1 Modulo 5 UD1 - L`Osservatorio Nazionale del Turismo L
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Modulo 5 UD1 - L’Osservatorio Nazionale del Turismo L’Osservatorio Nazionale del Turismo (ONT), istituito con D.P.R. n. 207 del 6 aprile 2006 e successivamente regolamentato con d.p.c.m. del 16 febbraio 2007, ha sede presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo (DSCT) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’ONT ha compiti di studio e analisi dei flussi turistici, nonché delle dinamiche economiche e sociali legate al turismo. Coerentemente con questi scopi, l’ONT realizza indagini e raccoglie documenti e ricerche realizzate dai più autorevoli centri di ricerca nazionali e internazionali, anche al fine di valutare il livello di competitività dell’Italia. Sul sito www.ontit.it., sono resi espliciti gli obiettivi che l’Osservatorio Nazionale del Turismo si pone: unificare la ricerca esistente sul turismo in una visione sistemica di tutte le fonti e dell’insieme dei dati, integrandola con lavori specifici su temi non adeguatamente indagati; divulgare in tempo reale informazioni e dati scientificamente accreditati su trend e fenomeni turistici; fornire indicazioni utili per le strategie di promozione delle risorse turistiche del Paese e per la comunicazione dell’offerta turistica; fungere da raccordo tra i vari livelli istituzionali e territoriali sul piano della conoscenza del fenomeno turistico, ponendosi come modello replicabile anche su scala nazionale. Le principali ricerche periodiche realizzate dall’ONT, su dati Unioncamere, sono le seguenti: indagine quantitativa sui comportamenti turistici degli italiani (mensile): rileva i comportamenti turistici degli italiani nel mese precedente alla pubblicazione ed elabora le previsioni per il mese successivo; indagine sulle prenotazioni nelle aree turistiche e sui segmenti di prodotto (trimestrale): analizza i movimenti turistici del trimestre precedente e fornisce previsioni sull’andamento della stagione successiva alla pubblicazione; indagine sul turismo organizzato internazionale (annuale): l’analisi verte sui prodotti turistici italiani commercializzati e venduti dai tour operator esteri; customer care turisti (annuale): il focus dell’indagine è il livello di soddisfazione dei turisti italiani e stranieri in Italia rispetto alla qualità socio-ambientale della destinazione, all’ospitalità della popolazione locale, al cibo e all’alloggio. Alle indagini periodiche vanno aggiunte le ricerche monografiche, gli articoli di approfondimento tematico e le rappresentazioni grafiche di sintesi su specifici fenomeni turistici. In considerazione della complessità e della trasversalità del fenomeno turistico, l’ONT integra le proprie ricerche con documenti realizzati da altri soggetti di rilevanza nazionale e internazionale (come per esempio Eurostat e Unwto - Organizzazione Mondiale del Turismo). Tutti i materiali derivanti da questa attività sono messi a disposizione attraverso il sito. 1 Tra i materiali messi a disposizione, sono particolarmente interessanti due recenti indagini, relative rispettivamente al turismo internazionale dell’Italia e ai pernottamenti alberghieri, che proponiamo qui di seguito. La bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia Secondo gli ultimi dati definitivi, resi noti dall’indagine campionaria della Banca d’Italia, il 2011 è stato l’anno in cui si è consolidata la ripresa, già in atto dal 2010, del turismo internazionale dell’Italia. Il saldo netto positivo della bilancia dei pagamenti turistica è stato di 10.308 milioni di euro, il 16,6% in più rispetto a quanto rilevato l’anno precedente. L’incremento è imputabile ad un aumento del 5,6% della spesa degli stranieri in Italia cha ha raggiunto quasi 31 miliardi di euro, a fronte di una crescita, più contenuta (+0,8%), della spesa dei nostri connazionali all’estero, il cui importo è pari a 20.583 milioni di euro. Per quanto riguarda la clientela straniera in viaggio nel nostro Paese, all’aumento della spesa è corrisposto un incremento sia nel numero dei viaggiatori (+3%), sia nel numero dei pernottamenti (+5%). Nel 2011 oltre il 60% degli stranieri in Italia hanno dichiarato di essere venuti nel nostro Paese per vacanze, mentre le spese destinate ai viaggi d’affari, con una quota del 20% circa del totale, risulta in leggera diminuzione in confronto all’anno precedente. I primi tre Paesi di origine della domanda straniera per spesa si confermano, nell’ordine, Germania, Stati Uniti e Francia, tutti in aumento rispetto ai risultati del 2010. Fra le principali province italiane di destinazione dei turisti stranieri troviamo, come di consueto e con risultati in crescita, Roma, Milano, Venezia e Firenze; calano le entrate valutarie turistiche dall’estero per le destinazioni della provincia di Napoli. Dall’analisi della domanda turistica degli italiani all’estero si evince che, nonostante il leggero incremento riportato nella spesa, sia i 57 milioni e mezzo di viaggiatori sia i 247 milioni e 700 mila pernottamenti sono calati, rispettivamente, del 3,8% e del 2,7% in confronto al 2010. Quasi il 45% della spesa degli italiani all’estero è dedicata alla vacanza, mentre il 31% della spesa ha riguardato i viaggi di lavoro/affari (+1,4% rispetto al 2010). Confermati come principali Paesi di destinazione dei viaggiatori italiani, per spesa, Francia, Stati Uniti e Spagna, con variazioni positive che superano il 10%. Si segnalano, inoltre, aumenti positivi per i viaggi in Cina e Regno Unito mentre è risultata in calo la spesa degli italiani in Grecia (–15,6%), Francia e Austria. I pernottamenti negli alberghi Gli alberghi dei Paesi UE hanno registrato oltre 757 milioni di pernottamenti nel corso dell’estate 2011, il 4,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Spiccano, tra tutti, i risultati di Bulgaria (+21,1%), Romania (+17,5%), Lituania (+16,8%), Estonia (+14,5%) e Lituania (+11,2%). Solo Malta (–1,9%) e l’Italia (–1,2%) hanno fatto segnare una variazione negativa. Resta comunque forte l’appeal del nostro Paese sui turisti stranieri, le cui presenze sono aumentate del 4,1% nell’estate 2011. Il saldo negativo è dovuto piuttosto al calo dei pernottamenti degli italiani (–4,8%). Nonostante le difficoltà, l’Italia mantiene quindi una posizione di rilievo tra le destinazioni turistiche più popolari del Continente, con il 17,8% sul totale dei pernottamenti registrati nella UE a 27, tra giugno e settembre 2011. Solo la Spagna (+18,8%) detiene una quota di mercato superiore, mentre un gradino più in basso troviamo la Germania (+13,1%), la Francia (+11,4%) e il Regno Unito (+9,7%). L’Italia conferma il secondo posto (sempre preceduta dalla 2 Spagna) anche tra le destinazioni europee preferite dai soli turisti non-residenti. In questo caso, il gradino più basso del podio è occupato da un altro Paese mediterraneo, la Grecia. È però necessario rilevare che il nostro Paese ha perso terreno nei confronti dei suoi più diretti competitor. Nell’estate 2011, infatti, Spagna e Francia hanno conosciuto un incremento dei pernottamenti negli alberghi pari, rispettivamente, all’8,6% e al 3,6%. Segnali positivi provengono, invece, dai dati sul tasso di occupazione netta delle camere negli alberghi italiani. Durante l’estate 2011, tale valore (+52,6%) è risultato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2010 (+52,1%), soprattutto grazie al buon risultato del mese di settembre. 3