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LA LUNGA NOTTE GUIDA A COSTUMI E ACCESSORI PERIODO STORICO XI° - XII° SECOLO WHLIVE - GIOCO DI RUOLO DAL VIVO 9 Luglio 2016 Fortezza di Sarzanello, Sarzana (SP) http://www.whlive.it/la-lunga-notte/ Contenuti ● ● ● Armatura, pagina 3 Armi e Scudi, pagina 7 Abbigliamento femminile nel XI°-XII°, pagina 9 ● Abbigliamento maschile nel XI°-XII°, pagina 11 Link per approfondimenti http://armadiodelmedievalista.blogspot.fr/search/label/Abbigliamento http://www.mondimedievali.net/Medioevoquotidiano/indice.htm http://www.larapedia.com/moda_abiti_civili/come_realizzare_abiti_civili_medioevo.html Bibliografia Enciclopedia Treccani I cavalieri medievali, Ed. De Agostini Wikipedia Blog di Michela Renzi, http://vestioevo.com Arazzo di Bayeux 2 Armature Nel XI-XII secolo, l'armatura si costituiva principalmente di una cotta d'arme ( figura 1 ), a forma di tunica e con le maniche lunghe. Sotto di essa si indossava un gambeson per proteggersi dal metallo. Alla cotta di maglia si attacava dirtetamente il camaglio , sopra il quale si poteva indossare un elmo. Alla fine del XII secolo, la cotta divenne un usbergo : lungo fino a mezza gamba e aperto sia davanti che dietro, per consentire a chi lo indossava di cavalcare. Figura 1. Esempi di armature medievali. All'epoca l' elmo veniva utilizzato raramente e le tipologie utilizzate erano di origine romana o normanna. Elenco degli elmi in uso: ● ● ● Elmo cervelliera : molto diffuso, lasciava scoperto il volto e solitamente veniva utilizzato insieme al camaglio. Rimase in vigore fino al XII-XIII° secolo ( figure 2 e 3 ). Elmo normanno : importato dai normanni nel 1000 d.C., veniva utilizzato assieme ad una protezione di maglia ( figure 4 e 5 ). Elmo bacinetto : usato nel XI-XII secolo, lasciava scoperto il volto. Successivamente vi si aggiunse un nasale e l'elmo prese il nome di bacinetto a nasale ( figura 6 ). 3 Figura 2. Elmo cervelliera. Solitamente accompagnato da un camaglio. Figura 3. Elmo cervelliera con nasale. 4 Figura 4. Elmo normanno. Figura 5. Elmo normanno con nasale e con protezione in maglia. 5 Figura 6. Elmo bacinetto con nasale, un modello italiano di fine XII° secolo. 6 Armi e Scudi Lo scudo era in legno e rivestito di cuoio, a forma di mandorla o tondo, solitamente cerchiato in ferro. Al centro vi era l' umbone , il quale proteggeva il braccio di chi indossava lo scudo e consentiva di colpire in avanti ( figure 7 e 8 ). Le armi utilizzate erano la lancia , la spada (con le sue varianti), l' ascia e la mazza ( figura 9 ). L' arco e la balestra non erano utilizzate frequentemente. Figura 7. Scudo tondo con umbone. Figura 8. Scudo a goccia con umbone. 7 Figura 9. Esempi di spada e di ascia del XI-XII secolo. 8 Abbigliamento Femminile nel XI°-XII° Secolo Nel XI° secolo, l'abbigliamento principale delle donne consisteva in una sotto-tunica di lino ed una tunica di lino o di lana (tra le nobildonne spesso di seta). La tunica era larga e più corta della sotto-tunica, la quale arrivava fino alle caviglie. Le maniche della sotto-tunica erano aderenti ed in vista ( figura 10 ). Una cintura di stoffa o di pelle teneva l'abito stretto in vita. Figura 10. S chema di abito femminile nel XI° secolo. Figura 13. Copricapi usati da popolane e nobildonne del XI secolo. Andando verso il XII secolo, gli abiti delle donne erano sempre più decorati e complessi. Le maniche della tunica potevano essere molto lunghe e pieghettate. Si utilizzava il corsetto , che fasciava la vita al di sotto del seno. La gonna della tunica era più lunga e poteva essere a sua volta pieghettata ( figura 11 e 12 ). 9 Figura 12. Abito femminile del XII secolo con maniche e gonna pieghettate. Figura 13. Bliaud, abito femminile del XII secolo, diffuso in Italia del nord e del centro, in Germania e in Francia. Al copricapo delle donne sposate e vedove si aggiunse il soggolo, una parte in stoffa che passava sotto il mento ( figura 13) . 10 Abbigliamento Maschile nel XI°-XII° Secolo Nel XI° secolo, gli uomini del popolo indossavano semplici tuniche in lana che arrivavano alle caviglie, fermate da cinture , e utilizzavano brache attillate ( figura 14 ). I nobili portavano due tuniche, quella sottostante più lunga, come per le donne. La tunica a contatto con la pelle era semplice e di lino, quella esterna era in seta o in lino ed era ricamata. Tutti gli uomini portavano dei mantelli , che variavano nella lunghezza: alcuni erano lunghi fino al ginocchio, altri arrivavano a toccare terra. Solitamente erano in lana. Le calze erano un altro elemento dell'abbigliamento comune tra i vari ceti sociali. Quelli dei ceti più umili, avevano delle fasce che le fissavano alle gambe. Figura 14. Esempi di abiti maschili dell'arazzo di Bayeux. I copricapi erano di tre tipi: il berretto , la cuffia e la papalina ( figure 15, 16 e 17 ). I più poveri avevano copricapi in cuoio, in lana o in pelle di animale, mentre i nobili preferivano il lino, talvolta con una bordatura di pelliccia. Figura 15. Berretto maschile. 11 Figura 16. Cuffia maschile, da allacciare al mento. Figura 17. Papalina medievale. Nel XII° secolo, gli uomini indossavano una sotto-tunica che arrivava fino alle caviglie di colore chiaro (bianco o beige) e al di sopra di essa portavano il bliaud ( figura 18 ), ornato e ricamato, più corto della sotto-tunica. La cintura era in stoffa o in cuoio e spesso era ingioiellata. Le maniche del bliaud arrivavano al gomito ed erano molto ampie, lasciando scoperte le maniche strette della sotto-tunica. Con l'influenza bizantina, il bliaud cominciò ad essere portato lungo fino alle caviglie, in particolare nel sud Italia. Il mantello poteva essere affibbiato sulla spalla o sul petto. I colori più comuni erano il rosso, il verde e il blu. In questo periodo si iniziò ad indossare anche i cappucci ( figura 19 ), oltre agli altri tre copricapi precedentemente descritti. Figura 18. Bliaud maschile del XII° secolo, con sotto-tunica lunga fino alle caviglie e con mantello agganciato sulla spalla. 12 Figura 19. Cappuccio del XII° secolo. 13