nel regno delle acque » l`oro dell`alveare

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nel regno delle acque » l`oro dell`alveare
IL MAGAZINE DI UN’AREA VACANZE SPECIALE IN ALTO ADIGE
CULTURA E TRADIZIONE
DA VEDERE
DA SAPERE
VIVERE LA NATURA
STORIA
ATTIVITÀ E MOVIMENTO
PIACERI
FAMIGLIA
EVENTI
» cultura alpina
Vivere in malga
» nel regno delle acque
Un‘escursione per famiglie fra le Cascate di Stanghe
» l’oro dell’alveare
Il meraviglioso mondo delle api da miele
RACINES
VAL RIDANNA
VAL RACINES
VAL GIOVO
VIPITENO
COLLE ISARCO
CAMPO DI TRENS
PRATI - VAL DI VIZZE
VAL DI FLERES
BRENNERO
ESTATE 2014
ESTATE 2014
(da sinistra) Josef Turin, Manuela Stuefer e Thomas Gschließer,
Associazioni turistiche Vipiteno, Colle Isarco e Racines
Cari lettori,
» premessa
la varietà è il pepe della vita! Una vasta rete di sentieri che si intrecciano sullo sfondo di una natura mozzafiato, persone dai mille
volti e antiche tradizioni, prodotti agricoli regionali ed una cultura
ricca di storia: ecco le caratteristiche che contraddistinguono la
vita alpino-mediterranea della nostra area vacanze.
Con grande piacere desideriamo accogliervi nel nostro viaggio di
scoperta, con il primissimo numero della nuova rivista SENTALP,
per “sentire le Alpi”. Venite a scoprire la nostra area vacanze in bici,
percepite la forza dell’acqua in montagna con tutti e cinque i sensi,
ascoltate le curiosità sugli abitanti di quest’area e incontrate le
persone che la rendono davvero speciale.
La nostra rivista semestrale (primavera-estate e autunno-inverno)
vi svelerà gli indirizzi segreti della nostra area vacanze che potrete
scoprire personalmente durante le vostre vacanze da soli, in
coppia, in famiglia o con i vostri amici. Il nostro programma per le
vacanze, completo di tutti gli eventi e le escursioni consigliate,
sarà il vostro fedele compagno di viaggio.
ALTO ADIGE
Vi auguriamo una piacevole lettura e, soprattutto, un buon soggiorno all’insegna della varietà nella nostra area vacanze!
Le Associazioni turistiche di Racines, Vipiteno e Colle Isarco
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ITALIA
AUSTRIA
Brennero
S. Antonio
Masseria
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S. Giacomo
Colle Isarco
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Colle Isarco
> Val di Fleres
> Brennero
Trens
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Vipiteno
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Prati
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Telves
Stanghe
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>16 | vivere sul ghiacciaio
Da sette estati Lukas Lantschner vive un’emozionante avventura in balia di ghiaccio, sole e vento.
Uno spaccato di vita quotidiana al Rifugio Cima
Libera, uno dei rifugi più alti delle Alpi dello Stubai.
>18 | il parco alta fune “skytrek” di vipiteno
In posizione ideale, ai margini della città di Vipiteno,
lo Skytrek offre la quintessenza dell’avventura per
tutti, su 9 percorsi differenti ed emozionanti.
>20 | prossima fermata: vipiteno
Per secoli Vipiteno è stata un’apprezzata tappa
intermedia per chi viaggiava verso il sud dell’Europa.
Storia del turismo a Vipiteno: un cammino non facile
verso un’ambita meta di vacanze.
>24 | a tu per tu con gli animali selvatici
Quali sono gli animali selvatici che vivono nei dintorni?
Com’è il misterioso ululato dei lupi? Il Museo provinciale della caccia e della pesca di Castel Wolfsthurn di
Mareta risponde a queste e a tante altre domande.
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>12 | nel regno delle acque
In milioni di anni, l’acqua del torrente di Racines, con il
suo fragore, gorgoglio, sussurrare e spumeggiare, si è
scavata un percorso attraverso la roccia. Le Cascate
di Stanghe: un’escursione per famiglie all’insegna
dell’avventura.
c
>06 | cultura alpina
Grande è lo stupore di chi scopre questa malga:
”È fantastico qui da voi!“ Pascolare la mucche, mungere e fare il formaggio. Vita da malgaro a Valmigna.
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Val Sarentino
Bolzano
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Racines
> Val Racines
> Val Ridanna
> Val Giovo
» orientamento
Vipiteno
> Città di Vipiteno
> Campo di Trens
> Prati
> Val di Vizze
Bressanone - Bolzano
>26 | l’oro dell’alveare
Per ottenere un chilogrammo di miele le api percorrono ben 150.000 chilometri, pari a tre volte
il giro dell’Equatore! Uno sguardo alla vita della
popolazione più operosa del mondo.
» indice
>28 | bici elettrica per la montagna
Negli ultimi anni la bici elettrica si è diffusa non
soltanto come “city bike”. In sella ad una robusta
mountain bike elettrica, nei tour alpini con salite
impegnative, anche i ciclisti del tempo libero
vivranno grandi avventure ed emozioni!
L’abbiamo testata per voi!
>32 | nobili distillati fra antiche mura
Occorre pazienza per solleticare il palato e scaldare l’anima con i nobili prodotti della distilleria di
grappe più a nord d’Italia. Nella sua Gratznhäusl,
Manfred Volgger fa rivivere quest’arte secolare,
donandole nuove interpretazioni eccelse.
>34 | una tappa intermedia che fu
Un tempo tutti seguirono le sue tracce: i coevi
dell’Ötzi, re, imperatori, pellegrini e mercanti.
L’antica strada del Passo del Brennero, da Gries
am Brenner a Vipiteno, vive ancor oggi.
>38 | eventi e suggerimenti
Concerti e mostre, feste e mercati, sport e intrattenimento: tutti gli appuntamenti e gli indirizzi
sono riportati alle pagine 38 e 39.
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Un tempo le erbe aromatiche ed officinali
costituivano l’unico rimedio a disposizione
dell’uomo per combattere malattie e lesioni.
Tuttavia, nel corso dei secoli, molte conoscenze
in materia sono cadute nell’oblio.
Oggi le erbe vivono una rinascita.
L’uomo moderno è tornato a considerare ciò
che è naturale e si affida ai poteri della natura.
La maggior parte delle erbe coltivate e selvatiche non stuzzicano soltanto gli occhi e
il palato ma giovano anche alla salute fisica
e mentale. Volete sapere quali erbe fanno al
caso vostro? Spesso basta solo guardare fuori
dalla finestra. Perché, come dice un proverbio,
le erbe di cui hai bisogno nella vita crescono
proprio davanti a casa!
Giardini Aromatici Wipptal | © Foto www.biowipptal.it
»La farmacia delle
erbe officinali
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» cultura alpina
vivere in malga
Testo Renate Breitenberger Foto Associazione turistica Vipiteno | Michael Mair | Fam. Ralser
Ogni estate tre famiglie di malgari gestiscono
il pittoresco villaggio sull’Alpe di Valmigna.
Una vita scandita da lavoro, riposo, mungitura
e l’arte di fare il formaggio:
una vita che riavvicina l’uomo a se stesso.
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Fra le aspre Cime Bianche di Telves, Monte Cavallo, Monte Velo e il Giogo di Flanes si apre e si
chiude una vallata lunga e stretta: la Valmigna.
Al centro della vallata si trova a 1.500 metri
d’altitudine il villaggio di Valmigna, costituito da una
manciata di malghe e stalle, con muri in pietra e sovrastrutture in legno, tetti di tegole grigie e piccole
finestre con magnifici gerani in fiore.
In una di queste malghe vivono e lavorano Floragunde e il marito Peppi Ralser. Sin da quando aveva
16 anni, Floragunde trascorre ogni estate in malga,
suo marito sin dall’infanzia. ”Non potremmo immaginarci una vita senza la malga”, racconta Floragunde,
”anche se richiede tanto lavoro.”
Alla malga di Valmigna il lavoro vanta una lunga
tradizione. Da oltre 150 anni quassù si fanno burro
e formaggi. Già a metà del 19° secolo gli abitanti
della città di Vipiteno solevano giungere attraverso
il Monte Cavallo nella Valmigna per riempire gli zaini
con il noto “formaggio grigio di Valmigna”. Molti degli antichi secchi e forme in legno per il burro e delle
cisterne per formaggio in rame con cui venivano
fatti i prodotti, esistono ancora oggi.
E buona parte di essi sarebbero ancora funzionanti
se non avessero dovuto cedere il posto alle cisterne
in acciaio inox. Le severe norme d’igiene non si
fermano nemmeno più ai limiti del bosco!
Insieme alle cisterne per il formaggio sono state
modernizzate anche alcune parti dell’una o dell’altra
malga, sebbene l’antico fascino della malga sia
percettibile ancor oggi.
Ben 200 mucche e vitelli delle razze Simmental,
Grigia, Bruna e Frisona, trascorrono le loro vacanze
estive alla malga di Valmigna, brucando su e giù
per i pascoli da mattina a sera. Non lontano da loro
crescono tappeti di rose alpine, pini mughi e larici
secolari. Ciò di cui si ciba il bestiame a Valmigna rende il latte nutriente, e lo si percepisce anche quassù.
Proprio come un tempo, i tre malgari di Valmigna
delle malghe Jörgnerkaser, Walterkaser e Baronkaser, sanno come utilizzare il latte fino all’ultima goccia. Da 15 litri di panna scremata si ottengono circa
dieci chili di burro. La panna viene sbattuta in secchi
fino a diventare burro e sciacquata più volte con
acqua fresca, quindi pressata in forme e conservata
in frigo o nel freezer.
Dal latte magro acido che avanza dopo la produzio-
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ne del burro, si ottiene non soltanto il latticello ma
anche il “Graukäse”, il caratteristico formaggio grigio
dal sapore speziato e acidulo. ”Fare il Graukäse è
semplice“, ammette Floragunde. Un po’ di maestria
però ci vuole; non a caso, la malga di Valmigna ha
vinto diversi premi alle degustazioni di formaggi di
ESTATE 2014
Floragunde Ralser: ”Fare il
Graukäse è semplice”.
Sin da piccolo, Peppi Ralser
ha imparato dalla madre a
fare il formaggio.
Burro, formaggio, yogurt:
proprio come un tempo,
i malgari di Valmigna sanno
come utilizzare il latte fino
all’ultima goccia.
malga. Innanzitutto il latte magro viene riscaldato
in una cisterna, quindi viene fatto raffreddare; la
“Tschotte” (ricotta) che ne risulta viene scremata
e pressata attraverso un colino, fatta asciugare,
mescolata con sale e pepe, pressata in una forma
e conservata su tavole di legno per una settimana.
Grazie al suo basso contenuto di grassi (max. 2%),
il Graukäse viene considerato un formaggio molto
salutare. Inoltre è completamente privo di caglio,
caratteristica comune a pochissimi tipi di formaggi.
Il caglio nasce da enzimi presenti nello stomaco di
giovani vitelli per far coagulare il latte.
Dal latte vaccino non si ottiene soltanto il formaggio da taglio, bensì anche lo yogurt. Ecco come si
fa in un batter d’occhio: far bollire il latte fresco sul
fuoco, farlo raffreddare a bagnomaria a 46 gradi,
aggiungere colture di acido lattico, tenere coperto
per una notte ... e lo yogurt è pronto: naturale, privo
di aromi aggiunti, zucchero e conservanti. 
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alimenti per ben due ore.
Alla malga di Valmigna vengono utilizzati persino
I malgari amano la loro malga, anche se il lavoro di
i residui della lavorazione del formaggio (siero di
giorno non ha mai fine: sveglia alle quattro e mezza,
latte) che, ad esempio, vengono dati come mangime
mungitura delle mucche, rimozione del letame, fuoai maiali nella stalla, i quali a loro volta vengono
riuscita delle mucche, lavorazione del latte. A partire
trasformati in salsicce e speck durante l’autunno.
dalle undici e mezza segue
“Da noi“, afferma Florail pranzo per gli ospiti
gunde, ”tutto ciò che si
»Da noi, tutto ciò che si mangia
giornalieri e il lavaggio
mangia è fatto in casa”.
è fatto in casa.«
delle stoviglie; dopodiché
Floragunde porta i capelli
avanza mezzora per il riposo, sempre che non vi sia
corti e indossa un grembiule blu sui fianchi, jeans e
da cercare una mucca dispersa sui vasti prati dell’alscarpe da ginnastica. Il suo menù propone merende
peggio o soccorrerne una che si è rotta una zampa
al tagliere, gulasch, canederli, pasta, frittate e uova
o è precipitata da una roccia. ”A volte“, spiega Floraall’occhio di bue. Mancano i würstel con patatine
gunde, ”il bestiame non sa dov’è di casa.” Di ritorno,
fritte. ”Perché questi piatti non hanno nulla a che
fino alle 21.00 si preparano i canederli o lo strudel di
vedere con una malga.” Anche la maggior parte degli
mele per il giorno dopo.
ospiti la pensa così.
Alzare steccati, pascolare le mucche, mungere,
Per la coltivazione di verdure, invece, la malga di
fare il formaggio, percepire il proprio corpo... Molti
Valmigna si trova troppo in alto. Poiché l’insalata
escursionisti che passano per la malga di Valmigna,
necessiterebbe di settimane per trasformarsi in un
dicono ai malgari: ”È fantastico qui da voi!“ Secondo
folto cespo, i malgari si limitano ad erbe facili da
Floragunde, la malga influisce sull’uomo, infondencoltivare, come l’erba cipollina davanti a casa. Gli altri
dogli equilibrio, rendendolo più soddisfatto, avvicialimenti li acquistano in valle e li trasportano quassù
nandolo persino un po’ di più a se stesso.
con le loro jeep.
Floragunde lo percepisce su se stessa, ma anche
Prima che venisse costruita la strada forestale
sui propri ospiti, i quali, anche quando i canederli ci
di Mazzes sopra Vipiteno attraverso il bosco di
mettono un po’ di più a bollire in pentola, aspettano
conifere, i malgari dovevano trasportare a piedi i loro
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pazienti, osservano nel frattempo la natura e ascoltano i campanacci delle mucche. Chissà, forse dopo
essersi rifocillati, vien loro voglia di salire sulle Cime
Bianche di Telves o di dare un’occhiata alle forcelle
“Lotterscharte” e dei Buoi.
È proprio vero, Floragunde non potrebbe mai
immaginarsi una vita senza la malga... Ma nemmeno
una vita soltanto in malga. In effetti, ammette, ha
bisogno di entrambe le cose: della vita in valle e della solitudine in montagna. Quando i pascoli iniziano
a fiorire, il suo cuore la spinge a venire quassù, e
quando l’erba sui pascoli comincia a diradarsi, il suo
desiderio è quello di scendere a valle. Un tempo, agli
inizi dell’estate, venivano condotte a piedi intere
mandrie di mucche con campanacci al collo. Oggi ci
sono i trattori a portarle al pascolo e poi di nuovo a
valle. Una vera e propria transumanza antica ha luogo ad una manciata di chilometri da qui, a Masseria
in Val Ridanna, dove a fine settembre circa 2.000
pecore e 100 mucche, riccamente addobbate con
ghirlande di fiori, corone e campane, scendono dal
pascolo e ritornano nelle loro stalle per trascorrervi
l’inverno. Chissà che la tradizione della transumanza
non ritorni prima o poi anche in Valmigna! a
» Sentiero Dolomieu
Il sentiero didattico delle sei malghe da Monte
Cavallo a Ladurns offre impressioni straordinarie della geologia, della fauna e della flora e una
magnifica vista sul Tribulaun della Val di Fleres,
dove nel 18° secolo Deodat de Dolomieu scoprì
la dolomia.
Punto di partenza: Stazione a monte dell’ovovia
di Monte Cavallo, stazione a monte della seggiovia
di Ladurns o malga Allriss (raggiungibile da
S. Antonio, Fleres)
Percorso: sentiero ben segnalato dalla malga
Buoi alla Kuhalm, stazione a monte di Monte
Cavallo, malga di Valmigna, rifugio Ladurnerhütte
fino alla malga Allriss
Lunghezza percorso: 15 km
Dislivello: 500 m
Tempo di percorrenza: 5 – 6 ore
Difficoltà: facile-media
Punto più alto: 1.860 m
» Sentiero delle malghe di Racines
Sette magnifiche malghe in un’unica giornata
Punto di partenza: Strada del Passo Giovo
(in alternativa: stazione a monte di Racines
o malga Klamm)
Percorso: Sentiero n. 19 verso la malga Calice, proseguendo per le malghe Rinneralm, Wasser-
falleralm e Saxnerhütte. Sul segnavia 19 A si
procede per la malga Äußere Wumblsalm, poi per
la Innere Wumblsalm (n. 15) e la malga Klamm.
Seguendo il sentiero segnalato n. 12 si scende verso il borgo di Vallettina (Flading).
Lunghezza percorso: 10 km
Dislivello: 280 m - T
empo totale di percorrenza: 4 – 5 ore (percorso circolare) - Difficoltà: facile - Punto più alto: 1.925 m
Malghe con ristoro e rifugi con alloggi
> Val Giovo Bergalm, Bärnfiecht Alm
> Racines Äußere Wumblsalm, Innere
Wumblsalm, Kalcheralm, Klammalm, Rinneralm,
Bergrestaurant Rinneralm, Saxnerhütte, Wasserfalleralm
> Ridanna Aglsbodenalm, Aglsalm, Äußere
Wurzeralm, Innere Wurzeralm, Jogilealm/
Schneideralm, Moarerbergalm, Mortalm, Obere
Gewingesalm, Prischeralm, Seeberalm, Stadlalm,
Staudenbergalm, Valtiglalm
> Telves Freundalm, Ochsenalm, Kuhalm
> Vipiteno Rifugio Vipiteno, Albergo Furlhütte,
Rifugio Genziana, Rifugio Stern, Walterkaser,
Jörgnerkaser, Baronkaser, Roßstodl
> Prati/Val di Vizze Prantneralm,
Malga Riedberg
> Campo di Trens Albergo
Alpenrosenhof, Malga Simile-Mahd,
Kaspererhof, Malga Pontelletto
> Val di Fleres Malga Allriss,
Rifugio Stella Alpina, Ladurnerhütte,
Malga Buoi
> Brennero/Zirago
Rifugio Genziana
> Colle Isarco
Rifugio Cima Gallina
KULTUR & TRADITION
SEHENSWERTES
WISSENSWERTES
NATURERLEBNISSE
GESCHICHTE
AKTIV
GENUSS
FAMILIE
HIGHLIGHTS
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ESTATE 2014
» nel regno delle ac
Un’escursione per famiglie tra le Cascate di Stanghe
Testo Barbara Felizetti Sorg Foto Associazione turistica Racines
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L’acqua è l’elisir di lunga vita cui vengono attribuite molte proprietà. Le Cascate di Stanghe,
considerate una delle più belle gole percorribili
delle Alpi, sono la testimonianza di come, in
milioni di anni, l’acqua sia riuscita a scavarsi
un percorso nella roccia con la sua potenza
ancestrale.
cque
Adagiato su un letto di purissimo marmo bianco
apprezzato dai marmisti di tutto il mondo e scintillante in superficie di svariate tonalità di verde, il
Rio Racines, in genere pacato, si trasforma qui in un
torrente assai impetuoso.
Fra gorgoglio e fragore, spruzzi e schiuma, danzano
i raggi di sole nella nebbiolina delle cascate, spezzati
nei milioni di riflessi della tavolozza dell’arcobaleno.
E nella “chiesetta”, un gigantesco imbuto di roccia,
l’acqua precipita verticalmente in profondità.
Già oltre un secolo fa gli uomini erano attratti dal
carattere selvaggio e indomato della natura. Tra il
1893 e il 1895 la sezione del club alpino di Vipiteno realizzò un percorso attraverso le Cascate di
Stanghe che furono inaugurate nel 1896 e ribattezzate “L’Orrido dell’Imperatore Francesco Giuseppe”
nel 1898, in onore del famoso committente. Nei
caldi mesi estivi i numerosi turisti che all’epoca
alloggiavano soprattutto in Val Ridanna e che 
CULTURA E TRADIZIONE
DA VEDERE
DA SAPERE
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FAMIGLIA
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Nel gigantesco
imbuto di roccia, l’acqua
precipita verticalmente
in profondità.
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tentavano di spingersi fino al Ghiacciaio di Malavalle,
trovavano refrigerio fra le cascate. Su quanti fossero effettivamente, si soleva discutere già allora.
Nessuno sa con certezza se fossero in 10.000 o
persino in 25.000 i visitatori che attraversarono
la gola soltanto nei primi tre anni. In ogni caso,
si trattò certamente di uno spettacolo naturale
mozzafiato di prim’ordine. Più tardi il percorso fu
abbandonato al degrado, e soltanto nel 1961
l’associazione di “abbellimento” di Racines effettuò
dei lavori di ripristino.
Oggi il percorso sicuro, facilitato da passerelle,
scalette e ponti, si snoda fra le avventurose Cascate
di Stanghe fino a giungere nel cuore della gola dove
si schiude uno spettacolo naturale mozzafiato.
Non dimenticate delle buone scarpe e la macchina
fotografica: con un po’ di tempo a disposizione,
l’escursione si rivelerà un’avventura emozionante
per tutta la famiglia! a
» informazioni
Punto di partenza: Stanghe
Lunghezza: 2,5 km
Dislivello: 175 m
Tempo di percorrenza: circa 1 ora di salita alla gola, circa 30 – 45 min.
per la discesa
Orari di apertura: Da inizio maggio a inizio
novembre, tutti i giorni ore 9.30 – 17.30
(luglio e agosto 9.00 – 18.00)
Gite consigliate
> Chi è attratto da cascate impetuose e ruscelli
montani rumoreggianti, potrà scegliere fra diverse altre attrazioni di questo genere. A partire dal
fondovalle di Ridanna, in circa 45 minuti, attraverso
il sentiero n. 9 fra boschi all’ombra, si raggiunge la
gola Burkhardklamm, aperta nel 1899, che con la
sua straordinaria bellezza naturale invita a salire ancora fino ai rifugi d’alta quota nelle Alpi dello Stubai.
> Anche il fondovalle di Fleres offre un incantevole
spettacolo di torrenti impetuosi che precipitano fino
a valle. Altro spettacolo naturale mozzafiato è dato
dall’“Inferno”, dove il Rio Fleres si è scavato un percorso profondo nella roccia. Quando fuma dall’Inferno, ovvero quando il vento fa innalzare la nebbiolina
di vapore acqueo, si dice che in montagna farà bello
(da S. Antonio, sentiero n. 6).
> Una facile escursione per famiglie con uno spettacolo imperdibile a destinazione si snoda lungo
il sentiero n. 9, da S. Giacomo in Val di Vizze fino
alla Cascata Moaßl. Raggiungibile in 1,5 ore con
dislivello minimo, la cascata proclamata monumento
naturale è una meta escursionistica assai apprezzata.
> Il Sentiero dell’acqua a Vipiteno (dalla stazione
a monte di Monte Cavallo fino a Vipiteno), con le sue
stazioni interattive ed un parco giochi con l’acqua
per bambini.
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» vivere sul
ghiacciaio
Uno spaccato di vita quotidiana al Rifugio Cima Libera
Testo Renate Breitenberger Foto Albert Backer | Rifugio Cima Libera
Lukas Lantschner sa di cosa parla. Da sette estati
Lukas, nativo di Collepietra, gestisce il Rifugio
Cima Libera sul Ghiacciaio di Malavalle nelle Alpi
dello Stubai e vive un’avventura “da brivido” a
3.145 metri d’altitudine.
La prima sfida si presenta a metà giugno, quando
occorre spalare lo strato di neve alto un metro che
ricopre il rifugio. Nel frattempo Lukas, elettricista
diplomato, si è abituato a spalare la neve per tutto il
giorno, e anche a lavorare quotidianamente per 20
ore. Alle 5.00
la squadra del
»Con una superficie di 6,2 chilometri quadrati
rifugio prepara
e uno spessore di 250 metri, il Malavalle è
la colazione per
il ghiacciaio più grande dell’Alto Adige.«
i primi alpinisti
che risalgono il Pan di Zucchero, la Cima di Malavalle
e il Capro. Alle otto e mezza si pulisce, si lavano le
stoviglie, si fanno le camere, mentre alle dieci e mezza si controllano i macchinari. Nel frattempo l’altra
affittuaria Heidi von Wettstein e la sua squadra preparano il pranzo con gli alimenti fatti arrivare da un
Rifugio Cima Libera sul
Ghiacciaio di Malavalle
16
elicottero. Verso le 15.30 giungono nella stube i primi
escursionisti del ghiacciaio provenienti dalla valle di
Ötz o dello Stubai, da Ridanna o dalla Val Passiria; la
cena è servita alle 18.30. Quando l’ultimo alpinista si
corica, il più delle volte è già scoccata la mezzanotte.
Ghiaccio, sole e vento circondano il Rifugio Cima
Libera, fornendogli anche energia: da una vicina
spaccatura del ghiacciaio viene pompata dell’acqua
potabile fino al rifugio, mentre la corrente proviene
da un impianto fotovoltaico installato sul tetto e da
una ruota eolica.
Libertà senza confini, lontani dalla civiltà, una vita
all’insegna della semplicità: anche quassù, sopra le
nuvole, l’atmosfera può essere maledettamente
romantica. Talvolta però Lukas, padre di tre figli, si
sente come su un’isola deserta. La vita quotidiana
si svolge quasi esclusivamente su qualche centinaia
di metri quadri. Salire da soli e senza fune sui monti
in alta quota per prendere una boccata d’aria fresca
è troppo pericoloso. ”L’uomo non è fatto per vivere
quassù“, afferma Lukas. Il suo volto è segnato dal
ESTATE 2014
sole e dal vento ed è nascosto da un paio di occhiali
da ghiacciaio. A queste altezze le ferite e i raffreddori
impiegano del tempo a passare; talvolta anche l’aria
pungente crea problemi a lui e ai suoi collaboratori.
Assieme al Rifugio G. Biasi al Bicchiere, il Rifugio Cima
Libera, costruito nel 1891 dalla sezione di Teplitz
del club alpino tedesco (DAV), è uno dei cinque rifugi
delle Alpi orientali raggiungibili soltanto a piedi attraverso un ghiacciaio. Dal rifugio si snoda l’imponente
Ghiacciaio di Malavalle: con una superficie di 6,2
chilometri quadrati e uno spessore di 250 metri, il
ghiacciaio più grande dell’Alto Adige. In occasione
dell’Ice Parade, la gara di arrampicata su ghiaccio che
si tiene ogni anno all’inizio di agosto, c’è chi ammira il
ghiacciaio dall’interno: l‘obiettivo è quello di entrare
in un crepaccio laterale con l‘uso di attrezzature da
ferrata su corda fissa, superare la parete ripida e dopo
un tiro di corda tornare alla luce del sole dall’uscita
simile ad un camino. In alcune giornate, racconta
Lukas, il crepaccio non è altro che un buco buio e
gocciolante che torna poi a risplendere all’interno
fra mille sfumature bianco-blu. Può darsi che sia la
sfida a richiamare sempre numerosi gli arrampicatori
nel mondo del ghiacciai della Val Ridanna. “Qualcuno
ha già osato spingersi oltre i propri limiti e chi ci è
riuscito, irradia un’impareggiabile soddisfazione”,
afferma Lukas. Sono questi fra i momenti più belli che
il gestore ha vissuto finora quassù. a
Lukas Lantschner e Heidi von
Wettstein sorridenti davanti
al Rifugio Cima Libera
» informazioni
I ghiacciai della Val di Vizze
>In Val di Vizze troneggia nel cuore del bacino
glaciale il Rifugio Gran Pilastro da cui si gode una
splendida vista sui ghiacciai della Zillertal. Il rifugio
fu inaugurato nel 1986 dalla sezione di Vipiteno
dell’AVS sul versante meridionale del Gran Pilastro.
Il Gran Pilastro (3.510 m) è la cima più alta delle Alpi
della Zillertal. A nord e a est è circondato dal
Schlegeiskees, il più grande ghiacciaio dell’area, a
sud dal Gliederferner e a ovest dal Weißkarferner.
Salita dalla Val di Vizze: In auto fino al terzo
tornante della strada che porta al Passo di Vizze
(possibilità di parcheggio). Seguire il sentiero n. 1
verso i masi di Sottomonte e risalire la valle fino
al Rifugio Gran Pilastro, circa 3 ore, 992 metri di
dislivello. Punto di partenza per itinerari d’alta
quota su Gran Pilastro, Hintere Weißspitze, Cima
Grava, Rifugio Ponte di Ghiaccio.
Contatto: Tel. +39 0472 646071,
www.hochfeilerhuette.it
Orari di apertura: da giugno a ottobre
Salita da Ridanna: Sentiero n. 9 dal Museo
delle Miniere di Masseria (1.426 m) passando
per il Rifugio Vedretta Piana e il Rifugio Vedretta
Pendente. Dalle rocce del ”Bicchiere“, salita verso
il Rifugio G. Biasi al Bicchiere (3.195 m), il rifugio
più alto dell’Alto Adige, oppure attraversamento
del ghiacciaio fino al Rifugio Cima Libera.
Dislivello: 1.700 m, tempo di percorrenza: 7 ore
Rifugio Cima Libera: Tel. +39 329 2346943,
+43 699 18678965, www.muellerhuette.eu
Orari di apertura: Da metà giugno a metà
settembre
Rifugio G. Biasi al Bicchiere:
Tel. +39 0472 656377, +39 348 6005734,
[email protected], www.becherhaus.com
Orari di apertura: Da fine giugno al 20 settembre
Rifugi
> Ridanna
Rifugio Vedretta Piana (2.254 m),
Rifugio Vedretta Pendente (2.586 m),
Rifugio G. Biasi al Bicchiere (3.195 m),
Rifugio Cima Libera (3.145 m)
> Fleres
Rifugio Cremona alla Stua (2.423 m),
Rifugio Calciati al Tribulaun (2.369 m)
> Area Vipiteno/Val di Vizze
Alpenrosenhof/Passo Pennes (2.215 m),
Rifugio Europa/Venna alla Gerla (2.693 m),
Rifugio Passo di Vizze (2.276 m),
Rifugio Gran Pilastro (2.710 m)
Rifugio Cima
Libera
Rifugio G. Biasi
al Bicchiere
Rifugio Gran
Pilastro
CULTURA E TRADIZIONE
DA VEDERE
DA SAPERE
VIVERE LA NATURA
STORIA
ATTIVITÀ E MOVIMENTO
PIACERI
FAMIGLIA
EVENTI
17
SOMMER 2014
» Signor Trenkwalder, qual è stata
l’idea alla base della realizzazione del
parco?
Peter Trenkwalder SKYTREK è un parco
avventura ancora ai primi passi che crescerà e
si svilupperà insieme e in linea con le esigenze dei
nostri ospiti. Per noi rappresenta anche un palcoscenico per eventi futuri nell’ambito dell’arte, della
musica, della formazione ecc. Il parco è all’insegna
della filosofia della partnership di cui fanno parte,
come “padrini del percorso”, SALEWA, il marchio di
attrezzatura per la montagna, la LATTERIA VIPITENO, PREFA (“Il tetto resistente come un toro”),
WOLF SYSTEM, lo specialista nella costruzione di
prefabbricati e la rock band FREI.WILD.
» Dove si trova lo SKYTREK e quant’è grande il
parco?
PT Un punto forte dello SKYTREK è la sua posizione ideale ai margini settentrionali di Vipiteno,
direttamente presso la stazione degli autobus. Le
linee pubbliche dei bus garantiscono il collegamento
» born to climb
Intervista a Peter Trenkwalder, fondatore e gestore di SKYTREK
Testo Karl Polig Foto SKYTREK | Stefano Orsini
con tutte le valli laterali; a bordo del Citybus i nostri
clienti possono partire comodamente dalla stazione
ferroviaria e farvi anche ritorno. Il parco stesso si
trova all’interno di un ampio bosco di circa 10.000 m².
Per me era importante che il bosco avesse un
“buono spirito”. Soltanto dopo averlo fatto agire su
di me per molte ore in solitudine, abbiamo optato
definitivamente per questo luogo.
» Quali sono i percorsi proposti e in che cosa si
differenziano?
PT Lo SKYTREK vanta complessivamente 9 percorsi
con svariate altezze e difficoltà. I primi due sono
percorsi introduttivi, il terzo è per i bambini e con gli
18
ESTATE 2014
altri si punta in alto! Giallo, verde, rosso, blu, nero e la
Flying Fox sono i successivi. Io stesso mi sono reso
conto che se si vogliono affrontare tutti i percorsi, si
arriva allo stremo delle forze.
» Per quali target di persone è adatto il parco?
PT I nostri gruppi target sono le famiglie, i bambini
e i ragazzi, le scuole e altri gruppi di persone. In linea
di massima SKYTREK è comunque adatto a tutti.
Andiamo particolarmente fieri delle possibilità che
possiamo offrire alle persone disabili. Lo scorso
anno ne abbiamo avuto alcune, ed è stato fantastico vedere come esse hanno superato le sfide con il
nostro aiuto.
» In che modo è garantita la sicurezza dei
visitatori?
PT I nostri dispositivi di sicurezza sono concepiti in
maniera simile a quelli dell’arrampicata. La differenza significativa consiste però nel fatto che i
nostri moschettoni doppi non si riescono ad aprire
contemporaneamente. Un moschettone deve
essere sempre agganciato e chiuso, prima che si
possa sganciare il secondo moschettone. È una
caratteristica che offre la massima sicurezza; in
questo modo i nostri ospiti possono concentrarsi
completamente sull’arrampicata.
» Come si svolge una visita al parco alta fune?
PT Dopo un cordiale benvenuto si indossano imbragatura, casco e dispositivo di sicurezza. Le nostre
guide addestrano poi il visitatore nel percorso
introduttivo. Si imparano le regole del gioco e la
tecnica dei dispositivi di sicurezza. Poi si può iniziare.
Ognuno può arrampicarsi autonomamente lungo
il percorso finché non si stanca. In casi eccezionali
alcuni ospiti chiedono
di essere accompagnati
»Andiamo particolarmente fieri
da un istruttore.
delle possibilità che possiamo
Da noi infatti è posoffrire alle persone disabili. «
sibile prenotare degli
istruttori. Tuttavia, è molto più bello affrontare le
sfide da soli! a
» contatto
E-Mail: [email protected], Tel. +39 345 8652530
www.skytrek.it
Tutti gli eventi e altre manifestazioni su
Facebook.
www.facebook.com/skytrek
Parco avventura di Ladurns
Gli appassionati dell’arrampicata potranno
cimentarsi con entusiasmo anche nel Parco
avventura di Ladurns.
Fleres/Ladurns, 39041 Colle Isarco
Tel. +39 349 4590608
[email protected], www.euralpin.com
Orari di apertura:
lunedì ore 14.00 - 17.00, luglio e agosto tutti i
giorni ore 9.00 - 12.00 e 14.00–17.00,
sabato giorno di riposo.
Possibili aperture straordinarie su richiesta!
CULTURA E TRADIZIONE
DA VEDERE
DA SAPERE
VIVERE LA NATURA
STORIA
ATTIVITÀ E MOVIMENTO
0PIACERI
FAMIGLIA
EVENTI
19
ESTATE 2014
» prossima ferma
Turisti da tutto il mondo alla scoperta della città
Testo Barbara Felizetti Sorg Foto Associazione turistica Vipiteno | WippMedia Srl
“A Vipiteno nulla di nuovo”. Questo era il triste
verdetto quando si discuteva del necessario
sviluppo economico della città dei Fugger, un
tempo così fiorente. Tuttavia, la situazione mutò
verso la fine del 1800, quando il proverbiale
“tappeto rosso” venne steso sempre più spesso
per accogliere i turisti alla ricerca di riposo.
Quando nel 1867, dopo soli tre anni di lavoro, fu
inaugurata la ferrovia del Brennero progettata
dall’Ing. Karl von Etzel su incarico della k. k. Südbahngesellschaft, nessuno presumeva che con
quest’ “opera maestra dell’ingegneria” sarebbero
state gettate le basi di un boom economico impressionante. Ora era possibile varcare il Brennero, il più
20
basso fra tutti i passi alpini, in maniera ineguagliabilmente più rapida e soprattutto senza fatica.
Molte località lungo la via del Brennero, da secoli il
collegamento principale fra nord e sud, beneficiarono del nuovo mezzo di trasporto. Mentre da un lato
Colle Isarco divenne ben presto un’esclusiva località
di cura, nota in tutto il mondo, con un intenso viavai
dell’alta società del tempo, dall’altro numerosi turisti
alla ricerca di avventure in alta quota si recavano in
massa in Val Ridanna. Intere compagnie appassionate di viaggi, provenienti non solo dalle città del
vasto impero asburgico e dell’impero tedesco, bensì
anche da tutte le parti d’Europa e oltre, uscivano
dalle città per andare alla scoperta di una natura
romantica e incontaminata, per cacciare sulle cime
ESTATE 2014
delle Alpi dello Stubai ancora inesplorate, passeggiare in tranquillità respirando l’aria frizzantina di
montagna o abbandonarsi alle proprietà benefiche
dell’acqua. A Vipiteno invece la tendenza fu dapprima inversa.
Eppure il turismo non era affatto sconosciuto ai
vipitenesi. Quanti viandanti vi fecero sosta lungo
il loro cammino verso sud? Chi mai si fermò qui per
riprendersi dopo aver attraversato non senza fatica
il Passo del Brennero? Riposo, abbeveraggio dei
cavalli, riparazione del carro ... Ma trascorrere le vacanze proprio a Vipiteno, che ancora rimpiangeva la
ricca benedizione medievale derivatale dalle miniere
dei dintorni? ... Difficile. Ancora una volta, Vipiteno si
prestava soltanto ad essere una tappa intermedia.
Ciò che per Colle Isarco e Ridanna si trasformò ben
presto in un vero e proprio miracolo economico, per
Vipiteno fu quasi un incubo.
Il successo economico della città svaniva per così
ata: vipiteno
dire nelle caldaie delle
pesanti locomotive a
vapore che sbuffavano
senza prender fiato
attraverso il Brennero.
Qui si percepirono
chiaramente le 
CULTURA E TRADIZIONE
DA VEDERE
DA SAPERE
VIVERE LA NATURA
STORIA
ATTIVITÀ E MOVIMENTO
PIACERI
FAMIGLIA
EVENTI
21
ESTATE 2014
Parkhotel Stötter, 1913
22
conseguenze negative che comportò la ferrovia
del Brennero. Tutti i trasporti ne risentirono e con
essi tutti gli artigiani che ne ricavavano la maggior
parte del loro guadagno, come ad esempio i fabbri e
i carrai, e che improvvisamente si ritrovarono a lottare per la mera sopravvivenza, così come il settore
alberghiero. In un primo tempo, Vipiteno fu dunque
ignorata dai tanto agognati ospiti. Sotto vari
aspetti la città si trovò ad affrontare gravi problemi:
molte cantine erano sommerse d’acqua a causa del
crescente livello delle acque freatiche, mentre da
tempo la palude a sud di Vipiteno aspettava di essere bonificata una volta per tutte. E come se non
bastasse, solo pochi mesi dopo l’inaugurazione della
linea ferroviaria, prese fuoco la guglia della Torre
delle Dodici, il simbolo della città visibile d’ogni dove.
Tutto sembrava tendere al peggio.
Tuttavia alcuni uomini intraprendenti dell’associazione locale
di “abbellimento” non si fecero
abbattere e resero grande
onore al nome dell’associazione.
Piantarono alberi, collocarono
delle panchine, montarono nuove
lanterne, ripararono i ponti arrugginiti e fecero rimuovere i mucchi
di letame maleodorante dai vicoli
della città. Finalmente fu iniziata
la bonifica della palude e dato il via
alla fornitura di acqua potabile alla
città. In breve, essi erano decisamente intenzionati a migliorare l’aspetto della
città e a renderla complessivamente più attraente.
Fu pubblicata persino una guida della città in cui
Konrad Fischnaler esaltò le attrazioni e i vantaggi
della città.
E, guarda caso, il successo non si fece attendere a
lungo. Se ancora nel 1880 Vipiteno poteva contare
circa 100 ospiti, 15 anni più tardi furono già 1.837,
attorno al 1901 oltre 2.000; nella stagione estiva
del 1910, dal 1° maggio al 1° ottobre, furono infine
ben 4.309 i turisti che scelsero Vipiteno quale
località di soggiorno.
Quando nel 1897 giunse anche la corrente elettrica, per la fiorente cittadina montana sembrò iniziare
una nuova era. Già un anno prima l’albergatore Karl
Stötter, il cui lavoro a Vipiteno fu caratterizzato da
un importante spirito pionieristico, aveva illuminato
il proprio albergo alla stazione grazie a 350 lampadine e lampade ad arco; la stampa dell’epoca ne
parlò affascinata, raccontando di come “al bagliore
della luce elettrica la sala da pranzo assumeva un
aspetto quasi fiabesco”.
E luce fu finalmente a Vipiteno! Gli anni magri erano
ormai passati, i turisti non passavano soltanto
ai margini della città ma solevano passeggiare
nell’incantevole centro cittadino e accomodarsi per
gustare piatti prelibati.
La felicità ebbe però breve durata. Nel 1914 lo
scoppio della Prima Guerra Mondiale, la “catastrofe
originaria dell’Europa”, mise una drastica fine al
vivace viavai dell’epoca. E ci volle ancora del tempo
affinché Vipiteno e i suoi dintorni potessero riprendersi da quel duro colpo. a
Le Giornate dello Yogurt di Vipiteno
In occasione della 16 a edizione della manifestazione, lo yogurt di
Vipiteno si presenta in tutte le sue sfaccettature. Dal 6 luglio al
3 agosto tutto ruoterà nuovamente attorno a questo cremoso piacere
ESTATE 2014
al latte: squisite degustazioni di yogurt, escursioni alla scoperta dei
profumi delle erbe aromatiche, fantastiche avventure in malga, sulle
tracce delle api operose ... Non mancherà naturalmente una visita alla
Latteria Vipiteno che confeziona le gustose creazioni nei vasetti!
Per un mese intero i ristoranti e gli hotel serviranno dei piatti creativi a
base di ricette allo yogurt.
» Dal 6 luglio al 3 agosto
Festa delle lanterne
Quando si è in ballo, bisogna ballare. A Vipiteno la Festa delle
lanterne avrà luogo ogni mercoledì dal 9 luglio al 20 agosto.
Al lume delle lanterne, a partire dalle ore 19, le intime viuzze
della città saranno palcoscenico di compagnie di ballo folcloristico e gruppi di musica dal vivo. Non mancheranno nemmeno
le gustose prelibatezze della cucina contadina e i prodotti fatti
a mano dagli artigiani locali. E i rigattieri con il loro mercatino
delle pulci proporranno di tutto un po’, finché alle ore 23.00 non
saranno spente le fiammelle delle candele.
» Dal 9 luglio al 20 agosto
– ogni mercoledì
» estate a vipiteno
Sagra dei canederli
Rotondi o arrotolati, speziati, piccanti o dolci, bolliti, al vapore o fritti ...
Quando si parla di canederli, la fantasia non conosce confini. L’antica
ricetta contadina è divenuta ormai da tempo una prelibatezza straordinaria che, in occasione della Sagra dei canederli di Vipiteno che si terrà
il 14 settembre, sarà servita con altrettanta straordinarietà.
Si degusterà al suono delle bande musicali locali lungo una tavolata di
300 m allestita lungo la zona pedonale. E chi vorrà cimentarsi nell’impasto dei canederli, potrà farlo di persona e concorrere per il titolo di
“impastatore più veloce”.
» 14 settembre
Tappeto rosso
Desideravate da tempo camminare sul leggendario tappeto
rosso? A Vipiteno non occorre essere un divo né una testa
coronata per concedersi questo lusso. Per quattro sabati,
ovvero il 20 e 27 settembre e il 4 e 11 ottobre, il tappeto rosso
verrà steso dai commercianti e ristoratori di Vipiteno per offrirvi
un’indimenticabile esperienza di shopping accompagnata da
prelibatezze culinarie ed un piccolo presente.
» 20 e 27 settembre, 4 e 11 ottobre
» Impianti di risalita estivi
Monte Cavallo, la montagna del tempo libero
dal 29 maggio al 5 ottobre: tutti i giorni | 11/12 ottobre e 18/19 ottobre | ore 8.30 – 17.30 | www.montecavallo.com
Impianti di risalita Racines-Giovo dal 22 giugno al 5 ottobre: tutti i giorni | ore 8.30 – 17.00 | www.racines-giovo.it
Funicolari Ladurns dal 28 giugno al 13 luglio: sab., dom., merc. e ven. | dal 14 luglio al 31 agosto: tutti i giorni
dal 1 al 14 settembre: merc., ven., sab. e dom. | ore 9.00 – 17.30 | www.ladurns.it
23
» a tu per tu
con gli animali
selvatici
Castel Wolfsthurn di Mareta, il Museo provinciale della caccia e della pesca
Testo Barbara Felizetti Sorg Foto Associazione turistica Racines | shutterstock
24
ESTATE 2014
Complici un pizzico d’arte del narrare e il giusto
livello di alcol nel sangue: al bar nascono così
le storie più straordinarie! E perché abbiano
effetto, non serve tanto la credibilità ma il modo
in cui vengono presentate ...
Ricordo ancora come, nemmeno tanto tempo fa,
durante un’uscita notturna di caccia al cinghiale,
mi ero graffiato in volto con un cespuglio di rovi, e
all’interrogativo di mia madre preoccupata, raccontai
questa storia: “Pensa, ancora alla luce del giorno mi
è venuto incontro un cinghiale. Punto il fucile, ma
la pallottola lo sfiora. Ci riprovo, voglio sparare, ma il
colpo non parte. Nel frattempo però la bestia irritata
si avvicina; attorno, nessun albero su cui cercare
rifugio. Allora getto il fucile e corro finché riesco,
con il cinghiale che continua ad inseguirmi. Lo sento
ansimare orribilmente dietro di me, allorché inciampo dalla paura su un rovo e perdo i sensi ...”
Mia madre rimase sconvolta e senza parole. “E che
fine ha fatto il cinghiale?”, mi chiese poi. Allora
continuai con il racconto: “Quando riprendo i sensi,
apro gli occhi e vedo il cinghiale sopra di me che
affila spaventosamente i suoi artigli”. “Per l’amor del
cielo!”, esclamò mia madre ingenua, “e poi?” “Beh”,
continuai con fare innocente, “poi il cinghiale dice:
“Che c’è? Lo rifacciamo?” Dopodiché pensai che era
giunta l’ora di andarmene, con mia madre che mi
rimproverava alle spalle, fra il ridere e lo stupore ...
(da: Johann Nussbaumer, Jagd. Pirschgänge durch
Kultur und Küche, Vienna 1992)
Eh sì, le fanfaronate dei cacciatori nascondono
sempre un che di verità ...
Ma l’affascinante mondo della caccia e della pesca
offre molto altro. Quali sono gli animali selvatici
che vivono nei dintorni? Com’è il misterioso ululato
dei lupi? Nel Museo provinciale della caccia e della
pesca di Castel Wolfsthurn di Mareta troverete le
risposte a queste e a tante altre domande. Inoltre
all’interno del castello barocco si apre il pomposo
mondo dell’aristocrazia. Il sentiero tematico “Bosco
e acqua”, percorribile anche con i passeggini per
bambini, si snoda nel bosco piacevolmente ombreggiato fino alla collina del castello. Infine nel recinto
dei daini è possibile osservare da vicino gli animali
con il loro particolare mantello estivo punteggiato di
macchie bianche. a
» informazioni
Castel Wolfsthurn
Museo provinciale della caccia e della pesca
Mareta, Kirchdorf 25 - 39040 Racines,
Tel./Fax +39 0472 758121
www.wolfsthurn.it
Orari di apertura:
Dal 1° aprile al 15 novembre,
da martedì a sabato: ore 10.00 – 17.00
Domenica e festivi: ore 13.00 – 17.00
Ultimo ingresso alle ore 16.30
Lunedì chiuso, 1° novembre chiuso
Musei consigliati
>Mondo delle Miniere Ridanna Monteneve
Una delle più alte d’Europa, è oggi una miniera
da toccare, scoprire e vivere per grandi e piccini.
>Castel Tasso
Il castello meglio conservato dell’Alto Adige
invita alla scoperta del mondo dei cavalieri
all’interno di dieci stanze. Nella stanza delle
torture si possono apprendere le loro crudeli
pratiche del tempo.
>Museo Multscher e Museo Civico di
Vipiteno
L’altare dell’artista Hans Multscher di Ulm, risalente al 15° secolo, rappresenta il fiore all’occhiello
della mostra; di particolare interesse anche vari
oggetti a testimonianza della vita cittadina.
CULTURA E TRADIZIONE
DA VEDERE
DA SAPERE
VIVERE LA NATURA
STORIA
ATTIVITÀ E MOVIMENTO
PIACERI
Gli indirizzi e gli orari di apertura sono
riportati a pag. 39
FAMIGLIA
EVENTI
25
ESTATE 2014
» l’oro dell’alveare
Il meraviglioso mondo delle api da miele
Testo Renate Breitenberger Foto Associazione turistica Vipiteno | shutterstock
Il lavoro rende dolce la vita. E quando le api si
rimboccano le maniche, scorre persino il miele.
Ancor oggi l’uomo non è stato in grado di superare la straordinaria laboriosità di questi insetti
pelosi.
Il turno dell’ape inizia il giorno della schiusa e termina il giorno della sua morte. Non riposa nemmeno
d’inverno! Al servizio della loro regina, le api e la loro
grande famiglia che conta fino a 80.000 componenti gestiscono il loro alveare senza stancarsi e in
modo perfettamente coordinato.
Allevano le larve, costruiscono, scaldano e puliscono
le celle esagonali dove depositano le uova, stanno
di guardia, escono in sciami alla ricerca di cibo e
26
indicano la via danzando.
Quando vanno a raccogliere il cibo, le api volano di
fiore in fiore e si riempiono le tasche di polline.
Al contempo impollinano i fiori affinché vi nascano
frutti e ortaggi. Senza le api, quindi, non ci sarebbe
il raccolto.
Sin dall’antichità le api sono gli unici insetti ad essere considerati utili per l’uomo. Sono anche gli unici
animali a non lasciare residui nella natura. Persino
dalle loro ghiandole interne dell’addome nasce un
prodotto utile: la cera.
Per ottenere un chilo di miele, le api compiono
60.000 uscite su circa cinque milioni di fiori,
percorrendo circa 150.000 km. Nell’area di Racines,
Vipiteno e Colle Isarco le api apprezzano molto il
ESTATE 2014
Tanto meglio dunque che il miele torni di moda, seppur a rilento. I nostri antenati lo sapevano da tempo:
il miele rafforza, sazia, contiene il sano glucosio,
fruttosio e i polisaccaridi, acqua, fermenti, sostanze
minerali ed elementi
traccia, vitamine, am»Per ottenere un chilo di miele,
minoacidi, aromi e polline
le api compiono 60.000 uscite su
e, rispetto allo zucchero
circa cinque milioni di fiori.«
industriale privo di
elementi nutritivi, ha metà delle calorie. Da tempo la
propoli, che le api ricavano dalla resina delle gemme
delle piante, e il polline, il “pane” delle piccole api,
vengono impiegati in medicina, esattamente come
il veleno del pungiglione che l’ape utilizza per difendere se stessa e la propria popolazione.
A proposito di puntura d’ape: non necessariamente
una puntura deve far male. In tedesco il “Bienenstich” è anche il nome di un dolce lievitato preparato
con una delicata crema al burro, miele e uno strato
croccante di mandorle e caramello: gustosissimo! a
nettare del tarassaco e della rosa alpina.
Un tempo una casa su due produceva il proprio
miele, unico dolcificante a disposizione. Oggigiorno, anche qui la produzione di miele ha subito
un drastico calo che tuttavia, con le loro 1.068
popolazioni di api, i 101 apicoltori stanno cercando
di combattere, dando così all’uomo, alla fauna e alla
flora un prezioso contributo. Anche Einstein ne era
convinto quando disse: “Il giorno in cui l’ape sparirà
dalla faccia della Terra, all’uomo rimarranno soltanto
quattro anni per vivere. Niente più api, niente più
impollinazione e quindi addio a piante, animali e uomini.” Il parassita Varroa, l’agricoltura intensiva con
le sue monocolture e l’uso poco attento dei pesticidi
sono fra i principali nemici delle api.
» informazioni
Visita nel regno delle api
Chi desidera conoscere meglio il mondo delle api,
può percorrere il Sentiero delle api dell’Alta Valle
Isarco, di 1,7 km da Campo di Trens a Valgenauna.
Dodici stazioni poste lungo il sentiero didattico,
adatto a famiglie e persone disabili, illustrano
le specie di api esistenti, la loro vita e la loro
importanza per l’ambiente e l’agricoltura, le loro
cugine selvatiche, i calabroni e le vespe e l’intero
processo che va dal fiore al vasetto di miele.
Escursioni guidate:
Su richiesta presso l’Associazione Turistica Vipiteno, Tel. +39 0472 765325, www.vipiteno.com,
[email protected]
CULTURA E TRADIZIONE
DA VEDERE
DA SAPERE
VIVERE LA NATURA
STORIA
ATTIVITÀ E MOVIMENTO
PIACERI
FAMIGLIA
EVENTI
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SOMMER 2014
» sorridere senza affaticarsi
Il bello della bicicletta senza sudare, grazie alla versione elettrica!
Testo Karl Polig Foto Associazione turistica Racines | Karl Polig
”Ho capito bene? Vai a fare un giro con la bici
elettrica? Certo che sei caduto proprio in basso!“
Questo è stato il commento sprezzante di un
vecchio amico che conosce da tempo la mia
passione per la bici.
E lo capisco, mentre lo guardo scuotere la testa incredulo. Del resto, finora avevo considerato i racconti
28
di tour impegnativi affrontati senza problemi con la
bici elettrica anche dai meno sportivi, come vere e
proprie “fanfaronate”.
Ma, prima o poi, hai voglia di provarlo sulla tua pelle.
Prendo così a noleggio una bici elettrica. Spiego il
giro che intendo fare ed esco dal negozio con la bici
migliore e le necessarie istruzioni tecniche.
ESTATE 2014
Tappa intermedia: Mareta
Entrato nel Comune di Racines a Casateia, parto
subito da 950 metri s.l.m. Un grande ponte in legno
porta al margine settentrionale della località, sopra
il Rio Fernerbach. Gli impetuosi torrenti provenienti
dalla Val Ridanna e Val Racines si uniscono qui, dove
iniziano a scorrere pacati e tranquilli. Subito dopo il
ponte mi immetto sulla pista ciclabile, collegata anche alla ciclovia che attraversa le Alpi e che passando
dal Brennero, per la città di Vipiteno e la Valle Isarco,
giunge fino al Lago di Garda. Io però voglio inoltrarmi
dalità Tour. L’improvviso aumento di forza è enorme.
Nonostante la pendenza in aumento, percepisco una
forte spinta propulsiva così da rendere la salita un
gioco da ragazzi. Presto il bosco si dirada e si apre una
magnifica vista sull’intera conca della valle con una
dozzina di villaggi. Nel tranquillo villaggio di Pratone
si susseguono lungo la stretta via alcune case adornate di fiori ed un vecchio grande maso. Un sentiero
nel prato, più o meno pianeggiante e delimitato da
una recinzione colorata, mi porta all’antico albergo
“Jaufensteg” a Pontegiovo. Da qui vi è l’accesso alle
nella valle fin su in montagna e passo in modalità
Eco. È il livello a maggior risparmio. È sufficiente una
leggera pedalata, il resto lo fa la batteria. Nel laghetto verde di pesci alla mia destra si riflette il paesino di
Telves con la sua bella torre dal tetto a cipolla.
Più in là all’orizzonte risplendono i ghiacciai dei monti
più alti della Val Ridanna che arrivano fino ai 3.000
metri. Nonostante il ritmo sostenuto, percepisco a
malapena lo sforzo, il che mi permette di cogliere le
impressioni sul paesaggio.
Dopo circa 4 km la pista ciclabile termina a Mareta
dove spiccano imponenti l’alta torre a punta della
chiesa e il maestoso castello barocco di Wolfsthurn,
di cui si dice abbia tante finestre quanti sono i giorni
dell’anno.
Cascate di Stanghe, uno splendido gioiello della
natura che attrae visitatori d’ogni dove.
Finora ho percorso ben 7 km e 200 metri di dislivello
in 28 minuti di sola marcia, e sono stupefatto di come
la mia bici corra alla
perfezione. Anche
»Nonostante il ritmo sostenuto, percepisco
nell’uso non noto
a malapena lo sforzo, il che mi permette di
quasi differenze
cogliere le impressioni sul paesaggio.«
rispetto alla mia
tradizionale mountain bike. Finora ho consumato
soltanto il 20 percento dell’energia disponibile.
”In effetti però ...”, penso, ”la vera salita deve ancora
iniziare.“ Per sicurezza procedo allora in modalità Eco.
Inizia la salita
Attraverso il fiume, volto a sinistra e dopo 300 m
raggiungo la strada principale. Un cartello indica la
via per Pratone. Una stradina stretta sale ripida attraverso il bosco di abeti. ”Primo test di forza per la bici
elettrica“, penso e passo dalla modalità Eco alla mo-
Attraverso la Val Racines
Un cartello in legno collocato presso una piccola cappella indica la via per Colle. È incredibile pensare che
questa stretta strada in ciottoli bastasse un tempo
quale unica strada d’accesso all’intera vallata.
Il percorso in ombra segue per 2 km il limpido ruscello.
Sterzo stretto presso il caseggiato successivo, senza
preoccuparmi della strada principale alla mia

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DA VEDERE
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EVENTI
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ESTATE 2014
> MALGA RINNERALM_1:40‘ | km 24 | 1900 m
> MALGA CALICE_1:50‘ | km 27,5 | 1800 m
> RACINES COLLE_0:55‘ | km 13,5 | 1300 m
> PRATONE_0:28‘ | km 7,5 | 1130 m
> CASALUPA_2:17‘ | km 33 | 1440 m
> PONTEGIOVO
> MARETA_0:15‘ | km 4 | 1025 m
PARTENZA > CASATEIA_0:00‘ | km 00 | 950 m
ARRIVO > CASATEIA_2:33‘ | km 42 | 950 m
sinistra e passo davanti a due ampie strutture
alberghiere e al campo da calcio. Passando davanti alla
chiesa eretta su una collina pittoresca, alla scuola e al
negozio del paese, la salita riprende in modo considerevole.
Richiedo alla batteria più assistenza perché voglio
procedere spedito ma senza affannarmi. È sufficiente
premere brevemente un tasto e la bici esaudisce il mio
desiderio senza protestare. Dopo altri cento metri di
dislivello lo sguardo si apre sui monti del fondovalle.
Qui le cime più alte hanno nomi sonanti, come Punta
Altacroce (Hohe Kreuzspitze) o Regno celeste (Himmelreich). Sull’altro versante della vallata il moderno
impianto di risalita fa presumere che qui d’inverno ci sia
un bel viavai. Prima di procedere lievemente in discesa,
controllo il display sulla bici: 13,5 km e 50 minuti di sola
marcia con scarsi 500 metri di dislivello percorsi. ”Fantastico!“, penso e mi rendo conto compiaciuto che nel
30
mio caso non vale il detto “il sudore premia”. Passando
per alcuni masi graziosi, procedo lungo il ruscello.
Un cartello in legno ai margini del sentiero ricorda
Pfeifer Huisile, lo stregone che un tempo qui soleva
giocare brutti scherzi. Al Pulvererhof cambio versante
e attraverso la strada che porta a Vallettina.
La grande impresa
Qui ha inizio la strada forestale “Pulverer Mahlbach” e
quindi anche l’ora della verità per me e il mio veicolo.
Ma ecco che nemmeno la lunga salita successiva
riesce a far scendere una goccia di sudore sulla mia
fronte. Soddisfatto, seguo dopo 3,4 km l’indicazione
per la “Malga delle Casere”, dove mi fermo un istante
per godere della magnifica vista sui pascoli in alto e
sui ghiacciai che brillano sulle cime delle Alpi orientali della Zillertal. Dopo una breve pianura la strada
forestale termina bruscamente presso un piccolo
ESTATE 2014
turalmente non posso rinunciare a
fare un salto alla locanda Ungererhof, i cui osti intraprendenti hanno
ottenuto di recente il riconoscimento di miglior osteria contadina dell’Alto
Adige. Da lì il tratto di ritorno in discesa a
Verso il punto più alto
Casateia è puro piacere.
All’incrocio successivo, con un angolo acuto a destra,
Tornato al punto di partenza a
proseguo sul tratto più in alto della pista di slittino
Casateia, rilevo con soddisfazione che in due ore
dove d’inverno gli appassionati si entusiasmano per
e 33 minuti di sola marcia ho percorso un totale di
la ripida discesa, mentre per qualche ciclista la salita
42 km. Nel complesso però
può rivelarsi davvero faticosa.
sono stato in giro per ben 5
Sono curioso di vedere come
»Persino in salita ti sembra di
ore, perché suggerisco in ogni
l’affronta la mia bici elettrica.
essere spinto dagli angeli!«
caso di fare qualche sosta più
Pedalo sostenuto in modalità
o meno lunga per ammirare
Tour, con il cambio a catena
ed osservare, scattare delle foto o degustare le
passo alla marcia più leggera e affronto la salita
specialità locali servite nelle locande. Altrimenti si
effettivamente senza alcun problema. Per provatratterebbe soltanto di macinare chilometri e non
re passo brevemente ad una marcia superiore, in
di percorrere il tour del piacere delle tre vallate, così
modalità Sport. Il terreno sconnesso di pietrisco mi fa
come l’ho definito io.
sobbalzare per bene; non mi trovo più a mio agio con
Quando restituisco entusiasta la bici in negozio, il
la velocità elevata. Torno quindi alla marcia precedencommesso si sente naturalmente lusingato e mi
te e mi sento subito meglio.
illustra subito con occhi che brillano i nuovi modelli
Ho superato il margine del bosco e procedo passando
del prossimo anno, ancor più potenti! a
per il ristorante e la stazione a monte dell’impianto
di risalita fino alla malga Rinneralm. Il mio contachilometri indica buoni 24 km e mi trovo a quasi 1.900 m
s.l.m., il punto più alto di tutto il percorso.
» punti di noleggio di bici elettriche
Sono riuscito ad affrontare esattamente 1.000 metri
- Rent and go Schölzhorn Ridanna
di dislivello, con pochissimo sforzo! Giro attorno al pic Tel. +39 0472 656450 - Ridanna
colo lago dai riflessi blu e sulla panchina, accanto alla
- Rent and go Schölzhorn Vipiteno
grande “croce del temporale”, mi godo soddisfatto il
Tel. +39 0472 760627 - Vipiteno
magnifico panorama. Mentre estraggo la giacca dallo
zaino per la discesa, mi accorgo che la mia borraccia e
la barretta energetica sono rimaste inutilizzate. Allora
non è stato poi così faticoso!
torrente. Segue un tratto di 150 m in cui devo spingere la bici a piedi. Dopo una breve e brusca discesa
attraverso la pista di sci e seguo una pista trattorabile
nuovamente in salita.
Il puro piacere della discesa
Segue ora una piacevole discesa di 3 km, passando
per la Malga Calice, fino all’incrocio con la strada del
Passo Giovo che la percorro in salita per nemmeno
100 m, voltando poi subito a destra nella strada forestale che con un leggero alternarsi di salita e discesa mi porta ai prati soleggiati di larici del Platschjoch.
Al termine della strada seguo il cartello “Hofschenke”
e volto subito nella nuova strada forestale su cui
raggiungo in pochi minuti, percorrendo una rapida
discesa, il gruppo di masi di Casalupa in Val Giovo. Na-
L’autore Karl Polig,
piacevolmente sorpreso
CULTURA E TRADIZIONE
DA VEDERE
DA SAPERE
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FAMIGLIA
EVENTI
31
ESTATE 2014
» i nobili distillati
Nella Gratznhäusl a Ridanna la distilleria di grappe più a nord d’Italia
Testo Barbara Felizetti Sorg Foto Christian Gufler
32
ESTATE 2014
Già secoli or sono, i nostri antenati sapevano ciò
che faceva bene all’anima e al corpo. Nella sua
“Gratznhäusl”, recentemente ristrutturata con
passione, Manfred Volgger dell’hotel wellness
”Gassenhof” di Ridanna fa rivivere l’antica tradizione della distillazione di grappe, donando loro
nuove interpretazioni eccelse.
All’interno delle antiche mura, i distillati fatti in casa,
attraverso un lungo processo, assurgono a prodotti
di qualità impareggiabile. Che si tratti delle bacche
rosse del sorbo degli uccellatori raccolte nelle immediate vicinanze o del fieno profumato appena
tagliato sull’alpeggio vicino, la creatività del padrone
della distilleria di grappe più a nord d’Italia non conosce confini; del resto Madre Natura fornisce una
ricchissima scelta di ingredienti!
Tuttavia, prima che il nobile distillato possa solleticare il palato e scaldare l’anima, ci vuole tanta, tanta
pazienza. Possono trascorrere diverse settimane, se
non addirittura mesi. La sola raccolta di 1.000 chili
di bacche rosse non è affatto un gioco da ragazzi e
il ricavo, in proporzione, è minimo, perché si ottengono nemmeno 17 litri di nobile distillato al sorbo degli
uccellatori ... Macerazione, distillazione grezza e fine,
conservazione e infine diluizione con l’acqua fresca
di sorgente della Val Ridanna per renderla bevibile.
È questo il profondo segreto dell’arte della distillazione di grappe che Manfred conosce alla perfezione. Non a caso, di recente, è stato insignito di vari
riconoscimenti alla “Destillata” di Salisburgo.
Su richiesta, è possibile inoltre sbirciare il maestro
all’opera e, perché no, carpire anche l’uno o l’altro
segreto di questa nobile arte.
Ma il risultato premia la lunga attesa. L’ambiente
rustico all’interno della Gratznhäusl fa il resto.
Già ai tempi della grande peste nel 1348 si
apprezzava soprattutto l’effetto germicida della
grappa, quando si soleva persino farci il bagno per
allontanare le infezioni. Non a caso la grappa venne
denominata anche “aqua vitae”, l’acqua della vita.
Le tinture a base di grappe ottenute da piante
officinali d’ogni tipo nelle cucine dei monaci e nel
retrobottega delle farmacie erano impiegate come
rimedio universale non solo nel Medioevo.
Se dopo un’escursione impegnativa in montagna
massaggerete le vostre gambe con la grappa
d’arnica, non avrete più i muscoli indolenziti.
E come elisir d’amore sembra che lo “spirito” della
bottiglia abbia già dimostrato i propri effetti a
qualcuno ... In ogni caso, un bicchierino di grappa in
allegra compagnia contribuisce a creare una piacevole atmosfera ... a
» contatto
Gratznhäusl, Fam. Volgger
Ridanna, Untere Gasse 13 – 39040 Racines
Tel. +39 0472 656209
www.gassenhof.com
fra antiche mura
» cosa si intende per distillato?
Il distillato è un prodotto ottenuto da frutta
fermentata (distillato alla frutta), da vinacce
(grappa) o da cereali ricchi di amido e tuberi
(grano, vodka, whisky). Con la distillazione l’alcol
ottenuto dalla fermentazione viene separato dal
mosto e condensato mediante raffreddamento.
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DA VEDERE
DA SAPERE
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STORIA
ATTIVITÀ E MOVIMENTO
PIACERI
FAMIGLIA
EVENTI
33
Gries am Brenner
ESTATE 2014
Brennero
ria
Aust
Italia
» una tappa inter
L’antica strada del Passo del Brennero, da Gries am Brenner a Vipiten
Testo Renate Breitenberger Foto Associazione turistca Colle Isarco | Günther Ennemoser | Harald Kofler
Colle Isarco
Vipiteno
Al pari della “route 66”, essa era considerata la
superstrada fra le vie primitive che varcavano
le Alpi. Grazie a lei, già i coevi di Ötzi trovarono
un varco attraverso i monti apparentemente
invalicabili. Chi osserva bene, ne è consapevole:
l’antica strada del Passo del Brennero, da Gries
34
am Brenner a Vipiteno, vive tutt’oggi.
L’antica strada del Brennero sul valico delle Alpi, a
1.375 metri, ha visto passare generazioni di popoli,
mercanti, messi, avventurieri, carrozze postali e
pellegrini, a dispetto della conca paludosa della valle
che essi si trovavano ad attraversare. I viandanti
ESTATE 2014
rmedia che fu
no
dei tempi antichi dovevano attraversare prima una
ripida mulattiera da Obernberg, attraverso le malghe
Sattelalm e Sasso giù per Moncucco e attraverso la
“Totengasse” verso Colle Isarco,
per trasferire sui carri le merci
caricate sugli animali da soma.
E la percorrevano, nonostante il
fango, l’acqua alta e le valanghe,
perché il Brennero era la via più
breve verso il sud dell’Europa.
Successivamente furono i Romani, maestri nella costruzione
di strade, a lastricare una via
carrabile attraverso lo stretto
solco del Brennero, in parte su ponti su palafitte,
in parte con lastroni di pietra dotati di binari per le
ruote, il che facilitò enormemente il passaggio.
Nel Medioevo furono in molti a giungere in

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FAMIGLIA
EVENTI
35
Gries am Brenner
ESTATE 2014
Brennero
ria
Aust
Italia
Colle Isarco
Vipiteno
36
SOMMER 2014
ricostruire la strada del Brennero.
queste zone, spinti dalla voglia di commerciare e
Da qualche decennio autostrada, ferrovia, tunnel e
viaggiare. Secondo i racconti oltre 60 re ed impeponti si diramano
ratori germanici
lungo il passo del
»Goethe, Heine, Andersen, Montaigne –
sarebbero passati
Brennero.
quasi tutti i viaggiatori del Tirolo
in carrozza per il
Le nuove vie di
utilizzarono il passo accessibile tutto l’anno.«
passo più basso
trasporto hanno
delle Alpi. Goethe,
tolto all’antica strada statale non solo il traffico di
Heine, Andersen, Montaigne e quasi tutti i viaggiatransito bensì anche la sua importanza di un tempo.
tori del Tirolo, utilizzarono il passo accessibile tutto
Ciò che rimane sono i racconti sull’antica strada del
l’anno, per giungere attraverso l’antica ed esclusiva
Passo del Brennero che, con le sue antiche pietre
località di cura di Colle Isarco e le file di case colorate
miliari, le sue cappelle e storiche locande, è rimasta
di Vipiteno, fino al bacino di Bressanone e da lì
essenzialmente la stessa: una superstrada attraverproseguire in tutte le direzioni. Attorno al 1430
so un storia secolare. a
circa 650 carrozze all’anno partivano da Augsburg
attraverso il Brennero fino a Verona e Venezia; un
traffico di cui seppero beneficiare i duchi dei dintorni
su incarico dei re e degli imperatori del Sacro Romano Impero e successivamente gli arcivescovi, i conti
Suggerimento
e i principi locali. Ben presto ogni commerciante era
> Dieci ristoranti lungo l’antica strada del passo
tenuto a sdoganare la propria merce ai doganieri di
del Brennero da Gries am Brenner a Vipiteno
Lurches a Vipiteno e a Gries am Brenner.
offrono ai viaggiatori di oggi non solo un piaceGrazie all’imperatrice Maria Teresa, il tracciato non è
vole punto di sosta e prelibatezze regionali ma
stato modificato in modo significativo fino ai giorni
anche uno scorcio nella vita di un tempo lungo
nostri. L’imperatrice austriaca fece migliorare e
l’antica via del Brennero. Storie di viaggiatori e
mercanti, sull’estrazione di carbone e sui castelli,
di cacciatori e trafficanti, mercati e posta, letteratura e musica: testimonianze
di un tempo ormai passato.
www.anticastradadelbrennero.eu
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EVENTI
37
» VIPITENO
• 40° anniversario del comprensorio
sciistico di Racines/Giovo … 5./6.04.
• Gran finale di fine stagione del
comprensorio sciistico di Racines/Giovo
… 25. – 27.04.
• Blues Days … 5. – 11.05.
• Convegno internazionale delle città Forum Stadt
… 15./16.05.
• Mercato contadino … da maggio ogni venerdì fino al 10.10.
• Mercato “Sterzl“ … ogni martedì 15.04. – 30.10.
• Apertura stagione estiva Monte Cavallo,
la montagna del tempo libero … 29.05.
Giugno
• Sagra della Val Giovo …15.06.
• Giornata della camminata “Zett” … 29.06.
• Festa dei cori e delle famiglie a Ridanna
… 29.06.
• Mountain Duathlon a Monte Cavallo … 1.06.
• Apertura del sentiero risistemato “Kirchsteig” da
Stilves al Passo Pennes …15.06.
• Festa della rosa alpina a Valmigna … 22.06.
• Teatro in montagna, Monte Cavallo … 29.06.
• PBO - Pflerer Benefiz Open Air, con concerto dei Seer, festa della musica di Radio
Tirol, partita di calcio del FC Bayern Altherren e
tanto altro ancora ... 13./14. 06.
• Presentazione Antica Strada del Brennero
… fine giugno
• Concerto estivo della Polizeimusik Tirol … 2.07.
• Sagra della Val di Vizze … 6.07.
• Le Giornate dello Yogurt di Vipiteno … 6.07. – 3.08.
• Orfeo Music Festival … 6. – 20.07.
• Festa delle lanterne … ogni mercoledì dal 9.07. -->
• Grande festa per il 10° anniversario dei
Schuachplattler di Stilves-Trens ...11. –13.07.
• Festa Yogurt & famiglia a Prati ...13.07.
• Festa della musica “Aufgspielt” di Radio Tirol a
Monte Cavallo … 20.07.
• 14a degustazione di formaggi di malga e
burro a Monte Cavallo … 27.07.
• Concerto in piazza della banda musicale
di Colle Isarco … 13.07.
• “Montagna & fiore” con vari appuntamenti
sul tema … 19. – 27.07.
Luglio
• Festa del minatore a Ridanna … 13. 07.
• Festa delle malghe a Racines … 13.07.
• Festa della musica “Aufgspielt” di
Radio Tirol a Racines … 27.07.
• Sagra di Casateia … 27.07.
• Concerto al Castel Wolfsthurn con
Brass Vocal Ensemble … 31.07.
Agosto
• Concerto al Castel Wolfsthurn … 7.08.
• Concerto al Castel Wolfsthurn … 14.08.
• Festa del paese di Telves …15.08.
• Concerto al Castel Wolfsthurn … 21.08.
• Festa del volo libero dei “Ridnauner
Jochropp‘n” … 23./ 24.08.
• Sagra di Mareta … 24.08.
• Musica in miniera, Mondo delle Miniere di
Ridanna (MdMR) ... 30.08.
• Festa estiva dei Vigili del fuoco di Vipiteno … 2./3.08
• Festa estiva del coro MGV Sterzing 1860 … 9./10.08.
• Festa estiva della banda musicale di Vipiteno
… 14./15.08.
• Gara di sci d’erba Revival a Monte Cavallo ...17.08.
• Festa delle lanterne … ogni mercoledì fino al 20.08.
• C‘é musica nell‘aria, Vipiteno centro … 24.08.
• Brunch sul piazzale delle feste a
Colle Isarco ... 3., 10., 15. e 17. 08.
(fino alle ore 14.00)
• Raduno dei Goaßlschnöller al
Rifugio Stella Alpina di Ladurns …17.08.
• Musica in miniera, MdMR ... 6.09.
• Musica in miniera, MdMR ... 13.09.
• Musica in miniera, MdMR ... 20.09.
• Festa della transumanza a Ridanna … 27.09.
• Sagra di Monte Cavallo … 7.09.
• Festa dei canederli …14.09.
• Il tappeto rosso … 20. e 27.09.
• Teatro in montagna, Monte Cavallo … 21.09.
• Sagra di Colle Isarco …14.09.
Ottobre – Nov.
Aprile – Maggio
» RACINES
Settembre
eventi
» COLLE ISARCO
• Il tappeto rosso … 4. e 11.10.
• Mercatino di Natale … 27.11.2014 – 6.01.2015
Ulteriori informazioni all’indirizzo
www.racines.info
Ulteriori informazioni all’indirizzo
www.vipiteno.com
Ulteriori informazioni all’indirizzo
www.colleisarco.org
Il calendario aggiornato degli eventi è disponibile presso le associazioni turistiche.
38
suggerimenti
ESTATE 2014
» Castelli
Parchi avventura
Castel Tasso nella “palude di Vipiteno” a Campo di Trens. Visite guidate
da inizio aprile a inizio novembre, alle ore 10.30, 14.00 e 15.00.
Dal 15 luglio al 15 settembre anche alle ore 16.00. Sabato chiuso.
Informazioni e prenotazioni: Tel. +39 339 2643752 o presso l’Associazione turistica Vipiteno, Tel. +39 0472 765325
Skytrek, il parco alta fune presso la Funivia di Monte Cavallo con nove percorsi
e un totale di ottanta piattaforme. Tel. +39 335 1315347, www.skytrek.it
Castel Wolfsthurn a Mareta – Museo provinciale della caccia e della
pesca. Orari di apertura: dal 1° aprile al 15 novembre. Mar. – sab. ore
10.00–17.00, domenica e festivi ore 13.00–17.00. Lunedì chiuso!
Tel. +39 0472 758121, www.wolfsthurn.it
» Musei e punti di interesse
Museo Multscher e Museo civico nella Casa della Commenda a Vipiteno.
Orari di apertura: dal 1° aprile al 31 ottobre, mar.–sab. ore 10.00–13.00 e ore
13.30 –17.00. Domenica, festivi e lunedì chiuso.
Tel. +39 0472 766464
Municipio con la Stele di Mitra a Vipiteno: edificio tardo-gotico, eretto
nel 1468–1472 in luogo di un palazzo borghese. La sala del consiglio è
considerata una delle meglio conservate di tutto il Tirolo. Orari di apertura:
lun.–gio. ore 8.15–12.30 e ore 16.00–17.00, ven. ore 8.15–12.30, sab.,
dom. e festivi chiuso.
Stele di Mitra e Cippo miliare romano nel cortile interno.
Orari di apertura del cortile interno: lun.–ven. ore 8.00–18.00.
Mondo delle Miniere di Ridanna-Monteneve, una delle miniere più
alte d’Europa. Nell’arco di quasi un secolo truppe di minatori estrassero il
prezioso argento, piombo e zinco in condizioni estreme. Orari di apertura:
da aprile a ottobre, mar.–dom. ore 9.30–16.30. Lunedì chiuso.
Tel. +39 0472 656364, www.ridanna-monteneve.it
Cappella dei minatori di S. Maddalena a Ridanna – gioiello d’architettura tardo-gotica su una collina con splendida vista sulle alte cime dei
ghiacciai.
Visite guidate da inizio maggio a inizio novembre ogni lunedì alle ore
16.00 (luglio e agosto anche ogni venerdì alle ore 10.00).
Monumento naturale delle Cascate di Stanghe – un’escursione
all’interno di un magnifico spettacolo naturale. Partenza da Stanghe. Orari
di apertura: tutti i giorni da inizio maggio a inizio novembre
ore 9.30 –17.30 (luglio e agosto ore 9.00 –18.00).
Informazioni: Associazione turistica Racines
Tel. +39 0472 760608
» Attività & outdoor
Impianti di risalita
Funivia di Monte Cavallo, Tel. +39 0472 765521
Orari di apertura: 29.05.–5.10.2014 aperto tutti i giorni;
11 e 12.10.2014; 18 e 19.10.2014
Impianti di risalita Racines-Giovo, Tel. +39 0472 659153
Orari di apertura: 22.06. – 5.10.2014 aperto tutti i giorni
Funicolari di Ladurns, Tel. +39 0472 770559
Orari di apertura: 28.06. –13.07., aperto sabato, domenica, mercoledì e
venerdì, dal 14.07. al 31.08.2014 aperto tutti i giorni;
dal 1 al 14.09.2014 aperto mercoledì, venerdì, sabato e domenica.
Parco avventura di Ladurns: i partecipanti assicurati su funi fisse in acciaio
cercheranno di tenersi in equilibrio su travi, cappi e reti, passando di albero in
albero. Prenotazioni e informazioni: Tel. +39 0472 632372 (Associazione
turistica Colle Isarco) o +39 349 4590608 (Max Röck), www.euralpin.com
Piscine
Piscina coperta e lido di Vipiteno “Balneum“
Orari di apertura: da metà giugno al 31 agosto tutti i giorni ore 10.00–20.00.
Tel. +39 0472 760107, www.balneum.vipiteno.eu
Piscina scoperta di Colle Isarco in piazza Ibsen, aperta da metà/fine
giugno a fine agosto tutti i giorni ore 10.00–18.30 (salvo modifiche)
Intrattenimenti vari
Mountaincarts, un’apprezzata attrazione per grandi e piccini
Orari di apertura: 28.06. – 2.08.2014 mercoledì, venerdì, sabato e domenica;
3. – 24.08.2014 tutti i giorni; 25.08. – 7.09.2014 mercoledì, venerdì, sabato
e domenica. Orario di attività ore 10.00 – 17.00. Noleggio di mountaincarts
direttamente alla stazione a valle di Ladurns. Tel. +39 0472 770559
MondoAvventuraMontagna Racines
Il percorso circolare MondoAvventuraMontagna è particolarmente indicato
per famiglie con bambini. Parte dalla stazione a monte della cabinovia di Racines-Giovo e porta ad una straordinaria zona di boschi e malghe, dove grandi e
piccini potranno vivere la natura in modo emozionante e costruttivo.
Tel. +39 0472 659153, www.racines-giovo.it
Mountain Disc Golf a Monte Cavallo, la montagna del tempo libero
Divertimento, sport e movimento con vista panoramica mozzafiato sul percorso a 18 buche più alto d’Europa. Disc Golf abbina l’idea del gioco da golf alla
leggerezza del gioco del frisbee.
Tel. +39 0472 765521
Golf
Campo di pratica golf con pitching & putting green e campo da 7 buche.
Tel. +39 333 8154350
Sentiero dell’acqua a Monte Cavallo, la montagna del tempo libero
Per vivere in modo interattivo la nostra preziosa “acqua potabile”! L’escursione è incentrata sulla valorizzazione dell’acqua; al centro un entusiasmante
parco con giochi d’acqua per bambini e illustrazione dei molteplici utilizzi della
nostra acqua potabile.
Tel. +39 0472 765521
Rafting nell’Isarco
Da Vipiteno a Fortezza, da maggio a ottobre,
Tel. +39 335 1370560, +39 0472 764809, www.raftingsterzing.it
Note editoriali
sentalp Il magazine di un’area vacanze speciale in Alto Adige - 1a edizione estate 2014
Editore Associazioni turistiche di Racines, Vipiteno e Colle Isarco
Redazione Barbara Felizetti Sorg, Renate Breitenberger, Karl Polig | WippMedia srl
Traduzione Elena Carnibella, carnibella.it
Concetto grafico e layout freund grafic design, freund.bz
Fotografie Associazioni turistiche di Racines, Vipiteno e Colle Isarco, Albert Backer, Biowipptal, Günther Ennemoser, Christian Gufler, Harald Kofler, Friedhelm Krischer, Michael Mair, Stefano Orsini, Klaus Peterlin,
Karl Polig, Fam. Ralser, Rifugio Cima Libera, shutterstock, Skytrek, Wippmedia srl
Tiratura 15.000 in tedesco, 15.000 in italiano
Stampa Esperia, Lavis (TN)
La panoramica completa di tutte le informazioni (dépliant Informazioni da A-Z) è
disponibile presso le associazioni turistiche.
39
ESTATE 2014
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ASSOCIAZIONE TURISTICA RACINES
ASSOCIAZIONE TURISTICA VIPITENO
ASSOCIAZIONE TURISTICA COLLE ISARCO
VAL RACINES, VAL RIDANNA , VAL GIOVO
Via Giovo 1
I-39040 Casateia/Racines (BZ)
T +39 0472 760608
F +39 0472 760616
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www.racines.info
CAMPO DI TRENS, PRATI E VAL DI VIZZE
Piazza Città 3
I-39049 Vipiteno (BZ)
T +39 0472 765325
F +39 0472 765441
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www.vipiteno.com
VAL DI FLERES, BRENNERO
Piazza Ibsen 2
I-39041 Colle Isarco (BZ)
T +39 0472 632372
F +39 0472 632580
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www.colleisarco.org
RACINES
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PRATI - VAL DI VIZZE
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BRENNERO
ESTATE 2014