Festa in casa Marchesini: CAMPIONI

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Festa in casa Marchesini: CAMPIONI
Festa in casa Marchesini: CAMPIONI…!
E siamo così giunti alla finale di questo torneo interaziendale.
Quando arriviamo alla palestra Pertini giocano le ragazze e i nostri aspettano in anticamera, facendo quattro
chiacchiere e sbirciando il play avversario che si svuota un’intera bomboletta di ghiaccio freddo sul gomito
malconcio.
La tensione non pare essere troppo alle stelle, ma forse è solo una finta: in realtà è tutto il pomeriggio che
questa storia della finale salta tra le scrivanie come una pulce impazzita, insinuandosi nei cassetti e tra gli
ingranaggi.
Si respira un'aria di attesa.
Sgombrano le ragazze, portandosi via una coppa, e finalmente è il nostro turno. Da spettatori andiamo ad
occupare i piccoli spalti a disposizione e di posti liberi se ne contano proprio pochi. Oltre ai soliti affezionati
vediamo arrivare con piacere alcuni dei "cugini" di MG2 e due ragazzi della Ducati, la cui squadra è stata
eliminata in modo rocambolesco proprio dalla TIM.
Al fischio di inizio le tribune sono gremite.
La prima palla è nostra e pure il primo canestro: è quello che ci vuole per scaricare un po’ la tensione e produrre
adrenalina.
La partita prosegue dura, il miglior marcatore del campionato fermo in panchina e il nostro play raddoppiato
anche quando si allaccia le scarpe. Nonostante la pressione e la difesa dura dei ragazzi di TIM, Cibbo riesce a
dare una grossa mano a Fabrizio nel tessere la tela del gioco, facendo circolare bene la palla. Grazie a loro
riusciamo subito a prendere un asmatico piccolo vantaggio, che per un attimo sembra anche essere una vera
boccata d'aria, almeno finché il respiro torna corto a causa di un paio di palle perse trasformate subito in bei
contropiedi. L'aria manca di brutto quando all'intervallo chiudiamo con solo un paio di punti di vantaggio: questa
TIM non è per niente acciaccata come doveva essere.
Nell'intervallo Valerio Roila di MG2 ci viene a chiedere come ci sentiamo ad un passo dal titolo: dopo le dovute
scaramanzie ci mettiamo tutti a ridere.
Nella seconda parte della gara il fiato inizia materialmente a calare per i nostri avversari, che in panchina hanno
solo pochi cambi utili, mentre nella nostra panca, con tutta la gente che c'è, si potrebbe organizzare un'altra
partitella.
Magicamente l'equilibrio sembra spezzarsi con l'entrata in campo del "piccolo" Gianluca Predieri che,
debitamente caricato dai colleghi per tutto il pomeriggio, porta una sana sferzata di energia mettendo un paio di
panieri spettacolari e rubando palle a destra e a manca. Tutto questo entusiasmo sembra contagiare pubblico e
giocatori, che escono dal torpore del minimo vantaggio per iniziare a crederci veramente. Da questo momento la
Marchesini si trasforma in una vera corazzata, a ruota di "Gengi" vanno Arvieri e Armone, che inizia a prenderci
seriamente dalla distanza. A lottare sotto canestro e a fare spolvero il solito Camaggi contro i lunghi TIM che
fisicamente sono belli tosti. Carico a dovere anche Andrea Cervellati che, se fa tanto di mettere un canestro dei
suoi (e di non brontolare), è buono in un amen di ribaltarti la partita.
A due minuti dal termine si scarica dal cielo una mezza bufera sul tetto della Pertini, quasi a festeggiare
l'impresa del team Marchesini. Ormai sembra proprio fatta: neanche la caterva di liberi o i tiri della disperazione
permettono a TIM di riavvicinarsi…
...meno 5…4…3…2…1….
Al fischio finale Camaggi abbraccia la palla della vittoria: 62 a 53.
E' un'esplosione di gioia in campo e fuori: ce l'abbiamo fatta!
A centro campo i nostri ragazzi alzano la coppa e Camaggi il titolo di MVP, chiudendo con 11 punti quasi tutti nel
finale.
All'inizio di questa avventura forse nessuno avrebbe seriamente creduto di vincere il titolo e gli esordi non sono
stati per niente facili. Poi, con l'andare del tempo e il successivo inserimento di Fabrizio Grandi, lentamente si è
creata una miscela realmente esplosiva. Di pari passo è cresciuto il feeling tra le persone, trasformando un
gruppo di colleghi in una squadra affiatata. E questo è stato il vero miracolo che ci ha permesso di arrivare in
cima al campionato.
Ci mancheranno la leadership di Fabrizio Grandi e Fabio Camaggi, la lucidità di Fabio Cibin, l'irruenza di Andrea
"Brontolo" Cervellati (per non parlare della sua corsa di ritorno dopo aver fatto canestro!), le gambe di Gianluca
Predieri e Fabrizio Arvieri, le triple di Armone.
Anche dalla panchina minuti sempre molto importanti dal nostro capitano Roberto Pedrini (che in tutte le gare
non ha mai mancato di regalare qualche "chicca"), da Vanes "Techno" Luciani, da Ivan Nanetti e da Alessandro
Zani. Un "in bocca al lupo" va a Davide Alberghini, che neanche un menisco rotto è riuscito a tenerlo lontano dal
campo. Un ringraziamento anche ai due coach Iljr Cane e Danilo Alberghini che hanno sempre vissuto la gara
come se fossero il sesto uomo in campo.
Un encomio anche per la mitica Tatiana Berti che ha instancabilmente seguito tutte le burocrazie del tavolo,
tenendo dietro a tabellini, punti, medie partita e una volta scappando con tutte le carte di identità.
Un abbraccio poi a tutto il pubblico (soprattutto a quello che non si è perso una gara) e a tutte le persone che ci
hanno aiutato ad arrivare sul gradino più alto del podio.
Ci vediamo il prossimo anno: avremo da difendere un titolo sudato.
Barbara Bertolini