Vivere gli affetti - Diocesi di Treviso

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Vivere gli affetti - Diocesi di Treviso
ARTE E AFFETTI IN VAN GOGH
"Paesaggio con Coppia che Cammina e
Luna Crescente" Saint-Remy Maggio
1890: Museo d’Arte, San Paolo Vincent
Uno sguardo all’opera di Van Gogh ci
aiuta ad entrare meglio nel mondo degli
affetti:
Le persone: due innamorati vicini che
stanno passeggiando serenamente tra gli
ulivi ancora piccoli perché giovani (ci
sono anche i cipressi, ma meno
invadenti per non prendere il posto dei
due), in una splendida serata(la
dimensione notturna è collegata alle
nozze)..
Tutto sta crescendo ed è in cammino
come la coppia.
E’ il crepuscolo, il tempo dell’intimità,
dell’attenzione, del fiorire della luce
La donna, vestita di giallo, gesticola e
guida l’uomo; l’uomo, vestito di blu, con
barba e capelli rossi, la segue un po’
esitante, con passo insicuro.
L’alfabeto del matrimonio:
vivere l’amore, gli affetti e la sessualità
(amare con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze)
don Sandro Dalle Fratte
“Così fatto è questo
guazzabuglio del cuore umano”.
Alessandro Manzoni
I colori: mostrano non solo un ambiente
ma anche uno stato d’animo di pace,
comunione, unità…
La coppia di innamorati è vestita di giallo
e blu, il più intenso contrasto della
tavolozza dell’artista, ma non aveva egli
forse sperato di “esprimere l’amore di
due innamorati mediante il matrimonio
di due colori complementari?”. La
montagna blu e l’arancione del cielo
serale sembrano consumare questo
“matrimonio di complementari” a livello
cosmico, man mano che aumenta
l’intensità; li accompagnano bramosi
cipressi fiammeggianti le cui cime
cambiano dal verde scuro al rosso
acceso contro il cielo verde-azzurro.
Le emozioni: davanti ai due innamorati
quello che sembra un cane (ma può
essere il tronco dell’ulivo) fa fare un
gesto
di
sorpresa,
paura
e
allontanamento da parte della donna. A
volte le emozioni, anche piccole o
causate da cose non importanti,
prendono tutto il campo del nostro
sentire, impoverendo lo sguardo
allargato e alto, totale …
I sentimenti: è più facile per l’arte
mostrare i sentimenti. A volte le parole
non riescono a esprimere ciò che
veramente sentiamo in profondità e in
verità.
L’unità profonda:lo si nota subito.
Sembra una sorta di richiamo al giardino
delle origini. C’è armonia tra cielo e
terra, tra natura e persone, tra
interiorità ed esteriorità… fino a
mostrare l’unione tra cielo e terra, tra
maschile e femminile.
La luna sta crescendo con delicatezza
assumendo tutti i colori della vita e
dell’amore…
1. Amare con tutta l’anima
Nel secondo passo per vivere la totalità dell’amore entriamo nel mondo
dell’anima e nei suoi linguaggi, nella percezione e nell’espressione
dell’amore. E’ tutto quel mondo di risonanza che chiamiamo affettività. Per
tanto tempo è stato un ambito a cui gli spirituali dedicavano grande
attenzione particolarmente nel discernimento, ma nel secolo scorso si è
lasciato posto alla psicologia. Occorre sempre però tenere unito il nostro
mondo interiore senza fermarsi solo agli aspetti psichici. A questo proposito
nel mondo biblico e nell’esperienza dei grandi credenti è stato sempre
importante l’ascolto (anche il testo del Dt 6,4-5 che riporta il comando di
amare con tutto se stessi inizia con un “ascolta!”): l’ascolto del e nel mondo
affettivo è molto importante per la gioia e la felicità. Ricordiamo che la nostra domanda di partenza è: come si
ama in pienezza e bellezza?
Gesù, nel dialogo (Lc 10,25) col dottore che gli chiede come fare per avere “la vita eterna” (Noi potremmo dire:
“Come vivere il paradiso nella nostra relazione?”), ci ricorda che è in gioco la felicità della vita, questo è il sogno di
Dio e lo possiamo vivere solo nella pienezza, nella totalità del nostro essere, non c’è spazio per l’illusione dei
frammenti e del tutto e subito.
Dio non ci ha creato per la tristezza infatti dice: “9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete
nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i
comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la
vostra gioia sia piena” (Gv 15, 9-11)
Il comandamento ad amare con tutta l’anima ci riporta anche al desiderio di totalità inscritto nell’esperienza
dell’amore. “Non separi l’uomo ciò che Dio ha unito”: dice che tutta la persona e la coppia manifestano un’unità
che va salvaguardata di spirito, anima e corpo.
L’affettività allora non è un cantiere da guardare con sospetto, semplice materia da sottoporre agli strizzacervelli,
(da trattare come una patologia) in tempi di crisi o, meno ancora, da vivere senza coscienza, lasciandoci
semplicemente trasportare dall’onda delle emozioni: pensiamo a quanti danni e separazioni provoca un vivere gli
affetti con superficialità (ai tempi di whatsapp – 1/5 delle separazioni hanno tra le cause questo strumento!). Gli
affetti hanno un valore profondo e sono indispensabili per vivere e “fare” l’amore. Ma è necessario conoscere
questo mondo che ci abita. Abbiamo parlato di alfabeto del matrimonio (non di grammatica che indica già la
relazione da costruire) perché tocchiamo gli elementi essenziali per vivere bene l’amore. Si tratta di entrare
concretamente in questo alfabeto, cioè di scoprire e lasciarsi interrogare dalla chiamata all’amore che viene dal
Signore. La Parola di Dio si riferisce alla visione tricotomica dell’antropologia: siamo corpo, anima e spirito e così
siamo chiamati ad amare senza trascurare o frammentare quello che siamo!
E’ importante conoscere le dinamiche, il significato, appelli, azioni, ma anche offrire una luce dalla Parola di Dio
che fonda la bellezza del matrimonio che va continuamente curata e nutrita: si tratta di un cammino, un
apprendere le parole essenziali per iniziare ad amare…
Guardare a Gesù e ai suoi affetti e sentimenti
Allora il comandamento centrale per l’esperienza di fede, quello che indica la pienezza e la totalità dell’amore é:
‘amare Dio con tutto il cuore (lo spirito- Spirito Santo), con tutta l’anima (i sentimenti, le emozioni che chiedono
ascolto, vigilanza, riconoscimento, discernimento) e con tutte le forze (la dimensione corporea e dei gesti è
essenziale e coinvolge la sessualità come dono e appello)’. Gesù nel Vangelo invita ad amare con tutto quello che
siamo, altrimenti l’amore é parziale, deludente, destinato a finire e non permette una comunione vera e
profonda, e indica al cuore della Legge, dell’uomo e di Dio, la pienezza dell’amore integrale. Ora qui gli affetti
rivestono un ruolo essenziale.
con tutta
l’anima
anima
affettività
emozioni
sentimenti
amore
“Perché la mia vita sia in voi e la vostra vita, gioia/amore sia piena” (Gv 15). Come sposi è importante partire dal
vedere come viviamo l’amore e andare al confronto con l’amore pieno, il vero amore: quanto il Suo amore,
l’amore dello Sposo vive in noi. E’ un’analisi del modo di amare nella coppia, di relazionarsi e donarsi, amarsi
anche dopo qualche anno di matrimonio, ma questo fatto sulla misura di Cristo per trovare come guarire e in
questo senso trovare aiuto anche per riunire la nostra persona e per riposare nella dinamica della comunione.
La prospettiva e l’esperienza di Gesù ci fanno scoprire la dimensione concreta dell’affetto che non è tanto un
sentire superficiale, ma un accogliere, un partecipare, un agire concreto: si ama solo se si diventa prossimo.
Il passo che proponiamo oggi vuole concretizzare il mondo affettivo, toglierlo dal peso di un sentimentalismo
deteriore per cui vale solo ciò che si prova e si sente superficialmente (le farfalle nello stomaco), imparare a
purificare i sentimenti e riconoscere quelli veri e durevoli (tra emozioni, sentimenti e mozioni > in collegamento
alla sclerocardia e al discernimento). Cercheremo di illuminare la verità degli affetti e di chiamarli per nome alla
luce della Parola in particolare con l’aiuto del testo del buon Samaritano (Lc 10,25-37), ma anche con due pagine
di San Paolo: "Abbiate fra di voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù" (Fil 2,1-11) e “Rivestitevi di sentimenti…” (Col
3, 1-25). Nei sentimenti l’umano e il divino convergono a formare un canale privilegiato per l’accesso al messaggio
della salvezza. A noi il compito di decodificare e ordinare una simile fonte di risorse psicologiche e spirituali che la
Bibbia esibisce in una mirabile rapsodia. E’ importante "attingere al pozzo" inesauribile dell’universo affettivo
della Bibbia.
Il tema è quanto mai toccante e attuale e vuole continuare l’approfondimento del Vangelo del matrimonio
mostrando la bellezza del sogno di Dio, del giardino.
2. L’arte ci aiuta (vedi lato pag. 1)
https://caimanerbio.files.wordpress.com/2010/02/bollettino03-09-luna.pdf
Se La Passeggiata risale effettivamente alle ultime settimane della sua
permanenza in ospedale – lo scenario del quadro è molto simile alla veduta che il
pittore aveva dalla finestra della sua camera – quest’opera può essere interpretata
come il compendio di molte idee che gli affollavano la mente da alcuni mesi.
La coppia di innamorati a passeggio era stata un soggetto ricorrente nei suoi
dipinti, un soggetto legato sia alla cultura romantica, sia agli intimi desideri
dell’artista. Il fatto che i due siano accompagnati da una falce di luna non è una
sorpresa; ad Arles Van Gogh aveva dipinto due innamorati in un vialetto di cipressi
con una falce di luna per compagna; ciò che è insolito in La passeggiata è che il
luogo scelto dalla coppia sia un uliveto e che il quadro non sia esente da artificio.
Per lui gli ulivi erano, insieme ai cipressi, i tipici alberi del Sud; voleva coglierli nella loro peculiarità naturale
oppure con persone reali intente a raccogliere le olive.
Nella sua Passeggiata egli sembra peccare nuovamente contro il proprio consiglio dipingendo a memoria un
soggetto poetico. Ciò che non dimenticò, tuttavia, fu il suo buon ammonimento di lasciare ai colori e alle linee
l’intero compito di operare a livello emotivo. La coppia di innamorati è vestita di giallo e blu, il più intenso
contrasto della tavolozza dell’artista, ma non aveva egli forse sperato di “esprimere l’amore di due innamorati
mediante il matrimonio di due colori complementari?” La montagna blu e l’arancione del cielo serale
sembrano consumare questo “matrimonio di complementari” a livello cosmico, man mano che aumenta
l’intensità; li accompagnano bramosi cipressi fiammeggianti le cui cime cambiano dal verde scuro al rosso
acceso contro il cielo verde-azzurro.
3. Il vocabolario degli affetti per imparare a dare un nome
Le emozioni sono le note, il sentimento la musica, il progetto la sinfonia…
L’affettività e gli affetti hanno un valore positivo da riscoprire e purificare sempre nell’ottica dell’integralità della
persona e dell’amore. Insistiamo sull’unità e sul passaggio dall’interiorità all’esterno e viceversa.
 Affetto =ad-fectus passivo di ad-ficio, = sono colpito, sono
mosso. E’ il luogo privilegiato del re-ligo, del legame tra gli
uomini, della relazione, del legare ed essere legati,
indicando l’incontro e la relazione. Non è mio devo essere
toccato da un altro, da fuori. E’ una risonanza simile a
quella degli strumenti musicali. Ci sono affetti che
permanendo (stando con una persona) diventano
sentimenti.
 Emozione = da e-movere, muovere da fuori (stessa base
con cambio di suffisso per com-movere; impressione o
sentimento vivo di paura, gioia, ira ecc. accompagnato da
attività motorie o ghiandolari: è una reazione fisiologica
ad uno stimolo, una attivazione, breve nel tempo, intensa,
visibile. E’ mia, individuale. E’ propria dell’essere animale.
Le emozioni non sono né positive né negative, sono solo
piacevoli o spiacevoli (piacere – dispiacere); l’educazione La ruota delle emozioni di R. Plutchik: evidenzia le polarità,
mi fa superare il semplice piacere-dispiacere (qualcuno sa l’intensità, via via decrescente delle emozioni, più i vari stati
provare un dispiacere in nome di un significato più intermedi (decrescendo di intensità le emozioni si
profondo); qui ci si forma alle scelte. Ha una base cognitiva mescolano sempre più facilmente) e la somiglianza.
e posso emozionarmi anche attraverso un pensiero o ricordo.
 Sentimento = sentire, percepire. E’ l’area della percezione che tocca tutto l’uomo…: è un essere toccato da ciò
che fuori di me mi sta a cuore e diventa qualcosa di permanente in me. Si può non vedere, è personale, gli do
un significato e diventa un habitus
Un amore integrale
Se Gesù nel Vangelo invita ad amare nella totalità oggi anche per chi crede ci sono dei cambiamenti in atto.
Il tempo attuale ha stravolto l’affettività e la preziosità dei sentimenti, confondendoli spesso con emozioni
superficiali, così invece di diventare dono per la relazione e la comunione sono spesso una chiusura in se stessi e
nella percezione immediata che ne abbiamo. Siamo dentro una sorta di ottundimento che ha bisogno di stimoli
sempre più forti per superare l’assuefazione, dentro un analfabetismo degli affetti che rende incapaci di
perceprire ed esprimere autentici sentimenti. Quante coppie vivono la fatica di comunicarsi i sentimenti e li
danno per scontati (lo sa già!) oppure si ricorre agli
emoticon per Whatsapp piccole immagini, come dei
francobolli per dire quello che vagamente si prova.
Chiaramente ciò influisce sulla consistenza, sulla
verità e sulla durata dei legami. Occorre un’opera di
purificazione e maturazione concreta per coltivare
questo dono. Alcune indicazioni per passare
dall’analfabetismo affettivo alla maturità affettiva e
di tenerezza ci vengono offerte da Rocchetta C.,
Viaggio nella tenerezza nuziale. Per ri-innamorarsi ogni giorno, EDB, 2003).
Si tratta di entrare nell’alfabeto del matrimonio, cioè di scoprire e lasciarsi interrogare dalla chiamata all’amore
che viene dal Signore. Il comandamento centrale per l’esperienza di fede quello che indica la pienezza e la totalità
dell’amore (è un comandamento!): amare Dio con tutto il cuore (lo spirito- Spirito Santo), con tutta l’anima (i
sentimenti, le emozioni che chiedono ascolto, vigilanza, riconoscimento, discernimento) e con tutte le forze (la
dimensione corporea e dei gesti è essenziale e coinvolge la sessualità come dono e appello). Come siamo chiamati
ad amare Dio così anche nella coppia arriva questa chiamata. Possiamo parlare di liturgia dell’amore, degli affetti
e della sessualità.
Quali sentimenti troviamo nel Vangelo? (F. Boscione, Sentimenti e affetti nella Bibbia, Ancora, Mi, 2009)
Sentimenti Positivi o Evolutivi: Amicizia; Amore; Avvedutezza; Coraggio; Curiosità; Desiderio; Dovere; Fedeltà;
Fiducia; Gioia; Gratitudine; Onestà; Pace; Pazienza; Pentimento; Pietà; Semplicità; Speranza; Stupore; Rispetto;
Umiltà
Sentimenti Bivalenti:
Dubbio; Fretta; Gelosia; Ira; Ironia; Orgoglio; Pudore; Rimorso; Sdegno; Sottomissione; Tristezza
Sentimenti Involutivi o Negativi: Avidità; Falsità; Fanatismo; Incostanza; Incredulità; Ingratitudine; Invidia;
Malvagità; Odio; Paura; Pigrizia; Rancore; Sofferenza; Stoltezza; Superbia; Vanità
4. Hit Parade: La colonna sonora dell’amore:I sentimenti da vivere e cantare…
Abbiamo associato gli affetti ai colori e alla musica, per questo,
con l’aiuto degli sposi abbiamo compilato questa hit parade delle
canzoni che hanno accompagnato la loro storia, il fidanzamento,
il matrimonio, la colonna sonora che ha accompagnato la loro
storia, il loro fidanzamento e ha espresso il loro amore e i loro
sentimenti. E’ quella che spesso chiamano: la nostra canzone!!!
Il primo elenco riporta canzoni di musica leggera, il secondo canti religiosi che stanno loro a cuore o che hanno
scelto per il loro matrimonio.
Prossimi appuntamenti:
Aggiornamento
Vivere la sessualità: Monastier 10 aprile 2016
Formazione: Piani di Luzza. Animatori di Pastorale familiare 6-13 agosto
Info: www.diocesitv.it/famiglia