Aprile 2012 - QBE Italia
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Aprile 2012 - QBE Italia
QBE mail Newsletter mensile sul mondo assicurativo Aprile 2012 Primo piano Trend Malasanità: fabbisogno per oltre 1,6 miliardi e necessità di revisione Gli imprenditori italiani puntano sull’innovazione Il settore sanitario italiano ha un fabbisogno assicurativo annuo di oltre 1,6 miliardi di euro e la necessità di un nuovo modello di gestione del rischio. L'imprenditoria giovanile è, da sempre, uno dei tratti caratteristici del nostro Paese. È questo il principale dato emerso dalla ricerca svolta da AIBA su un campione di 126 strutture ospedaliere. Gli under 40 titolari di un'impresa sono in Italia (dati Eurostat) il 19,8% del totale, il doppio rispetto alla media europea. La spesa media annua che dovrebbero sostenere tali aziende per un'adeguata copertura assicurativa varia nelle diverse zone del Paese, fermandosi a 1,7 milioni di euro al sud contro i 2,7 del nord. Ma, al di là di queste differenze, ciò che si evidenzia è l'urgenza di elaborare nuove soluzioni in un mercato che, a livello nazionale, non offre un'ampia offerta di questa tipologia di coperture; per la presenza di pochi interlocutori in grado di affrontare un rischio caratterizzato da una consistente portata economica e per la mancanza di un efficiente modello attuariale di tariffazione. Tanto che, pur esistendo gruppi assicurativi specializzati e in grado di offrire questo servizio e giocare un ruolo di primo piano nel segmento, il comparto è stato progressivamente abbandonato dalle molte Compagnie lasciando via libera a società non sempre dotate del know-how necessario. Una situazione che ha talvolta spinto le strutture sanitarie a ricorrere all'auto-assicurazione, esponendosi a rischi finanziari di elevata entità che si ripercuotono sulla collettività, in termini di tempestività e congruità dei risarcimenti. L'alternativa proposta da AIBA, a fronte di un aumento dei sinistri denunciati da Asl e medici (più 300% negli ultimi 15 anni), è quella di un modello misto pubblico-privato, con una parte di rischio finanziata grazie a un contributo su base nazionale gestito da un Fondo di Solidarietà, e un secondo livello che sarebbe invece lasciato alle compagnie private. Per saperne di più: www.assinews.it; www.aiba.it 1 Molti di loro, tra i 700 e gli 800 all'anno, danno vita a start up nell’ high tech. Le nuove imprese italiane sono localizzate prevalentemente al Nord e al Centro (Lombardia, Lazio e Toscana le regioni più prolifiche) e sono frutto di un investimento medio stimato in 70mila euro; quasi un quarto del totale (il 23%) trovano capitali esterni. Tra le caratteristiche principali, la grande propensione per l'online (l'85% stando a una ricerca dell'Università dell'Insubria) e la mobilità. Il 20% del campione intervistato ha studiato all'estero e tanti sono disposti a fondare o trasferire la propria attività in altri paesi, Usa e Inghilterra su tutti. In Italia, sostengono gli esperti, si può fare ancora tanto, a partire dalle agevolazioni fiscali e legislative. Un primo passo in questa direzione lo sta tentando l’attuale Governo: ha introdotto, infatti, la società semplificata a responsabilità limitata, QBE Insurance (Europe) Limited, Rappresentanza Generale per l’Italia, Largo Augusto 7, 20122 Milano, Italy. Telephone: +39 02 3626 3500, Facsimile: +39 02 7601 8444, enquiries at: [email protected], www.QBEeurope.com QBE Insurance (Europe) Limited, Rappresentanza Generale per l’Italia R.E.A. Milano 1829379. Codice fiscale/P.IVA 05528330961 Autorizzazione ISVAP n. 19-06-003985 del 10/07/2006 QBE Insurance (Europe) Limited è autorizzata e regolata dalla Financial Service Authority nel Regno Unito. Sede legale Plantation Place, 30 Fenchurch Street, London EC3M 3BD (UK) N. di registrazione in Inghilterra e Galles 1761561 QBE mail Newsletter mensile sul mondo assicurativo che si può aprire con un esborso di un euro, ma i vincoli tecnico-giuridici sembrano essere ancora troppo rigidi. A livello fiscale, poi, nessuna tassa per chi detiene quote di investimento in start up “ad alto potenziale tecnologico”, fino a un ammontare di 2,5 milioni di euro. Per saperne di più: Economy – 18 aprile 2012, www. ec.europa.eu Mare più sicuro con tecnologia e norme più severe Il tema della sicurezza sui mari è tornato, in questo 2012, improvvisamente di attualità, prima per l'incidente della Costa Concordia, poi per la ricorrenza del centenario dalla tragedia del Titanic. Le cifre che emergono dal 1912-2012” sono positive: triplicate, raggiungendo le delle perdite è crollata, da una su 670 (dato 2009). rapporto “Sicurezza e Navigazione in un secolo le flotte navali sono 100.000 unità, mentre l’incidenza una nave su 100 (un secolo fa) a A fronte di un miglioramento della sicurezza, gli armatori e le Compagnie di assicurazione si confrontano su diversi problemi: dalle dimensioni crescenti delle navi alla pirateria, dalla riduzione del personale di bordo all’aumento del rischio di errori umani. Proprio questi ultimi sono fattori ancora estremamente critici nella sicurezza navale: più del 75% delle perdite sono imputabili a errori riconducibili a stanchezza, addestramento carente e risk management inadeguato. Ecco qualche altro numero emerso dalla ricerca: il commercio via mare ha raggiunto gli 8,4 miliardi di tonnellate trasportate all’anno; i passeggeri delle crociere sono aumentati: secondo le stime, nel 2015 saranno oltre 22 milioni. Le zone in cui accadono più incidenti restano la Cina meridionale, l’Indonesia, le Filippine con il 17% delle perdite registrate nel periodo 2001-2011. Seguono Mediterraneo orientale, Mar Nero, Giappone, Corea e Cina settentrionale. Per saperne di più: www.assinews.it 2 ll boom della microinsurance Avere copertura assicurativa di fronte ai piccoli imprevisti della vita con una spesa di pochi euro non è un miraggio, grazie alle microassicurazioni. Le mini-polizze destinate ai meno abbienti hanno registrato negli ultimi anni un vero e proprio boom, passando dai 78 milioni del 2007 ai quasi 500 milioni di oggi. L'80% del mercato è concentrato in Asia, il 15% in America Latina, il 5% in Africa, differenze che sono frutto anche delle diverse politiche di supporto messe in atto dai governi nazionali. E’ crescente l'interesse da parte delle Compagnie: 33 dei 50 principali gruppi mondiali si occupano ormai di microinsurance, sperimentando nell'occasione canali distributivi non convenzionali come banche e compagnie telefoniche. Per saperne di più: Il Sole 24Ore – 11 aprile 2012 QBE QBE si rafforza in Gran Bretagna con i rinnovi di Brit Insurance Ltd QBE Insurance (Europe) Ltd. ha annunciato, all'inizio del mese, di aver acquisito i diritti di rinnovo del portafoglio di Brit Insurance Limited. Il team UK di Brit Insurance è composto da quasi 130 persone, distribuite in otto località. QBE Insurance (Europe) Limited, Rappresentanza Generale per l’Italia, Largo Augusto 7, 20122 Milano, Italy. Telephone: +39 02 3626 3500, Facsimile: +39 02 7601 8444, enquiries at: [email protected], www.QBEeurope.com QBE mail Newsletter mensile sul mondo assicurativo Lo staff si trasferirà in QBE e continuerà a gestire i rinnovi in corso, così come i rapporti di intermediazione e quelli con i clienti. Dopo questa operazione con la Divisione UK National, QBE gestira' premi lordi per oltre mezzo miliardo di sterline, distribuiti su dieci località: Belfast, Birmingham, Bristol, Dublino, Glasgow, Leeds, Manchester, Reading, Stafford e la regione di Londra. Per saperne di più: www.qbeeurope.com Il 2012 di QBE inizia bene Le performance di QBE Insurance Group in questo 2012 sono di segno positivo e dovrebbero migliorare nel corso dell'esercizio fiscale, grazie anche al fatto che i risarcimenti per catastrofi saranno, nel primo trimestre, inferiori di 700 milioni di dollari rispetto al 2011. Confermate le indicazioni per un margine operativo del 13%, mentre i tassi sono aumentati mediamente del 5% Per saperne di più: www.qbe.com Numeri Indebitamento 2011 della Pubblica Amministrazione Il 2011 si è chiuso con i conti pubblici in leggero miglioramento. Secondo i dati Istat, lo scorso anno il rapporto tra l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e il Pil è stato pari al 3,8%, inferiore di 0,7 punti rispetto al 2010. Il miglioramento si è registrato a partire dal quarto trimestre, quando l’indebitamento è stato pari al 2,8% del Pil: un dato di 1,4 punti percentuali più basso rispetto allo stesso periodo del 2010. Per quanto riguarda le uscite totali, nel 2011 sono aumentate dello 0,5%, mostrando un’incidenza sul Pil del 49,9% (50,5% nel corrispondente periodo del 2010). Le entrate totali sono invece aumentate dell’1,9%, con un’incidenza sul Pil del 46,1% (46,0% nel 2010). Per saperne di più: www.assinews.it; www.istat.it 3 Carte di pagamento: ancora poco diffuse in Italia È l'Asia a dominare la classifica della diffusione procapite di carte di pagamento. Davanti a tutti il Giappone, con quasi 12 per abitante, seguito da Singapore (8,49), Corea del Sud (6,42), Stati Uniti e Brasile; mentre l'Italia si colloca al 23° posto (1,61). Lo ha rilevato una ricerca di CPP Italia, filiale della multinazionale inglese specializzata nella tutela delle carte di credito, che ha esaminato i dati di 40 Paesi. Il trend di diffusione ricalca l'andamento dell'economia nei singoli Stati: non a caso davanti a tutti si trova l'India, con un incremento tra il 2008 e il 2010 superiore al 50%, mentre la Cina si è fermata al 34% raggiungendo l'astronomica cifra di 2,415 miliardi di carte in circolazione. Notevoli anche le performance di Brasile (+22%), Russia (+21%), Messico (+18,7%) e, in Europa, di Lussemburgo (+38,3%) e Irlanda (+13,8%.). Sostanzialmente stabile l'andamento sul mercato francese (-1,5%) e inglese (-2%), mentre la crisi che attanaglia Spagna e Grecia si ripercuote anche sulle carte di pagamento, con un calo rispettivamente del 7,3% e del 6,6%. In Italia, infine, si assiste ad una riduzione del numero delle carte di credito classiche, ma non del numero dei bancomat, con un contemporaneo aumento del numero QBE Insurance (Europe) Limited, Rappresentanza Generale per l’Italia, Largo Augusto 7, 20122 Milano, Italy. Telephone: +39 02 3626 3500, Facsimile: +39 02 7601 8444, enquiries at: [email protected], www.QBEeurope.com QBE mail Newsletter mensile sul mondo assicurativo di transazioni e del loro controvalore medio. Per saperne di più: www.assinews.it Dop, Igp e Stg: Italia davanti a tutti in Europa L'agricoltura italiana, asset importante per l'economia nazionale, con un fatturato complessivo di quasi 250 miliardi di euro (il 15% del Pil complessivo), conferma di puntare su una qualità elevatissima, come testimonia il primato europeo di prodotti Dop, Igp e Stg. Il nostro Paese, con 243 specialità certificate, domina la graduatoria davanti alla Francia, ferma a 191, e alla Spagna, che può contare su 156 riconoscimenti. Dal Grana Padano alle ciliege di Marostica, la supremazia italiana spazia dalle carni scelte a particolari spezie o a tipi di pane e olii. Non sempre, tuttavia, la valorizzazione della produzione locale si traduce in una maggiore forza commerciale: i processi di lavorazione in molti casi non consentono, infatti, di affacciarsi in maniera competitiva su mercati di grandi dimensioni e il risultato di questa situazione è che su più di 200 riconoscimenti ricevuti, il fatturato complessivo è costituito per il 97% da solo una ventina di prodotti. Questo non sembra, comunque, arrestare la tendenza a scommettere su produzioni locali d'eccellenza, tanto che dal 2000 ad oggi sono ben 133 le richieste di riconoscimento in corso in attesa di superare l'iter a livello nazionale. Per saperne di più: Il Sole 24Ore – 16 aprile 2012 Curiosità Piccole aziende crescono grazie alla rete Una buona idea per diventare realtà deve poter circolare e internet è lo strumento principe per farla conoscere a potenziali investitori o a esperti, che possono consigliare e contribuire al suo miglioramento. I palcoscenici più popolari sono i Social Networks. Primo fra tutti Linkedin, con i 7.196 membri del forum Italianstartups, i 3.388 della fabbrica delle idee Icomo, i 778 del network Indigeni Digitali, seguiti dai professionisti di Startupper 4 e dal network Tobecompetitive con diverse centinaia di aderenti l'uno. Anche Facebook è un'ottima “fonte” per conoscere nuove imprenditori. Il gruppo più importante presente sul social network di Mark Zuckerberg è Italian Startup Scene con 5.243 membri, seguito dalla pagina di Indigeni Digitali, altro fondamentale punto di riferimento, con 3.082 membri. In questo panorama si inserisce augmendy.it, il sito internet che mette in contatto le aziende con gli operatori di mercato, lanciato dai cofondatori di Blogosfere. Per saperne di più: Economy – 18 aprile 2012 Facebook-Instagram, matrimonio da un miliardo di dollari La cifra sborsata dal fondatore di Facebook, per acquistare Instagram, un'applicazione per smartphone e tablet che permette di scattare foto da condividere online, lanciata da Kevin Systrom e Mike Krieger nell'ottobre del 2010 è di un miliardo di dollari. Un'operazione finanziaria, la più importante mai effettuata da Zuckerberg, giustificata dallo straordinario trend di crescita di Instagram, che è riuscita a raggiungere 30 milioni di utenti e il cui valore, valutato in 30 milioni di dollari a febbraio 2011, era aumentato in poco più di un anno fino a toccare quota 500 milioni. Per saperne di più: L’Internazionale – 6 aprile 2012 QBE Insurance (Europe) Limited, Rappresentanza Generale per l’Italia, Largo Augusto 7, 20122 Milano, Italy. Telephone: +39 02 3626 3500, Facsimile: +39 02 7601 8444, enquiries at: [email protected], www.QBEeurope.com