Medici indagati per morte sospetta, slitta l`udienza

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Medici indagati per morte sospetta, slitta l`udienza
CITTÀ DEL MOLISE
Sabato 9 giugno 2012
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GIUDIZIARIA
Medici indagati per morte sospetta, slitta l’udienza
I
SERNIA. Muore di tetano dopo una semplice frattura ad una mano. E, a circa un anno
dalla tragedia, ancora non si fa chiarezza sull’accaduto. Eppure,
l’ombra della malasanità si è allungata sull’ospedale SS. Rosario.
Tre medici, che
lavorano
presso il nosocomio
venafrano, sono
stati indagati per
l’omicidio colposo di un anziano agricoltore di
Monteroduni. Ieri,
presso il tribunale
di Isernia, avrebbe dovuto essere
nominato un perito chiamato ad esaminare le
cartelle cliniche della vittima e ad accertare se le persone presumibilmente
coinvolte nel decesso avevano proceduto ad effettuare sul paziente la puntura anti-tetano. Ma l’udienza è slittata
al 13 luglio prossimo. I fatti risalgono
al 2011, mese di maggio. L’uomo, 82
anni, come sempre si reca a coltivare
il suo terreno, ma si verifica un banale incidente. L’anziano si fa male a una
mano. Subito si rivolge al pronto soccorso del SS. Rosario, dove gli viene
diagnosticata una frattura a un mignolo. L’agricoltore riceve le prime cure e
viene ricoverato presso il reparto di
ortopedia, in attesa di un piccolo inter-
vento. Dopo qualche giorno i medici lo operano.
Intervento riuscito e dimissioni in arrivo. Quando torna a casa, però, l’anziano comincia a stare
male. E, a tre mesi dall’incidente, i
familiari decidono di riportarlo in
ospedale. Questa volta l’82enne
viene accolto nel pronto soccorso
dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. I medici pentri non hanno
dubbi e gli diagnosticano il ‘tetano’. Arriviamo quindi al 25 luglio
2011: l’anziano muore e la famiglia decide di presentare denuncia presso la Procura della Repubblica del tribunale di Isernia.
Le indagini scattano immediate.
E conducono all’iscrizione di tre
medici dell’ospedale venafrano
nel registro degli indagati. Come
detto, l’accusa per loro parla di
omicidio colposo.
Politica
Sabato 9 giugno 2012
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Dall’Asrem
“Screening mammografico, il servizio non si è mai interrotto”
CAMPOBASSO. Il consigliere regionale di Sel Filippo Monaco ha reso noto che lunedì riprende l’attività del mammografo mobile, un ‘punto di forza’ a
suo dire della prevenzione contro il tumore, rimasto
fermo per un paio d’anni.
Il responsabile dello screening mammografico Fran-
cesco Carozza rimarca, comunque, che lo screening
per la mammella è ininterrottamente attivo dal 2003;
che il solo mammografo mobile è rimasto fermo per
avarìa tecnica dal mese di novembre 2011; infine che
tutti i centri fissi - i sei ospedali regionali - hanno
ininterrottamente erogato il servizio.
18 Venafro Valle del Volturno
Sabato 9 giugno 2012
Patologie neurodegenerative, la Fondazione dell’Irccs in prima linea
Il Neuromed ad Avellino
per presentare Cyber Brain
POZZILLI. Importante appuntamento per venerdì
prossimo ad Avellino. La
Fondazione Neuromed di
Pozzilli sarà infatti in prima
fila al convegno di presentazione del progetto “Cyber
Brain-Polo d’innovazione
della neuro cibernetica”.
Presso la Camera di Commercio del comune campano, quindi, verrà illustrata
la prima infrastruttura europea interamente dedicata alla neuro cibernetica ed alle
applicazioni tecnologiche
in grado di esplorare nuovi
meccanismi di studio, di
diagnosi e di cura delle patologie neurodegenerative.
Le aspettative sul progetto,
per la Regione Campania in
particolare e per il centro
sud Italia in generale, sa-
ranno illustrate, tra gli altri,
da Luigi Nicolais, presidente del Centro nazionale ricerche, e dal governatore
della Regione Campania,
Stefano Caldoro. protagonista della giornata anche il
presidente della Fondazione
Neuromed, Marcello Pal-
mieri. Ricordiamo che il
progetto “Cyber Brain” è
stato finanziario dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
nell’ambito del potenziamento delle infrastrutture di
ricerca.
ppm
Larino Basso Molise 25
Sabato 9 giugno 2012
All’origine della decisione l’assenza dei medici. Il pressing del comitato civico ha funzionato
Vietri, Radiologia non chiuderà
Il direttore sanitario Vitale torna sui suoi passi
LARINO. Scongiurato il rischio di interruzione del servizio presso la divisione di radiologia del Vietri. Ma la situazione resta critica in quanto se il personale medico non
sarà implementato all'orizzonte, anche in coincidenza
con l'arrivo della stagione
estiva, si potrà ripresentare la
possibilità che le prestazioni
non possano essere garantite
ergo spostate a Termoli. Stando alle informazioni raccolte
da alcuni rappresentanti del
Comitato Civico frentano, sia
per la mattinata di oggi che
per ieri l'altro, il direttore sanitario Filippo Vitale aveva
diffuso una circolare interna
con la quale, evidentemente a
causa dell'assenza di radiologi, aveva di fatto chiuso per
un intero turno la radiologia
del Vietri e stessa cosa aveva
disposto per la mattinata
odierna. Poi in realtà l'allarme
è rientrato anche per l'intervento dei rappresentati del comitato che si sono rivolti alla
direzione frentana per segnalare quanto sarebbe potuto accadere se la radiologia fosse
rimasta chiusa. “Passi per le
visite programmate che sono
state spostate all'indomani, se
fosse rimasta chiusa la radiologia come disposto dal diret-
Il direttore sanitario Filippo Vitale
tore Vitale – hanno affermato
dal Comitato – eventuali pazienti giunti al pronto soccorso del Vietri che necessitavano di esami diagnostici sarebbero stati trasportati a Termoli. È impensabile disporre tali
chiusure, mentre chi di dovere dovrebbe preoccuparsi di
garantire i turni anche con lo
spostamento a Larino dei radiologi di Termoli”. Sull'argomento, sempre da informazioni assunte, sembra che due
nuovi radiologi debbano
prendere servizio al San Timoteo. Due nuove figure professionali per la divisione di
radiologia per cui sempre
quelli del Comitato si augurano che almeno uno dei due
venga assegnato alla radiologia del Vietri in modo da colmare in qualche modo il vuoto di medici radiologi. NdF
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Anziano morto di tetano
A luglio udienza dal gip
Slitta al 13 luglio prossimo
l’udienza dal gip di Isernia
fissata per fare chiarezza sulla morte di un agricoltore di
82 anni di Monteroduni. Nel
2011 l’uomo, subì un intervento a una mano, ma non
sarebbe stato vaccinato.
Dopo qualche tempo morì di
tetano. I suoi familiari hanno presentato una denuncia
in Procura. Che ha fatto finire tre medici sotto inchiesta.
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Nel corso dell’ultima udienza, tenutasi alla fine di aprile, il giudice per le indagini
preliminari Maria Luisa
Messa, ha chiesto l’ausilio di
un consulente per fare chiarezza sull’accaduto (il medico designato in un primo momento ha rinunciato all’incarico, poiché si è detto incompatibile). Ieri, però, l’udienza è saltata, poiché il giudice
era assente per altri impegni.
La storia risale a quasi un
anno fa. Il contadino si rivolse all’ospedale Ss Rosario di
Venafro per una frattura al
mignolo. Un banale incidente nei campi. Fu sottoposto a
un intervento, poi fu regolarmente dimesso. Ma dopo
qualche giorno cominciò ad
avvertire uno strano malessere. Il pensionato fu così
condotto all’ospedale Veneziale di Isernia. Qui, pare, fu
Il tribunale di Isernia
diagnosticato il tetano. L’uomo rimase ricoverato per circa tre mesi. Poi morì. Fu fatta la vaccinazione antitetanica? È ciò che si intende accertare in questo procedimento giudiziario.
Sanità, Petraroia torna all'attacco
Dopo la nomina del nuovo commissario, il consigliere regionale Petraroia torna all'attacco chiedendo all'assessore regionale Filoteo
Di Sandro di revocare alcuni provvedimenti adottati il 21 maggio scorso.
Ecco il testo dell'interrogazione.
Oggetto: Interrogazione con risposta orale e scritta all’Assessore Regionale alla Sanità, Dott. Filoteo Di Sandro, sulla richiesta di
revoca dei Decreti n. 10 e n. 14 adottati dal Commissario ad Acta della Sanità il 21.05.2012 e sull’assetto del settore dopo la nomina
del Dott. Filippo Basso.
Viste le Deliberazioni del Consiglio dei Ministri in materia sanitaria stante l’accumulo di un debito strutturale e di un disavanzo
gestionale annuo progressivo con le connesse nomine di un Commissario e più Sub-Commissari, riconfermati nella seduta del
Consiglio dei Ministri del 20.01.2011, e parzialmente modificati con la decisione assunta il 7 giugno 2012 con la nomina del
Commissario ad Acta Dott. Filippo Basso ed il definitivo superamento del Sub-Commissario Dott. Mario Morlacco;
Considerate le prescrizioni dalla lettera A) alla lettera H) della Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20.01.2012 intimate al
Commissario ad Acta in continuità con la diffida del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19.05.2010 ex art. 2 comma 84 legge
191/2009, finalizzata alla sostituzione del Commissario ad Acta, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano
di Rientro e dei Programmi Operativi;
Acquisiti i verbali dei Tavoli Tecnici di Verifica Interministeriale del 19.05.2011, 08.07.2011, 29.10.2011, 06.04.2011, 20.07.2011,
20.01.2012 e 03.04.2012 è emerso il mancato rispetto delle prescrizioni fatte con permanenza del disavanzo sanitario, incremento
massimo delle addizionali e delle imposte regionali, abbassamento progressivo della qualità del Servizio Sanitario fino a
compromettere l’esigibilità dei livelli essenziali di assistenza, svuotamento della sanità pubblica, carenza di controlli su acquisto di
beni e servizi, strutture private, DRG e SDO, incentivi al personale e assenza di provvedimenti sulle principali emergenze del
sistema;
Accertato che i presidi ospedalieri pubblici sono stati smantellati con provvedimenti di riorganizzazione discutibili e svuotati di
professionalità e competenze con l’incresciosa conseguenza che all’interno degli stabili mancano sempre più spesso attrezzature
efficienti, macchinari funzionanti e personale specialistico;
Letto il Decreto n. 10 del 21.05.2012 sul riassetto della rete ospedaliera regionale con conseguente riduzione a n. 1251 posti letto e
conseguente taglio di altri 32 posti letto rispetto al passato e nel documento di valutazione, allegato al predetto decreto, sulla “Stima
del fabbisogno assistenziale per la Struttura del Servizio Sanitario della Regione Molise ai fini della verifica di compatibilità exD.Lgs 502/1992 e s.m.i., art. 8 quater”, il Commissario ad Acta, senza menzionare l’esito del Tavolo Tecnico di Verifica Ministeriale
del 3.04.2012, si limita a dividere i 1251 posti letto in 7 macro-aree, ma non individua né la distribuzione tra strutture pubbliche e
strutture private e né il riparto dei posti letto per singolo ospedale;
Letto inoltre che il fabbisogno di posti letto delle Residenze Sanitarie Assistenziali viene individuato attraverso degli standard che
moltiplicano i posti letti per ogni 1000 abitanti, arrivando così a 630 posti divisi tra le comunità alloggio, case di riposo e residenze
protette, RSA pubblica di Larino e RSA privata accreditata di Castel del Giudice e che salvo una percentuale infinitesimale tali posti
letto non sono stati ancora attivati;
Tenuto conto che nel predetto Decreto viene riportata la distribuzione delle apparecchiature TAC e RMN riducendo così del 30% le
TAC e del 20% le Risonanze Magnetiche, e viene indicata come unica sede, per la Diagnostica PET-TC, l’I.R.C.C.S. Neuromed di
Pozzilli (IS), rendendo poco credibili le rassicurazioni dell’Assessore alla Sanità sulla permanenza della PET-TC presso il Cardarelli
di Campobasso;
Considerato, inoltre, che viene individuato un Centro di Procreazione Medicalmente Assistita, senza indicare la struttura competente,
e che il servizio di radioterapia, che con Decreto Commissariale n. 71/2011 allegato A riporta nella branca 70 il dato di n. 5 posti letti
tecnici in DH nella struttura della Fondazione Giovanni Paolo II, viene integrato con un ulteriore servizio di radioterapia, che non è
chiaro dove sarà garantito e se sarà in una struttura pubblica o privata;
Preso atto che il suddetto Documento di Valutazione individua, altresì, i “Presidi e Centri ambulatoriali di Riabilitazione territoriale
extraospedaliera” attraverso la distribuzione dei giorni di degenza in regime residenziale e semiresidenziale per Distretto Sanitario, e
dallo schema allegato al documento emerge che i giorni di degenza del Distretto Sanitario di Campobasso (11.210+4.348) sono
inferiori ai giorni dei Distretti di Termoli (50.967+4.365), di Bojano-Riccia (3.428+25.912), di Isernia (15.982+4.748) e di Venafro
(62.050), salvo che per il Distretto di Larino (13.309);
Vista, inoltre, l’adozione, del Decreto n. 14 del 21.05.2012 che paventa una procedura d’urgenza ex-art. 44, comma 4, Statuto della
Regione Molise sulla proposta di legge regionale inerente ulteriori attribuzioni di poteri al Commissario ad Acta, previa approvazione
del Consiglio Regionale, per inserire una modifica integrativa alla Legge Regionale n. 2/2012 con l’attribuzione di poteri aggiuntivi
sulle competenze disciplinate dagli artt. 67, 68, e 69, non chiarendo se tali funzioni dovranno essere esercitate dal Dott. Filippo Basso
o dal Dott. Michele Iorio;
Accertato che entrambi i Decreti sono regolarmente controfirmati dai Sub-Commissari Dott. Mario Morlacco e Dott. Nicola Rosato,
oltre che dal Direttore Generale della Regione Molise Dott. Antonio Francioni e dai Dirigenti dell’Assessorato alla Sanità;
Tenuto conto che il TAR Molise con sentenza n. 00224 depositata il 17.05.2012 ha annullato le consultazioni elettorali del 16-17
ottobre 2011;
Preso atto che il Consiglio dei Ministri con Delibera assunta il 23.03.2012 ha impugnato la legge finanziaria regionale n. 2 del
26.01.2012 con specifico riferimento agli artt. 67, 68, e 69 che trattano la materia sanitaria con argomentazioni giuridiche opposte a
quelle citate dal Consiglio di Stato e dal TAR Molise e menziona le Sentenze della Corte Costituzionale n. 193/2007 e n. 78/2011 e
in particolare il virgolettato “…che le funzioni del Commissario ad Acta, devono essere poste al riparo da ogni interferenza degli
Organi regionali”;
Verificata l’irregolarità del dispositivo sulla procedura d’urgenza (Decreto n. 14 del 21.02.2012) che fa riferimento all’art. 44,
comma 4, dello Statuto della Regione Molise pubblicato sul BURM n. 7 del 2 marzo 2011, mai promulgato e mai pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale;
CHIEDO
1) di conoscere quali iniziative intende intraprendere l’Assessore Regionale alla Sanità per garantire il rispetto dei livelli essenziali di
assistenza in Molise chiedendo la revoca dei Decreti Commissariali n. 10 e n. 14 del 21 maggio 2012, che sono in palese contrasto
con le conclusioni dei tavoli Tecnici di Verifica Interministeriali del 20.01.2012 e del 3.04.2012, anticipando scelte sulla
programmazione sanitaria e non tutelando la sanità pubblica regionale e tanto meno la rete ospedaliera pubblica molisana;
2) di sapere se l’Assessore Regionale alla Sanità non intenda aprire un confronto col nuovo Commissario ad Acta Dott. Filippo Basso
per sottoporgli le proposte avanzate dal Comitato Pro-Cardarelli sottoscritte da 7 mila cittadini e che si oppongono allo svuotamento
del Presidio Ospedaliero Regionale e ad una generica integrazione con una non meglio conosciuta Fondazione privata, accreditata
con eccessiva precipitazione e meritevole di essere eventualmente assorbita dal Cardarelli e non viceversa;
3) di essere informato sulle scelte che si intendono adottare in ordine all’avvio di 630 posti letto delle RSA e delle ragioni della
mancata apertura della RSA di Via Garibaldi a Campobasso; oltre a sapere dove sarà insediato il Centro di Procreazione
Medicalmente Assistita, dove sarà ubicata l’altra struttura di radioterapia, se concretamente presso il Cardarelli resterà operativa una
PET-TC o meno, e da ultimo in che modo possono essere reinseriti nella gestione della medicina territoriale pubblica i 200 mila
giorni di degenza in regime residenziale o semi-residenziale attualmente affidata a vari operatori privati.
Campobasso, 8 giugno 2012
Michele Petraroia
Sanita':S.Timoteo,accorpamento reparti per carenza personale - Molise - ANSA.it
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Il sito Internet dell'Agenzia ANSA
Molise
Sanita':S.Timoteo,accorpamento reparti per
carenza personale
Proposta Asrem per consentire ferie e riposi durante estate
09 giugno, 16:58
(ANSA) - TERMOLI (CAMPOBASSO), 9 GIU - La carenza di personale nell'ospedale San Timoteo di
Termoli e la necessita' dello stesso di fruire di ferie e riposi durante l'estate ha convinto l'Asrem a
procedere con l'accorpamento dei reparti.
La conferma arriva dagli operatori dell'ospedale che, secondo una delle ultime decisioni dell'Azienda
sanitaria, devono poter fruire delle ferie non godute dello scorso anno, dell'anno in corso e dell'anticipo di
quelle del prossimo anno. La proposta, presentata ai primari nei giorni scorsi, e' ora al vaglio di medici ed
infermieri per l'organizzazione definitiva.(ANSA).
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/molise/2012/06/09/Sanita-Timoteo-accorpame... 10/06/2012