Relazione sintetica Mauritania

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Relazione sintetica Mauritania
Relazione sintetica Mauritania
O. N. G. “ Bambini nel Deserto” ONLUS
Spedizione nella regione dell’Adrar, Mauritania del nord Provincia di Oudjeft – villaggi Medina Rahame e Rag Varoun.
Periodo dal 21 febbraio al 6 marzo 2009
Responsabile della spedizione: Benedetta Facchini
Componenti :
-
Tatiana Auguadra insegnante – Bambini nel Deserto
Riccardo Calabrese agronomo – Bambini nel Deserto
Luca Cottone infermiere – Bambini nel Deserto
Luigi Tonon medico – Motorbike Adventure Team
La spedizione a cui ho partecipato in qualità di Medico Consulente, invitato dal Presidente dalla
ONG. Bambini nel Deserto, aveva finalità operative e di studio che prevedevano :
- la verifica dello stato di realizzazione di un pozzo, finanziato con i fondi erogati dagli
sponsor del “Transafrica Nordsud 2008”, la formazione degli agricoltori sull’utilizzo di tecniche di
irrigazione più consone al risparmio di acqua, l’ispezione degli orti e la sperimentazione di
nuove colture;
- lo studio delle condizioni di salute dei bambini dei villaggi di Rag Varoum e Medina
Rahame, per verificare l’esistenza di gravi malnutrizioni o di patologie da carenza vitaminica,
come accennato nelle relazioni di colleghi che ci avevano preceduto.Il programma concordato
prevedeva una prima fase dedicata all’incontro con le autorità regionali per presentare il nostro
progetto, ottenere la loro collaborazione e insieme raccogliere i dati funzionali alla realizzazione
della spedizione.
Con una buona dose di fortuna e di inventiva siamo riusciti a parlare col Governatore della
regione di Adrar, col Direttore Regionale del Servizio Sanitario e con molte altre autorità
responsabili dei progetti alimentari, idraulici etc.
Guidati dalla dott. Patrizia Lopes, responsabile della struttura, abbiamo poi visitato l’Ospedale
“de la Fraternidad “ realizzato a Cinguetti da una fondazione spagnola. Sempre a Cinguetti
siamo stati poi al “ Centre de Santè” importante ambulatorio voluto e gestito da medici volontari francesi nel quale vengono effettuate vaccinazioni, attività di medicina di base, interventi
specialistici ( odontoiatrici e oculistici )
Gli incontri con gli operatori ci hanno permesso di conoscere a fondo la situazione sanitaria
della Regione e di procedere più spediti nella nostra indagine.
Si è quindi passati alla fase operativa della spedizione raggiungendo i due villaggi di Rag
Varoun e Medina Rahame dopo aver attraversato un paesaggio collinare piuttosto accidentato,
una vera e propria petraia definita dai locali “la porta dell’inferno” e un deserto, a nostro avviso
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affascinante, ricco di dune di sabbia finissima e assolutamente privo di qualsiasi pista. Un vero
e proprio deserto allo stato originario, attraversabile dai pick up solo nei momenti in cui la
sabbia non è ancora riscaldata dal sole.
Nei villaggi l’equipe si è divisa in due gruppi, in base alle competenze, mentre il gruppo guidato
dall’agronomo ispezionava il pozzo in via di realizzazione, testava le acque utilizzate per gli orti
e proponeva agli agricoltori nuove colture e l’impiego razionale dell’acqua, con sistemi di
canalizzazione che impedissero un consumo esagerato, il gruppo guidato dal sottoscritto dopo
aver incontrato i capi e i dignitari dei villaggi procedeva alla visita di circa 120 bambini.
La popolazione ha collaborato partecipando all’indagine con interesse; tutti i bambini sono stati
visitati e fotografati
Nel corso delle visite, che sono durate in tutto tre giorni, si è constatato che :
- non esistono casi di malnutrizione diffusa, però si sono identificati 4 casi di grave
malnutrizione, legati a singole famiglie indigenti e solo per una bambina si è concordato un
rapido intervento sanitario.
- nel villaggio di Rag Varoun, che è uno dei villaggi più poveri visitati nel corso dell’intero
viaggio, si sono diagnosticate varie infezioni soprattutto agli occhi, al naso alle vie aeree;
tantissimi bambini lamentano diarrea più o meno grave e sono affetti anche con molta
probabilità di parassitosi intestinale: ascaridi, tenie e ossiuri .
- Nei periodi di pioggia le diarree sembrano intensificarsi per probabile contaminazione dei
pozzi di acqua potabile.
- la presenza di mosche è purtroppo esagerata; le capre sono presenti dappertutto ed
entrano anche nelle case.
- non è rispettata la più minima norma igienica. Nel villaggio esiste una sola latrina che
comunque è poco utilizzata e inadeguata, i rifiuti sono abbandonati senza logica.
- dai colloqui con i vari capi villaggio emerge la necessità di poter disporre di personale
sanitario in loco perché varie strutture sanitarie già attrezzate sono prive di personale.
Le verifiche effettuate e i dati raccolti ci permetteranno di realizzare a tavolino il progetto che ci
impegneremo a sviluppare, in ragione delle risorse disponibili, occupandoci in particolare di : - educazione della popolazione, in collaborazione con gli insegnanti che a nostro avviso
sono figure da valorizzare e da coinvolgere, sviluppando un programma continuativo di igiene
della persona, degli alimenti e degli ambienti abbinato ad interventi di assistenza sanitaria in
loco;
- formazione di operatori sanitari locali incaricati di collaborare col personale esterno per
garantire la prima assistenza alle persone in stato di necessità;
- edificazione di latrine, punti di raccolta dei rifiuti, condotte idriche necessarie a garantire la
realizzazione dei programmi di prevenzione delle patologie infettive.
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Nel corso della permanenza nel villaggio di Rag Varoum si è curato anche il capo-imam affetto
da lombosciatalgia e ci si è guadagnati la sua fiducia, tanto che prima della partenza Tatiana, la
nostra interprete, per riconoscenza , ha ricevuto in dono dal capo un capretto, che però ha
lasciato al villaggio pregando di non ucciderlo subito.
Al termine dell’indagine abbiamo visitato anche numerosi altri villaggi della provincia, per avere
un panorama completo della zona e abbiamo verificato che Rag Varoum, oggetto del nostro
futuro programma di aiuto, è sicuramente uno dei villaggi più bisognosi.
Prima di lasciare la zona siamo passati a prendere Meto mt Yossef, una bambina di 17 mesi
gravemente denutrita, per portarla in ospedale assieme alla nonna. Dopo aver attraversato
paesaggi particolarmente scenografici con montagne che ricordano per la loro forma la
Monument Valley, siamo giunti alla città di Atar dove abbiamo consegnato, per le cure del
caso, la piccola a persone di fiducia.
In città abbiamo visitato anche strutture realizzate da volontari spagnoli che sopperiscono in
qualche modo alle carenze sanitarie istituzionali.
Attraversando un deserto poco significativo dal punto di vista paesaggistico, ma battuto da una
tempesta di sabbia, siamo rientrati nella capitale Nouackchott per incontrare i Responsabili
della Cooperazione Italiana e verificare la possibilità di una futura collaborazione.
In città abbiamo conosciuto anche il Direttore del Centro Nazionale per la lotta alle cavallette a
cui abbiamo chiesto di collaborare nella lotta alle mosche nei villaggi oggetto del nostro
intervento.
A conclusione della missione, che riteniamo proficua sia per le conoscenze acquisite che per i
contatti con le autorità con cui siamo convinti di poter in futuro collaborare nella realizzazione
dei programmi che andremo a sviluppare nei villaggi, partiamo convinti di aver lasciato nella
popolazione un buon ricordo e nelle autorità l’immagine di persone competenti e disponibili.
Crediamo quindi di trovare al nostro ritorno un clima favorevole alla realizzazione dei programmi
elaborati.
Dott. Luigi Tonon
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