CYRANO DE bERGERAC - Teatro Comunale di ferrara

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CYRANO DE bERGERAC - Teatro Comunale di ferrara
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Jurij Ferrini, qui protagonista e regista, è popolare, nell’accezione nobile: avvincente, efficace, toccante, semplice, immediato e duraturo, nel segnare
la memoria di un pubblico conquistato e generoso di
caldi, veri, applausi.” Mauro Sesia, www.sipario.it
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Uno spettacolo multiforme, il Cyrano di Ferrini,
dove l’essenzialità di impianto entra in contrasto (o
forse combacia alla perfezione) con atmosfere tipicamente romantiche, quel sapore “di ultima spiaggia”
che porta i cadetti di Guascogna ad imbracciare le
armi per una battaglia senza futuro, destino simile
a tragiche e quanto mai attuali pagine di vita. Due
ore abbondanti in cui si ride e ci si commuove con
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La prima cosa che colpisce, al termine del Cyrano de Bergerac […] è la reazione degli spettatori.
Applaudono subito, con convinzione, giusto il tempo
di asciugarsi di soppiatto una lacrima. Poi, quasi in
contemporanea con la selva dei complimenti urlati
per sovrastare gli applausi, scattano in piedi. E applaudono ancora, estasiati. Qualcuno si rammarica
per non aver portato il proprio figlio adolescente, perché “questo sì che gli sarebbe piaciuto”. Ecco, basterebbe questo a dare la misura e il senso della riuscita
dello spettacolo...”
Monica Bonetto - SST
d a l 1 8 a l 2 0 dice m b re
CYRANO DE BERGERAC
we associates
Il prossimo spettacolo
22 al 2 3 gennaio
TEATRO DElLE ALBE
VITA AGLI ARRESTI DI AUNG SAN SUU KYI
INFO E VENDITA
Biglietteria T 0532 202675
[email protected]
www.teatrocomunaleferrara.it
teat r o c o m u n ale c l a u dio a b b ado fe r r a r a
Jurij Ferrini umanissimo Cyrano sempre al centro
dell’attenzione del pubblico con il suo stile scevro da
fronzoli e manierismi.”
Roberto Canavesi, www.teatroteatro.it
foto Bepi Caroli
E ANCORA
con il sostegno di
Comune di Ferrara
Regione Emilia Romagna
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
foto Bepi Caroli
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J U RI J F E RRINI
C Y R A NO D E BERGE RA C
di EDMOND ROSTAND / traduzione e adattamento JURIJ FERRINI
regia JURIJ FERRINI
personaggi e interpreti
Cyrano JURIJ FERRINI
Rossana REBECCA ROSSETTI
Cristiano RAFFAELE MUSELLA
De Guiche ANGELO TRONCA
Le Bret MATTEO ALÌ
Rageuneau FRANCESCO GARGIULO
Ligniere MICHELE SCHIANO DI COLA
Vivandiera/Governante CECILIA BOZZOLINI
Ladro/Valvert/Brissaile GIANLUCA GUASTELLA
Montfleury/Cuigy RICCARDO DE LEO
scene e costumi GAIA MOLTEDO
luci FRANCESCO DELL’ELBA
aiuto regia FLAMINIA CAROLI
Durata 120 minuti senza intervallo
produzione PROGETTO URT SRL Compagnia Jurij Ferrini
UNA COMMEDIA CHE CELEBRA
LA PUREZZA E IL VALORE
DELLA RESISTENZA CIVILE
Accade qualche volta che il destino di un paese trasformi un elemento della propria cultura in una figura
quasi mitologica e che questa, nel tempo, diventi un
segno inalienabile dell’identità di una nazione. Così
avviene nell’ultimo ventennio del XIX secolo e precisamente verso la fine del 1897, quando una incantevole
rivisitazione neoromantica dell’antica fiaba de La bella
e la bestia, si incarna - tra eroismo individuale e vocazione al sacrificio – nelle imprese di un poeta, soldato,
innamorato e idealista, scorticato dalla vita, con un
naso brutto e grosso: Cyrano de Bergerac.
Tutti conoscono Cyrano il soldato-poeta, nato dalla
penna del commediografo francese Edmond Rostand
verso la fine del 1897, cadetto di Guascogna che ama
la bellissima Rossana. Ma nel momento stesso in
cui capisce di amarla sa anche che il suo naso sarà
sempre d’ostacolo. Lui che si batte sempre con il suo
caratteraccio contro tutto e tutti, non ha intenzione di
combattere per avere il cuore di Rossana. Ma, del resto,
quando si è eroi si finisce sempre per trovare il modo
per arrivare alla meta, di solito quello che prevede
maggiori sofferenze.
Scrive Jurij Ferrini: «Attraverso Cyrano, Edmond Rostand si rivolgeva, secondo il ricordo del figlio Maurice
“ad una generazione senza più alcuna fede. I giovani
che ascoltavano i colpi inferti all’animo di Cyrano erano
già i condannati del 1914”. Rostand diede loro la forza
di morire senza disperarsi. Non potendo impedire che
morissero da martiri, gli diede il coraggio di essere eroi;
ed è per questo che Cyrano de Bergerac è qualcosa di
più di una commedia eroica in cinque atti: essa è un
vero e proprio inno romantico al valore».
Cristiano ha tutta la bellezza che non ha il suo rivale,
ma non le parole. Cyrano mette in opera il suo affondo e
vedendo uno spiraglio vi si infila. Scriverà lui alla bella
Rossana tutte le dolci parole che ella vuol sentire.
Puntuale - e perfetta - arriva la scena del balcone: il
nostro protagonista, nascosto nel buio della notte può
parlare con l’amata e dirle ciò che prova, ma alla fine
a prendersi il bacio meritato e desiderato ancora più
per le parole appena dette sarà Cristiano. Nella regia
di Ferrini, i due amanti restano alle spalle di Cyrano
che ad un passo dal pubblico commuove tutti. Solo.
“Vuoi completarmi? Io sarò il tuo genio e tu la mia
stoltezza.” Cyrano parla al cuore di tutti noi: per tutte
quelle volte in cui ci siamo sentiti troppo bassi, troppo
strani, troppo brutti per riuscire ad arrivare al cuore di
qualcuno, lui ci lascia una tenera via. Ama da lontano,
ma non in silenzio, mai in silenzio. Vede in Cristiano
un’occasione per amare Rossana. Cristiano sarà la
sua bellezza, mentre lui la mente. Potrà scriverle ciò
che prova e condividere con la coppia un po’ del loro
amore. Ancora Jurij Ferrini: «Cristiano e Rossana sono
di una bellezza da togliere il fiato. Sembra che la tesi
dello spettacolo sia che si può amare solo se si è belli.
Invece la qualità, il valore di Cyrano svelano altro». In
una scenografia - di Gaia Moltedo - ridotta al minimo,
squadrata, risuonano i duelli dei personaggi, con un
inizio da metateatro. Consigliato a tutti.
Valentina Ciambrone, www.solosapere.it