FESTA DEL PERDONO La nostra prima confessione

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FESTA DEL PERDONO La nostra prima confessione
Parrocchia di S.Giovanni Battista
FESTA DEL PERDONO
La nostra prima confessione
Canto Iniziale
C: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T: Amen.
C: La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre e di Gesù Cristo nostro Salvatore sia con
tutti voi.
T: E con il tuo spirito.
C: Carissimi bambini
Oggi il Signore ci ha radunati qui per donarci una cosa importantissima: la gioia del suo perdono e la sua
pace.
Nei momenti più bui e tristi, è bello sapere di poter contare su un amico che ci accoglie e ci perdona: è
perciò con profonda fiducia che ci rifugiamo in Lui, che oggi ci accoglie come figli.
Vogliamo vivere questo momento di festa insieme ai nostri amici, con la nostra comunità e le nostre
famigli. Preghiamo Dio Padre affinché attraverso il dono della Resurrezione di Gesù e l’opera dello
Spirito Santo, ci aiuti ad amarci con il suo stesso amore e la sua stessa gioia.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Un genitore: A nome di tutti i genitori esprimo grazie a Dio che oggi ci ha voluti qui con i nostri ragazzi.
E’ motivo di festa per tutta la nostra famiglia. Accogliamo con gioia l’invito che i catechisti ci hanno
fatto: pregheremo oggi e sempre per i nostri figli.
Li vogliamo buoni, soprattutto desideriamo che seguano sempre la strada che il Signore indicherà loro.
Continuiamo questo momento prezioso con la gioia nel cuore e con il nostro ringraziamento al Padre.
Breve pausa di silenzio.
C:
T:
Preghiamo. O Dio nostro Padre, che non ti lasci vincere dalle nostre colpe, ma accogli con amore
chi ritorna a te, guarda i tuoi figli che si riconoscono peccatori e fa’ che riconciliati nella
celebrazione di questo sacramento sperimentino la gioia della tua misericordia. Per Cristo nostro
Signore.
Amen.
Guida:Riviviamo insieme il santo Battesimo, rinnovando le promesse battesimali.
C:
T:
C:
T:
C:
T:
C:
T:
Rinunziate al peccato per vivere nella libertà di figli di Dio?
RINUNZIO.
Rinunziate alle seduzioni del male per non lasciarvi dominare dal peccato?
RINUNZIO.
Rinunziate a Satana, origine e causa di ogni peccato?
RINUNZIO.
Credete in Dio Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra?
CREDO.
1
C:
Credete in Gesù Cristo, suo unico figlio, nostro Signore che nacque da Maria Vergine, morì e fu
sepolto, è risorto dai morti e siede alla destra del Padre?
T:
C:
CREDO.
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la Comunione dei santi, la remissione dei
peccati, la resurrezione della carne e la vita eterna?
T:
C:
T:
CREDO.
Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa, e noi ci gloriamo di professarla in Cristo
Gesù nostro Signore.
AMEN.
Canto
Preghiamo dicendo insieme:
T: E nel mondo facciamo più luce.
Quando riconosciamo che tutti gli altri, specie gli ammalati, gli anziani, i poveri, sono nostri fratelli
e li amiamo come Gesù, allora siamo luce del mondo.
T: E nel mondo facciamo più luce.
Quando ci sforziamo di vincere i nostri difetti, la pigrizia, l’egoismo, la superbia, e ci impegniamo
per il bene degli altri, allora siamo luce del mondo.
T: E nel mondo facciamo più luce.
Quando ci ricordiamo dei bambini poveri che non hanno genitori, case, vestiti, cibo, giocattoli e
facciamo qualche risparmio per aiutarli allora siamo luce del mondo.
T: E nel mondo facciamo più luce.
Quando sappiamo riconoscere di aver sbagliato e chiediamo scusa e perdono allora siamo luce del
mondo.
T: E nel mondo facciamo più luce.
Quando non siamo invidiosi degli altri, allora siamo luce del mondo.
T: E nel mondo facciamo più luce.
Quando siamo sinceri nel parlare senza dire bugie, allora siamo luce del mondo.
T: E nel mondo facciamo più luce.
Quando non seminiamo discordia, ma portiamo pace, allora siamo luce del mondo.
T: E nel mondo facciamo più luce
T: Tu che ci vuoi bene, perdonaci Signore.
CONFESSIONI INDIVIDUALI
Canto
Dal Vangelo secondo Luca (15,1-7)
Tutti: Gloria a te, o Signore
Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano :
“Costui riceve i peccatori e mangia con loro”. Allora egli disse loro questa parabola.
“Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella
perduta, finché non la ritrova?
Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo:
“Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta”.
Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non
hanno bisogno di conversione.
Breve pausa di silenzio.
Canto
2
Dal Vangelo secondo Luca.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:“ Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al Padre:
Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta.
E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni il figlio più giovane, raccolte tutte le sue
cose, partì per un paese lontano, e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso
tutto, in quel paese venne una grave carestia e cominciò a trovarsi nel bisogno.
Allora andò e si mise a servizio di uno di quei abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a
pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci, ma nessuno gliene dava.
Allora rientrò in se stesso e disse:
Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò
da mio padre e gli dirò: “ Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere
chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni”.
Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano, il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono degno di essere chiamato
tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
Ma il padre disse ai servi:
Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’ anello al dito e i calzari ai piedi.
Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto
ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.
E cominciarono a far festa.
Breve pausa di silenzio.
Canto
Dal Vangelo secondo Marco (10, 13-16)
In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.
Gesù, al vedere questo, si indignò e disse: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite,
perché a chi è come loro appartiene il Regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il Regno di Dio
come un bambino, non entrerà in esso.” E prendendoli fra le braccia, imponeva loro le mani e li
benediceva.
Breve pausa di silenzio.
Canto
Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12)
Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
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Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di
voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti
hanno perseguitato i profeti prima di voi.
Canto
Dal Vangelo secondo Luca (6,36-38)
Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro .Non giudicate e non sarete giudicati; non
condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona
misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate,
sarà misurato a voi in cambio».
Canto
Dal Vangelo secondo Matteo (6,25-33)
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il
vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro
celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate
per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico
che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più
per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo?
Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa
che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno
date in aggiunta.
Canto
PREGHIERA:
Signore, nostro Padre, tu hai fiducia in noi:
ci scegli come tuoi collaboratori e fai di noi
dei testimoni del tuo annuncio.
Nonostante la nostra debolezza e la nostra fragilità
Tu ti servi di noi per aprire il cuore di tutti alla tua Parola.
Donaci il tuo Spirito perché possiamo accogliere, comprendere,
vivere nella preghiera e nell’amore tutto quello che tu ci vorrai
insegnare nel corso di questo anno di catechismo.
Padre Nostro.
Canto finale
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