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Cari Amici,
noi veniamo da mondi migliori e guai a noi se non abbiamo una inguaribile
nostalgia di esso; poveri noi se sprechiamo tutte le nostre migliori energie
umane e spirituali a ripiegarci su di noi stessi e sul nostro meschino orgoglio ed
egoismo, a correre dietro a cose squallide e passeggere, a inseguire ideali e
obiettivi terra terra, indegni della nostra grandezza. Ci crediamo o non ci
crediamo, la veritá è che Dio ha creato ciascuno di noi; non il nostro corpo,
quello ce lo trasmettono i nostri genitori, ma Dio crea ogni anima nel momento
in cui i genitori danno origine al nostro corpo. E perché Dio crea ogni nostra
anima? Per renderci partecipi della sua divinitá, del suo amore, della sua veritá,
della sua vita. Meraviglioso: una potenza di amore ci avvolge in ogni momento
e noi, distratti come siamo, non ce ne accorgiamo nemmeno. Dovremmo ogni
mattina metterci in ginocchio ed elevare a Dio, con grande slancio, un grido
altissimo di ringraziamento e di riconoscenza; invece molto spesso, fin dal
mattino ci alziamo col piede sbagliato e annoiati, e cominciamo a infettare l’aria
col nostro nervoso, con la nostra scontentezza e con la nostra rabbia. E sapete
perché molto spesso siamo cosí? Perché noi cerchiamo cose che stanno sulla
terra, e sulla terra non ci sono abbastanza cose che ci possano soddisfare; la
vita terrena con tutte le sue cose non è abbastanza per noi, per la parte
migliore di noi, per la nostra anima, per il nostro spirito. Noi siamo una scintilla
di Dio, noi siamo fatti per Dio, noi siamo fatti per l’Amore, noi siamo fatti per
l’eternitá; per questo siamo sempre inquieti; e lo saremo fino a quando non
troviamo Dio, fino a quando non troviamo l’Amore, fino a quando non viviamo
per l’eternitá. Perció non distraiamoci con le stupidaggini del mondo, non
allontaniamoci da Dio; chi si allontana da Dio corre uno spaventoso pericolo,
quello di vivere non solo questa vita, ma anche la vita di dopo, lontano da Dio: e
questo è l’Inferno. Non dimentichiamo che l’Inferno esiste, non pensiamo che si
possa andare in Paradiso senza sforzo, quasi in carrozza, godendosi in modo
sbagliato questa vita. C’è gente che vuole andare in Paradiso, incamminandosi
sulla strada che porta all’Inferno: questo non è possibile. Ci crediamo o non ci
crediamo, bisogna sapere che quando finirá questa vita (e finirá per tutti, prima
o poi), le anime staranno nude davanti al Giudice. E lì non conterá piú ció che
esse erano state sulla terra e nella storia; lì conterá solo ció che esse saranno
davanti alla Veritá. I malvagi non saranno trattati dal Giudice come se niente
fosse stato, come se niente avessero fatto sulla terra: non finirá tutto a
tarallucci e vino!
La santa polacca, suor FAUSTINA KOWALSKA, durante un ritiro spirituale a
Cracovia, nel 1936 ebbe una visione mistica in cui le venne fatto visitare
l’Inferno. Ecco il suo lucidissimo e agghiacciante resoconto: “Oggi, sotto la guida
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di un angelo sono stata negli abissi dell’Inferno. È un luogo di grandi tormenti
per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie sofferenze
che ho viste: la prima sofferenza, quella che costituisce l’Inferno è la perdita di
Dio; la seconda sono i continui rimorsi di coscienza; la terza, la consapevolezza
che quella sorte non cambierá mai; la quarta sofferenza é il fuoco
che penetra l'anima, ma non la distrugge: è una sofferenza terribile, è un fuoco
puramente spirituale acceso dall’ira di Dio; la quinta sofferenza è l’oscuritá
continua, una orribile soffocante puzza, e benché sia buio, i demoni e le anime
dannate si vedono tra di loro e vedono tutto il male proprio e degli altri; la sesta
sofferenza è la compagnia continua di Satana;
la settima è la tremenda disperazione, l’odio contro Dio, le imprecazioni, le
maledizioni, le bestemmie. Scrivo queste cose per ordine di Dio, affinchè
nessun’anima si giustifichi dicendo che l’Inferno non c’è, oppure che nessuno
c’è mai stato e nessuno sa come sia! Quello che ho scritto è una debole ombra
delle cose che ho visto. Un’altra cosa ho notato e cioè che la maggior parte
delle anime che ci sono, sono anime che non volevano credere che ci fosse
l’Inferno. Per questo prego, ora, con maggior fervore per la conversione dei
peccatori ed invoco continuamente e profondamente la Misericordia di Dio per
loro”.
Qualcuno non mi fraintenda! Non si tratta di minacciare o di far paura a
qualcuno, assolutamente no! Si tratta di illuminare chiunque cerchi la luce,
chiunque cerchi la veritá; si tratta di avvertire qualche persona o la massa della
gente del pericolo che corre, vivendo lontano da Dio. Il mio augurio è che un
giorno ci possiamo tutti trovare in Paradiso e per questo chiedo a Dio questa
grazia. Ma nel frattempo mi auguro anche, che tutti noi possiamo pregare un
po’ di piú, possiamo partecipare alla Santa Messa festiva, possiamo amare
veramente e sinceramente, perdonare, essere generosi, fraterni, in pace, creare
rapporti belli e meravigliosi tra di noi, vivere in armonia nelle nostre famiglie,
tra gli amici, in Comunità: in una parola possiamo essere piú vicini a Dio ed
aiutarlo a diffondere nel mondo il suo Regno, non quello di Satana.
Un caro saluto
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Caterina Socci, 24 anni, morì il 12 settembre 2009.
Il 24 dello stesso mese si sarebbe dovuta laureare in architettura. Quella sera,
intorno alle 20, lei e le altre universitarie, con le quali condivideva un
appartamento a Firenze, stavano decidendo se cucinarsi gli spaghetti o recarsi
in pizzeria. Ebbe appena il tempo di dire: «Dio mio, mi sento male». Le amiche
la afferrarono al volo, impedendo che sbattesse la testa sul pavimento. Il cuore
s'era fermato, il respiro pure. Suo padre, il giornalista e scrittore Antonio Socci,
fu avvertito soltanto alle 21.30.
«Aritmia fatale», fu la diagnosi. Nessuna malformazione congenita. Escluse
cause virali o tossicologiche. Era semplicemente cessato, senza motivo,
l'impulso elettrico che fa contrarre il muscolo del cuore che ci tiene in vita. Per
tentare di ripristinarlo, i soccorritori del 118 usarono il defibrillatore più e più
volte, con ostinazione. Dal momento dell'arresto cardiaco, le probabilità che
questa manovra di rianimazione abbia qualche effetto diminuiscono del 7-10
per cento ogni 60 secondi. Dieci minuti, un quarto d'ora al massimo, e poi si
muore. E se per caso negli istanti successivi riescono a riacciuffarti, i danni al
cervello provocati dalla mancata ossigenazione delle cellule nervose sono già
irreversibili. È il coma profondo o lo stato vegetativo permanente.
Caterina era morta da un'ora e mezzo quando giunse sul posto don Andrea
Bellandi, assistente spirituale degli studenti cristiani dell’Universitá.
S'inginocchiò sul pavimento e cominciò a recitare il rosario. L'équipe medica gli
fece capire che era tutto inutile, che non c'era più nulla da fare. Ma alla
seconda, o terza, Ave Maria, «il miracolo», è così che lo chiama il papá di
Caterina: «Il cuore riprese a pulsare di colpo. Un battito forte, regolare, non
deboli segnali come avviene subito dopo una defibrillazione. Tornata di botto
normalissima anche la pressione arteriosa. Due eventi scientificamente
inspiegabili, perché la ragazza era morta davvero. Dopo un’ora e mezzo non c’è
piú speranza.
Antonio Socci, padre della ragazza, non ha paura di scomodare una parola
impegnativa: resurrezione. Finora aveva sempre fermamente creduto che
questo evento soprannaturale si fosse manifestato solo nei tre casi di cui narra il
Vangelo, riportati in vita da Gesù: la figlia di Giairo, il figlio della vedova di Nain
e Lazzaro. Ma oggi che Caterina ha 29 anni, si regge sulle proprie gambe,
ragiona, ascolta, capisce, si commuove, ride, chiama per nome i genitori e
s'impegna giorno dopo giorno in un strabiliante ritorno alla normalità, che cosa
poteva concludere un padre se non che la sua primogenita è tornata dall'aldilà?
(Leggi il libro che ha scritto: Antonio Socci,: “Tornati dall’Aldilá”, Rizzoli, Aprile
2014).
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E non è soltanto un caso unico: si calcola che circa il 5 per cento della
popolazione mondiale abbia avuto una NDE (abbreviazione di Near Death
Experience, cioè di esperienze vissute e descritte da persone che, a causa di
gravi malattie o eventi traumatici, hanno sperimentato fisicamente la
condizione di coma, arresto cardiocircolatorio e/o encefalogramma piatto,
senza tuttavia giungere fino alla morte).
Tutte le persone che hanno avuto questi fenomeni, una volta riavutisi, hanno
raccontato di aver vissuto esperienze di questo tipo:
· lo stato di benessere;
· la sensazione "fisica" di trovarsi fuori dal proprio corpo con la capacità di
guardare il proprio corpo "dall'esterno";
· l'attraversamento di una sorta di "tunnel" buio in fondo al quale si intravede
distintamente una luce;
· lo sperimentare una sensazione di grande pace e tranquillità fuori dallo spazio
come lo conosciamo noi e soprattutto fuori dal nostro concetto di "tempo";
· la "revisione" di tutti gli istanti della propria vita terrena vissuta. Tale revisione
avviene in maniera totale e permette la visione contemporanea di ogni episodio
della vita (anche quelli dimenticati, anche quelli relativi ai momenti
immediatamente dopo la propria nascita);
· l'incontro con "altri esseri": qualche volta definiti come spiriti sconosciuti,
qualche volta persone care che le hanno precedute nella morte;
· l'incontro con il grande "Essere di Luce" che viene descritto come una “Fonte
di Amore Totale e Incondizionato” difficile da tradurre in parole ma identificato
in maniera unanime in "Dio";
· l'arrivo di un determinato “momento” (ma non è il tempo, perché nell’aldilà
non c’è il tempo) o "confine" che impedisce di proseguire oltre il viaggio o oltre
l’esperienza, con la conseguente consapevolezza di dover "tornare indietro"
cioè alla "vita terrena";
il ritorno alla vita accompagnato da un sentimento · di dispiacere o rimpianto
per non essere potuti rimanere nell'aldilà;
· il timore di comunicare l'esperienza vissuta ad altri, per paura di essere presi
per pazzi; ma nello stesso tempo il bisogno di farlo come “obbligo” per
condividere con altri, qualcosa di estremamente prezioso e importante;
· una volta "rientrati in vita" scompare la paura della morte; la morte dopo
quella esperienza viene vista come un felice passaggio ad una realtà superiore;
· vengono modificati anche i valori che hanno guidato la vita umana prima di
quella esperienza; dopo quella esperienza la vita viene vissuta mettendo al
primo posto, come valore essenziale dell'esistenza, l'"armonia" e l'"amore" per
tutti gli esseri.
Anche se non tutti contemporaneamente, questi aspetti ricorrono sempre nelle
narrazioni di coloro che hanno avuto esperienza di pre-morte (NDE).
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Che spiegazione razionale dare a questi fenomeni?
La piú seria, la piú documentata, la piú scientifica e la piú approfondita è data
dal Dr. Pim van Lommel, un cardiologo olandese che insieme ad altri colleghi nel
2001 pubblicò sulla prestigiosa rivista medica “The Lancet” i risultati di uno
studio condotto per oltre 10 anni su 344 pazienti. Il grande cardiologo e la sua
équipe conclusero che l’"esperienza cosciente” delle persone “morte e
ritornate in vita” era reale e non un semplice fenomeno dell'attività cerebrale.
Una tra le più famose esperienze di questo tipo è certamente quella capitata al
medico psichiatra e pioniere della psicoanalisi Carl Gustav Jung, che descrive
cosí la propria esperienza di pre-morte: "Quello che viene dopo la morte è
qualcosa di uno splendore talmente indicibile, che la nostra immaginazione e la
nostra sensibilità non potrebbero concepire nemmeno approssimativamente”.
Ed ecco qualche altro caso delle migliaia che esistono.
1 caso:
Al tempo del “fatto” ero Agente scelto della Polizia di Stato, in servizio al
compartimento di Polizia Postale. In data 19/06/1991 alle ore 16,45 stavo
svolgendo un servizio di scorta a un furgone Postale, mi trovavo all'interno delle
Poste Centrali di Napoli; mentre uscivo da un ascensore dell'edificio con i valori,
mi trovai sei rapinatori di fronte, uno di essi mi sparò al torace; solo grazie al
mio istinto di difesa, il proiettile mi prese alla base del collo, mi taglió l'arteria
succlavia (è la principale arteria del torace superiore; essa fornisce
principalmente il sangue alla testa e agli arti superiori), colpí l’osso della
scapola, scese giù frantumandomi la 1° e la 2° costola; il proiettile si spezzó in
due e fuoriuscì dalla scapola. Durante il trasporto in ospedale a bordo di
un'auto della polizia stavo morendo per dissanguamento, parlavo con un
collega che cercava di tenermi sveglio, ma nella mia mente i ricordi di tutta la
mia esistenza svanivano come se il cervello si stava svuotando. Quando giunsi in
ospedale andai in coma per dissanguamento, riuscirono a stabilizzarmi solo
verso le 24,00 portandomi in sala operatoria. Fui operato, ma non bastó. Il
giorno seguente dovetti essere operato una seconda volta. La seconda
operazione inizió alle ore 19,00 e finí alle 03,30.
Ed ecco cosa mi successe durante questa seconda operazione: appena fui
addormentato in anestesia totale vidi me stesso come una piccola luce e vagavo
nel buio più totale verso una direzione ben precisa, provavo una pace assoluta e
una sensazione di benessere; poi all'improvviso fui trattenuto da una forza
invisibile e percepivo delle sensazioni come se alcune persone stessero
giudicandomi, le sensazioni erano alcune positive, altre negative e io vivevo in
uno stato d'ansia; poi all’improvviso quella misteriosa forza che mi tratteneva
sparì e io continuai a viaggiare; subito dopo apparve una luce molto grande ed
io mi sentivo in uno stato di benessere assoluto; più mi avvicinavo a quella luce
e più io sapevo che il mio posto era con essa. Quando la raggiunsi, dietro ad
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essa mi si aprì una visione bellissima: c’erano migliaia di luci come ero io e tutte
si muovevano con armonia; ero felice perchè sapevo che il mio posto era con
loro. Poi all'improvviso rifeci tutto il viaggio indietro a una velocità pazzesca, mi
ritrovai disteso ancora sul tavolo operatorio, il mio corpo era ancora
addormentato ma io percepivo, cioé sentivo tutto e con uno stato di ansia
assistetti all’ultima fase dell'intervento, fino a quanto il mio corpo iniziò a
svegliarsi dall'anestesia.
Rimasi scioccato da quello che avevo vissuto, sentivo la necessità di doverlo
raccontare a qualcuno, così verso le 10,00 del mattino si avvicinò a me un
monaco che veniva spesso in sala di rianimazione a portare conforto alle
persone ricoverate; decisi al momento di raccontargli la mia esperienza; ascoltó
molto attentamente tutto il racconto poi disse una cosa che mi sconvolse:
"Caro fratello sono 25 anni che vengo in questo luogo e mai nessuno mi ha
raccontato storie del genere, se tutto questo è vero, è fantastico, anche perchè
sotto anestesia è praticamente impossibile sognare"; poi aggiunse "è molto
probabile che durante l'operazione tu abbia avuto una crisi e ti abbiano perso".
Verso le ore 12,00 durante il giro di controllo medico chiesi con molta
discrezione a uno dei medici che erano presenti all'operazione se per caso
avevano avuto qualche difficoltà durante l'intervento. Il medico stesso era
molto titubante a rispondere, ma poi mi disse che per un po’ di tempo mi
avevano perso. Così decisi di tenermi per me quella bellissima esperienza. Oggi
dopo 23 anni ho raccontato questa mia esperienza a poche persone perchè
molta gente non crede a queste cose e la sola persona che mi ha dimostrato di
credere alla mia meravigliosa esperienza è stato quel monaco.
2 caso:
Stavo stessa sul letto, credevo di sognare ma vedevo una galleria come un
tunnel dove c'era un giardino bellissimo con tanti fiori e in fondo una luce che si
allargava sempre di piu'. A fianco di questa luce stava il mio nonno scomparso
da circa 6-7 mesi e gli ho sorriso. MI sono sentita felice a vederlo, per un po'
volevo restare lì con lui, visto che sorrideva e stava bene (prima di morire, lo
vedevo sempre sofferente, perche' era malato di cancro). Mentre mi avvicinavo
a lui gli ho detto: "Ti vedo bene! Vengo da te, cosí ci salutiamo!" Lui mi fece il
segno con la mano come quando si manda via una persona, e mi disse: "Sto
bene, vai tu, perché non è ancora il momento; Vai, vai ti aspettano".
Dopo di che ho sentito una tristezza. E qui finisce, perche' nel frattempo mi ero
svegliata.
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Le diete vegetariane sono basate su verdure, cereali, legumi e frutta (sia fresca
che secca) e, in misura ridotta, comprendono latte, latticini e uova per coloro
che ne fanno uso.
VERDURE
La verdura è ricca di vitamine e sali minerali. Questo la rende indispensabile alla
nutrizione umana. Le vitamine, infatti, sono necessarie per mantenere la
struttura dei tessuti e degli organi, per la sintesi di enzimi e ormoni, e per la
produzione di energia. Poiché il corpo non le produce è necessario assumerle
mediante l'alimentazione. La carenza cronica può comportare gravi disfunzioni.
La verdura è ritenuta un buon antiossidante, in grado di neutralizzare i radicali
liberi e proteggere dall'invecchiamento precoce e altre patologie, tra cui,
storicamente, lo scorbuto (è una malattia dovuta a carenza di vitamina C e si
manifesta con sanguinamento delle gengive, apatia, irritabilità, perdita di peso
e dolori muscolari; le vecchie ferite si riaprono e le nuove stentano a guarire) , la
gotta (è una malattia del metabolismo caratterizzata da attacchi ricorrenti di
artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle
articolazioni, causati dal deposito di cristalli di acido urico) e la pellagra (è una
malattia causata dalla mancanza di vitamine del gruppo B, come per esempio la
vitamina PP. Questa vitamina è presente in genere nei prodotti freschi: latte,
verdure, cereali. È una malattia frequente tra le popolazioni che fanno esclusivo
uso della polenta di sorgo o di mais come loro alimento base).
L'impiego della verdura nell'alimentazione quotidiana è comune nelle diete con
poche calorie perché permette di giungere alla sazietà con un introito calorico
ridotto.
Le verdure di colore verde scuro sono in genere ricche di fibre, vitamina A
(beta-carotene), vitamina C, vitamina E e vitamina K, acido folico, riboflavina,
calcio, ferro, magnesio e potassio. Le verdure giallo-arancio sono inoltre fonti di
beta-carotene.
CEREALI
da Ceres, Cèrere, dea romana del raccolto e dei campi, è un termine usato per
riferirsi ad alcuni prodotti agricoli di interesse alimentare. Indica tutte le piante
erbacee che producono frutti, i quali, macinati, danno farina da farne pane e
altri cibi. Comprende perciò tutte le piante i cui frutti o semi ricchi di amido
sono usati
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dall'uomo per ricavarne polente, minestre, pane, paste da cuocere, e altri
prodotti amidacei. Non essendo un seme, la patata (tubero), pur ricca d'amido,
non è un cereale, mentre lo sono il frumento e il riso.
I cereali sono raccolti in grandissime quantità; in molti paesi in via di sviluppo
rappresentano l'alimento principale nella dieta della popolazione umana. Per i
paesi sviluppati, seppur non sia paragonabile a quello dei paesi in via di
sviluppo, il consumo dei cereali nelle diete di tutti è presente in consistente
quantità.
La diffusa produzione è giustificata dalla facilità di coltivazione nonostante le
condizioni ambientali spesso proibitive per tante altre colture. Ricchi di amido
sono caratterizzati dall'altissima digeribilità; inoltre la facilità di conservazione,
anche come farine, contribuisce a una più larga diffusione.
A rendere ancora più facile oggi la produzione, oltre alle caratteristiche naturali
proprie dei cereali già elencate, si aggiunge anche l'introduzione di macchinari
che velocizzano le operazioni di semina e raccolto.
I cereali forniscono la maggior parte della propria energia nutritiva come amido
e sono anche importanti fonti di proteine. I grani interi (i grani che mantengono
crusca e germe) sono ricchi di fibre, acidi grassi e altro.
Il riso è cucinato e mangiato in chicchi interi, anche se esiste inoltre la farina di
riso. L'avena può essere arrotolata, macinata o tagliata in piccoli pezzi e
cucinata per fare la zuppa d'avena o pappa d'avena; esso è un semplice piatto
preparato facendo bollire l'avena in acqua. Molti altri cereali possono essere
macinati per farne diversi tipi di farina. La parte esterna della crusca viene tolta;
questo fa perdere in valori nutrizionali, ma consente un guadagno del grano in
resistenza e ne migliora il gusto. Il consumo sproporzionato di cereali macinati è
spesso additato come causa di obesità. Questo perché nei cereali macinati, gli
strati più esterni, contengono più grassi. Lo scarto della macinazione viene
talvolta mischiato nelle alimentazioni degli animali.
Una volta macinati i cerali vengono ridotti in farine che possono essere
impiegate nella produzione di alimenti solidi quali pane, pasta, e altri. I cereali
sono anche ampiamente utilizzati per preparare sia bevande alcoliche, quali la
birra e il whiskey, sia quelle non alcoliche come la Barleycup (una bevanda fatta
con orzo tostato, segale e cicoria, senza coffeina e senza glutine).
Oltre che dai cereali, la farina può essere ricavata anche dalle patate, castagne o
dai legumi.
I cereali sono fonte di energia (circa 350 kcal per 100 g). Nel riso integrale, più
povero di altri cereali in proteine (il grano duro ne contiene il 15%, il riso brillato
comunemente usato in occidente ne è poverissimo), le proteine che ci sono,
sono però ricche di lisina. Il riso è fonte di vitamina B, ma veramente povero di
calcio e ferro.
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LEGUMI
Legumi sono il fagiolo, il pisello, la fava, il lupino, il cece, la soia, la lenticchia, la
cicerchia.
Questi vegetali vengono consumati sia freschi che cotti e contengono molta
acqua e proteine.
Spesso nell'alimentazione vengono associati ai cereali, in quanto questi due tipi
di alimenti si compensano a vicenda dal punto di vista nutrizionale.
I legumi forniscono anche un importante apporto energetico, essendo costituiti
per lo più da carboidrati, sono inoltre fonte di acido folico, vitamina B1,
vitamina H, diversi minerali tra i quali ferro, zinco e magnesio, fibre.
Nei legumi sono presenti tre oligosaccaridi (zuccheri semplici): raffinosio,
stachiosio e verbascosio in quantità massime nei legumi secchi, minime in
fagioli e piselli freschi, che non vengono digeriti dagli enzimi del tratto
gastrointestinale e fermentano nella flora batterica del colon, con una
produzione di gas da 3 a 6 volte maggiore degli altri nutrimenti.
FRUTTA
I pomodori non sono considerati come frutta, anche se se ne fa molto uso
nell’alimentazine.
Molta frutta, sia fresca che secca, è usata commercialmente come cibo,
mangiata fresca o in marmellate e confetture o altri tipi di conserve. Spesso la
frutta è anche un ingrediente per vari piatti, specialmente i dolci. Se fresca, in
genere, viene mangiata a fine pasto, anche se questa è più che altro solo
un'abitudine comune. È consigliabile inoltre sostituire la merenda pomeridiana
con della frutta fresca. Il consumo di frutta, nei Paesi mediterranei, è
tradizionalmente più alto rispetto ai Paesi più nordici.
È provato scientificamente che un abbondante consumo di frutta (e verdura)
fresca, riduca notevolmente l'insorgere di numerose malattie.
La composizione chimica dei frutti dipende dal tipo di frutta e la sua
maturazione.
La frutta:
· tra l'80% ed il 95% è costituita da acqua;
· tra il 5% e il 20% è costituito da carboidrati (sostanze formate da carbonio ed
acqua). Il contenuto può variare dal 20% nella banana fino al 5% nel melone,
anguria e fragole. Altri frutti hanno una media di 10%. Il contenuto di
carboidrati può variare a seconda delle specie e anche a seconda del momento
della raccolta. I carboidrati sono di solito zuccheri semplici come fruttosio,
saccarosio e glucosio, facilmente digeribili e rapidamente assorbiti. Nel frutto
acerbo troviamo amido, per esempio nelle banane; la successiva maturazione
lo trasforma in zuccheri semplici.
Circa il 2% della frutta sono fibre alimentari, prevalentemente pectina e
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emicellulosa. La buccia del frutto è quella con la più alta concentrazione di
fibre, ma anche dove si può trovare qualche traccia di contaminanti, quali
insetticidi, che sono difficili da rimuovere se non con la pelatura del frutto.
La frutta, inoltre contiene:
* molte Vitamine: come carotene, vitamina C , vitamine del gruppo B. Secondo
il contenuto di vitamine si possono distinguere due grandi gruppi di frutta:
Frutta ricca di vitamina C, principalmente agrumi ma anche meloni, fragole e
kiwi.
Frutta ricca di vitamina A: come albicocche, pesche e susine.
* molti sali minerali: come la verdura, la frutta è ricca di potassio, magnesio,
ferro e calcio.
* molte proteine e grassi: il contenuto di grasso varia tra lo 0,1 e lo 0,5%,
mentre la proteina può essere compreso fra 0,1 e 1,5%.
* molte calorie: Il potere calorifico è determinata dalla sua concentrazione di
zucchero, compresi tra il 30-80 kcal/100 g. Ci sono anche frutti ricchi di grassi,
come l'avocado che ha un 16% di grassi ed il cocco che ne può avere fino al
30%. Avendo un alto valore di lipidi hanno un elevato valore energetico di 200
kcal/100 grammi.
*profumi e colorazione: Il frutto contiene acidi e altre sostanze aromatiche che,
insieme all'elevato contenuto di acqua, li rendono rinfrescanti. Il sapore di ogni
frutto è determinato dal contenuto di acidi, zuccheri e altri aromi. L'acido
malico predomina nella mela, l'acido citrico in arance, limoni e mandarini e
l'acido tartarico in uva. Pertanto coloranti, aromi e astringenti anche in
concentrazioni molto basse, hanno un influsso benefico nell’accettare la frutta
da parte del corpo.
LATTICINI
Il termine latticini ha due significati, uno più generico ed uno più restrittivo. In
senso generico sono latticini tutti gli alimenti derivanti dal latte, ottenuti
secondo i procedimenti più vari; tra essi si comprendono quindi la panna, il
burro, lo yogurt, la ricotta e i formaggi freschi e quelli stagionati.
In senso più restrittivo, i latticini sono soltanto i derivati del latte che non
subiscono stagionatura, come i formaggi freschi, mozzarella, stracchino,
mascarpone, la ricotta, il burro, la panna e lo yogurt.
Tra i prodotti caseari più diffusi vi sono formaggio, ricotta, panna, burro e
yogurt.
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Composizione del latte
Latte
di...
%
%
%
%
Valore
% sali
acqua proteine lattosio grassi
energetico
vacca 87,47 3,51
4,92
3,68
0,74 729 kcal/kg
pecora 82,70 6,10
4,60
5,80
0,80 980 kcal/kg
capra 85,50 4,00
5,00
4,80
0,70 790 kcal/kg
UOVA
L'uovo è un alimento naturale di cui ci si può cibare direttamente o come
ingrediente, presente in numerosi piatti delle cucine di tutto il mondo.
Il più utilizzato è l'uovo di gallina, ma si consumano anche le uova di altri
volatili: quaglia, anatra, oca, struzzo, eccetera. Nell'uso corrente il termine uovo
senza altre precisazioni indica quello di gallina.
Si consumano anche uova di pesci (caviale, uova di lompo, bottarga), di
tartarughe, di molluschi (lumache), di insetti ecc.
L'uovo è un ingrediente che entra in innumerevoli ricette di dolci, gelati, piatti
di sapore, grazie alle sue proprietà emulsionanti, coagulanti e schiumogene.
L'albume ha un basso valore calorico ma è ricco di proteine. L'uovo è
protagonista di piatti specifici:
· frittata (o uovo strapazzato), uova sbattute (senza guscio) e versate in olio
bollente;
* uovo stracciato, o stracciatella, uova sbattute, versate attraverso un passino
in brodo bollente;
* uovo fritto (o uovo al tegamino, uova all'occhio di bue): rompere l'uovo e
versarlo in olio bollente o burro ben dorato;
* uovo sodo: l'uovo intero (col guscio) viene cotto in acqua bollente per circa
sette minuti;
* uovo alla coque: come l'uovo sodo ma cuoce solo 2 minuti e mezzo: così il
tuorlo resta liquido;
* zabaione: tuorlo montato con zucchero e vino o vino liquoroso (solitamente
marsala);
* pain perdu: pane secco imbevuto nelle uova sbattute e successivamente
fritto.
Informazioni nutrizionali
Valori medi per 100 grammi
di uova di gallina senza guscio;
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valore energetico: kcal 133 (kJ 535)
acqua 65,5%,
proteine 12%,sali minerali 11%
grassi 11%
carboidrati 0,5%
Le uova forniscono quindi una quantità significativa di proteine e di altri
elementi nutritivi.
Le uova di gallina sono le più comunemente consumate e sono altamente
nutrienti. Forniscono una grande quantità di proteine complete di alta qualità,
che contengono tutti gli amminoacidi essenziali per gli esseri umani, e
forniscono quantità significative di parecchie vitamine e minerali, compresa la
vitamina A, riboflavina, acido folico, vitamina B6, vitamina B12, colina, ferro,
calcio, fosforo e potassio. Sono inoltre uno degli alimenti singoli meno costosi
contenenti proteine complete. Tutte le vitamine A, D ed E dell'uovo sono
contenute nel tuorlo. L'uovo è uno dei pochi alimenti che contengono vitamina
D, anche se quest'ultima è prodotta fisiologicamente negli esseri umani quando
la loro pelle è esposta alla luce solare. Un grande tuorlo d'uovo contiene circa
60 calorie (250 kJ), mentre l'albume contiene circa 15 calorie (60 kJ). Il tuorlo
compone circa 33% del peso netto dell'uovo, contiene tutto il grasso, un po'
meno di metà delle proteine e gran parte delle sostanze nutrienti. Inoltre
contiene tutta la colina, che corrisponde approssimativamente alla metà della
razione quotidiana suggerita, contiene anche la lecitina che favorisce
l'eliminazione del colesterolo. La colina è una sostanza nutriente importante
per lo sviluppo del cervello ed è suggerita alle donne incinte per assicurare un
sano sviluppo del cervello del feto. A livello nutrizionale è opportuno
distinguere tra albume e tuorlo. L'albume è la parte esterna, trasparente, di
consistenza più fluida e coagula a 62 °C; è composto al 90% di acqua e al 10% di
proteine. Il tuorlo è la parte interna, di colore giallo arancio intenso e coagula a
65 °C; è composto da una miscela più complessa: contiene acqua al 50%, 17%
proteine, 30% grassi e altri emulsionanti.
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Come Essere una brava Moglie
Nessuna donna si sposa con l’intenzione di essere una cattiva moglie. In ogni
caso, se una moglie non parla con suo marito dei suoi bisogni o se non va
incontro ai bisogni del marito, il matrimonio rischia di naufragare. I matrimoni,
come qualsiasi altra cosa di valore, richiedono lavoro, impegno e sacrifici.
Quando una donna fa del suo meglio per essere una buona moglie, allora suo
marito l’apprezzerà davvero.
In ogni caso, ecco alcune indicazioni per essere una brava moglie:
* La moglie non abbia paura di esprimere i propri sentimenti e i propri
bisogni.
Il marito non ha la sfera di cristallo. Se qualcosa non va, bisogna dirlo. Invece di
accusarlo di non rispettare e di non andare incontro alle proprie necessità, dica
chiaramente di che cosa ha bisogno. Ascolti quello che dice. Quando dice
qualcosa, glielo ripeta, per assicurargli di aver capito bene. Bisogna farlo finire
di parlare prima di rispondere. Quando ha finito, allora si puó intervenire
esprimendo il proprio punto di vista.
* La moglie non deve fare di tutta l’erba un fascio. Per alcune questioni vale la
pena parlare, discutere e, se è il caso, combattere; per altre no. Se una moglie
passa tutto il tempo a cercare il pelo nell'uovo in piccole questioni che non
hanno importanza, il marito, poi, non l’ascolterà piú su quelle che contano.
Criticare continuamente può distruggere una relazione. Una buona moglie deve
far fare le cose al proprio marito, a modo suo, purché le faccia bene. Le cose si
possono fare bene in mille modi, e non soltanto come diciamo noi! Non bisogna
perdersi in un bicchiere d'acqua.
La moglie non deve criticare il marito, se non in modo costruttivo. Essa deve
sforzarsi di controllare se stessa, di essere calma e razionale, perché le emozioni
forti e non controllate possono trasformare una semplice discussione in una
litigata. La moglie deve imparare a parlare al momento giusto. Non deve
rovesciare addosso al marito i suoi problemi continuamente. Deve evitare di
sollevare questioni prima di cena, o quando il marito è impegnato in un lavoro
stressante, come per esempio, quando sta riparando la sua macchina. E non
iniziare mai e poi mai una litigata di fronte ai bambini.
* La moglie, quando deve “combattere”, lo deve fare nel modo giusto.
Non deve farsi travolgere dalla rabbia perché potrebbe dire cose di cui, poi, si
pentirebbe. Anche quando non é d'accordo col marito, deve rispettare la sua
opinione ed il suo punto di vista. Quando ha torto, deve ammetterlo. Deve
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imparare a rispondere in una discussione e rimanere calma e razionale per
poter riconoscere e chiedere scusa se, eventualmente, fa un errore. Deve
sapere che marito e moglie non saranno mai d'accordo su certe questioni.
Nessuna coppia ha dei valori e delle opinioni perfettamente identiche, e questo
significa che tutti e due devono imparare a superare certi momenti in cui non
sono della stessa opinione.
* Una brava moglie ha l’abitudine di parlare CON suo marito, non DI suo
marito. Non deve mai parlare male del marito con le amiche o con la famiglia di
suo marito, senza averne prima parlato con lui stesso. Parlare alle spalle del
proprio marito non è leale. Quando una donna si sposa, la sua lealtà va prima
verso suo marito, non verso la famiglia di origine o verso il gruppo di amici.
* Una brava moglie non fa mancare il sesso nella vita di coppia. A volte si puó
pensare che il sesso debba essere spontaneo; non è sempre cosí; il sesso se non
lo si programma, lentamente lo si trascura. È anche importante rinfrescare la
propria vita sessuale. Cercare di provare nuove posizioni o nuovi giochi;
sperimentare e provare nuovi modi per darsi piacere reciproco mantiene la
propria vita sessuale fresca ed eccitante. Inoltre, quando bacia suo marito, lo
baci appassionatamente. Succede che a lungo andare la moglie si accontenti di
un bacio stampo, al posto del bacio classico alla francese (Il bacio alla francese
è il bacio più famoso. E’ un bacio romantico, nel quale le lingue dei partner si
toccano restando fuori o entrando nelle bocche. Il bacio alla francese è
certamente un bacio più impegnativo rispetto ad altri tipi, ma è il bacio più
passionale e profondo che si possa dare. Il bacio a stampo é piuttosto un gesto
di affetto: le labbra si toccano, c’è pressione nell’atto del baciare, ma le bocche
dei partner rimangono socchiuse, non si usa la lingua.) Durante un bacio
intenso (alla francese), gli uomini trasmettono il testosterone (l’ormone del
piacere) alle loro mogli, e questo aumenta il desiderio.
* Una brava moglie trasforma la sua camera da letto in un vero e proprio nido
d'amore: per esempio, crea un letto invitante con copriletto e cuscini attraenti;
accende qualche candela; mette delle foto di entrambi in tutta la stanza,
assicurandosi che siano immagini che ispirino romanticismo e intimità; elimina
la televisione, il computer e tutto ciò che è relativo al lavoro. La stanza da letto
dovrebbe essere dedicata al riposo e all’amore, fatto abbastanza spesso. Molti
uomini vorrebbero farlo tutti i giorni o almeno 2 – 4 volte alla settimana. Se le
giornate delle mogli sono super indaffarate (bimbi piccoli, genitori anziani ecc.)
una brava moglie dovrebbe provare a fare l'amore almeno una volta alla
settimana. Senza l'intimità rassicurante e gratificante, che deriva dal fare
l'amore, un uomo può diventare insoddisfatto, nervoso, scontento, arrabbiato,
aggressivo. L’atto d'amore dona un benessere profondo e fisico che è vitale per
entrambi i coniugi. L’atto d’amore è spesso il modo in cui gli uomini esprimono i
loro sentimenti alle proprie mogli, “oltre le parole”. Una brava moglie non si
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trattiene nel dimostrare il suo amore al proprio marito, nello stesso modo.
Nell’atto d’amore, una brava moglie chiede al suo marito cosa gli piace. Una
persona, quando sta bene in una situazione, vuole ripeterla o ricrearla, e questo
la renderà molto felice. Questo vale anche in una vita d’amore e vale per tutti e
due i coniugi. Infine, una brava moglie impara ad accettare il proprio corpo.
Quando una donna invecchia, inevitabilmente appariranno segni di cedimento,
e parti del corpo una volta sode tenderanno ad afflosciarsi. In ogni modo, il
marito vuole ancora bene a sua moglie, quindi ama il suo corpo. Perció nell’atto
d’amore la donna non si deve sentire mai tesa, ma si lasci andare davvero:
questo si trasformerà in momenti più appaganti e piacevoli.
* Una brava moglie non si aspetta chissá che cosa dal proprio marito. Nessuno
dei due è perfetto. Se le sue aspettative sono troppo alte o irrealistiche e se si
accorge di essere sempre scontenta del proprio marito, allora rinunci a certe
aspettative. Non cerca di cambiare suo marito. Lo accetta così com'è e gli fa
capire che non vorrebbe mai che cambiasse, anche se in certe cose potrebbe
migliorare. Suo marito ha moltissimo da offrire, se la moglie gli permette di
essere se stesso. Lui è un individuo in perfezionamento, proprio come la moglie.
Bisogna amarlo per quello che è; se è cosí, anche lui la amerà
incondizionatamente.
* È importante che una brava moglie sappia gestire lo stress. Uomini e donne
devono gestire lo stress tutto il giorno e tutti i giorni. Una buona coppia fa tutto
il possibile per aiutarsi a vicenda nell'affrontare lo stress della vita quotidiana.
La moglie si deve assicurare che sia in grado di gestire la sua parte di problemi;
in tal modo abbasserá la pressione e la
tensione nel proprio matrimonio.
Se il marito ha bisogno di più tempo per stare con i suoi amici o per un suo
hobby, allora la moglie non si deve arrabbiare, non deve mandarlo a quel paese,
non si deve mostrare possessiva. Lui sarà più felice e sarà grato alla propria
donna, per il suo rispetto.
* Una brava moglie é la migliore amica di suo marito. Sviluppa una vera
intimità e un'accettazione assoluta. Gode insieme al marito durante gli scherzi
“privati” e non nasconde le sue debolezze: in tal modo la relazione coniugale
resisterà ai conflitti.
* Una brava moglie affronta i cambiamenti. Ci saranno dei momenti di crisi. Ci
potrebbero essere delle difficoltà economiche, oppure ritrovarsi
particolarmente benestanti e non sapere come gestire la nuova ricchezza. Il
matrimonio potrá sopravvivere ai cambiamenti se entrambi i coniugi
comunicheranno sempre e saranno sempre flessibili.
* Una brava moglie condivide i sogni e i progetti del marito. Che sia fare una
vacanza in un posto caldo o fare un viaggio all'estero per il venticinquesimo
giubileo d’amore, lei va sempre incontro ai sogni del marito, ne parla insieme e
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fa in modo che si realizzino. Una brava moglie non abusa mai di suo marito.
Non permette mai alla rabbia contro di lui, di andare fuori controllo. Nello
stesso modo, non tollera mai che il marito abusi di lei.
Conclusione
1) Le persone felicemente sposate sono più sane, piú ricche di soddisfazioni e
felici di chi non è sposato o di chi é divorziato. Gli studi scientifici mostrano che
chi è sposato felicemente ha meno attacchi di cuore, meno possibilitá di avere il
cancro o l’ictus. Inoltre, una vita sessuale soddisfacente, nel matrimonio, riduce
la depressione o la violenza domestica.
2) Se dovesse accadere che il proprio matrimonio dovesse andare in crisi,
bisogna cercare aiuto. Il divorzio è un'agonia sia per la coppia che per i loro figli.
È importante combattere sempre per salvare il proprio matrimonio cercando di
capire ciò di cui si ha bisogno e lavorandoci sopra.
Il marito potrebbe non avere la stessa fede religiosa della moglie o la stessa
educazione e quindi potrebbe avere una visione diversa del ruolo della moglie.
Una visione molto tradizionale e antica, che prevede la sottomissione della
moglie al marito, potrebbe impedire una riuscita felice del matrimonio. Bisogna
rispettare la fede degli altri, ma bisogna anche rispettare l’evoluzione di un
certo modo di vedere le cose e rispettare i singoli ruoli nella vita di coppia e
nella vita di famiglia.
Come Essere un Bravo Marito
Non c’è bisogno di conoscere una formula magica per essere un ottimo marito;
ogni moglie e ogni matrimonio hanno le loro particolarità, eppure esistono
alcuni punti comuni a tutte le coppie sposate. Ecco alcuni consigli per affrontare
al meglio le problematiche familiari ed essere un marito sempre migliore.
* Un bravo marito deve essere sincero e onesto. In una relazione tra persone
adulte, la sinceritá e l'onestà è di obbligo. Anche se a volte sembra difficile, la
sinceritá e l’onesta è l'elemento che dá respiro ad una relazione.
Indipendentemente da quanto accade, nessuno potrà mai accusarlo di non
essere stato sincero, e questo dovrebbe essere corrisposto anche dalla moglie
come forma di rispetto. In presenza di qualcosa che non va nella moglie o nella
famiglia bisogna dirlo (educatamente, senza offendere, senza umiliare, senza
rimproverare, senza aggredire, ma bisogna dirlo). E la stessa cosa vale per la
moglie nel riguardo del marito. In questi casi, il marito deve cercare di fare in
modo che la sua critica venga percepita dalla moglie come un complimento. Ad
esempio, se lei chiede un parere su un abito che sta provando (provando, non
indossando), il marito le puó dire che le sta bene ma che preferisce l'abito blu
perchè dà risalto a… (e qui dice una caratteristica positiva della moglie). Non è
semplice essere sinceri e gentili nello stesso tempo, ma con l’esercizio si
possono ottenere buoni risultati.
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* Un bravo marito esprime alla moglie tutto di se stesso, anche le emozioni, i
sentimenti, i pensieri, affinché che lei conosca qualunque problema che
influenzi il suo umore, in modo che egli non appaia lunatico o instabile. Se fa
delle domande alla moglie, le deve fare solo se è sinceramente interessato alla
sua opinione e alla sua risposta. Di solito la moglie é affascinata dal fatto che il
marito si interessi a lei al punto di tentare di indovinare i suoi pensieri. Ricordati
che il contrario di parlare non è stare muti o aspettare che parli lei per primo,
bensì ascoltare. Un bravo marito ascolta con interesse la moglie, non aspetta
solo il suo turno per parlare. Egli contribuisce a creare un'atmosfera che faccia
sentire la moglie a sua agio nel raccontargli ogni cosa. Un bravo marito fa in
modo che la sua moglie si senta sicura.
* Un bravo marito non ignora la propria moglie. Tutte le mogli si sentono
esasperate dal fatto che i mariti le trattino con superiorità, dall’alto in basso.
Per molte mogli l'unico modo di ottenere l'attenzione è di richiederla in modo
energico e rumoroso, fino a quando i mariti dedicano le attenzioni richieste,
anche se solo per trovare sollievo. Se una moglie si accorge di essere trattata
con distacco da chi dovrebbe invece esserle vicino, si preoccupa per questa
situazione, specialmente se non viene data una spiegazione per questo
comportamento. Nessuno riesce a leggere nella mente degli altri. La propria
moglie molto probabilmente non sarà in grado di capire perché il proprio
marito é nervoso. Se lui sa che il proprio umore può portarlo a degli eccessi,
deve dire alla moglie semplicemente che si sente molto arrabbiato e che ne
parlerá quando si calmerá. Poi, peró non deve dimenticare di trovare il tempo
per chiarire.
* Un bravo marito ha un sommo rispetto per la propria moglie, per la donna
della sua giovinezza, per la donna che le ha dato il suo bene piú profondo. La
mancanza di rispetto è sempre dannosa in una relazione. Un bravo marito non
si deve comportare come se tutto quello che dice la moglie gli piaccia, ma non
deve neppure prendere mai un atteggiamento come se la volesse prendere in
giro o come se fosse schifato da quello che lei dice o fa. Questi atteggiamenti,
anche se sembrano insignificanti, mostrano invece una mancanza di
attenzione, di rispetto e di fiducia, specialmente se ripetuti nel tempo. Il modo
in cui il marito tratti la moglie deve darle sicurezza come persona, anche nei
casi in cui egli non la capisca o non sia d'accordo su come si comporti.
Guardarla negli occhi quando lei comunica qualcosa è un segno di rispetto, al
contrario il non guardarla negli occhi é mancanza di rispetto, è il segno che non
gli interessa di quanto gli sta dicendo, e può rendere difficile il dialogo
spontaneo tra i due. Se il marito dimostra rispetto, stima e amore alla propria
moglie di fronte ai bambini, anche loro impareranno a trattarla in questo
modo, e seguiranno questo modello di comportamento anche nelle loro
relazioni da adulti, con gli altri.
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*Un bravo marito é romantico. I modi di essere romantico può variare da
persona a persona, ma la realtá unica è che il marito dovrebbe esprimere il
suo affetto in modi creativi e profondi. Un atto di vero romanticismo richiede
sincerità e creatività, spesso motivati dall'amore (già reale o solo potenziale).
Un marito romantico ricrea l'entusiasmo dell'inizio della relazione; fa
qualcosa di particolare, qualcosa che lei non si aspetta: maggiore sará la
sorpresa, maggiore sará la soddisfazione! Un bravo marito tratta la sua
moglie come una amante, cioè come se dovesse guadagnarsi il suo affetto e
la sua fiducia. L'opposto del romanticismo è dare le cose per scontate. A
nessuno piace una relazione sempre uguale, noiosa e immutabile. Ci sono
una infinitá di modi di dire "ti amo" e "sono fortunato ad averti accanto". Un
bravo marito pensa al modo per esprimerlo, sempre diverso, sempre nuovo,
sempre fresco, sempre eccitante; pensa a come scriverlo, dirlo, gridarlo,
dipingerlo, baciarlo, farlo crescere o esprimerlo in modi illimitati.
* Un bravo marito mantieni la vita sessuale sempre fresca e nuova. Bacia la
moglie al mattino come se non se ne volesse andare: questo le darà qualcosa
a cui pensare durante la giornata; propone novità, le chiede spesso cosa le
piace, è pronto a considerare il suo piacere prima del proprio, ne parla con lei.
L'intimità, sia emotiva che fisica, è molto importante per una donna.
* Un bravo marito fa dei regali a sorpresa alla propria moglie. Tutti sono
capaci di fare un regalo per il compleanno, per Natale o per un anniversario.
Ascolta con attenzione i commenti che la moglie fa quando guardano insieme
le vetrine, e sceglie oggetti che le piacciono, e poi glieli regala lontano da
qualsiasi ricorrenza, in modo di farle una gradita sorpresa quando meno se lo
aspetta. Oppure acquista qualcosa mentre torna a casa la sera, dicendole che
l’ha pensata tutto il giorno; non servono regali importanti o costosi, basta, per
esempio un libro o un settimanale che sa che le piacerà, o un disco del suo
artista preferito.
* Un bravo marito dá alla moglie quello che lei desidera. Le chiede che cosa
le serve per sentirsi amata da lui. Se le serve ricevere complimenti, glieli
faccia spesso. Se le serve che il marito rientri a casa in orario, lo fa, e se sa che
fará tardi, la chiama e l’avvisa. Se le serve aiuto per badare ai compiti a casa
dei bambini, passa più tempo con la famiglia e meno con gli amici. Il
matrimonio è fatto di disponibilità l’uno verso l'altro, e un bravo marito deve
dare disponibilità alla sua signora per l'amore che prova per lei. L'amore vero
è donare se stessi per i bisogni dell'altro.
* Un bravo marito si prende cura di lei. Sua moglie potrebbe sentirsi travolta
dagli impegni lavorativi e domestici. Ebbene, egli l’aiuta per i lavori domestici
e con i bambini. Nessuna donna, per quanto sia molto resistente, ha i poteri
di superuomo. Il marito deve essere la persona su cui lei sa che può contare
in ogni momento. Deve essere sempre presente quando lei ha bisogno di lui
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alla fine di una giornata difficile. Egli le dá ascolto con attenzione, le dá
protezione, sia fisica che emotiva. Se egli ha fatto qualcosa che l'ha ferita,
anche senza volerlo, le dica chiaramente e sinceramente che gli dispiace e le
dimostra il suo amore in modo sincero. Non c'è nulla di peggio di un "mi
dispiace" che non è sincero.
* Per un bravo marito, la relazione di coppia è più importante dei rapporti
con altri membri della famiglia, dei colleghi o degli amici. Lei è la compagna
per tutti gli aspetti della vita, e deve essere trattata in maniera adeguata a
questo ruolo. Un bravo marito stabilisce con la propria moglie quali sono i
limiti delle decisioni che possono prendere individualmente, e quali invece
che devono essere prese insieme. Non aspetta che sia lei a chiedere di
aiutarla per le faccende di casa, perchè questo la fa sentire noiosa, oltre a
creare col marito un rapporto più simile a quello che ha con i figli. Lei è la sua
compagna, non la sua madre. Un bravo marito le dimostra che può contare
su di lui per prendersi cura delle cose.
* Un bravo marito cerca di assumersi delle responsabilità e di rispondere
delle sue azioni. La differenza tra un bambino e un adulto, è che l’adulto è
responsabile, tiene fede agli impegni presi, accetta i suoi doveri e risponde
degli eventuali errori che commette. Un uomo adulto pulisce dove ha
sporcato. Ognuno sa che chiunque può avere un rapporto sessuale con una
donna e puó dare la vita ad un figlio, ma solo un uomo che capisce e accetta
le responsabilità può essere un bravo marito e un bravo padre. Un marito
responsabile evita di chiedere alla moglie di fare cose che egli stesso non
farebbe. Un uomo sa fare dei sacrifici per le persone che ama, questo fa
parte della sua vita, parte del fatto di essere diventato adulto.
Suggerimenti
· Bisogna fare attenzione al fatto che la moglie potrebbe avere un idea
dell'amore diversa dal marito. Tempo per voi stessi, regali, contatto fisico,
dialogo, e aiuto pratico sono i diversi linguaggi con cui ci si esprime amore tra
marito e moglie, e il marito deve fare attenzione a capire quanto lei gli dice, e a
comunicare sullo stesso piano, quanto più spesso possibile.
· Marito e moglie vivono insieme, ma devono fare anche uno sforzo per passare
del tempo insieme a parlare, ridere, divertirsi. Il marito deve dimostrare che
quando é con la moglie si senti sempre a casa.
· Bisogna discutere insieme i progetti finanziari della famiglia e come realizzarli
insieme.
· Quando la moglie è arrabbiata, bisogna ascoltarla, ascoltarla, ascoltarla.
Resistere alla tentazione di darle consigli, a meno che non li chieda, e non
mettersi sulla difensiva. Bisogna ascoltarla semplicemente, e cercare di capirla.
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Se è arrabbiata, non bisogna pensare che un abbraccio risolva ogni cosa, ma è
necessario avvicinarsi a lei, ascoltarla quanto dice, e prometterle che la
prossima volta stará più attento.
· Bisogna esprimere chiaramente i propri pensieri, non dare per scontato che lei
li conosca. È importante spesso farle un complimento, farlo senza trattenersi, o
dirle di essere fortunato ad essere il suo marito.
· Non cercare di porre rimedio ad ogni cosa, questa è una tendenza tipica degli
uomini, ma le donne non sempre sono favorevoli ad avere tutto sistemato dal
marito.
· In pubblico, è importante fare dei complimenti alla propria moglie, e se c’è
qualcosa da criticare, lo fa in un secondo momento in privato, e in maniera
diplomatica. Per le donne è molto importante il modo in cui appaiono in
pubblico. Non bisogna farla mai apparire nel ruolo della cattiva anche se ci sono
cose su cui non si é d'accordo. Bisogna discutere in privato di queste questioni,
ed evitare di metterla in imbarazzo in pubblico. Bisogna fare in modo che tutti
sappiano che lei è la propria compagna. È bello tenerla per mano, baciarla,
abbracciarla, aprirle le porte. Bisogna imparare anche a sopportare i suoi
momenti difficili: è il modo migliore di liberarsi dalla tensione.
· Non bisogna tenere nascosta alla propria moglie qualsiasi amicizia femminile
che il marito abbia. Se lei dovesse scoprirlo, sarebbe quasi impossibile
convincerla che si tratta di una semplice “amicizia”.
· Bisogna sapere che alcune donne hanno bisogno di più attenzioni di altre. Ad
alcune piace divertirsi con le amiche, mentre per altre il migliore amico è il
marito. Non esagerare e non essere possessivo. Un ottimo marito non è mai
ossessivo o soffocante.
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Un adeguato sonno
è biologicamente obbligatorio
ed é necessario per sostenere la vita
Eppure milioni di persone
non dormono bene
La prima causa è lo stress legato a preoccupazioni private e del lavoro.
Più colpite le donne.
Il modo sbagliato di vivere i problemi rende difficile il sonno della gente. Lo
stress, soprattutto quando siamo nervosi e arrabbiati, raddoppia il problema,
con il risultato che milioni di persone sopra i 18 anni dormono poco e male, si
svegliano spesso, non riescono a riposare bene. Complessivamente, tre adulti
su 10 hanno un rapporto complicato con il riposo notturno. Il 50% della gente
dice di svegliarsi spesso nel cuore della notte, mentre il 45% non riposa
abbastanza perché si addormenta tardi e si sveglia presto la mattina. Oltre il
40% di chi non chiude occhio o passa notti agitate dà la colpa alle
preoccupazioni e allo stress in privato o sul lavoro, mentre il 16% sente la
pressione delle scadenze: troppe cose da fare in poco tempo. Negli ultimi anni il
numero delle persone che hanno un sonno disturbato è in crescita. A causa
della vita agitata, lo stress è raddoppiato (+118% negli ultimi 6 anni), con
conseguenze negative anche sul riposo notturno. Il fenomeno colpisce
maggiormente le donne, la fascia di età tra i 35 e i 54 anni, costrette a fare salti
mortali per dividersi tra lavoro e famiglia; ma nello stesso tempo, non lavorare
diminuisce la quantità delle ore di sonno e peggiora la qualità del sonno. Ci
vuole equilibrio.
Il fatto è che dormire male significa anche vivere peggio: viene compromesso il
proprio benessere mentale e fisico, vengono ridotte le prestazioni professionali
e pesa sui rapporti familiari. Tra le categorie piú colpite spiccano gli
imprenditori, i dirigenti e i professionisti in genere; ma anche chi non ha un
buon rapporto d’amore con la moglie o con il marito e chi vive una situazione
coniugale e familiare disastrosa. I problemi di sonno, quindi, non vanno
trascurati. Ma cosa fare per superare questo tipo di disagio? Prima di tutto,
consigliano gli esperti, è utile avere un ritmo sonno-veglia regolare, andando a
dormire ogni sera e alzandosi ogni mattina alla stessa ora; evitare di andare a
letto se non si è assonnati
oppure di rimanere nel letto se si è ormai svegli.
Anche la comodità del letto e del cuscino e una camera da letto silenziosa
giocano un ruolo importante sulla qualità del sonno. Vengono in aiuto anche
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alcuni accorgimenti nella dieta, come evitare sostanze eccitanti (tè e caffè) o
alcolici in quantità elevate e, soprattutto la sera, non assumere a cena cibi
pesanti (piatti elaborati, carni rosse, grassi animali e fritti). Infine, una moderata
e regolare attività fisica, soprattutto al pomeriggio, favorisce un migliore riposo
notturno.
Se queste regole di igiene del sonno non bastassero, si può chiedere un aiuto
esterno, che non necessariamente deve essere un farmaco; anzi è bene non
ricorrere a farmaci. La regola piú importante é vivere una vita serena, in pace,
confidando nelle proprie forze e capacitá, ma anche affidandosi, veramente e
sinceramente alla bontá e paternitá di Dio, oltre che alla sua misericordia.
In ogni caso ecco, in sintesi, per gli adulti,
alcune regole igieniche per il sonno
1) Andate a letto e alzatevi sempre alla stessa ora.
2) Se siete abituati a dormire durante il giorno, non fatelo per più di 45 minuti.
3) Evitate di prendere alcool almeno nelle 4 ore prima del momento di coricarvi
e non fumate.
4) Evitate la caffeina nelle 6 ore prima del momento di coricarvi: caffè, tè e
molte bevande gassate, così come il cioccolato.
5) Evitate cibi pesanti, speziati o particolarmente zuccherini almeno 4 ore prima
del momento di coricarvi. Un leggero snack prima di coricarsi è accettabile.
6) Fate attività fisica regolarmente, ma non prima di coricarvi.
7) Usate un letto comodo e confortevole.
8) Mantenete una temperatura confortevole nella stanza da letto e ventilate la
stanza.
9) Evitate tutti i rumori ed eliminate la luce ambientale per quanto possibile.
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10) Usate il letto per dormire o per qualche delicato gioco d’amore, non come
un ufficio, studio o salotto televisivo.
Alcune regole per i bambini (FINO A 12 ANNI)
1) Mandare a letto i propri figli sempre alla stessa ora, preferibilmente prima
delle 21.
2) Rendere la stanza da letto favorevole al sonno: fresca, buia, e tranquilla.
3) Incoraggiare il proprio figlio/a ad addormentarsi da solo/a.
4) Evitare la luce intensa al momento di andare a letto e durante la notte, e
aumentare invece, la luce al mattino.
5) Evitare pasti abbondanti/pesanti e l’esercizio fisico sostenuto in prossimità
del momento di coricarvi.
6) Mantenere tutti gli apparecchi elettronici, inclusa la televisione, la play
Station, i giocattoli elettronici, il computer e il cellulare fuori dalla stanza da
letto e limitare l’uso di questi apparecchi parecchi minuti prima di coricarsi.
7) Evitare le bevande gassate.
8) Mantenere orari regolari, inclusi gli orari dei pasti.
Servizio Pastorale
a cura della
Missione Cattolica Italiana
Villingen
n. 46 *
Maggio 2014