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Air your tunes
Air your tunes
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
p.1
MOBILE / Un nuovo sistema operativo per giocarsi il tutto per tutto
EDITORIALE
BlackBerry 10 è una realtà
TV tutti uguali
Assalto ai primi prezzi
Zeppelin Air
DDAY.it magazine 63
In questo fascicolo
traZeppelin
le altre cose...Air
I produttori e i rivenditori di TV
RIM cambia pelle e assume ufficialmente nel mondo il nome di BlackBerry
sono attesi in questo 2013 alla sfida
Stream your music with AirPlay®
Stream your
music with
AirPlay®
più difficile
dell’ultimo
decennio.
Lancia due smartphone, Z10 e Q10, uno touchscreen e l’altro con tastiera
TV & VIDEO
Sulla “crisi di astinenza” da switchoff, si innestano i fattori congiun352 ppi di densità. Basato su processore
di P. Centofanti
02 LG, primi dettagli
turali e un ritardo negli arrivi delle
dual core da 1.5 GHz, con 2 GB di RAM,
nuove tecnologie. Infatti - per quedei nuovi TV 2013
rmai BlackBerry 10 è una realtà, 16 GB di memoria interna, fotocamera
st’anno almeno - OLED e 4K, con
La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
ma la prima novità è un’altra. posteriore da 8 Megapixel e frontale damigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zep- rire
i loro
prezzi
irraggiungibili
più,dal vostro computer, opla musica direttamente dal vostro computer, oprire la musica dai
direttamente
migliori. Radicali
innovazioni
rendono il nuovo
Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
saranno solo un grande
disturbo,
L’ha annunciata Thorsten Heins: 2, NFC e tutta la classica dotazione di
MOBILE
un fattore in grado di creare “ansia”
RIM cambia nome e diventa ufficial- sensori e soluzioni di connettività che
spingendo alcuni potenziali clienti
mente, in tutto il mondo, BlackBerry. ci aspettiamo (LTE compreso), lo Z10
05 RIM cambia pelle
a rinviare l’acquisto.
Una dichiarazione di intenti per dire è disponibile in UK; sarà naturalmente
e lancia BalckBerry 10
Malgrado questi fattori, grazie
www.audiogamma.it
www.audiogamma.it
che BlackBerry 10 è una piattaforma su disponibile globalmente, ma al moalla spietata concorrenza e alle
07 HTC con Ultrapixel
cui l’azienda si gioca il tutto per tutto. mento non è stata ancora annunciata
continue promozioni, anche
per evitare il tracollo
quest’anno si arriverà intorno alla
È basata su QNX che punta a rilancia- una timeline ufficiale. BlackBerry Q10
soglia dei 5 milioni di TV venduti,
re i capisaldi di BlackBerry, ovvero si- è il primo modello con tastiera fisica e
10 Mediaset chiude
un risultato nella media degli anni
curezza e praticità della tastiera fisica, al momento non sono state rilasciate
buoni senza switch-off. Ma l’insidia
Premium Play ad Android
non dimenticando però l’importanza molte informazioni a parte quelle di
più grande non sarà nella creazione
base:
display
OLED
da
3.1
pollici
con
dell’apertura
al
mondo
consumer
che
della domanda ma nel rischio,
è mancata fino ad ora e che ha messo risoluzione di 720x720 pixel, procestutt’altro che remoto, che tutti
PC & MULTIMEDIA
gli acquisti si polarizzino attorno
in seria difficoltà il brand. Sono due i sore dual core, costruzione in vetro e
ai modelli entry level e ai primi
modelli con cui BB10 arriva sul merca- un nuovo materiale per il retro più resi12 Il fenomeno Chromebook
prezzi, trascurando ancora più del
to: BlackBerry Z10 e BlackBerry Q10, il stente e leggero della plastica. Per cominaccia Windows
passato gamma alta e media. Infatti
primo completamente touch, il secon- noscere maggiori dettagli, soprattutto
i TV del 2013 non sono più capaci
13 Microsoft Office 365
do con tastiera fisica. BlackBerry Z10 è su alcuni aspetti della nuova piattafordi “parlare da soli” e si assomigliano
99€ all’anno e hai tutto
il modello con display da 4.2 pollici e ma, vi rimandiamo alla news completa
tutti, almeno sul fronte estetico: le cornici super sottili, negli
con risoluzione di 1280x768 pixel per a pag. 5 di questo Dday.it Magazine.
scorsi anni riservate ai modelli
più esclusivi, sono oramai una
PEOPLE & MARKET
TV & VIDEO /
caratteristca di tutta la gamma e il
maggior fattore di differenziazione
16 Philips saluta audio,
è - incredibile a dirsi - il piedistallo.
video e multimedia
Il resto del TV, ovverosia tutte le
funzioni evolute, gli ambienti smart
16-17 Panasonic, Sharp e
TV, le caratteristiche tecniche, la
Sony: segnali di ripresa
possibilità di connessione alla rete e
ai device e così via, resta chiuso all’interno dell’apparecchio e, se non
Samsung lancia il nuovo TV top di gamma LED per il mercato europeo
dimostrato, non si vede. E neppure
DIGITAL IMAGING
Si chiama F8500 ed è caratterizzato dal nuovo design Magnum
ci si può affidare ai cartellini prezzo
design, denominato Magnum, è reao alle didascalie dei volantini, tutte
19 Fuji F850EXR, pensata
di R. Pezzali
drammaticamente simili e che
lizzato partendo da un unico foglio di
per i reporter
- quando sono diverse - elencano
alluminio
lavorato
e
piegato
secondo
l top di gamma Samsung per
sigle di ben poco significato per
l’Europa non sarà l’F8000 ma le esigenze. Samsung ha annunciato i
20 Rugged Pentax WG-3 GPS
l’acquirente medio.
l’F8500. Samsung ha annuncia- servizi Smart per l’Europa, che sono gli
Dopo anni in cui non si è fatto
to un nuovo modello dedicato al stessi presenti anche negli Stati Uniti
molto per alfabetizzare l’utente e
Vecchio Continente e con una linea anche se S-Reccomendation con Voice
spiegargli e dimostragli almeno
SMARTHOME
l’ABC della tecnologia TV, ora
totalmente diversa, la stessa che ca- Interaction, ovvero i suggerimenti con
diventa necessario correre ai ripari
ratterizzava il plasma top di gamma vi- assistente vocale, saranno disponibili
24 Airblade Tap, il rubinetto
nel giro di pochi mesi, cambiando
sto a Las Vegas. Il nuovo modello sarà solo in Italia nel secondo semestre. Anlavasciuga di Dyson
approccio di marketing e allestidisponibile in due tagli da 55” e 46” e cora manca un prezzo ufficiale per la
mento dei negozi. Le pure strategie
dovrebbe avere le stesse funzionalità nuova serie F8500, ma si parla di 2799€
di brand e l’abitudine del mercato
TEST
della serie F8000, con in più il design per il 46” e di 3799 euro per il 55”.
di misurarsi con le sole quote di
mercato, senza guardare al mix
“premium”. Samsung non ha ancora
25 Canon EOS 6D
di prdootto, saranno ancora più
divulgato eventuali dettagli tecnici
effimere. Ora bisogna parlare di
dei suoi TV, ma sappiamo che le se27 HP ENVY 23 TouchSmart
contenuti, tecnologici e funzionali:
rie F7000, F8000 e la F8500 avranno a
vedremo se gli operatori passeran29 Haier LET29C800
bordo un processore quad core e che
no ai contenuti o - ancora una volta
quest’ultimo avrà anche la decodifica
- si lamenteranno del mercato ita30 Synology DS213
liano “inspiegabilmente” appiattito
HEVC. Non è certo sapere se anche
sui primi prezzi.
sulle altre serie ci sarà l’HEVC, anche se
32 Sorgenia MyPresa
sulla F8000 dovrebbe esserci. Il nuovo
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O
Il TV sarà disponibile nei tagli da 46 e 55 pollici
Samsung presenta F8500
Nuovo top di gamma LED
Gianfranco Giardina
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
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Zeppelin Air
estratto da www.dday.it
TV & VIDEO / Le informazioni fornite non riguardano la gamma italiana dei nuovi televisori
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
p.2
TV & VIDEO
Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
Dalla rete maggiori dettagli sui TV LG del 2013: nuovo design, videocamera integrata e dual core anche sulla fascia media
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
I TV Samsung
del 2013 sono
compatibili DTS
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
www.audiogamma.it
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uove funzioni, 4K e OLED, ma
i veri TV dove sono? È questa
l’impressione generale che hanno dato i vari produttori, tutti ansiosi di
mostrare quello che arriverà nei prossimi anni ma un po’ restii a dare informazioni su quello che invece tra qualche
mese arriverà nei negozi. LG rompe
gli indugi e fornisce qualche dettaglio
su quella che sarà la gamma di TV del
2013 anche se ovviamente non è la
gamma italiana, quindi qualche modello potrebbe cambiare così come
possono variare i tagli disponibili. Le
feature di base e il design dovrebbero
comunque essere gli stessi, e non appena avremo maggiori dettagli da LG
Italia pubblicheremo sigle e tagli per i
nostri modelli.
Ecco le serie e le possibili sigle: come
si può vedere le differenze sostanziali
stanno nel design e in qualche funzionalità secondaria. Ormai 3D, Smart
TV con processore dual core e tutte le
main feature sono presenti già dalla
fascia media. Nei prossimi giorni cercheremo di capire quali sono i tagli e
se esistono altre differenze minori tra
i diversi modelli. Non sono ancora disponibili le foto di tutti i modelli, anche
per queste si dovrà aspettare.
LA960G
Cinema Screen Design
Pannello Nano Full HD
Smart TV con processore dual-core
Cinema 3D
Magic Remote con controlli vocali
Videocamera integrata
LA860G
Cinema Screen Design
Pannello Full HD Edge LED
Smart TV con processore dual-core
Cinema 3D
Magic Remote con controlli vocali
Videocamera integrata
LA660
Cinema Screen Design
Pannello Full HD Edge LED
Smart TV con processore dual-core
Cinema 3D
LA740G
Cinema Screen Design
Pannello Full HD Edge LED
Smart TV con processore dual-core
Cinema 3D
Magic Remote con controllo vocale
LA690G
Cinema Screen Design
Pannello Full HD Edge LED
Smart TV con processore dual-core
Cinema 3D
Magic Remote con controllo vocale
LA790G
Cinema Screen Design
Pannello Full HD Edge LED
Smart TV con processore dual-core
Cinema 3D
Magic Remote con controllo vocale
N
Stream your music with AirPlay®
™
LG, ecco i primi dettagli dei TV del 2013
di R. Pezzali
Zeppelin Air
n. 63 / 11 febbraio 2013
Stream your music with AirPlay®
I TV di fascia medio/alta
offriranno supporto
alla decodifica DTS: non sarà
più necessario un impianto/
decoder esterno
di D. Loda
DTS annuncia che le proprie tecnologie di decodfica audio, e in
particolare Sound Studio, Premium Sound e Premium Sound
5.1, equipaggeranno i televisore
Samsung di fascia media e alta
della line-up del 2013.
È questa la notizia che la stessa
DTS, tramite il proprio Vice Presidente Brian Towne, ha rilasciato
ai media: “DTS è lieta di espandere il suo rapporto con Samsung
per fornire un tipo di esperienza
di intrattenimento straordinaria,
che i consumatori si aspettano
dal marchio DTS, direttamente
ai clienti che acquisteranno i TV
Samsung”.
TV & VIDEO / Dal 1° gennaio 2015 tutti i TV venduti dovranno avere il tuner DVB-T2 a bordo
Samsung, DVB-T2 su tutti i televisori 2013
I TV del 2013, dalla serie 5 in su, saranno dotati di sintonizzatore DVB-T2. Il top di gamma decodificherà l’HEVC
di D. Loda
T
utti i nuovi TV Samsung, a partire
dalla serie 5 in poi, avranno a bordo un decoder DVB-T2. Anche se
Samsung non ha ancora confermato,
il fatto sembra praticamente certo: il
Governo ha, infatti, stabilito che dal
primo gennaio 2015 tutti i TV venduti
dovranno avere il tuner DVB-T2 a bordo e i produttori stanno già andando in questa direzione adeguandosi
almeno per quanto riguarda il puro
sintonizzatore.
L’approvazione da parte dell’ITU dell’HEVC ha aperto le porte a quella che
sarà l’evoluzione del DVB-T, ovvero il
DVB-T2 abbinato all’HEVC come codec, molto più efficiente, e nei prossimi mesi i broadcaster inizieranno le
sperimentazioni.
Della gamma Samsung però c’è già
un TV compatibile HEVC, ed è il nuovo
top di gamma F8000: al momento, infatti, mancano ancora i chip di decodifica hardware per il nuovo standard,
pertanto Samsung ha implementato
solo sul modello top di gamma la de-
codifica software del nuovo codec.
Una primizia tecnologica per chi
compra il modello superiore, anche
se difficilmente ci sarà modo di sfruttare tale funzionalità quest’anno.
I TV Samsung di fascia medioalta (al momento non è stato
annunciato l’elenco preciso dei
modelli) saranno quindi compatibili con segnali audio DTS
multicanale in ingresso: dai DVD,
ai Blu-ray Disc ai file video e ai
programmi in streaming.
In questo modo non sarà più necessario disporre di un impianto
esterno per la decodifica, mentre le tecnologie Sound Studio e
Premium Sound si occuperanno
di elaborare il segnale per renderlo il più coinvolgente possibile, proprio in considerazione
dell’utilizzo dei diffusori del televisore.
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Air your tunes
Air your tunes
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
TV & VIDEO / Elemento fondamentale per la diffusione del 4K
TV & VIDEO / Quali TV in grado di rispondere ai requisiti?
p.3
Approvato HEVC, il codec per l’8K Con DVB-T2 due nuovi bollini DGTVi
È la prima release ufficiale del nuovo formato di compressione video
Con i TV dotati di tuner DVB-T2 arriveranno due nuovi bollini DGTVi
Zeppelin
Zeppelin
Air
T2” e “GoldenAir
T2”
HEVC (High Efficiency Video Coding) sarà il 50% più efficiente dell’H.264 Dopo Silver e Gold, i nomi provvisori sono “Silver
Stream your music with AirPlay®
Stream your music with AirPlay®
di P. Centofanti
L
o scorso 25 gennaio, rispettando
con precisione la propria tabella
di marcia, l’ITU ha annunciato
La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
l’approvazione
del codec
HEVC
odalHigh
rire la musica
direttamente
vostro computer, opmigliori. Radicali
innovazioni rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
Efficiency Video Coding,
evoluzione
dell’H.264/MPEG-4 AVC che consentirà
di trasmettere video a più alta risoluzione a parità di banda o, viceversa, di ri- dello standard, già in fase di studio, agwww.audiogamma.it
durre la capacità di trasmissione richie- giungeranno il supporto al video 3D e
sta mantenendo inalterata la qualità di alla codifica scalabile. HEVC, sviluppato
immagine. L’approvazione dell’HEVC ancora una volta in collaborazione dal
segna il punto di arrivo di un lavoro ini- Video Coding Experts Group (VCEG)
ziato nel 2004 volto a migliorare quan- dell’ITU-T e dal Moving Picture Experts
to fatto con MPEG-4 AVC, standard che Group (MPEG) di ISO/IEC, più che una
negli ultimi anni si è diffuso pratica- vera e propria rivoluzione è un raffimente in ogni ambito tecnologico, dal namento delle tecnologie di H.264/
video su web alla TV in alta definizione, MPEG-4 AVC, con particolari ottimizzazioni sul fronte del Parallel Processing.
passando per il Blu-ray Disc.
HEVC punta a migliorare la qualità Per questi motivi la nuova codifica non
d’immagine offrendo un’efficienza di dovrebbe essere eccessivamente più
compressione di circa il 50% superiore pesante rispetto all’AVC.
a quella di MPEG-4 AVC e introduce il Con l’approvazione dello standard i
supporto fino a risoluzioni di 8K x 4K produttori potranno implementare la
(7.680 × 4.320 pixel), motivo per il qua- nuova codifica via software e hardwale è visto come uno dei tasselli fonda- re. Come per l’MPEG-4 AVC, prima di
mentali per la nascente catena video poter assistere a una capillare diffusioconsumer a 4K. Ulteriori estensioni ne dell’HEVC occorrerà diverso tempo.
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
di R. Pezzali
I bollini DGTVi dovrebbero essere ine novità in campo TV si riflettono trodotti a partire dal prossimo anno
anche sulle novità per quanto ri- mentre nei prossimi mesi verrà uffiguarda la certificazione DGTVi. I cializzato sia il nome sia la grafica del
La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
bollino
stesso.
TV con tuner DVB-T2 ci sono dallo scor-migliori.
rire la musica direttamente dal vostro computer, opRadicali
innovazioni
rendono il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
so anno ma con l’arrivo di Samsung e Ricordiamo che, al momento, l’unico
degli altri produttori, e soprattutto con TV in arrivo sul mercato in grado di rila normativa che prevede che ogni TV spondere ai requisiti della certificazioin vendita dal primo di gennaio debba ne bollino Gold T2 potrebbe essere il
www.audiogamma.it
essere dotato di tuner DVB-T2, anche top di gamma Samsung F8000, anche
DGTVi sta pensando di adeguare i suoi se non escludiamo che i top di gamma
Sony e LG possano avere anch’essi quebollini per i TV e i decoder.
Al momento il nome non è ancora sta feature integrata.
definitivo, ma pare
che il consorzio
degli operatori stia
lavorando attorno a
quelli che saranno i
due bollini Silver T2
e Golden T2, due
certificazioni da affiancare agli attuali
bollino Gold e Silver
per caratterizzare i
TV dotati di tuner
DVB-T2 e di decodifica HEVC fino a
1080p@50.
L
TV & VIDEO
Broadcast 4K
In Giappone
si parte nel 2014
Secondo Reuters, il governo
giapponese sta spingendo
sull’acceleratore del 4K. Il Ministero
degli Interni aveva fissato al 2016
l’inizio delle trasmissioni “regolari”
in 4K, ma visto il crescente
interesse dell’industria e la
disponibilità dei primi TV dotati di
questa tecnologia, la previsione
ora passa al 2014: in particolare, il
governo giapponese è fiducioso
di riuscire a trasmettere in 4K i
Campionati Mondiali di Calcio
(o, quanto meno, la finalissima)
brasiliani, previsti per il tradizionale
bimestre giugno-luglio. Le
prime trasmissioni verranno
effettuate via sat, ma è già
previsto il broadcasting terrestre
a seguire; il governo giapponese
ha in previsione i primi test di
trasmissione 8K per il 2016.
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
TV & VIDEO
TV & VIDEO
La nuova Apple TV, più piccola e potente
Pronto un nuovo modello di Apple TV, più piccolo del precedente
Integra il processore A5X e potrebbe avere la memoria per le app
di R. Pezzali
Una nuova Apple TV sta arrivando, ed è più piccola e più potente del modello
attuale. Apple con gli aggiornamenti di iOS 6.1 ha rilasciato anche un update per
la Apple TV, che riguarda gli attuali modelli ma anche un nuovo modello in fase
di lancio. Questa nuova Apple TV emerge tra i prodotti che sono in fase di certificazione presso la FCC americana (l’ente che certifica i prodotti Wireless) e dai
disegni si scopre che è leggermente più piccola del modello attuale anche se il
design non cambia.
Il sito Anandtech rivela che Apple ha cambiato il processore all’interno: al posto
dell’A5 è stato inserito l’A5X; una scelta furba da parte di Apple che probabilmente
aveva ancora molti processori “avanzati” dagli iPad di
terza generazione, un prodotto che ha avuto un ciclo
di vita molto breve e sostituito a ottobre dall’iPad di
quarta generazione con l’A6 a bordo. L’arrivo della
nuova Apple TV potrebbe significare anche l’arrivo
delle applicazioni, un passo che aspettano tutti ma
per il quale Apple forse ha bisogno di inserire nella
Apple TV un quantitativo di memoria che al momento non c’è. Che sia questo il modello giusto?
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La nuova
Common Interface
guarda all’USB
Lo slot Common Interface sta per
sparire. Dagli ultimi rumor sembra
che sia al vaglio la possibilità
di tagliare lo slot PCMCIA per
sostituirlo con qualcosa di più
recente e meno ingombrante. Lo
slot PCMCIA con le CAM e le card
sono prodotti vecchi di più di 20
anni e sembra che le CARD degli
abbonamenti diventeranno mini
o micro SIM mentre al posto dello
slot PCMCIA e della CAM si passi
a un più pratico SIM reader USB. Il
passaggio dovrebbe avvenire con
la revisione 1.4 delle specifiche
Common Interface Plus, che
dovrebbe integrare anche le
specifiche per la gestione dual
tuner e un supporto migliore per
le piattaforme interattive, tra cui
l’MHP. Il debutto è previsto per
fine 2013 e arrivo sui televisori
nel 2014.
Zeppelin Air
estratto da www.dday.it
PEOPLE & MARKET / Il corretto smaltimento: facile da attuare e un obbligo morale e legale
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
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TV & VIDEO
Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
Il consorzio Ecolight afferma che la maggior parte dei piccoli elettrodomestici finisce ancora nel sacco nero
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
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Finisce a tarallucci
e vino L’OLED-Gate
La spy-story del furto di brevetti
e licenze legate ai display OLED
è giunta alla fine: Samsung e
LG hanno deciso che la cosa
non finirà in tribunale ma sarà
sistemata a porte chiuse. A
riportarlo è l’agenzia coreana
Yonhap: Samsung e LG
sarebbero decise ad affrontare
la strada del dialogo costruttivo
al posto del più problematico
tribunale.
La storia era iniziata nel
2011 quando Samsung ha
accusato LG di aver assunto
11 dipendenti che avevano
trafugato segreti industriali di
produzione, ma dopo la prima
denuncia ci sono state diverse
vicende collegate con altre
denunce e segnalazioni da parte
di entrambi gli schieramenti.
LG e Samsung si siederanno
a un tavolo, probabilmente
per discutere uno scambio di
licensing sui rispettivi brevetti.
Chi lo avrebbe mai detto?
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
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di E. Villa
B
corso di raccolta e smaltimento. Meno
di 1 su 5 viene conferito correttamente.
Il resto, con ogni probabilità, finisce nel
sacco della spazzatura indifferenziata”.
Nel 2012 in Italia ne sono state raccolte
quasi 39mila tonnellate - di cui 15mila
sono state gestite da Ecolight - contro le circa 200mila di piccoli elettrodomestici che sono stati immessi sul
mercato. “Anche se esiste l’obbligo di differenziarla, intercettare questa tipologia
di rifiuto è complesso”, prosegue Dezio.
“Dove mettiamo il frullatore quando non
funziona più? E che fine fanno i phon, le
radio o i cellulari quando non vanno? In
molti casi vengono messi in qualche remoto cassetto di casa, per poi essere gettati senza cura quando danno fastidio”.
La raccolta differenziata è un obbligo,
e i cittadini hanno due strade: la piazzola ecologica del proprio comune o
portarlo in negozio al momento dell’acquisto del nuovo prodotto sostitutivo. Ricordiamo che in Italia vige il
decreto “uno contro uno”, che impone
ai punti vendita il ritiro dell’usato gratuitamente qualora se ne acquisti uno
di funzionalità equivalente.
TV & VIDEO / Si chiama Frodo la più recente versione di XBMC; tra le novità PVR e supporto audio HD
XBMC 12, il Media Center sbarca su Android
XBMC ha rilasciato l’ultima release del più famoso Media Center Opensource: tra le novità il supporto ad Android
di R. Pezzali
X
BMC, il più famoso Media Center
Opensource, è disponibile nella
sua versione più recente, Frodo.
Dopo diversi mesi di beta, XBMC 12
è stato rilasciato e porta con sé tante
novità come il PVR, il supporto audio
HD e la possibilità di essere installato
anche su Android e Raspberry PI. La
“build” per Android è probabilmente
una delle cose più interessanti perché
permette di installare questo ottimo
Media Center all’interno di chiavette
e set top box Android: per realizzarla il
team di XBMC è stato supportato dalla
Pivos Technology che ha realizzato un
piccolo set top box Android potentissimo destinato proprio a diventare un
Media Center completo, lo Xios DS.
Frodo integra anche un nuovo audioengine che permette la decodifica e il
passthrough DTS Master Audio e Dolby
TrueHD, il supporto all’H.264 a 10 bit e
il supporto avanzato ad AirPlay.
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™
Elettrodomestici: solo il 18% è smaltito bene
rutte notizie per il corretto smaltimento degli elettrodomestici:
secondo Ecolight, il consorzio
che si occupa della gestione dei RAEE
(Rifiuti da Apparecchiature Elettriche
ed Elettroniche), solo il 18% dei piccoli
elettrodomestici segue l’iter corretto di smaltimento. La maggior parte
continua a finire nel sacco nero, con
tutte le conseguenze nefaste del caso.
I piccoli elettrodomestici, infatti, sono
difficili da intercettare, ma solitamente
contengono una quota (elevata, fino
al 97%) di materiali riciclabili e di sostanze nocive. Buttarli nel sacco nero
significa rinunciare ai benefici dei primi ed “esaltare” il potenziale nocivo dei
secondi.
Giancarlo Dezio, direttore generale di
Ecolight, ha affermato che “Solamente
il 18% dei piccoli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo, una volta non
più funzionanti, segue il corretto per-
Zeppelin Air
n. 63 / 11 febbraio 2013
Stream your music with AirPlay®
XBMC è un prodotto validissimo anche se è abbastanza complesso: ha
tantissime opzioni e può essere personalizzato con un numero incredibilmente elevato di addon. Il set top box
Android Xios DS a breve dovrebbe essere disponibile anche in Italia a poco
meno di 100 euro.
TV & VIDEO
DisplayPort
si aggiorna
per il 4K
La Video Electronics Standards
Association (VESA) ha
annunciato il DisplayPort
Dual-Mode, estensione dello
standard che in ambito video
permette di interfacciarsi con
adattatori DisplayPort-HDMI
e periferiche HDMI, con un
clock massimo di 300 MHz
portandolo al pari con HDMI
1.4. Questo vuol dire che anche
DisplayPort supporterà ora
risoluzioni 4K x 2K fino a 30 Hz,
oltre a risoluzioni inferiori con
una maggiore profondità di
bit, quando connesso tramite
adattatore a ingressi HDMI.
Fino ad oggi, infatti, sebbene il
DisplayPort supporti risoluzioni
anche più elevate, quando
connesso in HDMI supporta al
massimo segnali 1080p. Con
le nuove specifiche arrivano
programmi di certificazione
e test per cavi e adattatori, in
tempo per i nuovi televisori 4K.
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Air your tunes
Air your tunes
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
p.5
MOBILE / L’azienda canadese assume ufficialmente in tutto il mondo il nome di BlackBerry
MOBILE
Sono due i nuovi smartphone per il nuovo sistema operativo Z10 e Q10, uno tutto touch e uno con tastiera QWERTY
WhatsApp
diventa a pagamento
Zeppelin
Air
su Android
e Windows
Stream your
music with Phone:
AirPlay
per continuare a fruire del
servizio di messaggistica gratuito
serviranno 0,79 euro all’anno
WhatsApp
adesso si paga
RIM cambia pelle e lancia BlackBerry 10
Zeppelin Air
Stream your music with AirPlay
®
®
sono state rilasciate molte informazioni a parte quelle di base: display OLED
a oggi BlackBerry 10 è una real- da 3.1” con risoluzione di 720x720 pixel,
tà, ma la prima novità è un’altra. processore dual core, costruzione in
L’ha annunciata Thorsten Heins: vetro e un nuovo materiale per il retro
La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
più
RIM
cambia
nome
erire
ufficialrire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zepladiventa
musica direttamente
dal vostro computer,
op- resistente e leggero della plastica.
migliori. Radicali
innovazioni
rendono il nuovo
Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
di R. Pezzali
mente, in tutto il mondo,
BlackBerry. Durante la presentazione è stato posto
Una dichiarazione di intenti per dire l’accento soprattutto su alcuni aspetti
WhatsApp diventa a pagamento:
che BlackBerry 10 è una piattaforma su della nuova piattaforma. BlackBerry
la notizia che circolava sui social
cui l’azienda si gioca il tutto per tutto. Balance è il sistema che permette di
www.audiogamma.it
www.audiogamma.it
network gli scorsi mesi non era
Due anni fa, quando Thorsten Heins separare in modo molto efficace l’amuna bufala, e già da qualche mese
ha assunto il ruolo di CEO, l’azienda si biente lavorativo da quello personale. I
nelle note di servizio era presente
è trovata a un bivio: adottare una piat- dati sono criptati per maggiore privacy
la dicitura che riportava che, dopo
taforma di terze parti come Android o e sicurezza e un’azienda può specificaBlackBerry z10
il primo anno gratuito, gli utenti di
svilupparne una propria. Heins ha scel- re quali applicazioni possono essere
WhatsApp su piattaforme diverse
to di sviluppare una propria visione e installate nell’area di lavoro, lasciando
da iOS avrebbero dovuto pagare
il risultato di questa lunga gestazione piena libertà di utilizzare l’area perso- tocco. BlackBerry Hub è invece il punto
un piccolo canone annuo per conè BlackBerry 10, piattaforma basata su nale. Una soluzione evidentemente di raccolta per tutte le forme di comutinuare a fruire dell’applicazione.
QNX che punta a rilanciare i capisaldi di dedicata a chi è costretto ad avere due nicazione: messaggi, chat BBM (con
Se si vuole continuare ad usare
BlackBerry, ovvero sicurezza e praticità cellulari. Grande spazio è stato dedica- messaggi vocali e videochiamate), eil popolare servizio di messaggidella tastiera fisica, non dimenticando to per presentare la nuova interfaccia mail, social network, tutto integrato nel
stica si devono pagare 0,79 euro
l’importanza dell’apertura al mondo BlackBerry Flow e il suo sistema a ge- sistema operativo nella forma di una
all’anno. I possessori di iPhone e
consumer che è mancata fino ad ora e sture che consente con un solo polli- casella di ingresso unica. I dati di ogni
iPad sono esentati: su iOS infatti
che ha messo in seria difficoltà il brand. ce di passare agilmente in rassegna le contatto sono popolati in tempo reale
l’applicazione si paga 0,89 euro e
A testimonianza dell’impegno di Black- applicazioni aperte in multi-tasking, con le informazioni dei social network,
l’acquisto è “una tantum”. Sul web
Berry in tal senso, l’incarico di Global e BlackBerry Peak, che permette di con un’ottima integrazione per l’utene su Facebook sono già scoppiate
Creative Director è stato affidato alla leggere e-mail e messaggi senza mai za business di Linkedin, che completa
le rivolte con prese di posizione
cantante Alicia Keys. Due i modelli con uscire dall’applicazione che si sta uti- il profilo dei contatti con le esperienze
anche abbastanza dure, tuttavia è
cui BB10 arriva sul mercato: BlackBerry lizzando. Il tutto sempre con un solo lavorative.
bene ricordare che un’applicazioZ10 e BlackBerry Q10, il primo complene come WhatsApp ha fatto rispartamente touch, il secondo con tastiera
miare a chi l’ha usata molto di più
fisica. BlackBerry Z10 è il modello con
dei 0,79 euro chiesti per un anno,
display da 4.2” e con risoluzione di
MOBILE
che sono anche pochi rispetto a
1.280x768 pixel per 352 ppi di densità.
quanto viene chiesto per altre app.
Basato su processore dual core da 1.5
È vero che esistono servizi simili,
GHz, con 2 GB di RAM, 16 GB di memoHTC Mini è un cellulare da abbinare allo smartphone tramite Bluetooth
ma WhatsApp è il più noto e quelria interna, fotocamera posteriore da 8
lo meglio integrato con il sistema.
Megapixel e frontale da 2, NFC e tutta
L’acquisto dell’anno di utilizzo viedi R. Pezzali
la classica dotazione di sensori e soluSmartphone troppo grande? HTC ha la soluzione: HTC Mini è un piccolo
ne fatto tramite app-in purchase e
zioni di connettività che ci aspettiamo
smartphone di scorta che si accoppia allo smartphone principale persembra che sia proprio questa l’ori(LTE compreso), lo Z10 è disponibile in
mettendo di fare chiamate e di controllare alcune applicazioni. HTC Mini
gine di tutte le polemiche: per farlo
UK in colorazioni nera e bianca. Il teleforicorda i primi telefoni cellulari, ha i classici tasti e un display molto piccosi deve inserire una carta di credito
no sarà naturalmente disponibile
lo: si collega allo smartphone principale tramite Bluetooth e NFC e di fatnell’account del Play Store, cosa
globalmente, ma
to è un telecomando o un extender. HTC suggerisce diversi usi: si va dallo
che pochi hanno intenzione di fare
al momensmartphone collegato al TV o al caricatore oppure allo smartphone chiuso
e soprattutto operazione inaccesto non è
nello zaino con il più piccolo “mini” in tasca. HTC Mini ha anche alcune funsibile per i giovani. L’inserimento
stato ancora
zioni particolari come ad esempio il
della carta è una mossa che farebannunciata
“Find My Phone” che aiuta a ritrovare
be molto comodo a Google: uno
una timeline
lo smartphone usando l’extender. Al
dei problemi principali di Android,
ufficiale
né
momento HTC proporrà Mini solo in
infatti, è sempre stata una scarsa
tantomeno un
Cina abbinato all’HTC Butterfly che
propensione all’acquisto di appliprezzo. Blackcon i suoi 5” non è molto pratico da
cazioni sullo store. Una soluzione
Berry Q10 è il
tenere in tasca. La domanda sorge
per pagare un po’ meno ci sarebbe:
modello
con
spontanea: se per risolvere il problecreare un account su iPhone e poi
ma degli smartphone giganti serve
tastiera fisica e
usarlo su Android. In tal caso anche
un “telecomando”, perché non tornaal momento non
su Android (o Windows Phone) si
re a fare smartphone piccoli?
ottiene un account a vita.
blackberry q10
di P. Centofanti
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
HTC Mini è il primo smartphonecomando
Zeppelin Air
MOBILE
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
estratto da www.dday.it
MOBILE / È prevista anche un’opzione Internet 4G in aggiunta
Non solo iOS 6.1: Apple lancia
www.audiogamma.it
anche il nuovo iPad da 128 GB.
Il prodotto è disponibile anche in
Italia e rispetto alle versioni attuali
non cambia nulla, fatta eccezione
per il taglio di memoria e per
il prezzo. Si parte da 799 euro
per il modello Wi-Fi e si arriva a
929 euro per la versione Wi-Fi e
Cellular, quindi quella compatibile
con le reti 3G e 4G, 100 euro in
più del modello da 64 GB.
Un prezzo “politico”, l’ennesimo
segnale che i tagli di memoria
e i loro prezzi sono dovuti
più a scelte di marketing e
segmentazione dei prodotti che
a costi reali dei chip di memoria
stessi. I 64 GB che “ballano” tra
l’iPad da 64 GB e quello da 128
costano infatti 100 euro, così
come costano 100 euro i 16 GB
che “ballano” tra l’iPad da 16 e
quello da 32 GB.
Tariffe TIM per navigare in 4G
Oltre a una promozione gratuita per un mese, arriva “Tutto smartphone 4G”
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
MOBILE
Tablet Android
Samsung insegue
Amazon
Una ricerca di Localytics ci fornisce
dati interessanti sul mercato dei
tablet Android. Il 59% dei tablet
Android “vive negli Stati Uniti”,
il mercato in cui il fenomenotavoletta è partito prima e ha
avuto maggior seguito; in Europa,
gli unici mercati meritevoli di
una posizione a sé sono la Gran
Bretagna (5%) e la Spagna con il
2% a pari merito con la Corea. Per
quanto concerne i singoli modelli,
Kindle Fire e Kindle Fire HD sono
i due tablet Android più diffusi
in USA e, di conseguenza, leader
nel mercato globale. Su circa 500
milioni di dispositivi, oltre il 33%
di essi sono targati Amazon; l’89%
dei Fire/Fire HD è concentrato sul
territorio americano e la restante
parte quasi totalmente nel Regno
Unito. Inseguono Nook, Google
con Nexus 7 e Samsung ferma al
9% sul territorio americano ma che
nel resto del mondo, grazie alla
gamma Galaxy, si afferma con un
76%. Ora che Amazon ha portato
i suoi tablet al di fuori degli Stati
Uniti, la partita si fa interessante.
Stream your music with AirPlay®
p.6
MOBILE
Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
iPad 4 da 128 GB
parte da 799 euro
Zeppelin Air
n. 63 / 11 febbraio 2013
Stream your music with AirPlay®
™
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Qualcomm
verso il playback
HEVC 4K
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
www.audiogamma.it
di E. Villa
D
al 4 febbraio, l’offerta TIM
su rete 4G è disponibile anche per chi vuole navigare
a velocità “super” tramite il proprio
smartphone di ultima generazione. L’operatore ha previsto l’offerta
“Tutto Smartphone 4G” e un’opzione
“Internet 4G” da aggiungere ai profili
“Tutto Compreso” già in essere. Oltre
a questo, TIM permette di provare
gratuitamente i suoi servizi 4G (Internet ultraveloce da telefonino, Internet ultraveloce da PC) per un mese a
tutti gli utenti privati che acquistano
uno smartphone LTE, sia in abbonamento che prepagata. Più in dettaglio, “Tutto Smartphone 4G” offre,
per 25 euro al mese, 2 GB di traffico
mensile su rete 4G, al superamento
dei quali la navigazione viene ridotta
a 32 Kbps senza costi aggiuntivi. In
“Tutto smartphone 4G” TIM offre ai
propri clienti 200 GB di spazio cloud.
Per quanto riguarda i servizi SMS e
voce, è prevista una tariffa di 9€/cent
per entrambi (chiamate e SMS verso
tutti), con scatto alla risposta di 16
centesimi e tariffazione a scatti di
30 secondi. L’opzione “Internet 4G”
è, invece, sottoscrivibile in aggiunta ai profili “Tutto Compreso 300700-1500-Unlimited”, Opzione Full,
Opzione Full Maxi per “Tutto Compreso 250-500-1000-1500”, Opzione
Internet, “Tutto smartphone”, costa
15 euro al mese e dà 1 GB di traffico su rete 4G al mese in aggiunta a
quanto già previsto dal proprio profilo tariffario: anche in questo caso nell’attivazione dell’opzione è compreso
in automatico TIM Cloud da 200 GB.
MOBILE / Il nuovo smartphone di fascia media punta in alto
Samsung annuncia Express
Display OLED, supporto a NFC e alle reti LTE e design mutuato dal Galaxy S III
di P. Centofanti
S
amsung ha annunciato un
nuovo smartphone di fascia
media con sistema operativo
Android, il Galaxy Express.
Presentato già un paio di mesi fa
come un’esclusiva per l’operatore
americano AT&T, il Galaxy Express
arriva ora sul mercato internazionale
con caratteristiche piuttosto interessanti. Mantenendo un design simile
al Galaxy S III, l’Express rinuncia al
processore quad core e alla risoluzione HD dello schermo, ma porta su
una fascia di prezzo più bassa caratteristiche come NFC e soprattutto il
supporto alle reti 4G LTE (su frequenze di 800/900/1800/2600 MHz).
Lo smartphone è basato su un display da 4.5 pollici OLED con risoluzione WVGA (800x480 pixel),
processore dual core da 1.2 GHz, fotocamera posteriore da 5 Megapixel
con flash, fotocamera frontale da 1.3
Megapixel, Bluetooth 4.0, Wi-Fi n, 8
GB di memoria integrata, slot per
schede microSD.
Il sistema operativo integrato è
Android Jelly Bean 4.1. Al momento
non abbiamo ancora informazioni
su quale sarà il prezzo di listino per
il mercato italiano.
In un post pubblicato da Android
Police (e ora rimosso), è stata
rivelata la roadmap dei prossimi
processori Qualcomm che lascia
intravedere quello che potremo
aspettarci. Il prossimo anno
arriverà un nuovo chip quad core,
denominato APQ8084, basato su
quattro unità Krait con clock a 2.3
GHz e GPU Adreno 420. È proprio
la scheda grafica del futuro chip
a 26 nm a impressionare, visto
che permetterà la riproduzione
di video codificato in HEVC
fino a risoluzione 4Kx2K e a 30
fotogrammi al secondo. Altre
caratteristiche sono il supporto per
fotocamere fino a 30 Megapixel
e per le API grafiche DirectX 11
e OpenGL 3.0 ES. Smartphone e
tablet promettono di continuare a
stupire ancora per lungo tempo.
MOBILE
Quando l’OLED
rende il dito
“trasparente”
Che la tecnologia OLED sia - pian
piano - destinata ad entrare in
tutte le case non è più un mistero,
ma quello messo a punto da
alcuni ingegneri della National
Taiwan University di Taipei è un
progetto di cui, sinceramente, non
se ne sentiva troppo il bisogno
e che ha senso solo in termini di
pura curiosità. Il primo prototipo
di NailDisplay, niente più che
un display OLED da 96x64 pixel
“montato” sul pollice che, tramite
un particolare sistema di tracking,
è in grado di visualizzare tutto
quello che viene nascosto dal
dito. Pensate a quando si scrive
un SMS con uno smartphone:
ogni volta che si digita una lettera
o un numero, questa/o viene
nascosta/o dal dito; NailDisplay
punta a rendere “trasparente”
il nostro pollice, riproducendo
sul piccolo OLED la porzione di
schermo coperta. Al momento il
risultato non pare dei migliori, ma
gli ingegneri promettono sensibili
miglioramenti con i prossimi
sviluppi.
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Air your tunes
Air your tunes
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
p.7
MOBILE / Manca poco alla presentazione mondiale del nuovo smartphone top di gamma
MOBILE
HTC con l’Ultrapixel per evitare il tracollo
Huawei G615
in Italia a 299 euro
Zeppelin Air
HTCZeppelin
lancia M7: mistero sulla
fotocamera, c’è chi parla di un nuovo processore e chi di sensore Foveon con Ultrapixel
Air
Stream your music with AirPlay®
di R. Pezzali
T
ra poche settimane HTC presenterà a Londra, in contemporanea
mondiale con New York, il suo
La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
nuovo
smartphone
top
di gamma.
Uncomputer, oprire la musica
direttamente dal vostro
migliori. Radicali
innovazioni rendono
il nuovo Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
evento importantissimo
per l’azienda
che non naviga in buone acque, un
appuntamento nel corso del quale verrà lanciato il nuovo top di gamma M7,
www.audiogamma.it
l’arma di HTC per risollevarsi e tornare a
macinare utili. Gli ultimi dati di mercato
parlano chiaro: i ricavi scendono e si
abbassano anche le quote di mercato, una curva discendente che ormai
HTC sta cavalcando da troppo tempo
complice un periodo difficile e prodotti non sempre azzeccati. Del nuovo M7
si sa praticamente tutto e sembrano
confermati lo schermo da 4.7” Full HD
e il processore quad core Snapdragon
S4 Pro con 2 GB di RAM.
Si sono intensificati i rumor su quelle di algoritmi che, grazie a diverse tecche dovrebbero essere le grandi no- niche di stacking (esposizione, fuoco,
vità dello smartphone M7, complice ecc.), permettono di ottenere eccellenanche un post pubblicato sul blog ti risultati anche con un sensore così
ufficiale di HTC dove si parla di una piccolo e in svariate situazioni. C’è però
grossa novità in ambito fotografico. un’altra voce sul web, e la riporta il sito
HTC ha già provato lo scorso anno a PocketLint: HTC potrebbe utilizzare un
catturare quella nicchia di mercato sensore simile ai Foveon, ovvero un
interessata a uno smartphone con sensore senza filtro Bayer dove i fotoriun’ottima qualità fotografica con un cettori per il verde, il blu e il rosso sono
processore aggiuntivo (ImageChip) in impilati uno sopra l’altro. Un sensore sigrado di offrire un’elaborazione foto- mile garantirebbe un’ottima qualità fografica più veloce e un nuovo algorit- tografica; tuttavia partendo da 12 Memo di riduzione del rumore accelera- gapixel netti (3 sensori da 4 Megapixel
to via hardware. Quest’anno la novità impilati) il risultato sarebbe una foto da
dovrebbe riguardare proprio il sensore, “soli” 4 Megapixel.
anche se come sempre si tratta di ru- Proprio per questo motivo HTC stamor che proviamo a interpretare. In un rebbe pensando di usare la parola
primo momento, infatti, si è parlato di Ultrapixel, una definizione che da una
fotocamera da 13 Megapixel e tutti i ri- parte crea confusione, dall’altra signififerimenti puntavano al nuovo sensore
Sony Exmor RS. Quest’ultimo, siglato
IMX135, è un sensore che porta con sé
due tecnologie chiave di Sony, quella
Backside Illuminated (presente ormai
in tutti i sensori BSI) e quella Stacked,
ovvero una tecnologia che permette di sfruttare la miglior area utile per
l’area sensibile, con i circuiti nascosti
in uno strato sotto il fotoricettore. Se
fossero confermate le voci del sensore
Sony da 13 Megapixel, HTC potrebbe
aver elaborato un nuovo processore
capace di gestire dinamicamente le
informazioni del sensore, occupandosi
anche dello sviluppo del RAW e dotato
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Huawei ha confermato i
dettagli per quanto riguarda
Streamitaliano
your music
with AirPlay®
il lancio
del nuovo
smartphone G615, modello che
offre un interessante rapporto
qualità/prezzo. Il G615, che
sarà disponibile a partire dal 14
La tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
un Zepprezzo
299
euro,
rire ladi
musica
direttamente
dal vostro computer, opmigliori. Radicali febbraio
innovazioni rendonoail nuovo
pure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
è infatti basato su un processore
quad core da 1.4 GHz e display
LCD da 4.5 pollici con risoluzione
di 1280x720 pixel (330 punti per
www.audiogamma.it
pollice). Il telefono è dotato di
fotocamera da 8 Megapixel con
ripresa video a 1080p, 1 GB di
RAM, 8 GB di memoria integrata
espandibili tramite schede
microSD e batteria da 2150 mAh.
L’unico neo, se vogliamo, è che
all’uscita il sistema operativo
dello smartphone sarà ancora
Android 4.0 Ice Cream Sandwich.
Huawei G615 sarà inizialmente
disponibile in esclusiva nei negozi
ca poco (Megapixel vuol dire un milioMedia World e Saturn.
ne di pixel, non pixel giganti), ma che
aiuta a comunicare che i suoi 4 MegaMOBILE
pixel alla fine sono importanti come i
13 delle altre aziende.
Tendenzialmente riteniamo che sia più
probabile la prima ipotesi: un nuovo
tipo di sensore è sicuramente affasciWine (acronimo di Wine Is Not
nante, ma è una soluzione che può
Emulator) è un programma che
adottare solo un’azienda come Sony o
gli utenti Linux conoscono molto
Samsung, che i sensori se li fa in casa.
bene. Si tratta di un emulatore
Difficile che HTC possa realizzare, o far
in grado di eseguire software
realizzare, un sensore così complesWindows nel sistema operativo
so, probabilmente ci riuscirebbe solo
del “pinguino”; negli ultimi anni il
Apple assicurandosi una fornitura in
programma, grazie anche a una
esclusiva. In ogni caso ci auguriamo che
numerosa comunità alle spalle,
il nuovo M7 sia un ottimo smartphone
è migliorato sensibilmente sotto
dal punto di vista fotografico e che gli
ogni aspetto e siamo di fronte a
Ultrapixel restino solo un rumor non
quella che potrebbe essere una
confermato.
svolta. Alexandre Julliard, ideatore
di Wine, ha dimostrato come il
programma sia in grado di lanciare
applicazioni Windows anche da
Android. Ovviamente è ancora
tutto a uno stadio embrionale, ma
tale caratteristica potrebbe aprire
spiragli significativi soprattutto
nel mondo dei tablet. Julliard ha
espresso tutte le sue difficoltà a
lavorare con l’architettura ARM e
tutto sarebbe molto più semplice
se i tablet e, perché no, anche gli
smartphone passassero a modelli
x86. Un sogno destinato, almeno
nell’immediato, a rimanere tale.
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Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Con Wine
Windows “gira”
su Android
Zeppelin Air
MOBILE
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
estratto da www.dday.it
MOBILE / Rilascio in contemporanea per tutte le piattaforme
Apple continua a essere al centro
di rumor in Rete; ad occuparsene
questa volta è 9to5mac, che ha
pubblicato le foto di quella che
dovrebbe la nuova generazione
di iPad. Le foto, che ritraggono il
pannello posteriore dell’iPad da
9,7“ paragonato a quello dell’iPad
mini, arrivano da un non meglio
specificato produttore cinese di
accessori; sull’attendibilità non vi è
alcuna garanzia, tuttavia in passato
anticipazioni simili hanno mostrato
un certo fondamento; inoltre i particolari mostrati trovano conferma
in altre foto già apparse in Rete. Il
design è simile a quello dell’iPad
mini, anche lo spessore pare essere
paragonabile. Anche riguardo
alla data di lancio si susseguono
indiscrezioni: secondo alcune la
quinta versione di iPad potrebbe
essere lanciata molto presto, addirittura a marzo di quest’anno, altri
affermano invece che per vedere
la nuova versione di iPad occorrerà
attendere ottobre.
EvasiOn, jailbreak per iOS 6.1
Il tool di jailbreak che sblocca gli iPad e iPhone in commercio. Basta un click
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
di R. Pezzali
I
l temuto (e atteso) jailbreak definitivo per iPad, iPod touch, iPad mini
e iPhone è disponibile sul web e
promette di sbloccare completamente iOS 6 e 6.1 in pochi minuti. Una
procedura semplice, one click, che
elimina il controllo della firma dalle applicazioni permettendo anche
l’accesso allo store alternativo Cydia.
Gli hacker questa volta hanno fatto
le cose in grande con un rilascio con-
temporaneamente per tutte le piattaforme, OSX, Windows e Linux.
Ma il jailbreak serve ancora a qualcosa
o l’unica cosa che interessa davvero
sono le app copiate? Una domanda
che si fanno in molti anche se sembra
che ultimamente il jailbreak sia particolarmente apprezzato per sbloccare
funzioni castrate da Apple o dagli
operatori sui terminali non troppo
recenti. Ci riferiamo, ad esempio, a
Siri, alle mappe 3D e alla navigazione su iPhone 4 e iPhone 3GS oppure al tethering sfruttando il
proprio piano dati. Ci sono
molte applicazioni su Cydia
che aggiungono funzionalità
non supportate da Apple agli
iPhone e agli iPad meno recenti, così come ci sono altre
app utili (iFile, iBlackList) che
Apple non autorizza perché
interagiscono direttamente
con il sistema operativo e non
sono sicure.
MOBILE
Da oggi H3G
diventa “H4G”.
L’operatore
telefonico apre
finalmente alla
rete 4G ad alta
velocità anche in Italia e in forma
totalmente gratuita fino a 31
marzo. Una possibilità ghiotta per
chi abita a Roma e a Milano e ha
uno smartphone o un tablet 4G
prodotto da Apple o da Nokia.
Per attivare l’opzione i clienti Tre
dovranno chiamare il numero
gratuito 408540 e confermare
la scelta. I prodotti al momento
compatibili con la rete 4G sono i
due Nokia Lumia 820 e 920 con
l’ultima versione di firmware,
l’iPhone 5 con iOS 6.1 e l’iPad
Mini o l’iPad Retina con opzione
Cellulare e firmware 6.1.
Tre non ha però ancora chiarito
cosa succederà dal 31 marzo
2013 in poi, ma per il momento
l’opzione è totalmente gratuita.
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™
MOBILE
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Uno smartphone
trasparente
a chi serve?
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
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www.audiogamma.it
4G gratis
anche con Tre
Stream your music with AirPlay®
Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
iPad 5 sarà
simile al mini?
Zeppelin Air
n. 63 / 11 febbraio 2013
Stream your music with AirPlay®
Nonostante l’azienda sia certa di
poterne realizzare (verso la fine del
2013) una versione commerciale,
lo smartphone trasparente di
Polytron Technologies è poco più
di un prototipo. Dalle immagini
pubblicate in rete, lo smartphone
è un blocco di vetro, all’interno
del quale gli unici elementi non
trasparenti sono la fotocamera
(comunque molto piccola), una
piccola scheda che conterrà
tutta l’elettronica e la memoria
posizionata “tatticamente” nella
parte bassa del telefono, la scheda
micro SD e qualche componente
nella cornice. Il display è sì
trasparente ma abbastanza
piccolo e posizionato in mezzo
allo chassis: non sappiamo quante
informazioni sarà in grado di
riportare, ma è certo il supporto
del touchscreen. Aspettiamo di
vederlo in azione entro fine anno,
ma non senza dubbi sulla sua reale
utilità. Staremo a vedere…
MOBILE
MOBILE
Google Glasses, nuovi dettagli dalla FCC
Gli occhiali Google approdano alla FCC e arrivano ulteriori dettagli
Sono presenti Wi-Fi, Bluetooth, USB e... un “elemento vibrante”
di V. R. Barassi
Google ha più volte ribadito che una Explorer Edition dei suoi Glasses arriverà nella prima parte del 2013 e la presentazione del progetto dalla Federal
Communications Commission ne è prova tangibile. Essendo un ente pubblico
non è tanto difficile accedere alle informazioni e, una volta sparsa la voce, ci
si mette davvero poco a trovare dettagli molto interessanti. Anche i Google
Glasses prendono ora contorni più delineati: si scopre che saranno provvisti di
un modulo Wi-Fi Broadcom 2.4 GHz 802.11 b/g/n (anche se in un documento
si parla solo di b/g e non si capisce dove stia la verità), di un modulo Bluetooth
4.0 con specifiche LE (Low Energy) e di una comunissima porta per la ricarica
via USB. Fin qui nulla di speciale, ma non si può dire lo stesso quando ci si
ritrova dinanzi a un particolare “elemento vibrante in grado di trasmettere il
suono attraverso il contatto con le ossa”. Google nelle scorse settimane ha depositato un brevetto rimandante a tale
tecnologia che, bene o male, dovrebbe
funzionare come quella adottata dagli
ultimi auricolari Panasonic visti al CES.
Se siete intenzionati a portarvi a casa la
prima Explorer Edition di Google Glasses, se mai sarà possibile acquistarla
dall’Italia, iniziate a mettere da parte
almeno 1.500 dollari.
Windows Phone
7.8, arriva
l’update
per i Lumia
Nokia ha annunciato l’inizio della
distribuzione dell’aggiornamento
a Windows Phone 7.8 per i suoi
modelli di smartphone Lumia
usciti con Windows Phone 7:
si tratta dei Lumia 900, 800,
710 e 610. Come avevamo già
analizzato nel dettaglio tempo
fa, l’aggiornamento aggiunge
una nuova home screen simile a
quella di Windows Phone 8 con
tile di dimensione diverse e nuove
possibilità di personalizzazione.
L’update sarà reso disponibile
in tempi diversi a seconda
dell’operatore con cui è stato
acquistato lo smartphone. Nel
caso entro poche settimane
non si riceva una notifica della
disponibilità dell’aggiornamento
sul proprio terminale, Nokia invita
a contattare il proprio operatore.
Questo video mostra le novità.
pelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:-
18-07-2012
15:32
133_bw_zeppelin_air_eisa_pgp_ddy.qxp:-
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18-07-2012
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Air your tunes
Air your tunes
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
MOBILE / A Barcellona occhi puntati sul nuovo sistema operativo
MOBILE
Samsung Galaxy
S IV, annuncio
il 15
marzo? Air
Zeppelin
®
®
®
®
S
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
MOBILE
Spunta un Samsung
con Exynos 5
Per ora è identificato unicamente
dalla sigla GT-B9150 ed è il più
interessante di un gruppo di
nuovi dispositivi Samsung che ha
fatto la comparsa tra le statistiche
di GLBenchmark. Non è chiaro
se si tratti di uno smartphone
o un tablet, ma è certo che è
basato su un processore Exynos
5250 da 1.7 GHz, con CPU dual
core Cortex-A15 e scheda grafica
quad core Mali-T604. Oltre a
questo potente processore, il
nuovo dispositivo monta un
display con risoluzione Full HD
ed è basato su Android Jelly
Bean 4.2.1. SamMobile, che ha
riportato la notizia, sottolinea
come usualmente il suffisso
GT-B venga impiegato da
Samsung per indicare i terminali
dotati di tastiera QWERTY, ma
evidentemente le specifiche
hanno tutta l’aria di appartenere
a un dispositivo di fascia alta.
Il PlayBook
sarà aggiornato
Zeppelin
Air
a Stream
BB10
your music with AirPlay
Mozilla si appresta a lanciare ufficialmente Firefox OS al prossimo MWC
®
™
MOBILE
Il battesimo di Firefox OS
Pur mancando
Stream your l’ufficialità,
music with AirPlay®
SamMobile ne è convinto:
di P. Centofanti
il Samsung Galaxy S IV verrà
presentato il 15 marzo. Ancora
ul sito di Mozilla è partito
sconosciuta la location
il conto alla rovescia per il
gliancora
inviti Laverranno
tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin dell’evento,
e questa volta con prestazioni
Mobile World Congress che
rire la musica direttamente dal vostro computer, opmigliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo Zeppresumibilmente
dopo
pure da un
iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che
mai il miglior diffusore per iPod . inviati
quest’anno si terrà a Barcellona
il Mobile World Congress di
dal 25 al 28 febbraio. L’evento sarà
Barcellona, dove Samsung
a quanto pare la vetrina per il lanpresenterà molti nuovi
cio ufficiale della nuova piattaforsmartphone e tablet ma non
www.audiogamma.it
ma mobile Firefox OS: “Lo scorso
l’attesissimo “flagship” della
anno Mozilla ha fatto una promessa
famiglia. Altra curiosità riguarda
all’MWC: rendere il Web la piattaforla data di lancio: sempre secondo
ma per i dispositivi mobile. Ora ritoril sito, il telefono sarà disponibile
niamo con le prove”, questo lo slogan
già all’inizio di aprile, ma partendo
con cui Mozilla annuncia la sua pardall’Europa dell’Est. La copertura
tecipazione alla
completa dell’Europa (Italia
fiera. Tre i pilainclusa) è prevista per la fine di
stri della straaprile, mentre l’America riceverà lo
tegia di Mozilla
smartphone a maggio/giugno. La
per ritagliarsi
disponibilità degli accessori (cover
uno spazio nel
protettiva, battery kit, kit di ricarica
mercato degli
Wireless, ecc) è prevista per metà
smartphone,
aprile, il che sarebbe un’ulteriore
Firefox OS, Fireconferma della disponibilità
fox Marketplace
del prodotto per l’inizio della
e Firefox per
primavera.
Android, ma gli
™
p.9
MOBILE
®
Il CEO di BlackBerry, Thorsten
occhi sono tutti puntati sul nuovo
Heins, ha confermato che gli
sistema operativo, completamente
attuali modelli di PlayBook
basato su tecnologie Web come
verranno aggiornati al nuovo
HTML5 e che si pone come altersistema operativo BlackBerry 10.
nativa aperta ed economica ad AnLa tecnologia AirPlay di Apple vi permette di trasfeTorna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
cosa
non
giunge
tutto
droid per conquistare Paesi emer-migliori.
riredel
la musica
direttamente dal vostro computer, opRadicali La
innovazioni
rendono
il nuovo
Zeppure da un iPhone , iPod Touch o iPad . Senza fili.
pelinAir più che mai il miglior diffusore per iPod .
a sorpresa considerando
che il
genti, ma non solo. Recentemente
tablet di RIM (ormai formalmente
Mozilla ha svelato i primi due termiBlackBerry) era già basato su
nali dedicati agli sviluppatori, mensistema operativo QNX, l’ossatura
tre nella pagina relativa all’MWC
www.audiogamma.it
su cui è stato poi sviluppato
2013 si leggono i ringraziamenti
BlackBerry 10. Per quanto
per Alcatel, Deutsche Telekom,
riguarda invece il lancio di nuovi
Etisalat, Smart Communications,
tablet Heins è stato più cauto
Sprint, Qualcomm, Telecom Italia,
affermando che al momento
Telefónica, Telenor e ZTE. Aspettial’azienda sta ancora valutando
moci allora grosse novità.
con quali servizi potrebbero
essere accompagnati i nuovi
prodotti. Il solo hardware non
garantirebbe sufficienti profitti in
questo segmento. A dire il vero
la nuova versione di BlackBerry
World è stata arricchita di un vasto
catalogo di contenuti, dalla musica
alle serie tv, mentre il lancio della
nuova piattaforma arriva con più
di 70.000 applicazioni tra cui molte
di quelle più utilizzate sui sistemi
concorrenti. A cosa si riferisca
dunque esattamente Heins come
servizi a valore aggiunto per i
tablet non è ben chiaro.
®
™
™
®
®
Toyota Europe utilizzerà tecnologia Nokia nei sistemi Touch & Go
Si aprono interessanti scenari futuri per rendere più piacevole la guida
Sicuramente una buona notizia per Nokia e degno completamento di un iter che
ha visto l’azienda europea allearsi con BMW, Mercedes, Volkswagen e Hyundai:
Nokia ha siglato un accordo con Toyota Motor Europe per portare la propria
piattaforma HERE Local Search for Automotive (con servizi annessi e funzionalità ad hoc) all’interno dei sistemi Touch & Go delle vetture Toyota di prossima
generazione. La piattaforma, creata appositamente da Nokia per soddisfare
le esigenze del mercato Automotive, comprende non solo mappe e servizi di
navigazione, ma anche dati ulteriori quali valutazioni, recensioni sui luoghi
da visitare, punti d’interesse e
immagini fornite direttamente
dagli utenti. Nokia e Toyota si
impegnano, inoltre, a sviluppare nuovi servizi Location Based
volti a rendere più “completa” e
piacevole l’esperienza di guida.
I primi modelli di auto Toyota
powered by Nokia verranno
presentati nel 2014.
®
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Nokia HERE “guida” le auto Toyota dal 2014
di E. Villa
®
Estratto dal quotidiano online
www.dday.it
Registrazione Tribunale di Milano
n. 416 del 28 settembre 2009
direttore responsabile
Gianfranco Giardina
editing
Alessandra Lojacono
Massimo Monti
Claudio Stellari
Simona Zucca
Editore
Scripta Manent Servizi Editoriali srl
via Gallarate, 76 - 20151 Milano
P.I. 11967100154
Per informazioni
[email protected]
Per la pubblicità
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Zeppelin Air
Zeppelin Air
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
Stream your music with AirPlay®
Stream your music with AirPlay®
MOBILE / Android sarebbe troppo frammentato e difficile da gestire. Prevista una versione Windows 8 e forse RT
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Torna Zeppelin e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
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p.10
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Mediaset chiude a Premium Play su tablet Android
Mediaset, con un lungo post sulla sua pagina di Facebook, spiega perché non è previsto Premium Play sui tablet Android. Apre a Windows
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
www.audiogamma.it
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di R. Pezzali
P
remium Play non arriverà su
Android ma a breve è prevista
una versione per Windows 8 e
probabilmente Windows RT. A chiudere il discorso ci ha pensato Mediaset
con un post sulla pagina Facebook di
Premium Play dove spiega che Android è troppo “frammentato” e difficile da gestire per l’azienda. Una giustificazione che però non accontenta
tutti, in quanto ci sono molte app che
funzionano correttamente su tutti i
tablet Android incluse app di streaming video come Netflix. Mediaset ha
probabilmente le sue ragioni per non
sviluppare l’applicazione per il sistema
operativo di Google, e le ragioni sono
quasi sicuramente legate anche alla
gestione della sicurezza dei contenuti. Nel caso di Premium Play per iPad,
infatti, è stato necessario installare un
certificato di sicurezza, cosa che difficilmente viene chiesto con altre app
di streaming. Mediaset vuole blindare Premium Play, e la parola blindare
stride un po’ con il concetto stesso di
Android. L’esempio è sotto gli occhi di
tutti: è vero che Sky Go è stato rilasciato
solo per tablet Samsung, ma i furbetti
hanno aggirato la cosa distribuendolo
illegalmente anche per altri tablet. Una
situazione che probabilmente Mediaset non vuole né affrontare né gestire.
Cari Follower (come direbbe Joe Carrol),
in tantissimi ci chiedete perché Premium
Play non è su Android. Siccome la domanda è lecita cerchiamo di spiegare
qui le motivazioni in modo da togliervi
ogni dubbio (o magari farvene venire di
altri). Intanto diciamo subito che parliamo solo di tablet, infatti al momento
Premium Play non è su nessun modello
di smartphone in quanto, essendo la
nostra offerta principalmente incentrata su Cinema e Serie on demand,
pensiamo che il piccolo schermo di un
telefono non sia l’ideale per una visione
soddisfacente.
Vi rassicuriamo comunque che stiamo
lavorando anche sul filone Smartphone
(soprattutto per gli appassionati di Calcio) ma non sono previsti sviluppi a
breve. Tornando ai tablet al momento
siamo solo su iPad e iPad mini e da qui
la richiesta di molti “perché non siete su
Android?”. Dovendo partire da un tipo di
tablet, la scelta non poteva che ricadere
su iPad, non per una predilezione nei
confronti di Apple ma solo perché, ad
esempio, i dati dell’estate scorsa indicavano che il 91% degli accessi a siti web
effettuati con un tablet proveniva da un
iPad. Nell’ultimo periodo le vendite dei
tablet Android sono molto aumentate
rispetto al passato (arrivando quasi a
raggiungere iPad) ma le proporzioni sul
numero di pezzi nelle case degli Italiani
rimangono sbilanciate pesantemente
su iPad.
Detto questo veniamo alla questione
Android, su cui (anche considerando
l’aumento delle vendite di cui sopra)
ci siamo messi a lavorare. Quello che
forse non tutti considerano è che Android non è un sistema operativo unico
e uguale per tutti, ma ogni casa che
produce tablet (Samsung, Asus, LG,
ecc) realizza una versione propria di
Android (introducendo delle modifiche
o aggiungendo delle parti sviluppate
in proprio) quindi un’applicazione realizzata per una marca di tablet non è
detto funzioni sulle altre, ancora peggio, Android ha esso stesso diverse versioni successive come Honeycomb, Ice
Cream Sandwich, JellyBean (che è l’ultima rilasciata) e molti dispositivi nati
con una versione non possono essere
PC & MULTIMEDIA / BOX costa 84,90 euro e Dongle 59,90 euro. Entrambi basati su Android 4.0.4
iTek: due soluzioni per rendere Smart il TV
Smart Android BOX e Smart Android Dongle trasformano ogni TV “non smart” in un centro multimediale Android
di E. Villa
N
el mare magnum delle soluzioni dedicate a rendere Smart
ogni TV, iTek propone due dispositivi: un piccolo Box (iTek Smart
Android BOX) e una “pennetta” HDMI
(iTek Smart Android Dongle), entrambi basati su Android 4.0.4 e dedicati a
rendere “Smart” i TV che non lo sono,
permettendo ad essi di accedere allo
sterminato database di App Android. Il
TV diventa così un centro multimediale, ma anche uno strumento di gioco
ed, eventualmente, di produttività, potendo essere impiegato per la gestione delle email e dei documenti. Ma vediamo le specifiche tecniche, che non
sono molto diverse: entrambi i prodotti dispongono di processore ARM
Cortex, da 1.2 GHz per la versione BOX
e da 1 GHz per la Dongle (la chiavetta,
in pratica), hanno 4 GB di memoria integrata per le app, 1 GB di RAM, scheda Wi-Fi b/g/n e una porta USB (2 per
la versione BOX) per collegarci pendrive o hard disk e uno slot per memory
card. Esclusive di iTek Smart Android
BOX sono invece il telecomando,
l’ingresso di rete LAN e l’uscita videocomposito (trasformabile in Scart con
adattatore). Per quanto riguarda i prezzi, la versione BOX costa 84,90 euro IVA
inclusa, mentre la Dongle è proposta a
59,90 euro IVA inclusa.
aggiornati alla più recente. Va da sé che
un’applicazione realizzata per una versione non è necessariamente compatibile con le altre. Ad esempio un servizio
analogo realizzato da un competitor
(che non posso nominare ma inizia con
S e finisce con KY) è disponibile su tablet
Android ma solo su 2 modelli di un’unica marca e, al momento, solo se non
aggiornati all’ultimo sistema operativo
(Jelly Bean).
In sintesi la questione è molto complessa e se non siamo al momento su tablet
Android non è per scarsa attenzione nei
confronti dei nostri utenti. Quello che
però vi possiamo anticipare (a bassa
voce) è che probabilmente tra qualche
mese arriveremo su altri tablet (con un
sistema operativo meno customizzabile
di Android)… noi non possiamo ancora dirvi quali, ma magari indovinate ;-)
PC & MULTIMEDIA
Chromebook
Pixel: il prossimo
riferimento?
È un po’ che si vocifera di un
fantomatico Chromebook
realizzato da Google (via OEM).
Niente è ancora certo, ma si
chiamerebbe Chromebook
Pixel, sarebbe in questo periodo
sottoposto a test in casa Google
e sarebbe stato interamente
progettato dall’azienda
di Mountain View: ancora
sconosciute le caratteristiche
tecniche, ma quello che si sa
è che disporrà di un display
ad altissima risoluzione
(2560x1700 pixel), rigorosamente
touchscreen. Qui un video.
Air your tunes
Zeppelin Air
Stream your music with AirPlay®
Torna Zeppelin™ e questa volta con prestazioni ancora
migliori. Radicali innovazioni rendono il nuovo ZeppelinAir™ più che mai il miglior diffusore per iPod®.
La tecnologia AirPlay® di Apple vi permette di trasferire la musica direttamente dal vostro computer, oppure da un iPhone®, iPod Touch® o iPad®. Senza fili.
Zeppelin e Zeppelin Air sono marchi registrati di B&W Group Ltd. AirPlay, iPod, iPhone e iPad sono marchi di Apple Inc. registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.
www.audiogamma.it
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
PC & MULTIMEDIA / Vi spieghiamo perché Chrome OS è un sistema operativo da non sottovalutare, destinato a restare
p.12
Perché il fenomeno Chromebook minaccia Windows
In America sono al vertice delle classifiche di vendita di notebook su Amazon. Le versioni ARM vanno forte, sono facili e immediate e costano poco
di R. Pezzali
I
l portatile più venduto su Amazon (USA) durante il periodo
natalizio non è un portatile con
Windows 8, con Windows 7 o OSX:
è il nuovo Chromebook di Samsung.
Si potrebbe pensare che si tratti di
un caso isolato, ma qualche giorno
fa è arrivata la notizia che negli ultimi due mesi quasi il 10% dei portatili
Acer venduti sono Chromebook. Se a
questo sommiamo l’arrivo di Lenovo
e quello imminente di HP possiamo
dire che Chrome OS è diventato un
sistema operativo da non sottovalutare. I Chromebook potrebbero riuscire lì
dove i netbook hanno fallito: diventare
i portatili per la famiglia da affiancare ai
tablet in mobilità. Chrome OS è qui per
restare, e ve lo dimostriamo in pochi
semplici punti.
La gente chiede semplicità
Leggere e inviare la posta, navigare su
Internet, chattare con Skype o Google
Talk, aggiornare i profili sui social
network e rivedere e organizzare le
foto e i video, ecco per cosa usa il PC
il 90% delle persone. E per il 70% del
tempo sono all’interno del browser.
Se escludiamo particolari esigenze,
spesso dovute a motivi professionali,
un potente tablet di oggi permette di
raggiungere il 90% delle esigenze di
una famiglia. Un buon tablet però costa caro, molti criticano l’assenza di una
tastiera e lo schermo in molti casi è piccolo: i Chromebook non sono altro che
tablet con tastiera e schermo più grande. Gli utenti che negli Stati Uniti hanno comprato un Samsung o un Acer si
sono resi conto che possono fare tutto
quello che hanno sempre fatto con un
computer Windows, probabilmente
con meno problemi e frustrazioni. Non
è un caso che Windows 8 all’avvio metta l’utente di fronte a una serie di app:
anche Microsoft vuole spingere all’utilizzo di applicazioni ad avvio diretto,
leggere e semplici da gestire e da scaricare. Il desktop alla lunga è destinato
a sparire.
La lentezza è la cosa che più
danneggia l’esperienza d’uso
I Chromebook sono i “netbook 2.0”?
Il rischio che i nuovi Chromebook
possano compiere la stessa parabola
discendente dei notebook low cost
è concreto; tuttavia per un prodotto
di questo tipo Chrome OS sembra
essere più convincente di Windows.
Windows è un ottimo sistema operativo ma è un sistema aperto: su un
netbook si possono installare praticamente tutti i programmi per Windows
che un utente può installare anche su
un potentissimo desktop. L’assenza di
freni da questo punto di vista ha trasformato i netbook, dopo pochi mesi,
in lentissimi portatili con un’esperienza
d’uso inappagante. La colpa non è dei
produttori: l’hardware dei netbook era
limitato e si sapeva dall’inizio, tuttavia
gli utenti hanno installato giochi, applicazioni e programmi pesanti senza
porsi limiti. Una cosa che non si può
fare con i Chromebook: tutte le applicazioni sono estensioni di Chrome approvate, e si tratta di applicazioni snelle e basilari. Chi vuole usare software di
editing, CAD e applicazioni complesse
deve rivolgersi ad altro, al momento
Chrome fa poco sotto questo punto di
vista anche perché tutte le app sono
basate su HTML5 e Javascript. Ma è
solo questione di tempo e siamo sicuri
che Google troverà il modo di portare
su Chrome OS app più complesse.
Tutti sanno usare Chromebook
Se tutti imparano a usare uno
smartphone Android, tutti possono
imparare a usare un Chromebook
nel giro di pochi giorni. Chrome OS è
un sistema più facile e snello di Windows e presenta molte analogie con
il sistema operativo mobile di Google.
Google sta lavorando molto per integrare i due sistemi e l’apparizione
di una statua cromata di Android nel
campus di Google lascia presagire
importanti novità per la prossima versione. Una versione di Chrome OS in
grado di lanciare anche applicazioni
Android potrebbe essere un anello di
unione tra i due mondi. Basta fare un
giro nello store di Google Chrome per
rendersi conto che ci sono già tutte le
applicazioni di cui un utente medio
può avere bisogno. Chrome OS, inoltre, è basato quasi esclusivamente su
Chrome, un browser che ormai tutti
conoscono e sanno usare. Per finire,
e giusto per sfatare un mito, Chrome
OS funziona anche offline, scollegato
dalla rete, ma non appena ritrova una
connessione viene ristabilita la sincronizzazione dei contenuti con il cloud.
I Chromebook
sono ottimi portatili
Chrome OS era nato come sistema
operativo nel cloud, ma nella sua ultima evoluzione è più simile a un vero
sistema operativo: gli ultimi Chromebook hanno 16 GB di SSD a bordo per
app e documenti che possono essere
estesi tramite card o hard disk esterni,
e possono contare su 100 GB nel cloud
tramite Google Drive. Con un’autonomia di quasi 7 ore e un processore ARM
di notevole potenza il Chromebook è
molto più simile a un tablet (ma con
la tastiera) che a un PC. L’accensione
è istantanea, l’avvio delle applicazioni
anche e soprattutto non si possono
fare pasticci (almeno per ora) con
applicazioni installate, malware, virus
ecc. Nel caso del Samsung campione
di vendite negli States, ci troviamo di
fronte a un portatile con processore
Exynos Cortex Cortex A15 dual core da
1.7 GHz con 2 GB di RAM e schermo da
11.6” da 1366 x 768 pixel, un computer
che è quindi più potente di molti tablet in commercio e che, con un sistema operativo ottimizzato, può competere anche con sistemi Intel entry level.
I nuovi Chromebook sbarcheranno in
Italia nel secondo trimestre con prezzi super competitivi, e se la prossima
release di Chrome OS dovesse portare con sé anche la compatibilità con
le app Android (sui sistemi ARM) potremmo assistere a una rivoluzione nel
mondo dei PC. I tablet hanno abituato
gli utenti ad applicazioni con avvio
istantaneo, nessun tempo di boot e
stabilità dei sistemi nel tempo. I PC, se
vogliono tornare a vendere, devono
rimettersi in gioco offrendo la stessa
facilità d’uso dei sistemi portatili.
Chrome OS prova a farlo e se ci riesce
la strategia di Google sarà vincente.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
PC & MULTIMEDIA / Lanciato anche Office 365 University, dedicato al mondo dell’Università: soli 79 euro per 4 anni
p.13
Microsoft Office 365: 99 euro all’anno e hai tutto
Presentato Office 365 Home Premium: basato sul cloud, funziona su più dispositivi ed è offerto in abbonamento annuale a 99 euro. Compresi gli aggiornamenti
di C. Stellari
M
icrosoft ha lanciato a livello
mondiale la nuova versione
del pacchetto Office. Oltre al
rinnovamento dei singoli applicativi e
alle versioni aggiornate delle tradizionali Suite (Office Home and Student
2013, Office Home and Business 2013
e Office Professional 2013), ha presentato Office 365 Home Premium,
un servizio “cloud” che comprende le
ultime applicazioni Office e che può
funzionare su più dispositivi, tra cui
tablet Windows, PC e Mac; nel servizio
sono compresi anche uno spazio di
archiviazione extra su SkyDrive e funzionalità per chiamate con Skype.
“Il lancio di Office 365 Home Premium
segna un ulteriore significativo traguardo nella trasformazione di Microsoft
in un’azienda di dispositivi e servizi”, ha
dichiarato Steve Ballmer, CEO di Microsoft Corp. “È molto più di un’altra
versione di Office. È Office reinventato
come servizio cloud consumer con tutte
le complete applicazioni di Office che le
persone conoscono e amano, insieme a
nuovi importanti benefici a livello cloud
e social”.
Office 365 comprende:
L’ultimo set di applicazioni Office:
Word, Excel, PowerPoint, OneNote,
Outlook, Publisher e Access.
Una licenza per l’intero nucleo familiare per utilizzare Office su un massimo di cinque dispositivi, tra cui tablet
Windows, PC o Mac, e ottenere Office
“on demand” da qualsiasi PC connesso
a Internet.
20 GB aggiuntivi di cloud storage
con SkyDrive, circa tre volte lo spazio
PC & MULTIMEDIA
PC & MULTIMEDIA / Installazione immediata nella presa elettrica
Ora Android gira
“nativamente”
su Windows
Socketeq sta lavorando al
progetto WindowsAndroid, un
software - attualmente in beta
- che permette di far girare
nativamente Android su Windows
7 e 8. Con WindowsAndroid
avremo un sistema operativo
funzionante all’interno di un altro,
in una finestra, il tutto in maniera
molto fluida, senza rallentamenti.
Il software include i driver per
tastiera e mouse; per ora la
versione di Android installata è la
4.0.3 Ice Cream Sandwich, ma gli
sviluppatori hanno promesso un
aggiornamento a Jelly Bean. Chi
volesse provare WindowsAndroid
sul proprio PC, può farlo
scaricando il file di installazione
attraverso i link messi a
disposizione da AndroidPolice;
ricordatevi di installare poi anche
le Google Apps.
•
•
•
offerto da un account SkyDrive gratuito.
60 minuti gratuiti al mese per chiamate internazionali via Skype.
Aggiornamenti futuri per utilizzare
sempre la tecnologia più recente.
Office 365 Home Premium è disponibile in 162 mercati in 21 lingue ed è
offerto sotto forma di abbonamento
annuale al prezzo di 99 euro: chi lo desidera può scaricare una versione trial
valida 30 giorni, collegandosi al sito Internet www.nuovooffice.it. Gli abbonati, oltre agli applicativi e ai servizi di
cui sopra, avranno a disposizione tutti
•
•
Netgear, Wi-Fi extender con AirPlay
Netgear presenta un dispositivo per espandere la copertura Wireless in casa
È completo di supporto ad AirPlay e DLNA e di uscita audio stereo
di P. Centofanti
A
prima vista il WNR3500RP è
un normale range extender
Wi-Fi: riceve il segnale dal nostro router Wi-Fi e lo ritrasmette là
dove ci serve migliorare la copertura
nella nostra casa.
Ciò che rende il nuovo dispositivo
Netgear più interessante del solito è
che è dotato di un’uscita audio stereo e supporta i protocolli multimediali DLNA ed AirPlay. Collegando
un sistema stereo o delle casse amplificate diventa così possibile dare
voce in modo piuttosto semplice a
smartphone, tablet o PC in qualunque punto della casa.
Il dispositivo supporta reti Wi-Fi
802.11n in modalità dual band simultanea a 2.4 e 5 GHz, con una velocità
di tramsissione massima di 300 Mbit/s.
L’uscita audio è diponibile anche su
porta USB, mentre una porta di rete
consente di collegare dispositivi non
dotati di connettività senza fili. Infine,
il WR3500RP si inserisce direttamente
nella presa della corrente per un’installazione il più semplice possibile.
gli aggiornamenti futuri dei prodotti,
in modo automatico: cambia quindi
anche l’approccio dell’azienda, che
modificherà il suo tradizionale ciclo di
rilascio triennale.
Tutta la gestione delle opzioni di
Office 365 Home Premium si effettua
via Web, è possibile attivare e disattivare dispositivi, aggiungere membri
del nucleo familiare all’abbonamento,
accedere a cartelle e documenti su
SkyDrive, scaricare app per Office, scegliere nuovi template professionali.
Qui di seguito un breve video di presentazione del prodotto.
Microsoft ha lanciato anche Office
365 University, prodotto destinato agli
studenti e al personale docente e non
docente delle Università, il prezzo in
questo caso si annuncia decisamente
conveniente: l’offerta prevede un abbonamento quadriennale al prezzo
di soli 79 euro. Le aziende dovranno
invece attendere il 27 febbraio 2013,
data di lancio fissata a livello mondiale per la versione di Office 365 dedicato al settore business.
PC & MULTIMEDIA
Hotspot Mobile 4G
per ZTE
ZTE presenta MF93D, un
dispositivo mobile hotspot LTE
uFi (unified Wi-Fi); si tratta di un
hotspot mobile LTE con capacità
di trasferimento dati fino a 100
Mbps e capacità di impiego fino a
10 utenti contemporanei. MF93D
è un prodotto LTE uFi di seconda
generazione, supporta reti dualband WiFi 2.4G/5GHz e banda
4G, ma può anche utilizzare reti
3G e 2G. Tra le sue caratteristiche
rilevanti, la batteria da 2800 mAh,
con capacità superiore rispetto al
modello precedente e lo schermo
touch da 1.4’’; inoltre, i terminali
degli utenti possono essere
utilizzati anche per verificare la
forza del segnale di rete, la capacità
della batteria, le statistiche di
trasmissione dei dati e la velocità
di upload/download. Al momento
non ci sono dettagli circa prezzo e
disponibilità, ma è certo che sarà
distribuito anche in Italia.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
TV & VIDEO
Occhiali
3D+EyeTracking
Il futuro
di Kinect?
Uno sviluppo nell’ottica della
realtà virtuale che apre scenari
di gaming “next-gen”: con
un paio di occhiali è possibile
“navigare” mondi 3D
e interagire con gli oggetti
di E. Villa
PC & MULTIMEDIA / Utilizzati magnesio e alluminio per lo chassis: pesa solo 2,35 kg
p.14
Vaio T15, arriva in Italia l’Ultrabook Sony
Dopo gli USA, il Vaio T15 con display touchscreen Full HD da 15.5’’, è prenotabile sul sito Sony Italia da 899 euro
di G. Landolfi
S
ony Italia annuncia la disponibilità sullo store online del Sony
Vaio T15, Ultrabook con display
touchscreen Full HD (1920x1080
pixel) da 15.5”, configurabile con CPU
Intel Core i7 Ivy Bridge e disco ibrido
da 512 GB + 24 GB su SSD. In alternativa è possibile equipaggiarlo con HD
da 750 GB o SSD da 512 GB.
Dotato di unità ottica e tastiera retroilluminata completa di tastierino
numerico, il Sony Vaio T15 offre fino
a 6 ore di autonomia e una serie
completa di interfacce, tra cui USB
3.0, HDMI, VGA, Ethernet e lettore
di schede di memoria SD. Presente
anche la tecnologia Rapid Wake, che
assicura tempi di accensione molto
rapidi. Lo chassis in magnesio e alluminio, infine, gli consente di avere un
peso di 2,35 kg. Il nuovo Ultrabook
Sony con Windows 8, è disponibile a
partire da 899 € nella configurazione
base.
PC & MULTIMEDIA / Disponibile in preorder per l’Italia a 79,99 euro sul web store di Logitech
Ecco la tastiera per iPad Mini di Logitech
Non sono nati specificamente per
il gaming, ma di sicuro li vedremo
bene come futura evoluzione di
Kinect. SensoMotoric Instruments (SMI) e Volfoni hanno unito gli
sforzi per realizzare il primo paio di
occhiali 3D con tecnologia attiva
e sistema di EyeTracking e Head
Tracking incorporati. Gli occhiali
dispongono, infatti, di due microcamere integrate nella montatura
che riescono a individuare gli oggetti che stiamo fissando all’interno dell’ambiente 3D virtuale.
Con l’aggiunta di hardware specifico è poi possibile aggiungere il
supporto per il 6D Head Tracking:
in questo modo, un solo paio di
occhiali (quanto di meno “fashion”
si è visto negli ultimi decenni,
però) combina un ambiente virtuale 3D, il tracking dello sguardo
e del movimento del capo, permettendo una vera e propria “immersione” in realtà virtuali.
Magari non verrà commercializzato così, magari sarà molto caro,
ma è quanto meno un bel punto
di partenza per un’evoluzione che,
forse, non tarderà ad entrare nelle
nostre case.
Cliccando qui potrete vedere un
video di presentazione di questi
occhiali.
Si chiama Ultrathin Keyboard Mini e promette di migliorare la produttività e la protezione dell’iPad Mini
di E. Villa
N
onostante le dimensioni ultracompatte dell’iPad Mini,
Logitech è riuscita nell’intento di dedicargli una tastiera fisica,
accessorio molto caro a chi ama la
leggerezza e la portabilità dei tablet
ma “continua a preferire” la digitazione tramite tastiera fisica qwerty.
La tastiera, che si chiama Ultrathin
Keyboard Mini, è Bluetooth ed è dotata di tasti EasyType, con layout tra-
dizionale ma dimensioni ridotte per
adattarsi alla forma dell’iPad Mini.
Interessante la disponibilità di tasti di
scelta rapida per l’accesso alle funzioni dell’iPad o per operazioni di uso
comune (come copia/incolla e simili).
Seguendo fedelmente il tipico “stile
Apple”, la tastiera è calamitata e si aggancia all’iPad formando un tutt’uno
con esso pur funzionando anche a distanza grazie al Bluetooth. La tastiera
funge anche da protezione contro gli
urti accidentali: Logitech la propone
in preorder sul suo web store a 79,99
euro, di seguito un video di presentazione.
PC & MULTIMEDIA / Arriverà sul mercato a giugno. Prezzo di listino per gli USA di 79 dollari
Belkin FastFit: la tastiera per iPad Mini
È sia cover sia tastiera, accende e spegne il dispositivo e facilita la digitazione dei testi. È la FastFit di Belkin
di E. Villa
S
ubito dopo l’annuncio di
Logitech, tocca a Belkin presentare la propria soluzione
cover+tastiera per iPad Mini, soluzione
che prende il nome di FastFit. Di cosa
si tratta è presto detto: una cover magnetica che si collega rapidamente
all’iPadMini e che funge anche da tastiera Bluetooth, dedicata chiaramente alla massima produttività possibile
con il tablet Apple. La tastiera è sottile
7mm, realizzata in alluminio ed è basata su un meccanismo a molla che offre
un feedback alla pressione, agevolando la scrittura nonostante le dimensioni ristrette dei tasti. Inoltre, FastFit è
dotata di una batteria da 200 mAh che
assicura un’autonomia operativa superiore alle 150 ore e di 3 mesi in stand
by. Come per il prodotto Logitech, anche in questo caso la tastiera funge da
cover, che accende/spegne il dispositi-
vo a seconda del suo posizionamento.
La disponibilità è prevista per giugno:
il prezzo di listino, al momento annunciato per gli USA, è di 79 dollari.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
PC & MULTIMEDIA
Una sigla
e il Mac muore
Scoperto un curioso bug
di Mountain Lion che porta
quasi ogni applicazione
a chiudersi istantaneamente
semplicemente digitando
una sigla di pochi caratteri
di P. Centofanti
Certi bug sono talmente curiosi
che vale la pena segnalarli. Quello scoperto nell’ultima versione di OS X, il sistema operativo
desktop di Apple, rientra a pieno
diritto in questa categoria. Basta
digitare una sigla di pochi caratteri per far andare in crash quasi
ogni applicazione installata in
Mountain Lion: File:///. Il bug si
manifesta se questa espressione
viene digitata in una casella di
dialogo, in un editor di testo, o
più in generale ovunque sia possibile inserire un testo.
Chiaramente, non essendo qualcosa che fa parte del normale vocabolario, non si tratta di un bug
così letale e si può capire come
possa essere rimasto nascosto
tanto a lungo, ma il fatto che si
manifesti in modo così pervasivo sulla piattaforma Apple è comunque degno di nota. A quanto pare la causa è da ricercare
nel software che analizza il testo
in OS X per estrarre informazioni
come date, luoghi e nomi di contatti, una funzionalità utilizzata
per creare, ad esempio, appuntamenti nel calendario cliccando
semplicemente sul testo di una
mail. Solo i programmi che non
utilizzano tale libreria di sistema,
come il terminale, sono immuni
alla stringa “assassina”.
Attualmente il bug non è stato risolto neanche nelle ultime
beta di OS X 10.8.3.
PC & MULTIMEDIA / Colpa di Windows 8, occupa troppo spazio
Surface Pro, solo 23 GB liberi su 64
La versione di Surface Pro da 64 GB ha 23 GB liberi, quella da 128 GB ne ha 83
di R. Pezzali
W
indows 8 è un pachiderma
e occupa troppo spazio per
i tablet: la situazione aveva
già fatto discutere con Windows RT
ma con il nuovo Surface Pro, in uscita
negli States, la questione legata allo
spazio libero sembra ancora più seria.
Il modello base, quello da 64 GB, avrà
solo 23 GB di spazio libero disponibile
per l’utente, mentre quella da 128 GB
ne avrà 83. La colpa è del sistema operativo, che con le applicazioni installate nella sua versione standard occupa
45 GB di spazio totali. Microsoft ha
confermato e consiglia ovviamente di
attaccare un hard disk, di usare SkyDrive o di cancellare la partizione di recupero, ma è chiaro che l’azienda deve
intervenire per risolvere la situazione
al più presto, magari realizzando un
tool di recupero che non prevede la
partizione sul dispositivo stesso.
Ecco la dichiarazione ufficiale di Microsoft: “La versione da 128 GB di Surfa-
ce Pro avrà solo 83 GB di spazio libero su
disco. La versione da 64 GB avrà solo 23
GB di spazio libero su disco. Tuttavia Surface Pro ha una porta USB 3.0 che permette di collegare dispositivi di storage
senza problemi, come hard disk esterni
e chiavette USB. Inoltre Surface arriva
con SkyDrive precaricato, e si possono
sfruttare fino a 7 GB di spazio gratuito
sul cloud. Inoltre grazie allo slot SDHX
si può aggiungere anche una card ulteriore per altri 64 GB di contenuti. Se tutto
questo non basta, si può anche creare
un backup USB con bootloader e cancellare la partizione di recupero sul disco
interno.”
PC & MULTIMEDIA / Nelle prossime settimane a 359 euro
Monitor Asus per gamer esigenti
Fast Gaming VG248QE è il monitor 24” di Asus destinato ai videogiocatori
144 Hz di refresh rate e tempo di risposta di 1 ms sono il suo biglietto da visita
di V. R. Barassi
C
on un comunicato ufficiale,
Asus ha presentato Fast Gaming VG248QE, monitor da
24 pollici di diagonale (1.920 x 1.080
pixel di risoluzione) che entra a far
parte della serie R.O.G. (Republic of
Gamers).
Il monitor, appositamente pensato
per il gioco, propone un refresh rate
di 144 Hz e un tempo di risposta
grey-to-grey di appena 1 millisecondo. Il rapporto di contrasto
dichiarato dall’azienda (Smart
Contrast Ratio) è di 80.000.000:1
e la luminosità di 350 cd/m2,
mentre la tecnologia Splendid
Video Intelligence di Asus regola
automaticamente ogni singolo pixel dell’immagine al fine di
ottimizzare colore, luminosità,
contrasto e definizione dell’immagine complessiva. L’ultimo
arrivato in casa Asus, compatibile
con il kit NVIDIA 3D Vision 2 (offerto
separatamente) - propone ingressi
DisplayPort, HDMI e Dual-link DVI-D;
a rendere completo il nuovo apparecchio ci sono poi due altoparlanti
stereo da 2W e non manca la possibilità di regolare a piacere inclinazione,
rotazione e altezza del display. Il monitor sarà disponibile in Italia nelle
prossime settimane a 359 euro.
p.15
PC & MULTIMEDIA
UPnP: il pericolo
arriva dalla rete
Secondo un rapporto
di sicurezza sono milioni
i dispositivi di rete minacciati
da falle di sicurezza nel protocollo
utilizzato da router e PC
di P. Centofanti
L’UPnP è un protollo che, tra l’altro, è utilizzato da computer e
dispositivi per scoprire chi altro
c’è su una rete locale: quando
un PC cerca una stampante o di
configurare le porte di un router
per configurare una connessione
in arrivo, spesso viene utilizzato
l’UPnP. Idealmente questo servizio dovrebbe essere confinato all’interno di una rete locale, ma un
rapporto di sicurezza rilasciato
da Rapid7 rivela che decine di milioni di dispositivi nelle case sono
esposti a intrusioni dall’esterno a
causa di falle di sicurezza insite
nelle implementazioni commerciali del protocollo.
Durante la ricerca effettuata, almeno 80 milioni di indirizzi IP
hanno risposto a richieste UPnP
lanciate da Internet. Di questi il
20% l’ha fatto in modo da permettere a un utente malintenzionato di accedere a dispositivi
scavalcando il firewall della rete
locale. Si tratta di falle di sicurezza
note di librerie datate, ma il problema è che sono tanti i prodotti
di rete in commercio che utilizzano librerie non aggiornate, per
non parlare dei modem e router
installati nelle case ormai fuori
commercio e che non saranno
mai aggiornati. Per accedere a
uno di questi dispositivi basta un
pacchetto UDP opportunamente
confezionato. Secondo la ricerca
sono almeno 6.900 i dispositivi di
1.500 produttori diversi affetti da
queste falle, compresi prodotti
consumer che possono trovarsi
nelle nostre case.
La soluzione più banale è disabilitare UPnP sul modem/router, per
non esporsi ad attacchi esterni.
Quando possibile, anche questi
dispositivi vanno aggiornati con
regolarità all’ultima versione disponibile del firmware.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
PEOPLE & MARKET / Philips ha ceduto a Funai il suo storico marchio per le attività audio e video
Philips saluta audio, video e multimedia
Dopo l’accordo con Funai, si completa la migrazione di Philips a società votata a medicale, illuminazione e benessere
A
biato in tema di televisori, ma per chi
ha conosciuto i tempi d’oro del marchio olandese la delusione è tanta. La
società che ha inventato o contribuito
a diffondere tecnologie come la radio,
la televisione e il compact disc sta sempre più diventando un marchio storico
sistemato su prodotti altrui.
Certo i bilanci parlano chiaro e la divisione multimedia stava diventando
un peso rispetto ad attività molto più
remunerative, però forse si poteva tentare un ultimo sforzo per mantenere
vivo e solido un marchio che è (ma
forse dovremmo dire “era”) ormai l’ultimo grande baluardo europeo contro
lo strapotere orientale. Intanto resta da
sottilineare che sul bilancio Philips incombe come una spada di Damocle
una multa di ben 509 milioni di euro
comminata dall’Unione Europea relativa a una vecchia posizione dominante
sul mercato dei cinescopi nel lontano
2001. La sanzione è ancora in sospeso
ma sarebbe una grave perdita nel già
poco brillante bilancio Philips.
Panasonic e Sharp, segnali di ripresa
TV ancora in crisi: a trainare il mercato sono elettrodomestici e smartphone, insieme alla svalutazione dello yen
L
a crisi dello yen sui mercati internazionali ha dato una mano
ad aziende in crisi come Sharp
e Panasonic che nell’ultimo trimestre
del 2012 (l’anno fiscale giapponese
chiude, però, a marzo) hanno visto i
conti chiudersi finalmente all’insegna
di un po’ di ottimismo. In entrambi i
casi, però, non è l’elettronica di consumo a far sorridere. Per Sharp, buone vendite degli elettrodomestici per
la casa e degli smartphone per gli
operatori giapponesi hanno aiutato
a battere le previsioni degli analisti
finanziari, che prevedevano un trimestre in leggera perdita, con profitti per
2,6 miliardi di yen (circa 20 milioni di
euro). L’anno scorso Sharp nello stesso periodo aveva riportato perdite per
LG Display
torna in attivo
grazie ai TV 3D
di R. Pezzali
PEOPLE & MARKET / Le due aziende giapponesi hanno chiuso l’ultimo trimestre con il segno +
di P. Centofanti
people & market
Dopo aver perso 500 milioni
di euro nel 2011, LG Display
torna finalmente a produrre
utili grazie ai pannelli 3D con
tecnologia polarizzata
di R. Faggiano
fronte di un incasso immediato
di 150 milioni di euro più una
cifra non precisata per la licenza d’uso, Philips ha ceduto a Funai
l’utilizzo del suo marchio per tutta la
divisione audio, video, multimedia e
accessori. Funai è da tempo un partner
privilegiato di Philips per il mercato
del continente americano e anche nel
resto del mondo molti prodotti Funai
portano già il marchio europeo.
Ora la decisione è ufficiale, la cessione
del marchio è operante per cinque anni
e sei mesi, con opzione per altri cinque
anni. Questo vuol dire che la gamma
Fidelio, i lettori blu-ray e dvd, le cuffie, i
sistemi home theater e le docking station saranno realizzate da Funai con il
marchio Philips. Per questioni di licenze e brevetti l’accordo sarà completato
solo nel 2017 per quanto riguarda la
sezione video. Dopo la società realizzata con TPV per i televisori, la migrazione
di Philips come società votata al medicale, illuminazione e al benessere è
completa. Per i consumatori cambierà
poco, così come in fondo poco è cam-
p.16
circa 200 milioni di
euro. La divisione
TV è andata meglio
del previsto, ma
proprio il comparto LCD, secondo
quanto commentato da Sharp, a
causa di un calo
della domanda per
display di piccole e
medie dimensioni,
porterà a pesanti
perdite a fine anno.
Per Panasonic, oltre alla maggiore
competitività dello yen, sono stati soprattutto i tagli dei costi invece a portare a 61,4 miliardi di yen (488 milioni
di euro) i profitti per il trimestre di fine
anno, nonostante le vendite abbiano segnato un calo dell’8%. Anche
in questo caso è il settore dei TV che
continua a soffrire di più. Guardando
però a un anno fa, quando nello stesso periodo Panasonic chiudeva con
perdite per 197,6 miliardi di yen (1.5
miliardi di euro), non si può che tirare
un sospiro di sollievo.
LG Display torna a produrre utili
dopo i risultati poco convincenti dell’ultimo anno e il merito di
questa inversione di tendenza
va tutto alla tecnologia 3D. Può
sembrare strano ma sono infatti
proprio i pannelli con filtro polarizzatore frontale, quelli alla base
della tecnologia Cinema 3D, a
risollevare le sorti dell’azienda
che produce pannelli per LG
Electronics e per molte altre
aziende. Nell’ultimo trimestre
del 2012 LG Display ha raggiunto
il suo record di vendite tornando
quindi all’utile sull’intero 2012.
I mesi migliori sono stati quelli
da ottobre a dicembre, con una
crescita del 32% rispetto al 2011
e del 15% rispetto al trimestre
precedente. Il mondo della tecnologia sembra aver così scelto
il 3D polarizzato, con un numero
sempre più grande di produttori
che appoggiano questa tecnologia: il risultato è un utile d’esercizio di 400 milioni di euro che
ribaltano i 500 milioni di euro di
perdite del 2011.
LG Display però non è solo TV:
solo il 43% dei pannelli prodotti
infatti sono destinati ai TV, il 16%
sono destinati ai monitor per
computer, il 10% ai notebook, il
17% ai tablet e il 14% infine agli
smartphone.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
PEOPLE & MARKET
Amazon
regala computer
ma è un errore
In vendita computer Asus
a meno di 30 euro. Boom
di vendite, ma era un errore
e gli ordini sono stati annullati
tra le polemiche
di R. Pezzali
All-in-one Asus a 26 euro: con
questo prezzo bomba Amazon
qualche giorno fa ha messo in promozione una serie di computer,
andati letteralmente a ruba nel giro
di poche ore, grazie anche all’eco
sui social network. Era abbastanza
chiaro che si trattasse di un errore
del colosso dell’ecommerce, ma
tentare non costava nulla, ed ecco
quindi che i tre all-in-one Asus da
circa 1000 euro di listino sono balzati in pochi minuti in cima alle
classifiche dei prodotti più venduti
di Amazon. La doccia fredda è arrivata quando Amazon si è accorta
dell’errore e ha annullato tutti gli
ordini. Sul web ovviamente c’è stata polemica, con chi pretende che
il computer gli venga consegnato,
tuttavia le condizioni di vendita
del sito parlano abbastanza chiaro:
Amazon, se un prezzo è sbagliato,
può annullare l’ordine segnalandolo al cliente. Polemiche a parte,
andrebbe fatta una considerazione
sui vantaggi dei negozi online: se
fosse successa la stessa cosa in un
negozio fisico, una volta pagato il
bene e uscito dal negozio la vendita sarebbe stata valida e nessuno
avrebbe potuto dire nulla. È la cassa infatti la barriera, e se un negozio ha messo un cartellino sbagliato o inserito a terminale un prezzo
sbagliato si assume la responsabilità della cosa. Nel caso dei negozi
online è diverso: solo quando la
merce viene effettivamente spedita la transazione risulta conclusa,
mentre dovrebbe esserlo quando
l’utente riceve la mail di avvenuto
pagamento. Amazon dovrebbe
verificare i prezzi prima di inviare la
mail di conferma, ma ovviamente
la cosa è incompatibile con le regole dell’ecommerce che prevede
una risposta immediata.
PEOPLE & MARKET / Risultato positivo per Sony, grazie anche alla ristrutturazione
p.17
Trimestre con segno positivo per Sony
Cinema, musica e mobile salvano i conti del colosso giapponese, ancora negativo il bilancio per gaming e TV
di P. Centofanti
S
ony ha chiuso l’ultimo trimestre
2012 con utili di esercizio per
46,4 miliardi di yen, lo scorso
anno nello stesso periodo aveva registrato perdite per 91.7 miliardi. Sono
stati soprattutto l’indebolimento dello
Yen e il piano di ristrutturazione a contenere le perdite, oltre a una buona
performance nelle vendite della divisione Sony Mobile e del comparto
Sony Pictures e Sony Music. I settori
storici, però, continuano a essere in
decisa sofferenza. È proprio l’Home
Entertainment a essere maggiormente
in crisi, con ricavi sulle vendite in calo
anno su anno del 17,9%, un ribasso
trascinato dal crollo delle vendite di TV
LCD. Non se la cava meglio il gaming e
forse è questo il maggiore indizio che è
l’ora di dare nuova linfa vitale con una
nuova PlayStation. Il lancio di PSP Vita
lo scorso anno, infatti, non è bastato a
raddrizzare il settore che ha visto ricavi
in calo anno su anno del 15,1% come
conseguenza di vendite in diminuzione per quanto riguarda sia l’hardware
sia il software. In forte crisi anche la
fotografia, settore trascinato al ribasso
dalla forte contrazione delle vendite
di fotocamere compatte, ma anche
dei prodotti professionali. Solo le fotocamere a lenti intercambiabili sono
cresciute significativamente ma nel
complesso la divisione anno su anno
ha visto ricavi in calo del 4,7%. L’unico
settore hardware di Sony che non conosce crisi è quello degli smartphone.
Nel bilancio anno su anno si registra un
+94% nei ricavi dalle vendite, ma questo è dovuto al fatto che Sony Mobile
è stata formalmente acquisita nel febbraio del 2012. Incorporando i dati di
Sony Ericsson dello stesso trimestre del
2011, allora le performance segnano
comunque un ragguardevole +10%
per la divisione mobile di Sony, che
però continua a rimanere in perdita.
Nel complesso le uniche divisioni che
hanno chiuso il trimestre con i conti in
attivo sono il gaming con 4,9 miliardi
di yen, device (sensori di immagine e
componentistica) con 9,7 miliardi di
yen, cinema con 25,3 miliardi di yen e
musica con 16,4 miliardi di yen. Nonostante si parli spesso di crisi dell’industria discografica, Sony con Sony Music Entertainment e Sony/ATV Music
Publishing ha registrato un aumento
delle vendite del 2,4% rispetto a un
anno fa e dei profitti del 7,4%.
PEOPLE & MARKET / L’indice di App Annie rivela la notevole crescita degli acquisti su Play Store
Anche su Android si comincia a spendere
Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud generano i maggiori ricavi, il divario con iOS resta però ancora enorme
di R. Pezzali
S
ul Play Store di Google, oltre al
numero di applicazioni crescono i ricavi per gli sviluppatori. Lo
rivela App Annie, società che fornisce
analisi statistiche per le aziende che distribuiscono i prodotti sulle piattaforme
digitali, che ha rilasciato il suo rapporto
sull’andamento delle vendite di App
Store di iOS e Play Store di Android.
Il confronto in termini di ricavi tra i due
store non lascia dubbi su quale dei due
sia più remunerativo, ma rivela anche
l’andamento positivo del Play Store,
che ha visto le entrate per gli sviluppatori raddoppiare dal terzo al quarto
trimestre. L’App Store ha mantenuto invece un andamento costante nel 2012
con un picco di vendite in dicembre,
+35% rispetto al mese precedente.
Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud,
in quest’ordine, sono i Paesi che generano più ricavi sullo Store di Google. Gli
utenti Android investono soprattutto
in videogiochi, raggiungendo una percentuale addirittura del 95% in Corea
del Sud. Per quanto riguarda invece iOS
i maggiori proventi arrivano nell’ordine
da Stati Uniti, Giappone, Regno Unito,
Australia e Canada, ma nell’ultimo trimestre del 2012 la Cina ha accorciato
sensibilmente le distanze secondo le
statistiche di App Annie. Il rapporto è
lungo e articolato e può essere letto
nella sua interezza qui.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
PEOPLE & MARKET / Al MIDEM di Cannes gettate le basi per il lancio del servizio anche in Italia
Rdio, c’è il primo accordo con la SIAE
Ottenuta la licenza per la diffusione del repertorio degli autori italiani nei Paesi in cui il servizio di streaming è già attivo
di P. Centofanti
A
breve è destinato ad allargarsi
il panorama dell’offerta legale di contenuti musicali sulla
rete in Italia. Mentre è in dirittura di
lancio Spotify, SIAE e il servizio di
streaming Rdio hanno annunciato
al MIDEM di Cannes un accordo di
licenza paneuropeo per l’utilizzo
del repertorio degli autori italiani
sulla piattaforma lanciata nel 2010.
L’accordo si rivolge al momento ai
Paesi europei in cui il servizio è già
attivo (Belgio, Danimarca, Estonia,
Finlandia,
Francia,
Germania,
Norvegia, Portogallo, Spagna e
Olanda), ma Rdio punta a espandersi in tutto il continente europeo,
Italia inclusa, e la licenza ottenuta da
SIAE è sicuramente un importante
passo in questa direzione. Rdio offre
l’accesso a un catalogo di milioni di
brani in streaming ed è orientato alla
scoperta di nuova musica e alla creazione di una propria collezione di
musica preferita. Da poco, il sevizio
ha lanciato anche in Europa l’offerta
che permette ai nuovi abbonati di
utilizzare gratuitamente Rdio per i
primi sei mesi. Come altri servizi analoghi, anche Rdio prevede due piani
di abbonamento per l’ascolto su PC
senza pubblcità e su altri dispositivi
come smartphone e tablet.
PEOPLE & MARKET / Ha debuttato la serie TV di David Fincher prodotta in esclusiva per Netflix
Così Netflix punta a rivoluzionare la TV
Niente snervanti attese per vedere il prossimo episodio, è possibile scaricare subito tutta la prima stagione
di P. Centofanti
C
hi segue un telefilm sa bene
quanto può essere snervante aspettare una settimana
(o più!) per il prossimo episodio. Ma
questa “frustrazione controllata” così
come l’ha definita Reed Hastings,
CEO di Netflix, non ci sarà per gli
spettatori di House of Cards. La prima
stagione della serie TV prodotta da
David Fincher e interpretata da Kevin
Spacey, infatti, ha debuttato nella sua
interezza sul servizio di streaming
video in rapida espansione. Tutti i 13
episodi della prima stagione sono immediatamente disponibili e gli abbonati al servizio possono scegliere liberamente come gustarsela: tutta di fila
in una maratona o centellinarla come
meglio si crede. Per Netflix si tratta di
scardinare il classico modello di distribuzione televisiva: uno studio produce un teleflm, lo vende all’emittente
miglior offerente che poi tipicamente
diluisce la messa in onda nel corso di
una stagione per creare attese e mas-
simizzare gli introiti pubblicitari. Ma
con House of Cards l’ha spuntata Netflix, azienda che si è assicurata i diritti
esclusivi delle prime due stagioni da
13 episodi, battendo i più importanti
network americani. Non si tratta della
prima iniziativa del genere per Netflix,
che ha anche commissionato una
nuova stagione in esclusiva del telefilm Arrested Development, e probabilmente non sarà l’ultima. Netflix vuole
competere ad armi pari con le classi-
che Pay TV e intaccare il loro potere
offrendo la libertà di accedere a un
ampio catalogo di contenuti come
e quando si vuole, il tutto con un abbonamento flat. Netflix è un servizio
di streaming al quale si può accedere
tramite Web, ma anche da dispositivi
come TV, lettori Blu-ray Disc, console
di videogiochi, smartphone e tablet
e al momento ha appena iniziato
l’espansione in Europa, partendo da
UK e Paesi del Nord.
p.18
PEOPLE & MARKET
iTunes ha venduto
25 miliardi
di canzoni
Apple ha annunciato la vendita
della venticinquemiliardesima
canzone su iTunes. Il traguardo è
stato raggiunto con il download
di Monkey Drums (Goksel Vancin
Remix) di Chase Buch da parte
dell’utente tedesco Phillip Lüpke,
che si è aggiudicato una gift card
per iTunes del valore di 10.000
euro. iTunes Store ha aperto i
battenti dieci anni fa e oggi è uno
dei principali negozi di musica al
mondo: può vantare una media
di 15.000 brani scaricati ogni
minuto e un ampio catalogo che
comprende musica ma anche
film, serie TV, libri e applicazioni
per iOS. In dieci anni il panorama
del mercato digitale è cambiato
rapidamente e sono nati diversi
concorrenti e nuovi modelli di
business, ma iTunes Store continua
a essere una delle principali fonti di
reddito per etichette e artisti.
PEOPLE & MARKET
Previsioni in calo
per Wii U (-27%)
Nonostante un ritorno all’attivo
negli ultimi 9 mesi del 2012,
grazie anche alla riduzione dei
costi produttivi di 3DS e al calo
dello yen rispetto a dollaro
ed euro, Nintendo prevede di
chiudere l’anno fiscale (marzo)
con 20 miliardi di yen di perdite,
pari a circa 220 milioni di
dollari. A prescindere da una
complessa situazione finanziaria,
per la quale il presidente Iwata
mostra comunque ottimismo,
ciò che notiamo è la previsione
al ribasso nelle vendite di tutte
le console di casa Nintendo. In
particolare, Wii U ha totalizzato
finora 3,06 milioni di unità
vendute: data l’impossibilità
di raggiungere i 5,5 milioni
previsti inizialmente (sempre
entro marzo), l’azienda ora
riduce il target a 4 milioni,
una significativa riduzione del
27%. Lo stesso accade alle altre
console: la previsione per 3DS
passa da 17,5 milioni di pezzi
a 15 milioni, mentre per DS si
passa da 2,5 milioni a 2,3 milioni.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
p.19
Digital Imaging / Una macchina fotografica maneggevole e compatta pensata per i reportage
digital imaging
L’obiettivo è ambizioso: concentrare in un corpo ultracompatto uno zoom 20x e le più recenti tecnologie di imaging Fuji
Nikon continua a scommettere
nel settore delle compatte
superzoom con due innesti
della linea bridge Coolpix
Fuji F850EXR, pensata per i reporter
di E. Villa
P
er realizzare FinePix F850EXR,
FujiFilm ha pensato alle esigenze di chi viaggia spesso e vuole
realizzare dei reportage di qualità: la
maneggevolezza e la compattezza
sono i requisiti primari, ma c’è anche
spazio per dati interessanti. Quello più
evidente è l’obiettivo zoom grandangolare Fujinon 20x (25-500mm equivalenti), che riesce, nonostante tutto,
a non incidere più di tanto sulla sottigliezza della macchina. Chi vuole spingersi oltre può anche utilizzare lo zoom
digitale 40x, con inevitabile degrado
nella qualità d’immagine. La macchina
è dotata di stabilizzatore CMOS-Shift,
particolarmente utile quando si usano
lunghezze focali elevate, e offre una velocità di messa a fuoco di 0,21 sec, un
tempo di avvio di 1,1 sec e un intervallo
di scatto di 0,5 sec grazie al processore
EXR Processor II; a livello di risoluzione
di cattura, l’apparecchio incorpora un
sensore CMOS EXR da ½ pollice
e 16 Megapixel capace di riprendere video Full HD a 60 fps. La
fotocamera offre la funzione di
riconoscimento delle scene che
regola automaticamente le impostazioni per affrontare i diversi
soggetti, oltre a una serie di funzioni creative e filtri per esaltare
la creatività. Chiude la rassegna
la funzionalità Multi Exposure e
la possibilità di effettuare scatti panoramici a 360°. FinePix F850EXR sarà in
vendita da aprile 2013 al prezzo indicativo di 279 euro.
Le caratteristiche annunciate da Fuji:
• Sensore EXR-CMOS da ½” da 16 MP e
EXR Processor II
• Zoom ottico 20x (25-500mm) con
stabilizzatore immagine CMOS-Shift
• Display LCD da 3” con modalità
“Monitor Sunlight”
• EXR-Auto con 108 modelli di scena
predefiniti
• AF veloce 0,21 sec
di E. Villa
• Tempo di avvio di 1,1 sec
• Intervallo tra gli scatti pari a 0,5 sec
• Scatto continuo a 9 fps (max 5 fotogrammi consecutivi)
• Funzioni Filtri Avanzati e Motion
Panorama 360
• Modalità Simulazione Pellicola e
Multiple Exposure
• Video Full HD 1080p (60 fps)
• Tasto “E-fn” per impostare le funzioni
di uso frequente
• Compatibilità con Eye-Fi Card
• Autonomia: 250 scatti con batteria
carica
DIGITAL IMAGING / Si amplia la gamma di fotocamere compatte Canon di grande qualità
Da Canon tre IXUS e una Powershot
Notevole la IXUS 255 HS, zoom ottico 10x, Wi-Fi e GPS integrati e una funzione Hybrid Auto per videodiari
di R. Pezzali
C
anon lancia quattro nuove
fotocamere compatte, una
Powershot e tre modelli IXUS.
Ed è proprio sui modelli IXUS che
vale la pena soffermarsi perché
la IXUS 255 HS, nonostante la sua
compattezza, ha numeri e caratteristiche da fotocamera tuttofare di
fascia premium.
In un corpo estremamente compatto, Canon ha inserito un CMOS da
12 Megapixel e uno zoom 10x otti-
co, raccordando il tutto con il suo
processore d’immagine più evoluto,
il Digic 5 e con uno stabilizzatore ottico che lavora a quattro assi.
IXUS 255 HS è una compatta Full
Optional: grazie al processore riesce
a spingersi fino a 6400 ISO di sensibilità, ha GPS e Wi-Fi integrati e può
registrare video in Full HD o 24p oppure in slow motion arrivando anche a 240p con risoluzione VGA.
Canon ha pensato anche ai più
creativi inserendo una serie di filtri
fotografici e una modalità Hybrid
Auto che registra quattro secondi di filmato
prima di ogni scatto
(la registrazione parte
quando si mette a fuoco)
e combina questi filmati
in un’unica clip con il videodiario della giornata.
La IXUS 255 HS arriverà a
marzo a 270 euro IVA inclusa.
Le compatte
superzoom Nikon
Canon IXUS 135 e 132, zoom da
8x e sensore da 16 Megapixel
Oltre alla 255 HS, Canon ha presentato anche le IXUS 135 e 132: zoom da
8x, grandangolo da 28 mm, sensore
da 16 Megapixel e filmati fino a 720p.
I due modelli differiscono solo per la
presenza nel modello superiore di
GPS e Wi-Fi. I prezzi sono rispettivamente di 145 euro e 175 euro per
quella con Wi-Fi e GPS. Anche questi
due modelli sono previsti per marzo.
Canon Powershot A2500, valide foto senza troppe pretese
Spazio anche a una nuova Powershot,
la A2500: è una fotocamera di fascia entry level con sensore da 16
Megapixel e zoom 5x con grandangolo 28mm. È una fotocamera facile
da usare, con qualche funzione creativa e con ripresa video a 720p destinata con i suoi 110 euro a chi vuole
un prodotto capace di buone foto
ma senza troppe pretese.
Nikon rinnova la gamma di
“compatte superzoom”. I modelli
presentati sono Coolpix P520
e Coolpix L820, due macchine
simili all’apparenza ma basate su
caratteristiche molto diverse: la
prima dedicata a un pubblico più
esigente, la seconda per chi ama la
semplicità di utilizzo. Coolpix P520
è la regina della categoria e punta
tutto sull’ottica zoom Nikkor 42x,
che va dal grandangolo 24mm
fino al super tele da 1000mm, il
tutto supportato da un sensore
CMOS da 18 Megapixel e da un
sistema di riduzione delle vibrazioni
a decentramento ottico. È inoltre
presente un monitor LCD orientabile
da 921.000 punti con trattamento
antiriflesso, e non mancano svariate
modalità di esposizione manuale,
la modalità HDR automatica e il
macro fino a 1 cm di distanza, oltre
alla registrazione video Full HD
(60i/50i). C’è il GPS per il geotagging
delle immagini e il supporto per
l’adattatore Wireless opzionale
per la condivisione degli scatti.
Coolpix L820 è dotata di super
zoom grandangolare Nikkor 30x
(22,5-675mm) su un sensore CMOS
retroilluminato da 16 Megapixel ed
è una bridge votata alla semplicità
di utilizzo. Sono disponibili svariate
funzionalità automatiche e quattro
modalità anti-mosso, oltre alla
possibilità di riprendere in Full HD
osservando tutto tramite il display
da 7,5 cm di diagonale. Chiudono il
quadro 19 modi scena per riprodurre
gli stili e gli effetti fotografici più
comuni, un menù ritocco per la
modifica in camera delle immagini
e la funzione ritratto intelligente,
che per ottenere gli scatti migliori
valuta parametri come il sorriso del
soggetto e l’apertura degli occhi.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
DIGITAL IMAGING
Nuovi sensori
Panasonic
per super-foto
Panasonic pronta ad
abbandonare i sensori tradizionali
con filtri colore: al loro posto
arrivano i Micro Color Splitter
di R. Pezzali
Panasonic è pronta a colmare il
gap tra micro 4:3 e APS-C utilizzando una nuova tecnologia sui
sensori fotografici. L’obiettivo è
raggiungere ottime performance
in termini di scatto con poca luce,
soprattutto con sensori di area e superficie ridotta. Una mossa simile a
quella fatta da Fujifilm con il CMOS
X-Trans, con fotoricettori disposti
in maniera differente. Nel caso di
Panasonic è il filtro a sparire: i filtri
colore usati, infatti, anche cambiando la loro disposizione, assorbono
dal 30% al 50% della luce che arriva
sul fotoricettore diminuendo così la
sensibilità. Panasonic ha pensato di
inserire una serie di elementi denominati Micro Color Splitter, piccoli
deflettori elettronici in grado di separare la luce nelle sue componenti
smistandola così senza perdita. Il sistema può essere adattato a sensori sia di tipo CMOS sia CCD, e il guadagno in termini di resa dovrebbe
essere notevole. I primi sensori con
la nuova tecnologia potrebbero essere impiegati su alcune fotocamere a partire dal 2014.
DIGITAL IMAGING / Una fotocamera indistruttibile e di qualità
La rugged Pentax WG-3 GPS
Integra GPS, ricarica Wireless e ottica luminosa ed è waterproof fino a 14 metri
di R. Pezzali
P
entax rinnova la serie WG con
tre nuovi modelli di fotocamera, tra cui il primo al mondo
dotato di ricarica Wireless. Alla serie
WG appartengono quelle fotocamere
che Pentax ritiene siano indistruttibili,
impermeabili, resistenti agli urti, alle
cadute e alle condizioni atmosferiche
più estreme. Il modello più interessante è WG-3 GPS, impermeabile fino a
14 metri e caratterizzato da un reparto ottico di altissimo livello. L’obiettivo,
infatti, è un 25-100mm f/2.0, quindi
tanta luminosità, 4x di zoom e buon
grandangolo, mentre il sensore è un
nuovo CMOS da 16 Megapixel BSI
che arriva fino a 6400 ISO. La WG-3
dispone di sei luci LED poste attorno
all’obiettivo per riprese macro ravvicinate e foto, può riprendere in Full HD
e dispone di un monitor da 3” antiriflesso. Trattandosi di una fotocamera
“estrema”, Pentax ha aggiunto, oltre
all’avanzato GPS, anche un sistema di
misurazione di pressione, profondità
e altitudine. Vera chicca è la ricarica
Wireless con standard Qi (lo stesso dei
Nokia Lumia): in questo modo si evita
di aprire lo sportellino delle batterie
usurando la delicata guarnizione. La
WG-3 è disponibile da marzo e sarà
venduta in due versioni, con e senza
GPS integrato. Pentax ha annunciato
anche una fotocamera più light, la
WG-10. È impermeabile fino a 10 metri per 2 ore e ha un sensore di soli 14
Megapixel ma resta sempre dustproof,
waterproof e integra i 6 LED ad anello
per scatti ravvicinati. La WG-10 ha un
display da 2.7”, riprende solo a 720p,
ma può vantare uno zoom con un fattore di ingrandimento di 5x.
DIGITAL IMAGING
Canon EOS-1D C con l’update 4K a 25p
Canon è pronta ad aggiornare la sua reflex con un nuovo firmware
di R. Pezzali
Canon ha annunciato l’arrivo ad aprile di un nuovo firmware per la sua reflex
EOS-1D C, la prima reflex al mondo capace di acquisire video con risoluzione
4K. Il nuovo firmware permetterà di estendere la registrazione 4K dagli attuali
24p ai 25p, soluzione che sarà molto apprezzata in ambito europeo. Ricordiamo che la reflex Canon al momento registra video a 4.096x2.160 con compressione Motion Jpeg a 8 bit, e questo formato non deve essere confuso con il 4K
Ultra HD standardizzato dall’ITU per i TV che prevede un segnale a 3.840x2.160
linee in formato 16:9. È comunque interessante seguire gli sviluppi delle fotocamere e delle videocamere capaci di
riprendere in 4K, perché, come sappiamo, quello che manca al momento per
far partire la macchina dell’Ultra HD
sono i contenuti. Una reflex come la
1D C, con il suo prezzo di poco superiore ai 10.000 euro, è una soluzione comunque abbordabile se consideriamo
il costo dei modelli professionali e permette anche a produzioni low budget
di lavorare a una risoluzione quadrupla
rispetto a quella HD con una resa video
decisamente superiore.
p.20
DIGITAL IMAGING
Nikon AW110
la compatta
diventa estrema
Le nuove Coolpix AW110/
AW110s nascono per soddisfare
i fotografi più spericolati:
funzionano fino a 18 m
di profondità e resistono
a cadute da 2 m di altezza
di V. R. Barassi
Nikon rinnova anche la sua gamma di fotocamere “estreme”:
Coolpix AW110/AW110s sono le
“gemelle” (si differenziano solo
per qualche funzione relativa
alla gestione di mappe e punti
di interesse) che prossimamente
andranno a sostituire le già ottime Coolpix AW100/AW100s.
Dotate di un sensore CMOS retroilluminato da 16 Megapixel
e di un’ottica 5x con focale
28-140mm (distanza minima di
messa a fuoco di 1 cm), queste
nuove fotocamere compatte
sono state appositamente pensate per funzionare nelle più
incredibili condizioni. Nikon garantisce una resistenza alle cadute fino ai 2 metri di altezza, un
funzionamento fino a 18 metri
di profondità e nessun problema
anche con temperature che arrivano addirittura a -10° C.
Wi-Fi e GPS sono inclusi e nel
corpo macchina da 193 grammi
trova spazio anche un display
OLED da 3 pollici. Sono presenti
la bussola elettronica, l’altimetro,
il barometro e, ovviamente, non
manca la possibilità di registrare
filmati a 1080p.
Le Nikon Coolpix AW110/
AW110s saranno disponibili a
breve in cinque diverse colorazioni: silver, blu, nero, arancione
e... “mimetica”.
Essere "Smart" significa
occhiali 3D senza batteria,
conversione dei contenuti
da 2D a 3D,
telecomando Magic Motion
per darti maggior controllo
e navigare liberamente
su internet.
Essere "Smart" è...
LG CINEMA 3D Smart TV.
www.lg.com/it
Il TV 3D con la cornice più sottile al mondo.
Serie LM960V, TV Cinema Screen 55 pollici.
Dato basato su indagine interna relativa a tv
disponibili all’acquisto nel mese di Marzo 2012.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
Game & Movie
GTA V ritarda
arriverà il 17
settembre 2013
L’uscita dell’attesissimo Grand Theft
Auto V slitta a settembre. Lo ha
annunciato Rockstar confermando
che la data di uscita ufficiale del
nuovo GTA è il 17 settembre 2013.
Uscirà inizialmente per Xbox 360 e
PS3, mentre non è stata fatta menzione per un’eventuale versione
PC. Come dice la stessa Rockstar,
il gioco uscirà quasi quattro mesi
più tardi di quanto inizialmente
preventivato, ma “GTA V è un gioco
incredibilmente ambizioso e complesso e semplicemente ha bisogno
di ulteriori ritocchi per arrivare allo
standard che noi, ma soprattutto voi,
richiedete”. L’attesa sarà ripagata? Di
certo più passa il tempo e più crescono le aspettative. Qui l’ultimo
trailer rilasciato da Rockstar.
Game & Movie / Sony è pronta a svelare qualcosa di grosso
20 febbraio: il giorno di PS 4?
Un teaser di Sony promette qualcosa di molto importante per il 20 febbraio
Si sospetta che possa essere il giorno giusto per presentare PlayStation 4
di E. Villa
C
he il 2013 sia l’anno delle console “next-gen” è un dato di fatto, al massimo i dubbi riguardano la data di lancio: primavera?
E3 2013? Un evento ad hoc estivo o
autunnale? Non lo sappiamo ancora
con certezza ma un teaser messo in
rete da Sony annuncia per il 20 febbraio (quindi in netto anticipo sulle
previsioni) “qualcosa di importante”
in casa PlayStation: pur senza alcuna
conferma ufficiale, il pensiero va sicuramente alla PS4 (o come si chiamerà), fiore all’occhiello delle prossime
stagioni del gaming targato Sony.
Staremo a vedere: nel frattempo,
mentre cresce l’attesa, ecco il video
pubblicato da Sony (all’indirizzo
https://us.playstation.com/meeting2013/ ci si può registrare per ottenere aggiornamenti in merito).
Game & Movie
Connubio
possibile tra
Half-Life 2 e
Oculus Rift
Visto e provato al CES, Oculus Rift
è certamente un apparecchio su
cui moltissimi videogiocatori non
vedono l’ora di mettere le mani. Un
appassionato programmatore ha
realizzato un mod che permetterà
ad Oculus Rift di adattarsi perfettamente ad Half Life 2. Sfruttando
un sistema di head tracking e adattando il suo visore Sony HMZ-T1,
Nathan Andrews è riuscito a ridisegnare completamente l’esperienza
di gioco di Half Life 2. Attraverso il
controller Cabela Top Shot Elite, il
giocatore ha la possibilità di sparare
e muoversi (attraverso uno stick
analogico montato sull’arma), mentre la funzione del classico analogico destro è fornita dal movimento
della testa. Da questo video emerge tutta la maturità del sistema
che, attualmente, è ancora in via di
sviluppo ma che ben presto potrà
essere portato ad un livello tale da
garantirne la giusta diffusione. I più
esperti e appassionati possono già
provare il tutto: Andrews ha infatti
messo a disposizione i sorgenti del
suo software usato per il modding.
Game & Movie / Confermata l’uscita della console Android low-cost
Ouya arriva a giugno a 99$
Solo 99$ per la console da gaming basata su Android che uscirà a giugno
di E. Villa
A
bbiamo parlato più volte di
OUYA, il progetto innovativo
che è stato stato in grado di
raccogliere 8,5 milioni di dollari su
Kickstarter per la realizzazione di una
console Android a basso costo e su
cui eseguire giochi free-to-play. Ora,
finalmente, siamo prossimi a vederne i frutti: i finanziatori di Kickstarter
otterranno le prime console a marzo,
i preorder partiranno ad aprile e i retailer americani potranno spedire i
primi esemplari a giugno. Confermato
il prezzo iniziale di 99 dollari dell’appa-
recchio, con i controller touch che costeranno 50 dollari l’uno. Nel frattempo, per incrementare le sue possibilità
di successo, l’azienda ha siglato accordi con XBMC, iHeartRadio e VEVO, oltre ad avere 200 giochi già disponibili
al lancio tra cui Final Fantasy 3.
p.22
Game & Movie
Annunciato
The Witcher 3
il gioco “infinito”
GameInformer ha svelato in
esclusiva il prossimo titolo di
CD Projekt RED; le novità in
ballo sono davvero tante ma,
per ora, niente data di uscita
di V. R. Barassi
Attesissimo dagli appassionati di
RPG, The Witcher 3: Wild Hunt ha
fatto la sua primissima apparizione
ufficiale. A svelare in esclusiva assoluta la novità in sviluppo presso la
software house CD Projekt RED - poi
subito resa ufficiale dalla stessa casa
- è stata la testata GameInformer.
Dalle prime informazioni rilasciate
dagli sviluppatori emerge che il
gioco sarà basato sul RED Engine
3 e sarà open world. A quanto pare
la mappa sarà del 20% più grande
rispetto a quella di The Elder Scrolls
V: Skyrim (40 volte più ampia di The
Witcher 2) tanto che per spostarsi
da un estremo all’altro serviranno
“traversate” di 30-40 minuti (è comunque prevista una modalità di
“spostamento veloce”). La scorrere
del gioco rispecchierà a pieno l’essenza open world: niente più capitoli quindi, bensì una trama lineare,
molto lunga (si parla di 100 ore di
quest) e flessibile, in cui ci saranno
da prendere decisioni che si ripercuoteranno sul resto della storia. C’è
ancora segreto assoluto sulle dinamiche di combattimento ma gli sviluppatori hanno voluto sottolineare
come sarà ancora importantissima
la conoscenza dei punti deboli dei
nostri avversari e non mancheranno le sfide a cavallo. Sarà totalmente rivista l’intelligenza artificiale dei
nemici, i segni magici porteranno
in dote qualcosa di nuovo, l’albero
delle abilità sarà più articolato e il
motore grafico dovrebbe lasciare
estasiati anche i giocatori console.
Secondo gli sviluppatori si tratta di
un “next-generation” RPG ma non è
ben chiaro se tale appellativo possa
suggerire lo sbarco di The Witcher 3:
Wild Hunt, oltre che su PC anche sulle console di prossima generazione.
Al momento non vi sono informazioni riguardo la data di uscita. Qui
il trailer di lancio.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
p.23
HI-FI & HOME THEATER / Fujifilm presenta a Tokyo il primo diffusore sottile come un foglio
HI-FI & HT
La tecnologia Fujifilm consentirebbe di realizzare diffusori sottilissimi e avvolgibili, ma si tratta ancora di prototipi
Presentato all’Ise di Amsterdam
un nuovo diffusore B&W
utilizzabile anche all’aperto
o in situazioni di forte umidità.
Sempre con altoparlanti di
grande qualità
Il diffusore del futuro è… una pellicola
di E. Villa
N
ell’ambito (sempre molto prolifico) dei prototipi dal gusto
futurista, Fujifilm ha presentato
a Tokyo (Nano Tech 2013) una pellicola che può essere impiegata come
membrana di un diffusore acustico,
cosa che permetterebbe la realizzazione dei primi diffusori flessibili e avvolgibili. Alla fiera, Fujifilm ha mostrato
un diffusore “retrattile” che, una volta
terminato il suo compito, può essere
riavvolto e portato con sé: la principale difficoltà incontrata da Fuji nella
realizzazione della membrana è il materiale da usare per la stessa, che deve
essere molto leggero e sottile ma
non assorbire troppe vibrazioni, pena
una qualità acustica inaccettabile.
Il problema è stato risolto impiegando
un polimero viscoelastico (mescolato
con materiali piezoelettrici) capace di
assicurare una risposta in frequenza
di R. Faggiano
da 20 a 20.000 Hz, con al di sopra uno
strato protettivo contenente gli elettrodi: quando la corrente raggiunge
gli elettrodi, la membrana si irrigidisce,
il materiale piezoelettrico vibra e i polimeri funzionano da diaframma.
Non sono stati forniti dettagli circa la
commercializzazione del diffusore,
della tecnologia e tanto meno il prezzo (che supponiamo non essere uno
scherzo), ma gli scenari possibili sono
diversi e non è escluso che, lungi dal
diventare il riferimento del salotto, il
diffusore avvolgibile non possa trasformarsi (a breve) in una piacevole
realtà domestica e “mobile”.
HI-FI & HOME THEATER / Sony ha annunciato la fine della produzione dei registratori Minidisc
Ora è ufficiale: il MiniDisc non c’è più
A marzo l’ultimo apparecchio Minidisc uscirà dalle fabbriche Sony, è la fine di una storia cominciata nel 1992
di R. Faggiano
N
el 1992 Sony lanciò sul mercato un nuovo supporto di registrazione, ideale per rimpiazzare la vecchia cassetta a nastro sui
walkman. Il MinDisc era molto simile
a un compact disc ma era registrabile, poteva contenere fino a 74 minuti
di musica, ma era più piccolo del CD
(64 mm contro i 120 del cd) e contenuto in una cartuccia che lo proteggeva dalla polvere e dai graffi.
L’idea inizialmente sembrò molto
buona, anche perché consentiva di
raggiungere buone prestazioni tecniche grazie alla compressione Atrac
AM-1, il diffusore
waterproof B&W
(simile all’MP3) e non era troppo costosa.
Era il periodo in cui i costruttori cercavano un’alternativa alla musicassetta,
Philips lanciò la DCC (Digital Compact
Cassette) e la stessa Sony poco prima
aveva lanciato il DAT (Digital Audio
Tape). Per qualche anno il MiniDisc
ebbe un suo mercato, vennero lanciati i walkman, uscirono molti appa
della serie ES e pure alcune versioni
per registrare dati, come sostituti dei
Floppy Disk. Fu un mercato sempre
minimo, ma che Sony portò avanti
con convinzione, mentre DCC e DAT
vennero presto abbandonati al loro
destino. Nel nuovo secolo la produzione di apparecchi e supporti MiniDisc venne sempre più ristretta, sino a
soddisfare il solo mercato giapponese. Ora anche Sony si è rassegnata e
ha staccato la spina, nel mese di marzo l’ultimo apparecchio MiniDisc uscirà dalle fabbriche. In fondo non è una
grave perdita perché nel giro di pochi
anni il supporto fisico di musica e dati
si è sempre più affievolito nell’utilizzo
quotidiano. Forse passerà pochissimo
tempo prima che tutto il software diventi una presenza virtuale, alla quale
accedere da un server nella rete solo
quando serve.
Desiderate la massima qualità sonora anche in giardino o in piscina? Ecco il diffusore per voi, il B&W
AM-1, un compatto due vie che non
teme l’umidità e la salsedine. Realizzato in materiale plastico composito con fibra di vetro, l’AM-1 utilizza
altoparlanti originali B&W come un
midwoofer da 13 cm e un tweeter a
cupola da 25 mm con retrocamera
Nautilus e accordo reflex posteriore.
Gli altoparlanti sono montati al contrario rispetto al consueto, cioè con
tweeter in basso e midwoofer in
alto, in modo da non penalizzare la
resa sonora in caso di installazioni su
soffitti o comunque in zone più elevate rispetto al punto d’ascolto. La
staffa di fissaggio in alluminio offre
ampie possibilità di orientamento,
la griglia frontale di protezione è in
alluminio con trattamento anticorrosione. I diffusori AM-1 saranno
disponibili da aprile in colore nero o
bianco, il prezzo non è stato ancora
stabilito ma dovrebbe essere di circa 500 euro la coppia.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
SMARTHOME / 26,9 milioni di dollari e 7 anni di sviluppo per la progettazione del motore Dyson V4
Airblade Tap, rubinetto lavasciuga di Dyson
L’ultima idea di Dyson è un rubinetto che lava le mani e le asciuga con la potenza dell’aria in soli 12 secondi
S
due rami del rubinetto fuoriescono
due “lame” d’aria filtrata a una velocità
di 690 Km/h, che asciugano le mani.
È igienico grazie anche alla presenza
dei filtri HEPA e promette di essere
“ecologico”, riducendo gli sprechi di
acqua.
Se cura del design e dei dettagli è
una caratteristica di tutti i prodotti Dyson, lo è sicuramente anche il
prezzo: Airblade Tap, infatti, sarà di-
sponibile in Italia da giugno-luglio al
prezzo, tutt’altro che economico, di
circa 1.700 euro.
È chiaro che Airblade Tap non è sicuramente destinato a un uso domestico, ma più facilmente a luoghi come
alberghi, ristoranti e aeroporti.
In questo video James Dyson spiega
la sua ultima invenzione.
Gewiss Centro Stella, il cuore della casa 2.0
Gewiss ha realizzato un centralino capace di concentrare in un unico punto tutti gli apparati di rete della casa
R
outer, Switch, modem e cablaggi tutti nello stesso punto:
Gewiss, azienda italiana leader
nella realizzazioni di impianti domestici e industriali ha presentato il
nuovo centralino Centro Stella. Mai
nome fu più azzeccato: Centro Stella
è un vano full opzional da inserire a
muro che si propone come elemento centrale del sistema di cablaggio
della casa digitale. In fase di costruzione o di ristrutturazione di una casa
è fondamentale pensare anche alle
connessioni: un semplice wireless,
infatti, non è sufficiente per gestire
una situazione dove ogni prodotto,
dagli elettrodomestici, ai TV, ai decoder richiedono una connessione con
un cavo di rete.
Centro Stella raccoglie le terminazioni di rete esterna (fibra, cavo telefo-
DoorBot
il videocampanello
intelligente
di S. Zucca
SMARTHOME / Elemento da inserire a muro, ideale per case in costruzione o ristrutturazione
di R. Pezzali
SMARTHOME
Il campanello di casa diventa
Wireless. DoorBot vi mette
in comunicazione tramite
smartphone con chiunque
suoni alla vostra porta anche
quando non siete in casa
di S. Zucca
velata l’ultima invenzione di
Dyson. Si chiama Airblade Tap
ed è un rubinetto all-in-one che
lava e asciuga le mani. In un design
minimale, Dyson ha concentrato tutta la sua filosofia e la sua esperienza,
risolvendo uno dei fastidi più comuni
a casa o nei bagni pubblici: percorrere quei pochi metri che ci separano
dall’asciugamani dopo esserci lavati
le mani, con il rischio (praticamente
sicuro) di bagnare il pavimento con le
mani gocciolanti.
Airblade Tap, infatti, è un rubinetto
che integra anche un asciugamani ad
aria che grazie alla presenza di un piccolo motore da 1.600 W (da 0 a 90.000
giri/min in meno di 0,7 secondi) consente di lavare le mani e poi di asciugarle in 12 secondi senza allontanarle
dal lavandino.
Basta avvicinare le mani al rubinetto
che rileva la loro presenza grazie ai
sensori a infrarossi ed eroga l’acqua e
successivamente l’aria necessarie. Dai
p.24
nico) e gli apparati di distribuzione
come il modem, lo switch e altri
eventuali apparati di rete per poi far
partire i cavi per 12 punti di utilizzo a
scelta tra dati e fonia. Grazie a un kit
è possibile anche ampliare il numero
di punti in uscita a 18 per le case più
grandi. Centro Stella è stato realizzato e pensato da Gewiss in collaborazione con Telecom, e oltre al vano
include già le tasche per inserire i
vari dispositivi, le prese multiple per
l’alimentazione e i patch cord per i
collegamenti interni.
La soluzione è senza dubbio interessante e davvero ben studiata ma ovviamente va presa in considerazione
solo per le case in fase di costruzione
o ristrutturazione. Centro Stella permette di ordinare i cablaggi e di distribuire la rete in modo efficiente e
ragionato.
La documentazione completa di
Centro Stella è disponibile sul sito
Gewiss a questo indirizzo.
Per tenere sempre sotto controllo
la porta di casa, ecco DoorBot, un
campanello, o meglio una sorta di
videocampanello che collegandosi senza fili allo smartphone
o tablet permette di monitorare
sempre i visitatori che si presentano alla porta e di comunicare
con loro, proprio come fosse una
videochiamata.
È sufficiente installare DoorBot
vicino alla porta di casa, scaricare
l’app dedicata e sincronizzare i
due dispositivi. Quando qualcuno
suonerà al campanello, se si è fuori
casa si può decidere comunque di
rispondere tramite lo smartphone
e, ad esempio, avvisare l’amico
che lo raggiungerete in pochi minuti, oppure se siete a casa potete
scegliere di ignorare la visita di un
ospite indesiderato.
DoorBot, compatibile iOS, Android e Windows 8, funziona con
4 batterie AA ed è dotato di una
telecamera a infrarossi. Ideato
dall’americano Edison Junior, la
versione base di DoorBot dovrebbe essere disponibile da luglio di
quest’anno al costo di 189 dollari;
la versione con Lockitron, sistema
abbinato per sbloccare la porta
sempre tramite lo smartphone,
sempre da luglio a 339 dollari.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
TEST / Le nostre impressioni sulla nuova reflex di Canon, completa, ricca di funzioni e dalle ottime prestazioni per gli appassionati
p.25
Canon EOS 6D in prova: la Full Frame è per tutti
Passare al Full Frame si può, e non c’è bisogno di essere professionisti. Abbiamo provato la prima reflex a pieno formato pensata da Canon per il fotoamatore
di R. Pezzali
U
na reflex a pieno formato, o
Full Frame, è il punto d’arrivo
per ogni fotografo amatoriale
che, partito dalla reflex di primo prezzo, ha gradualmente scalato la montagna passando alle APS-C di fascia
intermedia e poi, finalmente, alle Full
Frame. Se escludiamo i prodotti professionali, i modelli interessanti per il
consumatore evoluto sono davvero
pochi. Tra questi c’è sicuramente la famiglia 5D di Canon, la serie D700/800
di Nikon, senza dimenticare Sony che
con la sua Alpha 99 è il terzo player di
questo strettissimo mercato. Canon
e Nikon hanno cercato di abbassare,
nel corso dell’ultimo Photokina, un
po’ l’asticella di accesso al mondo
reflex Full Frame, lanciando rispettivamente la 6D e la D600, due modelli
che offrono un ottimo rapporto qualità/prezzo e sono dotati delle ultime
tecnologie disponibili sul mercato.
Ottimo rapporto qualità/prezzo non
significa prezzo basso: stiamo parlando di fotocamere che costano circa
2000 euro per il solo corpo macchina,
prezzo al quale va aggiunto l’obiettivo, che in un apparecchio di questo
livello è forse più importante della
macchina stessa. Abbiamo provato
sul campo (circa due settimane) l’ultima nata di casa Canon, la 6D, una
macchina particolare che abbiamo
già conosciuto al Photokina. Prima
di procedere con il test, però, è bene
fare una premessa: per provare una
fotocamera di questo tipo 15 giorni
non sono certo sufficienti, e probabilmente non lo è nemmeno un mese.
I tempi di studio e sviluppo di fotocamere di questo genere sono lentissimi, perché ciò richiede prove sul
campo (da parte di fotografi specializzati) che durano anche un anno: solo
chi scatta ogni giorno con macchine
dello stesso tipo riesce a capire se
certe scelte fatte da Canon a livello di
interfaccia ed ergonomia siano giuste e se la macchina risponde sempre
perfettamente in ogni situazione.
Una seconda premessa, poi, riguarda
la qualità: della 6D possiamo valutare
molti aspetti, tuttavia la resa finale varia molto a seconda dell’ottica scelta
e a volte anche dell’esemplare di ottica. L’obiettivo che abbiamo utilizzato
per la prova, l’eccellente e versatile
EF 24-105 f/4 L IS è una delle ottiche
più apprezzate della famiglia hi-end
Canon, tuttavia è risaputo che se
prendiamo dieci obiettivi dello stesso tipo la resa potrebbe non essere
identica, con qualche esemplare un
po’ più nitido ai bordi e qualcun altro
che mostra qualche piccolo accenno
di aberrazione (comunque controllabile in post produzione). Clicca qui
per vedere un video da noi realizzato
con le prime impressioni:
Meglio la 6D o la 5D MK II usata
(che costa meno)?
Quando Canon ha presentato la 6D al
Photokina, a prima vista sembrava di
trovarsi di fronte a una 5D MK II con
qualche piccola modifica e non certo
a una fotocamera nuova. D’altronde
è risaputo che, in questo campo, le
aziende cambiano davvero poco da
un modello all’altro, modifiche mirate
e precise per raggiungere l’obiettivo
desiderato senza toccare equilibri che
sono perfetti da tempo. Il fatto che poi
la 5D MK II, che per certi aspetti può
anche sembrare superiore, si possa
trovare sul mercato a un prezzo inferiore a quello della 6D è una considerazione che molti in fase di acquisto
hanno fatto: perché mai dovremmo
spendere di più per una fotocamera
che non è così superiore?
La 6D effettivamente è una fotocamera di un gradino inferiore rispetto
a quelle della famiglia 5D MK III anche
se, dopo averla provata per un po’
di giorni (e arrivando da una 5D che
usiamo quotidianamente), possiamo
dire che è proprio una fotocamera diversa e che non ha molto senso metterla di fianco alla 5D, soprattutto alla
Mark III che è destinata a un pubblico
più esigente.
Canon con la 6D ha voluto realizzare
la fotocamera perfetta per l’utente
che è partito proprio dalla entry level
e, passo dopo passo, ha finalmente
raggiunto il suo sogno. La 6D è una
fotocamera che, dal punto di vista
costruttivo e qualitativo, offre prestazioni professionali, ma come utilizzo
e approccio non è così diversa da
una 550D o da una 600D, con menù
semplici, funzioni creative, HDR e funzionalità di scatto automatiche che
permettono in pochi secondi di rea-
lizzare foto eccellenti. Ed è con questo
approccio che Canon ha inserito nella
6D due funzionalità come il GPS e il
Wi-Fi: il fotografo evoluto li considera
gadget, il fotoamatore tornato da un
lungo viaggio, invece, capirà che avere le foto geo-referenziate è una grandissima comodità, così come in molti
casi lo scatto remoto gli ha permesso
foto o autoscatti che non avrebbe potuto fare in nessun altro modo. La 6D
è una fotocamera quindi diversa, che
ha il suo prezzo (comunque in discesa), ma che permette a chi non scatta
ogni giorno per lavoro di raggiungere
risultati sorprendenti con una grande
facilità d’uso.
Una fotocamera
leggera e completa
Come sempre Canon realizza una
fotocamera partendo da un nuovo
sensore e la 6D non rappresenta certo un’eccezione: è costruita attorno
a un nuovo CMOS da 20 Megapixel
con sensibilità nativa di 25.600 ISO, un
sensore che grazie al processore integrato Digic 5+ può spingersi anche a
102.400 ISO. Alcuni scatti fatti a 25.600
ISO praticamente al buio dimostrano
subito quello di cui è capace la 6D: l’assenza di flash, che molti reputano un
difetto, è in realtà una vera fortuna perché fa capire che in una fotocamera di
questo tipo un flash integrato non serve quando c’è poca luce (la 6D fotografa anche a lume di candela), ma serve a
sfruttare al meglio la luce per riempire
la scena, gestire il controluce e molte
segue a pag. 26
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
p.26
TEST
Canon EOS 6D
segue da pag. 25
altre situazioni che richiedono però
anche una certa tecnica fotografica.
Un buon flash è sicuramente il primo
accessorio che consigliamo, ma non
prima di aver giocato un po’ di mesi
con la fotocamera pura e semplice.
Sensore e processore garantiscono
alla 6D una discreta velocità, 4.5 fotogrammi al secondo, una velocità più
che sufficiente per la maggior parte
delle situazioni. Sempre riguardo alla
velocità, forse l’aspetto più criticabile
è l’otturatore che arriva a 1/4.000. Un
altro punto caldo di discussione è il
sistema di messa a fuoco: Canon, tradizionalista, ha evitato un sistema con
moltissimi punti, ma ne ha scelto uno
apparentemente davvero semplice e
poco sofisticato, con un solo punto a
croce centrale. Una scelta che a prima
vista stona, soprattutto se viene fatto
un paragone con la D600 di Nikon
che di punti ne ha 39, ma dopo averla usata un po’ si capisce che alla fine
forse è la scelta giusta. Il punto centrale, con una sensibilità di -3EV, non
sbaglia un colpo: abbiamo provato a
scattare all’interno di un pub, di sera
in una piazza illuminata solo da un
paio di lampioni e a una festa di compleanno nel momento in cui tutte le
luci sono spente e c’è solo la torta con
qualche candelina accesa: in ognuna
di queste situazioni il punto centrale
non ha sbagliato. Buona anche la sensibilità di quelli laterali, segno che comunque la 6D non è una 5D MK II con
qualche punto AF in più ma un sistema autofocus completamente rivisto
sempre nell’ottica di fare qualcosa di
semplice ma efficace.
Tornando al corpo macchina, la 6D
è una fotocamera leggera e comoda
da tenere in mano. Canon ha reso più
semplici i controlli: della 6D abbiamo
apprezzato, ad esempio, la possibilità
di cambiare l’ISO usando solo la mano
destra e tanti altri piccoli dettagli,
come ad esempio la presenza del tasto “lente” che permette di andare subito all’ultima foto in modalità “zoom”
per vedere, in pochi secondi e con un
solo passaggio, se lo scatto è a fuoco
o c’è del micromosso. La 6D non è
però perfetta: Canon, ad esempio, ha
eliminato il piccolo joystick raggiungibile con il pollice presente sulle altre
fotocamere di fascia alta, ed è un vero
peccato perché era molto comodo.
Sulla 6D, inoltre, possiamo criticare un
solo slot per le card, di tipo SD: ci sarebbe piaciuta una doppia SD Card o
una CF + SD. Per concludere una nota
relativa al Wi-Fi e al GPS: non sono
gadget, anzi, risultano decisamente
utili, in particolar modo il primo. Con
il GPS attivo la fotocamera consuma
un po’ troppa batteria (una di backup
è sempre bene portarsela appresso),
ma il vantaggio di avere un geotag
costante in viaggio è qualcosa cui
difficilmente si può rinunciare. Buone
anche le possibilità offerte dal Wi-Fi:
lo scatto remoto e lo sharing delle
immagini non sono funzionalità che
fanno la differenza, ma la possibilità
di inviare subito su un social network
la foto o di gestire un autoscatto a distanza possono tornare utili.
Le foto: ottima resa
anche ad alti ISO
La 6D è un’ottima fotocamera e la
proposta in kit con l’EF 24-105 f/4 L IS
Questo scatto è
stato realizzato
con la Canon 6D
a 25.600 ISO, praticamente al buio,
e dimostra che un
flash integrato non
serve quando c’è
poca luce.
è senza dubbio vincente. Sotto il profilo fotografico abbiamo apprezzato
l’ottima sensibilità del punto di messa
a fuoco centrale, un vero e proprio
“cecchino”, e la resa con ISO fino a
6400, dove la 6D restituisce immagini
davvero utilizzabili.
Ottima anche la gestione della grana:
sulla 6D sono spariti del tutto i problemi di banding che si verificavano
su alcuni modelli precedenti, il rumore ora sembra più casuale e analogico, a tratti anche talmente piacevole
che viene voglia di scattare con sensibilità elevata per lasciare quell’alone
nostalgico sulle foto. Da segnalare
una leggera tendenza a sottoesporre
in qualche situazione, un fatto che si
può tranquillamente gestire sul RAW
ma che va comunque controllata
quando si scatta direttamente in JPG.
Interessanti anche le funzioni fotografiche più creative, come l’HDR e
l’esposizione multipla.
Video: non è la 5D MK III
ma si difende bene
Uno degli scatti effettuati con la
Canon 6D, altri file RAW e JPEG
della prova si possono scaricare
cliccando qui.
Canon ha un’ottima tradizione di video reflex e la 6D non fa eccezione.
Se la 5D MK III è la regina della ripresa
con ambizioni professionali, la 6D riesce, anche in automatico, a realizzare
video Full HD di eccellente qualità anche in condizioni estreme. Unica nota
negativa: in modalità video, la messa
a fuoco in Live View non è sempre
rapidissima e in alcuni casi abbiamo
riscontrato moirè eccessivo, come
nel primo pezzo della clip che potete
vedere cliccando qui. Sotto il profilo
della qualità, la 6D permette di regi-
strare anche in modalità iFrame, più
facile da gestire in fase di editing e capace di una resa qualitativa migliore.
Canon 6D, la prima Full Frame
per tutti
Quando si pensa a una macchina
professionale, di solito ci si spaventa:
chi arriva da una reflex entry level non
sempre è convinto del grande passo,
e spesso si chiede se forse questo
non sia “troppo lungo”. Passando dalla
600D alla 5D MK II o MK III può essere
effettivamente così, tuttavia la 6D è
diversa. Quella che a prima vista può
sembrare una macchina poco innovativa, in realtà è totalmente nuova,
creata per aprire un nuovo segmento. La 6D è una fotocamera che può
essere usata in automatico senza vergognarsi, ha tutte le modalità manuali e permette di portare a casa sempre
ottime foto al primo tentativo. È la
macchina perfetta per il turista, per
l’appassionato di fotografia, per chi
ama le foto ma non a fini puramente
professionali.
Il prezzo è, infatti, forse l’unica cosa
da professionista: di listino il kit costa
2909 euro, ma qualche rivenditore già
lo propone a 2500. La 6D “solo corpo”
costa molto meno, 2000 euro, ma la
differenza la fa l’ottica e soprattutto,
trattandosi di una Full Frame, la macchina richiede solo ottiche EF: chi
passa da una APS-C alla Full Frame
non ha un parco ottiche EF di qualità,
magari ha solo un fisso.
Una bella spesa, sicuramente, ma la
qualità, soprattutto in campo fotografico, si paga.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
TEST / Un PC “tutto-in-uno”, wireless e con schermo touch da 23 pollici Full HD per sfruttare al massimo Windows 8
p.27
HP ENVY 23 TouchSmart, l’all-in-one dell’era touch
L’all-in-one di HP è pensato per essere un ideale compagno multimediale a un prezzo competitivo. Convenienza e funzionalità sono dalla sua, meno la potenza
di D. Loda
U
na valida alternativa ai notebook o al classico computer
desktop, soprattutto per chi ha
poco spazio a disposizione, sono i PC
all-in-one, ovvero dei computer desktop che offrono in un unico chassis sia
la classica parte hardware (processore,
disco fisso, RAM e scheda video) che il
monitor in senso stretto. Il risultato è
un prodotto compatto ma con tutte
le funzionalità di un PC desktop e la
comodità di usare delle periferiche di
input “classiche” quali tastiera e mouse.
Ovviamente sono meno trasportabili
dei notebook, ma molto più compatti
di un classico PC da scrivania. L’altra
faccia della medaglia è la limitata possibilità di upgrade a livello hardware
che di norma offre un desktop. Insomma sono il giusto mezzo per chi vuole
un PC a casa da utilizzare per navigare, ritoccare foto, scrivere documenti,
mandare mail e perché no, come nel
caso del prodotto da noi testato, anche essere usato come alternativa alla
classica TV per vedere i programmi o
anche i film in DVD.
Design minimalista e buona
dotazione di base
L’all-in-one da noi testato fa parte
delle famiglia ENVY 23, e per la precisione si tratta del modello entry level
TouchSmart 23-d000el (C3597EA). Il
numero 23 sta a significare la dimensione dello schermo, appunto da 23
pollici. Per questo tipo di prodotti, il
display è molto importante: ci troviamo di fronte a un pannello IPS con risoluzione Full HD (1.920x1.080) e rigorosamente multitouch fino a 10 punti.
Quest’ultima caratteristica è fondamentale in abbinamento al sistema
operativo Windows 8, per sfruttare
appunto le proprietà di interazione
“touch” offerte dalla nuova piattaforma Microsoft. A dire il vero, durante
la fase di test, ci siamo resi conto che,
quanto meno in prodotti come questo, non viene così spontaneo toccare
le tile con le dita per lanciare un programma o vedere una foto; fa piacere,
senz’altro, sapere di poter sfruttare
appieno le potenzialità di Windows 8,
ma l’utilizzo del buon vecchio mouse
è ancora imbattibile per questo tipo
di operazioni, almeno su questo tipo
di prodotti. Cosa ovviamente diversa
se si usa Windows 8 caricato su un
tablet. Visto che questo all-in-one sarà
posizionato “in bella vista”, HP ha fatto
un notevole sforzo a livello di design
per rendere l’Envy 23 anche gradevole. Dalla solida base in acciaio satinato
partono due braccia che sorreggono
il display, incastonato in una cornice
sottile, sempre metallica. Sul lato destro della cornice è presente un masterizzatore DVD: peccato che HP non
abbia pensato a un lettore Blu-ray che,
vista la risoluzione Full HD del display,
sarebbe stato gradito per godere di
film in questo formato. Certo il prezzo
sarebbe lievitato, ma pensiamo che
l’utente avrebbe speso senza problemi qualche euro in più per questo,
una mancanza cui non si può sopperire neanche collegandone uno esternamente, visto che manca una porta
HDMI-in. Nella parte alta delle cornice
è posizionato il tasto di accensione, visibile anche frontalmente grazie a due
piccole scanalature che ne identificano la posizione anche se siamo seduti
di fronte al display. Il lato sinistro della
cornice ospita due porte USB 3.0, un
lettore di memorie flash 6-in-1 e le entrate per cuffia e microfono. Dietro al
pannello sono presenti ulteriori 4 porte USB (ma in questo caso sono 2.0)
e un’uscita audio
stereo più un’uscita per l’eventuale
subwoofer. Non
mancano, infine,
le porte LAN Gigabit, il connettore per l’antenna
e ovviamente la
presa per l’alimentazione. HP ci
tiene a sottolinea-
re che la configurazione e la messa in
opera del suo ENVY 23 necessita di
un solo cavo. In effetti, se non avete
bisogno di aggiungere via cavo alla
rete domestica questo all-in-one e
vi accontentate dell’audio offerto
dagli altoparlanti integrati, un solo
cavo (quello di alimentazione) sarà
l’unico elemento esterno visibile. Per
connettersi a Internet si può infatti
usare il Wi-Fi (802.11 b/g/n) integrato, mentre tastiera e mouse sono di
tipo Bluetooth. Inoltre, l’Envy 23 può
anche essere appeso al muro tramite
il supporto VESA (venduto separatamente). Tra i programmi pre-installati
nell’ENVY HP offre il servizio Universal
Music che offre la possibilità di scaricare gratuitamente fino a 10 canzoni
e avere accesso in streaming illimitato
al catalogo di Universal Music, il tutto
nei 90 giorni dalla registrazione al servizio. Non manca poi il pacchetto di
sicurezza Norton Internet Security.
display IPS: non solo in termini di risoluzione, per la quale il Full HD fa sempre la sua figura, ma anche per una
resa cromatica solida e convincente,
buona luminosità e una reattività e
precisione del touch più che discreta.
L’esperienza d’uso, in pratica, non ha
evidenziato problemi di sorta, se non
un po’ troppi riflessi, che se il prodotto
viene impiegato come PC non danno
fastidio, ma si notano qualora lo si usi
Un PC “multimediale”
L’installazione della macchina è rapida
e “indolore”: basta collegarlo alla corrente, accendere i dispositivi Bluetooth
(ma è anche possibile gestire tutto via
touch) e avviare il PC, che tra l’altro
è molto silenzioso. La procedura di
configurazione guidata di Windows
8 è decisamente intuitiva e permette
di raggiungere piena funzionalità in
pochi minuti, con l’ausilio di mouse
e tastiera oppure semplicemente
toccando lo schermo. Fin da subito
si può notare una buona qualità del
segue a pag. 28
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
p.28
TEST
HP ENVY 23 TouchSmart
superiore ai 10 FPS, il che si traduce
in una visione durante le fasi di gioco
a scatti, sostanzialmente ingiocabile.
Si potrebbe abbassare la risoluzione,
ridurre fortemente la qualità dei dettagli, ma a quel punto perde il senso
giocare senza avere un minimo di
bellezza grafica; i giochi attuali, infatti, se usati con hardware adeguato, molto spesso lasciano a bocca
aperta per la bellezza, la fedeltà e i
particolari offerti dalle ambientazioni. L’indice prestazioni di Windows
assegna all’ENVY un punteggio di 4,5
su 9,9, esattamente la metà. Questo
risultato, come è risaputo, è dato dal
punteggio più basso dei componenti testati e il voto di 4,5 lo ha ottenuto
proprio il comparto video.
segue da pag. 27
a distanza, come riproduttore video,
TV e multimediale. Per questo tipo
di prodotto, HP ha deciso di puntare
molto sulla fruizione di contenuti multimediali, Blu-ray a parte. Come detto,
è infatti possibile collegare un cavo
d’antenna e rendere l’ENVY un vero e
proprio televisore per ricevere e registrare i canali dal digitale terrestre, ma
manca un ingresso HDMI cui collegare una sorgente video esterna. Per
semplificare la gestione dei contenuti
multimediali e andare oltre al touch,
è disponibile anche un telecomando
per Media Center che, oltre a gestire
i canali, permette anche di interagire
a distanza sulla riproduzione dei video, della musica e anche di registrare
direttamente sul disco fisso interno i
programmi TV. Molta attenzione, inoltre, è stata data alla parte audio. HP
ha adottato la tecnologia Beats Audio
per dare più dinamica e spinta alla riproduzione di musica e per il sonoro
dei film o video in generale: gli altoparlanti interni sono compatibili con
questa tecnologia e offrono una qualità sonora discreta anche se, durante
i test, abbiamo constatato un audio
comunque non paragonabile a quello
di un sistema esterno, magari dotato
di subwoofer, visto che, come detto, è
disponibile anche un’uscita dedicata.
Per quanto riguarda la riproduzione
video, dai test eseguiti non c’è di che
lamentarsi: anche alla massima risoluzione (1.920 x 1.080) non abbiamo notato rallentamenti o problemi di sorta,
e le immagini (grazie al buon display)
appaiono sempre definite, ricche di
dettaglio e dai colori piuttosto carichi
e brillanti; ad aiutare la grafica Intel
HD 2500 è presente un processore Intel Core i3 3220 da 3,3 GHz, affiancato
però da soli 4 GB di RAM. Di certo almeno altri 4 GB sarebbero stati graditi.
Ovviamente la dotazione di RAM si
può espandere fino a 16 GB, ma a spe-
Un Media Center conveniente
ma poco potente
se vostre. Per i programmi e tutto ciò
che si vuole tenere a portata di mano
è stato scelto un disco fisso da 500
GB Seagate da 7.200 rpm: il disco non
eccelle per velocità, ma di sicuro non
è neanche il più lento in commercio,
come verificato dai test che abbiamo
eseguito. In poche parole, per questo
tipo di configurazione, e in virtù di un
impiego tipicamente multimediale,
va più che bene. Al limite si potrebbe disquisire sulla capienza, visto che
ormai i PC desktop hanno come minimo un disco da 750 GB, se non più
di uno. Nella cornice frontale è anche
presente l’immancabile (ma sempre
utile) webcam HD.
Giocare hardcore? No, qui ci
vuole un modello superiore
Se sotto il profilo multimediale (scopo
per cui è nato), ENVY 23 TouchSmart
d000el (C3597EA) non porge il fianco a critiche, il lato dolente di questo all-in-one sono le prestazioni in
ambito ludico. Infatti, nonostante la
grafica Intel supporti le DirectX 11,
le prestazioni che abbiamo rileva-
I risultati del test con S.T.A.L.K.E.R. Call of Pripyat a due risoluzioni di
gioco: 1.920x1.080 pixel a sinistra e 1.280x1.024 pixel a destra.
to non possono essere considerate
soddisfacenti per un impiego come
macchina da gioco per appassionati:
a questi consigliamo una configurazione di livello superiore, magari lo
stesso Envy 23 Touchsmart d001-el
che HP propone a 1.199 euro di listino (200 euro in più di quella testata)
e che include un processore Core
i5, 8 GB di RAM, 1 TB di disco e, soprattutto, una grafica dedicata AMD
Radeon HD 7450A. Con il modello in
prova si può giocare in modo casual,
senz’altro, ma se quel che conta sono
le prestazioni videoludiche, non è la
macchina giusta cui rivolgersi. Per il
test abbiamo usato un gioco attuale
e molto in voga, ovvero S.T.A.L.K.E.R.
Call of Pripyat. Abbiamo eseguito
due sessioni di test, utilizzando le
impostazioni Direct X10 (e non 11,
perché sapevamo che avrebbe fatto fatica), a due risoluzioni diverse:
1.920 x 1.080 e la meno impegnativa 1.280 x 1.024. In entrambi i casi il
frame rate raggiunto è stato di poco
L’ENVY 23, nella configurazione entry
level d000el (quella testata) ha un
prezzo di listino assolutamente abbordabile di 999 euro, che spulciando i vari siti di e-commerce è possibile trovare ribassato a poco più di 800
euro. Ci troviamo di fronte a un prodotto interessante a livello di design
(pur non paragonabile al riferimento
del genere, l’iMac di Apple), funzionale e concepito come Media Center
dell’era del touch. Se avete spazio in
casa e magari avete già un notebook,
ma vi serve un display più grande
per scrivere, ritoccare foto, godervi
gli ultimi scatti che avete fatto, navigare o vedere/registrare i film e i
programmi TV, questo Envy 23 fa al
caso vostro. Diversamente, se l’idea è
quella di acquistare un prodotto che
abbia nella potenza il proprio punto
di forza, allora è quasi obbligatorio
rivolgersi a configurazioni di livello
superiore: nei giochi, l’ENVY 23 può
andar bene per utilizzi “casual”, ma se
la passione è forte, bisogna per forza
salire di livello.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
TEST / In prova il TV Haier LET29C800: permette di vedere la TV con una buona qualità e di registrare in chiaro i programmi su memoria USB
p.29
Haier LET29C800: il TV a cui piace videoregistrare
Ha un pannello 29”con risoluzione 1.366x768 pixel, il prezzo di listino di 239 euro è interessante ma interfaccia e telecomando non convincono
di R. Pezzali
l
videoregistratore è storia passata ma l’esigenza di registrare e
scambiare i file in modo semplice
e immediato resta ed è viva più che
mai, soprattutto per i meno giovani.
La maggior parte delle TV e dei decoder con la possibilità di registrare
contenuti su chiavette USB tramite
PVR sono però certificati DGTVi, e
questi contenuti li criptano. Esistono
però delle eccezioni ed è proprio di
una di queste che vogliamo parlare,
Haier. Abbiamo così deciso di provare un TV Haier da 29”, un modello che
non ha un pannello Full HD ma che
è un semplice TV LED con l’interessante funzione PVR “aperta” tramite
USB. Questo vuol dire che si può registrare un film, togliere la chiavetta
e rivedere il film su un qualsiasi apparecchio dotato di porta USB con
player integrato, che sia un altro TV
o un computer. Una possibilità davvero comoda che rende il TV Haier
un’ottima scelta per una seconda camera o come TV per la casa al mare
o in montagna. Il LET29C800 è uno
dei modelli entry level dell’azienda
cinese, viene venduto a 239 euro
ed è un TV LED molto semplice con
pannello da 1.366x768 pixel. Haier fa
del prezzo il suo cavallo di battaglia
e l’obiettivo in questo caso è riuscire
a ottenere un TV ben costruito con
un’interfaccia semplice e un pannello LED che non soffra di particolari
problemi.La scelta di non usare un
pannello Full HD potrebbe sembrare
un minus, in realtà considerando il
target di questo TV e il suo utilizzo,
prettamente televisivo, un pannello
meno risoluto è forse più adatto di un
pannello Full HD per vedere i canali
Rai e Mediaset: meno si scala e meno
artefatti si vedono. Il LET29C800 ha
un design decisamente sobrio, una
cornice molto sottile e un set di
connessioni più che sufficienti, con
uno slot Common Interface Plus e
due porte HDMI. Non manca la porta USB che, come abbiamo detto,
grazie alla registrazione libera è probabilmente l’unico vero motivo per
scegliere questo Haier rispetto ad
altri TV di piccolo taglio e di marche
più conosciute.
La qualità video è buona
carente l’interfaccia utente
La qualità video è tutto sommato
buona: si può intervenire su pochissimi parametri ma non abbiamo
riscontrato particolari problemi legati all’angolo di visione e neppure
dal punto di vista cromatico. Certo,
non è il TV per guardare un Blu-ray
ma siamo pronti a scommettere
che difficilmente guardando la TV si
percepisce una differenza tra questo
29” Haier e un qualsiasi 26/32” di altri
brand. Dove il LET29C800 è davvero
carente è nell’interfaccia, nei menu
e nel telecomando. In questo caso
si percepisce tutta l’economia del
prodotto, e anche se il menu è abbastanza veloce, certe cose non sono
così intuitive. La sezione che abbiamo controllato con cura maggiore è
ovviamente quella di registrazione
e la Guida TV, anche perché sono
queste due che poi vengono usate
dall’utente al termine del setup iniziale. La Guida TV è abbastanza scarna e basilare, mentre la funzione di
registrazione e playback dei file registrati andrebbe rivista leggermente
per renderla più facile da gestire. Per
programmare le registrazioni si utilizza la schermata della GuidaTV: si può
programmare la registrazione diretta
di un evento oppure inserire una registrazione programmata manuale.
L’elenco delle registrazioni, ordinate
secondo il nome del programma, è
poi disponibile premendo un tasto
sul telecomando nella parta bassa,
tasto decisamente poco visibile. I file
registrati sono tutti in formato TS, li
abbiamo inseriti in altri TV e in altri
decoder che li hanno letti senza alcun problema. Con una chiavetta
capiente è possibile anche la registrazione di file in HD. Sulla memora
USB il TV organizza anche uno spazio
buffer che usa per il Time Shift. Pessima l’interfaccia di Media Player: il
TV riproduce i formati di file base, sia
audio che video, ma l’organizzazione e la user interface è abbastanza
rudimentale. Nel complesso l’Haier
LET29C800 è comunque un buon
TV: ha i suoi difetti ma si vede bene
e soprattutto offre la registrazione
libera, cosa che offrono anche molti
altri TV di brand meno noti che però
non possono contare su un pannello
PVA con un ottimo angolo di visione.
Da rivedere il telecomando.
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
TEST / Espandibile e con un’interfaccia ben realizzata e tante app per arricchirla: il DS213 sembra un NAS ben bilanciato
p.30
Synology DS213 in prova: un server per TV e tablet
Il Synology DS213 è un efficiente NAS a due dischi per proteggere i dati ma in grado di funzionare come un versatile mini-server per la nostra rete domestica
di P. Centofanti
I
NAS, soprattutto in ambito consumer, si sono sempre più allontanati dal semplice concetto di unità
di backup di rete per diventare vere
e proprie “centrali” multimediali. La
gamma Synology, in particolare, dal
lancio dell’ultima piattaforma DSM
(Disk Station Manager), ha visto i suoi
prodotti diventare sempre più dei
server tutto fare, con un sistema operativo e un’interfaccia che permette
di estendere le funzionalità in modo
molto interessante. Abbiamo testato il
modello DS213 con DSM 4.1, NAS appartenente alla gamma dedicata alla
rete di casa (o a un piccolo ufficio) di
Synology, basato su processore ARM
da 2 GHz e alloggio per due hard disk
per una completa ridondanza dei dati.
Senza “colli di bottiglia”
Il DS213 ha diverse caratteristiche
hardware che lo rendono una soluzione interessante per chi vuole crearsi
un piccolo server casalingo svincolandosi dal PC: è silenzioso con meno di
20 dB di rumore generato, è dotato
di porte USB 3.0 per il trasferimento diretto dei file su dischi e di porta
Gigabit Ethernet con velocità massime di trasferimento dei file dichiarate
di 108 Mbyte/s in lettura e 65 Mbyte/s
in scrittura, supporta fino a 8 Terabyte
di spazio in configurazione RAID 0 (4
Terabyte per disco senza ridondanza),
è dotato di 512 MByte di RAM per una
buona responsività anche sotto carico
e per consentire l’esecuzione di diversi
programmi contemporaneamente.
Infine i consumi, con funzione di sospensione dei dischi attivata, si attestano a poco più di 8 Watt. Per quanto
riguarda l’ingombro, il DS213 misura
165x108x233.2 mm. Se a tutto ciò si
aggiunge la quantità di applicazioni
disponibili, il DS213 di Synology può
essere un’ottima alternativa per chi
utilizza spesso il proprio PC come sorgente di contenuti per altri dispositivi e
vuole sostituirlo con una soluzione dedicata. Synology ha introdotto un suo
formato RAID denominato Synology
Hybrid RAID che punta a massimizzare
lo spazio del volume. In questo caso,
avendo spazio per soli due dischi, il
comportamento è analogo a quello
di una configurazione RAID 1 in cui il
secondo disco viene utilizzato per fare
un’immagine del primo.
Un vero server in minuatura
Della piattaforma DSM abbiamo più
volte parlato su DDay.it. Il DS2134 arriva con DSM 4.1 ma la versione 4.2
è già dietro l’angolo (attualmente è
disponibile in beta). Le caratteristiche
salienti di questa piattaforma sono essenzialmente l’interfaccia di gestione
web, che offre un familiare ambiente
grafico desktop a finestre, e la versatile
gestione “a pacchetti” che consente di
installare con facilità programmi e servizi senza grattacapi di sorta. Di base
Synology offre già un lungo elenco
di applicazioni native e di terze parti,
delle quali le più interessanti sono sicuramente quelle multimediali. Oltre
a Music Station e Photo Station, di
cui abbiamo già parlato, troviamo ora
anche la Video Station: si tratta di web
app che permettono di riprodurre i
contenuti multimediali archiviati sul
NAS da qualsiasi PC con un browser
che si collega al server. L’aspetto più interessante è che gli stessi servizi sono
raggiungbili da tablet e smartphone
con le app dedicate di Synology per
Android e iOS, anche quando ci si trova fuori dalla propria
abitazione. Tramite il sistema Quick Connect è
possibile rendere facilmente raggiungibile il
NAS dall’esterno tramite un ID univoco senza
addentrarci nella configurazione del router.
Applicazioni analoghe
ci sono per l’accesso
ai normali documenti.
Video Station permette
anche di registrare programmi TV attraverso una chiavetta DVB-T compatibile
(un elenco completo è disponibile sul
sito di Synology). L’aspetto più interessante però è che tramite l’applicazione
DS Video, al momento disponibile solo
per iOS, i video possono essere riprodotti direttamente anche su iPhone
e iPad. L’applicazione supporta una
vasta gamma di formati, compresi file
MKV con video in alta definizione. Video Station organizza i filmati in modo
simile a Plex, scaricando dalla rete metadati come copertine e informazioni
su film o serie TV. L’interfaccia per iOS è
pulita e supporta AirPlay per riprodurre
i video sul NAS anche su un TV tramite
Apple TV. Per quanto riguarda il capitolo “server multimediali” il DS213 è
dotato di un suo server DLNA nativo,
ma è più interessante la possibilità di
installare soluzioni più complete come
appunto Plex. Il server multimediale è
ottimamente supportato soprattutto
per quanto riguarda l’ottima catalogazione dei contenuti, la bella interfaccia
web e la quantità di formati supportati. Purtroppo la versione per processori
ARM non supporta una delle funzionalità più apprezzate di Plex, la trascodifica in real time. Del resto la potenza di
calcolo a disposizione non è sufficiente, nemmeno nei modelli superiori con
processore Intel. Ma se si utilizzano dispositivi che digeriscono di tutto, Plex
consente di organizzare e presentare
ai client i contenuti sul NAS al meglio.
Tra gli altri software a disposizione vale
segue a pag. 31
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
TEST / Abbiamo provato l’aggiornamento 2.0 dell’applicazione Premium Play: ora si possono scaricare i film sull’iPad e guardarli offline
p.31
Premium Download & Play: film a volontà sul tablet
La piattaforma funziona molto bene, almeno per iPad, Mediaset deve però lavorare ancora sui contenuti: gran parte dell’offerta è infatti poco attuale
di R. Pezzali
C
on l’arrivo di iOS 6.1, Mediaset
ha finalmente rilasciato l’aggiornamento 2.0 dell’applicazione Premium Play, un update che
aggiunge la funzione Download &
Play, ovvero la possibilità di scaricare
i film e guardarli offline, senza la necessità di una connessione. Una vera
killer application per chi ha un tablet
Apple ed è abbonato a Mediaset,
anche perché sembra che l’azienda
del biscione non abbia posto paletti
di alcun tipo e l’unico limite è rappresentato dalla memoria interna
dell’iPad. Abbiamo aggiornato (su
un iPad 4G) l’applicazione all’ultima
versione e abbiamo provato il servizio per vedere come funziona e quali
sono le possibilità offerte. L’unico
accorgimento richiesto dalla nuova
app è l’installazione di un certificato
Mediaset per gestire la licenza dei file,
certificato che si installa in pochi passaggi guidati senza troppi problemi.
Premium Download & Play è davvero
immediato: quando si seleziona uno
dei 3.000 contenuti presenti sui server di Mediaset Premium, oltre all’opzione “Play” è presente anche il tasto
“Download”, che permette appunto
di scaricare il contenuto nella memoria locale. Mediaset non sembra aver
posto limiti di download: abbiamo
riempito la lista di scaricamento con
8 contenuti con una buona velocità
di download. L’applicazione scarica
anche quando viene messa in background e continua anche ad iPad in
standby per un po’ di tempo ma poi
si ferma. L’unica limitazione è relativa
ai diritti di visione: è possibile vedere
contenuti fino a quando questi sono
presenti sul Play, e di fianco ad ogni
contenuto scaricato è indicata anche
la data di scadenza dei diritti di visione. I film sono di ottima qualità, e ogni
film di 2 ore pesa circa 1 GB mentre
una puntata di una serie tv circa 480
MB. Rivedere i contenuti scaricati è
semplicissimo: basta lanciare Premium Play in modalità offline e accedere all’elenco dei contenuti scaricati
con Download & Play. L’unica critica
che si può muovere attualmente è ai
contenuti: è vero che sono 3.000, ma
di questi almeno 1.500 sono vecchi
film e contenuti poco attuali, e la perdita del canale TV Warner che offriva
l’intera stagione di molte serie tv non
aiuta, anche se rimangono comunque le anteprime delle serie tv più re-
centi. Mediaset deve lavorare molto
sui contenuti, perché la piattaforma
c’è e funziona bene, almeno per iPad.
Ricordiamo che chi vuole provare
Premium Play può farlo sottoscrivendo il periodo di prova per 15 giorni
gratuitamente e senza impegno.
biente “gigabit” è possibile trasferire
file dal server a velocità superiori ai
100 MB/s mentre in scrittura con file
di grosse dimensioni (più di 4 GB) abbiamo ottenuto velocità di scrittura
in media intorno ai 40/50 MByte al
secondo. Trasferimenti così lunghi saturano quasi la CPU del piccolo server
che però rimane comunque reattivo
nelle altre operazioni. Abbiamo provato ad effettuare lo streaming di
video in alta definizione verso iPad
utilizzando l’app DS Video ottenendo
una riproduzione senza interruzioni, anche durante il trasferimento di
file simultaneamente allo streaming.
Solo con i file MKV la riproduzione
inizia dopo una ventina di secondi di
buffering, ma poi il video fila via liscio.
Per quanto riguarda l’utilizzo come
semplice server di file, il NAS Synology offre di tutto di più con una gestione molto completa di utenti, permessi e con diverse opzioni sia di backup
che di sincronizzazione di contenuti
tra cartelle dei PC degli utenti e NAS.
In sostanza la proposta Synology è
davvero completa, permette diversi scenari di utilizzo e sicuramente
è un’ottima soluzione per creare un
proprio server multimediale per tutti
i dispositivi “smart” che utilizziamo in
casa e fuori. Una versatilità che però
ha un suo costo: il Synology DS213
ha un prezzo di listino di 269 euro IVA
inclusa, dischi esclusi.
TEST
Synology DS213
segue da pag. 30
la pena segnalare Download Station,
applicazione che, come suggerisce
il nome, consente di scaricare file da
diverse reti P2P (torrent e eMule in primis), senza trascurare la funzionalità di
mail server, web server, la possibilità di
installare alcuni dei CMS più utilizzati
(Joomla, Drupal, WordPress) e molto
altro ancora, persino troppo per un
uso prettamente domestico.
Veloce e versatile
Il NAS Synology presenta un’ottima
qualità di costruzione ed è in effetti
piuttosto silenzioso. L’installazione è
semplice e nella confezione troviamo
tutto il necessario per installare i dischi. Abbiamo installato il NAS all’interno della nostra rete dove abbiamo
ottenuto velocità di trasferimento
dati perfettamente allineate a quanto
dichiarato dal produttore. In un am-
n. 63 / 11 febbraio 2013
estratto da www.dday.it
SMARTHOME / L’app gratuita ha un’interfaccia chiara e facile da usare. Tiene in memoria fino a un mese di consumi
p.32
In prova Sorgenia MyPresa: un occhio ai consumi
Abbiamo provato la presa Sorgenia che monitora i consumi degli elettrodomestici. Interessante per sensibilizzare sui consumi, meno utile la gestione da remoto
di S. Zucca
L
o scorso autunno Sorgenia, operatore privato tra l’altro di energia
elettrica, ha presentato MyPresa,
una particolare presa elettrica in grado
di monitorare i consumi degli apparecchi ad essa collegati e di gestirli da
remoto tramite iPhone e iPad. Vediamo
se per la (non modica) cifra di 135 euro
questa presa è così rivoluzionaria.
Configurazione facile e veloce
design poco curato
apparecchi da collegare a MyPresa? In
teoria tutti, in pratica potrebbero essere due categorie, legate alle due funzioni reclamizzate da Sorgenia: quelli
di cui ci interessa valutare i consumi,
e quelli che abbiamo bisogno di controllare da remoto, ad esempio per lo
spegnimento dello stand-by o totale
dell’apparecchio.
Monitorare i consumi, utile per
una maggiore consapevolezza
Per quanto riguarda il controllo dei
consumi, confermiamo che MyPresa è
Scarichiamo dallo store l’app gratuita in effetti utile. MyPresa ci permette di
MyPresa e procediamo alla configura- monitorare i consumi dell’elettrodozione dell’apparecchio: quello che ser- mestico collegato: la prima informaziove è una rete Wi-Fi e qualche minuto di ne che la app ci fornisce è il “Consumo”,
tempo. Non è complicato e le istruzio- la potenza istantanea in Watt, sia tramini di Sorgenia ci seguono passo dopo te una grafica per cosi dire “analogica”,
passo in modo chiaro. Una volta creato con una lancetta, sia tramite la scritil collegamento tra la propria rete Wi-Fi tura in cifre del consumo. La seconda
e la presa e quindi tra la presa e l’utenza funzione relativa ai consumi che ci si
che si è creata tramite la app, possiamo propone è quella denominata “Analisi”,
lanciare l’applicazione sul nostro iPho- dove è possibile vedere nell’arco di un
ne. Il tutto richiede veramente pochi certo lasso di tempo (giorno, settimana
minuti, circa 5, sicuramente non più di e mese) il consumo dell’apparecchio
10. Per quanto riguarda il design, Sor- che ci interessa. Questi consumi posgenia non ha curato particolarmente sono essere monitorati tramite iPhone
l’estetica di questo apparecchio, che o iPad anche a distanza, quando non
appare come uno scatolotto grigio un siete a casa e non è necessaria (per lo
smartphone) la connessione Wi-Fi.
po’ ingombrante.
Sempre nella schermata dell’Analisi,
premendo l’icona “euro” in alto a siniColleghiamo MyPresa a un
stra, si può passare a una schermata
elettrodomestico: ma quale?
Si può ora collegare un elettrodome- che ci dà un’indicazione precisa di
stico, avendo l’accortezza di sapere quanto abbiamo speso in euro utilizche questo deve essere a portata del- zando l’elettrodomestico in quel lasso
la nostra rete Wi-Fi. Ma quali sono gli di tempo (giorno, settimana o mese).
Il prezzo della corrente elettrica è
già impostato di
base nella app
(F1: 1 kWhr = 0,18
euro; F2/F3: 1kWh
= 0,14 euro), ma è
possibile eventualmente personalizzarlo.
La funzione di
monitoraggio
dei consumi può
essere utile per
sapere quanto
incide sulla nostra bolletta della
A sinistra la potenza istantanea consumata da un ferro luce l’uso di un
da stiro che abbiamo collegato a MyPresa; a destra il elettrodomestico
consumo giornaliero di un TV al plasma.
come la lavatrice o l’asciugatrice oppure d’estate sul condizionatore portatile
(per citare alcuni apparecchi che siamo
sicuri abbiano consumi piuttosto importanti), per poi regolarci di conseguenza sul suo utilizzo futuro.
Basta lasciare collegata MyPresa all’elettrodomestico per un tempo utile
ad avere indicazioni sul suo consumo
bimestrale, che è quello poi che sarà
riportato nella bolletta.
Gestione da remoto
nessun concreto vantaggio
L’altra funzione che Sorgenia mette a
disposizione riguarda l’accensione e lo
spegnimento da remoto tramite il tasto on/off sulla app oppure tramite la
programmazione con un timer.
In questo caso, dobbiamo ammettere
che l’utilità di MyPresa è davvero limitata: la presa, staccando e attaccando
la corrente, consente sì di spegnere gli
elettrodomestici, ma non può accenderli tutti; piuttosto, è utile per intervenire sullo stand-by o su apparecchi
specifici, come una lampada (che non
ha stand-by). Quali potrebbero essere
gli elettrodomestici che effettivamente
posso accendere dall’ufficio prima di
tornare a casa? Quale sarebbe l’utilità
concreta di accendere una lampada da
remoto? Piuttosto, ravvisiamo un’utilità
nel caso in cui, per esempio, si dimentichi un elettrodomestico (come un TV)
acceso e si esca di casa: in questo caso
non è necessario tornare indietro per
spegnerlo, ma è ovvio che la sua utilità
è limitata a casi eccezionali. Consideriamo, inoltre, che non è sicuro collegare
MyPresa a una multipresa e quindi una
MyPresa comanda un solo elettrodomestico alla volta.
Intelligente
ma con qualche limite
MyPresa è un’iniziativa interessante,
volta soprattutto a stimolare nell’utente una maggiore consapevolezza dei
propri consumi e a comprendere che
il modo in cui si utilizzano gli elettrodomestici ha un ruolo chiave sulla
bolletta: Sorgenia ci rende consapevoli
che lasciare accesso il TV per ore inutilmente, senza che qualcuno lo stia
guardando, può costarci qualche euro
al mese; che utilizzare la lavatrice nelle
fasce orarie serale o nel fine settimana
ci fa risparmiare qualche euro. Certo,
per sapere questo l’utente deve pagare 135 euro, non poco per risparmiare
qualche euro al mese. MyPresa, infatti,
è disponibile al prezzo di listino di 135
euro oppure in comodato d’uso gratuito (meglio) per i clienti Sorgenia.
La funzione di gestione da remoto, invece, ci è sembrata poco utile: MyPresa
gestisce un solo elettrodomestico per
volta che, se per caso ci siamo dimenticati in stand-by una volta usciti di
casa, beh, non è poi così grave. Se si
è sensibili alla questione dello standby, ci si dovrà premunire ogni volta di
spegnere tutti gli elettrodomestici della casa quando non si usano, non sarà
MyPresa a risolverci completamente il
problema. Lodevole comunque l’iniziativa, proiettata forse in un futuro, siamo
sicuri non troppo lontano, in cui tutti
gli elettrodomestici saranno gestiti da
smartphone e comunicheranno informazioni utili come i consumi.

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