La visione rivoluzionaria e artistica di Martha Graham ha avuto un
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La visione rivoluzionaria e artistica di Martha Graham ha avuto un
La visione rivoluzionaria e artistica di Martha Graham ha avuto un impatto profondo e duraturo sull’arte e sulla cultura americane. Il suo audace uso di soggetti di impatto sociale e le performance cariche di emotività hanno reso la sua danza una forma d'arte unica americana, che la nazione ha a sua volta condiviso con il mondo. La creatività di Martha Graham ha attraversato i confini artistici e abbracciato tutti i generi. Graham ha collaborato con i principali artisti visivi, musicisti e designers del suo tempo, tra cui lo scultore Isamu Noguchi e i fashion designer Halston, Donna Karan e Calvin Klein, così come compositori come Aaron Copland, Samuel Barber, William Schuman, Norman Dello Joio, e Gian Carlo Menotti. Influenzando generazioni di coreografi e danzatori tra cui Merce Cunningham, Paul Taylor e Twyla Tharp, Graham ha cambiato per sempre la visione della danza. Margot Fonteyn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov hanno grazie a lei ampliato la loro arte e artisti di tutti i generi erano desiderosi di studiare e lavorare con Graham: ha insegnato a molti attori - compresi Bette Davis, Kirk Douglas, Madonna, Liza Minnelli, Gregorio Peck, Tony Randall, Eli Wallach, Anne Jackson e Joanne Woodward - a utilizzare i loro corpi come strumenti espressivi. Lo stile innovativo di Graham si è sviluppato sulla base dalla sperimentazione dei movimenti elementari di contrazione e release. Focalizzando l'attenzione sulle attività di base della forma umana, ha animato il corpo con un’emozione essenziale, quasi elettrica. I movimenti precisi, angolari e diretti della sua tecnica sono stati alla base dello stile predominante del tempo. Con una pratica artistica profondamente radicata nel ritmo della vita americana e nelle lotte dei singoli, Graham ha proposto una sensibilità spiccatamente americana per ogni tema che ha esplorato. "La danza rivela lo spirito del paese in cui ha radici", scrisse nel saggio del 1937 “Una piattaforma per la danza americana”. Consistentemente infusa con i temi sociali, politici, psicologici e sessuali, la coreografia di Graham è senza tempo e collega il pubblico passato e presente. Opere come Revolt (1927), Immigrant: Steerage, Strike (1928) e Chronicle (1936) – creata nello stesso anno in cui ha rifiutato l'invito di Hitler ad esibirsi al Festival Internazionale di arte organizzato in concomitanza con i Giochi Olimpici di Berlino – testimoniano l’impegno di Martha Graham nell’affrontare difficili questioni contemporanee e hanno contribuito a definirla un’artista coscienziosa e politicamente incisiva. Martha Graham è sempre stata una forte sostenitrice dell’individio nel corso della sua carriera, come testimoniano opere quali Deaths and Entrances (1943), Appalachian Spring (1944), Dark Meadow (1946), e Errand into the Maze (1947) che esplorano la complessità umana e sociale. Le coreografie innovative e l'immaginario visivo di American Document (1938) illustra il genio di Martha Graham. Il racconto drammatico, che comprendeva primo ballerino maschio della compagnia, ha esplorato il concetto di ciò che significa essere Americano. Attraverso la rappresentanza di importanti gruppi come i nativi americani, gli afro-americani, e i puritani e l'integrazione di testi tratti da documenti storici, Graham è riuscita a catturare l'anima del popolo americano. Durante la sua lunga e illustre carriera, Graham ha creato 181 caoreografie, che continuano a ispirare il pubblico e generazioni di artisti. Nel 1986, è stata insignita del Local One Centennial Award per la danza dai suoi colleghi di teatro, premio assegnato solo una volta ogni 100 anni, e durante il Bicentenario le è stata tributata la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti, la Medaglia della Libertà. Nel 1998, il Time l’ha nominata “Danzatrice del secolo”. Fu la prima ballerina ad esibirsi alla Casa Bianca e la prima “ambasciatore culturale all'estero”, catturando lo spirito di una nazione e ampliando i confini della danza contemporanea. “Ho trascorso tutta la mia vita con la danza", ha detto. "e questo permette alla vita di svolgersi in un modo molto intenso. Certo, a volte non è piacevole. A volte è perfino terribile. Ma tuttavia è inevitabile”. Martha Graham Dance Company è leader nello sviluppo della danza contemporanea fin dalla sua fondazione nel 1926. Basata sulla visione della pionieristica coreografa Martha Graham, la compagnia dà vita a uno stile senza tempo tipico della danza americana che ha influenzato generazioni di artisti e continua ad affascinare il pubblico. Graham e la sua compagnia hanno ampliato il vocabolario della danza contemporanea e cambiato per sempre l’ambito di questa forma d’arte, radicandola in contesti sociali, politici, psicologici e sessuali, e approfondendone l'impatto e la risonanza. Continuando ad agire in terreno fertile per la sperimentazione, la Martha Graham Dance Company è stata una risorsa senza pari nel far crescere molti dei principali coreografi e ballerini dei secoli XX e XXI, tra cui Merce Cunningham, Erick Hawkins, Pearl Lang, Pascal Rioult, e Paul Taylor. I 181 lavori del repertorio di Martha Graham hanno anche coinvolto noti danzatori e performer come Mikhail Baryshnikov, Claire Bloom, Margot Fonteyn, Liza Minnelli, Rudolf Nureyev, Maya Plisetskaya e Kathleen Turner. La sua tecnica innovativa e lo stile inconfondibile hanno guadagnato il plauso del pubblico in oltre 50 paesi tra Nord e Sud America, Europa, Africa, Asia e Medio Oriente. Oggi, la compagnia continua a promuovere lo spirito e l’ingegno di Martha Graham, abbracciando una nuova visione di programmazione che mette in mostra i capolavori di Graham, dei suoi contemporanei, e dei loro successori insieme alle opere di recente commissionate ad artisti contemporanei ispirate all’eredità della Graham. Con programmi che uniscono il lavoro di coreografi nel tempo all'interno di una narrazione ricca di storia e tematiche, la compagnia sta attivamente lavorando per creare nuove piattaforme per la danza contemporanea e di molteplici punti di accesso per il pubblico. Il repertorio della Martha Graham Dance Company include Appalachian Spring, Lamentation, Cave of the Heart, Death and Entrances, Chronicle, tra le altre opere. La compagnia continua a perseguire la sua missione di presentare l'opera della sua fondatrice e dei suoi contemporanei, ed è leader catalizzando nuove opere commissionate che portano nuove prospettive alla danza classica, come American Document (2010) e Lamentation Variations (2007). Programmi multimediali come “La danza è un’arma” (2010), un montaggio di diverse opere collegate attraverso il testo, ridefiniscono i confini della composizione di danza contemporanea. JANET EILBER Direttrice Artistica JANET EILBER (Direttore artistico del Martha Graham Center) è stata nominata direttore artistico del Center nel 2005. La sua direzione si è focalizzata sul creare nuove forme di accesso del pubblico ai capolavori di Martha Graham. Queste iniziative comprendono la creazione di programmi contestuali, nuove partnership, uso di nuovi media, commissioni ed eventi creativi come Lamentation Variations e Prelude and Revolt. Negli anni passati della sua carriera come prima ballerina della Martha Graham Dance Company, Janet Eilber ha lavorato a stretto contatto con la coreografa, danzando in alcuni dei ruoli più importanti, talvolta creati da Graham proprio per lei. Ha danzato alla Casa Bianca, è stata partner di Rudolf Nureyev ed è stata la protagonista di tre programmi per Dance in America. Accanto al suo lavoro con Graham, Janet Eilber ha recitato in film, televisione; a Brodway, la Eilber ha danzato per alcuni dei più importanti coreografi, fra cui Agnes de Mille e Bob Fosse e ha ricevuto quattro Lester Horton Awards per il suo lavoro di ricostruzione e interpretazione dei tradizionali ruoli della Modern Dance americana. E’ stata direttrice della Dana Foundation alla testa del fondo per il supporto dell’insegnamento agli artisti e contribuendo regolarmente alle pubblicazioni. Inoltre è nel consiglio d’amministrazione dell’Interlochen Center of the Arts. E’ sposata con lo sceneggiatore e regista John Warren, con il quale ha due figlie, Madeline e Eva. CHRONICLE (1936) Chronicle ha debuttato al Guild Theater di New York il 20 dicembre 1936. La coreografia era una risposta alla minaccia del fascismo in Europa; nello stesso anno, Graham aveva rifiutato l’invito a prendere parte ai Giochi Olimpici del 1936 in Germania, dichiarando: “Attualmente trovo impossibile che io possa danzare in Germania. Molti artisti che conosco e rispetto sono stati perseguitati, privati del loro diritto a lavorare per ragioni ridicole e infondate; considero impossibile accettare l’invito, poiché mi identificheri con il regime che ha reso possibile cose del genere. Inoltre, alcuni elementi del mio gruppo non sarebbero i benvenuti in Germania” (in riferimento al fatto che molti membri della compagnia erano Ebrei). Secondo ciò che era scritto sul programma di sala originale, “Chronicle non tenta di mostrare le realtà del conflitto; piuttosto lo fa evocando immagini di guerra, anteposte al suo fatale inizio, descrive la devastazione dell’anima che lascia lungo il suo cammino, e suggerisce una risposta.” Questa è una delle poche coreografie di Martha Graham che esprime esplicitamente idee politiche. Tuttavia, a differenza di Immediate Tragedy (1937) e Deep Song (1937), le creazioni che ha fatto in risposta alla guerra civile in Spagna, questo pezzo non è una descrizione realistica degli eventi. L’intento è quello di universalizzare la tragedia della guerra. La coreografia originale, con la partitura musicale di Wallingford Reigger, era lunga 40 minuti e divisa in tre sezioni: Dances before Catastrophe – Spectre 1914 – Pasque / Dances after Catastrophe – Steps in the Street - Tragic Holiday / Prelude to Action. DEEP SONG (1937) Deep Song ha debuttato al Guild Theater di New York nel 1937. Sulle musiche di Henry Cowell, questa coreografia era una risposta alla Guerra Civile Spagnola. Era un pianto di angoscia, la materializzazione delle paure di Martha Graham per un mondo dilaniato dall’inumanità degli essere umani nei confronti dei loro simili. “La feroce angoscia di Deep Song è obbiettiva come un grido,” scrive un critico. Nelle note di sala, “le forme di questa danza – i vortici, il contatto con il pavimento, contrazioni e perdite di equilibrio – sono esperienze cinetiche dell’uomo in guerra… è l’anatomia dell’angoscia causata da eventi tragici.” La tragedia della Spagna è resa in tutta la coreografia. “Non è la Spagna che traspare dai movimenti definiti e intensi: è la realizzazione che la tragedia della Spagna appartiene anche a noi, all’intero mondo.” Questa coreografia è scomparsa dal repertorio negli anni ’40 e fu ricostruita dalla stessa Martha Graham nel 1989 per Terese Capucilli. LAMENTATION (1930) Lamentation debuttò a New York l'8 gennaio 1930, al Maxine Elliot’s Theater, con la musica dal compositore ungherese Zoltán Kodály. La danza viene eseguita quasi interamente da una posizione seduta, con la danzatrice incassata in un tubo di maglia viola. Le diagonali e le tensioni formate dal corpo della danzatrice che lotta all'interno della stoffa elastica, creano una scultura in movimento, un ritratto che presenta l'essenza stessa del dolore. La figura in questa danza non è né umana né animale, né maschio né femmina: è il dolore stesso. Raccontò Martha Graham che dopo uno spettacolo era stata avvicinata da una donna del pubblico che aveva visto di recente il suo bambino morto in un incidente. Dopo aver visto Lamentation, si rese conto che "il dolore è un sentimento degno e valido e che avrei potuto cedere ad essa senza vergogna."