1 MARTHA GRAHAM Martha Graham (1894
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1 MARTHA GRAHAM Martha Graham (1894
1 MARTHA GRAHAM Martha Graham (1894-1991), la leggendaria protagonista della danza moderna, caso rarissimo in Europa arricchisce con la sua presenza le due stagioni del 1988 e del 1989 del teatro barese. Dopo il debutto come ballerina negli anni Venti, la Graham ideò una serie di assolo sulle orme di Isadora Duncan, fino alla partecipazione, nel ruolo dell’Eletta, alla storica edizione de La Sagra della primavera coreografata da Léonide Massine nel 1930. Nel 1938 fonda la sua compagnia che diventa negli anni un punto di riferimento della danza internazionale, affiancando all’attività coreografica il lavoro della Martha Graham School of Contemporary Dance (1941), e collaborando con scultori e musicisti come Holst e Paul Hindemith. La sua carriera di danzatrice, iniziata cinquantatre anni prima, termina solo nel 1969. Alla fine della sua attività di coreografa si contano più di 200 balletti messi in scena nei principali teatri europei e statunitensi. La Graham è stata una protagonista generosa e appassionata della cultura del secolo scorso: ad un impegno civile al quale il suo lavoro coreografico resta sempre legato (come il pacifismo e le battaglie all’insegna del femminismo che le sue opere testimoniano), si aggiunge uno scavo originale tra i miti e le arti del passato. Avvia una ricerca personale sui rapporti tra il movimento e le sue motivazioni psichiche, sugli archetipi biblici e della tragedia classica (anche dietro l’influsso delle letture di Freud e Jung); realizza opere ispirate al mito di Ulisse, alle biografie della poetessa Emily Dickinson e delle sorelle Brönte. Il suo “vocabolario coreutico” è entrato a far parte non solo della storia della danza moderna, ma anche dell’immaginario collettivo: celebri sono i “long woolens”, i lunghi abiti tubolari indossati dalle ballerine che si presentano nelle sue opere come vestali o sacerdotesse danzanti nel tempo sospeso del mito. I movimenti spilariformi, tipici delle sue coreografie, da eseguire rigorosamente a piedi nudi, costituiscono una tappa essenziale nell’evoluzione del balletto in epoca moderna e contemporanea. Per il teatro Petruzzelli, la coreografa americana già ultranovantenne eppure presente a Bari, offre alla città e al pubblico del teatro, con la sua “Martha Graham Dance Company”, un programma che riassume i lunghi decenni della sua attività, tra cui naturalmente non mancano le opere più celebri: Diversion of Angels e Errand in to the Maze su musica di Giancarlo Menotti; Acts of Light, quasi un’autobiografia; Temptations of the Moon e Deep Song, nonché il recentissimo Night Chant (1988). In tal modo ella dimostra non solo una straordinaria vitalità creativa e tutto il rigore del suo impegno civile e morale, ma anche una disponibilità e un’umanità impareggiabili: per gli allievi delle scuole di ballo della città di Bari tiene infatti, con tutta la sua compagnia di danza, una lezione aperta che vale come spettacolo nello spettacolo. 2 Non minore interesse suscita il ritorno, l’anno dopo, della compagnia della Graham. In questa occasione il programma offerto al pubblico del Petruzzelli è ancora più ampio e generoso: Plain of Prayer, la riproposizione dell’ipnotizzante Diversion of Angels, Serenata Morisca, Lamentation, Tanagra, Heretic e infine The Rite of Spring, che Martha realizzò su invito di Halston autore dei costumi. Alcune coreografie, come Serenata Morisca, risalgono al 1918, agli albori della sua carriera, ed è l’ennesima testimonianza di una danza senza tempo che continua ad affascinare pubblico e critica.