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Odiamo la matematica: ecco
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1 ragazzo su 10 alza le mani
Odiamo la matematica: ecco perché
La matematica fa venire il mal di testa? Forse perché troppo lontana dalla nostra vita
quotidiana. Ma se l’approccio a scuola con i numeri fosse totalmente diverso, le cose
migliorerebbero? Sembra proprio di sì.
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La matematica? Ci piace pratica. Schemi e astrazioni rischiano di far venire il
mal di pancia, mentre se l’approccio è concreto la musica cambia. Infatti, i
ragazzi delle scuole medie si dichiarano ben contenti di risolvere i problemi
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proposti dai prof, mentre più si va avanti (e cambia il metodo) più si sviluppa
una certa disaffezione verso i numeri. La soluzione? Potrebbe essere quella
di tornare ad un approccio più stimolante e legato alla vita quotidiana,
esattamente come succede nel primo ciclo di scuola. Magari con l’utilizzo di
strumenti tecnologici. E’ quanto emerge da una ricerca di Skuola.net per
Casio Italia sulla matematica in classe. Sono stati intervistati 3200 studenti, di
cui circa 2700 del liceo scientifico e circa 500 delle scuole medie in tutta
Italia.
CHE VOTO TI DAI? - I ragazzi delle scuole medie si sentono più bravi in
matematica rispetto ai compagni più grandi: se potessero dare un voto alle
proprie capacità, si darebbero quasi 7. E al Liceo Scientifico? C’è un bel calo,
tanto da concedersi un misero 6 e mezzo. D’altronde i liceali non sono larghi
di voti neanche nei confronti del metodo di insegnamento adottato a scuola:
uno stiratissimo 6+ è il punteggio che assegnano alla matematica dello
scientifico. Neanche a dirlo, alle medie si dà un bel 7 con il sorriso. Stando ai
dati, poi, dal primo anno al quinto delle superiori la situazione va
inesorabilmente a peggiorare. Di pari passo con il passaggio dalla geometria
allo studio delle funzioni.
UNA MATEMATICA...PIU' VICINA A NOI - Viene da chiedersi, a questo
punto, il motivo di questa trasformazione nel rapporto con la matematica.
Secondo quanto emerge dall’indagine, nel passaggio dalle scuole medie al
liceo i prof userebbero sempre di meno attività pratiche
nell’insegnamento: è ben il 60% degli studenti del liceo scientifico a dire che
questo non succede mai. Esempi tratti dalla vita quotidiana? Per ben l’80%
degli intervistati è no, ad eccezione di qualche lezione sporadica. Per le
medie, invece, l’approccio è più concreto. Potrebbe essere questo il motivo
del disinnamoramento? I dati rispondo in maniera affermativa. Infatti, anche
alle superiori le cose migliorano quando i docenti usano applicazioni
pratiche e legate a problemi reali nell’approccio alla matematica.
TECNOLOGIA A SCUOLA = STUDENTI FELICI - E la tecnologia? Per la
generazione dei sempre connessi, i giovani per i quali i device sono quasi una
propagazione del proprio essere, gli strumenti tecnologici sono il pane
quotidiano e il principale mezzo di conoscenza. E allora, se tra gli studenti
della Scuola Media il 41% adopera sempre la calcolatrice in aula (anche
durante i compiti in classe), la percentuale sale al 58% tra i liceali dello
Scientifico. Anche se rimane una sacca di resistenza: è 1 su 5 a non usarla mai
al liceo, ben 2 su 5 alle medie. Eppure, è proprio grazie alla calcolatrice che,
secondo il 90% degli studenti delle superiori, le loro prestazioni
migliorano. P e r l o s t e s s o m o t i v o , il 92% vorrebbe poter portare la
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calcolatrice grafica agli esami di Stato, come già succede negli istituti degli
altri paesi d'Europa. Tra i pochi contrari, 1 su 3 lo è perché non sarebbe
capace di utilizzarla al meglio. Del resto, è ben 1 ragazzo su 2 a dire che i
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prof non hanno mai spiegato agli alunni come si usa la calcolatrice. Al
contrario, quando i docenti illustrano il suo utilizzo, il rendimento e la
soddisfazione dei ragazzi migliora rispetto alla media.
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L'INIZIATIVA: “IL MONDO DA' I NUMERI” - Se gli studenti sono a favore di
un uso più ampio degli strumenti tecnologici a scuola, anche il Miur si
schiera a loro fianco. Il 24 novembre è stato infatti presentato il progetto
innovativo “Il mondo dà i numeri” di Casio Italia in collaborazione con il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, n a t o p e r
sensibilizzare docenti e studenti sull’utilizzo delle nuove tecnologie
nell’attività didattica. Il programma, che interesserà oltre 100 scuole in tutta
Italia, si inserisce all’interno di un Protocollo di Intesa della durata di tre
anni siglato a ottobre 2015 da Casio Italia con il Ministero. Per il primo anno
del progetto, Casio ha messo a disposizione delle Scuole almeno 100 kit,
metà per i licei Scientifici e delle Scienze applicate, metà per le scuole
medie. Saranno distribuite calcolatrici grafiche e scientifiche, con relativo
materiale didattico, per avvicinare studenti e docenti all’uso consapevole e
proficuo della tecnologia a scuola. In particolare, le calcolatrici grafiche
permettono di ricreare nelle scuole – con uno sforzo economico contenuto
– un vero e proprio laboratorio di scienze, anche grazie alla possibilità di
essere collegate ad altri device, PC, sensori, chiavette USB, centraline.
CALCOLATRICE ANCHE ALLA MATURITA'? - “ L’esigenza di avvicinarsi ad
uno studio della matematica pratico e legato alla vita quotidiana risulta
evidente non solo guardando ai dati della ricerca, ma anche alla luce della
direzione che sta prendendo il Miur in merito. Tra le novità dell’esame di
Maturità subentrate lo scorso anno, infatti, si riscontra una piccola
rivoluzione nella formulazione dei problemi di matematica di seconda
prova, decisamente più improntata su situazioni reali ” – dichiara Daniele
Grassucci, Responsabile della Comunicazione di Skuola.net – “ Se questa è la
premessa, ci aspettiamo novità anche per quanto riguarda l’uso della
calcolatrice grafica. Il punto non è più capire quanto e se i ragazzi siano
capaci di risolvere calcoli tout court, ma piuttosto riscontrare la loro
capacità di problem solving attraverso il ragionamento e l’applicazione
delle conoscenze. E perché no, anche quella di saper adoperare gli strumenti
a loro disposizione per la risoluzione di questioni complesse, come la vita di
tutti i giorni richiede ”.
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