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Wienerplatz 7, 78048 VS-Villingen Tel.: 07721-56283 Fax: 07721/9929654 Handy 01607811631 E-mail: [email protected] Webseite: www.mci-villingen.de 2 Cari Amici, noi veniamo da mondi migliori e guai a noi se non abbiamo una inguaribile nostalgia di esso; poveri noi se sprechiamo tutte le nostre migliori energie umane e spirituali a ripiegarci su di noi stessi e sul nostro meschino orgoglio ed egoismo, a correre dietro a cose squallide e passeggere, a inseguire ideali e obiettivi terra terra, indegni della nostra grandezza. Ci crediamo o non ci crediamo, la veritá è che Dio ha creato ciascuno di noi; non il nostro corpo, quello ce lo trasmettono i nostri genitori, ma Dio crea ogni anima nel momento in cui i genitori danno origine al nostro corpo. E perché Dio crea ogni nostra anima? Per renderci partecipi della sua divinitá, del suo amore, della sua veritá, della sua vita. Meraviglioso: una potenza di amore ci avvolge in ogni momento e noi, distratti come siamo, non ce ne accorgiamo nemmeno. Dovremmo ogni mattina metterci in ginocchio ed elevare a Dio, con grande slancio, un grido altissimo di ringraziamento e di riconoscenza; invece molto spesso, fin dal mattino ci alziamo col piede sbagliato e annoiati, e cominciamo a infettare l’aria col nostro nervoso, con la nostra scontentezza e con la nostra rabbia. E sapete perché molto spesso siamo cosí? Perché noi cerchiamo cose che stanno sulla terra, e sulla terra non ci sono abbastanza cose che ci possano soddisfare; la vita terrena con tutte le sue cose non è abbastanza per noi, per la parte migliore di noi, per la nostra anima, per il nostro spirito. Noi siamo una scintilla di Dio, noi siamo fatti per Dio, noi siamo fatti per l’Amore, noi siamo fatti per l’eternitá; per questo siamo sempre inquieti; e lo saremo fino a quando non troviamo Dio, fino a quando non troviamo l’Amore, fino a quando non viviamo per l’eternitá. Perció non distraiamoci con le stupidaggini del mondo, non allontaniamoci da Dio; chi si allontana da Dio corre uno spaventoso pericolo, quello di vivere non solo questa vita, ma anche la vita di dopo, lontano da Dio: e questo è l’Inferno. Non dimentichiamo che l’Inferno esiste, non pensiamo che si possa andare in Paradiso senza sforzo, quasi in carrozza, godendosi in modo sbagliato questa vita. C’è gente che vuole andare in Paradiso, incamminandosi sulla strada che porta all’Inferno: questo non è possibile. Ci crediamo o non ci crediamo, bisogna sapere che quando finirá questa vita (e finirá per tutti, prima o poi), le anime staranno nude davanti al Giudice. E lì non conterá piú ció che esse erano state sulla terra e nella storia; lì conterá solo ció che esse saranno davanti alla Veritá. I malvagi non saranno trattati dal Giudice come se niente fosse stato, come se niente avessero fatto sulla terra: non finirá tutto a tarallucci e vino! La santa polacca, suor FAUSTINA KOWALSKA, durante un ritiro spirituale a Cracovia, nel 1936 ebbe una visione mistica in cui le venne fatto visitare l’Inferno. Ecco il suo lucidissimo e agghiacciante resoconto: “Oggi, sotto la guida 3 di un angelo sono stata negli abissi dell’Inferno. È un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie sofferenze che ho viste: la prima sofferenza, quella che costituisce l’Inferno è la perdita di Dio; la seconda sono i continui rimorsi di coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierá mai; la quarta sofferenza é il fuoco che penetra l'anima, ma non la distrugge: è una sofferenza terribile, è un fuoco puramente spirituale acceso dall’ira di Dio; la quinta sofferenza è l’oscuritá continua, una orribile soffocante puzza, e benché sia buio, i demoni e le anime dannate si vedono tra di loro e vedono tutto il male proprio e degli altri; la sesta sofferenza è la compagnia continua di Satana; la settima è la tremenda disperazione, l’odio contro Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie. Scrivo queste cose per ordine di Dio, affinchè nessun’anima si giustifichi dicendo che l’Inferno non c’è, oppure che nessuno c’è mai stato e nessuno sa come sia! Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Un’altra cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non volevano credere che ci fosse l’Inferno. Per questo prego, ora, con maggior fervore per la conversione dei peccatori ed invoco continuamente e profondamente la Misericordia di Dio per loro”. Qualcuno non mi fraintenda! Non si tratta di minacciare o di far paura a qualcuno, assolutamente no! Si tratta di illuminare chiunque cerchi la luce, chiunque cerchi la veritá; si tratta di avvertire qualche persona o la massa della gente del pericolo che corre, vivendo lontano da Dio. Il mio augurio è che un giorno ci possiamo tutti trovare in Paradiso e per questo chiedo a Dio questa grazia. Ma nel frattempo mi auguro anche, che tutti noi possiamo pregare un po’ di piú, possiamo partecipare alla Santa Messa festiva, possiamo amare veramente e sinceramente, perdonare, essere generosi, fraterni, in pace, creare rapporti belli e meravigliosi tra di noi, vivere in armonia nelle nostre famiglie, tra gli amici, in Comunità: in una parola possiamo essere piú vicini a Dio ed aiutarlo a diffondere nel mondo il suo Regno, non quello di Satana. Un caro saluto 4 Caterina Socci, 24 anni, morì il 12 settembre 2009. Il 24 dello stesso mese si sarebbe dovuta laureare in architettura. Quella sera, intorno alle 20, lei e le altre universitarie, con le quali condivideva un appartamento a Firenze, stavano decidendo se cucinarsi gli spaghetti o recarsi in pizzeria. Ebbe appena il tempo di dire: «Dio mio, mi sento male». Le amiche la afferrarono al volo, impedendo che sbattesse la testa sul pavimento. Il cuore s'era fermato, il respiro pure. Suo padre, il giornalista e scrittore Antonio Socci, fu avvertito soltanto alle 21.30. «Aritmia fatale», fu la diagnosi. Nessuna malformazione congenita. Escluse cause virali o tossicologiche. Era semplicemente cessato, senza motivo, l'impulso elettrico che fa contrarre il muscolo del cuore che ci tiene in vita. Per tentare di ripristinarlo, i soccorritori del 118 usarono il defibrillatore più e più volte, con ostinazione. Dal momento dell'arresto cardiaco, le probabilità che questa manovra di rianimazione abbia qualche effetto diminuiscono del 7-10 per cento ogni 60 secondi. Dieci minuti, un quarto d'ora al massimo, e poi si muore. E se per caso negli istanti successivi riescono a riacciuffarti, i danni al cervello provocati dalla mancata ossigenazione delle cellule nervose sono già irreversibili. È il coma profondo o lo stato vegetativo permanente. Caterina era morta da un'ora e mezzo quando giunse sul posto don Andrea Bellandi, assistente spirituale degli studenti cristiani dell’Universitá. S'inginocchiò sul pavimento e cominciò a recitare il rosario. L'équipe medica gli fece capire che era tutto inutile, che non c'era più nulla da fare. Ma alla seconda, o terza, Ave Maria, «il miracolo», è così che lo chiama il papá di Caterina: «Il cuore riprese a pulsare di colpo. Un battito forte, regolare, non deboli segnali come avviene subito dopo una defibrillazione. Tornata di botto normalissima anche la pressione arteriosa. Due eventi scientificamente inspiegabili, perché la ragazza era morta davvero. Dopo un’ora e mezzo non c’è piú speranza. Antonio Socci, padre della ragazza, non ha paura di scomodare una parola impegnativa: resurrezione. Finora aveva sempre fermamente creduto che questo evento soprannaturale si fosse manifestato solo nei tre casi di cui narra il Vangelo, riportati in vita da Gesù: la figlia di Giairo, il figlio della vedova di Nain e Lazzaro. Ma oggi che Caterina ha 29 anni, si regge sulle proprie gambe, ragiona, ascolta, capisce, si commuove, ride, chiama per nome i genitori e s'impegna giorno dopo giorno in un strabiliante ritorno alla normalità, che cosa poteva concludere un padre se non che la sua primogenita è tornata dall'aldilà? (Leggi il libro che ha scritto: Antonio Socci,: “Tornati dall’Aldilá”, Rizzoli, Aprile 2014). 5 E non è soltanto un caso unico: si calcola che circa il 5 per cento della popolazione mondiale abbia avuto una NDE (abbreviazione di Near Death Experience, cioè di esperienze vissute e descritte da persone che, a causa di gravi malattie o eventi traumatici, hanno sperimentato fisicamente la condizione di coma, arresto cardiocircolatorio e/o encefalogramma piatto, senza tuttavia giungere fino alla morte). Tutte le persone che hanno avuto questi fenomeni, una volta riavutisi, hanno raccontato di aver vissuto esperienze di questo tipo: · lo stato di benessere; · la sensazione "fisica" di trovarsi fuori dal proprio corpo con la capacità di guardare il proprio corpo "dall'esterno"; · l'attraversamento di una sorta di "tunnel" buio in fondo al quale si intravede distintamente una luce; · lo sperimentare una sensazione di grande pace e tranquillità fuori dallo spazio come lo conosciamo noi e soprattutto fuori dal nostro concetto di "tempo"; · la "revisione" di tutti gli istanti della propria vita terrena vissuta. Tale revisione avviene in maniera totale e permette la visione contemporanea di ogni episodio della vita (anche quelli dimenticati, anche quelli relativi ai momenti immediatamente dopo la propria nascita); · l'incontro con "altri esseri": qualche volta definiti come spiriti sconosciuti, qualche volta persone care che le hanno precedute nella morte; · l'incontro con il grande "Essere di Luce" che viene descritto come una “Fonte di Amore Totale e Incondizionato” difficile da tradurre in parole ma identificato in maniera unanime in "Dio"; · l'arrivo di un determinato “momento” (ma non è il tempo, perché nell’aldilà non c’è il tempo) o "confine" che impedisce di proseguire oltre il viaggio o oltre l’esperienza, con la conseguente consapevolezza di dover "tornare indietro" cioè alla "vita terrena"; il ritorno alla vita accompagnato da un sentimento · di dispiacere o rimpianto per non essere potuti rimanere nell'aldilà; · il timore di comunicare l'esperienza vissuta ad altri, per paura di essere presi per pazzi; ma nello stesso tempo il bisogno di farlo come “obbligo” per condividere con altri, qualcosa di estremamente prezioso e importante; · una volta "rientrati in vita" scompare la paura della morte; la morte dopo quella esperienza viene vista come un felice passaggio ad una realtà superiore; · vengono modificati anche i valori che hanno guidato la vita umana prima di quella esperienza; dopo quella esperienza la vita viene vissuta mettendo al primo posto, come valore essenziale dell'esistenza, l'"armonia" e l'"amore" per tutti gli esseri. Anche se non tutti contemporaneamente, questi aspetti ricorrono sempre nelle narrazioni di coloro che hanno avuto esperienza di pre-morte (NDE). 6 Che spiegazione razionale dare a questi fenomeni? La piú seria, la piú documentata, la piú scientifica e la piú approfondita è data dal Dr. Pim van Lommel, un cardiologo olandese che insieme ad altri colleghi nel 2001 pubblicò sulla prestigiosa rivista medica “The Lancet” i risultati di uno studio condotto per oltre 10 anni su 344 pazienti. Il grande cardiologo e la sua équipe conclusero che l’"esperienza cosciente” delle persone “morte e ritornate in vita” era reale e non un semplice fenomeno dell'attività cerebrale. Una tra le più famose esperienze di questo tipo è certamente quella capitata al medico psichiatra e pioniere della psicoanalisi Carl Gustav Jung, che descrive cosí la propria esperienza di pre-morte: "Quello che viene dopo la morte è qualcosa di uno splendore talmente indicibile, che la nostra immaginazione e la nostra sensibilità non potrebbero concepire nemmeno approssimativamente”. Ed ecco qualche altro caso delle migliaia che esistono. 1 caso: Al tempo del “fatto” ero Agente scelto della Polizia di Stato, in servizio al compartimento di Polizia Postale. In data 19/06/1991 alle ore 16,45 stavo svolgendo un servizio di scorta a un furgone Postale, mi trovavo all'interno delle Poste Centrali di Napoli; mentre uscivo da un ascensore dell'edificio con i valori, mi trovai sei rapinatori di fronte, uno di essi mi sparò al torace; solo grazie al mio istinto di difesa, il proiettile mi prese alla base del collo, mi taglió l'arteria succlavia (è la principale arteria del torace superiore; essa fornisce principalmente il sangue alla testa e agli arti superiori), colpí l’osso della scapola, scese giù frantumandomi la 1° e la 2° costola; il proiettile si spezzó in due e fuoriuscì dalla scapola. Durante il trasporto in ospedale a bordo di un'auto della polizia stavo morendo per dissanguamento, parlavo con un collega che cercava di tenermi sveglio, ma nella mia mente i ricordi di tutta la mia esistenza svanivano come se il cervello si stava svuotando. Quando giunsi in ospedale andai in coma per dissanguamento, riuscirono a stabilizzarmi solo verso le 24,00 portandomi in sala operatoria. Fui operato, ma non bastó. Il giorno seguente dovetti essere operato una seconda volta. La seconda operazione inizió alle ore 19,00 e finí alle 03,30. Ed ecco cosa mi successe durante questa seconda operazione: appena fui addormentato in anestesia totale vidi me stesso come una piccola luce e vagavo nel buio più totale verso una direzione ben precisa, provavo una pace assoluta e una sensazione di benessere; poi all'improvviso fui trattenuto da una forza invisibile e percepivo delle sensazioni come se alcune persone stessero giudicandomi, le sensazioni erano alcune positive, altre negative e io vivevo in uno stato d'ansia; poi all’improvviso quella misteriosa forza che mi tratteneva sparì e io continuai a viaggiare; subito dopo apparve una luce molto grande ed io mi sentivo in uno stato di benessere assoluto; più mi avvicinavo a quella luce e più io sapevo che il mio posto era con essa. Quando la raggiunsi, dietro ad 7 essa mi si aprì una visione bellissima: c’erano migliaia di luci come ero io e tutte si muovevano con armonia; ero felice perchè sapevo che il mio posto era con loro. Poi all'improvviso rifeci tutto il viaggio indietro a una velocità pazzesca, mi ritrovai disteso ancora sul tavolo operatorio, il mio corpo era ancora addormentato ma io percepivo, cioé sentivo tutto e con uno stato di ansia assistetti all’ultima fase dell'intervento, fino a quanto il mio corpo iniziò a svegliarsi dall'anestesia. Rimasi scioccato da quello che avevo vissuto, sentivo la necessità di doverlo raccontare a qualcuno, così verso le 10,00 del mattino si avvicinò a me un monaco che veniva spesso in sala di rianimazione a portare conforto alle persone ricoverate; decisi al momento di raccontargli la mia esperienza; ascoltó molto attentamente tutto il racconto poi disse una cosa che mi sconvolse: "Caro fratello sono 25 anni che vengo in questo luogo e mai nessuno mi ha raccontato storie del genere, se tutto questo è vero, è fantastico, anche perchè sotto anestesia è praticamente impossibile sognare"; poi aggiunse "è molto probabile che durante l'operazione tu abbia avuto una crisi e ti abbiano perso". Verso le ore 12,00 durante il giro di controllo medico chiesi con molta discrezione a uno dei medici che erano presenti all'operazione se per caso avevano avuto qualche difficoltà durante l'intervento. Il medico stesso era molto titubante a rispondere, ma poi mi disse che per un po’ di tempo mi avevano perso. Così decisi di tenermi per me quella bellissima esperienza. Oggi dopo 23 anni ho raccontato questa mia esperienza a poche persone perchè molta gente non crede a queste cose e la sola persona che mi ha dimostrato di credere alla mia meravigliosa esperienza è stato quel monaco. 2 caso: Stavo stessa sul letto, credevo di sognare ma vedevo una galleria come un tunnel dove c'era un giardino bellissimo con tanti fiori e in fondo una luce che si allargava sempre di piu'. A fianco di questa luce stava il mio nonno scomparso da circa 6-7 mesi e gli ho sorriso. MI sono sentita felice a vederlo, per un po' volevo restare lì con lui, visto che sorrideva e stava bene (prima di morire, lo vedevo sempre sofferente, perche' era malato di cancro). Mentre mi avvicinavo a lui gli ho detto: "Ti vedo bene! Vengo da te, cosí ci salutiamo!" Lui mi fece il segno con la mano come quando si manda via una persona, e mi disse: "Sto bene, vai tu, perché non è ancora il momento; Vai, vai ti aspettano". Dopo di che ho sentito una tristezza. E qui finisce, perche' nel frattempo mi ero svegliata. 8 Le diete vegetariane sono basate su verdure, cereali, legumi e frutta (sia fresca che secca) e, in misura ridotta, comprendono latte, latticini e uova per coloro che ne fanno uso. VERDURE La verdura è ricca di vitamine e sali minerali. Questo la rende indispensabile alla nutrizione umana. Le vitamine, infatti, sono necessarie per mantenere la struttura dei tessuti e degli organi, per la sintesi di enzimi e ormoni, e per la produzione di energia. Poiché il corpo non le produce è necessario assumerle mediante l'alimentazione. La carenza cronica può comportare gravi disfunzioni. La verdura è ritenuta un buon antiossidante, in grado di neutralizzare i radicali liberi e proteggere dall'invecchiamento precoce e altre patologie, tra cui, storicamente, lo scorbuto (è una malattia dovuta a carenza di vitamina C e si manifesta con sanguinamento delle gengive, apatia, irritabilità, perdita di peso e dolori muscolari; le vecchie ferite si riaprono e le nuove stentano a guarire) , la gotta (è una malattia del metabolismo caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni, causati dal deposito di cristalli di acido urico) e la pellagra (è una malattia causata dalla mancanza di vitamine del gruppo B, come per esempio la vitamina PP. Questa vitamina è presente in genere nei prodotti freschi: latte, verdure, cereali. È una malattia frequente tra le popolazioni che fanno esclusivo uso della polenta di sorgo o di mais come loro alimento base). L'impiego della verdura nell'alimentazione quotidiana è comune nelle diete con poche calorie perché permette di giungere alla sazietà con un introito calorico ridotto. Le verdure di colore verde scuro sono in genere ricche di fibre, vitamina A (beta-carotene), vitamina C, vitamina E e vitamina K, acido folico, riboflavina, calcio, ferro, magnesio e potassio. Le verdure giallo-arancio sono inoltre fonti di beta-carotene. CEREALI da Ceres, Cèrere, dea romana del raccolto e dei campi, è un termine usato per riferirsi ad alcuni prodotti agricoli di interesse alimentare. Indica tutte le piante erbacee che producono frutti, i quali, macinati, danno farina da farne pane e altri cibi. Comprende perciò tutte le piante i cui frutti o semi ricchi di amido sono usati 9 dall'uomo per ricavarne polente, minestre, pane, paste da cuocere, e altri prodotti amidacei. Non essendo un seme, la patata (tubero), pur ricca d'amido, non è un cereale, mentre lo sono il frumento e il riso. I cereali sono raccolti in grandissime quantità; in molti paesi in via di sviluppo rappresentano l'alimento principale nella dieta della popolazione umana. Per i paesi sviluppati, seppur non sia paragonabile a quello dei paesi in via di sviluppo, il consumo dei cereali nelle diete di tutti è presente in consistente quantità. La diffusa produzione è giustificata dalla facilità di coltivazione nonostante le condizioni ambientali spesso proibitive per tante altre colture. Ricchi di amido sono caratterizzati dall'altissima digeribilità; inoltre la facilità di conservazione, anche come farine, contribuisce a una più larga diffusione. A rendere ancora più facile oggi la produzione, oltre alle caratteristiche naturali proprie dei cereali già elencate, si aggiunge anche l'introduzione di macchinari che velocizzano le operazioni di semina e raccolto. I cereali forniscono la maggior parte della propria energia nutritiva come amido e sono anche importanti fonti di proteine. I grani interi (i grani che mantengono crusca e germe) sono ricchi di fibre, acidi grassi e altro. Il riso è cucinato e mangiato in chicchi interi, anche se esiste inoltre la farina di riso. L'avena può essere arrotolata, macinata o tagliata in piccoli pezzi e cucinata per fare la zuppa d'avena o pappa d'avena; esso è un semplice piatto preparato facendo bollire l'avena in acqua. Molti altri cereali possono essere macinati per farne diversi tipi di farina. La parte esterna della crusca viene tolta; questo fa perdere in valori nutrizionali, ma consente un guadagno del grano in resistenza e ne migliora il gusto. Il consumo sproporzionato di cereali macinati è spesso additato come causa di obesità. Questo perché nei cereali macinati, gli strati più esterni, contengono più grassi. Lo scarto della macinazione viene talvolta mischiato nelle alimentazioni degli animali. Una volta macinati i cerali vengono ridotti in farine che possono essere impiegate nella produzione di alimenti solidi quali pane, pasta, e altri. I cereali sono anche ampiamente utilizzati per preparare sia bevande alcoliche, quali la birra e il whiskey, sia quelle non alcoliche come la Barleycup (una bevanda fatta con orzo tostato, segale e cicoria, senza coffeina e senza glutine). Oltre che dai cereali, la farina può essere ricavata anche dalle patate, castagne o dai legumi. I cereali sono fonte di energia (circa 350 kcal per 100 g). Nel riso integrale, più povero di altri cereali in proteine (il grano duro ne contiene il 15%, il riso brillato comunemente usato in occidente ne è poverissimo), le proteine che ci sono, sono però ricche di lisina. Il riso è fonte di vitamina B, ma veramente povero di calcio e ferro. 10 LEGUMI Legumi sono il fagiolo, il pisello, la fava, il lupino, il cece, la soia, la lenticchia, la cicerchia. Questi vegetali vengono consumati sia freschi che cotti e contengono molta acqua e proteine. Spesso nell'alimentazione vengono associati ai cereali, in quanto questi due tipi di alimenti si compensano a vicenda dal punto di vista nutrizionale. I legumi forniscono anche un importante apporto energetico, essendo costituiti per lo più da carboidrati, sono inoltre fonte di acido folico, vitamina B1, vitamina H, diversi minerali tra i quali ferro, zinco e magnesio, fibre. Nei legumi sono presenti tre oligosaccaridi (zuccheri semplici): raffinosio, stachiosio e verbascosio in quantità massime nei legumi secchi, minime in fagioli e piselli freschi, che non vengono digeriti dagli enzimi del tratto gastrointestinale e fermentano nella flora batterica del colon, con una produzione di gas da 3 a 6 volte maggiore degli altri nutrimenti. FRUTTA I pomodori non sono considerati come frutta, anche se se ne fa molto uso nell’alimentazine. Molta frutta, sia fresca che secca, è usata commercialmente come cibo, mangiata fresca o in marmellate e confetture o altri tipi di conserve. Spesso la frutta è anche un ingrediente per vari piatti, specialmente i dolci. Se fresca, in genere, viene mangiata a fine pasto, anche se questa è più che altro solo un'abitudine comune. È consigliabile inoltre sostituire la merenda pomeridiana con della frutta fresca. Il consumo di frutta, nei Paesi mediterranei, è tradizionalmente più alto rispetto ai Paesi più nordici. È provato scientificamente che un abbondante consumo di frutta (e verdura) fresca, riduca notevolmente l'insorgere di numerose malattie. La composizione chimica dei frutti dipende dal tipo di frutta e la sua maturazione. La frutta: · tra l'80% ed il 95% è costituita da acqua; · tra il 5% e il 20% è costituito da carboidrati (sostanze formate da carbonio ed acqua). Il contenuto può variare dal 20% nella banana fino al 5% nel melone, anguria e fragole. Altri frutti hanno una media di 10%. Il contenuto di carboidrati può variare a seconda delle specie e anche a seconda del momento della raccolta. I carboidrati sono di solito zuccheri semplici come fruttosio, saccarosio e glucosio, facilmente digeribili e rapidamente assorbiti. Nel frutto acerbo troviamo amido, per esempio nelle banane; la successiva maturazione lo trasforma in zuccheri semplici. Circa il 2% della frutta sono fibre alimentari, prevalentemente pectina e 11 emicellulosa. La buccia del frutto è quella con la più alta concentrazione di fibre, ma anche dove si può trovare qualche traccia di contaminanti, quali insetticidi, che sono difficili da rimuovere se non con la pelatura del frutto. La frutta, inoltre contiene: * molte Vitamine: come carotene, vitamina C , vitamine del gruppo B. Secondo il contenuto di vitamine si possono distinguere due grandi gruppi di frutta: Frutta ricca di vitamina C, principalmente agrumi ma anche meloni, fragole e kiwi. Frutta ricca di vitamina A: come albicocche, pesche e susine. * molti sali minerali: come la verdura, la frutta è ricca di potassio, magnesio, ferro e calcio. * molte proteine e grassi: il contenuto di grasso varia tra lo 0,1 e lo 0,5%, mentre la proteina può essere compreso fra 0,1 e 1,5%. * molte calorie: Il potere calorifico è determinata dalla sua concentrazione di zucchero, compresi tra il 30-80 kcal/100 g. Ci sono anche frutti ricchi di grassi, come l'avocado che ha un 16% di grassi ed il cocco che ne può avere fino al 30%. Avendo un alto valore di lipidi hanno un elevato valore energetico di 200 kcal/100 grammi. *profumi e colorazione: Il frutto contiene acidi e altre sostanze aromatiche che, insieme all'elevato contenuto di acqua, li rendono rinfrescanti. Il sapore di ogni frutto è determinato dal contenuto di acidi, zuccheri e altri aromi. L'acido malico predomina nella mela, l'acido citrico in arance, limoni e mandarini e l'acido tartarico in uva. Pertanto coloranti, aromi e astringenti anche in concentrazioni molto basse, hanno un influsso benefico nell’accettare la frutta da parte del corpo. LATTICINI Il termine latticini ha due significati, uno più generico ed uno più restrittivo. In senso generico sono latticini tutti gli alimenti derivanti dal latte, ottenuti secondo i procedimenti più vari; tra essi si comprendono quindi la panna, il burro, lo yogurt, la ricotta e i formaggi freschi e quelli stagionati. In senso più restrittivo, i latticini sono soltanto i derivati del latte che non subiscono stagionatura, come i formaggi freschi, mozzarella, stracchino, mascarpone, la ricotta, il burro, la panna e lo yogurt. Tra i prodotti caseari più diffusi vi sono formaggio, ricotta, panna, burro e yogurt. 12 Composizione del latte Latte di... % % % % Valore % sali acqua proteine lattosio grassi energetico vacca 87,47 3,51 4,92 3,68 0,74 729 kcal/kg pecora 82,70 6,10 4,60 5,80 0,80 980 kcal/kg capra 85,50 4,00 5,00 4,80 0,70 790 kcal/kg UOVA L'uovo è un alimento naturale di cui ci si può cibare direttamente o come ingrediente, presente in numerosi piatti delle cucine di tutto il mondo. Il più utilizzato è l'uovo di gallina, ma si consumano anche le uova di altri volatili: quaglia, anatra, oca, struzzo, eccetera. Nell'uso corrente il termine uovo senza altre precisazioni indica quello di gallina. Si consumano anche uova di pesci (caviale, uova di lompo, bottarga), di tartarughe, di molluschi (lumache), di insetti ecc. L'uovo è un ingrediente che entra in innumerevoli ricette di dolci, gelati, piatti di sapore, grazie alle sue proprietà emulsionanti, coagulanti e schiumogene. L'albume ha un basso valore calorico ma è ricco di proteine. L'uovo è protagonista di piatti specifici: · frittata (o uovo strapazzato), uova sbattute (senza guscio) e versate in olio bollente; * uovo stracciato, o stracciatella, uova sbattute, versate attraverso un passino in brodo bollente; * uovo fritto (o uovo al tegamino, uova all'occhio di bue): rompere l'uovo e versarlo in olio bollente o burro ben dorato; * uovo sodo: l'uovo intero (col guscio) viene cotto in acqua bollente per circa sette minuti; * uovo alla coque: come l'uovo sodo ma cuoce solo 2 minuti e mezzo: così il tuorlo resta liquido; * zabaione: tuorlo montato con zucchero e vino o vino liquoroso (solitamente marsala); * pain perdu: pane secco imbevuto nelle uova sbattute e successivamente fritto. Informazioni nutrizionali Valori medi per 100 grammi di uova di gallina senza guscio; 13 valore energetico: kcal 133 (kJ 535) acqua 65,5%, proteine 12%,sali minerali 11% grassi 11% carboidrati 0,5% Le uova forniscono quindi una quantità significativa di proteine e di altri elementi nutritivi. Le uova di gallina sono le più comunemente consumate e sono altamente nutrienti. Forniscono una grande quantità di proteine complete di alta qualità, che contengono tutti gli amminoacidi essenziali per gli esseri umani, e forniscono quantità significative di parecchie vitamine e minerali, compresa la vitamina A, riboflavina, acido folico, vitamina B6, vitamina B12, colina, ferro, calcio, fosforo e potassio. Sono inoltre uno degli alimenti singoli meno costosi contenenti proteine complete. Tutte le vitamine A, D ed E dell'uovo sono contenute nel tuorlo. L'uovo è uno dei pochi alimenti che contengono vitamina D, anche se quest'ultima è prodotta fisiologicamente negli esseri umani quando la loro pelle è esposta alla luce solare. Un grande tuorlo d'uovo contiene circa 60 calorie (250 kJ), mentre l'albume contiene circa 15 calorie (60 kJ). Il tuorlo compone circa 33% del peso netto dell'uovo, contiene tutto il grasso, un po' meno di metà delle proteine e gran parte delle sostanze nutrienti. Inoltre contiene tutta la colina, che corrisponde approssimativamente alla metà della razione quotidiana suggerita, contiene anche la lecitina che favorisce l'eliminazione del colesterolo. La colina è una sostanza nutriente importante per lo sviluppo del cervello ed è suggerita alle donne incinte per assicurare un sano sviluppo del cervello del feto. A livello nutrizionale è opportuno distinguere tra albume e tuorlo. L'albume è la parte esterna, trasparente, di consistenza più fluida e coagula a 62 °C; è composto al 90% di acqua e al 10% di proteine. Il tuorlo è la parte interna, di colore giallo arancio intenso e coagula a 65 °C; è composto da una miscela più complessa: contiene acqua al 50%, 17% proteine, 30% grassi e altri emulsionanti. 14 15 2 1616 2 11 17 18 Come Essere una brava Moglie Nessuna donna si sposa con l’intenzione di essere una cattiva moglie. In ogni caso, se una moglie non parla con suo marito dei suoi bisogni o se non va incontro ai bisogni del marito, il matrimonio rischia di naufragare. I matrimoni, come qualsiasi altra cosa di valore, richiedono lavoro, impegno e sacrifici. Quando una donna fa del suo meglio per essere una buona moglie, allora suo marito l’apprezzerà davvero. In ogni caso, ecco alcune indicazioni per essere una brava moglie: * La moglie non abbia paura di esprimere i propri sentimenti e i propri bisogni. Il marito non ha la sfera di cristallo. Se qualcosa non va, bisogna dirlo. Invece di accusarlo di non rispettare e di non andare incontro alle proprie necessità, dica chiaramente di che cosa ha bisogno. Ascolti quello che dice. Quando dice qualcosa, glielo ripeta, per assicurargli di aver capito bene. Bisogna farlo finire di parlare prima di rispondere. Quando ha finito, allora si puó intervenire esprimendo il proprio punto di vista. * La moglie non deve fare di tutta l’erba un fascio. Per alcune questioni vale la pena parlare, discutere e, se è il caso, combattere; per altre no. Se una moglie passa tutto il tempo a cercare il pelo nell'uovo in piccole questioni che non hanno importanza, il marito, poi, non l’ascolterà piú su quelle che contano. Criticare continuamente può distruggere una relazione. Una buona moglie deve far fare le cose al proprio marito, a modo suo, purché le faccia bene. Le cose si possono fare bene in mille modi, e non soltanto come diciamo noi! Non bisogna perdersi in un bicchiere d'acqua. La moglie non deve criticare il marito, se non in modo costruttivo. Essa deve sforzarsi di controllare se stessa, di essere calma e razionale, perché le emozioni forti e non controllate possono trasformare una semplice discussione in una litigata. La moglie deve imparare a parlare al momento giusto. Non deve rovesciare addosso al marito i suoi problemi continuamente. Deve evitare di sollevare questioni prima di cena, o quando il marito è impegnato in un lavoro stressante, come per esempio, quando sta riparando la sua macchina. E non iniziare mai e poi mai una litigata di fronte ai bambini. * La moglie, quando deve “combattere”, lo deve fare nel modo giusto. Non deve farsi travolgere dalla rabbia perché potrebbe dire cose di cui, poi, si pentirebbe. Anche quando non é d'accordo col marito, deve rispettare la sua opinione ed il suo punto di vista. Quando ha torto, deve ammetterlo. Deve 19 imparare a rispondere in una discussione e rimanere calma e razionale per poter riconoscere e chiedere scusa se, eventualmente, fa un errore. Deve sapere che marito e moglie non saranno mai d'accordo su certe questioni. Nessuna coppia ha dei valori e delle opinioni perfettamente identiche, e questo significa che tutti e due devono imparare a superare certi momenti in cui non sono della stessa opinione. * Una brava moglie ha l’abitudine di parlare CON suo marito, non DI suo marito. Non deve mai parlare male del marito con le amiche o con la famiglia di suo marito, senza averne prima parlato con lui stesso. Parlare alle spalle del proprio marito non è leale. Quando una donna si sposa, la sua lealtà va prima verso suo marito, non verso la famiglia di origine o verso il gruppo di amici. * Una brava moglie non fa mancare il sesso nella vita di coppia. A volte si puó pensare che il sesso debba essere spontaneo; non è sempre cosí; il sesso se non lo si programma, lentamente lo si trascura. È anche importante rinfrescare la propria vita sessuale. Cercare di provare nuove posizioni o nuovi giochi; sperimentare e provare nuovi modi per darsi piacere reciproco mantiene la propria vita sessuale fresca ed eccitante. Inoltre, quando bacia suo marito, lo baci appassionatamente. Succede che a lungo andare la moglie si accontenti di un bacio stampo, al posto del bacio classico alla francese (Il bacio alla francese è il bacio più famoso. E’ un bacio romantico, nel quale le lingue dei partner si toccano restando fuori o entrando nelle bocche. Il bacio alla francese è certamente un bacio più impegnativo rispetto ad altri tipi, ma è il bacio più passionale e profondo che si possa dare. Il bacio a stampo é piuttosto un gesto di affetto: le labbra si toccano, c’è pressione nell’atto del baciare, ma le bocche dei partner rimangono socchiuse, non si usa la lingua.) Durante un bacio intenso (alla francese), gli uomini trasmettono il testosterone (l’ormone del piacere) alle loro mogli, e questo aumenta il desiderio. * Una brava moglie trasforma la sua camera da letto in un vero e proprio nido d'amore: per esempio, crea un letto invitante con copriletto e cuscini attraenti; accende qualche candela; mette delle foto di entrambi in tutta la stanza, assicurandosi che siano immagini che ispirino romanticismo e intimità; elimina la televisione, il computer e tutto ciò che è relativo al lavoro. La stanza da letto dovrebbe essere dedicata al riposo e all’amore, fatto abbastanza spesso. Molti uomini vorrebbero farlo tutti i giorni o almeno 2 – 4 volte alla settimana. Se le giornate delle mogli sono super indaffarate (bimbi piccoli, genitori anziani ecc.) una brava moglie dovrebbe provare a fare l'amore almeno una volta alla settimana. Senza l'intimità rassicurante e gratificante, che deriva dal fare l'amore, un uomo può diventare insoddisfatto, nervoso, scontento, arrabbiato, aggressivo. L’atto d'amore dona un benessere profondo e fisico che è vitale per entrambi i coniugi. L’atto d’amore è spesso il modo in cui gli uomini esprimono i loro sentimenti alle proprie mogli, “oltre le parole”. Una brava moglie non si 20 trattiene nel dimostrare il suo amore al proprio marito, nello stesso modo. Nell’atto d’amore, una brava moglie chiede al suo marito cosa gli piace. Una persona, quando sta bene in una situazione, vuole ripeterla o ricrearla, e questo la renderà molto felice. Questo vale anche in una vita d’amore e vale per tutti e due i coniugi. Infine, una brava moglie impara ad accettare il proprio corpo. Quando una donna invecchia, inevitabilmente appariranno segni di cedimento, e parti del corpo una volta sode tenderanno ad afflosciarsi. In ogni modo, il marito vuole ancora bene a sua moglie, quindi ama il suo corpo. Perció nell’atto d’amore la donna non si deve sentire mai tesa, ma si lasci andare davvero: questo si trasformerà in momenti più appaganti e piacevoli. * Una brava moglie non si aspetta chissá che cosa dal proprio marito. Nessuno dei due è perfetto. Se le sue aspettative sono troppo alte o irrealistiche e se si accorge di essere sempre scontenta del proprio marito, allora rinunci a certe aspettative. Non cerca di cambiare suo marito. Lo accetta così com'è e gli fa capire che non vorrebbe mai che cambiasse, anche se in certe cose potrebbe migliorare. Suo marito ha moltissimo da offrire, se la moglie gli permette di essere se stesso. Lui è un individuo in perfezionamento, proprio come la moglie. Bisogna amarlo per quello che è; se è cosí, anche lui la amerà incondizionatamente. * È importante che una brava moglie sappia gestire lo stress. Uomini e donne devono gestire lo stress tutto il giorno e tutti i giorni. Una buona coppia fa tutto il possibile per aiutarsi a vicenda nell'affrontare lo stress della vita quotidiana. La moglie si deve assicurare che sia in grado di gestire la sua parte di problemi; in tal modo abbasserá la pressione e la tensione nel proprio matrimonio. Se il marito ha bisogno di più tempo per stare con i suoi amici o per un suo hobby, allora la moglie non si deve arrabbiare, non deve mandarlo a quel paese, non si deve mostrare possessiva. Lui sarà più felice e sarà grato alla propria donna, per il suo rispetto. * Una brava moglie é la migliore amica di suo marito. Sviluppa una vera intimità e un'accettazione assoluta. Gode insieme al marito durante gli scherzi “privati” e non nasconde le sue debolezze: in tal modo la relazione coniugale resisterà ai conflitti. * Una brava moglie affronta i cambiamenti. Ci saranno dei momenti di crisi. Ci potrebbero essere delle difficoltà economiche, oppure ritrovarsi particolarmente benestanti e non sapere come gestire la nuova ricchezza. Il matrimonio potrá sopravvivere ai cambiamenti se entrambi i coniugi comunicheranno sempre e saranno sempre flessibili. * Una brava moglie condivide i sogni e i progetti del marito. Che sia fare una vacanza in un posto caldo o fare un viaggio all'estero per il venticinquesimo giubileo d’amore, lei va sempre incontro ai sogni del marito, ne parla insieme e 21 fa in modo che si realizzino. Una brava moglie non abusa mai di suo marito. Non permette mai alla rabbia contro di lui, di andare fuori controllo. Nello stesso modo, non tollera mai che il marito abusi di lei. Conclusione 1) Le persone felicemente sposate sono più sane, piú ricche di soddisfazioni e felici di chi non è sposato o di chi é divorziato. Gli studi scientifici mostrano che chi è sposato felicemente ha meno attacchi di cuore, meno possibilitá di avere il cancro o l’ictus. Inoltre, una vita sessuale soddisfacente, nel matrimonio, riduce la depressione o la violenza domestica. 2) Se dovesse accadere che il proprio matrimonio dovesse andare in crisi, bisogna cercare aiuto. Il divorzio è un'agonia sia per la coppia che per i loro figli. È importante combattere sempre per salvare il proprio matrimonio cercando di capire ciò di cui si ha bisogno e lavorandoci sopra. Il marito potrebbe non avere la stessa fede religiosa della moglie o la stessa educazione e quindi potrebbe avere una visione diversa del ruolo della moglie. Una visione molto tradizionale e antica, che prevede la sottomissione della moglie al marito, potrebbe impedire una riuscita felice del matrimonio. Bisogna rispettare la fede degli altri, ma bisogna anche rispettare l’evoluzione di un certo modo di vedere le cose e rispettare i singoli ruoli nella vita di coppia e nella vita di famiglia. Come Essere un Bravo Marito Non c’è bisogno di conoscere una formula magica per essere un ottimo marito; ogni moglie e ogni matrimonio hanno le loro particolarità, eppure esistono alcuni punti comuni a tutte le coppie sposate. Ecco alcuni consigli per affrontare al meglio le problematiche familiari ed essere un marito sempre migliore. * Un bravo marito deve essere sincero e onesto. In una relazione tra persone adulte, la sinceritá e l'onestà è di obbligo. Anche se a volte sembra difficile, la sinceritá e l’onesta è l'elemento che dá respiro ad una relazione. Indipendentemente da quanto accade, nessuno potrà mai accusarlo di non essere stato sincero, e questo dovrebbe essere corrisposto anche dalla moglie come forma di rispetto. In presenza di qualcosa che non va nella moglie o nella famiglia bisogna dirlo (educatamente, senza offendere, senza umiliare, senza rimproverare, senza aggredire, ma bisogna dirlo). E la stessa cosa vale per la moglie nel riguardo del marito. In questi casi, il marito deve cercare di fare in modo che la sua critica venga percepita dalla moglie come un complimento. Ad esempio, se lei chiede un parere su un abito che sta provando (provando, non indossando), il marito le puó dire che le sta bene ma che preferisce l'abito blu perchè dà risalto a… (e qui dice una caratteristica positiva della moglie). Non è semplice essere sinceri e gentili nello stesso tempo, ma con l’esercizio si possono ottenere buoni risultati. 22 * Un bravo marito esprime alla moglie tutto di se stesso, anche le emozioni, i sentimenti, i pensieri, affinché che lei conosca qualunque problema che influenzi il suo umore, in modo che egli non appaia lunatico o instabile. Se fa delle domande alla moglie, le deve fare solo se è sinceramente interessato alla sua opinione e alla sua risposta. Di solito la moglie é affascinata dal fatto che il marito si interessi a lei al punto di tentare di indovinare i suoi pensieri. Ricordati che il contrario di parlare non è stare muti o aspettare che parli lei per primo, bensì ascoltare. Un bravo marito ascolta con interesse la moglie, non aspetta solo il suo turno per parlare. Egli contribuisce a creare un'atmosfera che faccia sentire la moglie a sua agio nel raccontargli ogni cosa. Un bravo marito fa in modo che la sua moglie si senta sicura. * Un bravo marito non ignora la propria moglie. Tutte le mogli si sentono esasperate dal fatto che i mariti le trattino con superiorità, dall’alto in basso. Per molte mogli l'unico modo di ottenere l'attenzione è di richiederla in modo energico e rumoroso, fino a quando i mariti dedicano le attenzioni richieste, anche se solo per trovare sollievo. Se una moglie si accorge di essere trattata con distacco da chi dovrebbe invece esserle vicino, si preoccupa per questa situazione, specialmente se non viene data una spiegazione per questo comportamento. Nessuno riesce a leggere nella mente degli altri. La propria moglie molto probabilmente non sarà in grado di capire perché il proprio marito é nervoso. Se lui sa che il proprio umore può portarlo a degli eccessi, deve dire alla moglie semplicemente che si sente molto arrabbiato e che ne parlerá quando si calmerá. Poi, peró non deve dimenticare di trovare il tempo per chiarire. * Un bravo marito ha un sommo rispetto per la propria moglie, per la donna della sua giovinezza, per la donna che le ha dato il suo bene piú profondo. La mancanza di rispetto è sempre dannosa in una relazione. Un bravo marito non si deve comportare come se tutto quello che dice la moglie gli piaccia, ma non deve neppure prendere mai un atteggiamento come se la volesse prendere in giro o come se fosse schifato da quello che lei dice o fa. Questi atteggiamenti, anche se sembrano insignificanti, mostrano invece una mancanza di attenzione, di rispetto e di fiducia, specialmente se ripetuti nel tempo. Il modo in cui il marito tratti la moglie deve darle sicurezza come persona, anche nei casi in cui egli non la capisca o non sia d'accordo su come si comporti. Guardarla negli occhi quando lei comunica qualcosa è un segno di rispetto, al contrario il non guardarla negli occhi é mancanza di rispetto, è il segno che non gli interessa di quanto gli sta dicendo, e può rendere difficile il dialogo spontaneo tra i due. Se il marito dimostra rispetto, stima e amore alla propria moglie di fronte ai bambini, anche loro impareranno a trattarla in questo modo, e seguiranno questo modello di comportamento anche nelle loro relazioni da adulti, con gli altri. 23 *Un bravo marito é romantico. I modi di essere romantico può variare da persona a persona, ma la realtá unica è che il marito dovrebbe esprimere il suo affetto in modi creativi e profondi. Un atto di vero romanticismo richiede sincerità e creatività, spesso motivati dall'amore (già reale o solo potenziale). Un marito romantico ricrea l'entusiasmo dell'inizio della relazione; fa qualcosa di particolare, qualcosa che lei non si aspetta: maggiore sará la sorpresa, maggiore sará la soddisfazione! Un bravo marito tratta la sua moglie come una amante, cioè come se dovesse guadagnarsi il suo affetto e la sua fiducia. L'opposto del romanticismo è dare le cose per scontate. A nessuno piace una relazione sempre uguale, noiosa e immutabile. Ci sono una infinitá di modi di dire "ti amo" e "sono fortunato ad averti accanto". Un bravo marito pensa al modo per esprimerlo, sempre diverso, sempre nuovo, sempre fresco, sempre eccitante; pensa a come scriverlo, dirlo, gridarlo, dipingerlo, baciarlo, farlo crescere o esprimerlo in modi illimitati. * Un bravo marito mantieni la vita sessuale sempre fresca e nuova. Bacia la moglie al mattino come se non se ne volesse andare: questo le darà qualcosa a cui pensare durante la giornata; propone novità, le chiede spesso cosa le piace, è pronto a considerare il suo piacere prima del proprio, ne parla con lei. L'intimità, sia emotiva che fisica, è molto importante per una donna. * Un bravo marito fa dei regali a sorpresa alla propria moglie. Tutti sono capaci di fare un regalo per il compleanno, per Natale o per un anniversario. Ascolta con attenzione i commenti che la moglie fa quando guardano insieme le vetrine, e sceglie oggetti che le piacciono, e poi glieli regala lontano da qualsiasi ricorrenza, in modo di farle una gradita sorpresa quando meno se lo aspetta. Oppure acquista qualcosa mentre torna a casa la sera, dicendole che l’ha pensata tutto il giorno; non servono regali importanti o costosi, basta, per esempio un libro o un settimanale che sa che le piacerà, o un disco del suo artista preferito. * Un bravo marito dá alla moglie quello che lei desidera. Le chiede che cosa le serve per sentirsi amata da lui. Se le serve ricevere complimenti, glieli faccia spesso. Se le serve che il marito rientri a casa in orario, lo fa, e se sa che fará tardi, la chiama e l’avvisa. Se le serve aiuto per badare ai compiti a casa dei bambini, passa più tempo con la famiglia e meno con gli amici. Il matrimonio è fatto di disponibilità l’uno verso l'altro, e un bravo marito deve dare disponibilità alla sua signora per l'amore che prova per lei. L'amore vero è donare se stessi per i bisogni dell'altro. * Un bravo marito si prende cura di lei. Sua moglie potrebbe sentirsi travolta dagli impegni lavorativi e domestici. Ebbene, egli l’aiuta per i lavori domestici e con i bambini. Nessuna donna, per quanto sia molto resistente, ha i poteri di superuomo. Il marito deve essere la persona su cui lei sa che può contare in ogni momento. Deve essere sempre presente quando lei ha bisogno di lui 24 alla fine di una giornata difficile. Egli le dá ascolto con attenzione, le dá protezione, sia fisica che emotiva. Se egli ha fatto qualcosa che l'ha ferita, anche senza volerlo, le dica chiaramente e sinceramente che gli dispiace e le dimostra il suo amore in modo sincero. Non c'è nulla di peggio di un "mi dispiace" che non è sincero. * Per un bravo marito, la relazione di coppia è più importante dei rapporti con altri membri della famiglia, dei colleghi o degli amici. Lei è la compagna per tutti gli aspetti della vita, e deve essere trattata in maniera adeguata a questo ruolo. Un bravo marito stabilisce con la propria moglie quali sono i limiti delle decisioni che possono prendere individualmente, e quali invece che devono essere prese insieme. Non aspetta che sia lei a chiedere di aiutarla per le faccende di casa, perchè questo la fa sentire noiosa, oltre a creare col marito un rapporto più simile a quello che ha con i figli. Lei è la sua compagna, non la sua madre. Un bravo marito le dimostra che può contare su di lui per prendersi cura delle cose. * Un bravo marito cerca di assumersi delle responsabilità e di rispondere delle sue azioni. La differenza tra un bambino e un adulto, è che l’adulto è responsabile, tiene fede agli impegni presi, accetta i suoi doveri e risponde degli eventuali errori che commette. Un uomo adulto pulisce dove ha sporcato. Ognuno sa che chiunque può avere un rapporto sessuale con una donna e puó dare la vita ad un figlio, ma solo un uomo che capisce e accetta le responsabilità può essere un bravo marito e un bravo padre. Un marito responsabile evita di chiedere alla moglie di fare cose che egli stesso non farebbe. Un uomo sa fare dei sacrifici per le persone che ama, questo fa parte della sua vita, parte del fatto di essere diventato adulto. Suggerimenti · Bisogna fare attenzione al fatto che la moglie potrebbe avere un idea dell'amore diversa dal marito. Tempo per voi stessi, regali, contatto fisico, dialogo, e aiuto pratico sono i diversi linguaggi con cui ci si esprime amore tra marito e moglie, e il marito deve fare attenzione a capire quanto lei gli dice, e a comunicare sullo stesso piano, quanto più spesso possibile. · Marito e moglie vivono insieme, ma devono fare anche uno sforzo per passare del tempo insieme a parlare, ridere, divertirsi. Il marito deve dimostrare che quando é con la moglie si senti sempre a casa. · Bisogna discutere insieme i progetti finanziari della famiglia e come realizzarli insieme. · Quando la moglie è arrabbiata, bisogna ascoltarla, ascoltarla, ascoltarla. Resistere alla tentazione di darle consigli, a meno che non li chieda, e non mettersi sulla difensiva. Bisogna ascoltarla semplicemente, e cercare di capirla. 25 Se è arrabbiata, non bisogna pensare che un abbraccio risolva ogni cosa, ma è necessario avvicinarsi a lei, ascoltarla quanto dice, e prometterle che la prossima volta stará più attento. · Bisogna esprimere chiaramente i propri pensieri, non dare per scontato che lei li conosca. È importante spesso farle un complimento, farlo senza trattenersi, o dirle di essere fortunato ad essere il suo marito. · Non cercare di porre rimedio ad ogni cosa, questa è una tendenza tipica degli uomini, ma le donne non sempre sono favorevoli ad avere tutto sistemato dal marito. · In pubblico, è importante fare dei complimenti alla propria moglie, e se c’è qualcosa da criticare, lo fa in un secondo momento in privato, e in maniera diplomatica. Per le donne è molto importante il modo in cui appaiono in pubblico. Non bisogna farla mai apparire nel ruolo della cattiva anche se ci sono cose su cui non si é d'accordo. Bisogna discutere in privato di queste questioni, ed evitare di metterla in imbarazzo in pubblico. Bisogna fare in modo che tutti sappiano che lei è la propria compagna. È bello tenerla per mano, baciarla, abbracciarla, aprirle le porte. Bisogna imparare anche a sopportare i suoi momenti difficili: è il modo migliore di liberarsi dalla tensione. · Non bisogna tenere nascosta alla propria moglie qualsiasi amicizia femminile che il marito abbia. Se lei dovesse scoprirlo, sarebbe quasi impossibile convincerla che si tratta di una semplice “amicizia”. · Bisogna sapere che alcune donne hanno bisogno di più attenzioni di altre. Ad alcune piace divertirsi con le amiche, mentre per altre il migliore amico è il marito. Non esagerare e non essere possessivo. Un ottimo marito non è mai ossessivo o soffocante. 26 Un adeguato sonno è biologicamente obbligatorio ed é necessario per sostenere la vita Eppure milioni di persone non dormono bene La prima causa è lo stress legato a preoccupazioni private e del lavoro. Più colpite le donne. Il modo sbagliato di vivere i problemi rende difficile il sonno della gente. Lo stress, soprattutto quando siamo nervosi e arrabbiati, raddoppia il problema, con il risultato che milioni di persone sopra i 18 anni dormono poco e male, si svegliano spesso, non riescono a riposare bene. Complessivamente, tre adulti su 10 hanno un rapporto complicato con il riposo notturno. Il 50% della gente dice di svegliarsi spesso nel cuore della notte, mentre il 45% non riposa abbastanza perché si addormenta tardi e si sveglia presto la mattina. Oltre il 40% di chi non chiude occhio o passa notti agitate dà la colpa alle preoccupazioni e allo stress in privato o sul lavoro, mentre il 16% sente la pressione delle scadenze: troppe cose da fare in poco tempo. Negli ultimi anni il numero delle persone che hanno un sonno disturbato è in crescita. A causa della vita agitata, lo stress è raddoppiato (+118% negli ultimi 6 anni), con conseguenze negative anche sul riposo notturno. Il fenomeno colpisce maggiormente le donne, la fascia di età tra i 35 e i 54 anni, costrette a fare salti mortali per dividersi tra lavoro e famiglia; ma nello stesso tempo, non lavorare diminuisce la quantità delle ore di sonno e peggiora la qualità del sonno. Ci vuole equilibrio. Il fatto è che dormire male significa anche vivere peggio: viene compromesso il proprio benessere mentale e fisico, vengono ridotte le prestazioni professionali e pesa sui rapporti familiari. Tra le categorie piú colpite spiccano gli imprenditori, i dirigenti e i professionisti in genere; ma anche chi non ha un buon rapporto d’amore con la moglie o con il marito e chi vive una situazione coniugale e familiare disastrosa. I problemi di sonno, quindi, non vanno trascurati. Ma cosa fare per superare questo tipo di disagio? Prima di tutto, consigliano gli esperti, è utile avere un ritmo sonno-veglia regolare, andando a dormire ogni sera e alzandosi ogni mattina alla stessa ora; evitare di andare a letto se non si è assonnati oppure di rimanere nel letto se si è ormai svegli. Anche la comodità del letto e del cuscino e una camera da letto silenziosa giocano un ruolo importante sulla qualità del sonno. Vengono in aiuto anche 27 alcuni accorgimenti nella dieta, come evitare sostanze eccitanti (tè e caffè) o alcolici in quantità elevate e, soprattutto la sera, non assumere a cena cibi pesanti (piatti elaborati, carni rosse, grassi animali e fritti). Infine, una moderata e regolare attività fisica, soprattutto al pomeriggio, favorisce un migliore riposo notturno. Se queste regole di igiene del sonno non bastassero, si può chiedere un aiuto esterno, che non necessariamente deve essere un farmaco; anzi è bene non ricorrere a farmaci. La regola piú importante é vivere una vita serena, in pace, confidando nelle proprie forze e capacitá, ma anche affidandosi, veramente e sinceramente alla bontá e paternitá di Dio, oltre che alla sua misericordia. In ogni caso ecco, in sintesi, per gli adulti, alcune regole igieniche per il sonno 1) Andate a letto e alzatevi sempre alla stessa ora. 2) Se siete abituati a dormire durante il giorno, non fatelo per più di 45 minuti. 3) Evitate di prendere alcool almeno nelle 4 ore prima del momento di coricarvi e non fumate. 4) Evitate la caffeina nelle 6 ore prima del momento di coricarvi: caffè, tè e molte bevande gassate, così come il cioccolato. 5) Evitate cibi pesanti, speziati o particolarmente zuccherini almeno 4 ore prima del momento di coricarvi. Un leggero snack prima di coricarsi è accettabile. 6) Fate attività fisica regolarmente, ma non prima di coricarvi. 7) Usate un letto comodo e confortevole. 8) Mantenete una temperatura confortevole nella stanza da letto e ventilate la stanza. 9) Evitate tutti i rumori ed eliminate la luce ambientale per quanto possibile. 28 10) Usate il letto per dormire o per qualche delicato gioco d’amore, non come un ufficio, studio o salotto televisivo. Alcune regole per i bambini (FINO A 12 ANNI) 1) Mandare a letto i propri figli sempre alla stessa ora, preferibilmente prima delle 21. 2) Rendere la stanza da letto favorevole al sonno: fresca, buia, e tranquilla. 3) Incoraggiare il proprio figlio/a ad addormentarsi da solo/a. 4) Evitare la luce intensa al momento di andare a letto e durante la notte, e aumentare invece, la luce al mattino. 5) Evitare pasti abbondanti/pesanti e l’esercizio fisico sostenuto in prossimità del momento di coricarvi. 6) Mantenere tutti gli apparecchi elettronici, inclusa la televisione, la play Station, i giocattoli elettronici, il computer e il cellulare fuori dalla stanza da letto e limitare l’uso di questi apparecchi parecchi minuti prima di coricarsi. 7) Evitare le bevande gassate. 8) Mantenere orari regolari, inclusi gli orari dei pasti. Servizio Pastorale a cura della Missione Cattolica Italiana Villingen n. 46 * Maggio 2014