Paziente obeso - “San Matteo” PAVIA
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Paziente obeso - “San Matteo” PAVIA
FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO << SAN MATTEO>> Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Diritto Pubblico 27100 PAVIA – Viale Golgi, 19 La relazione terapeutica col paziente sovrappeso-obeso: L'altra faccia dell'obesità: impariamo a conoscerla Medicina Interna e Malattie Vascolari e Metaboliche Ambulatorio di Dietologia Dr.ssa C. Muggia Medico nutrizionista Dr. ssa I. Michelini Psicologa‐Psicoterapeuta Ciò che tutti conosciamo dell'obesità : Le malattie cardiovascolari associate 9Ipertensione arteriosa 9Diabete mellito tipo 2 9Sindrome delle apnee notturne 9Cardiopatia ischemica 9Aritmie Le malattie non cardiovascolari 9Artrosi 9Tumore utero e mammella 9Tumore prostata 9Tumore colon 9Calcolosi della colecisti 1 Rischio relativo di morte nello studio European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition. (T.Psicon et al NEJM 2008;359,2005) Parleremo di: ¾Obesità e stigma sociale ¾Obesità e patologia psichiatrica 2 Obesità e stigma sociale Alcuni ambiti in cui la pertsona obesa viene penalizzata: Lavoro Scuola Sanità Ricerca scientifica O.Bosello.Obesità, un trattato multidimensionale.Kurts Ed 2009 Obesità e stigma sociale Una storia di “teasing” o “presa in giro” riferito all'aspetto fisico o al peso in particolare è correlato con lo sviluppo di disturbi del comportamento alimentare o con un maggior grado di depressione e di bassa autostima TD Jackson , Obes Res 2000, 8, 451 Il teasing subito in età evolutiva (a scuola, ad es.) è coinvolto nel processo di formazione della propria immagine corporea, sia nelle femmine che nei maschi (J Cattarin Eating Disord J Treat Prev 1994,2:114) 3 Obesità e stigma sociale Le persone obese sono penalizzati nella ricerca del lavoro (ML Klassen, I Bull Psychol 1993; 8,241) Vengono pagate meno e hanno meno promozioni (MV Roheling Pers Psychol 1999; 52,969) Hanno più difficoltà nel trovare casa in affitto e se la trovano, a loro vengono applicate tariffe maggiori (R Puhl Obes Res 2001; 9,788) In uno studio americano gli obesi vengono indicati dai medici come la 4° categoria che dà difficoltà di approccio, dopo tossicodipendenza, alcolismo e malattie mentali (D Klein J Fam Prac 1982, 14, 881) Obesità e stigma sociale Il peso è vissuto come controllabile da cui l’accusa di colpa della condizione di obesità (Crandall e Martinez, 1996, Paxton e Schulthorpe 1999) Imbarazzo Bassa autostima vergogna giudizio Insoddisfazione di sè Bassa autodisciplina 4 Obesità e stigma sociale Nella cultura occidentale la magrezza è un attributo associato a valori quale il controllo, il successo, il fascino, perfino la correttezza morale soprattutto nelle donne, ma anche negli uomini Gli obesi d’altra parte vengono considerati persone brutte, anche moralmente, prive di controllo, fallite e responsabili della loro condizione Obesità e patologia psichiatrica L'aumento di peso causa alterazioni del tono d'umore? Fino alla depressione? Esiste una personalità dell‘ obeso o è l'obesità che cambia la personalità? 10 5 Obesità e patologia psichiatrica: Dati dal nostro ambulatorio 933 totale pazienti 731 donne Età Età media 45aa± 45aa± 15 29.4% pz con patol.psichiatrica 202 maschi Età Età media 45.5± 45.5± 15 70.6% pz senza 14% ansia 10% depressione 5% altro Obesità e patologia psichiatrica: Tra i soggetti in forte sovrappeso o obesi è possibile trovare persone affette dal Binge eating Disorder o Disturbo da alimentazione incontrollata (BED) I soggetti affetti da BULIMIA sono in genere solo sovrappeso o normopeso DANA S A N B.E.D B N 6 BingeEatingDisorder (BED) Episodi ricorrenti di abbuffata. Un’abbuffata è definita da entrambe le caratteristiche seguenti: 1) Mangiare in un periodo definito di tempo (ad es. nell’arco di due ore) una quantità quantità di cibo indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso intervallo di tempo e in circostanze simili 2) Sensazione di perdita del controllo sull’alimentazione durante l’episodio (ad es. sentire di non poter smettere di mangiare o di non poter controllare cosa o quanto si sta mangiando). Le abbuffate si ripetono: 1. in media almeno 2 giorni la settimana per un periodo di 6 mesi 2. non si associano all’uso regolare di inappropriati comportamenti compensatori (ad es. vomito, lassativi, digiuno, esercizio fisico strenuo) 3. non avvengono esclusivamente nel corso di Anoressia Nervosa o Bulimia Nervosa. 7 Obesità e patologia psichiatrica: Bulimia Nervosa Con condotte purgative B.E.D. Senza condotte purgative Il BED sarebbe una specie di “variante pigra” della Bulimia Nervosa. Fattori di rischio condivisi tra obesità e Disturbo Alimentare 1)Dieting 2)Elevato uso dei media 3)Insoddisfazione del proprio corpo 4)Esperienza di teasing 8 Fattori di rischio condivisi tra obesità e Disturbo Alimentare 1) Dieting zPuò cominciare già da bambini: alcuni studi evidenziano una prevalenza tra i 6-11 anni del 20-56% tra le bambine e 31-39% tra i bambini ( MJ Maloney et al., 1989; G. Schreiber et al., 1996) zIl comportamento “dieting” correla col rischio di diventare obesi (AE Field, Pediatrics, 2005; 112, 900) z Genitori che presentano “dieting ” in associazione con episodi di abbuffate alimentari, possono essere responsabili di obesità nei propri bambini (MY Hood et al., 2000) Fattori di rischio condivisi tra obesità e Disturbo Alimentare 2)Elevato uso dei media ¾ Nell'obesità l'uso dei media riduce la spesa energetica e aumenta lo stimolo ad alimentarsi attraverso il messaggio pubblicitario (KK Davidson Obes Res 2005, D.Kunkel, Handbook of Children and the Media. Eds. Singer2002) ¾ Esiste una correlazione positiva tra uso dei media, insoddisfazione corporea e alterato comportamento alimentare, soprattutto nei bambini e negli adolescenti (J Haines 2006) ¾ La riduzione della lettura di riviste per un periodo di 16 mesi, ha ridotto la sintomatologia del disturbo alimentare in adolescenti femmine ((((KK. Vaughan Behav Sci 2003 2 9 Fattori di rischio condivisi tra obesità e Disturbo Alimentare 3) Insoddisfazione del proprio corpo 1) Mostrarsi in costume da bagno, rispetto a indossare un maglione causa imbarazzo nelle donne ma non negli uomini. 2) L’imbarazzo correla con la restrizione alimentare e con un risultato più scarso ad un test di matematica somministrato dopo la prova dei capi di abbigliamento Fredrickson, 1998 Fattori di rischio condivisi tra obesità e Disturbo Alimentare 4) Esperienza di teasing * Le donne adulte che da bambine hanno sperimentato il teasing hanno atteggiamenti molto più restrittivi di chi non lo ha sperimentato (JK Thompson In Jeat Dis 2002; 123,31) * Nei bambini e negli adolescenti il teasing si associa con più alti livelli di disturbo alimentare, specie nei maschi (HJ Neuman-Sztainer Pediatrics 2006; 117,2099 * Essere soggetti a teasing agisce direttamente o indirettamente, attraverso l'insoddisfazione di sé, sullo sviluppo di condotte alimentari patologiche 10 In sintesi: Si tende ad affrontare l'obesità e i disordini alimentari con un'equipe ad approccio integrato (che sia in grado di affrontare entrambi i problemi) perchè: 1)Numerosi studi suggeriscono che disturbi alimentari e obesità siano le due espressioni estreme di un unico problema (Neumark-Sztainer, Adolesc Med State Rev 2003;14,59) 2)Gli adolescenti con problemi di sovrappeso sono più propensi all'utilizzo di diuretici, lassativi e farmaci vari per dimagrire (Boutelle J Pediatr Psychol 2002;27,531) 3)Lo sforzo comune è l'identificazione di fattori di rischio sovrapposti nelle due condizioni (Neumark-Sztainer, Int J Eating Dis 2005;38, 220) 4)Anche nella bozza di documento presentata un anno fa per la redazione delle nuove Linee guida italiane il problema viene affrontato con questo taglio (http//www:sio-obesita.org) La dieta rigida intesa come prescrizione, senza possibilità di trasgressione porta allo sviluppo di pensieri e comportamenti che perpetuano l'obesità. Un'obesità con disturbo del comportamento alimentare. 11