CYRANO DE bERGERAC - Teatro Comunale di ferrara
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CYRANO DE bERGERAC - Teatro Comunale di ferrara
“ Jurij Ferrini, qui protagonista e regista, è popolare, nell’accezione nobile: avvincente, efficace, toccante, semplice, immediato e duraturo, nel segnare la memoria di un pubblico conquistato e generoso di caldi, veri, applausi.” Mauro Sesia, www.sipario.it “ Uno spettacolo multiforme, il Cyrano di Ferrini, dove l’essenzialità di impianto entra in contrasto (o forse combacia alla perfezione) con atmosfere tipicamente romantiche, quel sapore “di ultima spiaggia” che porta i cadetti di Guascogna ad imbracciare le armi per una battaglia senza futuro, destino simile a tragiche e quanto mai attuali pagine di vita. Due ore abbondanti in cui si ride e ci si commuove con p r o s a s tag i o n e 2 0 1 5 / 2 0 1 6 “ La prima cosa che colpisce, al termine del Cyrano de Bergerac […] è la reazione degli spettatori. Applaudono subito, con convinzione, giusto il tempo di asciugarsi di soppiatto una lacrima. Poi, quasi in contemporanea con la selva dei complimenti urlati per sovrastare gli applausi, scattano in piedi. E applaudono ancora, estasiati. Qualcuno si rammarica per non aver portato il proprio figlio adolescente, perché “questo sì che gli sarebbe piaciuto”. Ecco, basterebbe questo a dare la misura e il senso della riuscita dello spettacolo...” Monica Bonetto - SST d a l 1 8 a l 2 0 dice m b re CYRANO DE BERGERAC we associates Il prossimo spettacolo 22 al 2 3 gennaio TEATRO DElLE ALBE VITA AGLI ARRESTI DI AUNG SAN SUU KYI INFO E VENDITA Biglietteria T 0532 202675 [email protected] www.teatrocomunaleferrara.it teat r o c o m u n ale c l a u dio a b b ado fe r r a r a Jurij Ferrini umanissimo Cyrano sempre al centro dell’attenzione del pubblico con il suo stile scevro da fronzoli e manierismi.” Roberto Canavesi, www.teatroteatro.it foto Bepi Caroli E ANCORA con il sostegno di Comune di Ferrara Regione Emilia Romagna Ministero per i Beni e le Attività Culturali foto Bepi Caroli p r o s a s tag i o n e 2 0 1 5 / 2 0 1 6 J U RI J F E RRINI C Y R A NO D E BERGE RA C di EDMOND ROSTAND / traduzione e adattamento JURIJ FERRINI regia JURIJ FERRINI personaggi e interpreti Cyrano JURIJ FERRINI Rossana REBECCA ROSSETTI Cristiano RAFFAELE MUSELLA De Guiche ANGELO TRONCA Le Bret MATTEO ALÌ Rageuneau FRANCESCO GARGIULO Ligniere MICHELE SCHIANO DI COLA Vivandiera/Governante CECILIA BOZZOLINI Ladro/Valvert/Brissaile GIANLUCA GUASTELLA Montfleury/Cuigy RICCARDO DE LEO scene e costumi GAIA MOLTEDO luci FRANCESCO DELL’ELBA aiuto regia FLAMINIA CAROLI Durata 120 minuti senza intervallo produzione PROGETTO URT SRL Compagnia Jurij Ferrini UNA COMMEDIA CHE CELEBRA LA PUREZZA E IL VALORE DELLA RESISTENZA CIVILE Accade qualche volta che il destino di un paese trasformi un elemento della propria cultura in una figura quasi mitologica e che questa, nel tempo, diventi un segno inalienabile dell’identità di una nazione. Così avviene nell’ultimo ventennio del XIX secolo e precisamente verso la fine del 1897, quando una incantevole rivisitazione neoromantica dell’antica fiaba de La bella e la bestia, si incarna - tra eroismo individuale e vocazione al sacrificio – nelle imprese di un poeta, soldato, innamorato e idealista, scorticato dalla vita, con un naso brutto e grosso: Cyrano de Bergerac. Tutti conoscono Cyrano il soldato-poeta, nato dalla penna del commediografo francese Edmond Rostand verso la fine del 1897, cadetto di Guascogna che ama la bellissima Rossana. Ma nel momento stesso in cui capisce di amarla sa anche che il suo naso sarà sempre d’ostacolo. Lui che si batte sempre con il suo caratteraccio contro tutto e tutti, non ha intenzione di combattere per avere il cuore di Rossana. Ma, del resto, quando si è eroi si finisce sempre per trovare il modo per arrivare alla meta, di solito quello che prevede maggiori sofferenze. Scrive Jurij Ferrini: «Attraverso Cyrano, Edmond Rostand si rivolgeva, secondo il ricordo del figlio Maurice “ad una generazione senza più alcuna fede. I giovani che ascoltavano i colpi inferti all’animo di Cyrano erano già i condannati del 1914”. Rostand diede loro la forza di morire senza disperarsi. Non potendo impedire che morissero da martiri, gli diede il coraggio di essere eroi; ed è per questo che Cyrano de Bergerac è qualcosa di più di una commedia eroica in cinque atti: essa è un vero e proprio inno romantico al valore». Cristiano ha tutta la bellezza che non ha il suo rivale, ma non le parole. Cyrano mette in opera il suo affondo e vedendo uno spiraglio vi si infila. Scriverà lui alla bella Rossana tutte le dolci parole che ella vuol sentire. Puntuale - e perfetta - arriva la scena del balcone: il nostro protagonista, nascosto nel buio della notte può parlare con l’amata e dirle ciò che prova, ma alla fine a prendersi il bacio meritato e desiderato ancora più per le parole appena dette sarà Cristiano. Nella regia di Ferrini, i due amanti restano alle spalle di Cyrano che ad un passo dal pubblico commuove tutti. Solo. “Vuoi completarmi? Io sarò il tuo genio e tu la mia stoltezza.” Cyrano parla al cuore di tutti noi: per tutte quelle volte in cui ci siamo sentiti troppo bassi, troppo strani, troppo brutti per riuscire ad arrivare al cuore di qualcuno, lui ci lascia una tenera via. Ama da lontano, ma non in silenzio, mai in silenzio. Vede in Cristiano un’occasione per amare Rossana. Cristiano sarà la sua bellezza, mentre lui la mente. Potrà scriverle ciò che prova e condividere con la coppia un po’ del loro amore. Ancora Jurij Ferrini: «Cristiano e Rossana sono di una bellezza da togliere il fiato. Sembra che la tesi dello spettacolo sia che si può amare solo se si è belli. Invece la qualità, il valore di Cyrano svelano altro». In una scenografia - di Gaia Moltedo - ridotta al minimo, squadrata, risuonano i duelli dei personaggi, con un inizio da metateatro. Consigliato a tutti. Valentina Ciambrone, www.solosapere.it