I trattati di pace
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I trattati di pace
I trattati di pace La Conferenza di pace di Parigi Nel gennaio del 1919 si riunisce a Parigi la conferenza di pace, alla quale partecipano solo i rappresentanti delle nazioni vincitrici. I Paesi vinti non vengono ascoltati. Il presidente USA Wilson propone i “Quattordici punti”, una serie di principi che dovrebbero ispirare i trattati di pace. Tra i più importanti: - diritto dei popoli all'indipendenza ed all'autodeterminazione; - rispetto dei confini naturali degli Stati - istituzione di un'associazione generale di tutte le nazioni, che dovrebbe far rispettare i diritti di tutti gli Stati; riduzione degli armamenti; - abolizione di barriere doganali e libertà di commercio; - fine della diplomazia segreta. La devastazione e l'impoverimento provocato dalla guerra, inducono le nazioni vincitrici a cercare un forte risarcimento nelle nazioni sconfitte. Di conseguenza non vengono tenuti in considerazione i punti di Wilson. Viene chiamato Trattato di Versailles, perchè firmato nel palazzo di Versailles, il 28 giugno 1915. I trattati di pace L'Italia è insoddisfatta, perché non vengono riconosciute tutte le L'Italia ottiene Trentino, Alto Adige, Venezia Giulia, terre promesse all'inizio della guerra. D'Annunzio parla di Trieste, Istria, ma non la città istriana di Fiume, né la “Vittoria mutilata”. Dalmazia. La delegazione italiano, delusa, abbandona la Conferenza in segno di protesta. I nazionalisti italiani protestarono per questo trattamento. Gabriele D'Annunzio non accetta la decisione e compie un'azione dimostrativa occupando militarmente la città di Fiume (settembre 1919), poi liberata dallo stesso esercito italiano. Nel 1924 l'Italia ottiene l'annessione di Fiume, ma deve rinunciare alla Dalmazia.