Fiat, i playoff sono ancora possibili

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Fiat, i playoff sono ancora possibili
Fiat, i playoff sono ancora possibili
La sconfitta con Milano non pregiudica l'obiettivo gialloblìi ma la panchina è corta
Analisi
DOMENICO INTAGLIATA
MILANO
N
essun miracolo. La
Fiat cade a Milano (8174) al cospetto della
capolista EA7 e deve rimandare i sogni di gloria al prossimo futuro. Senza D. J. White
per la seconda partita consecutiva, i gialloblù hanno lottato fino alla fine contro la capolista del campionato e favorita numero uno per lo scudetto: per quanto priva di Dragic,
Simon e Kalnietis, la formazione biancorossa si è però
confermata superiore all'attuale Auxilium Cus. Volenterosa sì, ma non ancora abbastanza consistente per interrompere la striscia di vittorie
casalinghe consecutive dell'EA7, arrivata così a dieci. Insomma: Torino ha fatto una
bella figura, più o meno come
seppe fare lo scorso anno in
occasione dell'80° compleanno dell'Olimpia, spaventata il
giusto ma infine vittoriosa.
Due triple inziali di Wilson
e Washington facevano ben sperare Torino, che sfruttava anche le iniziali amnesie difensive
di Milano. Harvey si prendeva
anche i tiri di White (già otto
nei primi dieci minuti) e, pur se
la mira non gli era amica, aiutava i suoi a chiudere il primo
quarto avanti di due (18-20). I
padroni di casa non ricevevano
nulla da Raduljica (non per la
prima volta nella stagione), ma
scaldavano Pascolo e trovavano
Sanders all'inizio del secondo
parziale: erano loro due a confezionare un parziale di 12-2 che
spingeva l'EA7 sul 30-22: la reazione degli ospiti era affidata a
Poeta e a un paio di zingarate a
centro area, utili per ricucire il
primo strappo (34-33) ma insufficienti per reggere fino a metà
gara, quando la squadra di Repesa allungava nuovamente a
+8 (43-35) anche grazie alla sostanza di Mclean.
Come previsto, Torino faticava sotto canestro (23-15 il bilancio dei rimbalzi in favore dei
Orfani di White
rimbalzi
è il bottino sotto canestro
dei milanesi
contro i 15 rimbalzi
dei gialloblù
Milano che pur pativa tre assenze importanti ha dimostrato una potenzialità in attacco
di chi entrava dalla panchina
superiore a quella dei torinesi
padroni di casa), dove il solo
Mazzola non bastava e dove
Washington confermava di non
attraversare un gran momento
di forma: i due falli di Wilson e
Cuccarolo non semplificavano
il compito di coach Vitucci, che
otteneva poco anche da Alibegovic e aveva un Wright prolifico in quanto ad assist (6 nei primi 14' sul parquet) ma con le
polveri un po' bagnate in attacco. Dall'altro lato, su tutti, un
Pascolo da 11 punti e 15 di valutazione in soli 13' sul parquet. E
un dato che la diceva lunga sulla
profondità della rosa milanese:
32 punti (su 43) dalla panchina,
contro i soli 6 (su 35) di Torino.
Dopo un brutto terzo quarto
da entrambe le parti, la Fiat entrava negli ultimi dieci minuti
sotto di 7 (56-49): Wilson li
inaugurava con una tripla, Poeta e Cuccarolo (tre rimbalzi offensivi) lo seguivano e si entrava negli ultimi cinque minuti
con una partita vera. Proprio
Wilson però sbagliava il canestro del 64-64 da meno di mezzo
metro e a quel punto Milano
(strapotente a rimbalzo: 48-30)
non regalava più nulla: Hickman e Sanders sigillavano il
tutto e a Torino non restava che
tornare a casa con un pizzico di
rammarico.
Tabellino
EA7 MILANO
Cerella, Mclean 14,
Fontecchio 2, Cinciarini
5, Abass 11, Macvan 4,
Sanders 15, Pascolo 13,
Raduljica, Hickmann
17. Ali. Repesa.
FIATTORINO
Alibegovic 6, Wilson 16,
Harvey 14, Washington
12, Wright 9, Okeke, Poeta 6, Mazzola 9, Cuccarolo 2. Ali. Vitucci.
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