L`esperienza di AVSI nel settore educativo (2015)

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L`esperienza di AVSI nel settore educativo (2015)
Partnership con il settore privato e Responsabilità
Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
Sintesi
La complessità delle sfide dello sviluppo sostenibile e degli aiuti umanitari nel mondo chiede maggiore
coinvolgimento e accordi tra tutti gli attori interessati da tali processi. In questo paper, AVSI, attraverso
una breve descrizione delle attività che svolge con le imprese, intende illustrare come queste
partnership siano una reale possibilità di sviluppo della società e un miglioramento delle performance
delle imprese in un ottica di responsabilità sociale d’impresa come definita dalla Commissione
Europea: "responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società".
Sommario
1.La sfida della cooperazione tra diversi attori
2. Esperienze di partnership tra AVSI e alcune imprese
2.1 Community Development e studi di impatto socio-economico
2.2 Formazione professionale e inserimento nel mondo del lavoro
2.3 Ambiente e Energia
2.4 Rafforzamento delle catene produttive e delle imprese locali
2.5 Altre modalità di cooperazione con le imprese
3. Business e Diritti Umani
4. Lezioni apprese e raccomandazioni.
Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
1.
La sfida della cooperazione tra diversi stakeholders
Coinvolgimento con le Imprese, Responsabilità Sociale e sostenibilità
La definizione più diffusa di sostenibilità è quella fornita nel 1987 dalla Commissione Mondiale
Indipendente per l’Ambiente e lo Sviluppo1 secondo la quale: “L’umanità ha la possibilità di rendere
sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza
compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro”. Questa idea di sostenibilità
è finalizzata alla promozione di una crescita socio economica e culturale in cui il settore privato si
coinvolge nei paesi emergenti costituendo nuove imprese, nuove organizzazioni di business etc. per
generare mercati competitivi ed inclusivi. Testimone della validità di questa nuova prospettiva è ad
esempio il crescente impegno di tutti gli aderenti a UN Global Compact (8000 organizzazioni ad oggi)
impegnati a far si che imprese e organizzazioni in tutto il mondo adottino pratiche di business rispettose
di valori fondamentali accettati internazionalmente riguardo a diritti umani, occupazione, ambiente e
lotta alla corruzione. Tra gli aderenti a UN Global Compact 25 organizzazioni sono ugandesi, 17
keniote, 1 in Mozambico, 61 in Ecuador, a dimostrare che ormai sui 204 paesi del mondo in 145 ci sono
imprese e organizzazioni realmente impegnante nella sostenibilità. Tra le business organizzazioni
globali, cioè che operano in tutto il mondo ce ne sono 200 aderenti a UN Global Compact.
Risulta da una ricerca di Accenture e Global Compact tra 766 top manager, che il 93% di essi
identifica la sostenibilità come un fattore critico per il successo del proprio business (per il 72% essa è
legata all´immagine e alla reputazione, e per il 45% ha impatto nella crescita economica dell’azienda
e nella riduzione dei costi). Inoltre, il 96% ritiene che le tematiche legate alla sostenibilità dovrebbero
essere completamente integrate nella strategia aziendale, tendenza sempre più rilevante confermata
da iniziative come The International Integrated Reporting Council (IIRC, www.theiirc.org ).
La Comunicazione della Commissione Europea dell’ Ottobre 2011 definisce la RSI (Responsabilità
Sociale d’ Impresa) come la “Responsabilità delle Imprese per l´impatto sulla società”, é quindi chiaro
che il rispetto della normativa é condizione necessaria, ma che per soddisfare pienamente le sue
responsabilità le imprese devono dotarsi di un processo che integri le istanze sociali, ambientali, etiche,
dei diritti umani e delle richieste dei consumatori nelle proprie strategie e operazioni aziendali in stretta
collaborazione con tutte le parti interessate
(Stakeholder Engagement). Quindi le partnership con il settore privato hanno l’obiettivo di
massimizzare la collaborazione con la creazione di un valore condiviso che attraverso lo sviluppo di
prodotti\servizi risponda alle necessità sociali e concorra al processo di sviluppo locale 2. Dati che
suggeriscono che la via migliore è quella della partnership del privato con tutti gli stakeholder coinvolti
si trovano anche nel Global Corporate Sustainability Report 20133 dove si evidenzia che 1,194 imprese
impegnate nella sostenibilità sono in partnership al 77% con ONGs, 55% con i governi, 40% con il
mondo accademico, e infine con le organizzazioni delle Nazioni Unite. Il privato profit ha risorse e
competenze che possono supportare il know-how delle ONG attive sul territorio. Queste ultime
contribuiscono con un’ampia e profonda conoscenza dei contesti e delle comunità locali che
(*) ONLUS – ONG idonea DM n. 1988/128/4 195/3 del 14 settembre 1988 Fondazione con responsabilità giuridica n. 176
del regsitro della Prefettura di Forlì Cesena – C. F. 81017180407 – Sede Legale: Cesena – sede Amministrativa: Milano
1
Rapporto Brundtland, 1987 World Commission for Environment and Development
2
Teoria dello Shared Value Porter e Kramer 2006
3
http://www.unglobalcompact.org/AboutTheGC/global_corporate_sustainability_report.html retrieved on 07/24
2
Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
permette di ideare e implementare gli interventi secondo un approccio olistico. Il settore pubblico ha
esperienza e autorità necessarie per creare politiche pubbliche adeguate a rispondere alle necessità
della popolazione.
La persona al centro
L’impegno per creare valore aggregato condiviso tra impresa e società deve comunque essere della
persona che, coinvolta direttamente nelle iniziative di sviluppo socio economico diventa protagonista
e può garantire la sostenibilità.
Nei contesti emergenti o in via di sviluppo il coinvolgimento della “base della piramide”, ossia della
popolazione povera e vulnerabile, è un elemento cruciale in quanto parte sempre più rilevante nella
società. Le partnership con il settore privato devono promuovere lo sforzo congiunto di tutti gli attori
che operano nel tessuto sociale. L’elemento educativo deve però essere centrale in queste iniziative:
persone raggiunte da una proposta educativa e formativa saranno, infatti, autonome e capaci di
implicarsi nei processi di sviluppo, diventeranno consumatori e lavoratori competenti portando così
beneficio a tutta la comunità e alle imprese che operano sul territorio. Le ONG, in quanto
Organizzazioni della Società Civile, sono il ponte di collegamento ideale tra comunità, imprese e
autorità pubbliche; sono l’ultimo miglio per raggiungere, attraverso l’azione e lo sforzo comune, la
singola persona. Nell’esperienza di AVSI, la capacità o possibilità di costruire o essere questo ultimo
miglio deriva non solo dalla presenza sul territorio e dalla conoscenza delle persone e dei loro bisogni,
ma da ciò che Benedetto XVI descrive come origine di qualsiasi azione “caritativa”: “Lo spettacolo
dell'uomo sofferente tocca il nostro cuore. Ma l'impegno caritativo ha un senso che va ben oltre la
semplice filantropia. È Dio stesso che ci spinge nel nostro intimo ad alleviare la miseria. Così, in
definitiva, è lui stesso che noi portiamo nel mondo sofferente ”4
Infine anche donazioni e volontariato d’impresa sono esempi di integrazione dell’attività di business
con aspetti sociali e segno di una cultura aziendale centrata sulla responsabilità sociale internamente
ed esternamente.
2. Esperienze di partnership tra AVSI e alcune imprese
2.1
Community development e studi di impatto socio-economico-ambientali
Partnership con Eni. AVSI ha sviluppo un esperienza significativa nei paesi africani dove Eni ha attività
estrattive (Congo, Mozambico, Ghana, Uganda e Angola) e ha un accordo con Eni, nato nel 2003,
per permettere all’impresa di realizzare il suo business, e contemporaneamente alle comunità locali di
trarre vantaggio per uno sviluppo sostenibile. AVSI si fa da tramite per Eni con la realtà locale così Eni
può instaurare un legame con il territorio, e le sue azioni di business divenire anche strumento di
miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente. Nel 2009 Fondazione AVSI ed Eni hanno firmato
un contratto per la realizzazione di studi di impatto socio-economico-ambientale per l´elaborazione
di piani di sviluppo integrati e sostenibili riassunti in tre fasi distinte:
I Conoscenza approfondita del contesto di riferimento in collaborazione con gli stakeholders locali
(OSC, autorità e comunità locali, etc.).
4
“Perché ho scelto l’amore come tema della mia enciclica”. Benedetto XVI, Roma, 25 gennaio 2006
3
Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
II
Analisi di fattibilità in stretta collaborazione con gli esperti Eni ed elaborazione di proposte di
progetto per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale (esempio C.I.
Community Investment Plans).
III Eventuale implementazione del progetto attraverso la partecipazione a bandi specifici
Dagli studi e dalle analisi è stato elaborato un Piano di Sviluppo Integrato con attività e progetti
finalizzati al miglioramento della performance di Eni e delle condizioni di vita locali. Ad esempio le
C.I. sostengono l’accesso alla scuola primaria e secondaria dei bambini che potrebbero, una volta
terminati gli studi, essere inseriti nella forza lavoro locale di Eni. In sintesi sviluppando il contesto sociale
si dà un supporto indiretto ai processi produttivi/operativi dell´impresa stessa.
FIAT ha una forte presenza nello Stato del Pernambuco, in Brasile, e con AVSI ha condotto uno studio
di fattibilità in Goiana e altre 16 municipalità della zona, per identificare i fattori di sviluppo sostenibile
nello specifico settore automobilistico. E’ stato concepito un nuovo tipo di stabilimento, o meglio una
“Fabbrica verde” che vuole diventare il centro dinamico del polo automobilistico del Pernambuco,
con un parco fornitori, un centro di formazione di manodopera, un centro di sviluppo tecnologico e
un pista di prova. Si tratta di uno stabilimento sostenibile, a basso impatto ambientale, che riproduce
le migliori pratiche nel sistema di gestione ambientale di Fiat (esempio le strade interne pavimentate
con asfalto prodotto da pneumatici riciclati, l’acqua utilizzata nel processo industriale trattata e
riutilizzata, etc.). Il progetto ha un notevole impatto sull’occupazione locale creando circa 4.500 posti
di lavoro diretti e 12.000 indiretti.
Nel 2012 AVSI ha iniziato una collaborazione in Perù con la società mineraria MILPO che nella zona
rurale di Chavin, della regione di Ica (circa 700 km a sud di Lima) ha un’attività di estrazione del
piombo. Su richiesta della comunità dei contadini di Chavin fatta a MILPO tramite AVSI, è stata
ottenuta una percentuale dell’ utile di MILPO per verificare possibilità di sviluppo agricolo della zona.
Tra queste è stata identificata la possibilità di avviare coltivazioni di avocado di cui vi è grande
richiesta sul mercato internazionale. Grazie a questa verifica si è inoltre instaurato un rapporto di
fiducia tra MILPO e la comunità rurale.
EDEGEL (gruppo Enel) sta costruendo una centrale idroelettrica nella zona Chimay in Perù, e tramite
AVSI è riuscita a mitigare le reazioni negative della comunità locale legate alla costruzione della
centrale (espropri, indennizzo etc.) con iniziative di formazione ai produttori di caffè di quella zona sui
temi di produttività, commercializzazione e organizzazione. La conoscenza di AVSI del territorio ha
permesso di individuare le potenzialità e necessità della comunità per far crescere la competitività
delle imprese familiari favorendo un aumento del livello di reddito dei produttori di caffè nella zona
Chimay.
Case New Holland, azienda di macchinari agricoli brasiliana del Gruppo FIAT con la quale AVSI
collabora dal 2008, ha commissionato nel 2010 uno studio socio-economico sugli abitanti dell’area
vicina agli stabilimenti nello Stato del Minas Gerais. AVSI ha sviluppato una proposta di un progetto
biennale con l’obiettivo di ridurre la violenza e aumentare la qualità della vita dei giovani residenti in
quell’area.
2.2
Formazione professionale e inserimento nel mondo del lavoro
Árvore da Vida, o Albero della Vita, è un progetto lanciato in partnership da AVSI e FIAT Brasile
nell’area dell’impianto produttivo FIAT di Betim, cominciato nel 2004 e tutt’ora in corso. La zona di
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
intervento, Jardim Terezepolis, riguarda 33.000 persone che vivono in condizioni di estrema
vulnerabilità. Árvore da Vida si è sviluppato a partire dall’interesse di FIAT Brasile ad investire
nell’educazione della popolazione locale nella speranza di contribuire alla riduzione della violenza e
migliorare la formazione professionale dei giovani. Si offre un percorso socio-educativo durante il
periodo scolastico e successivamente un accompagnamento nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Ad oggi sono stati formati circa 2.200 giovani il cui beneficio ha raggiunto circa 20.000 persone. Le
risorse della comunità, così come il capitale umano locale, sono divenute il fattore chiave del
processo di sviluppo sostenibile in atto. Sono state create opportunità di crescita economica e il
reddito medio familiare è cresciuto esponenzialmente dal 2004 al 2011: la media di crescita di questo
dato in Brasile è stata pari al 65.5%, mentre tra le famiglie di Jardim Terezopolis raggiunte dal progetto
ha raggiunto il 130% 5. Gli studi, fatti nel 2004 e ripetuti nel 2008 e nel 2011, rappresentano un
importante strumento per monitorare l’impatto delle attività così come di valutazione delle
performance. FIAT, consapevole che per portare efficacemente avanti un progetto di così ampie
dimensioni è necessaria una forte correlazione tra attori attivi in ambito sociale all’interno della
comunità, incoraggia lo sviluppo di progetti trasversali, accogliendo positivamente la partecipazione
di partners come fornitori di servizi, università e autorità pubbliche. Terezopolis Citizenship Network
(Rede de Cidadania Terezopolis), è stato creato proprio con lo scopo di unire questi diversi attori e ora
conta 57 membri.
Formazione professionale e avvio al lavoro di Giovani in Brasile. AVSI con l´obiettivo di promuovere
l´inclusione sociale di giovani e adulti in partnership con il settore privato realizza attività formative e di
avvio al mercato del lavoro generando lavoro e reddito per centinaia di persone ogni anno. Come
entità formatrice riconosciuta dal Ministero del Lavoro e Occupazione, AVSI svolge azioni di
formazione tecnica e umana (Life Skills) in accordo con la Legge di Apprendistato brasiliana. In questo
contesto sono state attivate partnership con oltre 70 imprese nei settori edile, automobilistico,
marketing, comunicazione, risorse umane e tecnologia.
Inserimento nel mondo del lavoro formale dei giovani del Cono Est di Lima, Perù per la riduzione della
povertà urbana. All’interno del progetto MAE\AVSI (Intervento integrato di riduzione della povertà
urbana nel Cono Est di Lima) AVSI ha attuato l’ Oficina Laboral (Ufficio del Lavoro) per il collocamento
e accompagnamento dei giovani nel mondo del lavoro formale. In questa zona di Lima l’80% dei
giovani non ha studi superiori e buna parte non ha nemmeno completato la scuola secondaria, il
tasso di disoccupazione è più alto di quello medio metropolitano e fra gli occupati, le tipologie di
lavoro sono a basso contenuto di abilità, con conseguenti basse retribuzioni. Molti lavorano più di 60
ore settimanali. I dati sono relativi al rapporto di valutazione del progetto MAE\AVSI. L’ Oficina
Laboral, grazie agli accordi con un centinaio di imprese locali ha dato una stabilità lavorativa a 300
giovani. Questa iniziativa inizialmente finanziata da fondi pubblici ora si sta avviando alla sostenibilità
grazie ad accordi con alcune imprese che usufruiscono del servizio di selezione e reclutamento
pagando una quota per ogni nuovo assunto proveniente da Oficina Laboral.
AVSI ha collaborato nel corso nel 2010 con Pepsi Giordania, all’interno di un progetto volto
all’inserimento lavorativo di persone diversamente abili all’interno dell’azienda. AVSI è stata coinvolta
nella valutazione di tale processo di inserimento.
St. Kizito Vocational School in Kenya è un Istituto di Formazione Professionale nato da AVSI, in
partnership con IDF (Italiano Design Furniture), impresa di arredamenti di lusso a Nairobi. Gli studenti
che terminano il corso in falegnameria procedono per l'apprendistato in IDF con buone probabilità di
5
I risultati riportati emergono dall’attività di monitoraggio e valutazione del progetto.
5
Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
essere poi assunti. Dall'inizio della scuola nel 1993 IDF ha assunto la maggior parte del personale (38 in
totale) provenienti da St. Kizito. Analoga ma più recente è la partnership con Pirelli, Toyota e General
Motors Kenya branches per la formazione e relativo apprendistato di meccanici.
AVSI ha un accordo con ST Foundation per la fornitura e installazione di aule informatiche per la
formazione tecnologica di giovani in 7 scuole di cui 5 in Sud Sudan, 1 in Brasile, e 1 in Myanmar.
Grazie al finanziamento di Stambic Bank in Uganda sull’alfabetizzazione finanziaria si stanno formando
diverse centinaia di persone, a gruppi di 30, e in particolare le più svantaggiate, in modo che
diventino consapevoli del valore del risparmio. Primo dato stupefacente è che i primi gruppi formati,
per un totale di 986 persone sono riuscite in un anno a risparmiare 1,000,000 USD. Stambic Bank offre a
queste persone agevolazioni per l’apertura di un conto corrente.
2.3 Ambiente e Energia
AVSI, collabora con Treedom srl (http://www.treedom.net) dal 2012 in Haiti per la riforestazione
attraverso i fondi ricavati dalla commercializzazione dei VERs (Voluntary Emission Reductions).
L’acquisto dei VERs avviene tramite un’innovativa piattaforma web che consente, tramite un sistema
online, anche agli acquirenti di monitorare le attività del progetto di riforestazione, implementato da
organizzazioni locali, in tempo reale.
L’ impatto economico e sociale positivo su queste 20
organizzazioni locali, ha raggiunto 3.600 persone che ora dispongono di una attività retribuita e hanno
abbandonato il taglio illegale degli alberi loro precedente fonte di reddito. Lo scopo principale del
progetto riguarda la limitazione dell’erosione del suolo grazie alle nuove piante e la promozione della
produzione agricola nell’area periferica di Macaya Park, nel sud del paese.
Elettrificazione e miglioramento dell’efficienza energetica in aree urbane povere del Brasile. Da circa
dieci anni AVSI svolge servizi specializzati per le concessionarie di distribuzione di energia elettrica
COELBA, CELPE e AMPLA. AVSI realizza nuovi allacciamenti e sensibilizza la popolazione sull’efficienza
energetica offrendo riduzioni per allacciamenti legali con tariffe sociali, provvede la distribuzione
gratuita di elettrodomestici per ridurre la riluttanza della popolazione alla regolarizzazione, e
organizza programmi di sensibilizzazione per l’ottimizzazione del consumo di energia.
AVSI in Mozambico ha siglato a dicembre 2013, un accordo con Cloros, nell’ambito del progetto
“Improved Cooking Stoves”, per la distribuzione e certificazione di sistemi ad alta efficienza energetica
per la cottura di alimenti. 15.000 sistemi di cottura aiuteranno 7.500 famiglie in un quartiere di Maputo
a ridurre del 50% il consumo di carbone con un risparmio valutato mediamente a 15 USD al mese per
famiglia. Le Improved Cooking Stoves oltre a dimezzare il tempo per cucinare permettono una
riduzione fino all’ 80% delle emissioni di CO2 (eliminando l’immissione in atmosfera di circa 3 tonnellate
di anidride carbonica all’anno per ogni famiglia). Questo significa anche una drastica riduzione degli
effetti nocivi delle inalazioni dei fumi derivanti dalla combustione del carbone e una diminuzione dei
processi di deforestazione e di degradamento forestale grazie al minor bisogno di legna per la
produzione di carbone. Le famiglie contribuiranno con una piccola somma alla costituzione di un
fondo comunitario da utilizzare per attività sociali e/o per promuovere il nuovo sistema di cottura e
favorirne l’acquisto fuori dal quartiere. L’obiettivo finale è quello di passare dalla distribuzione del
nuovo sistema di cottura alla vendita per promuovere un mercato sostenibile. Il progetto, sviluppato in
sinergia con il team di Carbon Sink, permette la generazione di crediti di carbonio certificati, spendibili
sul mercato regolato e su quello volontario.
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
Il Programma Basico Ambientale Indigeno (PBAI) é realizzato da AVSI in partnership con la
Interligação Eletrica Garanhuns S.A. con l´obiettivo di realizzare azioni socio ambientali che
appoggino lo sviluppo della popolazione indigena presente nei territori dello Stato di Pernambuco in
Brasile dove l´impresa sta costruendo una linea di trasmissione elettrica di circa 900 km. Il programma,
che prevede attività di conservazione di flora e fauna, e la creazione di un fondo rotativo per il
finanziamento di progetti socio ambientali, ha come obiettivo quello di contribuire al miglioramento
del dialogo tra impresa e comunità.
2.4. Rafforzamento delle catene produttive e delle imprese locali
Dopo la crisi del 2008, in Perù, AVSI ha cominciato a sostenere 200 piccole e medie imprese locali del
settore tessile, nell’area di Lima al fine di renderle competitive e migliorare il loro posizionamento sul
mercato. Oltre alla possibilità di entrare nella catena tessile; 20 nuove imprese hanno ottenuto
finanziamenti del governo peruviano ad hanno esteso il loro mercato all’estero, 10 di queste si sono
specializzate nella moda infantile commercializzando anche
con Panama. Queste iniziative
favoriscono un modo di agire socialmente responsabile, in particolare nel rispetto della gestione delle
risorse umane.
CEPROA, è una cooperativa peruviana sostenuta da AVSI insieme al Fondo Italo Peruviano e formata
da 350 piccoli produttori di caffè e cacao. Per produttore si intende una famiglia mediamente di 6
persone che coltiva da 1 a 3 ettari di terra per famiglia. AVSI li accompagna in una formazione
continua per la coltivazione, e conservazione della diversità del patrimonio botanico amazzonico, e
quindi la valorizzazione anche sul mercato del cacao criollo. La cooperativa degli agricoltori ha
ottenuto la certificazione equo solidale del prodotto (Fair Trade) e partecipa a fiere nazionali e
internazionali come ad esempio al salone del cacao di Parigi nel 2012 e nel 2013 alleandosi con
EUROCHOCOLATE. All’interno della cooperativa CEPROA è nata una cassa di risparmio comunitaria
per le necessità delle famiglie rurali.
Sempre in Perù, nella provincia di Satipo, AVSI promuove con finanziamenti di Edgel (Gruppo Enel) un
programma di Sviluppo Alternativo per promuovere la coltivazione di cacao criollo in alternativa alla
produzione illegale di coca. Nella zona interessata Edgel sta costruendo una centrale idroelettrica. I
produttori coinvolti nell’iniziativa sono una centinaio e vengono supportati da AVSI per promuove la
competitività delle organizzazioni produttive e commerciali. Altre 300 famiglie sono sostenute da un
progetto EU (DAS, Desarrollo Alternativo en Satipo) in una partnership pubblico-privato sempre per
proporre la coltivazione del cacao in alternativa alla coca.
AVSI, insieme con il suo partner argentino ACDI, ha implementato un progetto per supportare piccoli e
medi allevatori di bestiame per creare una catena produttiva efficiente con un alto livello di
cooperazione con
organizzazioni internazionali, università e fondazioni. E’ stata creata
un’Associazione di imprenditori e allevatori grazie anche ad un contributo finanziario da parte della
Banca Interamericana di Sviluppo. Questa collaborazione e l’introduzione di strumenti ICT, hanno
permesso agli allevatori di migliorare la qualità dei loro prodotti, l’efficienza del processo produttivo, la
tracciabilità delle carni, e quindi espandere la loro presenza sul mercato.
In Myanmar AVSI supporta la creazione di una cooperativa formata da piccoli agricoltori per
migliorare produzione e commercializzazione del riso. Il rapporto tra imprese e cooperative è un
elemento centrale: da un lato le imprese incentivano la produzione di riso attraverso la fornitura di
macchinari e attrezzature moderne per accrescere il livello qualitativo della produzione, dall’altro i
contadini hanno la possibilità di vendere il riso a prezzi calmierati. Inoltre l’ unione delle varie
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
cooperative ha incrementato la capacità di negoziazione del prezzo a beneficio dei brokers e dei
produttori.
In Uganda 500 gruppi di agricoltori vengono formati (in totale 16,000 persone) per migliorare la
gestione di attività agricole che si inseriscano nella filiera agricola sia a valle che a monte per stipulare
partnership con i fornitori di attrezzature, concimi, sementi, etc. e accordi per il posizionamento sul
mercato dei prodotti coltivati. Queste attività sono inserite nel progetto SCORE finanziato da USAID e
nel progetto AS4Y (AGRICULTURE SKILLS 4 YOU) finanziato da ICCO (Cooperazione Olandese)
Sempre in Uganda nel settore agricolo stanno nascendo piccole social venture grazie a crediti di aiuto
erogati da MAE. Un esempio in questo ambito è relativo ala filiera del mango per la produzione e
commercializzazione della polpa.
2.5. Altre modalità di cooperazione con le imprese
Donazioni
Panino Giusto, sostiene AVSI dal 2007, con particolare attenzione al lavoro in campo nutrizionale che
la Fondazione svolge in Sud America. Con il progetto “Pancia piena cuor contento” ha sostenuto a
San Paolo in Brasile il CREN (Centro di Recupero ed Educazione Nutrizionale), a Oaxaca in Messico, il
Centro Nutrizionale Maria de Guadalupe, e in Ecuador a Quito nei quartieri disagiati sostiene iniziative
per il miglioramento delle abitudini nutrizionali dei bambini. Panino Giusto ospita una mostra
permanente su questo progetto presso l’Accademia del Panino Giusto.
Dal 2003 ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA) ha sostenuto una scuola
primaria in Sierra Leone, un progetto di educazione ed alfabetizzazione in Sud Sudan, il sostegno ai
giovani vulnerabili con il progetto “Una scuola per la vita: al Permanent Centre of Education di
Kampala” in Uganda. Nel 2010 ha donato fondi per il progetto: “Crescere insieme, nutrirsi bene. Una
partnership con le fondazioni di origine bancaria per la lotta alla malnutrizione ad Haiti” per la
costruzione di centri nutrizionali e sanitari a Port-au-Prince.
Fondazione 4 Africa si avvale della collaborazione di AVSI per la parte educativa del progetto “F4A:
percorsi di sviluppo in Africa”. In particolare ha affidato ad AVSI la programmazione, gestione ed
erogazione di programmi formativi oltre al rifacimento di strutture scolastiche nel Nord Uganda. Inoltre
ha sponsorizzato parte dei programmi di formazione in agricoltura Farmer Field Schools.
Sempre in Uganda ad AVSI sono affidati i programmi formativi nel settore nutrizionale per gli ospedali
St. Joseph, a Kitgum, e Lacor a Gulu.
Il progetto “Nutrire il pianeta. Energia per la vita. Expo 2015 in viaggio tra Italia, Senegal e Uganda”
Eathink2015 – Fondazioni4Africa, sostenuto dalla Fondazione De Agostini e implementato da alcune
ONG tra cui AVSI, è finalizzato a consolidare il programma “Junior Farmer Field & Life Skills iniziato nel
2012 da Fondazione 4 Africa nel contesto della sicurezza e dell’educazione alimentare in Uganda,
Senegal e Italia. In Nord Uganda ha il duplice obiettivo di migliorare lo stato della sicurezza alimentare
dei bambini vulnerabili e delle loro famiglie.
Enel Cuore Onlus, la fondazione di ENEL, ha sostenuto il centro educativo di Oxaca in Messico, e la
ristrutturazione di un centro di formazione professionale destinato all’inserimento lavorativo a Bucarest,
in Romania.
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
Petrobras, azienda energetica brasiliana, ha finanziato tra il 2006 e il 2008 un programma di riduzione
della malnutrizione nella favela brasiliana di Novos Alagados a Salvador de Bahia rivolta a 1.250
bambini riducendo del 70% i casi di malnutrizione. Inoltre, il programma “Energia Jovem” a Betim nello
stato di Minas Gerais, realizzato da AVSI insieme al partner locale CDM ha migliorato la qualità della
vita di giovani e famiglie nelle comunità povere intorno allo stabilimento di Petrobras “Gabriel Passos”.
Il progetto “AQUAPLUS. Acqua, energia per la vita”, si propone di migliorare le condizioni di vita dei
10,000 abitanti di Torbeck, nella zona sud di Haiti. Il progetto voluto da“Acqua Energia per la Vita”
istituito da Expo 2015 S.p.A. e da Rotary International – Distretto 2040, prevede diversi interventi sulla
rete idrica, dal captaggio alla distribuzione, tra cui la costruzione di 2 cisterne di accumulo (totale
100m3); riparazione di 10 km dell’acquedotto e prolungamento di 1,8 km; analisi delle acque e opere
di ingegneria agraria. La Facoltà di Agraria di Haiti in collaborazione con l’Università di Milano
beneficerà del progetto grazie all’ equipaggiamento di un laboratorio di informatica e di chimica e a
corsi di studio di 3 mesi per scambio studenti Haiti-Italia, al fine di aumentare la capacità di produzione
e di diffusione delle competenze agro zootecniche sul territorio.
Volontariato d’impresa
Subsea7, società nigeriana per compagnie di servizi, supporta la scuola St. John School a Lagos,
Nigeria, con donazioni, sostegno a distanza locale e volontariato d’impresa.
Standard Chartered Bank, istituto bancario internazionale, oltre a fare donazioni per le attività di AVSI
in Nigeria, ha scelto la clinica St. Kizito nella metropoli nigeriana di Lagos, per svolgere attività di
volontariato d’impresa all’interno della sua politica di RSI.
GE Energy, sostiene il Centro Educativo Cantinho a Rio de Janeiro in Brasile e oltre a destinare un
contributo finanziario, ha svolto attività di volontariato d’impresa coinvolgendo il proprio staff nei corsi
di formazione per ragazzi.
AVSI nel 2013 ha collaborato con KPMG ed altre grandi aziende, tra cui ABB, Italtel e Telecom Italia
per una giornata di volontariato d’impresa in azienda, definita “make a difference day”. I dipendenti
delle aziende che hanno aderito hanno allestito e partecipato ad iniziative di raccolta fondi nella
giornata mondiale dell’infanzia (20 novembre).
CartaSì fornisce servizi di monetica,(2 miliardi di transazioni complessivamente gestite, 13 milioni di
carte di credito in circolazione e 29 milioni di funzioni di debito). Dal 2013 sostiene progetti AVSI
attraverso il programma fedeltà (Club Iosì) che nel 2013, ha sostenuto la scuola Luigi Giussani di
Kampala. Dal 2014, il club Iosi sostiene i profughi siriani accolti da AVSI in Libano.
La Fondazione Air Liquide - leader mondiale dei gas per l’industria presente in oltre 75 Paesi - sostiene
progetti in diversi settori. Nel settore educazione attraverso AVSI finanzia la ristrutturazione della scuola
St. John alla periferia di Lagos, e le attività extracurriculari e sportive, il doposcuola, nonché la
sensibilizzazione delle famiglie e dei bambini su igiene e sanità.
Tra le più importanti realtà del brokeraggio assicurativo in Italia, dal 2013 grazie al sconvolgimento dei
dipendenti ASSITECA supporta due scuole e un centro di formazione a Torit in Sud Sudan favorendo
l’istruzione a 3.400 bambini e la formazione di insegnanti e operatori sociali.
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
Gifts matching e sostegni a distanza
Nell´ambito del sostegno a distanza alcune imprese, direttamente o attraverso il coinvolgimento dei
propri dipendenti, attraverso AVSI sostengono bambini in situazione di disagio sociale. Unicoop Tirreno
tramite l’iniziativa “Cuore di Coop” sostiene centinaia di bambini; Nordiconad ne sostiene 230;
Multicash SpA, System House, Ingeteam, Edif in occasione del Natale hanno scelto di convertire i
tradizionali regali natalizi in sostegni a distanza; circa 100 dipendenti di Ferrovie Nord dal 2003
attraverso una libera raccolta fondi sostengono 24 bambini; la Fondazione Collodi dal 2013 attiva un
sostegno a distanza ogni 15.000 visitatori al Parco di Pinocchio.
Altre imprese coinvolgono i dipendenti con diverse iniziative, ad esempio Unicredit Foundation, dal
2008, raddoppia ogni donazione dei lavoratori; anche SAS institute italia dal 2010 appoggia
l´emergenza Haiti raddoppiando il contributo dei dipendenti; 36 dipendenti di ISE srl accettano la
trattenuta in busta paga per il sostegno a distanza di alcuni bambini.
3. Business e Diritti Umani
Dal 2009 un Gruppo di ricercatori ed esperti dell’Università di Roma ‘Tor Vergata’ ha condotto insieme
ad AVSI uno studio sul tema ‘Business e Diritti Umani’con lo scopo di contribuire all’attuale dibattito sul
tema e in particolare rivolgendosi alle imprese italiane per sensibilizzarle ed aiutarle in questo processo
di compliance ai diritti umani. E’ sempre più urgente e necessario informare grandi e piccole imprese
sul contenuto della loro responsabilità e sui rischi crescenti ed insidiosi che derivano dalle violazioni dei
diritti umani, come il verificarsi di gravi danni economici e reputazionali. I risultati della ricerca da poco
conclusa sono raccolti in una pubblicazione di AVSI dal titolo Business e Diritti Umani: una sfida per le
Imprese?.
Il lavoro di ricerca, basato sull’identificazione e l’analisi di più di 300 casi riguardanti violazioni di diritti
umani compiute da imprese ed istituzioni finanziarie a livello globale ha evidenziato che il problema
fondamentale è quello di identificare preventivamente e gestire il rischio di violazione dei diritti umani
attraverso il noto processo di due diligence, accuratamente applicato a questo nuovo tipo di rischi. La
due diligence dovrebbe comunque condurre all’individuazione di tutte quelle misure concrete che
non solo mirano ad evitare il verificarsi degli abusi, ma in modo più olistico e proattivo possano
instaurare con le comunità umane coinvolte un clima di solidarietà e cooperazione.
4. Lezioni apprese e raccomandazioni
A partire dall´analisi dell’ esperienze di AVSI appena descritto risulta chiaro che il settore privato sta
sempre più emergendo come un attore protagonista nella promozione del processo di crescita
economica sostenibile e inclusiva. A seguire saranno descritti alcuni dei punti emersi a partire dalla
sistematizzazione delle esperienze realizzate applicabili in maniera trasversale.
1.
Centralità dell’ educazione e del lavoro. Il lavoro rappresenta la sintesi naturale dei rapporti tra
impresa e società; è attraverso questo che si crea un rapporto di interdipendenza costruttiva e di
fiducia tra i due soggetti coinvolti. Tuttavia é necessario non limitarsi a generare opportunità di
impiego, ma anche coinvolgersi nel processo di formazione delle fasce più vulnerabili della
popolazione (giovani e donne), implementando un percorso educativo e di formazione umana che
oltre alle competenze tecniche impartisca una maggiore consapevolezza della dignità umana e del
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Partnership con il settore privato e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’esperienza di AVSI
lavoro. Questo porta a ricadute positive in termini di integrazione socio-economica, con un impatto
positivo anche per l´azienda incrementando la produttività, riducendo i costi, oltre alla generazione di
conoscenza tacita e cultura del lavoro etc.
2.
Enfasi su Piccole Medie Imprese. Le PMI giocano un ruolo fondamentale nella creazione di
posti di lavoro, nell´aumento della produttività e nel miglioramento delle condizioni di lavoro
nell´economia informale. Per questa ragione AVSI valorizza i piccoli imprenditori attraverso azioni di
capacity building e technical assistance indirizzate all´aumento della competitività intervenendo sui
fattori di produttività (capitale e lavoro), organizzativo/associativo (promuovendo la creazione di reti
produttive locali di cooperazione) e commerciale. Su quest´ultimo aspetto é importante evidenziare il
grande potenziale rappresentato dalla possibilità di inserire tali realtà nelle catene produttive delle
grandi imprese e nei canali commerciali internazionali, specialmente nell´ambito dell´agribusiness
sostenibile.
3.
Approccio multi-Stakholder. É necessario creare piattaforme di dialogo multilaterali e
strutturate coinvolgendo differenti tipologie di stakeholder per favorire l´instaurazione di un rapporto di
fiducia, trasparenza e collaborazione reciproca per rispondere con maggiore efficacia alle
problematiche legate alla riduzione della povertà e ai processi di sviluppo sostenibile. La definizione di
chiari obiettivi condivisi tra settore privato e società civile rappresenta il primo passo per lo sviluppo di
una partnership di successo, così come é fondamentale l´identificazione di indicatori che meglio
rispondano alle esigenze dei diversi soggetti coinvolti avendo il coraggio di lavorare per risultati e
ripensarsi continuamente.
4.
Sensibilizzazione, coinvolgimento delle grandi imprese e creazione di valore condiviso. Il
rapporto col territorio dove un´impresa opera può rappresentare un importante fattore di
competitività in termini di immagine e reputazione, sicurezza ed efficienza dei processi produttivi.
L´approccio proposto da AVSI si basa sulla consapevolezza che la promozione della dignità umana e
il valore del “fare impresa” possano rappresentare il motore dello sviluppo socio-economico locale
creando valore condiviso per impresa e società. La nostra esperienza mostra che le imprese non
hanno conoscenza della totalità dei principi e degli strumenti a disposizione nell´ambito della RSI, e
pertanto é importante promuovere azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento del settore privato su
tematiche legate al rispetto dei diritti umani, lavoro, protezione ambientale, mitigazione degli effetti
avversi attraverso la promozione del dialogo con governi, comunità locali, parti sociali e ONG.
5.
Reputazione dell’impresa. Gli investimenti in RSI contribuiscono a generare benefici diversi per
l´impresa a seconda dell’interlocutore: 1) con i governi locali favorisce l´instaurarsi di relazioni e
collaborazioni costruttive, producendo ricadute positive sulla possibilità di consolidare e ampliare le
proprie relazioni con il territorio; 2) con il consumatore apporta un valore aggiunto al prodotto/servizio;
3) con la comunità crea canali di comunicazione qualificati che favoriscono la buona convivenza e le
conferiscono una sorta di “licenza sociale ad operare” oltre alla riduzione dei rischi.
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