Lab Ideale.odt - Laboratorio Alice
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Lab Ideale.odt - Laboratorio Alice
Il laboratorio ideale di Beatrice Andalò Il team di Integrazione Totale lavora ormai da numerosi anni nelle scuole, a contatto con docenti e tecnici di laboratorio. Abbiamo scelto da subito di intrecciare rapporti diretti con i nostri utenti: questo ci ha permesso di ascoltare moltissime opinioni, conoscere le vere esigenze di chi insegna, avviare proficui scambi di idee e raccogliere spunti preziosi per migliorare il nostro prodotto. Nel dialogo con gli insegnanti che usano il nostro software la costante che in tutti questi anni abbiamo sempre riscontrato e che è diventata per noi motore di propulsione delle nostre ricerche e obiettivo da perseguire nella nostra offerta, sta nella richiesta di soluzioni pratiche ai problemi riscontrati in laboratorio. In questo articolo proponiamo le soluzioni hardware e software che derivano da circa due anni di sperimentazione condotta in parte autonomamente in varie scuole pilota e in parte in collaborazione con il Progetto Marconi dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna. Il fine ultimo di tale sperimentazione era duplice: da un lato massimizzare l'affidabilità della struttura informatica, dall'altro ottimizzarne l'utilizzo didattico, cercando di non gravare sul portafoglio dell'Istituto scolastico. Perché il laboratorio informatico è ancora così poco sfruttato nelle nostre scuole? Fermiamoci un attimo e chiediamoci perché il laboratorio informatico, pur essendo un luogo dalle potenzialità didattiche straordinarie, sia ancora così poco sfruttato nelle nostre scuole. Nonostante il passo in avanti compiuto, anche grazie a Laboratorio Alice, verso la semplicità d'uso e il potenziamento del laboratorio informatico, molti insegnanti lo percepiscono ancora come un luogo ostico. Come mai? Per alcuni si tratta, almeno apparentemente, di scomodità o difficoltà nell'usare i programmi. Indagando più a fondo però si scopre che moltissimi insegnanti hanno paura di “combinare qualche pasticcio”, danneggiare il laboratorio o temono che lo facciano gli allievi. Questo è un deterrente da non sottovalutare se si considera che una scuola, anche se piccola, ha più computer di una azienda di medie dimensioni. Si aggiunga poi che ogni computer ha sicuramente più utenti: si vedranno in tal modo aumentati in maniera esponenziale i rischi che succeda effettivamente qualcosa di non prevedibile. A ciò si somma un altro problema, che è quello della manutenzione ordinaria: il tempo che i responsabili di laboratorio devono dedicare alla manutenzione software è enorme ed i risultati sono spesso frustranti. Nella pratica, gli effettivi malfunzionamenti delle macchine dovuti a guasti hardware sono del tutto irrilevanti come incidenza e la stessa lentezza delle macchine più obsolete è trascurabile in moltissimi casi anche perché molto spesso è dovuta alla necessità di installare software anti-virus pesantissimi. Se poi la manutenzione viene affidata a dei professionisti esterni rischia di diventare veramente dispendiosa non solo in termini di tempo ma anche di denaro. Come migliorare la situazione? Il laboratorio ideale Beatrice Andalò Le schedine di protezione HDDGuarder Il Guarder (HDDGuarder) è uno strumento hardware che, a fronte di una irrisoria spesa una tantum, risolve in maniera radicale e definitiva buona parte dei problemi di manutenzione di un laboratorio informatico. E' una piccolissima scheda PCI che, una volta inserita in uno slot libero, protegge l'intero contenuto di una o più partizioni del disco rigido del pc. Abbiamo provato le schede HDDG sulle macchine di alcuni laboratori scolastici, impostandole in modo da effettuare il ripristino delle partizioni protette, automaticamente, al riavvio della macchina, senza alcun intervento dell'operatore. Risultati: ad ogni riavvio la macchina si viene a trovare esattamente nelle condizioni stabilite dal Responsabile del laboratorio: ogni cambiamento viene annullato in un istante. Pertanto non solo tutta la configurazione del Sistema Operativo, ma anche tutti i programmi ed i dati sono al riparo da ogni possibile manomissione volontaria o accidentale, anche dai virus. Per chi volesse saperne di più può leggere questo articolo: www.laboratorioalice.com/istitutoalice/hddg.htm Le schedine HDDG permettono di risparmiare molte risorse altrimenti destinate alla manutenzione delle macchine del laboratorio e danno agli insegnanti quella sicurezza necessaria per usare il laboratorio in tutta tranquillità. C'è solo un piccolo inconveniente: riavviando la macchina non solo vengono annullati i cambiamenti non desiderati ma anche quelli voluti, come ad esempio il salvataggio di file. E' necessario pertanto che gli utenti abbiano a disposizione un server di rete o una partizione non protetta dal Guarder su cui salvare i propri dati. FreeNASchool Si tratta quindi di creare su un server, per ogni singolo utente, uno spazio personale in cui poter salvare i propri file. Non tutte le scuole possiedono però un server di rete, e talvolta neppure del personale che abbia le competenze – o semplicemente il tempo- per gestirlo. Ecco perché abbiamo pensato di utilizzare FreeNAS (www.freenas.org), un server di rete per l'archiviazione dei dati. FreeNAS è una mini-distribuzione FreeBSD, completamente gratuita, costituita dal solo applicativo Samba per la condivisione dei dischi unix da parte di client Windows. L’intera gestione (semplicissima) avviene via browser, quindi la macchina non necessita di monitor e tastiera e di fatto non viene mai utilizzata in modalità console. Abbiamo aggiunto a FreeNAS un sistema per semplificare la gestione degli utenti: con questa personalizzazione (che abbiamo chiamato FreeNASchool) è possibile importare i dati degli utenti, ovvero creare per ogni studente un nome www.laboratorioalice.com 2 Il laboratorio ideale Beatrice Andalò utente e una password con cui accedere al server, in maniera automatica, partendo dall'elenco anagrafico ministeriale. Assieme al nome utente e alla password viene creata una cartella personale sul server alla quale possono accedere solo il “legittimo proprietario” dopo essersi autenticato (ovvero dopo aver inserito il proprio nome utente e la propria password) e gli insegnanti. Infatti, ad ogni docente vengono assegnati, oltre ad un proprio spazio personale e riservato, anche i permessi per accedere alle cartelle dei propri allievi. Un'ulteriore personalizzazione permette di inviare (e successivamente ritirare) i compiti con Alice direttamente alle cartelle degli alunni che si sono autenticati, in modo da ridurre al minimo il rischio della perdita dei documenti e poterli comunque salvare anche nel caso che non vengano ritirati nella stessa sezione di lavoro in cui sono stati inviati. Endian Firewall Un altro problema che si pone agli insegnanti che portano i ragazzi in laboratorio è quello di garantirne la sicurezza (ma direi anche di evitarne la distrazione e la divagazione) durante la navigazione in Internet. Per questo proponiamo Endian Firewall, una distribuzione Linux (www.endian.it versione community) in cui sono inseriti dei programmi rivolti alla sicurezza. A tal fine è opportuno avere una macchina dedicata, che chiameremo server di sicurezza, per non aumentare i rischi di falle nella sicurezza. La sua collocazione logica ideale è là dove arriva fisicamente il cavo dell'ADSL: essa fungerà da filtro per la comunicazione col web, ovvero per i dati in entrata, ma anche per quelli in uscita. L'applicativo IPCOP di Endian Firewall permette di gestire fino a 4 schede di rete: la prima è usata per accedere a Internet, le altre tre possono essere utilizzate per i laboratori e la segreteria. Questo è di notevole utilità in quanto permette di condividere la medesima connessione Internet fra segreteria e fino a 2 laboratori, garantendo al contempo la totale separazione fra le reti. Ma in cosa consiste il Firewall? IPCOP crea inoltre dei percorsi virtuali obbligatori (una sorta di percorso ad ostacoli) per i pacchetti di dati (pacchetti ip), sia dal web verso il laboratorio (o la segreteria) che viceversa, per cui essi possono entrare od uscire solo se superano questo percorso. Il vantaggio sta nella possibilità di scegliere questo percorso ad ostacoli e personalizzarlo. In altre parole si possono mettere dei filtri che funzionino in base all'indirizzo di origine o destinazione (per cui è possibile bloccare alcuni siti) o in base al tipo di protocollo o le sue funzioni (per cui è possibile bloccare alcuni programmi come ad esempio le chat ma anche scegliere di far accedere a Internet solo in alcuni orari ecc...). Il Firewall è poi fornito di un sistema anti intrusione, o anti hacker, SNORT, che lavora sui i pacchetti ip bloccando quelli ritenuti pericolosi. Inoltre c'è anche un proxy server, SQUID: il proxy fa una copia in locale di tutti i file che transitano dall'esterno (rete Internet) verso l'interno (laboratorio o segreteria) evitando che essi debbano essere www.laboratorioalice.com 3 Il laboratorio ideale Beatrice Andalò scaricati nuovamente ogni volta che vengono richiesti successivamente. Questo comporta due vantaggi: il primo è quello di diminuire il traffico sulla rete web privilegiando quella locale, più veloce; il secondo è quello di poter inserire tutti i controlli che si vuole. Infatti prima di renderli disponibili agli utenti, il proxy passa al setaccio tutti i file salvati, filtrandoli con un anti-virus (CLAM) e un filtro contenuti (DANS GUARDIAN) considerato il miglior analizzatore contestuale sul mercato. Perché proprio Endian Firewall? Abbiamo scelto Endian Firewall non solo perché è gratuito ma anche perché tutte le configurazioni vengono fatte via web grazie ad un'interfaccia grafica abbastanza semplice. E' vero che rispetto alla configurazione manuale, essa ha delle limitazioni (che risiedono proprio nell'aver a disposizione solo ciò che colui che ha creato l'interfaccia si è premurato di inserire) ma ai fini dell'utilizzo che proponiamo possiamo garantire che Endian Firewall è completo. Inoltre anche gli aggiornamenti sono totalmente automatici e gratuiti, ed una volta tarato sul livello di protezione desiderato, il sistema non necessita di alcuna manutenzione. DaemonTools Esistono poi difficoltà oggettive a cui gli insegnanti devono far fronte quando intendono svolgere delle attività didattiche in laboratorio. Fra tutti spicca la gestione delle risorse didattiche su CD, necessarie per le pratiche di auto-apprendimento assistito. Questa pratica, usata soprattutto per le materie che richiedono molti esercizi pratici (come ad esempio le lingue straniere) o osservazioni e ricerche (come ad esempio le materie scientifiche) prevede che, almeno in teoria, ogni ragazzo sia dotato (o venga fornito) di un CD contenente esercizi, letture d'approfondimento, brani da ascoltare, immagini ecc... Questa purtroppo risulta un'utopia, in quanto un CD può danneggiarsi per graffi, cadute o semplicemente usura; può essere smarrito, dimenticato a casa ecc... In alternativa i CD vanno custoditi gelosamente dall'insegnante, consegnati e ritirati, con notevole perdita di tempo. Il lettore di CD-ROM, poi, dopo mouse e floppy, è la cosa più frequentemente rotta in un laboratorio. Il risultato è che, purtroppo abbastanza frequentemente, qualche studente non abbia il materiale o la strumentazione con cui lavorare. Come gestire meglio questa situazione? Grazie alla virtualizzazione dei CD è possibile evitare tutti i problemi sopracitati. Si tratta di trasformare i CD reali in CD virtuali ovvero immagini (file con estensione .iso, .nrg, .ccd, ecc..) da salvare sul disco fisso dei computer o sul server. Come avviene per i CD reali, è necessario poi inserire anche i CD virtuali in un apposito lettore per poterli vedere. In questo caso anche il lettore deve essere virtuale e si dice “montare un CD”, ma il concetto è il medesimo. Al termine delle attività è bene poi “smontare il CD” utilizzato, come si farebbe con un CD reale, togliendolo dal cassetto del lettore. Il lettore di CD virtuali ce lo fornisce un programmino semplice ma molto efficace: Daemon Tools (www.daemon-tools.cc). Una volta installato esso permette di creare fino a 4 lettori CD virtuali. www.laboratorioalice.com 4 Il laboratorio ideale Beatrice Andalò VCDLoad Montare e smontare un CD non è complicato, ma potrebbe rubare tempo prezioso alle attività didattiche: bisogna infatti sapere dove sono salvate le immagini dei CD e andarle a recuperare, spiegare ai ragazzi come montarle e una volta terminato smontarle (e ciò per ogni macchina allievo usata). Abbiamo allora pensato a un programmino che lo faccia a posto nostro. Esso si chiama VCDLoad e lo si può scaricare gratuitamente dal nostro sito: www.laboratorioalice.com/aggiorna.htm Già che c'è VCDLoad cambia anche la risoluzione dello schermo, se richiesto, prima di far partire il programma in modo da vedere belli grandi anche i programmi un po' datati. Naturalmente al termine rimette tutto a posto. Per chi fosse interessato a sapere qualcosa di più su questi due programmi e come utilizzarli in laboratorio può leggere il nostro tutorial: Il CD virtuale per ottimizzare la gestione delle risorse didattiche su CD a questo indirizzo: www.laboratorioalice.com/istitutoalice/dtools.htm La rete didattica Laboratorio Alice Come ho accennato all'inizio, una volta preparato il laboratorio, resolo sicuro e inattaccabile, all'atto dell'utilizzo a fini didattici i docenti si trovano ad affrontare in prima persona il problema della gestione della rete didattica: un laboratorio difficile da usare è un laboratorio inutile, o meglio sprecato. Laboratorio Alice (Aula Laboratorio per l'Insegnamento Coadiuvato dall'Elaboratore) nasce nel lontano 1991 proprio per risolvere questa questione (www.laboratorioalice.com). Si tratta di un software che trasforma una rete di computer in una rete didattica multimediale ovvero uno strumento che mette in parallelo - monitor - tastiera - mouse - scheda audio di tutte la macchine di un laboratorio. Alice permette all'insegnante di usare i computer come una lavagna, solo che al posto del gesso si usa...il mouse e la tastiera e ogni studente vede “ciò che c'è alla lavagna” sul proprio monitor. Si possono tenere quindi delle lezioni frontali come d'abitudine o anche seguire il lavoro di pratica individuale degli allievi dalla postazione Docente, scegliendo una delle quattro funzioni disponibili: Lezione, Intervento, Aiuto, Esempio. Alice nel tempo è cresciuta e migliorata: è stata aggiunta l'estensione multimediale che permette di potenziare la rete didattica trasformando il laboratorio informatico (anche) in laboratorio audio attivo-comparativo e musicale. Il bello è che Alice viene azionata da un telecomando semplicissimo, attaccato alla macchina www.laboratorioalice.com 5 Il laboratorio ideale Beatrice Andalò Docente, che permette all'insegnante di avere le mani libere per continuare a usare il proprio computer. Per soddisfare le esigenze di numerosi insegnanti abbiamo poi aggiunto la possibilità di inviare e ritirare “i compiti”, svariate opzioni e alcuni comodi strumenti. Su Alice è già stato scritto molto, pertanto non mi dilungherò in questa sede. A chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza di questo software e delle sue potenzialità faccio l'invito di visitare il nostro sito. In particolare: ● descrizione di Laboratorio Alice: www.laboratorioalice.com/descrizione.htm ● manuale d'uso: www.laboratorioalice.com/manuale ● schede didattiche d'avvio rapido all'utilizzo di Laboratorio Alice: www.laboratorioalice.com/istitutoalice/indexlab.htm ● manuale di consultazione rapida: www.laboratorioalice.com/istitutoalice/tuttoalice/quickstart.pdf Istituto Alice Visto che anche le migliori tecnologie non servono a nulla se non vengono utilizzate, abbiamo pensato a uno strumento per rimanere in contatto con gli insegnanti delle scuole che hanno adottato Laboratorio Alice, per dare loro un supporto tecnico e didattico. In particolare abbiamo creato uno spazio sul nostro sito Internet a loro dedicato: www.laboratorioalice.com/istitutoalice Questa sezione, disegnata appositamente come la pianta di un istituto scolastico per simboleggiarne la valenza didattica, si articola in più “aule” nelle quali sono archiviate documentazioni o proposte attività di supporto all'insegnamento con Alice. Ecco un breve riassunto dei contenuti di Istituto Alice: ● ● ● Portineria: abbiamo inserito un motore di ricerca che permette di trovare in maniera rapida ed efficace la parola chiave inserita, cercandola in tutto il sito, o anche solo in una sezione di esso. Biblioteca: sugli scaffali della nostra biblioteca virtuale è possibile trovare tutorial, articoli e presentazioni sulla didattica e le nuove tecnologie, oltre a del materiale didattico e a del materiale informativo su Laboratorio Alice e il suo utilizzo. Laboratorio: per chi avesse proprio fretta di iniziare ad usare Alice può trovare in questa sezione una guida pratica per muovere i primi passi con la nostra rete didattica. Questa guida è articolata in schede ognuna delle quali prende in esame lo svolgimento di una specifica www.laboratorioalice.com 6 Il laboratorio ideale ● ● ● Beatrice Andalò attività didattica. Ricordiamo che nel sito c'è comunque un manuale completo, semplice e dettagliato in cui approfondire le varie possibilità di Laboratorio Alice. Sala Insegnanti: ovvero il forum di Laboratorio Alice, un luogo dove incontrare altri insegnanti e tecnici che usano il nostro programma. L'iscrizione – gratuita- permette di scriverci per segnalarci problemi, chiedere informazioni e condividere con gli altri le soluzioni. Bagni: sui muri del bagno si trovano sempre scritte e motti... su cui ridere. Ecco un luogo in cui raccogliere i migliori, inediti, aforismi tecnologici. Segreteria: qui coordiniamo le vostre proposte, in particolare raccogliamo articoli, presentazioni, libri, ecc... per arricchire la Biblioteca. Non ci rimane che ringraziare tutti gli insegnanti e i tecnici che in questi anni ci hanno spronato con le loro osservazioni e le loro richieste a trovare nuove soluzioni; ci auguriamo di incontrarne ancora molti, magari sulle pagine del forum, o direttamente: www.laboratorioalice.com/contatti.htm Beatrice Andalò è la Responsabile di LaboratorioAlice per la didattica multimediale ed i rapporti con i Docenti. Laureata in Scienze dell'Educazione all'Università di Bologna, ha conseguito il Master in Educazione Ambientale per la promozione di uno sviluppo sostenibile. Può essere raggiunta a [email protected] o su skype: beatrice.andalo www.laboratorioalice.com 7