopravvivenza.
Crediamo con la presente superfluo dover sottolineare l’importanza dell’attività svolta dal
nostro circolo sino ad oggi, che
ha portato negli anni migliaia di
presenze agli alberghi ed al settore commerciale, soprattutto
“fuori stagione”.
Certi che queste richieste verranno recepite nella maniera migliore da parte del Comune, cogliamo l’occasione per porgere i
nostri migliori auguri di Buone
Feste.
Alassio, 24/12/2004
Il Consiglio Direttivo
del C.N.A.M.
Calendario venatorio
In questi giorni nella provincia di Savona, malgrado le proteste dell’Enpa e degli animalisti, si spara sulla neve a caprioli e cinghiali, comprese le femmine gravide. Lo scorso maggio
abbiamo votato per la giunta
Bertolotto, il cui programma
elettorale prevede di fermare
queste stragi. Ma il neopresidente dice che non può cambiare il calendario venatorio,
emanato l’ultimo giorno di governo dalla precedente straultrafilovenatoria giunta Garassini. A parte il fatto che in politica tutto è possibile, basta volerlo, non potrebbe almeno anticipare la chiusura di questi
massacri portandola, per rispetto verso gli elettori e per
mantenere la parola data, dal
31 al 15 gennaio? Seguono numerose firme.
Mercoledì 19 Gennaio 2005
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Letture
Nelle feste molti regalano un
libro da leggere, e tra i tanti vengono scelti i best seller del momento; vanno di moda i “gialli”
con trame psicologiche ingarbugliate pseudo religiose, filosofiche, che paiono scritte da psichiatri bisognosi loro stessi di
cure; comunque piene di sesso,
sangue, ammazzamenti sadici,
dubbi pseudo scientifici che arrovellano la mente; racconti a
volte blasfemi ricchi di suspense per la bravura dello scrittore
che sa protrarre la soluzione
all’ultima pagina dopo molte pagine anche superflue e inutili al
racconto stesso. Erano più interessanti i classici gialli di Agata
Christi, i Van Dine, Simenon,
Fallace, almeno erano scevri da
orripilanti e sanguinanti trame,
senza compiacenti scene di sesso estremo o velleitarietà storico-fantastiche inframmezzate
da parolacce e oscenità. Non
vorrei fare il moralista, ma mi
pare che un libro, specie regalato sotto le feste, dovrebbe avere
contenuti almeno non diseducativi e che possono generare in
chi lo legge moti di fastidio o repulsione. C’è tra i tanti, un libro
che vorrei consigliare di rileggere con calma e regalare anche ad
altri; libro di cui credo neppure
una copia è stata venduta in questi anni; forse perché l’avevano
imposta nelle scuole, forse troppo incomprensibile per ragazzi
del ginnasio o liceo, e quindi
odiato e diventato obsoleto:
parlo dei “Promessi Sposi” del
Manzoni. Lo ricordate? Ora che
Coca ad Alassio
l’ho detto mi pare di sentire i
commenti: «Stulì u l’è nesciu»!
ma io insisto e vorrei che riandaste a leggervi alcune pagine
come «Addio monti sorgenti
dall’acque…»; l’incontro di Don
Abbondio con i bravi; l’episodio
di Ludovico (Padre Cristoforo)
con i famigliari dell’ucciso; l’episodio della madre che «…scendeva dalla soglia di uno di quegli
usci…» e le mirabili pagine della
conversione dell’Innominato,
da quando sente suonare a festa
le campane fino all’incontro col
cardinale Federigo «Dio, se lo vedessi, se lo sentissi…».
Sono questi i quadri di pura
poesia che fanno bene al cuore
e che si rileggono volentieri
senza arrovellarsi il cervello,
che danno una visione ottimistica della vita, già grama di per
sé. Termino con due brevi citazioni manzoniane, che il buon
maestro Don Piccagli ci aveva
dato come temi in prima liceo:
“Dio non turba mai la gioia dei
suoi figli se non per prepararne
loro una più certa e più grande”.
E ancora “I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che in qualunque modo fan torto altrui, sono rei non solo del male che
commettono ma del pervertimento ancora a cui portano gli
animi degli offesi”.
Provate anche voi a svolgere
questi temi e vi convincerete
che quel testo obsoleto dovrebbe non solo tornare nelle scuole, ma in ogni casa, riletto e meditato.
Silvio Viglietti
Alassini d’oro
Assai singolare m’è parsa la
recente consegna dell’Alassino
d’Oro e non per l’attribuzione a
questo o a quell’eminente personaggio cittadino, ma per la sede decisamente impropria in cui
si è voluto realizzare l’avvenimento! Chiesa, religione e fede
sono nobili cose che nulla hanno a che spartire con un premio
eminentemente laico, un premio che sin qui era stato destinato ai cittadini in riconoscimento delle benemerenze acquisite in campo sociale, professionale e artistico e consegnato
dalle mani del sindaco nell’unica sede appropriata: quella
dell’ideale Campidoglio comunale. Confondere immotivatamente il profano con il sacro, il
confessionale con il laico, anzi-
ché accrescere il valore dell’importante riconoscimento ne
sminuisce e ne confonde senza
ombra di dubbio il valore.
Tanto valeva istituire un nuovo premio decisamente privo di
ambiguità dedicato ai cittadini
probi ed osservanti, professionalmente socialmente e artisticamente meritori: una sorta di
Ambrogino d’Oro (come avviene a Milano da tempo) consegnato alla presenza di tutte le
Autorità, clericali comprese...
Ma sì, l’Ambrogino d’Oro - vedi caso - è consegnato in Comune dalle mani del sindaco! Non
se ne abbia alcuno di questa mia
cortese, ma decisa protesta,
tanto dovevo!
Spett. L’Alassino – all’att. del
dott. La Corte
Egregio dott. La Corte, ho letto il suo articolo sull’Alassino riguardante la cocaina e volevo
congratularmi con lei per la
schiettezza con cui si esprime.
Ogni volta le sue parole ci regalano quei momenti di riflessione
utili per capire la vita anche al di
là del nostro giardino.
“Sorelle all’inferno” è la giusta
iniezione per coloro che, peggio
degli struzzi, nascondono la testa sotto la sabbia per non vedere. Grazie per aver sollevato il
problema!
Devo informaLa comunque,
che il mese scorso ad Albenga
c’è stata una conferenza in merito (purtroppo non sufficientemente pubblicizzata) organizzata dall’Uni 3 ingauno. I relatori
erano un ufficiale dei Carabinieri ed il dr. Tessmann (un neurologo di origine tedesca, abitante
a Salea). Il milite ha relazionato
sulla crescente gravità del problema nelle Baie del Sole, mentre il medico ha spiegato, in modo ammirevole, le conseguenze
della cocaina e delle altre droghe attualmente in commercio,
sull’organismo.
Cordiali saluti
Simona Casagrande
Casa di cura “Ville Paradiso”
Presunte disfunzioni
Alla spett. Direzione de
“L’Alassino”
Alassio (Savona)
Desideriamo scriverVi in relazione alle notizie apparse su vari
organi di stampa riguardo a presunte disfunzioni che sarebbero
state riscontrate nei confronti
della Casa di Cura “Ville Paradiso” di Alassio. Non vogliamo entrare nel merito delle indagini
che sono in corso di svolgimento, ma solo presentarVi una nostra esperienza diretta.
Una nostra cara congiunta,
molto anziana e completamente
invalida è ricoverata da oltre un
anno e mezzo presso la struttura
“Ville Paradiso”. Qualcuno di noi
familiari, a turno, va a trovarla
ogni giorno, ad ore diverse, permanendo presso di lei per parec-
chio tempo. Ebbene, possiamo
affermare, senza alcuna ombra di
dubbio, che la nostra congiunta
riceve, da tutto il personale delle
“Ville Paradiso” una assistenza
medica, infermieristica e di supporto in maniera continua, efficiente, competente, completa.
Noi e la paziente siamo oltremodo contenti del trattamento
prestato, che unisce all’efficacia
anche un’apprezzabile dose di
calore umano molto importante
nella delicata situazione.
Quanto sopra, e lo ripetiamo,
senza voler interferire nelle indagini in corso, ma soltanto per
portare un’esperienza di vita vissuta da noi familiari e dalla nostra congiunta ricoverata. Grazie
e cordiali saluti.
Lettera firmata
Scuola dell’infanzia di via Gastaldi
Festa Natalizia
Francesco Guido
Si cercano volontari per una Onlus
Un gruppo di volontari impegnati in campo sociale ed umanitario sta cercando nuovi amici e
sponsor per proseguire le proprie iniziative.
Si tratta dell’Associazione
@YNIL Onlus guidata da Domenico Siffredi da molti anni impegnata in tutta una serie di importanti iniziative a favore delle fasce deboli della società.
«Abbiamo bisogno – dice Siffredi – di nuovi volontari per le
molteplici iniziative che contiamo di realizzare in campo assistenziale, sociale e socio sanitario. La nostra associazione organizza manifestazioni sportive, attività ricreative e ludiche e vuole
offrire una possibilità di realizzazione personale a coloro i quali
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
sono stati meno fortunati e dalla
vita hanno avuto meno di quanto
meritassero. Siamo anche alla ricerca di qualche sponsor che ci
aiuti a realizzare i nostri progetti».
Attualmente l’associazione sta
raccogliendo fondi a favore
dell’Aritmo (Associazione Ricerca Trapianto Midollo Osseo).
Fra i più attivi collaboratori vi
sono Walter Aibaldi e Massimo
Bianchi.
Per avere informazioni più dettagliate e per coloro che fossero
interessati a diventare volontari
e collaborare alle iniziative di
questa associazione è possibile
contattare direttamente Domenico Siffredi al numero telefonico
339 2385012.
Claudio Almanzi
In occasione della Festa di
Natale 2004 i bambini della scuola dell’Infanzia di Via Gastaldi
hanno incontrato i genitori nella
consueta festa Natalizia.
I piccoli si sono esibiti con
canti, poesie e brevi scenette.
Tutto questo per consolidare un
rapporto di collaborazione e
continuità educativa con le famiglie. Il medesimo spirito di
partecipazione si è evidenziato
anche il 19/12/04 in occasione
del mercatino del volontariato
in Via Torino insieme alle altre
Scuole del Circolo.
Le insegnanti
Mercoledì 19 Gennaio 2005
5
«L'ALASSINO»
Rimme da noscia tèra
Servizio
salvaguardia
ambientale
Salmastre vuxi
Rubrichetta mensile
Un ricordo per...
Città di Alassio
Settore 1° amministrativo
Ufficio salvaguardia ambientale
(Dialetto alassino)
Brixiò a l’è dau sù
st’arena cuscì fina
da longa marina
accaressò dau mò.
Se ti a pii in te man
a te sgüia tra e die
cumme puve d’oru.
In sci-a battigia
di stroni disegni
de tante vitte differènti.
Gianche cugette straccuài
i aspentan invidiusse
quelle ch’i lòccian
lènte in ta resacca,
e l’arzì u ne fa cumpagnia.
Luntàn l’unda a cresce,
a s’aissa, a se enscia, a s’abbascia,
a se franze in sci-i scöggi
e a te sbrinsa in ti öggi
mille guççe de sc-ciümma.
Ma au returnò da bunassa
Tesai i sun e ureggie:
cianìn quarcòsa a se mescia,
a sbatte e a s’aissa.
In tu silènsiu du primmu lümecàn
e sentu cumme in murmurò
che u cö u me pia.
Spett.le Redazione de
L’Alassino
e.p.c. Spett.le Sign.
Geom. Per Paolo Pizzimbone
Presidente Ponticelli S.R.L.
Via don Abbo il Santo 12
IMPERIA
Spett.le Sig. Gino D’Orazio
Responsabile Cantiere
Ditta Ponticelli S.R.L.
Via Bonorino
ALASSIO
Vuxe amiga du mò
Vuxe d’antiga puesia.
Paolo Ammirati
SALMASTRE VOCI: È bruciata dal sole / questa sabbia così fine / della lunga spiaggia / accarezzata dal mare. // Prendendola in mano / ti
scivola fra le dita / come polvere d’oro / Sulla battigia / strani disegni
/ raccontano la storia infinita / di tante vite differenti. // Bianche conchiglie spiaggiate / aspettano invidiose / le compagne che ancora ondeggiano / lentamente nella risacca / assaporandosi il profumo del
mare. // In lontananza l’onda cresce / si alza, s’abbassa, / e frangendo
negli scogli / ti sprizza negli occhi / mille gocce di schiuma. // Ma col
ritorno della bonaccia / tendo le orecchie: / qualcosa lentamente si
muove / si agita, si alza. // E nel silenzio del crepuscolo / sento come
un mormorio / che il cuor mi prende. // Voce amica del mare // Voce
d’antica poesia.
A seguito dell’elogio a firma di
G.G., pervenuto all’operatore
della Ditta Ponticelli impiegato
nella “zona 8” e pubblicato sul
numero datato 16/10/04 dell’Alassino, essendo limitante gratificare una sola persona, mi sento in dovere di estendere il mio
plauso personale e dell’Ufficio
Salvaguardia Ambientale del
Comune di Alassio a tutti i dipendenti della Ditta, che quotidianamente svolgono il loro lavoro con impegno e dedizione,
spesso in condizioni disagiate,
dimostrando in ogni occasione
una notevole professionalitàè
ed efficienza.
Anno1949 - Partita amichevole tra le squadre improvvisate dei frequentatari dei Caffè Unica e Roma
È fotografata la squadra del Bar Confetteria Venchi Unica - La partita è stata disputata sul vecchio campo
sportivo Sandro Ferrando, arbitrata dal fervente sportivo Dante Bottelli, terminata in parità 0 a 0. È visibile la
vecchia tribuna in legno. Nella foto da sinistra, in piedi:
1) Nino Bogliolo (u sciurban)- 2) Dante Bottelli- 3) Elio Moirano - 4) Nello Merello - 5) Luciano Bottelli - 6) Carlo
Carenzo - 7) Diego Giraldi - 8) Raffaele Vio - direttore Banca d'America) 9 ) Nino Rubaudo - 10) Silvio Gallo
- 11) Claudio Bottelli (l'aucattu) 12) Aldo Cristiani - 13) Luigi (coeffeur).
Accosciati: 14 Carlo Morteo - 15) Moiso (ex impiegato daziale) - 16) Antoine Cristiani - 17) Roberto Galleani
(il portiere della squadra) - 18) Gino Gallo - 19) Antonio Gabiati (odontotecnico studio Cerigliaro) - 20) Elena
Franco (u francu de Lamiccia) - 21 Giorgio Sandon - 22) Santino Brogg.
Distini saluti
Alassio,
L’assessore all’Ambiente
Marco Salvo
Errata corrige - Rubrichetta dicembre 2004
Leggasi: Classe V in gita - maggio 1949 anziché 1955
Sant’Ambrogio, uomo
e vescovo “virtuoso”
Daré ao te cancèlo
(Dialetto spezzino - SP)
Pe’ abrassate ancoa
me a retorno ao te reciamo
daré a quer cancèlo
en pò ruzenénto
ch’i protéza pradi de stele
ch’i regalava agosto.
Oamai i eno àspee e pagine dea vita.
Me a ghe la fago apena a core
come quell’aquilon
che, privà der vento, i se giga
contro i feri do te cancèlo.
E ogni vota me a ghe saò
prima che l’aquilon i càia,
teston, a trategnie ’n somio,
a trassae sorve ar chèe ’n abrasso
e poi ’nt’er vento sghigiae via.
Anna Maria Tarolla
DENTRO IL TUO CANCELLO: Per abbracciarti ancora / ritorno al tuo
richiamo / dietro a quel cancello / un poco arrugginito / che protegge prati di stelle / che regalava agosto. // Ormai sono ruvide le pagine di vita. / Riesco appena a correre / come quell’aquilone / che, orfano di vento, si piega / tra le sbarre del tuo cancello. // E ogni volta
ci sarò / prima che l’aquilone cada, / caparbio, a trattenere un sogno,
/ a tracciare sul cuore un abbraccio / e poi nel vento scivolare via.
Onde anomale
Nell’atmosfera natalizia abbiamo in tanti provato a sognare tempi di dialogo, d’amore e di vera
amicizia. In tanti abbiamo ritrovato la speranza di poter ricostruire castelli che non fossero
sulla sabbia. In passato onde anomale hanno cancellato vite di lavoro onesto, di rinunce, di risparmi, creando delle situazioni che
ancor oggi hanno dell’incredibile.
Se tutti gli uomini credessero onestamente nel Giudizio Universale,
dovrebbero ricordare principi
fondamentali come: «Non desiderare la roba d’altri», «Non fare falsa testimonianza» ecc.
Sperare che le ondate anomale
del passato si arrestino non deve
essere utopia, ma la certezza di
poter affrontare il domani con
amore fraterno perché le onde assassine possono minacciare il dono della vita tanto all’uomo ricco
quanto all’uomo povero.
Fernanda
Venerdì 3 dicembre, nella sala
delle riunioni della biblioteca civica, si è svolta una tavola rotonda
sulla figura del nostro patrono,
Sant’Ambrogio. Ad oltre sei secoli
di distanza dalla sua morte, il messaggio di questo grande vescovo è
sempre attuale e vivo sia per i fedeli sia, in particolare, per coloro
che hanno responsabilità religiose e civili. Il Santo, come ha sostenuto il dott. Giampaolo Mela, ha
tradotto nella condotta di vita, soprattutto come metropolita, costantemente, senza la più piccola
incertezza, le virtù teologali e cardinali. In ogni occasione il vescovo di Milano ha saputo essere coerente con l’ideale cristiano, a quei
tempi ancora in espansione, con
ogni persona, con i potenti, gli imperatori, con i poveri, con i vescovi stessi. Dalla esauriente presentazione del prof. Tommaso Schivo
si è compreso in quale difficile e
critico ambito storico abbia operato Ambrogio: il disfacimento ormai imminente dell’impero, la forza dell’eresia ariana, la mancanza
di una guida sicura anche nel
campo religioso. L’arcivescovo è
riuscito ad essere una guida forte
non solo per i governanti, laici o
ecclesiastici, ma anche per i cattolici, un punto fermo a cui fare riferimento in ogni circostanza difficile.
I relatori, quindi, di volta in volta presentati dal prof. Franco
Gallea, hanno esaminato il culto
locale per il patrono. Antonio
Carossino ha parlato diffusamente delle istituzioni sorte all’interno della nuova chiesa, ricostruita
ex novo nel 1507, dei vasti e
profondi legami tra la comunità
alassina, gli abitanti del borgo, e
la realtà ecclesiastica. Numerosi
erano i sacerdoti che officiavano
in Sant’Ambrogio e riuniti in collegiata prestavano servizio liturgico presso le cappelle, gli altari
delle famiglie alassine. Il prof.
Giovanni Puerari ha esaminato la
struttura architettonica della
chiesa, il suo percorso storico fino a giungere all’aspetto attuale;
si è soffermato in particolare sugli
aspetti artistici delle cappelle che
si incontrano lungo le navate
dell’edificio sacro. Il cap. Dante
Schivo ha voluto porre in rilievo il
ruolo fondamentale dei marinai
alassini nella storia della città ed
anche la loro devozione, la fede
nell’aiuto della Madre Celeste. Gli
ex voto, presenti numerosi al
Santuario della Madonna della
Guardia, offrono una prova chiara
e visibile di quanto sia stata solida la fiducia degli Alassini nel soccorso divino.
È stato quanto mai opportuna,
in questo contesto storico in cui
oscillano diversi modi di vivere la
realtà, la spiegazione del parroco,
mons. Angelo De Canis, sulle caratteristiche del laico e dell’ecclesiastico, sulle varie interpretazioni dei due termini e sulle finalità
che molto spesso li accomunano,
pur nella diversità dei ruoli. Il laico che crede, non certo quello
che rifiuta il messaggio evangelico, sta diventando nella chiesa attuale una forza, una vocazione importante e indispensabile.
L’interessante pomeriggio culturale, organizzato per ricordare
la figura del nostro santo patrono
nell’imminenza della sua festa, 7
dicembre, ha avuto un prologo: la
proiezione del filmato, realizzato
da Beppe Rizzo, relativo alla solenne celebrazione dello scorso
anno, che ha visto la presenza di
importanti personalità, tra cui
l’arcivescovo, sua eminenza
Tarcisio Bertone, il vescovo, sua
eccellenza Mario Oliveri, il ministro Scajola, e le massime autorità
della città e della provincia.
Giovanni Puerari
Un felice augurio
Dopo tanto impegno, attenzione e costi… finalmente è arrivato il “Certificato di prevenzione incendi” all’Istituto
Maria Ausiliatrice di Alassio in
corso Diaz 60.
Nel primo periodo dell’anno
scolastico sono state effettuate
un paio di visite da parte dei responsabili della Prevenzione
Incendi e avendo trovato la situazione in conformità con la
legislazione, sia per gli ambienti della scuola con la relativa
centrale termica e cucina, sia
per la parte adibita all’attività
estiva, nonché degli impianti
fissi e mezzi portatili per
l’estinzione incendi, la Com-
missione Provinciale dei Vigili
del Fuoco di Savona, ha affermato, con soddisfazione, che
questa è una delle prime scuole ufficialmente in regola con
questo tipo di certificazione.
Questo riconoscimento ci è
giunto come felice augurio natalizio e di buon auspicio per il
nuovo anno scolastico di cui si
apriranno a gennaio le nuove
iscrizioni.
Il Consiglio di Istituto, i genitori e i tecnici responsabili si
sono congratulati e hanno goduto con noi per il traguardo
raggiunto.
La direttrice
Piastrelle
Con una suggestiva cerimonia, sul Muretto di Alassio sono
state sistemate due nuove piastrelle. Una è quella di Don
Mario Andreoletti, salesiano, da
sempre impegnato nel mondo
del volontariato, già premiato
con il “Volontario d’Oro” istituito dall’assessorato al Volontariato con la seguente motivazione: “A Don Mario Andreoletti,
volontario e forgiatore di giovani volontari, ci ha insegnato e ci
insegna che l’unico senso della
nostra vita è la solidarietà e
l’amore verso tutti gli esseri
umani, senza limiti di razza, fedi
religiose e politiche e quant’altro che gli uomini chiamano ‘diversità’”. Con la posa della piastrella con la sua firma si vuole
sottolineare ancora una volta il
valore umano di Don Mario. La
seconda piastrella è quella realizzata dall’associazione “La
Grotta”, un luogo dove molti ragazzi si ritrovano per realizzare
opere in ceramica. È stato proprio Mario Berrino a volere sul
Muretto una loro piastrella, riconoscendo ne “La Grotta” un
punto di aggregazione importante per i giovani di Alassio e
chissà mai, che dalla Grotta non
possano uscire nuovi giovani artisti. Ad accompagnare la posa
delle due piastrelle anche la
Banda “Città di Alassio”.
Presenti oltre un folto pubblico,
il sindaco Marco Melgrati, l’assessore al volontariato Loretta
Zavaroni, una rappresentanza
delle associazioni di volontariato alassine e alcuni ragazzi
dell’Istituto Don Bosco.
B.T.
6
«L'ALASSINO»
FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA
(a cura di Tommaso Schivo)
ficile il reperimento delle falde
acquifere, sino a quello di S. Anna
che poteva erogare, al massimo,
60 metri cubi di acqua.
L’acqua… un bene prezioso (il
secolo che verrà, come il nostro
è stato quello del petrolio, sarà
proprio quello dell’acqua!), tanto
tori recarvisi con le barche stesse per approvvigionarsi dell’acqua, così utile e così preziosa.
Certamente i Cosciarelli avevano
dato un nome preciso anche a
quella fonte, ma esso non è giunto fino a noi; per questo l’abbiamo chiamata “il pozzo di levan-
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
Sandro Pesato, torinese di nascita e imperiese di adozione, è tornato ad
esporre le sue stupende fotografie alla Sala Carletti: un turbinio di vele che ricopre le pareti. Sembra strano che questo signore dall’aspetto pacioso e bonario riesca a inquadrare nell’obbiettivo soggetti che richiedono, oltre che passione e occhio esperto, talvolta non comuni doti atletiche, per cogliere l’attimo più significativo di una regata. Ma il risultato è sotto gli occhi di tutti i visitatori della mostra, che si congratulano per la sua bravura e il suo senso artistico, nonché sportivo. Le “sue” barche a vela, di tutte le fogge e dimensioni,
d’epoca e recenti, nelle più spericolate evoluzioni o bordeggianti, spinte dalla
brezza, sul mare appena increspato della nostra Riviera, sono lì a meravigliare
gli appassionati e anche i semplici curiosi.
Vecchie e nuove generazioni alla ribalta della storia alassina
Numerosissimi erano i pozzi ad Alassio. (disegno di Gibba)
che qualche Alassino “benedetto
da Dio” aveva il pozzo anche in
casa. Ne resta uno ancora ben visibile e ben conservato nel negozio di Rosandré di Iebole, in Via
Vittorio Veneto 59 e un altro ricordo di aver visto, in un negozio
del carrugio, un poco più a levante. Insomma, l’acqua era un bene
prezioso e non si lasciava sfuggire occasione per attingerla ovunque fosse possibile.
Ma torniamo ai fratelli Banchio
ed alla loro improvvisa e fortunata “scoperta”, una specie di
pozzo, ben fatto, con alcuni gradini di pietra e con un minuscolo
camminamento laterale.
Una sorpresa, ma anche la difficoltà di conoscere la ragione
dell’esistenza e lo scopo.
Risale certamente ad epoche
Memorie di maree
Memorie di Maree è il titolo
della personale che l’artista
Maria Rita Craviotto tiene in
questi giorni presso la Galleria
Centro arte 46 di Alassio.
Le maree, cosi come le nuvole, tracciano e cancellano imma-
lontane; io l’ho visitato, perché
mi hanno chiesto delucidazioni e
ritengo di poter dire che si tratta
proprio di un antico pozzo di acqua dolce e potabile.
I vecchi pescatori del borgo
Coscia (come accadde in altre
parti della costa, ad esempio a
MOSTRE D’ARTE
(a cura di Carlo Bertolino)
CAP. 35° - IL POZZO DI LEVANTE
I conosciutissimi fratelli Banchio, ormai da considerare alassini a tutti gli effetti, stanno
creando, in una zona della Passeggiata Cadorna, quasi al porto,
un nuovo locale caratteristico, il
“Corsaro beach”, un Ristorante
“sui generis” e lo fanno con capacità ed estro, con genialità e buon
gusto estetico, in perfetta armonia con l’ambiente, particolare
questo che non sempre ad
Alassio viene salvaguardato. In
esso, a livello del mare, hanno
“scoperto” un pozzo caratteristico, perfettamente conservato,
che hanno voluto “salvare” come
un cimelio antico e mi hanno
chiesto quale fosse stata la sua
funzione e la sua “storia”, data la
particolare struttura dello stesso
e la posizione apparentemente
strana.
Il mio parere è modesto, ma
venga considerato per quello
che vale.
È risaputo che il primo acquedotto pubblico alassino è, per così dire, relativamente recente, risalendo a poco meno che a
cent’anni fa, quando alcuni lungimiranti amministratori del paese
concordarono, pur dopo aspre
discussioni e difficoltà, la messa
in opera della conduttura dalle
Prealpi liguri-piemontesi di
Caprauna (Alto, Cuneo) sino ad
Alassio. L’acquedotto fu un avvenimento di grandissima importanza, anche se l’usura del tempo, la lunghezza del percorso
(ben otre 30 Km, con 8 Km di diramazioni) e soprattutto le numerose “servitù” verso i Comuni
e i Comunelli del tragitto finirono
per depauperare eccessivamente la portata d’acqua e per creare
non poche e continue perdite “in
itinere”.
Prima del ’900 Alassio si servì
dell’acqua proveniente dai pozzi
artesiani, numerosissimi nel pur
breve spazio pianeggiante esistente fra il mare e le colline. Se
ne contavano più di cento, soprattutto nella zona di Ponente,
più ampia, ricca di orti e giardini
che da essi venivano costantemente alimentati. Ce n’erano (come già scrissi nel mio volume
«Alassio, briciole di storia patria»
- Ca. XXVIII, pag. 159 e seg.) ben
75 dal Rio Gonghe sino alla Cà
gianca; 35 fra l’esciu da Giexa e il
Garseu (o il Torrione); altri, ma in
numero minore, a levante, ove il
terreno era assai ridotto e più dif-
Mercoledì 19 Gennaio 2005
Laigueglia, sul capo Mele, la sorgente o la fonte del Faro o dell’attuale Suerte) avevano individuato lungo la costa di levante del
golfo, prima del piccolo promontorio ove oggi sorge la Cappelletta, una sorgente, o più semplicemente, una vena d’acqua dolce; l’acqua scendeva dal Colle di
Santa Croce e giungeva in un punto preciso, ma percolava adagio
e quasi a goccia a goccia, tanto
che sarebbe stato difficile, pressoché impossibile, raccoglierla
per l’uso.
Fu necessario creare artificialmente un pozzo di raccolta e contenimento e i vecchi pescatori si
trasformarono in abili muratori e
imprenditori.
Proprio in quel punto giungeva
il mare ed era facile per i pesca-
te”. L’acqua, percolando lentamente dalla sommità del colle,
scendeva sino al pozzo, attraverso le rocce e gli anfratti della collina e così per chissà quanto tempo… Poi il passaggio dell’Aurelia, le costruzioni più o meno
sensate sulla stessa scarpata,
forse anche l’assestamento geologico della roccia sovrastante e
della terra hanno modificato
quel percorso, deviando o disperdendo le «stille» benefiche e
il pozzo non servì più e rimase interrato, dimenticato sino alla
nuova scoperta dei fratelli
Banchio. Il “pozzo di levante” sta
per incominciare una nuova vita,
una vita “di vetrina” o di museo e
fra breve tempo sarà possibile
dargli un’occhiata e sarà una meraviglia per tutti.
La famiglia Larcher-Manzini trent’anni fa…
Presepe artistico a Laigueglia
la tela nel modo più diretto e naturale.
Nei quadri di Maria Rita, colori, immagini, sofferenza ed ironia si fondono in una storia continua che si sta sviluppando di
tela in tela.
Società Mutuo Soccorso “Fratellanza” di Moglio. Il nostro sodalizio ringrazia tutti coloro che hanno partecipato al mercatino del volontariato, svoltosi in via Torino il 19/12/2004. Con volontà e interesse, insieme hanno lavorato, dando esempio di concreta solidarietà. I proventi sono stati devoluti al “Comitato per Valentina” Vado Ligure.
LAUREA
gini fantastiche che si rincorrono e si modificano in un divenire continuo, evocando in chi le
sa leggere, fantasie dall’inconscio che questa nostra artista
raffinata e sensibile traduce sul-
L’inaugurazione che si è svolta sabato 18 dicembre ha ottenuto un importante consenso.
La mostra è rimasta aperta fino
al 7 gennaio.
Federico Bellenghi
Come ogni anno la nostra antica
Confraternita (il primo statuto risale al 1594) allestisce nel locale
Oratorio di Santa Maria Maddalena la sacra rappresentazione della
Natività.
Dopo il gran successo decretato
dal pubblico, con migliaia di visitatori, e di critica, quest’anno si è
pensato di cambiare totalmente la
scenografia.
Si è ricostruito uno degli angoli
più caratteristici della nostra amata Laigueglia, dipinta dal noto pittore L. Conteduca, il quale con la
collaborazione di Confratelli e artigiani locali ha ricostruito case, archivolti e uno scorcio di spiaggia
dove avverrà la nascita di N.S.
Gesù. La scena sarà come sempre
animata dalle statue lignee policrome del XIX secolo vestite da pescatori liguri. È da rilevare che le
statue sono alte circa cm 120 quindi la scenografia è nelle dovute
proporzioni, anche se vista in prospettiva. L’intero Presepe si svi-
luppa, infatti, su di una superficie
di circa 40 mq all’interno dell’Oratorio stesso.
Visitato lo scorso anno da circa
5.000 persone, l’apertura e presentazione al pubblico e stampa è stata prevista dopo la S. Messa delle
ore 17.30 del 24 dicembre, quindi
sarà visitabile tutti i giorni dalle
ore 09.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30 sempre accompagnati da
una guida. Apertura straordinaria
nei giorni 8, 9, 15 e 16 gennaio sempre con gli stessi orari.
Questa sarà anche un’occasione
per sensibilizzare l’opinione pubblica della necessità di un urgente
restauro del coro ligneo dell’Oratorio, per il quale ci stiamo già
muovendo in collaborazione con
la Soprintendenza alle Belle Arti di
Genova, dalla quale abbiamo avuto già un plauso di consenso per
l’originalità del nostro Presepe.
Per il Consiglio Direttivo il priore
Eliseo Schivo
Il 20/09/2004 si è brillantemente laureata a pieni voti presso
l’Università di Birminghan (Inghilterra) in Pedagogia infantile
la nostra giovane concittadina
ANNA NATTERO
con la seguente tesi: “Parallelo
tra Italia e Inghilterra in materia
di pubblica istruzione nei primissimi anni di scuola”.
Alla neo dottoressa, figlia di
Gillian e Piero, cosciarello doc,
felicitazioni vivissime dall’A.V.A.
e dai molti amici e conoscenti.
Un nuovo, entusiasta,
appassionato abbonato
a «L’Alassino»…
Babbo Natale 2004
Mercoledì 19 Gennaio 2005
7
«L'ALASSINO»
Ritruvammuse Insemme 2004
SERVIZIO FOTOGRAFICO DI «FOTO CICCIONI»
Marilena Massano.
Gianni Croce.
Il numeroso pubblico segue lo spettacolo.
Paolo Ammirati.
Tommaso Schivo.
Mauro Vero.
Antonio Boscione.
I Ribattabastiui.
Andrea Gallea.
Andrea Elena.
Le Romantos con Dino Ferrari.
I Cantarasce.
I saluti di mons. De Canis.
Ringraziamenti a mons. De Canis.
Andrea Elena e Felicia Galati.
Un momento della commedia.
Gli artisti della Compagnia Dialettale Alassina durante la loro applauditissima esibizione teatrale.
8
«L'ALASSINO»
Mercoledì 19 Gennaio 2005
INCONTRI CON L'AUTORE
Mostre d’arte alla Chiesa Anglicana
“Su e giù attraverso la storia di Alassio” - Presentazione dei libri di
Antologica di Noëlqui (Noël Quintavalle)
Antonio Carossino intervistato da Romano Strizioli “E M’AREGORDU”
Ed. Bacchetta -Albenga 2004
Maura Muratorio “DANIEL HANBURY E LA COLONIA INGLESE DI ALASSIO”
Ed. M. Sabatelli - Savona 2004
Tommaso Schivo “ALASSIO IN VETRINA - Nuovo album fotografico e storico”
Ed. Ass. Vecchia Alassio - 2004
Tre autori per una serata tutta
alassina: ecco l’incontro avvenuto il 6 dicembre scorso nell’auditorium della Biblioteca civica.
Se per il libro “Alassio in vetrina” si è già parlato su queste colonne nel luglio 2004 e per “Daniel
Hanbury…” nel 2000 (ma questa è
una nuova edizione ampliata), “E
m’aregordu” è un libro recentissimo, del quale parleremo ulteriormente in altra occasione.
Con questa triplice presentazione si è voluta porre in risalto
l’evoluzione degli studi sulla
Storia di Alassio nel suo insieme.
Il professor Franco Gallea così
esordisce: «Ho un grosso volume
di Ippolito Riccardo Gallo (“Storia
della città di Alassio”-1888), ora si
propone un aggiornamento dopo
un secolo, speriamo in un nuovo
libro sull’ultimo periodo, intanto
presentiamo tre opere particolari
in argomento».
Inizia il giornalista Romano
Strizioli: «Il libro (“M’aregordu”)
è stato un’opportunità: Raccogliere le memorie di Carossino
staccandomi dalla tradizione, anche su proposta dell’assessore
dott. Monica Zioni. Abbiamo
percorso tutta Alassio, Antonio,
di ogni luogo, mi raccontava
quanto ricordava».
È intervenuto il presidente della Vecchia Alassio Carlo Cavedini
per informare come è nato “Alassio in vetrina”: «Dalla volontà del
Consiglio direttivo dell’A.V.A. di
riproporre un libro fotografico
dato l’esaurimento delle edizioni
precedenti: il professor Schivo ha
accettato di buon grado l’invito a
curarne la realizzazione».
La professoressa Maura Muratorio: «La mia storia con gli Hanbury è cominciata parecchio tempo fa: durante la stesura di un volume su Thomas ho trovato molti
documenti riguardanti Alassio,
così mi sono decisa a scrivere un
libro su Daniel, che qui si stabilì e
fondò la celebre Colonia inglese.
La prima edizione terminava con
la morte di Daniel, questa comprende la vita della vedova Ruth».
Antonio Carossino precisa alcuni punti dell’argomento: «Sono
stati vari i personaggi che facevano parte della Colonia inglese di
Alassio. Fra i più importanti il musicista Edward Elgar, del quale si
era quasi persa la memoria, un
musicologo inglese venne a fare
ricerche e si rinverdì il ricordo. Gli
Inglesi costruirono le loro ville
con sistemi antisismici. La villa di
Costa Lupara è stata fatta costruire da un Americano-tedesco
dall’impresa Gorlero di Diano
Castello, ne costruì altre per gli
Inglesi, il giardino botanico competeva con quello degli Hanbury
alla Mortola».
Tommaso Schivo parla dei criteri che ha seguito nella scelta e
nell’ordinamento delle fotografie
di “Alassio in vetrina”. Ricorda
che le ville degli Inglesi sono sopravvissute al boom edilizio degli
anni ’50. Poi insieme agli altri autori continua con una interessante conversazione su ciò che di
Alassio si è salvato, su quello che
è stato distrutto e su quello che
con un po’ di criterio e di amor patrio si poteva salvare: la distruzione della Villa gotica e della chiesa
di San Vincenzo, la costruzione
della via Dante, la costruzione degli archetti antisismici (che sembra siano inutili) e la messa in opera delle chiavarde per “legare” i
muri considerati a rischio ad opera di maestranze piemontesi,
l’esecuzione dell’ouverture “In
the South - Alassio” di Edward
Elgar dall’Orchestra della Scala
diretta da Riccardo Muti alla presenza della regina Elisabetta, ed
altri interessanti argomenti.
Giuseppe Cassinelli: “I LUNGHI GIORNI DEL TRESTO - Decadenza dei ‘casati’
nell’entroterra di Ponente” Ed. Le Mani - Ge
Uno scrittore, o meglio, un poeta “nostrano” ha presentato il suo
primo romanzo il 18 dicembre
scorso nell’auditorium della
Biblioteca civica.
Era presente l’assessore alla
Cultura dott. Monica Zioni che ha
porto il suo saluto, quindi il professor Franco Gallea, come di consueto, ha parlato dell’autore e della sua opera.
«Nato a Dolcedo, alassino di
adozione, Giuseppe Cassinelli è
stato Maestro ad Alassio dal 1973
fino al recente pensionamento,
Ha scritto poesie, saggi sui poeti
liguri Boine, Capasso, Ettore
Serra, Elena Bono, Mario Novaro;
poi novelle, ora presenta questo
libro “I lunghi giorni del TrestoDecadenza dei ‘casati’ nell’entroterra di Ponente”. Per la trama:
siamo in Liguria a metà dell’’800 in
un grosso paese, gli uliveti reggono l’economia del posto; ci sono i
proprietari e i braccianti, la siccità talvolta manda in crisi la popolazione: è il “Tresto”. In particolare si parla di una famiglia in
difficoltà, i Mainardi: un figlio intellettuale e artista, Lorenzo, che
poi entra in contrasto col fratello,
le due sorelle cercano di mediare;
due opere pittoriche di Lorenzo si
inseriscono nel conflitto in uno
scenario affascinante, con il senso del “giallo”. Un libro “Verghiano”: all’inizio è il paese che parla,
poi i singoli personaggi; in Verga
c’è una realtà fatalistica, qui spiritualistica. I dialoghi hanno la
struttura del dialetto».
Cassinelli: «Ho cominciato ad
insegnare a Vergiate, poi a Savona, ad Imperia, infine ad Alassio.
Il libro doveva pubblicarlo una rivista che poi cessò l’attività, dopo alcune vicissitudini l’ho pubblicato con “Le Mani”. A metà
’800 in questi paesi esisteva una
situazione sociale di casta:
all’origine vi erano grossi proprietari di estesi oliveti che per
evitarne il frazionamento (che
poi comunque avveniva) combinavano i matrimoni. Dolcedo (anche se nel libro non viene nominata) contava allora 8.000 abitanti. I miei personaggi non vengono
descritti interiormente, i caratteri vengono rivelati dal loro agire;
ho inserito uno sfondo religioso.
I toponimi sono veri, i personaggi di fantasia. Mi sono divertito a
costruire il linguaggio dei contadini dell’entroterra imperiese
dell’epoca. “Tresto” è un personaggio fantomatico, figura fantastica che per estensione significa
anche baccano, situazione caotica o negativa. I tre racconti finali,
scritti a parte, li ho inseriti a richiesta dell’editore».
Istituto Salesiano
Incontro con la scrittrice Paola Mastrocola
studi di ricerca all’Università di
Torino; i suoi libri denunciano le
carenze della nostra scuola.
La scrittrice poi inizia il suo discorso. «Racconto come è nato il
libro: 1) nutro amore per le isole,
piccole comunità che si contrappongono alle grandi, qui non ci sono scuole superiori, ciò costringe
i ragazzi a trasferirsi, con tutti i sacrifici che ne conseguono; 2) sono
MEMORIAL GALLERY
Pinacoteca Richard West e Fondo Librario inglese
Viale Hanbury, 17 - tel/fax 0182.643029
Mercoledì, Venerdì, Sabato e Domenica ore 15,00-18,00
PINACOTECA
Carlo Levi
Palazzo Morteo
Venerdì, Sabato e Domenica dalle ore 15,15 alle ore 17,45
INGRESSO LIBERO
una nota scritta nel catalogo dal
pittore alassino Carlo Cattaneo
che dice (fra l’altro): «…una sera,
l’estate stava finendo, seduti in disparte al bar Sandon’s, con voce
tenue velata di malinconia mi disse: se l’opera d’arte manca di passione, manca di umanità; quindi è
disumana, cinica, accademica…
Fummo amici…». L’assessore alla
cultura dott. Monica Zioni afferma: «Sono personalmente molto
onorata di organizzare questa
mostra, perché bambina ho avuto
l’opportunità di conoscere il
Maestro».
Il prof. Cesare Segre, autore
dell’intervento critico in catalogo,
così si esprime: «Non conosco i
suoi scritti. Mi sono abituato lentamente alla conoscenza dei dipinti di Noëlqui in casa del figlio
Giorgio. Un punto importante nella sua biografia è l’abbandono delle correnti artistiche contemporanee per seguire una sua strada
personale. I suoi primi quadri dimostrano una maestria che egli
mantenne nel suo percorso arti-
insegnante part-time, ma vedo ciò
che non va nella scuola. Rimasi
sconcertata da una circolare che
invitava i professori ad accogliere
gli allievi, il primo giorno di scuola, con una visita all’istituto; io cominciavo con una lezione piuttosto impegnativa. Così mi sono
messa nei panni di un allievo
all’impatto col mondo della scuola odierno: lui volenteroso e motivato alle prese con una realtà diversa da quella immaginata. Nel libro mi sono anche proposta l’osservazione dei giovani: ho constatato un forte spirito di gruppo,
che penso sia negativo per l’individualità. Avevo impostato la vicenda sul concetto di “amore lontano” (dalla poesia provenzale),
poi ha prevalso la scuola e il rapporto dei giovani con i genitori,
oggi così diverso rispetto a qualche tempo fa».
I ragazzi hanno seguito con
molto interesse quanto esposto
dalla scrittrice, nel successivo dibattito è emersa una situazione,
in questo Liceo, alquanto diversa
da quella del libro.
C.B.
stico; due le caratteristiche: il simbolo e la composizione a triangolo, indice di un’ascesa. La pittura
è anche artigianato, Noëlqui dimostra una singolare abilità tecnica». Ha preso poi la parola il pittore Galeazzo Viganò: «Ho scritto
poche pagine (un breve saggio
critico) confrontando la posizione artistica di noi della “Scuola di
Alassio” (con me che ero il più giovane, Andreasi, Becchi, Cattaneo,
Gromo) con quella che prima
Noëlqui aveva assunto: singolare
e coraggiosa, che mantenne per
oltre cinquant’anni. È stato scrittore, poeta e incisore, ha prodotto centinaia di xilografie, magistrali per la sua epoca, in gran parte per un libro d’artista che è un
capolavoro: “Tutto il mondo è
burla” (titolo forse tratto dal
Falstaff di Shakespeare poi musicato da Verdi)».
La mostra, stupendamente allestita, ha avuto un meritato grandioso successo.
C. B.
Concerto in Romania del M°. Mauro Borri
Il programma di concerti 20042005 predisposto dalla Radio
Nazionale di Romania, recita così:
«Din 1990 este director al complexului coral Don Bosco din
Alassio ……..a realizat concerte
de muzică vece corală şi in strumentală” messaggio che, se al nostro orecchio suona come uno
strano e pur familiare dialetto, è,
in effetti, espresso nella lingua
neolatina che i discendenti delle
popolazioni romanizzate, stanziate nella regione danubiano-carpatica meridionale, corrispondente
alla attuale Romania, continuano
tutt’oggi a parlare.
rocca con organici di strumenti
originali, direttore artistico, direttore di corsi di perfezionamento,
titolare di cattedre di pianoforte,
canto corale, educazione musicale. L’elenco potrebbe continuare
a lungo, basti però ricordare le
tournèes in tutta Italia e all’estero,
in particolare le esibizioni, nell’ottobre 2002, con la Paganini Philarmonic Orchestra nel Teatro
“Kyoio” di Tokyo e nell’Auditorium della NHK ad Oita in
Giappone. Notevoli soprattutto le
registrazioni: il maestro Borri ha
inciso sia per la RCA-Voce del
Padrone JVC a Yohokohama, sia
Il frammento, tratto dal nutrito
curriculum del maestro MAURO
BORRI, evidenzia anche il nome di
ALASSIO, circostanza che suscita
in tutti noi la soddisfazione per
l’attività di un artista che, ligure di
adozione dal 1973, e da qualche
tempo cittadino di Alassio, ha diffuso in Svizzera, Francia, Spagna,
Giappone e Romania, il nome della nostra terra collegandolo al
proprio prestigio di giurato a vari
concorsi musicali internazionali,
direttore di musica antica e ba-
per la Radio Nazionale della
Romania.
Mauro Borri che, diplomato in
pianoforte, ha esteso i suoi studi
al cembalo, alla composizione
perfezionandosi nel repertorio
preromantico, è stato invitato,
per la seconda volta a Bucarest
dove, il 17 novembre scorso,
nell’Auditorium della Radio
Nazionale di Romania, ha interpretato, con trasmissione in diretta radiofonica, brani di
Scarlatti e di Haendel per clavi-
Carlo Bertolino
INCONTRI CULTURALI
La vincitrice del “Premio
Alassio-100 libri” e del “Premio
Selezione Campiello” col suo romanzo “Una barca nel bosco” (Ed.
Guanda) ha intrattenuto gli allievi
del Liceo Don Bosco la mattina del
17 dicembre scorso. Dopo il saluto del Direttore del Liceo, il professor Guido Sanlorenzo ha presentato l’ospite: Paola Mastrocola
insegna in un Liceo scientifico e fa
Alassio onora con una mostra
antologica un artista, Noëlqui,
che è stato una vera istituzione
cittadina, anche se nativo di
Ferrara (1893) e ha iniziato la sua
carriera artistica a Milano dopo
essersi diplomato all’Accademia
di Brera; attivo oltre che come pittore, incisore e scultore, anche
come valido scrittore. Molti
Alassini non più giovani lo ricordano. Sue opere si trovano nei
Musei di arte moderna di tutto il
mondo.
Giunse fra di noi verso la fine
della prima guerra mondiale, per
curare una ferita contratta in
combattimento, si sposò con la
pianista alassina Gina Mascardi e
vi rimase fino alla morte avvenuta
nel 1977.
All’inaugurazione, presenti il figlio prof. Giorgio, valente psichiatra, con la consorte prof. Romana
Rutelli, docente universitaria,
scrittrice e poetessa, il sindaco di
Alassio arch. Marco Melgrati ricorda che molte sue opere sono
state eseguite ad Alassio e legge
Spettacolo di cabaret
Enrique Balbontin
Doveva essere la presentazione
di un libro, ma si è trasformata in un
esilarante, pirotecnico spettacolo
di cabaret, la serata del 19 dicembre scorso alla Chiesa anglicana.
Alla presenza della dott. Monica Zioni e di altri assessori e consiglieri comunali, Rinaldo Agostini in veste di presentatore inizia
dicendo che questa estate si doveva presentare questo libro…
ma irrompe lui, Enrique Balbontin entrando, prima di cambiarsi, con le prime sue battute fulminanti. Lasciato tranquillo, Agostini può proseguire: «La presentazione del libro (“Son tutti finocchi
col culo degli altri - corso avanzato di Lingua Savonese” - Ed. Mon-
dadori) è saltata a causa di un incidente automobilistico, per fortuna non grave, del quale è stato
vittima l’autore. La cosa più interessante di questo libro è la prefazione di Diego Abatantuono» (la
legge). Si tratta di una particolare,
dissacrante, sarcastica, divertente, ma anche affettuosa biografia
di Balbontin. I dati essenziali:
Nato a Genova, di origine spagnola, avvocato, residente a Savona,
ha esercitato la sua professione
forense in chiave comica, lasciandola poi da parte per dedicarsi
quasi completamente allo spettacolo. Savona, il suo dialetto, i suoi
abitanti, il suo territorio, sono gli
argomenti della comicità di
cembalo solo e, in duo con il violoncellista rumeno ALEXANDRU
MOROSANU (prestigioso solista,
insegnante di masters di perfezionamento per violoncello,
membro di giuria in concorsi internazionali) le sonate n. 6 e n. 9
di Antonio Vivaldi:
Forse non è superfluo sottolineare che clavicembalo e pianoforte, pur avendo nella spinetta un comune antenato medioevale, lungi dal costituire una evoluzione l’uno dall’altro, discendono da due diversi “rami dinastici”; strumento a corde pizzicate il primo, e a corde percosse
il secondo, hanno qualità, destinazione e resa formale assolutamente distinte.
Già nel 1620 Martin Opitz asseriva che “La musica è stata creata per i Rumeni ed i Rumeni per
la musica”. L’asserzione è tuttora pregnante di significato e verità se tutte le città rumene annoverano Scuole ed Istituti
Musicali in cui si persegue la
“tradizione musicale profana a livello colto” con estremo rigore
scientifico (la musica è definita
arte e scienza al tempo stesso)
costituendo dei veri e propri “vivai” di musicisti ed esecutori ai
quali attingono a piene mani i più
prestigiosi complessi strumentali d’Europa e del mondo.
Risalta quindi, con ogni evidenza, che l’esser stato invitato a
Bucarest per una diretta radiofonica di ben 75 minuti, aggiunga
una perla al curriculum del maestro Borri esaltandone, se ancora fosse necessario, il talento.
La corale San Francesco che,
dal 2003, si avvale della preziosa
collaborazione del maestro Mauro Borri, esprimendogli apprezzamento e congratulazioni, si fa
interprete di un desiderio comune a quanti amano la musica: riascoltarlo al clavicembalo proprio
qui, in Alassio, dove ancor viva è
la eco, e l’emozione destata dal
suo precedente concerto.
Ines Revello
Balbontin, che viene trasferita nel
libro. Ha partecipato, e partecipa,
a trasmissioni televisive e radiofoniche come “Zelig”, “E allora
no!”, “Bulldozer”, “Colorado Café
Live”, “Tutto esaurito”, e sta preparando il suo primo singolo “Io
parlo savonese” (il titolo è tutto
un programma).
Poi Balbontin, coadiuvato
dall’ottima “spalla” Flavio Isopo,
si esibisce in una scoppiettante,
ininterrotta sequela di battute
che sarebbe problematico riportare. Solo un piccolo esempio:
«Nella Preistoria il mondo era fatto dal 98% di Savona e dal 2% di
Alassio, ci voleva una località per
andare a fare l’amore; per giungere qui mi sono sorbito tutta la piana delle articiocche; Belin, ad
Alassio anche gli assessori sono
abbagasciati!» (Naturalmente
detto in senso figurato).
C. B.
Mercoledì 19 Gennaio 2005
Una grande occasione per le spiagge di Alassio
Il progetto di costruzione di
parcheggi interrati in Piazza
Partigiani prevede l’asportazione
di oltre 40.000 metri cubi di materiale sedimentario proveniente
da uno scavo che arriva ad una
profondità di oltre 10 metri.
Le stratigrafie del materiale
presente “in situ” ricavate dalle
indicazioni fornite dalle perforazioni e dai carotaggi eseguiti, mostrano una successione di strati
sedimentari con differenti caratteristiche granulometriche, il che
è perfettamente logico se si tiene
in considerazione che gli strati
presenti sono il risultato delle sovrapposizioni di materiali accumulatisi nelle ultime ere geologiche (tecnicamente una tale
conformazione viene definita tessitura di una paleospiaggia ).
La stratigrafia presente è il risultato di coltri differenti dal punto di vista granulometrico, effetto
del combinarsi degli eventi meteomarini (periodi di calme o di
mareggiate) con gli eventi alluvionali del rio Cardellino, che sfocia nella parte ovest della piazza.
Appare ragionevole utilizzare
questa irripetibile occasione ed
utilizzare il materiale scavato per
ripascere e migliorare le spiagge
di Alassio che sono:
- l’ arenile antistante l’abitato
lunga circa 3 km - pressoché stabile
- la spiaggia della rada di S.
Anna di circa 500 metri – in forte
erosione
- la spiaggia di punta Cippo/
Camping Monti e mare di 300 metri – in erosione
Gli eventuali dubbi circa l’intorbidimento delle acque ed i
conseguenti danni alla vegetazione marina, vengono superati dalla legge regionale 13/1999 che
unitamente al D.G.R. 1553 del
20/12/2001, a tale scopo, fissa i
criteri generali per il ripascimento degli arenili imponendo il rigido parametro del 2% come valore
massimo della quantità di limo ed
argilla nei sedimenti usati per ripascere le spiagge della Liguria.
Il materiale presente nello scavo è costituito da banchi di sabbia, sabbia con ghiaia e ghiaia con
ciottoli nella parte ovest presso il
rio Cardellino.
9
«L'ALASSINO»
Al momento salvo diverse e migliori valutazioni da farsi quando
gli strati saranno in vista e quindi
analizzabili in maniera più dettagliata e precisa, si possono ipotizzare i seguenti quantitativi e la
conseguente destinazione:
a - circa 5-6.000 metricubi di
sabbia con le stesse caratteristiche granulometriche, mineralogiche e cromatiche di quella esistente sull’arenile, la sola adatta
ad un ripascimento dell’arenile
stesso
b - circa 5.000 metri cubi di sabbia-ghiaia adatta al ripascimento
della spiaggia di punta Cippo
c - circa 10.000 metri cubi di
ghiaia e ciottoli debolmente sabbiosi adatti a proteggere e ripascere la zona di levante della baia
di S .Anna
d- circa 20.000 metricubi al momento ritenuti non utilizzabili per
scarsa qualità dei sedimenti (cappellaccio con presenza di asfalto
e residui di demolizioni) o per
presenza di limi ed argille superiore al 2 %, che saranno inviati a
discarica.
Considerazioni relative ad a:
la spiaggia antistante il centro
abitato ha caratteristiche così
uniche (frazione quarzosa e quarzoso-sericitica di valore 80-85%,
granulometria pressoché costante con D50 = 0,2 mm e assenza di
impurità) da rendere praticamente impossibile un ripascimento
senza alterare le caratteristiche
attuali della nostra sabbia, e ciò
indipendentemente dal costo di
acquisto e di trasporto della sabbia utilizzata.
La sabbia scavata è invece la
spiaggia di Alassio di qualche secolo, o, nella parte più a monte di
qualche millennio fa.
È opportuno notare che, ad
esempio, la sabbia di ripascimento, utilizzata attualmente per
l’arenile di Laigueglia non sarebbe adatta per Alassio in quanto
diversa per granulometria, per
caratteristiche mineralogiche e
per colore.
Considerazioni relative a b:
l’arenile di punta Cippo a causa
della sua esposizione meteomarina è composto da sabbia grossolana e ghiaia, e pertanto, si ritiene
utile ripascerlo con un materiale
42° cimento invernale
Nonostante la pioggia e il vento in 150 hanno affrontato il mare di Alassio nella quarantaduesima edizione del cimento di
nuoto organizzato dalla Società
Nazionale di Salvamento di
Alassio e dal Comune. Sono arrivati un po’ da tutto il nord Italia,
qualcuno anche dall’Inghilterra.
tra un trenino aperto da un trio
di ardimentosi con tanto di cappello di “Nemo”, personaggio
della Walt Disney, e un altro organizzati per salutare i tantissimi turisti che gremivano la passeggiata, tutti di corsa verso il
mare increspato, sotto l’occhio
vigile degli uomini della Guardia
Tra i centocinquanta che hanno
affollato la spiaggia di fronte
all’hotel Mediterranee i più giovani erano Federico Ratto di
Varazze, otto anni e Martina
Pelosi sanremese di 6 anni. Il
nuotatore più anziano è stato invece Attilio Chiodo 81 anni di
Sanremo, fedelissimo dei cimenti di tutta la Liguria mentre la più
anziana è la genovese Raffaella
Aironi 80 anni. Ad animare la
mattinata il dj Franco Branco. E
Costiera, della Polizia Municipale e dell’elicottero dei carabinieri che, con un passaggio sui
partecipanti, ha voluto salutare
tutti gli ospiti. Alla fine panini a
volontà, vin brulè, tè caldo e panettone offerti dalla società di
Salvamento a tutti coloro che
hanno partecipato al cimento
alassino mentre altre nuvole minacciose si assiepavano sul
golfo di Alassio.
Barbara Testa
similare in quanto: un materiale
più fine sarebbe facilmente
asportato dalle mareggiate, mentre uno più grossolano peggiorerebbe le qualità balneari della
spiaggia.
Questo tratto di spiaggia, suggestivo perché circondato dal
verde e prospiciente l’isola
Gallinara, ha iniziato la sua lenta
ma costante erosione da quando,
intorno al 1970 è stata chiusa la discarica di materiali inerti provenienti da scavi edilizi, che era posizionata proprio su punta Cippo,
tali materiali, seppur di pessima
qualità fornivano una costante alimentazione, e consentivano di
compensare la naturale erosione.
Çonsiderazioni relative a c:
la parte orientale della baia di
S. Anna, per effetto della diga foranea del porto, è in forte erosione. Il sito dove prima della costruzione del porto esisteva una
spiaggia di sabbia fine larga 15-20
metri, è totalmente privo di sabbia, arretrato di oltre 15 metri e
difeso parzialmente dai marosi
da grossi ciottoli (più che decimetrici), mentre la caratteristica
torretta è ormai crollata in mare.
In tale situazione lo sversamento di materiale grossolano, recuperato nella parte più profonda
dello scavo di piazza Partigiani,
nella zona del rio Cardellino, potrà probabilmente tamponare
per qualche anno una situazione
drammatica in cui ogni mareggiata provoca frane e smottamenti
delle pendici del promontorio di
Villa Russa. L’erosione in
quest’area è ormai talmente
avanzata, che solo interventi di
ingegneria marittima, quali pennelli e/o dighe soffolte, in quanto
capaci di ridurre l’energia del moto ondoso, potranno contrastare
in maniera efficace il problema. I
benefici apportati alle tre spiagge
di Alassio dall’operazione descritta saranno proporzionali alla
quantità di sedimenti sversati a
mare, mentre i costi previsti saranno pressoché uguali a zero,
considerando che comunque anche il sito più lontano dal cantiere (punta Cippo), dista meno della metà dalla più vicina discarica.
Ing. Franco Ferrando
Un ricordo
Nell’imminenza del 60° anniversario della fine della seconda
guerra mondiale, mi sovviene di
riportare alla memoria e all’attenzione degli Alassini più anziani la
figura di un mio prozio (zio di mio
padre) da decenni creduto tragicamente disperso in Russia.
Millo Mastroianni, figlio del fu
Antonio e di Adelina, nacque ad
Alassio il 29/8/1915 e da ragazzo
lavorava come garzone presso
una panetteria, (da Barlan) da anni ormai chiusa, che si trovava nel
budello.
Cippo eretto nel lager Suzdal.
presso l’ospedale da campo militare n° 1.773 di stanza a Bistriaghi
(Russia Bianca) una località vicino a Kirov a metà strada tra
Mosca e la catena degli Urali.
Per me è stata un’importante
constatazione apprendere questa
circostanza, perché il mio povero
nonno, che è deceduto nel 1999,
non riusciva a darsi pace per questa giovane vita assurdamente
spezzata. Egli ricevette anche la
croce al merito di guerra a nome
del mio prozio. Pubblico anche
una foto dello zio Millo, che lo ritrae in divisa da alpino con la pipa
in bocca.
Marco Mastroianni
Presentazione del libro di Josepha Costa Restagno
“OTTAVIO COSTA (1554-1639) le sue case e i suoi quadri”
Ed. Istituto Internazionale di Studi Liguri
Si è conclusa la grandiosa manifestazione “GENOVA 04 Capitale
Europea della Cultura”. Alassio vi
ha partecipato con la mostra propria “La Route de Gênes” con meritato successo. La vicina città di
Albenga è stata inserita in quella
maggiore “L’età di Rubens Dimore, committenti e collezionisti genovesi”. In tale contesto la
professoressa Josepha Costa
Restagno (consorte dell’avvocato
albenganese Cosimo Costa, presidente dell’Istituto Internazionale
di Studi Liguri e discendente della
storica famiglia), studiosa di storia
Inaugurazione Centro
socio-ricreativo per anziani
Martedì 21 dicembre 2004, il
Sindaco, Marco Melgrati e
l’Assessore alle Politiche Sociali Monica Zioni, hanno inaugurato con il classico taglio del nastro il Centro Socio Ricreativo
per Anziani presso gli ex- locali
della Croce Bianca con ingresso
da Via Piemonte, n° 12.
Alla cerimonia, dove sono
intervenute tantissime persone, il Sindaco ha ricordato che
il Centro Ricreativo Comunale
per Anziani completa una serie di servizi, rivolti soprattutto alle persone bisognose di
aiuto, già operanti sul territorio come il poli-ambulatorio,
l’asilo del nonno e il centro trasfusionale.
Ha ringraziato l’Assessore
alla Cultura e alle Politiche
Sociali, Dott.ssa Monica Zioni
che, insieme ai funzionari del
Comune, hanno voluto realizzare un sogno che sulla carta
sembrava irrealizzabile, ma
che attraverso la stretta collaborazione tra Comune, la
Croce Bianca, che ha messo a
disposizione i locali e la GESCO SPA, che gestisce il servizio di animazione e le attività
del Centro, il sogno si è concretizzato e da martedì 21 dicembre la Città di Alassio ha finalmente un locale per favorire la socializzazione e instaurare fra le persone della terza
età una rete di relazioni efficaci e soddisfacenti.
Il Monsignore De Canis, intervenuto alla cerimonia di
inaugurazione, nell’atto della
benedizione, ha rammentato
che gli sforzi di una Comunità,
che mette in circolo risorse
per attivare sul territorio momenti di incontro, diventano
segni di civile convivenza, di
rispetto verso le persone e se-
Nel 1942 fu arruolato nel I° Reggimento degli Alpini, col grado di
Caporale Maggiore ed inviato al
fronte russo con la spedizione
dell’ARMIR. Di lui non si seppe più
nulla; mio nonno mi raccontava
che non avrebbe potuto lasciare il
fronte, avendo in cura diversi feriti ed assiderati e se avesse abbandonato il suo incarico sarebbe
stato arrestato per diserzione.
Altri suoi concittadini riuscirono
a tornare a guerra finita.
Con la trasparenza, dopo il crollo dell’URSS nel 1989, i leaders del
Cremlino hanno divulgato gli
elenchi ufficiali, custoditi negli archivi segreti, dei dispersi e prigionieri dei lager nella campagna di
Russia.
L’UNIRR (Unione Nazionale
Italiana Reduci dalla Russia), tramite il Ministero della Difesa ha
acquisito e pubblicato tali elenchi
(e per questo ringrazio il presidente provinciale di Savona Sig.
Enrico S. Albertazzi), venuti in
mio possesso in forma di fotocopie, ed abbiamo così appreso che
il mio prozio non morì vittima della barbarie bellica, come i miei familiari hanno sempre ritenuto,
bensì è deceduto per un attacco
di tifo petecchiale il 10/4/1943,
gni significativi di pace.
Dopo il taglio del nastro, i
ringraziamenti di rito e la benedizione, gli intervenuti hanno gustato un ricco buffet allestito dai bravi studenti dell’Istituto Alberghiero di Alassio,
e tutti hanno brindato al successo dell’iniziativa e alla cura
che si intuisce, da parte del
Comune e della GESCO nello
scegliere i colori degli arredi, i
servizi accessori di cui è fornito il Centro e dal programma di
animazione studiato appositamente per andare incontro più
possibile ai bisogni delle persone.
Il Centro Ricreativo rimane
aperto anche durante le vacanze natalizie con l’orario
consueto, dalle ore 16.00 alle
ore 19.00, dal lunedì al sabato.
Per iscriversi è necessario
aver compiuto 50 anni, compilare il foglio di iscrizione, portare la fotocopia della carta di
identità, e il pagamento della
quota annuale (Euro 10,00 per
i residenti, i turisti che soggiornano degli alberghi della
Città di Alassio e albergatori
ed Euro 15,00 per i non residenti).
Le iscrizioni si possono effettuare durante l’apertura del
Centro: sarà cura degli animatori della GE.S.CO. sbrigare le
operazioni di iscrizione.
Ci piace ricordare che
l’obiettivo per cui è nato il
Centro Ricreativo Anziani è
che vuol diventare uno spazio,
un’opportunità per trovare
ascolto, amicizia, sostegno,
coltivare e scoprire nuovi interessi, attivare nuove energie,
creare una nuova cultura INSIEME!
locale, è stata incaricata delle ricerche e di scrivere il capitolo del
catalogo riguardante il banchiere
ingauno Ottavio Costa. Nativo di
Conscente, trascorse la maggior
parte della vita a Roma, esercitando la sua professione e contemporaneamente, da fine intellettuale e
appassionato di arti figurative, collezionando dipinti dei maggiori artisti del tempo, in particolare di
Michelangelo Merisi da Caravaggio
e Guido Reni, ai quali li commissionò direttamente.
Ampliando il frutto di questa
esperienza, la prof. Costa ha scritto in proprio il libro “Ottavio Costa
(1554-1639) le sue case e i suoi quadri”: interessantissima e documentata biografia e saggio storico-artistico, che è stato presentato il 28
dicembre scorso nel Palazzo
Peloso-Cepolla di Albenga, sede
del Museo Navale Romano e
dell’Archivio Storico Ingauno, dal
professor Enrico Basso, docente di
Storia medievale alle Università di
Genova e Cagliari e facente parte
della Soprintendenza di Genova.
Ecco una breve sintesi del suo intervento.
«È stata una lettura affascinante.
L’archivio di Ottavio era disperso,
è difficilissimo rintracciare certe
carte. Nel ‘4-‘500 con l’avvento dei
papi liguri, molte famiglie, soprattutto per l’influenza dei propri prelati, si inseriscono nella Corte papale; Ottavio è uno di questi. Ha
vissuto a Roma 66 dei suoi 86 anni,
ma si è sempre considerato albenganese. Nonostante le sue ricchezze visse sempre in sontuosi palazzi presi in affitto. Alcune proprietà
le aveva anche a Roma, ma le affittava a sua volta, in compenso mantenne e incrementò quelle di
Albenga e dintorni. Nel suo testamento dispose che i suoi quadri
fossero trasferiti ad Albenga. Ne
aveva commissionati alcuni al
Caravaggio, altri li ha acquistati,
ma alla sua morte la collezione
venne dispersa. Il libro non è solo
la biografia di Ottavio, ma la storia
di una famiglia di persone colte e
religiose secondo il Cattolicesimo
riformato, nel contesto culturale
del tempo: il ‘600 e il ’700».
Il libro riporta minuziosamente
inventari e testamenti: i quadri erano numerosi, anche se molti erano
repliche di bottega o copie. Ad
Albenga sono rimasti solo quelli
che Ottavio destinò alle chiese di
Garlenda e Conscente. Le opere
più importanti rimaste in Italia sono due, commissionate direttamente agli artisti: il “Martirio di
Santa Caterina” di Guido Reni e la
“Giuditta” del Caravaggio. La prima è al Museo Diocesano di
Albenga,
proveniente
da
Conscente: raffigura la Santa
dall’espressione rassegnata con
gli occhi rivolti al cielo, al suo fianco un giovane carnefice brandisce
la spada per decapitarla, mentre
un Angelo al di sopra le pone una
coroncina di fiori sul capo; i vividi
colori degli abiti contrastano col
paesaggio cupo e il cielo tempestoso. In una mostra dei musei diocesani di tutta Italia, alcuni anni fa,
la riproduzione di questo quadro
fu posta sulla copertina del catalogo. L’altra faceva parte della collezione di Ottavio, era negli inventari e nei testamenti, è un capolavoro del Merisi, la “Giuditta”. Per fortuna, dopo varie vicissitudini, è custodita a Roma nella Galleria
Nazionale d’Arte Antica di Palazzo
Barberini, al contrario di altri due
Caravaggio finiti negli Stati Uniti.
La scena è alquanto orripilante,
ricca di contrasti: Giuditta affonda
la spada nel collo di Oloferne, ne
esce un fiotto di sangue; lei è una
bella giovane, dall’aspetto fiero,
con capelli rosso “Tiziano” raccolti in un’acconciatura semplice ma
accurata, vestita con eleganza, la
camicetta leggerissima lascia trasparire il roseo dei seni, una vecchia arcigna le porge un panno, lui
ha il viso deformato dall’urlo della
violenta morte.
Questi due quadri possono bastare per confermare la cultura e il
raffinato gusto artistico di Ottavio
Costa, banchiere albenganese.
Carlo Bertolino
Associazione Albergatori
Dicembre: mese di feste, cene
d’auguri, resoconti e buoni propositi.
Sotto la vigile direzione del
Presidente, sig. Enrico Mantellassi, ed alla presenza di numerosi
ospiti, tra cui l’Assessore Regionale Dr. Orsi, il Sindaco d’Alassio,
arch. Melgrati, dei rappresentanti
delle forze dell’ordine e di molti
sponsor, Domenica 20 Dicembre si
è tenuta, nella splendida cornice
dell’Hotel Savoia, la cena organiz-
strazione Comunale e con le altre
categorie cittadine, per migliorare
e qualificare ulteriormente le proposte per incrementare il turismo
alassino.
Doni per tutti i presenti consegnati dalle sempre attente Daniela
ed Elaine, preziose collaboratrici
dell’Associazione che, anche
nell’occasione, hanno controllato che tutti i presenti fossero a loro agio e si divertissero.
Come di tradizione non si è volu-
zata dall’Associazione Albergatori
per i suoi soci.
È stata l’occasione per fare un
resoconto dell’anno appena trascorso e per parlare delle iniziative
che si vogliono portare avanti nel
2005, di concerto con l’Ammini-
to dimenticare la solidarietà e, quindi, sono stati raccolti fondi a favore
del Laboratorio infermieristico cittadino, riconoscendo il notevole ed
importante lavoro svolto dai volontari a favore non solo dei residenti
ma anche dei numerosi ospiti.
GE.S.CO S.P.A.
10
«L'ALASSINO»
Mercoledì 19 Gennaio 2005
La parola alle immagini
RIME NUOVE
di Tommaso Schivo
di Mimmo Ottonello
Ricunuscensa
(au Caffè Rumma)
Spettàculu, spettaculu impunènte
sèra da sèra, cumme in te gran sitài:
tüttu quellu entuxiasmu, quella gènte,
gente da pocu e persunalitài.
Radiu e riviste, tüttu u mundu u sa
da “Gran Cagnara” bella istitusiùn
du Caffe Rumma. «Quanti anni a l’à?»
I an ditu sei, ma a pò na tradissiùn
de chi sa quante! E u meritu, u se dixe,
u va a Berrin e a quell’intelligènsa
di soi fieui chi han faitu pe u paise,
cu-u Caffè, cu-u mürettu e tutta a sciènsa,
du Ruf Garden, na cosa tantu grande.
che nui semmu urgugliùsi de ‘sti fatti.
Brovi Berrin! E m’arregordu quande
chinz’anni fa e emu quattro gatti,
(mi, u Testa, u Mauri e (quarche autru ancù)
du taroccu clienti “habitué”:
Zigòmmu tüttu u giurnu pe in fru-frù,
tütta a sèra zigòmmu pe’ in caffè.
Aù, mancu t’encalli de fermòte,
d’entrò se nu ti passi da-u barbé.
Che maravea quande ti vai a setòte,
che scangiaméntu scicche, che piaxé!
Brovi Berrin, lasciàmelu criò;
chi fàssen tutti quanti u so mesté,
ma ün giurnu in sciù mürettu e çercherò
tra e grandi firme u Vosciu nomme, andè!
Foto 1 e 2: …Ma non si era detto che le costruzioni sulla spiaggia sarebbero state “stagionali”? E che, quindi, dovevano essere smontate durante l’inverno
e rimontate nella bella stagione? Oppure sono cambiate le disposizioni? E se sono cambiate, chi ha dato il permesso di un obbrobrio del genere?
Tommaso Schivo
7 agosto 1958
Un antico “reperto” che Mario Berrino ha consegnato all’Alassino
Dalla raccolta di poesie in vernacolo alassino e ligure “Pe rie… pe nu rie”
dell’affettuoso e sobrio poeta alassino Bruno Pezzuolo (Pessö) togliamo e
pubblichiamo – ci perdoni l’autore – con ritardo, questa simpatica lirica ricercata e viva, che ricorda il primo incontro dei Meneghini con i simpaticissimi e cordiali Amici dell’Associazione Vecchia Alassio, Autorità e
Cittadini. Il nostalgico ricordo di quelle belle giornate dell’aprile 1975.
Foto 3 e 4: …Aiuole, come sempre. Questi altri sommi esemplari di bellezza e cura del verde, che meriterebbero di essere imitati dagli espositori di Euroflora,
si trovano nel nuovo parcheggio a pagamento nei pressi della Stazione Ferroviaria. Ci chiediamo: se sappiamo di non poterle mantenere, perché costruire
delle aiuole? Solo perché mostrino tutta la nostra trascuratezza per il verde “inutile”?
PERCHÉ MILAN
Milan! Milan! Milan! Perché Milan?
Perché in tu dì Milan u se dixe tüttu
Ricchezza, unestai, travaiu, franchezza,
impeggnu, allegria, amù, agiüttu.
A l’è a Çittai che in te’n parlò arreundu,
dunde u Manzoni e u Porta i han vistu a vitta,
u batte u cö d’Italia e u fa palanche
pe dôle a-a Capitale sitta, sitta.
A Madunnina de quellu “Dommu a Pisse”
a teggne in Sant’Ambröxiu, anche Araxin,
a l’è a guidda de sta Gènte tantu attiva,
pratica e tenace, sènsa tanti inchin.
Nui Araxin, che oggi i Milanesi
e ammu chì vixin au mò celèste,
e semmu in fèsta, e semmu in vixibiliu
e a sti Scignuri e fammu tante fèste.
Che e bèlle sciure de tütti sti giardin,
u verde da Rivera, l’aria du mò
i fagghen unure a-a “gente dell’indüstria”
…………………………
Araxe a so cansun a vo cantò.
U l’è u cantu sc-ciettu du ligure decisu
ch’u vive dunde u su u gh’ha faitu u nìu.
In cantu sènsa ciacchere, ma autu.
…………………………
A’n Milanese nu se pò dighe addiu.
Pessö
PERCHÉ MILANO: Milano! Milano! Milano! Perché Milano? / Perché
nel dire Milano si dice tutto. / Ricchezza, onestà, lavoro, franchezza,
/ impegno, allegria, amore, aiuto. // È la Città che nel suo parlar rotondo, / ove il Manzoni e il Porta hanno visto la vita, / batte il cuore
d’Italia e produce ricchezze / per darle alla Capitale che se ne sta
tranquilla. // La Madonnina di quel Duomo a guglie / conserva un
Sant’Ambrogio, anche alassino, / ed è la guida di questa Gente attiva, / pratica e tenace senza grilli in testa. // Noi alassini che abbiamo
i Milanesi oggi / vicino al nostro mare celeste,/ siamo in fèsta, siamo
in visibilio / e a questi signori facciamo tante fèste. // Che i bei fiori
di tutti questi giardini, / il verde della Riviera, l’aria del mare / facciano onore alla “Gente dell’industria”. / ………… / Alassio oggi vuol
cantare la sua canzone. // È il canto schietto del ligure, deciso, / che
vive ove il sole ha fatto il suo nido. / Un canto senza fronzoli, ma alto. / ………… / A un milanese non si può mai dire addio. /
Foto 5 e 6: È aperto da pochi mesi il nuovo “supercarcere” di Alassio; si trova agli inizi di via Adelasia ed è ben visibile dalla Stazione Ferroviaria. Prima sorgeva un giardino (del tutto inutile). Complimenti vivissimi a chi ha dato il permesso di varare una costruzione architettonica così orripilante.
Al signor Sindaco, al geometra Ernesto
Schivo e al signor Giancarlo Bonifai
Le imminenti Festività sono occasione propizia per scambiare
gli auguri e rivolgersi agli amici,
con cui si sono condivisi buoni
propositi e raggiunti obiettivi,
oseremmo dire, prestigiosi. È per
questo che ci corre alla mente e
soprattutto al cuore l’estate
scorsa, periodo che ci ha dato
modo di scoprire con molta soddisfazione la sensibilità, la generosità e la creatività del gruppo di
amici di Alassio.
Il fine anno è tempo di bilanci
ma soprattutto di progetti per
chi opera nel sociale, è il periodo
in cui si vogliono stendere programmi ambiziosi con una gran
voglia di fare meglio per ritrovarci poi a dire un altro anno, anche
noi abbiamo creato qualcosa di
nuovo per dare il nostro contributo disinteressato alla lotta al
male incurabile sia per chi oggi
ne soffre sia, soprattutto, per le
generazioni future sempre più
esposte al rischio cancro.
La lotteria di Alassio splendida
e coinvolgente idea per reperire
fondi per la ricerca, grazie al contributo non solo istituzionale del
Comune di Alassio, della Associazione Bagni Marini di Alassio e
all’energia sprigionata dal caro
amico Bonifai, ha consentito alla
AITC Onlus di raccogliere in meno
di due mesi circa 32.000 € lordi.
Da tale cifra vanno dedotti i costi dei premi ed i rimborsi spese
organizzative, trasporto e approvvigionamenti per 11.000 €,
pertanto AITC Onlus, in occasione del prossimo Natale, metterò
21.000 € a disposizione della
Divisione di Medicina Nucleare e
Terapia Radiometabolica dell’Istituto Europeo di Oncologia di
Milano diretto dal prof. Giovanni
Paganelli per l’acquisizione di attrezzature necessaria per condurre i progetti di ricerca nell’ambito
della terapia recettoriale.
Considerato che si trattava di
una prima esperienza del genere
e condotta a termine in meno di
due mesi, non possiamo che ritenere molto positiva l’esperienza
di Alassio che ha interessato e incuriosito diverse altre località turistiche che vedrebbero di buon
grado l’organizzazione di tali iniziative per tutta la durata della
stagione turistica.
Cogliamo l’occasione quindi per
ringraziare il Comune e l’Associazione Bagni Marini di Alassio e tutti coloro, che con grande entusiasmo e partecipazione, hanno contribuito al successo di questa iniziativa che ha dato un apporto prezioso e concreto alla ricerca e
giunga a tutti il più sincero augurio
per un lieto Natale ed un nuovo anno ricco di soddisfazioni umane e
professionali.
Cordiali saluti.
Il presidente AITC
Minghetti Guido
Ricordo di Carlo Levi
In una brutta giornata d’inverno,assai fredda, Idelmino e
Remo con Carlo Levi, vennero a
visitare il mio studio. Salimmo al
4° piano, senza ascensore!!!
Ahimè! Arrivati lassù incominciammo a visionare tutte le tele.
Aprii la finestra che dava sul
cavedio che si affacciava sulle
ciccia di Paresi di Bra (chissà se
esiste ancora questa ditta) con
del buon vino Barolo Piocesare e
il Ceretto…ma che bontà!
Ogni volta che mi capitava di
incontrarlo lui alzava al cielo un
dito e mi diceva “SALCICCIA DI
BAROSI DI Brà” e proseguiva la
sua passeggiata a passo modera-
cucine della tavola calda della
“Famigliare”. Entrò una folata di
un profumo stupendo che invitava alla buona tavola e con l’acquolina in bocca dissi a Carlo
Levi: "Scendiamo alla Tavola calda e pranziamo lì". Benissimo mi
dissero, e scendemmo. Ma che
bontà quella polenta con la sal-
to. Mio fratello Giorgio aveva dato ordine ai camerieri del Night :”
Il tavolo d’entrata, in alto sulla
destra, con 2 posti, è riservato a
Carlo Levi. Se dopo le 23 non viene datelo pure ad altri”. Abbiamo delle belle foto con Carlo Levi
al Night.
Mario Berrino
Mercoledì 19 Gennaio 2005
11
«L'ALASSINO»
Operativi 365 giorni su 365 Basta polemiche sulle ferrovie! L’Alassino d’oro - anno 11
Da qualche giorno la Giunta
Comunale è stata chiamata a deliberare circa la formazione di
un Comitato Comunale di Protezione Civile cui spetterà il
compito di vivificare il Piano di
Protezione Civile recentemente
approvato dal Consiglio Comunale.
Del Comitato faranno parte il
sindaco, o l’assessore alla Protezione Civile, il segretario comunale, il dirigente o funzionario delegato del 1° settore (ambiente, servizi demografici), il
dirigente o funzionario delegato
del 2° settore (turismo, volontariato, politiche scolastiche e servizi sociali), il dirigente o funzionario delegato del 4° settore
(tecnico), il comandante della
Polizia Municipale, il responsabile del Volontariato Comunale
di Protezione Civile e il referente dell’Associazione Nazionale
di Salvamento.
Un organismo integrabile di
volta in volta, a seconda delle
problematiche trattate con altri
responsabili di settori comunali, forze dell’ordine e responsabili per la fornitura di servizi di
prima necessità.
Ma la vera novità sta in un programma di attività che si articola nel corso di tutto l’anno e non
solo, quindi, in occasione delle
emergenze.
Le immagini che giungono dalle Maldive e dalla Thailandia
non possono non aver fatto riflettere.
«Recentemente – spiega il geologo Alessandro Scarpati, consulente del Comune di Alassio in
questa materia certamente
scottante – Alassio, e il suo territorio sono stati inseriti
nell’area di rischio “medio” per
quanto attiene il rischio sismico. Allo stesso modo il piano di
bacino ha evidenziato aree a
forte rischio di inondazioni. Il rischio di frane, di incendi boschivi sono ulteriori eventi che
possono generare vere e proprie emergenze. Rii assolutamente innocui, l’abbiamo purtroppo già visto, possono trasformarsi in veri e propri torrenti e trappole mortali».
«Far conoscere i rischi reali –
aggiunge l’Assessore alla
Protezione Civile, dott.sa
Loretta Zavaroni – educare la
cittadinanza ad una maggiore
consapevolezza sarà il primo
compito del Comitato. Parlo della pianificazione degli scenari di
rischio, cosa quindi può accadere nella peggiore delle ipotesi
prevedibili e al tempo stesso or-
ganizzarsi per un tempestivo intervento, il tutto supportato da
una capillare attività di informazione sui rischi possibili e sui
comportamenti da adottare in
casi di emergenza, ma che svolga anche attività di formazione e
sensibilizzazione ad ampio raggio».
Da circa trent’anni, però, la
città può contare sul prezioso
supporto di una trentina di volontari della Protezione Civile.
«Dall’Irpinia alle Maldive –
spiega Cesare Caviglia, coordinatore del gruppo – siamo sempre intervenuti per portare il
nostro aiuto. È dell’altro ieri (28
dicembre u.s.) la consegna di
un ingente carico di generi di
sussistenza all’aereporto di
Malpensa, perché, al seguito
dell’equipe medica della
Regione Liguria giungessero a
chi, laggiù, ha perso davvero
tutto».
Trenta tra uomini e donne che
si ritrovano e organizzano puntualmente presso la sede di via
della Chiusetta e che intervengono puntuali ed efficienti nei
casi di incendio boschivo, purtroppo così frequente nelle estati alassine, per il trasporto d’acqua sull’autostrada ogniqualvolta si formano code nei grandi
esodi, o quando la SCA segnala
qualche disservizio, o ancora
quando la siccità non consente
di far giungere regolarmente
l’acqua agli utenti.
Tre mezzi antincendio, un’autobotte e un mezzo per il trasporto di materiali diversi è il
parco mezzi in loro dotazione,
ma dalla stretta collaborazione
con la Società Nazionale di
Salvamento non solo giunge un
valido supporto in termini di uomini, ma anche di mezzi: un pulmino 9 posti, un ulteriore mezzo
antincendio, un fuoristrada, un
carrello torre-faro, due tende attrezzate per sedici persone e
due gommoni attrezzati rispettivamente per il soccorso in mare
e nei casi, purtroppo ben noti alla cittadinanza, di alluvione.
Li ritroviamo anche a supporto delle manifestazioni comunali e non e in ogni occasione di aggregazione e grandi spostamenti di folla. Vigilano, intervengono, aiutano… sono angeli custodi della nostra sicurezza. Magari
non li vediamo, ma ci sono e sono preziosissimi.
Un gruppo affiatato che cerca
nuovi collaboratori. Per saperne di più rivolgersi al numero
0182 641700.
m.r.
Progetto sulla salute delle scuole
Si sta svolgendo all’Alberghiero di Alassio e nelle scuole ingaune dell’Agrario e dell’Itis un
progetto del Ministero dell’Istruzione, concordato con la collaborazione del Ministero della
Salute e della Comunità Montana
Ingauna che in precedenza era
stato già realizzato nei licei classico, scientifico e linguistico di
Albenga.
Si tratta di un progetto di educazione alla salute rivolto ad aiutare i giovani in età adolescenziale e che coinvolge ben ottocento studenti, decine di coordinatori di classe, referenti e responsabili di varie commissioni.
“Scuola e territorio per una comunità educativa” è il titolo del
progetto che si basa su un
Gruppo di Ascolto con gli adolescenti ed i genitori per prevenire
il disagio giovanile e le tossicodipendenze: «È molto importante –
dice la preside dell’istituto secondario di Alassio professoressa Marinella Trifoglio – in questo
delicato campo rivolgere l’attenzione alla prevenzione delle molteplici problematiche che riguardano l’adolescenza».
Il progetto (che è coordinato
dalla dottoressa Nocito) prevede cinque incontri degli operatori dei Servizi Socio Sanitari con
studenti, genitori e coloro che
sono interessati ad affrontare le
varie problematiche legate alle
tematiche del corso.
Gli incontri sono terminati il
21 dicembre e sono previsti nel
progetto di Educazione alla
Salute previsto dal POF.
Claudio Almanzi
Depuratore: Alassio
avanti da sola
È di ieri mattina – lunedì 20
dicembre – l’incontro presso la
sede dell’A.T.O. dell’Assessore
all’Ambiente del Comune di
Alassio, Marco Salvo; del presidente del Consorzio Acqua
Azzurra, Roberto Socco e del direttore della SCA, Gianfranco
Benzo.
L’incontro,
sollecitato
dall’amministrazione di Alassio,
a seguito dei nuovi scenari
emersi nel corso della conferenza dei sindaci del 14 dicembre
u.s. presso la Provincia di
Savona, era volto a comprendere le dinamiche dei rapporti delle amministrazioni con l’ATO e i
vincoli derivanti.
L’occasione quindi per il
Comune di Alassio di chiedere
di continuare il percorso, peraltro già in fase avanzata, del
Project Financing dell’impianto
di depurazione di Sant’Anna anche senza l’assenso e l’adesione
del Comune di Laigueglia.
Leggo sui quotidiani locali
che continua, questa volta a cura
dei DS, la polemica sul tracciato
del raddoppio ferroviario.
Ritengo inaccettabile la posizione espressa nel comunicato
stampa diffuso volta a strumentalizzare politicamente una vicenda che poteva essere dolorosa per la città di Alassio e che invece, grazie all’apporto di tutti, si
è trasformata in un risultato positivo per la città e i cittadini stessi.
Infatti, come, insieme al
Sindaco, ho avuto modo di ripetere più volte, abbiamo raggiunto
il risultato che ci eravamo prefissi fin dall’inizio: di avere la stazione ad Alassio e soprattutto di non
demolire abitazioni private.
Scartato infatti il progetto del
Dott. Russo, Italfer ha ribadito la
sua disponibilità ad abbassare di
5 metri il tracciato, come da nostra richiesta.
Non è vero, quindi che sono
stati buttati via i soldi dei cittadini: ricordo peraltro che fin dai primi incontri con il Comitato il
Sindaco stesso aveva personalmente già ventilato l’ipotesi
dell’abbassamento della linea del
ferro, come da indiscrezioni di
RFI a seguito delle vibrate proteste di questa Amministrazione.
Il progetto redatto dal Dott.
Russo, sicuramente positivo nelle idee e nei contenuti, non può
però essere forzatamente contrapposto a quello di Rete
Ferroviaria Italiana, perché, stando ai progettisti, il nuovo progetto implicherebbe costi di realizzazione maggiori, maggiori costi
di manutenzione successiva e,
dato fondamentale, non sarebbe
sicuro perché non risulterebbe
possibile realizzare sufficienti vie
di fuga.
Ribadisco quindi che nessuna abitazione civile sarà demolita
a seguito dell’intervento e che
unica “vittima” del nuovo tracciato sarà la piscina di Alassio ma se
poi, questa viene demolita e ricostruita ex novo, più grande, più
bella e interamente a spese di
Rete Ferroviaria Italiana, non può
che essere un bene per la città.
Vorrei infine aggiungere che
al momento si tratta comunque
di un progetto preliminare per il
quale, ha assicurato Italfer sono
prevedibili successive future migliorie in fase di redazione del definitivo e successivamente alle ulteriori indagini statiche dell’area
interessata dagli scavi.
Rag. Gianni Aicardi
Vice Sindaco di Alassio
Claudio Crescente che a Milano
diedero vita all’Associazione per
lo studio e la divulgazione del
pensiero mazziniano. Lo scopo
dei promotori non era quello di
creare una ristretta organizzazione a carattere culturale, «...ma un
largo movimento, promosso con
l’ardore di una missione, che renda familiari al maggior numero di
Italiani di ogni ceto e di ogni tendenza i principi di virtù morale, di
giustizia sociale e di libertà politica, che dovranno ispirare la nuova Giovane Italia, se essa intende
veramente riscattarsi dalla vergogna e risorgere in un modo purificato dal dolore e fraternizzato
dal lavoro, per non perire più».
Non una organizzazione a carattere politico (l’AMI accoglie tutti
sotto le sue bandiere), bensì una
tribuna dalla quale si cerchi di
meglio interpretare e più attivamente diffondere il pensiero di
Giuseppe Mazzini. In particolare i
problemi morali, politici, sociali
ed economici: viene propagandato, per riordinare il senso della
solidarietà e per un rinvigorimento culturale, il socialismo mazziniano di cui il Popolo è la base, la
libertà è il mezzo e la giustizia è
il fine. Nell’AMI non vi sono favori da ricevere, onori da distribuire, ricchezze da dividere, ma solo
doveri da compiere, e tutti vi possono accedere senza pregiudiziali di sorta, che non siano di dignità morale. Così pure non vi è
alcunché di segreto, di mistico, di
rituale: tutto si svolge in una solare evidenza di metodi e di intenti. Risolti i problemi politicoistituzionale l’Associazione opera perché la Repubblica italiana
si sostanzi nell’etica mazziniana
per il raggiungimento di
quell’unità europea auspicata da
Mazzini oltre un secolo fa con la
creazione della Federazione della
nuova Europa. Nel convincimento che i grandi problemi italiani,
ed anche quelli europei e mondiali, abbisognino, soprattutto, di
un’etica e di una educazione,
l’AMI fa di sè tutta una grande
scuola capace di accogliere quanti siano desiderosi di apprendere
e di comprendere.
Giuseppe Cotta
Gli auguri del Piccolo Principe
Da sottolineare che Alassio è
l’unico Comune ad aver invitato
un comune limitrofo a scaricare
i propri reflui all’interno del proprio impianto di depurazione.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro chiarificatore
proprio con il Comune di Laigueglia e, qualora questo non intendesse aderire all’offerta, all’interno delle osservazioni del piano
d’ambito, Alassio potrà quindi
procedere da sola, ridimensionando la capacità dell’impianto
con conseguente significativo risparmio che, è ovvio, si rifletterà
anche sulle future tariffe.
Il risparmio sarebbe quantificabile in circa 5 milioni di Euro,
considerando anche il fatto che
non sarà necessario realizzare i
collegamenti tra Alassio e
Laigueglia.
Alassio, 21 dicembre 2004
M.R.
Una visita gioiosa quella di
stamattina presso la Sede
Comunale.
Alle 10 di stamani, infatti, una
nutrita delegazione dei bambini
ospiti dell’Asilo Nido Piccolo
Principe accompagnata dalle
educatrici è stata ricevuta dal
Sindaco per il tradizionale incontro di Natale.
I bambini si sono esibiti in un
canto di Natale coreografato,
le. Molti i cittadini presenti e particolarmente toccante la commozione generale per i “premiati”,
cui sono state rivolte parole di
elogio, di ringraziamento dal sig.
Sindaco per quanto essi (ciascuno nel suo campo specifico) hanno compiuto per il bene della nostra città. Ed essi, fra la commozione dei presenti ben palpabile,
hanno risposto ringraziando per
l’onore ricevuto.
Si è trattato di una manifestazione simpatica e doverosa che
ha onorato chi per molti anni (e in
molti casi per molta parte della vita) ha dato dimostrazione costante di onestà, di amore, di sacrificio
disinteressato per onorare sé, la
propria famiglia e la città, per la
Alassio, 11 dicembre 2004
Accadeva 200 anni or sono
Correva l’anno 1805 quando
nel mese di giugno, il giorno 22,
nasceva a Genova Giuseppe
Mazzini, figlio del dott. Giacomo e
della di lui moglie Maria Drago.
Nella stessa Genova troverà degna sepoltura il 17 marzo 1872,
sette giorni dopo la sua morte,
avvenuta a Pisa in casa di Nathan
Rosselli. Ricorrono dunque quest’anno i 200 anni dalla nascita e
fervono già i preparativi per ricordare degnamente quest’uomo che non fu solo quello stereotipo che i libri di storia ci hanno
consegnato. Basterebbe ricordare che il suo primo scritto fu
“Dell’amor patrio di Dante” e leggere le lettere, soprattutto del periodo londinese, scritte alla famiglia.
L’impegno maggiore, per far sì
che la ricorrenza non sia, come
spesso succede, accademica, ridondante, retorica e peggio ancora strumentale, spetterà alle
Associazioni più squisitamente
mazziniane come la Domus
Mazziniana di Pisa, l’Istituto
Mazziniano di Genova e l’A.M.I.
Non per fare torto alle altre ma
unicamente perché vi sono iscritto vi presento per sommi capi
quest’ultima.
Eccone pertanto La storia, gli
scopi e l’azione:
L’Associazione Mazziniana
Italiana, sorta nell’agosto del
1943 come organizzazione clandestina, ha partecipato alla cospirazione politica e militare contro il nazifascismo, temprando
nell’azione le sue giovani energie
contribuendo a riscattare l’Italia
da vent’anni di dispotismo culminati in una guerra nefanda e crudele. Molti italiani cercarono allora una formula che potesse unirli
nella ricostruzione. I partiti politici spesso dividono, ma essi
hanno la loro funzione ed i cittadini debbono aderirvi per sostanziarli dei loro pensieri e delle loro
opere. Ma i partiti politici hanno
bisogno di essere influenzati da
correnti di pensiero e di azione
che scaturiscono ed agiscono al
di sopra e al di fuori di essi. Fra i
promotori dell’AMI, Nello Meoni
Ernesto Re, Achille Magni,
Giuseppe Colombo, Giannetto
Savorani, Antonio Bandini-Buti,
Per il secondo anno consecutivo, in occasione della ricorrenza
del Santo Patrono, il 7 dicembre
u.s., abbiamo assistito alla consegna dell’Alassino d’oro (la più alta
ed ambita onorificenza nell’ambito della nostra città) ad alcuni
emeriti concittadini, che nella loro vita e nella loro attività si sono
dimostrati particolarmente degni
della città. Lo scorso anno furono
premiati lo storico Antonio
Carossino e il prof. Tommaso
Schivo; quest’anno il nostro
Mons. Angelo De Canis, il dott.
Giannetto Beniscelli, il prof.
Franco Gallea, il Rag. Santino
Pezzuolo e l’ex Sindaco (per quattro legislature) prof. Traiano
Testa.
preparato da giorni insieme al
personale del Nido e hanno consegnato nelle mani del sindaco,
arch. Marco Melgrati, e dell’Assessore alle Politiche Sociali,
dott.sa Monica Zioni, i loro “lavoretti” augurali.
Per loro tanti panettoncini e
una divertente chiacchierata
con il primo cittadino.
Alassio, 23 dicembre 2004
Alassio, teatro parrocchiale Sant’Ambrogio, 7/12/2004 - Dopo la processione e la Messa in onore del Santo Patrono, il Sindaco Marco Melgrati con il
vescovo mons. Oliveri, il vice sindaco Gianni Aicardi, l’assessore Monica
Zioni, il consigliere Giardini e il presidente dell’AVA Cavedini, hanno conferito il premio “Alassino d’oro” a cinque concittadini: al parroco don Angelo
De Canis e, seduti da sinistra, al prof. Traiano Testa, al dott. Giannetto
Beniscelli, al rag. Santino Bruno Pezzuolo e al prof. Franco Gallea.
(FOTO SILVIO FASANO)
La cerimonia è stata ricca di
compiacimento generale e di autentica commozione e si è svolta,
in presenza di S.E. il Vescovo
Mario Oliveri e di molte autorità
militari e civili (dopo la solenne
processione per le vie del paese e
il grande Cerimoniale e la S. Messa
in Duomo) nel Teatro parrocchia-
quale si è vissuti e si è lavorato.
Il presidente dell’Associazione
Vecchia Alassio, Carlo Cavedini e
i Soci, da queste colonne del nostro giornale, plaudono all’iniziativa e porgono le più vive felicitazioni, ben meritate, ai singoli concittadini premiati.
A.V.A.
Fiocchi Rosa e Azzurro
Anche se lontana dalla nostra e “sua” Alassio è
nata a Udine il 25 agosto 2004, con cuore alassino, AURORA Ferrua attorniata dai genitori
Nicoletta e Matteo, dai nonni Giovanna Badano e
Filippo Tufo e dalla bisnonna felicissima Elsa.
•••
Dal 14 dicembre u.s. siamo in tre! È arrivata
GAIA in casa Vaccarezza. Lo annunciano a parenti ed amici i genitori felici Nong e Agostino.
•••
Grande gioia in casa Corciulo per l’arrivo di
VALERIO, il giorno 30 dicembre u.s. Lo annunciano mamma Laura e
papà Andrea, cui si uniscono i nonni Rosanna e Giorgio, Marisa e
Mario Grollero, zii e parenti tutti.
Anche l’A.V.A. augura a tutti i neonati una vita lunga e felice!
IL CERCAFAMIGLIA
(JOIS-Cadibona)
L’ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI di SAVONA informa che,
presso i RIFUGI ENPA di CADIBONA, LECA D’ALBENGA e FINALE
LIGURE, sono adottabili i seguenti cani:
1) GISELLA, femmina, 2 anni, fantasia. taglia media, pelo raso
fulvo (Cadibona)
2) JOIS, maschio, 8 anni, fantasia. taglia piccola, pelo lungo
biondo (Cadibona)
3) REMO, maschio, 8 mesi, tipo pastore tedesco (Finale)
4) CAMILLO, maschio, 3 anni, springler, nero-bianco, taglia media (Finale)
5) RUDY, maschio, 4 anni, meticcio, taglia medio-grande, bruno
scuro (Albenga)
6) LEO, maschio, 12 anni, segugio, taglia grande, pelo raso-marrone sc. (Albenga)
Per informazioni ed appuntamenti rivolgersi alla sede di Corso
Vittorio Veneto 2 a Savona, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 (telefono 019/824735).
E
N
ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI
P
A
Corso Vittorio Veneto, 2/3 - 17100 Savona - Tel. 019 824735
Fax 019-802470 - e-mail: [email protected] - web: www.enpa.sv.it
12
«L'ALASSINO»
Mercoledì 19 Gennaio 2005
DIREZIONE MARITTIMA DI GENOVA
Il ciclismo cerca il suo presidente
Operazione complessa di vigilanza
in mare e a terra lungo la filiera della
pesca marittima nell’area ligure
Il posto di Lorenzo Dogliotti,
dimessosi dalla presidenza della Fci provinciale, verrà preso
da Silvio Caviglia?
È questa la domanda che si
pongono molti ciclofili che danno credito ad una delle voci che
più insistentemente si sono sentite in questi giorni negli ambienti del ciclismo ponentino.
Ma il nome di Caviglia, ex professionista ed attualmente responsabile regionale delle categorie agonistiche liguri, non è
l’unico a circolare nell’ambiente
delle due ruote.
Gli altri tre nomi sono quello
dell’ex professionista Bruno
Zanoni, anima dell’UC Laigueglia, di Luisella Manfrino, ex designatrice regionale dei Giudici
di gara e di Walter Greco, responsabile regionale per le attività amatoriali.
«A dire il vero i nomi che circolano – dice la stessa Luisella
Manfrino – sono molti di più.
Oltre a quelli di Zanoni, Greco e
Caviglia infatti circolano anche
quelli di Gaibisso, Anselmo,
Saccu e Capello. Insomma è ancora tutto da decidere. Il presidente uscente Dogliotti ha comunque ben operato, ma ora
dopo tanti anni dedicati al ciclismo vuole passare la mano.
Speriamo che le società facciano una scelta utile a tutto il movimento».
La scelta di Zanoni potrebbe
essere importante per rilanciare
il ciclismo a livello provinciale:
Zanoni è un personaggio trascinante e vulcanico ed avrebbe
tutte le credenziali per dare una
forte spinta alle due ruote provinciali.
Il nome di Greco darebbe ancora credito al tradizionale
gruppo dirigente del ciclismo
savonese che ha prodotto negli
Al fine di tutelare il consumatore nel periodo delle vacanze
natalizie e come da mandato legislativo comunitario e nazionale, il Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di
Genova ha coordinato una ampia e complessa operazione di
vigilanza pesca a terra e in mare,
denominata “Aldebaran”, su tutta la filiera della pesca, sino alla
vendita al consumatore per garantire il rispetto delle normative, tutelare l’ecosistema marino, le risorse ittiche e la freschezza del pescato immesso
nel circuito di vendita al dettaglio e all’ingrosso.
Dal 13 al 16 dicembre, le unità
della Guardia Costiera hanno
controllato 65 unità da pesca. A
terra, con la partecipazione di
tutti i Comandi dipendenti dalla
Direzione Marittima di Genova,
sono state effettuate 211 verifiche nei centri di distribuzione.
Le violazioni amministrative
accertate sono state 15, mentre
le notizie di reato inoltrate
all’Autorità Giudiziaria sono
state 5.
L’operazione complessa appena conclusa è l’ultima di un
anno di intensa attività volta al
controllo delle specie ittiche. Si
riportano di seguito alcuni dati
molto significativi. Nell’anno
2004 le Autorità marittime liguri
hanno sequestrato 1.044 chilogrammi di pesci e molluschi sotto misura. Sono state accertate
anche alcune frodi in commercio. La più ripetitiva è riferita alla vendita del novellame di pesce cinese poi etichettato come
bianchetto. 1980 metri di rete
sono stati sottoposti a sequestro, sia per maglie irregolari,
cioè più strette del consentito,
che per pesca a strascico entro
la fascia dei 50 metri di profondità.
L’attività di cui sopra continuerà anche nel prossimo anno
al fine di contrastare la pesca di
frodo e le immissioni sul mercato di specie non consentite.
Particolare cura si è posta nelle
ispezioni delle etichettature che
devono riportare, oltre la specie
in vendita anche ove essa è stata pescata o allevata.
Volley
Consueto appuntamento con
le manifestazioni di volley organizzate dalla nostra associazione nel periodo prenatalizio, patrocinate dal comune di Alassio:
il Torneo Nazionale Under 13
dell’Immacolata, disputato il 4 e
il 5 dicembre al Palalassio.
non hanno risparmiato energie
per ottenere il massimo dei risultati. Folto il pubblico e gli accompagnatori. A tutti gli atleti
oltre merenda e bevande, è stato consegnato un omaggio, ricordo della giornata, offerto dal
Comune.
anni ottimi presidenti quali
Olivero e Dogliotti.
Silvio Caviglia rappresenterebbe invece una scelta radicale: lasciando perdere i nomi dei
vecchi dirigenti si svecchierebbe l’ambiente e si aprirebbe il
campo alle nuove leve dirigenziali.
Scegliere Luisella Manfrino alla presidenza della FCI provinciale potrebbe infine rappresentare la soluzione migliore per il
comitato di Savona: affidare
questa carica per la prima volta
ad una donna sarebbe un segnale rilevante nell’ambito delle
tanto sbandierate (e poco realizzate) pari opportunità. Sarebbe anche un modo, pur nel rinnovamento, di dare un certo riconoscimento di stima alla vecchia guardia del pedale della
quale, in un certo senso, fa parte la stessa Manfrino, da oltre
vent’anni impegnata a vario livello nel settore ciclistico.
A decidere sarà comunque
l’assemblea provinciale che è
stata convocata per il prossimo
4 febbraio e che sarà anche
un’occasione per fare il punto
sulle nuove normative federali
per le varie specialità.
«Ogni anno – dice Walter
Greco, responsabile per il settore amatoriale – è sempre più difficile organizzare manifestazioni ciclistiche. Ad esempio società come il DLF Albenga o l’UC
Dianese-Garlenda, che in passato riuscivano ad allestire decine
di corse ogni anno, ora devono
affrontare tutta una serie di difficoltà, problematiche burocratiche ed ostacoli che spesso possono, anche ai più appassionati,
far passare la voglia di organizzare qualsiasi tipo di gara».
Claudio Almanzi
Manifestazioni Ge.S.Co. Spa
Gli ultimi giorni dell’anno hanno regalato alla GE.S.CO. Spa, che
gestisce da anni gli impianti sportivi del Comune di Alassio, le attività sportive della Piscina comunale e del Palalassio Ravizza, e gli
spettacoli teatrali, grosse soddisfazioni ed alcune preoccupazioni sanate dall’intervento del presidente, rag. Vincenzo Zarrillo
che hanno ristabilito tranquillità
e ribadito la serietà dell’azienda.
Il cartellone delle iniziative inizia lunedì 20 dicembre con il primo spettacolo teatrale della
Rassegna Teatrale 2004/2005
programmata presso il Palazzet-
sia in palestra che in piscina. I
sessanta invitati, hanno avuto la
possibilità di scambiarsi gli auguri, di gustare un ottimo fritto
misto e portare a casa, oltre che
il ricordo di una bella serata, il regalo del classico panettone che
ogni anno l’assessorato alle politiche sociali fa trovare sotto l’albero dei partecipanti che diventano sempre più numerosi. Alla
serata ha partecipato tutto lo
staff tecnico della GESCO che
con professionalità e devozione
segue ed organizza tutte le attività ricreative sia in palestra che
in piscina.
to dello Sport con la magistrale
interpretazione di Jonny Dorelli
e la sua compagnia che ha presentato “I ragazzi irresistibili” di
N. Simon. Lo spettacolo seguito
dagli affezionati abbonati, ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico e l’intervento del
sindaco Marco Melgrati che ha ribadito gli sforzi dell’Amministrazione per offrire agli alassini una
rassegna che ogni anno porta ad
Alassio i nomi più prestigiosi del
teatro italiano. Per la GESCO e lo
staff spettacolo che si occupa
dell’organizzazione delle serate,
un riconoscimento della professionalità profusa in questi anni
premiata sia dall’Amministrazione che dal pubblico sempre più
numeroso.
Il 21 dicembre l’inaugurazione
del Centro socio-ricreativo per
anziani e alle ore 20.00 grande festa al Circolo della Fenarina con
“cena di Natale” offerta a tutti gli
iscritti dell’Attività motoria per
la terza età che seguono i corsi
Ma le sorprese non sono ancora finite! Mercoledì 22 dicembre
alle ore 17.00 il gran finale: la festa della Scuola Nuoto presso la
piscina di Alassio che ha visto la
partecipazione di tutti i bambini
iscritti ai corsi di scuola nuoto
che si sono cimentati in vari giochi con vero spirito natalizio.
La festa è stata aperta dal presidente GESCO SPA, rag. Vincenzo
Zarrillo che ha ricordato ai genitori, mentre i bambini cominciavano
a giocare, gli sforzi di mantenere
sia la piscina che i locali puliti, funzionali e a norma di legge.
Comunque davanti ad un sorriso di un bimbo e la gioia di vedere un genitore giocare e diventare bambino, il presidente della
GESCO non ha potuto altro che
ringraziare di cuore tutti i partecipanti e lo staff della piscina.
Auguri e Buon anno e grazie alla redazione dell’Alassino che segue con particolare attenzione
tutte le nostre attvità.
Alassio Volley “A”.
Le partite si sono svolte sui
campi allestiti al Palazzetto e alla Palestra Don Bosco. 11 le Società intervenute, 14 le squadre
in campo. La società vincitrice
del torneo è stata il S. Orsola di
Alba che ha battuto l’Asti Volley; le squadre di Alassio si sono
classificate al 3° e 10° posto.
Domenica 12 dicembre per le
categorie Mini e Supermini
Volley, si sono confrontati oltre
350 piccoli atleti dai 6 agli 11 an-
Nell’attesa del Torneo dell’Epifania, che per chi legge si sarà
già svolto, in programma per il
4-5-6 gennaio ’05, cogliamo l’occasione per augurare un felice
2005 a tutti e ringraziare chi ci
ha dato un aiuto per il buon risultato di questi tornei: Frantoio Armato, Supermercato Diperdi, Pizzemporio, Torrefazione
Bavaro, Calzedonia, Il Fornaio di
Marchisio, Hotel Rio, Blueyes,
Spinnaker Uomo, Gioielleria La
Le finaliste del S. Orsola.
ni, di ventuno società provenienti dalla provincia di Imperia
e di Savona.
Il torneo si è svolto all’insegna
del divertimento e dell’impegno
agonistico da parte delle future
promesse della pallavolo che
Sfinge, Erboristeria l’Ape sul
Fiore ed il Bar del Palalassio,
non ultimo il Comune di Alassio
nella persona dell’Assessore
Fabrizio Calò.
Il Direttivo dell’Alassio Volley
GESCO SPA
UOMINI DIVERSI 25
a cura di Dante Schivo
Fotografia del documento originale.
La fregata “Agamennon” (veliero da guerra con due ponti, 32
cannoni da 18 libbre, armato con
tre alberi a vele quadre) con i colori della Royal Navy a riva, al comando di Horazio Nelson, quel
sereno mattino del 26 agosto
1795, di conserva con un’altra
fregata, una corvetta, un brick e
un cutter della RHM, filava di bolina stretta ad una splendida andatura, sollevando un’onda di
spuma bianca che faceva sembrare ancor più blu il blu del mare sul quale navigava. La squadra
navale era passata a meno di 500
metri dalla punta di un isolotto
tondeggiante sulla cui sommità
erano, come appollaiate, ben visibili un palazzotto bianco e una
torre di avvistamento. «Gallinara
island?» «Aye, aye, sir. L’isola
Gallinara e… a Ponente Capo
Mele, sir». Con il cannocchiale
puntato verso terra, appoggiato
sulla bigotta della sartia più vicina, il più prestigioso rappresentante della marina da guerra inglese, osservava con particolare
interesse una lunga serie di casette chiare che parevano cercare, tra ciuffi di rigogliosa vegetazione, lo spazio per guardarsi nello specchio ceruleo che le fronteggiava. «Alassio?» «Aye, aye
Sir». La RHM fregata accostò e
sull’allineamento determinato
dal rilevamento del santuario che
spiccava sulla montagna e il campanile della chiesa più grande,
cominciò ad ammainare il belvedere ed il contro belvedere ed ad
allentare le scotte di tutte le vele
di strallo, del controfiocco e della
trinchettina. La velocità dell’Agamennon calò di colpo. «Giù velaccino e controvelaccino, velaccio
e controvelaccio e pronti a mio
ordine a prendere a collo le altre
vele. Voglio levare tutto l’abbrivio, prima di dar fondo». «Aye,
aye Sir». Continuando a guardare
con il suo cannocchiale “lungadistanza”, Nelson pensava che
Alassio era un piccolo ma lungo
paese ripetendo tra di sé, a sua insaputa, l’espressione usata pochi
giorni prima da Napoleone Buonaparte nel suo breve soggiorno
in questo bel sito: “Alassio, c’est
une ville longue”. Erano, ormai,
ben visibili undici navigli, uno dei
quali, una corvetta (nave a vela
da guerra con due alberi a vele
quadre un solo ponte di batteria
che era quello di coperta con 16
cannoni da 12 libbre e 4 carronate da 8 lb, battente bandiera francese). (La lettera sopra riprodotta, scritta in quell’occasione, è
stata “battuta” da Christie’s, insieme ad altre lettere, incluse due
a carattere amoroso per Emma
Hamilton, in una recentissima
asta, per un prezzo, in sterline,
considerevole). Questa la missione di guerra di Nelson e della
squadra navale inglese: sorprendere e affondare le navi francesi e
della Neutrale Repubblica Ligure
nella baia di Alassio. Così scrive
Giovanni Battista Fontana, Alassino: «Nell’epoca che l’armata della Repubblica Francese, cioè nel
1795, aveva preso le linee del
Borghetto Santo Spirito per impedire il progresso all’esercito austriaco comandato dal Dewin stavano depositate in Alassio le sue
munizioni da guerra e da bocca.
Un giorno (il 26 agosto del 1795) in
cui erano giunti di Francia vari bastimenti carichi di provviste… con
l’idea di impadronirsene ed incendiarli, od anche di impadronirsi
dei depositi, le navi inglesi vennero nella rada di Alassio. Le fregate
si ancorarono prossime ed in faccia al centro del caseggiato, nel
mentre le scialuppe della flotta e i
legni minori manovravano per impadronirsi dei carichi dei bastimenti che si trovavano ancorati
nei pressi di un bel molo di pietroni ignudi, in fondo al quale si ergeva, con l’aria di proteggerlo, un bel
forte cinereo. (La batteria S. Michele con due pezzi da 36 era l’unica che esisteva sull’arenoso lido)». Della trattativa di resa descritta nella lettera di Nelson, lo
scrittore degli «Annedoti patrii o
fatti illustri di alcuni Alassini antichi» e unico “farmacista” di Alassio Gio Battista Fontana, non fa
menzione. Dalla sua narrazione
del fatto, ancora una volta, invece, risalta la virtù dei Liguri, la loro capacità di ergersi con “gloriose azioni e forti” al di sopra degli
eventi dettando le regole anche
ad illustri personaggi che la storia ha reso immortali. Si sa infatti
che, in quella terribile giornata
estiva del 1975, i forti Alassini sulla quale sventolava la bandiera
della neutrale Repubblica Ligure,
non si schierarono a difesa dei legni francesi, malgrado fosse giunto da Porto Maurizio il rappresentante Chiappe, commissario
della Convenzione Nazionale di
Francia con l’ordine per la guarnigione Francese al comando del
Capo Battaglione Aggarat di impadronirsi dei cannoni e delle colubrine dei fortini alassini, per far
fuoco sulle “fregate” inglesi di
Horatio Nelson. Si può immaginare la febbrile trattativa, le minacce verbali e fisiche che gli alassini dovettero subire per non venir
meno al patto di neutralità con il
quale si erano legati. Fautore di
tutto questo fu il Marchese Onorato Ferreri al quale il Podestà di
Alassio si era rivolto. «Con due
bordate gli inglesi distruggeranno il paese mentre i nostri cannoni non riuscirebbero a scalfire loro le navi». Il Marchese, il quale
era dai francesi molto stimato e
ben visto così si espresse: «Non
permetterò giammai, mi ci vadano le sostanze e la vita. La salvezza della nostra Patria è il primo e
precipuo dei nostri doveri».
Chiappe e Aggarat furono convinti nel nome del principio che in
uno Stato libero, la Politica non
deve pronunciarsi sulla verità
bensì sulla migliore possibilità
d’intesa. Così le fortificazioni non
spararono e le navi inglesi,vedendo che Alassio stava nei limiti della più stretta neutralità, non solo
non cannoneggiarono le case, ma
rispettarono anche tre o quattro
legni alassini sul quale sventolava la ligure bandiera. «Cominciamo a Salpare». «Aye. Aye sir». «Appena spedata l’ancora, dirigiamo
con rotta sud» (Nelson pensava
già ad Abukir, dove sconfiggerà la
grande flotta francese e a Trafalgar come preludio di Waterloo o
semplicemente agli occhi azzurri
di Emma Hamilton?). «Aye, aye
Sir». Non ci sono altre pagine di
storia locale che facciano luce sugli avvenimenti del 26 agosto del
1975 ad Alassio; rimane l’interrogativo: Horatio Nelson non distrusse Alassio perché ottenne la
resa della Corvetta francese come aveva chiesto con la lettera
che abbiamo citato o perché, fedele alla prima regola del realismo, ragionò sul fatto che non bisogna mai chiedere più di quello
che è possibile ottenere? Per me
vinsero gli Alassini, Uomini
Diversi, Liguri fino in fondo. Per
me prevalse su tutto (l’Inghilterra
e la Francia) e su tutti (Nelson e
Napoleone) la capacità politica
del Marchese Onorato Ferreri,
Alassino.
Uomini Diversi - Continua
Mercoledì 19 Gennaio 2005
13
«L'ALASSINO»
L’ANGOLO DEL PERCHÉ 9
Comincia bene come tutti i
giorni. In questo posto privilegiato di Alassio mai c’è qualcuno
che arriva primo di un altro. E
tutti portano qualcosa. Il bello è
che, qui, in questo luogo incantevole, tutti si informano, tutti
leggono ma soprattutto, tutti
amano il loro paese. «Vorrei che
leggeste… anzi voglio leggervelo… Anna Maria Olcese…
Biblioteca Adelchi… “La Lente
Oscura”… sentite: parla della
Liguria: “La gente è naturalmente
corretta, il paesaggio è la bellezza
stessa, divenuta mare, spiaggia,
collina. Ma la sensazione d’estraneità rimane e trova la sua origine nell’assurdità di questa bellezza, nella sua perfezione e incomunicabilità assolutamente al di
fuori dell’umano”».
Sempre bella la nostra terra;
bella perché indecifrabile, o meglio non sempre comprensibile
da chi non la vive. Quell’acqua
che ad intingervi il dito, sembra
debba uscirne turchino, quel cielo la cui luminosità è degna di secoli passati, quel verde esercito
di monti e colline ai cui piedi riposano, entro insenature mirabili, come incrostazioni di corallo,
porticcioli, spiagge e paesi; quel
silenzio che la notte o all’alba,
ghiaccia i colori, ricamato soltanto dal respiro prolungato del
mare su spiagge vuote e risplen-
denti… «Non sono più cose di
questo mondo: non ne hanno i limiti, la precarietà, la durezza,
l’angoscia… Non sono l’oggi, ma
l’ieri. Un ieri rimasto miracolosamente intatto». «Intatto, è una
tua opinione. Intatto?… d’inverno forse…» «D’estate? La spiaggia intasata di ombrelloni non è
più un posto per i turisti; il nostro mare la nostra spiaggia rivelano, d’estate, un suo volto animale frutto di almeno dieci anni
di testarda e approssimativa imitazione USA». «Ma la cosa che
non riesco a capire è l’assurda
propensione a testimoniare la
bellezza, unica e rara, con fotografie di spiagge piene di sedie a
sdraio, lettini, ombrelloni solari
variopinti… e il mare irraggiungibile diviso dal sogno di refrigerio del bagnante da un autentico… percorso di guerra».
«È per questo motivo che turisti stranieri ci hanno in parte abbandonato?» «E i nostri imprenditori cercano il nuovo, il divertente… incredibile organizzano
giochi di spiaggia… trasferiscono i rumori e le ansie cittadine,
di tutta quella rete di convenzioni, di obblighi, di interessi, e di
preoccupazioni che sono il prezzo che ciascuno di noi paga al viver civile. E che vorrebbe scordare… almeno in vacanza. Non
uno spazio per la poesia, non
uno spazio per guardare il cielo,
non la possibilità di pensare in
pace…». «Ma che razza d’imprenditori sono…». «Sono capitato, come un baule… come propriamente dicevano ad Alassio… cumme in baullu… ad
Atlanta, tra un aereo e l’altro,
cumme in baullu, mi hanno fatto
visitare la città della CNN e della
Coca Cola e (avevo ancora negli
occhi e nel cuore la mia Alassio)
mi era sembrato un territorio
fatto di parcheggi di cemento armato pressoché senza colori,
aiuole e giardini… E la famosa
“landscape architecture?” chiesi
all’agente che mi accompagnava». «Dopo le Olimpiadi. Fu la risposta». «Chissà se la città americana è diventata un contemporaneo regno del bello; chissà se
gli abitanti di quella grande città
si sentono, oggi, in mezzo alla
natura senza scendere dalla loro
auto?». «Ma nui e duvemmu pensò a-a Arasce…; a sentite ti, u pò
de sentì quelli veggi chi me dixevan: “va dau bittegò a cattò due
palanche demuru pistu. S’u nu
ghe l’ha pistu fattelu pistò.”». «I o
fascevan pe rie». «Anche nui l’autra vota e ammu parlau dell’aigua
da beve e intanto… e-e nu l’hammu faitu per rie… ma intantu u
Scindicu d’Arasce u la replicau, a
u Cunseu Cumunale, che l’aigua
a-a custurà ciù du duggiu…». «Ma
è una cosa normale. L’ho letto su
Famiglia Cristiana: Un’interrogazione parlamentare sui rischi
della privatizzazione dell’acqua
è stata firmata da 24 Senatori
dell’intero schieramento politico così recita: “Andando al di là
dello spirito della legge 36 del
1994, alcuni Ato (ambiti territoriali ottimali) stanno di fatto
consegnando la proprietà del ciclo idrico integrato a gestori privati aprendo la strada ad una
brutale speculazione finanziaria”. A guadagnarci, continua
l’articolo firmato, sarebbero le
“corporation” del settore idrico,
multinazionali alleate delle ex
municipalizzate che realizzano
ingenti profitti su un bene comune». «Ad Alassio non sarà così…». «Aspetta, aspetta… ho letto sulla cronaca della Valbormida della “Stampa 24.11.2004”,
in un incontro “Acqua bene comune per il futuro delle Bormide
e delle sue genti”, alla presenza
degli assessori delle province di
Savona e Alessandria, il Prof.
Riccardo Petrella ha invitato le
comunità locali a difendere senza paura il valore dell’acqua come bene comune contro ogni
tentativo, più o meno mascherato di privatizzazione». «Ma u nosciu Assessure u gh’era?».
Dante Schivo
LUTTI CITTADINI E NECROLOGI
FRANCESCO NATTERO
(PANCECHIN)
CATERINA
GROLLERO (ADA)
1/6/1924 - 14/12/2004
5/7/1926 - 1/12/2004
Dopo una vita dedicata al lavoro e alla Famiglia e alla sola distanza di
14 giorni l’una dall’altro, sono mancati i coniugi Ada e Francesco. Al cordoglio dei famigliari vuole aggiungersi, sincero, quello dell’A.V.A.
E così sei voluto andare via anche
tu. Non sei proprio riuscito a restare
più di dodici giorni su questa terra
senza la tua sposa. Lo sai qui da oggi non sarà più la stessa cosa senza
di te, senza i tuoi piccoli gesti pieni
di amore, senza il tuo sguardo di persona umile che non ha mai chiesto
nulla alla vita, senza i tuoi racconti di
vicende passate con amici e colleghi
dei bei tempi.
Per quanto ci riguarda siamo pieni di tuoi ricordi, sei stato un maestro di vita e rivolgendo lo sguardo
verso uno di quei muri che tanta fatica ti hanno procurato, ma che ti
hanno reso fiero del tuo lavoro, non
dimenticheremo mai di rivolgerti un
pensiero.
Sicuramente qualche lacrima ci
solcherà il volto, ma nel nostro cuore la fierezza di essere stati cresciu-
ti dal tuo amore di persona umile
prenderà il sopravento.
Sei stato e sei tuttora per noi il pilastro della famiglia; il dispiacere
per la tua perdita della gente che ci
sta intorno non ha fatto altro che
rafforzare la nostra convinzione di
esser vissuti fino ad oggi vicino a
una persona meravigliosa. Queste
parole forse ti avrebbero un po’ imbarazzato, ci avresti detto che tu
non sei un signore che si merita questi encomi pubblici ma a noi sembra
il minimo per tutto quello che ci hai
insegnato. Ti salutiamo ora sperando che qualche ricordo di noi ti sia
rimasto impresso nel cuore e che ti
tenga compagnia nel lungo viaggio
che hai intrapreso da poche ore. Ti
vorremo sempre bene.
Ci ha lasciato alla veneranda età di 91
anni, proprio all’alba del nuovo anno, GIULIANA DEGL’INNOCENTI Ved. Berruti, fedelissima “alassina” di adozione fin dalla
più tenera età. La ricordano a coloro che
la hanno conosciuta ed apprezzata le figlie Angela e Nuccia con tutti i parenti.
Anche l’A.V.A. si unisce nel cordoglio.
LINA MERENGHETTI
17/1/2004
19/9/2001
Un carissimo saluto ai nostri speciali genitori, il vostro ricordo resterà per sempre nei nostri cuori e la vostra guida ci accompagnerà fino a quando ci incontreremo un giorno. Costa Lupara non è più la stessa senza di Voi.
Le vostre figlie Marina e Carla
LUCIANO BRAIDA
SERGIO PONZO
2/1/2004 - 2/1/2005
15/1/2000 - 15/1/2005
Ad un anno dalla tua scomparsa sei sempre nei nostri cuori e nei
pensieri di tutti coloro che ti volevano bene. La moglie Maddalena,
i figli Teresa e Gianni.
Sono ormai passati cinque anni
ma il suo ricordo è sempre vivo
nel cuore di chi l’ha conosciuto
come uomo e come medico per la
sua sensibilità, umanità e professionalità.
Il vuoto della sua scomparsa resterà incolmabile.
•••
DINO
RAITA
2003 - 2004
Mese di dicembre 2004
anni 92
anni 87
anni 74
anni 84
anni 81
anni 89
EGIDIO PRADA
Tuo figlio e tuo nipote Enrico
GIULIANA
DEGLI’INNOCENTI
VED. BERRUTI
BARONE Enrichetto
BRIATORE Dandolo
BRUSACHETTO Franca
CAPPELLO Maria
GENNARI Pierina
GONELLA Olga
ANNIVERSARI
GROLLERO Caterina
NATTERO Francesco
PELLISSETTO Margherita
PERTILE Antonio
SIRI Genesio
VINAI Angelo
anni 78
anni 80
anni 77
anni 75
anni 77
anni 99
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari.
Nell’anniversario della scomparsa lo ricordano con immutato affetto: la moglie, i figli, la sorella, il fratello, cognati, i nipoti
e parenti tutti.
•••
14
«L'ALASSINO»
Specie ittiche della
Baia del Sole
Trachina o Pesce Ragno
(Trachinus) - (Tròxina)
Nel nostro mare vivono tre
specie di questo pesce inconfondibile che fra il capo e la
pinna dorsale sul dorso, in un
ventaglietto nero, ha tre aculei
velenificati e dolorosissimi sì
che prima di slamarlo è necessario ucciderlo. Ha anche aculei
veleniferi sulle branchie. Le tre
specie sono: la vipera (con macchie azzurre e rosa), la drago
(con macchie marcate in nero),
la minore (piccola senza macchie ma con riflessi argentati).
La drago può superare il chilogrammo di peso.
Si pesca con canna da lancio
nel fondale sabbioso. Carne ottima.
Esca: verme, pesce, polpa –
Aramtura: a/b/c
Amo: 6/15 – Filo: 020/030
Mercoledì 19 Gennaio 2005
Tradizionale festa
dell’olio nuovo
Ormai le date del 7 e dell’8 dicembre sono diventate una ricorrenza tradizionale per la festa dell’olio nuovo al Frantoio
Armato di via Solferino.
Allegria, simpatia ed amicizia
per due giorni sono state protagoniste indiscusse in questo
“gombo” artigianale. Quest’an-
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
(passito di Pigato), “Rubino di
Aleramo”; Sartori ha aperto un
“Wine bar” nella torre saracena
della fattoria e organizza manifestazioni culturali come la presentazione di libri di noti autori.
Le due giornate sono state rallegrate dal complesso musicale
“I Cantarasce”: Luciano Raita al-
Trachina o Pesce Ragno
Alcuni... fedelissimi alla festa annuale del frantoio ARMATO (2004).
DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO
no la produzione è stata abbondante e le olive sane: frante a
freddo esaltano il gusto e mantengono tutte le proprietà organolettiche rendendo un ottimo
prodotto.
Leccornie di tanti tipi, tartine
al paté di olive, pesto, pomodoro e altro, soprattutto la calda
ottima farinata, hanno deliziato
il palato al numeroso pubblico
di amici e turisti, richiamati da
questo avvenimento. Il tutto accompagnato dal prestigioso vino della premiata Azienda Agricola Sartori di Torre Pernice
(Albenga): Pigato, Rossese,
Vermentino, “Oro di Aleramo”
la chitarra e Bruno Sibona, quest’anno rinforzati da Filippo
Pomella), che hanno eseguito
popolari canzoni liguri.
Apprezzatissimo quest’olio
nuovo, che veniva fatto assaggiare, ricavato dalle olive delle
nostre campagne, fatto con
passione dalla nuova generazione di frantoiani. Grazie alla
signora Laura, a sua figlia
Alessandra, che con il marito
Giordano e tutta la famiglia,
hanno ancora una volta voluto
offrire un momento di autentico svago a tutti gli intervenuti.
C. C.
SINTESI ANNO 2004
Prima di schematizzare i fenomeni meteorologici di tutto l’anno, mi pare utile
dare qualche informazione sul mese di dicembre.
DICEMBRE 2004:
Pressione media: 759,2 mmHg
Temperatura media: 12,5 °C; le medie nelle tre decadi: 13,8
°C nella prima e nella seconda; 10,1 °C nella terza.
Temperature minima assoluta del mese: +7,0 °C alle ore 7 del
giorno 26.
Umidità media: 45%. Giorno più secco: 11 dicembre con 5%
di media.
Precipitazioni: 50,0 mm; 6,2 mm di pioggia nella prima decade; 43,8 mm nella terza decade
Giorni sereni: 16; giorni coperti: 4
Eliofania: 128,3 ore; media giornaliera: 4,1 ore; sole limpido medie decadali: 1,7 ore nella prima; 6,2 ore nella seconda;4,5 nell’ultima.
SINTESI ANNUALE:
Pressione: 758,7 mmHg
Temperatura media: 17,4 °C;
- minima assoluta: +4,8 °C alle ore 10 del 30 gennaio;
- massima assoluta: 30,2 °C alle ore 18 del 20 agosto.
Dicembre con 40%; più umida: la prima di ottobre con 84%.
Precipitazioni totali: 471,8 mm; mese meno piovoso: marzo con 4,8 millimetri; più piovoso; aprile con 123,2 mm.
Eliofania totale: 2351,9 ore di limpido sole con media mensile 196,0 ore e media giornaliera 6,4 ore. La prima decade di
dicembre ha fatto registrare solo 1,7 ore di media; la seconda decade di luglio presenta una media di 11,7 ore di limpido
sole. Luglio è stato anche il mese con maggior eliofania (322,0
ore), mentre febbraio è il fanalino di coda con 93,5 ore.
Giorni sereni: 199.
Giorni coperti: (ma non sempre senza qualche presenza di
sole): 50.
Il mese più povero di giorni sereni è stato ottobre con 8
giorni, i più generosi sono stati i mesi di luglio e di agosto con
lo stesso numero di 23 e 23 giorni.
Poche le novità nell’arco dell’anno; voglio ricordare l’insolita abbondanza di sabbia rossa del deserto caduta con la
pioggia dei giorni 20 e 21 febbraio e il rarissimo fenomeno della nebbia che ha avvolto, anche se tenuamente, la nostra Baia
per alcune ore del giorno 18 marzo.
Sembra che non ci sia altro da aggiungere.
Posso solo ripetere quanto già detto tante altre volte: sembra che la Natura abbia un “occhio di benevolenza” per questo angolo di Liguria.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Inverno alassino
1° gennaio 2005 ore 11.15 dai bagni Molo.
Valide terapie dei nonni
La santoreggia profumata e afrodisiaca
(Satureja montana – Pàrseghetta)
Pianta aromatica che predilige
le regioni mediterranee soleggiate. Spande un gradevolissimo
profumo.
Contiene sostanze molto attive
che si ritrovano anche nel timo,
nell’eucaliptus e nel serpillo. È antisettica, espettorante e tonica.
Fu ritenuta per lungo tempo
uno stimolante psichico e fisico e
anche un afrodisiaco. Studiosi di
etimologia fanno derivare Satureja dal termine: satiro.
Per le sue proprietà carminative è un ottimo condimento che facilita l’assimilazione degli alimenti ricchi di fecola.
Per il suo potere antibiotico fa
tollerare all’intestino le carni frollate. Si conserva in mazzetti da
sminuzzare sulle vivande.
Esiste un’altra specie di santoreggia, quella hortensis, che ha simili proprietà.
In una tiritera antica qui da noi
si recitava:
O perseghetta dau to
celeste udù
all’ommu porta salüte,
poxe e amù.
(O santoreggia dall’odore celeste
– porta all’uomo salute, pace e
amore)
Una preda
eccezionale
I complimenti
all'amico "Ernesto"
per la magnifica
cattura; uno
splendido
esemplare di spigola
(branzino)
catturato con la
canna dal molo
"Bestoso"
(74 cm di lunghezza
per Kg 6,200
di peso) e spiaggiato
dopo un lungo
combattimento.
•••
Pessö
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alla Redazione
entro la fine
di ogni mese
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ne «L'Alassino»
del mese successivo.
A.V.A.
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