Bilancio Sociale 2007-2008

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Bilancio Sociale 2007-2008
Gruppi di lavoro
Il Bilancio Sociale 2007-2008 dei Settori Politiche per l’Impiego, Cultura, Servizi alla Persona, Agricoltura,
Istruzione e Formazione Professionale della Provincia di Lecco è stato realizzato da un gruppo di lavoro
interno con la supervisione del Presidente della Provincia di Lecco, dott. Virginio Brivio e del Direttore
generale, dott. Ottorino Vaglio, con la consulenza di Ancitel.
Coordinamento:
Dott. Corrado Conti – Dirigente Settore Risorse Finanziarie Controllo Gestione
Dott.ssa Eleonora Rota – Controllo di Gestione
Dott.ssa Tiziana Maino – Controllo di Gestione
Gruppo di Lavoro Interno:
Arch. Clotilde Zucchetti – Dirigente Settori Cultura e Servizi alla Persona
Dott. Roberto Panzeri– Dirigente Settore Politiche per l’impiego, Istruzione e Formazione Professionale
Dott. Giuseppe Scaccabarozzi – Dirigente Settore Attività Economiche
Dott.ssa Cristina Casarin – Settore Cultura
Dott.ssa Cristina Pagano – Settore Servizi alla Persona
Dott.ssa Rossana Amadesi – Settore Servizi alla Persona
Dott. Stefano Ferrario – Settore Politiche per l’Impiego
Dott. Francesco Mazzeo – Settore Agricoltura
Dott.ssa Domenica Butti – Settore Istruzione e Formazione Professionale
Consulenza:
Dott.ssa Raffaella Dall’Anese – Ancitel
Dott.ssa Elisabetta Cattini – Ancitel
Interviste telefoniche
Elena Gerundio
Cristina Mesiano
Tiziana Comini
INDICE
PRESENTAZIONE
pag.1
1.
NOTA METODOLOGICA
pag.2
2.
L’IDENTITA’ DELLA PROVINCIA DI LECCO
2.1 CARATTERISTICHE TERRITORIALI ECONOMICHE E SOCIALI
2.1.1 Popolazione e Territorio
pag.6
2.1.2 Economia insediata
pag.8
2.2 MISSIONE, STRATEGIE E ORGANIZZAZIONE
pag.11
2.2.1 La missione, la visione, le strategie
pag.11
2.2.2 L’organizzazione
pag.13
3.
GLI STAKEHOLDER
pag.19
4.
LE RISORSE DELLA PROVINCIA
pag.21
5.
4.1 LE FONTI DI FINANZIAMENTO
pag.21
4.2 L’UTILIZZO DELLE RISORSE
pag.23
4.3 IL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’
pag.24
ANALISI DEI SETTORI
pag.26
5.1 LE POLITICHE DEL LAVORO
5.1.1. La missione, gli obiettivi e le strategie
pag.26
5.1.2
Il contesto
pag.27
5.1.3
L’organizzazione
pag.28
5.1.4
Le risorse impiegate
pag.30
5.1.5
I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
pag.30
5.1.6
Le criticità
pag.44
5.1.7
Uno sguardo al futuro
pag.45
5.2 L’AGRICOLTURA
5.2.1
La missione, gli obiettivi e le strategie
pag.47
5.2.2
Il contesto
pag.47
5.2.3
L’organizzazione
pag.51
5.2.4
Le risorse impiegate
pag.52
5.2.5
I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
pag.54
5.2.6
Le criticità
pag.62
5.2.7
Uno sguardo al futuro
pag.62
5.3 I SERVIZI ALLA PERSONA
5.3.1
La missione, gli obiettivi e le strategie
pag.64
5.3.2
Il contesto
pag.64
5.3.3
L’organizzazione
pag.66
5.3.4
Le risorse impiegate
pag.66
5.3.5
I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
pag.66
5.3.6
Le criticità
pag.84
5.3.7
Uno sguardo al futuro
pag.84
5.4 LA CULTURA
5.4.1 La missione, gli obiettivi e le strategie
pag.86
5.4.2 Il contesto
pag.86
5.4.3 L’organizzazione
pag.92
5.4.4 Le risorse impiegate
pag.94
5.4.5 I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
pag.95
5.4.6 Le criticità
pag.120
5.4.7 Uno sguardo al futuro
pag.120
5.5 L’ISTRUZIONE
6
5.5.1
La missione, gli obiettivi e le strategie
pag.122
5.5.2
Il contesto
pag.122
5.5.3
L’organizzazione
pag.123
5.5.4
Le risorse impiegate
pag.123
5.5.5
I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
pag.125
5.5.6
Le criticità
pag.141
5.5.7
Uno sguardo al futuro
pag.142
IL COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
6.1. L’indagine di soddisfazione
pag.144
6.2. Questionario rivolto alle aziende relativamente ad
pag.146
alcuni aspetti delle politiche per l’impiego
6.3. Questionario rivolto ai soggetti culturali relativamente ad
pag. 148
alcuni aspetti della cultura
6.4. Questionario rivolto agli operatori del sociale relativamente
ai corsi di formazione di cui hanno fruito.
pag.150
6.5. Questionario rivolto alle scuole relativamente al servizio
di orientamento
pag.152
6.6. Questionario rivolto alle imprese nel settore agricoltura
pag.154
6.7. Questionario rivolto alle scuole relativamente a teatro e cinema
pag.156
6.8. Questionario rivolto alle associazioni del sociale.
pag.158
6.9 Questionario rivolto alle scuole relativamente al centro multimedia e al sostegno
pag.159
6.10. Valutazione conclusiva
pag.161
RELAZIONE FINALE DEI REVISORI – GIUDIZIO DI ASSEVERAZIONE
pag.162
PRESENTAZIONE
L’amministrazione provinciale di Lecco ha deciso di implementare e approfondire il processo di rendicontazione
già posto in essere negli anni precedenti attraverso la redazione del Bilancio Sociale, mantenendo l’impostazione
già sperimentata ma, tenendo presente l’avvicinarsi del termine del periodo di mandato, integrandolo con
elementi utili per la riflessione dei risultati del programma politico attuato.
Questa edizione infatti prende in considerazione i due esercizi, 2007 e 2008,di chiusura del mandato.
Il Bilancio Sociale 2007/2008, relativo ai Settori che hanno fatto l’esperimento per le edizioni precedenti,
rappresenta per la Provincia di Lecco sia una risposta ad una esigenza diffusa di responsabilità sociale per cui
ogni istituzione ha il dovere di rispondere degli effetti che la propria azione produce sul territorio, sia una forma
innovativa di dialogo permanente con i portatori di interesse (c.d stakeholders) sia, e soprattutto con questa
nuova edizione, un canale attraverso il quale gli stessi stakeholders possono contribuire alla definizione di
politiche e strategie di medio e lungo termine.
In tal senso l’indagine effettuata attraverso lo strumento dell’intervista telefonica sul gradimento dei servizi
oggetto della rendicontazione permetterà di definire ed attuare azioni correttive e/o di miglioramento in sede di
pianificazione dei servizi medesimi.
E’ chiaro che quanto descritto è realizzabile solo avendo come presupposto fondamentale la cultura della
partecipazione, fatta di tanti momenti di confronto, senza la quale nemmeno il Bilancio Sociale potrebbe
esistere. Questa amministrazione da anni favorisce e privilegia un approccio aperto, dinamico e partecipativo,
attento alle problematiche del territorio e alle ricadute sociali delle soluzioni condivise.
Fa parte della missione di questo ente essere sede elettiva per lo scambio di idee, regista di uno sviluppo
sostenibile e di una crescita capace di coinvolgere tutte le componenti dalla società e questa impostazione
comporta un particolare metodo di lavoro da applicare in qualsiasi settore, sia in forma strutturate come accordi
di programma, convenzioni, incontri con i circondari, sia con modalità meno formali per la realizzazione
congiunta di azioni finalizzate alla valorizzazione ed allo sviluppo del territorio.
Ciò acquista ulteriore valore perché costruito in un contesto che, dopo la riforma del titolo V della Costituzione ,
ha impegnato gli enti locali su nuove funzioni e su nuovi profili istituzionali.
In particolare la Provincia ha assunto negli ultimi anni funzioni vitali per il territorio e di contatto diretto con il
cittadino. Al di là infatti delle discussioni ultimamente molto frequenti sull’utilità o meno di un livello
istituzionale intermedio tra Comune e Regione la Provincia ha acquisito competenze dirette in materia di
Trasporti Pubblici; Mercato del Lavoro (facendosi carico del vecchio collocamento); Viabilità (con il passaggio di
strade dall’Anas) ect...
Un Bilancio Sociale che soddisfi tutte le valenze sopra descritte presuppone un processo di realizzazione
complesso e articolato che richiede generalmente un rilevante impegno in termini di tempo (soprattutto per la
raccolta e l’elaborazione dei dati) e di risorse umane. Per tale motivo la nostra Provincia ha scelto di
intraprendere il percorso passo per passo, con la rendicontazione solo di alcune attività, con l’obiettivo di
estenderla nel più breve tempo possibile a tutto l’Ente nel suo complesso.
La definizione delle aree di rendicontazione di interesse, che corrispondono ad aree organizzative omogenee
(settori), è stata individuata in aderenza alle linee strategiche del programma di mandato e privilegiando in ogni
caso quelle rivolte all’utenza e quelle già oggetto della Certificazione di Qualità, ossia: Mercato del Lavoro;
Servizi alla persona; Cultura; Agricoltura e dallo scorso anno, proprio su input degli stessi stakeholders, anche
Istruzione e Formazione Professionale.
Infine riteniamo importante sottolineare come il presente documento tenga conto delle Linee guida per la
rendicontazione sociale predisposte dall’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli enti locali del Ministero
dell’Interno, il che lo rende completo ed eventualmente confrontabile con altre esperienze di rendicontazione
sociale .
Il Presidente della Provincia
Dott. Virginio Brivio
1
1.NOTA METODOLOGICA
La Provincia di Lecco ha deciso di proseguire il processo di rendicontazione sociale già posto in essere negli anni
precedenti attraverso la redazione del Bilancio Sociale 2007/2008 il quale mantiene l’impostazione già
sperimentata ma, tenendo presente l’avvicinarsi del termine del periodo di mandato, prende in considerazione
anche elementi utili per la riflessione dei risultati del programma politico attuato.
Il Bilancio Sociale produce effetti rilevanti non solo all’esterno, ma anche all’interno dell’amministrazione, in
particolare per ciò che attiene alla definizione delle strategie, alla programmazione e al controllo. Su queste
tematiche la Provincia ha lavorato molto negli ultimi anni cercando di mettere a punto strumenti fondamentali
di programmazione e controllo quali il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e il Controllo di Gestione ed
introducendo il Sistema di Certificazione della Qualità.
PEG, Controllo di Gestione e Sistema di Certificazione della Qualità
Da anni ormai il documento fondamentale per la programmazione gestionale annuale dell’Ente è il Piano
Esecutivo di Gestione (PEG) in cui si definiscono in maniera analitica gli obiettivi dell’ente. Il suo processo di
costruzione, pur fondandosi sul principio di separazione tra funzioni di indirizzo e controllo e funzione
gestionale, comporta necessariamente uno stretto rapporto di collaborazione tra la componente politica e la
componente tecnica dell’ente, sia nella definizione degli obiettivi da perseguire che nella gestione delle varie
attività. In applicazione di questo principio nel nostro Ente gli obiettivi, sia gestionali che politici, vengono
determinati attraverso la partecipazione e la negoziazione tra gli organi politici e la dirigenza con il
coordinamento del Direttore generale.
Per ogni obiettivo vengono poi definiti dal Dirigente gli indicatori ritenuti più significativi per quantificare il
raggiungimento dell’obiettivo stesso.
Purtroppo tra questi indicatori rimangono ancora predominanti quelli di attività (es.: n. delibere, n. determine),
ma è in atto lo sforzo di definire indicatori maggiormente qualitativi anche proprio attraverso la predisposizione
del Bilancio Sociale.
La periodicità con cui la Direzione Generale, attraverso il Servizio Controllo di Gestione, procede alla verifica
degli obiettivi è quadrimestrale, come previsto dalle norme regolamentari. Il dato è da valutare positivamente in
quanto una verifica del grado di conseguimento degli obiettivi condotta a distanze temporali ravvicinate
consente di rilevare tempestivamente eventuali variazioni o scostamenti tra “programmato e conseguito” e,
conseguentemente, permette l’adozione di misure correttive “in corsa”, obiettivo che un riscontro meno
frequente (es. annuale) renderebbe problematico attuare.
La natura del sistema appena descritto ha permesso di fare un ulteriore passo in avanti con l’ottenimento della
Certificazione di Qualità.
L’evoluzione della normativa connessa alla funzione gestionale della Pubblica Amministrazione e le nuove
esigenze esterne hanno determinato la necessità di una nuova concezione della gestione stessa in chiave
aziendale.
L’orientamento al miglioramento continuo del servizio, l’aumento dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità,
la capacità di innovazione ma soprattutto la soddisfazione del cittadino per i servizi fruiti nell’ente locale sono
gli obiettivi che oggi la Pubblica Amministrazione deve assolutamente perseguire.
La Provincia di Lecco ha ritenuto quindi che l’attuazione ed il mantenimento di un sistema di Gestione della
Qualità rispondente alle prescrizioni della norma UNI EN ISO 9001:2000 poteva rappresentare lo strumento
ideale per il perseguimento degli obiettivi sopra citati.
Dal 2003 quindi i Settori Fabbricati e Viabilità (i Servizi dedicati alla progettazione) e il Servizio Mercato del
Lavoro hanno ottenuto la certificazione di qualità che ha permesso di:
- razionalizzare e mantenere aggiornate le procedure interne ai Servizi, attraverso l’analisi e la definizione di
procedure documentate;
- perseguire il miglioramento continuo analizzando periodicamente, attraverso l’attività di auditing interno, la
conformità dell’attività amministrativa alle procedure;
-misurare la soddisfazione degli utenti con appositi questionari;
-sulla base dei dati raccolti, proporre azioni correttive, preventive o di miglioramento;
- valorizzare le risorse umane, valutando periodicamente gli esiti della propria attività di formazione e
coinvolgerle nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, ciascuno per quanto di propria competenza.
2
La difficoltà di intraprendere questo percorso ha imposto all’Ente di affidarsi, anche per questa edizione,
all’esperienza di una società di consulenza come Ancitel Lombardia che per la gestione del progetto ha posto a
disposizione dell’ente alcuni professionisti esperti delle tematiche di bilancio sociale, organizzazione,
1
programmazione e controllo e comunicazione .
Il supporto della consulenza è servito ad effettuare una supervisione complessiva delle attività ed un
coordinamento al fine di garantire la coerenza all’interno del processo, il rispetto dei tempi e degli standard di
qualità definiti nonché ad un’ uniforme formazione dei dirigenti e del personale coinvolto.
L’elaborazione del progetto ha comportato un percorso articolato, volendo tenere conto dei molteplici obiettivi
che l’ente si proponeva di perseguire:
- impostare il Bilancio Sociale 2007/2008 individuando rispetto alle edizioni precedenti azioni di
miglioramento relative alla completezza del testo;
- attivare nei dirigenti e nel personale già coinvolto una riflessione critica sulla rendicontazione sociale,
sulle strategie, sugli obiettivi e sui risultati dei loro Settori oltre che sugli indicatori utilizzati;
- integrare al meglio i risultati della rendicontazione sociale con l’attività di pianificazione e controllo
inserendo nel PEG 2009 gli indicatori definiti per il bilancio Sociale 2007/2008;
- migliorare ed ampliare la partecipazione degli stakeholders attraverso una diversa metodologia di
coinvolgimento nella valutazione dei servizi che prevede la definizione di un questionario specifico per
ogni servizio esaminato;
- utilizzare i risultati emersi dall’indagine per formulare proposte di miglioramento dell’erogazione del
servizio.
Il progetto si è sviluppato articolandosi nelle tappe di seguito illustrate.
Definizione dell’ambito di rendicontazione e formazione del gruppo di lavoro.
Come già richiamato sopra l’Ente ha proceduto all’individuazione dell’ambito di rendicontazione, scegliendo di
intraprendere il percorso del Bilancio Sociale passo per passo, con la rendicontazione solo di alcune attività, con
l’obiettivo di estenderla nel più breve tempo possibile a tutte le attività dell’Ente nel suo complesso.
La definizione delle aree di rendicontazione di interesse, che corrispondono ad aree organizzative omogenee
(settori), è stata individuata in aderenza alle linee strategiche del programma di mandato e privilegiando in ogni
caso quelle rivolte all’utenza e quelle già oggetto della Certificazione di Qualità. I settori interessati sono perciò:
Politiche per l’impiego;
Agricoltura;
Servizi alla persona;
Cultura;
Istruzione e Formazione Professionale.
La scelta di queste aree di rendicontazione ha determinato la composizione di un ristretto gruppo di lavoro,
composto di una quindicina di persone coinvolte secondo le proprie specifiche competenze e responsabilità, che
ha portato avanti il percorso di rendicontazione sociale per le aree prescelte.
Elaborazione del documento Bilancio Sociale da parte del gruppo di lavoro.
Le tappe successive, che hanno portato alla redazione del Bilancio Sociale della Provincia di Lecco relativo agli
anni 2007/2008, consistono in una serie di incontri specifici a supporto dell’attività svolta dai diversi settori
di elaborazione delle proprie relazioni di rendicontazione sociale.
Le principali attività svolte dal gruppo di lavoro con il supporto della consulenza in questa fase sono state:
- rivisitazione dell’approccio metodologico ed individuazione degli aspetti da migliorare o da modificare;
definizione degli output attesi , dei tempi e delle responsabilità di realizzazione;
- verifica dei principali indicatori da utilizzare nella redazione del Bilancio sociale per rendicontare i
risultati ottenuti dalle attività poste in essere dall’Ente, anche alla luce dei risultati emersi effettuati negli
anni precedenti;
1
In particolare il progetto è stato seguito dalla dott.ssa Raffaella Dall’Anese, dottore commercialista esperta in temi di programmazione,
controllo e bilanci della pubblica amministrazione e dalla dott.ssa Elisabetta Cattini, esperta in temi di sviluppo organizzativo e
comunicazione.
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- verifica e discussione dei risultati prodotti dal gruppo di lavoro.
Le modalità di raccolta, di elaborazione e di classificazione dei dati e delle informazioni sono state curate
direttamente dai Settori interessati al processo di rendicontazione con il supporto del servizio Controllo di
Gestione il quale con le relazioni di gestione quadrimestrali ha a sua disposizione una consistente banca dati
relativa alla quantificazione degli indicatori di P.E.G.
Per ognuno dei settori prescelti si è quindi deciso di esplicitare:
- la missione, i principi e i valori a cui l’amministrazione si è ispirata nell’interpretare il proprio ruolo e gli
obiettivi e le strategie che ha deciso di perseguire relativamente ai diversi ambiti di rendicontazione;
- il contesto specifico in cui l’ente si trova ad operare;
- l’organizzazione che l’ente si è dato per svolgere le proprie funzioni;
- le risorse impiegate;
- gli stakeholders di riferimento e la struttura dei loro rapporti;
- i servizi, le attività e i progetti, le risorse assegnate e gli obiettivi perseguiti, cercando di quantificare i risultati
ottenuti attraverso l’utilizzo degli indicatori, sia quantitativi che qualitativi, più adatti a misurare l’impatto delle
politiche attuate;
- le criticità incontrate nel portare avanti i propri programmi;
- i programmi futuri.
La bozza di Bilancio Sociale scaturita dal lavoro così coordinato è stata quindi sottoposta alla verifica della
Direzione Generale e degli Amministratori al fine di ottenere ulteriori contributi prima di procedere alla sua
condivisione con i rappresentanti degli stakeholders.
INDAGINE DELLA SODDISFAZIONE E DELLE ATTESE DEGLI STAKHOLDERS
Questa fase ha avuto l’obiettivo di rilevare il grado di soddisfazione degli stakeholders in merito ad alcuni servizi
della Provincia attraverso lo strumento dell’intervista telefonica basata su un questionario appositamente
strutturato. L’intervento ha prodotto un duplice vantaggio per l’ente:
a) una prima rilevazione del gradimento di soggetti importanti, particolarmente utile soprattutto a fine
mandato;
b) una metodologia che può essere poi estesa ed utilizzata per altri servizi, in fasi successive e in totale
autonomia dalla consulenza.
Di seguito sono descritte le principali attività svolte:
- rivisitazione della mappatura dei principali stakeholders dell’ente per ogni area di attività individuata
come oggetto del Bilancio Sociale: integrazioni rispetto alla mappatura esistente e selezione;
- messa a punto di ben otto questionari, uno per ogni servizio, per la rilevazione del grado di
soddisfazione e delle attese in prospettiva;
- elaborazione e attuazione del piano di distribuzione del questionario: comunicazione della campagna di
rilevazione attraverso un comunicato stampa e la pubblicazione sul sito internet della Provincia,
campionamento dei soggetti cui sottoporre il questionario;
- realizzazione di circa 250 interviste telefoniche da parte esclusivamente di personale interno
appositamente istruito;
- raccolta, elaborazione e presentazione dei dati attraverso la redazione di un report sul grado di
soddisfazione rispetto ai servizi, sugli aspetti critici ed i punti di forza. Il report, in versione sintetica.
costituisce la parte finale di questo Bilancio Sociale.
La decisione di intrapendere una nuova modalità di coinvolgimento degli stakeholders, molto più impegnativa,
nasce anche dalla rilevazione di un basso livello di partecipazione da parte degli stakeholders medesimi nelle
precedenti edizioni, coinvolti attraverso una serie di focus group che avevano la duplice finalità di:
- ottenere la condivisione metodologica, al fine di attestare la chiarezza e la trasparenza del documento di
rendicontazione, soprattutto per la parte relativa gli indicatori, e di poterlo quindi utilizzare come strumento
valido e riconosciuto di confronto e dialogo tra l’ente e la collettività di riferimento;
- ascoltare le istanze che pervengono dalla collettività al fine di permettere all’ente di definire strategie
valide di miglioramento ed un sempre più efficace processo di programmazione futura.
La partecipazione ai focus group da parte degli stakeholders è calata molto nell’edizione 2006 rispetto a quella
2005 del Bilancio Sociale rendendo pertanto necessaria una rivisitazione dell’oggetto e della metodologia di
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partecipazione. Il risultato di tale rivisitazione è stato più che soddisfacente avendo permesso di ampliare
notevolmente i soggetti coinvolti e di istaurare con loro un rapporto più diretto.
In ogni caso il Bilancio Sociale 2007/2008 dei settori Politiche per l’Impiego, Servizi alla Persona, Cultura,
Agricoltura, Istruzione e Formazione Professionale costituisce un ulteriore passo di un percorso che la Provincia
di Lecco ha deciso di intraprendere per migliorare la trasparenza dell’azione amministrativa dell’ente, per
aumentarne l’efficienza e l’efficacia e per attivare dei canali di comunicazione con gli stakeholders che
permettano di definire meglio strategie, obiettivi ed attività da portare avanti.
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2. L’ IDENTITA’ DELLA PROVINCIA DI LECCO
2.1. CARATTERISTICHE TERRITORIALI, ECONOMICHE E SOCIALI
2.1.1 Popolazione e Territorio
La Provincia di Lecco ha un’estensione di 816,17 Km . Ben più di 600 km² si trovano oltre il fiume Adda, nella
Valsassina, i rimanenti sono situati nell'Oggionese, nel Casatese e nel Meratese. Inoltre vi sono 16km²
appartenenti al comune di Oliveto Lario che, anche se situati sull'altra sponda del Lago di Lecco, in Valassina,
appartengono al Circondario di Lecco.
Il territorio provinciale è suddiviso in 90 Comuni ed articolato nei sette Circondari sotto riportati. I circondari
sono organismi di partecipazione e di consultazione, di decentramento degli uffici e dei servizi. Secondo lo
Statuto della Provincia di Lecco (art. 10, comma 2) il circondario ha lo scopo di agevolare l’accesso dei cittadini
ai servizi, di garantire un più positivo rapporto con la comunità provinciale e, soprattutto, un effettivo esercizio
della partecipazione dei Comuni, delle Comunità Montane e dei Consorzi di Gestione dei Parchi alla
programmazione provinciale e ragionale.
Ben 51 Comuni appartengono alle tre Comunità Montane: Comunità Montana Valle San Martino, Comunità
Montana del Lario Orientale, Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val D’Esino e Riviera.
I Consorzi in cui la Provincia è presente sono: il Consorzio per il Parco Naturale Regionale dell’Adda Nord, il
Consorzio Parco Naturale della Valle del Lambro, il Consorzio Parco Monte Barro, il Consorzio Brianteo Villa
Greppi, il Consorzio dell’Adda.
Tab. 2.1.1. Circondari della Provincia di Lecco - popolazione al 31.12.2008
Circondario 1
Lecco
Civate
Malgrate
Pescate
Valmadrera
Galbiate
Ballabio
Abbadia Lariana
Mandello del Lario
Oliveto Lario
Morterone
Circondario 4
Barzago
Barzanò
Bulciago
Casatenovo
Cassago Brianza
Castello Brianza
Cremella
Missaglia
Monticello Brianza
Nibionno
Sirtori
Viganò Brianza
Abitanti:
97.080
47.529
4.005
4.274
2.153
11.445
8.657
3.911
3.258
10.631
1.180
37
Circondario 2
Abitanti:
52.693
2.568
5.144
2.991
12.484
4.379
2.423
1.760
8.232
4.228
3.618
2.935
1.931
Circondario 5
Merate
Airuno
Brivio
Calco
Cernusco Lombardone
Lomagna
Montevecchia
Olgiate Molgora
Paderno d’Adda
Perego
Osnago
Robbiate
Rovagnate
S. Maria Hoè
Verderio Inferiore
Verderio Superiore
Imbersago
Abit:
15.764
Barzio
1.286
Casargo
867
Cassina Valsassina 464
1.321
Cortenova
Crandola Valsassina 262
Cremeno
1.367
Introbio
1.855
Margno
371
Moggio
512
Pagnona
417
Parlasco
141
Pasturo
1.951
Premana
2.297
Primaluna
2.126
Taceno
527
Abitanti:
73.895
14.803
3.018
4.761
4.960
3.865
4.652
2.452
6.140
3.826
1.691
4.796
5.865
2.890
2.220
2.849
2.692
2.415
Circondario 6
Bellano
Colico
Dervio
Dorio
Esino Lario
Introzzo
Lierna
Perledo
Sueglio
Tremenico
Varenna
Vestreno
Vendrogno
Circondario 3
Oggiono
Annone Brianza
Bosisio Parini
Cesana Brianza
Costa Masnaga
Dolzago
Ello
Molteno
Garbagnate Monastero
Rogeno
Suello
Sirone
Colle Brianza
Abit:
19.603
3.325
7.339
2.739
362
781
125
2.186
919
159
197
833
310
328
Circondario 7
Calolziocorte
Carenno
Erve
Garlate
Monte Marenzo
Olginate
Torre de’ Busi
Valgreghentino
Vercurago
Abitanti:
39.615
8.652
2.256
3.448
2.302
4.734
2.219
1.247
3.502
2.393
3.178
1.647
2.329
1.708
Abit:
36.443
14.370
1.519
791
2.616
1.986
7.064
1.935
3.314
2.848
Negli ultimi tre anni la popolazione provinciale ha subito un incremento come risulta dal prospetto sottostante:
6
Tab. 2.2.2 Popolazione residente negli ultimi tre anni.
Popolazione residente
2006
2007
2008
Totale
327.557
331.197
335.093
Maschi
Femmine
160.708
166.849
162.660
168.537
164.692
170.401
La Provincia di Lecco al 31 dicembre 2008 aveva una popolazione complessiva di 335.093 abitanti, con un
incremento di 3.896 unità rispetto al 2007 e di 7.536 rispetto al 2006.
La popolazione della Provincia di Lecco è in continua crescita, non per un comune saldo naturale tra nati e morti
ma per l'alta immigrazione da altre province o da altri Stati.
Il dato saliente della distribuzione per classi di età della popolazione è la notevole presenza di persone in età
lavorativa (15-64 anni), pari al 66,3% del totale nel 2007.
La popolazione lecchese risulta mediamente più giovane di quella regionale nel suo complesso, tutti gli indicatori
di struttura lo confermano. L’indice di vecchiaia (numero di ultrasessantacinquenni per 100 giovani) in
particolare, risulta sensibilmente più basso di quello relativo alla popolazione regionale nel suo complesso (126,3
contro 139,4).
Tab.2.2.3 % Popolazione residente per fasce d’età nell’ultimo triennio
anni
2005
2006
2007*
0-5
5,8
5,8
5,8
6 - 14
8,4
8,4
8,5
15 - 64
66,9
66,5
66,3
>= 65
18,9
19,3
19,4
totale
100
100
100
*Al momento non sono disponibili i dati relativi al 2008.
Altro dato interessante è quello relativo al flusso migratorio. Di seguito presentiamo una sintesi degli indicatori
più significativi relativi agli stranieri provenienti dai Paesi in via di sviluppo e dall'Est Europa.
Tab. 2.2.4 Stranieri presenti sul territorio provinciale.
Indicatori
Anno 2005
Totale presenti (migliaia)
20,4
Totale irregolari (migliaia)
2,4
Totale regolari non residenti
2,3
(migliaia)
Totale residenti (migliaia)
15,7
Cittadinanze prevalenti
Marocco 3.640
Albania 2.580
Senegal 1.780
Romania 1.520
Macedonia 890
Percentuale di maschi
60,3
Età mediana uomini over 14
35
Età mediana donne over 14
34
Anno 2006
21,5
2,8
1,2
Anno 2007*
24,6
3,2
17,5
Marocco 3.740
Albania 2.760
Senegal 1.760
Romania 1.520
18,6
Marocco 4.070
Albania 3.370
Romania 2.170
Senegal 1.910
Serbia e Montenegro 1.150
54,4
36
33
Serbia 1.140
54,7
37
33
2,9
* Al momento non sono disponibili i dati relativi al 2008
Negli ultimi anni la quota di stranieri residenti in Provincia di Lecco è divenuta significativa.
La popolazione residente infatti è cresciuta da 15,7 nel 2005 a 18,6 mila unità nel 2007.
Altro dato particolarmente rilevante è il livello di istruzione della popolazione residente.
7
Al fine di un inquadramento completo della situazione socio-economica della provincia di Lecco è utile osservare
il suo posizionamento in termini di qualità della vita, attraverso l’ elaborazione da parte de “Il Sole 24 Ore” di un
indicatore che tiene conto di numerose variabili economiche, demografiche e sociali. Il “peso” degli indicatori di
carattere economico fa sì che ai primi posti di tale graduatoria siano posizionate esclusivamente province del
Centro- Nord; in particolare, nel 2008, conquista il primato nazionale Aosta, seguita da Belluno, Bolzano,
Trento, Sondrio e Trieste. La prima provincia del Centro Italia è Siena, che si colloca in settima posizione, mentre
per trovare la prima realtà meridionale è opportuno arrivare alla 19^ posizione di Oristano, seguita a distanza da
L’Aquila, seconda nel Meridione e appena 55^ in Italia.
La provincia di Lecco si colloca nel 2008 al 58° posto nella graduatoria nazionale, registrando un forte
arretramento rispetto all’anno precedente (quando occupava la 24^posizione), che evidenzia alcune criticità.
Oltre all’indice complessivo, il Sole 24 Ore ha elaborato anche sei indici di sintesi della qualità della vita che
fanno riferimento ad altrettante aree tematiche osservate (tenore di vita, affari e lavoro, servizi e ambiente,
ordine pubblico, popolazione e tempo libero) e numerosi indicatori specifici relativi a singoli fenomeni; nel
complesso, osservando i sei indicatori di sintesi è possibile rilevare il buon posizionamento della provincia di
Lecco per i servizi e ambiente (12^ posizione) e per gli indicatori economici, con il 34° posto relativo al tenore di
vita e il 35° agli affari e lavoro.
Maggiore ritardo si registra invece in relazione agli indicatori demografici (65^ posizione) e in particolare per
quelli relativi al tempo libero (75^ posizione).
Accanto all’indice complessivo della qualità della vita e ai sei indici sintetici, sono stati elaborati 36 indicatori,
selezionandone 18 ritenuti particolarmente significativi, in quanto consentono di rilevare la situazione della
provincia di Lecco rispetto al resto del territorio nazionale in relazione a specifici aspetti di particolare
importanza.
Da tali indicatori è interessante rilevare la buona posizione della provincia di Lecco per quanto concerne il
sistema scolastico (9° posto), l’occupazione giovanile (10°) e la natalità (10°): per tutte e tre la provincia di Lecco
si colloca nelle prime 10 posizioni. Positivo è anche il posizionamento della provincia lecchese per altri indicatori,
quali i risparmi (19°) e la microcriminalità (24°), oltre ad alcuni indicatori economici quali i consumi delle
famiglie (32°) e la ricchezza prodotta (39°).
In direzione opposta si registra una bassa densità demografica (93^ posizione) e unadebole propensione
all’iniziativa imprenditoriale (99^ posizione), per le quali occupa le ultime posizioni della graduatoria nazionale.
Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Il Sole 24 Ore
2.1.2. ECONOMIA INSEDIATA
Le difficoltà dell’attuale crisi economica si ripercuotono sul sistema imprenditoriale della provincia di Lecco che,
dopo una fase di forte espansione, ha registrato inizialmente un rallentamento e successivamente una brusca
frenata; nel corso del 2008, infatti, il numero di imprese aumenta di appena lo 0,2%, a fronte dello 0,4% nel
2007, dell’1,5% nel 2006 e nel 2005 e del 2,2% nel 2004. Allo stesso modo anche la produzione e l’interscambio
commerciale si arrestano, con una crescita delle esportazioni di appena l’1,8% nel 2008 ed una flessione delle
esportazioni particolarmente elevata (-8,8% nello stesso anno).
Tuttavia, i dati annuali consentono di cogliere solo in parte gli effetti della crisi economica e finanziaria e non
permettono di rilevare l’inversione di tendenza; disaggregando i dati per trimestre è interessante rilevare nel
corso dell’anno una netta inversione di tendenza, con le esportazioni in crescita nei primi tre trimestri dell’anno e
in flessione nel corso degli ultimi tre mesi (-7,8%); anche le importazioni, pur in calo nel corso di quasi tutto
l’anno, registrano una contrazione maggiore proprio nel corso dell’ultimo trimestre (-16,8%), legata ad una
flessione dei consumi e soprattutto della produzione.
Ancora più preoccupanti appaiono gli ultimi dati sulla Cassa Integrazione Guadagni, con un aumento delle
ore autorizzate nei primi tre mesi del 2009 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 615%; allo
stesso modo anche le sofferenze bancarie nei primi tre trimestri del 2008 (ultimi dati disponibili) hanno
registrato una crescita evidenziando la graduale diffusione di situazioni di insolvenza.
Tra le cause di tale processo occorre ricordare la elevata vocazione manifatturiera lecchese: un settore che ha
risentito particolarmente dell’attuale crisi economica e finanziaria. A tal proposito va detto che mentre nella
prima fase della recessione alcune aree geografiche e alcuni settori erano riusciti a “tenere”, da settembre scorso,
con il fallimento di Lehman Brothers, è iniziata una nuova “ondata” che ha interessato aree e settori
8
precedentemente estranei alla crisi economica. Gradualmente le difficoltà hanno investito la maggior parte dei
beni di investimento e di consumo durevoli fino ad estendersi, per effetto del calo dell’occupazione e di
conseguenza dei redditi, a quelli non durevoli.
L’economia della provincia di Lecco, caratterizzata dalla presenza di importanti concentrazioni manifatturiere
nei beni durevoli e non, ha risentito del forte calo della domanda interna ed estera.
Il sistema produttivo della provincia di Lecco, come detto in precedenza indicato, registra nel corso del 2008 un
forte rallentamento del processo di crescita, con il numero di imprese che aumenta nell’intero anno di appena lo
0,2% a fronte di un incremento, tra il 2003 e il 2007, del 5,7%. Tale rallentamento evidenzia le ripercussioni
dell’attuale fase congiunturale dell’economia nazionale e internazionale nella provincia lecchese. Tuttavia, è
opportuno rilevare che il sistema imprenditoriale di Lecco, pur attraverso un momento non facile, si discosta da
quanto avviene mediamente in Lombardia e Italia, dove nel corso dell’ultimo anno le imprese registrate
presentano una leggera flessione (rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%).
Alla luce di ciò, la variazione della provincia di Lecco va, quindi, vista positivamente anche in considerazione
della forte esposizione alla crisi economica e finanziaria dei territori ad alta vocazione manifatturiera, con il clima
di fiducia delle imprese industriali che si è attestato in Italia nei primi mesi del 2009 ai valori minimi dal 1991 ad
oggi.
Anche osservando la variazione di medio periodo è possibile rilevare per la provincia lecchese una crescita
(+5,9%) decisamente superiore a quella media regionale e nazionale (rispettivamente +4,1% e +3,4%), che
evidenzia la presenza di una buona vitalità imprenditoriale in un’area caratterizzata da una elevata vocazione
industriale.
Nel complesso, nonostante le difficoltà dell’industria, il manifatturiero provinciale ha registrato nel corso del
2008 un incremento del numero di imprese attive (+1,1%) per effetto dell’entrata nel mercato di nuove realtà
imprenditoriali; in questo contesto è opportuno rilevare che possibili risvolti dell’attuale crisi in termini di
estensione del sistema manifatturiero nella provincia di Lecco potranno manifestarsi nei prossimi mesi salvo una
inversione di tendenza del ciclo economico nel breve periodo.
Più elevato rispetto al manifatturiero è l’aumento del numero di imprese attive nel settore delle costruzioni
(+3,7%), settore che negli ultimi anni ha contribuito in misura significativa alla crescita economica e
occupazionale italiana, grazie al buon andamento del mercato immobiliare; in crescita anche le attività di
noleggio, informatica e ricerca, che hanno registrato l’incremento più alto tra i settori del terziario avanzato e
che svolgono un ruolo importante a supporto dell’intero sistema economico provinciale (+2,2%), seguito
dall’intermediazione monetaria e finanziaria (+0,5%), mentre in flessione si presenta quello dei trasporti,
magazzinaggio e comunicazione (-2%).
Molto positiva è anche la variazione dei servizi alla persona, come nel caso dell’istruzione (+8,8%) o dei servizi
sanitari e sociali (+4,4%), legati al graduale invecchiamento della popolazione e alla conseguente crescita della
domanda di servizi specifici; in crescita anche gli altri settori economici quali l’agricoltura (+2,1%) discostandosi da quanto avviene mediamente a livello nazionale dove il primario registra un processo di
riduzione e razionalizzazione - il sistema ricettivo (+1,6%), un fattore molto importante per i possibili risvolti sul
sistema turistico), e il commercio (+1,4%).
In direzione opposta, presentano una flessione settori che rivestono un ruolo marginale in termini di numerosità
imprenditoriale, quali la pesca (-6,3%), la produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas (-18,8%);
tuttavia mentre la riduzione della pesca è un fenomeno che si rileva su larga parte del territorio nazionale per la
crescente tendenza degli operatori a rivolgersi ai mercati esteri, diverso è il caso della produzione e distribuzione
delle utenze che, grazie alla graduale liberalizzazione, sta registrando in Italia una forte espansione.
Infine è interessante osservare la distribuzione del valore aggiunto per settore di attività che consente di rilevare
le diverse vocazioni del territorio; nel complesso Lecco si caratterizza, come precedentemente indicato, per la più
alta vocazione manifatturiera tra le province italiane, con l’industria in senso stretto che contribuisce per il
39,4% alla produzione di ricchezza.
In questo contesto è interessante rilevare che le dieci province a più alta vocazione manifatturiera appartengono
tutte al Nord Italia e tra queste ben cinque sono Lombarde (Lecco, Bergamo, Mantova, Varese e Brescia).
In linea con la media nazionale si colloca, invece, il settore delle costruzioni (6,2% a Lecco e 6,1% in Italia) che si
è progressivamente affermato negli ultimi anni, anche grazie ai tassi di interesse contenuti rispetto al passato che
hanno incentivato investimenti sia nel mercato immobiliare con ristrutturazioni e nuove costruzioni, sia in quello
delle infrastrutture, divenute ormai prioritarie per la crescita dell’intero sistema economico locale e nazionale. Nel
9
complesso l’intera industria, quella in senso stretto e le costruzioni, contribuisce per il 45,6% alla produzione di
ricchezza nella provincia lecchese, a fronte di una media nazionale pari al 27,5%.
Decisamente più contenuto è, rispetto alla media nazionale, il contributo del terziario e dell’agricoltura; in ogni
caso, nonostante la vocazione industriale del territorio, è opportuno rilevare che i servizi rappresentano sempre il
principale settore in termini di produzione di ricchezza, numero di imprese e ricadute occupazionali, essendo
ormai essenziali nel supporto al sistema produttivo. A tal proposito, è opportuno ricordare che anche all’interno
dell’industria la componente di servizio sta assumendo un ruolo crescente, contribuendo alla differenziazione e
all’affermazione dei prodotti offerti.
In generale, infatti, la quota di valore aggiunto riconducibile al terziario è pari nella provincia di Lecco al 54%;
all’interno della regione il valore più alto si registra ovviamente a Milano (72,8%) che rappresenta la Capitale
finanziaria del Paese.
Infine, l’agricoltura contribuisce per appena lo 0,4% alla produzione di ricchezza del territorio, uno dei valori più
bassi dell’intera regione, distanziandosi di molto dalla media nazionale (2,1%) nonostante l’andamento in
controtendenza registrato negli ultimi anni.
(Fonte: C.C.I.A.A. Lecco: 7^ Giornata dell’economia; dati Unioncamere - Ist. Tagliacarne).
10
2.2 Missione, strategie e organizzazione
2.2.1 La missione, la visione, le strategie
Con la stagione delle riforme amministrative degli anni novanta e con la nuova legge costituzionale del 2001, le
province hanno visto ampliare notevolmente le loro attribuzioni, sono state protagoniste di un significativo e
massiccio processo di trasferimento e gestione appunto di nuove competenze e di risorse e hanno quindi assunto
una posizione centrale nel sistema delle autonomie territoriali, quali enti intermedi fra regioni e comuni, con una
essenziale funzione di programmazione, indirizzo e coordinamento degli interventi pubblici sui territori di area
vasta e di assistenza agli enti più piccoli.
Il sistema delle province italiane – come del resto puntualmente sostenuto e rappresentato dall’Unione Province
Italiane (UPI) - fornisce un contributo importante alla coesione e allo sviluppo dei territori locali, presenta un
assetto economico –finanziario coerente con le regole del Patto di stabilità interno e un gradimento non
marginale da parte delle comunità, come di recente ha dimostrato una ricerca Censis.
Nel corso del 2007 poi, leggi di settore e la Finanziaria 2008 hanno attribuito alle province nuove competenze in
settori di interesse nazionale cruciale, come quello per il coordinamento delle attività per la prevenzione dei rischi
e per la tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, individuano percorsi di razionalizzazione del sistema
frammentato degli enti di secondo grado che operano o dovrebbero operare per un migliore assetto del territorio
e per la creazione di una rete efficiente di servizi pubblici locali.
L’attuazione di questo processo è stata vista dal nostro Ente come una sfida in più, motivo di rilancio e di nuove
opportunità. Per questo lo sviluppo dell'Istituzione Provincia in un'ottica di rivalutazione delle autonomie è da
perseguire anche nel futuro con determinazione ed equilibrio. E’ una battaglia di civiltà, che deve essere portata
innanzi nel rispetto della Costituzione Italiana.
Nella promozione di iniziative, di progetti innovativi ma anche nella quotidiana gestione delle competenze si
percepisce la necessità di una maggiore autonomia finanziaria, perché è evidente che non vi può essere libertà di
scelte di investimento senza la disponibilità di adeguate risorse.
La Provincia ha in questi anni cercato di promuovere, d’intesa con gli altri Enti Locali e le loro Associazioni,
un’Autonomia Fiscale che, oltre a rendere più efficiente l’istituzione, aiuti a consolidare e radicare maggiormente
nei cittadini il senso di responsabilità civica, fattore vitale per il progresso e lo sviluppo di una società
democratica.
Per gestire al meglio le nuove competenze in tema di programmazione, di valorizzazione e di tutela del territorio,
di istruzione e di trasporti, per guidare uno sviluppo armonico e agire in modo incisivo e competente è
necessario saper compiere una sintesi efficace degli interessi di tutti in un’ottica di sussidiarietà realmente
solidale al servizio del bene comune evitando sia derive statalistiche che di stampo liberistico.
Per realizzare tale obiettivo la Provincia, che in questi anni di attività si è data una struttura funzionale e
operativa ed è pienamente capace di garantire servizi ai cittadini e alle imprese, ha basato tutta la sua attività
con convinzione sui metodi dell’ascolto e del dialogo con i cittadini, gli enti locali e tutte le forme aggregative
del territorio.
La partecipazione alla vita democratica è la linfa vitale delle istituzioni. Lo strumento fondamentale per una reale
partecipazione democratica è un'adeguata attività di informazione e comunicazione, che consenta di formare
opinioni e attivare iniziative rispetto alle scelte politiche fondamentali.
La comunicazione è ormai divenuta una nuova funzione degli Enti pubblici, che affianca con pari dignità e
crescente importanza quelle che tradizionalmente sono considerate peculiari dell’attività amministrativa. Per
questo la Provincia di Lecco favorisce in ogni modalità l’ informazione e la comunicazione verso tutti i
componenti della società, facendo dell’Ufficio Informazione e Comunicazione il punto di riferimento per gli
utenti e ponendolo in grado di interagire e comunicare con la cittadinanza, per veicolare adeguatamente i
messaggi relativi ai lavori in essere e garantire un'adeguata trasparenza.
A tale scopo sono state valorizzate le potenzialità offerte dall’utilizzo di nuove tecnologie e sono accresciuti il
ruolo e le funzioni dei portali informatici della Provincia e dei Comuni che, oltre a contenere tutte le
informazioni necessarie al territorio, dovranno diventare strumenti di servizio per molte attività di associazioni e
comunità.
L’ascolto e il dialogo sono stati i mezzi di relazione con i vari soggetti della società. Momenti di confronto e di
raccordo con le diverse realtà produttive, associative, sindacali e sociali del territorio consentono di costruire una
rete di scambio di informazioni, proposte e suggerimenti.
La Provincia di Lecco vuole continuare ad essere sede elettiva per lo scambio di idee, regista di uno sviluppo
sostenibile e di una crescita capace di coinvolgere tutte le componenti dalla società.
11
Particolare attenzione è data al rapporto con i Comuni che spesso sono alla continua ricerca di un difficile
equilibrio tra la carenza di risorse e la richiesta di servizi da parte dei cittadini.
L’informazione e la costante attenzione alle necessità dei Comuni permette una qualificata interazione tra gli
enti, soprattutto quelli di ridotte dimensioni, che richiedono dalla Provincia di Lecco un consolidamento del
ruolo di intermediario per coordinare, garantire e veicolare le istanze e le necessità del territorio e della
collettività.
Sono evidenti le difficoltà di molte singole municipalità a offrire risposte immediate e puntuali alla crescente
domanda di servizi a seguito del continuo decentramento di funzioni in corso.
Per questo ci siamo posti al loro fianco, garantendo costante attenzione e fattiva collaborazione, ascoltando le
loro esigenze e facendoci portavoce delle loro difficoltà a livello regionale e nazionale.
A tale fine l’incontro con i Circondari costituisce uno strumento di consultazione periodica e di coordinamento
agile tra Comune e Provincia, senza il pesante fardello di strutture e apparati amministrativi di contorno. In
particolare i Circondari vengono sentiti in sede di programmazione delle opere pubbliche, inaugurando una
prima forma di bilancio partecipato.
Di rilevante importanza è poi lo strumento dell’accordo di programma per la realizzazione delle opere pubbliche
di maggior interesse, il quale consente di concordare tempi e modalità coinvolgendo i diversi soggetti alla ricerca
di soluzioni condivise e di una collaborazione fattiva.
Non dimentichiamo inoltre la realizzazione diretta di opere da parte della Provincia, che si pone come
protagonista di uno sviluppo costruito sulla concreta attuazione di una programmazione condivisa.
L’impegno della Provincia di Lecco passa anche attraverso il confronto sui bandi per la concessione dei contributi
finanziari, per consentire ai Comuni uguale diritto d’accesso ai finanziamenti e programmare con il loro aiuto
interventi incisivi sul territorio.
Infine l’impegno della Provincia, compatibilmente con i vincoli di bilancio sempre più stretti e le esigenze interne
di sviluppo e di miglioramento, è mirato a garantire, anche con il proprio personale, assistenza tecnicoamministrativa e offerta di percorsi di formazione ai Comuni. In questo senso è costante l’assistenza tecnica nelle
materie relative ai Lavori Pubblici, alla contabilità e al personale.
Ascolto e dialogo sono i principi su cui si basa l’attività della provincia di Lecco quali premesse per decisioni il
più possibile condivise e condizioni per l’efficacia delle stesse.
12
2.2.2. L’ORGANIZZAZIONE
I dipendenti della Provincia di Lecco al 31.12.2008 ammontano a 261.
I dipendenti sono suddivisi per categorie, cui corrispondono diversi profili professionali in base al sistema di
classificazione del personale introdotto con il CCNL comparto Regioni ed Autonomie Locali del 31/03/1999. Il
32% del personale (83 dipendenti) è inquadrato nella qualifica D funzionari, il 40% (104 dipendenti) nella
categoria C personale impiegatizio, il 23% (60 dipendenti) nella categoria B personale esecutivo ed il 1% nella
categoria A (3 dipendenti). Vi sono infine 10 dirigenti, pari al 4% dell’intero personale.
Fig. 2.2. Organigramma della Provincia di Lecco.
Presidente
ATO
Segretario /
Direttore
Generale
Organizzazione
e Gestione
Risorse Umane
Risorse Finanziarie e
Controllo di
Gestione
Presidenza Segreteria
Generale Affari Generali
Appalti e Contratti
Espropriazioni
Formazione
Professionale
Istruzione
Politiche per l’impiego
Cultura
Servizi alla Persona
Territorio Trasporti
Attività
Economiche e
Turismo e Sport
Ambiente
Ecologia
Caccia e Pesca
Viabilità e
Protezione Civile
Patrimonio e
Demanio
13
Di seguito, per meglio chiarire la struttura della Provincia, è riportata la suddivisione dei Settori in Servizi
Fig. 2.3. Settori- Servizi - Dipendenti
Risorse Finanziarie e Controllo di Gestione
N. dipendenti: 16
Organizzazione e Gestione Risorse Umane
Servizio
Gestione
Giuridica e
Formazione
Centro
Elaborazione
Dati
Servizio
Gestione
Istituti
Economici
Servizio
Ragioneria e
Contabilità
Presidenza Segreteria Generali Affari Generali Appalti e
Contratti Espropriazioni
Servizio Organi
Istituzionali
e Presidenza
Servizio
Segreteria
Generale e
Affari Generali
Servizio
Economato e
Provveditorato
Servizio
Appalti e
Contratti
Servizio
Istruzione
Servizi alla
persona
Servizio
Industria
Artigianato
e Commercio
Servizio
Formazione
Professionale
Servizio
Politiche per
l’impiego
Territorio Trasporti
Servizio
Pianificazione e Gestione
Territoriale
Servizio
Trasporti
Locali
Viabilità e Protezione Civile
Attività Economiche e Turismo e Sport
Servizio
Turismo e Sport
Controllo di
Gestione,
Contabilità
Economica e
Formazione Professionale Istruzione Politiche per l’impiego
Cultura Servizi alla persona
Servizio
Cultura
Servizio
Tributi
Servizio
Agricoltura e
Foreste
Servizio Gestione.
Manutenzione,
Potenziamento e
Sviluppo Protezione Civile
Servizio
COSAP
Concessioni
Patrimonio e Demanio
Servizio
Progettazione
Servizio
Manutenzione
Servizio
Patrimonio
Ambiente Ecologia Caccia e Pesca
Servizio
Faunistico
Corpo
di
Vigilanza
Servizio
AA. GG.
Servizio
Rifiuti
Aria e Energia
Servizio
Acque Difesa
del Suolo
14
Dal 2003 al 2008 la dotazione organica dell’Ente è rimasta sostanzialmente invariata a causa della recente
normativa che impone alle Pubbliche Amministrazioni un risparmio sulla spesa del personale disponendo limiti
all’assunzione di personale in particolare a tempo indeterminato.
Di seguito presentiamo alcuni grafici che illustrano la composizione del personale della Provincia di Lecco.
Fig. 2.4. Distribuzione risorse umane per fasce di età.
Fig. 2.5. Distribuzione risorse umane per titolo di studio
120
98
100
76
80
73
60
età
40
20
14
0
25/29
30/39
40/49
50/59
titolo studio
120
98
93
100
80
65
60
titolo studio
40
20
5
0
media
inferiore
diploma
laurea
breve
laurea
Osservando i grafici soprastanti si rileva la maggiore concentrazione dei dipendenti nella fascia di età che va dai
40 ai 49 anni e con titolo di studio di diploma.
15
LE PRINCIPALI PARTECIPAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
La Provincia di Lecco svolge le sue funzioni anche attraverso l’azione di società, fondazioni enti a cui essa
partecipa.
Nell’elenco sotto riportato sono indicate le aree di intervento delle società, gli enti che vi partecipano e la
percentuale e il valore della nostra partecipazione al 31-12-2007.
PRICIPALI SOCIETA’ PARTECIPATE:
- Casinò Municipale Campione d’Italia S.p.A. Nel 2001 si è costituita la nuova società di gestione che ha per
oggetto la gestione della casa da gioco sita in Campione d’Italia e lo svolgimento di tutte le attività strumentali
a tale gestione.
Enti associati: Comune di Campione d’Italia, Amministrazione Provinciale di Como, Provincia di Lecco,
C.C.I.A.A. di Lecco e di Como.
% Partecipazione: 10,00
Valore Partecipazione: 207.000,10 euro
- Società Pubblica Trasporti S.p.A. costituita in data 23.2.1989 fra Comune di Como, Amministrazione
Provinciale di Como e Consorzio Provinciale Trasporti con il capitale iniziale di 300 milioni, successivamente
aumentato fino a lire 19.838.250.000 in seguito al conferimento da parte dei Soci Comune e Consorzio delle
rispettive aziende speciali A.C.T. (Azienda Comasca Trasporti) ed A.C.P.T. (Azienda Consortile Pubblici
Trasporti): le due Aziende esercitavano prevalentemente l'una il servizio urbano nella città di Como e l'altra il
servizio extraurbano nella provincia ed i collegamenti con Monza, Bergamo, Sondrio e Lugano.
Nell'aprile del 1998, in seguito alla ripartizione del patrimonio della precedente Provincia di Como, nella
compagine societaria è entrata a fare parte anche l'Amministrazione Provinciale di Lecco.
% Partecipazione: 12,231
Valore Partecipazione: 1.478.015,20 euro
- CLAC - Centro Legno Arredo Cantù S.r.l. CLAC svolge la propria attività a favore delle piccole e medie
imprese e delle aziende artigiane del settore legno-arredamento, proponendo servizi per lo sviluppo delle loro
attività nel campo dell’innovazione tecnologica, del design, della formazione professionale, del marketing, della
promozione commerciale in forma collettiva e su richiesta specifica.
Enti associati: soci pubblici: CCIAA di Como, Comune di Cantù, Provincia di Como, Provincia di Lecco – soci
privati: Federlegno Arredo s.r.l., Unione Industriali Como, API Como, APA Como, CNA Como, AIAL Como,
Confartigianato, Ente Fiere Monza, FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL, FNALA CNA, Lario Fiere Erba
% Partecipazione: 0,39
Valore Partecipazione: 5.105,42 euro
Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A. (quota di partecipazione alienata nel 2003/2004 salvo n. 4.248
azioni) Scopo sociale di questa società è la progettazione, costruzione ed esercizio dell'Autostrada Serravalle
Milano, delle Tangenziali di Milano e di ogni altra Autostrada o tratti contigui, complementari e comunque
connessi, in concessione.
Enti associati: Amministrazione Provinciale di Milano, Comune di Milano, C.C.I.A.A. di Milano, Amministrazione
16
Provinciale di Genova, Comune di Genova, C.C.I.A.A. di Genova, Autorità Portuale di Genova, Amministrazione
Provinciale di Pavia, Comune di Pavia, C.C.I.A.A. di Pavia, Amministrazione Provinciale di Como, Comune di
Como, C.C.I.A.A. di Como, Provincia di Lecco, C.C.I.A.A. di Lecco, Autostrada Torino - Milano S.p.A., S.A.L.T.
S.p.A., S.A.T.A.P. S.p.A.
% Partecipazione: 0,003
Valore Partecipazione: 9.898,05 euro
- Polo Logistico Integrato del Bione - Lecco – Maggianico S.p.A. Società che ad oggi ha realizzato in
località Maggianico – Bione un’area attrezzata per la sosta dei Tir.
Enti associati: Provincia di Lecco, Comune di Lecco, Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura
di Lecco.
% Partecipazione: 27,37
Valore Partecipazione: 784.145,29 euro
- Lecco Lavoro S.r.l. La Provincia ha affidato a questa società processi relativi al collocamento e alle politiche
attive del lavoro tra cui:
- azioni di sviluppo per incontro domanda-offerta di lavoro;
- preselezione e monitoraggio per servizi all’impiego;
- servizio inserimento lavorativo dei soggetti appartenenti alle fasce deboli.
Con delibera di consiglio n. 23 del 20/04/2009 è stata approvata la costituzione dell’Azienda speciale
denominata “Agenzia speciale della Provincia
di Lecco per l’istruzione e la formazione professionale” e
conseguente scioglimento e liquidazione della Società lecco Lavoro s.r.l.
Enti associati: Provincia di Lecco.
% Partecipazione: 100,00
Valore Partecipazione: 49.255,00 euro
- Banca Popolare Etica S.c.a.r.l. Banca Etica sostiene il mondo no profit e l'economia solidale. Finanzia la
cooperazione sociale, la cooperazione internazionale, la tutela dell'ambiente, la società civile.
Enti associati: vari soggetti privati e pubblici (numero di soci persone fisiche 17.770, numero di soci persone
giuridiche 2.968, numero soci totale 20.738).
% Partecipazione: 0,026
Valore Partecipazione: 6.574,56 euro
- Lario Fiere Centro Espositivo. La disponibilità di moderne tecniche e la competenza permettono a Lariofiere
di proporsi per l'organizzazione e l'allestimento di fiere, manifestazioni ed eventi anche al di fuori del polo
espositivo.
Enti Associati: Camera Commercio di Como, Camera Commercio di Lecco, Comune di Erba
% Partecipazione: 11,35
Valore Partecipazione: 587.211,89 euro
- Azienda speciale consortile Rete salute. Scopo dell’azienda è l’ esercizio di funzioni socio-assistenziali,
sociosanitarie integrate e più in generale la gestione dei servizi alla persona e alla famiglia, in relazione alle
attività di competenza istituzionale degli Enti Consorziati, ivi compresi interventi di formazione concernenti le
attività dell’Azienda o aventi finalità di promozione del benessere bio-psico-sociale dei cittadini del territorio
Enti Associati: 24 Comuni del Distretto di Merate e dalla Provincia di Lecco
% Partecipazione: 40,00
Valore Partecipazione: 28.912,80 euro
- Consorzio Forestale lecchese: Scopi dell’Ente sono lo sviluppo dell’ agricoltura, la valorizzazione delle
risorse forestali Informazione , divulgazione, assistenza tecnica –agricola , forestale
Enti Associati: Comunità Montana della Valsassina, Comunità Montana Valle San Martino, Comunità Montana
Lario Orientale
% Partecipazione: 25,00
Valore Partecipazione: 3.518,75 euro
PRICIPALI FONDAZIONI E ISTITUZIONI:
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- Fondazione Centro Lombardo per l’incremento della Floro Orto Frutticoltura - I.F.O.F. – Scuola di
Minoprio. Le attività di questa fondazione sono: formazione e specializzazione di giovani nel settore
ortofrutticolo, vivaistico e nel giardinaggio; ricerca e sperimentazione nel settore orto-floro-frutticolo e
vivaistico; perfezionamento della produzione, degli scambi e delle conoscenze della floro-orto-frutticoltura
mediante iniziative scientifiche e tecnico - agronomiche, fornendo servizi e intrattenendo rapporti di
collaborazione con Enti e Università estere; allestimento e mantenimento di collezioni vegetali, anche di specie
autoctone e di particolare interesse regionale, a scopo di conservazione del germoplasma, di studio e
sperimentazione, di divulgazione e di didattica; attività di divulgazione nell'ambito del verde.
- Fondazione Monastero di S. Maria del Lavello di Calolziocorte; ha come scopo la gestione e la
valorizzazione del complesso immobiliare – bene culturale “Monastero S. Maria Lavello” ai fini turistici,
culturali e per l’incentivazione dell’occupazione femminile
- Villa Monastero: ha come scopo la gestione del complesso immobiliare – bene culturale “Villa Monastero”
quale sede di iniziative e di attività di alta qualificazione scientifica e culturale di carattere istituzionale, corsi,
convegni, seminari e simposi.
3.GLI STAKEHOLDERS
Letteralmente il termine stakeholder (dall’inglese ‘to hold a stake’ = detenere una posta in gioco) sta ad indicare
un soggetto che detiene un interesse, che possiede un titolo per entrare in gioco.
Con il termine stakeholders, diventato ormai di uso frequente, si intendono comunemente tutti i soggetti
(persone, gruppi, organizzazioni di diverso tipo) aventi interessi connessi all’attività di un’azienda o di
un’istituzione e che esprimono aspettative rispetto al suo operato.
L’individuazione e la scelta degli stakeholders rappresenta un passaggio fondamentale per la stesura del Bilancio
Sociale, in quanto volta a focalizzare le principali categorie di soggetti che possono influenzare o sono
influenzati dall’attività dell’ente.
Individuare gli stakeholders della Provincia significa quindi identificare gli interlocutori principali delle sue
politiche e di conseguenza cercare di leggere le scelte effettuate e le attività poste in essere anche nell’ottica
degli effetti che esse hanno sui rapporti intercorrenti tra l’ente e tali categorie di portatori di interesse.
Per rilevare le categorie degli stakeholder della Provincia di Lecco è stato necessario analizzare il contesto e la
collettività di riferimento in cui l’Amministrazione si trova a governare. Dall’analisi effettuata sono emerse le
seguenti categorie:
Enti Locali: prevalentemente i 90 Comuni in cui è articolato il territorio, le tre Comunità Montane e le altre
Provincie;
Altre Pubbliche Amministrazioni: L’Unione Europea, lo Stato, la Regione Lombardia, le Associazioni di Comuni
etc…
Società ed enti partecipati: le società e le fondazioni alle quali la Provincia ha conferito capitale sociale e risorse;
Imprese: le imprese attive sul territorio della provincia di Lecco, alcune delle quali hanno con il nostro Ente
relazioni di fornitura di beni e servizi;
Associazioni: qualsiasi forma di aggregazione dei cittadini, molte delle quali hanno con la Provincia contatti
diretti;
Cittadini: i 335.093 residenti sul territorio che sono in ultima istanza i destinatari principali dell’attività della
Provincia;
Mezzi di Comunicazione: gli organi di stampa e le Tv locali che rappresentano un canale diretto di informazione
verso i cittadini;
Istituzioni Scolastiche ed universitarie: tutte strutture scolastiche (14 delle quali di competenza della Provincia) e
l’Università di Lecco, sede distaccata del Politecnico di Milano;
Risorse Umane: i 261 dipendenti della Provincia di Lecco.
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Fig. 3.1. Gli Stakeholders della Provincia di Lecco
Altre Pubbliche Amministrazioni
Comuni
Cittadini
Società ed Enti partecipati
Provincia di
Lecco
Associazioni
Istituzioni scolastiche ed
universitarie
Risorse Umane
Mezzi di Comunicazione
Data la complessa molteplicità di soggetti portatori di interesse nella mappatura degli Stakeholders si è deciso di
non apportare una distinzione tra intermedi e finali, ma di considerare tutte le categorie di soggetti aventi
interessi diretti o indiretti nell’attività dell’amministrazione provinciale e che esprimono nei confronti dell’operato
della stessa esigenze ed aspettative.
La ricostruzione della mappa sopra indicata rappresenta quindi l’ambiente sociale nel quale la Provincia opera
compiendo scelte e realizzando opere che ricadono in termini di impatto e benefici su tutto il territorio.
Esaminando successivamente solo gli stakeholders propri delle aree di rendicontazione scelte (Mercato Lavoro,
Servizi alla Persona, Cultura, Agricoltura, Istruzione e Formazione Professionale) è stata effettuata una selezione
specifica usando come criteri per la loro identificazione le due dimensioni dell’interesse (inteso come grado di
incidenza delle politiche provinciali sulla sfera di azione, le finalità e gli interessi della categoria) e dell’influenza
(intesa come capacità di influenzare il processo decisionale della provincia tramite iniziative di pressione volte a
promuovere gli interessi della categoria o in conseguenza delle proprie caratteristiche soggettive).
Incrociando questi criteri si è arrivati alla definizione della tabella sottostante, nella quale sono stati individuati i
principali stakeholders in relazione alle diverse aree di rendicontazione illustrate nel presente Bilancio Sociale.
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Tab. 3.1. Gli Stakeholders scelti per area di rendicontazione
Area di
rendicontazione
Mercato del Lavoro
Agricoltura
Servizi alla Persona
Cultura
Istruzione e
Formazione
Professionale
Stakeholders
Disoccupati/inoccupati
Lavoratori in esubero da parte di aziende in crisi
Imprese
Lavoratori disabili certificati
Soggetti deboli
Associazioni professionali
Associazioni dei consumatori
Assessorati Servizi Sociali dei Comuni
Comunità Montane
Unioni di Comuni
Enti gestori delle attività socio-assistenziali degli Ambiti Distrettuali di Bellano e Lecco;
Azienda Speciale Consortile Retesalute
ASL di Lecco
Consorzio Consolida
Solevol
Assessorati alla Cultura dei Comuni, Comunità Montane, Unione di Comuni, Parchi;
Biblioteche;
Musei e Raccolte museali del territorio
Associazioni Culturali, cori, bande e folk, Compagnie teatrali, Parrocchie;
Scuole (Direzioni Didattiche, Istituti comprensivi, Scuole Medie inferiori e superiori),
Consulta degli Studenti, CSA (Centro Servizi Amministrativi di Lecco).
Centri di formazione Professionale
Istituti Superiori Pubblici e Paritari
Famiglie degli studenti
Si evidenzia che la tabella soprastante è il frutto di un’analisi che ha voluto porre in evidenza i principali
stakeholders, al fine di permettere una analisi approfondita delle relazioni che legano l’attività della Provincia ai
suoi principali interlocutori, lasciando quindi in ombra relazioni che, seppure importanti, rivestono un minore
grado di intensità, la cui analisi potrà essere approfondita in successivi bilanci sociali. La necessità poi di
coinvolgere gli stakeholders nel percorso di costruzione del Bilancio Sociale attraverso iniziative di
comunicazione e di condivisione metodologica ha costretto i singoli Settori per evidenti problemi pratici ad
effettuare un’ulteriore scrematura dei soggetti sopra indicati con l’impegno di riuscire nelle prossimi edizioni a
coinvolgere chi è rimasto escluso.
Questa forte volontà di condivisione ha portato a strutturare il Bilancio Sociale in modo da dare ampio spazio
all’analisi dei rapporti con gli stakeholders.
Nel capitolo 6 infatti, per ognuna delle aree di rendicontazione prescelte, dopo l’analisi delle relazioni
intercorrenti con gli stakeholders di riferimento vengono illustrate le attività di condivisione e partecipazione al
Bilancio Sociale e i risultati emergenti dagli incontri effettuati.
20
4.LE RISORSE DELLA PROVINCIA
4.1. Le Fonti di finanziamento.
Sebbene le Province abbiano in questi ultimi anni accresciuto notevolmente le proprie dirette competenze, il loro
sistema di finanziamento è rimasto sostanzialmente immutato, con scarsissime entrate “proprie”. Le Province
restano infatti legate ad un sistema di finanza derivata in una percentuale non indifferente rispetto al totale delle
loro entrate, come dimostra l’illustrazione che segue.
Tab. 4.1. Ripartizione delle entrate negli ultimi tre anni
Tributi
Contributi da Stato, Regioni e altri
Enti Pubblici
Proventi da servizi o privati, Vendite
patrimoniali
Contributi per investimenti
Mutui
Servizi c/terzi (partite di giro)
2006
2007
2008
27.470.968,76
28.628.592,59
27.591.536,56
14.728.948,14
17.508.320,67
15.182.556,76
4.140.817,56
13.440.560,19
22.126.828,55
3.483.289,54
4.953.627,08
8.342.579,75
3.910.000,00
3.133.090,64
6.105.167,62
5.824.906,64
1.702.573,00
3.546.707,22
85.391.412,74
66.476.210,73
59.953.447,80
Considerando che le entrate relative ai Servizi c/terzi costituiscono in pratica delle semplici partite di giro, sono
sostanzialmente cinque le voci che compongono le entrate:
Le Entrate tributarie, che sono costituite da quattro principali imposte:
- Tributo ambiente: anche per gli anni 2007 e 2008, è stato confermato nella misura del 5% delle tariffe della
tassa smaltimento rifiuti solidi urbani interni adottate dai Comuni facenti parte della Provincia di Lecco. Il gettito
riscosso nel 2008 di questo tributo (1.293 mila uro) è risultato superiore di + 30 mila uro circa rispetto al
previsto, con un lieve aumento rispetto al riscosso 2007 (1.263 mila uro + 2,36%);
- Imposta addizionale sul consumo di energia elettrica: il gettito più critico è stato proprio quello di questo
tributo, anche se la convenzione stipulata dalle Province lombarde con l’Agenzia delle Dogane, ha consentito di
ridurre fortemente le possibilità di elusione ed evasione.
Tuttavia sussistono ancora elementi critici, derivanti in particolare dal fatto che la normativa che ha introdotto la
liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica è tecnicamente ambigua e non è chiaro il confine tra status di
“impresa distributrice o cliente grossista“ (che deve corrispondere l’addizionale alle Province) e di
“autoproduttore” che l’Agenzia delle Dogane, tramite i locali Uffici Tecnici di Finanza (UTF), sostiene dover
corrispondere l’addizionale allo Stato;
- Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) relativa all’immatricolazione di nuove auto e al passaggio di proprietà
dell’usato; nel 2008 il gettito si è purtroppo ridotto rispetto alla previsione assestata con una minore entrata
derivante dall’ulteriore riduzione delle riscossioni nel novembre/dicembre 2008 che ha consentito di arrivare ad
un gettito che è inferiore di circa - 133 mila uro rispetto a quello assestato. Con circa 5.812 mila euro il 2008 si
chiude con una riduzione rispetto al 2007 (6.611 mila euro) del - 12,09%;
- Imposta sulle assicurazioni RC auto che perviene alle Province come trasferimento dai Concessionari delle
Riscossioni di tutta Italia, a cui le singole imprese di assicurazione versano l'imposta. Istituita nel 1999 questa
imposta ha mostrato un andamento crescente in conseguenza dell’andamento delle tariffe delle polizze RC auto.
Nel 2008 i versamenti sono stati superiori alle previsioni assestate e hanno raggiunto i 12.302 mila euro, con una
maggiore entrata di circa + 15 mila Euro. Tuttavia questo importo risulta inferiore rispetto al 2007 (13.412 mila
uro) con una flessione del - 8,28%;
Per quanto concerne il Canone Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche (COSAP) ricordiamo che lo stesso è stata
abolito sui passi carrabili a partire dal 2005. Il gettito si sta gradualmente stabilizzando e quello del 2008 è stato pari a
oltre 106 mila uro, inferiore a quello del 2007 ( 110 mila uro).
21
Le Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dallo Stato, dalla Regione e da altri Enti Pubblici,
in cui compaiono le risorse provenienti da Stato e Regioni e organismi comunitari, nonché le risorse per le
funzioni delegate, mostrano un andamento altalenante.
In particolare i trasferimenti regionali si sono sostanziati in contributi per funzioni delegate al nostro Ente e
contributi finalizzati a specifiche iniziative di carattere culturale, sociale, territoriale ed ambientale;
complessivamente nel 2008 ammontano a 13.483.360,11 euro contro i 16.185.606,35 euro del 2007, i
14.005.333,84 euro del 2006 e i 9.258.451,68 assegnati per l’anno 2005.
Dopo il fortissimo incremento dal 2005 al 2007, a causa dell’entrata a regime della gestione del trasporto
pubblico locale e dell’aumento dei trasferimenti in materia di fondo occupazione e ricollocamento dei lavoratori,
nel 2008 si è avuto un andamento in riduzione specie delle risorse per funzioni delegate in materia di
formazione, mercato del lavoro e trasporti.
Anche nel 2008 il processo di decentramento amministrativo ha comportato comunque un ulteriore aumento
della spesa corrente per i costi generali indiretti (amministrazione, contabilità, spese di ufficio….), che purtroppo
non è stata finanziata con un aggiornamento dei trasferimenti regionali né tantomeno di quelli statali.
Ovviamente questo tipo di entrate dipende dalla programmazione e dal bilancio regionale, ma è anche indice del
volume di progetti e dell’attività propositiva portata avanti dall’Amministrazione Provinciale.
Purtroppo l’esatta definizione del loro importo avviene solo alla fine dell’anno, con conseguenti forti difficoltà di
programmazione e di esatta previsione nel bilancio iniziale e quindi con necessità di apportare numerose
variazioni di bilancio.
Le entrate derivanti da servizi resi dall’Ente, i cui proventi sono iscritti nel titolo 3° del bilancio, sono frutto di
specifiche deliberazioni adottate nel corso dell’esercizio.
Complessivamente vi è un aumento di questo tipo di entrate.
Più dettagliatamente, analizzando le singole voci di questi proventi, riscontriamo:
∙ l’aumento dei proventi da servizi che deriva soprattutto dalle maggiori entrate per il controllo delle caldaie e
da sanzioni in materia di inquinamento dei corpi idrici;
∙ per i proventi dei beni dell’Ente vi è una riduzione rispetto al 2007 che va ricercata nella riduzione degli
introiti per la COSAP sugli accessi carrabili, con il progressivo esaurirsi delle partire arretrate sui canoni degli
accessi carrabili, abrogati a partire dal 2005 e dal venir meno di alcuni canoni di locazione attivi;
∙ che i dividendi rimangono comunque molto bassi in seguito alla completa vendita della partecipazione nella
società Serravalle salvo una piccola quota di azioni ancora mantenute di proprietà dell’Ente;
∙ che gli interessi attivi da giacenze di tesoreria vedono una lieve riduzione rispetto al 2007 in seguito alla
riduzione del gettito di interessi per le somme giacenti presso la Cassa DD. PP. considerato che sono stati estinti
dal giugno 2006 il 90% dei mutui contratti prima del 2005 e che i mutui 2007 sono stati contratti con la Banca
Europea degli Investimenti. Peraltro nel 2008 i mutui assunti sono stati pochi (1,3 milioni di uro);
∙ un forte incremento anche dei proventi diversi, soprattutto per l’aumento dei rimborsi dai Comuni per le
spese di gestione e delle quote dei canoni per il rimborso delle spese di investimento dell’ATO. Sono aumentati,
anche se in misura minore, i rimborsi da privati e Ditte per i servizi del mercato del lavoro e i proventi per
compensazioni forestali.
Le Entrate derivanti da alienazione, trasferimenti di capitali e da riscossione di crediti. Occorre far presente
che, a differenza delle risorse correnti, per le entrate in c/capitale (trasferimenti in c/capitale in particolare) non è
molto significativo il raffronto con l’esercizio precedente in quanto l’accertamento di queste entrate dipende
anche dalle risorse di carattere straordinario stanziate dagli altri Enti.
Comunque, il 2008 ha visto un livello di entrate da alienazioni e trasferimenti da altri Enti pari a 5.824.906,64
euro con una riduzione pari al –30,18% rispetto agli accertamenti di competenza del 2007 (8.342.579,75 euro).
Le Entrate derivanti da accensioni di prestiti ammontano nel 2008 a 1.702.573,00 euro, inferiori ai 3,9
milioni del 2007. Di questi oltretutto solo 1,3 milioni sono mutui assunti ex novo mentre i restanti 402 mila euro
sono devoluzioni che non aumentano l’indebitamento ma utilizzano economie su mutui peraltro assunti con
tassi molto bassi.
Nel 2008 le quote di restituzione del capitale del titolo 3° sono state superiori agli accertamenti del titolo 5° e
così si è ridotto l’indebitamento.
Dei mutui previsti nella previsione assestata non si è riuscito ad assumere, data l’assenza di una parte dei
finanziamenti, quello di 420 mila euro per il polo museale.
22
L’importo dei mutui assunti è stato inferiore ai 3 milioni di importo minimo che avrebbe consentito di rivolgersi
alla Banca Europea degli Investimenti (B.E.I.), per cui, in base alle linee di indirizzo contenute nel bilancio, ci si è
rivolti alla Cassa DD. PP..
Si ricorda che nel 2008 sono stati contratti i 5 mutui flessibili per il finanziamento dell’acquisto di Villa
Monastero che vengono contabilizzati per quota parte ogni anno (per il 2008 la quota è stata di 1 milione di
euro).
4.2 L’Utilizzo delle Risorse
Sul fronte delle spese il bilancio delle Provincia annovera le seguenti voci:
Le Spese correnti;
Le Spese in conto capitale;
Le Spese per rimborsi di prestiti;
Le Spese per servizi per conto terzi.
Tab.4.2. Ripartizione delle spese negli ultimi tre anni
2006
2007
2008
Spese correnti
39.418.482,03
45.109.659,37
43.087.145,66
Spese per investimenti
24.825.785,12
15.916.179,66
17.158.578,09
Spese per rimborso dei
prestiti
22.889.633,88
2.585.367,51
1.796.684,50
Spese per servizi per c/terzi
(partite di giro)
3.483.289,54
3.133.090,64
3.546.707,22
90.617.190,57
66.744.297,18
65.589.115,47
Nonostante i forti limiti derivanti dalle leggi finanziaria la Provincia di Lecco, come dimostra il prospetto sopra
riportato, conferma nel 2008 un forte volume di investimenti finanziati, più di 17 milioni di euro (più di 57
milioni nel triennio 2006/2008), che rappresentano un consistente apporto allo sviluppo economico e sociale del
territorio, con particolare riguardo alla viabilità, all’istruzione pubblica superiore, alle opere ambientali e alla
valorizzazione dei beni culturali e delle strutture turistiche.
Di seguito presentiamo alcuni prospetti riassuntivi con i macro dati finanziari riferiti alle spese per investimenti
suddivise per attività e le spese correnti suddivise per tipologia.
Tab. 4.4. Spese investimenti i per attività
Amministrazione, gestione e
controllo
Istruzione pubblica
Cultura e beni culturali
Sett. turistico e sportivo
Trasporti
Territorio e Viabilità
Tutela ambientale
Settore sociale
Sviluppo economico
2006
2007
2008
960.200,16
1.201.529,89
1.399.642,00
814.758,09
735.511,00
1.670.606,00
379.274,00
11.877.508,55
6.653.966,97
669.464,00
1.064.496,35
24.825.785,12
3.128.381,70
644.026,00
866.607,76
357.500,00
6.822.162,00
2.550.495,31
100.000,00
245.477,00
15.916.179,66
2.454.642,78
2.466.887,16
691.387,00
1.119.442,00
5.822.413,83
1.342.930,22
406.000,00
1.455.233,10
17.158.578,09
23
Tab. 4.5 Spese correnti per interventi
2006
8.726.104,58
851.935,19
2007
9.128.469,77
882.273,42
2008
9.217.957,39
700.393,79
21.317.362,53
249.520,09
25.799.475,03
238.763,23
22.455.370,25
328.247,91
5.970.878,14
1.109.581,36
703.961,54
489.138,60
6.500.733,04
1.478.269,96
738.168,74
343.506,18
6.802.443,54
1.557.556,18
794.079,12
1.231.097,48
39.418.482,03
45.109.659,37
43.087.145,66
Personale
Acquisto beni di consumo
Prestazioni di servizi
(consumi, manutenzioni, iniziative,…..)
Utilizzo beni di terzi (affitti)
Contributi
(ad altri enti locali ed associazioni)
Interessi (su mutui)
Imposte e tasse
Oneri straordinari
Di particolare importanza per i cittadini e per analizzare lo stato di salute della Provincia sono alcuni indicatori
finanziari ed economici di seguito riportati:
Tab. 4.6. Indicatori finanziari negli ultimi tre anni.
Autonomia finanziaria
Autonomia impositiva
Pressione finanziaria pro capite
Pressione tributaria pro capite
Intervento erariale pro capite
2006
68,22%
61,71%
96,51
83,87
0,62
2007
65,73%
56,04%
101,40
86,44
0,88
2008
68,94%
56,45%
100,56
82,34
1,59
L'indice di "autonomia finanziaria" evidenzia la percentuale di incidenza delle entrate proprie sul totale di quelle
correnti segnalando in tal modo quanto la capacità di spesa è garantita da risorse autonome, senza contare sui
trasferimenti.
L'indice di "autonomia impositiva" è una specificazione di quello che precede ed evidenzia la capacità dell'ente
di prelevare risorse con propria iniziativa.
L'indice di “pressione finanziaria” indica la pressione fiscale esercitata dall’Ente sulla popolazione di riferimento.
L'indice di "pressione tributaria" evidenzia il prelievo tributario medio pro - capite.
L’ indice di "intervento erariale evidenzia l'ammontare delle risorse per ogni abitante trasferite dai due livelli di
governo.
L’aumento degli indici di autonomia finanziaria e tributaria non dipendono da un aumento delle entrate
tributarie ed extratributarie, ma da una riduzione del divisore (totale entrate correnti) dei rapporti in seguito alla
riduzione dei trasferimenti da altri Enti e delle entrate extratributarie.
4.3. IL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’
Il patto di stabilità 2008 è stato molto simile a quello 2007 e non ha previsto più solo limiti alla spesa,
indipendenti dalle entrate, ma un obiettivo di miglioramento del saldo tra entrate finali e spese finali.
Purtroppo l’obiettivo è rimasto legato ai risultati del triennio 2003/2005 che per questa Provincia sono stati
eccezionali ed irripetibili in quanto gli importi delle maggiori entrate e minori uscite di quel triennio
rappresentano valori eccezionali ed irripetibili, come del resto la Giunta e il Consiglio provinciale ben sanno vista
la presa d’atto dell’impossibilità a rispettare l’obiettivo di cassa 2007.
L’ancoraggio dei calcoli ad anni determinati ha comportato gravi disparità di trattamento. Per assurdo se il
nostro Ente avesse assunto molti più mutui nel 2003/2005 e non avesse alienato le sue partecipazioni
azionarie, sarebbe cambiato tutto per il 2008. Infatti si sarebbe potuto assumere molti più mutui e
procedere nello stesso tempo all’alienazione delle partecipazioni azionarie. La casualità non può essere un
criterio per risanare i conti pubblici né deve penalizzare gli Enti che hanno tenuto un comportamento
virtuoso specie per limitare l’indebitamento.
24
In base alla normativa l’ obiettivo di competenza mista 2008 è stato pari a + 2,7 milioni di uro. Si è trattato di
un obiettivo molto difficile considerato che, comunque, salvo casi eccezionali (come appunto verificatosi per
questo Ente negli esercizi 2003 e 2004), il saldo di cassa in conto capitale tra titolo 4° Entrata e Titolo 2° Spesa
è sempre negativo, e tenuto anche conto che non si conteggiano le riscossioni dei mutui (titolo 5° entrata) e
che, naturalmente, non vi sono riscossioni per l’avanzo di amministrazione, utilizzato ampiamente negli anni
scorsi per finanziare investimenti. Il tendenziale saldo negativo della cassa in conto capitale, rilevante ai fini del
patto, ha comportato obbligatoriamente, per un Ente come il nostro che ha un obiettivo positivo molto alto,
l’obbligo di predisporre un bilancio 2008/2010 con alti avanzi economici (eccedenze di entrate correnti sulle
spese correnti), che, appunto, compensino il saldo negativo predetto.
Nella programmazione finanziaria del 2008 si sono messi in campo molte misure per potere creare le
condizioni per il rispetto del patto di stabilità 2008.
In particolare si è improntata la gestione in modo da:
o portare a termine le alienazioni programmate con le conseguenti riscossioni ed effettuare tutte le attività
necessarie per l’effettiva riscossione degli importi dei trasferimenti dovuti da Enti /privati per spese di
investimento già sostenute entro il 30.09.2008. In questo modo si cercava di garantire un margine di
tempo, rispetto alla fine dell’esercizio, che potesse consentire di rivedere in diminuzione la
programmazione dei pagamenti qualora le alienazioni o i trasferimenti non fossero riscossi;
o programmare i pagamenti delle spese di investimento in modo da rispettare, entro la fine dell’esercizio, il
limite complessivo dei pagamenti ipotizzato. Questo limite poteva essere eventualmente rimodulato in
base all’andamento delle riscossioni;
o sottoporre a stretto controllo da parte del Settore Servizi Finanziari, il rispetto del saldo negativo di cassa
programmato (-2,2 milioni di uro) durante tutto il corso dell’esercizio finanziario, nel senso di sospendere
i pagamenti se il saldo di cassa è più negativo di quello programmato, rinviando eventuali decisioni agli
organi politico – amministrativi, per una nuova valutazione della programmazione.
L’andamento della gestione ha fatto rilevare fortissime difficoltà al rispetto delle linee di gestione derivanti dagli
indirizzi, soprattutto perché non si sono conclusi i principali processi di alienazione dei beni immobiliari e questo
ha costretto di fatto l’Ente a sospendere nell’ultima parte dell’anno i principali pagamenti in conto capitale.
Si è verificato giorno per giorno il raggiungimento dell’obiettivo negli ultimi tre mesi centellinando i pagamenti
in conto capitale in base agli incassi.
Un altro elemento che ha fatto temere di non rispettare l’obiettivo 2008 è stato l’andamento fortemente
negativo delle entrate tributarie, specie quelle collegate con il mercato dell’auto (IPT e imposta RCA).
Alla fine l’obiettivo 2008 è stato rispettato di + 338 mila uro.
Anche il rapporto debito/PIL nel 2008 risulta ridotto rispetto al 2007, grazie al basso livello di mutui
contratto (1,3 milioni di uro), inferiore al volume di capitale restituito (1,8 milioni di uro).
25
5.1. LE POLITICHE DEL LAVORO
5.1.1. La missione, gli obiettivi e le strategie
Far crescere l’occupazione e prevenire la disoccupazione, specialmente quella di lunga durata, garantire l’accesso al
lavoro delle fasce più svantaggiate: questi sono i principali obiettivi dei servizi all’impiego.
Si tratta peraltro di obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, che anche il nostro paese deve perseguire, attraverso
politiche per il lavoro adeguate.
Un ruolo rilevante nella programmazione è riservato alle Regioni ed alle Province con il concorso delle parti sociali.
La Provincia di Lecco una serie di servizi nel campo del mercato del lavoro e delle politiche per l’impiego.
Si tratta di di attività delegate dalla Regione Lombardia o di altri interventi spesso finanziati attraverso il Fondo
Sociale Europeo ed il Ministero del Lavoro.
La Provincia è titolare di queste attività dal 1999, un lasso di tempo sufficientemente lungo da permettere lo
sviluppo di una efficace rete dei servizi a favore delle persone disoccupate ma anche delle imprese e di coloro che
stanno cercando una nuova occupazione.
La legge Regionale n. 22/2006 ha inteso creare una rete di soggetti pubblici e privati accreditati, in grado di fornire
servizi di qualità alle persone in cerca di lavoro.
Nella nostra Provincia la rete dei servizi comprende i Centri per l’impiego di Lecco e di Merate, alcune agenzie per il
lavoro, le agenzie formative, gli sportelli territoriali degli Informagiovani, la Società Lecco Lavoro. Tutti, nell’ambito
delle rispettive competenze, rappresentano strumenti importanti per la realizzazione delle politiche attive del lavoro.
La Provincia gestisce direttamente molti servizi, ma ha tra i suoi obiettivi anche quello di esercitare un ruolo di
coordinamento rispetto ai diversi soggetti che operano nel mercato del lavoro.
Il coordinamento è necessario per non disperdere risorse preziose e per poter realizzare al meglio alcune iniziative a
favore delle persone in cerca di lavoro.
Nonostante gli ottimi indicatori del mercato del lavoro non mancano infatti i problemi anche nel nostro territorio
tra cui citiamo:
-
difficoltà di accesso all’occupazione dei giovani, penalizzati anche da un difficile processo di transizione
scuola/lavoro;
precoce abbandono degli studi;
bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro;
difficoltà di reinserimento lavorativo delle persone espulse dal mercato del lavoro;
presenza di lavoro nero;
aziende in crisi con pesanti ristrutturazioni aziendali e conseguenti esuberi di personale.
In particolare nell’ultimo anno, complice la delicata situazione economica mondiale, si sono registrate anche nel
nostro territorio un numero considerevole di crisi aziendali che hanno portato alla chiusura o comunque alla
riduzione temporanea delle attività produttive. Sono sempre di più i lavoratori e le famiglie in difficoltà a causa delle
crisi aziendali nel nostro territorio da sempre considerato un’area senza problemi occupazionali.
Occorre ricordare che da diversi anni sta cambiando il mondo del lavoro con il progressivo allargamento delle aree di
precarietà. Le nuove tipologie di lavoro precarie e flessibili se da un lato hanno permesso a molte persone
l’inserimento nelle aziende, dall’altro soffrono però una condizione di minor tutela e sicurezza che si ripercuote
anche sulla qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie.
26
Per raggiungere i suoi scopi la Provincia conta, tra l’altro sulla propria Società Lecco Lavoro Srl, sul Centro Risorse
Donne e sulla collaborazione con la Commissione Provinciale Unica per le Politiche del Lavoro in qualità di organo
di concertazione e confronto con le parti sociali.
Alla luce di queste considerazioni la Provincia ha definito le linee direttrici entro cui muoversi per raggiungere gli
obiettivi stabiliti:
a) sviluppo dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, per promuoverne l’occupabilità;
b) promozione di servizi per l’inserimento lavorativo a favore delle persone disabili e svantaggiate;
c) attuazione politiche del lavoro, rivolte alle categorie più deboli (Immigrati, over 40 espulsi dal mercato del
lavoro, donne in reinserimento lavorativo ecc.);
d) sostegno all’inserimento lavorativo a favore degli iscritti nelle liste di mobilità.
Per meglio declinare questi obiettivi, innanzitutto devono funzionare con piena efficacia i Centri per l’Impiego, le
cui principali competenze sono:
-
gestione del collocamento ordinario;
gestione del collocamento obbligatorio e mirato;
avviamento a selezione presso le pubbliche amministrazioni;
preselezione e incontro tra domanda e offerta di lavoro;
collocamento dello spettacolo;
gestione in accordo con la Regione delle liste di mobilità.
5.1.2. Il contesto
Le norme sul collocamento ordinario sono state oggetto in questi ultimi anni di profonde innovazioni:
•
•
•
•
•
Conferimento alle Regioni ed alle Province delle funzioni e dei compiti relativi al collocamento e alle
politiche attive del lavoro previste dal D.Lgs. 23.12.1997, n.469;
Semplificazione delle procedure di collocamento, realizzata con D.P.R. 7 luglio 2000, n. 442 “Regolamento
recante norme per la semplificazione del procedimento per il collocamento ordinario dei lavoratori”;
Introduzione di misure di promozione all'inserimento nel mercato del lavoro, operata con il D. Lgs. 21 aprile
2000, n. 181: “Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”, successivamente
modificato con il D. Lgs. 19 dicembre 2002, n.297 “;
Il D.lgs n. 276 del 2003: “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui
alla legge 14 febbraio 2003, n. 30.” (Legge Biagi) che ha introdotto nuove forme di lavoro flessibile e
profondamente innovato numerosi istituti della legislazione sul lavoro;
La Legge 12.3.1999 n. 68 (ed il relativo regolamento di attuazione D.P.R. 10.10.2000 n. 333) disciplina le
nuove disposizioni in materia di Collocamento Obbligatorio e introduce significative modifiche rispetto alla
passata legislazione. Persegue infatti come finalità "la promozione dell'inserimento e della integrazione
lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento
mirato"; si rivolge quindi alle persone disabili, valorizzandone le competenze professionali, e le abilità psico-
•
•
•
fisiche.
La legge permette ai datori di lavoro pubblici e privati con più di 15 dipendenti, che devono rispettare
l'obbligo di assunzione di una quota di lavoratori disabili, di accedere ad agevolazioni economiche e
supporti tecnici;
La legge regionale n. 22 del 2006 che disciplina il mercato del lavoro il Lombardia, definendo tra l’altro le
competenze delle Province e dei Centri per l’Impiego;
La legge 27 dicembre 2006, n. 296 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello
Stato (legge finanziaria 2007)" con la quale sono state introdotte importanti novità relative al mercato del
lavoro tra cui l’obbligo di comunicazione anticipata delle assunzioni.
L. n.133 del 06/08/2008: Testo coordinato della Legge n. 133 del 21-08-08. Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo
economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione
tributaria, che ha introdotto numerose novità sulla normativa del lavoro.
27
Il mercato del lavoro nella Provincia di Lecco è composto da circa 148 mila occupati e da 3.925 disoccupati (anno
2007 fonte ISTAT).
L’analisi degli indicatori rileva un buon andamento dell’occupazione, nonostante la crisi di alcuni settori
manifatturieri dovuta all’aumentata concorrenza globale.
Il tasso di disoccupazione si mantiene su livelli molto bassi (2,6%) in discesa rispetto al 2006 (era il 3,2%). Il dato è
ben al di sotto di quello nazionale (6,1%) e inferiore anche al dato della Regione Lombardia (3,4%).
In sintesi indichiamo gli ultimi dati disponibili relativi al 2007 nella provincia di Lecco:
Tab.5.2.1 Gli indicatori sull’occupazione
Indicatori
Totale Occupati
Persone in cerca di occupazione,
ecc
Tasso di attività
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione
Uomini
88.154
Donne
59.023
Totale
147.177
1.488
2.437
3.925
78,8 %
77,5 %
1,7 %
57,3 %
55 %
4%
68,3 %
66,5 %
2,6 %
(Fonte: istat 2007)
5.1.3 L’organizzazione
Fig. 5.3.1 Organigramma del Settore
DIRIGENTE
Coordinamento
Centri per l’impiego
n. 15 operatori
Centri Impiego
di Lecco e Merate
n. 3 collaborazioni
per attività
di orientamento
più una consulente
con funzioni di
coordinatrice
Coordinamento
collocamento obbligatorio
n. 9 operatori
collocamento
obbligatorio
n. 2 operatori
esterni per
collocamento mirato
In Provincia di Lecco sono presenti due Centri per l’Impiego nei comuni di Lecco e di Merate.
28
I Centri si occupano della gestione amministrativa dei servizi all’impiego e sono anche sede dei colloqui di
informazione e accoglienza orientativa. Giornalmente vengono esposte le offerte di lavoro tratte dalla rassegna delle
opportunità, disponibile anche sul sito internet www.provincia.lecco.it - servizi per l’impiego.
Nei Centri per l’Impiego della Provincia di Lecco si sono registrati nel corso del 2007 i seguenti movimenti:
Tab. 5.3.1. Movimenti registrati presso centri impiego Anno 2007/2008
Anno 2007
Iscrizioni (dato di flusso)
Avviamenti (dato di flusso)
Cessazioni (dato di flusso)
Uomini
2499
17813
12048
Donne
3721
16434
10283
Totale
6220
34247
22331
Uomini
2968
14132
12209
Donne
4223
13259
9724
Totale
7191
27391
21933
Anno 2008
Iscrizioni (dato di flusso)
Avviamenti (dato di flusso)
Cessazioni (dato di flusso)
Presso il Centro per l’Impiego di Lecco si trova inoltre il Servizio di collocamento dei disabili e delle fasce deboli
dove opera personale specializzato nell’inserimento lavorativo dei disabili e nel sopporto alle fasce deboli del lavoro.
Vi sono poi, ben articolati sul territorio provinciale, n. 9 Informalavoro, con il compito di fornire la prima
accoglienza ai disoccupati. Gli Informalavoro lavorano in stretta collaborazione con i Centri per l’Impiego seguendo
le direttive indicate dalla Provincia.
Infine, la provincia si avvale della collaborazione della Società Lecco Lavoro Srl, a capitale interamente provinciale,
Ente strumentale che ha il compito di dare attuazione alle politiche attive del lavoro. A questa Società vengono
affidate soprattutto queste azioni:
-
Azioni di sviluppo per incontro domanda – offerta di lavoro;
Preselezione e monitoraggio per servizi all’impiego;
Servizio di inserimento lavorativo dei soggetti appartenenti alle fasce deboli.
Rassegna stampa e opportunità di lavoro;
Gestione e aggiornamento sito internet.
Di seguito indichiamo i riferimenti dei Centri per l’impiego, degli Informalavoro provinciali e della Società Lecco
Lavoro Srl.
DENOMINAZIONE
Centro per l’Impiego di
Lecco
Centro per l’Impiego di
Merate
Collocamento Disabili e
fasce deboli
SEDE
C.so Matteotti, 3
Lecco
Via Statale, 11/l
Merate
C.so Matteotti, 3
TELEFONO
FAX
Tel. 0341..295.530
fax 0341.295.590
Tel. 0341.295.700
Fax. 0341.295.701
Tel. 0341.295.700
fax 0341.295.701
SITO INTERNET
E-MAIL
[email protected]
[email protected]
[email protected]
INFORMALAVORO
Informalavoro
Comunità Montana Valle
San Martino
C.so Dante, 29
Calolziocorte
Tel.0341.630.398
fax 0341.630.809
Informalavoro di Bellano
Presso municipio
Bellano
fax 0341.820.850
[email protected]
Ufficio Assistente Sociale
29
Informalavoro di
Casatenovo
Informalavoro di Mandello
del Lario
Informalavoro di Merate
Via CastelbarcoVilla Facchi
Casatenovo
Via Manzoni,
44/3
Mandello del
Lario
V. Coll. Manzoni,
45
Merate
Tel.039/9206324
fax 039.927.5873
[email protected]
Tel.0341.700.945
fax 0341.708.224
[email protected]
Tel.039.927.0741
fax 039.990.30.01
[email protected]
Informalavoro di Oggiono
Via Lazzaretto, 44
Oggiono
Tel.0341.575.041
fax 0341.260.700
[email protected]
Informalavoro di Olginate
P.za Roma, 6
Olginate
Tel. 0341.652.528
fax 0341.652.528
[email protected]
Via Municipio, 35
Colico
Tel.0341.934.723
fax 0341.934.716
[email protected]
Via Fornace Merlo,
2(Loc.
Pratobuscante)
Barzio
Tel.0341.911.808
fax 0341.910.154
[email protected]
Informalavoro di Colico
Informalavoro Valsassina –
Valvarrone – Val d’Esino
LECCO LAVORO S.r.l.
Lecco Lavoro Srl
C.so Matteotti, 3
Lecco
Tel 0341.18.41.600
[email protected]
5.1.5. Le risorse impiegate
Tab. 5.4.1 Le risorse impegnate dal Settore Mercato del Lavoro
Interventi
2006
Personale
555.948,63
Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime
19.543,04
Prestazioni di servizi
467.328,11
Utilizzo di beni di terzi
85.053,90
Trasferimenti
361.839,36
Imposte e tasse
49.033,00
Oneri straordinari della gestione
0,00
Acquisizione di beni immobili
0,00
Acquisizione di beni mobili, macchine
0,00
ed attrezzature tecnico scientifiche
Partecipazioni Azionarie
0,00
Totale:
1.538.746,04
2007
524.909,51
4.402,83
2.490.345,19
74.921,50
381.151,77
56.123,39
0,00
0,00
2008
612.490,26
2.087,15
1.614.251,98
155.000,00
135.596,00
76.534,00
0,00
0.00
0,00
0,00
3.531.854,19
26.052,85
0,00
2.622.012,24
5.1.6. I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
Nonostante il forte ridimensionamento dei fondi provenienti dal Dispositivo FSE Orientamento al Lavoro passati da
499.000,0 nel 2006 a 109.600 nel 2007 la Provincia è comunque riuscita a garantire e assicurare il servizio di
accoglienza orientativa (colloqui) a favore dei disoccupati.
Avvalendosi di operatrici, specializzate ed esperte inserite nell’apposita graduatoria provinciale, sono stati effettuati
4100 colloqui di base, oltre a 229 servizi specialistici gestiti direttamente dai Centri Per l’Impiego. Si tratta, per
questi ultimi, di attività di orientamento a favore di minorenni in diritto/dovere di istruzione e formazione.
30
I colloqui di base sono stati erogati presso i Centri Impiego di Lecco e di Merate e gli sportelli degli Informalavoro,
con una spesa di 45.090 Euro.
Il risultati delle azioni intraprese si possono considerare soddisfacenti, in quanto nel corso del 2007 si è riscontrato
un alto tasso di occupazione delle persone che hanno effettuato i colloqui di accoglienza orientativa, pari al
79,54%, superiore al 2006 (71%) anche se con un numero inferiore di utenti monitorati (vedi tabella 5.5.1.).
Tab. 5.5.1 Tasso di occupazione delle persone che hanno effettuato i colloqui di accoglienza orientativa (monitorati sei
mesi dopo il colloquio di orientamento)
Anni
Tasso di occupazione
Anno 2005
73%
(su 1812 disoccupati monitorati)
Anno 2006
71%
(su 2316 disoccupati monitorati)
Anno 2007
79,54%
Anno 2008
72%
(su 1870 disoccupati monitorati)
(su 1560 disoccupati monitorati)
Nel corso del 2007 e del 2008 si è proseguito anche con l’azione di monitoraggio, che ha consentito di tenere sotto
controllo la condizione di coloro che hanno effettuato i colloqui a scadenze ravvicinate.
La Provincia ha affidato alla Società Lecco Lavoro Srl, a totale partecipazione provinciale, in continuità con l’anno
precedente, la realizzazione delle azioni di politica attiva del lavoro per promuovere l’incontro tra domanda e offerta
di lavoro, con una spesa di 137.500,00 oltre IVA.
In particolare queste azioni si rivolgono ai servizi di:
Tab. 5.5.2 Azioni di Lecco Lavoro
SERVIZIO
Attività di preselezione
Rassegna stampa
AZIONI
QUANTITA’
Rilascio informazioni sul servizio di preselezione
569
Vacancies gestite
532
Lavoratori richiesti
948
Autocandidature raccolte
6.197
Lavoratori segnalati alle aziende
3.342
Opportunità di lavoro rilevate dalla stampa
6.679
Annunci diretti delle aziende
2.449
Per n.° lavoratori
6.679
Rilascio informazioni
(lavoratori e aziende)
sui
servizi
Supporto e integrazione delle Raccolta e gestione CV spontanei
attività di accoglienza gestite dai
Centri per l’Impiego
Inserimento CV in sistema informativo
di
rete
906
633
623
Anche per il 2007 grazie all’accordo tra Ministero del Lavoro e Provincia di Lecco, sostenuto e coordinato in intesa con le
parti sociali del territorio, sono stati erogati i trattamenti di mobilità e la Cassa Integrazione Speciale anche ai lavoratori
di aziende con meno di 15 dipendenti, che prima erano escluse.
31
Sono proseguiti gli interventi di ricollocazione a favore degli espulsi dal mercato del lavoro a seguito di crisi aziendali.
Grazie al contributo regionale di v 96.800 sono stati realizzati interventi per la formazione e l’accompagnamento
all’inserimento lavorativo di queste persone. La Provincia a sua volta ha elaborato un intervento che prevede l’erogazione
da parte di Lecco Lavoro dei servizi specialistici.
Le azioni realizzate hanno riguardato:
-
percorsi di accoglienza orientativa
bilanci di competenza e di gruppo
formazione al lavoro e tirocini
accompagnamento e ricollocazione
monitoraggio finale
E’ stato inoltre realizzato il progetto P.A.R.I. che ha permesso a lavoratori iscritti presso i Centri per l'Impiego della
provincia di Lecco alle liste della mobilità non indennizzata ai sensi della Legge 236/93 o disoccupati di lunga durata e/o
donne in reinserimento lavorativo privi di indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione, di usufruire di percorsi di
formazione e riqualificazione professionale. Nel 2007 sono state assegnate 7 doti a copertura dei costi legati alle attività
di formazione e orientamento per un totale di v 61.000.
Infine il Centro per l’Impiego ha partecipato in collaborazione con scuole ed enti di formazione professionale ad un
progetto di contrasto verso la dispersione scolastica per gli adolescenti in diritto/dovere di istruzione.
Si è intensificato il lavoro per il completamento del Progetto SINTESI il programma informatico in uso ai Centri per
l’Impiego. E’ stato realizzato un nuovo portale http://sintesi.portale.lecco.it/portale/ che viene utililzzato dai datori
di lavoro pubblici e privati per l’invio telematico delle comunicazioni obbligatorie.
Per quanto riguarda il Centro per l’Impiego di Merate, si è provveduto al cablaggio della sede ed alla realizzazione di
nuovi interventi sulla rete di trasmissione dei dati, che ha permesso di risolvere il problema della notevole lentezza
che si riscontrava precedentemente nell’utilizzo dei programmi informatici.
Per favorire l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro vengono organizzati stage e tirocini formativi, che
interessano anche gli studenti nel periodo estivo. Le aziende che utilizzano questo servizio hanno la possibilità di
conoscere il giovane che può già misurarsi in un contesto lavorativo, anche in vista di una sua futura assunzione, al
termine degli studi.
Risultati raggiunti:
Tab. 5.5.3 Tirocini effettuati attraverso i Centri per l’Impiego Provinciali e la Società Lecco Lavoro Srl
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Tirocinanti
627
921
689
142
Aziende interessate
289
459
306
100
Fonte: Servizi per l’Impiego e Lecco Lavoro Srl
Nel periodo gennaio/marzo 2008 tutti gli operatori dei Centri per l’Impiego sono stati impegnati, oltre che per le
attività ordinarie d’ufficio, nel rilascio delle credenziali di accesso al sistema SINTESI.
Il Decreto Interministeriale 30 ottobre 2007 prevedeva infatti l’obbligo, a partire dal 1° marzo 2008, dell’invio delle
comunicazioni obbligatorie ai Centri per l’Impiego, per via esclusivamente telematica. Si è trattato di un impegno
considerevole, che ha portato ad accreditare oltre 10.000 tra aziende, Studi professionali ed altri intermediari
autorizzati.
Oggi il sistema è pienamente operativo e consente notevoli economie a tutti i soggetti interessati (Provincia,
Aziende ed Enti pubblici).
32
A partire dal 5 marzo è entrata in vigore la nuova procedura per le dimissioni volontarie per via telematica. I Centri
per l’Impiego sono stati i primi, tra i soggetti abilitati all’invio, ad essere operativi. Ciò ha comportato un forte
aggravio di lavoro fino al 25 giugno 2008, data in cui, per Decreto del Governo, la procedura è stata abolita.
Si è proseguito nell’implementazione del sito internet, arricchendo di contenuti la parte pubblica dedicata alle
informazioni per aziende e cittadini.
Naturalmente è continuata la normale attività legata ai servizi offerti ai cittadini, anche con il supporto di Lecco
Lavoro srl.
Le principali novità che hanno caratterizzato il 2007 per quanto riguardo il servizio dei lavoratori disabili e delle
fasce deboli sono le seguenti:
e’ stata sottoscritta una convenzione dalla Provincia di Lecco e dagli ambiti distrettuali di Bellano, Lecco e
Merate per la definizione degli interventi a favore delle fasce deboli del mercato del lavoro;
Il servizio si è impegnato in un confronto con il Dipartimento di Salute Mentale che ha permesso di definire,
in seno al “Protocollo d’intesa area tematica della territorialità, fra i comuni della Provincia di Lecco, L’Azienda
ospedaliera e l’A.S.L., i tempi e le procedure per gli interventi di integrazione lavorativa a favore delle persone con
problematicità psichiche”;
A seguito dell’emanazione della normativa sull’indulto numerose persone che avevano beneficiato del
provvedimento, si sono rivolte al Servizio in quanto si è fatto promotore di un progetto finalizzato al loro
inserimento lavorativo. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la società Lecco Lavoro Srl, il Consorzio
Consolida e alcune cooperative sociali di tipo B;
Un secondo progetto rivolto alle persone che hanno usufruito dell’indulto, promosso dal Ministero di Grazia
e Giustizia, ha visto il coinvolgimento del Servizio Fasce deboli, della Casa Circondariale e del Comune di Lecco.
In considerazione del fatto che il Servizio partecipava anche al progetto “Porte aperte” promosso in collaborazione
con il consorzio Consolida, si è deciso di promuovere un tavolo unico provinciale sulle tematiche dell’inserimento
lavorativo delle persone sottoposte a restrizioni giudiziarie;
Il servizio ha inoltre offerto il proprio contributo a sostegno dell’esperienza promossa dal Cal di Molteno a
favore delle persone tossicodipendenti definite “a bassa soglia”. Attraverso il progetto denominato “Calimero” e
della collaborazione con il Sert di Lecco e di Merate e della Cooperativa Kwa Kusaidia sono stati realizzati numerosi
inserimenti socio-lavorativi;
Si è infine dato particolare sviluppo ai protocolli già in essere con particolare riferimento alle comunità per
minori e per tossicodipendenti. Sono state definite procedure, modalità di confronto e sono stati attivati, grazie alla
reciproca collaborazione, numeroso percorsi di accompagnamento al lavoro.
Per quanto riguarda l’attività ordinaria dell’ufficio segnaliamo i seguenti dati:
Tab. 5.5.4 Tirocini e borse lavoro effettuati dal
servizio
Collocamento disabili e fasce deboli
Anno
2006
2007
tirocini:
281
334
2008
418
Tab. 5.5.5 Servizio collocamento disabili: iscritti al servizio anni
2006-2008
Anno
2006
2007
2008
Numero iscritti al servizio
1.241
1.382
1.260
33
Graf. 5.5.1 Servizio collocamento disabili: numero iscritti al servizio
1600
1.382
1400
1.260
1.241
1.129
1200
1.002
1000
800
600
400
200
0
Anno 2004
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Tab. 5.5.6. Servizio collocamento disabili: numero avviati al lavoro
ANNO
Numero avviati al lavoro
2004
188
2005
246
2006
259
2007
285
2008
347
Fonte: Servizio collocamento disabili e fasce deboli
Per quanto riguarda le fasce deboli (ex tossicodipendenti, ex carcerati, persone con problemi psichiatrici, estreme
povertà ecc.) la situazione è la seguente:
Tab. 5.5.7. Fasce deboli: numero tirocini ed inserimenti
lavorativi e socio-occupazionali
Tirocini
Inserimenti:
Tab. 5.5.8. Servizio fasce deboli: iscritti
Anno
2006
Anno
2007
Anno
2008
Anno 2005
264
121
191
216
Anno 2006
272
203
255
254
Anno 2007
317
Anno 2008
318
Totale
1171
34
Graf. 5.5.2. Servizio fasce deboli: iscritti
350
300
250
264
200
264
272
317
318
Anno 2007
Anno 2008
150
100
50
0
Anno 2004
Anno 2005
Anno 2006
Fonte: Servizio collocamento disabili e fasce deboli
Tab. 5.5.9. Servizio fasce deboli: inserimenti socio-lavorativi dal 2004 al 2008
Anno 2004
160
Anno 2005
158
Anno 2006
203
Anno 2007
255
Anno 2008
254
Totale
1030
Graf. 5.5.3. Servizio fasce deboli: inserimenti socio-lavorativi dal 2004 al 2008
300
255
254
Anno 2007
Anno 2008
250
203
200
160
158
Anno 2004
Anno 2005
150
100
50
0
Anno 2006
Fonte: Servizio collocamento disabili e fasce deboli
35
Graf. 5.5.4 Servizio collocamento disabili: numero iscritti al servizio
1600
1.382
1400
1.260
1.241
1.129
1200
1.002
1000
800
600
400
200
0
Anno 2004
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Per quanto attiene le persone disabili e le fasce deboli il 2008 è stato un anno particolarmente impegnativo in
quanto il quadro congiunturale non è stato favorevole, soprattutto nel secondo semestre, tuttavia oltre al lavoro
tradizionale (tirocini lavorativi con adozione) sono state introdotte numerose novità sia sul piano organizzativo che
procedurale.
In particolare:
•
è stato definito il rapporto di lavoro degli operatori del Servizio. In particolare gli operatori amministrativi
sono stati inseriti in ruolo nell’organico provinciale mentre gli operatori/tutor, già dipendenti di Lecco Lavoro,
sono passati in carico alla Provincia;
•
è stato implementato il sistema Sintesi. Un programma informatico che consente una registrazione degli
iscritti più articolata rispetto al passato. Sono state riviste alcune procedure ed è stata aggiornata l’intera
modulistica. Anche le aziende potranno trasmettere on-line varie comunicazioni operative e richieste di
provvedimenti previsti dalle norme in materia di collocamento obbligatorio;
•
al fine di promuovere una maggiore informazione è stato diffuso un rapporto sull’attività svolta nell’anno
2007 e una brochure del Servizio.
E’ stata inoltre predisposta una nota informativa da consegnare all’utente nel momento dell’iscrizione per
informarlo sulle modalità operative del Servizio;
•
in considerazione del fatto che sono state abrogate le convenzioni art. 14 del D. Lgs. 276/03, e in attesa di
nuove misure procedurali per le convenzioni art. 12 della Legge 68/99, la Commissione Unica Provinciale ha
approvato un “Protocollo di Inserimento Temporaneo” che consente di proseguire nella prassi degli
inserimenti di persone disabili nelle cooperative sociali, a fronte di commesse di lavoro fornite dalle ditte
soggette agli obblighi di cui alla Legge 68/99;
•
alle aziende che hanno assunto persone con disabilità psichica o con percentuale di invalidità superiore
all’80% sono stati erogati contributi pari a euro 1.611.100,21;
•
sono state ampliate le collaborazioni con: enti, servizi pubblici, aziende, cooperative, comunità, ecc..;
in particolare si è cercato di definire le collaborazioni attraverso specifiche convenzioni e/o protocolli operativi
al fine di consolidare i rapporti e definire tempi e modi di interazione;
36
•
si è provveduto ad informare direttamente tutte le aziende del territorio delle novità, introdotte dal Ministero
del Lavoro, in riferimento ai costi relativi agli “esoneri” e alla data di decorrenza del provvedimento;
•
il Servizio Collocamento Disabili ha da sempre riservato particolare attenzione alle persone disabili che
presentano particolari problematicità di inserimento, o che non possono essere inserite in cicli produttivi
ordinari; si è pertanto deciso di potenziare le “Adozioni lavorative a distanza”. A tal fine è stato aumentato il
costo a carico delle aziende in modo da poter meglio sostenere l’attività del Servizio. Decisione condivisa nella
Commissione Unica Provinciale;
•
particolarmente intensa è stata l’attività di collaborazione con le cooperative di tipo B. Sono state sottoscritte
convenzioni per l’inserimento di persone disabili con tutte le cooperative della provincia a cui si sono aggiunte
una in provincia di Bergamo e una in provincia di Milano.
Il Servizio si è inoltre impegnato nella ricerca di commesse di lavoro a favore di alcune cooperative che
versavano in grave crisi produttiva;
•
è stato infine finanziato con i fondi del Piano Provinciale un progetto, presentato dalla Cooperativa
Solidarietà di Galbiate, di sviluppo di un nuovo ramo operativo e grazie alla disponibilità della Cooperativa Il
Nuovo Mondo di Lecco si è attivato un progetto di telelavoro a favore di un giovane residente in un Comune
dell’alto lago;
•
per le fasce deboli del Mercato del Lavoro (ex tossicodipendenti, ex alcolisti, persone con disturbi psichici,
minori e giovani a rischio di emarginazione, disabili non certificati, persone con disturbi dell’alimentazione,
persone soggette a misure restrittive, adulti con gravi situazioni di indigenza) è stata approvata una
convenzione con le Gestioni Associate di Lecco, Bellano e Merate e la Provincia interviene direttamente, a
fronte di un finanziamento proveniente dai Comuni di 165.000 Euro annui. Un altro intervento, sempre
frutto della citata convenzione, attribuisce alla Provincia il compito di organizzare e promuovere le borse
lavoro, a fronte di un ulteriore stanziamento di 100.000 Euro annui;
•
sono inoltre stati incassati contributi pari a circa 120.000 Euro provenienti dalle aziende grazie alle adozioni
lavorative a distanza.
Da quanto esposto e dai dati riportati nelle pagine successive appare che, nonostante la crisi economica che ha
colpito anche il nostro territorio, si è comunque riusciti a mantenere gli standard operativi degli ultimi anni. Siamo,
tuttavia, preoccupati per il prossimo futuro visto che la crisi attuale sembra protrarsi e aggravarsi ulteriormente.
Sarà quindi nostro impegno e cura elaborare nuove strategie per affrontare il crescente bisogno occupazionale.
Inoltre si segnalano questi altri risultati raggiunti:
a) Lavoratori Extracomunitari
Da tempo i lavoratori extracomunitari rappresentano un’importante risorsa per le imprese del territorio che
necessitano ancora delle tradizionali figure professionali operaie. I lavoratori extracomunitari sono sempre più
richiesti anche in altri settori produttivi (edilizia, ristorazione e servizi alla persona).
Per quanto riguarda i servizi alla persona la Provincia sta realizzando il progetto Colf/Badanti/Baby-sitter,
destinato a raccogliere in un’apposita banca dati le esigenze del territorio, mettendo in rete tutte le
informazioni utili alle famiglie che cercano una badante (esperienze lavorative, aspetti infermieristici,
conoscenza della lingua, ecc.) e alle badanti che si offrono sul mercato del lavoro.
Le Associazioni potrebbero svolgere un ruolo significativo di collaborazione con la Provincia per l’incontro
domanda/offerta.
La tematica dell’integrazione socio/lavorativa delle badanti rappresenta ancora un segmento debole, perché sono
figure non riconosciute sotto l’aspetto professionale, anche se esercitano una funzione sempre più rilevante e
necessaria per le famiglie.
Infatti, l’assenza di un sistema di gestione dell’incontro domanda/offerta di colf, badanti e baby-sitter crea
situazioni di disagio tanto a chi offre lavoro quanto a chi è in cerca di assistenza familiare o di collaborazione
domestica. In particolare si rilevano situazioni problematiche legate all’attività di cura degli anziani, un lavoro
estremamente impegnativo che spesso si interrompe bruscamente e lascia lo straniero in situazione di
37
disoccupazione, alla quale è necessario far fronte nel più breve tempo possibile e senza canali di reinserimento
certi.
Il progetto, che vedrà la collaborazione del Settore Servizi alla persona, è stato presentato alla Consulta
provinciale per l’immigrazione che ha costituito un apposito gruppo di lavoro.
ƒ
I dati relativi ai lavoratori extracomunitari
Tab. 5.5.10. Gli iscritti ai Centri per l’Impiego
anni 2005/2008
ANNO
2005
2006
2007
2008
ISCRITTI (DATI DI STOCK)
AL 31 DICEMBRE DI OGNI ANNO
MASCHI
FEMMINE
TOTALE
742
839
1.581
787
907
1.694
740
547
1287
956
547
1503
Tab. 5.5.11. Gli avviamenti di lavoratori
extracomunitati 2005/2008
ANNO
2005
2006
2007
2008
NUMERO AVVIAMENTI AL 31
DICEMBRE DI OGNI ANNO
MASCHI FEMMINE
TOTALE
5.334
2.748
8.082
5.628
3.012
8.640
4118
2588
6706
2974
1696
4670
Fonte: Centri Impiego Provinciali
38
Graf. 5.5.5. Gli iscritti extracomunitari ai Centri per l’Impiego 2005/2008
Iscritti Extracomunitari anni 2005 - 2008
1800
1600
1400
1200
1000
Serie1
Serie2
Serie3
800
600
400
200
0
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
39
Graf. 5.5.6. Gli avviamenti di lavoratori extracomunitati anni 2005/2008
extracomunitari avviati al lavoro anni 2005 - 2008
10000
9000
8000
7000
6000
MASCHI
5000
FEMMINE
TOTALI
4000
3000
2000
1000
0
ANNO 2005
ANNO 2006
ANNO 2007
ANNO 2008
40
La CONSIGLIERA DI PARITA’
Presso la Provincia di Lecco è attivo l’Ufficio Consigliera di Parità.
La Consigliera di Parità è nominata con decreto del Ministero del lavoro e della Previdenza sociale, di
concerto con il Ministero per le Pari Opportunità (D.lgs. 198 del 11 aprile 2006)
e nell’ambito della propria funzione è un pubblico ufficiale che:
Promuove e controlla l’attuazione di principi di uguaglianza di opportunità e non
discriminazione;
agisce in giudizio contro le discriminazioni di genere;
rileva situazioni di squilibrio di genere; promuove l’attuazione delle politiche di Pari Opportunità;
interagisce e collabora con gli Assessori del Lavoro degli Enti Locali e con altri organismi di
parità;
tutela lavoratrici/lavoratori ed esperisce il tentativo di conciliazione obbligatoria nelle controversie
individuali di lavoro aventi ad oggetto una discriminazione basata sul sesso;
approva e sostiene le azioni positive attraverso la promozione dei progetti e l’individuazione di
risorse comunitarie, nazionali e regionali in materia di pari opportunità;
Contatti & informazioni :
Puoi trovare l’Ufficio Consigliera di Parità a Lecco, in Corso Matteotti n. 3 ( primo piano).
La Consigliera di Parità riceve su appuntamento.
Tel :
0341/295551
0341/295553
Fax : 0341/295555
E- mail : [email protected]
Previo appuntamento è possibile usufruire anche di consulenza legale relativamente a :
discriminazione di genere, leggi di tutela e diritto del lavoro.
E’ un servizio pubblico e gratuito
Si segnalano alcune delle iniziative realizzate nel corso degli anni 2007 e 2008.
Febbraio 2007
Promozione in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato all’Istruzione e
Formazione professionale e la Commissione Pari Opportunità del concorso “OCCHIO ALLA PUBBLICITÀ”
rivolto agli/le studenti/esse delle Scuole Medie di 2° grado, statale e non, della Provincia di Lecco, con
l’obiettivo di sollecitare studentesse e studenti ad osservare con attenzione i messaggi pubblicitari
trasmessi dai mezzi di comunicazione, per cogliere stereotipi, immagini e luoghi comuni discriminatori,
fuorvianti e/o lesivi della dignità della persona e per promuovere una cultura di parità rispettosa della
differenza di genere.
Giugno 2007
Organizzazione di una giornata seminariale su “BILANCIO DI GENERE” rivolta a tutte le referenti
alle pari opportunità dei Comuni della nostra Provincia, con l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari
per applicare al bilancio Pubblico di Ente la variabile del genere. Il bilancio di genere, considera quale
impatto ha sulla popolazione ogni scelta politica ed ogni azione messa in campo dagli Enti territoriali, è
lo strumento che consente di allocare la spesa pubblica secondo criteri di promozione delle pari
opportunità uomo/donna e di realizzare l’integrazione della prospettiva di genere nelle politiche e nella
programmazione di bilancio pubblico, in condizione di trasparenza.
Nell’ambito dei rapporti con le Istituzioni l’Ufficio ha stipulato:
1) un protocollo d’intesa con la Croce Rossa Italiana, al fine di riequilibrare entrambi i generi
nelle figure professionali presenti in organico del personale in servizio presso le Sedi delle C.R.I. locali; in
particolare nel profilo di autista conducente di automezzi;
41
2) un protocollo d’intesa con l’ Azienda Ospedaliera di Lecco, per diffondere un opuscolo
informativo a tutte le mamme che danno alla luce i propri bambini nelle strutture di Lecco e Merate,
l’opuscolo dal titolo “Quando arriva la cicogna”, tradotto in quattro lingue (arabo, albanese, inglese e
francese), realizzato con il patrocinio della Provincia di Lecco, è utile a fornire alle neo-mamme
indicazioni su opportunità e diritti attraverso la lettura di schede rapide informative;
3) un protocollo d’intesa con la Direzione Provinciale del Lavoro di Lecco, teso a favorire
rapporti di collaborazione e di sinergia tra i due Uffici.
Nel protocollo è stabilito altresì l’istituzione di un tavolo tecnico con compiti di monitorare il fenomeno
della discriminazione di genere e momenti di formazione rivolti al personale Ispettivo addetto al Servizio
Ispezioni Lavoro.
Novembre 2007
- è stato realizzato il calendario 2008, dedicato al tema della Conciliazione, al fine di promuovere
la conoscenza degli strumenti normativi diretti a sostenere interventi di conciliazione tra esigenze di
lavoro e quelle di cura, nonché di divulgare le misure a sostegno della flessibilità di orario di cui all’Art. 9
nella Legge N.53 / 2000.
Il calendario 2008 è stato inviato a tutti i consulenti del lavoro iscritti all’Albo Lecchese, alle
Istituzioni, Associazioni femminili e datoriali; al fine di sensibilizzare sulla tematica, l’iniziativa ha avuto
un riscontro positivo e grazie anche alla pubblicizzazione della stampa locale ed network televisivi, si
sono aperti da subito contatti con Aziende interessate all’utilizzo dell’impianto normativo;
Dicembre 2007
E’ stato sperimentato, con n. 3 incontri interattivi in una classe pilota (studenti di 4°)
dell’Istituto Parini di Lecco, Il principio della necessità di introdurre l’educazione di genere nell’attività
scolastica.
La sperimentazione si è sviluppata con tre moduli tematici :
1 modulo: approccio socio psicologico: Mi ri-conosco
(tenuto dalla Presidente della
Commissione pari opportunità)
2 modulo : approccio attitudinale - lavorativo ( tenuto dalla Presidente del Comitato per
l’imprenditoria Femminile della C.C.I.A.A)
3 modulo: approccio Legislativo (tenuto dalla Consigliera di Parità).
A tutti i consulenti del lavoro e alle Associazioni Datoriali presenti sul territorio, l’Ufficio ha inviato
l’informativa riguardante il progetto “Bollino Rosa stesse opportunità nuove opportunità”, rivolto alle
Aziende che promuovono ed incrementano l’occupazione femminile.
Gennaio/marzo 2008
Realizzazione di un Cineforum “Insieme per fare il punto e anche la trama”, con cinque serate a
tema.
l’Ufficio in collaborazione con la Commissione pari opportunità e altre associazioni femminili lecchesi,
ha organizzato un cineforum gratuito al fine di socializzare le tematiche inerenti la condizione
femminile, la discriminazione di genere e razziale ed il mobbing.
Giugno 2008
Realizzazione di un seminario di studio e di approfondimento sul nuovo diritto
antidiscriminatorio, anche alla luce della giurisprudenza corrente.
La giornata seminariale rivolta agli Ispettori del Lavoro e ai Responsabili degli Uffici Vertenze ha fornito
spunti e strumenti necessari atti a meglio riconoscere la discriminazione di genere diretta ed indiretta
durante l’investigazione Ispettiva.
In collaborazione con la Direzione Provinciale del Lavoro è stato realizzato un DVD contenente
una raccolta di riferimenti normativi di base per l’attività ispettiva, legislazione e regime sanzionatorio in
materia di pari opportunità e di genere.
Sono stati organizzati e realizzati N. 3 moduli gratuiti di informatica di base rivolti alle donne di
tutte le età .
Novembre 2008 /marzo 2009
Corso gratuito di autodifesa femminile.
42
Al centro di questa iniziativa ci sono le donne, viste non piu’come soggetti passivi a rischio di violenza,
ma come soggetti attivi e responsabili che reagiscono e si difendono, donne che devono poter vivere la
Città in sicurezza. Il corso intende valorizzare il protagonismo delle donne per smontare il meccanismo
della paura e dell’insicurezza, per affrontare il problema della violenza in termini di partecipazione, inteso
come acquisizione di poteri e di controllo sulla propria vita.
IL CENTRO RISORSE DONNE
Continua la positiva l’esperienza del Centro Risorse Donne presso il Monastero di Santa Maria del Lavello
a Caloziocorte.
Grazie a tale presenza si sono potuti aggiungere ai servizi già svolti dai Centri per l’Impiego, altri servizi
più mirati e specifici rivolti alle donne con i seguenti target:
- donne che necessitano di informazioni relative al lavoro e altri servizi per l’inserimento lavorativo;
- donne che, avendo interrotto l’attività lavorativa per la cura dei figli, desiderano rientrare nel mondo
del lavoro;
- donne che richiedono nuova formazione e aggiornamento;
- donne in mobilità;
- donne che vogliono creare in proprio occasioni di lavoro;
Le principali attività hanno riguardato:
- percorsi innovativi di orientamento:
- informazioni, alle donne in cerca di lavoro, sulla rete dei servizi all’impiego presenti sul territorio e
supporto nella stesura del curriculum;
- supporto alle donne che desiderano avviare un’iniziativa imprenditoriale;
- informazioni alle donne, in particolare extracomunitarie, sui servizi pubblici presenti sul territorio
(istruzione, assistenza sanitaria, ecc.),
- offrire consulenza alle donne sui servizi “di cura” (micronidi, scuole dell’infanzia, assistenza agli
anziani);
- diffondere i contenuti dell’offerta formativa e delle possibilità occupazionali (anche imprenditoriali)
presenti sul territorio.
Per informazioni:
Centro Risorse Donne
presso il Monastero di S. Maria del Lavello
Via dei Padri Serviti, 1 – Calolziocorte
e.mail: [email protected]
Tel. 0341.64.46.28 – fax 0341.608532.
43
La certificazione di qualità
Negli anni scorsi il Servizio Mercato del Lavoro ha ottenuto la Certificazione di Qualità
UNI EN ISO 9001:2000 rilasciata dall’Ente di Certificazione Certiquality. La certificazione
è stata confermata, a seguito di visita ispettiva anche negli anni successivi. L’ultima
verifica, con esito positivo si è tenuta nel mesi di luglio 2008.
Il Sistema di Gestione Qualità ha permesso di ottenere l’accreditamento dalla Regione
per le attività svolte dai Centri per l’impiego, e conseguentemente di ottenere una serie di
finanziamenti dal Fondo Sociale Europeo. Grazie a tali risorse è stato possibile assicurare
a tutte le persone che si iscrivono ai Centri per l’impiego, un colloquio informativo e di
orientamento, e, per le persone con maggiori difficoltà di inserimento professionale, una
serie dei servizi mirati (colloqui specialistici, orientamento e accompagnamento al
lavoro).
Lo strumento della certificazione di qualità si è inoltre rivelato ideale per migliorare
l’efficacia e l’efficienza dei servizi pubblici per l’impiego.
Ha, infatti, permesso:
•
razionalizzare e mantenere aggiornate le procedure interne ai Servizi, attraverso la
loro analisi e la definizione di procedure documentate;
•
perseguire il miglioramento continuo analizzando periodicamente, attraverso
l’attività di auditing interno, la conformità dell’attività amministrativa alle
procedure;
•
misurare la soddisfazione degli utenti con appositi questionari;
•
sulla base dei dati raccolti, proporre azioni correttive, preventive o di miglioramento;
•
valorizzare le risorse umane, valutando periodicamente gli esiti della propria attività
di formazione
5.1.6 Le criticità
Da diversi anni si registra una progressiva riduzione delle risorse pubbliche destinate ai servizi all’impiego
e, considerati i vincoli di bilancio sempre più stringenti, è probabile che il trend negativo proseguirà
anche nei prossimi anni. Con minori risorse a disposizione è necessario migliorare l’efficienza e
l’economicità dei processi per garantire servizi adeguati e di qualità.
Non aiuta l’azione dei Servizi per l’Impiego la campagna di delegittimazione dell’Ente Provincia che da
tempo viene veicolata dai mezzi di informazione e da parte di settori trasversali di forze politiche anche
di schieramenti opposti.
Da tempo si parla di inutilità e abolizione delle Province, ignorando tutte le funzioni ed i servizi erogati,
anche a diretto contatto con gli utenti, come nel caso dei Servizi per l’Impiego.
Tra l’altro, nel corso degli anni sono sempre maggiori le competenze delegate dal Ministero e dalle
Regioni alle Province. Oggi le Province hanno profondamente mutato le loro finalità ed i loro obiettivi,
non più centrati unicamente sulla programmazione ed il coordinamento degli altri enti locali ma anche
sulla gestione diretta di un gran numero di servizi per i cittadini.
44
Rimangono infine alcuni problemi già segnalati negli scorsi rapporti e che, pur avendo avuto delle
positive evoluzioni, non sono stati completamente risolti.
Uno dei problemi riguardava la produzione ed elaborazione di statistiche relative al mercato del lavoro
locale. Finalmene dal 2008, anche la nostra Provincia dispone di un programma statistico che ci ha
permesso di poter disporre di dati analitici estratti dai nostri database. Purtroppo però non esiste personale
dedicato e con le necessarie competenze per poter sfruttare in modo completo la grande ricchezza di
informazioni potenzialmente disponibili. Un aiuto potrà venire dalla nascita del nuovo Osservatorio
regionale del mercato del lavoro, istituito nel mese di luglio 2008 sulla base di quanto previsto dalla legge
regionale n. 22/06. l’Osservatorio regionale garantirà adeguati standard per la rilevazione statistica,
permettendo la reale comparazione tra i dati estratti dalle singole banche dati provinciali.
Esiste poi un progetto presentato alla Regione Lombardia per la creazione di un polo di eccellenza per la
gestione del mercato del lavoro in Provincia di Lecco, che potrebbe dare ulteriore slancio alle attività di
gestione delle statistiche. In caso di finanziamento regionale sarebbe possibile infatti acquisire le
professionalità necessarie per la costituzione di un ufficio statistico, base necessaria per la programmazione
di interventi nel mercato del lavoro lecchese.
Una delle altre criticità segnalate nei precendenti rapporti sul bilancio sociale, è costituito dal rapporto con
Lecco Lavoro Srl, la società della Provincia, incaricata della gestione di numerose attività nel campo delle
politiche per il lavoro e dei servizi all’impiego.
Nel corso del 2008 Lecco Lavoro si è assunta l’onere di gestire il Centro di Formazione Professionale di
Casargo, recentemente trasferito dalla Regione alla nostra Provincia. Si tratta di un impegno notevole, che
comporterà anche una una ridefinizione della “Mission” di Lecco Lavoro. Rimane in ogni caso la necessità
di garantire il maggior grado possibile di integrazione tra le attività dei Centri per l’impiego e
quelle di Lecco Lavoro. Le stesse considerazioni valgono naturalmente anche per il Centro Risorse Donne e
l’ufficio della Consigliera di parità, ed in generale per tutti i soggetti, pubblici e privati, che costituiscono il
complesso dei servizi all’impiego nella nostra Provincia.
5.1.7. Uno sguardo al futuro
Il ruolo dei servizi pubblici per l’impiego è profondamente mutato nel tempo, a seguito delle modifiche
della normativa nazionale e regionale e del cambiamento avvenuto nel mercato del lavoro.
In modo particolare la legge regionale n. 22/2006 ha modficato lo scenario in cui operano i servizi
all’impiego, parificando l’azione di tutti gli attori pubblici e privati. Tutti questi soggetti devono essere
accreditati per poter ricevere finanziamenti regionali finalizzati all’inserimento lavorativo dei loro utenti.
L’accreditamento viene concesso a quei soggetti in possesso di un insieme di requisiti economici, gestionali
e di capacità organizzative e professionali in grado di poter operare positivamente nei servizi per l’impiego.
Per quanto riguarda la Provincia di Lecco sono stati accreditati sia il Centro per l’impiego di Merate che
quello di Lecco.
Il nuovo sistema pubblico/privato si basa sulla competizione dei diversi operatori, che potranno usufruire di
finanziamenti pubblici in base al numero effettivo di persone inserite nel mercato del lavoro. In
quest’ottica si inserisce inoltre il sistema della dote: si tratta di una somma di denaro assegnata a
particolari tipologie di persone identificate di volta in volta. Questa dote potrà essere spesa utilizzando i
servizi di operatori scelti direttamente dalla persona, tra quelli accreditati.
Per i servizi pubblici all’impiego si tratta certamente di una sfida culturale e organizzativa, anche se non
bisogna dimenticare che la mission dei Centri per l’impiego rimane anche quella di svolgere una serie di
funzioni amministrative e burocratiche a servizio di tutti i cittadini, oltre che della gestione esclusiva di
alcune competente particolarmente importanti, prima fra tutte, l’inserimento lavorativo delle persone
disabili.
Visto il nuovo scenario e considerato come già detto che le risorse pubbliche sono con tutta probabilità
destinate a diminuire negli anni a venire sarà necessario provvedere ad una riorganizzazione dei Centri per
l’impiego. Dovranno essere valorizzate le professionalità già presenti e adeguare i ruoli alle nuove necessità
ed ai nuovi servizi. Sarà quindi necessario investire nella formazione del personale interno in modo
45
particolare sui temi dell’orientamento professionale, dell’incontro domanda/offerta di lavoro e della
promozione dei servizi all’impiego.
Occorre considerare che già nel 2008 si è registrato una forte crisi nel settore manufatturiero, con un
notevole incremento delle persone poste in cassa integrazione straordinaria ed in mobilità. Le previsioni
negative sull’andamento dell’economia per i prossimi anni determineranno con tutta probabilità un
incremento delle persone in cerca di lavoro che si rivolgeranno ai nostri servizi.
Meno risorse per i servizi all’impiego e più persone alla ricerca di lavoro: una situazione non facile da
gestire, una sfida per tutti coloro che lavorano per offrire alle persone e alle imprese servizi per creare una
mercato del lavoro aperto e ricco di opportunità.
46
5.2. AGRICOLTURA
1.La missione, gli obiettivi e le strategie
L’agricoltura riproduce esseri viventi, usa prevalentemente energia naturale, fornisce il cibo per assicurare la
riproduzione della stessa società, occupa vasti spazi aperti e con il lavoro degli agricoltori costruisce e mantiene
il paesaggio, contribuisce alla difesa del territorio dai dissesti idrogeologici e fornisce una condizione di maggiore
sicurezza per le popolazioni, per gli insediamenti produttivi e per le infrastrutture necessarie alla vita civile.
L’agricoltura produce ricchezza e rappresenta la fonte di reddito di centinaia di famiglie lecchesi. Essa, inoltre, è
un bacino di cultura e di tradizioni che costituiscono una delle basi della coesione sociale della popolazione e
contribuisce a migliorare la qualità della vita.
Per l’agricoltura lecchese la Provincia è il principale ente di riferimento per le politiche del settore e per le
funzioni amministrative espletate sul territorio di competenza.
La Provincia di Lecco costruisce opportunità (economiche, di ruolo) per l’impresa agricola lecchese e ne facilita
l’accesso, perché la permanenza dell’agricoltura migliora la qualità della vita e dello sviluppo e contribuisce al
progresso economico, civile e democratico della comunità locale.
La Provincia di Lecco eroga i servizi amministrativi di propria competenza in materia di agricoltura e, con la
partecipazione informata e l’ascolto delle imprese e dei cittadini, promuove relazioni sul territorio e sinergie
interistituzionali, predispone e coordina progetti e iniziative, favorisce lo sviluppo sostenibile del settore
valorizzando le risorse locali.
L’azione provinciale si colloca in generale in due ambiti di attività, interagenti fra loro e tuttavia distinti, in
dipendenza della fonte da cui essi traggono origine e dei contenuti specifici che li caratterizzano.
Da un lato vi è l’insieme delle attività amministrative delegate dalla Regione Lombardia con la L.R. 312008, che
attengono alla gestione di numerose funzioni, che possono indicarsi per sintesi nell’attività amministrativa volta
a erogare incentivi e contributi nell’ambito della Politica agricola comunitaria (Pac), effettuare controlli,
rilasciare pareri, nulla osta e autorizzazioni.
Dall’altro vi è l’attività che l’Amministrazione programma e realizza attraverso l’azione autonoma, con progetti e
iniziative di rilevanza locale, in un quadro di compatibilità e di coerenza con la programmazione regionale.
Nell’ambito delle funzioni amministrative predette l’intervento della Provincia è orientato ad assicurare
condizioni di permanenza dell’attività agricola sul territorio, a favorire il suo sviluppo e a promuovere le
condizioni che migliorano la sua efficienza sotto il profilo delle ricadute economiche, occupazionali, sociali e
ambientali e la sua efficacia nell’assicurare prodotti e servizi di qualità ai cittadini.
Questi obiettivi trovano attuazione attraverso un’azione strategica complessa che agisce sia su diversi soggetti
coinvolti, quali le istituzioni locali, le imprese e i consumatori, sia su differenti aspetti inerenti lo sviluppo
dell’agricoltura, quali la formazione degli operatori, il sostegno per il miglioramento strutturale delle aziende, il
miglioramento della qualità dei prodotti, l’informazione ai consumatori, l’attivazione di relazioni fra imprese e fra
queste ed altri operatori.
2.Il contesto
La provincia di Lecco occupa una superficie di 81.614 ettari (3,42% del territorio regionale), di cui il 68,3% in
montagna e il 31,7% in collina. La superficie forestale occupa 44.856 ettari (55%) e quella agricola utilizzata
12.041 ettari (15%), corrispondente al 1,17% della s.a.u. regionale (Istat, 2000).
Le imprese agricole insediate sul territorio sono 1.256 (Camera di commercio, 2008), con un’incidenza sul dato
regionale di circa 1,6% e sono ubicate per il 42,1% in montagna e per il 57,9% in collina.
Fig. 5.2.1 Superficie territoriale e Aziende agricole per zona altimetrica
Riparto % Superficie territoriale e Aziende agricole per zona altimetrica
80
%
60
68,3
57,9
42,1
31,7
40
Montagna
Collina
20
0
% Az. agr.
% Sup. T.
Superficie territoriale e Aziende agricole
47
La superficie agricola utilizzata (s.a.u.) lecchese è ripartita fra seminativi (26,52%), legnose agrarie (2,66%), prati
(38,17%), pascoli (32,55%), altro (0,1%), con prevalenza, pertanto, delle coltivazioni foraggere (70,72%),
localizzate per il 66,62% nell’area montana.
Fig.5.2.2. Riparto della Sau
Riparto % della superficie agricola utilizzta (Istat 2000 )
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
38,17
32,55
26,52
2,66
Prati
Pascoli
Seminativi
Legnose agrarie
0,1
Altro
Il comparto zootecnico provinciale è caratterizzato dalla presenza degli allevamenti e del patrimonio animale
riportato nella tabella seguente:
Tab. 5.2.1. Allevamenti e consistenza zootecnica in provincia di Lecco
2006
2007
n.
n. capi
n. allevamenti
Specie allevata allevamenti
Bovini
966
11580
974
Ovicaprini
1027
15380
1050
Equini
608
2110
608
Suini
260
2630
260
Cunicoli
3
40.000
3
Bufalini
2
5
2
Galline ovaiole
4
40.000
4
Altri avicoli
1
190.000
1
Struzzi
2
3
2
Cervi
1
35
1
Lepri
2
300
2
Api
441
postazioni
n. arnie 9.755
441 postazioni
11343
15800
2110
2630
40.000
3
40.000
190.000
3
35
300
n.
allevamenti
974
1050
608
260
3
2
4
1
2
1
2
n. arnie 9.755
441
postazioni
n. capi
2008
n. capi
11264
15030
2110
1580
40.000
3
40.000
190.000
3
35
300
n. arnie 9.755
(Provincia di Lecco, Nota congiunturale)
Il comparto agroalimentare industriale conta su oltre 250 imprese con oltre 2.000 addetti che incidono
sull’industria manifatturiera lecchese per circa il 6%, tuttavia questo comparto ha scarsi rapporti con il settore
agricolo locale.
1
Il valore stimato della produzione lorda vendibile dell’agricoltura nel 2007 è pari a circa 85 milioni di euro. Il
comparto zootecnico apporta alla Plv complessiva circa 22,9 milioni di euro (di cui circa 10,8 milioni di euro dal
1
La Produzione lorda vendibile (P.l.v.) è la produzione che l'imprenditore può immettere sul mercato senza alterare il
normale funzionamento dell'azienda agraria. Viene calcolata al lordo dei costi di produzione e comprende sia i prodotti
effettivamente venduti sul mercato, sia quelli non venduti ma consumati dall'imprenditore e dalla sua famiglia.
La P.l.v. è composta da:
• prodotti diretti del suolo, esclusi quelli reimpiegati nel ciclo produttivo e quelli trasformati;
• prodotti indiretti, cioè ottenuti dalla trasformazione di prodotti diretti (p.e. i foraggi dati al bestiame si trasformano in carne
e latte). Fra i prodotti indiretti non sono annoverabili i derivati del latte (burro, formaggio, ecc.), delle olive e dell'uva (olio,
vino, ecc.) in quanto considerati come prodotti delle industrie agrarie, considerate scisse dalle aziende agricole.
48
comparto latte) e quello vegetale circa 62 milioni di euro (di cui oltre 43 milioni di euro dal comparto
florovivaistico).
Il valore aggiunto dell’agricoltura lecchese incide su quello provinciale per circa lo 0,44% ed è stimato in circa
36 milioni di euro (dati 2007).
Tab.5.2.2 Produzione Lorda Vendibile annata agraria 2007
PLV (euro)
PLV comparto (%)
PLV totale (%)
62.117.240
100
73,1
2.097.605
3,4
2,5
15.720.893
25,3
18,5
59.142
0,1
0,1
PLV AGGREGATO VEGETALE
Cereali
Orticole
Industriali
Arboree
Floricole e vivai (mq)
PLV AGGREGATO ZOOTECNICO
Latte
Carni bovine
Carni suine
Carni avicole
Carni cunicole
Carni ovi-caprini
Altre carni
Allevamento ittico
Uova
Miele
PLV TOTALE
809.600
1,3
1
43.430.000
69,9
51,1
22.899.764
100
26,9
10.799.050
47,2
12,7
3.654.000
16
4,3
991.235
4,3
1,2
3.184.417
13,9
3,7
809.550
3,5
1
1.124.928
4,9
1,3
389.064
1,7
0,5
513.000
2,2
0,6
1.218.520
5,3
1,4
216.000
0,9
85.017.004
0,3
100
(Provincia di Lecco, Nota congiunturale 2007)
Nel contesto emerge un quadro dominato da piccole e piccolissime imprese agricole, la maggior parte delle quali
operanti in area montana e in condizione di marginalità economica. Esse si confrontano, inoltre, con numerosi
elementi di criticità, fra cui la scarsa redditività per le ridotte dimensioni, la minore produttività dei fattori in aree
difficili sotto il profilo ambientale, l’età avanzata di molti imprenditori, le pressioni competitive per l’uso del
suolo nelle aree a maggiore vocazione agricola, i problemi di competizione nel mercato globale.
In numerose imprese vi è tuttavia presenza di spirito imprenditoriale e propensione all’innovazione, soprattutto
fra quelle condotte da giovani e fra quelle operanti nell’area collinare e in alcuni comparti in particolare, come
quello florovivaistico, quello zootecnico e quello agrituristico. Quest’ultima attività è notevolmente cresciuta
negli ultimi anni, raggiungendo nel 2008 51 aziende attive (34 in montagna e 17 in collina), con un incremento
del 2% tra il 2007 e il 2008. Negli ultimi tempi, inoltre, si nota da parte delle imprese una certa attenzione
all’aggregazione, che ha dato vita a due piccoli consorzi di produttori agricoli.
Il settore primario presenta nel complesso una forte marginalità nel contesto economico provinciale e una
complessità di situazioni stratificate territorialmente, a livello di comparti produttivi e di imprese.
Territorialmente persiste il dualismo di sviluppo fra montagna e aree collinari, dovuto a fattori naturali,
insediativi e organizzativi delle imprese.
Nei comparti produttivi è territorialmente diffusa la zootecnia bovina da latte, dove tuttavia si registra un
limitato numero di imprese. Le aziende zootecniche in possesso di quota latte sono infatti il 13% delle aziende
agricole provinciali (pari al 1,8% delle aziende da latte regionali con quota latte) e il prodotto latte genera circa il
13% della Produzione lorda vendibile (Plv) agricola provinciale e circa il 47% della Plv dell’aggregato zootecnico.
49
Fig. 2.3. Produzione Lorda Vendibile dell’aggregato zootecnico
Riparto PLV del comparto zootecnico 2007 (eurox1000)
12.000
10.799
8.000
3.654
2.000
810
1.125
389
513
Allevamento
ittico
3.184
991
Altre carni
4.000
Carni ovicaprine
6.000
Carni
cunicole
Euro x 1000
10.000
1.219
216
Miele
Uova
Carni
avicole
Carni suine
Carni
bovine
Latte
-
(Provincia di Lecco, Nota congiunturale 2007)
Al comparto lattiero, diffuso territorialmente, si contrappone economicamente il comparto florovivaistico (51%
della Plv agricola provinciale), concentrato prevalentemente in collina, nel quale operano circa 100 aziende (8%
delle aziende provinciali). A questi due comparti principali si associano alcuni comparti minori e altri
particolarmente significativi, che occupano nicchie economiche e aree territoriali definite. Ai primi comparti, che
generano complessivamente meno del 3% della Plv agricola provinciale, appartengono le produzioni cerealicole
(presenti nel pianalto brianzolo), la vitivinicoltura (insediata prevalentemente nelle colline brianzole), l’olivicoltura
(localizzata nell’area perilacuale); fra i secondi troviamo l’orticoltura (praticata nel pianalto brianzolo), dalla
quale si origina oltre il 18% della Plv agricola provinciale e che ha ormai superato quella del latte. In questi
comparti operano molte piccole imprese, per lo più in forma non specializzata, ad eccezione dei comparti
vitivinicolo e orticolo nei quali operano poche imprese con una significativa specializzazione produttiva.
Fig. 5.2.4. Produzione Lorda Vendibile dell’aggregato vegetale
Euro
Riparto della Plv vegetale 2007
50.000.000
45.000.000
40.000.000
35.000.000
30.000.000
25.000.000
20.000.000
15.000.000
10.000.000
5.000.000
-
43.430.000
15.720.893
2.097.605
Cereali
Colture
orticole
59.142
809.600
Colture
industriali
Colture
arboree
Colture
floricole e
vivai
Colture
(Provincia di Lecco, Nota congiunturale 2007)
Il quadro complessivo che ne deriva è pertanto quello di imprese che, soprattutto nell’area collinare, presentano
una pluralità di attività produttive al loro interno, in molti casi ciascuna in forma marginale; la situazione è
meno spinta nell’area montana nella quale l’impresa è maggiormente orientata alla produzione zootecnica.
Il mercato del lavoro in agricoltura vede circa 1.800 occupati, che incidono per il 1,3% sul totale degli occupati
locali (a fronte della media regionale del 1,7%) e per circa il 2,5% sul dato settoriale regionale (Unioncamere
2005).
Il lavoro è totalmente dominato dalla presenza dell’impresa familiare (circa il 95% delle imprese con solo
manodopera familiare, Istat 2000), con conduttori tendenzialmente di età avanzata (oltre il 60% ha età superiore
a 50 anni, Istat 2000) e un limitato ricambio generazionale, anche per le opportunità occupazionali nei settori
extragricoli, che operano un drenaggio delle forze lavoro giovanili.
50
3. L’organizzazione
Fig 3.1. Struttura organizzativa del Servizio Agricoltura e Foreste
SETTORE ATTIVITA' ECONOMICHE
(Dirigente)
SERVIZIO
SERVIZIO
TURISMO
AGRICOLTURA E
FORESTE
SERVIZIO
ECONOMIA
(n. 1 P.O. Responsabile)
Programmazione
Agroalimentare
Servizi
(n. 2,5 unità di
personale)
Produzioni
vegetali
Agroambiente e
Forestazione
(n. 3 unità di
personale)
Produzioni
animali e
strutture
(n. 2,5 unità di
personale)
Il Servizio Agricoltura e Foreste è ubicato nella sede provinciale di Corso Matteotti, 3 – Lecco.
Il Servizio è strutturato in tre aree di competenze:
• Programmazione, Agroalimentare, Servizi: si occupa della gestione di attività attinenti la programmazione e
il bilancio del Servizio, l’educazione alimentare, gli aiuti alle scuole per l’impiego di prodotti lattiero-caseari,
i servizi di assistenza tecnica e di formazione professionale, l’agriturismo, la statistica, il riconoscimento della
qualifica di imprenditore agricolo professionale (Iap), le agevolazioni fiscali per la formazione della piccola
proprietà contadina;
• Produzioni Animali e Strutture: si occupa della gestione di attività attinenti le sovvenzioni per gli
investimenti strutturali, le sovvenzioni ai giovani imprenditori, i controlli nell’ambito zootecnico, fra i quali
quelli relativi alla produzione di latte, alla gestione dei reflui zootecnici, all’assistenza tecnica agli
allevamenti, i controlli inerenti la lavorazione di prodotti lattiero caseari e gli ammassi di prodotti zootecnici
che usufruiscono di aiuti e sovvenzioni nell’ambito delle Organizzazioni comuni di mercato (ocm);
• Produzioni Vegetali, Agroambiente e Forestazione: si occupa della gestione di attività attinenti il comparto
vitivinicolo, l’agricoltura biologica, la forestazione e gli aiuti alle imprese nell’ambito delle politiche
agroambientali regionali e comunitarie.
Nel Servizio operano complessivamente 11 dipendenti, equivalenti a 8,5 unità a tempo pieno per la presenza di
5 unità a tempo parziale. Nove dipendenti rivestono qualifiche tecniche e due qualifiche amministrative. Nel
2008 è stata registrata l’assenza di una unità a tempo parziale per congedo di maternità, con conseguente
riduzione del numero di unità attive.
Il personale operante nel Servizio svolge tutta l’attività tecnico-amministriva e di programmazione e la quasi
totalità della progettazione di attività. Per quest’ultima, limitatamente ai casi in cui è richiesta un’alta
specializzazione in determinate materie o ambiti di intervento il Servizio si avvale occasionalmente di consulenti
esterni.
51
4. Le risorse impiegate
Le risorse finanziarie impiegate per la realizzazione delle politiche di sviluppo dell’agricoltura lecchese derivano in
gran parte da trasferimenti della Regione Lombardia e, in minore misura, da risorse proprie provinciali. I
trasferimenti regionali, a loro volta, derivano da risorse cofinanziate dall’Unione Europea e da risorse regionali.
Nel 2007 e nel 2008 per la politica agricola sono state utilizzate, in provincia di Lecco, le risorse riportate nella
Tab. 5.4.1. La riduzione dei trasferimenti regionali nel 2007 è imputabile principalmente al ritardato avvio della
nuova programmazione 2007-2013 del Psr. Parallelamente si assiste ad un incremento delle risorse provinciali,
che nell’ultimo biennio hanno rappresentato una quota particolarmente significativa (circa 1l 20%) della spesa
complessiva in agricoltura gestita direttamente dalla Provincia (sono esclusi i trasferimenti regionali la cui
competenza amministrativa è in capo ad altri Enti, in particolare le Comunità montane).
Tab.5. 4.1. Risorse finanziarie impiegate in agricoltura dalla Provincia di Lecco
2006
2007
Trasferimenti
regionali
(Euro)
Risorse provinciali
TOTALE (Euro)
(Euro)
1.768.673,28 93,45%
124.000,00
1.892.673,28
6,55%
100%
2008
669.660,14
79,36%
1.216.994,55
81,77%
174.114,71
843.774,85
20,64%
100%
271.258,50
1.488.253,05
18,23%
100%
Nella Tab. 5.4.2. sono riportati l’impiego dei trasferimenti regionali distinto per destinazione (“contributo
concesso”), il numero dei beneficiari (“domande finanziate”), l’ammontare delle risorse liquidate entro il 2006 ai
beneficiari (“contributo liquidato”) e l’investimento complessivo effettuato dai beneficiari a fronte dei contributi
assegnati ( “Investimento ammesso”). Relativamente alle risorse liquidate si precisa che queste fanno riferimento
agli importi liquidati nel corso del biennio 2007-08, relativi sia ad impegni assunti nel medesimo anno, sia ad
impegni assunti anche in anni precedenti. Ciò in ragione del fatto che una volta concesso il contributo al
beneficiario per interventi strutturali, questi realizza l’attività o il progetto finanziato e riceve il contributo ad
azione ultimata, quindi anche negli anni successivi a quello di concessione.
Tab.5.4.2. Trasferimenti regionali 2007-08 e loro destinazione
MISURE del Piano di Sviluppo Rurale
( P.S.R.) 2007-08
Domande
Investimento
finanziate (N.) ammesso (Euro)
Contributo
concesso (Euro)
Contributo
liquidato (Euro)
10
1.495.064,25
480.060,52
356.629,40
3
908.837,32
291.346,89
49.678,69
Totale Misure strutturali
13
2.403.901,57
771.407,41
406.308,09
Giovani agricoltori
7
143.000,00
143.000,00
0,00
675.429,36
0,00
13.000,00
13.000,00
0,00
2.559.901,57
1.602.836,77
406.308,09
Investimenti nelle aziende agricole
Agriturismo
Misure agroambientali
426
Informazione e divulgazione
1
T O T A L E GENERALE PSR
460
Reg CEE 797/2004 (comparto apistico)
5
43.993,80
25.943,78
25.943,78
Formazione (art. 10 lr 7/2000)
1
8.886,00
8.886,00
8.886,00
124.358,00
52.690,00
0,00
0,00
Informazione e educazione alimentare
(trasferimenti da Regione Lombardia)
Trasferimenti regionali per calamità naturali
124.358,00
0,00
La Tabella 5.4.3. riporta la spesa pubblica del biennio 2007-08 in agricoltura effettuata dalla Provincia di Lecco,
distinta per obiettivo programmatico, fonte di provenienza e incidenza percentuale:
52
Tab.5.4.3. Spesa pubblica in agricoltura nel 2007-08, effettuata dalla Provincia di Lecco
OBIETTIVO
SPESA
PUBBLICA
TOTALE
Miglioramento dell’efficienza del
settore agricolo e sostegno ai
processi di adeguamento
strutturale e ambientale delle
imprese
Integrazione socio-economica
dell’agricoltura nel territorio
DI CUI RISORSE DI CUI RISORSE
REGIONALI
PROVINCIALI
%
%
TOT
R.L.
% PROV
1.643.780,55
1.628.780,55
15.000,00
70,26% 85,55%
3,44%
181.782,36
48.999,66
132.782,70
7,77% 2,57%
30,49%
Sviluppo e valorizzazione della
pluriattività dell’impresa agricola
10.246,00
10.246,00
0
0,44% 0,54%
0,00%
Valorizzazione dell’agricoltura
multifunzionale
64.844,00
13.000,00
51.844,00
2,77% 0,68%
11,91%
44.555,60
0
44.555,60
1,90% 0,00%
10,23%
0,00
0,00
0
0,00% 0,00%
0,00%
394.223,24
202.940,00
191.283,24
16,85% 10,66%
43,93%
TOTALI 2.339.431,75
1.903.966,21
435.465,54
Sviluppo delle capacità
relazionali del settore e delle
capacità aggregative delle
imprese
Miglioramento della qualità dei
processi e dei prodotti
Valorizzazione delle
vocazionalità delle aree
territoriali
100%
100%
100%
53
5. I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
In conseguenza del quadro descritto (marginalità del settore nel quadro economico locale, limitate dimensioni
aziendali, imprese tendenzialmente a limitata specializzazione produttiva, pressioni territoriali sull’agricoltura,
modello insediativo e conflitti d’uso del suolo, orografia del territorio, scarso ricambio generazionale nelle
imprese, potenzialità di crescita di alcuni comparti, capacità innovative, ecc.), le strategie provinciali di sviluppo
del settore agricolo lecchese in questi anni hanno puntato, in modo trasversale ai diversi comparti produttivi, a
perseguire i seguenti obiettivi:
•
migliorare l’efficienza del settore agricolo e sostenere i processi di adeguamento strutturale e
ambientale, attraverso l’applicazione delle misure previste dal Piano di sviluppo rurale della Regione
Lombardia, operando con l’obiettivo di fornire alle imprese beneficiarie elevati livelli di efficienza
amministrativa in termini di tempi di trattazione delle pratiche, ascolto degli utenti e resa informativa con
limitazione del contenzioso, celerità nei tempi di erogazione delle risorse.
L’attività svolta nel corso del 2007 ha inevitabilmente risentito della fase conclusiva della programmazione
del PSR 2000-2006 e dell’avvio della nuova programmazione, come si rileva dai dati riportati in Tab. 5.4.2.
Per gli investimenti strutturali l’azione nel 2007 si è concentrata soprattutto nella cura delle fasi conclusive
dei procedimenti amministrativi connessi alla conclusione di progetti aziendali precedentemente finanziati,
mentre nel 2008 sono stati finanziati nuovi progetti e tale dato emerge dalla differenza fra le pratiche
trattate e quelle ammesse a nuovo finanziamento, mentre ha proseguito l’attività ordinaria annuale per le
misure agroambientali (Tab. 5.5.1).
Tab. 5.5.1. indicatori del sostegno finanziario alle imprese per adeguamenti strutturali ed
efficienza dei servizi amministrativi
Sostegno finanziario alle imprese per
adeguamenti strutturali ed efficienza dei servizi
amministrativi
N. pratiche per investimenti strutturali trattate
di cui N. nuove pratiche finanziate
% domande di finanziamento per investimenti
strutturali respinte per non conformità
Capacità di soddisfacimento delle domande
ammesse a finanziamento per investimenti
strutturali
Capacità di soddisfacimento finanziario delle
domande relative a progetti aziendali di sviluppo
Pratiche per misure agroambientali
Pratiche per insediamento di giovani agricoltori
di cui N. pratiche finanziate
Progetti di assistenza tecnica e di informazione
2006
2007
2008
50
14
19
8
25
24
0,00%
0%
56,00%
100,00%
90,01%
99,87%
100,00%
314
0
20
7
100,00%
230
0
0
0
100,00%
196
12
7
1
Le risorse pubbliche complessive destinate alla realizzazione di questo obiettivo nel biennio 2007-08
ammontano a 1.628.768,19, come si evince dalla Tab. 5.5.2.
Tab. 5.5.2. Gli indicatori di attività
ATTIVITA’
SPESA 2006
(Euro)
SPESA 2007 (Euro)
SPESA 2008 (Euro)
DIFF. 08-07
Interventi di miglioramento strutturale
119.580,61
Miglioramento comparto apistico
36.969,33
Misure agroambientali
640.525,32
Premio giovani imprenditori agricoli
400.000,00
Assistenza tecnica e informazione
121.495,00
TOTALE
1.318.570,26
di cui trasferimenti
1.318.570,26
Regione Lombardia
di cui risorse provinciali
0
0,00
16.903,78
390.570,00
0,00
0,00
407.473,78
771.407,41
8.940,00
284.947,00
143.000,00
13.000,00
1.221.294,41
=
-47%
-27%
=
=
200%
814.947,56
1.671.181,41
105%
0
0
0,00%
54
Tab. 5.5.3. Gli indicatori di efficienza nei rapporti amministrativi con le imprese
Indicatori
2005
2006
Contributi liquidati rispetto all’impegnato
*
73,00%
177,90%
Ricorsi gerarchici presentati dall’utenza **
Rispetto dei tempi procedimentali **
2007
2008
91,22%
15,58%
1,10%
0,50%
0,00%
0,30%
90,80%
96,70%
99,20%
99,00%
* Dato relativo a tutte le misure del Piano di sviluppo rurale e al comparto apistico (Reg. CEE 797/2004). Il valore superiore a 100 indica la
liquidazione di risorse impegnate anche negli anni precedenti, relativi a progetti strutturali giunti a conclusione nel 2006.
** Dati relativi ai procedimenti avviati su istanza dell’utenza.
I risultati raggiunti sono stati soddisfacenti sotto il profilo amministrativo, considerati gli indicatori di
efficienza del servizio riportati nella Tab. 5.5.3., da cui si evince un netto miglioramento della prestazione
amministrativa nei confronti degli utenti, misurata attraverso i tempi di risposta (il 99% delle istanze è stato
definito entro i tempi procedimentali previsti) e la limitata contestazione dei provvedimenti assunti (lo 0,3%
delle pratiche trattate ha dato origine a ricorsi gerarchici). Relativamente alla liquidazione delle risorse, il
basso dato relativo al 2008 (15,58% degli impegni finanziari assunti) è da considerarsi in rapporto alla
conclusione di progetti aziendali precedentemente finanziati e giunti a conclusione, mentre la liquidazione
delle risorse impegnate nel corso del 2008 avverrà in concomitanza con la realizzazione degli interventi da
parte delle aziende, attesa nel 2009 e 2010.
In questo specifico ambito alcune criticità, emerse in modo preponderante nel passato, persistono ancora
sebbene in alcuni casi in forma attenuata. Fra queste si ricordano quelle connesse alla consistente diffusione
di rapporti precari di conduzione dei terreni (comodato d’uso, contratti verbali), che spesso generano alle
imprese agricole difficoltà di accesso agli aiuti finanziari, soprattutto legati alle misure agroambientali. La
regolarizzazione del rapporto delle aziende con l’Amministrazione ha comportato, in non pochi casi, la
rinuncia da parte delle aziende a segnalare la conduzione dei terreni sulla base di rapporti contrattuali
precari, con perdita di risorse contributive pubbliche.
Le imprese, inoltre, in alcuni casi incontrano difficoltà nella definizione degli obiettivi di sviluppo aziendali,
non sempre chiari e a cui non riescono a sopperire sufficientemente i servizi di consulenza tecnica erogata
sul territorio; in altri casi emergono difficoltà per le lungaggini burocratiche connesse per lo più agli
interventi edilizi e, infine, per la carente disponibilità di capitale proprio per realizzare gli investimenti.
•
migliorare la qualità dei processi e dei prodotti, sia attraverso i processi di ammodernamento strutturale,
sia attraverso l’offerta formativa professionale alle imprese. Nell’ambito formativo intervengono sulle imprese
anche soggetti legati per lo più a funzioni commerciali, connesse all’impiego di determinate tecnologie nei
processi produttivi. L’intervento istituzionale, tuttavia, mantiene la sua validità soprattutto quando assolve
anche ad una funzione di orientamento innovativo delle imprese e può valorizzare quelle attività che sono
presenti sul territorio ma che, tuttavia, non hanno ancora raggiunto un livello di sviluppo e consistenza tali
da suscitare specifico interesse da parte di soggetti erogatori di assistenza in connessione con la
commercializzazione di tecnologie e fattori produttivi. Nel 2007 è perciò proseguita l’attività formativa
orientata al miglioramento dei processi e dei prodotti, che ha portato alla realizzazione di sette corsi brevi, di
cui cinque realizzati direttamente dalla Provincia, uno dall’Organizzazione professionale Confederazione
Italiana Agricoltori e uno dalla Comunità Montana Valsassina. L’attività realizzata dalla Provincia ha
coinvolto complessivamente 60 partecipanti, molti dei quali hanno seguito più di uno dei cinque corsi
proposti. La spesa complessiva sostenuta per l’attività della provincia è stata di 6.400,00 euro e la spesa
media per partecipante di 106,60 euro. Per quanto riguarda il grado di soddisfazione dell’utenza che ha
seguito l’attività proposta dalla Provincia, il dato rilevato mediante questionario anonimo è in linea con gli
anni precedenti (Tab. 5.5.5). Nel 2008 l’attività è stata sospesa in quanto con la nuova misura del PSR
2007-2013 (Mis. 111), alla Provincia è precluso l’accesso a risorse finanziarie per l’attività formativa, che è
stata demandata a soggetti appositamente riconosciuti.
Tab. 5.5.4. Gli indicatori di attività
ATTIVITA’
Corsi di formazione svolti dal Servizio
Agricoltura
Corsi di formazione svolti da alti soggetti
TOTALE
SPESA 2006
SPESA 2007
SPESA 2008
NOTE 2007
3.887,56
6.400,00
0,00
n. 5 corsi
1.970,84
5.858,40
3.846,00
10.246,00
0,00
0,00
n. 2 corsi
55
Di cui trasferimenti Regione Lombardia
Di cui risorse provinciali
5.858,40
0
10.246,00
0
0,00
0
Tab. 5.5.5: Gli indicatori dei servizi di orientamento e di supporto per le scelte imprenditoriali
Indicatori
2005
2006
2007
2008
n. progetti di assistenza tecnica realizzati
6
3
0
0
n. progetti di info/divulgazione realizzati
5
4
1
1
n. corsi di formazione professionale realizzati
8
5
7
0
Grado soddisfazione utenti dei servizi di
formazione professionale (giudizio buono)
=
74,25%
74,80%
==
Grado soddisfazione utenti dei servizi di
formazione professionale (giudizio sufficiente)
=
20,75%
16,75%
==
=
5,00%
8,45%
==
11,80%
6,00%
0,00%
0,00%
81,50%
75,50%
37,50%
0,00%
Grado soddisfazione utenti dei servizi di
formazione professionale (senza risposta)
% aziende interessate da progetti di assistenza
tecnica
% risorse erogate a OO.PP. sul totale destinato a
assistenza tecnica e informazione alle imprese
Nel 2008 in provincia di Lecco non ha operato alcun soggetto, a conferma del ruolo determinate svolto
dalla Provincia in questo ambito. Negli anni precedenti, infatti, sono state segnalate criticità sia relative alla
capacità delle imprese agricole di esprimere autonomamente il bisogno formativo, sia da parte del loro
sistema di rappresentanza a orientare, raccogliere e convogliare tali bisogni in azioni formative. In questo
contesto fino al 2007 ha sopperito in parte l’intervento della Provincia, con un’offerta formativa che spesso
ha rappresentato anche una risposta di orientamento delle imprese, nella consapevolezza che la mediazione
fra bisogni latenti e spinta innovativa sostenuta dalla Provincia ha potuto comportare anche una non
immediata corrispondenza fra bisogni dell’utenza e proposte formative.
Il tema dei servizi formativi alle imprese resta naturalmente all’attenzione della Provincia, che dovrà
riorientare l’azione amministrativa alla luce delle nuove condizioni di accesso alle risorse finanziarie da parte
dei soggetti riconosciuti, promuovendo nuove azioni di coordinamento con le Associazioni agricole e
fornendo supporto operativo affinchè le imprese agricole lecchesi possano accedere a questi importanti
servizi.
•
favorire l’integrazione socio-economica dell’agricoltura nel territorio, perseguita con un’intensa azione di
informazione e divulgazione, per aumentare il grado di conoscenza del settore da parte dell’opinione
pubblica, ma anche la consapevolezza interna al settore stesso. L’attività svolta ha portato alla realizzazione
di materiale informativo, pubblicazioni, promozione e sostegno alle fiere agricole locali, iniziative di
informazione e educazione alimentare all’interno e all’esterno della scuola, con il coinvolgimento di circa
2.000 alunni.
L’insieme degli indicatori riportati nella Tab. 5.5.6 segna un quadro complessivamente positivo, con un
tendenziale aumento dell’attività in molti indicatori e la tendenziale stabilizzazione di altri, soggetti a
contingenti fluttuazioni (n. alunni coinvolti; n. scuole).
Tab. 5.5.6 .Gli indicatori della promozione della conoscenza dell’agricoltura locale
Promozione della conoscenza dell’agricoltura locale
descrizione
2006
2007
2008
Note 2008
N. iniziative di comunicazione
realizzate o partecipate dal
Pubblicazioni (4), Fiere (1),
9
6
8 Manifestazioni/eventi (1), Incontri/convegni (2)
Servizio Agricoltura
N. eventi promossi/sostenuti da
risorse provinciali
N. interventi scolastici di
informazione e educazione
alimentare
22
24
27
Fiere (5), Cultura che nutre (1), Percorsi
enogastronomici (2), Concorso gastronomico
(1), Dalla terra al cibo (8), eventi alpeggi (10)
212
123
154
interventi in aula e visite in azienda
56
N. alunni coinvolti negli
interventi scolastici di
informazione e educazione
alimentare
N. scuole coinvolte nei percorsi
di informazione e educazione
alimentare
% delle risorse provinciali
destinate all’attività di
promozione della conoscenza
dell’agricoltura
2.055
2.092
1.838
Materne:808; Elementari: 1.030;
46
46
46
Materne:10; Elementari: 36;
Progetti di informazione e educazione
alimentare; Fiere e manifestazioni (il dato è
74,66%
66,05%
83,20%
depurato della spesa provinciale per
investimenti e dei trasferimenti regionali.
Considerando anche la spesa provinciale in
conto capitale, il risdultato è pari al 37,19%)
La spesa media sostenuta nel biennio 2007-08 per queste attività è sostanzialmente in linea con quella degli
anni precedenti, anche per quanto riguarda l’incidenza relativa della quota di risorse provinciali, come risulta
dalla Tab.5.5.7.
Anche nel biennio 2007-08 l’attività è stata orientata decisamente verso la presentazione del settore nella sua
dimensione economica e imprenditoriale, per contrastare il rischio di una sua “percezione folcloristica” da parte
dell’opinione pubblica. I rapporti stabiliti dall’opinione pubblica con gli operatori del settore, essenzialmente in
occasione di eventi e manifestazioni legate al tempo libero, rischiano, infatti, di pregiudicare la primaria
funzione economica dell’agricoltura e per tale ragione l’attività realizzata ha sempre avuto particolare riguardo
nel presentare la dimensione imprenditoriale del settore agricolo e quella professionale degli addetti, anche a
scapito di quegli elementi di spettacolarità che avrebbero potuto conferire maggiore visibilità alle iniziative
stesse.
Tab. 5.5.7. Gli indicatori di attività
ATTIVITA’
Pubblicazioni realizzate dal Servizio
Agricoltura
Sostegno a iniziative divulgative
Partecipazione e sostegno a fiere provinciali
Informazione e educazione alimentare
Altro
TOTALE
- di cui risorse regionali
- di cui risorse provinciali
•
SPESA 2005 SPESA 2006
SPESA 2007
SPESA 2008 Diff. 08/07
(%)
15.639,00
3.360,00
17.605,00
9.500,00
16.688,00
5.164,00
12.236,80
1.000,00
70.324,50
40.853,00
840
131.016,50
43.666,00
87.350,50
49.765,10
53.395,00
0
130.265,10
37.679,00
92.586,10
64.143,20
69.862,86
0
155.858,06
25.000,00
130.858,06
33.918,40
66.969,50
0
114.124,70
39.000,00
75.124,70
-26,78%
56,00%
-42,59%
sviluppare e valorizzare la pluriattività dell’impresa agricola, attraverso l’agriturismo, la vendita diretta dei
prodotti e altre attività e servizi che le imprese agricole possono svolgere, quali ad esempio le fattorie
didattiche. Queste attività sono state individuate quali ambiti prioritari di intervento, in quanto ritenuti
maggiormente funzionali all’urgenza di sviluppare azioni in grado di integrare i redditi delle imprese
agricole, ma anche in quanto ritenuti rispondenti all’esigenza di promuovere globalmente l’immagine positiva
del settore (agriturismo come vetrina dell’agricoltura locale), stimolare l’imprenditorialità più innovativa e
giovane e sviluppare le capacità produttive delle imprese.
Nel biennio 2007-08 si è andata consolidando l’attività di vendita diretta dei prodotti agricoli principalmente
presso il mercato settimanale di Osnago, aperto nel dicembre 2005, ed è proseguita l’azione di stimolo e di
qualificazione degli operatori agrituristici e agrodidattici.
Per quanto riguarda il Mercato dei produttori agricoli la Provincia ha supportato il Consorzio Terrealte, che
svolge la funzione di coordinamento delle imprese partecipanti e di gestione dei servizi del mercato, ha
collaborato con il Consorzio per la corretta gestione dell’area e dell’attività di vendita e, infine, ha monitorato
l’andamento dell’attività e il gradimento dei consumatori.
Sempre sul tema della vendita diretta nel 2008 è stata realizzata una nuova iniziativa, “Carovana dei
produttori agricoli”, che ha riscosso particolare successo. I produttori organizzati dal Consorzio Terrealte
sono stati ospitati nelle piazze di cinque comuni lecchesi (Mandello L., Oggiono, Calolziocorte, Casatenovo,
57
Lecco) e a seguito della manifestazione è stato stabilizzata la presenza mensile del mercato di vendita diretta
nel comune di Oggiono. Inoltre è stato siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Valmadrera e la
comunità Montana Lario Orientale per la costruzione di un nuovo mercato di vendita diretta, da realizzar nel
corso del 2009. Infine, è stato sostenuto il progetto dei produttori per la valorizzazione dei punti vendita
aziendali volto a costruire una rete provinciale di spacci aziendali di qualità.
Relativamente all’attività agrituristica sono stati erogati i servizi amministrativi di competenza provinciale e
sono stati effettuati i controlli previsti. In questo specifico comparto l’attività è stata svolta nel nuovo quadro
normativo definito dalla Regione (L.R. n. 10/2007 e R.R. n. 4/2008), che la Provincia ha contribuito a
divugare e fare conoscere, mediante due incontri pubblici con li operatori del settore.
Per quanto concerne le fattorie didattiche è stato promosso e realizzato un corso di formazione degli
operatori per definire nuovi prodotti agrodidattici, orientato quindi a migliorare la qualità dei servizi per
sfruttare meglio la domanda potenziale e le connesse opportunità di crescita di questa attività.
VENDITA DIRETTA: IL MERCATO SETTIMANALE DEI PRODUTTORI AGRICOLI DI OSNAGO E LE NUOVE PREVISIONI
Il 10 dicembre 2005 è stato inaugurato il primo mercato settimanale dei produttori agricoli in sede fissa presso la
Fiera di Osnago, in collaborazione con il Comune di Osnago, la Fiera di Osnago e Terrealte Consorzio agricolo e
agrituristico lecchese. Il risultato è giunto al termine dell’azione di animazione e di assistenza tecnica forniti dalla
Provincia di Lecco alle aziende agricole nel corso del 2005.
Dalle indagini presso i consumatori che lo frequentano, condotti nel 2006 e nel 2007 dal Servizio Agricoltura ,
dall’esperienza ormai triennale è emerso un quadro particolarmente positivo: il mercato è risultato molto
apprezzato dai consumatori che lo percepiscono come un servizio; il livello di fidelizzazione rilevato indica che il
rapporto diretto consumatore-produttore ha superato l’approccio occasionale connesso per lo più a eventi e
manifestazioni proposte in talune circostanze; la varietà, la qualità dei prodotti presenti e il loro rapporto qualità /
prezzo sono risultati particolarmente apprezzati. Dall’indagine del 2007 è emerso che l’area di provenienza dei
consumatori corrisponde a 36 comuni delle province Lecco (24) e Milano (15).
L’esperienza avviata a Osnago è cresciuta, divenendo punto di riferimento per altri Comuni lecchesi. Nel biennio
2007-08 sono stati istituiti il mercato mensile dal Comune di Galbiate; il Comune di Oggiono ha proseguito
l’esperienza mensile avviata nel 2008 dall’iniziativa provinciale “Carovana dei produttori agricoli”; la Comunità
Montana Lario Orientale ha in corso di realizzazione il mercato agricolo in comune di Ballabio e nel 2009 sarà
avviata la costruzione del mercato agricolo di Valmadrera, su iniziativa della Provincia.
Il tema della “filiera corta/vendita diretta”, declinato nelle forme esposte, costituisce una risposta efficace per i
produttori ai fini dell’organizzazione delle imprese, poiché attraverso la stabilità della relazione di vendita esse
possono programmare la produzione rendendo più efficiente la gestione e, inoltre, possono mantenere all’interno
dell’impresa maggiore quote di valore aggiunto. Anche per i consumatori essa costituisce un’importante
opportunità di accesso ai prodotti locali, con conseguenze positive per la permanenza dell’attività produttiva e la
rivitalizzazione del patrimonio culturale locale connesso ai produzione legata al territorio.
L’azione svolta nel 2007 per questo obiettivo ha comportato una spesa complessiva di 42.802,00 euro, come
indicato nella Tab. 5.5.8. Relativamente al 2008, l’attività non ha comportato una spesa specifica, tuttavia
sono state effettuate prenotazioni di bilancio per circa 230.000 ,00 euro, in conseguenza dell’accordo siglato
con il Comune di Valmadrera per il locale mercato agricolo.
Tab. 5.5.8. Gli indicatori di attività
ATTIVITA’
SPESA 2006
(Euro)SPESA 2007 (Euro)
SPESA 2008
(Euro)
Investimenti strutturali per vendita diretta
Assistenza tecnica alle imprese
Formazione professionale
0
0
1.716,00
32.556,00
0
10.246,00
0
0
0
Altre attività
TOTALE
di
cui
trasferimenti
Lombardia
di cui risorse provinciali
0,00
1.716,00
0
42.802,00
0,00
1.716,00
0
10.246,00
32.556,00
0,00
0,00
Note 2008
avvio procedura inpegno
per mercato di Valmadrera
0
Regione
58
I positivi risultati riscontrati nell’andamento del mercato degli agricoltori nel corso del 2007-08 si
accompagnano ad una parallela crescita della cooperazione fra le imprese, sia all’interno, sia all’esterno dei
Consorzi. Tale riscontro sembra consolidare una tendenza sul tema più generale dell’associazionismo fra le
imprese che agisce nella direzione del superamento delle criticità segnalate nel 2005 relativamente
all’insufficiente diffusione di questo comportamento. L’esperienza di Osnago ha agito positivamente anche
riguardo alle carenze nell’organizzazione dell’offerta e nella conseguente minore capacità di intercettare la
domanda potenziale di nuovi servizi. Anche sul fronte della comunicazione da parte delle imprese si possono
registrare positivi segnali, dovuti sia alle azioni realizzate per la promozione della vendita al mercato di
Osnago, sia soprattutto alla maggiore consapevolezza acquisita dalle imprese su questo tema, che le ha
portate ad avviare la programmazione di azioni nell’ambito delle fattorie didattiche per la realizzazione di
un catalogo comune dei servizi agro-didattici offerti.
Tab. 5.5.9 Indicatori di outcome
n. imprese agricole aderenti a consorzi agricoli locali
2006
2007
2008
48
50
51
n. imprese agrituristiche
50
50
incremento medio annuo delle aziende agrituristiche
(**) 5,83%
0%
n. fattorie didattiche accreditate
6
6
(*) dato riferito al triennio 2003-2005; (**) dato riferito al triennio 2004-2006; (***)dato riferito al 2008-207
•
51
(***) 2%
6
valorizzare le vocazionalità delle aree territoriali e riorientare la capacità produttiva a livello di impresa
e di territorio, a cui sono stati connessi i temi della valorizzazione delle risorse forestali, dello sviluppo di
prodotti rispondenti all’esigenza di potenziare la capacità di vendita diretta sui circuiti brevi dei prodotti
agricoli e quello della valorizzazione del comparto vitivinicolo lecchese.
Relativamente al tema delle risorse forestali, che riguarda principalmente l’area montana della provincia, nel
corso del 2007 e del 2008 si è operato:
- per favorire l’avvio dell’operatività del Consorzio Forestale Lecchese, costituito 21 luglio 2006 e che
conta 16 comuni consorziati (14 nel 2006). Nel 2007 la Regione Lombardia ha riconosciuto il Consorzio
Forestale Lecchese e nel 2008 sono stati presentati progetti operativi di utilizzazione forestale
nell’ambito del sistema di sostegno finanziario regionale, con avvio quindi della fase operativa del
Consorzio;
- per completare l’azione di pianificazione delle risorse forestali, con l’adozione da parte del Consiglio
Provinciale del Piano di indirizzo forestale della Provincia, avvenuta a dicembre 2008 e la cui ritardata
conclusione è dipesa dai tempi di adozione degli atti di indirizzo regionali;
- per sviluppare la filiera bosco-energia, rendendo disponibili per i comuni risorse finanziarie per la
realizzazione di impianti termici a biomasse legnose, che hanno portato all’approvazione del progetto
presentato dal Comune di Ballabio, a cui è stato destinato il contributo di 150.000 euro, con la parziale
utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili per mancanza di richieste da parte dei comuni.
Relativamente al tema dello sviluppo di prodotti rispondenti all’esigenza di potenziare la capacità di vendita
diretta sui circuiti brevi dei prodotti agricoli, nel corso del 2007 e 2008 si è operato:
- per concludere l’indagine sulla produzione orticola per consumo fresco. L’ipotesi di lavoro avviata
operativamente nel 2006 prende in considerazione la brianza lecchese quale area a potenziale vocazione
orticola, inserita in un contesto demografico e urbanistico che rendono verosimile questo indirizzo di
sviluppo. Esso potrebbe costituire una risposta all’esigenza di permanenza, di nuovo insediamento e di
riconversione produttiva di attività agricole facenti capo a piccole imprese, collocate in un contesto a
forte frammentazione del territorio agricolo, con vincoli fondiari e di crescita che richiedono soluzioni in
grado di assicurare un’adeguata redditività anche a piccole aziende e che possano sostenere
l’insediamento di nuova imprenditorialità giovanile. Nel 2008 è stata conclusa l’azione di indagine
territoriale per acquisire conoscenze specifiche del comparto, da sottoporre a sviluppi operativi di
concerto con le imprese interessate.;
- per concludere il progetto avviato riguardante la valorizzazione della vitivinicoltura lecchese e la
vocazionalità di una parte importante del territorio, con l’obiettivo di ottenere l’indicazione geografica
tipica. nel luglio 2008 il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha riconosciuto
l’Indicazione geografica tipica (Igt) TERRE LARIANE.
59
-
Il riconoscimento fra i prodotti tradizionali della regione Lombardia dell’AGNELLO DI RAZZA
BRIANZOLA, su impulso della locale Associazione di produttori a cui la Provincia ha fornito ogni utile
supporto e assumendo il ruolo di capofila del progetto a cui hanno collaborato le Province di Como e
Milano. Nell’aprile 2008 la Regione Lombardia ha riconosciuto fra i propri prodotti tradizionali
l’AGNELLO DI RAZZA BRIANZOLA
Tab. 5.5.10 Gli indicatori di attività
Attività
Consorzio Forestale Lecchese
Piano di indirizzo forestale
provinciale
Indagine su comparto orticolo
Qualificazione dei prodotti
locali
2006
2007
Costituzione Consorzio e Riconoscimento regionale
adesione di 14 Comuni
del Consorzio
2008
Attività operativa avviata
Attività sospesa in attesa Attività sospesa in attesa
di direttive regionali
di direttive regionali
Adottato dal Consiglio
Provinciale
Avvio indagine
conoscitiva
Indagine in corso
Indagine conoscitiva
realizzata
Indicazione geografica
tipica (Igt): Conclusione
studio e redazione dossier
Indicazione geografica
tipica (Igt): avvio
procedura
Riconoscimento
Agnello di razza
brianzola: avvio
procedura riconoscimento
Avvenuto riconoscimento
IGT TERRE LARIANE
Riconoscimento prodotto
tradizionale Agnello di
razza brianzola
Finanziariamente l’attività esposta ha comportato la spesa di 19.000,00 euro quale anticipazione quote
associative al Consorzio forestale lecchese e l’impegno di 150.000,00 euro di contributo al Comune di
Ballabio per la realizzazione dell’impianto a biomasse legnose nel costruendo mercato agricolo di vendita
diretta.
Alcune criticità riscontrabili localmente intervengono a rendere più complessa l’operatività su questi temi.
Esse sono ascrivibili in parte ad aspetti di carattere strutturale, che riguardano la limitata consistenza
produttiva e di operatori dei comparti vitivinicolo e orticolo e l’inadeguatezza delle infrastrutture forestali;
in parte, invece, sono riconducibili alla necessità di reperimento di risorse finanziarie pubbliche consistenti
per sostenere l’avvio dei processi di sviluppo, che sarebbe maggiormente facilitata dall’esistenza di partnariati
locali il cui avvio avviene con lentezza, anche per il limitato uso di metodologie di lavoro condiviso come
l’animazione territoriale.
• fare emergere e valorizzare la multifunzionalità dell’agricoltura, tema che connota fortemente la
visione del settore da parte dell’Amministrazione e dal quale dipende in buona misura lo sviluppo delle
imprese e la loro capacità di permanere sul mercato, fornendo prodotti e servizi di qualità alla collettività.
Nel 2007-08 è proseguita l’azione volta a rendere visibile la multifunzionalità e a stimolare le imprese a
sviluppare nuove attività, proseguendo nella direzione già avviata nel 2005 con la pubblicazione del manuale
“Multifunzionalità in agricoltura: dai concetti alle opportunità” e con il progetto sul paesaggio agrario
“L’agricoltura, i segni e le forme”.
Nel 2007 e 2008 sono stati realizzati:
- la pubblicazione del volume sul paesaggio agrario lecchese ed stata avviata l’azione di divulgazione di
questo tema fra le aziende agricole (sono stati effettuati due incontri pubblici ed è stato inviato alle
aziende materiale tecnico riguardante il progetto). Sono stati identificati, infatti, 18 percorsi che
interessano 31 comuni del territorio provinciale, nei quali sono presenti oltre 200 aziende agricole con
sede ubicata entro 500 metri dal percorso. Negli stessi comuni sono presenti, inoltre, 16 aziende
agrituristiche, oltre 20 aziende che effettuano la vendita diretta dei prodotti e 8 aziende che erogano
servizi agro-didattici (fattorie didattiche);
- diversi incontri con le Organizzazioni professionali agricole per promuovere l’avvio di azioni concertate
fra le imprese nell’ambito dei “Progetti concordati” previsti dal PSR 2007-13, purtroppo senza esito
operativo;
60
-
incontri seminariali inerenti l’attività agrituristica e due nuove pubblicazioni di supporto all’attività delle
imprese agricole e forestali.
L’impegno finanziario sostenuto nel biennio è stato di circa 29.000,00 euro.
Tab. 5.5.11 Gli indicatori di attività
Progetto sul paesaggio agrario
“L’agricoltura, i segni e le forme”
2007
2008
Realizzazione Realizzazione pubblicazione Attività di divulgazione
dell’indagine e
e pannelli divulgativi
del progetto e di
definizione di
coinvolgimento delle
proposte operative
imprese agricole
Attività informativa e divulgativa
Non prevista Incontro pubblico su nuova Seminario con imprese
Attività
2006
normativa agriturismo
su agriturismo -
8.060
0
8.060,00
13.800
13000
800
Incontri divulgativipubblicazioni su
di coordinamento progetti Vendita diretta e risorse
concordati PSR 2007-13
forestali
TOTALE
Di cui trasferimenti Regione Lombardia
Di cui risorse provinciali
0
0
0
La possibilità di trasferire all’operatività dell’impresa le conoscenze acquisite sul tema del paesaggio agrario
e lo sviluppo delle potenziali attività integrative di reddito per l’impresa agraria si scontra ancora con alcune
importanti criticità, riconducibili ai seguenti fattori:
- all’efficacia dell’informazione e divulgazione, con particolare riferimento alla necessità di aumentare la
dimensione della platea di imprese da raggiungere con gli strumenti impiegati, dal momento che risulta
decisivo il raggiungimento di masse critiche utili all’avvio di azioni concrete. L’azione di coinvolgimento
delle aziende che è stata promossa dal Settore per dare avvio ad azioni operative sul paesaggio agrario ha
restituito risposte limitate nel numero e disarticolate territorialmente e perciò inadeguate allo scopo
prefissato;
- all’efficacia dei servizi di consulenza all’impresa, che devono essere rispondenti e di utile supporto alle
azioni operative che le imprese agricole devono attuare;
- all’animazione territoriale, necessaria per promuovere una visione strategica delle problematiche da
affrontare e la condivisione delle azioni di sviluppo da parte dei diversi attori economici e istituzionali
interessati.
Infine, un peso importante sull’esito dell’azione provinciale si ritiene di doverlo attribuire alla mancata
possibilità di accedere alle risorse finanziarie del PSR da parte delle imprese agricole ubicate nel territorio
collinare (c.d. “poli urbani”), potenzialmente e maggiormente in grado di corrispondere all’indirizzo di
sviluppo emerso dal progetto sul paesaggio agrario.
•
assecondare e favorire lo sviluppo di capacità relazionali del settore e le capacità aggregative delle
imprese, che si connette in modo diretto con la necessità di favorire l’integrazione socio-economica
dell’agricoltura nel territorio. Lo sviluppo di capacità relazionali da parte delle imprese agricole con altri
settori è stato perseguito attraverso azioni che prevedono un’integrazione operativa di diversi attori, fra cui i
produttori agricoli, come è stato esplicitato nel progetto di sostegno ai “percorsi enogastronomici”
nell’ambito dell’attività di informazione e di educazione alimentare. Analoga attenzione è stata rivolta al
processo aggregativo delle imprese, che ha permesso di realizzare azioni progettate e gestite in comune da
parte delle imprese associate al Consorzio Terrealte, come il concorso gastronomico “Leccornie contadine”, la
“Carovana dei produttori agricoli”
61
Tab. 5.5.12. Gli indicatori di attività
ATTIVITA’
Sostegno attività del Consorzio Terrealte
Percorsi enogastronomici
Concorso gastronomico
“Carovana dei produttori agricoli
TOTALE
di cui trasferimenti Regione Lombardia
di cui risorse provinciali
SPESA 2006
(Euro)
SPESA 2007
(Euro)
SPESA 2008
(Euro)
0
0,00
5.000.00
8.281,00
2.200,00
=
10.481,00
0
10.481,00
6.800,00
2.600,00
=
9.400,00
0
9.400,00
4.700,00
2.500,00
5.318,40
17.518,40
0
17.518,40
A fronte di questi primi risultati positivi e orientati allo sviluppo, non sono da sottovalutare le criticità
presenti che riguardano la debolezza finanziaria, organizzativa e operativa dei consorzi dei produttori, che
coinvolgono ancora un limitato numero di aziende e che richiedono supporti adeguati per rendere più
efficace la loro azione.
6. Le criticità
Le criticità che incontra l’azione amministrativa svolta dalla Provincia in agricoltura, a cui si è fatto cenno nel
precedente paragrafo, vengono riprese e accorpate per una sintesi non dispersiva, che possa permettere di
focalizzare meglio il quadro generale ed aiutare gli attori coinvolti a individuare le soluzioni per il loro
superamento. Queste criticità agiscono sugli attori e sulle azioni che li vedono impegnati con intensità ed
effetti diversi, ma complessivamente determinano un rallentamento dei processi di sviluppo del settore
agricolo e limitano in varia misura l’efficacia delle risorse investite.
Esse sono ascrivibili:
1. a debolezze strutturali del sistema produttivo, dovute da un lato a vincoli di carattere naturale (orografia)
e dall’altro a fattori connessi agli aspetti insediativi (frammentazione fondiaria, conflittualità d’uso del suolo,
costo del terreno agricolo, ecc);
2. ad aspetti imprenditoriali (età dei conduttori, organizzazione delle imprese, rapporti con il mercato, ecc);
3. debolezza del sistema associativo fra le imprese (scarsa presenza di soggetti associativi imprenditoriali,
deboli finanziariamente e operativamente) e delle loro organizzazioni di rappresentanza (insufficiente
azione politico-sindacale e di costruzione di relazioni diffuse);
4. inadeguatezza dei servizi alle imprese, di consulenza tecnica, di informazione e di formazione
professionale (prevalente orientamento ai servizi fiscali e amministrativi da parte delle Organizzazioni
Professionali; carente raccordo fra i diversi strumenti di intervento quali l’assistenza tecnica, l’informazione e
la formazione; carenze nel coordinamento locale e nel raccordo fra i diversi soggetti pubblici e privati
erogatori di servizi);
5. carenza di metodologie di lavoro condiviso (insufficiente azione di animazione territoriale, competizione
fra Organizzazioni Professionali, competizione fra Enti pubblici, difficoltà a cooperare da parte dei diversi
attori);
6. disarticolazione degli attori istituzionali locali (competizione fra Enti pubblici, visione localistica dei
problemi).
7.Uno sguardo al futuro
Programmi e impegni
La visione dell’agricoltura lecchese fortemente ancorata alla dimensione multifunzionale del settore assegna al
territorio, in quanto sistema complesso di relazioni materiali e immateriali, un ruolo centrale nella capacità di
fare emergere un’agricoltura consapevole di sé e delle proprie funzioni.
L’agricoltura lecchese per le condizioni locali specifiche non riesce a esprimere i grandi numeri delle agricolture di
luoghi con oggettive condizioni di vantaggio territoriale, tuttavia essa non può rinunciare alla sua natura
imprenditoriale e alla capacità di esprimere innovazione, adattamento evolutivo e capacità di relazione con il
contesto territoriale di riferimento.
A livello locale l’azione di sviluppo del settore promossa dalla Provincia si è scelta una collocazione
sussidiaria rispetto ai livelli istituzionali superiori. Mentre a questi si riserva il compito principale di
supportare finanziariamente gli investimenti delle imprese, le quali esprimono un fabbisogno collocabile
62
unicamente nei grandi strumenti di finanziamento regionali ed europei, l’azione locale tende ad incidere
principalmente sugli aspetti relazionali, che rivestono anche una forte valenza di tipo strutturale e che nel
sistema locale emergono in parte come fattori di criticità nel processo di sviluppo. Lo sviluppo, infatti,
prende più facilmente corpo in un territorio nel quali le reti di relazioni fra i diversi attori (cittadini,
imprese e istituzioni) sono attive e produttive di intese, progetti e azioni largamente condivisi e sostenuti.
Il livello provinciale deve perciò misurarsi con la complessità dei temi che rappresentano nodi strutturali
del sistema agricolo e che coinvolgono i diversi attori non come entità a sé, ma concepiti unitariamente
all’interno di un “sistema locale” capace di rilevare e di elaborare progettualmente le istanze di ciascuna
componente, unificando gli interessi soggettivi dei gruppi in un processo integrato di sviluppo.
Il futuro dell’agricoltura lecchese è pertanto condizionato dalla capacità del sistema locale, fatto di una
trama di relazioni fra istituzioni, imprese e cittadini, di dare risposte sui temi:
‰
dell’associazionismo fra i produttori, per rafforzare la loro capacità produttiva e di relazione con il
mercato,
‰
del rapporto diretto produttori-consumatori, per dare a entrambe le categorie i vantaggi economici e di
qualità della semplificazione della filiera produzione-consumo,
‰
della qualificazione produttiva e fruitiva del territorio, per integrare l’agricoltura nei processi di
riassetto del territorio e di miglioramento dell’ambiente,
‰
dell’integrazione economica e funzionale dell’agricoltura nel territorio, per sviluppare e rafforzare le
relazioni intersettoriali dell’agricoltura in particolare con il turismo, il commercio, l’artigianato,
‰
della valorizzazione delle risorse territoriali, con particolare riguardo alle risorse forestali, paesaggistiche
e agropastorali.
Questa molteplicità di temi mette in evidenza la complessità dello sviluppo dell’agricoltura, e richiama la
necessità di un suo non trascurabile miglioramento, soprattutto alla luce dell’evoluzione dei contesti socioeconomici e territoriali nei quali è sempre più avvertita l’esigenza di una migliore qualità della vita.
63
5.3 I SERVIZI ALLA PERSONA
5.3.1. La missione, gli obiettivi e le strategie
La Provincia ha il compito di concorrere, in sinergia con le istituzioni locali del territorio, alla programmazione
del sistema integrato degli interventi in ambito sociale (L. 328/2000, L.r. 3/2008).
L’impegno degli amministratori e della struttura tecnica del Settore Servizi alla Persona si rivolge alle diverse
complesse attività che caratterizzano il mondo del sociale, con costante attenzione al dialogo tra i soggetti
coinvolti e alla creazione di connessioni positive e favorevoli per il miglioramento sia dei servizi erogati che delle
strutture del territorio lecchese.
Questi, sinteticamente, gli ambiti di azione:
- la raccolta delle conoscenze e dei dati sui bisogni e sulle risorse erogate dai Comuni e da altri soggetti
istituzionali che operano nel territorio provinciale per migliorare e aggiornare il sistema informativo dei servizi
sociali;
- l’analisi dell’offerta assistenziale per promuovere approfondimenti mirati sui fenomeni sociali più rilevanti nel
territorio provinciale fornendo, su richiesta dei Comuni e degli enti locali interessati, il supporto necessario per
il coordinamento degli interventi territoriali;
- la progettazione e realizzazione di iniziative di formazione, con particolare riguardo all’aggiornamento degli
operatori e degli amministratori che operano nel sociale;
- la partecipazione alla definizione, all’attuazione e al monitoraggio degli interventi e delle azioni programmate
(Piani di zona).
L’attività è pertanto costantemente orientata a valorizzare, a creare connessioni, momenti di confronto e di
raccordo con le diverse realtà istituzionali e associative del territorio per incrementare e rendere efficaci le azioni
dei diversi soggetti verso finalità condivise.
Per favorire le connessioni fra gli enti e le istituzioni, l’ascolto ed il dialogo sono i mezzi di relazione con i vari
soggetti della società che consentono la costituzione di una rete di scambio di informazioni, proposte e
suggerimenti. A tale scopo si sono creati, consolidati e aggiornati nel tempo e in base alle necessità, gruppi di
lavoro e organismi tecnico-politici che garantiscono sia un costante contatto con le realtà del territorio che il
confronto attivo tra i diversi attori del sociale rispetto alle azioni che si stanno mettendo in atto.
L’intervento della Provincia di Lecco, teso alla realizzazione di politiche sociali, prevede pertanto l’ampio
coinvolgimento dei Comuni e delle Associazioni ed Organizzazioni esistenti sul territorio.
Esso è finalizzato a garantire una particolare attenzione:
- alla persona rispetto alla dimensione dell’accompagnamento e della scelta motivazionale su questioni sociali e
alla famiglia quale contesto di riferimento privilegiato per l’educazione, la socializzazione e la cura;
- alle fasce deboli della popolazione, in particolare agli anziani, ai malati psichiatrici, ai disabili adulti gravi sia
tramite il sostegno a forme di assistenza domiciliare sia ad innovative esperienze di residenzialità.
Anche il ruolo di coordinamento e di supporto tecnico-amministrativo a favore dei Comuni e degli organismi
politici di rappresentanza degli enti locali, che sono chiamati alla costruzione dell’assetto dei servizi sociali
(l’attuazione della legge 328/2000 e dei Piani di Zona), è caratterizzato dalla costante ricerca di sinergie e
condivisioni che favoriscano l’innalzamento della qualità e quantità dei servizi erogati.
La Provincia opera in un contesto favorevole perché caratterizzato da una presenza significativa del privato
sociale (volontariato e cooperazione sociale) ma anche molto complesso per la diffusione insediativa in massima
parte costituita da piccoli Comuni.
In tale contesto le strategie individuate sono rivolte a:
- attuare gli interventi istituzionali, che comprendono: assistenza a disabili sensoriali, formazione del personale
socio-assistenziale, gestione dei registri dell’associazionismo e del volontariato, azioni a favore della famiglia
e dei minori;
- attuare le specifiche competenze in applicazione della vigente normativa sulla riforma del welfare locale;
- incrementare gli interventi per lo sviluppo sociale del territorio, per il completamento e il miglioramento
qualitativo della rete di protezione sociale territoriale, per la ricerca e sperimentazione di servizi anche
innovativi e per il supporto tecnico-amministrativo rivolto sia agli enti locali che agli organismi del settore
no-profit in campo sociale.
5.2.2 Il contesto
Il territorio provinciale è suddiviso in tre ambiti distrettuali: Bellano, Lecco e Merate.
In riferimento ai singoli distretti la popolazione risulta così ripartita:
64
DISTRETTO DI BELLANO
Appartengono al distretto di Bellano i seguenti Comuni: Abbadia Lariana, Ballabio, Barzio, Bellano, Casargo,
Cassina Valsassina, Colico, Cortenova, Grandola Valsassina, Cremeno, Dervio, Dorio, Esino Lario, Introbio,
Introzzo, Lierna, Mandello del Lario, Margno, Moggio, Morterone, Piagnona, Parlasco, Pasturo, Perledo,
Premana, Primaluna, Sueglio, Taceno, Tremenico, Varenna, Vendrogno, Vestreno.
Tab.5.3.1 Popolazione residente Distretto di Bellano per fasce d’età – anno 2007
% sulla pop. residente
anni
n.
ambito distrettuale di Bellano
% sulla pop. residente
provincia di Lecco
0-5
2.957
5,6
5,8
6 - 14
4.362
8,3
8,5
15 - 64
34.523
65,5
66,3
>= 65
10.838
20,6
19,4
totale
52.680
100
100
Fonte: Comuni della provincia di Lecco, 31 dicembre 2007
DISTRETTO DI LECCO
Appartengono al distretto di Lecco i seguenti Comuni: Annone Brianza, Bosisio Parini, Bulciago, Calolziocorte,
Carenno, Castello di Brianza, Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Costa Masnada, Dolzago, Ello, Erve,
Galbiate, Garbagnate Monastero, Garlate, Lecco, Malgrate, Molteno, Monte Marenzo, Nibionno, Oggiono,
Olginate, Oliveto Lario, Pescate, Rogeno, Sirone, Suello, Torre dè Busi, Valgreghentino, Valmadrera, Vercurago
Tab.5.3.2. Popolazione residente Distretto di Lecco per fasce d’età – anno 2007
anni
n.
% sulla pop. residente ambito distrettuale di
Bellano
% sulla pop. residente
provincia di Lecco
0-5
9.365
5,8
5,8
6 - 14
13.859
8,5
8,5
15 - 64
106.879
65,7
66,3
>= 65
32.499
20.0
19,4
totale
162.602
100
100
Fonte: Comuni della provincia di Lecco, 31 dicembre 2007
DISTRETTO DI MERATE
Appartengono al distretto di Lecco i seguenti Comuni: Airuno, Barzago, Barzanò, Brivio, Calco, Casatenovo,
Cassago Brianza, Cernusco Bombardone, Crepella,Imbersago, Lomagna, Merate, Missaglia, Montevecchia,
Monticello Brianza, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, Santa Maria Hoè,
Sirtori, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Viganò
Tab.5.3.3. Popolazione residente Distretto di Merate per fasce d’età – anno 2007
% sulla pop. residente
anni
n.
ambito distrettuale di Merate
% sulla pop. Residente
provincia di Lecco
0-5
7.038
6.1
5,8
6 - 14
9.806
8,4
8,5
15 - 64
77.237
67,4
66,3
>= 65
21.059
18,1
19,4
totale
116.140
100
100
Fonte: Comuni della provincia di Lecco, 31 dicembre 2006
65
3.
L’organizzazione
Fig. 5.3.1 Struttura organizzativa del Settore Servizi alla persona
SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA
(Dirigente)
SERVIZIO SERVIZI ALLA PERSONA
UNITA’ DI OFFERTA
SOCIALE
IMMIGRAZIONE
(1 addetto)
FAMIGLIA
MINORI E
DISABILI
(1 addetto)
FORMAZIONE
OPERATORI
SOCIALI
VOLONTARIATO E
ASSOCIAZIONISMO
(1 addetto)
CISED*
(1 addetto)
SEGRETERIA
(2 addetti)
*La Provincia si avvale del CISeD (CENTRO INFORMAZIONE SUPPORTO E DOCUMENTAZIONE) che è gestito da una
cooperativa sociale per lo svolgimento dei seguenti servizi: attività di informazione alla conoscenza delle organizzazioni e
servizi territoriali impegnati nel sociale; attività di supporto a carattere formativo e consulenziale; attività di documentazione
tramite la biblioteca e l’emeroteca specializzate nelle tematiche sociali
5.3.4 Le risorse impiegate
Si riportano di seguito i dati relativi dagli impegni dal 2006 suddivisi per interventi.
Tab. 4.3.1. Assistenza infanzia, handicappati ed altri servizi sociali – Risorse Impiegate
Interventi
2006
2007
Personale
180.144,24
170.172,90
Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime
22.601,74
24.355,58
Prestazioni di servizi
860.685,90
813.798,86
Trasferimenti
237.178,00
132.762,00
Imposte e tasse
15.100,83
11.856,81
Oneri straordinari della gestione corrente
35.000,00
0,00
Acquisizione di beni mobili e macchine
0,00
10.000,00
Trasferimenti di capitale
669.464,00
90.000,00
Conferimenti di capitale
0,00
0,00
Totale:
2.020.174,71
1.252.946,15
2008
173.417,51
12.282,64
920.282,85
248.578,00
11.710,09
0,00
0,00
406.000,00
0,00
1.772.271,09
5. I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
Le competenze della Provincia nel settore sociale sono articolate e complesse in quanto riguardano funzioni
programmatorie, progettuali, di raccordo, di consulenza e di sostegno che non vengono svolte tramite servizi
e prestazioni misurabili direttamente erogate ai cittadini. Gli ambiti di intervento sono: l’assistenza ai disabili
sensoriali, le progettualità rivolte ai minori e alla famiglia, la formazione del personale dei servizi socioassistenziali e socio-sanitari, la gestione dei registri dell’associazionismo e del volontariato, il supporto alle unità
di offerta sociale, la programmazione distrettuale dei servizi socio-assistenziali, gli osservatori provinciali per le
politiche sociali e per l’immigrazione.
La Provincia opera inoltre per lo sviluppo sociale del territorio, per il completamento e il miglioramento
66
qualitativo della rete di protezione sociale, per la ricerca e la sperimentazione di servizi anche innovativi, con
funzioni di supporto tecnico-amministrativo rivolto agli enti locali e agli organismi del settore no-profit in
campo sociale e socio-assistenziale.
Servizi socio-assistenziali per disabili sensoriali
Gli interventi che la Provincia svolge per i disabili sensoriali sono: supporto educativo, scolastico o domiciliare;
concessione in comodato di strumentazione specifica per attività formative/didattiche; fornitura
diretta/concessione di contributi economici alle famiglie a titolo di rimborso per l’avvenuto acquisto di libri
trascritti in braille, fotocopie ingrandite, pile per apparecchi acustici, quaderni per ipovedenti, album da disegno,
carta braille.
Le competenze per l’erogazione di servizi socio-assistenziali ai disabili sensoriali sono attribuite alla Provincia
dalla legge 67/93 e sono state confermate nella l. r. n. 3/2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi
alla persona in ambito sociale e sanitario”.
Dal 2001 tali competenze sono state concretamente svolte dall’Azienda Sanitaria Locale di Lecco sulla base
della delega gestionale regolata da Convenzioni tra la Provincia di Lecco e l’Azienda: la vigente convenzione è
valida sino al 31/07/2010.
Graf. 5.5.1. Disabili sensoriali assistiti nel triennio 2006-2008
50
46
42
40
30
41
33
29
33
20
10
0
2006
2007
audiolesi
2008
ipo-non vedenti
Nel 2007 il costo complessivo dei servizi erogati tramite Convenzione è stato di 348.000,00 euro interamente
riferiti agli interventi per i disabili sensoriali, con una consistenza maggiore per le spese riferite all’assistenza
educativa scolastica.
Nel 2008 è previsto un costo complessivo pari a 328.000,00 euro.
Il costo dipende dalle prestazioni effettivamente erogate in risposta alle richieste del territorio.
Il modello organizzativo adottato dall’ASL ha consentito di accentrare le funzioni della valutazione del bisogno e
di coordinare con successo gli interventi di assistenza educativa/scolastica per i disabili sensoriali inseriti nelle
scuole, attuati tramite le convenzioni dall’ASL con le associazioni AFA (Associazione Famiglie Audiolesi) e AFIN
(Associazione Famiglie Ipovedenti e Non vedenti).
Nelle riunioni periodiche tra Provincia e ASL sono stati infatti rilevati progressivi miglioramenti apportati alla
gestione degli interventi socio-assistenziali.
Inoltre nel 2008, all’interno delle azioni di verifica, sono state valutate e ripensate insieme le modalità di
organizzazione del servizio di assistenza educativa specialistica per gli alunni disabili sensoriali, al fine di
migliorare il collegamento con l’Ufficio Scolastico Provinciale, le scuole statali e paritarie ed i Comuni.
Le informazioni sull’organizzazione di questo servizio rivolto ai disabili sensoriali sono state quindi inserite in un
documento unitario per il territorio provinciale sull’assistenza educativa specialistica.
Infatti, riguardo al tema in generale dell’integrazione scolastica dei disabili, la Provincia ha consolidato un
raccordo con gli organismi istituzionali e gestionali presenti sul territorio: il Gruppo di lavoro interistituzionale
provinciale (GLIP), il Tavolo permanente Enti Locali/Scuola, il Centro Risorse Territoriale per l’handicap (CRTH), le
scuole potenziate, la Federazione Italiana Scuole Materne di Lecco (FISM), che si è realizzato anche tramite
azioni di coordinamento provinciale.
67
Gli incontri con il GLIP e con i referenti dei progetti per l’integrazione scolastica degli alunni disabili hanno
portato alla redazione, da parte di un gruppo di lavoro, del documento “Il servizio di assistenza educativa
specialistica come risorsa per gli alunni disabili dei Comuni della provincia di Lecco”, distribuito nel maggio 2008
ai Comuni e alle scuole statali e paritarie del territorio provinciale, in cui è confluita, come si è accennato prima,
la descrizione delle attività dell’assistenza educativa specialistica per i disabili sensoriali.
Le convenzioni triennali con l’E.N.S., Ente Nazionale per l’assistenza dei Sordomuti e con l'U.I.C., Unione Italiana
Ciechi, rinnovate fino al 31/12/2009, hanno inoltre assicurato continuità nel garantire forme di aiuto concreto ai
disabili adulti per la loro integrazione sociale, sia per il disbrigo di pratiche con enti diversi (sanitari, formativi,
amministrativi) sia per l'informazione in materia di ausili, opportunità, occasioni di socializzazione, con un costo
annuo di 6.000,00 euro ciascuna.
Minori e Famiglia
La Provincia mette a disposizione degli enti e delle organizzazioni sociali che operano sul territorio lecchese,
forme di coordinamento e di sostegno, anche economico, che facilitano la realizzazione di progetti che
riguardano l’intero territorio provinciale, finanziati anche attraverso specifiche leggi di settore per la promozione
dei diritti e delle opportunità per i minori, per la prevenzione del disagio sociale, per l’attuazione di interventi a
sostegno dell’integrazione dei minori stranieri e delle loro famiglie.
Questa attività di coordinamento e di supporto testimonia la volontà di affrontare insieme le tematiche sociali
più complesse e l’utilità di pensare e realizzare gli interventi in collaborazione.
Nel 2007 è proseguita l’attuazione del progetto “Geografie dell’integrazione. Reti tra scuola ed extra-scuola per
gli adolescenti stranieri”, che ha affrontato il tema degli adolescenti stranieri nei contesti scolastici e di vita
sociale; il metodo di lavoro che si è scelto, con l’attivazione di un gruppo composito, è un esempio interessante
di collaborazione tra Provincia, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituti primari di secondo grado e secondari, Centri
di formazione professionale, Centri per l’istruzione e la formazione in età adulta - EDA, Comuni e Associazioni
del territorio.
Il costo totale del progetto è stato di 13.950 euro.
Il progetto è stato coordinato dall’assistente sociale del Settore Servizi alla Persona, da un operatore del CISeD
della Provincia di Lecco, dal referente Intercultura dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dal referente del Centro
Risorse Tematico per l’Intercultura.
Geografie dell’integrazione ha lavorato con l’intento di approfondire la conoscenza ed il confronto sul tema delle
migrazioni in adolescenza e di promuovere interventi integrati tra scuola e territorio.
Il convegno che si è svolto il 18 aprile 2007 è stata l’occasione per presentare “Geostorie e Geomappe”, le due
pubblicazioni realizzate nell’ambito del progetto con il desiderio che possano essere utili strumenti a disposizione
di chi opera per una società multiculturale.
Geostorie è un report delle interviste realizzate e rivolte a ragazzi stranieri, che offre spunti di riflessione per
guardare dentro le realtà di persone che arrivano da paesi molto diversi, ritrovando la semplicità, l’autenticità e
l’immediatezza, che in una società complessa come la nostra, a volte perdiamo di vista.
Geomappe è stato ideato e scritto da un gruppo di insegnanti e operatori sociali che, con il supporto tecnico di
consulenti del Centro Come di Milano, ha creduto nell’opportunità di realizzare e di distribuire uno strumento di
utilità per chi incontra i ragazzi stranieri nei servizi in cui lavora, chi li aiuta ad orientarsi nelle scelte di vita
scolastiche o professionali, chi li accoglie nella scuola e li sostiene in un percorso scolastico che il più delle volte
non è privo di difficoltà o di ostacoli.
È un “vademecum” per l’accoglienza degli adolescenti stranieri, strumento operativo che comprende una raccolta
di informazioni utili per agevolare l’inserimento dei ragazzi che arrivano in Italia da adolescenti.
Le due pubblicazioni sono state inviate alle scuole secondarie di primo e di secondo grado del territorio, ai Centri
di Formazione Professionale, al Centro Territoriale permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta
(EDA), agli organismi della scuola che si occupano di integrazione dei minori stranieri, ai Comuni, ai Sindacati,
agli organismi di riferimento per la progettazione e gestione dei Piani di Zona, per un totale di n. 450 invii.
Le pubblicazioni sono state inoltre presentate anche in luoghi di formazione specifica per gli insegnanti che si
occupano di integrazione dei minori stranieri.
Nel 2007 e nel 2008 la Provincia ha collaborato anche all’elaborazione di altri progetti di livello provinciale
nell’area famiglia e minori, tramite contatti e incontri con gli Uffici di Piano e le Gestioni Associate dei tre
Distretti, oltre che con le realtà del Terzo Settore.
Le collaborazioni in atto tra i tre Ambiti Distrettuali hanno consentito infatti di condividere la necessità di dare
avvio ad un progetto provinciale sul tema dell’Affido familiare; nel marzo 2007 si è quindi costituito presso la
68
Gestione Associata di Lecco il Gruppo Tecnico Affido Familiare, composto dai referenti degli Uffici di Piano e
delle Gestioni Associate, da un operatore del Settore Servizi alla Persona della Provincia e da un operatore della
Cooperativa sociale Il Talento di Lecco.
Il lavoro del Gruppo Tecnico ha portato alla redazione del Progetto “Affido familiare: un percorso affidabile”,
che, finanziato dalla Fondazione Cariplo e dai tre Ambiti Distrettuali, prevede la realizzazione di un Servizio
Affidi provinciale attraverso un percorso biennale.
La Provincia di Lecco ha contribuito a sostenere i costi del progetto attraverso un contributo di 15.000 euro e
attraverso l’inserimento nel Piano Formativo di attività di formazione sull’affido familiare rivolte alle équipes
tutela minori delle Gestioni Associate.
Obiettivo riuscito del Convegno “I legami al centro”, che si svolto il 25 novembre 2008 presso il Monastero del
Lavello di Calolziocorte, è stata la presentazione al territorio del Servizio Affidi provinciale, caratterizzata da uno
stile relazionale efficace ed adeguato per pensare, organizzare e valutare l’intervento dell’affido.
Oltre cento le presenze registrate: psicologi e assistenti sociali dei Servizi sociali di base e dei Servizi di Tutela
minori dei tre ambiti distrettuali, responsabili e direttori comunali, coordinatori ed educatori delle comunità di
accoglienza per minori e per madri-bambino del territorio provinciale, famiglie affidatarie, rappresentanti
dell’associazionismo familiare, responsabili degli uffici scolastici, avvocati, professionisti dell’ASL.
Riguardo al tema del maltrattamento e della violenza contro le donne, nel 2007 la Provincia ha avviato un
lavoro con i Centri Antiviolenza e le case di accoglienza del territorio per la stesura di un progetto di rete
formalizzata.
Si è collaborato alla preparazione di un Protocollo d’intesa, che, come aspetto innovativo, prevede un Tavolo di
concertazione con la presenza dei rappresentanti dei soggetti firmatari: Prefettura di Lecco, Consiglio di
Rappresentanza dei Sindaci e Ambiti Distrettuali, ASL e Azienda Ospedaliera di Lecco, Centri Antiviolenza e Case
d’accoglienza, Ordine degli Avvocati.
Il Tavolo è coordinato dalla Provincia di Lecco - Assessorato Servizi alla Persona con la Commissione per le Pari
Opportunità - d’intesa con la Prefettura di Lecco.
Il finanziamento dei servizi e degli interventi della rete è messo a disposizione dai Comuni attraverso i Piani di
Zona, con l’assegnazione di risorse economiche specifiche.
Un primo intervento operativo è la stipula di una convenzione per il collocamento in pronto intervento di donne
maltrattate sole o con figli minori presso le strutture di accoglienza messe a disposizione dalla Cooperativa
sociale Il Talento di Lecco.
La sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per l’istituzione di una rete a sostegno delle donne vittime di
maltrattamento e violenza” è avvenuta il 24 novembre 2008 durante un Consiglio Provinciale aperto dedicato
alla prevenzione del fenomeno della violenza.
Formazione degli operatori sociali
Tra le competenze attribuite alle Province vi è quella dell’aggiornamento del personale dei servizi socioassistenziali e socio-sanitari.
Esercitare tale funzione con efficacia, raccogliendo
stimoli e proposte e mettendo in relazione i soggetti
che nel territorio operano in ambito sociale, è
un’opportunità
importante
per
incidere
sostanzialmente sulla qualità dei servizi socioassistenziali e socio-sanitari erogati ai cittadini.
Infatti, operatori preparati e motivati qualificano il
servizio stesso e sono i veri artefici del miglioramento
organizzativo.
E’ per questa ragione che l’investimento progettuale
della Provincia in ambito formativo è stato, nel
tempo, costantemente improntato alla ricerca e alla
realizzazione di stimoli, di nuove modalità di azione,
di confronto e di approfondimento su nuovi bisogni,
oltre che di riflessione sull’efficacia del lavoro sociale
in riferimento al contesto territoriale.
69
È in quest’ottica che la Provincia di Lecco approva annualmente il “Piano per la formazione e l’aggiornamento
del personale dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari”, che viene predisposto e “presidiato” dall’Ufficio
formazione e aggiornamento degli operatori sociali del Settore Servizi alla Persona, con la collaborazione e il
supporto di due organismi con funzioni consultive: il “gruppo politico-istituzionale” e il “gruppo tecnico” che
rappresentano i soggetti istituzionali e del terzo settore e che svolgono il ruolo di proposta, di confronto e di
condivisione dei contenuti progettuali.
La metodologia utilizzata è infatti quella della progettazione partecipata: si individua il fabbisogno formativo
degli operatori sociali partendo dal coinvolgimento degli stessi operatori, dei servizi socio-assistenziali e degli
enti di riferimento.
I progetti del Piano Formativo vengono quindi realizzati in accordo e condivisione con i principali enti di
riferimento del territorio. In particolare, sono in essere partnership formalizzate con i seguenti enti: Consorzio di
cooperative sociali CONSOLIDA, Centro Servizi Volontariato SOLEVOL, Azienda Sanitaria Locale di Lecco.
I rapporti di collaborazione e di reciproca
informazione costruiti negli ultimi anni con questi
enti sono molto rilevanti, in quanto consentono di
raggiungere positivi risultati nell’ottimizzazione delle
risorse e di condividere le proposte di aggiornamento
rivolte agli operatori dei servizi socio-assistenziali e
socio-sanitari del territorio della provincia di Lecco.
Questi enti, interlocutori fondamentali per lo sviluppo
delle politiche sociali territoriali, si fanno carico di
rappresentare i bisogni formativi che rilevano
nell’esercizio delle proprie funzioni e di coadiuvare la
Provincia, con il proprio patrimonio di conoscenza del
territorio e dei servizi, nell’esercizio della competenza
formativa. Inoltre, nell’attuazione dei Piani Formativi,
assicurano il proprio contributo alla progettazione
degli interventi formativi, al fine di renderli aderenti alle finalità previste e alla realtà territoriale.
Il “Piano Formativo 2007” è composto da 12 progetti e ha coinvolto circa 1.200 operatori.
Ha un costo complessivo di 140.000 euro, così ripartiti:
• contributo regionale di 51.000 euro;
• contributo dei Piani di Zona dei tre Distretti di 30.000 euro;
• contributo degli enti partner di 46.000 euro;
• 13.000 euro a carico della Provincia.
I 12 progetti del “Piano Formativo 2007”:
1. Stress occupazionale e benessere dell’operatore sociale.
2. Percorso di formazione sulle competenze trasversali degli operatori sociali.
3. L’intervento sociale e la relazione con i migranti nei servizi socio-assistenziali.
4. Verso un ospedale interculturale (2° edizione).
5. Nido Sonoro. Percorso di formazione e ricerca pedagogico / musicale.
6. La metodologia di lavoro del case management.
7. La dimensione comunicativa del fenomeno delle dipendenze.
8. La tutoring dentro il ruolo specifico delle cooperative sociali di tipo B.
9. Cura e sviluppo delle professionalità del territorio.
10. L’amministratore di sostegno.
11. Forme e strategie del ruolo del Terzo Settore nei confronti dell’Ente Pubblico.
12. Aggiornamenti legislativi in ambito socio-assistenziale e socio-sanitario.
Il “Piano Formativo 2008” è composto da 5 progetti articolati in 14 azioni che sono in fase di realizzazione: non
si hanno quindi a disposizione i dati di riferimento dei progetti (numero partecipanti, indice di frequenza, grado
di soddisfazione …).
Ha un costo complessivo di 110.000 euro, così ripartiti:
70
contributo regionale di 51.000 euro;
contributo dei Piani di Zona dei tre Distretti di 30.000 euro;
contributo degli enti partner di 14.000 euro;
15.000 euro a carico della Provincia.
•
•
•
•
I 5 progetti del “Piano formativo 2008”:
1. Percorsi sulle politiche giovanili. Azione n. 1 - Istituire un luogo di confronto, riflessione e condivisione.
2. Percorsi sulle politiche giovanili. Azione n. 2 - Attivare incontri formativi per gli operatori.
3. Percorsi sulle politiche giovanili. Azione n. 3 - Promuovere l’impegno sociale dei giovani.
4. Percorsi sulle politiche giovanili. Azione n. 4 - Implementare il lavoro di comunità.
5. Percorsi di sostegno alla genitorialità. Azione n. 1 - Istituire luoghi di confronto, riflessione e condivisione.
6. Percorsi di sostegno alla genitorialità. Azione n. 2 - Accompagnare le equipe tutela minori.
7. Percorsi di sostegno alla genitorialità. Azione n. 3 - Formare gli operatori degli Spazi Neutri (percorso di 2°
livello)
8. Percorsi di sostegno alla genitorialità. Azione n. 4 - Attivare incontri formativi per gli educatori.
9. Aggiornamenti legislativi in ambito socio-assistenziale e socio-sanitario. Azione n. 1 - Promuovere percorsi di
aggiornamento legislativo per amministratori.
10. Aggiornamenti legislativi in ambito socio-assistenziale e socio-sanitario. Azione n. 2 - Promuovere percorsi di
aggiornamento legislativo per dirigenti.
11. Sviluppo delle risorse per il welfare territoriale. Azione n. 1 – Promuovere le attività artistico - espressive nella
relazione educativa.
12. Sviluppo delle risorse per il welfare territoriale. Azione n. 2 – Incrementare le competenze trasversali degli
operatori sociali (2° edizione).
13. Sviluppo delle risorse per il welfare territoriale. Azione n. 3 – Utilizzare la leva formativa per lo sviluppo dei
servizi e la crescita delle professionalità del territorio.
14. Sostegno alla domiciliarità degli anziani.
Graf. 5.5.2 Numero dei progetti finanziati: Piani Formativi 2006/2008
18
16
16
14
14
12
12
10
8
6
4
2
0
2006
2007
2008
Graf. 5.5.3. Suddivisione dei progetti del Piani Formativi 2006/2008 nelle cinque aree di rilevazione, indirizzo e
investimento del Piano Formativo.
6
5
5
5
5
4
Piano formativo 2006
4
4
3
3
Piano formativo 2007
3
3
2
2
2
2
1
1
1
Piano Formativo 2008
1
1
0
Sviluppo delle
Sviluppo organizzativo
Sviluppo dei processi
Sviluppo delle reti
Innovazioni
professionalità
e delle reti
formativi
educative informali
istituzionali e ruolo del
Terzo settore
71
Graf. 5.5.4 Finanziamenti
I finanziamenti si riferiscono al costo complessivo del Piano Formativo
€ 140.000
€ 150.000
€ 110.000
€ 107.000
€ 100.000
€ 50.000
€0
2006
2007
2008
Graf. 5.5.5 Partecipanti
Numero dei partecipanti ai percorsi del Piano
Formativo
1.215
1.210
1.205
1.200
1.195
1.190
1.185
1.180
1.175
1.170
1.165
Graf. 5.5.6 Indice di frequenza
% dei partecipanti con frequenza >=al 75% sul totale degli iscritti (e
quindi con ottenimento di attestato)
1.210
90%
88%
86%
84%
82%
80%
78%
76%
74%
72%
70%
1.180
2006
88%
77%
2006
2007
2007
Nota: Il dato riferito al Piano Formativo 2008 non è disponibile in quanto, seppur in fase di avanzata realizzazione, i corsi
non sono ancora conclusi.
Graf. 5.5.7 Il grado di soddisfazione
Percentuale di gradimento (buono e ottimo) sul totale delle schede compilate
86%
85%
85%
85%
84%
84%
83%
83%
83%
82%
2006
2007
Nota: Il dato riferito al Piano Formativo 2008 non è disponibile in quanto, seppur in fase di avanzata realizzazione, i corsi
non sono ancora conclusi.
72
Registri provinciali del Volontariato e dell’Associazionismo
La Provincia cura la tenuta della Sezione Provinciale del Registro Generale Regionale del Volontariato di cui al
Capo II della L.r. 1/08 e del Registro Provinciale delle Associazioni (associazioni senza scopo di lucro e
associazioni di promozione sociale) di cui al Capo III della L.r. 1/08.
La tenuta dei Registri costituisce uno strumento irrinunciabile nell’ambito dei rapporti tra il settore non-profit e
le istituzioni pubbliche e non un mero adempimento burocratico in quanto consente l’utilizzo dei servizi di
consulenza e di informazione della Provincia, l’accesso ai bandi regionali di finanziamento e l’utilizzo di forme
coordinate di promozione. La vivacità e la ricchezza del mondo del volontariato e dell’associazionismo lecchese
sono dimostrate anche dalla continua crescita dell’attività di consulenza ed informazione erogata dagli uffici
provinciali.
L’iscrizione ai registri, oltre che fornire un riconoscimento istituzionale, consente alle organizzazioni di
volontariato/associazioni iscritte di partecipare ai bandi regionali per ottenere contributi a sostegno di progetti
specifici; per le organizzazioni di volontariato e per le associazioni di promozione sociale sono inoltre previste
agevolazioni fiscali.
Al 30.11.2008 le organizzazioni di volontariato iscritte sono 214 e le associazioni iscritte sono 58, di cui 15
associazioni di promozione sociale.
Volontariato
Tab.5.5.1 Iscrizioni al Registro del Volontariato (2006/2008)
Al 31.12.2006
172
12
8
Al 31.12.2007
175
15
15
Sez. A Sociale
Sez. B Civile
Sez. C Culturale
Totale
organizzazioni
iscritte
192
*203
* Due organizzazioni di volontariato sono iscritte contemporaneamente in due sezioni
** Tre organizzazioni di volontariato sono iscritte contemporaneamente in due sezioni
Al 30.11.2008
183
19
15
**214
Per quanto riguarda le tre annualità 2006/2008 si precisa che le cancellazioni effettuate su richiesta delle
organizzazioni di volontariato (per cessata attività) o d’ufficio (per verifica perdita requisiti di iscrizione) sono
state 7 nel 2006 e 0 nel 2007 e nel 2008.
Associazionismo
Nel 2006 è stata introdotta una tipologia specifica di associazione denominata Associazione di Promozione
Sociale (APS) - art. 4 della legge regionale 5/06, ora sostituita dalla l.r. 1/08.
Nel Registro delle Associazioni senza scopo di lucro è stata istituita un'apposita sezione (sezione F) nella quale si
possono iscrivere le Associazioni di Promozione Sociale (APS) in possesso dei requisiti soggettivi e statutari di cui
agli art. 2 e 3 della L. 383/2000 (Disciplina delle associazioni di promozione sociale).
Tab. 5.5.2. Iscrizioni al Registro dell’Associazionismo (2006/2008)
Al 31.12.2006
Al 31.12.2007
Al 30.11.2008
Sez. A Sociale/Civile
9 13 (7 ass.ni + 6 APS)
15 (8 ass.ni + 7 APS)
Sez. B Culturale
21
21 (19 ass.ni + 2 APS)
23 (19 ass.ni + 4 APS)
Sez. C Ambientale
4
4 (4 ass.ni + 0 APS)
4 (4 ass.ni + 0 APS)
Sez. D Relazioni internazionali
1
1 (0 ass.ni + 1 APS)
1 (0 ass.ni + 1 APS)
Sez. E Sport/tempo libero,
innovazione tecnologica
14 14 (12 ass.ni + 2 APS)
15 (12 ass.ni + 3 APS)
Totale associazioni iscritte
49 53 (42 ass.ni +11 APS)
58 (43 ass.ni +15 APS)
Nel 2006 sono state cancellate due associazioni, su richiesta delle stesse, per cessata attività, nel 2007 ne sono
state cancellate tre, di cui due, su richiesta delle stesse, per cessata attività, e una per il venir meno dei requisiti
di iscrizione e nel 2008 non sono state effettuate cancellazioni.
73
Anche per il biennio 2008/2009 la Regione ha pubblicato appositi bandi a sostegno di progetti presentati dalle
organizzazioni di volontariato iscritte al registro del Volontariato e dalle associazioni iscritte al registro
dell’Associazionismo, per i quali la Provincia ha gestito l’istruttoria, la valutazione, l’approvazione della
graduatoria definitiva per l’assegnazione del finanziamento e cura le fasi successive della liquidazione e
rendicontazione economico finanziaria.
L’importo complessivo assegnato dalla Provincia è pari a 202.792 euro .
I progetti riguardano la realizzazione di attività che consentono il perseguimento di una delle seguenti finalità
previste dai bandi: promozione delle competenze operative e gestionali del personale attraverso programmi di
formazione e aggiornamento, implementazione e potenziamento di reti di collegamento, promozione di
interventi di solidarietà/utilità sociale e potenziamento delle risorse dell’organizzazione/associazione.
Sono stati presentati 23 progetti relativamente al bando volontariato, dei quali n. 20 ammessi in graduatoria e
finanziati; per quanto riguarda il bando associazionismo sono stati presentati 9 progetti di cui 7 ammessi in
graduatoria e 6 finanziati.
Tab.5.5.2 Le associazioni che hanno partecipato ai bandi di finanziamento (2006-2008)
Bandi volontariato
PROGETTI PRESENTATI
PROGETTI FINANZIATI
Bando 2006/2007
23
20
Bando 2008/2009
23
20
Bandi associazionismo
PROGETTI PRESENTATI
PROGETTI FINANZIATI
Bando 2006/2007
8
8
Bando 2008/2009
9
6
Rispetto al passato, pur riscontrando la coincidenza del numero di soggetti che hanno aderito ai bandi, si è
rilevata una diversa caratterizzazione delle organizzazioni/associazioni aderenti: soggetti nuovi e meno
strutturati, forse anche grazie a un’efficace attività promozionale e di consulenza garantita in questi anni dalla
Provincia e dal So.Le.Vol. – Centro di Servizi per il volontariato di Lecco.
In virtù di questo e per la valenza degli altri servizi resi dal Centro di Servizi, anche per il 2009 verrà rinnovata la
Convenzione, di durata biennale, tra Provincia e So.Le.Vol., per garantire servizi di consulenza, formazione,
informazione, promozione e comunicazione alle associazioni e alle organizzazioni di volontariato; il cui costo
ammonta a 19.000 euro.
Funzioni di vigilanza e controllo sulle persone giuridiche di diritto privato
A partire dal 2007 la Provincia ha dovuto affrontare un nuovo compito assegnato dalla Regione Lombardia che
ha individuato nelle Province per tutti gli ambiti di competenza diversa rispetto a quella socio-sanitaria e socioassistenziale, l’ autorità preposta allo svolgimento di funzioni amministrative di vigilanza e controllo sulle
persone giuridiche di diritto privato ex artt. 23 e 25 c.c. - art. 6 “Disposizioni in materia di servizi alla persona”
della L.r. 6/2005.
Per lo svolgimento di tali nuove funzioni, che implicano un’attività di vigilanza e controllo sulla regolarità
dell’attività svolta da associazioni (n.48) e da fondazioni (n.16) con personalità giuridica, è stato assegnato un
incarico di consulenza ad un legale, che in una prima fase ha effettuato un censimento delle associazioni e
fondazioni e raccolto documentazione conoscitiva.
Supporto alle unità di offerta sociale
In attuazione del “Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Lecco e gli enti capofila dei comuni appartenenti agli
ambiti di Lecco, Bellano e Merate per l’attuazione della legge regionale n. 1/2005 in accordo con l’ASL della
provincia di Lecco”, sottoscritto in data 4 agosto 2006 ed in vigore fino al 31/12/2008, la Provincia ha
proseguito per l’anno 2007 nello svolgimento della fase istruttoria dei procedimenti autorizzativi per le strutture
socio-assistenziali.
E’ stata fornita regolarmente agli enti capofila la consulenza tecnica per lo svolgimento della fase istruttoria delle
autorizzazioni al funzionamento, oltre alla condivisione di problematiche riscontrate dai Comuni. Sono state
concluse dalla Provincia n.24 istruttorie per l’emissione dei provvedimenti di autorizzazione al funzionamento a
favore degli Enti Capofila.
Con la legge regionale 12 marzo 2008 n.3, sono state introdotte sostanziali novità: con l’istituto della
“Comunicazione Preventiva per l’esercizio di Unità di offerta sociali”, in base alla nuova normativa, le strutture
74
socio assistenziali per svolgere l’attività non hanno più bisogno di chiedere al Comune l’Autorizzazione al
funzionamento, ma possono semplicemente comunicare l’inizio attività al Comune e all’ASL ed essere
immediatamente operative.
Successivamente il Comune ha l’obbligo di verificare la completezza della documentazione allegata, spetta all’Asl
invece avviare la prevista attività di vigilanza e comunicare al Comune immediatamente l’esito delle verifiche.
Anche in questa fase di cambiamento della normativa La Provincia ha continuato a supportare i Comuni negli
adempimenti richiesti, dall’inizio dell’anno sono state assistite n. 28 nuove strutture socio assistenziali per
l’apertura dell’attività.
Graf. 5.5.8 Strutture socio-assistenziali ed Autorizzazioni nel 2006, 2007 e 2008
160
141
140
120
120
Autorizzazione
permanente
111
100
Altri procedimenti
80
60
40
20
31
13
16
0
2006
2007
2008
Programmazione distrettuale dei servizi socio-assistenziali
Negli anni 2007-2008 la Provincia ha continuato a svolgere un ruolo di supporto e coordinamento rispetto ai
compiti di programmazione dei servizi socio assistenziali che fanno capo ai Comuni.
Nell’anno 2007 sono state avviate dalla Provincia 2 azioni di supporto ai Piani di Zona e alle Gestioni Associate
con la collaborazione di 2 consulenti esterni. La prima azione, rivolta specificatamente agli Uffici di Piano, ha
supportato gli Uffici nella definizione delle modalità di raccolta dei dati inerenti la spesa sociale e la popolazione.
Per la popolazione e’ stata condivisa una scheda inviata a tutti i Comuni, tramite l’Osservatorio per le Politiche
Sociali, per rilevare quanti nuclei familiari con tre o più figli, di cui almeno uno minore, fossero presenti in ogni
Comune. La rilevazione è stata effettuata per permettere agli Uffici di Piano di compiere una adeguata
ripartizione delle risorse previste dalla Circolare Regionale n.31/2006, per il sostegno delle famiglie numerose.
La seconda azione rivolta sia agli Uffici di Piano che alle Gestioni Associate, è stata avviata anch’essa con la
collaborazione di 1 consulente esterno. Sono stati predisposti dei documenti necessari per la programmazione e
gestione di importanti interventi. In particolare sono stati redatti: il “Regolamento per la proposta sperimentale
buoni sociali mirati rivolti alle famiglie numerose” ed i relativi allegati, ed il “Regolamento per l'accesso al
voucher pronto intervento e ricovero di sollievo”. Per la presentazione di questi documenti è stato fissato un
incontro con tutte le Assistenti Sociali della provincia presso la sala Consigliare.
Nell’anno 2008 si è costituito l'Ufficio dei Piani con funzioni di raccordo tra i tre Uffici di Piano. Le riunioni
dell'ufficio si tengono periodicamente presso la Provincia e vi partecipano anche un funzionario della Provincia
ed uno dell'ASL. Gli incontri, finalizzati a mantenere omogeneità nelle progettualità e linee operative trasversali,
sono stati effettuati per condividere procedure unitarie per la concessione dei titoli sociali, per la condivisione di
ipotesi di partecipazione ai corsi di formazione regionali e l’impostazione del lavoro sull'accreditamento sociale.
La Provincia ha messo a disposizione il supporto dell'IRS - Istituto per la Ricerca Sociale di Milano per la
preparazione della prima proposta operativa sull’accreditamento che riguarda i servizi per la prima infanzia.
La collaborazione della Provincia con le Gestioni Associate è proseguita per l'area minori attraverso l'elaborazione
di due progetti del Piano Formativo 2008 e per l'area anziani relativamente al voucher sociale per il servizio di
pronto intervento/ricoveri di sollievo per anziani, che ha richiesto più incontri di confronto tra gli Uffici di
Piano, le Gestioni Associate e le case di riposo.
Inoltre nella seconda metà del 2008 sono cominciati i lavori per la verifica delle forme istituzionali e gestionali
scelte dai tre Ambiti distrettuali per la gestione associata dei servizi. Si è costituito un gruppo di lavoro che si
75
avvalso del supporto, messo a disposizione dalla Provincia, di un consulente dell’IRS - Istituto per la Ricerca
Sociale di Milano. Il gruppo ha completato il lavoro nel mese di novembre ed è stato prodotto un documento
finale che presenta delle riflessioni ed osservazioni utili per le prospettive future delle Gestioni Associate.
Per entrambe le annualità la Provincia ha sostenuto economicamente le tre Gestioni Associate con un contributo
annuo di 20.000 euro per ciascuna.
Un aspetto rilevante per la programmazione distrettuale dei servizi socio-assistenziali è stata la promozione del
gruppo di lavoro per l’elaborazione di un unico accordo quadro gli enti locali per le politiche sociali del
territorio.
La proposta tecnica per la costituzione del gruppo di lavoro e' stata presentata al Consiglio di Rappresentanza
dei Sindaci del 20/03/2007. Successivamente in data 12 giugno 2007 il Consiglio di Rappresentanza ha
approvato la costituzione del gruppo ristretto di lavoro, composto da referenti dei Comuni, della Provincia e delle
Gestioni Associate. I lavori sono iniziati nel mese di settembre per la predisposizione di una bozza di accordo di
programma entro il 2008. La Provincia ha partecipato al gruppo di lavoro con un proprio rappresentante,
offrendo inoltre supporto logistico al gruppo, conferendo gli incarichi a due consulenti esterni per il supporto al
lavoro e, per gli aspetti più amministrativi, mettendo a disposizione la supervisione del Direttore Generale.
Con l’inizio del 2008, Il gruppo ha ripreso il lavoro che si è concluso con il mandato al coordinatore di sottoporre
l’accordo di programma al Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci che ha rimandato l'esame dello stesso agli
Esecutivi Distrettuali, prima di un'approvazione definitiva da parte delle Assemblee distrettuali. Successivamente,
in data 10/09/2008 l’accordo di programma dal titolo “Accordo di programma per le politiche sociali nel
territorio lecchese tra Provincia di Lecco, Comune di Lecco e Comuni sottoscrittori, Assemblee Distrettuali e
Gestioni Associate dei servizi socioassistenziali di Bellano Lecco Merate, Comunita’ Montane, Azienda Ospedaliera
di Lecco, Asl di Lecco, Prefettura di Lecco, Ufficio Scolastico Provinciale di Lecco, Aler di Lecco” è stato
presentato ai Sindaci nelle Assemblee Distrettuali congiunte dove è stato approvato.
La Provincia ha presentato l’accordo di programma alla Giunta Provinciale del 4/09/2008 e sono in fase di
completamento le procedure per la sua attuazione.
L’accordo si attuerà attraverso un “Programma d’Azione” che costituisce il documento programmatico di
riferimento per l’attuazione degli obiettivi previsti nei tre “Assi d’Intervento” : Asse 1 formazione e politiche
giovanili; Asse 2 adulti; Asse 3 disabilita’. La Provincia di Lecco assume il ruolo di soggetto promotore ed ente
capofila dell’Accordo di programma che avrà durata fino al 31.12.2011.
Per quanto riguarda lo sviluppo della programmazione di interventi nell’area della salute mentale, la Provincia di
Lecco è tra i soggetti istituzionali firmatari dell’”Atto di intesa per la realizzazione e attuazione di un sistema
locale di interventi nell’area della salute mentale in Provincia di Lecco” e partecipa con un proprio rappresentante
alle riunioni periodiche dell’Organismo di Coordinamento per la Salute Mentale (OCSM) e agli incontri del
Gruppo Territorialità che nel 2008 hanno trattato i temi della residenzialità leggera e degli inserimenti lavorativi.
Osservatorio Provinciale per le Politiche Sociali e Osservatorio Provinciale Immigrazione
La provincia di Lecco attiva l’Osservatorio Provinciale per le Politiche Sociali (OPS) con un duplice obiettivo:
migliorare la conoscenza dei fenomeni sociali e sostenere gli attori responsabili della programmazione locale
(Comuni e Ambiti distrettuali) in collegamento con le organizzazioni del terzo settore. Nasce a seguito di un
lavoro di start-up curato da IRS (Istituto per la ricerca sociale – Milano) nel corso del 2005 che ha permesso di:
Æ valorizzare un primo patrimonio di informazioni e conoscenze già disponibili attraverso la progettazione e
realizzazione di un portale web;
Æ riflettere sulle componenti organizzative arrivando alla costituzione di un Gruppo di Regia con compiti di
indirizzo dell’Osservatorio;
Æ sperimentare un primo percorso di approfondimento tematico che ha portato alla costituzione di un primo
Tavolo di lavoro sui giovani.
Terminata la fase di start-up, l’Assessorato ha proseguito in autonomia nel corso del 2006 sia il processo di
raccolta ed elaborazione di informazioni sia l’implementazione e manutenzione del portale. E’ invece proseguito
il supporto di IRS nell’ambito dell’attivazione di un Tavolo Tematico Anziani che ha avviato e concluso (marzo
2007) un lavoro sul tema dell’accesso ai servizi per la popolazione anziana.
Nel corso del 2007 l’OPS ha lavorato soprattutto per avviare un sistema di raccolta di dati demografici dai
Comuni e per realizzare indagini quantitative relative ai servizi e alla spesa sociale quali elementi indispensabili
76
ad una adeguata programmazione tecnica e politica in campo sociale. Gli esiti del lavoro si sono concretizzati nei
seguenti prodotti:
Æ Mappatura dei punti di accesso per l’anziano in stato di bisogno in provincia di Lecco. (21 gennaio 2008)
Æ XXS Cresconodue Mappatura dei servizi alla prima infanzia. (aprile 2008)
Æ La provincia in cifre. Quadro socio-demografico della provincia di Lecco. (Synergia - maggio 2008)
Æ Analisi della spesa sociale in provincia di Lecco. (maggio 2008)
Per quanto riguarda l’implementazione del portale, sempre nel corso del 2008 sono state attivate due nuove
sezioni. La sezione “emeroteca” che consente di consultare on-line le riviste disponibili presso il CISeD e la
sezione “formazione” che rende possibile consultare e iscriversi on line ai percorsi del Piano Formativo
provinciale. Tale sezione riveste un’importanza strategica per l’OPS in quanto consente di aggiornare la tenuta di
un’anagrafe dinamica che già dal 2009 sarà in grado di fornire dati e informazioni rilevanti in merito alle
professioni sociali operanti nel territorio provinciale.
E’ inoltre proseguita,con cadenza mensile, la pubblicazione della newsletter che da novembre 2006, data di
attivazione, ha visto un incremento di più di trenta iscritti al mese. A dicembre 2008 la mailing-list raccoglie
circa 1700 indirizzi.
Sempre nel corso del 2008, a seguito della gara di appalto indetta dalla Provincia per il rinnovo della gestione del
CISeD, l’Osservatorio per le Politiche Sociali è diventato uno dei servizi in cui il CISeD stesso è articolato, anche
attraverso una nuova definizione della sua articolazione operativa. L’OPS si struttura infatti in tre segmenti
specifici: implementazione delle banche dati; implementazione del portale; attività di studio e ricerca. La novità
riguarda soprattutto questo ultimo aspetto in quanto l’OPS si è dotato di un gruppo di lavoro specifico che, oltre
a tradurre in strategie operative le priorità individuate dal Comitato di Regia e dai Tavoli Tematici, vuole anche
attivarsi per intercettare il bisogno e promuovere indagini e ricerche in proprio. Il gruppo risulta composto da:
coordinatrice OPS; referente legislazione e sportello CISeD; referente CISeD per il supporto alla formazione; un
funzionario del Settore Servizi alla Persona; una figura esperta in ricerca sociale; un esperto esterno ingaggiato a
seconda dello specifico tema indagato.
OSSERVATORIO
PER LE POLITICHE SOCIALI
STUDIO E RICERCA
PORTALE
BANCHE DATI
77
Il Comitato di Regia dell’OPS è inoltre stato ampliato con l’aggiunta di nuovi componenti in rappresentanza
dell’ASL e delle Gestioni associate. Al momento risulta composto da: Assessore ai Servizi sociali della Provincia di
Lecco; un rappresentante per il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci; Presidente So.Le.Vol; Presidente
Consolida; Referente Osservatorio immigrazione della Provincia di Lecco; Coordinatore Ufficio dei Piani; un
referente per le tre Gestioni Associate; un rappresentante per l’ASL; coordinatore Osservatorio per le Politiche
Sociali.
In particolare, per quanto riguarda l’area
immigrazione, la Provincia da alcuni anni realizza
un’attività di monitoraggio sul fenomeno, tramite
la rilevazione dei dati relativi alle presenze ed un
periodico approfondimento qualitativo di alcune
problematiche emergenti. La Provincia partecipa
anche all’Osservatorio Regionale per l'integrazione e
(ORIM), attraverso il tavolo
la multietnicità
interprovinciale costituitosi presso l’ISMU e anche
per gli anni 2007 e 2008 ha pubblicato, avvalendosi
dell’apporto scientifico della Fondazione ISMU, il
rapporto annuale di ricerca dedicato all’andamento
dell’immigrazione con dati e informazioni relativi
alla presenza straniera e alle più importanti caratteristiche strutturali del fenomeno, quali le aree e i paesi di
provenienza, il genere, l’età, l’istruzione, la religione, la condizione familiare, l’accesso ai servizi e al lavoro degli
immigrati. Il costo annuale dell’Osservatorio Immigrazione è di 26.000 euro, di cui 20.000 euro a carico della
Regione Lombardia e 6.000 euro a carico della Provincia.
CISeD (Centro Informazione Supporto e Documentazione)
Il CISeD, Centro Informazione Supporto e Documentazione dell’Assessorato Servizi alla Persona della Provincia di
Lecco, sorge contestualmente alla nascita della Provincia con l’obiettivo di fornire un supporto in ambito socioassistenziale, socio-sanitario ed educativo ad amministratori e operatori sociali del territorio, quale modalità per
contribuire allo sviluppo del sistema di welfare locale.
Tradizionalmente il servizio dispone di una biblioteca (che oggi conta più di quattromila testi), una emeroteca
(con più di ottanta testate di riviste), banche dati delle realtà non profit e dei servizi del territorio provinciale e
un archivio normativo aggiornato con la principale produzione normativa nazionale e regionale inerente l’ambito
socio-assistenziale e socio-sanitario (leggi, progetti obiettivo, piani, decreti legislativi, circolari ecc.).
L’approfondimento tematico, la mappa dei servizi e degli enti e delle organizzazioni attive nel territorio
provinciale e l’aggiornamento normativo costituiscono infatti i principali supporti che il servizio offre a chi nel
territorio si occupa di programmazione e intervento sociale.
Il servizio cura anche due tipologie di pubblicazioni, il CISed Informa, un notiziario informativo bimestrale e il
Cised appunti, una pubblicazione di approfondimento monotematico realizzato su temi emergenti e di
particolare interesse per lo sviluppo locale delle politiche sociali. Il CISeD ha inoltre gestito, fino al 2007, il Centro
Provinciale di Documentazione sull’Infanzia e l’Adolescenza — Zero18.doc, con sede a Merate e con
un’attenzione specifica alle aree della prima infanzia e dei minori stranieri.
Da quattordici anni il servizio è gestito dalla cooperativa sociale La linea dell’arco di Lecco. Il costo annuale del
canone di appalto è stato per il 2008 di 230.439,3 euro con un incremento di circa 50.000 euro rispetto al 2007,
motivato dal fatto che l’appalto per la gestione del servizio CISeD ha compreso anche quella dell’Osservatorio per
le Politiche sociali.
Prima di riportare alcuni dati quantitativi riferiti all’attività si ricorda che il servizio nel 2008, a seguito di gara di
appalto indetta dalla Provincia per il rinnovo della gestione, ha visto una significativa riarticolazione dovuta
principalmente a due elementi di novità rispetto al passato: la gestione dell’Osservatorio per le Politiche Sociali e
una funzione di supporto all’Ufficio Formazione del Settore Servizi alla Persona per quanto attiene all’attività di
rilevazione del fabbisogno e monitoraggio del Piano Formativo.
Per illustrare sinteticamente la riarticolazione del servizio riportiamo il nuovo organigramma del CISeD
78
COORDINAMENTO
SEGRETERIA
CONSULENTI
COMUNICAZIONE
MONITORAGGIO
DEL SERVIZIO
SUPPORTO
BIBLIOGRAFICO
OSSERVATORIO
PER LE POLITICHE SOCIALI
SPORTELLO
STUDIO E RICERCA
SUPPORTO
LEGISLATIVO
PORTALE
SUPPORTO
ALL’UFF.
FORMAZIONE
BANCHE DATI
Fra le altre novità di rilievo si citano: la ridefinizione del Centro Provinciale di Documentazione sull’Infanzia e
l’Adolescenza — Zero18.doc e la sospensione del CISed Informa. Il primo viene ricompreso all’interno dell’OPS
come attenzione specifica al segmento dei minori e dei minori stranieri trasformando la sede di Merate in una
sede decentrata del CISeD e il secondo assume una veste on-line attraverso la pubblicazione della newsletter
dell’OPS che permette di fornire informazioni in maniera più tempestiva e mirata rispetto al cartaceo.
Dati quantitativi riferiti all’attività di sportello fra il 2006 e il 2008:
Tab. 5.5.3 Numero richieste negli ultimi tre anni
Anni
2006
2007
2008
674
683
599
Totale richieste
Graf. 5.5.9 Tipologia soggetti richiedenti
45%
41%
40%
35%
35%
30%
25%
20%
33%
30%
30%
25%
24%
27%
2006
2007
19%
2008
15%
13%
11% 12%
10%
5%
0%
NON APPARTENENTE
AD ORGANIZZAZIONE
ENTI PUBBLICI
NON PROFIT
ALTRO
79
Graf. 5.5.10 Tematiche prevalenti
2006
2007
Di
Di
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2008
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200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Uno degli appuntamenti maggiormente curati dal CISeD e dal Settore Servizi alla Persona è Manifesta, la
rassegna del sociale in provincia di Lecco.
Manifesta 2007:Inaugurazione
Manifesta 2008: Foto di gruppo
Manifesta nasce nel 1997 per iniziativa della Provincia di
Lecco come Happening del volontariato e della cooperazione
sociale. Nel 2003 si trasforma in Rassegna del sociale in
provincia di Lecco diventando occasione di incontro e
confronto non solo fra associazioni, mondo del volontariato
e della cooperazione sociale, ma anche enti e istituzioni
locali. Nella direzione di una maggiore condivisione, in
occasione dell’edizione 2005 nasce un Comitato Promotore
della rassegna che raccoglie una rappresentanza di organismi
espressione del livello istituzionale e del terzo settore:
Presidente Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci,
Presidenti Assemblee Distrettuali di Bellano, Lecco, Merate;
Direttore Generale ASL di Lecco; Direttore Generale Azienda
Ospedaliera di Lecco; Dirigente Sede Territoriale di Lecco –
Regione Lombardia; Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale;
Presidente Consorzio Consolida; Presidente Centro Servizi per
il Volontariato SOLEVOL; Presidente Fondazione della
provincia di Lecco; Presidente Fiera S. Giuseppe artigiano.
Manifesta 2008: Fra gli stand
Nel corso del biennio 2007 e 2008 Manifesta ha confermato alcune scelte di fondo che hanno segnato le
edizioni precedenti e fra gli elementi di novità introdotti si segnalano la modifica dell’organizzazione degli spazi
con un allestimento non per singoli stand ma per padiglioni tematici e soprattutto la collaborazione più stretta
80
con SoLeVol - Centro Servizi per il Volontariato quale prima occasione concreta per un percorso più ampio di
sinergia progettuale ed operativa.
A seguire si riportano i momenti di approfondimento realizzati:
Nel 2007
† Il Terzo Settore nella programmazione locale
Promosso dalla Provincia di Lecco, in collaborazione con SoLeVol - Centro Servizi per il Volontariato,
CONSOLIDA Consorzio cooperative sociali e il Consiglio di rappresentanza dei Sindaci.
Interventi:
Sergio Veneziani, Portavoce Forum Terzo Settore Lombardia
Omar Piazza Coordinatore Settore Federsolidarietà Confcooperative Bergamo.
Francesco Vernò, esperto di politiche sociali e di organizzazione dei Servizi. Ha presentato il documento
“Criteri e regole per la partecipazione del Terzo Settore nel territorio di Lecco: esiti di un percorso di
approfondimento”.
Conclusioni: Cristina De Luca - Sottosegretario al Ministero della Solidarietà sociale.
Programmazione e gestione dei servizi sociali: modelli a confronto.
Promosso dalla Provincia di Lecco, dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e dalle Assemblee Distrettuali
di Bellano, Lecco e Merate.
Interventi:
Fabrizio Oleari Direttore Generale ASS n. 6 Friuli Occidentale
Marzia Gentilini Ass.re Politiche Sociali della Comunità Montana e Presidente Società della Salute del
Mugello (FI)
Il DIBATTITO moderato da Stefano Del Missier (Direttore I.Re.F.) ha visto il coinvolgimento, attraverso
domande-stimolo, di politici e tecnici del nostro territorio: Angela Fortino – Assessore Politiche sociali e di
supporto alla famiglia del Comune di Lecco; Roberto Guarnieri – Direttore Azienda Speciale Consortile
RETESALUTE; Giampietro Martinelli - Direttore Sociale dell’ASL di Lecco; Paolo Pilatti – Assessore Servizi alla
Persona della Comunità Montana Valsassina -Valvarrone - Val D'Esino e Riviera e Componente del Comitato
di Gestione della Gestione Associata di Bellano; Fulvio Sanvito - Presidente Confcooperative Lecco.
Nel 2008
† La spesa a sostegno della comunità.
Promosso dalla Provincia di Lecco, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, Assemblee Distrettuali di
Bellano, Lecco e Merate.
Interventi:
Andamento demografico in Provincia di Lecco: Emilio Gregori (Direttore Operativo di Synergia) e Alessandro
†
Pozzi (Ricercatore Politiche Sociali)
†
La spesa sociale in Provincia di Lecco: Claudia Pina (Consulente)
La spesa sanitaria in Provincia di Lecco: Franco Trotorella (Servizio ricerca e Sviluppo Sanitario – ASL di
Lecco)
Moderatore Mario Mozzanica (Organizzazione dei Servizi alla Persona, Università Cattolica del Sacro Cuore di
Milano)
Un nuovo spazio pubblico per il welfare.
Promosso da Provincia di Lecco, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, So.Le.Vol-Centro Servizi per il
Volontariato.
Interventi:
L’evoluzione del concetto di “spazio pubblico”: Aldo Bonomi (Direttore Communitas)
Il percorso delle Fondazione ex bancarie e di comunità: Gianpaolo Barbetta (Professore associato di Politica
Economica Facoltà di Sociologia Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
La funzione pubblica del Terzo Settore: Gianantonio Farinotti (Dirigente Gruppo Cooperativo CGM – Welfare
Italia)
Moderatore Riccardo Bonacina (Direttore editoriale di VITA non profit magazine)
Tab.5.5.4 Organizzazioni iscritte negli ultimi tre anni
Anni
Totale richieste
2006
2007
2008
126
115
111
Segnaliamo che nel 2008 gli spazi a disposizione per gli stand si sono ridotti per la scelta di ritagliare spazi ad
uso delle organizzazioni partecipanti per promuovere momenti di confronto e/o informazione.
81
Graf. 5.5.11 Suddivisione per distretti dal 2006 al 2008
80
67
70
63
60
60
48
50
43 41
2006
40
2007
30
2008
20
10
3
4
8
7
5
3
0
BELLANO
LECCO
MERATE
ALTRO
Graf. 5.5.12 Suddivisione per area tematica dal 2006 al 2008
30
25
2006
27
25
24
2007
21
20
18
18
20
15
26
24
14
12
10
1314
10
13
7 8
10
4
5
2008
9
5
7
8
8 7
0 0
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Riportiamo inoltre un grafico che rappresenta il livello di soddisfazione delle organizzazioni partecipanti in
merito alla rassegna. Il dato è disponibile solo per l’anno 2008. In totale sono rientrati 65 questionari delle 111
organizzazioni partecipanti
Graf. 5.5.13 Livello soddisfazione delle organizzazioni partecipanti
33
35
30
24
25
20
14
15
10
6
5
0
2
1
0
PERNIENTE
1
2
3
4
5
MOLTISSIMO
Agenzia Provinciale dei Servizi Informagiovani
La Provincia attua un importante ruolo di coordinamento nel campo delle politiche giovanili, attraverso la
promozione dell’Agenzia Provinciale dei Servizi Informagiovani, con una convenzione con il Comune di Lecco,
82
sede dell’Agenzia provinciale, attualmente in vigore per il biennio 2007-2008, a cui aderiscono 7 Enti Locali della
provincia gestori di servizi Informagiovani, l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Azienda Speciale Consortile
Retesalute.
Le attività dell’Agenzia si svolgono sulla base di una programmazione annuale che viene approvata dal Comitato
promotore degli enti aderenti. Durante il biennio 2007-2008 le attività programmate si sono svolte con
regolarità. Inoltre, è stato avviato un confronto tra gli amministratori coinvolti per il monitoraggio degli
interventi attuati, al fine di assicurare il buon andamento di questa importante esperienza di coordinamento nel
settore delle politiche giovanili.
Ogni ente aderente sostiene un costo annuale in base alla densità demografica; il costo totale annuale della
convenzione è di 75.800 euro, la quota sostenuta dalla Provincia è di 31.000,00 euro annui.
Interventi nel settore dell’immigrazione
Oltre ai servizi di supporto informativo resi al territorio tramite l’Osservatorio Immigrazione, la Provincia sviluppa
una serie di progetti a sostegno della popolazione straniera.
Fin dal 2002 aderisce ad un accordo di programma con il Comune di Lecco e la Prefettura per gli interventi di
sostegno a favore di profughi e richiedenti asilo politico.
Negli anni l’Accordo è andato modificandosi sino alla definizione, nell’anno 2006, dell' “Accordo di Programma
tra la Provincia, i Comuni ed altri Enti pubblici territoriali per la costituzione di un sistema integrato per l'
accoglienza e il sostegno a favore di richiedenti asilo, immigrati e persone in difficoltà” che racchiude in un
unico atto tutti gli interventi riguardanti l’immigrazione.
Durante l’anno 2007 e l’anno 2008 l’Accordo è proseguito dando risultati positivi, sia con l'attuazione di
numerosi e significativi interventi di sostegno e integrazione sociale di nuclei familiari dei richiedenti asilo per
motivi politici sia con la gestione ordinaria mediante il supporto e la collaborazione alle azioni previste,
soprattutto tramite il servizio di sportello informativo presente tutti i pomeriggi presso il Cised ed al mattino
presso lo Sportello Unico della Prefettura.
I diversi enti locali del territorio coinvolti nel progetto hanno contribuito nei termini previsti dall'accordo di
programma, anche reperendo soluzioni abitative e possibilità di integrazione lavorativa, scolastica, sociale in
genere, sperimentando un nuovo modello di intervento nel settore dell'immigrazione.
La Provincia ha contribuito economicamente conferendo una quota di 23.000 euro sia per l’anno 2007 che 2008
distribuita in parte sui servizi per l’immigrazione ed in parte sui rifugiati e richiedenti asilo politico.
Per l’anno 2009 le azioni inerenti l’immigrazione confluiranno nell’Asse Adulti del nuovo Accordo di Programma
per le Politiche Sociali che è alla sottoscrizione dei Sindaci e del territorio.
La Provincia inoltre nei primi mesi del 2008, in collaborazione con il Comune di Lecco, la Prefettura ed altri
referenti del mondo della scuola ha avviato un gruppo di lavoro per elaborare un progetto che tenesse conto
delle sinergie operative in essere tramite l'Accordo Immigrazione e in base alle indicazioni previste dalla direttiva
del Fondo UNRRA 2008, si occupasse di percorsi di orientamento e di integrazione. Il progetto dal titolo
"Processi e percorsi di natura orientativa, formativa, di inserimento lavorativo e di integrazione rivolti ad
immigrati stranieri, con particolare attenzione alla condizione adolescenziale e giovanile" è stato approvato dal
Ministero dell’Interno e le azioni sono in fase di attuazione.
Come previsto dall’organizzazione della Consulta Immigrati della Provincia di Lecco, è proseguito il lavoro del
“Gruppo Casa”; il gruppo ha promosso iniziative di integrazione sul territorio, in particolare finalizzate alla
ricerca dell’abitazione per i rifugiati politici e gli immigrati in generale. Inoltre, a seguito dell'uscita di un bando
della Fondazione Cariplo sull'inclusione sociale, la Provincia ha collaborato con il Consorzio Consolida per la
presentazione di un progetto. Il progetto dal titolo "Colorare fuori dai bordi" presentato dal Consorzio Consolida
in data 30/07/2008 prevede un'apposita sezione dedicata alla collaborazione che dovrà essere avviata dalla
Provincia con le Agenzie Immobiliari a favore degli immigrati per la ricerca della casa.
Sostegno e promozione di iniziative in campo sociale
Per l’anno 2007 la Provincia ha destinato fondi in parte corrente per il sostegno di iniziative sociali meritevoli, in
ragione dell’ambito di intervento o della rilevanza territoriale. I fondi sono stati erogati attraverso la
coorganizzazione delle iniziative stesse o attraverso l’erogazione di contributi straordinari come previsto dal
regolamento provinciale. E’ stato predisposto un avviso pubblico per la concessione di contributi per il sostegno
e la promozione di iniziative in campo sociale. Sono stati ammessi 17 progetti e, in base alle risorse disponibili,
83
ne sono stati finanziati 7 riguardanti il Terzo settore- parte corrente, 3 riguardanti gli Enti pubblici – parte
corrente e 2 riguardanti il Terzo settore - conto capitale.
Le risorse assegnate tramite l’avviso pubblico sono state 123.414,00 euro.
Anche per l’anno 2008 la Provincia ha destinato fondi in parte corrente per il sostegno di iniziative sociali
meritevoli, in ragione dell’ambito di intervento o della rilevanza territoriale per circa 67.400,00 euro.
E’ stato predisposto un avviso pubblico per contributi in c/capitale a favore di enti pubblici e del terzo settore.
Sono stati finanziati 22 progetti per un totale di 235.905,57v euro.
La Provincia inoltre negli anni 2007 e 2008 ha continuato a sostenere lo sviluppo delle strutture residenziali in
ambito sociale; in particolare ha aderito, con uno stanziamento di 300.000 euro previsti nel bilancio 2006-2008,
al “Progetto Laser” d’intesa con la Fondazione della Provincia di Lecco, il Comune di Lecco e forze
imprenditoriali e sindacali per la realizzazione di un Centro polifunzionale per anziani.
Nel 2007 inoltre la Provincia ha chiesto alla Fondazione Cariplo di Milano un contributo di 200.000 euro per
il progetto di ristrutturazione dell’ex dormitorio di Lecco, sito in via dell’Isola 15, denominato “Villaggio di
accoglienza e solidarietà”.
Il progetto promosso dal Consorzio Consolida in collaborazione con il Comune di Lecco, proprietario
dell’immobile da ristrutturare, ha ottenuto il finanziamento e nell’anno 2008 la Provincia ha stanziato la
somma di 50.000,00 euro a completamento dei lavori di questa struttura di prima accoglienza, che con
complessivi 25 posti letto risulta essere l’unica esistente sull’intero territorio della provincia di Lecco.
5.3.6 Le criticità
La complessità e la dinamica del contesto sociale in cui le situazioni evolvono con rapidità, i bisogni si
differenziano, le normative vengono modificate, spinge anche la Provincia ad un continuo rinnovamento, teso a
superare le criticità al fine di poter svolgere in modo efficace il proprio ruolo di ente intermedio fra la Regione e i
Comuni.
La legge quadro sui servizi sociali n. 328 del 2000 ha richiesto di ampliare la collaborazione tra i servizi
territoriali, i soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale e le altre risorse della comunità, ridisegnando il
sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali; successivamente, le leggi regionali n. 34/2004, relativa alle
politiche per i minori, n.1/2005 e n. 6/2005, relative alle funzioni di Province e Comuni in materia di
autorizzazione al funzionamento delle strutture socio sanitarie e socio assistenziali, hanno introdotto modifiche
nelle competenze provinciali e comunali.
In particolare, hanno diminuito le dirette competenze gestionali della Provincia, con conseguenti difficoltà nelle
fasi di passaggio delle competenze ai Comuni, a cui sono state attribuite.
In un quadro normativo in evoluzione, complesso e, nelle fasi di prima applicazione, anche poco chiaro, la
Provincia ha comunque garantito i servizi a favore dei Comuni e di tutte le strutture socio-assistenziali, ha
responsabilmente mantenuto gli interventi a favore dei minori e, nel contempo, ha progettato e realizzato corsi
di formazione e iniziative di lavoro coordinato per accompagnare i Comuni verso l’assunzione dei nuovi compiti.
Il cambiamento intervenuto in relazione alle modifiche normative e in attuazione dei Piani di Zona, che ha
riguardato la costituzione, tra i Comuni dei tre Distretti, delle tre forme associate per la gestione delle attività
socio-assistenziali prima delegate all’ASL, ha comportato anche per la Provincia un notevole sforzo per trovare
forme di raccordo che garantissero equità e coerenza a livello territoriale nell’erogazione dei servizi.
La legge regionale 13 marzo 2008 n. 3 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito
sociale e socio-sanitario”, nel quadro del principio della sussidiarietà, introduce ulteriori e significativi
cambiamenti, in quanto ridefinisce principi e obiettivi del sistema di welfare lombardo. Tale normativa definisce i
soggetti che concorrono alla programmazione, progettazione e realizzazione della rete delle unità d’offerta
sociali e socio-sanitarie e stabilisce infatti, all’art. 13, le competenze di programmazione, progettazione e
realizzazione della rete locale delle unità d’offerta dei Comuni singoli o associati.
Nello svolgimento da parte della Provincia dell’attività di programmazione, di progettazione e di consulenza, si
sono riscontrate accanto a innegabili successi nell’elaborazione e nella condivisione di contenuti anche battute
d’arresto e difficoltà derivanti dalla frammentazione e dalla complessità dei processi decisionali.
E’ auspicabile che la ricomposizione dell’assetto istituzionale, sulla base di quanto previsto dalla L.r. n. 3/2008,
faciliti il superamento di alcune fatiche e criticità.
5.3.7 Uno sguardo al futuro
La Provincia, con la propria politica in ambito sociale punta a realizzare un sistema efficace e coordinato e a
mantenere un’omogeneità nell’erogazione dei servizi almeno per gli interventi più complessi (integrazione sociosanitaria nelle aree dei minori, anziani e disabili).
84
In particolare, la Provincia vuole proseguire e qualificare il proprio supporto e la collaborazione con i Comuni sia
nell’attuazione e monitoraggio dei Piani di Zona, strumento di programmazione dei servizi sociali, che nella
gestione diretta di alcune attività strategiche e significative.
La funzione di valorizzazione e sostegno alle realtà locali è svolta in prevalenza attraverso due “strumenti”:
l’Osservatorio per le Politiche Sociali e il Piano Formativo. Entrambi vedono confermato il coinvolgimento diretto
degli stessi fruitori sin dalle fasi progettuali: un percorso complesso ma certamente più significativo e
rispondente alle esigenze di ciascuno.
In particolare è con l’Osservatorio che la Provincia si pone in una funzione di servizio diretto al territorio,
rispondendo alle frequenti richieste sia dei Comuni sia dei soggetti del terzo settore e dei cittadini, che la
identificano come un qualificato punto di riferimento.
L’ulteriore sviluppo dell’Osservatorio potrà offrire maggiori strumenti e contenuti per l’analisi dei problemi e
l’assunzione delle decisioni politiche di competenza dei Comuni e degli ambiti Distrettuali, con la costruzione di
un sistema finalizzato a migliorare la conoscenza dei fenomeni che necessitano di protezione sociale,
promuovere la verifica dell’andamento del sistema locale di welfare, sostenere gli attori della programmazione
zonale.
Inoltre, attraverso lo strumento del Piano Formativo, che viene costruito insieme agli interlocutori del territorio
significativi per lo sviluppo delle politiche sociali, la Provincia interviene efficacemente rispondendo alle esigenze
formative e di aggiornamento dei Comuni e degli altri enti territoriali.
In ambito programmatorio la partecipazione della Provincia agli Accordi di Programma dei Distretti di Bellano,
Lecco e Merate, ha voluto valorizzare le peculiarità locali e le diverse modalità scelte dai Comuni e Ambiti
Distrettuali per gestire i servizi sociali, senza perdere di vista l’intero territorio provinciale, mantenendo sempre
aperta la possibilità di giungere ad un unico soggetto gestore delle politiche sociali nel nostro territorio.
Il positivo risultato ottenuto con la condivisione dell’”Accordo di programma per le politiche sociali nel territorio
lecchese tra Provincia di Lecco, Comune di Lecco e Comuni sottoscrittori, Assemblee Distrettuali e Gestioni
Associate dei servizi socio assistenziali di Bellano, Lecco Merate, Comunità Montane, Azienda Ospedaliera di
Lecco, ASL di Lecco, Prefettura di Lecco, Ufficio Scolastico Provinciale di Lecco, Aler Lecco” è la tappa
fondamentale per ottimizzare le risorse sociali e massimizzare l’efficacia degli interventi nell’ottica dell’unitarietà
e dell’irripetibilità della persona, della centralità della famiglia e della promozione delle formazioni sociali.
L’obiettivo è quello enunciato dalla normativa statale di riferimento e cioè di “assicurare alle persone e alle
famiglie un sistema integrato di interventi e di servizi sociali, promuovere interventi per garantire la qualità della
vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, prevenire, eliminare o ridurre le condizioni di
disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e
condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione” (vedi art.1, comma1 della
Legge 328/2000) attraverso “tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti e a
pagamento , o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà
che la persona umana incontra nel corso della sua vita “ (vedi art. 128, comma 2 del D.Lgs n.112/1998),
assumendo quali parametri di definizione degli interventi l’asse relativo all’arco esistenziale (materno infantile,
condizione adolescenziale e giovanile, condizione adulta, condizione anziana) e l’asse relativo all’area funzionale
(disabilità, malattia mentale, dipendenze e grave emarginazione).
Sulla base di questa visione condivisa gli enti sottoscrittori hanno individuato come prioritario lo sviluppo della
capacità programmatoria e dell’integrazione dei servizi attraverso la condivisione delle linee progettuali proprie di
ogni ente in materia di servizi sociali.
Il programma di azione condiviso che vedrà impegnati nel futuro prossimo la Provincia (ente capofila e
promotore) e i soggetti sottoscrittori riguarda in particolare l’asse formazione e politiche giovanili, l’asse adulti e
l’asse disabilità.
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89
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é~Éë~ÖÖáç= ãçäíç= ÅÉäÉÄê~íç= ~= äáîÉääç= êÉÖáçå~äÉK= pìä= îÉêë~åíÉ= éÉÇÉãçåí~åç= ëá= ëÉÖå~ä~åç= á= êáäáÉîá= Çá=
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90
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91
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~òáçåá=Çá=éçäáíáÅ~=Åìäíìê~äÉ=éêçîáåÅá~äÉ=É=ÅÜÉ=çÑÑêÉ=ÅçåÅêÉíá=É=~ãéá=ëé~òá=Çá=ëîáäìééç=É=èì~äáÑáÅ~òáçåÉK==
^åÅÜÉ=áå=~ãÄáíç=ãìëáÅ~äÉ=íêçî~åç=ëé~òáç=áãéçêí~åíá=ê~ëëÉÖåÉ=êÉ~äáòò~íÉ=áå=ÇáîÉêëÉ=òçåÉ=ÇÉä=íÉêêáíçêáç=ÅÜÉ=åÉÖäá=
ìäíáãá=~ååá=ëçåç=ÅêÉëÅáìíÉ=ëáÖåáÑáÅ~íáî~ãÉåíÉK==
mÉê= ìå= éìÄÄäáÅç= áå= Éí¶= ëÅçä~êÉI= ä~= mêçîáåÅá~= çêÖ~åáòò~= áåáòá~íáîÉ= íÉ~íê~äáI= ãìëáÅ~äá= É= ÅáåÉã~íçÖê~ÑáÅÜÉ= èì~äáW= ä~=
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93
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MIMM=
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94
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95
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ÇÉää~= äÉííìê~K= iÛÉîÉåíç= Fai il pieno di cultura. Incontri e spettacoli in luoghi straordinari, nell’anno 2008 ha
coinvolto 45 strutture, tra musei e biblioteche, che hanno proposto spettacoli dal vivo, visite guidate, incontri con
autori, letture pubbliche, laboratori e animazioni coinvolgendo adulti e bambini, sullo sfondo di contesti
sicuramente inconsueti.=
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98
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101
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102
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êáëÅçéÉêí~= Çá= ~åÖçäá= ÇÉä= íÉêêáíçêáç= éêçîáåÅá~äÉ= ãÉÇá~åíÉ= ä~= ãÉëë~= áå=
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pìéÉêáçêÉ=É=sÉêÇÉêáç=fåÑÉêáçêÉI=oçÄÄá~íÉI=`~äÅçI=fãÄÉêë~ÖçI=
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ÉîÉåíá= éÉêÑçêã~íáîá= ~ééçëáí~ãÉåíÉ= áÇÉ~íá= éÉê= á= é~Éë~ÖÖá= ÇÉä= jçåíÉ=
Çá= _êá~åò~= áå= äìçÖÜá= é~ÉëáëíáÅ~ãÉåíÉ= É= Åìäíìê~äãÉåíÉ= ëáÖåáÑáÅ~íáîá=
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s~äÖêÉÖÜÉåíáåç=É=p~åí~=j~êá~=eç¨=É=`çãìåáí¶=jçåí~å~==
i~êáç=lêáÉåí~äÉ=
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Q{=ÉÇáòáçåÉ=OMMU=kK=OQ=ëéÉíí~ÅçäáW==
`çãìåá=Çá=`çääÉ=_êá~åò~I=bääçI=d~äÄá~íÉI=läÖá~íÉ=jçäÖçê~I=
p~åí~=j~êá~=eç≠I=s~äÖêÉÖÜÉåíáåç=É=`çãìåáí¶=jçåí~å~=ÇÉä=
i~êáç=lêáÉåí~äÉ=
`çëíç=ÅçãéäÉëëáîçW=Éìêç=TNKMQM=Çá=Åìá=NRKMMM=ÅçåíêáÄìíç=
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ãÉÇá~åíÉ= éêçéçëíÉ= ÅÜÉ= ëé~òá~åç= Ç~ä= íÉ~íêç= éçéçä~êÉ= ~ä= íÉ~íêç= Çá=
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`çãìåá=Çá=^ÄÄ~Çá~=i~êá~å~I=_~ää~ÄáçI=_~êò~ÖçI=_êáîáçI=`~äÅçI=
`~äçäòáçÅçêíÉI=`~ë~íÉåçîçI=`~ëë~Öç=_êá~åò~I=`~ëëáå~=s~äë~ëëáå~I=
`êÉãÉää~I=aÉêîáçI=açêáçI=bêîÉI=fåíêçÄáçI=j~åÇÉääç=ÇÉä=i~êáçI=
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`~äÅçI=`~äçäòáçÅçêíÉI=`~ëëáå~I=`êÉãÉää~I=aÉêîáçI=açêáçI=bêîÉI=bëáåç=
i~êáçI=fåíêçÄáçI=j~åÇÉääçI=j~êÖåçI=läáîÉíç=i~êáçI=lëå~ÖçI=m~ëíìêçI=
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Circondario di
Merate
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Circondario di
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13%
Circondario di
Oggiono
7%
Circondario di
Casatenovo
Circondario di Lecco
Circondario di
Lecco
Circondario del Lario
Orientale
13%
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6%
23%
34%
Circondario della
Valsassina
Circondario della
Valsassina
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Circondario della
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Circondario della
Valle San Martino
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Circondario di
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Circondario di
Oggiono
6% 3%
Circondario di Merate
19%
Circondario di Merate
14%
Circondario di
Casatenovo
13%
11%
20%
Circondario di Lecco
Circondario del Lario
Orientale
26%
Circondario di Lecco
Circondario del Lario
Orientale
29%
Circondario della
Valsassina
29%
Circondario di
Casatenovo
17%
Circondario della
Valle San Martino
Circondario della
Valsassina
Circondario della Valle
San Martino
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5.4.6 Le criticità
Le linee programmatiche della legislatura (2004 –2009) mettevano in evidenza come la politica culturale della
Provincia, indicata come soggetto di promozione culturale, organizzatrice di una programmazione coordinata
con il territorio e realizzatrice di opere di rilevante interesse culturale potesse contribuire a trovare risposte e
soluzioni alla difficile situazione che connota l’attuale momento storico (emergenze ambientali, sociali,
economiche, stravolgimento dei valori culturali e morali) .
Le idee basilari che hanno costantemente ispirato l’azione della Provincia sono state la consapevolezza della
complessità e ricchezza della rete di relazioni tra realtà diverse e collegate in un equilibrio essenziale alla vita di
tutti e la riaffermazione del senso civico della collettività in un visione sistemica del contesto.
Le relazioni, le collaborazioni e le sinergie con i soggetti del territorio, istituzionali e del terzo settore, oltre che i
contributi assegnati per i progetti culturali, hanno sicuramente consentito la realizzazione e il mantenimento di
significative iniziative culturali (ricerche di storia locale,
implementazione e divulgazione di archivi
documentaristici, attività per lo sviluppo della cultura musicale e teatrale, della espressività e creatività giovanile).
E’ comunque ancora forte il divario tra le richieste di sostegno e di condivisione che vengono dal territorio e la
reale possibilità di intervento e di sostegno da parte della Provincia. I motivi possono essere ricercati sia
nell’’insufficienza di risorse a disposizione sia, sovente, nei limiti progettuali delle proposte che non riescono a
innovarsi o a qualificarsi come interventi che coinvolgono più soggetti che interessino contesti sovraccomunali.
Numerosi Comuni, anche grazie al sostegno della Provincia, hanno investito risorse per l’adeguamento
tecnologico e il potenziamento delle attrezzature finalizzate alle attività culturali e per l’allestimento di spazi
attrezzati per l’erogazione di servizi culturali.
L’ambito bibliotecario risulta sufficientemente strutturato anche se presenta ampi margini di miglioramento. Il
territorio ha condiviso il programma di sviluppo e di miglioramento dei servizi offerti dalle biblioteche attuato
con i piani programmatici triennali, anche se alcune aree del territorio, per la loro posizione decentrata, risultano
essere zone in cui il servizio di pubblica lettura non è organizzato secondo gli standard minimi di
funzionamento.
Il positivo risultato raggiunto con la costituzione del Sistema Museale della Provincia di Lecco con lo scopo di
coordinare funzioni, servizi ed azioni volte alla valorizzazione dei musei, delle raccolte museali e delle collezioni
presenti nel territorio è troppo recente per far riscontrare tangibili elementi di miglioramento in ambito museale.
Altro dato da rilevare è il livello dei servizi, talvolta minimi, erogati dai piccoli musei, raccolte e collezioni e il
personale, costituito spesso da operatori volontari. La ridotta dimensione degli enti proprietari o gestori dei
musei e delle collezioni (ad esclusione dei Musei Civici di Lecco) non consente purtroppo di destinare all’attività
museale risorse sufficienti per un’efficace gestione e promozione delle raccolte. Molte delle istituzioni non
riescono a svolgere alcuna attività scientifica per mancanza di personale specializzato e risorse, e l’attività
didattica è sporadica. Inoltre scarsa o nulla è l’attività di promozione svolta dai singoli musei.
Per quanto attiene lo spettacolo, a fronte di innegabili successi (mantenimento per la provincia di Lecco dei
livelli di pubblico e di proposte a fronte della generale flessione delle altre province lombarde) si deve registrare
la costante necessità di un grande impegno organizzativo per mantenere la stabilità alle rassegne e festival
teatrali e musicali.
Il consenso da parte del pubblico e la condivisa volontà di proseguire degli enti locali e delle associazioni/
soggetti partner dovrebbe però trovare, maggiore respiro (pluriennalità degli accordi, regole condivise, raccordo
attività di informazione e promozione).
La Provincia ha svolto con continuità il proprio ruolo di programmazione raccordando i soggetti del territorio e
attivando intese ma non è ancora stato possibile dare stabilità alle rassegne teatrali anche per la mancanza di
certezze di contesto (ad esempio tempi ed entità dei finanziamenti regionali).
Pur riscontrando un progressivo successo delle iniziative rivolte al mondo della scuola (Posto Unico e Arrivano i
film), si deve evidenziare l’esigenza di raccordare maggiormente i tempi della programmazione dell’attività
didattica con la programmazione delle rassegne.
I bandi di finanziamento provinciale (per vincoli di legge e di finanziamento) necessitano modalità istruttorie
complesse e sovradimensionate rispetto all’incidenza dei contributi concessi.
E’ necessario migliorare il processo in corso di semplificazione delle procedure anche potenziando la modalità on
line.
5.4.7. Uno sguardo al futuro
L’attività della Provincia in ambito culturale deve proseguire nell’attivazione di reti e sinergie per valorizzare le
potenzialità locali e ottimizzare la spesa.
120
In ambito bibliotecario, garantendo una costante attività di condivisione con il territorio, si intendono
mantenere e se possibile incrementare i servizi centralizzati (Centro di Catalogazione provinciale e prestito
interbibliotecario) e operare per attivare la nuova organizzazione bibliotecaria – Sistema Bibliotecario unico.
In particolare le azioni della Provincia saranno articolate in:
• Interventi di sostegno alle biblioteche che riguardano il coordinamento delle biblioteche, la promozione, il
sostegno economico per l’incremento del patrimonio documentario e multimediale, le attività di promozione
della lettura (Piano annuale di riparto dei destinare ai Sistemi Bibliotecari e alle biblioteche del territorio;
• il mantenimento dei servizi di prestito interbibliotecario provinciale e sviluppo del programma
informatico di gestione delle biblioteche e del servizio di catalogazione del materiale librario e
multimediale. Tali servizi consentono la razionalizzazione della spesa con notevoli economie di scala.
• l’attivazione del sistema bibliotecario provinciale.
• il mantenimento dell’attività di aggiornamento professionale dei personale che opera nelle biblioteche e nei
sistemi bibliotecari.
• Sviluppo di attività di promozione e pubblicizzazione dei servizi bibliotecari mediante la creazione,
l’implementazione e lo sviluppo del sito internet della rete bibliotecaria provinciale.
L’obiettivo primario da conseguire rimane pertanto quello di migliorare l’efficacia nell’erogazione dei servizi
bibliotecari per consentire agli utenti di reperire ogni genere di conoscenza e informazione.
La Provincia dovrà anche assicurare il proprio intervento nel settore della valorizzazione dei beni di interesse
storico-artistico e nella promozione delle attività culturali.
In particolare per la valorizzazione dei beni di interesse storico artistico ritiene importante intervenire per:
- lo sviluppo del Sistema Museale della Provincia di Lecco;
- l’attivazione delle azioni per la conoscenza, lo sviluppo e la valorizzazione dell’ “Ecomuseo del Distretto dei
Monti e dei Laghi Briantei” ;
- l’implementazione del sistema informativo sui beni culturali denominato S.I.R.Be.C. (Sistema Informativo
Regionale Beni Culturali).
Inoltre per il sostegno e la promozione di attività, manifestazioni e convegni a valenza culturale la Provincia,
con il Comitato Regionale Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia e Gruppo Giovani Imprenditori di
Confindustria Lecco, dovrà dare continuità al Premio Azzeccagarbugli al Romanzo Poliziesco e,
compatibilmente con le risorse disponibili, svolgere con efficienza le azioni per l’organizzazione, il sostegno e il
coordinamento dei progetti relativi ad attività culturali significative per il territorio.
Per quanto attiene la promozione e sostegno dell’attività’ dello spettacolo (teatro, cinema, musica) si ritiene
necessario migliorare l’attività di programmazione e di coordinamento con gli enti locali e con i soggetti
attuatori.
L’obiettivo é quello di valorizzare le varie forme di espressione artistica, coordinando le attività a livello
sovraccomunale, per rafforzare un sistema dello spettacolo maggiormente integrato con il territorio e tale da
esprimere un più alto grado di efficienza e qualità.
Dovrà essere posta grande attenzione allo sviluppo delle professionalità, all’organizzazione, alla scelta dei luoghi,
alla promozione coordinata delle attività teatrali, cinematografiche e musicali, rivolte al pubblico giovanile
anche in collegamento con il mondo della scuola.
121
5.5.1 La missione, gli obiettivi e le strategie
Il sistema di Istruzione/Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, nell’anno 2008 è stato interessato
dall’introduzione del concetto di “DOTE”.
IL SISTEMA SPERIMENTALE della DOTE in LOMBARDIA
Nel Piano di Azione Regionale 2007-2010 (PAR 2007-2010) la Regione Lombardia, ha tradotto i principi delle Leggi
regionali 22/06 e 19/2007 e gli obiettivi posti dalla strategia di Lisbona in interventi di politiche formative e del lavoro
finalizzati all’innalzamento e miglioramento dei livelli occupazionali.
I principi fondanti e fondamentali delineati nel PAR sono:
•
la centralità della persona e la valorizzazione del Capitale Umano, attraverso l’implementazione di interventi
di politiche formative e del lavoro mirati al raggiungimento di obiettivi specifici e personalizzati, in base alle esigenze
dei singoli destinatari identificati sulla base di analisi puntuali e dettagliate del mercato lavorativo lombardo e delle
sue specificità. In quest’ottica, in cui la persona è al centro del sistema della formazione e del mercato del lavoro,
sono i servizi finalizzati alla valorizzazione del capitale umano ad adattarsi alle esigenze del singolo, modulandosi ai
suoi fabbisogni;
•
la rete degli operatori accreditati per la formazione e il lavoro, la Regione Lombardia con il D.G.R. 4562 del
18 aprile 2007 ha avviato la costituzione dell’albo degli operatori accreditati per il lavoro, mentre con DDUO n. 2298
del 7 marzo 2008 ha approvato i requisiti e le modalità operative per la richiesta di accreditamento degli operatori
allo svolgimento dei Servizi di Istruzione e Formazione Professionale di cui all'art. 26 della L.R. 19/2007, al fine di
costituire all’interno del mercato del lavoro lombardo una rete deputata all’erogazione dei servizi di formazione e per
il lavoro. Attraverso la garanzia della qualità dei servizi erogati, è possibile avere una rete operante ed efficiente nel
mercato. In quest’ottica, ciascun destinatario è libero di accedere a questa rete da qualsiasi suo punto, certo di
rivolgersi a degli operatori accreditati in grado di garantirgli il supporto nell’attuazione del proprio percorso
personalizzato di riqualificazione e reinserimento lavorativo;
•
Dote Istruzione/Formazione/Lavoro, ciascun beneficiario degli interventi di formazione e di politiche attive
del lavoro è titolare di un insieme di risorse finanziarie a valere su risorse pubbliche, attraverso il quale può accedere
e fruire di tutti quei servizi che risultino essere funzionali al raggiungimento della sua formazione/occupazione. La
Dote rappresenta uno strumento economico flessibile e modulabile utilizzato nell’ambito del Piano di Intervento
Personalizzato stipulato fra operatore accreditato e beneficiario;
•
Il P.I.P. - Piano di Intervento Personalizzato, sottoscritto anch’esso tra operatore accreditato e beneficiario,
costituisce lo strumento di fruizione della Dote orientato all’attuazione della politica formativa e di occupazione,
attraverso il quale si individua il percorso ottimale per il soggetto e si regola l’accesso alla fruizione dei servizi. Il
Piano di Intervento Personalizzato fissa gli impegni reciproci dei contraenti, vincolando l’operatore a erogare i servizi
individuati e il soggetto beneficiario a rispettare il percorso individuato, in una logica proattiva legata all’obiettivo
occupazionale.
Le implicazioni sul piano operativo sia sul fronte formazione sia sul fronte lavoro sono:
- non più progetti quadro ma azioni individualizzate;
- rapporto diretto Utente - Regione Lombardia senza più alcun tramite delle Province;
- le Province individuano le priorità territoriali all’interno delle linee strategiche definite dalla Regione;
- diminuzione di compiti gestionali affidati alle Province.
5.5.2 Il contesto
Alla luce di queste considerazioni, gli obiettivi che nel 2008 sono stati realizzare sono i seguenti:
•
forte concentrazione sulle politiche dell’orientamento, nella triplice direzione di
a) orientamento in ingresso, nel passaggio scuola secondaria di primo grado-scuola secondaria di secondo grado;
b) riorientamento, per accompagnare il passaggio dei ragazzi da un corso di studi all’altro;
c) orientamento in uscita : scuola secondaria di secondo grado versus università e mondo del lavoro. Gli
strumenti attivati sono stati finalizzati a:
1. coordinare tutti i soggetti interessati: referenti dell’orientamento dei diversi ordini di scuole, dirigenti
scolastici;
2. interfacciare in un dialogo costante scuola e territorio (associazioni datoriali, sindacali, camera di
commercio, università);
122
3. integrare i diversi ordini di scuole ed il sistema dell’istruzione con quello della formazione professionale
e dell’università;
4. coinvolgere studenti e genitori;
• lotta alla dispersione scolastica, pur nei limiti imposti dalla precarietà e aleatorietà dei trasferimenti regionali in
questo settore, con l’attivazione dei Larsa, improntati al massimo della flessibilità e della personalizzazione dei
percorsi rispetto alle esigenze delle scuole. Un’attenzione particolare è stata riservate alle problematiche
dell’integrazione scolastica degli alunni stranieri;
• sostegno a tutte quelle esperienze tese ad implementare la relazione scuola - lavoro e quindi: esperienze di
alternanza, esperienze di impresa simulata, tirocinio e stage, puntando a far crescere nella scuola, soprattutto nella
scuola tecnica, la cultura del lavoro;
• pur in un contesto profondamente modificato dal meccanismo della dote previsto dalla legge regionale
(meccanismo che privilegia le relazione diretta domanda offerta), sostegno attivo al coordinamento degli enti che
erogano formazione professionale in DDIF, in cui sono state confrontate e concordate strategie formative e
monitorati i risultati
• supporto all’ autonomia scolastica, con l’obiettivo di valorizzare,ma anche di far crescere nelle scuole, la cultura
della progettualità, della responsabilità,della sperimentazione, della ricerca; e quindi sostegno - nella forma dei
contributi e/o del trasferimento delle risorse - alle reti di scuole,ai progetti in rete, alle attività complementari ed
integrative promosse dalle scuole, all’ampliamento dei laboratori e della strumentazione tecnologica.
•
promozione e collaborazione fattiva con gli enti locali interessati a processi di dimensionamento e
verticalizzazione della rete scolastica, sia nella fase di verifica di fattibilità sia in quella della predisposizione delle
procedure amministrative; coordinamento per l’elaborazione di politiche scolastiche condivise a livello territoriale
(orientamento; piani per il diritto allo studio);
•
circa la programmazione dell’offerta formativa degli istituti superiori, l’attenzione si è concentrerà soprattutto
in due direzioni:
1.
sostegno al polo di Calolziocorte nella sua transizione verso l’autonomia;
2.
ricerca di una soluzione rispetto alle problematiche di sovradimensionamento del Bertacchi, con l’apertura di
un confronto serrato con il Comune di Lecco, per l’individuazione di possibili soluzioni logistiche;
• organizzazione e/o collaborazione con scuole e soggetti terzi nella costruzione di eventi culturali, rivolti a
studenti e docenti, per valorizzare la funzione culturale delle istituzioni scolastiche nel contesto territoriale;
• sostegno al tema dell’ educazione degli adulti, con una duplice azione: la prima mirata alla costruzione del CPA
(dal coordinamento e dal coordinatore unico alla dirigenza); la seconda a promuovere l’apertura delle scuole ad
iniziative volte a far crescere l’acculturazione degli adulti
Il quadro di riferimento locale
Il piano di azione dell’Assessorato si è collocato in un contesto molto delicato:
1. l’incertezza del quadro normativo nazionale, di cui sono state preannunciate alcune importanti innovazioni,
ad oggi prevedibili, ma non calcolabile e preventivabile: la razionalizzazione della rete scolastica, con un taglio
ipotizzato di 4200 scuole sottodimensionate presenti sul territorio nazionale, 102 nella sola Lombardia, nella
nostra provincia; l’accelerazione del processo di verticalizzazione infanzia – primaria - secondaria di primo
grado; la riduzione degli indirizzi nella scuola superiore; le modalità di espletamento dell’obbligo scolastico
rispetto al doppio canale istruzione –formazione professionale;
2. l’incompiutezza del quadro normativo regionale, già definito dalla legge 19\2007 e dagli indirizzi
pluriennali e criteri per la programmazione dei servizi educativi di istruzione e formazione /art. 7 l.r. n.
19/2007) deliberati dal Consiglio Regionale il 19.2.2008, n. 528, rispetto al quale, però, ancora attendiamo
indicazioni operative di dettaglio, circa la definizione degli ambiti territoriali di programmazione dell’offerta
formativa (ambiti territoriali in cui, sembra di capire, i diversi soggetti interessati alle politiche scolastiche
dovrebbero concertare non solo il processi di verticalizzazione e dimensionamento,ma anche i Pof territoriali)e
la dimensione delle risorse trasferite alle Province, in base agli atti negoziali;
3. il taglio delle risorse, già definito nel DPEf , ed un’interpretazione ancora più restrittiva dell’anno scorso del
patto di stabilità, che impongono un ulteriore ridimensionamento del bilancio di quest’anno;
4. la fase in cui viene a collocarsi questo bilancio, di fine mandato
123
Tutto questo non ha potuto non condizionare le scelte che l’ Assessorato all’Istruzione è stato chiamato a fare,
prudenzialmente improntate su alcune linee di indirizzo:
1. la conferma delle scelte di fondo che hanno caratterizzato questa amministrazione;
2. il consolidamento di quanto già è stato sperimentato negli anni precedenti, con risultati soddisfacenti,
apportando quei correttivi che la verifica e la riflessione a posteriori ci hanno suggerito, con l’ambizione di
consegnare alla successiva amministrazione un meccanismo assolutamente collaudato
3. la prosecuzione nella politica di razionalizzazione e di austerità nell’uso delle risorse interne (risorse finanziarie
ed umane) e ribadendo quelle priorità che sono state il “leit motiv” di questo assessorato.
5.5.3 L’organizzazione
Fig. 5.3.1 Organigramma del Settore
SERVIZIO ISTRUZIONE, FORMAZIONE PROFESSIONALE, POLITICHE PER L'IMPIEGO
SERVIZIO ISTRUZIONE
N. 3 addetti
SERVIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE
N. 3 addetti
Ufficio Programmazione Offerta Formativa
Programmazione Corsi in D.D.I.F.
Ufficio Politiche di Sostegno all'Autonomia Scolastica
Ufficio Apprendistato
Ufficio Orientamento
5.5.4 Le risorse impiegate
5.4.1 Formazione professionale ed altri servizi inerenti l'istruzione – Risorse Impegnate
Interventi
2006
2007
Personale
272.063,13
311.140,48
Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime
11.834,88
13.895,59
Prestazioni di servizi
5.405.527,38
6.598.645,07
Utilizzo di beni di terzi
9.991,36
0,00
Trasferimenti
227.859,07
242.523,28
Imposte e tasse
27.481,99
20.785,23
Oneri straordinari della gestione corrente
60.274,00
10.000,00
Conferimenti di capitale
0,00
50.000,00
Totale:
6.015.031,81
7.246.989,65
5.4.2 Istituti di istruzione secondaria – Risorse Impiegate
Interventi
2006
2007
Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime
42.119,44
35.941,92
Prestazioni di servizi
2.077.033,18
2.449.327,70
Utilizzo di beni di terzi
61.974,83
63.341,97
Trasferimenti
122.860,11
135.860,00
Interessi passivi ed oneri finanziari
358.329,41
141.311,17
Oneri straordinari della gestione corrente
92.963,00
92.963,00
Acquisizione di beni immobili
547.724,00
2.771.998,00
Acquisizione di beni mobili, macchine ed
218.000,00
197.546,00
attrezzature tecnico-scientifiche
Trasferimenti di capitale
49.034,09
108.837,70
Totale:
3.570.038,06
5.997.127,46
2008
330.673,09
13.556,16
3.827.121,34
0,00
733.800,80
31.208,04
0,00
0,00
4.936.359,43
2008
32.313,65
2.199.857,13
64.974,83
141.000,00
252.487,89
92.963,00
2.130.705,00
100.000,00
223.937,78
5.238.239,28
124
5.5.5 I servizi e i progetti, gli obiettivi e i risultati
La Provincia di Lecco ha attivato diverse iniziative per migliorare il servizio formativo con risultati di elevato
profilo nei confronti degli studenti, delle famiglie e della società. Lo ha fatto attraverso:
✓ Il Servizio Istruzione;
✓ Il Servizio Formazione Professionale
Si evidenziano gli obiettivi più significativi relativi ai Servizi sopra indicati:
Servizio Istruzione
1) Azioni di miglioramento del sistema scolastico e formativo: il sistema sperimentale della dote Orientamento - tirocini formativi e di orientamento – Lotta alla dispersione scolastica per il successo
formativo – Alternanza Scuola/Lavoro
2) Centro multimedia
3) Politiche di sostegno alle scuole dell’autonomia
Servizio Formazione Professionale
1) Piano Provinciale per la formazione Professionale
2) Realizzazione corsi di formazione esterna per apprendistato
Servizio Istruzione
1) Azioni di miglioramento del sistema scolastico e formativo:
IL SISTEMA SPERIMENTALE della DOTE in LOMBARDIA
Nel Piano di Azione Regionale 2007-2010 (PAR 2007-2010) la Regione Lombardia, ha tradotto i principi delle
Leggi regionali 22/06 e 19/2007 e gli obiettivi posti dalla strategia di Lisbona in interventi di politiche formative
e del lavoro finalizzati all’innalzamento e miglioramento dei livelli occupazionali.
I principi fondanti e fondamentali delineati nel PAR sono:
∙
la centralità della persona e la valorizzazione del Capitale Umano, attraverso l’implementazione di
interventi di politiche formative e del lavoro mirati al raggiungimento di obiettivi specifici e personalizzati, in
base alle esigenze dei singoli destinatari identificati sulla base di analisi puntuali e dettagliate del mercato
lavorativo lombardo e delle sue specificità. In quest’ottica, in cui la persona è al centro del sistema della
formazione e del mercato del lavoro, sono i servizi finalizzati alla valorizzazione del capitale umano ad adattarsi
alle esigenze del singolo, modulandosi ai suoi fabbisogni;
∙
la rete degli operatori accreditati per il lavoro e la formazione, la Regione Lombardia con il D. G. R. 4562
del 18 aprile 2007 ha avviato la costituzione dell’albo degli operatori accreditati per il lavoro, mentre con DDUO
n. 2298 del 7 marzo 2008 ha approvato i requisiti e le modalità operative per la richiesta di accreditamento
degli operatori allo svolgimento dei Servizi di Istruzione e Formazione Professionale di cui all'Art. 26 della L.R.
19/2007, al fine di costituire all’interno del mercato del lavoro lombardo una rete deputata all’erogazione dei
servizi di formazione e per il lavoro. Attraverso la garanzia della qualità dei servizi erogati, è possibile avere una
rete operante ed efficiente nel mercato. In quest’ottica, ciascun destinatario è libero di accedere a questa rete da
qualsiasi suo punto, certo di rivolgersi a degli operatori accreditati in grado di garantirgli il supporto
nell’attuazione del proprio percorso personalizzato di riqualificazione e reinserimento lavorativo;
Le implicazioni sul piano sono:
125
-
non più progetti quadro ma azioni individualizzate;
rapporto diretto Utente - Regione Lombardia senza più alcun tramite delle Province;
le Province individuano le priorità territoriali all’interno delle linee strategiche definite dalla Regione;
diminuzione di compiti gestionali affidati alle Province.
1.1 Orientamento e informazione rivolta alle famiglie per la scelta del percorso scolastico al
termine della terza media – Ri-orientamento, passaggi, lotta alla dispersione e all’insuccesso
formativo scolastico.
Lotta alla dispersione
La Provincia di Lecco ha investito molte risorse per realizzare quello che considera un obiettivo prioritario, ossia
l’orientamento e la lotta alla dispersione scolastica. In raccordo con gli istituti secondari di secondo grado sono
stati promossi servizi di orientamento per i ragazzi delle prime classi, con la duplice finalità di rafforzare
motivazioni e competenze e consentire la permanenza per gli studenti che ne hanno la capacità e al tempo
stesso supportare il passaggio per coloro che, invece, hanno effettuato una scelta scolastica sbagliata.
Tali servizi orientativi sono stati ulteriormente supportati da percorsi specifici attivati nelle scuole dai CFP in rete
con il Centro per l’Impiego, grazie a fondi FSE messi a bando dalla Provincia, e presso il Centro per l’Impiego di
Lecco.
Per favorire la lotta alla dispersione in raccordo con gli istituti secondari di secondo grado sono stati organizzati
interventi di orientamento per i ragazzi delle prime classi, con la duplice finalità di rafforzare motivazioni e
competenze e consentire la permanenza per gli studenti che ne hanno la capacità e al tempo stesso supportare il
passaggio per coloro che, invece, abbiano effettuato una scelta scolastica sbagliata.
Tali interventi orientativi sono stati ulteriormente supportati da percorsi specifici non ordinamentali (LA.R.S.A. –
Laboratori di Recupero e Sviluppo degli Apprendimenti) attivati nelle scuole in collaborazione con i CFP
utilizzando fondi FSE messi a bando dalla Provincia.
Per questi interventi la Regione Lombardia ha messo a disposizione della Provincia Euro 211.480,00. La
realizzazione di queste attività è stata assegnata ad una A.T.S. – Associazione Temporanea di Scopo con capofila
la Fondazione “ENAIP” con il coinvolgimento della Fondazione “Clerici” di Lecco e di Merate, il Centro
Polivalente del Comune di Lecco e i Centri per l’Impiego della Provincia di Lecco.
RI-ORIENTAMENTO – LARSA (LABORATORI DI RECUPERO E SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI)
Si è concluso il progetto Prevenire la dispersione e favorire il successo formativo - Provincia di Lecco, che ha
coinvolto Fondazione Enaip Lombardia, Fondazione Luigi Clerici, Centro Servizi Formativi del Comune di Lecco e
Provincia di Lecco con i propri Centri per l’Impiego.
Nel 2007 sono stati realizzati:
- 16 percorsi LA.R.S.A. (Laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti) per 192 ragazzi;
- 15 percorsi di orientamento per 252 ragazzi;
- 1 percorso di accompagnamento all’inserimento in percorsi di istruzione e formazione, che ha aiutato 12
ragazzi a effettuare il passaggio a un altro Istituto o Centro di Formazione Professionale;
- 1 percorso di accompagnamento al lavoro, che ha permesso a 13 ragazzi di fare una scelta consapevole di
avvio al lavoro mediante un’assunzione come apprendisti o per rientrare in formazione.
Sono stati coinvolti 7 Istituti Superiori (ITIS Badoni, Istituto Bertacchi, IPSIA Fiocchi, Istituto Marco Polo di
Colico, Liceo Scientifico Grassi, Liceo Artistico Medardo Rosso) e 4 Centri di Formazione Professionale
(Fondazione Luigi Clerici di Lecco e di Merate, Fondazione Enaip Lombardia, Centro Servizi Formativi). Sono
state realizzate 33 azioni e coinvolti 469 ragazzi.
Da febbraio 2008 a oggi sono stati realizzati:
- 19 percorsi LARSA (Laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti) per 226 ragazzi;
- 1 percorso di orientamento per 12 ragazzi;
- 2 percorsi di accompagnamento all’inserimento in percorsi di istruzione e formazione che tutt’ora stanno
aiutando 23 ragazzi a passare a un altro Istituto o Centro di formazione Professionale;
126
- 1 percorso di accompagnamento al lavoro che permetterà a 7 ragazzi di entrare nel mondo del lavoro come
apprendisti.
Sono stati coinvolti 2 Istituti Superiori (Istituto Bertacchi, Parini) e 3 Centri di Formazione Professionale
(Fondazione Luigi Clerici di Lecco, Fondazione Enaip Lombardia, Centro Servizi Formativi). Sono state realizzate
23 azioni e coinvolti 268 ragazzi.
Il progetto ha offerto un’occasione importante di integrazione e sostegno al sistema della scuola e della
formazione professionale del territorio, implementando momenti e strumenti che il curriculum scolastico già
prevede, ma in modo non sempre adeguato al bisogno. Spesso nella scuola ci troviamo di fronte a un’utenza con
gravi carenze nelle competenze di base, negli strumenti metodologici, nella motivazione allo studio. Spesso
l’insuccesso scolastico è la spia di un disagio più profondo e complesso che chiama in gioco sicuramente la
scuola, ma anche le agenzie educative del territorio e l’intero sistema dei valori culturali della società. A questa
domanda i percorsi attivati hanno cercato di dare una risposta, attraverso una forte articolazione della proposta,
in modo che l’offerta fosse personalizzata e il più possibile centrata sulla causa scatenante dell’insuccesso
scolastico. Il recupero e la rimotivazione hanno riguardato non solo gli ambiti disciplinari, ma anche la
dimensione motivazionale, relazionale, metodologica e, novità di quest’anno, un lavoro di ri-orientamento e di
accompagnamento da un percorso scolastico a un altro o dalla scuola al lavoro, nel caso in cui il ragazzo, la
famiglia e la scuola avessero maturato la convinzione di una scelta errata.
ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO: sono stati avviati percorsi di presa in carico di 7 ragazzi reduci da bocciature
e intenzionati a entrare nel mondo del lavoro.
RIENTRO IN FORMAZIONE/ISTRUZIONE: sono stati avviati appositi percorsi che hanno coinvolto 23 ragazzi
intenzionati a effettuare il passaggio ad un altro tipo di scuola oppure ai secondi o terzi anni della Formazione
Professionale.
Il Centro per l’Impiego ha supportato il percorso gestendo i tirocini nel periodo estivo.
ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO:
Si sono realizzati 15 percorsi di orientamento (Badoni, Bertacchi, Fiocchi, Marco Polo di Colico, Liceo Scientifico
Grassi, Liceo Artistico Medardo Rosso) per supportare il passaggio dei ragazzi dalle terze media alle classi prime.
Presso il Centro per l’Impiego di Lecco, inoltre, è stato realizzato un percorso di ri-orientamento per i bocciati ed
un percorso di orientamento al lavoro.
Totale scuole coinvolte 8 più 4 CFP, totale azioni realizzate 23, totale ragazzi coinvolti 268.
A queste attività vanno ad aggiungersi i colloqui di ri-orientamento gestiti direttamente dal Centro per l’Impiego
di Lecco, che hanno coinvolto nel primo semestre del 2008 oltre 70 ragazzi.
Per il 2009 la Regione non concederà più risorse alle province per la predisposizione di specifici dispositivi
provinciali, ma ha dichiarato di procedere col sistema delle Doti sul più ampio bacino regionale
Orientamento in entrata
RASSEGNA DELL’ORIENTAMENTO 2007.
Dal 22 al 27 ottobre 2007, si è svolta, presso il Monastero di S. Maria del Lavello la terza rassegna
dell’Orientamento per i ragazzi delle terze medie, organizzata in collaborazione con gli Istituti Scolastici Superiori
e con i Centri di Formazione Professionale della Provincia. Hanno partecipato n. 17 Istituti Superiori statali e
paritari, n. 17 Dirigenti Scolastici e n. 6 C.F.P. con i relativi Direttori. Le scuole secondarie di primo grado in visita
alla Rassegna dell’anno 2007 sono state 21.
Gli studenti, dopo l’accoglienza da parte degli operatori provinciali, hanno modo di conoscere le i tre sistemi
(istruzione, formazione e apprendistato) che consentono l’assolvimento del diritto/dovere all’istruzione e
formazione.
Gli operatori dopo una presentazione delle differenze tra la scelta di un Liceo, di un Istituto Tecnico, di un
Istituto Professionale e di un Centro di Formazione Professionale, hanno accompagnato gli studenti alla visita
degli stand delle aree professionali (classica/scientifica, artistica, sociale, linguistica, turistica,
127
economico/aziendale,
edile,
informatica/telecomunicazioni,
meccanica,
chimico/biologica,
elettrica/elettronica/elettrotecnica, professionale alimentare/alberghiera, professionale estetica).
Al termine della visita degli stand, gli studenti hanno sperimentato quanto visto e conosciuto partecipando alle
attività dei Laboratori (Acconciatura; Alberghiero e Ristorazione; Chimico-Biologico; Edile; Estetica; Meccanico
autoriparatore; Tecnologico) organizzati dai Centri di Formazione Professionale e dagli Istituti Tecnici e
Professionali..
Tab. 5.5.1 Attività di orientamento
Indicatori
N. copie stampate e distribuite della pubblicazione "Le
scuole si presentano"
N. copie stampate e distribuite della pubblicazione
"Orientalamente"
N. studenti raggiunti
2005
2006
2007
3.800
4.000
3.600
4.000
4.000
3.600
3.215/3.215
3.052/3.052
3.462/3.462
ORIENTALAMENTE 2007
Il Servizio Istruzione ha predisposto inoltre l’aggiornamento della pubblicazione “Orientalamente 2008” e, in
collaborazione con gli Istituti Secondari di primo e secondo grado e i CFP, la quinta edizione di “Le scuole si
presentano”.
Le due guide provinciali verranno distribuite entro la fine di ottobre a tutte le scuole medie della provincia, al
fine di sostenere e facilitare la scelta degli studenti relativamente alla prosecuzione degli studi.
Tab. 5.5.2 rassegna provinciale dell’orientamento “Orientalamente”
Indicatori
1° Edizione - 2005
Durata
3 giorni
Numero di alunni partecipanti alla rassegna
1506
Numero di scuole partecipanti alla rassegna
15
Numero di classi partecipanti alla rassegna
64
2° Edizione- 2006
5 giorni
1825
16
86
3° Edizione- 2007
6 giorni
2.102
21
96
La percentuale di soddisfazione dei referenti per l’orientamento degli istituti scolastici è stata, nell’anno 2006,
del 94,7%.
Orientamento in uscita
ADESSO SCELGO IO (incontri di orientamento all’Università)
Un’iniziativa rivolta agli studenti delle classi V^ che ha avuto l’adesione delle scuole e la condivisione progettuale
con i docenti referenti per l’orientamento e che si intende riproporre, eventualmente modificando il periodo per
favorire una maggiore partecipazione.
Gli incontri sono stati decentrati sul territorio presso l’Istituto Superiore “Villa Greppi” di Monticello Brianza,
l’Istituto Tecnico “Vigano” di Merate, la Sala Ticozzi a Lecco.
L’iniziativa è stata così articolata:
Martedì 22 gennaio: “Guardando all’Europa” organizzato presso l’Istituto di Istruzione Superiore “A.
Greppi” di Monticello Brianza;
-
Giovedì 7 febbraio: “Pensando al mondo dei lavori” organizzato presso la Sala Ticozzi di Lecco;
Mercoledì 13 febbraio: “Considerando le facoltà scientifiche e tecnologiche” organizzato presso l’Istituto
di Istruzione Superiore “F. Viganò” di Merate;
Mercoledì 20 febbraio: “Considerando le facoltà scientifiche e tecnologiche” organizzato presso l’Istituto
di Istruzione Superiore “G. Bovara” di Lecco.
128
COLLOQUI DI ORIENTAMENTO CLASSI V^
Hanno avuto successo i colloqui di orientamento messi a disposizione degli studenti delle classi terminali. Le
risorse disponibili hanno consentito la realizzazione di 180 colloqui da 3 ore cadauno, a fronte di una richiesta di
260 pervenuta dagli Istituti scolastici.
Per il futuro si pensa ad un’altra iniziativa più snella che coinvolga tutti gli attori territoriali (Università, Parti
Sociali, Camera di Commercio). A settembre è programmato un incontro per la progettazione dell’intervento.
1.2 Realizzazione di stage e dell’alternanza scuola-lavoro
Si sono attivate e sostenute diverse iniziative al fine di favorire l’integrazione tra mondo della scuola e lavoro in
collaborazione con le scuole secondarie e l’Ufficio scolastico provinciale.
Stage curricolari.
Le scuole autonomamente hanno organizzato attività in orario scolastico relativamente alle seguenti iniziative:
Stage legati alla terza area negli istituti Professionali coinvolgendo n. 391 studenti;
Impresa Simulata da parte dell’Istituto Fumagalli di Casatenovo con n. 3 classi;
Alternanza scuola-lavoro da parte degli Istituti Fiocchi, Marco Polo, Parini, Bovara, Bertacchi, Fumagalli,
Vigano per n. 341 allievi delle classi terze.
Alunni complessivamente coinvolti n. 783
La società Lecco Lavoro srl ha organizzato circa 130 stage curricolari per gli studenti delle classi quarte del
Badoni e del Parini.
Stage estivi
Alcune scuole (Viganò, Marco Polo, Medardo Rosso, Fumagalli, Casa degli Angeli) hanno attivato
autonomamente attività di stage per il periodo estivo.
Si evidenzia come particolarmente positiva l’esperienza del Viganò di Merate che ha ottenuto in rete con altre
scuole, anche grazie al supporto della Provincia di Lecco, un finanziamento per il 2009 a valere sul “Programma
Leonardo” per l’organizzazione di stage estivi all’estero.
Per il tramite di Lecco Lavoro, si sono organizzati gli stage estivi per gli studenti delle classi quarte delle altre
scuole. In questo momento sono ancora attivi alcuni stage per cui non è possibile quantificare il numero
complessivo, ma si sono comunque stipulati oltre 300 progetti formativi, con uno stanziamento complessivo di
euro 75.000,00 (esente IVA).
Stage di riorientamento/orientamento
Il Centro per l’Impiego di Lecco ha organizzato oltre 60 stage per ragazzi a rischio di dispersione scolastica e/o
intenzionati al passaggio ad un corso di formazione professionale, mentre altri 30 per favorire un’assunzione
come apprendisti per i giovani che hanno interrotto gli studi.
All’interno dell’iniziativa regionale “Doti ricercatori” ha gestito una trentina di progetti presso Centri di ricerca
e/o Università.
129
Tab. 5.5.3 Esiti Finali anno scolastico 2005/2006
Anno
scolastico
Non scrutinati per interruzione di frequenza
val. ass.
val.%
% reg.
di cui: per interruzioni non formalizzate
val. ass.
val.%
% reg.
1° anno
53
1,88
2,98
15
0,53
1,02
2° anno
51
2,12
2,25
12
0,50
0,56
3° anno
34
1,53
2,18
7
0,32
0,56
4° anno
23
1,28
2,09
3
0,17
0,44
Totale
161
1,74
2,42
37
0,40
0,67
di cui stranieri
14
4,68
5,01
N.D.
N.D.
N.D.
1° anno
54
2,81
2,98
11
0,57
1,02
2° anno
40
2,27
2,25
10
0,57
0,56
Provincia di
3° anno
29
1,82
2,18
2
0,13
0,56
SONDRIO
4° anno
37
2,78
2,09
4
0,30
0,44
Totale
160
2,42
2,42
27
0,41
0,67
di cui stranieri
9
7,89
5,01
N.D.
N.D.
N.D.
1° anno
44
2,10
2,98
22
1,05
1,02
2° anno
36
1,98
2,25
13
0,71
0,56
3° anno
46
2,69
2,18
20
1,17
0,56
4° anno
34
2,25
2,09
13
0,86
0,44
Totale
160
2,24
2,42
68
0,95
0,67
di cui stranieri
5
1,32
5,01
N.D.
N.D.
N.D.
1° anno
63
1,93
2,98
13
0,40
1,02
2° anno
54
1,79
2,25
10
0,33
0,56
3° anno
40
1,37
2,18
10
0,34
0,56
4° anno
32
1,28
2,09
6
0,24
0,44
Totale
189
1,62
2,42
39
0,33
0,67
di cui stranieri
36
9,11
5,01
N.D.
N.D.
N.D.
1° anno
204
4,56
2,98
73
1,63
1,02
2° anno
126
3,37
2,25
13
0,35
0,56
3° anno
94
2,86
2,18
36
1,09
0,56
4° anno
68
2,33
2,09
5
0,17
0,44
Totale
492
3,41
2,42
127
0,88
0,67
di cui stranieri
51
11,67
5,01
N.D.
N.D.
N.D.
Provincia di
LECCO
Provincia di
LODI
Provincia di
CREMONA
Provincia di
COMO
130
Provincia
Scrutinati
Anno
maschi femmine totale
Non promossi / non licenziati
maschi
femmine
totale
SONDRIO
LECCO
val. ass. val. ass. val. ass.val. ass. val.% % reg.val. ass. val.% % reg. val. ass. val.% % reg.
1° anno
1.283
1.479
2.762
268
20,89 21,29
226
15,28 15,68
494
17,89 18,55
2° anno
1.092
1.259
2.351
170
15,57 16,58
127
10,09 10,23
297
12,63 13,41
3° anno
1.034
1.153
2.187
148
14,31 18,42
101
8,76
10,21
249
11,39 14,36
4° anno
830
942
1.772
115
13,86 12,03
44
4,67
5,86
159
Totale
4.239
4.833
9.072
701
16,54 17,54
498
di cui stranieri
N.D.
N.D.
285
N.D.
1° anno
1.030
836
1.866
197
19,13 21,29
108
2° anno
868
852
1.720
121
13,94 16,58
74
8,69
3° anno
812
756
1.568
104
12,81 18,42
58
4° anno
628
665
1.293
66
10,51 12,03
Totale
3.338
3.109
6.447
488
14,62 17,54
N.D.
105
N.D.
LODI
di cui stranieri N.D.
CREMOSA
N.D.
N.D.
N.D.
N.D.
8,85
10,30 10,88 1.199 13,22 14,22
N.D.
N.D.
87
30,53 26,97
12,92 15,68
305
16,35 18,55
10,23
195
11,34 13,41
7,67
10,21
162
10,33 14,36
31
4,66
5,86
97
271
8,72
10,88
759
11,77 14,22
N.D.
N.D.
N.D.
22
20,95 26,97
313
15,25 18,55
8,85
1.067
985
2.052
173
16,21 21,29
140
2° anno
918
866
1.784
112
12,20 16,58
66
7,62
10,23
178
9,98
13,41
3° anno
846
819
1.665
99
11,70 18,42
48
5,86
10,21
147
8,83
14,36
4° anno
746
729
1.475
53
28
3,84
5,86
81
5,49
8,85
Totale
3.577
3.399
6.976
437
282
8,30
10,88
719
10,31 14,22
N.D.
374
N.D.
N.D.
N.D.
N.D.
91
24,33 26,97
156
9,94
15,68
360
11,25 18,55
7,10
12,03
12,22 17,54
N.D.
N.D.
1° anno
1.630
1.570
3.200
204
2° anno
1.491
1.465
2.956
149
9,99
16,58
73
4,98
10,23
222
7,51
13,41
3° anno
1.471
1.409
2.880
133
9,04
18,42
91
6,46
10,21
224
7,78
14,36
4° anno
1.165
1.295
2.460
97
8,33
12,03
63
4,86
5,86
160
6,50
8,85
Totale
5.757
5.739
11.496
583
383
6,67
10,88
966
8,40
14,22
N.D.
359
N.D.
N.D.
N.D.
N.D.
48
13,37 26,97
850
19,91 18,55
10,23
519
14,38 13,41
10,89 10,21
430
13,45 14,36
di cui stranieri N.D.
12,52 21,29
14,21 15,68
7,50
1° anno
di cui stranieri N.D.
COMO
N.D.
8,97
10,13 17,54
N.D.
N.D.
1° anno
2.144
2.125
4.269
487
22,71 21,29
363
2° anno
1.853
1.757
3.610
354
19,10 16,58
165
3° anno
1.555
1.643
3.198
251
16,14 18,42
179
4° anno
1.441
1.413
2.854
174
12,07 12,03
66
Totale
6.993
6.938
di cui stranieri N.D.
N.D.
13.931 1.266 18,10 17,54
386
N.D.
N.D.
N.D.
773
N.D.
17,08 15,68
9,39
4,67
5,86
240
8,41
8,85
11,14 10,88 2.039 14,64 14,22
N.D.
N.D.
87
22,54 26,97
131
Tab. 5.5.4 Esame di diploma a.s. 2005/06
Esaminati
maschi
femmine
totale
maschi
val. ass.
val. ass.
val. ass. val. ass. val.%
Totale
Provincia
683
927
1.610
44
6,44
LECCO
Totale
575
712
1.287
34
5,91
Provincia
SONDRIO
Totale
623
721
1.344
30
4,82
Provincia
LODI
Totale
1.276
2.351
42
3,91
Provincia 1.075
CREMONA
Totale
1.285
2.444
32
2,76
Provincia 1.159
COMO
Non diplomati
femmine
totale
%reg. val. ass. val.% %reg. val. ass. val.%
%reg.
4,86
14
1,51
2,12
58
3,60
3,40
4,86
14
1,97
2,12
48
3,73
3,40
4,86
4
0,55
2,12
34
2,53
3,40
4,86
18
1,41
2,12
60
2,55
3,40
4,86
29
2,26
2,12
61
2,50
3,40
2) Centro multimedia
Centro multimedia un servizio di supporto alle scuole
In relazione al progetto triennale della Cooperativa sociale C.R.A.M.S. sulla gestione del Centro Multimedia della
Provincia di Lecco, si dà di seguito resoconto delle attività svolte dagli operatori con le scuole del territorio
provinciale nel periodo ottobre 2007 - giugno 2008.
CORSI DI FORMAZIONE
La richiesta degli insegnanti si è modificata rispetto al passato: non più corsi di lettura del film rivolti agli
insegnanti stessi, ma interventi diretti nelle classi da parte di un operatrice del Centro Multimedia.
Si è inizialmente data consulenza alle varie scuole per l’impostazione di cineforum, con film sui temi scelti, adatti
all’età dei ragazzi. L’operatrice è intervenuta sulla classe, o gruppi classi, dopo la visione del primo film,
mostrando operativamente come si conduce l’analisi degli elementi costitutivi del linguaggio cinematografico e
come l’utilizzo di questi sia collegato alla comunicazione del contenuto filmico.
Questi gli interventi attuati:
scuola primaria di Lecco S. Giovanni
2 classi 5°
scuola primaria di Olgiate Molgora
5 classi
scuola primaria di Rossino
1° ciclo e 2° ciclo
secondaria di primo grado Lecco “D. Ticozzi” laboratorio cinema
secondaria di primo grado Olgiate Molgora
1° A-B
secondaria di primo grado Olgiate Molgora
2° A-B-C
ore 2
ore 10
ore 4
ore 2
ore 2
ore 2
Totale ore
ore 22
1 film
5 film
2 film
1 film
1 film
1 film
Gli insegnanti, naturalmente presenti durante il lavoro, hanno potuto apprendere il metodo e gli spunti per poter
proseguire il lavoro in autonomia sugli altri film.
Frequentemente, i film sono tratti dagli elenchi della Rassegna Regionale “Arrivano i film” e, altrettanto
frequentemente, la visione del film è stata fatta in sala cinematografica, poi ripresa in classe con il supporto del
DVD.
Positivo questo cambiamento, poiché spesso gli insegnanti che partecipavano al corso, non trasferivano in classe
le competenze apprese. In questo modo, invece, noi interveniamo laddove già esiste la volontà di attuare il
cineforum nella scuola.
132
Gli altri corsi proposti, non sono stati avviati perché troppo scarse le iscrizioni.
ATTIVITA’ DI LABORATORIO NELLE CLASSI
L’obiettivo è quello di far comprendere, attraverso la produzione diretta, che un prodotto audiovisivo o virtuale,
è un mezzo di comunicazione immediata.
Gli alunni possono sperimentare in prima persona le varie fasi di realizzazione di un prodotto video:
- la conoscenza dei codici del linguaggio dell’immagine in movimento e il loro appropriato utilizzo
- la stesura dell’idea, il soggetto, la sceneggiatura
- la fase di ripresa, montaggio e sonorizzazione
Con gli insegnanti e gli alunni si percorrono le varie fasi di progettazione del video: stesura dell’idea, del
soggetto e della sceneggiatura; la ricerca del fabbisogno.
E’ indispensabile in questo momento proporre ai ragazzi attività coinvolgenti e divertenti, pur nel rispetto della
serietà del lavoro.
In fase di produzione, si forma una vera e propria troupe cinematografica composta dai ragazzi stessi della
classe e di un casting per la scelta degli attori.
Le riprese vengono eseguite con l’aiuto di un operatore del Centro ed il montaggio viene effettuato in sede,
spesso con la presenza di alunni ed insegnanti coinvolti.
Le produzioni prendono a modello i vari generi televisivi: la fiction, la pubblicità, il videomusicale, il dossier. Ai
ragazzi si chiede di analizzare le strutture comunicative di ogni genere per poterle riutilizzare in maniera creativa
ed originale, evitando di ricalcare degli stereotipi.
La nostra proposta si basa quindi sul metodo della ricerca, un mezzo particolarmente efficace di risollecitazione
dei poteri creativi, al servizio della sperimentazione didattica.
LABORATORI NELLE CLASSI REALIZZATI
Sono stati svolti 68 laboratori nelle classi, così distribuiti nei gradi di scuole:
¾ n. 1 in scuola dell’infanzia
classi 1
¾ n. 51 in scuole primarie
classi 52
¾ n. 14 in scuole secondarie di primo grado
classi 14
¾ n. 2 in scuole secondarie di secondo grado
classi 2
con la realizzazione di 47 montaggi di prodotti in video (nelle scuole primarie le classi parallele lavorano
allo stesso prodotto) .
LABORATORI SPECIALI
¾ Una scuola, una troupe
Un’intera scuola diventa una troupe televisiva. I ragazzi, divisi in gruppi, a rotazione, lavorano tutto un anno
scolastico per la costruzione del film: gruppo regia; sceneggiatura; riprese; musica; fotografia; pubblicità per
l’uscita del film in proiezione pubblica in una sala del territorio.
n. 3 scuole primarie13 classi coinvolte, con la realizzazione di 3 filmati
¾ Videoarte
Obiettivo è quello di sperimentare la creazione di immagini astratte con la ripresa in macro di colori e materiali
vari. Il montaggio, con effetti e l’abbinamento a musiche adatte, dà l’effetto artistico finale.
n. 2 scuole interessate: una primaria di Sala la Barro e una classe del Liceo artistico di Lecco: interessante il
confronto dei prodotti. 4 classi coinvolte
In collegamento con il progetto del C.R.A.M.S. di Lecco “Lecco-Oggiono Express – Soundscape 2008”, si è
lavorato con le scuole che hanno aderito alla costruzione di filmati sugli ambienti sonori considerati, con la
sperimentazione di forme diverse di realizzazione.
Particolare ed interessante, è stato il laboratorio realizzato con la scuola primaria di Lecco Maggianico, dove i
bambini hanno lavorato da gennaio a maggio nei due laboratori: quello video, con l’operatrice del Centro
Multimedia, e quello audio, con l’operatore del C.R.A.M.S. e la strumentazione computerizzata del “Soundbeam”.
Il risultato finale è stato presentato al pubblico in Sala Ticozzi di Lecco, con la sonorizzazione dal vivo del video
prodotto. Un esperimento ben riuscito ed interessante sarà la possibilità di proseguimento.
133
¾ L’Eco-Museo del distretto dei monti e dei Laghi Briantei
In collaborazione con il Settore Cultura della Provincia di Lecco, si propone alle scuole di produrre un
documentario che rappresenti un aspetto del paese di appartenenza, prendendo spunto dal progetto generale
sopra citato. I vari prodotti andranno ad arricchire il patrimonio documentaristico dell’Eco Museo.
n. 1 scuola secondaria di primo grado coinvolta, con la realizzazione di 1 filmato
ATTIVITA’ DI PRODUZIONI VIDEO
Questo tipo di attività, si differenzia da quella di Laboratorio, poiché non si parte da un soggetto prodotto dalle
scuole, ma ci si basa su ricerche di esperti. In alcune produzioni, le classi interessate vengono coinvolte solo
come partecipazione al progetto.
Ne è un esempio la produzione d’interesse dell’Assessorato Istruzione della Provincia di Lecco, “Acqua, bene
prezioso”: la necessità era quella di avere materiali didattici da utilizzare nei momenti di celebrazione della
“Giornata mondiale dell’acqua”. Si è scelto di coinvolgere una scuola primaria che già era intenzionata a trattare
il tema.
ALTRE ATTIVITÀ
¾ Occhio al corto
Il meglio dei prodotti realizzati negli anni dal centro Multimedia, viene portato direttamente nelle scuole, perché
i ragazzi possano conoscere anche i prodotti fatti da altre classi e discutere sulle tecniche e soluzioni utilizzate
per un’effettiva comunicazione.
Fornitura del materiale video da parte del Centro e gestione diretta degli insegnanti in 10 scuole.
¾ Attività di promozione del Centro e coordinamento
Sono stati instaurati rapporti significativi con realtà italiane che si occupano di promuovere la ricerca e la
produzione filmica nelle scuole.
1. Particolarmente significativo è stato l’incontro con i responsabili di 3D Produzione di Milano, curatori del
convegno “Tele tua” a novembre presso la Triennale di Milano. Dopo alcuni incontri con la Responsabile,
Signora Rosalba Arduino, abbiamo loro fornito i nostri video per una selezione da mostrare in quell’occasione
e l’accordo per un nostro intervento esplicativo sull’attività del Centro Multimedia.
2. Sono stati mantenuti i contatti con “Media Educazione” di S. Benedetto del Tronto per arrivare a realizzare,
nel prossimo anno scolastico, una produzione video con la partecipazione di una classe della Provincia di
Lecco ed una di S. Benedetto
3. Si sono avuti incontri con i responsabili milanesi del progetto “Fra ieri e domani”, i media come strumento
per attraversare la propria storia e ripensare il proprio futuro che prevede uno scambio di prodotti
multimediali tra realtà Palestinesi e italiane, in particolare della Provincia di Lecco. Tema comune da trattare:
i diritti dei minori.
4. Si sono avviati i contatti con i responsabili delle trasmissioni televisive di RAI 3 e Canale 5 per la messa in
onda in trasmissioni dedicate, dei prodotti realizzati dalle scuole e dal Centro Multimedia , come
testimonianza delle capacità di reinventare il cinema da parte dei ragazzi.
5. E’ stato preparato il materiale da inviare ai Concorsi Nazionali di cinema nella scuola.
¾ Preparazione materiali didattici
Si è proseguito nel lavoro di preparazione di schede didattiche sui film maggiormente richiesti dalle scuole e sul
linguaggio filmico.
¾ Montaggi di riprese effettuate direttamente dalle scuole
Ci viene richiesto, a volte, di effettuare il montaggio di lavori fatti direttamente nelle classi dalle insegnanti, che
non hanno competenze o attrezzature per farlo. Verificata la qualità delle riprese e la validità del contenuto,
accettiamo di svolgere questo tipo di lavoro, perché va nella direzione di dare un servizio sempre più allargato
alle scuole del territorio provinciale, che, ad oggi, ci riconoscono come unico punto di riferimento per le attività
legate alla videoregistrazione.
Valutazione finale
134
In generale, il lavoro del Centro Multimedia si sta orientando su quattro direttrici, per dare risposte dinamiche e
congruenti alle nuove richieste di collaborazione provenienti dal mondo della scuola:
- I corsi per insegnanti sono stati sostituiti da interventi diretti dell’operatore sulla classe, come modalità
esemplificativa di un percorso di lettura di contenuto e linguaggio filmico utilizzato in un film.
Anche la trasmissione delle tecniche di ripresa, viene effettuata “sul campo” nel momento di intervento
dell’operatore per la realizzazione del prodotto: insegnanti e ragazzi (nelle classi più alte) utilizzano essi
stessi le telecamere, in aggiunta a quella dell’operatore e con la sua supervisione, vista l’ormai più diffusa
presenza di macchinari presenti nelle scuole adatti allo scopo.
Positivo è il fatto che comincia ad esserci richiesta di assistere al montaggio video da parte degli studenti
delle scuole secondarie di secondo grado.
- Le produzioni legate ai Laboratori nelle classi, si stanno “specializzando”, cioè risultano sempre più
congruenti al linguaggio specifico dell’immagine in movimento e rispettose del genere scelto. Tranne rari
casi, gli insegnanti che in questi anni hanno continuato nella collaborazione con il Centro, hanno acquisito
più alte competenze sul linguaggio specifico dell’immagine in movimento.
- Le produzioni cosiddette “sperimentali” si stanno allargando a nuove situazioni scolastiche e, sempre più,
diventano originali e creative.
- Altra attività in espansione, è quella legata ai momenti di lettura di film, con la relativa preparazione di
materiali didattici, siano essi in video che cartacei. La richiesta oggi è quella di interventi diretti sulle classi e
non più momenti rivolti solamente agli insegnanti.
I prodotti filmici realizzati dal centro Multimedia della Provincia di Lecco con le scuole del territorio hanno
ottenuto numerosi riconoscimenti nelle finalissime di concorsi scuola nazionali
Questi i filmati premiati nel 2008
FRIGORILLO 5 anni scuola dell’infanzia “G. Collodi” - Valmadrera Paré – 6’15”
A Frigorillo piace troppo mangiare! L’obesità è un problema che lo affligge. Come fare a risolverlo?
1° PREMIO MESTRE FILM FESTIVAL 2008– SEZIONE VIDEO FOR KIDS
Motivazione: Per la capacità di affrontare in modo ironico, ma al contempo intelligente, l’attuale problema
dell’alimentazione nei bambini.
1° PREMIO MEDIA EDUCAZIONE S. BENEDETTO DEL TRONTO – SEZIONE SCUOLE INFANZIA E PRIMARIE
Motivazione: Per aver trattato un argomento di estrema importanza per la salute, l’eccesso di nutrizione, in
modo leggero e divertente e soprattutto molto convincente.
IN FINALE A
UMBERTIDE-PERUGIA – RUMORS CINEMA DEL SORRISO
TORINO SOTTODICIOTTOFILMFESTIVAL
GUIDONIA – GIROCORTO LABORSCUOLAFILMFESTIVAL
LACRIME NEL SILENZIO – classe 3° delle scuole primarie di Introbio e Primaluna – 10’40”
La storia di un bambino maltrattato, è liberamente tratta da un fatto realmente accaduto a un compagno.
1° PREMIO FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA – ALICE NELLA CITTA’ SEZIONE 8-13 ANNI
Motivazione: Perché sviluppa in modo realistico e drammatico un argomento difficilmente trattabile, come la
violenza sui minori. Riconosciamo ai ragazzi il merito di aver affrontato tale tema in modo delicato e
comprensibile anche ai loro coetanei, dando importanza al valore dell’amicizia. E’ proprio l’amicizia ad aiutare il
ragazzo ad affrontare il problema.
1° PREMIO S. BENEDETTO DEL TRONTO – FESTIVAL MEDIA EDUCAZIONE – SEZIONE SCUOLA PRIMARIA
CORTOMETRAGGIO
Motivazione: Per aver finalmente messo in evidenza il diritto dei bambini a essere rispettati dai genitori come da
tutti gli adulti.
135
IN FINALE A
TORINO SOTTODICIOTTOFILMFESTIVAL
GUIDONIA – GIROCORTO LABORSCUOLA FILMFESTIVAL
GENICO, ANTICO BORGO ANTICO classe 5° primaria di Lierna (LC) – 8’55”
Nonno Ezio racconta e i bambini “reinterpretano” alcuni momenti di vita passata nell’antica frazione di Genico.
1° PREMIO S. BENEDETTO DEL TRONTO - FESTIVAL MEDIA EDUCAZIONE – SEZIONE SCUOLA PRIMARIA
DOCUMENTARIO
Motivazione: Per la accurata rappresentazione filmata della memoria storica di una piccola comunità montana e
per la bravura dimostrata utilizzando il bianco e nero nella attenta ricostruzione del passato e il colore nel
presente.
TUTTO E’ POSSIBILE - classe 2° A-B gruppo cinema scuola secondaria di primo grado di Bosisio Parini
anche uscire dall’incubo dell’alcolismo e tornare a vivere! Libera interpretazione della canzone omonima dei
Finley.
IN FINALE A
MESTRE FILM FESTIVAL 2008
SE LO VUOI, TU PUOI - classe 2° A-B gruppo cinema scuola secondaria di primo grado di Bosisio Parini –
11’27”
La battaglia personale di una ragazza troppo timida ed insicura per “farcela” a diventare visibile agli occhi degli
altri.
IN FINALE A
MESTRE FILM FESTIVAL 2008
FRA ME E TE - classe 2° e 3° scuola secondaria di primo grado di Cremeno – 10’30”
Francesco e Francesca sono amici e compagni di classe, forse di più. Alcuni equivoci rischiano di rompere
l’equilibrio tra i due. Nelle parole di Francesco il senso del film: “Basta poco per fraintendere, ma ancora meno
per capirsi”
IN FINALE A
MESTRE FILM FESTIVAL 2008
NAPOLI – LA PICCOLA BOTTEGA DEL FILMAKERS 2008
ANORESSIA - classe 2° B scuola secondaria di primo grado di Malgrate (LC) – 12’
Uno strumento per far riflettere su una malattia tanto chiacchierata, ma poco conosciuta
IN FINALE A
MESTRE FILM FESTIVAL 2008
GUIDONIA – GIROCORTO LABORSCUOLA FILMFESTIVAL
NAPOLI – LA PICCOLA BOTTEGA DEL FILMAKERS 2008
IL CANTO DELLE STELLE - classe 2° A Liceo Artistico Lecco – 5’26”
Le stelle, da sempre per l’uomo un punto di riferimento, un incontro tra sogni, magia e realtà.
IN FINALE A
MESTRE FILM FESTIVAL 2008
UN’ALTRA VOLTA
IN FINALE A
FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA – ALICE NELLA CITTA’ SEZIONE 14-21 ANNI
GUIDONIA – GIROCORTO LABORSCUOLA FILMFESTIVAL
136
ACQUA - classi 1° - 2° - 3° scuola primaria di Sala al Barro – 4’18”
Dal progetto “Soundscape Train 2008” un videoarte sul tema: le immagini della realtà, si mescolano a quelle
della fantasia, a suoni ambientali registrati dal vivo o riprodotti con strumenti di vario tipo.
IN FINALE A
TORINO SOTTODICIOTTOFILMFESTIVAL
PUBBLICITA’– classi 5° A-B scuola primaria di Galbiate (LC) – 4’22”
L’amicizia ed il sorriso , risvegliano l’animo
IN FINALE A
OLTRE IL SILENZIO – classi 1° - 2° - 3° - 4° - 5° scuola primaria di Villa Vergano - 11’40”
La fiction è l’occasione per perlustrare i paesaggi del paese, con particolare attenzione all’aspetto sonoro. Una
produzione inserita nel progetto “Soundscape Train 2008”.
IN FINALE A
GUIDONIA – GIROCORTO LABORSCUOLA FILMFESTIVAL
ANTICHI GIOCHI – cl. 4° A-B primaria di Mandello del Lario
1° PREMIO A “NON UNO DI MENO” – concorso di cortometraggi sull’infanzia – Università degli studi di
Modena e Reggio Emilia
A TUTTE LE PRODUZIONI DEL CENTRO 2008
PREMIO MORE’ - GUIDONIA – GIROCORTO LABORSCUOLA FILMFESTIVAL
Motivazione: Per la serietà e professionalità didattica con la quale viene svolto capillarmente sul territorio della
Provincia di Lecco un'attività audiovisiva che mira a porre in sinergia il territorio, i professionisti del video e la
scuola confrontandosi su tematiche di interesse sociale.
Tab. 5.5.6 Indicatori Multimedia
Indicatori
2006
2007
2008
Numero titoli tra film, documentari, programmi
ipertestuali e supporti cartacei
4000
4060
4220
Numero prestiti
1070
1017
Numero corsi di formazione attivati
Numero iscritti ai corsi
% gradimento utenti dei corsi effettuati
Numero laboratori-video realizzati
4
36
100%
105
13
200
100%
71
612 da gennaio a
settembre
13
350
100%
71
% gradimento utenti dei laboratori effettuati
100%
100%
100%
Numero alunni coinvolti in laboratori
Numero insegnanti coinvolti laboratori
Numero rassegne realizzate
Numero visitatori a rassegne
2438
119
10
450
2000
120
10
470
2200
120
10
470
I servizi del Centro Multimedia sono affidati alla Coop. Sociale a r.l. CRAMS di Lecco, con scadenza dell’incarico
al 30.9.2009. Nel triennio 2004/2006 la spesa totale sostenuta dalla Provincia per l’incarico alla suddetta
cooperativa è di euro108.870,00.
137
3) Politiche di sostegno alle scuole dell’autonomia
✓ Bando dei contributi
Nel corso del 2007, il Servizio Istruzione ha sostenuto le politiche scolastiche attraverso un bando in attuazione
del Regolamento per la concessione di finanziamenti e benefici economici a soggetti pubblici approvato dal
Consiglio Provinciale in data 9.7.2007, con provvedimento n. 35.
Per uniformare le procedure e rendere più agevole la presentazione delle richieste da parte delle scuole è stato
approvato un bando unico unitamente al Settore Ambiente, Ecologia, Caccia e Pesca.
Queste le aree di intervento relative all’Istruzione:
-
educazione alla salute, al benessere scolastico, alla prevenzione del disagio;
educazione alla conoscenza, fruizione e valorizzazione del territorio;
educazione alla cittadinanza attiva;
educazione alla mondialità, diritti, pace, integrazione;
educazione al recupero della memoria storica e delle radici locali;
educazione all’espressività, oltre i linguaggi verbali: teatro, musica, cinema;
educazione alla creatività: la cultura del fare intelligente, il laboratorio, la ricerca;
promozione del successo formativo, contro la selezione e la dispersione scolastica.
I contributi assegnati sono stati di € 98.500,00:
euro 82.000,00 per contributi a sostegno di interventi proposti da Istituzioni Scolastiche pubbliche e paritarie e
da Centri di Formazione Professionale accreditati in provincia di Lecco per la tipologia di servizi formativi SF3
(sez. 1) ai sensi della DGR 19867 del 16/12/2004;
euro 16.500,00 per contributi diversi ad altri soggetti (soggetti privati);
Oltre a questi contributi “a bando”, la Provincia è intervenuta anche con contributi straordinari per sostenere le
diverse iniziative.
Tab. 5.5.7. Bandi per l’assegnazione di contributi ordinari
aree
Bando
soggetti ammessi
previste
soggetti pubblici:
scuole pubbliche
scuole paritarie
C.F.P.
area
2007
formazione
soggetti privati:
cooperative, associazioni, ecc.
n. soggetti
potenziali
49
13
8
non
determinabile
soggetti
partecipanti
32
8
2
11
importo
complessivo
€ 82.000
€16.500
€ 98.500
✓ Sostegno alle reti di scuole
Analoga attenzione è stata rivolta ai Centri di Ricerca Territoriale (C.R.T.), di cui questo assessorato è parte
costitutiva (C.R.T. Teatro e C.R.T. Musica) o referente esterno (C.R.T. Intercultura – C.R.T. Sport e C.R.T. Qualità),
per veicolare buone pratiche nella scuola e consolidare la cultura della rete.
Politiche di sostegno alle scuole dell’autonomia
138
✓ Acquisti arredi ed attrezzature scolastiche
Si è confermato l"Accordo operativo per l'assegnazione dei fondi agli Istituti Scolastici superiori della Provincia di
Lecco", stipulato nel 2000, con gli obiettivi di:
ƒ favorire una fattiva collaborazione tra Istituzioni scolastiche e la Provincia;
ƒ rendere più efficace l'intervento della Provincia, in materia di manutenzione ordinaria degli edifici, per le
piccole riparazioni; per la corresponsione di contributi finalizzati all'acquisto di sussidi didattici e per
l'acquisto delle attrezzature scientifiche e arredi di segreteria in conto capitale;
ƒ contribuire alla realizzazione dell'autonomia didattica e contabile attribuita alle Istituzioni scolastiche.
Lo stesso è stato confermato e integrato, alla luce delle disposizioni in tema di sicurezza e prevenzioni incendi
previste dal d. lgs. 626/’94 e successive integrazioni, prevedendo nel dettaglio i compiti in capo ai Dirigenti
Scolastici e alla Provincia.
L'accordo è stato sottoscritto da tutte le Istituzioni scolastiche superiori.
Per gli anni 2007 e 2008, in tema di finanziamenti agli Istituti, l'accordo, esteso anche per gli acquisiti di
cancelleria e materiale di consumo e di pulizia, ha interessato i seguenti interventi:
2007
2008
- manutenzioni ordinarie
35.860,00 euro
39.736,00 euro
- sussidi didattici e cancelleria, materiale di pulizia
80.000,00 euro
80.000,00 euro
- acquisto di arredi e attrezzature scientifiche,
su indicazione delle Istituzioni Scolastiche
100.000,00 euro
100.000,00 euro
TOTALE
215.860,00 euro
219.736,00 euro
============
============
Gli importi assegnati sono stati utilizzati interamente per interventi di manutenzione ordinaria.
Tab. 5.5.8. Erogazione fondi attraverso l’accordo operativo con gli istituti superiori
Indicatori
2004
2005
% contributo assegnato/spesa effettuata
65,28%
71,92%
per manutenzioni ordinarie
% contributo assegnato/spesa effettuata
100,00%
99,68%
per sussidi didattici, cancelleria, materiale di pulizia
2006
2007
87,90%
100,00%
99,38%
100,00%
Per il 2008 i rendiconti non sono stati ancora presentati.
Servizio Formazione Professionale
Piano provinciale dell’offerta formativa 2007/08
Comprende: 1) i corsi in DDIF (diritto dovere di istruzione e formazione) per i ragazzi in uscita dalla scuola media; 2) i
corsi rivolti a soggetti disabili denominati FLAD (formazione al lavoro allievi disabili) e 3) i corsi autofinanziati.
1) Corsi in DDIF (Diritto Dovere di Istruzione e Formazione)
Nell’anno formativo 2007/08, sono stati attivati - attraverso pubblico avviso aperto ai soggetti titolari di sedi
accreditate operanti sul territorio provinciale per la tipologia SF3 - 7 progetti formativi di ente, per complessivi n. 57
corsi, di cui:
n. 19 prime annualità, per una spesa di euro 1.630.000,00
n. 19 prosecuzioni di seconde annualità per una spesa di euro 1.621.000,00
n. 19 prosecuzioni di terze annualità per una spesa di euro 1.880.497,00
Le risorse impegnate ammontano a euro 5.131.497,00 a totale finanziamento regionale;
I corsi hanno coinvolto n. 1082 allievi di cui 372 per i primi anni; 393 nei secondi anni e 317 nei terzi anni.
139
Tab. 5.5.9. dati Anno formativo 07/08: Percorsi in DDIF Quadro complessivo
Denominazione
operatore
1^ Annualità
2^ Annualità
n.
n
Allievi Finanziam
Allievi
corsi
corsi
Fondazione L.
Clerici: CFP
Lecco e Merate
Fondazione
Enaip: CFP di
Lecco
CFP A. Moro di
Valmadrera
CFP Polivalente
del Comune di
Lecco
CFP La Nostra
Famiglia di
Bosisio Parini
ESPE di Lecco
CFP Alberghiero
di Casargo
TOTALE
6
126
3
60
540.000,00
6
270.000,00
127
3
66
3^ Annualità
n.
Allievi Finanziam
corsi
Finanziam
540.000,00
6
270.000,00
110
3
51
Totale
n.
Allievi Finanziam
corsi
623.952,00
18
311.850,00
363 1.703.952,00
9
177
851.850,00
4
81
360.000,00
4
88
360.000,00
4
74
415.800,00
12
243 1.135.800,00
2
30
180.000,00
2
34
180.000,00
2
17
207.900,00
6
81
567.900,00
1
1
10
21
90.000,00
90.000,00
1
1
9
25
81.000,00
90.000,00
1
1
12
20
103.992,00
104.002,00
3
3
31
66
274.992,00
284.002,00
2
44
100.000,00
2
44
100.000,00
2
33
113.001,00
6
121
313.001,00
19 372 1.630.000,00 19
393 1.621.000,00 19
317 1.880.497,00 57 1082 5.131.497,00
Corsi rivolti ai disabili
Si tratta di una tipologia formativa, mirata per i ragazzi disabili, finalizzata al loro inserimento nel mondo del lavoro
attraverso la strutturazione di parte del tempo scolastico con appositi stage in azienda, tenuto conto del grado e della
tipologia della loro disabilità.
La Provincia di Lecco è, da sempre, particolarmente attenta a questo tipo di problematiche.
La presenza, sul territorio provinciale, di ben due significativi enti formativi (il Polivalente di Lecco e La Nostra
Famiglia di Bosisio Parini) con attività rivolta esclusivamente al supporto dell’inserimento lavorativo dei disabili è una
conferma di ciò.
Nell’anno formativo 07/08, sono stati 4 i corsi di formazione di garanzia sociale per disabili adolescenti e giovani,
tipologia SV1 FLAD (Formazione Lavoro Allievi Disabili) finanziati dalla Provincia.
Tre di essi costituiscono le prosecuzioni di corsi attivati in precedenti anni formativi e il quarto un nuovo primo anno.
Tab. 5.5.10 Anno formativo 2007/2008. Percorsi rivolti ai disabili:
Denominazione
operatore
CFP “Aldo Moro”
CFP Comune di
Lecco
CFP “Aldo Moro”
CFP Comune di
Lecco
TOTALE
n. corsi
1
1
1
1
4
Tipologiacorsi Annualità
n.
allievi
ore
corso
Finanziamento
SV1 Flad
2 anno
10
1.050
80.000,00
SV1 Flad
2 anno
8
900
80.000,00
SV1 Flad
3 anno
8
800
80.000,00
SV1 Flad
1 anno
10
800
36
3.550
80.000,00
320.000,00
140
Svantaggio/Formazione al Lavoro per Alunni Disabili)
Complessivamente hanno coinvolto 36 ragazzi per una spesa di euro 320.000,00 (euro 80.000,00 per ogni corso)
interamente finanziata dalla Regione Lombardia.
Con le risorse residue e le economie di spesa derivanti dei piani formativi degli anni precedenti è stato, altresì,
finanziato, attraverso apposito bando, un ulteriore corso triennale in DDIF, anch’esso rivolto esclusivamente a soggetti
diversamente abili.
La realizzazione del corso è stata affidata al CFP Polivalente del Comune di Lecco, per una spesa di euro 178.000,00,
(59.333,00 per ogni annualità). Gli alunni portatori di handicap coinvolti sono 10.
Corsi autofinanziati
Si chiamano corsi “autofinanziati” perché la loro realizzazione non comporta alcun finanziamento pubblico.
Gli enti aventi titolo li attivano, a seguito di apposito atto formale di “riconoscimento” da parte della Provincia, ai
sensi dell’art. 30, comma 7, della LR 19/2007 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione
Lombardia”.
I costi di tali corsi sono scaricati dagli operatori sugli allievi frequentanti.
Costituiscono opportunità formative per coloro che hanno compiuto i 18 anni - e che quindi non possono frequentare
i corsi in DDIF o sono ormai esclusi dai percorsi scolastici e formativi tradizionali - per il conseguimento, di una
qualifica professionale e, conseguentemente, per esercitare un’attività lavorativa anche in proprio.
Tra questi si evidenziano i corsi di qualifica per ASA e OSS e i corsi serali per estetista e parrucchiere.
Sono stati riconosciuti n. 30 corsi autofinanziati per un totale di 480 allievi iscritti.
7 sono primi anni di corsi biennali; 15 sono corsi annuali e 8 secondi anni.
Alcuni di questi corsi non sono ancora conclusi: non è possibile, pertanto, definire li rapporto iscritti/promossi che è
comunque molto alto.
2) Realizzazione corsi di formazione esterna per apprendistato
Per quanto attiene l’Apprendistato è stato approvato un nuovo bando per gli apprendisti in Diritto Dovere
Istruzione Formazione (DDIF) e per gli apprendisti extra – obbligo formativo, rinviando i corsi professionalizzanti
(Legge Biagi) ad un successivo momento, in presenza di più precise indicazioni da parte della Regione
Lombardia.
Il bando ha visto la partecipazione di n. 10 Agenzie Formative costituitesi in ATS con capofila la Fondazione
ENAIP.
Il Progetto è così strutturato:
tab. 5.5.11. Corsi formazione esterna per apprendistato
Tipologia allievi
Apprendisti in Diritto Dovere di Istruzione e Formazione
Professionale (DDIF)
Apprendisti in extra-obbligo ai sensi della L. 196/97 – primo anno
Apprendisti in extra-obbligo ai sensi della L. 196/97 –
completamento primo anno e avvio secondo anno
Tutor aziendali (L. 196/97 e art. 49 D.lgs. 276/03)
Totale:
Numero allievi
formati attesi
Numero ore di formazione
attese
80
2.280
240
40
2.304
336
80
440
80
5.000
Al finanziamento sono stati assegnati EURO 495.200,00 a valere sulle risorse assegnate dalla Regione Lombardia
alla Provincia di Lecco per il finanziamento delle attività formative degli apprendisti assunti presso le aziende del
territorio provinciale e per la formazione dei tutor aziendali.
5.5.6. Criticità
Il nuovo governo è apparso subito caratterizzato da una esplicita volontà di arrivare in tempi brevi alla
definizione di una “nuova” riforma della scuola, caratterizzata da discontinuità rispetto a quella che il governo
precedente- il ministro Fioroni - aveva cominciato a delineare.
141
Questa prospettiva, dapprima solo annunciata, poi delineata, almeno negli scenari generali, nell’estate del 2008,
con il decreto 133, ha di fatto sconsigliato di imprimere un’accelerazione alla programmazione dell’offerta
formativa sul territorio, per evitare il rischio di scelte azzardate e in controtendenza rispetto ai nuovi scenari.
Non si è tuttavia rinunciato a incidere in due direzioni, che appaiono ormai consolidate ed irreversibili, oltre ad
essere un indirizzo programmatorio di questa amministrazione.
Ci riferiamo alla promozione dell’autonomia del polo di Calolziocorte, opzione perseguita fin dal momento
dell’insediamento del nuovo polo e confermata di fronte ai dati in costante crescita delle iscrizioni; ci riferiamo
al sostegno attivo ai processi di verticalizzazione maturi, considerati, a ragione, un’opzione vincente per la
realizzazione degli obiettivi formativi della scuola dell’obbligo.
Anche l’anno 2007/8 non ha visto significativi passi avanti per quanto riguarda la definizione degli ambiti e
delle competenze delle diverse istituzioni, che, insieme, ma diverse, devono concorrere a definire le politiche
scolastiche, come previsto dal titolo V della costituzione; tanto è vero che l’ultima fase dell’anno è stata
caratterizzata da una tensione forte fra Stato e Regioni in relazione ai temi del dimensionamento delle istituzioni
scolastiche e della relazione fra istruzione e formazione professionale. Tensione risoltasi con lo slittamento dei
provvedimenti previsti all’anno successivo, previo coinvolgimento nel processo istruttorio.
La messa a sistema, da parte della Regione Lombardia, del meccanismo della dote, individuato come filo rosso
delle politiche scolastiche dell’ente (dote DDIF, dote scuola, dote disabili, dote lavoro, dote apprendistato):
sistema che stabilisce un filo diretto fra la domanda dell’utente e la risposta dell’ente regione, saltando il ruolo di
intermediazione che è stato delle Province e indebolendone di fatto la funzione programmatoria; il ritardo nella
definizione più precisa dei compiti afferenti alle Province ed ai comuni, pur previsto dalla legge 19 (definizione
degli ambiti, quali soggetti-luoghi della programmazione territoriale); il congelamento della negoziazione
Regione – Province che doveva e deve regolamentare e trasferire risorse in merito alla competenza di
monitoraggio,controllo,certificazione;
hanno costituito altrettanti elementi di criticità, che si sono andati a sommare alla precarietà del quadro
nazionale.
Ultima, ma non meno significativa, fatica da segnalare, il forzoso contenimento delle spese, imposto da un
bilancio stretto dalle maglie del patto di stabilità; contenimento che ha condizionato la capacità di espletare
fino in fondo quella funzione di sostegno alla battaglia per il successo formativo e di promozione dell’autonomia
scolastica in termini di progettualità, relazione col territorio, che pur non essendo una competenza ascritta alla
Provincia, tuttavia appare funzionale ad una buona programmazione scolastica e da sempre è stata un punto di
forza di questa amministrazione.
5.5.7 Uno sguardo al futuro
Tenendo conto della situazione sopra evidenziata, e il relativo quadro normativo, la Provincia potrà esercitare un ruolo
di coordinamento e di co-decisione con il sistema scolastico, riguardante in particolare:
•
•
•
•
•
•
•
•
le iniziative di Orientamento in una accezione ampia e globale, quale indispensabile supporto per la maturazione
integrale dei giovani, in un progetto complessivo volto ad individuare, stimolare e indirizzare le attitudini di
ciascuno;
il potenziamento dell’Autonomia scolastica, attraverso:
lo sviluppo del sistema di consulenza e supporto alle istituzioni scolastiche per la diffusione della cultura
dell’autonomia;
il sostegno alla promozione di reti di scuole per scambi di servizi e per l’ampliamento dell’offerta formativa;
gli incentivi al confronto e l’interazione tra scuola, società, territorio e mondo del lavoro;
l’applicazione dei protocolli d’intesa già sottoscritti e stimolandone di nuovi con enti, organismi e associazioni al
fine di creare le condizioni per una formazione integrata, ma non autoreferenziale né appiattita nella dimensione
del localismo e coerente con il contesto di riferimento e con le propensioni e le vocazioni degli alunni;
il sostegno alla progettualità delle scuole.
l’edilizia scolastica. Dopo alcuni anni in cui la legge 23/1996 non veniva più finanziata, nel corso dell’ultima
finanziaria la legge è stata rifinanziata per il triennio 2007/2009 rispettivamente nella misura di 50 milioni di
142
•
•
•
•
•
•
euro per l’anno 2007 e 100 milioni di euro per ciascuna annualità 2008 e 2009. La legge finanziaria, tra l’altro,
dispone specificamente che lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, concorrano in parti uguali al finanziamento dei
singoli interventi (1/3 il Ministero, 1/3 la Regione e 1/3 l’Ente beneficiario) e che tali finanziamenti siano destinati
annualmente, nella misura del 50%, al completamento delle attività di messa in sicurezza e di adeguamento a
norma degli edifici scolastici da parte dei competenti enti locali.
Attualmente è in corso il relativo piano attuativo da parte della Regione Lombardia
lo sviluppo di un sistema formativo integrato di cui all’Accordo-Quadro realizzato in sede di Conferenza
Unificata del 19 giugno 2003, favorendo lo sviluppo di reti di servizio sul territorio, a partire dal biennio
dell’Istruzione secondaria superiore, in un’ottica di proficua interazione ed integrazione tra istruzione tecnica,
istruzione professionale e formazione professionale.
la programmazione dell’offerta formativa dentro un’impostazione capace di tradurre e valorizzare quelle che
sono ormai linee strategiche consolidate di questa Provincia
per la scuola di base, attraverso il consolidamento delle “verticalizzazioni”;
per la scuola superiore attraverso:
- la scelta del decentramento degli istituti scolastici, arrivando a configurare dei “ poli di distretto”, come
risorsa ed opportunità di un territorio, oltre che strumento per avvicinare domanda ed offerta, per
decongestionare il capoluogo e contenere la mobilità locale;
- la coerenza dei “ poli”, così da preservare, pur nella molteplicità degli indirizzi, un profilo chiaro dell’offerta
formativa;
- l’ aggregazione degli indirizzi per aree(tecnologico,linguistico,umanistico,economico..) e l’integrazione dei
diversi profili (licei-istituti tecnici-professionali), nella prospettiva di una interazione forte fra i sistemi e di
una maggior fluidificazione dei passaggi.
l’educazione per gli adulti - E.D.A. per favorire:
l’inclusione sociale, la riconversione e il reinserimento di particolari categorie di personale;
un apprendimento lungo tutto l’arco della vita quale volano importante per l’acquisizione di competenze
aggiornate, per lo sviluppo e la valorizzazione del capitale umano e per la promozione della cittadinanza attiva.
le azioni di alternanza scuola/lavoro per dare attuazione agli accordi già stipulati con la C.C.I.A.A., gli istituti
scolastici, le parti sociali, l’Ufficio Scolastico Provinciale al fine di potenziare il rapporto tra il sistema scolastico e
mondo della produzione e del lavoro.
143
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1
1
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29
29
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13
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…disponibilità del
personale
…competenza del
personale
…chiarezza delle
procedure
…un ruolo di
coordinamento
…un ruolo propositivo e
stimolante
…un ruolo burocratico
3. Il ruolo della Provincia per lei
è…
…è caratterizzata da
velocità e tempestività
2. In generale nei rapporti con la
Provincia verifica…
…risponde ai nostri
bisogni
1. In generale la qualità dei
servizi erogata dalla Provincia…
…è caratterizzata da
innovazione nel
progettare ed erogare
=
=
=
=
=
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=
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=
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=
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=
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11
14
17
18
15
8
8
7
11
12
7
6
5
8
13
11
7
0
0
2
0
0
0
0
3
8
18
17
17
17
17
17
19
18
18
40
40
40
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40
40
40
40
40
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=
=
=
=
=
=
NQU=
=
=
sostegnoeconomico
tempi nell'erogazione
Tempestività/ rispettodei
progetti
Efficacia della
comunicazione online sul
sito della Provincia
Totale Valutazioni
Efficacia conferenze
stampa
11
Efficacia nella diffusione
mat.promozionale
Totale Valutazioni
rendicontazionedei
Supporto nella
ricevutedallaprovincia
Qualità suggerimenti e
indicazioni ricevute
Chiarezzainformazioni
=
Valutazione Sostegno
=
economico
=
=
=
=
=
=
=
=
=
14
14
8
=
=
=
4
3
7
=
=
1
0
3
=
=
vuote, "non so"
9
11
10
=
=
Totale Valutazioni
28
28
28
=
=
=
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=
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èìÉëíç=Å~å~äÉ=åÉá=éêçÅÉëëá=Çá=ÅçãìåáÅ~òáçåÉK=
=
=
=
=
Valutazione
=
Sostegno fase
Valutazione Sostegno
=
progettuale
promozionale
=
=
=
=
=
=
=
=
=
7
8
9
3
=
=
2
5
2
3
=
=
1
0
0
1
=
=
vuote,
"non so"
1
vuote, "non so"
3
5
9
=
16
16
16
NQV=
=
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=
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ÇÉá=ëçÖÖÉííá=áåíÉêîáëí~íá=ÅçåëáÇÉê~=áä=êìçäç=ÇÉää~=mêçîáåÅá~=9ÄìêçÅê~íáÅçÒK=
=
=
…un ruolo burocratico
…un ruolo propositivo e
stimolante
…un ruolo di
coordinamento
…chiarezza delle
procedure
…competenza del
personale
…disponibilità del
personale
…è caratterizzata da
velocità e tempestività
…risponde ai nostri
bisogni
…è caratterizzata da
innovazione nel
progettare ed erogare
=
1. In generale la qualità dei
2. In generale nei rapporti con la 3. Il ruolo della Provincia per lei
=
servizi erogata dalla Provincia…
Provincia verifica…
è…
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
16
18
18
29
31
23
23
23
18
=
=
10
8
8
4
2
7
7
7
7
=
=
=
3
6
4
0
0
2
2
6
11
=
=
vuote, "non so"
7
4
6
3
3
4
4
0
0
=
=
Totale= Valutazioni
36
36
36
36
36
36
36
36
36
=
=
=
=
=
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=
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ã~ÖÖáçê= é~êíÉ= ÇÉÖäá= çéÉê~íçêá= áåíÉêîáëí~íá= çéÉê~= ëìä= íÉêêáíçêáç= Ç~= ãçäíá= ~ååá= ÉÇ= Ü~= ìå~= åçíÉîçäÉ= ÉëéÉêáÉåò~=
éêçÑÉëëáçå~äÉK=
=
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kçå=ëçåç=ê~ééêÉëÉåí~íÉ=åÉä=Å~ãéáçåÉ=ÇÉÖäá=áåíÉêîáëí~íá=ëíêìííìêÉ=ÅçáåîçäíÉ=åÉääÛ~êÉ~=áããáÖê~íá=É=ÇáéÉåÇÉåò~K=
=
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pçåç= ê~ééêÉëÉåí~íÉ= ãçäíÉ= èì~äáÑáÅÜÉ= éêçÑÉëëáçå~äáX= ÅÛ≠= ìå~= ÑçêíÉ= ÅçåÅÉåíê~òáçåÉ= ÇÉääÛbÇìÅ~íçêÉ= éêçÑÉëëáçå~äÉI= ÅÜÉ=
ê~ééêÉëÉåí~=ÅáêÅ~=áä=QSB=ÇÉä=Å~ãéáçåÉ=ÅçáåîçäíçK=
=
NRM=
s~äìí~òáçåÉ=ÇÉá=ëÉêîáòá=
oáëéÉííç= ~Ç= ìå= èì~Çêç= Çá= î~äìí~òáçåá= éçëáíáîçI= ëá= ëÉÖå~ä~åç= ÇìÉ= éçëëáÄáäá= ~êÉÉ= Çá= ãáÖäáçê~ãÉåíçW= ä~= éêáã~= êáÖì~êÇ~==
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=
=
servizi erogata dalla Provincia…
Adeguatezza sede di
svolgimento corso
Qualità delle docenze
Grado interesse dei
contenuti del corso
…è caratterizzata da
velocità e tempestività
…disponibilità del
personale
…competenza del
personale
…chiarezza delle
procedure
…un ruolo di
coordinamento
…un ruolo propositivo e
stimolante
…un ruolo burocratico
è…
…risponde ai nostri
bisogni
Provincia verifica…
…è caratterizzata da
innovazione nel
progettare ed erogare
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
Utilità e ricadute nel
proprio lavoro
Grado rispondenza ai
bisogni degli operatori
=
=
Valutazione Corsi di Formazione per operatori sociali
=
=
=
=
=
=
=
=
=
21
15
20
22
14
=
=
11
17
12
10
15
=
=
=
0
0
0
0
3
=
=
vuote, "non so"
0
0
0
0
0
=
=
Totale Valutazioni
32
32
32
32
32
=
=
=
pçÇÇáëÑ~òáçåÉ=ÖÉåÉê~äÉ=
få=ÖÉåÉê~äÉI=äÉ=î~äìí~òáçåá=ÉëéêÉëëÉ=ëçåç=éçëáíáîÉK=
mì∂= ÉëëÉêÉ= ÅçåëáÇÉê~í~= ~êÉ~= Çá= ãáÖäáçê~ãÉåíç= äÛáååçî~òáçåÉ= ÇÉää~= mêçîáåÅá~I= ä~= Å~é~Åáí¶= Çá= êáëéçåÇÉêÉ= ~á= ÄáëçÖåáI= ä~=
íÉãéÉëíáîáí¶K=
i~=î~äìí~òáçåÉ=ëìä=éÉêëçå~äÉ=≠=ãçäíç=éçëáíáî~K=
fä=êìçäç=ÇÉää~=mêçîáåÅá~=åçå=≠=éÉêÅÉéáíç=ÅçãÉ=9ÄìêçÅê~íáÅçÒK=
=
=
1. In generale la qualità dei
2. In generale nei rapporti con la 3. Il ruolo della Provincia per lei
=
15
16
15
26
27
25
17
19
7
13
12
11
3
2
4
7
6
4
1
0
0
0
0
0
5
4
18
vuote, "non so"
3
4
6
3
3
3
3
3
3
Totale Valutazioni
32
32
32
32
32
32
32
32
32
NRN=
Affluenza e interesse
manifestato dagli
alunni
Chiarezza
informazioni fornite
durante gli incontri
Completezza e utilità
dell'offerta formativa
presentata
Grado coinvolgimento
e partecipazione della
stessa scuola
=SKRK=nìÉëíáçå~êáç=êáîçäíç=~ääÉ=ëÅìçäÉ=êÉä~íáî~ãÉåíÉ=~ä=ëÉêîáòáç=Çá=çêáÉåí~ãÉåíç===
=
e~ååç=êáëéçëíç=NT=ëÅìçäÉI=ä~=ã~ÖÖáçê=é~êíÉ=ÇÉääÉ=èì~äá=Çá=ÇáãÉåëáçåá=ÅçåíÉåìíÉ=E~=é~êíÉ=P=Å~ëáI=ëá=íê~íí~=Çá=ëÅìçäÉ=Åçå=
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Çá=ëíêìííìêÉ=éìÄÄäáÅÜÉK=
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ÅÜÉ==ÇÉääÛÉÑÑáÅ~Åá~=ÇÉää~=éêÉëÉåí~òáçåÉ=ÇÉääÛçÑÑÉêí~=Ñçêã~íáî~K=
^äÅìåÉ=ëÉÖå~ä~òáçåá=Çá=ÅêáíáÅáí¶I=ëçéê~ííìííç=ëìääÛáåíÉêÉëëÉ=ëíáãçä~íç=åÉÖäá=~äìååáK=
=
=
=
=
Valutazione Rassegna dell'Orientamento
=
presso il Monastero del Lavello
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
5
6
9
7
=
=
7
6
4
3
=
=
=
2
2
1
4
=
=
vuote, "non so"
3
3
3
3
=
=
Totale Valutazioni
17
17
17
17
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
NRO=
=
=
"Orientalamente"
Utilità e diffusione
scuole si presentano"
Utilità e diffusione "Le
Valutazione Realizzazione
e diffusione pubblicazioni
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ÉëéêáãÉêÉ=ìå~=î~äìí~òáçåÉ=áå=ãÉêáíçFK=
qìííÉ= Ü~ååç= éêÉëç= îáëáçåÉ= ÇÉääÉ= éìÄÄäáÅ~òáçåá=
êÉ~äáòò~íÉ=É=ÇáÑÑìëÉ=Ç~ää~=mêçîáåÅá~K=
iÉ=ëÅìçäÉ=Éëéêáãçåç=ëçëí~åòá~äãÉåíÉ=ìå~=î~äìí~òáçåÉ=
ãçäíç=éçëáíáî~=ÇÉääÉ=éìÄÄäáÅ~òáçåá=êÉ~äáòò~íÉ=É==ÇáÑÑìëÉ=
Ç~ää~=mêçîáåÅá~.
Totale Valutazioni
5
5
debiti degli studenti
Grado recupero dei
scolastica
dispersione
Grado riduzione della
diverse iniziative
organizzazione delle
Efficacia
=
=
13
13
=
=
2
2
=
=
=
2
2
=
=
vuote, "non so"
0
0
=
17
17
= Totale Valutazioni
=
=
pçäç=R=ëÅìçäÉ=Ü~ååç=é~êíÉÅáé~íç=~ä=mêçÖÉííç=i^op^K=
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êáÇìòáçåÉ=ÇÉää~=ÇáëéÉêëáçåÉ=ëÅçä~ëíáÅ~=É=áä=êÉÅìéÉêç=ÇÉá=ÇÉÄáíá=ÇÉÖäá=ëíìÇÉåíáK=
=
=
=
Valutazione Progetto LARSA
=
=
=
=
=
=
=
=
=
3
1
0
=
=
1
3
4
=
=
1
1
1
=
=
=
vuote, "non so"
0
0
0
5
pçÇÇáëÑ~òáçåÉ=ÖÉåÉê~äÉ=
få=ÖÉåÉê~äÉI=äÉ=î~äìí~òáçåá=ÉëéêÉëëÉ=ëçåç=éçëáíáîÉK=
mì∂= ÉëëÉêÉ= ÅçåëáÇÉê~í~= ~êÉ~= Çá= ãáÖäáçê~ãÉåíç= äÛáååçî~òáçåÉ= ÇÉää~= mêçîáåÅá~I= ä~= Å~é~Åáí¶= Çá= êáëéçåÇÉêÉ= ~á= ÄáëçÖåáI= ä~=
íÉãéÉëíáîáí¶K=
=
NRP=
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fä=êìçäç=ÇÉää~=mêçîáåÅá~=åçå=≠=éÉêÅÉéáíç=ÅçãÉ=9ÄìêçÅê~íáÅçÒX=ã~=éì∂=ÉëëÉêÉ=ê~ÑÑçêò~í~=ä~=ëì~=ÑìåòáçåÉ=Çá=ëíáãçäç=É=
éêçéçëáíáîáí¶K=
…un ruolo propositivo e
stimolante
…un ruolo burocratico
3. Il ruolo della Provincia per lei
è…
…un ruolo di
coordinamento
…chiarezza delle
procedure
…competenza del
personale
…disponibilità del
personale
…è caratterizzata da
velocità e tempestività
…risponde ai nostri
bisogni
…è caratterizzata da
innovazione nel
progettare ed erogare
=
1. In generale la qualità dei
2. In generale nei rapporti con la
=
servizi erogata dalla Provincia…
Provincia verifica…
=
=
=
=
=
=
=
=
=
9
10
9
15
16
14
=
=
6
6
7
2
1
2
=
=
1
0
0
0
0
0
=
=
= vuote, "non so"
1
1
1
0
0
1
=
=
Totale Valutazioni
17
17
17
17
17
17
=
=
=
12
7
3
3
6
3
2
4
11
0
0
0
17
17
17
SKSK=nìÉëíáçå~êáç=êáîçäíç=~ääÉ=áãéêÉëÉ=åÉä=ëÉííçêÉ=~ÖêáÅçäíìê~==
e~ååç= êáëéçëíç= PM= ~òáÉåÇÉ= ~ÖêáÅçäÉI= çäíêÉ= ä~= ãÉí¶= ÇÉääÉ= èì~äá= Çá= ÇáãÉåëáçåá= ÅçåíÉåìíÉ= EëÉåò~= ç= Åçå= ìå= ëçäç=
ÇáéÉåÇÉåíÉFK=
jÉí¶=ÇÉääÉ=~òáÉåÇÉ=~ÖêáÅçäÉ=çéÉê~=åÉä=Åçãé~êíç=òççíÉÅåáÅç=É=äÛ~äíê~=ãÉí¶=áå=èìÉääç=îÉÖÉí~äÉK=
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=
=
=
=
=
=
=
=
=
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8
5
1
2
0
1
vuote, "non so"
3
4
Totale Valutazioni
12
12
=
=
=
=
=
=
=
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ÅÜá~êÉòò~= É= ä~= ÅçãéäÉíÉòò~= ÇÉääÉ= áåÑçêã~òáçåá= ÅÜÉ=
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î~äìí~òáçåÉ=~äÅìå~K=
rendicontazione econ.
concessione e
Supporto della Provincia in
Chiarezza e completezza
delle informazioni ricevute
Valutazione
Erogazione di
contributi economici
=
=
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ÅÜÉ=ÅçãÉ=èì~äáí¶=ÇÉä=ëìééçêíç=~ääÛÉëéäÉí~ãÉåíç=ÇÉääÉ=éê~íáÅÜÉK=
Valutazione Rilascio di autorizzazioni/
pratiche
Provincia nell'espletamento
Supporto degli uffici della
previsti
Rispetto tempi amministrativi
delle informazioni ricevute
Chiarezza e completezza
=
certificazioniovinciali
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
6
7
5
=
=
2
1
2
=
=
1
1
1
=
=
vuote, "non so"
2
2
3
=
=
Totale Valutazioni
11
11
11
=
=
pçÇÇáëÑ~òáçåÉ=ÖÉåÉê~äÉ=
mì∂= ÉëëÉêÉ= ÅçåëáÇÉê~í~= ~êÉ~= Çá= ãáÖäáçê~ãÉåíç= äÛáååçî~òáçåÉ= ÇÉää~= mêçîáåÅá~I= ä~= Å~é~Åáí¶= Çá= êáëéçåÇÉêÉ= ~á= ÄáëçÖåáI= ä~=
íÉãéÉëíáîáí¶I=ÇçîÉ=ëçåç=ÉîáÇÉåòá~íá=~åÅÜÉ=ÖáìÇáòá=ÅêáíáÅáK=
NRR=
Valutazione Rassegna
Teatro Ragazzi
…un ruolo burocratico
…un ruolo propositivo e
stimolante
…un ruolo di
coordinamento
…chiarezza delle
procedure
…competenza del
personale
…disponibilità del
personale
…è caratterizzata da
velocità e tempestività
…risponde ai nostri
bisogni
…è caratterizzata da
innovazione nel
progettare ed erogare
i~=î~äìí~òáçåÉ=ëìä=éÉêëçå~äÉ=≠=éçëáíáî~K=nì~äÅÜÉ=ÅêáíáÅáí¶=áå=éáª=êáÖì~êÇ~=ä~=ÅÜá~êÉòò~=ÇÉääÉ=éêçÅÉÇìêÉK=
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ÅççêÇáå~ãÉåíç=É=ä~=ëì~==ÑìåòáçåÉ=Çá=ëíáãçäç=É=éêçéçëáíáîáí¶=
=
=
1. In generale la qualità dei
2. In generale nei rapporti con la 3. Il ruolo della Provincia per lei
=
servizi erogata dalla Provincia…
Provincia verifica…
è…
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
9
14
10
20
20
14
6
4
12
=
=
8
4
9
4
4
6
15
16
8
=
=
6
5
6
0
0
4
8
9
9
=
=
7
7
5
6
6
6
1
1
1
= vuote, "non so"
=
= Totale Valutazioni
30
30
30
30
30
30
30
30
30
=
=
=
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=
=
s~äìí~òáçåÉ=ÇÉá=ëÉêîáòá=
0
vuote, "non so"
13
13
Totale Valutazioni
25
25
NRS=
artistica
0
Qualitàdellaproposta
7
dallaprovincia
7
informazioni fornite
5
Chiarezza
5
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éÉêÑÉíí~ãÉåíÉ= áÇçåÉç= ~ä= éêçÖê~ãã~= ÇÉää~=
o~ëëÉÖå~K=
i~= ã~ÖÖáçê= é~êíÉ= ÇÉääÉ= î~äìí~òáçåá= ÇÉääÉ=
ëÅìçäÉ= ÉëéêáãÉ= ìå= ãÉÇáç= äáîÉääç= Çá=
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áåÑçêã~òáçåá= ÑçêåáíÉ= Ç~ääÛbåíÉ= ëá~= éÉê= ä~=
èì~äáí¶=ÇÉää~=éêçéçëí~=~êíáëíáÅ~K=
kçå=Åá=ëçåç=ëÉÖå~ä~òáçåá=ÅêáíáÅÜÉK=
artistica
Qualitàdellaproposta
dallaprovincia
Chiarezza
vuote, "non so"
informazioni fornite
Valutazione
Rassegna
Cinematografica
=
=
6
6
4
4
0
0
15
15
i~= ã~ÖÖáçê= é~êíÉ= ÇÉääÉ= ëÅìçäÉ= ÅçåçëÅÉ= ä~=
o~ëëÉÖå~=`áåÉã~íçÖê~ÑáÅ~K=
kÉää~=ã~ÖÖáçê=é~êíÉ=ÇÉá=Å~ëá=íìíí~îá~=äÉ=ëÅìçäÉ=
åçå= Ü~ååç= ã~á= ~ÇÉêáíç= ~ääÛáåáòá~íáî~W= íê~=
èìÉëíÉI=R=ëÅìçäÉ=ã~íÉêåÉ=É=Q=éêáã~êáÉK=
i~= ã~ÖÖáçê= é~êíÉ= ÇÉääÉ= î~äìí~òáçåá= ÇÉääÉ=
ëÅìçäÉ= ÉëéêáãÉ= ìå= Äìçå= äáîÉääç= Çá=
ëçÇÇáëÑ~òáçåÉI= ëá~= ëìääÛÉÑÑáÅ~Åá~= ÇÉääÉ=
áåÑçêã~òáçåá= ÑçêåáíÉ= Ç~ääÛbåíÉ= ëá~= éÉê= ä~=
èì~äáí¶=ÇÉää~=éêçéçëí~=~êíáëíáÅ~K=
kçå=Åá=ëçåç=ëÉÖå~ä~òáçåá=ÅêáíáÅÜÉK=
=
= Totale Valutazioni
25
25
=
=
pçÇÇáëÑ~òáçåÉ=ÖÉåÉê~äÉ=
få=ÖÉåÉê~äÉ=ä~=î~äìí~òáçåÉ=≠=éçëáíáî~K=mì∂=ÉëëÉêÉ=ÅçåëáÇÉê~í~=~êÉ~=Çá=ãáÖäáçê~ãÉåíç=äÛáååçî~òáçåÉ=ÇÉää~=mêçîáåÅá~I=ä~=
Å~é~Åáí¶=Çá=êáëéçåÇÉêÉ=~á=ÄáëçÖåáI=ä~=íÉãéÉëíáîáí¶K=
i~=î~äìí~òáçåÉ=ëìä=éÉêëçå~äÉ=≠=éçëáíáî~K==
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…un ruolo propositivo e
stimolante
…un ruolo burocratico
3. Il ruolo della Provincia per lei
è…
…un ruolo di
coordinamento
…chiarezza delle
procedure
…competenza del
personale
…disponibilità del
personale
…è caratterizzata da
velocità e tempestività
…risponde ai nostri
bisogni
…è caratterizzata da
innovazione nel
progettare ed erogare
=
1. In generale la qualità dei
2. In generale nei rapporti con la
=
servizi
erogata
dalla
Provincia…
Provincia verifica…
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
13
13
15
19
20
21
=
=
8
6
7
3
3
2
=
=
1
3
1
1
0
0
=
=
3
3
2
2
2
2
= vuote, "non so"
=
= Totale Valutazioni
=
25
25
25
25
25
25
=
=
=
18
15
5
2
5
3
3
3
14
2
2
3
25
25
25
NRT=
SKUKK=nìÉëíáçå~êáç=êáîçäíç=~ääÉ=~ëëçÅá~òáçåá=ÇÉä=ëçÅá~äÉK==
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aÉääÉ=PS=~ëëçÅá~òáçåá=ÅÜÉ=Ü~ååç=êáëéçëíçI=NP=ëçåç=çêÖ~åáòò~òáçåá=Çá=îçäçåí~êá~íçK=
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çäíêÉ=R=~ååáK=
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=
i~=ã~ÖÖáçê=é~êíÉ=ÇÉääÉ=~ëëçÅá~òáçåá=Ü~=ê~ééçêíá=Åçå=ä~=mêçîáåÅá~=Eëçäç=áå=T=Å~ëá=ëá=ÇáÅÜá~ê~=áä=Åçåíê~êáçFK=
kÉää~=ã~ÖÖáçê=é~êíÉ=ÇÉá=Å~ëá=äÉ=~ëëçÅá~òáçåÉ=Ü~ååç=~îìíç=Åçåí~ííá=éÉê=çííÉåÉêÉ=ÅçåíêáÄìíá=ÉÅçåçãáÅáK=péÉëëçI=çäíêÉ=~Ç=
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iÉ= ~ëëçÅá~òáçåá= ëçåç= éáìííçëíç= ëçÇÇáëÑ~ííÉ= ÇÉää~= ÅÜá~êÉòò~= ÇÉääÉ= áåÑçêã~òáçåá= êáÅÉîìíÉ= É= ÇÉá= Ä~åÇá= éêÉÇáëéçëíá= Ç~ää~=
mêçîáåÅá~=åçåÅÜ≠=ÇÉä=ëìééçêíç=ÅÜÉ=Ü~ååç=êáÅÉîìíç=åÉää~=êÉåÇáÅçåí~òáçåÉK=
fä= Öê~Çç= Çá= ëçÇÇáëÑ~òáçåÉ= ≠= ãÉåç= ÑçêíÉ= èì~åÇç= î~äìí~åç= ä~= íÉãéÉëíáîáí¶= É= áä= êáëéÉííç= ÇÉá= íÉãéá= åÉääÛÉêçÖ~òáçåÉ= ÇÉä=
ÅçåíêáÄìíç=ÉÅçåçãáÅçK=
=
rednicontazionee
della Provincia nella
Supporto degli uffici
tempi nell'erogazione del
Tempestività/rispetto
informazioni ricevute
nei bandi e/o
informazioni contenute
Chiarezza delle
Valutazione Progetti Finanziati dai Bandi
regionali e provinciali
sostegno
=
=
=
=
=
7
3
7
=
=
4
7
4
=
=
2
3
2
=
=
vuote, "non so"
23
23
23
=
Totale Valutazioni
36
36
36
=
=
=
=
=
pçÇÇáëÑ~òáçåÉ=ÖÉåÉê~äÉ=
mì∂= ÉëëÉêÉ= ÅçåëáÇÉê~í~= ~êÉ~= Çá= ãáÖäáçê~ãÉåíç= äÛáååçî~òáçåÉ= ÇÉää~= mêçîáåÅá~I= ä~= Å~é~Åáí¶= Çá= êáëéçåÇÉêÉ= ~á= ÄáëçÖåáI= ä~=
íÉãéÉëíáîáí¶I=ÇçîÉ=ëçåç=ÉîáÇÉåòá~íá=~åÅÜÉ=ÖáìÇáòá=ÅêáíáÅáK=
NRU=
i~=î~äìí~òáçåÉ=ëìä=éÉêëçå~äÉ=≠=éçëáíáî~K==
=
fä=êìçäç=ÇÉää~=mêçîáåÅá~=≠=éÉêÅÉéáíç=Ç~=ãçäíá=ÅçãÉ=9ÄìêçÅê~íáÅçÒX=ÉãÉêÖÉ=íìíí~îá~=ìå~=î~äìí~òáçåÉ=éáìííçëíç=Äìçå~=
ëìää~=ëìÉ=Å~é~Åáí¶=Çá=ÅççêÇáå~ãÉåíç=É=ä~=ëì~==ÑìåòáçåÉ=Çá=ëíáãçäç=É=éêçéçëáíáîáí¶K
…un ruolo burocratico
…un ruolo propositivo e
stimolante
…un ruolo di
coordinamento
…chiarezza delle
procedure
…competenza del
personale
…disponibilità del
personale
…è caratterizzata da
velocità e tempestività
…risponde ai nostri
bisogni
…è caratterizzata da
innovazione nel
progettare ed erogare
=
1. In generale la qualità dei
2. In generale nei rapporti con la 3. Il ruolo della Provincia per lei
=
servizi erogata dalla Provincia…
Provincia verifica…
è…
=
=
=
=
=
=
=
=
=
15
12
12
29
30
28
21
16
12
=
=
14
16
17
5
4
5
10
14
15
=
=
4
5
4
0
0
1
3
4
7
=
=
3
3
3
2
2
2
2
2
2
= vuote, "non so"
=
= Totale Valutazioni
36
36
36
36
36
36
36
36
36
=
=
=
=
=
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=
=
=
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NRV=
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qualità consulenza
fornita
supporto personale
provincia per
laboratori
disponibilità materiale
adeguatezza tempi
prestito
qualità varietà film e
documentari dvd
qualità varietà film e
documentari
videocasette
qualità varietà cd
funzionamento
servizio
informatizzato
Valutazione Centro Multimedia
rendizontazione
presentazione
liquidazione da
tempi per la
progettazione
provincia per
supporto personale
presentare progetti
indicati nei bandi per
congruità tempi
informazioni
chiarezza
=
=
=
=
=
=
6
6
6
6
6
5
4
5
=
=
=
1
1
1
1
1
1
2
1
=
=
0
0
0
0
0
0
0
0
=
=
vuote, "non so"
1
1
1
1
1
2
2
2
=
=
Totale Valutazioni
8
8
8
8
8
8
8
8
=
=
=
=
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=
=
=
=
Valutazione Erogazione di contributi
=
=
=
=
=
=
=
=
9
5
3
4
=
=
5
7
6
5
=
=
0
2
0
3
=
=
vuote, "non so"
0
0
5
2
=
=
Totale Valutazioni
14
14
14
14
=
NSM=
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ÇÉääÉ=éêçÅÉÇìêÉK=
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ÑìåòáçåÉ=Çá=ëíáãçäç=É=éêçéçëáíáîáí¶K=
=
…un ruolo burocratico
…un ruolo propositivo e
stimolante
…un ruolo di
coordinamento
…chiarezza delle
procedure
…competenza del
personale
…disponibilità del
personale
…è caratterizzata da
velocità e tempestività
…risponde ai nostri
bisogni
…è caratterizzata da
innovazione nel
progettare ed erogare
1. In generale la qualità dei
2. In generale nei rapporti con la 3. Il ruolo della Provincia per lei
=
servizi erogata dalla Provincia…
Provincia verifica…
è…
=
=
=
=
=
=
=
=
=
10
10
11
13
12
9
11
5
2
=
=
3
6
5
2
3
8
5
8
3
=
=
3
1
1
0
0
0
1
4
12
=
=
vuote, "non so"
1
0
0
2
2
0
0
0
0
=
=
= Totale Valutazioni
17
17
17
17
17
17
17
17
17
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=
=
=
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éÉê=Åá∂=~ä=ê~ééçêíç=Åçå=áä=éÉêëçå~äÉ=ÇÉää~=mêçîáåÅá~K=
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ÉîáÇÉåòá~íÉ=ÅçãÉ=ëÉåëáÄáäãÉåíÉ=9ÅêáíáÅÜÉ=êáëéÉííç=~ääÉ=~äíêÉK=
NSN=