aprile 2016 PDF

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aprile 2016 PDF
La rivista per il personale delle FFS – 03 | 2016
Bravo!
Christian Marggi vince
il Prix FFS. Con il suo
modello si possono
­risparmiare 7,5 milioni
di franchi – ogni anno.
A pagina 19
400 comparse + 1 redattrice:
«evacuazione» nel Gottardo!
A pagina 6
«Un biglietto per il sole, per favore.»
Perché recarsi in treno all’estero può
risultare complicato.
A pagina 22
Volevo andare a casa cinque minuti prima
dei miei colleghi. E ora sono mesi che aspetto
di tornare al lavoro da loro.
:
sicurezza
la
re
ra
u
c
Non tras va.ch/regole
w w w.su
La sicurezza sul lavoro non è mai una perdita di tempo. Proteggi te stesso e i tuoi colleghi
rispettando le regole vitali e, in caso di pericolo, interrompi il lavoro.
Indice e editoriale
20
32
Ben orientati
Foto: Raffael Waldner, Daniel Winkler, Beat Schweizer, François Gribi
22
Informando
Riflettendo
05 Premessa
I WC sui treni si fanno più allegri: con i
nuovi rivestimenti decorativi.
19Premessa
Premiato: Christian Marggi vince uno
dei quattro Prix FFS.
06Allarme nella galleria del Gottardo
... e noi c’eravamo. Rapporto su una
grande esercitazione di soccorso.
20Profilo professionale
Roland Bögli vigila presso il Servizio
oggetti smarriti.
10Una fresca alleanza
Così il noto produttore di bibite CocaCola è diventato cliente di FFS Cargo.
22 Il gradimento per la ferrovia supera
i confini?
Il responsabile Traffico viaggiatori
internazionale illustra i problemi.
12Votazione
Le FFS rispondono con i fatti alle affermazioni forti dell’iniziativa «A favore del
servizio pubblico».
14 Ambasciatori della strategia FFS
In una campagna interna i collaboratori
si fanno ambasciatori degli indirizzi
strategici delle FFS.
17Questo mese
Le tariffe dei trasporti pubblici aumentano in media del tre percento.
«In viaggio» è disponibile da
subito anche online durante i
vostri spostamenti:
www.ffs.ch/inviaggio
In viaggio 03 | 2016
25Passione
Ursula Wyss della «Live Band FFS».
In questi primi mesi dell’anno gli
avvenimenti si susseguono: le FFS
lanciano una visione e spiegano i sei
indirizzi strategici ad essa associati.
Ridisegnano le basi del catering ferroviario, danno il benvenuto a migliaia
di titolari dello SwissPass e lanciano
la nuova campagna mantello «In
viaggio come a casa propria» allo
scopo di migliorare ulteriormente le
FFS assieme ai clienti. Tra poche settimane sarà inaugurata la galleria di
base del San Gottardo. Inizia così un
nuovo capitolo della storia ferroviaria! Vi gira la testa? Niente paura: su
«In viaggio» trovate regolarmente,
su carta e online, i retroscena degli
avvenimenti attuali. I nostri servizi
contestualizzano, spiegano i legami
esistenti e aiutano a orientarsi.
Sapevate ad esempio come ha fatto
FFS Cargo ad aggiudicarsi l’incarico
per il trasporto di lattine di CocaCola? Dove e perché il traffico viaggiatori internazionale incontra difficoltà? O come vengono verificati i
piani di sicurezza per la galleria di
base del San Gottardo? Forse non tutto
vi è noto. In questo numero trovate
delle risposte. Vi auguro buona lettura!
27La posta dei lettori
28Foto dei lettori, CoPe e sondaggio
29Momenti / La parola ai capi
Curiosando
31Premessa
Nuova moneta per il Gottardo: vale oro.
32Servizio
In bici al lavoro – tutta salute!
34Personale
39Fumetto e Colophon
Evelyne Reber
Redattrice
3
© AlpTransit Gotthard AG
Hauptpartner
Partenaire principal
Partner principale
Main Partner
L’orologio della vecchia signora
Le 120 locomotive, entrate in servizio nel 1952, hanno trasportato migliaia
di persone e tonnellate di merci attraverso la Svizzera. Il nome ufficiale è
«Ae 6/6», ma i macchinisti l’hanno ribattezzata la «locomotiva del Gottardo»
dal nome della tratta percorsa. Per raggiunti limiti di età, la «vecchia
signora» non potrà più attraversare la nuova galleria del San Gottardo.
Sotto forma di esclusivo orologio «Gottardo 2016», ora avrà però la possibilità di viaggiare in tutto il mondo. Le lunette di questo modello speciale sono
infatti realizzate con materiale tratto dalle portiere delle cabine di guida
della «locomotiva del Gottardo». Il viaggio continua. Cassa in acciaio
inossidabile numerata. Vetro zaffiro antiriflesso. Movimento
1.
2.
svizzero con stop2go, come l’orologio originale con la famosa lancetta
rossa dei secondi che si ferma a ore 12. Confezione regalo con
certificato e informazioni. 2 anni di garanzia internazionale. Disponibile
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Buon viaggio!
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Quantità
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3.
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(Fino ad esaurimento scorte.)
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Telefono +41 (0)58 666 88 00
Foto: Severin Bigler
Informando
5
Ridvan Xhemaili
trasforma le pareti in
mondi sottomarini.
Acquari su rotaie, nuvole in movimento
Le foto alle pareti mantengono i bagni
dei treni più puliti e i team di pulizia
lo sanno. Ora tocca al traffico regionale.
In meno di un’ora il capogruppo Ridvan Xhemaili del
CleanTeam Zurigo Herdern II trasforma il WC di un treno
bipiano Regio rivestendone le pareti con tappezzerie
fotografiche. Sui motivi i collaboratori delle FFS avevano
votato già lo scorso autunno, scegliendo alberi, nuvole
e acquari. Per gli specialisti della pulizia non si tratta del
primo intervento di questo tipo: tre anni fa avevano infatti
già abbellito i bagni dei treni per il traffico a lunga percorrenza ICN e IC 2000. Ora è la volta dei 545 WC del traffico
regionale. «I motivi alle pareti offrono vantaggi», spiega
Xhemaili, «meno sporco, meno atti di vandalismo e WC più
puliti.» Un parere condiviso anche dal responsabile zurighese della pulizia Sebastian Lutz: «Il lavoro di pulizia si
riduce e i collaboratori possono dedicarsi ad altre attività.»
Testo: Ruedi Eichenberger
Altre immagini su:
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→ Domanda del mese
Quanto costa una traccia?
Una «traccia» è il diritto di percorrere una
determinata tratta della rete ferroviaria
con uno specifico treno in orari prestabiliti. Il prezzo che una compagnia ferroviaria deve pagare per una corsa si basa
su diversi fattori: il prezzo base dipende,
ad esempio, dal peso con cui circola il
treno, dalla distanza, dalla tratta percorsa, dall’orario e dal numero di fermate.
Dal 2017 il costo dei binari non verrà più
calcolato soltanto in base al peso, ma
anche all’usura per singolo veicolo. Si
crea così un incentivo a costruire veicoli
che provocano una minore usura dei
In viaggio 03 | 2016
binari e a impiegarli in funzione delle
loro caratteristiche. Viene inoltre riscosso un prezzo per l’energia. A questo
scopo l’energia ottenuta dalla catenaria
potrà essere misurata d’ora in poi sui
veicoli motore. Oltre al prezzo di base e
al prezzo per l’energia, il traffico viaggiatori paga inoltre un contributo ai costi
fissi dell’infrastruttura.
Ma indipendentemente da quanto costa
una traccia, il denaro è ben investito. Ogni franco rifluisce interamente
nell’esercizio, nella manutenzione e in
piccoli ampliamenti dell’infrastruttura
ferroviaria. I ricavi
delle tracce coprono tuttavia i costi
per l’infrastruttura
solo nella misura
del 40 percento circa. La lacuna è colmata dalla convenzione sulle prestazioni stipulata con la
Confederazione nonché dai pagamenti
di compensazione di FFS Immobili.
Testo: Sara Riesen | Foto: iStockphoto / fotogaby
La galleria lunga 57
chilometri esige una
tecnica all’avanguardia
e collaboratori ben
formati.
Grande esercitazione:
allarme al Gottardo
A giugno sarà inaugurata la più lunga galleria ferroviaria al
mondo. E anche la sicurezza avrà nuovi standard.
Le FFS effettuano continue esercitazioni di salvataggio.
Un rapporto sulle esperienze.
Testo: Sarah Mischler | Foto: Sarah Mischler, Gian Vaitl
Esercitazioni di salvataggio Informando
Ore 10.00
La redattrice Sarah
Mischler ha partecipato
all’esercitazione e ci
ha raccontato tutte le fasi
del suo svolgimento.
Ore 07.11
Il treno speciale parte puntuale da Zurigo per
Rotkreuz, per poi proseguire per Altdorf via ArthGoldau. Giovani e anziani, famiglie, coppie,
viaggiatori singoli, scolaresche – 401 le cosiddette
comparse giunte da tutta la Svizzera. Tutti sono
ancora stanchi. Ma dopo un’ora la situazione è
cambiata: si chiacchiera, si discute, si legge il giornale e si mangia. Sembra quasi una gita scolastica.
Solo di rado si parla dell’imminente esercitazione.
Ore 08.45
Destinazione finale Altdorf: le comparse scendono
dal treno e si incamminano verso la palestra di
unihockey Baldini, dove verranno ricevuti. Funzionari della polizia e della protezione civile
indicano la strada, auto della pulizia bloccano la
strada. Che cosa penseranno gli abitanti?
di umorismo sull’imminente scenario. Il compito
delle comparse è semplice: «Comportatevi nel
modo più naturale possibile. Seguite le indicazioni.»
Ce la possiamo fare. Traspare che anche Schlup è
teso. Più tardi confermerà: «Mi sento responsabile
per le comparse. Per le aspettative che nutrono
riguardo a questa giornata, ma soprattutto perché
devo garantire la sicurezza nella galleria di base del
San Gottardo.» Un pizzico di sano nervosismo fa
dunque parte dell’insieme.
Ore 08.45
Ore 09.00
Solo chi si registra e ha con sé un apposito codice
d’accesso può accedere al padiglione di accoglienza. Le comparse estraggono orgogliose il proprio
biglietto. Tutti sono in trepida attesa. In quanti
possono affermare di aver potuto percorrere la
galleria di base del San Gottardo prima della sua
apertura ufficiale?
Ore 10.00
Davanti a caffè e gipfel il responsabile delle esercitazioni Daniel Schlup informa con un pizzico
In viaggio 03 | 2016
Ore 11.05
Inizia l’esercitazione: entriamo nella galleria di base
del San Gottardo a bordo dell’ICN. Daniel Schlup
ci prepara ad affrontare lo scenario seguente –
senza però svelarcene i dettagli: mentre viaggia
verso sud, un InterCity ad assetto variabile (ICN)
con circa 401 passeggeri a bordo si ferma a causa
di una perturbazione tra la stazione multifunzionale di Faido e il portale sud. Per motivi tecnici,
il treno di spegnimento e salvataggio mobilitato
non riesce a rimorchiare l’ICN. I passeggeri,
pertanto, devono rimanere in treno e attendere il
treno di evacuazione che arriva da sud nella canna
opposta. Successivamente, i passeggeri raggiungono il treno di evacuazione attraversando un
cunicolo laterale e vengono riportati ad Altdorf in
direzione nord.
Nessuna delle comparse sembra nervosa. In qualche modo ci sentiamo come se potessimo anticipare il futuro. Una situazione buffa.
Per il macchinista Marcel Fischbacher è diverso.
Sa solo che fa parte di un’esercitazione di salvataggio. Ciò che lo attende esattamente resta una
sorpresa. «Sono un po’ teso», spiega Fischbacher.
Soprattutto per via dei numerosi osservatori che
studiano esattamente ogni gesto e che in seguito
valuteranno l’esercitazione.
7
8
Informando Esercitazioni di salvataggio
Chi è idoneo per la galleria?
I lavori di manutenzione nella galleria di
base del San Gottardo (GbG) espongono
i collaboratori a fattori di stress per la
salute. Non tutti sono idonei.
Nell’intervista il medico del
lavoro Marc Meier (a sinistra)
e l’igienista del lavoro
Burim Thaçi spiegano come
viene accertata l’idoneità
per la GbG.
Perché è necessaria una
visita per valutare l’idoneità
a operare in galleria?
Burim Thaçi: in alcuni
segmenti della galleria le
temperature possono superare i 35 gradi e in caso di
emergenza i tempi di evacuazione possono raggiungere i
45 minuti. A ciò si aggiunge
il fatto che in caso di lavori
di manutenzione si lavora
prevalentemente di notte e a
turni. Sono tutti elementi di
stress che possono incidere
sulla salute. Per questo i col-
laboratori che svolgono lavori
medio-pesanti o pesanti nei
luoghi in questione devono
essere visitati prima di iniziare a lavorare e poi di nuovo
ogni due o tre anni.
Come viene verificata l’idoneità per la GbG?
Marc Meier: Da un lato mediante un colloquio medico
con il collaboratore. Di base
vengono poste domande sui
fattori di stress legati specificamente alla galleria e sui
lavori ad alta temperatura in
generale. Dall’altro si esegue
una visita che comprende un
elettrocardiogramma (ECG),
un ECG da sforzo mediante
cicloergometro, un campione di urina e un prelievo di
sangue per le analisi di laboratorio. I risultati indicano se
il collaboratore è in grado di
affrontare i fattori di stress a
cui espone la galleria.
Che cosa succede se non si è
idonei?
Marc Meier: Dopo la visita
inviamo la nostra raccomandazione a HR. Qui si decide
insieme ai superiori dove
impiegare il collaboratore.
Cosa fare se nella GbG si
verifica ugualmente
un’emergenza medica?
Marc Meier: Tutti i collaboratori della manutenzione
hanno ricevuto una formazione di pronto soccorso per
le emergenze, per cui possono prestare immediatamente
aiuto. La GbG dispone inoltre
di locali di pronto soccorso.
A seconda della gravità della
situazione medica viene attivata la catena di salvataggio e
avviata l’evacuazione.
Foto: Severin Nowacki
Ore 12.30
Ore 11.30
Siamo fermi. «Per via di un guasto tecnico non
possiamo proseguire la corsa. Vi informeremo
a breve sugli ulteriori sviluppi», spiega il capotreno
attraverso gli altoparlanti. Segue un’esplosione
di risate. Anch’io sorrido della situazione: non è
una cosa a cui si assiste tutti i giorni.
Ore 12.00
Il treno è sempre fermo. Nel mio scompartimento
si specula su come ci comporteremmo se la situazione fosse reale. In quel momento il capotreno
Gian-Marco Blattner attraversa la carrozza e ci
chiede come stiamo. Le persone gli rivolgono domande come quelle che potrebbero porre nella
realtà: perché stiamo fermi così tanto? Perderò la
coincidenza? Che cosa succederà?
Dopo l’esercitazione Blattner fa osservare che in
caso di emergenza reale i viaggiatori non sarebbero rimasti così tranquilli. Per questo, farebbe
in modo di farsi vedere spesso dai viaggiatori e
farebbe annunci regolari.
Ore 12.30
E finalmente l’annuncio che ci invita ad abbandonare il treno e a salire su uno di sostituzione attraverso il cunicolo laterale. Le comparse si alzano
immediatamente, prendono giacche e borse e
corrono verso le uscite. Nessuno ha paura del buio;
le comparse sembrano piuttosto contente di fare
due passi attraverso la galleria.
Esercitazioni di salvataggio Informando
Buono a sapersi: la base del piano di sicurezza è
costituita da due canne in direzioni separate
che consentono di evitare collisioni. Se un treno
scatena un allarme in galleria, viene condotto
automaticamente fino alla prossima fermata
d’emergenza a Sedurn o a Faido. Queste due fermate costituiscono il presupposto ottimale per
l’evacuazione dei viaggiatori. Le canne della galleria sono inoltre dotate di un passaggio per accedere alla canna opposta ogni 325 metri. I viaggiatori
hanno così modo di arrivare rapidamenente in
uno spazio sicuro. Corrimano, luci di emergenza
e cartelli segnano la strada. In ogni modo, in caso
di allarme in galleria vengono fermati immediatamente i treni successivi nella canna della galleria e
impedito l’ingresso ai treni che arrivano in seguito.
In caso di soccorso e incendio trovano inoltre
impiego treni di spegnimento e salvataggio situati
nei nuovi Centri di manutenzione e intervento a
Erstfeld e Biasca.
Anche fuori dalla galleria gli impianti ferroviari
esistenti sono dotati della tecnica di sicurezza più
moderna. I treni sono monitorati sull’intero asse
nord-sud. Impianti di detezione rilevano ad esempio principi di incendio, fuoriuscite di gas nocivi
o spostamenti di carichi. Tutti i guasti rilevanti per
la sicurezza vengono rilevati e i treni fermati prima
di entrare nella galleria del San Gottardo.
Ore 12.33
Al centro della galleria di base del San Gottardo
troviamo luci tenue, qualche lampada accesa, passeggeri che scendono dalle carrozze, l’enorme treno di spegnimento e salvataggio. Impressionante!
Sapevo che la galleria è grande e modernissima,
ma così grande? Così impressionante? Attorno
a me tutti scattano foto e selfie o girano video. Il
passaggio attraverso il cunicolo laterale per arrivare al treno sostitutivo nell’altra galleria costituisce
l’apice dell’esercitazione per tutte le comparse.
Ore 12.33
Consegna della galleria alle FFS
Negli ultimi mesi sotto la direzione delle FFS sono state
condotte due esercitazioni di stato maggiore e quattro
esercitazioni di salvataggio con AlpTransit San Gottardo
SA (ATG) e i servizi di salvataggio dei cantoni Uri, Ticino
e Grigioni. Le quattro esercitazioni di salvataggio hanno
verificato l’efficacia pratica dei piani d’allarme e dei concetti di evacuazione, salvataggio e perturbazione elaborati. Uno dei requisiti affinché le FFS ricevano l’autorizzazione d’esercizio per la GbG è la conclusione con successo delle esercitazioni. La consegna della galleria da
parte di ATG alle FFS tramite l’UFT avrà luogo in forma
solenne con la cerimonia di inaugurazione del 1° giugno.
Ore 13.10
Sebbene l’esercitazione non sia stata spettacolare,
lungo il viaggio di ritorno ad Altdorf si discute. In
caso di emergenza saremmo davvero rimasti così
tranquilli? Avremmo fatto davvero il necessario?
Cosa accadrebbe in caso di incendio? Non ho certezze assolute. Ma la competenza constatata
nei servizi di salvataggio mi fa uscire dalla galleria
con un senso di sicurezza. Per il responsabile
dell’esercitazione Daniel Schlup una cosa è chiara:
anche se l’esercitazione di salvataggio ha avuto il
carattere di una gita scolastica, lo scenario è reale.
Fra i passeggeri vi sono scolaresche, uomini d’affari
e famiglie. Alcuni restano calmi, altri si agitano.
Persino oggi c’è stato un reclamo: la carrozza ristorante era chiusa perché ospitava la base dell’esercitazione di salvataggio.
Ore 14.15
Di ritorno alla palestra di unihockey troviamo maccheroni all’alpigiana e purea di mela. Daniel Schlup
informa sull’esercitazione svoltasi con successo:
le 401 comparse sono state evacuate in poco più dei
90 minuti previsti. Il macchinista Fischbacher e il
capotreno Blattner tornano a casa contenti. «Voglio
conservare la sensazione positiva avuta finora»,
spiega Fischbacher. E Blattner aggiunge: «Per me
l’esercitazione è riuscita». L’analisi ufficiale si svolgerà nelle prossime settimane. Ma chi pensa che si
parli dell’esercitazione anche al ritorno, si sbaglia:
attorno a me dormono tutti.
Per saperne di più:
www.ffs.ch/inviaggio
In viaggio 03 | 2016
9
«Ecologico e conveniente»: il Key
Account Manager Andreas
Ellenberger ha convinto Coca-Cola
a passare al trasporto ferroviario.
Un’idea fresca: trasporto verde
per la bevanda frizzante bruna
A trasportare le lattine di Coca-Cola
dall’Italia alla Svizzera non è più il
camion, ma la ferrovia. Ma come siamo
riusciti a persuadere questo nuovo,
prestigioso cliente dei vantaggi offerti
da FFS Cargo?
Testo: Stefan Boss | Foto: Alessandro Della Bella
«Ktsch, ktsch, ktsch», stridono le ruote di gomma
dei carrelli elevatori sul terreno di nudo cemento. Con questi carrelli i collaboratori del centro di
smistamento dell’azienda Camion Transport SA
sollevano i pallet carichi di bevande di Coca-Cola
dai carri merci e le posano sulla rampa. Veicoli
dotati di lunghe forche, i cosiddetti transpallet, le
portano quindi in magazzino a grande velocità.
Quando, una mattina di febbraio, giungiamo al
centro di smistamento situato nella località zurighese di Rümlang c’è grande fermento. Andreas
Ellenberger, Key Account Manager presso FFS
Cargo, assiste soddisfatto all’attività: con Coca-Cola
HBC Svizzera è riuscito ad aggiudicarsi un nuovo,
prestigioso cliente. Fino a poche settimane fa le
lattine di Coca-Cola e le bottiglie in PET di Nestea
SBB Cargo Informando
Viene sete solo a guardare: alta congiuntura durante
lo scarico e lo stoccaggio delle lattine.
venivano trasportate dall’Italia alla Svizzera a bordo
di camion. Da febbraio, una volta la settimana,
un treno compatto si reca da Verona a Rümlang.
Da lì i prodotti stoccati a titolo temporaneo vengono quindi distribuiti in tutta la Svizzera. «Per via
dei volumi e delle grandi distanze, questo trasporto
è predestinato alla ferrovia», spiega il solettese,
che possiede anche la patente per camion ed è
approdato a FFS Cargo solo due anni fa.
Ma in che modo FFS Cargo è riuscita a convincere
il più grande fornitore di bevande analcoliche in
Svizzera dei suoi vantaggi? Il fatto che Ellenberger
si sia occupato approfonditamente del cliente
è stato senz’altro d’aiuto: dal 2011 al 2014 è stato
infatti responsabile nazionale dei trasporti presso
Coca-Cola HBC Svizzera e conosce pertanto le
procedure e gli interlocutori nell’azienda. A ciò si
è aggiunto il fatto che il produttore stesso delle
bevande era intenzionato a rielaborare il suo sistema dei trasporti.
Tutto deve rimanere integro
Il passaggio su rotaia consente di risparmiare 1200
tonnellate di CO2 all’anno. Ma l’argomentazione
più importante è il prezzo, spiega Ellenberger.
Assieme ai colleghi della distribuzione e della produzione ha infatti elaborato un’offerta competitiva
rispetto alla strada che soddisfa anche le esigenze
del cliente.
I 22 carri merci del treno compatto proveniente
dall’Italia vengono riempiti fino al carico utile
massimo consentito di 627 tonnellate. A Verona
su ogni carro i pallet di lattine leggermente
più pesanti sono stati mischiati ai pallet di Nestea,
decisamente più leggeri. Quando le temperature
aumentano e, con esse, anche la sete degli svizzeri,
il treno circola con 31 carri merci. Il peso rimorchiato di 22 o 31 carri merci corrisponde al piano
In viaggio 03 | 2016
di trazione di FFS Cargo con i pesi rimorchiati
massimi consentiti. Per il trasporto in
futuro potrà essere sfruttata la galleria di base
del San Gottardo.
Ma lo scarico della merce non è semplice come
potrebbe sembrare: «Dobbiamo assicurarci
che nessuna lattina esploda», precisa Jasmin
Kaplanoski, capoturno presso la Camion Transport
SA, urlando dall’alto del suo carrello elevatore.
Un’ora più tardi la merce è stata immagazzinata.
In media le bevande restano a Rümlang dodici
giorni prima di essere inoltrate ai clienti:
prevalentemente su camion, ma una parte anche
con il treno (vedi riquadro). Lungo la strada
verso casa, alla stazione di Rümlang, vediamo gli
altri carri del treno compatto, caricati già la
sera prima. Il team di Cargo Produzione regionale
li ha già predisposti. Ritorneranno in Italia lo
stesso giorno.
Coca-Cola HBC Svizzera è il produttore leader di bevande analcoliche in Svizzera. Assieme a 50 000 partner della gastronomia e
del commercio, l’azienda offre refrigerio in Svizzera con circa 500
milioni di litri di bevande all’anno (circa 60 litri per persona e anno).
Il produttore di bevande distribuisce in Svizzera 13 marchi, tra
cui Coca-Cola, Fanta, Sprite, Nestea, Valser, Powerade e Monster.
La Camion Transport SA è un’azienda logistica e di trasporto attiva in Svizzera con 15 succursali. Il suo core business è il trasporto
di piccole partite, che effettua prevalentemente su camion. Nel
1996 l’azienda ha acquisito assieme a Planzer e Galliker l’azienda
Cargo Domicilio Svizzera, nata in origine dalle FFS. In presenza
di grandi distanze le merci vengono trasbordate ove opportuno
su rotaia, come nel caso della distribuzione al dettaglio delle bibite
Coca-Cola. Il centro di smistamento di Rümlang è stato aperto
nel 2014.
11
12
Informando Servizio pubblico
Fatti, non parole
Il 5 giugno si voterà sull’iniziativa «A favore del servizio pubblico».
I promotori dell’iniziativa non esitano a ricorrere ad affermazioni forti.
Noi vi presentiamo i fatti.
Testo: Cheryl Walter, Evelyne Reber
Affermazioni 2
Pulizia
e benessere
Affermazione 1
Biglietti
«I biglietti sono troppo cari in rapporto a
un servizio in continuo peggioramento.»
I fatti: la qualità dei trasporti pubblici svizzeri
è decisamente la più elevata a livello europeo. Secondo lo Studio LITRA sull’offerta e
sui prezzi del trasporto pubblico svizzero nel
confronto europeo (2014), i trasporti pubblici nazionali offrono il miglior rapporto
prezzo-prestazioni tra tutti i paesi. Oggi chi
acquista un AG deve lavorare cinque volte
meno per finanziarlo rispetto al 1943.
«Posti a sedere insufficienti sui treni, bagni
sporchi, sportelli chiusi – il servizio delle
FFS peggiora di continuo.»
I fatti: da anni i clienti assegnano buoni voti
alle FFS per pulizia e benessere sui treni. Nel
2016 la soddisfazione riguardo alla pulizia
sul treno ha raggiunto un valore di 71 punti
su un massimo di 100 (+0,7 punti rispetto
all’anno precedente). Biglietti e abbonamenti sono acquistabili agli sportelli e ai distributori di biglietti presenti in 758 ubicazioni.
Il numero di ubicazioni è costante da anni.
Molti clienti acquistano ormai i biglietti online. Nel 2015 sono stati acquistati circa
34 000 biglietti al giorno tramite l’app per
smartphone, oltre il 40 percento in più rispetto all’anno precedente.
Affermazione 3
Prestazioni
Informati meglio: con manifestazioni
dedicate ai collaboratori
Per i collaboratori che vogliono approfondire
le tematiche dell’iniziativa verranno organizzate
manifestazioni informative. I prossimi appuntamenti: Briga (21.4), Zurigo (22.4), Bellinzona
(26.4), Bienne (2.5) e San Gallo (3.5).
Iscrizioni in Intranet:
Intranet: inserire la parola di ricerca
Iniziativa servizio pubblico
«Le FFS riducono le loro prestazioni.»
I fatti: tra il 1994 e il 2015 FFS Viaggiatori
ha aumentato l’offerta del 64,4 percento.
I tempi di percorrenza Zurigo–Berna si
sono ridotti di 13 minuti con l’apertura della
nuova tratta ferroviaria nel 2004, quelli tra
Visp e Berna di oltre un’ora grazie all’apertura della galleria di base del Lötschberg
nel 2007. Le FFS modernizzano di continuo
il proprio materiale rotabile, investendo a
questo scopo circa un miliardo di franchi
all’anno.
Servizio pubblico Informando
Affermazione 4
Profitti miliardari
«FFS, Posta e Swisscom realizzano profitti miliardari. Un’esagerazione!»
I fatti: dal 2010 al 2015 le FFS hanno realizzato un profitto medio di 319,4 milioni di
franchi all’anno; nel 2015 il profitto è stato
di 246 milioni. Si tratta di un utile adeguato
rispetto alle dimensioni dell’impresa.
Gli utili sono importanti per le FFS e il loro
ulteriore sviluppo: ogni singolo franco viene infatti reinvestito nel sistema.
Affermazione 5
Salari dei manager
«Ai piani alti delle aziende federali regna
una mentalità di sfruttamento.»
I fatti: le retribuzioni dei membri della direzione del Gruppo FFS sono definite secondo criteri trasparenti e comprensibili.
La loro entità dipende anche dal raggiungimento degli obiettivi del Gruppo. Finora
sono sempre stati giudicati adeguati
nel rapporto annuale sulla retribuzione dei
quadri del Consiglio federale
(vedi anche l’intervista a destra).
L’iniziativa
Il 5 giugno 2016 il popolo svizzero voterà sull’iniziativa popolare «A favore del servizio pubblico», lanciata dalle riviste
di difesa dei consumatori «K-Tipp», «Saldo», «Bon à savoir»
e «Spendere Meglio». Il loro obiettivo: FFS, Posta e Swisscom
devono offrire alla popolazione un servizio di qualità a costi
sostenibili e soprattutto non perseguire un profitto, rinunciare
al sovvenzionamento incrociato da parte di altri settori
dell’Amministrazione e corrispondere ai propri collaboratori
stipendi non superiori a quelli dell’Amministrazione federale.
L’iniziativa non gode di alcun sostegno a livello politico:
Parlamento e Consiglio federale raccomandano infatti all’unanimità di respingere l’iniziativa. Le FFS sono d’accordo
con loro. L’iniziativa mette a rischio il servizio pubblico oggi
ben funzionante in Svizzera.
In viaggio 03 | 2016
«Andrebbe a discapito
del servizio pubblico»
La consigliera federale
Doris Leuthard spiega
perché l’iniziativa indebolirebbe il servizio pubblico –
e quali sono gli assi nella
manica delle FFS.
Signora Leuthard, le prestazioni delle FFS sono davvero
così scadenti da rendere
necessaria questa iniziativa?
Doris Leuthard: Ciò che suggeriscono i promotori dell’ini­
ziativa non corrisponde alla
realtà. I collaboratori delle FFS
erogano costantemente
buone prestazioni, tanto nelle
città quanto nelle vallate più
remote. Grazie per il vostro
impegno! Le FFS sono un
elemento centrale del servizio
pubblico che tiene unito il
nostro paese.
Nel suo messaggio il Consiglio federale scrive che
l’iniziativa indebolirebbe il
servizio pubblico. Perché?
L’iniziativa vuole imporre alla
Posta, alle FFS e a Swisscom
delle regole che ne limiterebbero la libertà imprenditoriale.
Verrebbe così impedito loro di
perseguire un profitto nell’approvvigionamento di base.
Il Consiglio federale lo ritiene
sbagliato. Le imprese hanno
bisogno di profitti per poter
investire in nuovi prodotti e
servizi in grado di soddisfare
le esigenze dei clienti. Un’azienda senza profitti sarebbe
un’azienda debole – e questo
danneggerebbe il servizio
pubblico.
La politica e le associazioni
respingono all’unanimità
l’iniziativa, che sembra però
avere maggiori possibilità di
successo tra la popolazione.
Con quali argomentazioni
le FFS possono convincere la
popolazione?
Svolgendo il proprio lavoro
bene come sempre. Treni che
viaggiano in modo affidabile,
personale cortese e competente, prezzi ragionevoli: sono
assi nella manica che trionferanno sull’iniziativa.
Un tema controverso è quello
dei salari. I manager delle
aziende federali guadagnano
troppo rispetto a lei?
Non paragono il mio stipendio con quello di un manager
di queste aziende federali.
Abbiamo compiti diversi. Ma
dobbiamo essere consapevoli
del fatto che l’iniziativa non
riguarda solo i CEO, bensì tutti i collaboratori delle aziende
che erogano servizi pubblici. Queste aziende sono in
concorrenza nell’acquisizione
della migliore manodopera
specializzata e dei migliori
quadri. Esse praticano inoltre
i partenariati sociali e hanno
un CCL. Se le aziende fossero costrette a rispettare le
prescrizioni salariali richieste
dall’iniziativa, farebbero più
fatica a reclutare specialisti.
Per questo anche i sindacati
respingono l’iniziativa.
Foto: Keystone / Peter Schneider
13
14
Informando Strategia FFS
Due ambasciatori per la
strategia delle FFS
Con la visione e la strategia le FFS segnano la rotta verso il futuro.
Nel loro lavoro quotidiano, Gabriela Gomez de la Torre e Dominik Ess
pre­stano un contributo alla loro realizzazione. E in una campagna
interna si fanno ora ambasciatori di due dei sei indirizzi strategici.
Testo: Evelyne Reber, Ruedi Eichenberger | Foto: Daniel Winkler
Dominik Ess partecipa alla campagna
nel suo ruolo di dirigente.
Per vedere di più:
www.ffs.ch/inviaggio
«Sono un superiore equo.» Lo dichiara, sicuro di sé,
Dominik Ess. È responsabile dell’impianto di servizio
per locomotive alla stazione di smistamento Limmattal
per conto di FFS Cargo. Dirige i suoi circa 20 collaboratori nella convinzione che il lavoro in team possa
riuscire solo se si basa sul dare e sul ricevere.
«Quando ad esempio un membro del mio team necessita di sostegno nella sua formazione, lo aiuto volentieri», spiega il ventinovenne. In compenso si aspetta
che, se necessario, quest’ultimo sia disposto qualche
volta a fare gli straordinari.
E ora Ess diventa protagonista di una campagna di
cartelloni per la strategia FFS. Oppure, più precisamente,
rappresentante di uno dei suoi sei indirizzi. Con la
strategia 2020 le FFS rispondono a una sfida: le esigenze
dei clienti e la mobilità cambiano, la concorrenza tra
vettori del traffico si inasprisce, i costi dell’intero sistema
ferroviario aumentano. Al contempo, altri mezzi di
trasporto diventano più economici, ecologici e flessibili.
Nuove tecnologie, come le autovetture autonome,
stravolgeranno il sistema della mobilità. La crescente
digitalizzazione rende inoltre possibili nuovi modelli
operativi lungo l’intera catena della mobilità. A fronte di
queste prospettive, le FFS si concentrano sui propri
punti di forza – e affrontano le sfide con sei indirizzi
strategici e una visio­ne. «Diamo forma alla mobilità
del futuro – semplice, personale, integrata», titola
quest’ultima. La visione FFS 2025+ è stata discussa con
oltre 3500 interlocutori interni ed esterni e lanciata
in occasione della conferenza dei quadri a metà marzo.
In queste settimane e mesi, molti team dei settori più
svariati si stanno occupando di scomporre gli indirizzi
strategici in unità più piccole e di elaborare programmi con cui realizzarli. I collaboratori discutono inoltre di
come possono contribuire, nel concreto, alla realizzazione della visione. E di cosa significa «semplice, personale, integrato» sul lavoro (vedi anche l’iniziativa
di partecipazione a pag. 15).
Con i sei indirizzi strategici le FFS si avvicinano passo
dopo passo alla realizzazione della propria visione. «Pro-
Con la visione 2025+ e la strategia 2020 le FFS puntano la
bussola in una nuova direzione. Una serie di articoli pubblicati nei prossimi numeri spiega quali programmi e progetti concreti contribuiranno all’attuazione dei sei indirizzi strategici.
La serie è contrassegnata dal simbolo di una bussola.
muovere e valorizzare la prestazione di ciascuno»: questo
l’indirizzo numero sei. Per Dominik Ess tutto ciò è già
una realtà. L’impianto di servizio costituisce per così dire
la sua piccola impresa personale all’interno dell’impresa
FFS Cargo. «Affinché il risultato del ‹mio› impianto sia
adeguato, devo incoraggiare di continuo i miei collaboratori, senza evitare di esigere da loro continue prestazioni – ma anche di riconoscerle.» La sua tattica si basa
giorno dopo giorno sulle condizioni del suo team. Ne
percepisce l’atmosfera già in occasione della breve riunione giornaliera del mattino: «Già lì mi accorgo se quel
giorno devo essere più un compagno o più un capo.»
Per una ferrovia innovativa
Per Gabriela Gomez de la Torre il focus è completamente
diverso. Da circa un anno la quarantaquattrenne lavora
presso l’User Experience Team di FFS Informatica. Come
«Visual Designer» verifica se le applicazioni digitali,
come ad esempio un’app o un sito web sia interno che
esterno, soddisfano i requisiti grafici. Le proporzioni
sono giuste? I colori sono gradevoli all’occhio? Ma soprattutto: le direttive specifiche delle FFS in termini di Corporate Design sono rispettate? Per il loro lavoro, Gabriela
Gomez de la Torre e i suoi colleghi dell’User Experience
Team sfruttano anche un paio di eye tracker, occhiali
che registrano i movimenti oculari rendendo misurabile
la leggibilità di un’applicazione, di un sito web e persino
della segnaletica alla stazione. Una tecnologia innovativa! «Realizzare innovazioni mirate» è l’indirizzo strategico numero cinque.
Gabriela Gomez de la Torre sostiene questo indirizzo
con convinzione nell’ambito di una campagna di cartelloni. Le FFS vogliono essere aperte a nuove tecniche e
idee che supportano in modo mirato l’attività esistente,
servire i clienti e aumentare la loro produttività. Ma hanno anche l’obiettivo di diventare l’integratore centrale
di mobilità della Svizzera, che oltre ai classici vettori del
traffico è in grado di collegare in modo digitale anche
offerte di sharing e veicoli autonomi. In futuro, trasporti
pubblici e privati sono comunque destinati a fondersi
sempre di più. Gomez de la Torre è fiduciosa: «Come
neofita delle FFS sono stupita di quanto le FFS siano già
innovative», spiega. Già all’atto della sua candidatura è
stata costretta a rivedere la sua immagine di un’azienda
di burocrati. Per lei, essere innovativi non significa aver
In viaggio 03 | 2016
Gabriela Gomez è ambasciatrice
di innovazioni.
fatto qualcosa di sbagliato in passato. Le innovazioni, a
suo avviso, sono semplicemente indispensabili per tenersi
a galla in un mondo che evolve sempre più rapidamente.
Partecipare ora! «Che cosa le sta particolarmente a cuore
quando pensa al suo lavoro e al futuro delle FFS?»
I collaboratori possono caricare proposte e foto per la campagna dedicata alla visione:
www.ffs.ch/vision.
I sei indirizzi strategici delle FFS
1. 2. 3. 4. 5. 6. Accrescere la soddisfazione dei clienti
Migliorare il risultato e assicurare il finanziamento
Migliorare l’affidabilità del sistema ferroviario integrato
Concentrarsi sul mercato nazionale e collegarsi all’estero
Realizzare innovazioni mirate
Promuovere e valorizzare la prestazione di ciascuno
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Questo mese Informando
→ Record
26,9
mio
tnn
Traffico merci transalpino su
rotaia: aumento record
Il traffico su rotaia attraverso le alpi avizzere non ha
mai registrato un così grande quantitativo di merci
trasportate come l’anno scorso: i 26,9 milioni di tonnellate nette al netto* trasportate lo scorso anno su rotaia
corrispondono al traffico merci transalpino totale su
rotaia e su strada passato attraverso la Svizzera del 1999.
Nel complesso circa un quarto di tutti i trasporti di
merci transalpini in Europa (AT, CH, F) viene effettuato
percorrendo rotaie svizzere.
*Trovate la spiegazione relativa alle tonnellate nette
1999
al netto nelle definizioni dell’opuscolo «Le FFS: fatti e
2015
cifre. 2015» (a pagina 38 sotto Tonnellaggio).
→ Aumento dei prezzi delle tracce
→ Segnale di partenza
Le tariffe dei TP aumentano in media del
tre percento
Nuovo cantiere per
il corridoio di 4 metri
La decisione presa nel 2015 dal Consiglio federale di aumentare i prezzi
delle tracce di 100 milioni di franchi all’anno a partire dal 2017 causa
un aumento medio dei prezzi del tre percento nei trasporti pubblici. Lo
ha deciso il settore dei trasporti pubblici, fatta riserva dell’approvazione
da parte del Sorvegliante dei prezzi. Il settore è del parere che i trasporti
pubblici debbano restare abbordabili per tutti in Svizzera e che gli aumenti
dei prezzi, se inevitabili, debbano risultare possibilmente moderati. Per
questo il settore si addossa il 2,5 percento dei costi aggiuntivi dovuti
all’aumento dei prezzi delle tracce. La configurazione delle singole tariffe
ha luogo in modo differenziato per l’intero assortimento; i prezzi definitivi
saranno pubblicati dopo la conclusione delle trattative con il Sorvegliante
dei prezzi.
È entrata in esercizio per la prima volta
nel 1874: la galleria di Maroggia.
→ Nuovi portavoce
Le voci del Comitato clienti
Avete domande? Rafael Matos
e Alexandra Baumgartner sono
lieti di rispondervi.
In viaggio 03 | 2016
A metà febbraio il Comitato clienti di
nuova composizione si è riunito per
la seconda volta e ha nominato i suoi
portavoce: Alexandra Baumgartner
(tedesco) e Rafael Matos (francese) sono
a disposizione per rispondere a domande interne ed esterne sul conto
del Comitato clienti e per rappresentare i clienti in occasione di eventi.
Foto: mad
È iniziato l’ampliamento della galleria di
Maroggia. Si tratta di un ulteriore tassello per la realizzazione del corridoio di
4 metri sull’asse nord-sud. La galleria è
composta da un manufatto a due binari
lungo 570 metri. L'ampliamento consiste
nell’allargamento del tunnel sul lato montagna, senza l’abbassamento della platea.
Gli interventi sono eseguiti gestendo il
traffico su un solo binario. I lavori dureranno fino all’autunno del 2017. In Ticino
sono attualmente in corso diversi cantieri
per il corridoio 4 metri, fra i quali quelli
alle gallerie Crocetto e Giustizia (Biasca) e
alla galleria di Coldrerio. Foto: mad
17
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Foto: Daniel Winkler
Riflettendo
Prix FFS:
il modello per le
fondazioni
«Silenzio sul set! Ciak, si gira.» Christian Marggi si sente
come una star del cinema. Il trentacinquenne capoprogetto
nel settore Corrente di trazione è il vincitore del Prix FFS
2016. La sua opera verrà immortalata in un breve filmato.
Con essa è finito sotto i riflettori, assieme ad altri tre vincitori, in occasione della conferenza dei quadri di quest’anno.
Il modello da lui ideato gli è valso questo riconoscimento.
Questo strumento pieghevole consente di rilevare rapidamente le lacune nella fornitura delle fondazioni per i pali
di sostegno delle linee di contatto. «Se il modello non si adatta
alle viti della fondazione, sappiamo subito che il palo non
19
Durante le riprese:
Christian Marggi con
la sua invenzione.
potrà essere montato», spiega Marggi, attivo nella manutenzione a San Gallo. Una soluzione semplice che può far
risparmiare fino a 7,5 milioni all’anno. «I risparmi dipendono
da quanto sistematicamente verrà impiegato il modello»,
osserva però Marggi. Quel che è certo: la sua invenzione ha
gettato le basi. Per questa non riceverà un premio cinematografico, ma pur sempre uno dei quattro Prix FFS 2016.
Testo: Yannick Ngarambe
I video dei vincitori su:
www.ffs.ch/inviaggio
→ Viaggio nel tempo
25 anni fa: riparte l’orologio della stazione di Lucerna
5 febbraio 1991, ore 9.03: durante l’inaugurazione della nuova stazione di
Lucerna le lancette dell’orologio di stazione vengono messe simbolicamen­te
in movimento – esattamente due decenni dopo che l’orologio si era fermato
durante il grande incendio. Il 5 febbraio
1971 le fiamme distrussero completamente la stazione; gli oltre 400 pompieri non riuscirono a impedirlo.
Dopo aver ripristinato alla meglio la
struttura, iniziò un’ampio lavoro di progettazione per l’intero comprensorio. Il progetto di costruzione «Reuss»
fu un’opera comune delle FFS e delle
PTT, del Cantone e della città di Lucerna
In viaggio 03 | 2016
nonché della Bahnhof Luzern Immobilien AG. L’obiettivo era l’allungamento dei binari ormai troppo corti,
e il risanamento e la modernizzazione
degli impianti di sicurezza. L’elemento
chiave del progetto era però la realizzazione di un imponente atrio. Come
costruzione a sé stante, questo caratterizza ancora oggi il volto della città e
costituisce il centro della stazione con
uffici, ristoranti e negozi. I progettisti
tennero conto con lungimiranza anche
della possibilità che in futuro potesse
essere realizzata una stazione di transito
sotterranea. Testo: David Kunz, FFS Historic |
Foto: FFS Historic
L’orologio si ferma tra le fiamme,
il 5 febbraio 1971, alle ore 9.03.
20
Riflettendo Profilo professionale
Valigie, protesi dentarie
e tanti cellulari
Presso il Servizio oggetti smarriti delle FFS finisce tutto ciò che viene
abbandonato sui treni. Roland Bögli registra gli oggetti, li confronta
con le notifiche di smarrimento ed è felice di ricevere ogni tanto una lettera
di ringraziamento. Testo: Dominique Eva Rast | Foto: Beat Schweizer
Roland Bögli non si scompone facilmente: da dodici
anni, attraverso un paziente lavoro di investigazione, cerca infatti i proprietari di tutti gli oggetti
ritrovati dalle FFS e da altre aziende di trasporto.
I visitatori osservano con stupore le alte scaffalature
mobili nel sotterraneo del Wylerpark a Berna,
chiedendosi come la gente possa dimenticare sui
treni slittini, bici e persino seggiolini auto per
bambini. Bögli sorride e coglie l’occasione per raccontare alcune curiosità. Una volta, quando moglie
e figli sono venuti a trovarlo al Servizio oggetti
smarriti, da un sacchetto che ha aperto è scivolata
fuori una dentiera. Bögli racconta inoltre di urne
vuote, sedie a rotelle («probabilmente di viaggiatori
diretti a Lourdes»), valigie piene di rifiuti – la gente
sembra essere in generale molto smemorata.
Ogni giorno giungono a Berna da tutta la Svizzera 26
scatoloni pieni di oggetti trovati, che Bögli e i suoi
colleghi registrano e classificano.
Offre aiuto in caso di dimenticanze:
Roland Bögli.
«Devo conoscere il contenuto di ogni valigia»
Se un cliente si accorge di aver dimenticato qualcosa sul treno, può compilare una notifica di smarrimento. Questo servizio è a pagamento se svolto allo
sportello o tramite telefonata al Contact Center delle
FFS, gratuito invece via Internet. Forse la persona
che sta cercando ciò che ha perso ha fortuna e
l’oggetto è già stato trovato e registrato. La registrazione della notifica di smarrimento è seguita dalla
presentazione di vari oggetti ritrovati. «Il cliente
deve essere poi notificato presso il Contact Center
di Briga», spiega Bögli. Tra l’altro, presto la registrazione – laboriosa sia per il cliente che per i collaboratori delle FFS – verrà sostituita da una nuova
tecnologia e verrà introdotta una nuova app per
la registrazione preliminare: l’immissione guidata
renderà la vita più semplice a tutte le parti coinvolte.
«Indicazioni quali ‹valigia, Samsonite, nera› non
mi sono molto utili», spiega Bögli: ce ne potrebbe
essere più di una. Ora sarà possibile selezionare
il colore con un clic del mouse e a seconda dell’og-
Profilo professionale Riflettendo
21
getto verranno poste anche altre domande per una
migliore identificazione.
Al Wylerpark di Berna dieci persone si occupano
degli oggetti smarriti. Solo Bögli registra ogni
giorno dai 60 agli 80 oggetti. Una descrizione il più
possibile precisa aumenta anche la probabilità
che il legittimo proprietario ritrovi davvero l’oggetto
perduto: «Per questo devo conoscere il contenuto di una valigia: quali vestiti e di quale colore, ad
esempio, o un particolare DVD.»
«Troubleshooter» per variare
Bögli è un pioniere delle FFS: da quando ha iniziato qui il suo tirocinio aziendale, nel 1982, è infatti
rimasto fedele all’azienda. Ha esercitato professioni
ormai scomparse – «funzionario dell’informazione» o collaboratore della trasmissione, detto anche
«telegrafo». Non rimpiange i lunghi anni allo
sportello, ma apprezza le piccole libertà che il suo
lavoro gli offre oggi, come una pausa caffè non
programmata o il fatto di poter mangiare quando
vuole invece che durante pause di servizio strettamente regolamentate. Il Servizio oggetti smarriti
funziona sette giorni su sette e Bögli lavora un
fine settimana su due. Per variare svolge il ruolo
aggiuntivo di «troubleshooter», nell’ambito del
quale risponde alle e-mail dei clienti e alle richieste
dei collaboratori nelle stazioni o a quelle che arrivano dal Contact Center delle FFS.
Che cosa aiuta contro le dimenticanze?
Lui stesso sta molto attento prima di scendere dal
treno e a volte gli capita di rincorrere un collega che ha dimenticato il cellulare: «Una volta ho
lasciato sul treno il monopattino che mia moglie
mi aveva prestato: non è più stato ritrovato.»
Agli smemorati consiglia di attaccare sempre un’etichetta con l’indirizzo alle valigie o almeno di incollarne una all’interno. O di registrare gli oggetti
preziosi presso l’ufficio oggetti smarriti online
easyfind.ch. Nel migliore dei casi i proprietari degli
oggetti perduti depositati a Berna vengono individuati rapidamente. Ma niente rimane presso il
Servizio oggetti smarriti per più di sei mesi. Ciò
che non può essere assegnato entro questo termine
finisce su Fundsachenverkauf.ch: l’azienda visiona,
smaltisce e vende ciò che le viene fornito da Berna
in pacchetti informi dall’imballaggio nero. A volte
le storie legate agli oggetti commuovono Bögli:
«Una volta una persona mi ha chiesto più volte di
un berretto poco vistoso e poi mi ha scritto che
si trattava dell’ultimo regalo fattogli dalla moglie
prima di morire.» E come padre di due figli Bögli
sa che anche il più rovinato dei peluche può risultare
insostituibile: «Quelli li registro tutti – magari così
evito notti insonni a qualche famiglia!»
In viaggio 03 | 2016
Spesso vengono dimenticati anche oggetti voluminosi
(in alto). Altri sono invece così piccoli da rendere necessaria
la lente d’ingrandimento.
Nel magazzino
Nel 2015 le FFS hanno registrato
111 782 oggetti ritrovati. Di questi
61 797, ossia il 54 percento circa, sono
tornati al loro legittimo proprietario.
Una piccola selezione degli oggetti
dimenticati con maggior frequenza:
6484
borse
5119
valigie
14 010
cellulari
Ritirate:
Ritirati:
8303
portafogli
11 328
zaini
Ritirati:
Ritirati:
84%
81%
Ritirate:
71%
68%
63%
22
Riflettendo Traffico viaggiatori internazionale
«Dobbiamo diventare più
semplici e trasparenti»
Svolta nel traffico nord-sud, lacune da colmare nella distribuzione:
Armin Weber, responsabile Traffico viaggiatori internazionale, in un’intervista
sul futuro dei viaggi ferroviari transfrontalieri.
Testo: Dominique Eva Rast, Ruedi Eichenberger | Foto: Raffael Waldner
Dove l’ha condotta il suo ultimo viaggio in
treno, signor Weber?
Armin Weber: Questa settimana sono salito sul
treno a Berna, sotto la pioggia, e sono sceso a
Milano, in piena primavera. Poter visitare un paese,
una cultura e un clima diversi con il treno mi
affascina.
Per molto tempo, il traffico verso l’Italia è stato
una nota dolente per le FFS. Il cambiamento
d’orario dell’11 dicembre segna forse l’inizio di
un nuovo capitolo per i viaggi verso sud?
Sì, ne sono convinto. L’apertura della galleria di
base del San Gottardo costituisce però soltanto
un primo passo. Con la galleria di base del Ceneri
e i nuovi treni Giruno dal 2021 saremo in grado
di sfruttare tutto il potenziale esistente. Il traffico
viaggiatori internazionale avvicina due paesi e
quest’impresa mi rende orgoglioso.
Che cosa offre concretamente ai clienti?
Prima di tutto un tempo di percorrenza più breve
anche di 30 minuti e dal 2021 fino a 60 minuti
tra la Svizzera tedesca, il Ticino e Milano. Il Ticino
sarà collegato con cadenza semioraria. Ma aumentano anche i collegamenti con l’Italia; inoltre –
aspetto importante per molti viaggiatori – avremo
di nuovo un’offerta senza cambi Zurigo–Venezia.
Sono grandi passi avanti, dopo che negli ultimi
anni l’offerta era più limitata e con tempi di
percorrenza più lunghi rispetto a dieci anni fa.
Dopo l’esempio positivo, un punto negativo:
Zurigo–Monaco. L’estensione della tratta è ferma
da decenni, l’autobus è più veloce della ferrovia e
le sottrae quote di traffico.
Monaco è un esempio del grado con cui dipendiamo anche dalle nostre ferrovie partner a livello
internazionale. Il fatto che su questa tratta l’autobus
ci faccia concorrenza non sorprende. Perché gli
autobus sono più veloci e il volume di traffico, con
circa un milione di viaggiatori, è appetibile. Gestendo l’IC Bus insieme a Deutsche Bahn, concorriamo anche noi fino a un certo punto, ma almeno
abbiamo potuto salvaguardare la nostra quota di
mercato. L’integrazione tariffaria e delle cadenze
degli IC Bus rafforza in ultima analisi anche l’offerta
ferroviaria. Inoltre, possiamo sviluppare una maggiore conoscenza del mercato degli autobus e delle
esigenze dei clienti.
Ma ora la ferrovia è diventata ancora più lenta,
perché le carrozze internazionali vengono
agganciate a un InterRegio.
In realtà è il contrario: l’EuroCity sostituisce
l’InterRegio. Dall’apertura del Passante di Zurigo
al traffico a lunga percorrenza dobbiamo integrare
l'offerta Zurigo–Monaco dal punto di vista delle
cadenze e l'abbiamo completata con carrozze per
la Svizzera. Se dal lato tedesco la tratta fosse stata
estesa secondo i piani, oggi avremmo una soluzione migliore. Attualmente non vi sono alternative.
Quando migliorerà la situazione?
Dal lato tedesco e austriaco le necessarie estensioni di tratte ci sono state confermate per fine 2020.
Dai singoli esempi al quadro d’insieme:
a cosa mirano le FFS nel traffico viaggiatori
internazionale?
Il nostro obiettivo è collegare bene con la ferrovia
la Svizzera con i paesi vicini e salvaguardare la
Armin Weber (41 anni) dirige il
Traffico viaggiatori internazionale
dalla fine del 2014. Lavora alle FFS
dal 2010, dapprima come responsabile Sviluppo dell’azienda di
Viaggiatori, poi come responsabile
Sviluppo dell’azienda Gruppo.
In viaggio 03 | 2016
24
Riflettendo Traffico viaggiatori internazionale
Al momento siamo piuttosto indietro, anche rispetto alle nostre ferrovie partner. Ma è in corso un
ampliamento dei sistemi di distribuzione delle FFS
che offrirà grandi opportunità di miglioramento
anche al traffico internazionale. Dobbiamo muoverci in fretta verso la semplicità e la trasparenza.
A questo scopo metteremo dapprima interamente
online gli assortimenti, per poi facilitare la ricerca
e l’acquisto di biglietti risparmio.
«Nella distribuzione siamo
indietro, anche rispetto
alle nostre ferrovie partner.»
Armin Weber
nostra posizione di mercato. Nel farlo, puntiamo
su strette alleanze con SNCF, DB, Trenitalia e
ÖBB. Questo modello è molto più promettente di
un’eventuale azione individuale e anche i clienti
ne beneficiano. Vogliamo creare più collegamenti
diretti appetibili in un raggio da quattro a sei ore e
migliorare il rapporto prezzo-prestazioni. Per
questo continueremo ad ampliare l’offerta di servizi,
impiegando treni nuovi e confortevoli, e abbasseremo anche prezzi e costi.
Dobbiamo inoltre compiere grandi passi avanti
anche nella distribuzione, in particolar modo nella
distribuzione online.
È proprio qui che oggi ci sono problemi. Poiché
ogni paese ha il proprio sistema tariffario e di
distribuzione, la via verso il biglietto ferroviario
internazionale è piena di ostacoli. Resteremo
sempre indietro rispetto ai portali d’acquisto di
biglietti delle compagnie aeree?
Un portale per e-booker a livello europeo è
destinato a rimanere un’utopia?
Se non semplifichiamo velocemente la distribuzione online nel traffico internazionale, lo faranno
altri. «Captain Train», «GoEuro» o «From A to B»
sono già pronti. Queste piattaforme di confronto
dei biglietti non sono però solo concorrenti nella
distribuzione, ma offrono anche opportunità. In un
progetto pilota con GoEuro abbiamo acquisito
moltissimi nuovi clienti che altrimenti avrebbero
optato per l’autobus, l’auto o l’aereo. Anche nella
distribuzione vi sono dunque grandi potenziali che
possiamo sfruttare insieme a dei partner.
A fine anno DB abbandonerà del tutto il traffico
notturno. Pensa anche lei che questo settore
non abbia un futuro?
No, perché nonostante i voli low-cost esiste una
domanda piuttosto stabile. Non consideriamo i
treni notturni in modo isolato, ma come offerta
complementare al traffico diurno. Le FFS non
sono però in grado di gestire questo settore da sole.
I treni notturni devono essere integrati in una
rete che consenta di realizzare sinergie produttive;
solo così possiamo coprire i costi. Al momento
le ÖBB stanno valutando se acquisire parti dell’attività di DB e integrarle nella propria rete EuroNight.
Se dovessero decidere di farlo, le sosterremo al
meglio delle nostre capacità per i treni notturni
provenienti dalla Svizzera, perché ne comprendiamo
il valore.
Collegamento ferroviario con i paesi vicini
Germania (DB)
›› Grandi sfide: qualità e
puntualità
›› Circa 29 collegamenti al
giorno, compreso l’autobus,
ora diretto fino a Coira
›› 2018: cadenza oraria per
Stoccarda 2021, nuova offerta per Monaco di Baviera
e nel traffico ICE via Basilea
Francia (SNCF)
›› 2015 difficile (forza del
franco, terrorismo). Singoli
collegamenti sono stati
pertanto cancellati, tra cui
il collegamento diretto
Ginevra–Lille.
›› Circa 18 collegamenti
TGV-Lyria al giorno
›› 2023: rinnovo della flotta
di TGV
Austria (ÖBB)
›› Accordo di cooperazione
con le FFS in fase di
trattativa. Si auspica una
stretta collaborazione
nella commercializzazione
e sul piano tariffario.
›› 7 collegamenti al giorno
(5 collegamenti Rail-Jet,
2 treni notturni)
Italia (Trenitalia)
›› Evoluzione positiva nel traffico del tempo libero, anche
grazie a Expo Milano 2015
›› 15 collegamenti al giorno con
Milano (7 dei quali via
Sempione, 8 via Gottardo)
Passione Riflettendo
Detta il ritmo anche
senza suonare la prima
tromba: Ursula Wyss si
esibisce nella Live Band
delle FFS.
Testo: Evelyne Reber | Foto: Gaetan Bally
Da vent’anni Ursula Wyss è fedele alla sua tromba.
In basso: con l’orchestra di fiati durante un’esibizione
inoccasione dell’inaugurazione di un cantiere delle FFS.
Ursula Wyss afferra rapida la custodia del suo strumento. Dopo
una manifestazione informativa sul posto di lavoro a Olten,
la disponente del traffico ferroviario deve riuscire a prendere il
treno delle ore 12.29 per Zurigo. Ha infatti in programma una
prova musicale a Kloten. La trentacinquenne suona la tromba
nella «Live Band FFS», questo il nuovo nome dell’orchestra di
fiati delle FFS.
Per le prove Ursula Wyss, cresciuta a Burgdorf e oggi residente
a Sursee, ha scambiato il proprio turno di servizio. «Chi lavora
a turni, come me, deve destreggiarsi un po’ per riuscire a conciliare la Live Band con il lavoro», spiega Wyss. D’altra parte
non vuole neppure mettere troppo alla prova la disponibilità
dei colleghi di lavoro; inoltre nello scambio dei turni occorre
sempre rispettare la legge sulla durata del lavoro. Ciò nonostante
non potrebbe mai smettere di fare musica, sia nella Live Band
che nella banda cittadina di Sursee. E poi, la musica! A dieci
anni ha scoperto la passione per la tromba, ricorda Ursula
Wyss accarezzando il metallo della sua Bach Stradivarius, ricevuta in dono per la cresima. «Non è del tutto facile da suonare: il suono gradevole e rotondo si crea solo se ci si esercita
molto. Ma le sono affezionata.»
Un trombettista svolge un ruolo portante nell’orchestra e si
espone molto. «Questo aspetto mi piace», spiega la musicista.
Nella Live Band tuttavia, dove il livello musicale è molto elevato, suona sempre la terza voce. Ma anche questo non è un
problema per Ursula Wyss: «Ogni singola voce è importante.»
La musica è qui!
Ascolto sul sito:
www.ffs.ch/inviaggio
In viaggio 03 | 2016
La «Live Band FFS» è stata fondata nel 1997, in occasione dei 150 anni
delle ferrovie svizzere, come orchestra di fiati delle FFS. L’orchestra
è organizzata come progetto: i musicisti studiano il programma nel
corso di poche prove. Vi partecipano circa 50 musicisti di tutta la Svizzera, con brani classici o di intrattenimento. Le prossime esibizioni:
Berna (23.4), Wettingen (1.5), festa di apertura GbG (4 / 5.6) — Tutte le
informazioni su: www. livebandsbb.ch
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Opinioni Riflettendo
mente a questa immagine
poco decorosa.
tici della società svizzera.
Ernst Uetz, responsabile tecnico della
software, Worblaufen
27
Hansueli Müller, sviluppatore di
flotta di CU IV, Olten
→ La posta dei lettori
Cambiamento d’orario: si
viaggia sempre bene?
Servizi su «In viaggio»
1/2016 e 12/2015
Quella di richiamare l’attenzione sulle statistiche con
affermazioni positive e titoli
eleganti sui giornali è probabilmente una nuova usanza
della nostra azienda. I treni
sono puntuali, ma i clienti
restano per strada. In seguito
a lacune nelle coincidenze, il
problema è all’ordine del
giorno. Dal 13 dicembre 2015
a Bienne ho subito non meno
di cinque mancate coincidenze in occasione di otto
viaggi – e questo a causa di
ritardi di due-tre minuti.
Quando si sa che il prossimo
treno regionale prenderà la
direzione desiderata solo
un’ora più tardi, non si tratta
certo di una bella sorpresa.
L’orario sulla carta è un conto,
ma quello reale è un altro paio
di maniche.
Etienne Rochat, responsabile
Circolazione dei treni, Bienne
Vernice scrostata
La nostra flotta di carrozze
CU IV è una vergogna per
l’immagine delle FFS. Di che
vernice (economica) si tratta?
C’entra qualcosa il delicato
colore bianco o viene utilizzata la tecnica dei fogli d’alluminio? I danni sono forse
causati da detergenti aggressivi o dagli acidi utilizzati
In viaggio 03 | 2016
durante la pulizia esterna dei
veicoli? A Basilea ad esempio
ne è fortemente colpita la
maggior parte dei veicoli in
circolazione. In ogni caso,
queste carrozze non danno
sicuramente un’impressione
favorevole ai clienti.
Alessandro Saccone, pianificatore
Viaggiatori Approntamento dei treni,
Basilea
Sgradevole: vernice scrostata.
Risposta
10–13 anni fa circa 300 dei
500 veicoli sono stati riverniciati con un procedimento
allora all’avanguardia. Nel
frattempo si è scoperto che la
verniciatura che dà il colore ai
veicoli tende a espandersi in
modo diverso rispetto alla
vernice trasparente in superficie. ­Questo spiega perché con
il tempo le tensioni tra i due
strati di vernice inducono la
vernice trasparente a scrostarsi, creando un’immagine
poco gradevole. La pulizia
esterna non c’entra. Per
via delle risorse finanziarie
limitate e del forte sfruttamento dei grandi impianti di
verniciatura non siamo in
grado di rimediare più rapida-
Risposta
Le discussioni hanno dimostrato che la situazione è
insoddisfacente ed esiste la
necessità di un’analisi
sistematica. Quest’ultima è
compito della politica e
richiederà del tempo. Le FFS
si attengono per principio
alla loro prassi attuale;
secondo una decisione del
Tribunale federale, esse sono
tenute ad affiggere pubblicità
politica nelle stazioni.
Partiamo dal presupposto –
e speriamo – che il cartellone
con la svastica sia destinato a
Andreas Fischer, pensionato, Liestal
rimanere un caso limite isolato.
Per quanto riguarda questo
Pubblicità con la svastica
cartellone, secondo le conoLa pubblicità con la svastica
scenze attualmente in nostro
nelle stazioni svizzere è stata
possesso non vi sono cause
un goffo tentativo di attirare,
pendenti contro le FFS; né il
con la provocazione, l’attenpubblicitario ha fatto causa alle
zione sull’Iniziativa per
l’attuazione. È lodevole che le FFS, né il Ministero pubblico
FFS abbiano eliminato rapida- della Confederazione ha
avviato alcun procedimento
mente questa pubblicità
diffamatoria dai loro schermi. penale.
Peccato che i suoi autori non Kathrin Amacker, responsabile
siano stati individuati già in
Comunicazione
anticipo come minimizzatori
poco obiettivi degli orrori del
regime nazista.
Il team di «In viaggio» è lieto di
Concretezza ed entusiasmo
Numero speciale allegato
al Rapporto di gestione
Sono in pensione da quasi
dieci anni e ormai molto
distante dalla quotidianità
delle FFS.
Ho letto però tutto d’un fiato
il numero speciale allegato
al Rapporto di gestione 2015!
Fiducia, entusiasmo e concretezza erano chiaramente
percepibili. Sono felice che
la ferrovia continui a credere
nel proprio futuro.
Ulrich Berger, macchinista, Basilea
La pubblicità con la svastica,
rispettivamente il fatto che
le FFS abbiano fatto eliminare
la pubblicità in seguito a forti
reazioni dei clienti, sono stati
oggetto di intense discussioni
nell’Intranet. Un esempio:
Se le FFS decidono di intervenire, in futuro dovrebbero
mostrarsi coerenti e vietare
anche alcuni cartelloni polemici dell’UDC, che ricordano
in modo analogo il nazismo,
come le inserzioni con le
pecorelle o gli accoltellatori
che da anni rappresentano
un insulto ai valori democra-
ricevere posta dai suoi lettori.
E-mail: [email protected]
Posta: FFS, «In viaggio»,
Comunicazione integrata,
Hilfikerstrasse 1, 3000 Berna
Commentate ora anche
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Riflettendo Opinioni
→ Foto del mese
Il piccolo Sacha (2 anni) non finisce mai
di stupirsi: quante cose ci sono da
vedere tra Losanna e Ginevra! Continui
cantieri e poi un treno merci. Non si
può certo dire che viaggiare in treno sia
noioso... La foto è stata scattata dal
papà di Sacha, Jérémy Gauriot, capoteam
Disposizione Ovest, Ginevra, nell’estate
del 2015.
Inviateci foto tratte dal vostro lavoro quotidiano!
All’indirizzo: [email protected]. La migliore sarà
pubblicata sull’edizione stampata di «In viaggio» e
premiata con un piccolo omaggio.
Guardate tutte le altre foto su
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→ Sondaggio
Viaggiare all’estero con il treno?
Con la GbG le FFS mirano a rilanciare il traffico internazionale. Il responsabile del traffico viaggiatori internazionale ammette però anche l’esistenza di punti
deboli (a pag. 22). Vi recate all’estero con il treno?
→ CoPe
RailFit20/30
a)Certo. Più piacevole, confortevole e anche veloce
di così non si può.
b)Ogni tanto. Acquistare il biglietto risulta troppo
complesso, con o senza FVP.
c)No grazie! Auto e aereo sono più veloci, semplici,
economici e affidabili.
Potete votare fino al 26 maggio
→ via SMS: inviate un SMS al numero 880 (indicare la
parola chiave FFS e la lettera della risposta a, b o c).
Esempio di SMS: «FFS b» all’880. L’SMS è gratuito
per voi.
→ www.ffs.ch/inviaggio
→ via e-mail ([email protected])
Ralph Kessler,
presidente CoPe
Viaggiatori
→ Ultimo sondaggio
Il risultato
Riuscite a immaginare di lavorare a tempo parziale?
(403 partecipanti)
a)Riesco a immaginarlo, ma non è un’opzione
praticabile nel mio posto di lavoro attuale: 37 %
b)Tendenzialmente no, il tempo parziale ha molti
svantaggi: meno soldi, freno alla carriera, ecc.: 26 %
c) Lavoro a tempo parziale. Mi trovo benissimo: 30 %
d) Lavoro a tempo parziale e conosco anche gli svantaggi di questo modello di lavoro: 7 %
a
b
c
d
Nelle ultime settimane abbiamo sentito spesso parlare di RailFit20/30: com’è noto, questo programma
di punta ha l’obiettivo di ridurre i costi in tutti i
settori. Le FFS intendono abbassare tra l’altro i costi
generali, semplificare l’azienda e ridurre la
complessità – tutto questo sullo sfondo
del forte aumento dei costi del sistema
ferroviario. I costi di altri vettori del
traffico sembrano invece destinati a ridursi in misura significativa. È noto che
entro l’estate del 2016 dovranno essere
elaborati opportuni scenari e definiti misure e passi di attuazione. Molti di noi collaboratori si domanderanno dunque quali conseguenze
concrete avrà tutto questo per la loro situazione
professionale attuale alle FFS e quali cambiamenti
ci attendono. Un aspetto da non sottovalutare è
senz’altro quello che il programma di risparmio dovrà essere strutturato in modo da non causare un
sensibile peggioramento della qualità per i clienti.
Va tuttavia considerato anche che in ogni luogo di
lavoro, quotidianamente, molte persone si impegnano a favore delle FFS. Per questo motivo mi
aspetto un’attuazione socialmente sostenibile di
questo programma che garantisca il rispetto e
la dignità dei collaboratori interessati – anche se le
pressioni a ridurre nettamente i costi generali nei
prossimi anni sono enormi. ←
Opinioni Riflettendo
La parola ai capi – Markus Jordi
→ Momenti
Carrozza del treno: per lavorare
ma anche per rilassarsi
Ore 7.25, sul treno diretto da Ginevra a Berna: il
pendolare del traffico a lunga percorrenza David
Lanz mette da parte il suo portatile per chiacchierare con alcuni turisti seduti di fianco a lui.
Fornisce loro informazioni sulle montagne che
si offrono alla vista dal finestrino.
Lei è una guida turistica?
No, lavoro a Berna presso la Fondazione svizzera
per la pace swisspeace e percorro questa tratta
tre volte la settimana, godendomi ogni volta il bel
panorama. Per questo a volte spiego ai turisti da
quale lato del treno possono ammirare la vista più
spettacolare.
Il viaggio dura un’ora e 44 minuti. Cos’altro fa
per passare il tempo?
Al mattino sfrutto i primi 30 minuti per svegliarmi,
bere un caffè e leggere i giornali. Poi inizio la mia
giornata lavorativa, rispondo alle e-mail, preparo
riunioni. Alla sera il treno tra Berna e Friburgo è
molto pieno; allora ascolto dei podcast. Da Friburgo
trovo di nuovo posto per il portatile e sbrigo tutto
quello per cui non ho più avuto tempo in ufficio.
I treni pieni la irritano?
No. Se faccio la spola io, possono farlo anche tutti
gli altri. A volte mi irrito perché c’è poco campo per
il cellulare. Oppure, quando viaggio in compagnia
di mio figlio nel tempo libero, per la mancanza
di un fasciatoio nel bagno sulla carrozza famiglia.
David Lanz, 35 anni, fa
la spola da Ginevra a
Berna. Possiede un AG
di 2 a classe e una volta
al mese si concede
un cambio di classe.
E che cosa invece apprezza?
L’atmosfera piacevole, i molti incontri, i treni quasi
sempre puntuali. La carrozza del treno è la mia postazione di lavoro e il mio salotto. Il comfort è molto elevato e non è paragonabile ad alcuna offerta
all’estero. Sono senz’altro orgoglioso delle FFS. ←
Testo: Sarah Mischler | Foto: mad
In viaggio 03 | 2016
Apprendisti – i pilastri
del nostro futuro
In qualità di capo Human Resources, lo sviluppo demografico mi preoccupa, perché le aspettative di vita aumentano
di continuo, ma al contempo mancano nuove, giovani
leve – soprattutto nelle professioni ferroviarie. Tra circa sei
anni inizierà inoltre la grande ondata di pensionamenti:
da qui al 2037 circa la metà dei nostri collaboratori lascerà
le FFS per motivi d’età. Un vero rompicapo! Come reagiremo? Dobbiamo creare già oggi le fondamenta formando
nuove leve di giovani – ad esempio gli apprendisti.
Sono loro i nostri esperti di domani! Perché? Offrendo
agli apprendisti la formazione di «imprenditore/trice a
vita» creiamo professionisti validi per il futuro della ferrovia
grazie all’acquisizione di un know-how ferroviario già durante la formazione. Vengono istruiti fin dall’inizio a lavorare
in modo autonomo e responsabile, ad esempio dirigendo
in modo indipendente una stazione all’interno dei Junior
Business Team o gestendo un cantiere in qualità di
costruttori di binari. Devono inoltre riflettere la diversità
esistente all’interno delle FFS: provenire da diverse regioni
linguistiche della Svizzera e apprendere professioni diverse. Cerchiamo anche di favorire un giusto equilibrio tra
presenza maschile e femminile, perché la quota di donne
tra gli apprendisti è più del doppio rispetto a quella nelle
FFS. Gli apprendisti rappresentano il futuro della ferrovia.
A mio avviso è pertanto fondamentale aumentare il numero
di apprendisti in entrata del 5 percento circa, prevedendo
un totale di 720 entro il 2021. Il numero di nuovi apprendisti
nell’IT verrà addirittura triplicato a partire dal prossimo
anno. Inoltre, ogni anno accogliamo alle FFS più di 100
praticanti e stagisti.
Sono convinto che solo garantendo la copertura del crescente fabbisogno di nuove leve saremo in grado di offrire
anche in futuro ai nostri clienti un’alta qualità e servizi
eccellenti. Foto: Raffael Waldner
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Foto: swissmint, Keystone / Interfoto Sammlung Rauch
Curiosando
31
La diligenza sulla strada del passo:
uno dei primi capitoli del Gottardo.
Al quale oggi se ne aggiunge un altro.
Moneta commemorativa in oro
Per l’apertura della galleria di base del
San Gottardo, alla moneta commemorativa in argento se ne aggiunge una in
oro, dal design ancora segreto, disponibile dal 16 maggio.
Il Gottardo ha sempre avuto un ruolo speciale nella vita delle
persone ai due lati delle Alpi. Per secoli i somieri hanno trasportato le merci sulla strada del passo a dorso di mulo. Con la
costruzione della prima galleria del San Gottardo, nel 1882,
essa perse la sua importanza originaria. La galleria stradale,
aperta nel 1980, ha rivoluzionato di nuovo il traffico transalpino.
Quest’anno verrà scritto un nuovo capitolo con l’apertura
della galleria di base del San Gottardo, lunga ben 57 chilometri
e realizzata in soli 17 anni. Durante la festa
popolare, il 4 e 5 giugno, i visitatori potranno
acquistare la nuova moneta d’oro da 50 franchi
in edizione limitata presso lo stand della Posta.
E per chi non vuole aspettare, è disponibile dal
26 maggio presso swissmintshop.ch.
→ Ponti festivi del 2016
→ Biglietto per accompagnatore
→ Seminario per smettere di fumare
I ponti festivi sono stati fissati: sarà
vacanza il 6 maggio nonché nei giorni
tra il 23 dicembre 2016 e il 1° gennaio
2017. I ponti festivi valgono per tutte le
collaboratrici e i collaboratori dei Settori
centrali del Gruppo e delle Divisioni
nonché laddove sia possibile e opportuno per motivi aziendali. I collaboratori
con rilievo del tempo di lavoro riducono
i loro averi in tempo.
Per gli altri, i giorni di ponte si considerano conseguiti lavorando. ←
Il biglietto per accompagnatore è tornato:
fino al 7 maggio i titolari di AG o AGFVP possono viaggiare con un accompagnatore per un giorno in tutta la
Svizzera a soli 37 franchi. È acquistabile
presso tutti i punti vendita ufficiali dei
TP, ai distributori di biglietti, online al
Ticket Shop FFS e con l’app FFS Mo­bile.
Non è necessario un abbonamento
metà-prezzo. L’accompagnatore viaggia
nella stessa classe. Informazioni:
ffs.ch/accompagnare ←
Il seminario di un giorno offre aiuto ai
collaboratori che vogliono smettere
di fumare. Si lavora secondo il metodo
«Allen Carr’s Easyway» (autore del
bestseller «È facile smettere di fumare:
se sai come farlo»). La fondazione
Fondo del personale partecipa alle spese:
il seminario costa solo 100 franchi. I
prossimi seminari si terranno a Bellinzona, Olten e Losanna. Sono disponibili
anche seminari online (in tedesco).
Informazioni: www.pefo.ch ←
Giorni liberi
In viaggio 03 | 2016
Risparmiare in due
Addio per sempre al fumo
1, 2, 3 – via! Marc Bassi,
Severino Würmli e Andreas
Pfaffeneder (da sinistra)
macinano chilometri.
Al lavoro con il
vento in poppa
L’iniziativa «Bike to Work» rende attivi. A maggio e giugno
molti collaboratori andranno al lavoro in bici:
forma fisica, spirito di squadra e avventura inclusi.
Testo: Sarah Mischler | Foto: Daniel Winkler
«Partecipare come team a Bike to Work è divertente»,
spiega soddisfatto Severino Würmli. Il collaboratore
della Difesa dell’impresa di Winterthur partecipa
anche quest’anno all’iniziativa in compagnia di tre
colleghi. «Ci motiviamo a vicenda e siamo felici
di affrontare questo compito insieme», spiega il
collega di team Andreas Pfaffeneder. Dotati di casco
e luci, i due percorrono più volte la settimana il
tragitto casa-lavoro di tre chilometri in bicicletta.
«A meno che il tempo non sia davvero pessimo»,
ammettono.
Consigli di salute per lunghe
corse in bicicletta sono disponibili su: www.ffs.ch/inviaggio
Oltre a Severino Würmli e Andreas Pfaffeneder, lo
scorso anno circa 500 collaboratori hanno partecipato all’iniziativa Bike to Work. Con risultati di
tutto rispetto: insieme, nei mesi di maggio e
giugno hanno infatti percorso 120 387 chilometri.
Quest’anno le FFS intendono conquistare ulteriori collaboratori per quest’iniziativa. «Chi va al
lavoro in bicicletta fa qualcosa per la salute e tutela
l’ambiente»: così Thomas Grahmann del settore
competenze per la salute giustifica l’impegno delle
FFS. Perché quando si va in bicicletta non si producono emissioni di gas serra. «Anche valutando
l’intero ciclo di vita di una bicicletta, ossia includendo la sua produzione e manutenzione, l’emissione di gas serra è da 10 a 20 volte inferiore
Salute Curiosando
Pedalare sani, felici e in forma
30 minuti in sella sono sufficienti
Evitare gli infortuni
Già mezz’ora di movimento al giorno ha
un’influenza positiva sulla forma fisica
e la salute.
Nel 2014, sono stati 3081 i giorni di assenza
causati dagli incidenti in bicicletta, di cui
1408 nel traffico stradale e 1673 andando in
bicicletta per sport. «Chi gira in bicicletta
sottovaluta spesso le alte velocità», spiega
Remo Kurt di Cultura e sicurezza sul
lavoro. I ciclisti dovrebbero pertanto sempre
indossare un casco e far controllare regolarmente freni, luci e gomme – così la corsa
in bicicletta non finisce contro un muro.
Per il cuore e il sangue
Un’attività regolare abbassa le pulsazioni a
riposo, assicura buoni valori dell’ossigeno
nel sangue e riduce gli ormoni dello stress.
Buonumore garantito
Dopo 20 minuti di movimento il corpo
produce gli ormoni della felicità serotonina
e dopamina.
Protezione dei legamenti
Andare in bicicletta protegge i legamenti
rafforzando i muscoli attorno al ginocchio
e potenzia la muscolatura della schiena.
Per il cervello
Andare in bicicletta migliora la ricettività e
la capacità di concentrazione.
rispetto a quella di una moto», spiega Fabian
Scherrer del settore Sostenibilità.
Come altri partecipanti a Bike to Work, Severino
Würmli e Andreas Pfaffeneder si recano al
lavoro in bicicletta tutto l’anno e fanno ciclismo
anche nel tempo libero: «Grazie alla bicicletta
abbiamo più fiato e questo è un vantaggio per
noi pompieri!» ←
Per prendere slancio:
Iscrivetevi all’iniziativa «Bike to Work» sotto la
parola chiave «FFS attivi».
Offerte esclusive
Vi occorre un nuovo casco per la bicicletta?
Su tutti i caschi per bicicletta di Pro Velo i collaboratori ricevono uno sconto del 20 percento e 20 franchi da parte di
Sicurezza nel tempo libero FFS.
Desiderate fare pratica con la bicicletta nel traffico
stradale da soli o con la vostra famiglia?
I corsi di guida in bicicletta di Pro Velo forniscono le basi
per circolare sicuri nel traffico in bicicletta o con l’e-bike.
Sicurezza nel tempo libero FFS si assume le spese per le
prime 100 iscrizioni.
Intranet: inserire la parola di ricerca
Promozione caschi o corso di bici
In viaggio 03 | 2016
33
Fumetto e Colophon Curiosando
39
→ Pagina 6. Illustrazione: Tom Künzli
→ In viaggio
→ Premi
Pubblicazione delle FFS: Andreas Stuber, responsabile Comunicazione integrata, Pascal Lorenzini, responsabile Crossmedia
→ La pubblicazione appare nove volte all’anno in tedesco, francese e italiano → Tiratura 42 810 esemplari (autenticato da
WEMF) → Redazione (FFS) Ruedi Eichenberger (caporedattore), Evelyne Reber, Doris Wyssmann, Sarah Mischler,
Jean-Philippe Schmidt (Svizzera romanda), Katia Guerra (Svizzera italiana), Dominique Rast Haberstich (Viaggiatori), Stefan
Boss (Cargo), Sara Riesen (Infrastruttura), Urs Schmid (Immobili) → Realizzazione (Infel AG) Katharina Rilling (direzione),
Bruno Habegger (redazione), David Jordi (art director), Sebastian Mutti (poligrafo), Diana Ulrich (responsabile redazione foto),
Yvonne Schütz (redazione foto) → Traduzioni UGZ, Übersetzer Gruppe Zürich GmbH, su incarico del servizio linguistico FFS
(direzione: Jean-Claude Genilloud) → Indirizzo di redazione Redazione «In viaggio», Hilfikerstrasse 1, 3000 Berna 65,
tel. 079 584 62 70, [email protected] → Inserzioni/Marketing degli annunci Zürichsee Werbe AG, Cornelia Koroma, casella
postale, 8712 Stäfa, tel. 044 928 56 11, www.zs-werbeag.ch → Recapito sul posto di lavoro LogistikCenter, PrintMediaService,
[email protected], modifiche in caso di recapito sul posto di lavoro via Intranet (parola di ricerca «LIDI») → Recapito ai
pensionati Cambiamenti di indirizzo a Cassa pensioni FFS, Zieglerstrasse 29, 3000 Berna 65, tel. 031 555 18 11, [email protected]
→ Stampa Stämpfli SA, Berna, ISSN 2296-1852 → In viaggio digitale www.ffs.ch/in viaggio
BCP Award
Argento 2015, 2014 nella categoria pubblicazione
aziendale per i collaboratori, digitalel
Argento 2013, nella categoria pubblicazione
aziendale per i collaboratori, cartacea
Fox Awards
Oro 2014
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ASCI
1° posto nella categoria migliore copertina 2014
1° posto nella categoria rivista per il personale
Svizzera 2013
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FEIEA (Federation of European
Industrial Editors Association)
3° posto nella categoria copertina 2014
1° posto nella categoria comunicazione interna 2013
In viaggio 03 | 2016
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Volare
al limite
“T2 – Black & White Edition”
L’orologio da polso – creato per tutti coloro che
amano sfidare il brivido del limite!
Con preciso movimento al quarzo
•
Con funzione stop-start
•
In pregiato acciaio inox
•
Cinturino sportivo in metallo
•
Edizione limitata per tutto il mondo
•
Certificato di autenticità numerato a mano
•
Sul retro vengono incisi i numeri corrispondenti
Diametro: 4 cm
55087
BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO ✃
Termine di ordinazione: 30 maggio 2016
✃
Garanzia di resa valida 120 giorni
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“T2 – Black & White Edition”
Desidero
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„Tiger II“ è il caccia leggero che è al servizio in molti eserciti e da anni usato anche dalle
pattuglie acrobatiche europee. Con il suo bel design, il suo aspetto moderno e l‘affidabile
movimento al quarzo, l‘ orologio da polso „Tiger II“ è un vero sogno per i fans dell‘aviazione.
Si distingue per il modello sportivo, per il preciso movimento al quarzo e per l‘ originale quadrante in stile Cockpit. Questa edizione speciale è limitata a soli 5‘000 esemplari per tutto
il mondo. Vale sicuramente la pena ordinare velocemente!
Prezzo: Fr. 199.80 • Pagabile in 3 rate mensili di Fr. 66.60
(+ Fr. 11.90 per spedizione e servizio)
(MMAA)
Per cortesia, scrivere in stampatello
Via/N.
Cap/Città
Dettagli originali:
Quadrante in stile Cockpit
E-mail
Firma
Telefono
Sul retro è incisa la
numerazione
www.bradford.ch
fb.com/BradfordExchangeSchweiz
Spedire subito a: The Bradford Exchange, Ltd.
Jöchlerweg 2 • 6340 Baar
Sono inclusi il certificato di
autenticità ed un‘elegante
scatola di presentazione
Per ordinare online
no. di riferimento: 55087
The Bradford Exchange, Ltd.
Jöchlerweg 2 • 6340 Baar • Tel. 041 768 58 58 • Fax 041 768 59 90 • e-mail: [email protected]