Io Credo in Dio
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Io Credo in Dio
Esercizi Spirituali Comunitari – Prima settimana Io Credo in Dio sottolinea le frasi che ti colpiscono di più ... Chi sono io per Dio? Dio mi pensa, mi plasma, mi fa respirare, sorridere, parlare con gli altri, con Lui. Dio non risparmia niente per sé. Non si risparmia. Io e gli altri non siamo "per caso" o "una delle possibili scelte". Dio mi chiama per nome. Proprio con me e con ciascuno di noi ha progetti. Nessuno di noi è un numero davanti a Dio. La mia storia può diventare la mia storia con Dio. Io e Lui nella stessa storia, con la stessa passione per l'uomo, con la stessa ostinazione per la salvezza di ogni uomo. Lutero: "Dio non ci ama perchè siamo buoni e belli. Dio ci rende buoni e belli perchè ci ama". Cosa significa credere? Credere è fidarmi di Qualcuno, dire sì alla chiamata di Uno che mi invita, mettere la mia vita nelle mani di un Altro. Dare il cuore a Dio. La fede è arrendersi, consegnarsi, abbandonarsi, non è possesso, garanzia, sicurezza. Crede chi afferma l'amore di Dio nonostante la non evidenza dell'amore, crede chi spera contro ogni speranza, crede chi accetta di crocifiggere le proprie attese sulla Croce di Cristo. S.Kierkegaard: "Credere significa stare sull'orlo dell'abisso oscuro e udire una voce che grida: Gettati, ti prenderò fra le mie braccia". Chi è Dio? Per il cristiano credere in Dio non significa semplicemente pensare che Dio esiste, ma è molto di più. È testimoniare con le labbra e con il cuore che Dio è Amore. Un Dio giudice che punisce può essere anche una divinità di fronte alla quale si voltano le spalle. Ma un Dio che dà la vita per noi sulla Croce è un Dio al quale non è più possibile dire di no. Noi crediamo in un Dio che si è fatto piccolo, abbandonato, per noi. In un Dio che non vuole farci paura, ma si mostra a noi con la tenerezza e la debolezza dell'amore. Dio non è solitudine. Dio è comunione di tre persone: l'Amante, l'Amato e l'Amore: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Kahlil Gibran: "Quando ami non devi dire: Ho Dio nel cuore; ma piuttosto: Sono nel cuore di Dio". 1 Esercizi Spirituali Comunitari – Prima settimana Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo Il Padre è l'Amante. Il Figlio è l'Amato. Lo Spirito Santo è l'Amore. Il Padre, l'Amante: è Lui che ci "contagia" l'amore. È Lui che inizia in noi quello che noi non saremmo capaci di iniziare. Il Padre ci rende capaci di amare: amati da Lui, cominciamo ad amare. Il Figlio, l'Amato: è colui che da sempre dice sì all'Amore, è obbedienza vivente all'Amore. Il Figlio ci "contagia" il lasciarsi amare, il ricevere l'amore, la gratitudine, l'accoglienza, l'umiltà. Non è divino solo l'amore: è divino anche il lasciarsi amare. Non è divina solo la gratuità: è divina anche la gratitudine. Non basta cominciare ad amare: occorre lasciarsi amare, diventare umili di fronte all'amore dell'altro. Lo Spirito Santo, l'Amore: è Lui che ci rende capaci di unità. Quando lo Spirito Santo entra in noi ci unisce in noi stessi, riconciliandoci, ci unisce a Dio e ci unisce agli altri. Quando ci saremo lasciati trasformare dallo Spirito Santo, non potremo più restare a guardarci negli occhi. Sentiremo il bisogno di uscire, di andare, di portare agli altri il dono dell'amore con cui siamo stati amati. A. de Saint-Exupéry: "Amare non significa stare a guardarsi negli occhi, ma guardare insieme verso la stessa meta". BRANI BIBLICI 5Gli apostoli dissero al Signore: 6"Accresci in noi la fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe. (Lc 17,5) 12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. (Gv 14,12-14) 19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: "Pace a voi!". 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi". 22Detto questo, soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". 24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: "Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno 2 Esercizi Spirituali Comunitari – Prima settimana dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo". 26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: "Pace a voi!". 27Poi disse a Tommaso: "Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!". 28Gli rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". 29Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!". 30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. (Gv 20, 19-30) se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! 3A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che 4fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture 5e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 6In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. 9Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è 1Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi con me. 11Dunque, sia io che loro, così ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel predichiamo e così avete creduto. (1 Cor quale restate saldi 2e dal quale siete salvati, 15,1-11) DOMANDE ➔Credi che Dio ti ama? ➔Tu sei fatto ad immagine di Dio: ➔Perchè credi in Dio? le caratteristiche di Dio sono ➔Quali sono le caratteristiche di anche le tue caratteristiche? Dio, secondo te? ➔La tua fede sta crescendo? ➔Perchè credi in Gesù? ➔Gesù: come fai ad incontrarlo? Gli esercizi spirituali si compongono di tre momenti: 1. La predicazione su un tema fornendo brani biblici e domande di riflessione. 2. Un momento di deserto fatto personalmente. 3. Un momento di condivisione sulle riflessioni fatte durante il deserto. Dedica mezz'ora della tua settimana a fare un momento di deserto, usando questa traccia. Il sabato prima di Pasqua ci sarà la possibilità di fare un momento di condivisione con gli altri delle riflessioni fatte durante i nostri momenti di deserto. Scrivi su un foglio le riflessioni che potrebbero essere un dono per gli altri. Le puoi condividere con i tuoi cari. 3 Esercizi Spirituali Comunitari – Prima settimana Come si fa il Deserto LA PREPARAZIONE DEL CUORE LA LECTIO DIVINA Fare un momento di raccoglimento prima di iniziare. Raccoglierci, far tacere i sensi chiudere gli occhi - per amare Dio. Mettersi davanti a Dio. Fare un atto di fede: "tu sei qui con me". Leggere il brano della Bibbia con calma, dopo essersi messi davanti a Dio. Se, ad un certo momento, si ha l'impressione che Dio prende l'anima, chiudere la Bibbia, stare con Lui, ascoltarlo, rispondergli, amarlo, adorarlo, chiedergli grazie. Poi si riapre la Bibbia e si legge ancora. Il deserto deve diventare un vero colloquio con Dio. Ci si sente ascoltati. Gli si parla, e tutta l'anima è presa da Lui. È come aprire una bottiglia di profumo che sparge la sua fragranza su tutta la giornata. Non è bene dilungarsi nel leggere, lasciandosi prendere dalla curiosità. Non sarebbe vero amore. 1. Scelgo un luogo raccolto. 2. Creo in me una grande calma e serenità interiore. 3. Mi ricordo della presenza di Dio con me ora. Sto per incontrare Dio in persona Dio è dentro di me Dio è felice che io sono quì per Lui Dio è mio papà, mi vuole tanto bene Dio è attentissimo alle mie richieste Dio ha cose importantissime da dirmi 4. Chiedo il dono dello Spirito Santo. Spirito Santo ti dono tutto quel che ho, tutti i miei desideri, che io desideri solo ciò che mi serve per fare la tua volontà, tutti i miei ricordi, che io ricordi solo ciò che mi serve per fare la tua volontà, tutti i miei progetti, i miei sogni, le mie intenzioni e le mie decisioni, che io faccia solo ciò che mi serve per fare la tua volontà, e le mie conoscenze, che io conosca solo ciò che mi serve per fare la tua volontà 5. Esprimo al Signore che cosa desidero ricevere 6. Mi rendo disponibile ad accettare comunque tutto ciò che Dio vorrà donarmi nella preghiera. 7. Mi metto in un atteggiamento di ascolto docile ed affettuoso. 8. Può essermi utile ripetere più volte con il cuore una breve preghiera. “Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me, peccatore” “Gesù, Salvatore, salvami” “Sei tu, Signore, l'unico mio bene" “Vieni, Signore Gesù” “Ti amo, Gesù” “Gesù” 1. Leggo e rileggo più volte il brano 2. Si può leggere con la matita in mano, sottolineando le parole che colpiscono. 3. Per capire meglio il brano posso farmi delle domande: Quali sono i personaggi? È un fatto o un discorso? Dove avviene? Perché avviene? Qual è il tema di questo passo? Quel è la frase più importante? Quale sono le parole più importanti? C’è qualcosa che vorrei capire meglio? 4. Non basta capire un brano della Bibbia, bisogna chiedersi "cosa dice a me?": Questo brano cosa mi dice di Dio, mi aiuta a conoscerlo meglio? Questo brano dice qualcosa alla mia vita? Cosa significa per me questo brano? Perché il Signore me lo dice oggi? Cosa cambia nella mia vita? Cosa devo fare? 5. A un certo punto deve nascere un dialogo con Dio. Parlo con Dio che mi ha parlato, gli racconto cosa ho pensato, cosa voglio esprimergli: ringraziamento; chiedere aiuto, forza, luce; affidargli la propria tristezza o gioia; decidere un passo da fare; ... In questo momento, quale preghiera vorrei rivolgere a Dio? 4