Mazzetta - Salini Impregilo
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RASSEGNA WEB MAZZETTA.WORDPRESS.COM HiQPdf Evaluation 03/27/2015 Data pubblicazione: 26/03/2015 RSS Subscribe: RSS feed Mazzetta Ce la possiamo fare Al Sisi cede l’acqua del Nilo in cambio di agibilità politica, ok alla grande diga etiope Posted on 26 marzo 2015 Newswire 0 Mazzetta Mi piace 2.811 È stato finalmente raggiunto l’accordo tra Etiopia, Egitto e Sudan per lo sfruttamento della Grand Ethiopian Reinassance Dam (GERD) o , la gigantesca diga in Etiopia che intanto l’italiana SaliniImpregilo sta costruendo a cavallo del Nilo Azzurro. Negli ultimi anni il pomo della discordia tra Etiopia, Sudan e soprattutto Egitto, è stata la Plug-in sociale di Facebook gigantesca diga che l’Etiopia sta costruendo sul Nilo Azzurro a pochi chilometri dalla frontiera con il Sudan. La diga andrà per forza a ridurre la fornitura d’acqua egiziana, il che potrebbe rivelarsi disastroso per il paese che s’appoggia tutto sul Nilo e che per di più va incontro a un discreto Cerca aumento della popolazione nei prossimi anni. L’isolamento internazionale del regime di al Sisi ha favorito gli etiopi, che dopo una corte discreta si sono visti aprire una porta proprio da quei militari egiziani che, chiamati a consiglio dal deposto Mubarak, gridavano invece alla guerra a al bombardamento della diga. L’audio della riunione del gabinetto di sicurezza fu poi reso pubblico preoccupando alquanto il regime di Addis Abeba, che nella diga ha investito pesantemente e che militarmente avrebbe grosse difficoltà a parare la minaccia. Bisogna comunque vedere se l’accordo, che nella sua stesura definitiva è ancora da Categorie Seleziona una categoria precisare, riporterà precise indicazioni numeriche sulla quantità d’acqua che arriverà in Egitto, in particolare durante gli anni che serviranno a riempire l’enorme invaso, un bacino che poi incomberà sulle regioni a valle e che rischia di privare l’Egitto dell’acqua necessaria alla Commenti recenti sopravvivenza di colture e insediamenti. L’Egitto cederà quindi su una sua antica pretesa che si fonda sugli accordi d’epoca coloniale, che l’hanno grandemente privilegiato, e accetta di ferire la sacralità da sempre attribuita nel paese al Nilo, che a prescindere dal fatto che nasca molto lontano dall’Egitto, è considerato madre e padre degli egiziani e delle civiltà che hanno espresso nei millenni. Il problema più prosaicamente è che oggi l’Egitto riceve dal Nilo 55 miliardi di metri cubi di acqua all’anno e che secondo l’Istituto Nazionale per la Pianificazione nel 2050 avrà bisogno di altri 21 miliardi di metri cubi, un deficit destinato ad aumentare nella misura in cui la diga ne sottrarrà altri. Che ne sottragga è fuori discussione, oltre a quella necessaria a riempire l’invaso molta se ne perderà per l’evaporazione dallo stesso bacino e pare naturale che l’invaso finirà per servire anche l’agricoltura etiope. Secondo la scheda di Salini l’invaso avrà una capacità di 63 miliardi m3 e una superficie di 1.800 km2 , ci sono più di 60 stati al mondo con confini meno estesi. max9000 su La bufala assassina della Conf… uitko su «Allah mi ha chiesto di lascia… Clamorosa svolta in… su Cosa succede a Julian Ass… Clamorosa svolta in… su Caso Assange, lo scandalo trav… Clamorosa svolta in… su Cosa succede a Julian Ass… I miei tweet RT @MogadishuNews: #BREAKING #Somalia's Ambassador to #Switzerland Yuusuf Bari-Bari confirmed wounded in the attack. Sources #Mogadishu ht… 1 hour ago WEB RT @ionacraig: Friends in #Yemen sleep during day because of noise & fear of night time airstrikes. Sun just set in Sanaa for expected 3rd … 1 hour ago 3 RASSEGNA WEB MAZZETTA.WORDPRESS.COM HiQPdf Evaluation 03/27/2015 Data pubblicazione: 26/03/2015 RT @MogadishuNews: #BREAKING #Alshabab militants who are inside the hotel Maka-Amukarama in #Mogadishu started shooting the hostages. Offic… - 1 hour ago Follow @mazzettam Blogroll Il Nilo Azzurro arriverà quindi più esile alla capitale sudanese Khartum, dove s’incontra con il Nilo Bianco, ed è per questo che all’Etiopia serviva assolutamente un accordo che modifichi quello Archivio temporaneo del Vecchio Blog d’epoca coloniale sulla spartizione delle acque prima di terminare la costruzione della diga, nella quale ha investito oltre 5 miliardi di dollari e dalla quale il regime s’aspetta molto. Meno s’aspettano gli etiopi all’opposizione, che finora non hanno visto clamorosi ritorni dalla numerose dighe costruite nel paese, molte delle quali dalla stessa Salini, come quella di Gilgel Gibe III, altro Archivi mega-progetto questa volta a cavallo del fiume Omo. La capacità complessiva di generazione eccederà di gran lunga quella di consumo degli etiopi, la marzo 2015 gran parte dei quali non sono neppure collegati alla rete, e pare che il regime etiope usi la società febbraio 2015 elettrica, l’Ethiopian Electric Power Corporation, come una vacca da mungere dopo aver venduto gennaio 2015 l’energia elettrica ai paesi confinanti. Con la diga in costruzione la produzione elettrica etiope raddoppierà di colpo, i più di 5.000 MW prodotti dalle sue turbine faranno la differenza. Salini- dicembre 2014 Impregilo nel corso degli anni ha costruito tutte le più contestate opere idrauliche nel paese, novembre 2014 ottenendo gli incarichi senza gara e sorvolando con facilità le formalità come le valutazioni ottobre 2014 d’impatto ambientale e gli studi sulle conseguenze per le popolazioni a monte e a valle delle opere, che invece secondo le associazioni ambientaliste e l’opposizione locale saranno severe. settembre 2014 agosto 2014 Per avere un’idea dell’inusuale velocità delle procedure basti sapere che il 31 marzo 2011 l’allora dittatore Meles Zenawi ha annunciato la costruzione della «Diga del grande rinascimento etiope», luglio 2014 il primo aprile ha concesso un contratto da 4,8 miliardi di euro a Salini e il 2 aprile ha posato la giugno 2014 prima pietra. La valutazione d’impatto ambientale è stata fatta altrettanto in velocità dallo stesso maggio 2014 appaltante ed è anche per questo che l’Unione Europea ha ritirato parte dell’impegno finanziario che era atteso. Così a forza di polemiche è stato ritirato anche il finanziamento italiano all’opera, aprile 2014 finanziamento che non è mancato per altre dighe, ma ciò non ha fermato gli etiopi, che hanno marzo 2014 emesso anche un prestito nazionale per finanziarla, decidendo di giocare il tutto per tutto a febbraio 2014 prescindere dalle grandi incognite che si stagliano ancora oggi sul futuro e le conseguenze dell’opera. L’accordo di ieri dimostra che per ora l’azzardo ha pagato, ma il successo o meno dell’operazione, e dell’opera, potrà essere valutato solo nei decenni a venire. gennaio 2014 dicembre 2013 novembre 2013 Pubblicato in Giornalettismo ottobre 2013 settembre 2013 Condividi agosto 2013 luglio 2013 giugno 2013 Caricamento... maggio 2013 aprile 2013 Messo il tag: Egitto, Etiopia, Grand Ethiopian Reinassance Dam, Grand Millennium Dam, Nilo Azzurro, Nilo Bianco, Salini-Impregilo marzo 2013 febbraio 2013 Posted in: Africa, Sudan gennaio 2013 dicembre 2012 ← L’orrido photoshop del presidente del Camerun I Saud dichiarano guerra allo Yemen → novembre 2012 ottobre 2012 settembre 2012 agosto 2012 Be the first to start a conversation luglio 2012 giugno 2012 maggio 2012 Aggiungi il tuo contributo aprile 2012 marzo 2012 febbraio 2012 gennaio 2012 dicembre 2011 novembre 2011 E-mail (necessario) (L'indirizzo non verrà pubblicato) gennaio 2009 Nome (necessario) Sottoscrizione Email Sito web WEB Inserisci il tuo indirizzo e-mail per 4