Una giornata di studi per ricordare Aurelio «Credeva nella cultura
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Una giornata di studi per ricordare Aurelio «Credeva nella cultura
LA SICILIA SABATO 9 NOVEMBRE 2013 CATANIA PROVINCIA .39 Etnea Convention a Zafferana L’opera del disaster manager, scomparso lo scorso 8 ottobre, è stato lo spunto per un confronto sui temi del soccorso nelle emergenze «Favoriva, con il metodo Augustus, un sistema organizzato di individui e mezzi, dando priorità al soccorso delle persone» Una giornata di studi per ricordare Aurelio «Credeva nella cultura della Protezione civile» «Lo scorso 8 ottobre cessava il percorso terreno di un caro amico, il disaster manager Aurelio Di Termine. Credeva nel valore dell’essere uomo, combatteva soprusi e prevaricazioni. Credeva nella cultura della Protezione civile favorendo, con il metodo “Augustus”, un sistema organizzato di individui e mezzi, dando priorità al soccorso delle persone coinvolte in emergenze». Con queste parole Patrizia Cologgi (dirigente Presidenza del Consiglio dei Ministri, già responsabile nazionale Dpc) ha introdotto il convegno intitolato “Giornata per Aurelio”, un intenso e commovente percorso ricco di testimonianze e approfondimenti sui temi inerenti la Protezione civile in Italia (dal 1992 ad oggi) con uno sguardo alle leggi e alle azioni che ne hanno segnato lo sviluppo, svoltosi all’Esperia Palace di Zafferana. Dopo i saluti del sindaco Alfio Russo, dell’assessore ai Lavori pubblici di Catania, Luigi Bosco e il toccante ricordo della figlia Elisa, Cinzio Merzagora (Disaster manager Milano) ha detto: «Parlare di Protezione civile oggi è dare la possibilità ad Aurelio di essere qui con noi, è il segnale di un’opera che prosegue nel segno dell’amore per questo lavoro». «Dal dicembre del 1995 siamo stati sempre insieme – ha detto Alfio Pittera, Disaster manger Catania - abbiamo partecipato alle emergenze in Umbria, Marche, Sarno, Piemonte, Santa Venerina e Catania. Era un attento osservatore dei movimenti vulcanici dell’Etna. Abbiamo fondato quella che quest’anno, come ha appena ribadito il presidente Sergio Achille, è diventata l’associazione nazionale Disaster manager (Di. Ma), una grande realtà vol- UNA VITA SPESA PER GLI ALTRI g. cal.) “Se si escludono istanti prodigiosi che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione alla felicità sulla terra». Le parole di Primo Levi (impresse sulla targa donata ai familiari dall’Associazione nazionale di Protezione civile) descrivono bene la figura di Aurelio Di Termine. Nato a Siculiana (Ag) prematuramente scomparso lo scorso 8 Ottobre. Geometra, disaster manager, viveva a Zafferana dal 1968, sposato con la maestra Pina Cavallaro, padre di due figli, Elisa e Dario, ha speso la propria vita insegnando che Protezione civile è «Amore e dedizione verso gli altri». Un momento del seminario sulla Protezione civile. Nel tondino l’indimenticato Aurelio Di Termine ta alla valorizzazione delle professionalità in attività di Protezione civile». Ancora, a testimonianza di un impegno incondizionato e scrupoloso, tra gli altri, sono intervenuti: Franco Lionti (zio di Aurelio con “Una iniziativa per la vita”: proposta di controlli me- dici obbligatori); Vincenzo Tropea (Assessore Sicurezza di Zafferana); Giuseppe Chiarenza (Dipartimento regionale Protezione civile); Francesco Russo (Università Reggio Calabria); Marco Neri e Danilo Reitano (Ingv Catania); Maria Luisa Areddia (Direttore Lavori pubblici Catania); Giuseppe Nicolosi (geologo); Totino Saia (Protezione civile Caltanissetta); Gianfranco G. Arcota (Associazione nazionale alpini); Pietro Calanna (Forestale Giarre); Carmelo Rosano (Protezione civile Zafferana); Carmine Rosati (Protezione civile Catania). «Condividevamo - ha ricordato Giuseppe Leonardi, già sindaco di Zafferana - la concezione sistemica di protezione civile come strategia a livello politico, sociale e personale. Insieme abbiamo redatto il primo Piano di Protezione civile». La giornata, conclusasi con la Santa Messa per il trigesimo, ha fatto registrare anche la consegna di una targa in memoria dell’ing. Filippo Drago e la proiezione del reportage sull’Etna a cura di Giovanni Tomarchio. GRAZIA CALANNA S. M. Licodia: 500 domande per 46 posti nei cantieri di lavoro Boom di richieste per partecipare ai programmi dei quattro cantieri regionali di servizio messi a punto dall’Amministrazione comunale di Santa Maria di Licodia. I posti a disposizione, però, sono solo 46, per disoccupati e inoccupati, che in caso di finanziamento da parte della Regione percepirebbero per tre mesi un compenso di 442 euro mensili. Tuttavia, nonostante la precarietà dell’offerta e il compenso minimo, per molti licodiesi i cantieri di servizio rappresentano una speranza a cui aggrapparsi. Un dato, che ha una chiara chiave di lettura, fornendo l’ulteriore segnale del malessere che si vive a livello occupazionale. 500 domande, in un piccolo centro che conta appena 2000 mila nuclei familiari, per pochi posti a disposizione, sono, infatti, l’indicatore di un profondo disagio che spinge chi non ha un lavoro a fa- CASTIGLIONE. Rilancio dell’Alcantara tramite l’architettura Il progetto vincitore dell’annuale edizione di “Alcantara Workshop” – il laboratorio d’architettura con base a Castiglione di Sicilia promosso da Ente Parco fluviale dell’Alcantara, Istituto nazionale di Architettura e dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Catania – si intitola “MoviMenti d’acqua” ed è firmato dagli architetti Sebastiano Amore, Alvaro Fidalgo, Corrado Gioia, Federica Basile, Elena Belluomo, Angelo Di Stefano, Chiara Sapienza, Nicola Timpanaro, Giada Toscano, Michele Versaci dello studio Aca di Giarre e dello studio spagnolo TallerDE2. L’obiettivo del workshop era quello di indagare sui possibili scenari di rilancio paesaggistico ed economico della Valle dell’Alcantara attraverso la ricerca architettonica: per questo i ragazzi di Aca e TallerDE2 hanno immaginato l’installazione di spettacolari getti d’acqua lungo il percorso del fiume – secondo i progettisti «Una provocazione ecosostenibile al fine di innescare un “movimento” di turismo, di investimenti, di curiosità» - ed il recuoero sostenibile della ferrovia dismessa Alcantara-Randazzo per riconnettere reti urbane, reti fluviali e reti produttive della valle. Spiegano ancora gli architetti: «Oggi l’Alcantara non risulta facilmente accessibile, è necessario quindi un intervento unitario e per vivere il Parco in modo semplice ed ecologico». FRANCESCO VASTA SONIA DISTEFANO SANDRA MAZZAGLIA RANDAZZO Torna in paese la mummia ritrovata nel 2008 g. g.) Torna questa mattina in treno dalla Francia la mummia di infante senza capo, risalente al 1600, ritrovata nella cripta della chiesa di Santa Maria nel 2008 assieme ad altri resti di mummie. Per diversi mesi è stata esposta a Saint Jean de Cole in Dordogna in occasione del convegno internazionale di Paleopatologia (lo studio medico dei resti umani provenienti da scavi archeologici). I resti mummificati della bambina, in Francia, sono stati analizzati con l’intento di ottenere informazioni sullo stato di salute della popolazione dell’epoca e sui procedimenti di conservazione dei cadaveri. BIANCAVILLA Oggi i funerali della tragedia di Fiumefreddo a. v. r.) Si svolgeranno stamani a Biancavilla nella chiesa Sacro Cuore i funerali dei protagonsti della tragedia avvenuta nelle prime ore dell’alba di martedì scorso a Fiumefreddo, quando un uomo uccise la madre e poi si tolse la vita. Alle ore 10 saranno celebrate le onoranze di Pietro Battiati e alle 10,30 quelli della madre Angela Zappalà. BELPASSO Oggi secondo incontro sulla prevenzione m. c.) Continuano gli incontri per la campagna di prevenzione promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Fraternita della Misericordia e l’associazione di volontariato “Non solo quad”. Oggi alle 17. nella sala consiliare avrà luogo il secondo appuntamento con argomenti di grande interesse su patologie legate al diabete. LE FARMACIE DI TURNO ADRANO: Lo Cascio – piazza Mercato, 40 (fino al 9/11); ADRANO: Mandragona – Via Spampinato, 35; BELPASSO (Piano Tavola): Grasso –Via Mongibello, 7 (9/11); BELPASSO (Borrello): Aiello – Via V. Emanuele, 195 (10/11); BIANCAVILLA: Scalisi – Via V. Emanuele, 395; BRONTE: Biondi – Via Umberto, 262; CASTIGLIONE: Luppino – Via Marconi, 5; LINGUAGLOSSA: Nuciforo – Via Roma, 376; MILO: Nicosia – Via Etnea, 11; PATERNÒ: Amore – V. le Don Orione, 1 (9/11); PATERNÒ: Galluzzo – Via V. Emanuele, 160 (9/11); PATERNÒ (diurno): Condorelli – Via G. B. Nicolosi, 189 (dal 10/11); PIEDIMONTE ETNEO: Puglisi – Via V. Emanuele, 10; RANDAZZO: Catalano – Via Umberto, 63; ZAFFERANA: Raciti – Via Roma, 327. FARMACIA NOTTURNA PATERNÒ: Distefano – piazza Indipendenza, 17. Un boato: crolla il tetto di un capannone Belpasso. Paura in una lavanderia industriale dismessa a Piano Tavola: la copertura era in eternit BIANCAVILLA E’ arrivata la conferma dell’inserimento nel Piano regionale per le aree a rischio Dopo la notizia annunciata dal sindaco in Consiglio, arriva la conferma ufficiale: anche Biancavilla, a causa dell’emergenza legata all’inquinamento da minerale di fluoroedenite (simile all’amianto), è stata inserita nel piano straordinario regionale per le aree a rischio ambientale. «L’assessorato alla Salute ha stanziato 3 milioni di euro del fondo sanitario nazionale», come specifica il capogruppo del Pdl all’Ars, il biancavillese Nino D’Asero, che da anni segue l’iter. «Un passo – afferma – che servirà a sviluppare un adeguato progetto per continuare a monitorare la problematica e che lascia ben sperare nell’inserimento definitivo del comune tra le aree ad elevato rischio ambientale della Sicilia, come Priolo, Gela e Milazzo. Un iter, quest’ultimo avviato da tempo, ma che ha subito un rallentamento a causa del trasferimento del funzionario Antonino Cuspilici». Biancavilla, in un primo momento era stata esclusa dal piano. VITTORIO FIORENZA BELPASSO. L’importanza della legalità alla Giovanni Paolo II Dalla Costituzione italiana alla conoscenza delle forze dell’ordine del territorio, alla comprensione dell’importanza del pagamento delle tasse e della denuncia di ciò che è illegale. Queste le prime ampie tematiche proposte ad una sessantina di ragazzi delle quinte elementari e della scuola media del Comprensivo “Giovanni Paolo II” di Piano Tavola. Da qui ha avuto avvio il percorso di lezioni sulla legalità, denominato “Un’ora per la legalità”, organizzato dall’associazione antiracket Libera impresa. Alla prima lezione che rientra in un ciclo di quattro appuntamenti per istituto scolastico – l’iniziativa toccherà anche alcune scuole di Paternò, Adrano, Aci Catena e Catania - ha partecipato il magistrato della Procura di Catania, dott. Marisa Acagnino e alcuni soci di Libera impresa, Franz Cannizzo, Riccardo Frisenna e Grazia Sinatra. «Abbiamo iniziato a parlare delle regole – ha spiegato il presidente di Libera impresa, Rosario Cunsolo - quindi di legalità, della costituzione italiana». Con i militari della Tenenza della Gdf di Paternò i ragazzi hanno compreso quanto sia importante anche il semplice gesto di richiedere sempre lo scontrino, perché il pagamento delle tasse servirà a coprire i fabbisogni dei cittadini con i servizi; mentre con i carabinieri della Stazione di Belpasso si è parlato dell’importanza della denuncia, diritto-dovere dei cittadini, e del dialogo con le forze dell’ordine. A rappresentare le istituzioni civili, accanto alla preside Angela Rampulla, l’assessore all’Istruzione Barbara Laudani e il vicesindaco, Giuseppe Zitelli. re di tutto, pur di recuperare un seppur minimo reddito. Adesso i candidati dovranno attendere la graduatoria. A parità di situazione reddituale, verrà favorito chi ha il maggior carico familiare e in caso di ulteriore parità avranno la precedenza le famiglie con a carico figli minori o figli con handicap in situazione di gravità. I 4 progetti presentati dall’Ente riguardano: la manutenzione stradale; la manutenzione e la vigilanza del verde pubblico; la pulizia dei loculi comunali; l’accompagnamento e il supporto per i soggetti disabili al fine della fruizione del centro ricreativo comunale. «Aspettiamo il finanziamento della Regione per poter dare una piccola boccata d’ossigeno – ha commentato il sindaco, Salvatore Mastroianni - a chi si trova in difficoltà». in breve Un forte boato intorno alle 14 di ieri nella frazione di Piano Tavola, a cui ha fatto seguito un grande polverone, ha destato l’attenzione di qualche operaio delle vicine aziende. Nella Seconda strada della zona industriale di Belpasso, infatti, nel sito abbandonato di una ex lavanderia industriale è crollata parte della copertura, il cui materiale, per i vigili del fuoco, sarebbe eternit. L’allarme è stato lanciato da un dipendente di un’azienda vicina. Nell’immediato si è temuto che sotto quel materiale crollato a terra potesse esserci qualcuno. Lo stabilimento della ex lavanderia è ormai da tempo completamente deserto, ridotto allo scheletro della struttura con le pareti prive anche degli infissi, e all’interno completamente smantellato. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del Distaccamento di Paternò che hanno subito avviato le ricerche. L’intervento è durato all’incirca due ore, nel corso delle quali, è stata anche utilizzata una termocamera per arrivare dove non si poteva arrivare manualmente. Fortunatamente sotto le lastre di materiale crollato dal soffitto – si parla di un’area di circa 50 metri quadrati – non è stato trovato nessuno. La preoccupazione si è quindi spostata alla natura delle lastre crollate perché ormai in rovina. Secondo quanto hanno fatto presente i vigili del fuoco, lo stesso materiale si trova anche nella copertura della maggior parte degli stabilimenti della zona industriale belpassese. Per la rimozione delle lastre del presunto eternit è stata fatta opportuna richiesta all’Arpa per attivare la procedura prevista per la rimozione delle lastre e fibre di amianto, le cui polveri sono altamente nocive. Inseguito a quanto accaduto e a quanto rinvenuto nel sito industriale dell’ex lavanderia industriale ieri sono anche intervenuti i carabinieri della Stazione di Belpasso. S. D. ADRANO PIEDIMONTE ETNEO Forestali in assemblea «Più giornate lavorative» Consulta giovanile: polemiche Chieste dimissioni assessore Fanno sentire ancora la loro voce gli operai forestali antincendio di Adrano tagliati fuori dalle giornate lavorative. Questa volta si sono autoconvocati nella sede della Camera del lavoro di Adrano, assieme alla delegazione proveniente da Caltagirone, guidata da Totò Frazzetta, e quella da Nicolosi da Alfio Sambataro. Si tratta del cosiddetti 101unisti che chiedono l’allungamento delle giornate lavorative, il pagamento degli stipendi arretrati e garanzie per il loro futuro. «Purtroppo dobbiamo constatare che si fanno solo passi indietro – dice un operaio - prima ci facevano lavorare per 151 giornate anche se non garantite, oggi non solo non ci fanno andare oltre le 101 giornate ma ci hanno tolto anche altri diritti, come quelli legati all’altitudine Culmina nella richiesta di dimissioni dell’assessore alle Politiche giovanili Giovanni Romeo il deciso intervento del capogruppo di minoranza Fina Catanzaro che, durante la seduta consiliare di giovedì, ha denunciato «irregolarità e poca trasparenza» nelle fasi di istruttoria delle elezioni per la Consulta giovanile di Piedimonte, indette per domani, 10 novembre, e che chiameranno al voto circa 800 residenti dai 16 ai 32 anni. «Da regolamento, l’ufficio elettorale è responsabile di questa procedura, ma i documenti propedeutici sono stati consegnati ai funzionari dall’assessore Romeo brevi manu dopo che tutto era concluso», attacca Catanzaro che poi tira le somme: «La trasparenza era la bandiera di questa Giunta, in realtà tutto si fa in famiglia e e al chilometraggio e altri tagli, per non parlare degli stipendi non ancora incassati. Ci sono molti impieghi dove possono tenerci occupati ma non lo fanno». C’è rabbia per i 50 forestali i quali chiedono anche l’immediato riordino della graduatoria ma anche capire il differente trattamento dei lavoratori 151unisti tra province diverse. Gli operai forestali si dicono pronti a mettere in atto una nuova stagione di proteste anche con presìdi a Palermo davanti l’Ars. «Ma siamo disponibili anche a presentare denunce - aggiunge un altro lavoratore – perché ormai vogliano andare sino in fondo affinché si faccia chiarezza sulla questione delle giornate lavorative del forestali in Sicilia». SALVO SIDOTI secondo convenienza, hanno politicizzato anche i giovani». Bocche cucite nella maggioranza, è lo stesso sindaco Ignazio Puglisi a replicare: «Gli atti sono a disposizione di tutti, nessuno è stato danneggiato, la grande partecipazione dei giovani alle elezioni della Consulta ci dà ragione». In precedenza il Consiglio aveva approvato con i soli voti della minoranza un atto di indirizzo sulla vicenda dei pendolari Fce: «Chiediamo alla Giunta di lottare per ottenere un congruo numero di posti tra bus e littorina Fce». Sul tema, il sindaco Puglisi ha comunicato che gli studenti di istituti non serviti dalla ferrovia avranno l’abbonamento gratuito ai bus, per gli altri sarà gratuito quello ferroviario. F. V.