La compressione del seno
Transcript
La compressione del seno
La compressione del seno Breast Compression, February 2009© Scritto e revisionato (under other names) by Jack Newman, MD, FRCPC, 1995-2005© Revisionato da Jack Newman MD, FRCPC, IBCLC and Edith Kernerman, IBCLC, 2008, 2009© Lo scopo della compressione del seno è di continuare il flusso del latte nella bocca del bambino nel momento in cui succhia solo ma senza bere. Bere (tipo di suzione “bocca completamente spalancata-pausa-poi bocca chiusa”- vedi anche il video al sito www.breastfeedinginc.ca) porta al fatto che il bambino assuma una grande quantità di latte. Se il bambino non succhia per un lungo periodo da solo, la madre può usare la compressione del seno per “ volgere la suzione in bevuta” facendo in modo che il bambino assuma latte. La compressione simula un riflesso di emissione del latte (l’emissione improvvisa del latte che la madre sente durante la poppata oppure quando sente piangere un bambino- anche se alcune donne non lo avvertono). La tecnica può essere utile in caso di: 1) Scarso aumento di peso del bambino 2) Coliche nel bambino allattato 3) Poppate frequenti e/o lunghe 4) Capezzoli infiammati nella madre 5) Ricorrente ostruzione dei dotti e/o mastite 6) Per incoraggiare il bambino che si addormenta subito a continuare a bere e non solo a succhiare 7) In caso di bambino "pigro" o quando sembra voglia solo "tranquillizzarsi". Per inciso, i bambini non sono pigri, si adeguano al flusso del latte. La compressione non è necessaria se sta andando tutto bene. Se tutto va bene, la madre deve permettere al bambino di “finire” la poppata dalla parte della prima mammella e offrire l’altra. Come fare per sapere se il bambino ha finito dalla prima parte? Quando lui succhia e basta (suzione rapida senza pausa) e non beve più per un periodo lungo (tipo di suzione “bocca completamente spalancata-pausa-poi bocca chiusa”). La compressione aiuta il bambino a prendere il latte. La compressione del seno funziona particolarmente bene nei primi giorni per aiutare il bambino ad assumere più colostro. I neonati non hanno bisogno di tanto colostro, ma di un po’. Un buon attacco e la compressione li aiutano ad averlo. E’ utile sapere che: 1. Un bambino ben attaccato ottiene latte più facilmente rispetto a uno che non lo è. Un bambino che ha un attacco inefficace ottiene latte solo quando il flusso del latte è rapido. Per questo motivo, alcune madri e bambini non hanno difficoltà con l’allattamento nonostante un attacco non efficace, perché la maggioranza delle madri produce latte in abbondanza. Comunque, la madre può invece fare le spese di un attacco scorretto- per esempio: avere infiammazioni ai capezzoli, un bambino con le coliche, e/o un bambino costantemente attaccato al seno (ma che beve solo per una piccola parte della poppata). 2. Nelle prime 3-6 settimane molti bambini tendono ad addormentarsi al seno quando il flusso del latte è lento, non necessariamente quando hanno poppato a sufficienza e non perché sono pigri o vogliono usare il seno come ciuccio. Dopo quest’età, possono iniziare a respingere il seno quando finisce il riflesso di emissione. Alcuni respingono il seno anche quando sono più piccoli, talvolta anche a pochi giorni di vita, e alcuni si addormentano anche a 3 o 4 mesi, quando il riflesso di emissione finisce. Compressione del seno- Come si fa (Usare con il Protocollo per la gestione dell’apporto di latte .) 1. Sostenere il bambino con una sola mano. 2. Sostenere il seno con l’altra mano, circondandolo con la mano sistemata in modo che il pollice si trovi da una parte della mammella (è più facile con il pollice sulla parte alta del seno) mentre le altre dita si sistemano dall’altra parte, vicino alla gabbia toracica. 3. Controllare che il bambino beva (vedi il video nbci.ca), anche se non è necessario controllare ossessivamente ogni suzione. Il bambino assume sostanziose quantità di latte quando beve seguendo questo schema: bocca completamente spalancata – pausa-poi bocca chiusa. 4. Quando il bambino succhia al seno ma non deglutisce più a lungo seguendo lo schema (bocca completamente spalancata – pausa – bocca chiusa) comprimere in modo da aumentare la pressione interna di tutto il seno. Non far rotolare le dita lungo il seno verso il bambino, comprimere e basta e tenere la presa. Non tanto da sentire dolore e cercando di non far cambiare forma all’areola (la parte più scura del seno vicino alla bocca del bambino). Con la compressione, il bambino dovrebbe ricominciare a bere seguendo lo schema di suzione “bocca completamente spalancata – pausa – bocca chiusa”. Utilizzare la compressione mentre il bambino sta succhiando ma non deglutendo! 5. Tenere la compressione fino a che il bambino succhia senza deglutire anche nonostante la compressione, poi rilasciare la compressione. Rilasciare la pressione se il bambino smette di succhiare o se torna a succhiare senza deglutire. Spesso il bambino smette di succhiare quando la pressione viene rilasciata ma ricomincerà di nuovo per breve tempo quando il latte ricomincia di nuovo a fluire. Se non smette di succhiare con il rilascio della pressione, attendere un momento prima di tornare a comprimere. 6. Il motivo del rilascio della pressione è permettere un po’ di riposo alla mano e al latte di ricominciare a fluire per il bambino. Se quest’ultimo smette di succhiare quando c’è, il rilascio della pressione ricomincerà a farlo appena sentirà il sapore del latte. 7. Quando il bambino ricomincia a succhiare, potrebbe bere (secondo lo schema bocca completamente spalancata – pausa – bocca chiusa). Se no, comprimere di nuovo. 8. Continuare dal primo lato fino a quando il bambino non berrà più anche con la compressione. Bisogna permettergli di stare da un lato per un po’ più di tempo perché di tanto in tanto avviene un altro riflesso di emissione e lui ricomincerà a bere da solo. Se invece non beve più, permettergli comunque di staccarsi da solo dal seno. 9. Se il bambino ne vuole ancora, offrire l’altra mammella e ripetere il tutto. 10. Anche se non si hanno capezzoli infiammati, si potrebbe desiderare di cambiare lato più volte durante ciascuna poppata. 11. Lavorare per migliorare l’attacco al seno del bambino. 12. Ricordare: comprimere quando il bambino succhia ma non deglutisce. Attendere che inizi a succhiare; è bene non comprimere quando ha smesso di succhiare. Nella nostra esperienza, quanto descritto sopra funziona bene ma se si trova una modalità che funziona nel mantenere il bambino al seno facendolo bere con una modalità di suzione “bocca completamente spalancatapausa-bocca chiusa”, usare il metodo che funziona meglio per la propria situazione personale. Fino a quando la compressione del seno non provoca dolore, e fino a quando il bambino “beve” (tipo di suzione “bocca completamente spalancata-pausa-poi bocca chiusa”) significa che la compressione sta funzionando. Non ci sarà sempre bisogno di farlo. Quando l’allattamento migliora, si arriverà al momento che tutto succederà naturalemnte. Vedi il video su come si attacca il bambino al seno, come sapere se sta prendendo latte a sufficienza, come fare la compressione nel sito della ncbi.ca Traduzione di Tiziana Catanzani