Giocare con le parole e sulle parole
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Giocare con le parole e sulle parole
Giocolario scientifico IMPARO E NON MI INSEGNANO… REALIZZATO DA: AGOSTI, ANATRIELLO, ANDREOLETTI, BALZERELLI, BASSI, BIANCHI, BRATTI, BELLI, DAVOLI,FRANCAVILLA, FERRARI, FORTI, LORANZI, ORSINI, OZIMO, SANTI, SCARDIGNO, ZANNONI DOCENTI DI SCUOLA DELL’INFANZIA DI PIACENZA IN UN SEMINARIO DI FORMAZIONE CONDOTTO DALLA DOTT.SSA GAIERO. Premesse… • il sistema linguistico/alfabetico è un oggetto di indagine naturale nel bambino, ed esso possiede strumenti e capacità per appropriarsene. • Il bambino inizia ad occuparsi del codice alfabetico e del sistema di scrittura e lettura ben prima dell’ingresso alla scuola primaria o comunque prima di essere scolarizzato • se il bambino naturalmente si rivolge al linguaggio, la scuola dell’infanzia ha strumenti e metodologie adeguate per favorirne l’apprendimento e anche per innescare processi che altrimenti rimarrebbero sopiti. • la modalità di insegnamento nella scuola dell’infanzia non è mai coercitiva , ma si fonda sui principi didattici molto saldi : sperimentare, il lavorare in situazione, il “fare” per poi controllare e migliorare i propri risultati in collaborazione e confronto con gli altri. Doveri educativi ORIENTAMENTI DELL’ATTIVITÀ EDUCATIVA NELLE SCUOLE MATERNE STATALI Decreto ministeriale 3 giugno 1991 DA : “I DISCORSI E LE PAROLE” ¾La lingua si apprende all’interno di una varietà di contesti educativi essa, nella complessità dei suoi aspetti costitutivi (fonologico, lessicale semantico, morfologico, sintattico, pragmatico), è un sistema governato da regole implicite, che si applicano anche se non si sanno descrivere. ¾Il raggiungimento delle finalità di tale ambito prevede che la scuola(…) promuova tutte le funzioni ( personale, interpersonale, euristica, immaginativo e poetica, referenziale, argomentativa, metalinguistica) che risultano indispensabili per un comportamento linguistico rispondente alla complessità dei contesti e alla ricchezza delle intenzioni evitando di restringersi alle funzioni semplicemente regolative e informative. ¾Il primo accostamento con la lingua scritta è ormai considerato come un nucleo qualificante per l’attività educativa della scuola dell’infanzia sia come avvio all’incontro con il libro e alla comprensione del testo, sia come interessamento al sistema di scrittura, nei cui confronti il bambino elabora congetture ed effettua tentativi sin da quando comincia a differenziarlo dal disegno. ¾Il processo di concettualizzazione della lingua inizia quindi prima dell’ingresso nella scuola elementare ed è sostenuto nell’immersione in un ambiente ricco di fonti di informazione e di immagini , capace di stimolare anche la curiosità per la lingua ed i modi di scriverla. ¾Si collocano in primo luogo le competenze relative a:(…) usare il metalinguaggio attraverso l’analisi dei significati e di somiglianze semantiche e fonologiche fra parole, la ricerca di assonanze e rime, l’uso di verbi relativi a dire, significare,pensare. INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI PERSONALIZZATI DELLE ATTIVITÁ EDUCATIVE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA Dagli Obiettivi generali del processo formativo: ….in particolare mette il bambino nella condizione di produrre messaggi, testi e situazioni attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di strumenti linguistici e di modalità rappresentative; di comprendere, interpretare, rielaborare e comunicare conoscenze ed abilità… Dagli OSA Fruizione e produzione di messaggi: • Individuare, su di sé e per gli altri, le caratteristiche che differenziano gli atti dell’ascoltare e del parlare, del leggere e dello scrivere, distinguendo tra segno della parola, dell’immagine, del disegno e della scrittura, tra significante e significato. • Elaborare congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta. PER ARRIVARE AD UTILIZZARE LA LINGUA ALFABETICA COME MEZZO PER “SIGNIFICARE” E “COMUNICARE”. PER RISPONDERE IN MODO ADEGUATO ALLE FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E QUINDI PER OTTENERE •più coerenza nella nostra condotta didattica •maggiore facilità nell’approccio al bambino in questa sua dimensione di scoperta È FONDAMENTALE RICONOSCERE E SAPERE: •come questo tipo di apprendimento si evolve; •quali sono i passaggi obbligati delle tappe di apprendimento Teorie di riferimento •CHOMSKY: concetto di zona prossimale (COSA DEVE FARE L’INSEGNANTE?) •Tenere sempre in relazione scuola e vissuto •Il metodo non può generare conoscenza •I bambini concettualizzano la scrittura •bisogna prestare attenzione a non ledere i sistemi di ricerca e di appropriazione del bambino. •BRUNER: concetto di linguaggio Socialità Sistematicità Strumentalità •PIAGET: concetto di modalità di apprendimento •Teoria di E.FERREIRO e A.TEBEROSKI: fasi dell’apprendimento 1 DISCRIMINAZIONE FRA RAPPRESENTAZIONE ICONICA E NON 2 COSTRUZIONE DI FORME DI DIFFERENZIAZIONE (controllo progressivo di qualità e quantità) 3 FONETIZZAZIONE DELLA SCRITTURA (da sillabico ad alfabetico) Da dove nasce il giocolario… Doveri didattici Riferimenti teorici nostri saperi nostre abitudini didattiche Professionalità maturata sul campo Rifiuto della casualità operativa Fedeltà al carattere ludico e attivo della scuola dell’infanzia Cosa si propone Competenze e finalità chiare Conoscenza dei livelli di apprendimento degli alunni Sistematizzazione dei giochi linguistici di tipo metafonologico: •Per tipologie •Per passaggi di livello COMPETENZE • Riflettere e riconoscere suoni posti all’inizio e alla fine delle parole • Riconoscere la forma delle parole, differenziando le lunghe e le corte • Riconscere la somiglianza fonetica tra due parole in rima e non solo • Differenziare tutti i suoni che compongono le parole della nostra lingua • Incrementare la fluidità articolatoria con canti, filastrocche ,sciogli lingua I giochi fonologici si possono distinguere in giochi di: RIPET IZI (filastro ONE cche, rime… ) DI I T I MP ERISM e O C lab l ON i s O SP o di = i b m a (sca la ross al sa) p s e pas a l l ro RICON OSCIM INDIV IDUAZ ENTO e IONE D I s uo (onom ni atopee , paro invent le ate, pa role re ali…) AN (in ALIS pa divid I ug role uare fon uali: con s em sill ab uoni i) eo I UN D E ON ELISI A M FONE ale ) n i f o le (inizia DIVISIONE ( frasi in paro bisillabi in sil le, monosillabi inlabe, fonemi) SE GM (tap ENT AZ ra- ping ION na e s E 2 b a o rra n a a ttiti , 4 b -n -a = atti ti) FU SIO NE (es r-an-a = ran a) gradualità INIZIO DI PAROLA sillaba PARTE FINALE DI PAROLA GIOCHI Di PAROLE ASCOLTO fonema inizi di parola • gioco del campanello (completo la parola) partendo dal disegno es: fata: ?-ta • individuare coppie di parole con stesso suono iniziale (prima sillaba poi fonema) • gioco delle casette gruppi di parole con stesso suono iniziale • i negozi… vicinanze fonemiche in gruppi semantici • arriva un bastimento carico di… • controllo la pronuncia con la bocca (pronuncia davanti allo specchio) • riconoscere l’inizio uguale tra più parole • giochi con i nomi es: Bianca è una balena birichina • gioco della corone tante punte alla corona quante sono le sillabe del nome … parte finale di parola • far ascoltare parole con stessa uscita e far individuare la somiglianza e motivarla es: ombrello, cammello, martello • giochi di rime con … proposte e invenzioni • lunghezza delle parole saltelli per dire… es: ca-sa, ta-vo-lo (bisillabe, trisillabe ecc…) • raggruppare le parole in corte(00), medie (000), lunghe (0000) gioc hi di • coppie simili paro le es: pane cane, finocchio pinocchio torta porta. • cambio iniziale es: zucca mucca, tomba bomba, • aggiunta iniziale es: arca-barca, ala-pala • cambio di lettera es: sposa-spesa, inverno- inferno • catene di parole (anche con supporti cartacei per visualizzare le parole o le parti di esse) es: case-sera-rana • parole intruse, scovare una parola in discordanza fonetica con altre anche se vicine semanticamente es: nave barca nani • parole nuove con suoni iniziali di altre parole(anche con supporti cartacei per visualizzare le parole o le parti di esse) es: Carlo- Serena = case • parole matte metamorfosi con nomi composti (individuando segmenti della parola) es: puzzola- rinoceronte= puzzoceronte • rebus partendo dalle immagini es: re mare= remare ascolto • Proposte di nonsense, filastrocche, rime, canzoni • Gioco onomatopeici e ritmici da riconoscere e imitare • Riconoscimento di suoni in parole es: senti la “R” nella parola cuore? •Riconoscimento di errori in frasi matte es:Questo spago è troppo fungo Soffiati il vaso La spada nella doccia •Gioco del robot parole scandite in fonemi devono essere riconosciute dai bambini Il linguaggio è una sorta di utensile, l’utensile più avanzato che noi abbiamo,non è un attrezzo ordinario, ma un mezzo che entra direttamente nella costruzione stessa del pensiero e delle relazioni sociali.” “ J. BRUNER Bibliografia essenziale • • • • • • • • • • • • • Ferreiro, E., “Alfabetizzazione.Teoria e pratica”, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2003 Pontecorvo C., “Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola”, Roma, Carrocci,2003 Caforio A. e Carlin G., “Parole in movimento”, Torino, Erickson, 2001 Pinto G. e Bigozzi L.,”Laboratorio di lettura e scrittura. Percorsi precoci per la consapevolezza fonologica, testuale e pragmatica.”, Torino, Erickson, 2002. Perrotta E. e Brignola M., “Giocare con le parole. Training fonologico per parlare meglio e prepararsi ascrivere”, Torino, Erickson, 2000. Orsolini M., ”Il suono delle parole”, Milano, La nuova Italia, 2000. Brunati E. Gorrini C., “Le parole sono fatte di matita.L’apprendimento della lingua scritta nel bambino.”, Como/Pavia, Ibis, 1995. Milano N., “Allitterando: 40 schede gioco di metalinguaggio”1994. Bruner J.,”Saper fare, saper pensare, saper dire le prime abilità del bambino”, Roma, ArmandoEditore, 1992. 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