Numero 48 Anno XII Novembre 2004

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Numero 48 Anno XII Novembre 2004
Numero 48
Anno XII Novembre 2004
Sara 3a
Giorgio Agazzi 1I
Francesca Mora 1M
Valentina Signorelli 2A
Beatrice Azzola 3A
Giulia Coppola 3A
Chiara Gianati 3A
Giulia Mazzucconi 3A
Cinzia Rota 3A
Sara Scalvini 3A
Giulia Zambelli 3A
Claudio Burini 4G
Gianni Togni 4G
Alessandra Canella 5D
Fabio Ciarlante 5D
Riccardo Pellicini 5D
Felix
Lukantropo
Rainman
Vix
Nuove riflessioni ludiche mi inducono nuovamente a pensare, con l’occhio obbiettivo (di chi si è
appena operato) dell’universitario figo pavese, quanto la “gloriosa” preparazione Mascheroniana
non fornisca le basi necessarie, la necessaria prontezza d’intelletto per battere i più ignoranti, ma
più astuti studenti del celebre Centro Scolastico conosciuto anche secondo il simpatico appellativo
di “Lunapark”.
Col senno di poi hanno ragione i ragionieri di S. Angelo: è tempo più ben speso quello impiegato
nella sottile arte dell’immaranzirsi che quello a studiare al liceo.
Niente, volevo fare un editoriale impegnato ma mi mancano le forze, sono in degenza posttraumatico-operatoria, quindi lascio qua delle righe bianche (non di bamba) affinché ognuno
possa scriversi il proprio editoriale.
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Sono uno sportivo appassionato, e come tutti i bravi sportivi ho seguito con interesse e grande partecipazione le Olimpiadi di Atene, dal primo all’ultimo giorno. Seppur “tifando” per gli azzurri nelle varie gare, mi
sono ritrovato inaspettatamente a guardare anche quelle prove senza nessun italiano, magari sport sconosciuti
o spesso considerati noiosi, solo per il gusto di
vedere una sana competizione tra atleti. Atleti di
paesi magari lontanissimi, che sembrano invece
vecchi amici che si rivedono dopo tanto tempo, e
che non pensano al colore dell’altro o ai rancori
che esistono tra i loro stati. Mi sono emozionato
a vedere un ebreo congratularsi con un etiope
dopo la vittoria nella corsa; mi sono quasi commosso davanti alle lacrime di Chechi che vince
una medaglia, meritatissima senz’altro, con 34
anni e un’operazione delicatissima alle spalle; mi
è piaciuta la foto di gruppo di italiani e iracheni
prima della partita di calcio: insomma, sono stato contagiato da quello che tanti chiamano “spirito olimpico”, e che fa vedere grandi prodezze
anche nelle piccole cose. Quello spirito che ti
fa capire l’inutilità delle guerre, del male, del
terrore e del dolore. Sentimenti, gli ultimi, che
sembrano dimenticati nel villaggio olimpico, un
piccolo mondo composto da persone di tutti i
paesi, che dimostravano di poter vivere nella
pace, nella serenità, nel rispetto verso gli altri. E
qualcuno voleva addirittura reintrodurre l’antica regola del divieto di guerre durante i giochi…forse era chiedere troppo, ma era già bello così. Già, era. Purtroppo è durato poco, troppo poco per credere veramente che i
giochi ci avessero cambiati. Hanno solo reso il contrasto più duro, più crudele. I giornali ci hanno riportato subito alla macabra realtà: quasi 400 vittime nella scuola dell’Ossezia, per lo più bambini. Quegli stessi bambini
che forse avevano seguito le Olimpiadi, avevano tifato per i loro “eroi”, avevano creduto a questa sorta di magia, ed invece adesso non ci sono più. Anche loro come i più forti atleti greci, il cui unico scopo era quello di
vincere per essere ricordati, verranno sì ricordati per molti e molti anni, ma per motivi ben diversi. Vittime del
terrorismo, un terrorismo cieco, spietato e inarrestabile, che mira solo a creare terrore, e per fare ciò è pronto
ad usare tutte le sue carte: mettere addirittura contro i bambini delle madri, le famose donne kamikaze, pronte
a sacrificarsi per seguire il marito, il fratello, il padre nella loro missione. Penso ci
voglia veramente una crudeltà sovraumana nel compiere queste missioni, anche in
nome dell’indipendenza del proprio paese. Ho ancora negli occhi le immagini dell’11
settembre che per destino o per freddo calcolo, cadrà proprio in quei giorni; le immagini si sovrappongono: vedo gente che piange, madri disperate, bambini intrisi di
sangue che guardano con gli occhi pieni di lacrime i parenti, palazzi che crollano, e
dolore, solo dolore. Speriamo finisca prima o poi (spero il prima possibile) questa
serie di atti tragici, che si fa sempre più lunga e insopportabile, nella speranza di un
futuro nel quale si viva perennemente nel tanto amato e sospirato “spirito olimpico”.
Carlo Personeni III A
Gli italiani sono per antonomasia un popolo di sportivi. Basti pensare che già agli antichi Romani
piaceva godersi ogni tanto assieme alla propria famiglia un pomeriggio come spettatori di eventi
sportivi. In uno stadio, per tifare qualche lottatore che si esibiva al centro dell’arena. Non è
molto diverso da oggi. I discendenti dei vari Marcus amano destinare il pomeriggio domenicale
alla visione delle moderne lotte che si disputano sul campo di sempre più evoluti colossei.
Proprio come fece l’imperatore Commodo anche io ho incontrato uno dei gladiatori in questione.
Quando oggi parliamo di calciatore denotiamo genericamente il tipico personaggio dall’aspetto
un po’ grottesco che a
malapena spiaccica due
parole consecutive di
italiano, magari legate
da una congiunzione, che
amano condurre una bella
vita tra i piaceri i delle
feste mondane, in un
oceano di denaro, e tra le
grazie di una soubrette.
Niente a che fare da
chi ho avuto il piacere di
incontrare io.
Lui è Nicholas Caglioni,
classe 1983, precedenti
nell’Aglianese,
attualmente impiegato tra
le file dell’Atalanta come
terzo portiere, dopo Taibi
e Calderoni, in attesa di
un debutto ufficiale in
serie A.
Avevo già avuto modo di conoscerlo qualche tempo fa quando mi aveva dato l’opportunità di
assistere ad Atalanta-Inter giust’appunto in tribuna d’onore, rendendomi per un istante la
persona più felice del mondo, nonostante la valanga di compiti di matematica.
Sorriso velatamente timido, capelli neri drizzati su una cresta e come tutti i portieri alto,
molto alto.
Ha accettato così di rispondere a qualche domanda riguardo lo sport che
ha contagiato tutto il mondo e in particolare l’Italia.
Quali vantaggi e quali svantaggi comporta militare in serie A?
- In questo momento non vedo molti svantaggi. Il calcio ti dà tutto sia
sotto l’aspetto professionale che economico.- dice cercando di camuffare
una risata di compiacimento.
Come mai il calcio di oggi è in crisi?
- Troppi giocatori che guadagnano troppi soldi, quando il denaro non è
tutto, almeno dal mio punto di vista.
Tu ricopri il ruolo di portiere. L’Italia è in testa alla classifica mondiale per avere sfornato i
migliori estremi difensori in circolazione. Basti pensare a giocatori come Toldo, Buffon, Peruzzi,
Amelia e Cudicini. Qual è il segreto della scuola italiana dei grandi portieri?
- I preparatori italiani sono i migliori. Impartiscono un tipo di preparazione che è sempre un
gradino più in alto rispetto a quella di altri colleghi stranieri.
Chi sono attualmente i tre migliori portieri del mondo?
- Buffon, Frey e…- mi getta una rapida occhiata -…Toldo- per una volta mi ha accontentata!
Con quale concentrazione si affronta un rigore e qual è il segreto per pararli?
- Assoluta concentrazione. Lo si affronta con la massima freddezza, bisogna stare fermi fino
all’ultimo e vedere dove l’attaccante tira…ma qualche volta può anche andarti male.
Ne tireresti mai uno?
Certo. Da piccolo li tiravo e anche nel settore giovanile.
Anche durante una finale di champions?
- No, in quell’occasione no. Troppa responsabilità. Lascio l’onore ai compagni attaccanti.
… e la maglia azzurra?
- La maglia azzurra…- conclude la sua frase con un sospiro e una particolare luce negli occhi che
non lascia spazio a ulteriori spiegazioni.
Lev Jashin è stato l’unico portiere ad aver vinto nel 1963 il pallone d’oro: pensi che ci sia
qualche numero uno adesso in grado di conquistare questo premio…
-Si Buffon
… anche dovendo competere con colleghi attaccanti del calibro di Adriano, Shevchenko, Totti,
Henry?
Per me sì, il Pallone d’oro a Buffon ci può stare.
Hai ma avuto rimpianti sulla tua scelta?
- No, nessuno: ho sempre sognato questo lavoro sin da quando ero bambino. Mi sono impegnato
al massimo per arrivare sin qui. Quindi assolutamente nessun rimorso.
Com’ è allenarsi a fianco di un grandissimo giocatore nonché bandiera assoluta del milan quale
Demetrio Albertini?
- fantastico direi. Poi lui è una persona molto normale, piacevole e simpatica.
Di chi era il poster che avevi appeso in camera da piccolo?
Avevo la foto della squadra della juve, ora quello di Buffon.
Come ti vedi da qui a 10 anni?
(ride) non ne ho idea, comunque spero bene.
Come mai in Italia esiste il binomio calciatore = ignorante?
- non tutti i giocatori sono ignoranti- mi risponde con una punta di falsa modestia – quelli
non ignoranti si contraddistinguono non solo dal modo di parlare ma anche da come si
comportano in e soprattutto fuori dal campo.
Questa è una domanda molto richiesta dal pubblico mascheroniano, anche se non ne vedo il
motivo comunque… quanti tacchetti usi sotto le scarpe?
- in allenamento 13 in partita di solito i portieri 6.
Un consiglio a chi legge quest’intervista?
- Impegnarsi sempre al massimo per raggiungere il proprio obiettivo e provare a buttarsi in
tutte le occasioni che si presentano favorevoli al caso.Lo ringrazio e dopo quest’esperienza penso che in fondo il nostro
calcio può ancora guarire dalla sete di fama di cui è affetta gran
parte dei nostri giocatori, finchè esistono persone così, capaci
di diventare campioni inseguendo un sogno senza bisogno di un
reality show, ma contando solo sulle proprie forze costruendo la
strada che porta al proprio obiettivo giorno per giorno, e sapendo
mettersi a disposizione di un giornale scolastico senza chiedere
nulla in cambio, davanti solo ad un succo di frutta.
Valentina Signorelli IIA
Quest’estate io e altri 13 miei amici e compagni di scuola siamo partiti alla volta di un’esperienza che ricorderemo per tutta
la vita: sto parlando del corso di alpinismo tenutosi sulle Dolomiti nel Luglio di quest’anno, organizzato dal professor Verzeri
in collaborazione con la Scuola Scialpinismo Val Seriana e col
C.A.I, che hanno coperto parte delle spese. Questa settimana
passata in montagna ci ha permesso non solo di migliorarci
dal punto di vista tecnico, ma anche di affinare il nostro rapporto con la montagna e di rendere più forte il legame di amicizia che c’è fra noi.
Organizzati in cordate di tre, due allievi seguiti da un istruttore, partivamo ogni mattina verso le 8.30-0.00 per arrivare
sulle vie delle Dolomiti, regno dell’alpinismo classico, e una
volta lì iniziava la salita: l’istruttore saliva per primi, e noi lo
seguivamo dopo averlo assicurato fino alla sosta. Nonostante
il clima non proprio mite ( non sono poche le volte che abbiamo arrampicato sotto la neve) e alcuni imprevisti (alpini in allenamento, alpinisti tedeschi e guide alpine non molto cordiali,
sassaiole sulle mani a causa di una roccia non sempre sanissima), siamo sempre riusciti ad arrivare alla vetta indenni, anche se devo ammettere, visto che non sono un alpinista molto
esperto, di aver avuto una fifa blu molte volte, sebbene i reali pericoli fossero pochi. Ma poi, quando arrivavo
in cima e mi giravo vedendo la strada che avevo fatto, freddo, dolore e paura di colpo svanivano, lasciando
posto ad una stupenda sensazione di appagamento: ero riuscito ad arrivare molto in alto, nel senso più letterale del termine, con le mie sole forze e con il sostegno di alcuni fra i miei migliori amici, ritrovando in loro
sempre conforto e fiducia in me stesso, anche in condizioni critiche. Mi sono sentiti davvero realizzato, sono
riusciti a trovare qualcosa che per quanto fosse difficile mi spronava a migliorarmi, vedendo ogni ostacolo
come una sfida eccitante, e non come qualcosa che mi impedisce di proseguire, insormontabile. Per la prima
volta nella mia vita ho sentito di aver fatto qualcosa di grandioso: ed è una sensazione che non dimenticherò
mai.
Roberto Natali 2F
Quest’estate ho vissuto un esperienza fantastica grazie al “Corso di Alpinismo Mascheroni 2004” che mi ha
aiutato nello sviluppare maggiori capacità tecniche relative all’alpinismo e numerose relazioni con i compagni.
Oltre al miglioramento del nostro gesto atletico e della nostra abilità nel condurre una cordata, il corso mirava
allo sviluppo di una forte coscienza ambientale necessaria nella relazione con la montagna e alla nascita di un
senso ecologico da vivere anche nel quotidiano.
Il 2004 è l’anno dell’insegnamento tramite lo sport: le lezioni interdisciplinari seguite durante il corso ci
hanno insegnato che l’apprendimento non avviene solamente tramite il canale
scolastico ma anche, e soprattutto, con le attività che maggiormente ci divertono
e con lo scambio di esperienze con gli amici che condividono le nostre passioni.
Personalmente questa magnifica vacanza ha riconfermato in me l’amore per la
natura incontaminata e per lo sport in montagna; inoltre durante il viaggio ho
sviluppato diverse amicizie che mi hanno aiutato notevolmente sia nelle difficoltà
dello sport, sia negli sconforti quotidiani. So che non dimenticherò mai queste
persone e nemmeno la grande opportunità che il prof. Verzieri e tutti gli istruttori
mi hanno fornito con questo corso; ringrazio tutti con grandissimo affetto.
Mauro 4^L
Ecco qui quello che alcuni gentilissimi studenti di 5^D hanno commentato alla
domanda:
“Allora, come è andata in Romania? Cosa consigli alle prossime classi: gita o
interscambio con un altro paese???”
“Per me l’interscambio è stata un’esperienza stupenda; confrontarsi con una nuova
cultura è già di per sé incredibile, ma trovarcisi dentro in prima persona e vivere
secondo le sue abitudini è qualcosa di più; è un’esperienza che tutti dovrebbero avere
la possibilità di fare”- Vale
“L’interscambio è una esperienza che mi sento di consigliare alle nuove quinte perché
unisce al divertimento di una gita una grande opportunità di crescita. Sia l’ospitare
un coetaneo che inserirsi nel suo contesto di vita abituale mi ha inevitabilmente
arricchito. Nello scegliere tra la gita e l’interscambio tenete conto che difficilmente
nella vita vi potrà capitare una così grande occasione, quindi coglietela al volo.
Oltretutto, nel nostro caso, abbiamo trovato ragazze e ragazzi simpaticissimi…”
– Ciarly
“L’interscambio è stata un’esperienza importante e indimenticabile che consiglierei a tutti perché oltre ad essere una
gita è un’esperienza di vita che ti porta a conoscere nuovi paesi, nuove culture e nuovi modi di pensare”—Linda
“All’inizio ero molto titubante all’idea di aver scelto l’interscambio al posto della gita: ma ora se tornassi indietro
sceglierei ancora una volta questa esperienza e consiglio alle altre classi di non fare la solita gita. Grazie
all’interscambio ho avuto l’opportunità di entrare a contatto con una cultura diversa dalla mia e ho avuto modo di
incontrare nuove persone (fortunatamente davvero meravigliose) con cui confrontarmi e cercare di migliorare il mio
inglese! Con l’interscambio quindi abbiamo “come gruppo classe” affrontato un’ esperienza unica, sia dal punto di vista
del divertimento sia dal punto di vista culturale.” – Michy
“Poche parole bastano per descrivere questa incredibile esperienza. Non è stato solo interessante e divertente ma anche
emozionante perché si è trattato di vivere per 5 giorni in un’altra realtà, in una famiglia sconosciuta che mi ha stupito
per la sua ospitalità e disponibilità. La consiglio perché è unica e insostituibile.” – Sere
“Vivendo in famiglia hai l’opportunità di capire cosa significhi vivere realmente in un paese e ti rendi conto dei
parametri diversi che applicano alle situazioni di ogni giorno…e poi daI…conosci gente di un altro paese.” – Fabio
“L’esperienza dell’ interscambio è difficile da descrivere…è molto meglio viverla! E’ un consiglio verso coloro che
quest’anno si trovano davanti alla scelta tra interscambio e gita: non crediate banalmente che solo la gita comporti
divertimento! Vi assicuro che scoprire nuovi posti e usanze è un’ esperienza davvero appagante, molto di più del solito
viaggio nelle nostre città. L’esperienza dell’interscambio, infine, ti permette di interagire con il nuovo ambiente e le
nuove persone, durante la classica gita, non fareste altro che apprendere dati e nozioni
passivamente. Quindi: andate in interscambio!!!” – Ele
“Svegliarsi in una città mai vista, al suono di altri rumori e di voci estranee ma dolci e
famigliari, al profumo di nuovi odori, circondato da una famiglia che vive in un’ esistenza
lontana mille miglia dalla tua con tradizioni completamente diverse ma più che disposta
a volerti bene come se ne fossi già parte da molto tempo. Cosa dire dell’interscambio? E’
stata un’ esperienza irripetibile e stupenda, una full-immersion in un’ altra città con le sue
tradizioni e valori…che malinconia…provatelo!” – Ary
Ale 5^d
’interscambio è una gran bella
iniziativa, non c’è dubbio. Credo di
ripetere solo quello che altri prima
di me hanno scritto su questo ormai
venerabile giornale degli studenti!
Immaginate (parlo per quelli che non
hanno idea di cosa sia) di passare
una settimana in un paese straniero,
ospitati da una famiglia in cui spesso
solo il/la figlio/a parla inglese,
magari a qualche chilometro di
distanza da un’altra persona che
parla la vostra stessa lingua!
Per molti questa può sembrare una
situazione drammatica, ma vi posso
assicurare che già dal secondo
giorno si comincia a prenderci gusto…
La situazione che ho descritto
qualche riga sopra è quella in cui
io e una parte dei miei compagni di classe (l’ormai mitica 5F) ci siamo trovati a fine settembre in Ungheria, e vi
assicuro che non per tutti è stata un’esperienza così piacevole! Beh, non è il mio caso. Credo che per uno studente
inserito in una scuola già da qualche anno, che si renda conto di trovarsi in una realtà ormai multi etnica, grazie
soprattutto all’opera di unificazione dei paesi UE, fare un’esperienza del genere è veramente un’occasione da
non perdere, un modo per realizzare come esistano sistemi di vita diversi dal nostro, senza necessariamente
andare in un paese lontano dal nostro. E’ quello che abbiamo realizzato un mese fa, immergendoci in uno stile di
vita fondamentalmente diverso dal nostro. Esempio: chi di voi si alza alle 8 di mattina e si gusta per colazione
una buonissima (e lo dico senza ironia) frittata con salamino e paprika? Credo non siano molti gli studenti del
Mascheroni che possano vantarsi di una simile leccornia. E’ anche vero che non tutto è diverso là, ovviamente! Per
esempio il DVD è uno strumento di uso comune (non è vero Mandy?! Scusate l’intermezzo), o, parlando più seriamente,
il loro sistema scolastico è molto all’avanguardia: non pensate che stia per iniziare un noioso discorso sui
pregi della scuola ungherese, ma immaginate di fare ore da 40 minuti, con intervalli da 5-10 minuti dopo ogni
ora, con la campanella “musicale” e la diffusione di musica nei corridoi durante l’intervallo; sarebbe bello no?!
In sostanza, questo scambio di culture è, secondo il mio modesto parere, il motivo principale per cui una
classe dovrebbe fare l’interscambio, mettendo in un secondo piano la gretta “visita” di un paese straniero.
Non penso infatti che, tra i miei compagni di classe, ci sia qualcuno che serbi nel cuore un ricordo particolare
dell’Ungheria in quanto paese dalle chiese stupende e dai musei di ogni tipo! Io per esempio la ricordo per i
vini (il Tokaij e l’Egri; credo che i profe accompagnatori Verzeri e Persico saranno d’accordo nel dire che
hanno degustato con grande gioia le varie qualità di vini!) e la pàlinka (grappa), oltre che per altri motivi…
Li ho nominati per cui due parole le devo spendere anche per loro: i nostri accompagnatori! Siamo stati molto
fortunati ad avere in questo ruolo i profe Persico e Verzeri: sicuramente senza di loro l’interscambio non
sarebbe stato lo stesso! Si sono dimostrati pronti e pieni di risorse per affrontare un’esperienza che, come
per noi, non deve essere stata facile! Spero che sia sempre così per tutte le classi che faranno l’interscambio.
Ovviamente, l’utilità di questa attività non è solo quella di far conoscere diverse culture, di far saltare
una settimana di scuola agli studenti coinvolti o di allenare la resistenza all’alcol, ma soprattutto
il miglioramento dell’uso dell’inglese! Piccolo aneddoto: ho provato a spiegare alla ragazza che mi ha
ospitato in Ungheria cos’è la polenta, ma la mia ignoranza mi ha fregato, infatti mi sono perso per strada
tentando di ricordarmi come cavolo si diceva frumento (spero che la profe di
inglese non mi scanni vivo per questo!)! Dopo una settimana passata a parlare
per metà giornata inglese, sarete già a un livello migliore, ve l’assicuro!
Bene,
credo
di
aver
finito
di
sbrodolare
complimenti
a
destra
e
a
manca!
Che
difficile
il
lavoro
dell’adulatore…Ma
prima
di
lasciarvi,
ho
un’ultima
frase
a
effetto
da
spararvi
negli
occhi!
Dunque, credo che le esperienze degli anni passati con altri paesi e il fatto stesso che
l’anno scorso sapevamo che sarebbero venuti contemporaneamente studenti di 5 nazioni
diverse, Ungheria, Portogallo, Svezia, Francia e Romania, ospitati da 5 rispettive classi,
ci abbia stimolati ancora di più a vivere intensamente questa esperienza, che è stata
(incomincio a sentirmi ripetitivo) molto significativa, e spero che questo articolo, se così
si può definire, possa invogliare le classi che non hanno ancora vissuto l’interscambio
a volerlo fare o ad attenderlo con trepidazione: vi assicuro che ne vale la pena!
Albe, 5F (guarda un po’ che caso…)
In seguito vi riportiamo le pagelle
del nostro interscambio realizzate
con la gentile collaborazione del
temutissimo Paolo Ziliani; per ogni
giornata è riportato il voto seguito
da un commento, gli avvenimenti da
ricordare ed una frase che racchiude
il senso della giornata.
Buon divertimento!!
-Venerdì 17 (Voto 9,5) : Nonostante
la data poco ben augurante è andato
tutto bene…Romano, un pulmista
spettacolare ed un’ottima Sangria
alla sera.
Da ricordare: - La
“Cassinata”(termine coniato per
indicare una classica zuccata emulando Igor Cassina) d’inaugurazione dell’Anola;
- Niko (la Sangria ha fatto effetto…) a braccetto con la Patty;
= SE IL BUONGIORO SI VEDE DAL MATTINO…CHE BOMBA!=
-Sabato 18 (Voto 7): Incontriamo i cugini transalpini e l’entusiasmo si raffredda…
Da ricordare: - La cena leggermente indigesta al ristorante Marocchino;
- La commemorazione di Lavinia Mazzola;
=RITORNO ALLA REALTA’=
-Domenica 19 (Voto 1): Nonostante tutto siamo sopravvissuti ad una giornata in cui eravamo sparsi per la
Francia…
Niente da ricordare
=…DOBBIAMO SOLO VOMITARE=
-Lunedì 20 (Voto 6): Mattinata “impegnativa” a scuola con pranzo a seguire;pomeriggio per pochi intimi a
Bergerac. Serata in Africa…
Da ricordare: - L’incontro con una ragazza di Milano(Arianna);
- Prima citazione del geometra Salvatore Mandato;
- L’Anola vince 5€ (grazie Francy), Pascale ne perde 7 e la Francy ne ritrova 5 per terra;
=LUCI A SAN SIRO=
-Martedì 21 (Voto 4): Giornata scialba a Perigueux e Puyghillem.
Da ricordare: - Il pranzo inqualificabile offertoci dalla mensa della scuola;
- La guida pazza al castello;
= GRINTA DI UN PURE’=
-Mercoledì 22 (Voto 6,5): Mattinata al “super”mercatino di Bergerace poi Tazzata di Gruppo a Mombazillac;
nel pomeriggio partita a calcio. Serata al Bowling.
Da ricordare: - Nasce ufficialmente il circolo BayBlade;
- Baggi buca il Pallone di Julien e Anola dà merda a tutti (mezz’ora in bagno
non è poco!);
- Niko fallisce l’autostop;
- Infinita partita a biliardo: Anola e Teo Vs Ari e Ili;
=DISPERSIONE DI ENERGIE=
10
-Giovedì 23 (Voto 4): Gita alle finte grotte di Lascaux e poi in un posto tra i
tanti; serata blanda con finto allarme di Karaoke.
Da ricordare: - Il freddo becco,
=INCONSISTENTE=
-Venerdì 24 (Voto 10): Viaggio sottotono a Lione e visita della città…In
serata ubriachi di tantum verde.
Da ricordare: - Tutta la serata
- Giò schiumato nella nottata;
=GAME OVER=
-Sabato 25 (S.V.): Tutto il tempo sul pullman tra gioie e dolori.
=TUTTI A CASA ALE’=
Come promesso girando tra le classi, rispettiamo uno dei punti della nostra lista, la comunicazione,
presentandovi questo sportello nel caterpillar che vi avevamo preannunciato.
In questa pagina introduttiva alla consulta ci proponiamo di esprimere la nostra riconoscenza a Voi.
Il 4 Ottobre ci siamo candidati per la Consulta – Provinciale.
Speravamo di tutto cuore di essere eletti, e per questo ci siamo lanciati in una campagna elettorale
impegnativa, che sicuramente, tutti voi avete visto, e che ci ha portato al risultato sperato.
Il 16 Ottobre infatti, siamo stati eletti entrambi.
Contenti del risultato ottenuto crediamo sia comunque giusto ringraziare ed esprimere i più sentiti
complimenti alle ragazze (SESSISTE!!!) della lista canguro per il loro impegno nel perseguire un
obbiettivo programmatico alternativo rispetto al nostro.
Nel ringraziare tutti voi che avete riposto in noi la Vostra fiducia, teniamo a precisare che durante
quest’anno scolastico terremo fede ai punti più importanti della nostra lista:
1. Portare il parere mascheroniano in provincia nel modo più trasparente e omogeneo possibile
2. Garantire coerenza e dialogo con tutti Voi, come noi, studenti di questo liceo.
In questa pagina che come vedete esiste, e esisterà nei prossimi numeri del caterpillar, noi illustreremo
le proposte che abbiamo vagliato, le attività che sono state intraprese quelle che abbiamo promosso o
bocciato all’interno della consulta, ma anche le proposte che ci sono pervenute tramite i messaggi che
tutti Voi potrete lasciare sin d’ora all’interno della messaggeria del Caterpillar…………quindi FATEVI
SENTIRE!!!!!!!!
CIAO A TUTTI
I rappresentanti della consulta
Davide Pitzolu
Francesco Calderoli
Ps: teniamo a ringraziare,oltre a tutti voi,in particolare:
Greta Calderoli, per il supporto dato
Dario Galbiati, per l’aiuto nella
pubblicità
Vlad Megyesi per…beh, perché è
Vlad..
Filippo Villa , per il passaggio a casa
Ecc……..
11
E’ un evento strano e
straordinario.
Nella mente di un
adolescente si formano
centinaia di pensieri,
uno dentro l’altro,
contemporaneamente, senza
sosta.
Pensieri che si combattono
senza un motivo preciso, solo
per spingerti in quell’abisso
scuro entro il quale non sai
cosa fare, non sai cosa sia
giusto e cosa ingiusto.
Un posto dove non c’è luce…
E l’unico modo per
sopravvivere e non impazzire
e non chiudere mai gli
occhi e continuare a nuotare
sperando di riuscire a
tornare a galla.
Ma una volta in superficie,
ammesso che ci sia, altri
e nuovi pensieri, altre
domande, altre immagini
piomberanno su di te, ti gireranno intorno, ti spingeranno fino a farti cadere nuovamente nel
terrore del profondo abisso.
In quei momenti vorresti avere la forza e il coraggio di allungare la mano nella speranza che
qualcuno la afferri e ti porti via da quell’Inferno, ma la paura di non trovare nessuno disposta ad
aiutarti e, quindi, la conseguente consapevolezza di essere Solo, bloccano la tua intenzione.
C’è un puntino lontano, una luce, sono le tue certezze, così lontane da te, così irraggiungibili e forse
anche così false…
Certezze che sono state definite tali solo da qualcuno che si credeva superiore agli altri.
Certezze che hai accettato solo per comodità.
Certezze create dalla funzione del mondo in cui viviamo.
Ma la realtà è un’altra, perché se quelle verità in cui credi fossero davvero giuste, la loro luce
dovrebbe scacciare l’oscurità e dovrebbe salvarti dalla pazzia…ma non è così.
O forse tutto questo è ancora solo uno dei tanti pensieri che invadono la mia mente da
adolescente.
L’età in cui ognuno di noi pensa di poter cambiare il mondo con un gesto, con uno sguardo, solo
perché crediamo di avere il potere sufficiente per attirare l’attenzione di un’umanità impegnata a
fere guerre, a giocare con i soldi, a giocar con i suoi simili…
E così nasce la certezza che quel potere possa trovarsi dentro di te.
Una certezza falsa, come tutte le altre, perché pronunciata da chi in quel momento si sentiva
superiore, onnipotente, Grande…
…ma non è così.
Ogni cosa va avanti di testa sua.
L’unica cosa che potresti fare, sarebbe creare una bacchetta magica abbastanza potente da
riuscire con un tocco a capovolgere il mondo intero. Perché solo allora sarebbe perfetto, davvero
perfetto.
Sarebbe bello poter trasformare una guerra in pace, una smorfia in
sorriso, una lacrima di do,ore in una di gioia, un’arma pericolosa in fiore
delicato…
Ma tutto questo pressoché impossibile, siamo solo esseri umani e non
maghi e stregoni…anche se a pensarci bene, siamo tutti dotati di un potere
magico molto importante…il potere di sognare.
E cos’è questa idea di capovolgere il mondo se non Uno di Tanti sogni?
Con un pizzico di fantasia tutto è possibile, basta solo volerlo.
E io voglio un mondo migliore, un mondo al contrario, un mondo capovolto…
Bene! Niente di più facile!…
…Basta prendere un cucchiaio e guardarci dentro…
Elena 4^D
12
AntinomieRiformiste
Quando si parla di riformismo si intende quel metodo
di azione politica che tende alla graduale attuazione di
riforme nel sociale. Esso si schiera quindi in opposizione
al conservatorismo ma anche, per definizione (“graduale”),
esclude qualsiasi intervento di tipo rivoluzionario e drastico
da parte del potere governante. Si ritiene comunemente
che il riformismo sia tipico della tradizione laburista e
social-democratica, in contrasto quindi con i partiti di tipo
conservatore.
Tale riferimento a partiti politici lascia però il tempo che trova.
La storia italiana degli ultimi sessant’anni, vedendo al potere
i partiti che, per statuto, hanno un carattere riformista, ci
mostra come queste riforme abbiano modificato il nostro stile
di vita facendoci progredire sotto tutti i punti di vista secondo
una tendenza propria del mondo occidentale. Ora però ci si
rende conto che ci troviamo ad un totale capovolgimento dei
partiti politici all’interno dello schieramento “riformista”.
Sembra infatti che, effettuate le riforme, i partiti di sinistra
siano diventati conservatori delle istituzioni che hanno
creato negli anni passati, accontentandosi, per così dire,
di restare al potere il più a lungo possibile e ponendosi, in
svariate circostanze, il solo problema di rimanere all’interno
della legalità più che della legittimità, formando coalizioni
che più che federazioni sono l’unione di partiti totalmente differenti tra loro e che costituiscono le fragili
foglioline di mini percentuali di un Ulivo che fa fatica a tenerle attaccate al suo rametto fatto, per forza di
cose, di continui litigi e contraddizioni. All’interno del vero riformismo, le formazioni di sinistra hanno
lasciato spazio ad un centro-destra che fin dal mandato ricevuto dagli italiani si è proposto di rinnovare con
nuova linfa un sistema politico-sociale in fase di stagno e che, nonostante la tragicità di avvenimenti che
hanno influenzato mondialmente il nostro periodo storico, danneggiandone l’andamento economico e quindi
lo sviluppo, è riuscito a mettere in pratica le riforme promesse agli italiani, basti pensare alla riforma del
lavoro, a quella della scuola, della giustizia, delle pensioni, a quella costituzionale. Dall’altra parte abbiamo
invece uno schieramento politico così eterogeneo che accanto a partiti come la Margherita, che dopo i
bei discorsi sanno scarsamente concretizzare il loro presunto riformismo, pone Rifondazione Comunista e
addirittura la Cgil, la quale ha recentemente inviato, tramite il suo segretario Guglielmo Epifani, il progetto
del suo sindacato per il programma della coalizione alle prossime elezioni politiche. Tale programma, manco
a dirlo, ha come punto cardine la cancellazione di tutte le riforme dell’attuale maggioranza. Questo processo
di totale antagonismo politico è completamente antitetico al riformismo attivo e propositivo ed è invece
più proprio della rivoluzione violenta volta a riportare le cose indietro, o meglio
a conservare l’ordine precedente al governo evitando di fare progredire il paese
in senso positivo.
Ovviamente, cari lettori, potete anche non condividere questa mia visione della
politica italiana. Non potete però rimanere indifferenti di fronte alla realtà di una
sinistra poco credibile fisiologicamente a causa delle sue contraddizioni di fondo,
che paiono ormai del tutto evidenti.
F.C.
13
È da due anni ormai che,
ogni giorno, accendendo
la tv, siamo sommersi
dalle pubblicità della
povera particella di sodio
che naviga, in totale
solitudine, nell’acqua Lete,
dandosi ad hobby tra il
triste ed il patetico, come
farsi scherzi telefonici di dubbio gusto. Da sola, per giunta.Per nostra fortuna
i dipartimenti di ricerca dell’Università di Bergamo, facoltà di Ingegneria,
hanno condotto un esperimento che è stato presentato agli studenti, ottenendo
risultati stupefacenti.
Che gli insegnanti, alle superiori, avessero senso dell’umorismo, me ne ero
accorto più volte (si pensi al prof. Panseri, anziano e acciaccato, che continua a
dirigere il Caterpillar incurante delle derisioni dei più), ma questo esperiemento
sbalordisce per la serietà con cui ci è stato proposto all’Università.
Ben venga però, anche per l’utile informazione fornita.
L’acqua Lete vanta lo 0,0005% di sodio, in massa, al litro. Contando che un
litro d’acqua ha per massa un kilogrammo, ovvero 1000g, otteniamo che la
percentuale di ioni Na+ (perchè di questo si tratta, essendo il sodio in soluzione)
contenuta in un litro è pari a (1000g * 0.0005 / 100) 5 mg/l, di molto superiore
rispetto a quella di altre acque. (Levissima 1,8 mg/l).
Va bene, l’acqua Lete ci dice una bugia... la concentrazione è elevata. Ma la
particella, poverina, è tanto sola...
No.
Considerando il concetto di mole (rinfrescando la memoria, una mole è una
quantità che contiene 6,023 * 1023 di particelle, atomi, elettroni, o qualsiasi
altra cosa, e che ha, in grammi, il peso in u.m.a. dell’elemento considerato), e
volendo vedere quante moli di Na+ ci sono in un litro d’acqua Lete, eseguiamo la
divisione tra la quantità in grammi che abbiamo, e la massa, in grammi, di una
mole di Na+ , ovvero 23 g/mol. Il risultato (0,005 g /23 g/mol) è 2,2 * 10-4 moli, che,
moltiplicato per il numero di particelle contenute in un mole, risulta 1,3*1020
ioni Na+ in un litro, ovvero 130 miliardi di miliardi. Ora, io non so se la particella
della Tivù sia cieca, sorda, o egocentrica... ma per non
accorgersi di avere così tanta compagnia bisogna
avere dei seri problemi!
L’angolo delle curiosità stupido-scientifiche finisce
qui,
da Dalmine è tutto, a voi la linea
redazione.
Ale degli ex
14
Un fantastico giorno ci ritrovammo ad assistere al montaggio
di vari ponteggi sulle facciate dell’ala vecchia, proprio fuori dalle
finestre della nostra classe.
Ma….CHE SONO? A CHE SERVONO?…
La circolare, arrivata qualche giorno prima del “fantastico giorno”,
ci preparava già al terribile periodo che avremmo dovuto passare….
PROPRIO BRUTTO, MA PROPRIO BRUTTO, BRUTTO, BRUTTO!
BRUTTO!..
Forse gli abitanti dell’ala nuova non sanno che si prova ad essere
rinchiusi in bunker, come diventeranno le classi, ora obbligate a
non aprire finestre e quindi le uniche fonti di salvezza da odore di
piedi, cappa tremenda di calore creatasi dalla spremitura di tutte
queste capocchie, odor di fritto, di muffe e bombe varie.
Per non parlare del casotto tremendo, MA PROPRIO TREMENDO, che si viene a creare, dall’utilizzo
di martelli (Marciapik
per gli addetti ai lavori), trapani, cacciaviti che cadono rovinosamente
(da tote i bande!!) e urli animaleschi da parte di tutti gli operai in un perfetto slang bergamasco!
(soprattutto durante i compiti in classe!).
Ultima questione, ma non meno importante è quella del parcheggio moto, già piccolo, ma che a
causa dei lavori si rimpicciolisce ancor di più, di quei 5/6 metri indispensabili per il quieto vivere di
tutti i centauri..
Non si è ancora capito a che c_ _ _ o servano le AIUUOOOLE all’interno di questo, e del “Parco
Mascheroni” (aperto sempre dalle 9.05 alle 9.25, esclusi festivi,MMH!) composto di un immenso
prato e di tre enormi alberi di fronte alla nuova biblioteca.
Ma..io e il mio collega ci domandiamo...Perché non mettere uno scivolo con altalena e se si vuole
esagerare una BELLA, MA PROPRIO BELLA scultura di legno raffigurante Diego Abatantuono nella
tipica espressione..ECCCEEEZZZZIIUUUUUUUUUUUNALE VERAMENTE..?!?
(che bello)…perché così vuoto è proprio inutile!!
A parte tutto..perché una parte quello spazio così immenso non è stato utilizzato come
parcheggio motorini?!?..Si sarebbe così evitato il disagio dei contrassegni, la menata di quelli falsi
o rubati e più importante lo spazio, che al momento ospita solo un centinaio di ciclomotori a
fronte della MOLTITUDINE di studenti all’interno della scuola..
E i nuovi parcheggi (5!!) messi a disposizione del comune lungo via
Alberico da Rosciate, proprio di fronte all’uscita della scuola, che
dovrebbero migliorare la situazione interna dei posteggi non sono a
nostro parere sufficienti.
Non è una questione di calcare, qui il calcare è un altro..CARMEN
TORNA IL BIMBO PIANGE..(di Rubagottiana memoria)
A fronte di ciò, ci congediamo così…Più castagne sui motorini!!MH!
15
Gianni&Claudio 4^G
TI ODIO
Non capisco…
Non capisco cosa voglio…
A volte non capisco chi sei…
Tra noi non esiste niente…
Ma sento che in fondo,
Nel profondo dei miei sentimenti…
C’è qualcosa che mi lega a te…
Voglio ma non voglio farmi vedere…
Mi nascondo dietro a me stessa…
Non voglio che tu mi veda…
Ma nello stesso tempo…
Voglio che tu mi voglia vedere…
A volte ti cerco…
A volte ti voglio…
Tu mi odi… ma anche io ti odio…
Ti odio perché non ti ho.
RICORDI…
Sono qui… sola immersa nei miei pensieri…
E penso… penso a lui…
Ai bellissimi momenti che abbiamo passato insieme…
E che ora…
Per colpa mia… fanno parte solo dei miei ricordi…
Dei miei bellissimi ricordi…
Di quegli attimi…è rimasto solo quel braccialetto…
Che, ogni volta che lo guardo, mi ricorda lui…
Lui… che ogni giorno mi passa accanto…
E gli occhi mi si riempiono d lacrime…
E lui è lì…
Così vicino… e così lontano…
Irraggiungibile…
Francesca 1^M
16
In occasione del Ventennale del Liceo
Scorre il tempo
Passano gli anni
Or son vent’anni
Nacque bambino
Nel Vecchio borgo cittadino
Erea piccolo era raccolto
D’adulto ha cambiato il suo volto
Scorre il tempo
Passano gli anni
Quante gioie quanti affanni
La mente va via
In quel tempo lontano
I ricordi riaffiorano piano piano
Era d’Ottobre
Ricordo il batticuore
Come l’incontro col primo amore
Un mondo antico che avevo scordato
Lunghi corridoi
Or silenti
Invasi da garruli studenti
Porte chiuse
Come scrigni
Custodi di ansie e di certezze
Or spalancate
Come bocche stupite
Quanti volti son passati
Molti gli ho scordati
Alcuni li rivedo
Volti che il tempo ha segnato
Il sorriso è sempre quello
Scorre il tempo
Passano gli anni
Sta per concludersi il cammino
Il distacco si fa vicino
Per lui ho vissuto
L’ho amato come un figlio
L’ho odiato
Come un amante ingrato
Quanto tempo ho passato
Fra le sue mura
La convivenza
A volte fu un po’ dura
Quante volte
L’ho perdonato
Per tutto quello
Che di bello
Mi ha donato
Questo è il passato
Nel futuro che verrà
Altri ricordi
Altre gioie
Altri affanni
Altre ne parleranno
Io mi fermo qua
Bianco solo qualche capello
Scorre il tempo
Passano gli anni
Or non è più bambino
Cresce piano piano
Nel Vecchio borgo cittadino
Prima adolescente
Poi adulto
Ora è cambiato
Il suo volto
Gli fan corona
I suoi gioielli
Luoghi d’arte e di culture
Han concluso l’avventura
Margherita
17
I Necrodeath si formano nel lontano 1985 ad opera di Peso (batteria) e Claudio (chitarra);
nella line-up originaria facevano anche parte Ingo (vocals) e Paolo (basso). Influenzati da
gruppi come Slayer, Possessed, Kreator, Celtic Frost e Bathory, i Necrodeath incidono il
loro primo demo, “The Shining Pentagram”, nel 1985, che ottiene un incredibile successo
attraverso l’underground, e che ancora oggi è considerato un piccolo oggetto di culto e una
pietra miliare della storia del Thrash/Black metal. Forti del consenso ottenuto da “The
Shining Pentagram”, i Necrodeath incidono i loro due primi leggendari album, “Into The Macabre” (1987)
e “Fragments Of Insanity” (1989) portando il gruppo a diventare negli anni futuri, una delle più importanti
fonti d’ispirazione per molte delle band estreme di oggi (gruppi come Cradle of Filth, Mayhem, Immortal, The
Haunted/At The Gates, Marduk hanno dichiarato molte volte che i Necrodeath sono in assoluto uno dei loro
gruppi preferiti). Dopo il secondo album “Fragments of Insanity”, a causa di problemi nella line-up la band
decise di sciogliersi. Peso nel frattempo formerà i Necrosadist, conosciuti ora come Sadist, con i quali inciderà
il debut “Above the Light” e il successivo “Tribe”, prima di abbandonarli a causa di divergenze personali e
musicali. Nel 1998 Peso e Claudio decidono di riformare nuovamente i Necrodeath e della nuova line-up
entrano a far parte John (basso) e Flegias (fino a poco tempo fa era anche batterista della cult band Opera
IX). Il gruppo firma subito un contratto con la Scarlet per la ristampa del leggendario “Into The Macabre”
e per la pubblicazione del nuovo materiale; un anno dopo, e dopo dieci anni dalla loro ultima release, viene
pubblicato “Mater Of All Evil”, registrato in Svezia presso gli “Underground Studios” (Carnal Forge, Ebonu
Tears, Lost Souls, Killing machine,...). Il nuovo album riporta nuovamente all’attenzione del pubblico e della
scena extreme-metal internazionale il nome dei Necrodeath, attraverso un album devastante e violento in cui
sono forti i riferimenti al passato ed a gruppi considerati una fonte di ispirazione per la band. Con un responso
di pubblico e media strepitoso, i Necrodeath cominciano una serie di infuocati concerti per tutto il mondo e
partecipano a due dei più importanti festival italiani, il No Mercy Festival ed il Gods Of Metal. Nell’aprile
2001 esce l’home video “From Hate To Scorn”, un tributo del gruppo per i propri fans che li hanno seguiti
in tutti questi anni. Nel settembre 2001 esce il loro quarto album “Black
As Pitch”, nuovamente registrato in Svezia presso gli “Underground Studio” e
prodotto da Pelle Saether. Nell’ottobre 2001 la band ha partecipa a Milano
al “Tatto The Planet 2001” insieme ad alcuni dei più importanti acts in campo
extreme metal, come Slayer, Cradle Of Filth, Children Of Bodom. Nel 2003
esce il nuovo “Ton(e)s of Hate”, registrato presso gli Outer Sound Studios di
Giuseppe Orlando e pubblicato dalla Scarlet.
PELLI 5/D
18
Il film d’animazione Garfield segna l’avvio nella carriera cinematografica del
gatto più pigro del mondo. L’irriverente micione rosso sul grande schermo ha
coinvolto molti bambini ma anche parecchi adulti. Nella versione in italiano,
uscita a settembre nelle sale cinematografiche, la parte canora del gatto è stata
affidata a Fiorello, che con una grand’esperienza di showman alle spalle, ha
saputo dare a Garfield quel pizzico di carattere in più.
Per creare Garfield sono stati utilizzati tutti i computer più all’avanguardia usati
nel campo dell’animazione e per dare un’adeguata mobilità e giusto realismo si sono
messi all’opera decine d’espertissimi tecnici. Il risultato finale di quest’estenuante
lavoro ha dato perciò ottimi risultati rendendo Garfield in sostanza identico ad un
gatto vero, anche se forse un po’ troppo grasso. Per quanto riguarda il carattere,
questo è rimasto immutato, difatti Garfield, sia nel film che nel cartone, rimane un
gatto pigro, viziato e molto possessivo e, quest’ultima caratteristica, lo porterà a
far scappare di casa l’ultimo arrivato della famiglia, un cucciolo di cane.
Il passaggio da fumetto a cartone, tuttavia, ha modificato l’estetica del gatto.
Per esempio, il dettaglio più evidente si ha negli occhi, che da piccoli e neri si sono
trasformati in grandi e verdi.
Per la sua trama molto semplice, il film narra di questo gatto e delle sue mirabolanti
avventure che intraprende con il padrone, con i suoi coetanei felini e anche con i
cani, il film è adatto a tutti, e sempre comprensibile. A mio avviso la visione è più
indicata per i bambini piccoli per la caratteristica del gatto di saper comunicare
e di poter avere una cognizione della vita uguale a quella umana che rende il
personaggio molto comico e divertente.
Per quanto riguarda la sceneggiatura del film, trovo che quest’ultima sia un po’
povera, difatti tutto il racconto si svolge principalmente nella casa del padrone di
Garfield, John, (interpretato da Breckin Meyer, protagonista di “Road Trip”), e
in pochissimi altri ambienti esterni.
Avendo visto il film, lo consiglio , meglio se in compagnia, anche
se credo che non possa essere apprezzato da tutti, soprattutto
per la trama infantile e piatta, senza colpi di scena o in ogni
caso svolte nella storia. C’è da dire però, che a mio avviso, il
finale sia scontato e improbabile, (infatti è impossibile che
cani e gatti si alleino).
Concludendo, se avete voglia di vederlo, andate in gruppo ma
non aspettatevi un film ricco di colpi di scena o avvincente.
GIORGIO 1^I
19
Mazzu e Zambo 3A
20
O
R
I
Z
Z
O
N
T
A
L
I
:
1-We are the......., we are the children 4-Una canzone dei Simply Red 8-Parte alle 7.40 in una canzone di Battisti 11-Roberto
Baggio 12-Dammi tre parole Sole Cuore e.... 15-La... birichina ti sveglia la mattina.. 20-....Wasn’t built in a day 21-Non sono
tue,sue,nostre,vostre o loro ma … 23-La porge tiziano ferro in cambio di un sorriso..25- Associazione Sanitaria Europea
26-...nell’azzurro dei suoi occhi c’è l’arcobaleno! 28-...Sarà come morire per Giorgia 29-Fenomeno metereologico di grave
entità..30-...Articolo determinativo femminile 31-Venezia 32-Prima di ET e dopo CT 33-...Ndo vai se la banana non ce l’hai 35Leprotto senza protto 37-Imp ind 3 pers sing verb essere 39-Associazione italiana stronzate 41-....Il flagello di Dio 43-Stasera
la ....ci porterà fortuna 44-Un tipo di memoria del computer 45-Femm sing di mio in latino 46-Il telefilm più in voga del momento
48-...il pomeriggio è troppo ... e lungo per me 51-magari ti chiamerò ...amoroso dududadada 56-E’ una storia sai,vera più
che mai,che ti porta via come la ...la felicità 58-Signora Antonella 59-Lo è una torta appena uscita dal forno 60-....mamma
guarda come mi diverto 61-Se alla fine aggiungi una m è una marca di computer 62-Tu sogna e spera fermamente dimentica
il presente e il ... realtà diverrà 63-Congiunzione disgiuntiva inglese 65-Il mago di Dorothy 66-Tanto tanto in linguaggio sms
68-Il cattivo del re leone 70-Vorrei la pelle .... 73-Trapani 74-Dream on.......Dei Red hot chili peppers 75-la fine delle bugie
V
E
R
T
I
C
A
L
I
:
1- Que serà serà .....will be will be 2-...di sera bel tempo si spera 3-Mila e Shiro ... cuori nella pallavolo 4-Vero che ti amo ancora
vero che ti ho tradita….5-Non è più 6-Esercito Europeo 7-E’ andata via per i Gemelli Diversi 8-Le bionde …. e gli occhi azzurri
e poi 9-C’era una volta…seduto sul sofà 10-C’è simpatia tra di…c’è simpatia se tu mi vuoi 13-….light Shadow nella canzone
di Mike Oldfield 14-Organizzazione Mondiale della Sanità 16-Ma dove…nella canzone di Vasco 17-Alice cosa guarda???
18-….Avrei voluto leggere nei tuoi pensieri 19-Pazzo in inglese 21-Marco Ranzani 22-…Quattro amici al bar che volevano
cambiare il mondo 24-Si va a teatro a vederla 26-Fatti mandare dalla mamma a prendere il…
27-Grande terzino sinistro francese 32-Gira tutto intorno alla stanza…34-Per quale uccello
viene usato lo specchio per attirarla…36-La santa che porta i regalini38-Amare in spagnolo 40Scorso senza c 41-……………qualcosa di speciale,su e giu per lo stomaco è come un temporale
42-Lo è Francesca Cacace nel telefilm di italia uno 46-Off topic 47-Pippone che si faceva la
Arcuri 49-E’ a pois nella canzone dello zecchino d’oro 50-Hanno ucciso l’uomo…52-Romano
di Lombardia 53-Tribunale Amministrativo Regionale 54-La Taylor 55-Certe …la macchina è
calda e dove ti porta lo decide lei 56-Non è Mr e non è Mrs 57-Le prime tre lettere dell’alfabeto
59-I pop che mangi al cinema 62-Dopo che hai sciato metti i dopo.. 63-Nero senza la O 67Dammi …parole sole,cuore,amore 69-Come et in latino 71-Artificial Intelligence 72-Vix senza x
Coppy&Ci 3*A
21
ATB LINEA 12 CURNO – BERGAMO
Si organizza una raccolta firme per richiedere alla ATB l ‘aggiunta di una
ulteriore corsa la mattina o dell’ uso di autobus doppi, come già viene fatto
per la linea 8. I due autobus di solito frequentati da noi studenti del Mascheroni
(partenza da Curno alle 7.02 e alle 7.16, passano da Longuelo alle 7.15 e 7.31) non
sono sufficienti per le esigenze, come da molti lamentato.
Questa proposta verrà portata alla ATB dopo avere ricevuto l’ appoggio anche
degli studenti dell’ Istituto Caniana e del Sant’ Alessandro, anche loro
direttamente interessati.
Per partecipare potete lasciare il vostro nominativo ad Haiko Gavazzi, 5^F.
La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei. Dopo il caffè, la Follia
propose:”Si gioca a nascondino?”.”Nascondino? Che cos’è?” - domandò la Curiosità.”Nascondino
è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, cercherò
e il primo che troverò sarà il prossimo a contare”. Accettarono tutti ad eccezione della Paura e
della Pigrizia.”1,2,3. - la Follia cominciò a contare. La fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d’alberi. La Gioia corse in mezzo al
giardino. La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L’Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.La follia continuava a contare
mentre i suoi amici si nascondevano.La disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia
a novantanove.”CENTO!” - gridò la Follia - Comincerò a cercare.La prima ad essere trovata fu
la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo
ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non
sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la
Timidezza. Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: “Dov’è l’Amore?”. Nessuno l’aveva
visto. La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma
non trovò l’Amore. Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e
cominciò a cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido. Era
l’Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio. La
Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l’Amore per avere il
suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre. L’Amore
accettò le scuse. Oggi, l’Amore è cieco e la Follia lo accompagna
sempre..
Gentilmente portato alla nostra attenzione da Zambo 3A
22
Ha una solitudine lo spazio
Solitudine il mare, solitudine la morte
Ma queste saranno compagnie in confronto a quel punto più profondo
Segretezza polare,
Un’anima davanti a se stessa:Infinità finita
(Emily Dickinson)
Quando scopri che il tuo compagno di banco, di allenamento, di giochi ha alcune particolari tendenze, probabilmente
vieni preso dallo sconforto. Avevi già notato che ti guardava in maniera diversa, che certe cose gli interessavano poco.
Alcuni comportamenti strani.
Forse un qualcosa che ti doveva dire ma che non gli esce mai.
Un po’ sei deluso, un po’ forse ti viene da ridere. Un po’ magari hai davvero paura che ti possa
“saltare addosso”. Cosa provi esattamente ora che te lo sta dicendo apertamente?
Un omosessuale, un gay…che schifo pensano molti. Il pensiero corre a Sodoma e Gomorra. Per
altri è relativo che lo sia o meno: un pensiero classico è “finché non mi tocca si può rimanere
amici”.
Ma prova ora a metterti nei suoi panni! E’ una scelta sua di essere così?
Prendo per spunto me stesso: ogni giorno, entrando a scuola, vado incontro ad un flusso di
centinaia di ragazzi e ragazze, di aspetto gradevole o meno gradevole. Su chi cade l’ occhio
maggiormente? Ragazzi? Ragazze? Per me entrambi!
Da un paio di anni a questa parte mi sono accorto che, fisicamente, una donzella mi stimola
certe fantasie, che però vengono evocate anche da certe categorie di ragazzi.
E’ forse colpa mia? Non è per mia scelta che è successo ciò!
Apro una piccola parentesi prima di continuare: tutti gli omosessuali sono uguali?
Frequentando alcuni ambienti gay, posso dire che la risposta è no! Funziona esattamente come
per gli eterosessuali. C’è a chi piacciono solo le carezze, le effusioni, chi cerca solo il sesso,
chi preferisce un ragazzo magro, chi quello grasso, pelato, capelluto e così via. Chi vuole una
relazione seria e chi solo l ‘avventura. Chi vuole un’ esperienza nuova e chi invece dalla nascita
ha sempre provato attrazione solo per i ragazzi.
Si cerca di trovare qualcuno con cui si sta bene.
Se pensavate che fossero tutti effeminati, sempre in giro a prostituirsi e vogliosi di sesso…beh,
sì, ci sono anche quelli, ma sono veramente una minoranza.
Tornando a me, credete sia una situazione facile? Mi ritrovo ad uscire con una ragazza pensando
ad un ragazzo, oppure il contrario, frequentare un ragazzo e accorgermi che vorrei una ragazza.
Fantasie diverse, che vanno a giorni alterni. Certe mattine mi sveglio che vorrei una ragazza
“per colazione”, altri che il solo vedere una caviglia femminile scoperta mi viene da vomitare.
Non per tutti gli omo è così: ad alcuni il pensiero di avere una ragazza non li sfiora nemmeno,
altri invece sono “occasionali”, cioè per loro è solo una crisi passeggera, finito il periodo
torneranno a cercare le ragazze.
Per me non so cosa sia ancora. Sarebbe troppo complicato descrivere tutto quello che si prova.
E non è detto che tutti capiscano.
Il mio miglior amico,ad esempio, non riesce a capire cosa provo
esattamente nonostante glielo abbia spiegato con esempi molto
pratici (ed imbarazzanti per me). Eppure lui, non essendo nella
situazione, non capisce.
Il messaggio che vorrei passare è che questo “orientamento sessuale”
non è solo una questione di scelte, o educazione, o contesto sociale
in cui si vive.
23
E’ soprattutto una sensazione, qualcosa che si prova dentro.
Non è una cosa che ho scelto, è una cosa che è arrivata inaspettata, nascosta dentro di me e
che per un sacco di tempo ho cercato di reprimere, scusandola in mille modi. Ora so che c’è e la
devo accettare come parte di me.
Per il semplice fatto che mi piacciono anche i ragazzi, ora non vuol dire che tutti i ragazzi che
incontro me li faccio (come succede per le ragazze).I gusti son gusti.
Per il futuro nemmeno io so cosa mi succederà…potrebbe scemare l’ interesse verso i ragazzi,
magari verso le ragazze, o che la situazione non si evolva per nulla. Who knows?
Se quindi il tuo amico (ma anche la tua amica, funziona anche al femminile) ti dice che gli sta
succedendo qualcosa, non isolarlo o prenderlo in giro. Ti assicuro che al 90% non sa nemmeno
lui dove sbattere la testa. E se ti fa un certo tipo di confessione, ti reputa davvero un buon
amico, perché certe cose son sempre difficili da tirare fuori.
Se invece ti trovi tu nella situazione di “dover confessare”, allora medita bene. Spesso è una
situazione passeggera. Ma se non passa, allora meglio il dialogo.
Se questo qualcuno di cui ti fidi sparisce dopo che gli hai riferito il fattaccio, ti assicuro che non
era per niente un amico.
L ‘ amicizia si basa su ben altro, non sui gusti personali in campo amoroso, ma questo credo
bene che tu già lo sappia.
Non credo di essere l’ unico nel Mascheroni, su quello metterei la mano sul fuoco. Ma perché, in
tanti anni di Caterpillar, mai un articolo sull’ argomento?
O qualcuno che va in giro con una maglietta con scritto : “Hey you, I am gay!”?
Forse perché sia in questa scuola, a Bergamo che nel mondo in generale questa condizione è
vista come una malattia.
Se così è, io son malato. Probabilmente incurabile e malato non per scelta mia. Pazienza credo
che sopravvivrò lo stesso.
Ma sopravvivere nascondendomi nell’ ombra non è facile nemmeno per me : Infinità Finita.
Marco ([email protected])
X Alessio 1^i: Sei strafigo
X Tutti: Quando i demoni dell’inferno invaderanno con le loro orde questo pianeta non avrete più alcuna speranza a cui attaccarvi !
X tutti i primini carini: Venite a trovarci in 2^A
by 2^A
X Nati 1^B: Studia storia, ignorante !
by VIX
X Damiano Parimbelli: Sei bellissimo, sei la luce dei nostri occhi, senza di te non potremmo vivere, sei tutto per noi, non facciamo altro
che guardarti…(questo era per il tuo amico). Per te: 6 troppo sxxxo! By le tue compagne
X Maffioletti Matteo : Sei la perfezione in questa scuola!!
By una di 2^
X Giancarlo 5^D: Sei troppo bello, ho voglia di te.
By Laura 3^C
X iL Bellino: Sta notte decideremo di chi sei in un combattimento mortale con i coltelli!
By Meno Una&Bellina3^A
X Paola 2^G: Che bella la mia modella(è tutta invidia!)
by anonimo
X Danilo Minelli: Sei sicuramente il ragazzo più bello della scuola, sei stra-gnocco!
By chi ti segue
X Marta 4^H: Sei bella ma un po’ paffutella !
X Eros 3^A: Hai un bel culetto (Quello del Catty è molto meglio! N.d.VIX)
by anonimo\a
X Liguori Gherardo: Sei diventato uno strafigo (Il Marco Ranzani direbbe che hai un nome di
mxxxa! n.d.r.)
X Greta Calderoli 3^H: Ma tirati su quei pantaloni che sono proprio al “pelo”
by un gallo !!!!!
X Pessina: Sei ignorante !
X iL Mascheroni: Scuola di stronzi !
by Mascheroniani
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X Ruben 5^D: Lo sappiamo che i fogli gialli sono tuoi!! ;-D
by redazione
X Maria 2^F: Tiratela di meno
X Dirozzi 2^A: non strapazzarmi troppo il cesso.
By l’ufficio
X Cassis 3^A: Sei un gallo!
By VIX
X Lombardini : Sei chimico gallissimo !!!
by redazione
X Togni 2^A: Sputi come un caimano ma sei troppo sexy !
by Ravasio
X Adragna Andrea 2^A: Tanto lo sappiamo che sono tuoi gli sputtani !!!
by redazione
X Arcangelo Gabriele: Miracolati con i tuoi poteri
X Sura: continua così grezzzzoooooooooooooooooooooo (gli ingressi al capriccio)
X Luk: Compra lo scatolino!!!!!!!!!!!!!!
By Giannaaaaaaaaaaaaaaaaaa
X Vix:Che bellooooooooo il tuo zainetto!!!
By Gianna e Bea e Tutti quelli di Pavia
X Klod: Sei la nostra cricetina riccia preferita
un bacio, le tue dolci gemelline
X Francesca 3^F: Sei bellissima, voglio conoscerti!
By uomo lombrico
X Arianna 3^E: Ullallà ullallà ullallà ullallà questo è il valzer del cavallo…!!
By anonimo
X Federica 3^L: Voglio il tuo ragazzo!!
By topo Gigio
X Alessio Suraci: Tanto non te la da !
X Hamtaro & Amica: Ohi! Vi voglio stratanto bene belle bionde
by Marina
X i nostri ex compagni di classe: Ci mancano i vecchi tempi quando alle 7.30 eravamo tutti intenti a copiare le
Mitiche versioni del Pighi…
X Maske: I love you!
By xxx ‘90
X Lorenzo Starace 2^C: Vuoi lezioni di tennis?
By Federer
X Scarselli davide: w il maxi torneo di videogiochi!
By maniaci depressivi
X Kla e Sil: TSCF trionfa ancora !
by l’altra
X Galvano, cavaliere di Re Artu: E’ il più dolce dei momenti quando il fuoco prende il controllo e non sei più responsabile di niente(C. palahniuk) A me piace molto come frase, alla prossima.
By Giuria
X Fede 3^L: E con quest’anno andiamo a 13 anni in classe assieme, ti voglio bene.
X Sil 3^L: Ti voglio un lardo lacerante di… BERE
X Tomassoni: basta rompere le palle sei stressante, vuoi silenzio!?
By tre Streghe
X Serena 3^L: Quando mi presti le tue scarpe!? Sono stra-cool… by Uomo-larva
X Valeria 4^A: w lo strano percorso, ti voglio tanto tanto tanto bene!
By Sere 3^L
X Bugio 3^A: Sei il nostro biondo preferito… uf(….!) by Bionda Riccia e Tinta
X Claudio 3^H: Quando ripari lo Zip andiamo a scorrazzare tra i prati in fiore ? Ti Amo by Cricetino Svampit
X i tre bimbi immaturi e infantili di 3^L: Siete tre co***oni
by tre a caso
X Alice Bionda 1^C: Ti sono piaciute le castagne dalla finestra!?
By uomo d’azione
X Zimbelli 3^D: Sei il mio cagnolino preferito!
By la tua padrona
X Sergio 1^E: Vai Cats!
By tu sai chi
X De Maio: Basta sbavare dietro alla Serena… La classe è già tutta appiccicosa
X Bugio(il nostro Bugio): Ti vogliamo bene, troppo tanto di bestia
by chicca bionda e sil
X Sil 3^L: Ricorda: devi prendere la balza al pallo, ok!? Ricordati!
By riccia e bionda
X gli interessati: si tengono approfondimenti scientifici su immunologia e sintesi dei vaccini. Rivolgersi 4^I.
X Sergey: Ma come ca**o si scrive Serguey ? Porca zolletta glicolipidioca!
X Valentina 3^L: KBNF1CTIG= Te ma che stra fashion
by Marzia
X Pietro Valli: Se trovi la moto rotta… sappi che… non sono stata io
by Tot
X Quarenghi 4^H: Ma cosa sei diventato? Sei troppo tanto figo, quasi come Tom Cruise in Magnolia
by lasciatemi sognare…
X Giorgia 2^G: Come si chiama il nonno di Heidi!?
By la tua compagna di cagate
X Quelli che s’inculano le pagine della Gazza: Dio che te fulmen e che te ciapa lo schitù!!!!!
X Giorgia: 6 stupenda…. TAT…. Vorrei tanto conoscerti…. 6 Speciale…
by Tuo Ammiratore
X Vanessa 2^G: Da quando ti ho vista mi 6 rimasta nel cuore! 6 unica
by 1 sognatore
X Paolo 2^F: Quid rides, stucte?
By Fea e Adri
X Lukia 5^F: We have to goooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo !
by Hungary
X Tutti: Qualcuno ha ditto Gigliola????
X Faso 3^G: Non non non puoi fumarti delle bombe così grasse non, non puoi non…
X la classe 5^F: Do you VONT SCIAMSCING?
By Magyar
X Burro 4^G: Rossa de capei, vogliosa d’osei
X Vitali 5^F: Ah-manda…
by Vera
X Pingu 1^F: Sei un figone!!!
By xxxxx ‘90
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De Maio: Marinare= Fare festa a scuola senza che nessuno lo sappia.
Torri: Dai Cadonati vieni alla lavagna che ti faccio fare il trans.
Torri: Se non ti sei ancora bagnato del tutto ti faccio fare io una full-immersion nell’acqua con le
bollicine….. in un occhio.
Studente: ma la verifica di martedì sarà difficile?
D’Amico: Per quelli che sono non attenti e disturbano continuamente sarà facile… ma per quelli che
studiano sempre e sono perennemente attenti in classe no.
Sestito: Non ci capiremmo proprio niente nessuno.
Sestito: E’ morto ma non proprio morto perché l’hanno ucciso.
Kalb: Ragazzi che avete avuto alla prima ora?
Studente: Profe, siamo alla prima ora!
Kalb: Scusate, il secondo caffè non è ancora entrato in circolo.
Insegnante: Sergio dimmi un proverbio
Sergio: uomo salvato mezzo avvisato.
Graziano: Fammi un esempio di reazione chimica.
Bombardini 2^A: Se butti del sale su un lumacotto esplode.
Insegnante: Why are you funny?
Sergio Gabrielli 2^M: Because you’re stupid!
Insegnante: Thank’s you….
Studente1:What kind of jobs do the people in your town do?
Studente2: In de maior part ai finc de miurator...
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