NOTA INFORMATIVA Vaccinazioni
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NOTA INFORMATIVA Vaccinazioni Ogni anno, 1,5 milioni di bambini muoiono per malattie facilmente L’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, vanta evitabili e curabili. Molte di queste potrebbero essere combattute con un’esperienza settantennale nella cooperazione allo sviluppo le vaccinazioni, una delle misure più efficaci ed economiche. Eppure, e negli aiuti d’emergenza. L’UNICEF opera per garantire la vita e solo quattro quinti dei bebè vengono vaccinati adeguatamente. il benessere all’infanzia. Tra i suoi compiti centrali, vanno an- L’UNICEF si prodiga affinché l’infanzia di tutto il pianeta sia protetta. noverate la salute, l’alimentazione, l’istruzione, l’acqua e l’igiene, come pure la protezione dagli abusi, dallo sfruttamento, dalla violenza e dall’HIV/Aids. L’UNICEF si finanzia esclusivamente con i contributi dei propri donatori. © UNICEF/BANA2006-01148/Mohammed Aminuzzman Il diritto alla salute è uno dei dieci diritti fondamentali sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia. Le vaccinazioni sono uno dei metodi più efficaci e meno costosi nel perseguimento di questo scopo. Molti bambini crescono in condizioni di vita difficili. Indeboliti dalla malnutrizione o dalla mancanza di acqua potabile, sono alla mercé di molte malattie infettive. In queste situazioni, le vaccinazioni potrebbero salvare vite: basterebbero infatti poche gocce di vaccino per evitare quasi un terzo dei decessi di minori di cinque anni. Per questo, le vaccinazioni sono una priorità dell’UNICEF che, grazie alla sua esperienza, svolge un ruolo di primo piano in questo am- bito. L’attuazione di vaste campagne ha permesso di aumentare il tasso di vaccinazioni da meno del 10 per cento negli anni Settanta a più dell’86 per cento oggi. Nel 2014, l’UNICEF ha distribuito oltre 2,7 miliardi di dosi di vaccini, raggiungendo insieme ai suoi partner il 40 per cento dei bambini nel mondo. Ogni anno, vengono salvate circa tre milioni di giovani vite. Il vaiolo è così stato definitivamente sconfitto nel 1979, il morbillo uccideva nel 2014 quasi l’80 per cento di bambini in meno rispetto al 2000, la polio si è ridotta del 99,9 per cento rispetto al 1988. 18,7 milioni di bambini non vaccinati Nonostante i progressi, ogni anno 1,5 milioni di bambini muoiono a causa di malattie evitabili Maggiori informazioni www.unicef.ch www.unicef.org/immunization www.who.int/immunization www.childinfo.org/immunization www.eliminate.ch NOTA INFORMATIVA come il morbillo, la pertosse, la difterite, la polio, il tetano e la tubercolosi. Il morbillo, per esempio, chiede un tributo di 314 vite infantili al giorno. Nel 2014, 18,7 milioni di bambini – spesso appartenenti agli strati più poveri e vulnerabili della popolazione – non hanno avuto accesso alle principali vaccinazioni. Il 60 per cento dei bambini non vaccinati vive in soli dieci paesi: Repubblica Democratica del Congo, Indonesia, Etiopia, Pachistan, Filippine, Uganda, India, Nigeria, Sudafrica e Iraq. Non vaccinare costa caro Un recente studio dimostra che vaccinare non solo salva vite, ma è positivo anche in termini economici. Se in 72 tra i paesi meno sviluppati si aumentasse sensibilmente il tasso di copertura vaccinica, tra il 2011 e il 2020 si salverebbero 6,4 milioni di persone e risparmierebbero 5,8 miliardi di franchi di trattamenti medici. Si stima inoltre che l’impatto sulla produttività economica sarebbe di 136 miliardi di franchi. I prezzi dei vaccini più importanti sono alquanto calati negli ultimi anni: la protezione contro i rotavirus costa un terzo, quella contro gli pneumococchi un sesto rispetto a prima. Dall’inizio del 2011, l’UNICEF pubblica i prezzi dei produttori, un atto di trasparenza volto a spronare la concorrenza tra le case farmaceutiche e quindi ad abbassare ulteriormente i costi a favore dei paesi più poveri. Raggiungere chi non lo è ancora L’UNICEF si impegna con tutte le forze per raggiungere anche il quinto di bambini non ancora vaccinati mediante campagne informative, il miglioramento dell’infrastruttura per la conservazione e la consegna di vaccini, il coordinamento e l’esecuzione di giornate nazionali di vaccinazione. Queste giornate sono importantissime, dato che in molti paesi l’infanzia non ha accesso a centri sanitari. Decine di migliaia di operatori visitano le aree e i villaggi più isolati, estendendo la copertura vaccinica dei bambini sotto i cinque anni a tutto il paese e coinvolgendo il governo, le organizzazioni non governative e i volontari. Refrigerazione grazie al sole Affinché i vaccini possano essere somministrati in modo efficace anche nelle regioni più periferiche, è necessario conservarli al fresco durante il trasporto. L’UNICEF mette a disposizione l’attrezzattura adeguata, come frigoriferi grandi e piccoli, contenitori-frigo e speciali borse termiche. Nelle aree in cui l’approvvigionamento elettrico è lacunoso o addirittura inesistente, ci vogliono soluzioni specifiche. Sempre più spesso si fa ricorso a frigoriferi solari e la ricerca sta esplorando la possibilità di produrre vaccini resistenti al calore. Polio: una malattia quasi debellata L’obiettivo di un mondo senza poliomielite è vicino. Quando si potrà annunciare l’assenza di contagi per tre anni di fila, la malattia sarà debellata. Dopo il vaiolo, si tratterebbe del secondo caso di eradicazione mondiale di un virus grazie alle vaccinazioni. Gli sforzi intrapresi contro la polio hanno salvato fino a oggi dalla paralisi oltre quindici milioni di persone. Negli ultimi vent’anni, quasi tre milioni di bambini sono stati vaccinati. Nel 1988, l’UNICEF e l’OMS hanno lanciato una campagna mondiale per l’eradicazione della polio. Allora, 350 000 bambini in 125 paesi in cui il virus era endemico venivano infettati ogni anno. Nel 2015, sono stati registrati solo 74 nuovi casi, un calo del 99,9 per cento. Ma Stato: aprile 2016 è proprio lo sforzo finale a richiedere il maggior lavoro. Oggi, la poliomielite è ancora endemica in due paesi: Afghanistan e Pachistan. L’India ha avuto l’ultimo caso il 13 gennaio 2011, è dunque considerata ufficialmente liberata dalla malattia da gennaio 2014. In Nigeria, il paese nel quale nel 2012 veniva ancora riscontrata la metà di tutti i casi di polio, l’ultimo contagio è stato registrato il 24 luglio 2014. I conflitti favoriscono tuttavia il dilagare di malattie contagiose. In Pachistan e in Afghanistan, gli scontri impediscono di vaccinare i bambini. In Siria, il tasso di vaccinazione è sceso da oltre l’80 per Comitato svizzero per l’UNICEF Pfingstweidstrasse 10 8005 Zurigo Telefono +41 (0)44 317 22 66 [email protected] www.unicef.ch www.facebook.com/unicef.ch Conto postale donazioni: 80-7211-9 cento nel 2010 al 43 per cento nel 2014, e nel 2013 vi sono stati registrati i primi casi dopo quattordici anni.