Impatti e conseguenze del recepimento della Direttiva Mutui sulle
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Impatti e conseguenze del recepimento della Direttiva Mutui sulle
In questo numero Impatti e conseguenze del recepimento della Direttiva Mutui sulle valutazioni immobiliari in Italia Si conferma la lenta ripresa del mercato immobiliare (compravendite +6,5% nel 2015), ma i prezzi degli immobili continuano a calare Edilizia, calano i fallimenti e i ritardi gravi nei pagamenti nel I trimestre 2016 Il Sistema di Stima, un caso di studio Impatti e conseguenze del recepimento della Direttiva Mutui sulle valutazioni immobiliari in Italia Il 20 aprile è stato definitivamente approvato da parte del Consiglio dei Ministri il testo del decreto legislativo, emanato dal governo, che recepisce la Direttiva europea 2014/17 (cosiddetta Mortgage Credit Directive – MCD). La Direttiva sui contratti di credito al consumo relativi ai beni immobili residenziali era stata definitivamente approvata all’inizio del 2014 con l’intento principale di favorire pratiche creditizie responsabili, ponendo l’attenzione sul consumatore, sulla trasparenza dei rapporti contrattuali e sui criteri di concessione del credito ipotecario. A rimarcare ulteriormente l’importanza della valutazione del collateral, fra i vari aspetti trattati nel testo approvato, si pone l’accento sull’importanza di una “corretta valutazione del bene immobile” e in tal senso si indica agli Stati membri l’adozione di standard di valutazione riconosciuti a livello internazionale (IVS, EVS, RICS). Riconoscendo l’importanza di tale aspetto, CRIF adotta da sempre pratiche di valutazione in linea con quanto prescritto dalle indicazioni normative comunitarie e nazionali, anticipando di oltre 10 anni i principi su cui si incardina la normativa attuale e trovandosi oggi già preparata rispetto a quanto riportato all’interno della Direttiva europea. Un punto della Direttiva Mutui che ha destato particolare interesse nel nostro paese riguarda la possibilità per le parti coinvolte nell’erogazione del mutuo di accordarsi in caso di inadempimento del mutuatario per la restituzione dell'immobile dato in garanzia senza passare dal tribunale. Ciò significa che, per quanto riguarda le nuove sottoscrizioni di mutui, gli istituti di credito di fronte a una situazione di inadempienza (corrispondente nello specifico a 18 rate non pagate) avranno la possibilità di vendere l’immobile direttamente sul mercato e quindi la garanzia di poter recuperare il credito. Gli istituti di credito devono però impegnarsi a “valorizzare l’immobile al miglior prezzo di realizzo possibile, indipendentemente dall’ammontare del debito residuo”. La Direttiva prevede inoltre che il contraente debba essere adeguatamente informato prima della sottoscrizione, anche mediante l’assistenza di un consulente, e debba sempre avere l’ultima parola prima che l’istituto di credito proceda alla vendita dell’immobile senza passare dall’asta giudiziaria. La possibilità di inserire nelle clausole contrattuali da parte dell’istituto di credito il cosiddetto “patto marciano” rappresenta un ulteriore elemento a tutela del consumatore. Tale clausola infatti prevede che, in caso di inadempimento, il creditore divenga proprietario dell’immobile ricevuto in garanzia e che debba versare al debitore la differenza fra l’ammontare del credito e l’eventuale accertato maggior valore del bene. Se l’ammontare ricevuto dalla vendita è invece inferiore al valore accertato, il debito risulterà comunque estinto. “L’approvazione del decreto - commenta Stefano Magnolfi, Real Estate Executive Director di CRIF - porterà gli istituti di credito ad avere un’attenzione sempre maggiore verso i processi di valutazione dell’immobile. Oltre alla possibilità di evitare le aste giudiziarie e la gravosa svalutazione dell’immobile che solitamente ne consegue a discapito non solo del creditore, ma anche del mutuatario. La commercializzazione volontaria dell’immobile senza passare da lunghi e complicati procedimenti giudiziari, oltre ad aumentare i valori di vendita, ridurrebbe sensibilmente i tempi e di conseguenza renderebbe più trasparente il processo di valutazione immobiliare sottostante, laddove cioè una valutazione generosa passerebbe in sordina se osservata a conclusione del processo giudiziario.” “Come possiamo osservare anche grazie ai sistemi di AVM (Automated Valuation Models), le garanzie sovrastimate sono molte di più nei portafogli NPL che in quelli in bonis. Per gli istituti di credito, quindi, sarà ancora più cruciale avvalersi di valutatori immobiliari affidabili in fase di origination e rinnovare le valutazioni prima di prendere decisioni in ambito NPL” - conclude Magnolfi. Si conferma la lenta ripresa del mercato immobiliare (compravendite +6,5% nel 2015), ma i prezzi degli immobili continuano a calare proposti dalle banche a fine 2015, nel primo trimestre 2016 la media trimestrale dei migliori spread online per mutui a tasso variabile diminuisce leggermente e si assesta attorno all’1,5%. Allo stesso tempo, la media trimestrale dei migliori spread online per mutui a tasso fisso aumenta dall’1,0% all’1,2%. Dall’analisi dei dati di CRIF Valutazione Immobili, delle informazioni registrate in EURISC (il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF) e delle rilevazioni dell’Agenzia delle Entrate, si desume una fotografia aggiornata delle tendenze in atto nel mercato italiano del credito immobiliare. L’aumento degli spread relativi ai mutui a tasso fisso è da porsi in collegamento alla riduzione degli indici IRS registrata sul primo trimestre 2016 e relativa inelasticità dei tassi finiti di offerta proposti dai principali istituti di credito. Variazioni trimestrali rispetto all’anno precedente IV TRIM 2014 I TRIM 2015 II TRIM 2015 III TRIM 2015 IV TRIM 2015 Compravendite Residenziali 7,1% -3% 8,2% 10,8% 9,4% Contratti Mutuo Ipotecario Erogati 20,2% 29,6% 73% 103,6% 103,6% Importo Medio Mutuo Erogato 113.524 111.425 112.230 111.762 112.488 -4,0% -1,9% -2,5% -1,9% -3,2% Prezzo/Mq Immobile I TRIM 2016 Analizzando invece l’immobile oggetto di garanzia ipotecaria, il prezzo/mq mostra ancora valori negativi con un -3,6% nel primo trimestre 2016 rispetto all’anno precedente e con una superficie media compravenduta che si assesta stabilmente a circa 100 mq. Andamento Prezzo/Mq - Superficie Immobile Variazioni trimestrali rispetto all’anno precedente -3,6% ‐1,0% 104 103 ‐2,0% Elaborazioni CRIF su dati CRIF Valutazione Immobili, EURISC, Agenzia delle Entrate ‐4,0% ‐5,0% 100,0% 80,0% 60,0% 113.705 ‐20,0% 112.230 14,6% 20,0% 0,0% 29,6% 20,2% 2,9% I TRIM 2014 II TRIM 2014 Contratti Mutuo Ipotecario Erogati I TRIM 2015 II TRIM 2015 III TRIM 2015 III TRIM 2014 IV TRIM 2014 I TRIM 2015 II TRIM 2015 III TRIM 2015 IV TRIM 2015 I TRIM 2016 Superficie Immobile (esclusi gli immobili ristrutturati e da ristrutturare) 2,0% 1,0% 0,0% ‐1,0% ‐2,0% ‐3,0% ‐4,0% ‐5,0% ‐6,0% ‐7,0% 116.000 115.000 113.000 111.000 1,3% IV TRIM 2015 ‐1,0% ‐0,8% ‐3,9% ‐5,0% ‐1,6% ‐2,3% ‐4,2% IV TRIM 2013 109.000 IV TRIM 2014 II TRIM 2014 Andamento Prezzo/Mq - Immobili Nuovi e Usati Variazioni trimestrali rispetto all’anno precedente 110.000 III TRIM 2014 97 I TRIM 2014 In particolare, nel primo trimestre 2016 si registra una contrazione del prezzo/mq per gli immobili usati pari al -3,8%, mentre il prezzo/mq dei nuovi immobili subisce una riduzione più contenuta (-0,4%), confermando l’annullamento dell’inversione di tendenza che si era già manifestata nello scorso trimestre, per cui il valore dell’immobile risentiva maggiormente delle dinamiche negative del mercato, a causa della difficoltà in cui versa il comparto dell’edilizia e della presenza di una certa porzione di nuovi immobili invenduti. 112.000 111.762 0,1% ‐5,9% IV TRIM 2013 111.425 98 ‐5,9% Elaborazioni CRIF su dati CRIF Valutazione Immobili 114.000 112.488 111.953 40,0% 73,0% 113.524 112.863 99 ‐4,7% Prezzo/Mq Andamento Erogazione Mutui Variazioni trimestrali rispetto all’anno precedente 103,60% 103,60% ‐4,4% 101 100 ‐4,0% IV TRIM 2014 I contratti di mutuo ipotecari erogati a persone fisiche continuano a far registrare un trend crescente: il quarto trimestre 2015 riporta infatti un incremento del +103,6% rispetto all’anno precedente, mentre la domanda di mutui, in termini di numero di richieste effettuate, nel mese di marzo 2016 ha fatto segnare un +17,3% rispetto allo stesso mese del 2015. 115.403 ‐3,60% ‐7,0% L’andamento delle compravendite sul territorio nazionale ha mostrato un segno ampiamente positivo rispetto al quarto trimestre 2014 in tutte le aree: al Nord con 66.763 unità compravendute si registra una crescita del +10,5%, al Centro (27.393 unità) il rialzo delle compravendite di abitazioni si attesta intorno al +11,1%, mentre al Sud (33.398 unità) si rileva una crescita pari al +6,1%. 120,0% 102 ‐3,2% ‐2,5% ‐3,6% ‐6,0% Nel quarto trimestre 2015 le compravendite residenziali hanno fatto registrare un incremento pari al +9,4% rispetto all’anno precedente, per un totale di 127.553 unità compravendute, rispetto alle 116.543 del corrispondente trimestre 2014. Nel corso del 2015 la crescita delle compravendite è stata pari al +6,5%, corrispondente a 444.636 unità compravendute. ‐1,9% ‐1,9% ‐3,0% ‐5,5% I TRIM 2014 ‐1,6% ‐2,1% ‐1,2% ‐3,4% ‐3,9% ‐3,80% ‐5,7% II TRIM 2014 III TRIM 2014 IV TRIM 2014 Nuovo Importo Medio Mutuo Erogato ‐0,40% ‐1,5% ‐0,8% ‐3,9% I TRIM 2015 II TRIM 2015 III TRIM 2015 IV TRIM 2015 Usato Elaborazioni CRIF su dati CRIF Valutazione Immobili Elaborazioni CRIF su dati EURISC Il trend di riduzione del prezzo/mq è evidenziato anche dall’andamento del valore medio degli immobili forniti in garanzia, che continua a diminuire passando dagli oltre 200.000 Euro del 2010 ai circa 170.000 Euro del primo trimestre 2016. Nel quarto trimestre del 2015 l’importo medio dei mutui erogati è stato pari a 112.488 Euro, in leggero aumento (+0,6%) rispetto ai 111.762 Euro del terzo trimestre 2015. Ricordiamo che il campione di immobili analizzati da CRIF Valutazione Immobili contiene le diverse tipologie immobiliari oggetto di Perizia CRIF (appartamenti, attici, loft, mansarde, monolocali, ville e villette a schiera), dove la tipologia più rappresentata è costituita da appartamenti. Si riduce inoltre il bacino di potenziali mutuatari interessati a surrogare il mutuo a valle di trimestri in cui già molte famiglie hanno optato per il trasferimento del proprio mutuo. Con riferimento invece agli andamenti dei prezzi per i nuovi mutui 2 La dinamica negativa delle quotazioni interessa tutte le aree italiane anche se con intensità differente: i dati del primo trimestre 2016 mostrano una contrazione maggiore nel Nord Est con un -6,4%, seguito dal Centro con -4,9% e dal Nord Ovest con -3%. Il Sud e Isole hanno invece fatto registrare un decremento pari al -2%. Osservando invece l’andamento del prezzo/mq rispetto al trimestre precedente emerge una diminuzione sensibile sull’area Nord Est con un -3,4%. Andamento Prezzo/Mq Variazioni Trimestrali I TRIM 2016 / I TRIM 2015 I TRIM 2016 / IV TRIM 2015 Centro -4,9% 0% Nord Est -6,4% -3,4% Nord Ovest -3,0% -0,4% Sud e Isole -2,0% -0,7% Totale Italia -3,6% -1,1% Aree Nielsen Nota: Con riferimento ai dati forniti da CRIF Valutazione Immobili, da febbraio 2013 è stata effettuata un’attività di normalizzazione del campione eliminando eventuali outliers per una più coerente lettura delle elaborazioni. I dati relativi agli Immobili e ai Mutui erogati sono riferiti alle sole persone fisiche. Elaborazioni CRIF su dati CRIF Valutazione Immobili Edilizia, calano i fallimenti e i ritardi gravi nei pagamenti nel I trimestre 2016 caratterizzato le performance di pagamento dell’Edilizia dal 2010 a oggi (pari al +132%), nell’ultimo anno si è registrata una contrazione del -16,5%. L’Analisi dei Fallimenti in Italia realizzata da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nella business information, e aggiornata al I trimestre 2016, conferma l’inversione di tendenza registrata a partire dal 2015, con un calo dei fallimenti nel nostro Paese pari al -4,8%. Il focus sui micro settori evidenzia come nella “Costruzione di edifici” si sia passati da una quota del 42,6% di pagatori puntuali nel 2010 al 37,7% di marzo 2016. La forte difficoltà degli ultimi anni è dimostrata anche dall’analisi dei ritardi oltre i 30 giorni medi, che dal 2010 a oggi sono più che raddoppiati in tutti i comparti del settore. Tuttavia, il I trimestre 2016 ha fatto registrare un calo dei ritardi gravi pari al -17,2% per la “Costruzione di edifici”, -17,0% per l’”Edilizia specializzata” e -16,1% per gli “Installatori”. Per quanto riguarda il settore dell’Edilizia, il I trimestre 2016 ha fatto registrare 896 casi di fallimento, in calo del -9,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Entrando nel dettaglio dei micro settori, emerge come la “Costruzione di edifici” abbia fatto segnare il numero più alto di imprese che hanno portato i libri in tribunale, con 386 casi, seppur in calo del -14,0% rispetto al I trimestre 2015. Segue il micro settore degli “Installatori” con 268 casi (in calo del -14,6%) e il “Settore immobiliare” (212 casi). Quest’ultimo è l’unico comparto ad aver fatto registrare un incremento del numero di fallimenti, +7,1% rispetto al I trimestre del 2015. A livello territoriale il Nord Est si conferma l’area con la percentuale più alta di pagatori puntuali (51,5%), mentre al Sud e Isole la quota scende al 22,8%. Il confronto territoriale La distribuzione sul territorio nazionale dei fallimenti è strettamente correlata alla densità di imprese attive nelle diverse aree del Paese. La Lombardia si conferma la regione d’Italia con il maggior numero di fallimenti nel macro settore dell’Edilizia con 200 casi registrati nel corso del I trimestre 2016 (in calo del -20,9% rispetto allo stesso periodo 2015). Dal 2009 a oggi si contano 5.981 imprese edili lombarde fallite. Fallimenti nel settore edile - I trimestre 2016 Numero imprese fallite nel I TRIM 2016 La seconda regione più colpita è il Veneto con 91 imprese edili fallite nei primi 3 mesi dell’anno in corso, seguita dall’Emilia-Romagna (85 casi, in contrazione del -2,3%) e dalla Toscana con 84 casi di fallimento registrati nel I trimestre dell’anno, in crescita del +61,5% rispetto al I trimestre 2015. Chiude le prime 5 posizioni del ranking il Lazio con 78 imprese edili che hanno portato i libri in tribunale nel I trimestre 2016 (in calo del -46,2%). Variazione I TRIM 2015/ I TRIM 2016 Costruzione di edifici 386 -14,0% Edilizia specializzata 30 0,0% Installatori 268 -14,6% Settore immobiliare 212 +7,1% Edilizia 896 -9,6% CRIBIS D&B I pagamenti nel settore edile Pagamenti nel settore edile - I trimestre 2016 L’analisi condotta da CRIBIS D&B conferma i segnali di ripresa delle imprese italiane che trovano riscontro nei dati sui pagamenti, la fotografia più fresca e aggiornata dello stato di salute delle imprese. I dati raccolti dallo Studio Pagamenti, realizzato da CRIBIS D&B e aggiornato a fine marzo 2016, evidenziano un calo dei ritardi gravi nei pagamenti (oltre i 30 giorni dalla scadenza della fattura) delle imprese italiane pari al -12,1%. La percentuale di imprese che pagano alla scadenza rappresenta invece il 35,1% del totale. Il settore dell'Edilizia, dopo anni difficili, ha fatto segnare una buona performance con il 40,2% di imprese che pagano puntualmente, nonostante permanga il ritardo rispetto al 2010 (-1,8 punti percentuali). Anche per quanto riguarda i ritardi gravi il settore ha fatto registrare una performance migliore rispetto alla media delle imprese italiane con una quota pari all’11,6%. Nonostante la crescita dei ritardi gravi abbia Quota pagamenti puntuali Quota pagamenti con ritardi gravi Costruzione di edifici 37,7% 13,2% Edilizia specializzata 32,6% 13,8% Installatori 41,5% 10,8% Edilizia 40,2% 11,6% 35,1% 13,8% Economia nel complesso CRIBIS D&B 3 Il Sistema di Stima, un caso di studio Si riportano nella tabella seguente i valori delle caratteristiche assunti dall’immobile oggetto di stima (S). Il Sistema di Stima è un procedimento estimativo che consente di applicare la metodologia di confronto diretto di mercato, come previsto anche dalle Linee Guida ABI. Il principio su cui si fonda il procedimento è che le differenze di prezzo fra due immobili sono riconducibili alla sommatoria delle differenze di caratteristiche moltiplicate per il relativo prezzo marginale. Comparabile Sulla base di tale considerazione è possibile, una volta individuato un numero di comparabili pari almeno al numero di caratteristiche prese in esame più uno, costruire un sistema di equazioni, la cui risoluzione consente di determinare i prezzi marginali delle caratteristiche e il valore di mercato dell’immobile. 1.450.000 5 197 5 5 5 6 20 2 1 880.000 5 128 4 4 3 5 8 2 1 6 1.100.000 4 149 4 3 2 4 44 8 1 8 690.000 3 122 2 3 3 2 13 4 1 9 1.200.000 2 173 2 4 6 5 22 2 3 10 630.000 3 97 3 2 2 2 2 3 3 11 750.000 3 117 2 3 2 6 15 6 2 13 765.000 4 105 2 3 6 6 10 2 3 14 950.000 3 140 3 6 4 4 20 4 1 15 520.000 5 95 2 2 1 2 8 4 1 9 6 39 1 4 Vedute panoramiche (n) Esposizione (n) Superficie Livello di Tipologia balconi piano fabbricato panora(n) (n) mici Valore 2 -275 0 0 -4 0 -19 1 -3 1 2 -344 -1 -1 -6 -1 -31 1 -3 1 1 -323 -1 -2 -7 -2 5 7 -3 1 0 -350 -3 -2 -6 -4 -26 3 -3 1 -1 -299 -3 -1 -3 -1 -17 1 -1 1 0 -375 -2 -3 -7 -4 -37 2 -1 1 0 -355 -3 -2 -7 0 -24 5 -2 1 1 -367 -3 -2 -3 0 -29 1 -1 1 0 -332 -2 1 -5 -2 -19 3 -3 1 2 -377 -3 -3 -8 -4 -31 3 -3 1 La soluzione del sistema fornisce i risultati riportati nella tabella seguente. SuperfiTipoloLivello cie gia balconi di piano fabbri(n) panoracato mici (n) 5 5 La luminosità, che è funzione dell’ampiezza delle finestrature, della presenza di ostacoli a breve distanza e dell’esposizione, il numero di affacci, l’ampiezza e l’esposizione della veduta panoramica e la dimensione di balconi e terrazzi panoramici rappresentano una segmentazione della caratteristica panoramicità, che è necessario effettuare per apprezzare le variazioni di prezzo riscontrate in un mercato in cui questa caratteristica è considerata un must. Per poter analizzare le 9 caratteristiche ritenute influenti nella formazione del prezzo si è rilevato un set di 15 comparabili, fra cui ne sono stati selezionati 10. Si sono ricercati immobili di confronto panoramici e con una superficie commerciale compresa fra i 100 e i 200 mq circa, che rappresentano anche il target tipico di tale segmento di mercato. 3 5 SuperfiTipolocie gia Livello di balconi piano fabbricapanorato (n) mici (n) (mq) Si è osservato che i prezzi marginali maggiori sono quelli delle caratteristiche “tipologia del fabbricato” e “qualità delle rifiniture”. La caratteristica panoramicità è presente in tutti i comparabili ed è una tipicità del segmento di mercato in cui si inserisce l’immobile. Sono state considerate 9 caratteristiche, di cui 4 quantitative, misurabili direttamente con una scala cardinale (superficie commerciale, numero di affacci panoramici, superficie dei balconi e dei terrazzi panoramici e il livello di piano), e 5 qualitative per le quali si è reso necessario costruire delle opportune scale di misurazione (tipologia del fabbricato, stato di manutenzione, grado delle rifiniture, luminosità, esposizione e ampiezza della veduta del panorama). Esposizione (n) 472 Superficie Qualità LuminoManutenzione commer- rifiniture sità (n) ciale (n) (n) (mq) La forte incidenza delle caratteristiche qualitative nella formazione del prezzo non consente l’applicazione del criterio di stima del Market Comparison Approach. Per questo motivo si è ritenuto di effettuare la stima del valore di mercato direttamente con il criterio del Sistema di Stima. SuperfiVedute ManuQualità Luminocie panoratenzione commer- rifiniture sità miche (n) (n) (n) ciale (n) (mq) 3 Esposizione (n) Il sistema di equazioni, come descritto in precedenza, si costruisce attraverso la matrice dei coefficienti, riportata nella seguente tabella. Oggetto di studio è la stima del valore di mercato di un appartamento sito in Napoli alla via A. Falcone e posto al piano primo, ex piano nobile, di una villa storica, attualmente divisa in tre appartamenti, uno per piano fuori terra. L’appartamento presenta una superficie principale di circa 308 mq, oltre soppalchi, balconi, cantina, posti auto e terrazzo panoramico di circa 30 mq, da cui si gode una delle più belle vedute panoramiche della città. Circonda la villa un rigoglioso giardino pertinenziale, con belvedere sul golfo di Napoli. L’immobile è situato al limite sud del quartiere Vomero, in una zona caratterizzata prevalentemente da insediamenti di tipo residenziale di tipo signorile. Prezzo (€) SuperfiVedute cie ManuQualità Luminopanoratenzione commer- rifiniture sità miche ciale (n) (n) (n) (n) (mq) S Caso di studio Comparabile Prezzo (€) Manutenzione (€/n) 29.334 Superficie (€/mq) 6.470 Qualità rifiniture (€/n) 42.125 Luminosità (€/n) 20.022 Vedute panoramiche (€/n) 8.931 Esposizione (€/n) 4.938 Superficie balconi panoramici (€/mq) 3.221 Livello di piano (€/n) 5.233 Tipologia fabbricato (€/n) 64.616 Valore (€) 3.455.995 4 trend - Newsletter © 2016 CRIF RES. Tutti i diritti riservati. Se non desiderate ricevere ulteriori edizioni della newsletter scrivete a [email protected] specificando “Cancellami” nell’oggetto. www.crifres.com