Giugno - Associazione Vecchia Alassio
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Giugno - Associazione Vecchia Alassio
ANNO XLIX - N. 6 Mercoledì 17 Giugno 2009 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (foto di Daniele Moreschi) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it 1a FESTA DELLA COLLINA Alassio fra Musica e Poesia 2009 “TORRE DI VEGLIASCO” La sera del 28 maggio u.s. nel Salone Parrocchiale S. Ambrogio (g.c.) affollata di un pubblico attento e partecipe si è svolta la diciannovesima edizione di “Alassio tra musica e poesia”. Ideata dall’AVA e dal prof. Tommaso Schivo, che fino a due Che Alassio non sia solo mare, spiaggia, locali e turismo, ma anche collina e, soprattutto Alassini e vita cittadina, è comunque la si voglia pensare, una realtà, oggettiva. In questi ultimi decenni, tuttavia, le politiche cittadine hanno dimenticato ciò che consideravano solo un optional non redditizio, piuttosto che un valore aggiunto, a favore dei consueti e “sicuri” luoghi comuni. Un paese senza un’anima, è come fare un regalo senza accompagnarlo con le migliori intenzioni: non ha senso, manca l’essenza. Da sinistra: A.V.A. - S.O.M.S. Moglio - Alpini - Bike - S.O.M.S. Solva Assessore Loretta Zavaroni - A.R.E.S. - C.A.I. MOSTRE Sala Carletti ESPONGONO dal 16 al 30 giugno Francesco Murlo ••• dal 1° al 10 luglio Ettore Ghiringhelli ••• dal 11 al 20 luglio Claudio Cattaneo (continua a pagina 2) I numerosi partecipanti. to inizio il nostro paese, ed è lì che il gruppo ha voluto festeggiare l’inizio di un rapporto tra tutti coloro che amano Alassio, che lavorano per Alassio, che ci abitano e che vogliono viverla, davvero. Tutti insieme, dai bambini ai meno giovani, membri del gruppo, esponenti di altre associazioni, l’assessore Loretta Zavaroni, e… per non farsi mancare proprio niente: non si può dire che non ci fosse nemmeno un cane! Anzi: ce n’erano ben 2!! Con una bella merenda a base di prodotti tipici alassini fatti da Nell’anima di Alassio, però, credono alcuni gruppi di volontariato, che si occupavano, singolarmente, di quella parte non considerata turistica, e, quindi, tralasciata: la COLLINA. Da incontri tra i diversi gruppi, l’intenzione comune di voler fare qualcosa per il proprio paese e per i suoi abitanti, e la disponibilità di ciascuno, ad operarsi, in prima persona, per quest’obbiettivo, li ha spinti a creare un nuovo gruppo unico, capace di contenerli tutti. È così che nell’autunno del 2008 nasce: ALASSIO IN CORNICE composto da: ALASSIO BIKEALPINI-A.R.E.S.-C.A.I.-S.O.M.S. Moglio- S.O.A.M.S. Solva, sotto anni or sono l’ha anche magistralmente presentata, la manifestazione intende porsi come un complemento dell’altra grande serata AVA, quella di “Ritruvammuse insemme”, che si (continua a pagina 2) La fine dello spettacolo. (FOTO ROMANISIO) A.V.A. - PRANZO SOCIALE 8 GIUGNO 2009 A dir poco… entusiasmante per l’affluenza impensata per la coralità dei numerosissimi Soci intervenuti, domenica 7 giugno, al ristorante “IL CASTELLO” della mitica Marilena e Famiglia. Dopo la S. Messa celebrata da Mons. De Canis (con le sue toccanti parole di augurio per l’A.V.A.) tutti a tavola con la pre(continua a pagina 2) continua a pag. 2 Il taglio della torta. I bike. l’egida dell’AVA, con il fine di coordinare al meglio le energie e gli interventi sulla collina, offrendo collaborazione agli Assessorati all’Ambiente e al Volontariato. Il 14 maggio 2009, il neo gruppo, in un incontro nella sede dell’AVA, si presenta agli operatori economici e turistici della città, con la speranza di promuovere una feconda collaborazione, e rendere la collina più accessibile e fruibile ad abitanti e a turisti, sempre più sensibili alle meraviglie del nostro ambiente Il 30 maggio 2009 si è svolta la 1° Festa della Collina – gambe in spalle alla Torre di Vegliasco, pubblicizzata sia tramite locandine che su siti e blog internet, tra cui anche Facebook. A piedi o in bici, da Alassio, Moglio e Solva, con la speranza di far conoscere le varie mulattiere e i sentieri che percorrono la collina, e, così, far apprezzare, sempre di più, le grandi bellezze del nostro paese. La Torre di Vegliasco, è stata scelta per il suo valore simbolico: è lì che, secondo la leggenda, con Adelasia e Aleramo, ha avu- ALASSIO ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO Questo è lo stand allestito dallo Studio Gioberti presso la Fiera del Libro di Torino (11-14 maggio 2009) per il Comune di Alassio – Assessorato Turismo e Cultura e Biblioteca civica, che anche quest’anno ha riscosso un lusinghiero successo. Nell’ambito della Fiera l’Assessorato ha organizzato tre eventi significativi: il Convegno “Il giornalismo in libreria – Nuove tendenze e nuovi protagonisti del mercato” coordinato da Giuliano Vigini, Editore, Saggista, Docente universitario; la presentazione del libro “Carlo Levi ad Alassio: inventario delle carte”, a cura di Luca Beltrami (Università di Genova); il conferimento allo storico inglese Donald Sassoon del Premio “Alassio Internazionale” 2009. Angolo di Daniele La Corte Nuove elezioni, vecchi problemi Il dado è tratto. Di fronte al risultato delle elezioni provinciali l’emergente è Luca Villani. La città ha riconfermato fiducia al sindaco Marco Melgrati (ormai con la strada spianata per la Regione) ma gli ha anche fatto sapere che il giovane odontoiatra potrebbe essere il candidato sindaco del centrodestra nella prossima tornata elettorale all’insegna del “patto d’acciaio” tra Pdl e Lega Nord. “Alassio più tua” si è, invece, disintegrata. Dopo la “Vespa” anche nella coalizione capitanata da Giancarlo Garassino, la logica partitica ha avuto il sopravvento spaccando la coalizione con un “rompete le righe” anticipato. La corsa alle poltrone ha di nuovo vinto. L’opposizione consiliare alassina si è dissolta dando spazio al gioco assurdo della divisione che ha, così, lasciato campo libero alla riconferma di Melgrati come tra i più votati della provincia. Villani è la sorpresa, è il voto dato al giovane dalla faccia pulita a prescindere dal suo recente credo leghista (prima era con Casini). Però è in maggioranza e condivide le scelte di chi governa, tanto che potrebbe, per primo, minare l’egemonia del popolo della libertà nostrano, frenando la compagine dei tanti sempre in cerca di un posto al sole e della raccomandazione all’insegna del nepotismo più sfacciato. Ma alle elezioni comunali mancano ancora due anni e il “delfino” di Melgrati ha ancora molto tempo per riflettere. Il futuro è ancora tutto da scrivere. Ora, in attesa degli eventi, dobbiamo, più che mai, rimanere con i piedi per terra. Così, visto quanto i cittadini amano chi governa, è bene ricordare loro che sarebbe importante insistere sulle tante cose ancora da fare e da non fare. I grossi camion continuano indisturbati a distruggere le strade collinari, con gravi danni per le infrastrutture. Primo dissesto: nel cuore di Solva c’è un muro pericolante, a causa del passaggio dei “bisonti”, sta per essere ripristinato a spese della collettività per un costo di 135 mila euro (circa 260 milioni di vecchie lire). Perché i lavori non vengono fatti pagare alle imprese edili che hanno creato il dissesto? La spiaggia è da “stato di calamità”, ma è logico pagare con soldi pubblici chi ha trasformato gran parte dell’arenile in area bar-ristorante? Senza spiaggia non si fa turismo, questo è vero, ma sulla sabbia, quando tornerà, non sarebbe meglio riposizionarci solo cabine, sedie a sdraio e obrelloni? Poi c’è l’arredo urbano e la segnaletica stradale da rispettare. E ancora: è logico permettere a un container di essere trasformato in agenzia immobiliare a lato della più bella piazza di Alassio? È elegante abbandonare detriti, per settimane, in uno “scarrabile” a due passi dal mare? È giusto permettere centinaia di discariche abusive all’aperto sulla panoramica di San Bernardo, come su quella per Vegliasco-Cavia? Queste e tante altre domande sono senza risposta da tempo. Questa, però, è anche una delle tante realtà che contraddistinguono Alassio. Come quella dell’elettorato che mugugna, si arrabbia e impreca, ma poi si “tappa il naso” e vota... 2 «L’ALASSINO» 1a FESTA DELLA COLLINA (segue dalla prima pagina) Alassini, focacce e torte, andati letteralmente a ruba, offerti da: Hotel Aida – Ristorante Panama – Ristorante “Castello” della Madonna delle Grazie – Hotel Corso – e con un bel bicchiere di bibita, si è festeggiato il 1° traguardo del gruppo, la prima grande vittoria, che, l’amare il proprio paese, e il lavorare tutti insieme per ottenere un risultato, prima o poi, porta. Grazie a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno partecipato! Vi aspettiamo con lo stesso entusiasmo per la 2° Festa della Collina! N.d.R. L’AVA ricorda che alla riuscita di questo importante 1° traguardo del gruppo “Alassio in cornice” hanno contribuito l’assessore all’ambiente Marco Salvo e l’assessore al volontariato Loretta Zavaroni, che con la determinazione e l’entusiasmo che la contraddistinguono, ha seguito dall’inizio sino alla manifestazione finale tutte le tappe, aiutandoci a superare quegli intoppi burocratici che inevitabilmente accompagnano ogni iniziativa pubblico-privata. Ciliegina sulla torta, ora “Torre Adelasia” è visibile anche la notte, grazie all’impianto d’illuminazione realizzato dal Comune. ALASSIO FRA MUSICA E POESIA (segue dalla prima pagina) svolge nel periodo natalizio. Infatti “Ritruvammuse” è unicamente dedicata al dialetto alassino, mentre la serata di maggio si apre anche e soprattutto ai poeti locali che scrivono in lingua italiana. Dopo l’introduzione del presidente dell’AVA Carlo Cavedini che ha illustrato le finalità dello spettacolo, ha preso la parola il prof. Andrea Gallea che ha condotto molto brillantemente la serata presentando i poeti e i musicisti. E vogliamo incominciare dai poeti, che citiamo in ordine d’entrata. Luciano Raita ha letto due poesie di Santino Bruno Pezzuolo, tratte dal libro “Nostalgici versi di un vecchio prodiere”, già vincitore di un premio nel Concorso “Autori per l’Europa”. È seguita Marinella Reale, una poetessa che riesce ad inserire ed amalgamare il sentimento nelle attente descrizioni naturali. Giuseppe Guarino poi ha presentato due sue composizioni permeate di uno scavo psicologico che vuole tendere all’essenza delle cose. Ettore Ghiringhelli ha poi letto tre sue composizioni, contenute nel bellissimo volumetto “Bianchi Cavalli” poi presentato ufficialmente il 12 giugno. Ghiringhelli è un notissimo ed apprezzato pittore, che ha cercato anche di coinvolgere molte persone nella passione della pittura con il suo attivo insegnamento. Ora si presenta anche con le sue poesie da cui si vede come l’arte possa essere totale, quando l’artista, con pochi tratti di pennello o di penna sappia svelare i paesaggi interiori dell’anima. Dopo la lettura di un brano poetico italiano scritto dall’autore sudamericano Miguel Viola (che non ha potuto presenziare alla manifestazione) è stata la volta di Antonio Boscione, una delle voci più importanti e intriganti della poesia ad Alassio. Boscione ha spiegato come il suo poetare in italiano sia in realtà un ritorno alle ori- gini, perché aveva iniziato nella lingua nazionale ed è passato al dialetto perché appunto a “Ritruvammuse” non avrebbe avuto altrimenti spazio. Nota del redattore: E meno male che è stato obbligato a scrivere poesia in dialetto, perché ha lasciato, nel settore, segni indimenticabili. Ultimo poeta della serata il regista e l’organizzatore della stessa, il nostro fertile commediografo e scrittore ufficiale dell’AVA, Gianni Croce, il quale ha presentato due sue toccanti composizioni sul rapporto fra la modernità e un’Alassio ideale che forse non c’è più, ma che è rimasta ben salda nel suo cuore. Infine Croce ha letto una sua pregevole versione dialettale della poesia “Via Fugassa” di E. Ghiringhelli. La parte musicale della serata è stata svolta molto egregiamente dal famoso duo di chitarre Guido e Luciano Rizzo, i quali hanno letteralmente incantato il pubblico spaziando dalla musica classica alle canzoni, alla musica di intrattenimento, dimostrando un’abilità che si consolida con gli anni. Hanno anche presentato una loro nuova canzone intitolata “Il Muretto di Alassio” che è un nuovo omaggio al monumento alassino, e che dà il titolo ad un CD uscito recentemente per opera dei Fratelli Rizzo. Al termine della manifestazione il presidente Carlo Cavedini ha ringraziato i poeti e gli artisti partecipanti, oltre al parroco Don De Canis, che gentilmente ha messo a disposizione il salone e all’assessore L. Zavarroni, sempre vicina all’Ava e alle sue attività. Durante la serata sono state consegnate come premio le bellissime riproduzioni di G. Giardini, riproducenti la Torre di Adelasia, che è stato l’obiettivo di un lavoro di pulizia e ripristino ambientale, organizzato dall’AVA e a cui hanno partecipato anche i gruppi CAI, SOMS Moglio e Solva, ARES e BIKE. L.C. PRANZO SOCIALE (segue dalla prima pagina) senza sempre gradita del Presidente della Consulta Ligure, dott. Elmo Bazzano e con la voglia di scambiarsi notizie, ricordi, affetto e simpatia. A parte il “menù” pregiatissimo, come sempre, ecco il “brindisi” d’augurio con cui il dott. Bazzano (un buon amico fedele di Alassio) ha porto il suo ringraziamento ed il saluto della Consulta, non esitando ad esaltare l’A.V.A. fra le maggiori Associazioni culturali e sociali liguri, sia per le molteplici attività svolte lungo il corso dell’anno e degli anni, sia per la pubblicazione (co- stante ormai da 49 anni) del mensile “L’ALASSINO”, sempre puntuale e curato nella stesura e negli argomenti. Non ha mancato di sottolineare l’instancabile opera e della nostra Associazione e in particolare del nostro Presidente al quale è stata consegnata un’artistica pergamena. Ha risposto il presidente Carlo Cavedini che ha gradito gli elogi, dividendoli don l’intero Consiglio Direttivo A.V.A. e con coloro che, pur non appartenendo al Consiglio, prestano costantemente la loro opera, spesso preziosa, per la vita dell’Associazione, per la stesura, la composizione, la stessa spedizione mensile del giornale. Ha voluto altresì chiamare, per il “taglio della torta A.V.A.” due dei superstiti Soci fondatori dell’A.V.A., , (Nello Aicardi e Tommaso Schivo) ed ha avuto parole di simpatia e di amicizia per le Società Consorelle di Alassio, Moglio e Solva e per tutti coloro che cooperano con la nostra Associazione nello svolgimento delle varie attività necessarie per sostenere e per difendere i problemi più assillanti del paese. Una grande festa chiassosa e insieme simpatica anche quest’anno, un segno di caparbia volontà di di- scutere e di dibattere i problemi più gravi della nostra Comunità, al di là e al di fuori di ogni particolare segno politico, per guardare al fine preciso di tenere desta l’attenzione degli Alassini e di non demordere mai nella serrata volontà di servire fedelmente (e senza mai alcun interesse personale) il bene ed il futuro della nostra città. Nella conclusione della festa gli uomini hanno ricevuto una bella stampa (La torre di Vegliasco) opera di Gianni Giardini. E il “tocco” finale del Presidente, lieto di poter offrire simpaticamente una splendida rosa rossa a ciascuna delle numerose Signore intervenute! t.s. per A.V.A. Mercoledì 17 Giugno 2009 Alassio alla Fiera Internazionale del Libro di Torino Anche quest’anno si è svolto uno degli eventi culturali più importanti d’Italia: la Fiera Internazionale del Libro di Torino, arrivata alla sua XXII edizione. Con 307.650 visitatori, contro i 293.140 dello scorso anno, quest’edizione ha superato ogni precedente. 1.400 sono stati gli espositori; 2837 tra giornalisti, fotografi e operatori video presenti, provenienti da tutta Europa, America del nord, medio oriente e Australia. Ad oggi sono stati realizzati 1.078 articoli e servizi giornalistici; decine le ore di diretta trasmesse tra telegiornali, programmi televisivi e radio. Con la partecipazione di alcuni tra i nomi più prestigiosi della cultura italiana e mondiale, e con più di 200 relatori, sono stati organizzati oltre 850 incontri, nelle 24 sale e negli spazi adibiti, a cui hanno partecipato più di 70.000 spettatori. Massiccia anche la presenza di personalità delle istituzioni, ed esponenti del mondo politico. Con un intero padiglione dedicato ai bambini e ragazzi, non stupisce neanche il gran numero di giovani visitatori, di tutti i livelli scolastici: 1.560 classi, per un totale di 32.000 studenti. Anche le vendite quest’anno sono state da record: 10% superiori allo scorso anno. È rassicurante pensare che, crisi o non crisi economica, gli italiani tengono alla cultura, e non è questa che vogliono contrattare. Il paese ospite quest’anno è stato l’Egitto, che , su grandi schermi tridimensionali, ha illustrato la storia e la cultura della propria civiltà, aiutando tutti i presenti a immergersi nella sua magica atmosfera anche grazie al bazar egiziano, dove erano in vendita prodotti di ogni genere, tutti provenienti dal paese ospitato. Il motivo conduttore della Fiera di quest’anno è stato: “io, gli altri”. Partendo da Italo Calvino: “la conoscenza dell’altro passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso”, per parlare dell’io di oggi: malato, egoista e indifferente agli altri e all’altro. Un io virtuale, ingannevole, esteriore, per poter apparire, ma non dover essere. Si attraversano le neuroscienze e la psicanalisi, per arrivare alla storia del Novecento. L’indivisuo nella massa non come un valore aggiunto, ma parte dell’omologazione: da cui la fragilità. Da io ad un noi dunque, per parlare del diverso: il diversamente abile, l’io di culture e religioni diverse. Fino ad arrivare alla contemporaneità, chiedendo se esista un io europeo; domanda a cui ha cercato di rispondere lo storico inglese Donald Sassoon, che, a Torino ha ricevuto il Premio Alassio internazionale. Io come ogni hanno, ormai da 11, ho partecipato alla Fiera, ma, questa volta, ho avuto la possibilità di passarci ben 3 giorni su 5, e di viverla molto più intensamente; e devo dire, che l’emozione che si prova a stare in un ambiente così, e l’insieme di sensazioni che ti avvolgono, è un qualcosa che, solo chi ha partecipato all’evento, con interesse e amore per i libri, per il sapere, e per il futuro almeno tanto quanto per il passato, può capire davvero. Così come si può capire cosa si provi a vedere, tra centinaia di stand, noti solo per nome e disposti senza un ordine che abbia un senso, soffocati in un groviglio di gente sconosciuta, in fondo, seminascosto. Un piccolo stand, non non tanto per dimensioni, quanto per sobrietà, con la scritta: “Città di Alassio” …ti fa sentire davvero a casa! Con Baldassarre che, con un sorriso, ti offre un Bacio di Alassio; con Silvestri, che ti saluta dal piccolo salottino ricreato,insime a Silvia e Antonio Ricci, in una breve pausa relax, che si alzano per abbracciarti. La nostra città è stata protagonista anche dell’incontro di Carlo Levi ad Alassio, con la presentazione del libro di Luca Beltrami, a cui ha partecipato Antonio Ricci, insieme agli scrittori, David Bidussa e Giovanni Tesio, e Alberto Beniscelli, in qualità di coordinatore. La prossima edizione, spero in un maggiore interesse, collaborazione, e partecipazione da parte di tutta Alassio, dalle scuole a tutti gli assessorati e le associazioni, per dare l’immagine di un paese vero e unito, in cui la mano destra sa cosa fa la mano sinistra, e con la speranza di diventarlo davvero. Maria Rabolli IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Dobbiamo sottolineare un duplice grave segnale del “degrado” in cui spesso è abbandonata la nostra città… IL PRIMO: Alla bellezza inimitabile della nostra Cappelletta… ecco due “palme” poste come vigili sentinelle al Santuario ma imprigionate nel cemento e “defunte” da tempo e senza esequie…Non si possono sostituire con qualche foglia verde? E quanto ci vuole? IL SECONDO: È… in centro, a pochi passi dalla piazza della stazione… Come è stata conciata l’antica “fontanella” che ha abbeverato mille volte i cavalli dei Carrozzieri alassini? Che cosa vuol dimostrare questa chiassosa carnevalata e questo inammissibile sconcio? Rambaudi presenta i World Air Games di Torino - 2009-06-10 Ci sono tre date importanti per lo Zonta in un anno sociale, una di queste è l’Amelia Earhart Day. Lo Zonta Club Alassio Albenga, che vede come socia onoraria l’aviatrice Ninin Cassini, ogni anno onora la socia più illustre del Club di Servizio fondato nel 1919 dedicato una serata al ricordo di quella donna straordinaria che per prima negli anni ’30. Trasvolò solitaria gli Oceani per poi scomparire nel corso di un volo che la consegnò alla leggenda. Il tema scelto dal Club presieduto dall’Avv. Maria Mangeri riguarda i World Air Games, l’evento di aviazione più importante al mondo. Nel corso della cena che si terrà martedì 21 Aprile alle ore 20.30 presso il Golf Club di Garlenda, l’ex presidente del Comitato Organizzatore WAG 2009, dr. Bruno Rambaudi, presenterà i Giochi, assegnati all’Italia e al Piemonte. Torino ha battuto Londra, Mosca, Melbourne, Odensee e si aggiudica la possibilità di ospitare tutti gli sport dell’aria dal 6 al 13 Giugno 2009. Le gare si terranno a Torino, laghi di Avigliana e Mondovì. I WAG sono un occasione irripetibile per impattare l’immaginario collettivo, per regalare al pubblico l’emozione di librarsi in cielo libero da vincoli, guardando al mondo da una diversa prospettiva e proporsi al pubblico attraverso il fascino del volo. I Giochi riguardano l’aviazione a motore, il volo a vela, gli elicotteri, il paracadutismo, il deltaplano e il parapendio, le mongolfiere, palloni a gas e l’areomodellismo, gli ultraleggeri e i velivoli sperimentali. Giungeranno a Torino i migliori atleti del mondo, selezionati dalla FAI, Federazione Aeronautica Iternazionale. I World Air Games sono un evento unico: 10 diversi sport spettacolari ed emozionanti concentrati in rapida sequenza in um unico luogo. Non esiste altro evento che sia in concorrenza diretta. Tutti gli eventi sportivi, incluse le Olimpiadi, si svolgono sulle due dimensioni, sono costretti a strisciare sul suolo: i World Air Games conquistano la terza dimensione, dominano l’altezza, giocano sul sopra/sotto con spirito di libertà e creatività assolutamente unico. Gli Sport dell’Aria si presentano come voce fuori dal coro rispetto agli sport più convenzionali, centro di polemiche, un po’ usurati dalla consuetudine. Gli Sport dell’Aria sono praticati in tutto il mondo sviluppato, sono sport realmente mondiali: 90 paesi si contenderanno l’onore di partecipare ai World Air Games. Il dr. Rambaudi con grande entusiasmo ci anticipa che “sarà una grande ed entusiasmante festa dell’aria che attirerà spettatori da tutto il mondo, non solo praticanti degli sport del volo ma appassionati di queste manifestazioni e pubblico generico che sarà affascinato da queste giornate all’aperto. Dopo i Giochi Olimpici un’altra grande occasione per il Piemonte per farsi conoscere al mondo intero”. Bruno Rambaudi, imprenditore nel settore meccanico delle macchine utensili, è stato vice presidente di Confindustria e vice presidente del Toroc,Comitato organizzatore XX giochi invernali di Torino 2006 ed ha portato avanti tutta la fase di questa importante avventura. C’è attesa per la sua partecipazione all’ Amelia Earhart Day che anche quest’anno regalerà agli invitati del Club Zonta emozioni ed informazioni di grande livello in tema aeronautica. Attesa ancora più forte perché durante i Giochi presso l’Aero Club di Torino, dove avremo una postazione fissa di Zonta International per l’intera durata dei Giochi, sabato 13 verrà consegnato un Premio Speciale Amelia Earhart alla più giovane vincitrice di specialità e fra gli eventi collaterali è proprio prevista un’intera giornata dedicata ad Amelia Earhart. Per Zonta Club Alassio – Albenga Piera Olivieri Come si vede dalla foto, (alla faccia di chi l’aveva spezzato) l’alberello da poco piantato in via Dante (poco dopo l’incrocio con via Torino), date le recenti piogge ed il caldo sopraggiunto, con nostra estrema gioia ha ripreso a vivere e crescere. Per i Volontari Boschivi Mario “Attila” Palumbo Nel cimitero (da mesi) il tratto che va dall’ingresso ai loculi è senza acqua. Quando verrà ripristinato? LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole Mercoledì 17 Giugno 2009 3 «L'ALASSINO» U recantu di nosci diti CRONACA DI ANDATE (a cura di G.C. e G.G.) MESE DI GIUGNO 2009 Avé bullau u cantarettu È sempre stato di uso comune sottoporre periodicamente gli strumenti di misura alla taratura. Tra questi, molto comune negli anni passati “U cantarettu” ossia la “stadera”, usata per la misurazione di pesi leggeri e fondata sul principio della: leva a bracci disuguali, con un piatto solo e un contrappeso scorrevole. A controllo avvenuto, sul piatto veniva impresso una sorta di marchio o bollo quale garanzia di regolarità alle norme vigenti. Appunto “l’aver bollato la stadera”. Di tale “bollo” e con molta spregiudicatezza non si è fatto scrupolo a impadronirsene il solito anonimo per coniare questo malizioso detto a tutto discapito di coloro che, malauguratamente,possono contrarre malattie veneree. La metafora del “cantaretto” è più che evidente. U l’è cin cumme ün zin Bella, marina quanto impertinente metafora, paragonare (o paragonarci…) dopo un lauto pranzo ad un “murice”, noto mollusco appartenente alla famiglia dei gasteropodi e assai comune nel nostro mare la cui conchiglia, claviforme e spinosa dello stesso è ripiena. Pertanto dire “È ripieno come un murice” riferendosi prettamente alla conchiglia, altro non vuol significare che “persona sazia” o meglio ancora “satolla”. Basta TV! Facciamoci una bella passeggiata! Amici lettori! Sono in possesso di uno scoop stupendo che riguarda la mia bella cittadina di Andate, e che lascerà senza parole voi, residenti ad Alassio, abituati ad amministratori pubblici saggi, moderati, attenti a non apparire troppo, insomma anche un po’ banali. Invece sentite da noi che cosa è successo: so con certezza che il Sindaco di Andate è stato invitato alla trasmissione televisiva “La Talpa”, e non come spettatore… ma come personaggio attivo del reality show. La motivazione dell’invito è fin troppo semplice e la capirebbero anche i bambini: nel comune di Andate sono tanti i buchi scavati sottoterra da quando lui è sindaco, per realizzare box auto, garages vari, gallerie e cunicoli, che neppure le talpe di tutto il pianeta insieme! E allora chi più di lui può essere invitato ad una trasmissione televisiva simile? Ho paura soltanto di aver rovinato tutta la sorpresa e di avergli stroncato la carriera televisiva; infatti per la sua innata e sacrosanta voglia di primeggiare è appena ovvio che la Talpa del programma sarà Lui, e così verrebbe a mancare tutta la suspence! Comunque Lui ha dichiarato che andrà per diffonde- Aero Club di Savona e della Riviera Ligure Borsa di Studio Raffaello Orsero SOLE AMICO? La Commissione per la assegnazione della Borsa di Studio intitolata alla memoria del Dott. Raffaello Orsero ha indicato nel giovane Andrea Vitrano di Villanova d’Albenga il destinatario del fondo finalizzato al conseguimento dell’ Attestato di Volo e della Licenza di Pilota Privato d’Aeromobile depositato presso l’Aero Club di Savona e della Riviera Ligure. Al secondo posto Stefano Martino di Albenga, quindi Gianluca Caneo di Garlenda ed a seguire Simone Banchero di Albenga, Marco Lenzi di Ceriale, Federico Zerbini tra i primi sei classificati. È’ la 6° Borsa di Studio che viene assegnata da Soci del sodalizio aeronautico a giovani appassionati che intendono proseguire nel mondo del lavoro aereo. Le precedenti edizioni sono state intitolate alla memoria dei Coniugi Colombino di Sanremo (entrambi Soci piloti deceduti, a bordo del loro velivolo nel deserto africano in una tormenta di sabbia) quindi all’Ing. Giovanni dario Zunino, successivamente al Gen.le Giovanni Disegna, al Socio Pilota Gervasio Rovere e al Socio Pilota Roberto Cerisola.Una consuetudine nata dalla volontà del Presidente Mauro G. Zunino, di ricordare in modo significativo coloro che hanno dato un grosso contributo alla aviazione, all’Aero Club, con un indelebile ricordo che tale rimarrà con queste iniziative. Alcuni di questi giovani fanno parte di quella nutrita schiera degli oltre 500 brevettati dei quali in oggi 138 sono affermati professionisti alcuni passati nella P.A.N. altri piloti di linea, executive, della A.M.I., piloti nell’Arma dei Carabinieri, delle Capitanerie, dei Vigili del Fuoco, collaudatori e collaudatori di prototipi. Andrea Vitrano si recherà per la visita medica c/o l’Istituto Medico Legale dell’Aeronautica Militare a Milano (I.M.L.) quindi inizierà immediatamente l’attività teorica e pratica per il conseguimento dell’Attestato di Pilota Privato e successivamente la Licenza di Volo. Qualora non venisse ritenuto idoneo per il conseguimento della Licenza di Pilota Commerciale la Borsa di Studio passerà direttamente al secondoi qualificato. Vitrano si unisce agli allievi del 86° Corso dell’Aero Club Savona e Riviera Ligure. Ma doveroso è rammentare colui per il quale la famiglia ed alcuni amici hanno deciso di costituire la borsa di Studio: Raffaello Orsero nasce a Savona il 27 marzo 1937. Sposato con Maria Grazia Cassanini, hanno avuto tre figli: Antonio, Raffaella ed Annachiara. Conseguito il diploma all’Istituto Tecnico Commerciale di Imperia si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Pisa, che abbandona per fondare la Fratelli Orsero avviando l’attività di importazione e distribuzione sul territorio italiano di prodotti ortofrutticoli freschi. In un trentennio, direttamente o in partnership con altri operatori, trasforma una piccola impresa familiare in un gruppo di circa 60 società dislocate in diverse aree del mondo e che operano nei settori dell’importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli, produzione ed esportazione di prodotti ortofrutticoli, terminalistica portuale, trasporti marittimi e terrestri, immobiliare e servizi. Queste società oggi danno lavoro a più di 2.000 persone. Nel 1990 tutte le società operanti nei diversi settori vengono raggruppate nella holding GF Invest S.p.A., ora GF Group S.p.A., di cui Raffaello Orsero viene nominato Presidente e Amministratore Delegato. Nel corso della sua carriera professionale viene insignito di molte onorificenze; tra le altre nel 2000 gli viene conferito il titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e nel 2004 la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Genova gli conferisce la Laurea Honoris Causa con la motivazione di aver dato un apporto decisivo alla creazione di un eccellente caso d’impresa. Grazie ai numerosi impegni professionali che lo portano spesso fuori dalla Liguria e dall’Italia, Raffaello Orsero coltiva una passione del tutto estranea alla sua routine professionale: il volo. Il volo nella sua accezione più avventurosa, un brivido, un’emozione regalata dalla sfida contro ogni condizione atmosferica, il volo come piacere stupendo di pilotare l’aereo che lo porta verso la sua meta. La sua curiosità, la voglia costante di esplorare e di provare nuove esperienze che hanno contraddistinto il suo essere nel 1974 hanno portato Raffaello Orsero a conseguire il Brevetto di Pilota d’Aeromobile presso l’Aeroclub Savona e della Rivie- ra Ligure, al quale rimane legato e sempre presente nelle diverse iniziative del sodalizio aeronautico nonché sostenitore in tutti gli eventi che hanno contribuito a mantenere e promuovere l’Aeroporto di Villanova d’Albenga. SOLE NEMICO? Rinaldelli Stefano Istruttore di Volo Francesco Balbo Istruttori di Volo Simonetta Spadavecchia Docente istituto Scuola Superiore Agaccio Maria Rita Segreteria Borsa di Studio Il sole fa bene o fa male? Esporsi o non esporsi al sole? Queste sono le domande che ci poniamo tutti gli anni all’approssimarsi della stagione estiva. I fautori dell’abbronzatura esaltano i vantaggi dell’elioterapia nei confronti di molte patologie (tubercolosi, rachitismo, psoriasi ecc.), i detrattori accusano le radiazioni ultraviolette di essere responsabili dell’invecchiamento delle pelle e di favorire l’insorgenza di alcune forme tumorali cutanee. La verità - come spesso avviene - sta nel mezzo. Personalmente sono solito ripetere che l’esposizione al sole è assimilabile al consumo del vino: vantaggi e danni dipendono sia dalla quantità e dalla qualità del prodotto e sia da chi ne fa uso. Allo scopo di semplificare un argomento che richiederebbe molto spazio, elenco alcune raccomandazioni che spero siano utili ai lettori per ottenere una giusta e gradevole abbronzatura, senza problemi e senza timori. 1. L’esposizione al sole deve essere graduale, iniziando con tempi brevi e progressivi incrementi. 2. Evitare di esporsi tra le 11 e le 14, ore in cui l’irradiazione solare è più intensa. 3. Non dimenticare di proteggersi con un copricapo e con occhiali da sole. Ciò vale soprattutto per i soggetti con cute chiara e sottile. 4. Applicare regolarmente una crema protettiva (e ripetere l’operazione ogni 3-4 ore se il soggiorno al sole si prolunga nella giornata) anche se l’uso non garantisce una protezione assoluta. 5. Ricordare che anche la luce riflessa dal mare e dalla sabbia o quella filtrata attraverso le nuvole è in grado di determinare eritemi. 6. Non dimenticare che alcuni farmaci assunti per bocca o applicati sulla cute possiedono un’azione fotesensibizzante, cioè rendono la pelle più sensibile alle radiazioni e possono provocare effetti spiacevoli come eritemi, ustioni o pigmentazioni. 7. Particolare attenzione va rivolta ai bambini, soprattutto se di età inferiore a 3 anni. In conclusione, il sole di per se stesso non fa male, ma va affrontato con buon senso, senza esagerazioni e senza forzature. Buona estate e buona tintarella... M.R. Prof. Dott. Gian Franco Strani Raffaello Orsero si spegne il 1 settembre 2006 a Pietra Ligure. Villanova d’Albenga 6 Marzo 2009 I componenti la Commissione “Borsa di Studio Raffaello Orsero” Mauro G. Zunino Presidente Onorario Ae.C. Savona (Presidente Commissione) (Organizzatore e cofinanziatore di tutte le Borse di Studio Ae.C.S.) Annachiara Orsero Rapp.te Famiglia Orsero (Membro Commissione) (Gruppo finanziatore Borsa di Studio R.O.) Cesare Patrono Presidente Ae.C.Savona – (Membro Commissione) (Gen.le a.r. A.M.I – Pilota Istruttore – Direttore Scuola di Volo). Gianni Ballabio Docente Istituto Scuola Media Superiore (Membro Commissione) Giovannino Balbis Docente Istituto Scuola Media Superiore (Membro Commissione) Serena Tracchi Laureata in Psicologia (Membro Commissione) (Socia Ae.C.Savona - Pilota d’aeromobile) Leopoldo Pollastri Pilota Istruttore C.te (Membro Commissione) (M.d.O. Valor Civile - Socio Onorario Ae.C.Savona) Membri supplenti : re il nome di Andate nel mondo. Alcuni vecchi e noiosi andatini sostengono che di certe diffusioni non si sentiva tanto il bisogno; ma si tratta, appunto di vecchi miopi e privi di prospettive culturali. (Attenzione, tipografo, scrivimi “culturali” tutto attaccato, e non mi andare a capo dopo “cul” se no ci infiliamo in un ginepraio intricato, oppure in un vero e proprio “cul de sac”). D’altra parte a proposito di inviti o di avvisi, che poi in fondo sono la stessa cosa, ho letto su un quotidiano locale che l’ex consigliere ed ora aspirante aiuto bagnino di salvataggio Debole ha detto che il sindaco di Andate si vanta di aver ricevuto, oltre all’invito alla Talpa, anche altri quattordici inviti, o meglio avvisi di garanzia. Va beh, dico io, vuoi dire soltanto che quest’uomo è fortunato! Infatti non dice il proverbio: “Uomo avvisato è mezzo salvato”? E allora Lui che è stato avvisato quattordici volte è chiaramente salvo del tutto. (Tipografo, anche qui stai attento non mi scrivere l’ultimo aggettivo con la iniziale “s” maiuscola, se no vengo li in tipografia e ti picchio). Ma, a proposito di scavi e cunicoli ve ne racconto un’altra che stupirà ancora voi di Alassio, abituati ad un sindaco che ama e protegge il verde, pubblico e privato, e piange a dirotto quando vede abbattere o cadere una pianta. E, soprattutto che applica e rispetta le antiche e sacre leggi sociali. Come l’Editto Napoleonico di Saint Cloud (1804) che stabiliva che attorno ai cimiteri ci doveva essere una zona di rispetto di duecento metri per ogni lato, dove non si sarebbe potuto costruire alcunché. La legge fu così apprezzata che passò tale e quale nel diritto di tanti paesi fra cui l’Italia. Meno, ovviamente ad Andate in cui, da qualche anno, trovando le strade giuste, si è ridotto il limite da 200 a 50 metri. E va bene. Ma adesso sembra che si voglia costruire anche dentro i cinquanta. E indovinate che cosa! Box ovviamente! D’altra parte chi si lamenta o è communista (tipografo, con due “m” mi raccomando) o è cattivo di animo. Infatti, ai nostri morti, ad Andate si era già provveduto a comprare un moderno e funzionante televisore al plasma. E volete impedire che i nostri cari, quando sono stanchi di stupidaggini in TV, si possano fare un bel giretto in macchina, per vedere come i loro figli e nipoti hanno ridotto, pardon,valorizzato Andate? Luca Caravella Beato Caravella Beato il mio amico Luca Caravella! Lui vive in un suo paese dorato e beato. senza accadimenti né problematiche assurde da raccontare. Ma noi qui ad Alassio non è che ce la passiamo poi così male… qualche noia di tanto in tanto… ma tutto sommato robetta da poco. Eh beh, sì abbiamo il problema del Grand Hotel, che, da quando è stato aperto, continua ad essere aperto giorno e notte e non se ne intravede mai la possibilità di chiusura. Anzi pare ora che si insista con la chiusura anche della piscina talassoterapia in funzione da così tanto tempo che ce ne siamo persino dimenticati. Ma l’alassino si sa è un popolo di distratti. Loro adesso approfittando dei capricci del mare pensano solo alla costruzione di palafitte sull’esigua spiaggia del medesimo. Fortuna c’è chi anticipando i tempi (metereologici) si preoccupa di ripavimentare la copertura del pontile e lo fa giustamente prima che crollino i sottostanti pali cementizi di sostegno! Altro problema cittadino annunciato e prontamente risolto (!?) la mancanza di una sala cinematografica. A Pasqua e poi a seguire sono cominciate con grande presenza di pubblico proiezioni di cortometraggi. A breve sono assicurati film in DVD nella stessa ampia sala della ex English Church. Tutto questo grazie al sollecito interessamento (!?) dell’Assessorato alla cultura, cui ovviamente sono grati i promotori del progetto Rizzo, Rutelli e Guido e ovviamente tutto il pubblico. Ahinoi! Rimane ancora in piedi la complementazione del programma giardini - già avviato al meglio comunque, con il cambio di nome ai medesimi e con la posa della prima statua bronzea. Parliamo degli ex giardini di piazza Stalla. Saranno chiamati opportunamente Parchetto della Rimembranza in quanto alla prima statua somigliantissima seguiranno altre a ricordare i più importanti comici della nostra Liguria immancabilmente Govi sicuramente Dapporto e auspicabilmente il quarto, il grande Marzari! Con quattro statue del calibro della prima già in posa verrà organizzato un Concorso a premi immediati da consegnare, dopo soluzione, in apposito botteghino già piazzato accanto alla Giostra. I partecipanti dovranno indovinare dal viso delle statue il personaggio d’appartenenza. Questa geniale proposta è già al vaglio del Comune e quanto prima l’illustre impareggiabile scultore, bravo fonditore di bronzi, avrà il suo bel daffare. Indovinala grillo: chi indovinerà tutti e quattro i personaggi avrà diritto a 10 giri di giostra gratis! Tanto per fare un po’ di gossip com’è di moda oggi : perviene voce che sta per essere approvato dal Comune il monumento al Bagnante; si parla di un prezzo preventivato di 99.000,00 €, non caro se si pensa che è composto di 3 fusioni a figura intera rispettivamente di padre, in piedi che guarda l’orizzonte, di madre accosciata sullo scoglio e di figlio a lato. Saranno 3 fusioni da riunire in una da posare sul frangente della “limassa” davanti la passeggiata alla Cappelletta. Qui non occorrono somiglianze. Avete presente la Sirenetta di Copenhagen? tipo quella moltiplicata per tre. Il solito Anonimo bene informato (Progetto e foto a pag. 6) RETTIFICA Nella presentazione (in “L’Alassino” del 16 maggio scorso) di uno dei temi proposti agli studenti alassini in occasione del 25 aprile siamo incorsi in un errore di cui ci scusiamo con gli interessati e i lettori. Come gli Alassini ben sanno lo stadio era stato intitolato a Sandro Ferrando: allievo ufficiale bersagliere, l’8 settembre del ’43 si trovava in Calabria. Arruolatosi volontario nel Corpo italiano di Liberazione, l’8 dicembre cadeva nell’assalto delle posizioni tedesche di Montelungo e Cassino. Aveva 21 anni ed è sepolto con i suoi compagni nel cimitero di guerra di Montelungo L’ANPI sezione Alassio-Laigueglia 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico La “corazzata” È da molto tempo che la pubblica opinione assiste alle vicissitudini relative al dibattito sul “Grand Hotel”. Anch’io mi ero espresso brevemente qualche anno fa. Con molte speranze aspettiamo l’inaugurazione e l’apertura della struttura che dopo molti anni di lavori di ristrutturazione dovrebbe essere restituita al patrimonio Alberghiero e nello stesso tempo al patrimonio architettonico della città. Quanto questa attività possa realmente fare da locomotiva ad Alassio è difficile valutarlo. Senza dubbio se entrerà nel circuito turistico dell’offerta farà sicuramente squadra con le altre attività turistiche presenti sul territorio. È consolidata l’opinione che per fare turismo concorrono variabili che al giorno d’oggi non sono soltanto richieste di ospitalità pura. Hospes era l’emblema della Scuola Alberghiera che io ho frequentato e lo aveva come simbolo o logo come si usa dire oggi. In quegli anni ero molto perplesso sul suo significato accademico. In questo motto sono racchiuse molte peculiarità che compongono il sistema turistico dal- Mercoledì 17 Giugno 2009 In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Salviamo il salvabile le più semplici: paesaggio, clima, servizi, location, garden pubblico e privato assimilato alle strutture ricettive di cui gli stranieri sono molto ghiotti, tempo libero attività extra alberghiere, sport, aspetto storico architettonico della città, pulizia, ordine, sicurezza, arredo urbano ecc. In poche parole un sistema equilibrato ed efficiente e ad esso partecipano inoltre in modo determinante i cittadini che abitano la località ai quali è affidato con il loro rapporto umano, etnico e logistico il compito non meno nobile di mantenere tutto in gradevole efficienza. Pensare che una struttura da sola possa far decollare un sistema sinergico è impensabile ed improbabile (anche se sono grandi le aspettative dell’amministrazione). Si potrebbe dibattere l’argomento per molte ore e valutarne i criteri, che necessitano di analisi più approfondite. La struttura semmai farà da completamento o parteciperà alle forze endogene del sistema dotando la squadra di una “corazzata” che potrà interagire con le altre forze navali della squadra. Allegate alla presente Vi mando la foto del platano multidecennale abbattuto di recente nel cortile dell’istituto salesiano di Alassio sede dei lavori per la costruzione di autorimesse sotterranee. Ciò allo scopo di dimostrare che la pianta era sanissima e non malata come hanno a suo tempo sostenuto perizie di parte. Spero quindi che le quattro piante residue vengano accuratamente conservate e preservate come peraltro prescritto dal- la Soprintendenza ai Beni Architettonici ed al Paesaggio della Liguria. È inoltre intollerabile che una strada centrale della nostra Città (via Mameli - tratto Piazza S.Ambrogio - inizio via don Cazzola) sia ridotta allo stato di cantiere privato sottraendola al normale traffico anche pedonale. Distinti saluti Dott. Prof. Augusto Giorcelli L. Nappi Alcune proposte di Silvio Viglietti 1) Quelle belle sculture in ferro di Fernando Bassani, che sono nei giardini del centro e in altre zone cittadine, sono un po’ trascurate; perché non affidarne la ripitturazione come compito ad allievi di una scuola o accademia artistica, magari sotto la supervisione del noto maestro Mario Berrino? 2) Nel giardino est di Piazza della libertà (al n. 6) ci sono due alberelli con una panchina in mezzo: in quello spazio,al posto della panchina ci starebbe giusta una toelette prefabbricata,come quella sita nei giardini dei bimbi (Charlie Chaplin),con accesso agli handicappati,che ora trovano assai arduo scendere nei sottostanti servizi sotto il bar (viale Gibb N.1) 3) Un maggior controllo di Polizia o Carabinieri in via Cavour, dopo la mezzanotte, dove sono il bar Roma e il pub-birreria non guasterebbe per far diminuire i rumori notturni di musica e schiamazzi dei ragazzini che libano abbondanti birre (incontrollati) 4) Si può evitare l’occupazione della piazzetta antistante il bel monumento ai Caduti con teatrini, saltimbanchi e camion relativi, mercatini e simili baggianate? C’è spazio altrove, mi pare, come di fronte al palazzo comuna- le o in piazza partigiani o in via Colombo. 5) Per evitare il traffico pericoloso degli scapestrati automotoristi in via Dante nei pressi del Muretto perché non sistemare tre o quattro dossi dissuasori di velocità? 6) Via Don Minzoni è una bella via centrale e oggi ha bei negozi; perché non promuoverla a isola pedonale come via Torino e via Cavour, con panchine e fioraie eliminando la sosta di auto e moto? 7)Quando venne fatta l’isola ecologica in via Dante e venne cintata da assi di legno che ricordavano i recinti per bestiame lo feci presente al primo cittadino ma questi mi disse che era “provvisorio” perché il recinto sarebbe stato coperto interamente da rampicanti fioriti: promessa da marinaio o si farà presto? 8) L’altalena gigante sita nella piazzetta a est di piazza della Libertà impedisce il passaggio della gente/che passa sull’aiola a nord di essa;l’aiola é ridotta ad un sentiero di terra battuta ed è da ripascere; inoltre detta altalena porta via un posto ombroso e tranquillo per l’estate dei turisti anziani e ai bimbi; non si potrebbe trasferire questa struttura in altra sede? Con ossequio. Decadenza NOTIZIARIO NATURA by A.R.E.S. Volontari Boschivi Alassio Frittelle primaverili di fiori di acacia È risaputo che a noi Volontari Boschivi piace la natura… soprattutto piante e fiori… e ci “piace” talmente tanto che ce ne nutriamo non solo intellettualmente, ma anche realmente. Alla domanda, posta ad un qualsiasi componente A.R.E.S. femminile (ma anche maschile): “che fiori ti piacciono…?”, la risposta, che pare scherzosa, è invece assolutamente seria: “i fiori in pastella!” ad es: le rinomate e buonissime frittelle di fiori di “grappoli” interi evitando le piante a bordo strada, anzi… cercandole in zone non soggette al traffico di veicoli… (causa smog!). I fiori vanno poi: lavati, asciugati (l’acqua trattenuta farebbe “scoppiettare” le frittelle in fase di frittura, facendo schizzare l’olio), “ciumbati” nella classica pastella fatta a vostro piacimento (tendenzialmente fatta con: farina, acqua, sale, olio, volendo… con l’aggiunta di uova), Spett. Alassino. Il destino di Alassio è la decadenza. Un agglomerato urbano di bilocali, inadeguato all’insediamento delle famiglie, non può che perdere vitalità. Pure nell’immediato gli accadimenti non consolano. Alassio non ha più un cinema. L’arredo floreale pubblico è ridimensionato. Si sacrifica il popolare mercato settimanale. All’incrocio fra via Dante e Viale Gibb, nei giorni di affluenza turistica, è impedito (per ingorghi) sia il traffico cittadino, sia l’ingresso ai box di Piazza Partigiani. In alcune delle scorse giornate pasquali, nelle ore di punta, (forse per accelerare il traffico) è stato spento il semaforo davanti alla stazione. Un vigile guardava, ma non dirigeva. Io mi ci sono trovato: altrettanto panico provai durante la guerra. C’è qualche persona che abbia volontà e potere per opporsi alla decadenza di Alassio? Ringrazio per l’ospitalità R.S. Un angosciante dubbio Condivido e sottoscrivo la lettera del signor Viglietti a proposito dell’invito a rasserenare l’animo e più ancora giustamente l’anima adottando la preghiera ad aspirazione ritmata. Sono d’accordo con Lei, esimio dottor, o professor? Viglietti al 100 per cento! Tuttavia mi sorge una domanda: “Questa terapia dell’anima giova solo ai cristiani?” Infatti penso con apprensione ai mussulmani, agli ebrei, ai buddisti… ai tahoisti… Ci illumini, signor Viglietti!... Costoro cosa dovranno aspirare ed espirare ritmicamente? Facciamo un esempio: ci dica, dovranno ritmare rispettivamente: Muham-mahd… Muham-mahd o, a seconda del credo, Jha-veh - Jah-veh… o Buddah… Bud-dah! Ci tolga, la prego, da questo angosciante dubbio! Molte grazie e con ossequio. padre Filippo Filippini degli Oblati Scalzi di Savona E ancora… “mugugni”!!! Buongiorno, sono Marco Caredda e da 15 anni ho acquistato una bella casa in Alassio in quanto l’ho ritenuta sempre la cittadina più decorosa ed elegante della Liguria di Ponente, ma mai come quest’anno ho percepito il degrado in una delle zone più carine per salutari passeggiate come lungo il molo. Domenica 31 Maggio addirittura non si poteva camminare, in quanto c’era la spiaggia libera stracolma e tutti i bagnanti hanno occupato almeno la metà del molo con salviette ed abiti a terra, senza che nessuno potesse più camminare. Nonostante il tempo non bel- lissimo di questi giorni, mi ero fermato per trascorrere almeno questa giornata al sole, ma arrivare in spiaggia alle 9.00 e trovare un dormitorio pubblico, non immagina quanto mi abbia deluso. Le allego alcune foto scattate. Augurandomi che pubblichiate queste foto, affinché le autorità si assumano le loro responsabilità ed i turisti possano tornare nella splendente Alassio. Cordialmente Marco Caredda N.d.r. Purtroppo per motivi di spazio possiamo pubblicare solo una foto. Passeggiata “Cadorna” Pericolo incidenti Egr. Direttore, sono una delle tante mamme che negli anni passati,attraverso il giornale locale “L’Alassino”, aveva firmato una petizione per l’alta pericolosità a cui erano esposti i bambini che sfuggono a volte alle mamme immettendosi improvvisamente sulla passeggiata Cadorna nel tratto Via Piave e Via Doria tratto che nonostante i divieti della segnaletica stradale, diventa nel periodo estivo una vera e propria Autostrada. Le scrivo perché, giungendo in questa meravigliosa cittadina dove trascorro insieme ai miei bimbi il periodo estivo, mi è capitata tra te mani una nuova petizione sul problema indicato e spedita al Sindaco non più dalle mamme, ma da tutti i ri- storatori ed albergatori che svolgono la loro attività sulla via indicata. Finalmente, attraverso il numero di infrazioni riscontrate dai vigili e/o dai carabinieri nel periodo estivo oppure attraverso i loro orari di sorveglianza giornaliera nella via indicata e per legge indicata nei registri dì servizio delle varie Autorità competenti, la Procura potrà, in caso di incidente, scoprire qualcuno corresponsabile del fatto. Le allego copia della petizione citata. Ringrazia Angela Fiorillo - Torino N.d.R. Una situazione identica si verifica anche in Passeggiata Grollero; ci auguriamo che vengano risolte entrambe. Un fiore e la frittella. zucca, o quelle meno conosciute di fiori di acacia, delle quali, appunto, vogliamo darvi la ricetta. Le chiamiamo: “frittelle primaverili”, perché sono realizzabili esclusivamente in questa stagione, causa la reperibilità della materia prima: i fiori di acacia. Si tratta di quei fiori bianchi, a “grappolo”, che in questa stagione fioriscono dalle piante (alberi), qui conosciute come: “gaggie”. Innanzitutto, nel raccogliere questi “grappoli”, occorre fare attenzione alle tremende spine dei rami! (una sorta di “protezione” sviluppata dalla natura). Ne serviranno almeno 4/5 a persona, bisogna raccoglierli a fritti in abbondante olio, poi avvolti in carta (da pane) per assorbirne l’unto. Queste meravigliose frittelle, si mangiano sia calde che fredde, e si possono consumare a piacere cospargendole di sale o di zucchero, questa scelta ne condizionerà il consumo… come antipasto o come dessert, ed il tipo di bevanda da abbinare. I fiori raccolti in eccesso si possono conservare nel congelatore. Un ultimo consiglio: “lasciate il “picciolo” (gambetto) del “grappolo”…, scoprirete la praticità del poterli tenere in mano nel mangiarli… e vi resterà solo il gambetto da gettare. Buon appetito!! Dagli A.R.E.S. Volontari Boschivi. I dieci comandamenti per la protezione della costa: l) Amerai il tuo lido e la tua spiaggia. 2) Li proteggerai contro i guasti dell’erosione. 3) Li proteggerai con giudizio, sì in verità e lavorerai con la natura 4) Eviterai che la natura riversi tutta la sua forza contro di te. 5) Studierai i tuoi progetti attentamente nel tuo proprio interesse ed in quello del tuo vicino. 6) Amerai la spiaggia del tuo vicino come ami la tua propria spiaggia. 7) Non ruberai la proprietà del tuo vicino e non causerai danni alla sua proprietà. 8) Studierai i tuoi progetti in collaborazione con il tuo vicino e li realizzerai in collaborazione col tuo vicino e così via via e via dicendo. 9) Avrai cura di ciò che hai costruito. 10) Perdonerai i peccati del passato e li coprirai di sabbia. Dal “Rapporto finale della 3° Commissione Internazionale per lo studio degli effetti delle onde”. Supplemento al bollettino ’36/vcl.II1980 AIPCN. Libera traduzione del Geol. G.Nattero (Pino) Mercoledì 17 Giugno 2009 5 «L'ALASSINO» Rubrichetta mensile - Un ricordo per... Grazie ai “salamoni” e alla Sorbona anche quest’anno abbiano un bell’arenile! Dalle carceri fasciste al vertice dello Stato Italiano: Sandro Pertini Il 21 aprile siamo andati a visitare la Casa di Pertini a Stella e abbiamo portato una corona di fiori sulla sua tomba. Ci hanno accompagnato l’Avv. Claudio Bottelli, partigiano e Presidente dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) - che ha conosciuto personalmente Sandro Pertini - e il consigliere del Comune di Laigueglia Avv. Fabio Macheda. Pertini aveva un carattere deciso e determinato. Aveva il coraggio e la forza di esprimere le proprie idee liberamente anche rischiando la vita. Non accettava compromessi ma era scritto dal carcere a sua sorella Marion in cui diceva che una delle prime mete, alla fine della sua prigionia, sarebbe stata visitare il cimitero di Stella dove, nel frattempo, erano stati sepolti alcuni suoi famigliari. Quando finalmente Pertini ottiene la libertà va a “conversare” per più di un’ora sulla tomba di suo fratello Pippo con il quale, durante la sua vita, aveva avuto molti conflitti perché era stato un convinto fascista. Un altro aspetto curioso del suo carattere era che non gli piaceva perdere quando giocava. Ci hanno raccontato che La scolaresca di Laigueglia in visita alla casa di Pertini. pronto a discutere. Era un galantuomo, dall’animo gentile e raffinato. Sandro frequentò il Liceo classico nel Collegio dei Salesiani a Varazze dei quali diceva: “Mi hanno insegnato ad amare i poveri”. Ha dimostrato la forza del carattere e la coerenza alle sue idee quando in carcere non ha accettato di chiedere la grazia – come invece voleva sua madre – per difendere le sue idee. Ci ha colpito molto una delle tante lettere che Pertini ha amava giocare a bocce ma non sapeva perdere. Quando giocava a bocce con gli amici a Stella e perdeva, diceva che “loro non sapevano giocare”. Quando invece era in vacanza in Trentino e giocava a bocce, se perdeva diceva che a Stella si giocava in un altro modo: “là sì che sanno giocare!…”. Gli piaceva molto fumare la pipa: aveva iniziato in montagna quando era un giovane partigiano. Gli piaceva fare le passeggiate e andare in bicicletta. Liceo DON BOSCO Divizia – Fiori – Serano – Marzi – Bonolitte – Balduzzi – Geddo – Cerrutti – Basso – Molle – Barbieri – Fubernadesi – Sinistero – Calabria – Modani – Signoris – Galleani – Bogliolo. CAMMINANDO… di Dante Schivo Quando il 21 Settembre scorso... San Mattei... “camminando” (non passeggiando...) per trasferirmi da Alassio a Laigueglia in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono di quella città, avevo “percepito” in modo automatico, un fenomeno strano collegato all’elemento naturale che più si identifica con la caratteristica principale della mia città; era talmente evidente nella sua eclatante ovvietà, usualità, ineluttabilità scontata, da diventar banale al punto che, non meritando attenzione alcuna, si era nascosto. Senza accorgermene il mio sguardo si era messo a correre, soddisfacendo un’antica abitudine, sulla cresta di una grande onda di mare “lungo”, proveniente da Scirocco, che avvicinandosi parallelamente alla linea di costa, evidenziava l’entità del basso fondale sabbioso degli arenili delle due località. In completa bonaccia di vento, quella volta, la gobba ricurva del “cavallone” di mare che sembrava unire i pontili, simulacri del passato marinaro delle due città, si era alzata a cresta e si era imbiancata di schiuma prima a Ponente e poi a Levante anche se, la zona in cui il flutto cominciava a frangere, era ad una maggiore distanza da riva a Laigueglia che ad Alassio. A questo proposito, quel pomeriggio mi ricordai un’espressione di un “Personaggio” della Piazzetta di Via Torino, uno veramente Aspertu, (come si dice in lingua alassina di una persona valente): «Ti vegghi, (e si tirava su la nanica della camicia per scoprire l’avambraccio) ... ti vegghi... u me ven a pelle d’oca...» . CAMMINANDO... quello stesso giorno (Festa di San Matteo, protettore di Laigueglia) ho contato ben nove, “gungui” (concentrazioni di correnti verticali “rip current”) in zone litoranee dove, in sett’anni di vita, mai li avevo visti. «Avere un’idea giusta» scrive Zaha Hadid «è la cosa più difficile del mondo. Bisogna essere molto autocritici». Che dire? Ci sarebbe tutto un libro da citare. “Arasce, marina e arena” sono stati la nostra culla, la nostra mensa, l’essenza dei nostri sogni e vedere che nessun alassino, oggi, si domanda per- ché, da condizioni meteo particolarmente avverse e durature, in tutto l’arco di costa ligure, di questa scarsa striscia di terra che orla il mare, per dirla con le parole di un nostro grande Poeta, solo la spiaggia di Alassio è stata così duramente colpita?.. Ma... Forse è vero che «L’uomo non ha resistito all’allargarsi degli orizzonti». CAMMINANDO… pensavo alle nostre tradizioni e ricordavo come era bello ritrovarsi nello “Sferisterio” alassino, situato di spalla al vecchio ospedale, in un tardo pomeriggio estivo, in mezzo ad una folla vociferante e spensierata. U BiBi, Angiulottu, Miazza, U Ballè, Martin, U Pitò... u balun au pugnu. Niente, nessuno! Avvocato Bottelli a parte, (è stato Presidente della Società Italiana (Ligure-Piemontese) più prestigiosa) di “Pallone elastico”, della “pallapugno” ad Alassio nessuno parla più. Eppure... «Il territorio interregionale della pallapugno è interessato da un crescente sviluppo della sua proposta turistica». Sono parole dell’Assessore Provinciale al Turismo. Il “Pallone Elastico” è anche Cultura. Ricordo di aver letto che, ad Alassio: «7 Agosto 1921- Grande sfida al Pallone. Oggi alle ore 16, si svolgerà la grande sfida di “Pallone”… Piemonte contro Liguria. Lo sferisterio cittadino di via Giuseppe Verdi sarà stracolmo di gente. La posta in palio è di 4000 lire. Ecco la composizione delle “quadrette” .. nella nostra il Capitano è il famoso “Cuginetto, la “spalla”, “battitore” il grande Ricca di Porto Maurizio. Nella quadriglia piemontese il battitore è anche il Capitano ed è il Campione Nazionale Cesare Marengo detto “Bainette”. Sarà una partita all’ultimo sangue!». Numeri alla mano, se ad Alassio, lo scopo dello Sport è quello di essere veicolo di nuovo Turismo, dobbiamo dire che l’unica manifestazione degna di questo nome è quella, ogni anno, organizzata dalla Bocciofila Alassina. Lo Sport, deve essere veicolo di Cultura, Strumento di Valorizzazione ed Identificazione del Territorio ecco perché “il Trofeo Boccia d’oro” è tanto seguito! Come il “Pallone Elastico” “le Bocce” rappresentano momenti importanti di aggregazione socia- le, lo scambio di simpatiche “punzecchiature”, l’uso gergale di un linguaggio particolarmente consono a quel tipo di realtà sociali che coagulano negli sferisteri e nei bocciodromi, attorno al tifo e alla competizione sportiva. Un modo unico, culturalmente importante (anzi il solo...) per immergersi nella Comunità Alassio dove i componenti non si propongono con un progetto politico. CAMMINANDO… ragionavo sul come quotidianamente veniamo sollecitati, Alassio in modo incredibilmente diretto, ad una generica solidarietà con chi è lontano e, siamo spinti istituzionalmente ,a non vedere chi ci è accanto e attende, prima ancora di un gesto di comunione, il semplice riconoscimento della propria esistenza. Era solo per introdurre una vicenda, accaduta di recente, che, come alassino, mi inorgoglisce particolarmente. Eccola: un “alassino” immigrato in Inghilterra, scopre di avere un male incurabile.« Ha un sogno che se realizzato gli potrebbe apportare gioia?» Gli aveva chiesto realisticamente il medico curante.« Mi piacerebbe ritornare in Italia, ad Alassio, nel mio paese... rivedere i miei amici d’infanzia... » «Bene lo faccia, ma senza perdere tempo perché il suo tempo sta per scadere…». Ritorna ad Alassio, rivede i suoi tre amici e con loro passa i suoi ultimi momenti felici. Viene ospedalizzato ma Antonio, Pino ed Ennio non lo abbandonano un minuto. Si danno il turno, si sacrificano notte e giorno ma non lo abbandonano più. Muore tra le loro braccia. E’ una consapevolezza, quella dell’intima connessione tra ciascuno di noi e gli altri, che va ridestata con lucidità in questa nostra epoca in cui si può ipotizzare «la morte del prossimo» la scomparsa di colui che letteralmente, è «più vicino». Non è una “morale” è una intima riflessione che mi procura una genuina soddisfazione nel dire che nessuno dei quattro personaggi sopra menzionati ha un cognome di stampo ligure e, tanto meno, alassino. Comune di Alassio COMUNICATO STAMPA Alassio, lì 25.05.2009 Al Ministro degli Interni On. Dott. Roberto Maroni ROMA A S.E. Dott. ssa Nicoletta Frediani Prefetto di SAVONA Al Dott. Giovanni Trimarchi Questore di S A V O NA Al Dirigente Commissariato P.S. Dott. Saverio Aricò ALASSIO Nell’imminenza della stagione estiva siamo a chiedere l’invio di personale aggregato per il periodo da giugno a settembre. Questo importante servizio di potenziamento consente di far fronte all’emergenza del nostro Comune che essendo a forte vocazione turistica nel periodo estivo incrementa la popolazione da 12.000 a 60.000 e più abitanti. L’anno scorso con vivo rincrescimento, e non capiamo per quale motivo, visto che il personale aggregato è stato assegnato ad altri comuni turistici, non abbiamo avuto alcun aggregato presso il Commissariato di Alassio. Negli anni scorsi, invece, quando dieci agenti sono stati aggregati, il risultato di tale potenziamento è stato apprezzato da tutti, con risultati positivi sull’immagine turistica della nostra città. Il personale aggregato ha dimostrato altissima professionalità e una capacità di conoscenza e integrazione del territorio che ha dato risultati d’eccellenza. Certo del suo interessamento la saluto con ossequio. IL SINDACO (Arch. Marco Melgrati) 6 «L'ALASSINO» Mercoledì 17 Giugno 2009 Frammenti di storia nostrana - PARTE II (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 20° Alla prima parte dei miei “Frammenti” (40 capitoli) mensilmente e generosamente pubblicati da L’Alassino a partire dall’ormai lontano febbraio 2002, è seguita la seconda parte (con altri venti) di vario argomento: scritti un po’ per consiglio di amici benevoli e un po’ per il mio amor di patria costante e irrefrenabile e le rose di maggio delle nostre colline e dei giardini sono rifiorite, nel frattempo, per otto primavere! Ritengo, perciò, sia giusto, dopo tanti anni, mettere la parola fine anche a questa storia infinita di “briciole”, per molti insignificanti ed inutili. Lo comprendo benissimo… Non pochi lettori torneranno a respirare più liberamente e troveranno buoni motivi per rallegrarsi di fronte alle novità che copriranno queste colonne del nostro Giornale... Questa “muffa” del tempo andato ha messo alla prova la pazienza e la sopportazione di tanti lettori annoiati, ai quali non posso far altro che chiedere scusa per tutte le “nostalgie storiche” del paese raccolte in questi anni. Tuttavia, pur a parziale mia discolpa, vorrei sottolineare il fatto che purtroppo la storia, anche quella grande dei popoli (figuriamoci quella minuta delle piccole e sperdute nostre comunità...) se non è suffragata dai ricordi, dai resoconti, dalle memorie dei singoli e dei più “vecchi” rimasti a testimoniare il passato più o meno lontano, finisce spesso per abbandonare la sorgente cristallina dei fatti e per perdersi irrimediabilmente nei limacciosi acquitrini dell’oblio. Per lo più si tratta, lo comprendo bene, di episodi insignificanti, di fatti e fatterelli che non interesseranno mai, più di tanto, la massa delle nuove generazioni, delle generazioni più giovani deputate e destinate a lasciare, se mai, ricordi propri e nuovi, perché la vita corre sul filo dell’oggi e ciò che è rimasto alle spalle va lasciato, giusto o non giusto che sia, se non nel cumulo dei rifiuti dei cassonetti o delle pubbliche discariche (come vorrebbero alcuni), almeno UN DOVEROSO CONGEDO nei dimenticati angoli di qualche abbandonata e polverosa soffitta o di qualche umida ed oscura cantina. Si è trattato, per lo più, di episodi sporadici, di “memorie” legate alle passate generazioni ed alla mia che continua la sua ormai lunga esistenza terrena e sta per giungere alla... sera. La vita moderna ha ben altro a cui pensare; ha ben altri e più complessi problemi da affrontare e da risolvere! Certamente i “ricordi”, le immagini, i documenti del lontano o del più recente passato non offrono che un pallido sospiro dell’esistenza della nostra gente e della nostra città o, se preferite, del nostro “pae- solo a poche decine di persone che hanno avuto le loro “radici” tra l’azzurro del nostro mare ed il verde delle nostre colline, in queste strade, così diverse da quelle dei nostri vecchi e in questi vicoli che hanno, invece, mantenuto, più o meno, il fascino ed il palpito di un’epoca in cui il dialetto era la lingua quasi di tutti. Poca cosa davvero! Tuttavia (questo mi sia concesso) forse fra cinquanta o cent’anni, un ricordo lontano dei fatti della storia del nostro paese e della nostra gente, un capitolo, un semplice episodio, una riga soltanto del passato potrà tornare utile a chi vorrà o dovrà richiamare alla memoria Il presidente AVA Carlo Cavedini e il prof. Tommaso Schivo ospiti della IV B di Via Neghelli un vecchio ricordo o per un briciolo di nostalgia per il nostro amato paese; questo volevo dire prima di scrivere la parola “fine”, la parola fatale che chiude ogni cosa ed ogni slancio umano ed ogni speranza. E mi sia concesso, prima di farlo, di ringraziare l’Alassino e l’A.V.A. che mi ha ospitato sempre con grazia e simpatia ed i lettori amabili, quelli che ogni tanto, incontrandomi per strada o scrivendomi da lontano, hanno dimostrato di aver gradito la lettura di quelle mie pagine e di questi frammenti di storia minuta. E, per ultimo, “dulcis, vere dulcis in fundo” un “Grazie”! davvero fraterno al grande Nicolò – Manal – Michela – Matteo P. – Rebecca – Rexhino – Lucrezia – Alessandro – Enrico – Davide R. – Emanuela – Salvio – Besant – Roberta – Matteo L. R. – Carolina – Ilaria – Ilenia – Alessia M. – Alessia B. – Hulli – La Maestra – Prof. Schivo – Carlo Cavedini. La II B di Alassio… premiata! Memorie legate alle passate generazioni e alla mia. sello” nell’ambito ristretto della nostra gente, ormai... poca rispetto alle mille diverse “razze” vicine e lontane che hanno scelto, per lavorare e per vivere, questo angolo di mondo. Povere cose, pallide memorie, di scarso peso e che non interessano più di tanto o, se mai, MONUMENTO AL BAGNANTE dei posteri un lampo, un guizzo, un sospiro che, senza quei “frammenti” lontani, sarebbe andato irrimediabilmente perduto. Ecco, questo volevo dire ai pochi che mi hanno seguito e qualche volta mi hanno anche stretto la mano per una pagina o per (ILLUSTRAZIONE DI GIBBA) Gibba, a Francesco Guido, che, pazientemente ed artisticamente, come solo Lui sa fare, ha per sessanta volte illustrato da Maestro e ravvivato con i suoi colori e la sua magia, le mie pagine! Tolgo il disturbo… e ancora grazie a tutti, di cuore! I Baci di Alassio in Abruzzo Gli alunni della II B di via Neghelli di Alassio, in visita presso la sede della locale Protezione Civile, mentre viene consegnato loro il diploma per aver partecipato durante l’anno scolastico 2008/2009 alle lezioni tenute dal comando CFS di Andora della Società Nazionale di Salvamento e dal Gruppo Comunale di Protezione Civile. Questo nell’ambito del progetto “Adotta una classe” realizzato dal Servizio Politiche Scolastiche del Comune. Pino Mastroianni continua a stupire! I baci di Alassio alla mensa della tendopoli a Tione degli Abruzzi (AQ). Grazie alle pasticcerie di Alassio: Balzola, Kappa, Marchisio (per l’Associazione Padre Herman), Riviera e l’oleificio al Frantoio di Armato per il pesto. Prodotti alassini sulla tavola degli sfollati del terremoto in Abruzzo. IMPERDIBILE VERAMENTE - Il progetto dello scultore svedese Soedermann da realizzarsi in bronzo (tipo recente monumento a Totò) donato gratis al Comune, da realizzarsi e da porre sullo scoglio della “Limassa” a ringraziamento dei “bagnanti” che con la loro costante presenza hanno fatto grande Alassio. Un dono da tenere in grande considerazione. Un’altra “opera” pregevole di Pino Mastroianni, la Madonnina posta all’esterno del Santuario della Madonna della Guardia. Bravo Pino! Mercoledì 17 Giugno 2009 7 «L'ALASSINO» LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce Da u libbru de Ester Da u libbru de Ester Da u libbru de Ester U banchettu da regina A deluxiun d’Aman Au semmu a-u banchettu da regina. I persunaggi i vegnen unurai. Davanti a ’sta bellessa cuscì fina i sènsi du mariu sùn eccitai: “Cumme u caressa u mò scöggi e marina... cuscì i t’accaressan e me mai ’sta bucca russa, duçe da baxiò... Tütti i toi dexideri esaudirò!” Ma cumme u pò, ùn da so dignitai suppurtò ancù in cuntinu-u st’insulènsa da’n Marducheu, ch’u passa e so giurnai ai porte du re, spèntandu l’udiènsa, ignurandu quelle norme decretai d’enzenugiòse sempre a-a so presensa. E u pia ‘na decixiùn cun so muié: l’impiccaggiùn u ciamerà da-u re. Ester ancù üna vota a n’apprufitta e scareganduse u cö scunsulau a dixe tüttu, ciù a nu pò sto sitta. e a implura pe-u so populu angusciau. Pöi, a se zögga tüttu... fina a vitta: «St’ommu in sce nui Ebrei u s’è vendicau... Un’ha vendüu e saremmu sterminai. Chi, ne denunsiù a respunsabilitai». Ma quella notte u re u nu pò durmì e u lezze i libbri d’amministrassiùn… U fattu di dui s-ciovi o-u fa atterrì, subetu u vö dai soi ’na relassiùn. E cose u vö cunusce... e in tu capì u se lascia piò dall’emusciùn: «Ma st’ommu, che a vitta u m’ha sarvau che unuri u l’ha... che premmiu e gh’amu dau?» Assueru in tu giardìn u va invedrau; Aman sgumèn tu u spprica perdùn, e ai pèi da regina u resta abbrassau. Ma inzenuggiau in quella pusissiùn ün pò troppu a-u sufà u s’è arrembau... A-u re ch’u entra u ghe pìa ün futtùn: «Propriu da tì, devu subì st’affruntu? Guordie! Pendelu a-u palu, ch’u l’è pruntu…». Propriu in tu bellu du raxiunamèntu u riva Amàn pe reclamò a sentènsa. Ma u re, purtandu avanti l’argumèntu u vö savé da lei cuss’u ne pensa che d’onurolo u sò l’intendimèntu: «E a tì a spènterà tale incumbènsa!» Incainau e negru da-u ciacrìn u cumènsa a tremò pe-u so destìn. «Propriu da tì, devu subì st’affruntu? Guordie! Pendelu a-u palu, ch’u l’è pruntu…». FRA MUSICA E POESIA 2009 Servizio fotografico di foto hall di Romanisio Luciano e Guido Rizzo. Gioberti, Cavedini e “I Rizzo”. Mons. De Canis, il prof. Gallea e Carlo Cavedini. Antonio Boscione. VOLONTARIO D’ORO 2009 Gianni Croce. Andrea Gallea. Luciano Raita. FOTO FASANO Giuseppe Guarino. Ettore Ghiringhelli. Marinella Reale. Gaetano Arena con la moglie Elisa attorniato dai militi della Croce Bianca. “Esempio di costante ed encomiabile abnegazione, di serietà, correttezza, rispetto per la divisa indossata, maestro per i giovani e testimone della cultura del Volontariato”. 8 «L'ALASSINO» Mercoledì 17 Giugno 2009 INCONTRI CON L’AUTORE Conferenza alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio Antonietta Selis Venturino: “Il linguaggio segreto della scrittura” PRESENTAZIONE LIBRO ALLA EX CHIESA ANGLICANA Franco Fontana: “Alassio” Questo stupendo volume fotografico è stato presentato l’otto maggio scorso. Proprio in questa sede Franco Fontana allestì una splendida mostra dal 13 settembre al 15 ottobre del 2003 (Vedi “L’Alassino” n° 10-2003), dimostrando il suo alto valore artistico con gli orizzonti sconfinati dell’Italia meridionale e degli Stati Uniti. Ora ci propone la sua poesia intima, negli scorci e nelle vedute in un confine più ristretto, ma non meno affascinante della nostra Alassio. L’Assessore alla Cultura dott. Monica Zioni ha iniziato parlando dell’autore, assente per motivi di salute, come uno dei più noti fotografi del mondo. «Questo libro (ne ha già pubblicato oltre quaranta) – afferma – sarà un prestigioso biglietto da visita per la nostra città, a pagina 23 c’è una fotografia che è fra le più belle che abbia fatto in quaranta anni di attività». Ha preso la parola il signor Valerio Tazzetti di Torino, gallerista storico di Fontana, che ricorda la mostra del 2003 in “questo luogo” che è «un salotto sul mare», dove il passaggio di artisti si è sempre susseguito nel tempo. «Fontana ha reso con le sue personali cromie, in questo libro che è anche ben stampato, gli aspetti della città, scoprendone angoli nascosti. Iniziò negli anni ‘60 in Puglia, ritraeva i campi, i prati, i paesaggi in campiture monocrome, immagini sorprendenti nella loro semplicità. Sicuramente verrà a verificare di persona le sue impressioni, è anche un grande comunicatore». Ha concluso il dott. Nicola Davide Angerame, che ha curato l’edizione del libro: «È l’ultimo (in ordine di tempo) dei libri dedicati ad Alassio, che illustrano la città in ambito culturale, che tiene il passo con altre ben più grandi, ne è il ritratto del suo aspetto attuale. L’edizione è bilingue (Italiano e Inglese). A volte basta uno scatto per cogliere delle emozioni, ma è un’esclusiva dei grandi artisti. La prima parte è dedicata alle visioni “geometriche”, la sua grande forza è il colore e Alassio si presta in questo senso, più di altre città fotografate da Fontana: è al limite fra la realtà e le sue sensazioni, certamente il libro stupirà coloro che lo sfoglieranno, in particolare gli Alassini; ha scritto anche un breve testo che rispecchia anche letterariamente la sua capacità di sintesi. La seconda parte è più narrativa: ci sono gli scorci dove lui si è calato di più; è stato difficile fare la scelta delle foto pubblicate. Il libro rivela la città come organismo vivente, penso sia anche una sorta di valida, inusuale, artistica, guida turistica». Carlo Bertolino Maurizio Lanteri e Lilli Luini: “La forgia del diavolo” Ed. Fratelli Frilli Sandra Berriolo ha presentato i due autori, che scrivono “in tandem” e hanno già presentato qui altri libri come “Delitto in Valle Arroscia” e “Non tornare a Mameson”, il 16 maggio scorso nell’Auditorium della Biblioteca Civica. «Presentiamo “La forgia del diavolo” - inizia la Berriolo – di questi scrittori, uno ligure e l’altra lombarda. Si tratta di un “noir”. La differenza fra noir e giallo non è proprio netta, il giallo è nato prima: in esso viene proposto un caso e il lettore cerca di indovinare la conclusione finale; nel noir il fatto è esposto subito, la suspence viene dall’indagine (anche psicologica) e ambientale, il lettore ne è coinvolto. Il libro è ben scritto: un romanzo nel romanzo. Ecco un accenno di trama: un rinomato avvocato albenganese che vive ad Alassio, ha scritto un libro ambientato ad Albenga; l’editore ne chiede un altro, ma lui non riesce a scriverlo... La vicenda si svolge ad Alassio, Albenga, Acqui Terme, Corsica e Lombardia. I due autori non si distinguono leggendo». La parola passa agli scrittori. Luini: «Una donna, Angelica, si presenta all’avvocato-scrittore con una storia da raccontare, lui la recepisce: è ambientata ad Alassio nel ‘79, ma in parte si svolge nella Milano periferica dove, contrariamente al centro e in provincia, può capitare di tutto, ma il fatto che accade in provincia spesso assume il carattere dell’eccezionalità». Lanteri: «È il primo libro che abbiamo scritto insieme, ma prima ne abbiamo pubblicati altri due. In quanto alle storie dei romanzi, spesso la realtà supera la fantasia, a volte ci riferiamo a fatti accaduti, ma dobbiamo essere credibili, questo ci condiziona nello scrivere; siamo due perfezionisti, rivediamo gli scritti molte volte: la prima stesura è fatta “col cuore”, la seconda “con la testa”, fra le due c’è un periodo di decantazione. Angelica è una bella donna, in più ha la storia, che all’avvocato serve per soddisfare l’editore: si instaura una specie di partita a scacchi, che può unire l’utile al dilettevole... Abbiamo ambientato in Corsica il lavoro fra i due perché occorreva un posto riservato e silenzioso». La grafologia è una scienza recente e poco conosciuta, ma importantissima in campo storico e giudiziario. La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio ha avuto come ospite una specialista di questa materia il 9 maggio scorso. Dopo il saluto del Presidente SOMS Claudio Gavaldo e della Dott. Loretta Zavaroni, Assessore all’Associazionismo e Volontariato del Comune di Alassio, che ha sottolineato l’attenzione che la Società ha per la cultura e perciò merita il nostro plauso, è intervenuto il dott. Giampaolo Mela, ex Sindaco: «La nostra ospite è un personaggio di grande prestigio della cultura savonese, ha molte benemerenze e una preparazione scientifica di tutto rispetto, è stata allieva di Padre Poretti, psicologa e psicografologa, ha al suo attivo molte pubblicazioni ed è Perito del Tribunale di Savona». La professoressa Venturino prende la parola ed entra nel vivo del tema: spiega che la grafologia è una scienza nuova, non è esatta come la fisica, ma fa parte della psicologia, della psichiatria, deve avvalersi di un metodo scientifico di indagine. Quello qualitativo permette l’identificazione dei segni: le linee curve denotano affabilità, quelle spigolose tipi più polemici, aggressivi; quello quantitativo ha una funzione di sostegno o di indifferenza: accezione, resistenza, attesa. «È uno strumento psicodiagnostico, la grafia non nasce dalla mano ma dal cervello». Altri elementi sono il calibro, la precisione della scrittura, lo spazio, tensione ed estensione. Prosegue: «Mi sono appassionata a questa scienza correggendo i compiti dei ragazzi; la scrittura è un mezzo di comunicazione, il suo studio richiede molta attenzione e molto approfondimento: riflette la nostra personalità, il nostro carattere, i nostri comportamenti». Continuando con molta chiarezza, la professoressa precisa che nell’età evolutiva l’esame grafologico può aiutare molto a definire la personalità degli adolescenti e, se è il caso, a prendere provvedimenti correttivi e anche curativi. «In campo giudiziale il grafologo può determinare l’autenticità di uno scritto e trovarne l’autore, anche se anonimo. Il foglio sul quale scriviamo è l’estensione della nostra coscienza: vi possono essere dei segnali di allarme, la rivelazione di aspetti patologici. Il rigo ha la sua importanza: è un orizzonte ideale sul quale dobbiamo imprimere la nostra capacità di comunicare». La Professoressa Venturino ha concluso con la proiezione di alcuni tipici esempi di scrittura e brani di scritti di celebri personaggi e scrittori. C. B. Mostre d’arte alla ex Chiesa Anglicana LA PERFEZIONISTA - Film ENZO PRESTILEO Di Massa Lubrense nel Napoletano, Enzo Prestileo è pittore dallo stile particolare, raro, che interessa e incanta tanto l’osservatore profano o superficiale quanto il conoscitore esperto e lo studioso; ha esposto nell’aprile scorso. La sua pittura potrebbe sbrigativamente definirsi iperrealista, tanto è aderente al reale, ma a ben guardare si scopre che va oltre, in un’interpretazione personale che, in alcune composizioni, rasenta l’astrazione. È evidente soprattutto nei vegetali mediterranei, sullo sfondo di marine partenopee (agavi, fichi d’india) e nelle nature morte (frutta, conchiglie), per diventare quasi fotografica nei nudi e nei fiori, ma in compo- sizioni e inquadrature che la fotografia renderebbe banali. Sorprendente un limone che sembra emergere dalla ciotola in ceramica decorata dalla quale sembra emergere, visto dall’alto; come l’espressione del viso di Emma, una bimba in un magistrale ritratto. Ha scritto di lui Vittorio Sgarbi: “...Ho l’impressione che questi lavori siano soprattutto un pretesto, da parte di Prestileo, per significare e documentare la virtù estetica di qualsiasi tipo di forma, e che esprimano l’evocazione nostalgica di un’arte che si avvale del bel disegno e dei perfetti passaggi tonali, per attuare una galleria di raffigurazioni dedicate al mistero del silenzio...”. È stato presentato sabato 23 Maggio nell’Auditorium della Biblioteca Renzo Deaglio il film LA PERFEZIONISTA. Titolo ammiccante in senso serio però e non frainteso. Sindaco e Assessore alla Cultura hanno introdotto l’autore Cesare Lanza, noto realizzatore di riusciti programmi televisivi tra i quali Buona domenica, la Talpa, la Fattoria e l’ultima edizione del Festival di Sanremo. Il film ha un assunto impegnativo alquanto coraggioso; ne ha sintetizzato contenuto ed intenzioni l’autore stesso, che dice: “vuole essere dimostrazione dell’assoluto non senso della vita”. Brava, in una parte assai onerosa e monocorde, la protagonista Aurora Mascheretti. Un po’ sacrificato, ma bravo lo stesso, Rinaldo Rocco. Notato il cammeo di Sandra Milo e quello del regista che, alla Hitchcok, attraversa un’inquadratura assieme al suo cane. FGG CARLO LEVI AD ALASSIO Inventario delle carte La corposa raccolta di lettere, documenti, appunti e anche disegni che, con grande generosità e sensibilità culturale, il popolare autore televisivo Antonio Ricci ha donato alla Biblioteca civica “Renzo Deaglio” di Alassio, è stata ordinata, le singole carte catalogate e pubblicate in questo catalogo, edito dall’Assessorato Turismo e Cultura del Comune di Alassio. Il libro è stato presentato il 30 maggio scorso nell’Auditorium della Biblioteca, nell’ambito di un “Incontro di studi” intitolato “Tra le carte di Carlo Levi”, al quale hanno partecipato eminenti studiosi. Tutti gli intervenuti hanno convenuto sull’importanza del Fondo di Alassio, nell’eterogeneità delle carte che si trovano nei tre archivi principali (Alassio, Fondo Manoscritti di Pavia e Archivio Centrale dello Stato di Roma) e sulla necessità di costituire un archivio virtuale che ne raduni tutto il materiale. Ecco un breve resoconto dei singoli interventi. L’Assessore al Turismo e Cultura del Comune di Alassio dott. Monica Zioni ha porto il saluto, ringraziato Antonio e Silvia Ricci per il loro contributo e collaborazione nei riguardi della cultura alassina, e ha affermato che «Alassio ha in Carlo Levi il riferimento culturale più importante». Il professor Alberto Beniscelli dell’Università di Genova, anche in veste di coordinatore, apre il confronto: «Questo incontro è anche un ricordo e un’occasione di studio, Parleremo anche del libro “Le poesie di Carlo Levi”, delle quali tre manoscritti sono qui. La famiglia Levi aveva in Alassio il posto delle vacanze. Le carte più importanti dell’archivio alassino sono le agende (appunti dal 1933 al 1974), reportage di viaggi, documenti, lettere, libri». Luisa Montevecchi (Archivio Centrale dello Stato di Roma): «Porto il saluto del mio Istituto. Attraverso le carte si scopre la multiforme personalità di Carlo Antonio Ricci. Levi, sono 160 le scatole che le contengono a Roma». Ne descrive le principali, in particolare i disegni fatti in carcere col blu di metilene, un disinfettante usato come inchiostro. Renzo Cremante (Università di Pavia, Direttore del Fondo Manoscritti “Maria Corti”): «L’inventario di Alassio è già un importante strumento di studio. Maria Corti (compianta, già ospite di Alassio come scrittrice, n.d.r.) ha costituito il Fondo Manoscritti Contemporanei, quando questi non erano ancora considerati, si conservavano solo quelli antichi. A Pavia ci sono circa 2000 carte di Levi che riguardano la sua complessa personalità: scrittore, poeta, giornalista, pittore, politico, dagli anni ‘20 circa al 1970». Luca Beltrami (Università di Genova, curatore dell’inventario): «La maggior parte delle carte donate da Ricci riguardano la vita quotidiana di Levi: 32 agende e 4 taccuini, vi figurano molte personalità della letteratura, la descrizione delle vacanze ad Alassio (gite in barca, pesca, incendio della collina), la collaborazione con “La Stampa”, le versioni in inglese dei romanzi “Cristo si è fermato a Eboli” e “L’orologio”, osservazioni e appunti su “Le parole sono pie- tre” e “Il futuro ha un cuore antico”; notevole la corrispondenza in particolare con Linuccia Saba (viene citato anche il padre il celebre poeta Umberto), discorsi politici (fu senatore due volte); è presente anche un’agenda telefonica con appunti». Guido Sacerdoti (Presidente della “Fondazione Carlo Levi” di Roma e nipote dell’artista-scrittore): «In un articolo su “La Stampa” Giovanni Spadolini parlò di alcune carte di Levi in suo possesso, ho ottenuto le fotocopie di questi documenti che si aggiungono a quelli dei Fondi: parla di una poesia, di un paese della Lucania e di Alassio come paese nel quale si identificava; del suo rifiuto della circoncisione, della Spagna di Franco, delle elezioni in Sicilia (dove non venne eletto) e di altre due poesie: una sulla felicità e una dedicata a Renzo Deaglio, suo amico, dove parla di un coniglio». Silvana Ghiazza (Università di Bari), curatrice del libro delle poesie di Carlo Levi: «È un “diario lirico”, il suo incontro con la poesia fin qui ignorato. Levi non le ha pubblicate, era opportuno farlo? Scriveva le poesie direttamente in versi e in rima, si esprimeva anche con ironia, sempre con ritmo musicale. In carcere scrisse sonetti, poesie “chiuse” come la prigione. Il libro avrà un seguito più completo e aggiornato criticamente». Franco Contorbia (Università di Genova - con Carla Peragallo della stessa Università furono i primi ad esaminare le carte donate da Ricci): «È stata una riflessione collettiva: pensavamo di conoscere tutto di Levi e invece conosciamo poco. La sua vicenda costituisce un’importante parte della cultura del ‘900. Il materiale ora a disposizione richiederà ancora molto studio. È difficile stabilire se fu più scrittore o pittore». In conclusione Antonio Ricci si dichiara molto soddisfatto di questo incontro. Carlo Bertolino per A.V.A. LUCIANO GEROLAMO GERINI Nel 1881 un ufficiale italiano nativo di Cisano sul Neva, Gerolamo Emilio Gerini, appena uscito dall’Accademia di Modena, si recò nell’allora Siam (oggi Thailandia), dove il re lo incaricò di istruire la sua Guardia e poi di costituire la locale Accademia militare sul modello di quella di Modena. Contemporaneamente studiò società e cultura di quella nazione e la fece conoscere all’Italia e al mondo. Luciano Gerolamo Gerini è un suo pronipote, che ha fatto dell’arte la sua ragione di vita, contemperando le culture italiana e thailandese. Vive fra Alassio e la Thailandia. La sua opera gravita principalmente su due tecniche e relativi supporti: i “Phrabotbanner”, drappi dipinti con scene della vita del Buddha, che venivano donati ai templi, reinterpretati unendo due stili lontanissimi fra loro, “l’actionpainting” e il figurativo, con soggetti che vanno dall’informale puro a figure umane, animali, vegetali, cielo stellato; e i “Nangtalungshadow”, lastre di cuoio lavorate fino a farle diventare traslucide, nelle quali venivano ritagliate le marionette del teatro delle ombre, anche queste rielaborate come “ombra colorata”, con figure evanescenti su sfondo multicolore viste in trasparenza e raggruppati a trittici e polittici. Le opere sono state esposte come installazioni, di grande fascino. Inoltre Gerini esegue fotografie e filmati dei riflessi sull’acqua calma del mare o dei fiumi, con effetti assai suggestivi: ne ha esposto le foto e proiettato i filmati. All’inaugurazione erano presenti, oltre all’Artista, al Sindaco Melgrati, all’Assessore Zioni, il Ministro Plenipotenziario della Reale Ambasciata di Thailandia Sua Eccellenza Peerasak Chantavarin, e altre personalità della cultura thailandese e italiana; la professoressa Kanokwan Gerini, Docente di Storia della Letteratura Nord Americana del Dipartimento di Lingue Occidentali, Facoltà di Archeologia della Università Silpakorn di Bangkok, ha parlato dell’artista, della sua opera e delle relazioni italo-thailandesi. Ci congratuliamo con la ditta Ottobelli Ottica, nostra inserzionista, per la meritoria sponsorizzazione di questo evento culturale, con l’auspicio che sia un esempio da seguire (A.V.A.) Ca. Bl. “LE VEGLIE D’ARMO” IIª Rassegna di video-documentari e VI° Concorso di poesia dialettale Il Comune di Armo (Imperia) anche quest’anno organizza questi due concorsi. Per la Rassegna dei video-documentari occorre inviare l’iscrizione entro il 30 giugno e le opere entro il 15 luglio 2009. Per la Poesia dialettale lirica (scritta) il termine è il 10 luglio, per la Poesia raccontata il 5 agosto 2009; da inviare a: Comune di Armo, Via Montegrappa 11 – 18026 ARMO (Im). Premiazione il 6 settembre 2009. Il pieghevole col regolamento è disponibile presso la Biblioteca Civica “Renzo Deaglio” di Alassio, oppure, anche per ulteriori informazioni, al Comune di Armo. UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO – GUARDIA COSTIERA-ALASSIO Nuova ordinanza di sicurezza balneare N° 32/2009 Chi fosse interessato alle norme di balneazione e navigazione per il 2009, può consultare la circolare anche presso la nostra Sede o nel Sito Web: www.guardiacostiera.it/alassio. Ascensione: festa alla Madonna della Guardia Incoraggiati dal bel sole, che ha riscaldato l’ambiente per tutto il giorno, numerosi fedeli alassini e turisti hanno invaso il parco che circonda la chiesa della Madonna della Guardia e hanno espresso con un giusto vociare festaiolo la gioia di trascorre alcune ore nel fresco ambiente della macchia mediterranea. L’edificio sacro è stato aperto fin dal mattino e ha dato l’opportunità di assistere ai riti sacri con comodità. Durante il pomeriggio, comunque, si sono svolte le manifestazioni più suggestive. La processio- ne, animata anche dalla banda cittadina, si è fermata nei pressi dell’ampio piazzale. In una nicchia addossata alla scala di accesso al santuario il nostro artista del ferro, Giuseppe Mastroianni, ha creato una Madonna stilizzata. Si vedono solo le linee del capo e dell’abito, formate da esili tubi di ferro colorato, sagomati con abilità così da offrire l’impressione del raccoglimento e della preghiera. A queste linee essenziali è stato dato il nome di “Mistico Fiore”, riecheggiando una delle vetrate della chiesa, chiamata “Rosa Mistica”, e ricordando la ricchezza di verde e di fiori dell’ambiente mariano. L’allestimento complessivo dell’opera è stato possibile grazie alla collaborazione di Pierino Vaccarezza, Luciano Grossi e Domenico Martino La solenne celebrazione della S. Messa, arricchita dal canto della Cappella Musicale e dalla presenza di autorità cittadine, oltre che dalla Confraternita di S. Caterina, ha concluso una riuscita giornata di vita festosa e religiosa insieme. G.P. Mercoledì 17 Giugno 2009 INAUGURAZIONE DI DUE PIASTRELLE SUL MURETTO DI ALASSIO Gita della Terza Età Una bella giornata di sole ha accolto il gruppo della terza età in gita all’abbazia di San Fruttuoso, perla romanica incastonata in una delle più belle baie della riviera di levante. Il gruppo ha raggiunto San Fruttuoso con il traghetto partendo da Camogli, borgo marinaro della costa dove gli “arzilli”, prima di imbarcarsi con la scusa del mal di mare si sono concessi un buon pezzo di focaccia di “Recco”. Allíarrivo la guida ha condotto il gruppo alla scoperta di un gioiello ristrutturato dal FAI che riesce a colpire il visitatore per la bellezza dei chiostri, capitelli e bifore. Rifocillati da un buon pranzo a base di lasagne al pesto e pesce appena pescato, il gruppo è partito alla volta di Portofino. Il piccolo borgo, degno della sua fama, ha sorpreso per la bellezza quasi finta delle case e dei suoi giardini che si riflettono sulla piccola baia. Per concludere il gruppo, muovendosi con il traghetto ha raggiunto Santa Margherita, altra perla della riviera di levante ricca di bei giardini e splendide piazzette. Oltre alla gita, nel mese di maggio, la GE.S.CO. s.p.a. ha concluso la serie degli incontri salutari mercoledì 13 maggio: in una sala gremita, il Dottor Mosca ha trattato con professionalità ed moltissima umanità i problemi legati alla circolazione sanguigna. Inoltre il 26 maggio la Ge.s.co. s.p.a ha celebrato il gemellaggio con la squadra di nuoto della terza età di Novara che in visita alla Città ha partecipato alla lezione in piscina con il gruppo dell’attività motoria rivolta alla terza età e alla sera ha partecipato come ospite alla cena di pesce organizzata dai volontari che hanno cucinato con maestria per tutti i nuotatori e loro famigliari. E per finire il clou: il 30 maggio la festa per i corsisti della ginnastica al palazzetto dello sport. Quest’anno una “baraonda” all’insegna della spiaggia, musica e balli sudamericani. I corsi in palestra continueranno per tutto il mese di giugno il martedì e giovedì, mentre il Centro ricreativo continuerà la sua normale programmazione per tutta l’estate. A tutti gli iscritti un grazie di cuore per essere stati con noi tutto un anno e per aver arricchito, anche questa stagione la serie di momenti memorabili e belli da ricordare. Buona estate Graziella Danio GESCO SPA Ringraziamenti per i tappi by A.R.E.S. Volontari Boschivi Innanzitutto, è doveroso il ringraziamento all’A.V.A. e relativa Redazione de “L’Alassino”!!… Poiché è grazie all’“informazione” che molte persone hanno saputo della raccolta dei tappi e se ne sono attivate. Ad esempio la Sig.ra Dina, di Zuccarello, lettrice de “L’Alassino”, la quale, grazie al nostro recapito telefonico 0182-644914 pubblicato sul giornale, ci ha contattato e siamo andati a ritirare i molti sacchi di tappi raccolti oltre che da lei stessa, dagli abitanti del paese ed in particolar modo da Pamela che ha fatto da tramite con la Scuola: “4°Circolo Borgo Rodari” di S. Remo, di cui ringraziamo vivamente i docenti ed i ragazzi. GRAZIE A TUTTI!! Un ultimo (ma non ultimo) ringraziamento, va… molto lontano… a 1.300 km da Alassio!! E precisamente a Racale (LE) in Puglia, dove si è trasferita l’Alassina Manuela Bottero. La Sig.ra Manuela, unitamente alla cognata, la Dott.ssa Ecla, ci ha inviato degli enormi sacchi di tappi tramite la mamma, Sig.ra Maria Pia Bottero (già nostro contatto con le “donne di Arnasco”) per la raccolta, la quale, attraversando l’intero stivale per andare a trovare i nipotini, al ritorno si carica in auto i tappi. Che dire… è “ammirevole”!!! Noi Volontari Boschivi, ringraziamo le persone menzionate… e chiunque altro/a partecipa… o parteciperà alla raccolta. A tutti diciamo: “per adesso non sveliamo il progetto più immediato del risultato di parte dell’attuale raccolta, perché sarà una sorpresa per coloro che ne riceveranno delle attrezzature, ottenute con il riciclaggio della plastica, ma sarà un altro grande gesto partendo da un piccolo tappo”. Semplice, ma toccante e originale nella sua semplicità la inaugurazione (del 30 maggio u.sc. sul famoso Muretto) delle piastrelle artistiche che ricordano la cinquecentenaria Parrocchia di Sant’Ambrogio e la Parrocchia di Maria Immacolata dei Frati Cappuccini di Alassio. Presenti il Sig. Sindaco e molte autorità religiose e civili, Mario Berrino e il Pres. A.V.A., personalità e gente comune della città accomunate nella festosa giornata, Mons. Parroco Angelo De Canis e Fra Tommaso hanno officiato la cerimonia ed hanno benedetto le artistiche piastrelle. Grande la commozione generale e l’aperto compiacimento dei presenti. (FOTO FASANO) CI SIAMO RIUSCITI! Eccoci di nuovo, qui, noi mitici alunni della classa 4a C, per dirvi che siamo riusciti ad imparare a memoria la poesia in dialetto alassino “LAMPI” di Antonio Boscione. Antonio ci ha detto che siamo stati molto bravi, così abbiamo pensato di recitarla durante la Festa di Fine Anno davanti al Comune il 9 Giugno. Eccovi il testo della poesia: Lampi Lansòse driti a bagnu,de vulata e doppu vegnì gianchi de sarin tantu che se mangiòmu ’stu panin de pan fransese e in toccu de tumata; l’arena a ne scrusciva sutta ai dènti, ma tüttu u ne puxeva ina buntai cundìu cu-a famme sona de l’etai… Nu axemu ninte e-e l’erimu cuntènti! Cuntènti (e chi t’ou sa!) di nosci abrivi. de fo ‘na sotta pé ‘na mangiarena, de destrigose insemme in sce l’arena, de fose in bagnu… e de sèntise vivi! Cuntènti de ‘sta noscia zuvèntü visciüa sènsa sercò cumplicassiui, c’a rèsta in te ‘n recantu, drent’ a nui… anche se u tèmpu u nu a-a riporta ciü. Antonio Boscione Vi è piaciuta? A noi molto! Adesso noi andremo in vacanza e ci rivedremo, speriamolo, il prossimo Settembre Gli alunni della classe 4a C Scuola Primaria Statale di Alassio La signora Maria Pia Bottero con i sacchi di tappi portati qui da 1.300 km!! Grazie a tutti! Continuate così!!! Sarete orgogliosi del “gesto” che faremo tutti insieme… del quale vi daremo notizia, appena realizzato il progetto. Tanti tappi… pardòn, tanti saluti a tutti!! “Attila” Banco di solidarietà “Suor Maria Assunta Bonadiman” Il 15 maggio u.sc. è stato riconsegnato, per la futura custodia, alla Presidente del “BANCO DI SOLIDARIETÀ” Signora Orietta Arata Mazzoni, al Vice Presidente Pierantonio Lanteri ed al segretario Gianni Croce il “CUORE DELL’A.V.A.”, simbolo di riconoscenza e di merito che la nostra Associazione aveva consegnato a Maria Assunta Bonadiman Suora di Santa Marta, alcuni anni fa, per il suo benemerito apostolato nella nostra città. Il “Cuore” ci era stato restituito dopo la morte di Suor Assunta e in occasione della chiusura della sede alassina di Via Dante 9 «L'ALASSINO» Il banco di Solidarietà, benemerita associazione che ha ereditato la “missione” di bene svolta dalle Suore di Santa Marta e che continua ad aiutare le famiglie bisognose, opera in nome ed in ricordo di Suor Maria Assunta che aveva dedicato tutta la vita ad assistere e ad aiutare le persone bisognose di aiuto, di cure e di solidarietà che spesso si rivolgevano a lei con cuore aperto: una restituzione” o un modo come un altro per ricordare la venerata Suora e per augurare ogni bene alla neo-benemerita Associazione. A.V.A. Accoliti al servizio della Chiesa Giovedì 28 maggio, alle ore 17.00, nella chiesa parrocchiale di S. Ambrogio hanno ricevuto l’ordine dell’accolitato tre nostri concittadini: Paolo Ammirati, Anito Arrighetti e Brunetto Rasolo. Sua Eccellenza, mons. Mario Oliveri, che ha presieduto la cerimonia, attraverso un’omelia chiara ed efficace, ha spiegato che i nuovi accoliti hanno il prestigioso incarico di assistere il vescovo e il sacerdote durante i riti sacri, possono distribuire la comunione ai fedeli, preparare l’altare per il sacrificio, in generale servire durante la Santa Messa. Riprendendo l’espressione usata solitamente dai papi sono “i servi dei servi di Dio”, i “ministri dei ministri della Chiesa”, gli assistenti del sacerdote durante le celebrazioni liturgiche. L’evento ha avuto il suo momento emozionante quando i tre nuovi accoliti, nell’atto della loro istituzione, hanno ricevuto dalle mani del vescovo la pisside che contiene il corpo di Cristo e hanno espresso ufficialmente la loro volontà di essere al servizio del Signore. La Cappella Musicale S. Ambrogio ha solennizzato il rito e il nostro parroco, mons. Angelo de Canis, evidentemente commosso, al termine della cerimonia ha espresso parole di soddisfazione. G. P. Saluti di Italia Nostra Alassio alla Cittadinanza (alassina) Venerdì 15 maggio c’è stato il passaggio del testimone nella sezione di Italia Nostra Alassio. Poche righe per salutare i lettori dell’Alassino, i cittadini che fanno parte del comprensorio (Alassio, Laigueglia, Testico, Andora e Stellanello), le Istituzioni locali e tutti coloro che ci guardano con simpatia. Colgo l’occasione per ringraziare, a nome di tutti, Carla Fazio per l’impegno instancabile profuso per anni nella tutela del nostro paese e che continuerà a dedicare per trasmettere le sue conoscenze e le sue capacità organizzative e con Lei tutto il gruppo, col quale avrò il piacere di collaborare. Tutti ci auguriamo che sempre più persone si avvicinino a Italia Nostra, libera Associazione, senza nessun colore politico, per proporre, segnalare, dibattere su quanto la propria sensibilità suggerisce. La nostra intenzione non è solo quella della tutela dell’ambiente; infatti riteniamo importante anche coinvolgere il pubblico attraverso conferenze, proposte e dibattiti su argomenti di interesse attuale. Se sarà possibile, vorremmo avviare un progetto di educazione al “bello”, nelle scuole per insegnare ad apprezzare e tutelare il nostro paesaggio, in cui per secoli l’uomo e la natura si sono integrati armoniosamente. Sperando di incontrarvi numerosi, mando a tutti il mio più caro saluto Giovanna Fazio Presidente Italia Nostra Alassio L’AVA esprime il proprio ringraziamento per l’opera svolta dalla Sig.ra Carla Fazio e porge a nome di tutti i Soci i migliori auguri alla neo Presidente, Sig.ra Giovanna Fazio. Antonio Boscione in cattedra. Omaggio a monsignor Angelo De Canis Parroco di Sant’Ambrogio Una storia vera. Un dì lontano Arrivasti ad Alassio, quasi in punta di piedi piano,piano. Forse nessun ti conosceva, ma per il cuore dei nuovi figli eri un Messaggio d’amore. Di Speranza, di Fede Che rallegrava il cuore Del popolo di Dio, con giubilo pio. Ed oggi, ogni cristiano, con cuore riconoscente ti grida: Grazie per ciò che fai per noi! Grazie, di cuore! E questo grazie sincero Oh sì, rispecchia il vero. E Lui è il Vero, che tu ci hai donato Nell’esercizio giornaliero Di vivo e zelante apostolato. Non solo i nostri cuori Ma anche la chiesa Hai fatto bella! E gli angeli di lassù Per te osannano a Gesù Tanti, tanti anni ancora Qui tra noi ad Alassio, o Sacerdote di Cristo, per dispensare ancora tra il popolo di Dio il tuo cuore pio. Suor Francesca Ghio Suora di S. Antida e di San Vincenzo 10 «L'ALASSINO» PER I 45 ANNI DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO DI ALASSIO AVIS ALASSIO Manifestazioni ed attività della Sezione di ALASSIO La storia dell’istruzione scolastica in Alassio si è completata, per il momento, col libro stampato nello scorso mese di marzo dalla Tipolitogratia Bacchetta di Albenga sotto il titolo «La Scuola Turistico-Alberghiera di Alassio», del Prof. Paolo Tavaroli, insegnante dell’Istituto. Un volume simpatico nel suo aspetto, composto di venti capitoli, senza la numerazione delle pagine; dai titoli che introducono il racconto con spigliatezza e disinvoltura, dalla copertina abbellita da un delicato acquarello che ritrae la sede dell’Istituto, eseguito dall’amico Carlo Cristiani. Un libro che ha la capacità di farsi leggere. E leggendolo apprendere con compiaciuto diletto il percorso storico di quarantacinque anni, il quale, come giustamente scrive il Sindaco, «... costituisce nel tessuto sociale, economico e culturale della nostra città un motivo di eccellenza». L’Istituto è nato nel 1963, com’è attestato dall’Atto di Nascita, il verbale della seduta del Consiglio di Amministrazione, tenuta il giorno 28 agosto 1963. Annota l’Autore. «La Scuola Alberghiera di Alassio nacque immediatamente nel 1963, sulle ceneri della scuola biennale Tecnica Commerciale “M. Morteo Ollandini” e dell’annesso Avviamento Professionale triennale che, trasformato, confluì nella nuova Scuola Media». Sul principio «furono autorizzati dal Ministero due corsi biennali, Sala Bar e Cucina, e due corsi triennali di Segreteria e Portineria d’Albergo». La novità del fatto prese un po’ alla sprovvista genitori e figli. Diciannove allievi maschi nella A, venticinque femmine nella B: in tutto 44 ragazzi. Prima sede la stessa dell’Istituto Tecnico, nel palazzo Durante, ora sede della Posta. Vi furono quindi degli esodi forzati, dapprima nell’Hotel Alfieri, a Vai d’Olivo e nella Villa Giuseppina. Poi, finalmente, l’Istituto giunse alla terra promessa, nell’attuale complesso tecnica- SABATO 16 MAGGIO presso la Sala Consigliare del Comune di Alassio alla presenza del V. Presidente Vicario dell’Avis Regionale Liguria Camiletti Iginio, del Presidente Provinciale Savonese Fui Daniele e del Consiglio Direttivo Alassino, Il sindaco Marco Melgrati ha premiato con targa e diploma i donatori che, negli ultimi vent’anni, hanno tracciato e traghettato valori morali e sociali quali la donazione di sangue. Un riconoscimento a 40 “ex donatori” che per raggiunti limiti di età e/o sopraggiunti motivi sanitari hanno cessato l’attività donazionale (un premio alla carriera) per molti con un traguardo di oltre cento donazioni. mente idoneo all’insegnamento teorico e pratico di una particolare scuola. Nel contempo erano sorte le due sedi distaccate di Finalborgo e Arma di Taggi. Un capitolo del libro è dedicato agli insegnanti: il Prof. Giancarlo Corino, primo direttore della Scuola di Alassio, la Prof.ssa. Silvana Gianetto, direttrice della sezione distaccata di Finalborgo, il giovane Prof. Andrea Gallea, il Prot. Mangiarotti, il Prof. Grollero, l’insegnante di Religione don Pelle. Vi si parla anche dei primi dinamici segretari, Giannetti e Quartara. Un altro capitolo, «L’epoca di Ventimiglia», è dedicato al Prof. Claudio Ventimiglia il mitico Preside in carica dal 1985 alla metà dell’anno scolastico 2002/03, la più lunga conduzione che l’Istituto Alberghiero di Alassio abbia avuta. Sotto la sua presidenza avvenne l’intitolazione della Scuola alla gloria alassina Francesco Maria Giancardi, primo storico della Città. Lo stesso Prof. Ventimiglia incaricava chi scrive a tenere il discorso ufficiale sulla biografia e l’opera storico-letteraria del Giancardi. Al testo scritto del libro aggiunge valore il corredo fotografico, veramente ricco e prezioso per la pregevole iconografia che illustra l’attività molteplice della Scuola Turistico-Alberghiera di Alassio. Un’avvincente storia che il Tavaroli con prontezza e agilità ha saputo trarre da documenti, circostanze affermazioni e riconoscimenti di una realtà assoluta. Sulla copertina del libro appare, sotto il titolo e il nome dell’estensore, la dicitura “Storia, q.b.”, quanto basta, secondo l’intenzione dell’autore di comporre una storia dell’affermato Istituto Alberghiero ad uso dei alunni ed ex alunni. Basta altresì, per destrezza di sintesi, analisi di giudizi e visione d’insieme a soddisfare l’interesse di un pubblico adulto. Antonio Carossino DOMENICA 17 MAGGIO una nostra nutrita presenza in compagnia di un gruppo della Sezione Avis di Fossano ha effettuato una “Camminata” Gioco di Toirano Chiesa San Pietro ai Monti – organizzata dall’instancabile socio Mario Messa – ha visto chiudersi la giornata con la visita-degustazione dei prodotti al frantoio Armato e quindi la tradizionale cena di convivio presso la Bocciofila Alassina. DOMENICA 24 MAGGIO il gruppo “Camminatori” dell’Avis di Alassio ha partecipato alla “CAMMINATA ECOLOGICA” sull’isola Palmaria di La Spezia (6-12 Km) vincendo il Trofeo quale Gruppo più numeroso, 59 unità. IL PRESIDENTE XXVII ANNO ACCADEMICO UNITRE ALASSIO Il giorno 9 maggio u.s. si è chiuso il 27° anno accademico 20082009 dell’Università della Terza Età con il consueto pranzo di fine corso e la mostra dei laboratori che è rimasta aperta al pubblico dal 2-05 al 16-05, nella sede della “Associazione Vecchia Alassio” come sempre gentilmente offerta. Sono state esposte le molte opere, realizzate nel corso dell’intero anno nei diversi laboratori suscitando ammirazione e compiacimento nei visitatori che, come sempre, partecipano interessati, entusiasti e numerosi. Sono state esposte le seguenti opere: Composizioni floreali docente Matilde Vacca Le diverse tecniche di pittura docente Maria Teresa Preve Tendenza e tecniche arte moderna docente Francesco Granducato Decorazioni su ceramica docente Caterina Maggi Bricolage docente Flora Serravalli e Manuela Mazzetto Creazioni con fiori e foglie pressate docente Umberto Udovicich Un altro anno è trascorso e le opere esposte esprimono la creatività, la gioia e l’amicizia convalidata che i partecipanti hanno saputo realizzare nello spirito che la nostra UNITRE riesce ad ispirare nei valori della quotidianità. Elenco nominativi per premiazione 16/5 COGNOME NOME Agnese Sergio Alberti Claudio - LAIGUEGLIA Amico Rosario Bensi Dario Boccone Rinaldo Bottero Biagio Cappellin Alessandro - LAIGUEGLIA Cardi Spartero Burgio Salvatore Casella Paolo Cerati Gina Conti Bianca - LAIGUEGLIA Coral Danilo - ANDORA Costa Franco Dal Piaz Mario - GARLENDA Dananzan Giampaolo Elena Emilio Galvagno Giuseppe Lugli Adele Mastroianni Giuseppe Mazzoni Giacomo Messa Mario Né Bruno Oliveri Franco Ossoli Elsa - LAIGUEGLIA Paoletti Riccardo Pavarino Ferdinando Pelassa Albina Pezzolo Paolo Pittaluga Giovanni Pozzi Mariagrazia Russo Paolo Rustichelli Mario Sanna Flavio Schivo Luisa Schivo Angelo Stalla Silvestro Tassistro Antonio Vaccarezza Maria Pia Zanus Michiei Sergio Per A. V.A. Aldo de Mitri a edizione Il giorno 10 maggio 2009 si è svolta la prima edizione della “Stralassio”, gara podistica non competitiva su un percorso di 7 km interamente cittadino. Alla partenza, dal “muretto”, erano schierati 186 partecipanti (su 223 iscritti) di tutte le età, chi venuto per correre chi per fare una passeggiata e spero che per tutti, compresi i tre concorrenti a quattro zampe (che all’arrivo hanno ricevuto un osso con tanto di fiocco), sia stato divertente partecipare a questa manifestazione che, a quanto mi dicono gli addetti ai lavori, per essere una prima edizione, ha riscosso un successo inaspettato. Quello che so per certo è che tutti iscrivendosi a questa gara hanno fatto una cosa molto bella ed utile per tutta la cittadinanza: hanno dato un contributo alla nostra raccolta fondi per acquistare un automedicale (obbiettivo che speriamo di raggiungere entro quest’anno) che è necessaria per accompagnare in ospedale persone che hanno bisogno di terapie tipo dialisi, radioterapia, fisioterapia. In totale abbiamo raccolto, tra offerte e quote iscrizioni € 1.728,00. Dunque ritengo doveroso ringraziare non solo i partecipanti ma anche tutti coloro i quali ci hanno permesso di organizzare al meglio e di portare a buon fine la “Stralassio” (lo so è un lun- teria Canepa, Mototecnica Racing, Agenzia Rinaldo Muratore, Agenzia Fondiaria-Sai, Edicola Punto e Virgola, Pietro Briozzo Arredamenti, Bar “La stazione”, Pasticceria Pane burro e marmellata, La casa del disco, Ok Market via Diaz, Caffè Pasticceria San Lorenzo, WBS Orologiaio, Nuova Riviera Bevande, Parafarmacia Tumelin, Semini, Salice Occhiali; • Elena e Luca per l’aiuto informatico durante e dopo la gara; • il sig.Vittorio Dani che ci ha fornito la tenda per il ristoro; • Cristina e Gian del Bar dei Giardini, che nonostante fossero chiusi ci hanno consentito l’uso dei servizi igienici (altrimenti non so… con tutta quella gente… povere piante!) • il sig. Mario Mesiano che armato di megafono ha dato il via e cercato di dare una parvenza di ordine alla manifestazione; • le signore Rita, Marta e Giuseppina che, al solito, abbiamo coinvolto costringendole per l’ennesima volta a “spignattare” per noi; • il sig. Palumbo Nello dal quale è partita l’idea di organizzare una simile manifestazione; • colui che l’ha modificata (pur avvisandomi che sarebbe stato un delirio organizzarla) per renderla appetibile ad un maggior numero di persone; go elenco di nomi ma sono molti quelli che ci hanno aiutato e spero di non dimenticarne nessuno) e cioè: • l’Atletica Run Finale Ligure con il Presidente sig. Marco Fregonese per l’importante ed insostituibile supporto tecnico e professionale; • il Gruppo Alpini di Alassio, gli ARES, alcuni amici del Circolo Ricreativo “La Fenarina”, la Protezione Civile e la Polizia Municipale che hanno controllato le strade con grande efficienza garantendo che si svolgesse con la massima sicurezza per i podisti; • il Comune e l’Assessorato allo Sport per il patrocinio; • tutti gli sponsor che sono stati veramente numerosi e molto generosi e che fornendo o il necessario per il ristoro o i premi o oblazioni hanno contribuito anche loro alla riuscita della manifestazione e che elenco qui di seguito: Noberasco, Sportart, l’Amande, Enervit, Az. Vitivinicola Vanzini – Pavia, I &E Aiendi srl, Ottica Ottobelli, Hotel Aida, Frantoio Armato, Vinolio – Prodotti Tipici Regionali, Ristorante La Fenarina, Pasticceria Gli Amici, Zepin Alassio, Essenza Centro Estetico, Abbigliamento Al Dollaro, Schiappapietre Articoli Sportivi, Alassio Frutta, Panet- • il rag. Massimo Buzzone e il sig. Alberto Valle senza il cui aiuto sarei finita alla “neuro” molto, ma molto, prima dell’inizio della gara. Vi segnalo anche che in questa occasione l’ARES ci ha consegnato la prima tranche di stampelle (9 coppie) e collari (9) frutto della raccolta dei tappi di plastica, ed altri ne arriveranno,continuate dunque a raccoglierli perché non è una leggenda metropolitana quella dello scambio tappi con stampelle. Non posso scusarmi per la lunghezza dell’articolo, perché farlo più breve non era possibile, ma desidero ancora ringraziarVi tutti quanti, anche chi è riuscito ad arrivare alla fine di ’sto romanzo, e darvi appuntamento alla “Fenarina” per il concerto “Pro Abruzzo” dei Witch Project che si terrà il 21 giugno alle ore 21.00, ma se verrete a partire dalle ore 19.00 sarà possibile anche mettere qualcosa sotto i denti. Comunque quando saranno pronti faremo affiggere dei manifesti che pubblicizzeranno l’evento. A presto. 1° Camp di Basket giovanile Sta volgendo al termine la stagione sportiva della ASD PALLACANESTRO ALASSIO che ha visto la squadra Aquilotti (nella foto) arrivare alle semifinali provinciali dopo aver chiuso il proprio girone imbattuta. Anche le altre squadre, pulcini – paperine – scoiattoli – esordienti maschili – esordienti femminili, si sono comportate egregiamente nei vari campionati federali e meritano un meritato applauso! hanno mai giocato a basket verranno omaggiati, oltre che del cappellino e della maglietta riservata a tutti i partecipanti al Camp, anche del pallone! Si praticherà sport, si faranno escursioni, serate a tema, tornei, giochi, divertimento e tanto altro ancora! Il soggiorno avverrà in una casa per ferie molto accogliente a pochi passi dal campo di basket di Calizzano e i ragazzi saranno seguiti da tecnici federali e volontari! La Visti gli ottimi risultati è già tempo di guardare al futuro e le iscrizioni per la stagione 2009/2010 saranno aperte ai nati e alle nate dal 1995 al 2005. Prima dell’inizio del nuovo anno sportivo c’è la novità dell’estate: IL 1° CAMP BASKET che si svolgerà a Calizzano dall’1 al 5 Settembre! Il Camp sarà aperto a tutti i ragazzi e ragazze di Alassio e dintorni con un’età compresa tra gli 8 e i 14 anni! Coloro i quali non quota di iscrizione è stata fissata a 160,00 euro tutto compreso (trasporto, vitto e alloggio, assicurazione, campo riservato, istruzione tecnica, maglietta, cappellino, pallone per chi non ha mai giocato, premi per i vari tornei e gare, animazione e tanto altro ancora). Per qualsiasi informazione non esitate a contattare Laura 3392737608 e Fabio 3391383659. WWW.PALLACANESTROALAS SIO.IT Unitre un significativo discorso di don Giorgio Colajacomo, direttore della locale Scuola don Bosco, che ha sottolineato il valore dell’educazione cristiana specialmente per i giovani ed ha messo in evidenza l’azione di redenzione e di salvezza che i giovani possono svolgere nella società di oggi. La realtà giovanile – ha concluso don Giorgio Colajacomo – deve saper dare un segno concreto di credibilità in quei valori morali e spirituali che la Chiesa ha sempre difeso, perché è sui giovani che la nostra società si affida per essere migliore. “STRALASSIO” - 1 MINIBASKET MAGGIO SALESIANO La processione in onore di Maria Ausiliatrice il 24 Maggio 2009 è stata una solenne e dignitosa manifestazione dell’opera educatrice svolta dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e dai Salesiani di don Bosco in Alassio. Le preghiere e i canti, accompagnati dalla Banda Musicale del Comune di Alassio, si snodarono per le vie cittadine puntualizzando soprattutto l’azione dei giovani nelle attività umanitarie e sociali che sono il campo preferenziale della Chiesa. Nel cortile dei Salesiani di don Bosco, la tradizionale devozione alla Madonna è stata conclusa da Mercoledì 17 Giugno 2009 Per il Comitato Femminile e i Volontari del Soccorso C.R.I. Alassio Dott. Anna Musso Mercoledì 17 Giugno 2009 11 «L'ALASSINO» Festa per i 55 anni di sacerdozio “Beppe” Bosi: Era uno di noi! «Ecco mi sembra che ieri avedall’auscellera in ti “Munti” dopdi Don Beorchia vamo un futuro davanti: e adespu havè levau u zoggu... cun cinwww.alassiosuperpartes.wordpress.com Tutto il mondo è paese?… e-mail: [email protected] “Cosa spinge sessanta albergatori di un isola incantata a svuotare le fogne direttamente in mare, davanti a una delle spiagge più belle, ammorbando la natura che dà loro lavoro e benessere? Nel gesto atroce e autolesionista degli inquinatori di X si ritrova una sintesi dei tre fattori che rappresentano la fotografia della crisi morale italiana. Il primo è l’ignoranza: si usa il mate da pattumiera come se fosse il pozzo dell’oblio e le onde avessero il potere di dissolvere l’immondizia o di trascinarla in un altrove che non ci riguarda e di cui, non saremo noi a pagare le conseguenze. Il secondo fattore è l’idea che ciò che appartiene a tutti in realtà non appartenga nessuno. L’Italia è il Paese dove i cessi privati sono splendenti come musei e i musei pubblici sporchi come cessi. Lo Stato non siamo mai noi, ma Loro, un entità astratte e tendenzialmente nemica che ha il volto della politica e il so- lo scopo di portarci via i soldi attraverso multe e tasse. Il terzo fattore, a mio avviso il più grave è la morte del futuro.ne parlo spesso, forse per esorcizzarla. Ma in quei sessanta albergatori che per risparmiare il costo di uno smaltimento corretto dei rifiuti accettano il rischio di inquinare i luoghi nei quali vivono e su la cui bellezza campano, vedo la mentalità diffusa di chi considera domattina l’ultimo orizzonte immaginabile della propria vita. E pur di far quadrare i conti della settimana è disposto a pregiudicare quelli dei figli e dei nipoti”. La diocesi di Albenga-Imperia festeggia i 55 anni di sacerdozio di don Alessandro Beorchia, uno dei preti più conosciuti ed amati del comprensorio ingauno. Attualmente svolge l’incarico di aiuto parroco presso la parrocchia alassina di San Vincenzo Ferreri, dove ha deciso di concludere la sua lunga carriera ecclesiastica, iniziata il 29 giugno 1954, quando il vescovo di allora, monsignor Raffaele De Giuli, lo ordinò sacerdote: “Allora – dice don Alessandro – ho iniziato il mio servizio nella chiesa locale. Prima a Castelbianco, poi a Solva, Ortovero ed infine a Bastia. Sono stati anni bellissimi di intenso lavoro pastorale. Poi giunto all’età prescritta per il ritiro dalle responsabilità parrocchiali, con il benestare del vescovo Oliveri, ho scelto di ri- tornare ad Alassio a disposizione della parrocchia di San Vincenzo. Un grazie riconoscente lo devo al Direttore dei Salesiani, don Giorgio Colajacomo, che mi ha accolto nella sua comunità per alcuni mesi. Un grazie cordiale anche al parroco don Luciano che mi ha inserito nelle attività pastorali della sua parrocchia”. In parrocchia ad Alassio si stanno organizzando i festeggiamenti in onore di don Beorchia, nato a Cisano sul Neva il 6 settembre del 1929. Claudio Almanzi Anche l’Associazione Vecchia Alassio vuole manifestare al festeggiato “alassino” tutti gli auguri migliori e un proseguimento sereno e felice del suo apostolato fra noi. L’on. La Russa ad Alassio Questo articolo, dal titolo: “Fogna su fogna”, di Massimo Gramellini, pubblicato venerdì5 Maggio 2009, su La Stampa, è riferito ad Ischia. Tuttavia, basterebbe sostituire il nome dell’isola con una X, per poterlo attribuire a molti altri posti, tra cui, forse anche il nostro paese. Convegno annuale degli Exallievi/e di Don Bosco 3 MAGGIO 2009 Ogni hanno di questi tempi mi accingo a parlare del tradizionale Convegno degli Exallievi/e di Don Bosco che si svolge nella prima domenica di maggio. Si tratta normalmente della cronistoria di una bella giornata che tanti, anzi tantissimi ex studenti della nostra scuola di tante parti d’Italia vengono a vivere nella nostra città, ricordando la loro giovinezza, i loro insegnanti, gli ambienti dove hanno ricevuto l’educazione secondo il metodo preventivo di Don Bosco. Quest’anno, senza trascurare i fatti salienti della giornata, mi piace dare un’interpretazione di questo avvenimento, soprattutto per far capire la valenza altamente educativa e formativa di un evento di questo genere. parecchi ancora studenti universitari o al loro primo impiego, magari ancora precario: guardano i più anziani e in cuor loro c’è la segreta speranza di riuscire ad emularli e, perché no, a superarli nel conseguimento di mete prestigiose. Mi piace dall’altare vagare con lo sguardo tra le panche: sono seduti mescolati tra loro, senza distinzione di età, uniti dall’essere tutti figli di Don Bosco, dall’avere ricevuto, anche se in tempi diversi, la stessa educazione. Oggi sono lì, raccolti in Chiesa, a pregare come quando erano tredicenni o diciottenni. Mi si conceda una menzione particolare per gli insigniti del Distintivo d’oro per essere rimasti affezionati nel tempo all’Unione degli Exallievi; nati nel 1929: Ing. Biale Spett. Redazione “L’Alassino” Sabato 30 maggio u.s., nell’ambito della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, il Ministro della Difesa On. Ignazio La Russa ha reso visita alla nostra città. Alla presenza del Sindaco, delle Autorità Militari e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine provinciali e cittadine, il Ministro ha dedicato un momento istituzionale alla sua visita deponendo un mazzo di fiori al Monumento ai Caduti sito nei Giardini del Palazzo Comunale. Ivo di Ceriale, Sig. Leveroni Giuseppe di Torino, Sig. Raimondo Giovanni di Alassio, Gen. Richero Giuseppe di Roma, Sig. Tarello Agostino di Albenga, Dott. Torre Alessandro di Alassio. Negli anni passati, in occasione del pranzo conclusivo, ci affidavamo per il servizio ad alcuni giovani dell’Istituto Alberghiero; quest’anno i GEX del Consiglio di Presidenza hanno chiesto di far loro da camerieri; tutti con un simpatico grembiule personalizzato hanno servito più di cento persone senza una sbavatura, da provetti camerieri, ottenendo il plauso dei presenti. Quanto risparmiato per questo servizio, per loro indicazione, sarà devoluto alla Casa Salesiana de L’Aquila. Per concludere un ringraziamento particolare a tanti Ex che sostengono la nostra Unione, permettendo con le loro offerte, di praticare quella solidarietà che è un fondamento per il nostro statuto, secondo il motto di Rettor Maggiore: “Dare di più a chi ha avuto di meno”. Antonio Tassara R. S. ALASSINI PER L’ABRUZZO Oggi è il 6 Giugno, tutti noi ricorderemo per sempre il 6 Aprile 2009 per la tragedia del terremoto che colpì gli Abruzzesi molti dei quali, (nelle zone colpite dal sisma) sia adulti che bambini persero tutto ciò che avevano, e parlando di bambini, pensiamo ad es. alle loro beneamate bici sulle quali avevano “scorrazzato” ogni giorno intorno a casa, prima che le scosse sotterrassero ogni cosa, bici comprese. Intanto i Salesiani: c’è don Giorgio Colajacomo, il Direttore, che presiede la liturgia all’educazione di generazioni di giovani di Alassio e di fuori Alassio: e i giovani del passato, oggi persone adulte, sovente mature, che si riuniscono attorno a loro per una forma di riconoscenza e di profonda amicizia. Poi gli Exallievi: ci sono gli ultrasettantenni, alcuni ultraottantenni, loro non trovano più i loro ex insegnanti, ma nel loro ricordo, vengono a rivedere quegli ambienti dove hanno vissuto la loro giovinezza, quella Chiesa nella quale hanno pregato, affidando a Don Bosco e a Maria Ausiliatrice le loro prime pene di studenti. Ci sono poi gli Ex dell’età di mezzo: professionisti affermati, padri e madri di famiglia (alcuni si portano dietro i loro figli, dicendo loro: “Anche tu studierai un giorno dove hanno studiato e si sono formati il tuo papà e la tua mamma!”). I loro ricordi sono più recenti, più vivi, più attuali. Tra loro un bel gruppo festeggia i 40 anni di maturità! E infine ci sono gli Ex delle ultime generazioni: molti freschi di laurea, Con le note del “Silenzio” fuori ordinanza, il Ministro della Difesa ha reso onore ai martiri che si sono immolati per difendere l’unità e la libertà della nostra Patria, anticipando così la Festa della Repubblica del 2 giugno. È seguita una passeggiata nel “carrugio” (“budello”) dove l’On. La Russa, accompagnato dal Sen. Giorgio Bornacin, l’On. Laura Ravetto e il Cons. Regionale Gianni Plinio, si è sottoposto ad un vero bagno di folla. Thomas i quali ricorderanno anche il 6 giugno, per l’emozione gioiosa, pur se un po’ dolorosa, provata nel separarsi dalle loro bici eh… sì… perché appena hanno saputo, che poche ore dopo sarebbero partiti dei mezzi da Alassio per andare in Abruzzo, l’idea che hanno avuto è stata di donare le loro bici ai bambini della tendopoli a cui sono stati assegnati i militi in partenza. Detto fatto… caricate bici bambini e so non più». A petto nudo, costume nero, abbronzato, baffetti “alla John Gilbert” (cumme u dixeva u Periò) irti ma appena accennati, sotto un naso a narici strette, due occhi vivacissimi e fronte aperta, capelli lisci; l’incontro con Beppe per me e per tutti gli Alassini è sempre un evento piacevole. Ha oltrepassato gli ottant’anni eppure è ancora pieno di passione. «Au belin, ti ti te sei faitu rumpe a pria in sciù stomegu...» «E me sun andaitu a ciumbò dai paletti...» Ecco uno di noi, uno che ha vissuto come noi, uno che ha amato il suo paese e ha contribuito a fornire, senza saperlo, i valori ed i colori che hanno reso Alassio famosa; uno di quella stirpe di uomini che risalgono ad una comune origine; un uomo che ha percorso il nostro stesso cammino, aperto a relazioni di amicizia e condivisione, di accettazione e di confronto, che ha esperimentato il dialogo e le tensioni che ne conseguono; un uomo capace di sentirsi partecipe di una piccola storia di una grande storia. Siamo stati ragazzi, abbiamo nostalgia della giovinezza. Non è facile distinguere tra questo rimpianto e il rammarico per le persone e le cose che non ci sono più. È andata perduta una intensità di rapporti; la possibilità di stare con gli altri in una certa maniera. «U te manca u fular a a pirata, quella che aura i ciamma “bandana”, e che ti, ti ‘a mettevi quaranta ‘anni fa ... a a stasciun de “svissere”» «A l’era a modda di Pirati, aura che tutti i-i sun e i i fan i pirati... mi a nu ma mettu ciù...» «Ti che ti te ciumbi dai paletti du mo, u ghe ne ancu di musciui..» «Musciui? Agguantiteghe duru... doppu chi han faitu e miaiette a bagnu... de sti pescii u nu se ne ciù vistu... se vegghe che a “currente” a l’è cangiò... De sti pesci u nu se ne pia ciù Ma se ti voi e e parlammo in italian: con l’avvento dei muretti sommersi è cambiato il regime delle correnti... ma non le correnti d’aria». Beppe “U Moiu” o “da Veggetta”, era il nipote da “Moiu” la prima “bagnina di Alassio” (quandu ancura e e bagnine i rescentova i custummi di “scignuri” e i mettevan a scigò...); ed era proprio dalla nonna “veggetta”, (Bagnina della Balnearia quando era Sirio Bizzarini il Bagnino Titolare di quella bella spiaggia) che deriva il suo intrigante “Nickname”. Era un uomo pieno di passione! «De pasciun» che in lingua alassina, non significa tormento spirituale o morale, non è afflizione o sofferenza ma sentimento di grande emozione, trasporto, forte attrazione, travolgente e infrenabile. A dire il vero “Beppe” di passioni ne aveva due: la pesca costiera e l’uccellagione con il vischio. Come si fa a non associare, nel ricordo, la sua figura con quella di Lino Falcone "U Baiu” mentre “u remena u viscu” o quella di “Zepin Pelle” “U Ballè” cun u carcasciu in sc’e spalle cu riturna quecento, seisentu passurette in tu sacchettu... Oppure pensarlo sul gozzo di Gilio Bignone “U Prain” sotto lo sguardo scrutatore “du cosciarellu” per eccellenza, Giacumin Gaibissu ,Capopesca, che dall’alto del suo carisma, osserva il giovanissimo Beppe “U Moiu” che “maneggia” la rete (tirata da terra) con l’abilità di un antico “Reordu”; o ancora pensare a Beppe "in pei in sci u cara- buttin de puppa" della “Paloma” (“Paloma” nome del Gozzetto ligure, con speciali caratteristiche che Bosi si era, espressamente, fatto costruire da un famoso “Mastro d’ascia” di Varazze) “chu mira scrive in te ina limma de mò liscia cumme l’oriu in grumottu de giexe ... o in ramau de musciui .... “Come si fa a pensare di non incontrare Bebbe cun u Gregoriu, u Gigin e u Mariu in te I ‘esciu da gexa intento ad ascoltare “u barraciu” di fringuelli appesi in te gagge, a fin d’Agustu, appena finiu u “reciusu”? Insieme a Beppe “a Veggetta”, è andata perduta una intensità di rapporti, la prossimità di stare con gli altri in una certa maniera. Mi sembra ieri che avevamo un futuro davanti, e adesso non più. È diventato un luogo comune, però è vero! Beppe Bosi era un testimone di quel tempo. Gli Alassini, tutti, gli volevano bene: non lo dimenticheranno. Dante Schivo TRASFORMAZIONI ALBERGHIERE ELENCO ALLOGGI DI EDILIZIA CONVENZIONATA ANCORA DISPONIBILI aggiornato al 12/05/2009 N. NOMINATIVO RIF PROPRIETÀ SITUAZIONE ALLOGGI 1 Hotel Rio Via Cardellino 20.14/01 Società Immobiliare Rio Via Cardellino 44 Alassio 1 ancora disponibile 2 La Lazzarina Via Solva 187 48.8/03 Società Turchino Via Piffetti 16 Torino 3 ancora disponibili Roberto e Thomas con le bici caricate sul furgone della Protezione Civile in partenza da Alassio. 3 Hotel Azur Via Schivo 17.5/99 Società Azur Via priv. Schivo 10/11 Alassio Proprio oggi, parlando dei bambini Abruzzesi e della notizia della partenza per l’Aquila di una delegazione locale, della Protezione Civile, tra cui il responsabile della sede Alassina, (n.d.r. Cesare sei grande!!) è nata un’idea dai bambini di Caso (Fraz. di Alassio) Roberto e 4 Hotel Mirafiori Via L. Da Vinci Costruzioni Sol. Am. 4.7/01 Società Reg. Bagnoli 39 Albenga 1 ancora disponibile 5 Hotel Lorelay Corso Europa 43.1/00 Immobiliare Nuovi Orizzonti Via Filzi 7 Cerro Maggiore (MI) 1 ancora disponibile 6 Hotel Arcobaleno Regione Massabò 22.13/06 Giraldi Adele e Ravaglia Loris Regione Massabò Alassio parenti, siamo “scesi” in Alassio e ci siamo diretti alla sede della Protezione Civile, per salutare i partenti e consegnare le due biciclette che da domani potranno contribuire ad allietare il tempo libero a qualche bambino de l’Aquila. “ATTILA” 3 ancora disponibili (agli atti risulta istanza per il cambio d’uso da alloggi ad uffici) (compromesso pendente) 2 ancora disponibili (lavori in corso - disponibilità in corso di verifica) 12 «L'ALASSINO» CICLISMO Tre titoli regionali Minisprint agli Alassini Grande impresa dei giovani ciclisti alassini che hanno ottenuto tre titoli regionali al campionato ligure mini sprint svoltosi ad Ameglia (La Spezia). A conquistare il titolo regionale sono stati Gloria Scarsi (G3) Andrea Carossino (G5), mentre l’Uc Alassio si è anche aggiudicata la classifica per società, a dimostrazione di possedere una squadra fortissima. maso (Bottagna); 3) Gabriele D’Alleva (Alassio). Femminile: 1) Gloria Scarsi (Unione Ciclistica Alassio); 2) Biagiotti Arianna (G.S. Levante Euro Thermo); 3) Mihllaj Malvina (Tarros). G4: 1) Vignoli Nicholas (Bottagna); 2) Antognetti Simone (Fiumaretta); 3) Balduzzi Noah (Alassio). Femm: 1) Descalzi Giulia (Levante); 2) Pesenti Camilla (Alassio); 3) Mirisola Mercoledì 17 Giugno 2009 Visita al Sindaco di Alassio del vicepresidente del Coni nazionale, Avv.to Luca Pancalli, presidente del Comitato Paraolimpico Italiano Visita ad Alassio del vicepresidente del Coni nazionale, Avv.to Luca Pancalli, presidente del Comitato Paraolimpico Italiano, al sindaco di Alassio Marco Melgrati. La riunione, voluta dal sindaco Melgrati, allo scopo di promuovere una iniziativa che prevede la realizzazione di una struttura turistico-ricettiva sulle alture di Alassio interamente dedicata ai diversamente abili, con palestra per riabilitazione, maneggio per recupero attraverso l’ippoterapia e base logistica per tutti gli impianti di Alassio fruibili dai diversamente abili, con particolare attenzione per la vela. nione il segretario Generale del Comitato Paraolimpico Italiano, Marco Giunio De Sanctis, e gli architetti che hanno realizzato il progetto del nuovo plessso turistico-sportivo-ricettivo, gli architetti Alessandro Bonavia e Luigi Poggi, oltre al Comandante dell’ufficio Circomare della Capitaneria di Porto Tenente di Vascello Luca Sammuri, e il Prof. Mauro Chirco, ordinario di diritto della navigazione presso l’Università di Genova, consulente del proponente, e il sig. Giuseppe Corso, Responsabile comitato Paraolimpico per la Provincia di Savona. Impianto fortemente voluto dal padre del Sindaco, Gianfranco Melgrati che, dopo molti pellegrinaggi a Lourdes, aveva già destinato il primo piano del Residences di proprietà, il Principi di Piemonte, ai portatori di handicap, in uso agli stessi a titolo gratuito per lunghi periodi dell’anno. L’incontro è stato promosso dal Dott. Sergio Gaibisso, già Presidente per 4 quadrienni olimpici della federazione Italiana Vela; ha partecipato alla riu- Dalla riunione sono emersi interessanti possibilità che potrebbero portare Alassio ad essere il comune capofila il Liguria per lo sport dei diversamente abili, e anche per la riabilitazione post trauma in collegamento con l’unità spinale di eccellenza del Santa Corona. L’arrivo. Ecco i risultati. G1 Maschile 1) Davide Cassini (Ciclistica Bordighera); 2) Jacopo Bisso (G.S. Levante Euro Thermo); 3) Belakhdim Karim (U.S. Fiumaretta – Alessandro Petacchi). Femminile: 1) Matilde Storti (U.S. Fiumaretta – Petacchi); 2) Pastore Marta (Bordighera); 3) Salton Basei Ambra (Morego). G2: 1) Polito Davide (Fiumaretta); 2) Lochtmans Simone (Morego La Fratellanza); 3) Nicolò Monterosso (UC Alassio). Femminile: 1) Lucchinelli Elena (Liquigas VC. Bottagna ASD); 2) Maarouf Hajar (Fiumaretta); 3) Menegatti Carlotta (id). G3: 1) Sanchez Engels (Tarros Giovani – A.S.D); 2) Prandi Tom- Daiana (Bottagna). G 5: 1) Andrea Carossino (Alassio); 2) Albavera Daniele (Caramagna); 3) Volpe Alessandro (Alassio). Femm: 1) Verrando Alessia (Bordighera); 2) Nardi Wendy (Fiumaretta); 3) Esposito Giulia (Andora Ciclismo). G 6: 1) Nicolini Gabriele (Levante); 2) Descalzi Simone (id); 3) Bruzzo Emanuele (id). Femm: 1) Taggiasco Alessia (Bottagna); 2) Dorandini Giorgia (Bordigher); 3) Battola Agnese (Tarros). Società: 1) Unione Ciclistica Alassio; 2) Gs Levante; 3) Us Fiumaretta-Petacchi; 4) Bottagna; 5) Bordighera; 6) Caramagna: 7) Tarros; 8) Morego: 9) Vallestura; 10) Andora. ricordando che in questa stagione calcistica è stato rinnovato completamente il guardaroba sportivo di 110 ragazzi, esponendo lo Sport Club Alassio ad uno sforzo economico rilevante. Inoltre Invernizzi presenta Mialich Deslav Gianni ex Calciatore della Sampdoria, Napoli, Bologna ed Allenatore di varie squadre professionistiche che assume l’incarico di Responsabile Tecnico del Settore giovanile. L.C. La nuova squadra di Dirigenti ed Allenatori che condurrà l’attività della Scuola Calcio per il 2009/2010 è la seguente: Gianni Caviglia Roberto Fava Renato Cabigliera Luca Serrami STAFF MEDICO Dott.ssa Jessica Dolini Dott. GiamPaolo Morello Psicologa Medico STAFF TECNICO Gianni Mialch Antonello Garzoglio Antonio Virgilio Responsabile Tecnico Consulente Preparatore Atletico Massaggiatore ALLENATORI Squadra 2001 Squadra 2000 Squadra 1999 Squadra 1998 Squadra 1997 Squadra 1995/96 Piccoli Amici Portieri Squadra 1994 Non è passato che un mese da quando l’imbarcazione Emilia fa bella mostra di sé all’ingresso del porto Ferrari ed i risultati non hanno tardato ad arrivare. Dal 7 al 10 maggio si è svolta a Portofino la Rolex-Trophy. Ammesse unicamente le classi metriche d’epoca dei 12 e 8 metri stazza internazionale. Le regate sono state un’occasione per la prestigiosa piazzetta ligure per ospitare bellissime e plurivittoriose imbarcazioni d’epoca il cui dna da pure racer è rimasto vivo negli anni. Così Emilia e Bona battenti la bandiera del nostro Circolo hanno potuto dimostrare in mare aperto la loro velocità vincendo rispettivamente nelle classi 12 e 8 metri e portando ad Alassio due prestigiose vittorie. Emilia gestita quasi interamente da un equipaggio Alassino a partire dal timoniere Claudio Betti, al tattico Alessandro Zampori, ai prodieri Ernesto Dotti, Gabriele Banchio, Lorenzo Bruno e Pier Pasqualini, al tailer Bruno Broccanello, Orlando Ravaglia oltre che dall’ingauno olimpionico Gianni Sommariva, ha dominato nella classe 12 metri. Bona dell’armatore socio del Circolo Nautico Giovanni Mogna insieme all’alassino Giorgio Miguelles si è dimostrato a suo agio col vento leggero infliggendo alla flotta distacchi che non hanno lasciato dubbi sulla superiorità di imbarcazione ed equipaggio. La CNN ospite di Emilia durante la competizio- “L’Alassino” in pole position a Montecarlo «La gara è stata dura, la corsa per festeggiare è stata ancora più dura». Jenson Button è il padrone del Mondiale di Formula 1., un ragazzo semplice che ama andare in discoteca, che segue personalmente tutti i passaggi Paolo Caviglia e Christian Mazzoni Ivo Brancaleone (vecchia gloria del Como, Torino,Bari e Reggina) Antonio Fantoni e Alfredo Facchinetti Ciravegna e Patrick Castellengo Sandro Cacciamani, Chicco Gervasoni e Michele Ciravegna Rinaldo Balbo e Roberto Fava Iccio Giraldi (Responsabile), Tommaso Bonavia, Antonello Pavani e Nando Rizzo Ermanno Carabba (Responsabile) in via di definizione tecnici della propria vettura, che è più amato di Hamilton dai fans inglesi. Jenson ha dominato anche il gran premio di Monaco, conquistando la sua quinta vittoria stagionale dopo quelle in Australia, Malaysia, Bahrain e Spagna. Ma la rivelazione di questo campionato è sicuramente la Brawn GP come dichiaratomi personalmente ed al mensile “L’Alassino” dall’Ing. Giancarlo Bruno, professionale “commentatore tecnico” RAI Sport per le dirette dai circuiti che tutti gli appassionati di F1 conoscono. Jenson Button, la sua leadership del mondiale è più che mai rafforzata, grazie anche al compagno di squadra Rubens Barrichello, secondo, che frena ogni tentativo di rimonta degli avversari. Ma in un gran premio complessivamente noioso, la nota positiva arriva dalla Ferrari e dal suo primo podio stagionale. Il terzo posto di Kimi Raikkonen e il quarto di Felipe Massa sono la testimonianza che Maranello ha dato una svolta al suo pessimo inizio di campionato ed ora vuole velocemente rimettersi in carreggiata. Era dal Brasile della scorsa stagione (primo Massa, terzo Raikkonen) che i ferraristi non vedevano più la pista dal palco delle premiazioni. Un’ultima considerazione; si parla di crisi mondiale, ma nel golfo di Montecarlo ho notato ormeggiati tanti yachts da non lasciare spazio nemmeno ad un materassino. Ciao Montecarlo al prossimo anno, questo circuito è sempre un’emozione, brum……brum………anzi Brawn GP. ne, ha girato un filmato su Emilia con interviste all’armatore Marco Gastaldi che ha invitato i giornalisti a completare il loro servizio presso la Marina di Alassio e nelle acque del golfo alassino. I servizi dovrebbero avvenire in occasione degli allenamenti necessari a portare l’equipaggio preparato alle regate organizzate a settembre dallo Yachting Club di Montecarlo e Saintropez. La regata del giorno 10, annullata per assenza di vento, è servita all’equipaggio di Emilia per raccogliere insieme alla CNN materiale per il montaggio del filmato, oltre la vena “alla Richard Gere” che ha immediatamente coinvolto tutti gli animi a bordo, all’equipaggio è stato chiesto di intonare canti liguri, la risposta non si è fatta attendere a lungo, soprattutto dopo aver dato fondo all’ultima cassa di vini offerti dalla ditta Sommariva. La CNN ha inviato un fax di ringraziamento all’armatore per l’originalità del servizio montato in onda durante la rubrica della CNN “Main Sail”. Benché le regate siano state caratterizzate dal poco vento lo spettacolo in mare non è mancato, così come non è mancato in banchina. Durante la premiazione presieduta dal neo presidente F.I.V Croce e dai patron della Rolex, Alassio ha fatto la parte del leone e il suo nome ha risuonato diverse volte nella mitica piazzetta suscitando l’interesse e la curiosità dei numerosi V.I.P e turisti arrivati per l’occasione. LUTTI CITTADINI UN RICORDO PER LA MITICA ELIDE Intanto stanno proseguendo i colloqui fra i dirigenti della Polisportiva Baia del Sole e una delegazione dell’Alassio Sport Club 1921, programmata per porre fine alle divisioni e per un futuro unitario del calcio alassino. Appena avremo altre notizie L’Alassino sarà lieto di informare i lettori e tutti gli appassionati del calcio, soprattutto nell’ottica di seminare le basi di un grande rilancio del Settore Giovanile. Responsabile Settore Giovanile Tesoriere Consigliere e Responsabile dei materiali Consigliere e Addetto Stampa Consigliere e Alllenatore Segretario Magazziniere Il CNAM Alassio domina al Portofino Rolex Trophy con Emilia e Bona AUTOMOBILISMO Assemblea “S.C. Alassio 1921” DIRIGENTI Giuseppe Invernizzi Marco Cane Emanuele Baudoino Il Sindaco di Alassio Marco Melgrati C. A. CALCIO Lunedì 4 Maggio alle ore 17:00 presso l’Auditorium dell’Istituto Don Bosco di Alassio si è tenuta una festosa riunione di tutto il Settore Giovanile della Società Sport Club Alassio 1921. Hanno partecipato oltre 200 tra giovani calciatori e Genitori che hanno seguito ed applaudito i vari interventi. Ha aperto tradendo commozione, il Presidente dello Sport Club Alassio 1921 Angelo Vinai, ricordando che grazie all’impegno gratuito di Allenatori e Dirigenti e all’entusiasmo straripante dei giovani Alassini, il Settore Giovanile ha raggiunto un ottimo sviluppo, nonostante la Società abbia iniziato l’attività da solo due anni. Prende la parola il Direttore dell’Oratorio Salesiano che ringrazia tutti e rileva l’importanza della sana aggregazione tra giovani nello spirito di Don Bosco. Segue l’intervento di Giuseppe Invernizzi, responsabile del Settore Giovanile che illustra la situazione finanziaria Alassio, lì 07 Giugno 2009 VELA Gentilissimi, ho appreso tramite il Vostro giornale, che arriva fin quaggiù “nella Bassa Padana”, della perdita di una bandiera Alassina: la cara Elide Tortarolo. Sono stata una dei “tanti matetti” redarguiti con fermezza ma anche con dolcezza dalla MITICA ELIDE. Gli anni passati nella sua spiaggia, giocando e divertendomi, rappresentano uno dei periodi più belli e leggeri della mia vita. Tutti in famiglia ricordiamo con immenso affetto sia Lei che il suo adorato Mingo. Ogniqualvolta, negli anni passati, mi è capitato di incontrarla per strada, mi si “allargava il cuore” per la felicità di vederla ed abbracciarla. CIAO ELIDE, mancherai a TUTTI! Alida Balloni SALVATORE MARINO 6/2/1936 - 23/5/2009 tavi da solo, andando a Savona e tornando subito al tuo posto in Comune, la tua seconda casa. Coraggioso, dignitoso, sempre vigile anche negli ultimi tempi in cui dal bastone sei passato alla sedia a rotelle. Marito e padre affettuoso, integerrimo funzionario statale che per 24 anni hai diretto il “tuo” Comune, tanto da meritarti nel 2001, tu, siculo di Corleone, l’Alassino d’oro. Spesso ricordavi i 9 sindaci con cui avevi collaborato e con i quali avevi instaurato un rapporto di stima e di fiducia, ligio al principio che un Segretario comunale, pur avendo le sue idee politiche, non doveva esternarle per essere il più obiettivo possibile. Anche negli ultimi mesi di sofferenza leggevi i giornali commentando le vicende comunali, esprimendo i tuoi pareri con la saggezza del funzionario d’altri tempi. Ti sei ammorbidito con l’arrivo dei cinque nipotini che hanno sconvolto l’ordine del tuo studio, rapportandoti con loro gioiosamente. Sei stato la nostra guida sino alla fine, predisponendo meticolosamente “il dopo”, ben sapendo quanto io sia imbranata nelle cose pratiche, lasciando biglietti guida indirizzati ad uno o all’altro di noi in modo che non ci smarrissimo. Sei stato il nostro faro e non so come faremo senza di te. Grazie, Salvatore, dignitoso e coraggioso sino alla fine, grazie per tutto quello che ci hai dato senza chiedere nulla. Sino al termine che hai affrontato con la stessa dignità di quando stavi bene, dicendoci che eri solo molto stanco. Guidaci ancora di lassù, perché ora la tua assenza sarà più sentita e dolorosa. Anna e figli La signora Anna ha ben espresso il “quadro”del grande uomo e dell’onesto e attivo funzionario pubblico, quale fu suo marito, il dott. SALVATORE MARINO. Per questo non aggiungiamo altro, se non il ringraziamento di tutti gli Alassini che lo hanno conosciuto e stimato lungo il corso del suo impegno, un vero “Alassino d’oro” che non sarà dimenticato! Franco Branco per “L’Alassino” A.V.A. e i molti amici LAUREA Presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova, il giorno 8 maggio u.s., il nostro giovane concittadino Massimiliano Manfredi ha brillantemente conseguito la Laurea Specialistica quinquennale in Ingegneria Navale sostenendo la seguente tesi: “Indagine struttu- rale di una nave portacontainer marittimo-fluviale mediante analisi ed elementi finiti”. Relatrice è stata la Chiar.ma Prof.sa Ing.Donatella Mascia. Al neolaureato vanno gli auguri più fervidi dell’AVA per una carriera lavorativa densa di traguardi positivi raggiunti. Ti chiediamo scusa se non abbiamo rispettato il tuo desiderio di non voler celebrazioni e funzioni pubbliche, ma abbiamo pensato che almeno ora meritavi la presenza di tanti amici venuti a salutarti per l’ultima volta, ricordando con noi i 13 anni di “lotta continua”, come tu dicevi, contro il cancro ed il coraggio con cui hai affrontato le diverse operazioni da cui ti riprendevi dopo chemio e radio che affron- PASQUALE ARCELLA Molto conosciuto ad Alassio per il rinomato negozio di calzature, è mancato all’età di 82 anni. L’A.V.A. alla famiglia del Socio Pasquale porge le più sentite condoglianze. Mercoledì 17 Giugno 2009 13 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI GIUSEPPE BOSI Ë mancato all’affetto dei suoi cari e a tanti amici che lo conoscevano e l’amavano, Beppe Bosi. Lo annunciano i famigliari, la zia e la cugina Anna. Anche l’AVA unisce al cordoglio scritto da Dante Schivo le sue condoglianze, anche a nome dei Soci. BATTISTINA ARRIGONI VED. FIORONI Nei suoi molti amici ha lasciato un grande vuoto, tutti ne sentono profondamente la mancanza: lo ricordano per l’apparente “flemma” che nascondeva un carattere esuberante, “caliente”, il caffè pomeridiano, le battute pronte, pungenti e appropriate ma soprattutto per il suo “cuore d’oro”, per la costante e forte presenza ogni volta che vi era bisogno, sempre pronto a farsi in quattro per aiutare e consigliare. Alla sua Famiglia, alla moglie Paola, alle amatissime figlie Simona (praticante avvocato presso un prestigioso Studio di Genova) e alla piccola Stefania (che solo quest’anno ha iniziato la facoltà di giurisprudenza) di cui lui era particolarmente orgoglioso vogliamo esprimere le nostre più sentite condoglianze. Al di là del profondo dolore che vi ha colpito, dovete sapere che potrete contare sempre sugli Amici di Nuccio che poi sono i Vostri. Un particolare pensiero va allo Zio, dott. Tindaro Taranto, che questo “ragazzo” giunto a casa sua tanti anni fa, lui e tutta la sua famiglia, aveva accolto come un figlio e che come figlio ha sempre assistito e rincuorato in tutte le sue battaglie, in particolare nell’ultima, la più difficile e la più dolorosa. Anche se solo simbolicamente ci stringiamo ai suoi cari in un lungo abbraccio per far loro sentire che non sono soli e che, da dove si trova, Nuccio veglierà sempre e come sempre, su tutti loro. ANNIVERSARI GIANFRANCO SAVONA 12/5/2008 ANNA RAMASSO 31/8/1936 - 17/6/2008 In un anno il tempo è trascorso inesorabile, ed ha portato con se tutti i mutamenti che giustificano la vita... Ciò che rimane immutato ed ancorato saldamente dentro di noi, è l'immagine del tuo viso insieme a tutto il bene che ti abbiamo voluto e ti vogliamo. Ci piace pensare che il ricordo di tutti i defunti, tramandato all’interno di ogni famiglia da coloro che li hanno amati, contribuisca a donare a chi non c’è più un pizzico di immortalità, raffigurando anche il dolore di una morte meno definitiva ed ineluttabile. E cosi è per noi. FABIO MARCARINO PIERO CASALINO ANTONIO PELLERITI Ad un anno dalla scomparsa di FABIO MARCARINO la moglie Elisabetta, la piccola Aurora, la mamma, il papà, Simona e il marito lo ricordano a quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Ciao, FABIO, sei sempre nei nostri cuori. È deceduto a Pietra Ligure in Santa Corona, il 12 maggio u.sc. Piero Casalino, all’età di 77 anni, dopo una vita trascorsa attivamente in Alassio. Lo ricordano la sorella ed i nipoti. L’Associazione Vecchia Alassio porge, anche a nome dei Soci, le sue condoglianze. CARLO SICCARDI Caro Carlo È mancato all’età di sessanta anni l’avv. Antonino Pelleriti, siciliano doc, ma con profonde e lunghe amicizie sia ad Alassio ove lavorava sia a Garlenda, dove viveva con la sua meravigliosa famiglia. Nuccio, sulle orme dello zio, l’allora Comandante dei Vigili Urbani dott. Tindaro Taranto, si era trasferito ad Alassio una trentina di anni fa, dove presso lo Studio dell’avv. Emanuele Ottonello aveva iniziato la sua pratica come Avvocato. Nella professione era un “mastino”, nel senso buono della parola, perché le cause dei clienti erano le sue e una vittoria o una sconfitta era anche la sua, in quanto per la gente si batteva fino in fondo. La tua tanto inattesa e silenziosa dipartita ha lasciato il Borgo costernato. La “COSCIA” è come un fiore che sta perdendo a poco a poco i petali più belli. Mi sembra ieri quando ci siamo incontrati in piazzetta Arenella. Ti brillavano gli occhi, perché mi parlavi dei tuoi nipoti, da quanto affetto eri attorniato e come con loro avevi potuto mettere da parte la solitudine. Poi, inevitabile, abbiamo sfoderato i ricordi di gioventù con gli occhi posati sull’orizzonte. Ciao Carlo, non potremo dimenticarti. In questo momento vogliamo pensarti sereno con tutte le persone che ti hanno preceduto e che non abbiamo mai dimenticato. Fernanda ed amici del BORGO COSCIA I tuoi cari VELIO TAMBUSCIO 1927 - 2008 I famigliari Ciao Nuccio, Antonella e Piera È deceduta in Vigevano, il 22 aprile u.sc. Battistina Arrigoni vedova Fioroni che ha trascorso molta parte della sua vita nella nostra città. Lo comunicano, a quanti l’hanno conosciuta ed apprezzata per le sue doti e per la sua umanità, la sorella Teresa Noli, le nipoti Laura e Bettina e i parenti. L’A.V.A. porge alla famiglia le sue condoglianze. Caro Gian. Da un anno non sei più con noi - sembra ieri - ma anche un’eternità. Ci manchi tanto ma sarai sempre vivo nei nostri pensieri con immutato amore. Un bacio. Ti vogliamo ricordare così, con quel dolce sorriso stampato sul volto. Sei stato un uomo meraviglioso, semplice, gentile, laborioso. Ci hai trasmesso i valori dell’onestà, della correttezza, della generosità che hanno sempre contraddistinto la tua esistenza e dì cui noi andiamo fieri. Ricordiamo ancora con grande nostalgia quando partivi col tuo gozzo dalla spiaggia dì Barusso per andare a pescare nel golfo della tua amata Alassio o quando coltivavi con grande perizia quel piccolo orto dinanzi a casa. Queste le tue uniche grandi passioni. Hai vissuto una vita di grandi sacrifici e lavoro ed ora che sei volato in cielo, ti ricorderemo sempre come il nostro grande e dolcissimo zio e ti saremo sempre grati per tutto quello che hai fatto per noi I tuoi nipoti Emilio e Sergio «Passeggio sulla riva del mare Passeggio silenziosamente .. Sul mio dolore muto Ti cerco sempre in ogni angolo della mia vita 18/9/1961 - 15/6/2008 Cerco i tuoi occhi, il tuo sguardo, il tuo sorriso Cerco di incontrare un tuo segno Di sapere che ci sei Che segui la mia vita e che mi sorridi Cerco di convincere il mio cuore che il nostro è un arrivederci E che fino a quel momento saremo sempre vicini Mi aiutano in questo gesto d’amore Tutte le forze della natura, il mare, il vento, il sole, la sabbia, Che copre delicatamente i miei piedi Qualcosa si è appoggiato sul mio piede. Lo sento. Abbasso gli occhi. Lo pulisco Amore mio ti ringrazio… Ma più passa il tempo e più mi manchi» MAURIZIO NOSENZO Fiorangela MESE DI MAGGIO 2009 ARCELLA Pasquale anni 82 BARNATO Antonio anni 84 BOSI Giuseppe anni 84 CASALINO PierGiuseppe anni 77 GELMINI Gabriella anni 103 QUARTARA G. Battista anni 70 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari. 14 «L'ALASSINO» Mercoledì 17 Giugno 2009 DA UNA NOSTRA AMICA… Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco I Fiori di Bach MAGGIO 2009 a cura di Caterina Maggi Per questo mese di giugno che introduce noi Alassini nel turbine dell’estate, vorrei interrompere la descrizione dei vari gruppi e dei singoli fiori, presentando, per un’ulteriore riflessione, alcuni scritti del dott. Bach su cosa sia la malattia e suoi sviluppi su di noi Ecco quindi le sue parole, semplici, ma luminosa guida alla nostra consapevolezza. “Nel corso dei secoli il materialismo ha mascherato la reale natura della malattia e ciò ha facilitato l’estendersi dei danni provocati da essa, perché non la si è mai attaccata alla sua origine. ...La malattia non sarà mai curata né sradicata dagli attuali metodi materialisti, per il semplice fatto che la malattia nella sua origine non è materiale, e, anche se il solo trattamento materiale ha apparentemente successo, ciò non costituisce altro che un temporaneo sollievo, se non si è eliminata la causa reale della malattia. Pubblichiamo una fotografia significativa della Signora ERIKA WOTHE, nostra socia e frequentemente ospite della nostra città. Il suo devoto attaccamento al mondo animale è ben degno di un ricordo. IMMAGINI DI… …Ciò che noi conosciamo come malattia è la conseguenza ultima prodotta nel corpo, il prodotto finale di forze che agiscono in profondità per lungo tempo. ...La malattia è nella sua essenza il risultato di un conflitto tra l’Anima e la Mente e non sarà mai sradicata, se non con uno sforzo mentale e spirituale. ...Qualunque sforzo diretto soltanto sul corpo non può che riparare superficialmente il danno causato dalla malattia, ma questa non è la guarigione, perché la causa è sempre operante e può manifestarsi in ogni momento sotto un’altra forma. …Infatti in molti casi un’apparente guarigione è nociva, perché nasconde all’ammalato la causa reale della sua malattia, causa che passando inosservata per la soddisfazione di una salute apparentemente ritrovata, può guadagnare forza. …Al contrario, il malato che sa, o che è istruito da un medico saggio circa la natura delle forze avverse in azione, sia spirituali che mentali, che scatenano nel corpo fisico ciò che chiamiamo malattia, questo malato può tentare di neutralizzare direttamente queste forze: nello stesso momento in cui avrà ottenuto un primo successo, la sua salute ne trarrà giovamento. …PIAZZA PARTIGIANI Prima di formulare giudizi positivi o negativi sul mese di maggio è necessario presentare la sintesi dei fenomeni meteo che lo hanno caratterizzato. Pressione media mensile: 760,7 mmHg; valori decadali: 761,8 mmHg nella prima; 759,8 mmHg nella seconda; 760,4 mmHg nell’ultima. Il valore più basso: (754,0 mmHg) è stato registrato alle ore 6 del giorno 15. Temperatura media mensile: 21,4 °C. I valori medi decadali sono: 19,6 °C nella prima; 20,7 °C nella seconda; 23,6 °C nella terza. Il giorno più fresco con 17,9 °C di media è stato il 1° maggio; la media giornaliera più alta è in data 29 maggio con 25,6 °C. La temperatura minima assoluta con 14,8 °C è ancora il 1° maggio alle ore 3. Umidità media mensile: 63%; le medie decadali sono: 56% nella prima; 68% nella seconda; 64% nella terza: L’igrografo ha segnato il valore più basso alle ore 18 del giorno 2 con 17%. È stato sfiorato il valore del 100% alle ore 11 del giorno 15 (vedi i valori della pioggia!) Giorni sereni: 25 (10 lo scorso anno); Giorni coperti: nessuno (7 lo scorso anno) Eliofania totale: 307,3 ore. Le medie decadali: 9,6 ore di sole nella prima decade; 10,5 ore nella seconda; ancora 9,6 ore nell’ultima. È ora utile uno sguardo ai valori registrati nel maggio 2008: eliofania totale 163,8 ore; medie decadali: 10,9 ore nella prima; 3,3 ore nella seconda; 2,0 ore nella terza: Media giornaliera dello scorso anno: 5,3 ore; media giornaliera di limpido sole nel maggio di questo 2009: 9,9 ore! Ancora un richiamo a quanto riportato nel registro dello scorso anno: “MAGGIO 2008 mese SENZA SOLE”. Precipitazioni: 52,6 millimetri in tutto il mese. 0,4 millimetri il giorno 4; 52,2 millimetri il giorno 15 (è utile confrontare per questo stesso giorno anche il valore dell’umidità). Media mensile: 1,7 millimetri. Dopo tutti questi numeri possiamo – se vogliamo – esprimere qualche giudizio. Purtroppo il bel mese delle rose ha avuto una conclusione non gradita: dai 26,0 °C di media del giorno 29 siamo passati bruscamente ai 22,0 °C del giorno 31: Due giorni negativi non possono prevalere sui 25 giorni di splendido sole! Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi ... In breve, la malattia apparentemente così crudele, è in se stessa benefica e per noi proficua, perché se la interpretiamo correttamente ci mostrerà i nostri difetti essenziali. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. …Curata in modo adatto permetterà l’eliminazione di questi difetti, lasciandoci migliori e più maturi di prima …La sofferenza è un correttivo che mette in luce la lezione che non siamo riusciti a comprendere in altro modo e non può essere sradicata finché la lezione non sarà stata compresa. …Poco importa il nostro lavoro in questo mondo – lustrascarpe o re, proprietario di terre o bracciante, ricco o povero – finché svolgiamo questo compito particolare secondo le direttive dell’Anima tutto procede bene, e noi possiamo essere sicuri che, qualunque posizione occupiamo nella vita, di comando o subalterna, contiene le lezioni e le esperienze necessarie a questo momento della nostra evoluzione, e ci dà la migliore possibilità per il nostro sviluppo”. (Edward Bach – Guarisci te stesso) Augurando a tutti una buona estate, porgo il mio sentito ringraziamento,per aver condiviso la lettura e le riflessioni proposte. L’appuntamento è per il mese di luglio con il gruppo - PER L’INSUFFICIENTE INTERESSE PER IL PRESENTE - e la conoscenza delle essenze relative. Grazie per la pazienza, l’attenzione, la comprensione… Grazie sempre al dottor Bach per il dono grande dei suoi FIORI e a tutti noi l’augurio più vero di riuscire nel tempo a “guarire noi stessi”. Chi desidera può scrivere sull’argomento, sia alla redazione, che sul BLOG del nostro sito www.vecchiaalassio.it, che al gruppo relativo su FACE BOOK. Arrivederci a Luglio! Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. A.V.A. Due delle tante immagini che deturpano l’arredo urbano di una città che dovrebbe fregiarsi di essere all’avanguardia del turismo internazionale. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana
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