pantaleo corvino - Gruppo Valentini
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pantaleo corvino - Gruppo Valentini
NUMERO 17 GENNAIO 2013 CONSUMATORI parla Giuseppe Zippo SPETTACOLO intervista a Luca Ward TEATRO Gene Gnocchi a Mesagne PAROLE DI DONNA Margherita Ricci PANTALEO CORVINO DAL SUO CILINDRO I MIGLIORI TALENTI DEL CALCIO HANNO COLLABORATO Anna Saponaro, Antonio Scoditti, Marcella Saponaro, Marco De Vincenti, Ferdinando Sallustio, Valeria Morleo, Manuela D’Amici, Donato Dell’Olio, Antonio Ligorio CERCA DEMO MAGAZINE SU FACEBOOK SFOGLIA DEMO MAGAZINE SU WWW.DEMOWEB.TV GENNAIO 2013 • anno VIII • N. 17 Periodico in distribuzione gratuita Reg. Trib. di Brindisi n° 14/2005 Edito da: Ass. Cult. Deval, via Agrigento 27 • Mesagne (Br) Direttore Responsabile: Anna Saponaro Grafica ed Impaginazione: Gruppo Valentini Stampa: Locopress Mesagne Per la pubblicità su Demo Magazine 0831.776985 [email protected] Per informazioni, segnalazioni e suggerimenti [email protected] Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, articoli, fotografie, disegni non si restituiscono anche se pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza l’autorizzazione scritta preventiva da parte dell’Editore, ad eccezione di brevi passaggi per recensioni. Gli autori e l’Editore non potranno in alcun caso essere responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dell’uso improprio delle informazioni contenute. SOMMARIO 8 Politica 12 Processo Vantaggiato 16 Adoc, intervista a Giuseppe Zippo 22 Parole di Donna, Margherita Ricci 28 Spettacolo, Luca Ward 30 Cinescript 34 Mons. Talucci, il ricordo di Brindisi 40 Teatro, Gene Gnocchi 46 Energie Alternative 48 Grandi esclusive, Pantaleo Corvino 61 Libere riflessioni PUNTI DI DISTRIBUZIONE S. Vito dei Normanni Edicola Lo Re Via Oberdan,3 S. Vito dei Normanni Edicola La Civetta Via Mesagne, 30 S. Vito dei Normanni Edicola Semeraro Via Mesagne, 84 S. Pietro V.co Edicola Caretto c/o Ospedale S. Pietro V.co Edicola Stazione c/o Stazione Oria Edicola Il Matitone Via Roma Oria Edicola Rosario Via Torre Oria Edicola Il Matitone Via Giacinto D’Oria Oria Edicola Rosario Via Torre Oria Edicola Via Latiano Oria Edicola Marini Via Lama Ostuni Edicola Francioso Via Sansone Ostuni Edicola Via Pola Ostuni Edicola Sallustio Via G. Di Vittorio, 49 Ostuni Edicola Fusco Piazza Libertà (Zona Palazzetto) Latiano Edicola Piazza Bartolo Longo Latiano Edicola Santoro Via Roma, 17 Latiano Edicola Rubino Piazza Umberto I Carovigno Edicola Dealy News Corso Umberto I Mesagne Edicola ciribì Via castello 34 Mesagne Edicola Cavaliere Generale Falcone Mesagne Edicola Vitale Via Latiano Mesagne Edit copy Via Marconi Mesagne Edicola Mater Domini Via M.Materdona Mesagne Tecno Copy Via Roma Mesagne La carica dei 101 Via san donaci Mesagne Edicola montanaro Via torre 135 Mesagne Edicola e non solo Via Basilicata Mesagne Pattyidea Via Marconi Mesagne Tabacchi gusmano Via N.Bixio Mesagne Il Quadrifoglio c/o c.c. Auchan Mesagne Box Accoglienza c/o c.c. Auchan Brindisi Edicola chirico Via Sant’ Angelo Brindisi Edicola Gorgone Viale Aldo moro Brindisi Edicola Saponaro Corso Roma Brindisi Salvemini Bastioni Carlo V Brindisi Edicola Viale del lavoro Brindisi Mancini Via cappuccini Brindisi Edicola Scardicchio Piazza sapri Brindisi Edicola Pinto Via appia Brindisi Edicola stadio Fanuzzi Zona stadio Brindisi La tua edicola Via brandi (zona scuole superiori e università) Brindisi Libreria Indipendenza Viale Indipendenza Francavilla Fontana Edicola Della Corte Palazzo Imperiali Francavilla Fontana Itta Edicola Piazza Umberto I Francavilla Fontana Edicola Di Maggio Piazza Umberto I Francavilla Fontana Edicola Carrassi Via Castro Sandonaci Edicola Montagna Via Cellino, 70 Sandonaci Edicola Leo Via Cellino, 96 Sandonaci Edicola Beatrice Via Gramsci, 26 San Pancrazio S. Edicola Via San Pasquale Erchie Non solo Edicola Via Principe di Napoli Erchie Edicola Becci Via Roma Torre S.S. Edicola Rosato Via Galasso Ceglie Messapica Editel Via Roma Ceglie Messapica Lo Scarabokkio Via San Lorenzo Ceglie Messapica Punto Contabile Viale Aldo Moro, 1 Ceglie Messapica Edicola Machiavelli Via Mercodante Ceglie Messapica Edicola Ligorio Piazza Plebiscito Ceglie Messapica Municipio Casa Comunale Cellino San Marco Edicola Lombardo Via V. Emanuele II, 5 EDITORIALE di Anna Saponaro “Il futuro del pianeta dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne l'accesso all'istruzione e alla leadership. È alle donne, infatti, che spetta il compito più arduo, ma più costruttivo, di inventare e gestire la pace.” Rita Levi Montalcini È SS. 7 Appia, Zona P.I.P. • 72023 Mesagne (Br) Telefono 0831.717111 a lei che vogliamo dedicare il nostro editoriale. A queste sue parole che sintetizzano il meglio che si possa pensare rispetto ad una umanità giusta e consapevole delle proprie risorse. Il 2013 si è aperto con l’assenza pesante della grande scienziata. Una ricercatrice che, nel suo campo e non solo, ha contribuito a cambiare l’immagine dell’Italia. Insignita del Premio Nobel per la medicina nel 1986 e nominata senatrice a vita nel 2001 dal presidente Carlo Azelio Ciampi. Sua la scoperta del fattore di crescita nervoso noto come NGF con un ruolo fondamentale nella differenziazione delle cellule nervose sensoriali. Si è detto che è morta studiando e questa immagine di lei tenace e autorevole, innamorata della cultura ci piace e ci rincuora. Ci rincuora perché regala la speranza che menti eccellenti possano continuare il proprio percorso anche nell’Italia di oggi, dove tutto, o quasi, sembra rispondere alla logica della confusione. E nel leggere le motivazioni del premio Nobel un sorriso aggiusta le nostre giornate isteriche: “la scoperta del NGF è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos.” Quindi forza gente! L’esempio di una donna così deve guidare la quotidianità. Dal caos (che non è apparente ma reale) può nascere l’ordine. Come da una donna eccezionale è nata una cultura scientifica che non ha pari. Una Donna! Risorsa fondamentale, capace di grandi cose, portatrice di una intelligenza sana, pulita, lontana da pregiudizi e preconcetti. Una Donna alla quale molte giovani ragazze dovrebbero guardare come esempio di quanto la volontà possa diventare prospettiva concreta. Questo il nostro omaggio a Rita Levi Montalcini. DEMO MAGAZINE | 7 DEMO MAGAZINE | 9 ELEZIONI POLITICHE 2013 Al via la campagna elettorale di Valeria Morleo E fu così che arrivò il momento delle elezioni politiche. Dopo la parentesi del governo tecnico guidato da Mario Monti, i prossimi 24-25 febbraio si torna alle urne. Di certo l’attenzione di politologi, sondaggisti e giornalisti si concentrerà sulle previsioni di affluenza. Un dato sul quale è bene che la schiera di candidati inizi a riflettere. Negli ultimi anni sono andati crescendo i dibattiti sull’inflazionato argomento dell’antipolitica. E allora, primarie a parte, la prossima tornata elettorale sarà il banco di prova per un paese che negli ultimi mesi ha vissuto come in una pentola al cui interno l’acqua bolliva rumorosamente. E il termine “malumore sociale” appare davvero una carezza rispetto al disagio che si è scatenato nelle case degli italiani alle prese con una incredibile pressione fiscale, con una disoccupazione galoppante e con una crisi economica senza precedenti. Ebbene chissà in quanti avranno il fegato di varcare ancora una volta la soglia della cabina elettorale! Posto che il voto resta un diritto-dovere del cittadino. Lo scenario nazionale, nell’ambito delle primarie, ha visto trionfare per il centrosinistra Pierluigi Bersani che adesso affila i coltelli e si è messo alla guida di una coalizione che cavalca l’onda di una campagna elettorale nella quale ha fatto di nuovo capolino, sul fronte opposto, il Cavaliere Silvio Berlusconi. DEMO MAGAZINE | 11 Tra i due poli Casini, Fini e Monti giocano la carta della credibilità. E come per l’albero di Natale, in attesa di sapere di quale colore sarà la punta, dalla cima fino al fondo si vanno posizionando le palline variopinte. Nella ridente provincia adriatica le primarie del 30 dicembre (che hanno arricchito di commenti il San Silvestro 2012) hanno portato una prima polemica in casa PD con il gruppo dirigente cittadino di Brindisi che ha lamentato scarsa, se non addirittura assente, rappresentanza del comune capoluogo. Il quadro è chiaro: nessun partito ha espresso un candidato di Brindisi in posizione utile, ossia nelle posizioni che garantiscono l’elezione sicura, se non nel caso dei “Moderati in Rivoluzione” che hanno candidato come capolista in Puglia l’ex presidente di Confesercenti Antonio D’Amore. Un’eccezione che però va valutata anche considerando che per MIR si tratta della prima esperienza elettorale in assoluto. Diverso il caso di Nicola Di Donna che si trova in terza posizione con “La Destra” di Storace. Così come per Claudia Zezza di “Sviluppo e lavoro” candidata al quinto posto per il Senato. Il Pd in città non esprime nessun nome e su questa vicenda è intervenuto il coordinatore della segreteria provinciale del partito democratico Andrea Greco, con una nota indirizzata ai mezzi di comunicazione. Parole dure nei confronti del gruppo dirigente cittadino. Un’analisi che parte dal confronto tra Brindisi e Mesagne durante le primarie del 25 novembre. Il capoluogo, in quell’occasione, ha registrato 2714 votanti, Mesagne 2705. “Il problema – ha dichiarato – è non essere riusciti a contribuire, come capoluogo politico all’offerta politica provinciale. Scriveremo negli annali politici brindisini: Primarie 2012, nessun brindisino candidato.” Sul fronte provinciale invece qualcosa si è mosso. A cominciare da Mesagne che ha espresso la candidatura alla Camera di Tony Matarrelli, in posizione praticamente blindata. Il PD al Senato ha candidato l’assessore Vincenzo Montanaro al dodicesimo posto. Candidature di bandiera per il PDL che ha piazzato Sabrina Di Donfrancesco, quarantesima nella lista per la Camera. Luigi Indolfi è stato candidato con “La Destra di Storace” in ventesima posizione. Nel resto della provincia per il PD Nicola Latorre e Salvatore Tomaselli, rispettivamente al secondo e terzo posto nella lista per la Camera, mentre Elisa Mariano occupa la quattordicesima posizione. Euprepio Curto compare nelle fila di FLI al terzo posto per la Camera subito dopo Fini e Menia, insieme a Maristella Menga che si trova al settimo posto. Michele Saccomanno è al quarto posto nella lista Fratelli d’Italia. Per il PDL Michele Iurlaro e Vittorio Zizza occupano l’ottava e la nona posizione nella lista per il Senato, mentre Nicola Ciracì è al decimo posto per la Camera. Ed è proprio sulle candidature del PDL che si sono registrati i malumori più forti. Luigi Vitali ha già sottolineato di non aver gradito i metodi di “selezione” annunciando che subito dopo le elezioni rassegnerà le sue dimissioni. E di dimissioni si parla anche per il vice coordinatore provinciale Livia Antonucci che ha lamentato la mancanza di considerazione da parte del PDL nazionale nei confronti dei parlamentari locali. Il suo è un commento particolarmente pesante soprattutto rispetto ai congressi che ha definito come “vuoti, inutili e ipocriti”. Tra i grandi esclusi compare poi anche l’ex presidente della Provincia Massimo Ferrarese per il quale in un primissimo momento sembrava certa la posizione blindata nella lista dell’Udc. Il suo nome invece non compare e adesso la stampa locale da più parti parla di una sua rinuncia in vista delle prossime elezioni regionali. Per lui si sarebbe speso, nelle ribalte mediatiche, Angelo Sanza dichiarando gli ottimi rapporti tra il partito e Ferrarese. Quest’ultimo però non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, salvo commenti di ringraziamento per i suoi sostenitori sul social network Facebook. Non è rimasto in silenzio, invece, Domenico Tanzarella, su tutte le furie con il PD e con i dirigenti regionali del PSI. Insomma alla fine si è giunti alla composizione delle liste non senza strappi e ferite da curare. E mentre andiamo in stampa (subito dopo l’ufficializzazione dei nomi) parte una campagna elettorale rovente che non risparmierà, anche e soprattutto sul piano locale, accese polemiche. Il tema della rappresentanza resta senza dubbio delicato. La provincia di Brindisi ha bisogno, da questo punto di vista, di autorevolezza e di sostegno per le sfide che il futuro inevitabilmente presenterà. Prima fra tutte la ripresa economica e la possibilità di smettere i panni di un comodo vittimismo storico per interpretare esigenze e volontà di un territorio già abbondantemente mortificato. DEMO MAGAZINE | 13 PROCESSO VANTAGGIATO di Manuela D'Amici T re volte. Per ben tre volte il giudice ha chiesto a Giovanni Vantaggiato se ammettesse la presenza di telecamere e di macchine fotografiche in aula. La risposta non l’ha sentita nessuno. Solo il suo avvocato che, rivoltosi alla corte ha riferito “Ha detto no”. Non ha voluto farsi vedere. Ha esercitato un suo diritto, se di diritto si può parlare riferendosi a chi ha tolto la vita ad una ragazzina ed ha compromesso quella di chi è sopravvissuto alla strage del maggio scorso. La prima udienza del processo dell’attentato alla scuola “Morvillo-Falcone” ha riacceso i riflettori su una vicenda che ha toccato l’Italia intera. Presenti i genitori di Melissa Bassi, insieme al proprio avvocato Fernando Orsini. Presenti le ragazze scampate alla tragedia. Presenti, almeno in modo ideale, gli studenti dell’istituto che dalle finestre che corrispondono al Tribunale di Brindisi hanno gridato la propria rabbia urlando “Vogliamo giustizia”. Testa bassa, Vantaggiato ha voluto giocare la carta dell’infermità mentale, sollevando l’indignazione generale. crede. Ma la premeditazione è evidente e circostanziata. Le prove fatte per il confezionamento degli ordigni, oltre alle decine e decine di filmati passati al vaglio degli inquirenti. E su questa ipotetica finzione si è espresso anche il procuratore della Dda Cataldo Motta che interpreta tutto come un tentativo di farsi dichiarare incapace di intendere e di volere. Resta ancora in piedi la pista di un complice anche se sembra perdere consistenza, nonostante le parole di un testimone che però, come ha sottolineato Motta, potrebbe essersi sbagliato. La Corte, nella prima udienza del processo, ha anche dovuto procedere all’ammissione delle parti civili, riconoscendo trentasette persone fisiche e sette enti. Tra queste i genitori di Melissa, le ragazze sopravvissute, le loro famiglie, la scuola “Morvillo-Falcone”, la Regione, il Comune di Mesagne, quello di Brindisi e la Provincia. Nell’aula “Metrangolo” del Tribunale alle 9.30 del 17 gennaio è iniziato il processo probabilmente più atteso. A distanza Il suo avvocato, Franco Orlando ha parlato di una richiesta fatta non per strategia ma per reale esigenza processuale. L’unica strada percorribile per il legale, vista la solidità dell’impianto accusatorio. E viste anche le parole che lo stesso Vantaggiato avrebbe pronunciato in carcere dinnanzi alla moglie e puntualmente intercettate. Un piano anche rispetto a questa richiesta: la volontà di digiunare e di apparire malconcio per dare a intendere una pazzia rispetto alla quale nessuno di otto mesi dall’attentato. A questo punto la speranza di tutti è che i tempi della giustizia non confermino le logoranti attese di altri processi. La speranza è che possa essere accolto il grido di giustizia degli studenti. La speranza è che almeno questa volta la ragione faccia il suo corso e restituisca la verità dei fatti. Una verità che vuole una ragazzina sepolta nel fiore dei suoi anni, altre nove lese nella loro spensieratezza, insieme alle famiglie lacerate per quanto accaduto nel luogo che dovrebbe garantire sicurezza ai propri figli: la scuola. E francamente la speranza è anche legata alla possibilità che questa terra non torni ad essere facile bersaglio per la stampa nazionale che ad ogni evenienza rispolvera lo schema interpretativo della mafia, quasi fosse applicabile a tutto e a tutti. Non è così. Capita anche che una mattina, un uomo venuto dal nulla decida di ammazzare. Le etichette spesso non hanno valore. Ed anche a questa verità si spera che giunga il processo. DEMO MAGAZINE | 15 ARREDAMENTO, COMPLEMENTI DI ARREDO DECORAZIONI, CONSULENZA, CONTRACT PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE SU MISURA CHIAVI IN MANO STOCK AZIENDALI OUTLET NICOLA VALENTINI LIVING & INTERIOR Via Francesco Vita, 1 • 72023 Mesagne (Br) Tel/Fax 0831.73.41.83 www.nicolavalentini.it • [email protected] ADOC DALLA PARTE DEI CONSUMATORI Parla il presidente provinciale Giuseppe Zippo di Redazione D al nuovo sito dell’associazione alla battaglia per sostenere i cittadini rispetto agli accertamenti Tarsu. Dai problemi di ogni anno nella stagione dei saldi all’attenzione verso le tematiche ambientali. L’Adoc di Brindisi continua il suo percorso di supporto nei confronti dei consumatori. Abbiamo intervistato il presidente provinciale Giuseppe Zippo che ha affrontato diverse tematiche di interesse comunitario. Da poco tempo avete "inaugurato" il nuovo portale dell'Adoc di Brindisi. Uno strumento in più per i consumatori? Quale la sua mission? L'obiettivo che ci siamo prefissati con l'attivazione del Blog dell'ADOC di Brindisi è quello di fornire notizie utili ai consumatori sia di carattere generale sia in riferimento a problematiche locali. Le quasi 14.500 visite registrate in questi mesi denotano una certa attenzione e un certo apprezzamento per quello che facciamo sul territorio cogliendo anche quelle che sono le segnalazioni dei cittadini a volte critiche anche sul nostro operato. Avete ottenuto un importante successo rispetto agli accertamenti Tarsu da parte del Comune. Da quali considerazioni siete partiti? Eravamo e siamo ancora convinti che il "modus operandi" adottato per gli accertamenti Tarsu non sia stato impeccabile. Dall'esame di alcuni avvisi posti alla nostra attenzione da parte dei contribuenti abbiamo rilevato subito una serie di criticità che avrebbero potuto creare ancora più disagi per i cittadini oltre a quelli tuttora registrati. Ci siamo quindi adoperati mediando con l'amministrazione al fine di risolvere i problemi ottenendo una serie di risultati che altrimenti sarebbero venuti meno. Partiamo dall'ottenimento del potenziamento del front-office e dalla disponibilità di personale tecnico al fine di porre rimedio ad eventuali errori che possono aver determinato l'emissione degli avvisi. Tutto questo attraverso un filo diretto tra ABACO e Agenzia del territorio. Un metodo che si sta rivelando utile per centinaia di contribuenti che attraverso queste verifiche stanno riscontrando anche errori nelle procedure di accatastamento e quindi possono porre rimedio. Accertate le violazioni, o per omessa denuncia Tarsu o per infedele dichiarazione o per errore derivante da una molteplicità di fattori, ci siamo posti il problema di come le famiglie avrebbero fronteggiato quest'ennesima richiesta di pagamento dopo le scadenze Imu di Dicembre ed in prospettiva della Tares di Luglio, oltre agli abituali pagamenti. Da qui la richiesta di poter dilazionare i pagamenti senza l'applicazione di ulteriori maggiorazioni per oneri ed interessi. Ricordiamo che gli avvisi prevedevano originariamente il pagamento entro sessanta giorni con oneri e sanzioni al minimo. Oltre tale periodo sarebbero stati applicati gli importi massimi. Un beneficio economico quindi per quanti dovranno mettersi in regola: parliamo di quasi 8000 avvisi di cui 2200 già notificati per importi che vanno da poche centinaia di euro a decine di migliaia (18.000 euro in un caso esaminato). Cifre in grado di mettere in ginocchio una solida attività commerciale e/o artigianale, figuriamoci una famiglia. Per noi sarebbe stato facile annunciare la richiesta di annullamento di tutti gli avvisi, avremmo sicuramente dal punto di vista comunicativo assolto il ruolo di associazione a difesa dei consumatori ma non avremmo portato niente di concreto per migliaia di famiglie. Oggi possiamo dire che la determinazione con cui abbiamo chiesto una verifica con argomentazioni valide ha dato risultati non trascurabili. Un altro cavallo di battaglia resta quello legato ai saldi di stagione. Passa il tempo ma sembra ogni anno necessario ricordare ai cittadini di fare attenzione. Perché? Quest'anno non ci siamo avventurati a livello locale in previsioni di spesa o in analisi economiche, ritenendo le cifre sbandierate da più parti fuori da ogni logica vista la crisi. Abbiamo però dato assistenza a diversi consumatori alle prese con i saldi, intervenendo nei confronti di alcuni commercianti quando ce n'è stato bisogno e riscontrando piena disponibilità. Ritorniamo a dire che è anacronistico parlare di saldi in un periodo durante il quale le date vengono puntualmente disattese e predomina il “fai da te”, falsando dati e previsioni di spesa. Quest'anno abbiamo registrato per la prima volta un'attività di monitoraggio e di contrasto alle politiche commerciali scorrette da parte della Polizia Municipale di Brindisi con risultati che non vanno trascurati. Se qualcuno pensa che sette attività san- zionate su settanta controllate non sia indice di allarmismo, riteniamo che l'analisi corretta vada fatta sul volume di clientela che ogni esercente ha in quanto potrebbero essere migliaia i consumatori raggirati. Riteniamo che sia interesse delle associazioni di categoria intervenire a tutela dei propri associati e questo lo si può fare non difendendo a prescindere ma promuovendo azioni coordinate tra enti locali, associazioni di categoria e dei consumatori per garantire i commercianti onesti, i consumatori ma soprattutto l'economia e l'immagine di un territorio. Il vostro è il punto di vista più vicino ai cittadini. Quali sono oggi le maggiori criticità che intercettate rispetto al territorio brindisino? L'ADOC ma in generale chi opera a contatto giornaliero con i cittadini rappresenta un osservatorio privilegiato sul territorio. Le criticità riscontrate sono legate alle sofferenze economiche delle famiglie a cui si somma il venir meno o il ridimensionamento dei servizi pubblici essenziali con contestuale aumento dei costi per scuola, smaltimento rifiuti, trasporti, sanità, sicurezza. Anche un minimo contrattempo come una fattura non prevista o non dovuta rappresenta un tormento per migliaia di cittadini. Il nostro compito è di creare le condizioni per migliorare il territorio dando aiuto a chi ne ha bisogno. Centinaia le conciliazioni concluse positivamente in favore degli utenti con le società di telefonia o erogatrici di servizi energia, gas, acqua. Sul fronte trasporti abbiamo contatti con la Società Trasporti Pubblici con cui ci confrontiamo frequentemente sui collegamenti extraurbani sulla mobilità cittadina e sulla qualità del servizio. Nel settore scuola ed in particolare sull'edilizia scolastica siamo stati promotori di diverse iniziative con il coinvolgimento delle famiglie (tra tutte il caso Cervellati e di recente Marzabotto), ma non dimentichiamo il monitoraggio costante effettuato sul grado di conservazione degli edifici in tutta la città. Su quali progetti si sta concentrando l'Adoc di Brindisi per il futuro? Continuare a dare ascolto e voce ai cittadini specie quelli in stato di bisogno. Abbiamo però un obiettivo fisso da anni ed è quello di contribuire alla salvaguardia dell'ambiente attraverso una maggiore tutela del territorio. Pensiamo ai numerosi interventi e solleciti effettuati in questi anni per il recupero delle zone costiere per renderle più sicure e fruibili sino ad affrontare il tema della raccolta rifiuti e del servizio di raccolta differenziata che riteniamo sia troppo trascurato. Anche in questi mesi abbiamo diverse volte incontrato l'amministrazione comunale per avanzare proposte di miglioramento del servizio e per traguardare volumi di raccolta maggiori con benefici ambientali ed economici per la collettività. Per concludere un riferimento va alle produzioni locali su cui manteniamo alta l'attenzione e verso le quali non faremo mai mancare un utile apporto per lo sviluppo dell'economia territoriale e per garantire qualità ed economicità ai nostri consumatori. DEMO MAGAZINE | 21 La dottoressa Saponaro è a vostra disposizione per rispondere a domande specifiche che riguardano la sua rubrica. È possibile contattarla all’indirizzo: [email protected] Dott.ssa Marcella Saponaro GINECOLOGA, MEDICO PSICOSOMATICO, FLORITERAPEUTA ED AGOPUNTORE ANORESSIA quando il cibo è pericoloso… S e con la bulimia compulsiva si cerca disperatamente di recuperare un affetto primordiale mancato, nell’atteggiamento anoressico lo si rifiuta in modo rigido e categorico. Come se il cibo, simbolo di un materno pericoloso e asfissiante, potesse essere dannoso per se stesse e il proprio corpo. In realtà questi due atteggiamenti possono coesistere nella stessa donna, creando fasi di fame ossessiva e fasi di vomito coercitivo con diete ristrette. Rientra tutto nei cosiddetti disturbi alimentari e riguarda personalità fragili, rigide, autodistruttive e con un senso alterato del proprio corpo. E’ un problema prevalentemente femminile e questo la dice lunga su quel rapporto complesso e conflittuale madre-figlia, fatto a volte di rifiuto, competizione, repressione, condizionamento. Su questo tema così frequente (presente anche in forme lievi-boderline), si è già detto tanto e sicuramente non basterebbero poche righe per affrontarlo pienamente. Come ginecologa mi trovo spesso di fronte a casi di questo tipo, specie quando il dimagrimento Crab Apple eccessivo causa scomparsa delle mestruazioni per mesi. Naturalmente la psicoterapia familiare resta un cardine essenziale nel trattamento di questo problema, anche se tra molte difficoltà. Ma nei casi lievi devo dire che la medicina naturale può aiutare molto la paziente e l’entourage familiare. Purtroppo la cultura imperante che impone modelli femminili magri ed esteticamente irraggiungibili non aiuta per niente! Vorremmo essere Jennifer Lopez e non chiamarci semplicemente Maria… la realtà appare insignificante e bisogna pagare un prezzo per entrare nei canoni ufficiali. E a volte questo prezzo si rivela altissimo e autodistruttivo! Accanto alla psicoterapia, nei casi meno gravi si può affiancare l’uso di rimedi floreali di Bach: Crab Apple (per recuperare un’accettazione del proprio corpo), Manzanita (per un’accoglienza migliore del cibo), Mariposa Lily (per aiutare il rapporto con la madre), Rock Water (per smussare la rigidità), Pine (sensi di colpa e vomito coercitivo), She Oak (amenorrea da dimagrimento), Beech (rifiuto Manzanita del cibo). Le costellazioni familiari di Bert Hellinger possono aiutare molto ad alleggerire condizionamenti e conflitti familiari. Si tratta di incontri psicoterapeutici dove la rappresentazione del quadro familiare può aiutare ad prendere coscienza dei nodi più spinosi. I rimedi di nutripuntura invece ottengono questi risultati senza un lavoro di analisi così doloroso, alleggerendo gradatamente i pesi maggiori che condizionano (conflitti con la madre, integrazione del corpo e dei suoi confini, nutrizione post natale, riconoscimento della matrice materna, smussamento delle rigidità, aumento della polarità femminile...). Può essere un percorso lungo e difficile, dove anche la presa di coscienza dell’ambiente familiare ha una parte importante. E così anche il rapporto col medico, la cui capacità di ascolto e di comprensione è fondamentale. Bisogna recuperare il “gusto” della vita che è stato perduto, la capacità di accogliere, l’amore per se stesse. E’ una sfida che non si gioca all’esterno ma semplicemente con noi stesse… Mariposa Lily DEMO MAGAZINE | 23 MARGHERITA RICCI Presidente parlamento regionale dei giovani di Redazione L ei è la più giovane delle donne che abbiamo intervistato per questa rubrica. Ma (senza nulla togliere alle altre) le sue “parole di donna” per noi sono le più preziose. Perché ha diciotto anni ed una padronanza di linguaggio incredibile. Margherita Ricci, studentessa al Liceo Classico di Brindisi, originaria di Mesagne, Presidente del Parlamento Regionale Giovani Puglia. Le sue idee sono chiare e la sua capacità di esprimerle è di un certo livello. In questa intervista ci racconta di se, del confronto con i “politici”, delle attività parlamentari e di come vede il futuro. Da dove nasce questo impegno per la rappresentanza studentesca? Il Parlamento Regionale dei Giovani rappresenta per me il coronamento di un progetto di rappresentanza studentesca che ho deciso di prendere come incarico personale e di portare avanti in maniera assidua e puntuale fin dal quarto ginnasio. Se tra i tanti difetti che ho, devo riconoscermi infatti un qualche pregio, penso che questo afferisca principalmente alla mia capa- cità di parlare facendomi portavoce delle necessità e dei bisogni altrui. È per questo che ho voluto rappresentare la mia classe in maniera continuativa per quattro anni ed è per questo che ho deciso di provare l’esperienza del Parlamento Regionale. Il tuo ruolo impone, a questo punto, una grande capacità di sintesi e di equilibrio tra le varie istanze. Come ti stai approcciando a questo importante incarico? Sicuramente non è semplice farsi garante dell’ordine e della riuscita di ogni incontro, soprattutto quando c’è da discutere e decidere sui capisaldi del percorso che intendiamo portare avanti. Nel discorso che ho fatto per l’elezione a Presidente non ho dato grande spazio alla mera enumerazione delle mie idee o, peggio, dei pregi che presumo di avere, ma ho voluto mettere in evidenza ciò in cui credo fermamente, cioè che l’unico e il solo strumento che possediamo per crescere è il confronto dialettico, aperto e privo di pregiudizi. Tenendo costantemente a mente questo principio, quasi fosse un comandamento, cerco di approcciarmi con cautela e curiosità nei confronti di ogni parere, da quelli difesi strenuamente a quelli oltremodo lontani dalla mia visione delle cose. Ciò mi permette di dirigere ogni Assemblea Plenaria con una certa dose di diplomazia, sì da non imporre il mio punto di vista ma di lavorare in vista di un’idea comune da applicare poi in maniera concreta e pragmatica. Puoi spiegare ai nostri lettori di cosa si occupa il Parlamento Regionale dei Giovani Puglia? Il Parlamento Regionale degli Studenti si occupa di incoraggiare i giovani ad essere cittadini attivi nel sistema della democrazia partecipativa proponendo soluzioni ai problemi del territorio, facendoci inoltre provare la vita all’interno di una Istituzione di cui abbiamo la possibilità di conoscere luoghi e persone. La nostra sfida consiste nell’individuare un tema di interesse regionale e lavorare tutti insieme per presentare al Consiglio regionale della Puglia la nostra visione sull’argomento mediante proposte di legge. Svolgiamo tale compito gra- zie ad Assemblee Plenarie mensili organizzate a Bari nell’Aula del Consiglio Regionale e ad incontri costanti nell’aula virtuale a disposizione sul sito del PRG. Tra i vostri obiettivi c'è anche la volontà di spingere i giovani ad essere parte attiva nel "sistema comunità". Eppure si parla sempre più spesso di sentimento dell'antipolitica e di giovani lontani da queste dinamiche. Cosa ne pensi? Personalmente non credo all’immagine disfattista che ritrae noi giovani come degli “automi non pensanti” assoggettati da social network o smartphone. Credo che questa sia piuttosto l’analisi utilitaristica che viene fatta da quella parte di società in “doppio petto” troppo assuefatta dalla ricerca del potere o dalle trame di palazzo, per occuparsi realmente di noi, delle nostre necessità e del potenziale umano, politico, monetario, morale e civile che rappresentiamo. Senza cadere nella banalità delle generalizzazioni, credo che il sentimento di insofferenza che alcuni di noi hanno nei confronti della politica rappresenti la diretta conseguenza di ciò che stiamo vivendo e della unilaterale perdita di probità da parte di coloro che dovrebbero rappresentarci. Non siamo noi ad aver aborrito la politica, che anzi dovrebbe essere e rimanere la più alta delle scienze sociali, ma è una parte, si badi bene non TUTTI ma una PARTE, di coloro che hanno assurto a tale dovere morale che hanno deciso di aborrire noi cittadini votanti! Questa esperienza toglie molto alla tua vita di studentessa diciottenne? Avere diciotto anni, lavorare per l’Università, lavorare per il diploma, per l’agognato 100 e andare al Liceo Classico credo rappresenti già un’”unione letale” di fattori! Io però ho scelto di sfidare me stessa con l’avventura del PRG, ho scelto di pedalare una bicicletta che fin dall’inizio non è sembrata procedere attraverso una strada in discesa. Per questo non posso lamentarmi o vittimizzarmi per la carica prestigiosa che ho l’onore e l’onere di ricoprire. Cerco di fare tutto al meglio, dormo poco, utilizzo tutto il tempo a mio disposizione, mi concedo poche distrazioni, organizzo le mie giornate al minuto e lavoro per realizzare tutti gli obiettivi con la convinzione che il Parlamento, pur detraendomi in termini di ore quantità di studio, mi permette di formarmi in quanto Persona e Cittadina Attiva, cosa che ritengo fondamentale per il mio avvenire. Cosa c'è nel futuro di Margherita Ricci? Non so esattamente cosa ci sia nel mio futuro, ma so cosa c’è nel mio presente e cioè tanti sogni e la costante volontà di fare bene per realizzare solide fondamenta su cui, forse un giorno, essi possano adagiarsi. Dopo il diploma ho ovviamente intenzione di continuare a studiare andando all’Università, ci sono vari ambiti che mi attirano e diverse Università che mi interessano ma prima di pronunciarmi con certezza in merito, preferirei aspettare di affrontare i primi test! Dopodiché penserò, in maniera più coerente, a come trovare il mio posto nel mondo… PRESTOSì Finanzia dipendenti e lavoratori autonomi fino a 50.000 € in 120 comode rate ESITO in 24/48 ORE !!! QUINTOSì Cessione del quinto e delega ti consentono di ottenere fino a 100.000 € con trattenuta direttamente sullo stipendio PENSIONESì Per tutti i pensionati fino a 99 ANNI finanziamo fino a 30.000 € in 120 piccole rate ESITO in 24/48 ORE !!! MUTUOSì Interveniamo per acquisto, ristrutturazione e costruzione 1° e 2° casa e la rata la decidi tu! ESITO VELOCE !!! MUTUOPLUSSì Valutiamo la Sostituzione e Surroga del tuo mutuo e necessità di Consolidamento debiti e liquidità LEASINGSì Acquista la tua auto pagando un canone mensile e usufruisci delle agevolazioni fiscali LEASINGPLUSSì Scegli l’auto dei tuoi sogni, noi te la finanziamo con un canone mensile. E il bollo, l’assicurazione e i tagliandi sono tutti GRATIS !!! 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Coinvolte quest’anno sei scuole superiori di tutto il territorio provinciale: il Liceo Classico “Lilla” e l’Istituto Tecnico Economico “Calò” di Francavilla Fontana, Il Liceo Scientifico “Leo” di San Vito dei Normanni, il Liceo Scientifico “Ferdinando” di Mesagne, il Liceo delle Scienze Umane “Palumbo” di Brindisi e il Liceo delle Scienze Umane di Latiano. Pensate che sono coinvolti in questa iniziativa ben 147 studenti. Tre i libri in concorso: “E la felicità, Prof?” di Giancarlo Visitilli, “La libreria dell’armadillo” di Alberto Schiavone e “Mi piace vederti felice” di Rossella Rasulo. Una terna alla quale si è giunti dopo un’attenta valutazione delle diverse proposte letterarie del panorama nazionale contemporaneo. A scegliere i tre titoli è stata la commissione presieduta dal professore Alberico Balestra. In sostanza questi libri stanno girando nelle scuole partecipanti per essere letti dai 147 studenti coinvolti. Saranno loro stessi a valutare le singole opere. Avranno tempo fino al 31 marzo, termine ultimo per compilare una apposita scheda di valutazione in maniera anonima. La commissione di docenti, successivamente, si riunirà per esaminare le schede e stilare la classifica definitiva. A maggio 2013 avrà luogo la proclamazione del vincitore nel Teatro Olmi di Latiano. La mission dell’iniziativa è di grande valore: rendere il territorio brindisino punto di riferimento per la diffusione di libri scritti da esordienti o alle prese con la seconda opera. Il fatto che la giuria sia composta da studenti la dice lunga sulle opportunità formative del progetto. Nell’era della digitalizzazione, della rete come veicolo di informazioni, del PC quale unico mezzo utilizzato dai ragazzi, il ritorno ad una sana lettura rappresenta un gesto utile per riappropriarsi di una dimensione più intimistica della cultura. Sfogliare le pagine di un libro, sentirne tra le dita lo spessore, vivere mondi lontani attraverso la lettura: un’esperienza che va oggettivamente oltre qualsiasi forma di comoda tecnologia. In fondo si punta a sviluppare una coscienza critica tra i ragazzi delle scuole superiori che, subito dopo la maturità, saranno alle prese con approcci sociali per i quali c’è bisogno di uno spessore culturale e metodologico ben strutturato. In questi mesi dunque i ragazzi saranno alle prese con le tre opere. “E la felicità, Prof” racconta di un giovane insegnante di Lettere che cerca di descrivere la scuola di oggi. Il suo sguardo curioso tenta di dare voce ai ragazzi. Adolescenti disillusi ma non arresi. Si tratta di un docente inconsueto che vuole soprattutto capire i suoi studenti, attraverso il confronto quotidiano. Il suo è un viaggio che spinge i ragazzi alla ricerca della felicità. “La libreria dell’armadillo” invece riporta la vita di uno smemorato vecchietto che va a comprare le sigarette e la tabaccaia, al posto del resto, gli offre un biglietto del superenalotto. L’uomo non segue l’estrazione e mette il biglietto tra le pagine di un romanzo. Fortuna vuole che quel volume capiti tra le mani di un libraio che sta lottando per salvare il suo negozio dalla chiusura. Una serie di eventi porteranno il libro ad essere rubato e cercato con tenacia dal libraio. Una bella storia, insomma, sull’amore per i libri, un omaggio al potere della letteratura. “Mi piace vederti felice” narra la storia di Aura che, per la vacanza dei suoi diciotto anni progetta un'estate al mare coi suoi migliori amici, Paola, Alessio e Lorenzo. La meta è l'isola d'Elba, luogo in cui era solita andare in vacanza con i suoi genitori. Nella vecchia casa di famiglia ritrova il diario di sua nonna che svela a poco a poco un segreto che le sconvolgerà la vita: la sua adozione. a c Lu ward di Antonio Ligorio C hi non ricorda di aver sentito: “Al mio segnale scatenate l’inferno”. È la frase del film “Il Gladiatore” che probabilmente ha consegnato a Luca Ward la massima popolarità. Attore, doppiatore di volti noti come appunto Russell Crowe, Samuel L. Jackson, Pierce Brosnan, Keanu Reeves. Un artista completo che è stato a Mesagne, presso le “OffiCine Teatro Ariston” nell’ambito della programmazione “Cinecronici” dell’associazione Cabiria, per presentare il suo ultimo cortometraggio dal titolo “Amore Buio”. Lo ha intervistato per noi Antonio Ligorio. Se dovesse classificare professionalmente la sua attività tra cinema, teatro, doppiaggio, che ordine sceglierebbe. Chi è Luca Ward? Sicuramente un uomo fortunato, perché come diceva Marcello Mastroianni per fare questo mestiere ci vogliono tre cose: fortuna, fortuna, fortuna. Nient’altro. Io lavoro dal 1963 ininterrottamente. Quindi sono quasi 50 anni. Ho sempre lavorato, ho sempre fatto questo mestiere tra doppiaggio, televisione, teatro, cinema. Non so classificarmi, questo bisognerebbe chiederlo al pubblico, loro lo saprebbero meglio di me. Come si fa invece a gestire lo spazio, il tempo dividendosi tra i numerosi impegni? E’ ovvio che non è semplice anche perché sono padre di tre figli. La famiglia per me è al primo posto in assoluto, prima del lavoro. Conciliare tutto quanto non è semplice. Ho una famiglia che mi sostiene. Mia moglie, Giada Desideri, è una donna eccezionale che mi aiuta e mi sostiene proprio nel mio correre da una parte all’altra. Ecco se non avessi una famiglia importante dietro, non potrei fare il mio mestiere. Mio padre diceva: “Per fare il mestiere degli attori oltre ad essere atleti bisogna avere una famiglia importante alle spalle.” Per riuscire a gestire bene tutto quanto è importante anche avere una famiglia del mestiere. I miei nonni, mio padre, mia madre, i miei fratelli: insomma siamo tutti dentro. Mia moglie è un’attrice quindi siamo tutti infilati in questo palcoscenico. Però non è detto. Ci sono anche persone che fanno parte della mia famiglia che non fanno questo mestiere, fanno altri mestieri ma lo conoscono molto bene. E’ fondamentale avere la spinta propulsiva della famiglia che quando devi partire ti sbatte fuori di casa perché tu non te ne vorresti andare. Però poi ti riaccoglie con grande affetto e grande entusiasmo quando torni. Parlando dell’attività di doppiatore quanto è difficile entrare in un personaggio e quanto è difficile uscirne? Il mestiere del doppiaggio è un ibrido. Perché tu senti Russell Crowe con la mia voce. E’ strano. Sono andato in Francia tempo fa, ero in albergo e in televisione trasmettevano “Elisa di Rivombrosa” che fu un grande successo italiano e io ero doppiato da un francese. Mi è preso un colpo. Ho detto “e chi è questo”. Non mi riconoscevo e quindi è chiaro che il doppiaggio è sicuramente un ibrido. Certamente noi lo sappiamo fare molto meglio dei francesi, dei tedeschi, dei turchi, dei russi, dei cinesi. Però rimane un ibrido: non si entra e non si esce da un personaggio. Diciamo che si cerca di fare un’operazione in modo da servire bene l’attore e soprattutto avere a cuore le orecchie del pubblico che poi ascolterà quello che noi diciamo. Perché c’è poco da fare: De Niro voi lo avete sentito con la voce di Ferruccio Amendola, non con la voce di De Niro. Per assurdo ti piacerebbe dare voce ad un italiano? No ad un italiano no. Non ci penso minimamente. È una cosa sbagliatissima. Gli attori si devono doppiare da soli. Se poi non lo sanno fare è un problema loro. In Italia il doppiaggio c’è dal 1921. O impari a farlo o non lo impari. Mi sarebbe piaciuto invece doppiare il “Gesù” di Zeffirelli ma, quando mi fecero il provino, ero troppo piccolo. Però ho doppiato “Karol”, il film sul Papa. A Mesagne per presentare un progetto importante, su un tema purtroppo attuale: lo stalking. Ci vuoi parlare di “Amore buio?” Amore buio è una piccola produzione, un corto che però fa capire cosa significa essere perseguitato. E questo vale sia per un uomo che per una donna. In” Amore buio” si vede come una donna possa disintegrare la vita di un uomo con la sua presenza così pericolosa e massiccia. Certamente in Italia tutto questo c’è, c’è sempre stato e purtroppo non viene denunciato. Il ruolo della televisione e del cinema che spesso vengono accusati di falsi insegnamenti. Invece in questo caso, con questo progetto, è il contrario. Io dico sempre che la televisione ha un ruolo importantissimo, ma c’è sempre meno attenzione. Troppo facilmente arrivano messaggi sbagliati, arrivano notizie non vere. E invece la tv dovrebbe mantenere sempre un ruolo estremamente attento ed educativo perché ne fruiscono soprattutto i nostri figli. Purtroppo c’è questo monumento nelle case degli italiani che si chiama televisore ed è sempre acceso, cosa secondo me sbagliata. Per fortuna gli italiani piano piano si stanno accorgendo di questo. Il cinema potrebbe fare molto di più ma purtroppo non lo fa. Per chiudere, il tuo impegno con Radio Italia. Come vive la radio Luca Ward. La radio secondo me sarà il futuro dell’uomo perché è l’immortalità, la voce, la potenza della voce. Non so che fine farà la televisione. Probabilmente fra 50 anni non ci sarà più. Ma la radio esisterà sempre. DEMO MAGAZINE | 33 Danse D’école Scuola di DanzaClassica Accademica corsi di danza classica Videodance modern-jazz Tip Tap HipHop Zumba Baila Canto e solfeggio teatro, dizione e doppiaggio Mesagne • Via F. Turati, 9 • Tel./Fax 0831.738990 MONSIGNORE ROCCO TALUCCI IL SUO RICORDO DELLA COMUNITÀ BRINDISINA di Manuela D'Amici P romosso alla sede arcivescovile di Brindisi-Ostuni nel 2000. Ha lasciato quest’ultimo incarico nel 2012 quando Papa Benedetto XVI ha accolto le sue dimissioni presentate per raggiunti limiti di età, così come prevede il Codice di Diritto Canonico. Un lungo percorso fatto, gomito a gomito, con la comunità. Sempre in ascolto discreto, pronto al sorriso per rincuorare e incoraggiare, pacificante e saggio. Mons. Rocco Talucci a Brindisi ha lasciato di se tutto questo e molto altro. Oltre a rappresentare la guida spirituale di tutta la comunità, ha sintetizzato anche l’immagine del dialogo aperto con ogni categoria, del confronto con il mondo istituzionale, dell’attenzione ai temi di maggiore attualità come la disoccupazione, la crisi economica, gli accadimenti della quotidianità. Su tutto la possibilità di rilancio sociale, civile, religioso, di immagine della città di Brindisi in occasione della visita del pontefice Benedetto XVI. Una visita per la quale è stato lo stesso arcivescovo a spendersi in termini organizzativi e non solo. Lo abbiamo raggiunto, attraverso gli strumenti di una tecnologia con la quale si è sempre voluto interfacciare. Un’intervista che ha il sapore della nostalgia ma anche della forza di rapporti che, se costruiti su solide basi, rappresentano il valore aggiunto nella vita di ognuno. E il rapporto tra Mons. Talucci e la comunità brindisina è senza dubbio molto forte. DEMO MAGAZINE | 37 Quale ricordo conserva nel suo cuore della comunità brindisina? Conservo il ricordo di una comunità che ha saputo chiamare “padre” il suo Arcivescovo, segno del bisogno di fiducia umanamente forte e di un punto di riferimento che apre a Dio nella fede. Ricordo una comunità che aspira a far emergere quanto sente dentro: una comunità ricca di potenzialità umane, impegnata per uno sviluppo sociale e culturale a misura d’uomo. Sarà ricordato sempre come il vescovo che ha portato il Papa a Brindisi. Qual'è l'immagine che le è più cara di quel momento? È l’immagine del cenacolo presieduto da Pietro e aperto a tutto il popolo. Il Papa ha fatto sentire la presenza del Cristo che passa tra la folla proveniente da posti diversi. Il discorso ai giovani ha rivelato lo sguardo di Gesù fisso su di loro. Il discorso alla città è risuonato come invito alla civiltà e alla cultura della giustizia e dell’amore. Il discorso al popolo, aperto al Mediterraneo, ha presentato una Chiesa anima e luce del mondo. Ha rappresentato una guida spirituale per i cittadini, raccogliendone i dolori e le angosce. Il momento è particolarmente difficile. Pensa che la comunità riuscirà ad affrontare le sfide del futuro? Sono stato e mi sono sentito guida spirituale per amore e per passione pastorale verso l’uomo. Ho sentito mie le angosce e le speranze, incoraggiando al superamento delle difficoltà e alla realizzazione delle aspirazioni. La comunità, se sostenuta da una convinta e appassionata sinergia tra le istituzioni, è nelle condizioni di affrontare e risolvere le sfide del fu- turo, specie quella educativa per la formazione dei giovani e quella occupazionale per la promozione dello sviluppo. Qual’è il male peggiore della nostra contemporaneità? La consapevolezza della caduta di tanti valori essenziali a cui non corrisponde la determinazione del recupero, soprattutto per dare certezze etiche e culturali alle nuove generazioni. Il cedimento facile rischia di prendere il posto della costruzione ideale, che più si addice alla libertà, facoltà che orienta al bene comune. Un messaggio per tutti i brindisini che stanno leggendo le sue parole attraverso le pagine di Demo Magazine. Negli anni del mio ministero a Brindisi non è mai mancato il dono del messaggio. In forma conclusiva dico ai brindisini: amate ogni uomo come vostro fratello, così da far emergere il rispetto e la giustizia; servite la società con una politica seria finalizzata al bene comune; credete in Dio perché solo la fede illumina la vostra esistenza oltre il contingente che passa. Nel ricordo del 5° anniversario della Visita del Papa, nell’Anno della Fede, seguite il proposito di una vita veramente nuova, sia come singoli, che come comunità. DEMO MAGAZINE | 39 IN TOURNÉE NEI TEATRI ITALIANI GENE GNOCCHI S ta portando in scena nei teatri italiani il suo ultimo spettacolo dal titolo “Cose che mi sono capitate… ancora”. Gene Gnocchi, uno dei comici più apprezzati nel panorama nazionale. Pungente e divertente, appassionato di calcio, sul palcoscenico si confronta con una storia che fa riflettere: dopo un consulto medico un anziano individuo scopre di godere di ottima salute ma che nella sua vita si è sempre tenuto tutto dentro. Non ha mai esternato le sue emozioni. Rileggendo con il pubblico la lastra si accorge però che quell’esame è stato pagato da altri a sua insaputa. Lo abbiamo raggiunto nel camerino prima dello spettacolo nel Teatro Comunale di Mesagne. Una chiacchierata veloce durante la quale non ha risparmiato commenti di carattere politico e anche un rimprovero sull’uso della “lingua italiana”. Per fare riferimento al titolo del suo spettacolo cosa capita all'insaputa di un uomo? E soprattutto pensa che davvero nella vita possa esserci qualcuno che ci guida a nostra insaputa? Il mio spettacolo è una sorta di prova rispetto a quello che poi saranno i miei pezzi a Zelig. E’ uno spettacolo modulare. Mi accorgo subito di come il pubblico accoglie le mie scelte che, se ben accette, diventano parte costante dello show. Questo è il bello del teatro: hai da subito le risposte...è tutto in diretta come piace a me. Nello specifico lo spettacolo che porto in giro per i teatri è un monologo basato su fatti di vita quotidiana che si intrecciano con situazioni paradossali o a dir poco strane. La mia performance sottolinea inoltre un atteggiamento anonimo, quasi impassibile con cui l’uomo affronta la vita, convinto di essere lui a scegliere ma inconsapevole che è solo pilotato verso delle scelte di “comodo”. Televisione, teatro, calcio. In quale di queste passioni riconosce lo strumento per esprimere al meglio le sue emozioni? Nell’ultimo periodo ho preso un po’ le distanze dalla tv. Diciamo che non sono molto d’accordo sulle ultime scelte televisive e sui format belli e pronti come reality show o talent. Mi vedrete come di consueto alla Domenica Sportiva e prossimamente a Zelig. Per lo sport è un discorso a parte … qui gioco in casa. Appena posso mi dedico nonostante non sia più un giovincello. Ad esempio prima del mio spettacolo a Racale ho saputo che il Lanciano era in ritiro a Galatina, na- di Antonio Scoditti turalmente li ho raggiunti sul campo e ho fatto allenamento con loro. Sono ancora in forma anzi se qualcuno nel mercato di gennaio mi volesse in squadra può contattare il mio procuratore, che poi sono io stesso! La comicità oggi. Il suo stato di salute e la capacità del pubblico di divertirsi ancora nonostante tutto. La comicità non soffre la crisi, perché per me rappresenta un modo per vedere il mondo. Racconto come vorrei vedere le cose o quello che vorrei che mi accadesse. Anche se poi è pura fantasia o qualcosa di surreale “chi se ne frega”. A proposito “chissenefrega” ho visto che l’hai scritto staccato, sbagli!!!!! Scrivilo unito è un neologismo! Le prossime elezioni. Cosa consiglia agli italiani? Sei di sinistra vero? Posso parlare liberamente con te e sei un reietto di Berlusconi? Credo che i 20 anni di ripetute fandonie di Silvio siano abbondantemente sufficienti e mezzo di inconfutabile prova che bisogna cambiare registro. Io spero vivamente che gli Italiani non votino lui perché altrimenti dubiterei realmente della loro integrità mentale. Ma sono convinto che questo non accadrà, buoni si ma fessi no!!! 3 DEMO D DEM EMO O MAGA M MAGAZINE AAGA GAZIN IN NE | 43 di Marco De Vincenti Consulente de “Il Tuo Viaggio” M O I G G A I V IL E Z Z O N I D gio g a i v e c i l p m e s n Per noi non è u aldive, Polinesia, Seychelles, Mauritius, Kenya, Stati Uniti, Sri Lanka, Messico, Giappone, Thailandia, Australia, OVUNQUE! In qualsiasi luogo del nostro meraviglioso pianeta esiste una parte di noi stessi! Non siamo impazziti! È cosi. Tutto sta nel trovare quella particolare essenza che ci rende parte di quel pezzetto di Mondo. Esattamente questo è ciò che noi cerchiamo per voi e per il vostro Viaggio di Nozze. Quasi sempre ci capita di ritrovare in agenzia coppie rientrate da poco dal loro Viaggio di Nozze che ci descrivono qualcosa di magico riportato a casa con sé. Ogni volta restiamo a bocca aperta quando ci spiegano che si tratta di qualcosa che va al di là del viaggio in sé. Parlano di profumi, stati d’animo, emozioni, sensazioni interiori, attimi di fascino sino ad allora sconosciuti. Per appassionati come noi del Viaggiare, queste emozioni non possono che essere considerate come “l’essenza” del nostro impegno. Ciò che rimane nella mente, negli occhi e nel Cuore dei nostri viaggiatori è la nostra ricchezza più grande. E’ così, e continuerà ad esserlo sin quando sentiremo la necessità di condividere con gli altri la nostra passione del Viaggiare. DEMO MAGAZINE | 45 di Valeria Morleo A dare la misura di quanto stia accadendo sul piano sportivo c’è la chiusura delle strutture provinciali del CONI, operata a livello centrale. Una brutta tegola che ha danneggiato la rappresentanza locale e la capacità di intercettare esigenze e criticità di una fascia penalizzata dal punto di vista strutturale. A questo punto bisognerà valutare in che modo il CONI regionale gestirà il problema che non è solo di carattere burocratico. Valutazioni, almeno in parte, confermate dall’attuale assessore regionale allo sport Maria Campese che, non molto tempo addietro, dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno ha fatto un quadro della situazione tra luci e ombre. La questione, probabilmente, ruota tutta intorno alla cultura dello sport, alla possibilità di intervenire dal basso per fare in modo che anche dalle stanze della politica si operi per raggiungere l’obiettivo della pari dignità tra tutte le discipline. Se il calcio e il basket monopolizzano l’attenzione, non solo mediatica, va ricordato che i risultati sono arrivati, quest’anno, anche da altre direzioni. Basti pensare alle ultime olimpiadi e alla vittoria esaltante di Carlo Molfetta, campione di taekwondo, simbolo di una disciplina che fa della pazienza e della tenacia la sua peculiarità. Eppure si tratta di uno sport che, probabilmente come molti altri, soffre la condizione di disciplina minoritaria alle prese con fondi che non arrivano e strutture poco adeguate. Paradossalmente, però, e aggiungiamo fortunatamente, si continua a registrare adesioni da parte dei giovani. Segnale evidente che c’è sete di pratica e di agonismo. Gli addetti ai lavori fanno continuo riferimento alla situazione di grave crisi economica che sta coinvolgendo il paese. Di contro i risultati in Puglia continuano ad arrivare sul fronte dell’eccellenza sportiva. E allora i conti non tornano. La Campese dichiara che lo sport non è al centro dell’agenda politica europea e nazionale e che adesso la competenza è in capo alle regioni. Enti con le mani legate per i noti problemi inerenti il patto di stabilità. Ma la notizia, da accogliere con cauto ottimismo, riguarda il 2014 quando pare che lo sport dovrebbe figurare tra gli assi di intervento della Comunità Europea. C’è di più. L’assessore ha anche annunciato che è sua intenzione concretizzare l’accordo con il Credito Sportivo per poter accedere a finanziamenti da destinare a enti pubblici e a società private che, a loro volta, li metterebbero a disposizione per la ristrutturazione degli impianti sportivi. Si parla di circa 1,3 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno insomma. Certo è che per poter migliorare la prospettiva, che non appare delle migliori, c’è bisogno di uno sforzo sinergico. Lo sforzo al quale fa riferimento, per esempio, il presidente uscente del CONI Puglia Elio Sannicandro (peraltro ricandidato alle prossime elezioni del comitato regionale). Sannicandro parla di strategie di sviluppo sportivo, di rinnovamento della mentalità. Il suo è un riferimento diretto all’esperienza “Sport nelle scuole” come modello di vita, ai famosi “Giochi della gioventù” dove tutti sono protagonisti e dove si rincorre un ideale di partecipazione e di sana attività fisica, senza agonismi. E ancora richiama i metodi di gestione degli impianti concessi alle società private come vera nuova frontiera. Insomma le idee ci sono, la programmazione regionale sembra aver avuto nuova linfa con le novità che arrivano dalla Comunità Europea. Ma tanto resta ancora da fare affinché tutti gli sport esistenti possano avere la stessa considerazione di quelli considerati nazionalpopolari. Una battaglia che nel suo piccolo combatte anche Demo Magazine visto lo spazio che da sempre ha riservato ad ogni tipologia di disciplina, scovando talenti e garantendo visibilità a carriere che spesso restano ai margini. CLIMA ED ENERGIE PER LO SVILUPPO: SCELTE ETICHE E NUOVE STRATEGIE di Antonio Scoditti C i stiamo dirigendo ad alta velocità verso un punto di non ritorno e non possiamo permetterci il lusso di progressi limitati! Nel numero precedente di Demo abbiamo introdotto il “problema clima” . Nella vita quotidiana abbiamo bisogno di rapidi progressi per fronteggiare i nuovi problemi che sono addebitabili alle mutazioni climatiche. L'energia è sempre stata alla base del nostro universo e il suo uso è strettamente legato agli equilibri climatici. In particolare tutto è stato generato dal Sole che, lavorando con pazienza per milioni di anni, ha preparato un enorme patrimonio di risorse preziosissime, come il petrolio e l’energia elettrica ad esempio. Un’azione continua e costante per facilitare lo sviluppo tecnologico donando all’uomo (quando questo fosse diventato abbastanza maturo per usarle) la possibilità di usufruire di questo patrimo- nio per qualche miliardo di anni. A condizione che l’utilizzo fosse intelligente e parsimonioso. I maggiori impianti di produzione di energie primarie come centrali e fabbriche basano il loro sviluppo su combustibili fossili, come il carbone. I combustibili fossili rappresentano oggi la principale fonte di energia per l’uomo. Perché? In sostanza, perché hanno un alto rapporto energia/volume, sono facilmente trasportabili e costano ancora relativamente poco. Allo stesso tempo, però, si tratta di materiali con un altissimo impatto atmosferico. Negli ultimi anni, specie nel nostro Salento, il continuo sviluppo delle fonti rinnovabili, soprattutto quella Solare, si inserisce in un contesto che va in controtendenza rispetto all’utilizzo dei combustibili fossili. Convinciamoci che l'energia solare, eolica e idrica sono la soluzione primaria del problema energetico dell'umanità. Grazie al rinnovabile, ci sono chiare avvisaglie di un futuro promettente anche se ancora lontano. L’energia Solare non ha grossi limiti se non quelli dell’utilizzo dei pannelli solari e della costruzione di strutture il meno estese possibile, per non occupare troppo spazio. L’iter usato nella scelta delle aree per la creazione di impianti fotovoltaici non ha seguito una linearità sulle aree a vincolo archeologico e paesaggistico e a volte queste strutture sono state tirate su senza rispetto per la natura trascurando la fatica dei nostri nonni che piantarono gli ulivi poi sradicati in pochi giorni. Nuove possibili strategie Proporre un’idea per combinare il recupero di spazi agricoli incolti (quelli già occupati lasciamoli al loro posto) che non alterino eccessivamente il paesaggio e che con- temporaneamente producano grande quantità di energia? La risposta a tutto ciò? Realizzare delle serre per l'agricoltura ma non con i consueti pannelli in silicio (che non darebbero la giusta luminosità). Si potrebbero utilizzare dei pannelli fotovoltaici trasparenti. La produzione di energia sarebbe enormemente superiore ai possibili consumi delle operazioni da compiere in agricoltura per quel terreno, ottenendo un ambiente ideale per le più svariate coltivazioni anche durante i peggiori periodi, grazie alla capacità delle serre di mantenere l'umidità. Si tratta di pannelli trasparenti con una particolare vernice in silicio. Lasciando passare grandi quantità di luce potrebbero essere utilizzati per coprire superfici vetrate come tetti e facciate, senza così impiegare enormi spazi in orizzontale ma sviluppandosi in verticale. PANTALEO CORVINO si racconta di Valeria Morleo DEMO MAGAZINE | 51 D opo averlo a lungo rincorso, siamo finalmente riusciti a intervistare Pantaleo Corvino. Un uomo della nostra terra che ha ottenuto, in termini professionali, un successo straordinario. La sua è una brillante carriera, difficile da sinterizzare in poche parole. Dopo una lunga gavetta come Direttore Sportivo, che lo ha portato a militare in tutte le realtà dilettantistiche dalla Terza Categoria all’Interregionale, approda nel Calcio professionistico come Direttore Sportivo del Casarano (Serie C1) con il quale, in dieci anni, vince lo Scudetto Beretti e lancia alcuni giovani talenti come Fabrizio Miccoli, Vincenzo Mazzeo, Cosimo Francioso, ecc. Nel 1998 si trasferisce al Lecce portando alla ribalta nazionale ed internazionale giovani cresciuti nel vivaio giallorosso o scovati in campionati esteri come Bojinov, Vucinic, Ledesma, Chevanton, Lucarelli, Pellè e tanti altri. Con il Lecce ha vinto 7 titoli nazionali giovanili (due Scudetti Primavera, due Coppa Italia, due Supercoppe Pri- mavera, uno Scudetto Giovanissimi). Nell’Estate 2005 passa ad occupare il ruolo di Responsabile Area Tecnica della ACF Fiorentina, dove è diventato ben presto beniamino dei tifosi. Negli anni alla Fiorentina ha conquistato quattro qualificazioni consecutive in Champions League, una Semifinale di Coppa Uefa, una Semifinale di Coppa Italia ed un Ottavo di Champions League, oltre ai 4 titoli nazionali vinti con il settore giovanile. Tra gli acquisti importanti di questi anni ci sono campioni come Riccardo Montolivo, Luca Toni, Alberto Gilardino, Felipe Melo e tanti altri. Veri e propri capolavori gli acquisti di Stevan Jovetic, preso giovanissimo con un investimento irrisorio e oggi valutato circa 40 milioni di euro, e Matja Nastasic anche lui prelevato a soli 17 anni e ceduto dalla Fiorentina al Manchester City nella scorsa Estate per 25 milioni di euro. Quello di Corvino è un racconto appassionato e avvincente. Risposte che aprono una finestra sul mondo del calcio che conta. Dopo 35 anni di straordinaria carriera la scelta per la stagione in corso di prendersi un anno sabbatico, nonostante le numerose offerte. Perché questa scelta e soprattutto vive già l’astinenza da campo? Sono stati 35 anni che ho vissuto con grande passione dando tutto me stesso. Gli ultimi 7 anni, quelli alla Fiorentina, sono stati duri, intensi e professionalmente pieni di soddisfazione, durante i quali abbiamo conseguito risultati di grande prestigio. Ovviamente sono stati anche anni di grande lavoro che mi hanno indotto a staccare la spina per un anno, nonostante alcune proposte interessanti ricevute. Questo lo dovevo a me stesso e soprattutto a mia moglie e alla mia famiglia. Diciamo che sto godendo, dopo ben 35 anni, di momenti e sensazioni molto piacevoli che, per adesso, non mi stanno facendo sentire molto la mancanza del campo. Nel nostro calcio da qualche tempo si propone di dare spazio ai giovani, per la verità sembra una scelta più dettata dalla crisi economica che da una reale consapevolezza. Lei che fa calcio da sempre cosa ne pensa? In tutta la mia carriera ho sempre creduto che la carta d’identità non fosse una discriminante per costruire una squadra. I giovani sono il presente e il futuro e da loro non si può prescindere sia per un discorso tecnico che di compatibilità economica, senza dimenticare, però, che è necessario che ci sia sempre un giusto mix con giocatori d’esperienza. Comunque formare giovani campioni partendo dal settore giovanile non è affatto semplice e non è sufficiente solo investire milioni di euro, è necessario un metodo e un gruppo di lavoro affiatato e competente. Miccoli, Jovetic, Nastasic, Vucinic, Orlandoni, Sesa, Passoni, Ledesma e potremmo continuare all’infinito.. sono solo alcuni dei Top Player scoperti e lanciati nel grande calcio. Uno in particolare al quale è maggiormente legato? Non posso rispondere con un solo nome perché sono legato a tutti loro, e le dirò di più: spesso ho avuto molto di più da coloro ai quali ho dato un po’ meno. La sua carriera è stata segnata da tre grandi personaggi e famiglie: Casarano con il compianto Cav. Filograna, Lecce con la famiglia Semeraro, la Fiorentina con i fratelli Della Valle… che ricordo conserva di ognuno di loro e delle relative esperienze fatte? Parliamo di tre famiglie che hanno contribuito a formarmi come uomo e come professionista e dalle quali ho avuto tanto. Ognuna di loro rappresenta un pezzo unico della mia storia alle quali è legata una parte differente della mia esperienza professionale. Il Cav. Filograna è stato colui che mi ha dato l’opportunità di entrare nel calcio professionistico, la famiglia Semeraro mi ha dato la possibilità di costruire un modello di calcio nel Salento che poi è diventato un riferimento per tutto il resto d’Italia. Infine la famiglia Della Valle mi ha consentito di confrontarmi con il calcio mondiale. DEMO MAGAZINE | 53 Alla Corvino Soccer Academy sarà presto affiancata la Corvino Foundation Onlus, sappiamo che è una realtà a cui tiene moltissimo… Il progetto confluirà in una Fondazione, la Corvino Foundation Onlus, in grado di creare importanti opportunità per i giovani calciatori del territorio. Le risorse prodotte dall’Accademia, infatti, avranno lo scopo di finanziare il percorso sportivo dei giovani calciatori di talento oltre quello di sostenere le famiglie dei meno fortunati. Inoltre, attiveremo Corsi sportivi per diversamente abili avvalendoci di personale tecnico e medico specializzato, ispirandosi ad un modello, già realizzato a Firenze e riconosciuto dalla UEFA, che prevede l’organizzazione di campionati e competizioni calcistiche dedicate a molteplici fasce di disabilità. Per concludere, lei con orgoglio vanta nel suo curriculum il fatto di essere stato DS dalla Terza Categoria alla Champions League, di aver lanciato decine di straordinari talenti nel calcio dei grandi, di essere l’unico Direttore ad aver vinto 12 titoli nazionali giovanili… c’è nel cuore e nella mente di Pantaleo Corvino ancora un sogno nel cassetto? Un sogno nel cassetto ce l’ho ma per scaramanzia non lo dico perché ho intenzione di realizzarlo… Dallo scorso mese di Settembre ha aderito con entusiasmo alla nascita del progetto Corvino Soccer Academy, un suo concreto contributo al territorio. Come sta vivendo questa nuova esperienza? Corvino Soccer Academy è il frutto di un’idea e di una programmazione nata nel 2009, con lo scopo di implementare l’attività calcistica nel Salento. Per questo motivo ho risposto con entusiasmo all’invito rivoltomi da alcuni operatori del Settore e nonostante i miei numerosi impegni sto seguendo personalmente l’andamento di tutte le attività dell’Academy. La mission prevede la formazione non solo di atleti, ma anche di personale tecnico e manageriale attraverso il costante fluire di informazioni tecnico-scientifiche e aggiornamenti continui. L’Accademia si ispira al Modello “Corvino - Vergine” che, applicato in diverse parti d’Italia e del mondo (corsi di formazione negli USA in collaborazione con NorCal Soccer Academy che vanta oramai oltre 200 Società di calcio ispirate al Modello), ci ha dato risultati straordinari, testimoniati dai 12 titoli nazionali vinti con Casarano, Lecce e Fiorentina e il lancio nel grande calcio di innumerevoli campioni Top Level. Per i giovani atleti della Corvino Soccer Academy, e non solo, l’approdo nel calcio professionistico è il sogno di una vita…ma il percorso è irto di ostacoli e difficoltà. Cosa si sente di consigliare loro? La Corvino Soccer Academy nasce per rispondere alle ataviche esigenze del nostro territorio, il quale richiede con forza la nascita di una realtà che rappresenti un Modello ai più alti livelli, per formare Atleti, Tecnici e Dirigenti. L’attività, attraverso una visione globale del bambino, prevede una programmazione pluriennale delle attività da svolgere per la crescita del giovane calciatore. All’interno di questa visione, tutti gli aspetti sono coinvolti: tecnico – tattici, fisico – atletici ed etico – morali e saranno portati avanti in sinergia con la stessa cura ed attenzione. I sogni è giusto che ci siano perché servono per avere sempre un ideale da seguire. La passione che anima questi bambini va alimentata senza far perdere loro mai di vista la formazione scolastica. Come amo spesso dire calciatori lo si è per un periodo limitato della vita, uomini lo si è per sempre. DEMO MAGAZINE | 55 BASKET FINAL EIGHT: BRINDISI TRA LE OTTO GRANDI! CALCIO BRINDISI TRA POLEMICHE SOCIETARIE E AMARCORD di Donato Dell’Olio di Redazione D C alcio giocato e calcio parlato. Da una parte il Brindisi che si aggiudica brillantemente il derby con il Nardò per 2-1 e si ripete la domenica successiva. Dall’altra le polemiche e le questioni di carattere societario. Prima fra tutte quella che vede Enzo Carbonella intervenire sulla vicenda “stipendi arretrati”. Il direttore generale del Brindisi ha infatti tenuto a sottolineare che la sua è una tra “le società che stanno meglio sul piano degli stipendi”. Ha ricordato a questo proposito che i calciatori avanzerebbero solo la mensilità di dicembre ed ha parlato anche del passaggio di quote societarie dichiarando che la società ha ricevuto le “raccomandazioni dei soci uscenti” che avrebbero indicato un nuovo acquirente. Ma Carbonella ha anche espresso la sua speranza sul fatto che questo passaggio non si concretizzi perché sarebbe portatore di altri problemi. “Ci sono quindici giorni di tempo” ha dichiarato “perché Galluzzo eserciti il diritto di prelazione ma Roma e De Finis devono specificare che non pretendono nulla dei crediti vantati”. Il tecnico Salvatore Ciullo ha più volte manifestato soddisfazione per le prestazioni dei suoi giocatori. “Dobbiamo cercare di dare sempre il massimo, solo così possiamo salvarci” ha dichiarato, aggiungendo di schierare chi merita, non solo gli under: “Siamo un gruppo importante. Tra problemi societari e risultati sportivi, in occasione delle gara con il Nardò si è registrato un significativo momento di emozione e nostalgia invece per una vecchia conoscenza, Roberto Taurino che oggi indossa la maglia del Nardò: “Il Brindisi è nel mio cuore e nessuno può impedirmi di amare questa maglia che è la mia vita.” A fine gara ha indossato una maglia con su scritto il numero “297” a testimoniare le sue presenze con il Brindisi. “Ho provato una emozione particolare a giocare nel Fanuzzi da avversario. Qui ho vissuto i dieci anni più importanti della mia vita”. DEMO MAGAZINE | 57 i certo a Brindisi nessuno se lo sarebbe mai immaginato… Brindisi, matricola in serie A, tra le otto grandi nel massimo campionato di basket italiano al giro di boa. La squadra diretta dal bolognese Piero Bucchi ha ottenuto al termine del girone di andata otto vittorie e sette sconfitte accedendo, con una giornata d’anticipo, alle Final Eight di Coppa Italia, in programma dal 7 al 10 febbraio. Teatro della competizione il Mediolanum Forum di Milano. Continua così la striscia vincente del sodalizio di Contrada Masseriola capitanato da Massimo Ferrarese e presieduto, da poco, dal brindisino Nando Marino. Brindisi, dopo la retrocessione di due anni fa ha inanellato un filotto di successi non indifferente. La squadra, affidata a Bucchi, dopo la gestione Perdichizzi-Bechi, ha conquistato la Coppa Italia di Lega Due, poi ha vinto i play off ritornando nel massimo campionato soltanto dodici mesi dopo. Ha vantato la presenza di due suoi giocatori, Gibson e Robinson, nell’ultimo All Star Game di Biella ed infine l’accesso alle Final Eight. Un bottino che ha fatto schizzare le quotazioni della compagine brindisina, oggi temuta da molti club di spessore. Bucchi ha potuto dalla sua togliersi grosse soddisfazioni battendo squadre del calibro di Sassari, Bologna in trasferta, ha fatto vedere i sorci verdi a grossi blasoni come Milano, Cantù, Varese e Roma, ma soprattutto la storica vittoria conseguita ai danni della corazzata Mps Siena dopo ventinove anni. Perciò, il popolo di fede biancazzurra può essere fiero dei nove giocatori a disposizione di coach Bucchi. Le stelle Gibson, Viggiano, Reynolds, Robinson, Simmons, Grent, Ndoja, Zerini e Formenti hanno ora il dovere di credere fino in fondo nel progetto dell’Enel Basket Brindisi e cercare qualcosa in più di una semplice salvezza. E non è escluso che a Brindisi possa arrivare qualche rinforzo che possa permettere di fare quel salto di qualità che consentirebbe di conquistare un posto di tutto rispetto nella griglia finale dei play off di fine stagione. Ma non bisogna dimenticare, nel contempo, che questo roster è stato messo su dai dirigenti biancazzurri per ottenere una comoda salvezza in serie A. DEMO MAGAZINE | 59 ASSI BASKET OSTUNI SI PUNTA ALLE POSIZIONI UTILI IN CHIAVE PLAY-OFF di Antonio Scoditti L ’Assi Basket Ostuni rispetto alla squadra di partenza ha subìto un profondo cambiamento. Prima Fossati, poi Moruzzi e in ultimo Mei hanno lasciato la squadra della Città Bianca. In particolare per il caso di Mei la società ha deciso di non trattenere il giocatore che ha ricevuto una richiesta importante dal Perugia che milita nel campionato DNA. Nonostante questa emorragia di atleti, la squadra ha tenuto bene nelle ultime gare, reagendo anche alla sconfitta con Roseto, che in ogni caso occupa la seconda posizione in classifica. Subito dopo c’è stata la partita con Roma in trasferta e gli uomini di coach Romano hanno dato una grande prova di orgoglio, portando a casa la gara, vinta di soli due punti. Un successo sul campo che ha ridato coraggio all’Ostuni. Un coraggio che ha dato buoni frutti anche nella gara interna con Agropoli, squadra che ha l’obiettivo (come l’Ostuni) di correre per le otto posizioni di accesso ai play-off. La squadra della città bianca si è dunque aggiudicato lo scontro diretto, importantissimo in chiave classifica. Vittoria, però, offuscata dalla sonora scoppola subita dall'Amatori Pescara di coach Tony Trullo. Altra nota stonata l’infortunio a Birindelli. Al momento non fortunatissimo rispetto al gruppo di giocatori si affianca comunque una “situazione risultati” che porta complessivamente ad un cauto ottimismo. Lo stesso coach Romano ha dichiarato che la tipologia di squadra è completamente cambiata rispetto alle caratteristiche tecniche di inizio campionato. “Abbiamo un ottimo roster” ha dichiarato “E’ composto da giovani interessanti che finalmente stanno trovando il giusto spazio, grazie a prestazioni vincenti. A disposizione sempre i nostri uomini di esperienza, primo tra tutti capitan Morena. Il quadro è dunque quello di una squadra compatta e considerando la difficoltà del campionato, questo è già un ottimo punto di inizio. Continueremo a combattere per le posizioni di accesso ai play-off. di Ferdinando Sallustio PAROLE DI GRANDI POLITICI DEL PASSATO C oraggio, la festa della democrazia sta per finire: è vero, vorreste che andassero tutti a zappare, così la parola “campagna” elettorale avrebbe finalmente un senso. Questo dovrebbe essere il momento in cui i candidati alla guida del Paese (alla guida del Paese!) tirano fuori il meglio delle loro proposte, per ottenere in cambio qualcosa di preziosissimo: il nostro voto. Invece, non si vede l’ora che passi. Tutti avevano detto che volevano cambiare l’attuale legge elettorale. Il suo ideatore, Roberto Calderoli, così si espresse in TV prima ancora che venisse usata per la prima volta: “Un po' meno orgoglioso sono della legge elettorale che si dovrà riscrivere; glielo dico francamente, l'ho scritta io ma è una porcata. Una porcata fatta volutamente per mettere in difficoltà una destra e una sinistra che devono fare i conti col popolo che vota”. Le proposte di cambiamento effettivo, tuttavia, sono state nebulose e contraddittorie, e lasciavano capire che la tendenza della classe politica ad “auto replicarsi”, imponendo i candidati è davvero fortissima. Allora, per nostalgia, e per non perdere l’amore per la politica, quella vera, ripercorriamo un po’ di citazioni elettorali di grandi politici, che oggi (ahimè) ci mancano. Alcide De Gasperi così sosteneva: “La differenza tra un politico ed uno statista sta nel fatto che il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”. Il suo primario collaboratore Giulio Andreotti, al quale sono attribuiti anche “Il potere logora… chi non ce l’ha” e “A pensar male si fa peccato ma si indovina”, ha sintetizzato il suo pensiero nella frase “In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti”. Enrico Berlinguer ribatteva: “Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”. Tutti dovremmo ricordare le parole di Aldo Moro: “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere”. Il buon Nikita Kruscev, che abbatté il mito di Stalin (ma solo tre anni dopo la morte dell’”Uomo d’acciaio” sovietico), disse: “Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire ponti anche dove non ci sono fiumi”. Winston Churchill ebbe una disputa parlamentare con Lady Astor, prima donna deputata in Gran Bretagna: “Se fossi sua moglie le servirei del tè avvelenato” gli disse l’avversaria al culmine dell’ira. “Se fossi suo marito - replicò Churchill - lo berrei con piacere”. Alcide De Gasperi Giulio Andreotti Aldo Moro Enrico Berlinguer Nikita Kruscev Winston Churchill Il grande leader, sconfitto a sorpresa nelle elezioni tenutesi immediatamente dopo la fine della II Guerra Mondiale, apprese la notizia nella vasca da bagno e dichiarò soltanto: “I grandi popoli hanno diritto all’ingratitudine”. Finita (ma poi ritornò al potere) l’esperienza di Primo Ministro, Churchill tornò a fare il giornalista e punzecchiò così il suo successore, il laburista Attlee: “Si è fermata davanti a Downing Street un’automobile vuota. E’ ne è sceso Clement Attlee”. Se mai voleste candidarvi, ecco un bel discorso elettorale: “Ribadendo che la nostra missione è caratterizzata da libertà di pensiero, pluralità di voci e Libero Bovio temi, autorevolezza, responsabilità e affidabilità, riaffermiamo l'esigenza di favorire la formazione di un'opinione pubblica informata e di allestire un metodo unitario di rilevazione statistica, prevedendo azioni concrete e valorizzando le nuove competenze, finalizzando la spesa per incentivi alle imprese non a difendere l'esistente, ma ad accompagnare la transizione del sistema produttivo verso un assetto, per soggetti e prodotti, in grado di realizzare una competizione "alta" e giungendo quindi a creare un circuito virtuoso tra sviluppo economico e sviluppo sociale”. L’ho scritto io, a caso, usando il “generatore automatico di Totò discorsi elettorali” dello scomparso psichiatra Pierluigi Morosini, che potete trovare su Internet. E le citazioni politiche non appartengono soltanto ai politici: il letterato Libero Bovio, oltre a scrivere “Chisto è ‘o paese d’o sole”, affermò: “La politica, se non è arte, è mestiere”. Totò, memorabile candidato numero 47 ne “Gli onorevoli”, in “Fifa e arena” diceva: “A proposito di politica, non ci sarebbe qualche cosa da mangiare?”, mentre l’attuale presidente UEFA Michel Platini, che la sapeva lunga anche da calciatore, scrive: “La politica è come la nazionale: dovrebbero scendere in campo soltanto i migliori”. Buon voto a tutti! Michel Platini CORSI DI CALCIO PER PICCOLI AMICI, PULCINI, ESORDIENTI E GIOVANISSIMI VUOI ESSERE TU IL NUOVO VUCINIC, IL NUOVO LEDESMA, IL NUOVO CHEVANTON, IL NUOVO JOVETIC? 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