Pane spezzato per la vita del mondo
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Pane spezzato per la vita del mondo
Pane spezzato per la vita del mondo Canto d’ingresso: Simbolum 77 A pag. 140 Sia Lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento (per 3 Volte) Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo…Amen. 1. Primo momento guida: L'agonia nell'Orto degli Ulivi Tra la fuga e la fedeltà, Gesù sceglie la fedeltà Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. E lasciateli, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina». Mt26,36-46 Riflessione per il tempo di Quaresima: L'abbandono di Gesù nel Getsèmani “Gesù è solo ed abbandonato da tutta l'umanità, gli Apostoli non vegliano ma si addormentano nonostante il richiamo del Maestro che gli dice «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me. Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». L'abbandono di Gesù è un “momento” fecondo e proficuo, ci fa capire che da solo deve lottare contro tutti e tutto, ma soprattutto con le forze del male che diventano più potenti in queste ore estreme di dolore e di sofferenza: che cosa posso fare io per rimanere accanto a Gesù in questo tempo per non lasciarlo solo? Abbandonarsi a Colui che ci ha donato la Vita consapevoli di questo dono, nonostante la nostra fragilità umana essendo dei peccatori ed “eredi” di questo allontanamento da Dio con la disubbidienza di Adamo ed Eva. Lasciarsi condurre per mano da Colui che ci AMA che E' L'ASSOLUTO, la nostra certezza, l'impronta indelebile del Padre su ognuno di noi: come un certificato di garanzia che non verrà mai meno alle Sue promesse se corrispondiamo pienamente alla Grazia, al Volere di Dio. La Fecondità nell'abbandono, che diventa realtà. Farci abbracciare con tutto il nostro essere da Dio, la Mano che ci sorregge, la Paternità che diventa strumento dell'Amore del Figlio. In questo suo ruolo tutto proteso al raggiungimento della mèta per scoprire L'Amore che abbonda nel dolore, perchè veramente ci AMA: “Nessuno ha un Amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete i miei amici” (Gv 15,15). Il Pregare di Gesù diventa richiesta, grido di dolore: «Padre Mio, se questo calice non può passare da Me senza che Io lo beva, sia fatta la Tua Volontà». Chiede al Padre di allontanare da sé questo “calice” ma poi riprende e affida tutta la Sua Volontà al Padre Suo che E' nei Cieli. Ha creduto veramente all'Amore perchè non ha limiti il Sacratissimo Cuore di Gesù, ma si riempie di amarezza per vuotarsi completamente con la “linfa” della Carità che vuole riversare sulla terra, bagnata dal sudore del Suo Preziosissimo Sangue, “che geme per le doglie del parto”. Secondo Paolo appunto tutta la creazione geme e soffre come per le doglie del parto in attesa della nascita di un mondo liberato dalle tante catene che ancora oggi lo tengono in schiavitù e che solo Cristo può liberare, salvare. Ma tutto si placherà e ritornerà L'Amore, la Pace e la serenità nel giorno Glorioso e Vittorioso del Signore Gesù Cristo, Figlio dell'Eterno Padre e di Sua Madre Maria. Incamminiamoci dunque con coraggio, con fiducia confidando nella Mamma che ci porterà dal Suo Divin Figlio nel ricordo del primo Fiat pronunziato da Lei, Regina del mondo e della Pace. “O Madre degli uomini e dei popoli, Tu che conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, tu che senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, che scuotono il mondo contemporaneo, accogli il grido che, mossi dallo Spirito Santo, rivolgiamo direttamente al Tuo Cuore: abbraccia con amore di Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano, che Ti affidiamo e consacriamo." Con questa accorata preghiera nel lontano 1984, il Santo Padre, Giovanni Paolo II, affidò il popolo di Dio al Cuore Immacolato di Maria che anche oggi ci rinnova l'invito a camminare "sulla strada dell'amore, della purezza e della santità”. Pausa di Adorazione 2. momento guida: facciamo il canto a pag 146: Vivere la vita Ripetiamo insieme: Beati coloro che aspettano il Signore. Lodate il Signore: è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo come a lui conviene. Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d’Israele. Beati coloro che aspettano il Signore. Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite; egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome. Beati coloro che aspettano il Signore. Grande è il Signore, onnipotente, la sua sapienza non ha confini. Il Signore sostiene gli umili, ma abbassa fino a terra gli empi. Beati coloro che aspettano il Signore. (dal Salmo 146) 2. momento guida: facciamo il canto a pag 146: Vivere la vita Recitiamo questo Santo Mistero della Luce Nel quinto Mistero della Luce si contempla: “L’ISTITUZIONE DELL'EUCARESTIA” Mentre mangiavano prese il pane e, pronunciata la preghiera di benedizione, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne e bevvero tutti. E disse: “Questo è il mio Sangue, il Sangue dell'alleanza, versato per molti”. Santa Bernadette, insegnaci a ricevere sempre con il dovuto rispetto il Sacro Corpo di Gesù, che si dona a noi, ogni volta che lo desideriamo nella Santa Comunione, nell'adorazione e nel Tabernacolo. Aiutaci a comprendere che Egli desidera farci grazia e soffre per la nostra indifferenza, noncuranza e mancanza di rispetto, per il nostro modo di parlare, comportarci e vestirci. Elargiscici la grazia di giungere a comprendere la Sua Vicinanza e la Sua Onnipotenza e mostraci al contempo come dobbiamo onorarlo, lodarlo, glorificarlo, ringraziarlo e servirlo, per ricevere tutto il Bene che Lui desidera donare a noi e a tutti i fratelli. - O Dio vieni a salvarmi *Signore vieni presto in nostro aiuto* - Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo…* - Gesù mio perdona le nostre colpe… - Mio Dio, io credo, adoro, spero e ti amo e chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, e non ti amano. (L’Angelo della Pace ai tre bambini di Aspettiamo il Sacerdote, sempre adoranti davanti a Fatima, primavera del 1916). Gesù Eucaristia - L’Eterno riposo …. Canto finale: Maria, Tu che - Regina della Pace, …Prega per noi e per il hai atteso a pag 114 mondo intero. Ave,Ave ,Ave Maria… (cantato)