Le azzurre volteggiano all`ombra del vulcano
Transcript
Le azzurre volteggiano all`ombra del vulcano
44 SPORT Le azzurre volteggiano all’ombra del vulcano Si è disputata ad Acireale la prima edizione del trofeo di ginnastica femminile Etnagym uccesso su tutti fronti per l’Italia nella prima edizione dell’Etnagym di artistica femminile svoltasi al PalaTupparello di Acireale, la manifestazione internazionale che ha riportato in Sicilia la grande ginnastica. Le ginnaste azzurre hanno dato lustro ad una manifestazione organizzata dalla Provincia regionale di Catania destinata ad entrare di diritto nel calendario della ginnastica internazionale. Da sempre la Sicilia è stata la "culla" di grandi ginnaste, dall’azzurro olimpico di Maria Cocuzza nell’artistica, all’azzurro nella ritmica di altre due etnee come Erika Cutuli e Luciana Piloti, con in mezzo le eccezionali edizioni del Trofeo Trinacria d’Oro per arrivare alla conquista della Serie A2 della Pestalozzi Catania nell’artistica femminile. "Con piacere abbiamo riabbracciato la grande ginnastica artistica - ha tenuto a sottolineare Nello Musumeci, presidente della Provincia una disciplina che attraverso una lunga e prestigiosa tradizione per anni ha regalato emozioni, spettacolo e opportunità di proiezioni in larga scala della nuova immagine di una provincia che cresce". Entusiasmo alle stelle per le splendide esibizioni delle ginnaste al PalaTupparello, con Maria Cocuzza testimonial d’eccezione dell’evento che ha applaudito con al fianco Riccardo Agabio, presidente nazionale della Federginnastica, S esibizioni di livello altissimo e del resto l’Etnagym ha portato bene alle azzurre capace dieci giorno dopo la gara di Acireale di salire sul podio agli Europei di Patrasso in Grecia, conquistando uno storico bronzo. "La nostra terra ha tenuto a sottolineare Stefano Fisichella, assessore allo Sport - è stata ancora una volta teatro di un grande evento, con queste ginnaste di Italia, Francia e Germania che hanno regalato emozioni uniche". Sulla stessa linea Francesco Seminara, vice presidente della Provincia: "Uno spettacolo unico che va ripetuto negli anni per consolidare la tradizione siciliana della ginnastica". E Riccardo Agabio ha già fatto una promessa: "Torneremo con piacere a Catania e del resto la Sicilia nel ranking italiano è la quarta regione d’Italia e quindi merita questo tipo di manifestazioni". LE GARE - Nel concorso a squadre della prima giornata le due squadre azzurre hanno vinto e in entrambe le occasioni hanno preceduto Francia e Germania. Individualmente è stata Ilaria Colombo la migliore con un 9,400 alla trave, con l’azzurra che s’è ripetuta anche il giorno dopo vincendo il concorso individuale. I RISULTATI - Junior. Concorso a squadre: 1. Italia (Pestrin, Benecchi, Merzario, Cozzolino) p. 101.388; 2. Francia 100.850; 3. Germania 97.725. Individuale. Volteggio: Bergamelli 9. Parallele: Bergamelli 9.150. Trave: Colombo 9.275. Corpo libero: Gargano 8.900. Senior. Concorso a squadre: 1. Italia (Colombo, Gargano, Bergamelli, Cavalli) p. 107.100; 2. Francia 104.650; 3. Germania 94.637. Individuale. Volteggio: Pestrin 8.825. Paralle: Gaelle (Fra) 9.025. Trave: Merzario 9.250. Corpo libero: Chaouch (Fra) 8.975. Lorenzo Magrì 45 Agonismo e natura al Giro del Calatino Cento chilometri per attraversare i sei comuni del comprensorio, nella gara organizzata dalla Provincia l “Giro del Calatino” ha confermato l’escalation dei partecipanti: 184 ciclisti si sono sfidati nella kermesse delle due ruote, che ha attraversato i territori di sei comuni del comprensorio. Da Militello a Vizzini, da Licodia Eubea a Grammichele, da Mineo a Palagonia: la competizione (giunta alla sua quarta edizione) ha suggellato l’attività delle categorie amatoriali dell’Udace – Csain, registrando la calorosa accoglienza del pubblico in oltre 100 chilometri di gara. Promossa dalla Società Ciclistica Militello, con il supporto della Provincia regionale di Catania, la manifestazione ha unito i “colori” dello sport a quelli del paesaggio. L’iniziativa di Francesco Pisano e Franco San Vito, che hanno speso mille energie sul fronte organizzativo, non ha tradito le aspettative. Assieme al presidente Nello Musumeci, l’assessore provinciale Stefano Fisichella ha sostenuto l’evento sportivo, che ha rappresentato una delle più apprezzate medio - fondo siciliane. Al termine delle “ostilità” agonistiche, in una delle zone vocate per la produzione agrumicola, sul gradino più alto del podio è salito Angelo Mortillaro del gruppo Baglieri (Cadetti). Altri successi di categoria sono stati conquistati da Salvatore D’Alia (Debuttanti), Rosario Di Falco (Junior), Salvatore Coco (Senior), Salvatore Marini (Veterani), Giuseppe Zummo (Gentlemen), Lucio Musumeci (Super Gentlemen) e Estep Kathryn (Donne). Tra le società si è imposta la Euroteam di Catania. I Lucio Gambera Lettere in redazione Egregio direttore, Perché non ripristinare i circondari? Così, forse, qualche Comune del Calatino/basso Simeto si placherebbe.La panacea federalista cammina. Come? Cammina. E conquistando. Convertendo, tra insanie d’ogni salsa, unitari, repubblicani e nazionalisti arrabbiati fin qui, quelli da gagliardetti romani di formato e pezzatura imperiali. Tutti, avanti! Uniti nella febbre del decentrare, devolvere e poi del formare, costituire, creare, magari; ma - convenienze economiche, opportunità e momenti politici a parte - imbastendo, con astuzie e blà blà metodiste, storpiature pseudostoriche e grovigli di deboli argomentazioni ambientali e geografiche. In questa “moda” epocale c’è il bisogno, la “sete”, la “necessità(!)”, di costituire nuovi Comuni. Nuove Province. Se non nuove Regioni. Visto che da tanti punti cardinali s’avanzano progetti, regionali e non, di costituire nuove Province, perché non ripristinare i circondari (o sottoprefetture, sottoprovince) aboliti il 2 gennaio 1927? La nostra Provincia ne aveva tre (Acireale, Caltagirone, Nicosia) e, alfine, ricostruendo in tal senso, potrebbero essere appagati appetiti e aspirazioni d’antica e fresca data di paesotti e personaggi interessati a tali disegni. Castel di Judica, Raddusa, Ramacca, Palagonia, Scordia, Militello, Mineo, Mirabella Imbaccari, San Michele di Ganzaria, Mazzarone, Vizzini,Licodia Eubea, San Cono, forse Niscemi (CL) ed eventuale altro Comune limitrofo d’altre odierne Province sono nel sogno/progetto della settantennale aspirazione calatina. La Provincia è “Provincia”, il Circondario potrebbe ferire orgoglio e agognata parità provinciale, ma potrebbe essere uovo certo ché incerta gallina. Non me ne vogliano amici e conoscenti calatini se, nel modesto e piccolo, ne sono tiepido, anzi contrario: non ne condivido motivi i fini - che in verità sono e alla fine sempre risulterebbero inconsistenti, labili, datati, artificiali; legati a campagne, stagioni politiche. Naturalmente temo il solito cavalier/menestrello che, non avendo la sana opportuna capacità di cogliere la buona occasione di saper star zitto, pur “dotto”, penna o mandolino in resta, perdendo nervi, staffe, saggi a forza inibitrice, chiarezza mentale, onestà intellettuale nel non forzare e intralcianire. Temerei, dico, ma per poco o nulla per me; tanto per chi leggerebbe; tantissimo per il solito noto o ignoto che chiosa, rampogna, articola, articolona, prò-formazione. Io, indipendente, solitario o, piuttosto, uno dei tantissimi fuori coro. Qualche motivazione poteva scaturire, in merito alla necessità della decima provincia, alle economie, micro, e alle distanze, una volta; ma adesso. E fra il tanto: come si può essere d’accordo là ove qualcuno propugna e sostiene l’adesione delle Amministrazioni Comunali interessate? Eh, no, per tale vagheggiamento non interessa il più che maggioritario consenso degli Judicani, Raddusani, Ramacchesi, Scordiensi..? Francamente, io, confesso, da ramacchese doc, e non per mera nostalgia, mi dispiacerebbe non essere e sentirmi, poi, "etneo". Ma questo è altro, trascurabile, picciolo, discorso. Dott. Michele Ilardi - Catania 46 SPORT Tra i due litiganti il terzo vince lla vigilia dell’autoslalom di Belpasso, c’era grande attesa per il duello fra i maggiori favoriti della gara: il forte pilota del San Giovanni La Punta Corse “Freeway”, Antonino Pulvirenti, e Salvatore Lo Re dell’Adrano Corse; il primo alla guida della sua splendida Osella Pa 9 equipaggiata con motore Bmw, il secondo di una Fiat 126 con un motore Honda. Ma la dea bendata ha baciato in fronte Ciro Barbagia di Marineo (scuderia Camporotondo), che, su un’altra Osella Pa9 con motore Bmw ha sfrecciato impareggiabilmente da sperimentato e lucido pilota fra i birilli e i tornanti del percorso, aggiudicandosi la palma della vittoria e il primo posto assoluto. Vittoria meritata questa, nonostante la partecipazione dei forti piloti svizzeri, “guasta- A All’Autoslalom di Belpasso, vittoria a sorpresa di Ciro Barbagia feste” come Antonio Da Rios su una possente Lancia Delta S4 e Paride Nessi su un prototipo Kadett con motore Bmw, che faceva prevedere un rimescolamento delle carte, e dell’aggiudicazione dei posti nella classifica finale. I due svizzeri con le vetture più potenti della giornata sul campo di gara hanno corso con i colori della Kamiko Corse di Catania per un omaggio alla terra che li ospita. In una splendida cornice che vedeva sullo sfondo la cima innevata dell’Etna e il suo inconfondibile pennacchio bianco quasi sempre allungato verso oriente a indicare là dove il sole sorge dal mare, lo Slalom di Belpasso, organizzato dalla Provincia con l’impegno diretto del presidente Nello Musumeci, del presidente del Consiglio provinciale Santo Pulvirenti, dell’assessore allo Sport Stefano Fisichella, si svolge grazie alla collaborazione tecnica del Team Palikè. Sin dalle prime ore del mattino si sono schierati sulla linea di partenza, agguerriti più che mai, i forti piloti delle scuderie siciliane e dell’Italia meridionale. Numerosi quelli dei club di Camporotondo Etneo, Belpasso, Paternò, San Giovanni La Punta, Kamiko Corse. Centodiciotto di loro hanno tagliato la linea del traguardo del percorso, snodato lungo i quasi quattro chilometri della Sp 14, dallo stabilimento Dais a Belpasso. E non è mancato un pubblico da grandi occasioni, assiepato sulle curve ai lati della pista. Tonio Troina