Il fumo della sigaretta inquina venti volte più di un`auto

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Il fumo della sigaretta inquina venti volte più di un`auto
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MI
Cronaca di Milano
Martedì 1 Giugno 2010 Corriere della Sera
Prevenzione Il Comune lancia cinque centri anti-tabacco nelle farmacie
Accordo tra Politecnico, Scuola di design e Volkswagen
«Il fumo della sigaretta inquina
venti volte più di un’auto»
Dati choc dell’Istituto tumori. «Donne e giovani più a rischio»
Se privi di filtro
Ecopass in centro
Da oggi pagano
i diesel Euro 4
Scaduta l’ultima deroga. Da
oggi i diesel Euro 4 senza
filtro antiparticolato (Fap)
pagano per accedere alla
zona delimitata dalla
Cerchia dei Bastioni. La
deroga, che ha avuto più
proroghe dal gennaio 2008,
da quando è entrato in
vigore il pedaggio Ecopass,
non sarà prorogata. Per i
residenti all’interno della
Ztl e gli equiparati è in
vendita un abbonamento
agevolato del valore di 73
euro, che si può acquistare
presso gli Atm point di
Duomo e di Cadorna,
alcune rivendite
autorizzate, gli sportelli
bancari Banca Intesa e
tramite Internet. Infine,
chiamando il numero
verde 800.437.437. Mentre
il tagliando giornaliero
costerà 5 euro. I non
residenti, invece, potranno
acquistare un «Ecopass
ingresso multiplo» del
valore di 20, 50 e 100 euro.
Fumare in auto equivale a
produrre polveri sottili (Pm
2,5) in concentrazioni trenta
volte superiore ai limiti di legge. Non basta, perché quel cilindrino lungo appena sei centimetri e pieno di tabacco inquina venti
volte più di una
Bmw. Vedere per
credere. La prova
del nove i ricercatori dell’Istituto dei tumori, coordinati da
Roberto Boffi, responsabile della task force anti-fumo di via Venezian, l’hanno fatta davanti a trecento studenti delle scuole superiori,
riuniti nell’aula magna. A fare
da cavie, fumare una sigaretta
chiusi dentro ad una cabina sigillata e poi su una Bmw, i conduttori de «Le Iene». I risultati
proiettati sul maxischermo.
Mentre all’Istituto i medici
si confrontavano con i giovani, riflettendo «sui nuovi trucchi e sulle strategie sofisticate
delle multinazionali del tabacco» per conquistare nuovo
pubblico (femminile soprattutto, facile preda di messaggi del
tipo: fuma e non ingrassi), a
Palazzo Marino è stata presentata la campagna antitabacco
«Spegni il fumo, accendi la vita». Con una maxi sigaretta di
due metri in piazza Scala, il presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri e l’asses-
La scheda
Fumatori
Un milanese
su tre fuma o
ha fumato.
Nell’ultimo
anno più di
un terzo di
tabagisti ha
tentato di
smettere
Identikit
Maschio,
giovane,
poco istruito:
è l’identikit
del fumatore
milanese,
secondo una
ricerca della
Asl di Milano
Donne
Del 31% la
percentuale
delle
fumatrici
sore regionale allo Sport, Monica Rizzi, la quale ha rinnovato
la speranza di una legge che
vieti di fumare in auto. Da una
ricerca pubblicata su «Epidemiologia & Prevenzione» emerge che «l’effetto inquinante di
una sigaretta fumata all’interno dell’abitacolo persiste anche se il climatizzatore è acceso», ha chiarito Boffi. Fumano
in auto sei tabagisti su dieci ed
è esposto al fumo l’1 per cento
dei bimbi passeggeri.
Milano spinge sull’acceleratore della lotta al fumo: smettere di fumare è una sfida difficile, i tre quarti di chi decide di
smettere riaccende una sigaretta entro pochi mesi. «Per questo, attraverso una rete di farmacie — conclude Boffi — entro settembre saranno attivati
5 centri anti-fumo, in collaborazione con il nostro Istituto e
con psicologi. Il tabagismo è
una patologia recidivante. L’ex
fumatore non deve essere lasciato solo nel percorso. Siamo
stufi di vedere gente che si ammala di fumo. E ormai, oggi, il
tumore del polmone non è più
uno dei big killer. Invece, è il
big killer. Ha distaccato tutti
gli altri tumori per incidenza.
E non per buona prognosi.
Questo, per colpa delle donne
che fumano più di prima». Le
giovanissime persino più dei
loro coetanei.
Duecento distributori per i veicoli elettrici
In mostra nel cortile di Palazzo
Marino il prototipo di taxi a
trazione pulita. Griffato
Volkswagen (che entro il 2013
inizierà la produzione di serie),
colore verde e nero, sembra
uscito da un fumetto. Il gruppo
tedesco, infatti, ha scelto Milano
come laboratorio
privilegiato per lo sviluppo della
mobilità del futuro ieri è stato
siglato l’accordo «Milano
Mobility», tra il
Politecnico di Milano e la Scuola
Politecnica di Design
della metropoli lombarda con
Volkswagen Group Design, la
divisione della casa tedesca
guidata da Walter de Silva.
Fulcro della partnership lo
studio di progetti sulla
mobilità sostenibile di domani,
simboleggiati proprio dalla
concept car elettrica Milano Taxi.
«Oggi segniamo un’altra tappa
importante nel percorso della
lotta allo smog a favore della
mobilità sostenibile — ha detto
il sindaco, Letizia Moratti —.
Penso al progetto pilota di
mobilità elettrica del Comune,
realizzato in partnership con
A2A e il Comune di Brescia, che
sta prendendo il via. Un progetto
che farà di Milano, dove saranno
attivati entro la fine dell’anno,
duecento punti di ricarica
elettrica, 64 su suolo pubblico e
136 su suolo privato, il punto di
riferimento per l’e-mobility in
Italia». I punti di ricarica saranno
installati nei box, nei parcheggi
aziendali e condominiali. I
veicoli elettrici stanno uscendo
dalla fase sperimentale. Il loro
basso impatto ambientale —
non ci sono emissioni di polveri
e inquinanti — li rende i mezzi
del futuro nelle grandi
metropoli. «La sinergia tra tutte
le forze creative, dal design al
commercio, riuscirà a realizzare
la rivoluzione elettrica».
P. D’A.
Paola D’Amico
Università Bicocca Pronti postazioni fisse e laboratori mobili
Arrivano i sensori anti-rumore
«Lotta al traffico e alla movida»
Cattura decibel, con sensori, sonde e fonometri collegati ad un palo telescopico che
può elevarsi fino a 30 metri.
Dopo le polveri sottili, gli
esperti dell’università Bicocca
aggrediscono il rumore.
Il laboratorio mobile sarà
in funzione da giovedì, alla
Fiera, in concomitanza con il
Festival dell’Ambiente. I dati
rilevati saranno trasmessi su
un megaschermo nello stand
in Fiera e, simultaneamente,
inviati al laboratorio del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio
(Disat). La guerra ai decibel
parte da qui. Gli esperti della
Bicocca, infatti, finito il Festival, misureranno il rumore
della città, attraverso 3 postazioni fisse collocate su importanti strade di penetrazione
urbana (viale Monza, Melchiorre Gioia, Circonvallazione), altre 3 semi-permanenti
e la centralina mobile.
Le postazioni fisse puntano
a monitorare il rumore da traffico veicolare. Quelle mobili,
invece, a verificare la compatibilità delle classi acustiche definite dal piano di Azzonamento acustico cittadino. Il monitoraggio durerà un anno.
«Perché il dato relativo ai decibel di rumore da traffico sia
attendibile occorre arrivare a
una media calcolata sui rilievi
di una intera settimana», spiega Giovanni Zambon, responsabile del Laboratorio di Acustica del Disat. Per legge i rile-
Controlli Il laboratorio mobile
vamenti acustici vanno fatti
ad un’altezza di 4 metri. Ma la
Bicocca ha in corso studi con
rilievi fino a 30 metri.
La rumorosità da traffico,
in città, supera spesso i limiti
tollerabili, raggiunge la soglia
dei 75 decibel, cinque in più
del massimo consentito nelle
aree industriali. Rilievi, oltre
che sul traffico, saranno fatti
anche sul rumore «antropico»: l’effetto movida, per intenderci, di corso Garibaldi o
dei Navigli. Di sera, i decibel
prodotti da chi vive la notte
superano di gran lunga quelli
da traffico. E dal piano di classificazione acustica del Comune sono già emerse criticità:
ospedali e scuole, siti sensibili, inseriti dalla Zonizzazione
in classe Uno, ovvero quella
in cui non si dovrebbero superare i 40 decibel di giorno e i
50 di notte.
P. D’A.
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Bando della Fondazione Amiotti
Integrazione degli stranieri, concorso per maestri
Integrazione degli alunni stranieri nella
scuola pubblica: serve il prezioso contributo
di maestri e maestre elementari, la loro
esperienza sul campo. È dedicato a loro il
terzo bando della Fondazione Enrica Amiotti
(maestra scomparsa nel ’61): ci sono tre
premi per un totale di 15 mila euro, «per
progetti educativi che rappresentino
pratiche di eccellenza didattica per
l’inserimento degli alunni stranieri». Il
primo bando è sui kit di accoglienza, con
materiale multilingue e iniziative di
inserimento nella scuola primaria e nel
tessuto sociale italiano, per gli alunni e per i
loro genitori. Il secondo si riferisce ad
esperienze che tutelino gli alunni, italiani e
stranieri, nelle scuole con una forte presenza
di stranieri, anche per contenere la fuga
dalla scuola pubblica a quella privata. Il
terzo bando è sull’uguaglianza dei diritti
delle donne e delle bambine, contro la
violenza tra le mura domestiche e la
discriminazione sessuale (compresa la
pratica dell’infibulazione). I materiali
dovranno essere inviati sul sito
www.fondazioneamiotti.org, dal 21 giugno.