Il latte materno soddisfa velocemente la sete e la fame del neonato
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Il latte materno soddisfa velocemente la sete e la fame del neonato
Il latte materno soddisfa velocemente la sete e la fame del neonato, è sempre pronto alla giusta temperatura, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Facilmente assorbito e digerito dai bambini riduce anche il rischio di altri disturbi: asma e malattie allergiche, malattie infettive, anemia; favorisce inoltre la sopravvivenza infantile dei neonati con problemi e riduce il rischio di obesità nell’adulto. Disporre di una buona alimentazione fin dalla nascita è il miglior modo per prevenire non solo le malattie della prima infanzia ma anche alcune malattie del bambino durante lo sviluppo e in età adulta. Il latte materno è un alimento vivo, unico nella sua composizione, il solo cibo prodotto appositamente per le esigenze dell’essere umano in evoluzione. Il latte materno è l’alimento ideale per una corretta crescita e una buona salute del neonato nei primi mesi di vita. Se durante la gravidanza è l’utero che garantisce lo sviluppo dell’organismo in formazione (il feto), il latte materno continua a farlo dopo la nascita. Nessun altro alimento è in grado di fornire gli elementi nutritivi necessari e sufficienti al regolare sviluppo fi sico e mentale di un bambino e a proteggerlo dalle malattie (diarree, infezioni respiratorie e urinarie, allergie). Le linee-guida dell’Organizzazione Mondiale della Salute raccomandano l’allattamento al seno come nutrizione insostituibile per i primi sei mesi di vita del bambino e, con l’aggiunta di alimenti complementari a partire dai sei mesi fino a 2 anni e oltre, comunque fino a quando lo desiderano. L’allattamento al seno presenta anche numerosi vantaggi per la mamma: consente di perdere più velocemente i chili acquisiti in gravidanza (i grassi accumulati durante i nove mesi di gestazione vengono infatti utilizzati per produrre il latte), le madri che allattano presentano un rischio minore di sviluppare il cancro alla mammella e alle ovaie e l’osteoporosi. Inoltre, allattare al seno il proprio bambino favorisce il benessere emozionale e psicologico della mamma in un momento, quello del post-parto, che spesso può rivelarsi difficile. Anche per le mamme che dovranno riprendere a lavorare, l’allattamento al seno permette di stabilire fin da subito un rapporto intimo e stretto con il bambino, importante per il futuro rapporto con il figlio (bonding). Allattare al seno è pratico e conveniente: scegliendo di nutrire il proprio bambino in modo naturale non ci sarà bisogno di comprare poppatoi da riscaldare e sterilizzare, e non si sarà costretti ad alzarsi per la preparazione del biberon durante la notte. Ultimo aggiornamento: Dicembre 2015 Cosa bisogna sapere sull’allattamento • • • • • I primi giorni di vita sono importanti per la buona riuscita dell’allattamento. Nei primi giorni può voler succhiare anche ogni 2 ore. Il primo latte che fuoriesce dal seno è una piccola quantità di un liquido denso e giallastro (si chiama colostro ed è ricco di anticorpi e di moltissimi nutrienti e fattori di crescita utili al neonato) ed è tutto quanto serve al piccolo fino alla montata lattea, che si presenta tra il 2° e il 4° giorno dopo il parto. In questi primi giorni il bambino deve essere tenuto vicino alla mamma quanto più tempo possibile: se succhia spesso, infatti, la mamma non avrà problemi al momento della montata (p. es., seno troppo gonfi o e dolente, una situazione che viene chiamata “ingorgo mammario”). La poppata non ha una durata stabilita, il bambino deve poter succhiare quanto vuole e bisogna offrire entrambi i seni, dopo che spontaneamente si è staccato dal primo. Accertarsi e chiedere sempre al personale del nido dell’ospedale di non dargli biberon né con acqua e zucchero né con latte artificiale. Una posizione corretta è essenziale per la buona riuscita dell’allattamento. Una posizione corretta è anche indispensabile per prevenire le ragadi al capezzolo. Se la madre è comoda e il bambino si attacca correttamente al seno, si può allattare sia sedute sia distese, basta scegliere la posizione che si preferisce. Quasi tutti i bambini svuotano completamente entrambi i seni. Ve ne sono alcuni però a cui un solo seno è sufficiente. Alla poppata successiva bisogna quindi cominciare dall’altro seno. Durante la poppata, spesso, il bambino guarda negli occhi la mamma; è un momento che può essere utilizzato per racconti o canzoncine; così facendo, ed evitando altre distrazioni (p. es. la TV), si può creare un momento intimo molto rilassante per entrambi. Ultimo aggiornamento: Dicembre 2015