ST PA - UNGP
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FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI RASSEGNA ST PA 17 DICEMBRE 2011 FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data llmanifesto Carlo Lania ROMA O ccorre arrivare al più pre sto a unarifonna dell'edi toria che sappia ritrovare lo spirito iniziale della legge, che di fendeva il pluràlismo senza le zòne opache che si sono create in seguito. E non escludo che dopo una rifonna sostanziale del sistema si possa an çhe ripristinare il diritto soggettivo». Carlo Malinconico è l'uomo chiama to dal governo Monti a ricoprire la ca rica di sottosegretario con delega al l'Editoria. Compito non facile, tanto più perché si trova a svolgerlo dopo che l'ex ministro dell'Economia Giu lio Tremanti ha inesorabilmente ta gliato i finariziamenti fino a mettere in ginocchio l'intero settore. Al punto che oggi un centinaio di testate gior nalistiche rischiano di chiudere i bat- . tenti grazie anche alla decisione, con tenuta nel decreto "Salva-Italia", di cancellare definitivamente il fondo per l'editoria. Un'intenzione che Ma linconico smentisce, insieme alle ac Cuse di rappresen'tare'un èonflitto di interessi, vista la carica di priisidente della Fieg ricoperta fulo a qualche set timana fa «Sapevo che questo passag gio mi sarebbe stato fatto notare, lo avevo messo nel conto», risponde nel suo ufficio a due passi da palazzo Chi gi. «Sono arrivatq all' editoria attraver << Pagina • ali Il sottosegretario all'editoria: «Giornali diidee, faremo presto per scongiurarne la chiusura. Ma la riforma è indispensabile» 1 7 D/C. 2011 so un percorso personale e professio nale molto lontano dall'industria e da ogni forma di coinvolgimento nel le attività produttive. Sono stato per molti anni prima avvocato dello Sta to, poi magistrato. Poi sono uscito dal la magistratura per fare il professore unÌVersitario e j'awocato. È vero, per tre anni Sono stato presidente della Fieg, ruolo che sono stato chiamato a ricoprire perché dovevo essere, in un momento particolarmente difficile, una sintesi tra diverse posizioni. So no contento di averlo fatto. Ma non per questo ho alterato la mia natura». Pochi giorni fa il governo, anche grazie a lei, ha Inserito l'editoria tra i settori del fondo Letta, decidendo ne così un Muro rlflnanziamento. Senza però due dati fondamentali: l'entitàdel riflnanzlamento e i tem pi con cui verrà fatto. L'inserimento dell'editoria in quel fondo rappresenta un'opportunità, perché crea le premesse per un inter vento successivo. Naturalmente al momento resta ancora da individua re l'entità di questo intelVentO, che giudico essenziale. Per arrivare a una rÌfomÌ<i del settoré 8è'éorre lÌna fase di transizione che sia ben guidata pro prio per fare sì che aIl~:fu;te c?ntin~ a esistere un fondo per l editona. I ente ri di distribuzione dei finanziamenti varmo rivisti, adeguandoli allo. spirito iniziale della distribuzione difetta. Criteri che siano in grado di difende re il pluralismo evitando le ~crosta zioni. Non sarà una passeggiata, ma intendo farlo in tempi rapidi. Anche perché in questo modo rispondiamo a quanto affermato dal presidente della Repubblica nella famosa lettera I ai direttori, quando ha detto che tari to più saremo credibili - e ci metto an che noi del governo nel recl~are un intelVento a difesa del pluralismo, tanto più saremo in ~ad~ di dare re gole che siano garanzIa di trasparen za, bonifica, risparmio, corretta ~o cazione delle risorse. Se doveSSImo presentarci invece come tI? settor~ che brucia risorse senza riformarSI, saremmo poco credibili. , Sull'esigenza di una riscrittura del regolamento dell'editoria nessuno discute e sa bene che moltissime delle testate oggi a rischio la chie dono a tempo. Il problema sono i tempi. Ormai le anticipazioni finan ziarie da parte delle banche non cl sono più e nei primi cinque mesi del 2012 almeno trenta testate, tra le quali il manifesto, rischiano di chiu dere. Siete consapevoli di quale ca tastrofe si sta preparando? Ed è proprio questo il ID?ti:ro per cui mi sono battuto: perche Cl fosse l'inserimento dell'editoria nel fondo Letta. La catastrofe va evitata. SEGUE ~ FEDERAZIONE ITALIANA ÉDITORI GIORNALI Data il manifesto 1 7 DIC.z011 Pagina SEGUE ~~ Ma i tempi devono essere stretti. Ne sono consapevole. Chiedo al settore di· aiutarmi. So bene che le sue parti migliori chiedono la riforma e vorrei per questo arrivare il più rapi damente possibile a una soluzione. Lo so: abbiamo pochissimo tempo per farlo, dobbiamo farlo subito. Ma vorrei tornare ancora sul decreto, sul famoso articolo 29, comma 3. Prego. Come governo Monti ci trovavamo con delle risorse ger l' editoria fissa~e dalla legge di stàbilità già approvata e che prevedeva la disponibilità finan ziaria per il 2012. Noi non abbiamo fatto tagli, eppure è passato un mes saggio diverso. Il problema era se, do po i tagli fatti dalla legge di stabilità, dovessimo rifinanziare il fondo oppu re no, operazione particolarmente dif ficile in un contesto generale di sacri fici. li ricorso al fondo Letta è stato vo luto proprio perché ci siamo resi con to della situazione grave che potreb be crearsi nei prossùni mesi, e quindi della necessità di avere uno strumen to per rispondere alla situazione. Veramente è passata l'idea che il comma 3 tagliasse il fondo per l'editoria. Lei ha smentito questa Interpretazione, ma se è così per ché il governo non ha modificato il testo? Perché la sensazione era che aitri menti non ci sarebbe stata una revi sione del sisteIlla di erogazione. Inve ce abbiamo voluto dare un tempo li mite entro il quale la riforma va fatta. Il nuovo regolamento su quali crite ri dovrà basarsi? Parlare dei nuovi criteri adesso è prematuro. Però su qualche indica zione possiamo ragionare: bisogna in dubbiamente uscire da parametri che facciano semplicemente riferi mento a costi o a tiratura e concen trarsi di più sul dato occupazionale, vale a dire il numero dei giornalisti che una testata impiega. Il plurali smo è garan,tito dalle idee e le idee na scono da un percorso di qualità pro fessionale, Un altro criterio deve ri guardare la pènetrazione, cioè la rea le capacità che un giornale ha di rag giungere i lettori. Ecco questi due so no parametri di serietà, quindi direi che è su queste maglie che va stretto il regolamento. Cercando anchedi fa re.un' opera di razionalizzazione. Pur troppo oggi il regolamento è basato su categorie formali, ovvero giornali di partito, minoranze linguistiche, co operative di giornalisti, editori con trollati da cooperative, È Ipotlzzabile un ritorno al diritto soggettivo? Questa è una domanda veramente difficile, Se dovessi esprimere un au spicio, io direi di sì. Non con il regola mento, probabilmente occorrerà una riforma legislativa per riaffermare questo principio. È difficile per l'am ministratore di un giornale non sape re esattamente di quanti contributi pòtrà disporre nel momento in cui fa il bilancio. D'altra parte però si deve fare i conti con lé risorse scarse. Per riassumere: se prima non vengono va rati dei nuovi criteri è difficile immagi nare una riforma che riafferrni il dirit to soggettivo. Lei da presidente della Fieg sosten ne la necessità di cancell;ue la con tribuzione diretta e di consentire l'acceSso ai finanziamenti per l'edi· toria a tutti, grandi gruppi editoriali compresi, leggendo il comma 3 sembra proprio essere la linea adot· tata dal governo. Non c'è in questo un conflitto di Interessi? No. Perché quando affermai, da presidente della Fieg, che era necessa rio rivedere il settore, non volevo af fatto dire che bisognava distribuire le risorse ai grandi gruppi editoriali. Ci sono delle realtà neU'editorianop. as- ; sistita diptcc6IeunpresÈi di giornali . ma ancliè di J.lbn. soffrono la' èrisi in modo intenso e che probabilmen te guardano a forme di intervento che che possano aiutarle. Mai pensato' che le risorse che andavano all' edito ria assistita, chiamiamola così anche se non mi piace, dovessero essere tra slate ai grandi gruppi. Piuttosto, la preoccupazione è di fare in modo che non si creino ragioni di concor renza sleale in ambiti ben definiti. A cosa si riferisce? Alla possibilità che esistano piccoli imprenditori che non hanno contri buti perché non rientrano in nessuna delle categorie previste dalla legge e che però si trovano sul mercato insie me a giornali che invece usufruisco no dei contributi diretti. Questo se condo me è un elemento critico che va risolto. A proposito di risorse: perché non si riesce ad aumentare l'lva sull'og· gettistica in edicola? È una delle possibilità di cui sì è di scusso, anche nei tavoli tecnici avuti' con le associazioni, tavoli che andran no ripresi. Una norma già esiste e sta bilisce un rapporto tra valore del pro dotto e valore del gadget allegato. C'è però un problema di controlli, che vanno incentivati. Nel tavolo SI era suggerito di implementarli anche at traverso la collaborazione del l'Agcom. Sempre da presidente della Fieg sollevò il problema della pubblicità, concentrata più sulle televisioni che sulla carta stampata. Il gover· no pensa di intervenire per riequili brare la situazione? Adesso l'intera questione và rivista in un ambito di responsabilità gover nativa e deve essere riconsiderata pro prio per cercare di liberare maggiori risorse a favore dell' editOlia. Cercan do di evitare le posizioni dominanti, Un'ultima domanda. Il presidente Napolitano ha lanciato un appello in difesa del pluralismo dell'infor· mazione. Sarà proj)rio ,ILg9v~Jno d~iprof~ssori a non ,ascO!!<!rl,g.? . Lo escludo. Quanto.·scrittoa81 pre sidente della Repubblièa rappresenta il cardine dell'intervento del governo. ·1 ~ I FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI llmanifesto iData IPagina EDICOLE • Uno sciopero di tre giorni. contro il rischio «privatizzazione» "Quotidiani in farmacia? Alberto Ferrigolo a verità è che gli edicolanti so no oggi sul piede di guerra perché, di fatto, sono l'unica categoria colpita in pieno dalla poli tica delle liberalizzazioni. Evidente mente non sono la lobby che si vor rebbe accreditare o, se lo sono, non così potente come farmacisti e taxi stio Anche perché, dicono, il prodot .to che veicoliamo non è un prodot to come un altro o tutti gli altri, pu ramente commerciale: ha a che fa r~con informazione, cultura, ag gIornamento e crescita personale. «il prodotto editoriale ha valore co stituzionale;; dicono. Già, l'edicola. C'è chi sostiene 0e sia o sia stata anche il-luogo di mcontro e aggregazione sociale, di strada e quartiere, centro di discus L sione, chiacchiere e litigi furibondi - dallo sport alla politica all'atruali tà - come i bar nelle piazze di pae se, ,da chiesa o l'Arci;;. Luoghi di co esione sociale. Oggi lo sono meno. La gente va di fretta e all'edicola non ci si ferma. A chiacchierare men che meno. Anzi,l'edicola è og gi lo specchio della crisi dei giorna li, del loro declino e della disaffezio ne del pubblico alla carta stampa ta. Molte edicolè, specie nelle peri ferie ma anche nelle adiacenze dei centri Urbani (persino a Roma) ab bassano le saracinesche già il po meriggio e molte sono quelle che non vanno oltre le ore 19. Mala col pa non è loro, è che si vendono me no giornali, malgrado le edicole e nonostante loro stesse. Erano 42 mila nel 2001, sono 32 mila oggi. So lo negli ultimi tre anni harmo chiu so i battenti in 5 mila. Ma restano pur sempre l'ossatura distributiva di un Paese come l'Italia che ha sempre avuto il difetto 010 svantag gio d'esser «longa, troppo longa>;, sviluppato in verticale, disperso e dispersivo,un'urbanizzazione a macchia di leopardo, cosicché per raggiungere anche il più piccolo pa esetto con il giornale, oppure l'iso letta sperduta, bisognava sostenere costi di distribuzione proibitivi. Obiettivo di tutti gli editori, gran di, piccoli o cooperativi, è sempre stato quello di riuscire a ridurre questo divario. Se in un primo tem po per arrivare da Milano o da Ro ma a Palermo il giornale viaggiava in treno, per arrivare a destinazio ne in tarda mattinata, poi toccò al l'aereo portare i pacchi in Sicilia, anticipando così la distribuzione nel luogo con il primo volo utile. A battere e ad abbattere la concorren za arrivò alla fine degli anni Settan ta la teletrasmissione delle copie e la nascita dei centri stampa, fino a che ogni editore s'è fatto il suo cen trò stampa, in Italia e all'estero. Dinanzi alla disaffezione crescen te del pubblico nei confronti della carta stampata, alla concorrenza dei new media, a cominciare da In ternet, e alla progressiva e tenden ziale caduta del saggio di profitto delle aziende editoriali, l'edicola sembra esser diventata l'anello de bole o forse troppo vincolante al l'espansione «illirnitata>; della rete di vendita. Anzi, l'ostacolo. L'obiet tivo è far arrivare il giornale dapper-· tutto. Anche in chiesa, se possibile. Famiglia Cristiana e Avvenire lo fan no già, ma Sono di fatto «housè or gan»•.. Tutti gli altri vorrebbero arri vare al pubblico con ogni mezzo, il supermercato, ì tabaccai, le libre rie, i bar, le scuole, pur di diffonde re e arginare il declino delle vendi te, dopo aver distribuito per anni centinaia di migliaia di copie gratis nelle palestre, nei centri commer ciali, nei centri benessere, dal par rucchiere, nei grandi magazzini, al terando e drogando al tempo stes so il mercato delle copie vendute! distribuite con l'unico scopo diren- dere appetibile il mercato della pubblicità. Come dire: tutto falso. Trucchi contabili. Dumping edito riale. In verità sulla liberaIizzazione delle edicole manca un'idea forte, da parte di chi la propone, in parti colare la Federazione degli editori tramite il Governo. Tanto che ver rebbe voglia di suggerire la soluzio ne delle soluzioni o la liberaIizzazio ne di tutte le liberaIizzazioni: distri buire i giornali attraverso le farma cie... o i taxisiti, ove gli uni e gli altri ci stessero...· Battute a parte, il problema è se rio. Sulle edicole campano 50 mila e più famiglie. La sperimentazione che si tenne a cavallo tra il 1998 e il 2000 di vendere I giornali in altri esercizi commerciali è sostanzial mente fallita. Ora si punta all'«infor matizzazione;; delle èdicole, che ha più che altro una funzione raziona lizzatrice del rapporto copie forni te-copie rese. Nulla di più. Mentre il risèhio vero, se dovessero scom . patire o la distIjbuzione essere liberaIizzata, è che si imbocchi in real tà la strada della privatizzazione tout-court della distribuzione, che finirà nelle mani di circa un centi naio di soggetti privati, che farebbe ro il bello e il cattivo tempo, «ope rando in regime di monopolio;) co me sottolinea un documento del Si nagi, il sindacato edicolanti Cgil, i quali decideranno se la redditività prodotta dalle singole edicole esi stenti sarà «funzionale ai loro inte ressi aziendali». Un vantaggio per i grossi editori di giornali, di cui i ri venditori cureranno sicuramente e con particolare dedizione gli inte ressi. Un disastro per i medi e i pic coli. TI rischio ancora una volta è la «concentrazione», della diffusione e dell'informazione. Dopo il taglio dei fondi di sostegno all'editoria mi nore e cooperativa,. si rischia che la selezione dei giornali che potrarmo vivere o meno - indipendentemen te dal loro mercato - passi prima di tutto attraverso la selezione delle edicole che li dovrebbero distribui re. Perfetto attentato alla libertà d'informazione. l 1 7 OIC. ZOl1 _FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data Pagina Tagli alreditoria Malinconico: ~~I piccoli giornani? . Andranno in rete)) «112012 sarà un anno di transizione, poi cercheremo di incentivare il passaggio in rete». Br la strategia ché .il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Editoria Carlo M~linconico intende adottare nella gestione d<ei contributi pubblici ai giornali. Malinconico ieri in un'intervista a "Il Fatto Quotidiano" conferma che «nel 2014 i fondi saranno garantiti, ma cambierà il criterio di assegnazione». «Il pluralismo significa tenere viva una voce, a noi il compito di trovare la forma giusta - spiega il sottosegretario -. Ci sarà un limite minimo di copie vendute e distribuite e chi non lo raggiunge > Reute.rs 1 7 DIC. ZO-ll u deve trasferirsi su Internet per . abbattere i costi senza sacrificare giornalisti e lettori». «Il nostro:' precisa - sarà un méentivo, non possiamo obbligare. Però difronte aL nulla, meglio sfruttate le . potenzialità,am:ora mespresse di Internet. E finito il tempo dei soldi a pioggia per tutti.,.~ Per quanto riguarda le agenzie di stampa, Malinconico aggiunge che «il discorso è diverso: non ci sono contributi diretti ma convenzioni con lo Stato e se le amministrazioni ritengono di non acquistare un servizio con un'agenzia, il rapporto finisce immediatamente». FEDERAZIONE ITALIAN A EDITORI GIORNALI i laRepubbIica Data Pagina Edicole ConIo scudo del pluralismo bloccata ogni innovazione ~ . PICCOLA, mapotente.Lalobbydegli edicolanti usaI' arma della crisi della cartastampataperopporsi alla nuova spal lata del governo che consentirebbe la vendita di giornali e riviste inpiùpunti veri dita. Del resto, i gestori delle 30mila edicole italiane (che danno da lavorare a 50mila famiglie) sono riusciteà bloccare fino agli anniNovanta tutti i tenta tivi del Parlamento di consentire la vendita almeno nella grande distribuzione. Motivo: favorirebbe_ sostengono - solo la grande editoria rispetto alla piccola. Oltre a met tere inpericolo i posti di lavoro nelle edicole, s'intende. ORIPRODUZIONE RISERVATA 1 7DIC. Z011 Il ITALIANA EDITORI GIORNALI erure ·Oaìa 1 7 DIC. ZIJ11 IPagina J ) .' . ~ FEOERAZIONE ITALIANA EDlf'oRIG IOR filALI EURO PA :-::-in-a__1_1_D_IC._ZO_11_,)_ 11f-: " CONTROMANO .~ Piccoli giornali nel dopo Lavitola MARIO LAVIA a bene, entriamo nel merito. Se questa era la sollecitazione di Carlo Malinconico; il sottosegretario alla presidenza con delèga alYeditoria intervistato ieri dal FattoQuotidiano, va raccolta. Sono anni che i giornalisti chiedono di poter discutere seriamente di unipotesi di riforma dell'editoria; anzi, proprio il fatto che sinora nessun governo è stato capace di aprire fattivamente la pratica è uno dei motivi della crisi attuale del sistema. Ma questi paiono tempi di ripresa della politica, seppure ammantata dal velo "tecnicd' chela dovrebbe preservare da bizantinismi e logiche di potere. Bene. Speriamo che ci siano V , le condizioni, stavolta, per aprire la pagina del post Lavitola, quella dei . finanziamenti a pioggia a favorèdi fogli finti o di copertura di interessi" opachi. D'accordo su questo, e anche sul fatto che parole del sottosegretario «il mercato va oltre le regole perfette». Grediamo nel mercato, non nella sua onnipotenza:tanto più quando si parla di un bene preziosissimo come le idee. Qualche patema, invece, la suscita unaltra frase di Malinconico: «Ho spiegato che nel 2014 i contributi sono garantiti, e dunque niente drammi, cambia solo il criterio di . assegnazione». Ma come, niente drammi? Qui è tutto un dramma. Per noi "piccolt, ma anche per giornali più grandi come l'Unità (ci torniamo) o Avvenire, per decine di pubblicazioni diocesan~, per il manifesto, Liberazione, il Rifonni~ta e al~. Come, niente drammi? Ma se il contnbuto è sceso a 53,5 milioni di euro e - come spiegava ieri qui Gabriella Monteleone -:- «s~ questi gravano oneri nonriferibili.alred~tona direttamente (debiti con Poste, Ra1, Radio Radical~ e altro)>>! Ci ~ole spiegare, il , .') . sottosegretario, come Sl fa ad an~ar~ ~,ant1. ~1 . vuole dire che idea ha, lui, dei cnten m base al quali distribuire il pochissimo che c'è? Ci può fornire qualcosa in grado di andare in banca e spuntare gli anticipi? Finché non c'è questo, ipotizzare il passaggio sul web - discorso molto serio e difficile rischia di essere accademia. Allora: entriamo nel merito e cominciamo a bonificare un settore che la politica ha drogato al punto di foraggiare uno che è finito latitant~ a Panama. E però, dateci l'ossigeno; sennò per bonificare ci mancano le forze. Ps. Nella fulminante intervista a Fabrizio Roncone sùl Comere della Sera, Renato Soru non fa: una bella figura. Mai visto un editore così distante dai problemi del suo giornale e dei giornalisti che vi lavorano. Un motivo in più per solidàrizzare con l'Unità. '. ' , FEDERAZIONE ITALIANA EDITOR! GIORNALI Dat,a 1 7 n,c; Z011 Pagina J~.~11Qlin~~"~iberazione", ~- ,,'" - - '"' ~~. - , - _o' - , in rosso anche i conti ';" ·····LE PUBBLICAZIONfDELLO STORICO ORGANO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA CESSERANNO DAL 31 DICEMBRE . ~ . . .-'.' , . d;ChiaraPaolin 9 a società editrice è giunta alla do J lorosa determinazione disospen derecautelativamente le pubblica zioniil31 dicembre prossimo, onde evitare l'aggravarsi di uno squilibrio economico gestionale nel prossimo eserciziO", Così Marco Gelmini, am ministratore unico della società che edita Uberazione, ha fissato la data di una chiusm:a più volte annunciata, '. Si convochi immediatamente un ta volo al sindacato per gestire la po sizione di giornalisti e poligrafici, ha scritto in una lunga lettera inviata ie ri a tutte le parti interessate: è ora di calcoli e carte dafirmare per una mi naccia diventata realtà:Tiberozione sarà in edicola ancora per due set timane, poi basta. I numeri di Gelmini sono espliciti: "Relativamente all' esercizio 20 lO spiega la lettera si registrerà un mi I nòr~ricav0è!el15 per cento a causa dellendotte pravvidenze dell'edi roda (-511milaeuro). Relativamen te all'. esercizio 2011, si può preve . derè un 1Ìlil1or ricavo da provviden ze per l'editoria nell'ordine del 70 per cento (superiore quindi ai 2 mi lioni di euro rispetto alle previsioni di bilancio della società editrice!)". n direttore Dino Greco traduce: "Di fatto siamo al capolinea, hanno de ciso di tenere l'acqua sporca e get tare il bambino. Con un piccolo aiu to alle testate che fanno davvero in formazione si poteva portare avanti un patrimonio economico, prima 3 Il direttore Greco: "5·1r:Ddacato fuori dalle fa~briche e giornali come ". nostro I oscurati: BI si era già visto nel 1933" ancora che libertario, Come mai questi tecnici non lo capiscono? E come mai la gente invoca la selezio ne selvaggia del mercato senza ren dersi conto che sindacati fuori dalle fabbriche e giornali col bavaglio so no la ricetta già vista in Italia nel 1933?". Di certo la sinistra italiana rischia di sparire in blocco dalle edicole: Unità, Europa, manife sto, Uberazione. "In vent'anni non aveva mo mai smesso di uscire, mai - spiega Carla Cotti del cdr -. Siamo molto preoc cupati. Dopo il sacri ficio degli ultimi anni ci bastava poco perri partire. L'organico al lavoro è passato da 30 a 7 redattori, da 20 a 6 i poligrafici, tutto per mantenere una testata storica, e li bera. Vogliamo lasciare l'ItaIia in mano solo ai grandi editori? Perché non sostenere la piccola stampa con un fondo di solidarietà a carico di chi si spartisce la pubblicità?". Uberazione, nata negli anni Settanta per gemmazione gratuita del setti manale edito dai Radicali, dal 1991 a oggi ha rappresentato la voce dei comunisti italiani. Lanciata da Oli viero Diliberto, magnificata da San dro Curzi nel suo momento di mas sima affermazione intorno agU anni Duemila, ha poi vissuto un declino costante. . La gestione di Piero Sansonetti, cer cando il mancio e aumentando le spese, aveva lasciato un conto pe sante. Con Dino Greco, dopo tre an ni di sacrifici, la scialuppa era tor nata sulla linea di galleggiamento, Stavolta, però, sta mancando l'ac qua, si va tutti in secca. . ~ FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Dala la Repubblica Pagina ~ ,LA VIlTORIA ,? DELLARAGrONE G~VANNI VALENTINI ' E UNA. Vittoria del buon ~enllso. prima ancora che nuta ' ~ a POlitica,quella otte lensUU'a tad Il fr zeteIevis' s. e e equen dell'op' ~ve. E dimostra la forza si mobAr;lone pubblica quando -. 11a Con le armi della ra gIOne e della Protestà civile. SEGUE A PAGINA 34 (segue dalla prima pagina) N eanche un governo tecnico- impegnato a , imporre pesanti sacri . ficiatuttiicittadiniper salva:e il Paese-può infatti sot trarsI al dOvere di rispettare la vol~~tà Popolare. Sllmpediscecosìunmisfatto, U?arapina o uno scippo ai dan ID ,?eIlo Stato. E si individua un rmpOrtante risorsa a cui at tingeré legìttimamente, per ri durre o ahn eno alleggerire il pe so della :manovra economica e I fiscal~ SUlle spalle degli italiani. ,. Non e una ritorsione né tanto meno una vendetta contro nes s~o: ~a piuttosto un atto di gIUstizIa e diequitànell'interes se. esclusivo dei contribuenti, chi~ati oraasostenereilsalva ,_t~ggIo della finanza pubblica. In una situazione come que ~ta, non si poteva più pensare di re~alare" un pezzo rilevante d~ll etere, equindidelpatrirno mo stat?le, per favorire gli stessi soggetti - in prirnis Rai e Media set- che già sfruttano da tempo lefreq~eh,zeteIevisive, pagando ~onl di concessione irrisori e ~crando lautiricavisu un bene c, '; app artiene a tutti noi. Sarà un&sta a. stabilire adesso quan to valgo no effettivamente le fre quenzeresidue,achiecornedo_ ~~ essere assegnate. Ma n a Vl.et:ache, in mancanza di off:rte a.deguate da parte delle enuttenti tv,lagara possa éssere ~~ert~ .a.:nche ,agli operatori te- . e .0~c:J.. e quindi aggiudicata al rruglior 'Offerente. Poco i.r.nportaormaicheilgo ver: o l::recedente,rappresenta to a erlusconie dal ministro. ROllia.r:ti.. avesse deciso di avvia i,e la P::rocedura del cosiddetto. . b~auty contest" (o concorso di bellezza}, perpilotareinrealtàl~ nuove trequenze. In ogni caso \ sarà un prezzo di mercato~ tra destinazione delle frequenze aI sparente, frutto dell'incroCIo fra "signori dell'etere". Vale a dire la domanda e l'offerta. Non un in buona, parte al medes~o premier-tycooneallasuaazlen "regalo", una cessione a CO?to ' da. TI dovere di "autotutela" , co zero, una dismissi~ne ~atuI;a. me ricorda un parere giuridico E vogliamo essere SICurI fin d 0 , ra che il ministro Passera, .forte dell' amministrativista Gianlui di una lunga esperienza di ma gi Pellegrino, obbligava i ~uc cessori a riaprire la questione .' nager e risanatore, nonpro~e per cercare di ottenere il massi derà comunque a una svendita mo possibile, revocando o mo hi diStato. Il govemo Monti risc era dificando il provvedimento pre~ cedente. E bisogna dare atto aI forse di cadere inParlamento s~ cOIDTIÙssari di minoranza al questo terreno minato? N~n SI l'interno dell'Autorità sulle Co può escludere. Ma alloransul municazioni, insieme ad alcuni teràchiaro,ancheachinonvuo~, irriducibili rappresentanti del vedere e non vuoI sentire, :he SI l'opposizione, di aver contra pregiudica l'interesse !l~lona stato apertamente e coerente le e si compromette il. ns:m~ mentequella'improvvidadeci- . mento del Paese perraglOm pn vate, di bottega o di portafoglio. sione. , Erail31 agosto scorso quando Ilpartito (trasversale) de~a te la direzione di questo giornale levisionehagiàfattotroppldan: pubblicò in prima pagina un ni al Paese nell'ultimo quarto di commento a firma del sotto secolo, per avallare un voto di scritto, intitolato: «La truffa del scambio tra il risanamento e le lefrequenzetvnelFarWestdel frequenze. Enonsoltan~o in t~r l'etere». In quell'articolo,fra mini economici. IguasnpegglO ri sono stati prodotti sul piano l'altro si leggeva: «È come se l'I del pluralismo dell'informazio talia avesseadisposizione un te ne e della libera concorrenza. soronascosto, unaminierainvi- . Ma forse ancor più nella cultura sibile, un immenso giacimento e nel costume della società ita d'oro o di petrolio, ma non vo liana; in quella convivenza civi lesse sfruttarlo come si deve per le che -come si vede purtroppo ottenere il massimo rendimen nelle aule parlamentari e fuori to. E anzi, invece di cederlo al diventa di giomo ingiomo sem migliore offerente, lo regala a pre più incivile, anche per effe! chigiàvihamessolemanisopra. to dell'imbarbarimento teleVi Ma, prima di arrivare a vendere sivo. i gioielli di famiglia, uno Stato ORIPROOUZIONE RISERVATA onesto e oculato non dovrebbe cercare di affittare a un giusto . prezzo i beni di sua proprietà?». Se lo ricordiamo oggi non è perrivendicare meriti o pervan- , teria di testata, ma piuttosto per dire che non abbÌaIno aspettato la caduta del governo Berlusco ni e l'insediamento del governo . Monti per porre il problema al- ' 1'ordine del giorno. A quell' epo ca, era appena partita 1'asta per le frequenze della banda larga di ultima generazione su una base di 2,3 rpiliardi di euro e lo stesso ministro Romani dichiarò che sarebbe potUta arrivare anche a tre: alla fine, invece, s'è chìÌJsaa 3,5 miliardi. Ora dovrà essere proprio la nuova gara a titolo oneroso, se condo gli ordini del giorno pre sen tati alla Camera da Pd, Idve ~egaeaccolticonunopportuno npensamento dal governo in carica, ~ stabilire il valore delle I 1 7 OIC.lO'iì ·FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data 1 7 DIC.2011 Pagina Giuseppe Giulietti deputato e portavoce diArticolo 21 T~J~~"!J.~nze in tlij",e}~fH!ram' RobertàRonì;:oD:i r )o «Abbiamo messo tin milione di euro da part~, le ~equenze tv ce le cOplpria-; rr;o ~Ol'>. PlU o meno queste le'parole di Michele Santoro giovedi scorso dal palco di "Servizo Pubblico" rivolte al ministro per19 Sviluppo, ec:rrado Pas sera. Una provocazione, una boutade, una classica istrionata del giornalista ~ ora si vuole fare anche tycoon tele VISIVO. Qlello che sì vuole, futto sta che S~toro .ha colpito nel segno. Da ieri deCIDe di associazioni, òrganizzazioni e liberi cittadini si stavano mettendo sul!a. sua stessa lunghezza d'onda. E pOi, ID serata, la decisione del governo pressato da troppe partì. Accettati alla era gli ordini del giorno in mate na di ldv e Lega: di asta dunque si di scuterà, forse si farà. ~ retroscena, come è noto, è l'asta non J.?detta dal governo Monti per la ces sione delle frequenze digitali rimaste li ?ere dopo il switch off (l'abbandono rnte~e dell?aese del sistema analogi co). SI tratta di uno "sp~io" di circa sei frequenze che 1'attuale governo Monti (non mettendo in discussione le scelte del 2009 dell'allora ministro per lo Svi luppo, P~olo Romani) di futto regale rebbe al slste.!?a Raiset (Rai-Mediaset). C:On la doppia fregatura per i cittadini di non vedere incassare una lira da una parte, e sub~e tagli - proprio nel mon do delle effilttenze e dell'editoria - dal l'altra. Spcr:ando <;he nelfratternpo la "forma" raggiunta ID Parlamento diventi So s~, ~~diamo al depdtato Giusep pe G1UliettI, del gruppo misto della Ca mera e portavoce in Parlamento del-. l'Assoc~ione per la libera informazio ne, Arti~olo 21, di spiegarci antefàtti e prospettive.. çan: GiuJieUi, ricordacioome si eraan:iva ti a questo improvvido ''regalo''. Sem brerebbe una decisione da paese dei campanelli: "televisioni gram pertut ti'~ ~ l'Italia è un paese Uherista, do ve S1 vendono anche i sorrisi Wl tot a dente In serata il goverlll.o accoglie gli odg di Id" e Lega che lo impegmu.lo ad alllnuUan.'e rassegnazionE! gll.'atuita e a b:ldill.'e un'asta. "a. titolo oneroso". Ora la paiia è a! mi!il~st'!1'o PaSSElll'a Sì, ai tempI dI Romani -uomo cardine del sistema Berlusconi e del conflitto di interessi -si diceva appunto che anche in altri paesi d'Europa le frequenze te levisive venivano donate, non vendu te. TI problema pero è che l'Italia non è un paese come gli altri, dal punto di vi sta dei mezzi di comunicazione. In ita lia vige da quasi due decenni un tragi co conflitto di interessi che vede il (ex) . presidente del consiglio da una parte editore, quindi padrone, e dall'altra au torità competente del proprio compe titor. Negli altri paesi, insomma, esisto no precise regole antitrust, esistono ve re autorità di garanzia, esiste la plurali tà di soggetti e quindi una vera compe tizione. In Italia, no. Già dà un paio di settimane sono sta te presentate al governo Monti diver se petizioni per chiedere che Pasta si fuccia. Risultati? I.:accettazione da parte del governo de gli Odg di Idv e Lega è un segnale, ora però bisogna passare ai futti. Monti stesso del resto dovrebbe essere indi gnato di fronte alla illiberalità del mer cato televisivo italiano. Invece fino ad oggi questo governo sembrava non vo ler smuovere le acque, congelare la questione cosi com'è attualmente, sen za toccare il conflitto di interessi e la sciando che Rai e Mediaset, definiti co me i competitori con i migliori requisi ti (il cosiddetto "beauty contest") si di videssero fi:àtemamente le frequenze in avanzo. Non si trattava quindi di un "regalo" del governo, ma di un vero e proprio prezzo pagato alla politica. Adesso le cose si rimettono almeno in parte in discussione. Ma Berlwcom ba detto che lui al l'asta non parteciperà- Sì, ha ripetuto non so quante volte che lui non intende partecipare ad alcuna asta, mettendo in serio pericolo la sua , riuscita e anche la tenuta del governo. Da qui la giusta provocazione di San toro... &istono casi simlli.nel mondo,m cui la partita si è giocata a favore dei cit tadini e non dei monopoIisti tv? Sì e si tratta di casi estremamente inte r~anti. In Argentinarad esempio, le: Stato ha deciso di mantenere un tot di frequenze pubbliche, da affi~ar~ o c~ dere gratuitainente per canali di parti colare utilità. Pensiamo a canali dedica ti al lavoro, o all'istruzione, o all'educa zione civica. Un giornalista Rai della scuola di Zavoli, Raffaele Siniscalchi, recentemente ha cominciato a ragiona re sulla possibilità di creare gruppi di azionariato popolare per comprare o affittare spazi televisivi. Al risclù.o di regalare le televisioni si unisce quello - semprepiù concreto di chiuderei giornali 1ànto perpren derci due fregature in un'unica solu none- SEGUE .FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data LibeJlaziane SEGUE Sì, è propno così. Con i tagli ulteriori all' editoria sono ormai a rischio certo di chiusura decine, centinaia di realtà editoriali e di piccole emìttenze.ln Par lamento Rerò non se ne preoccupano, continuano a parlare di "tagli a una pic cola casta di profìttatori". Ma non èco si. Associazioni come Mediacoop, l'Fnsì, i cdr di tanti giornali, hanno pre sentato le cosiddette "norme di puli zia", per escludere dai finanziamenti pubblici chi veramente sepe approfit ta senza fare alcuna infurmazione. Be ne, perché non le votiamo immediata mente e poi non cerchiamo di salvare chi ne resta fuori? Ci sono realtà che realmente rappre sentano uno spazio di pluralismo, e non parlo solo dei giornali di partito, che pure sparirebbero_ Certo, pensiamo solo a "Confronti", storica rivista della comunità valdese che rischia di non arrivare a gennaio, o a Telejato, la televisione palermitana antimafia che ha i giorni contati. Ora però si tratta di vigilare affinché \'asta abbia luogo al più presto e che quei fOndi vadano a salvare la pluralità del l'infurmazione. Pagina 1 7 DIC. l011 F E D E R AZ IO N E I T A L l AN A E D I T O R I G IO R N A LI Data M l6\NO 1 7 DIC. 2011 Pagina FINANZA Calano gli ascolti delle emittenti generaliste. Per la prima volta la raccoIta·-di-spot-èJnferiorelìlla media di mercato. I network sono costretti a rivoluzionare le strategie. In vista ~drllli -2012 che si annuncia molto difficile \ . _. I des O la tv a L'EV.OLUZIONEDELBUSINESS DEI:PRINCIPALIGRUpPrrv L. a-recessione attesa per il 2012, certificata· dal ministro dello Sviluppo Sostenibile Corrado Passera e sottolineata da Confindustria, peserà come un macigno sul mercato pubblicitario e sul settore editòriale-televisivo. Del resto, la prima voce di spesa che un'azienda tagliainmomenti di crisi èquella relativa a spot einserzioni. Così se da Viale dell'Astronomia si attehdono per 1'apno prossimo un calo del pil dell'1,6% dovuto alla pressione fiscale imposta dal go verno Monti, gli analisti di Piazza Affari ipotizzano.una diminuzione non inferiore al 3,2% della raccolta . pubblicitaria, cioè due volte la ca duta del pil atteso. Cìò significa che se il 2011 si chiuderà con investi menti per 8,3-8,4 miliardi (in calo del 3-3,5% rispetto agli 8,6 miliar di nel 2010), nel 2012 per la prima. volta si rischia di -scendere sotto 8 miliardi. Una prospettiva in un certo senso ngliadeidati poco con fortanti relativi all'ultinio trimestre di quest'apno. Ese poi.si tengo . no in .oonsiderazione le previsioni anCOra più pessimistiche elabo rate da alcUni broker stranieri, ci si può spingere prevedere per il 2012 una flessione del 4-5%. II che equivale astimare una raccolta di 7,88-7,92 rniliardi.Numeri che edi tori, centri riièdia e concessionarie non: vedévail!).damoltiannL . . È in qu~'to sceliarlòèhe si.d6vtan- . nomuoverèi quattroPJ:Ìncipali • gruppitelé~1ÌSivi:Rai,Medias~t, Sky Italia e'riMedia cui fa capo il 50% degli investimenti· totali. E che quest'anno, per . la prima vol- . ta, rischiano di registrare, a inwrDlini perCl'lntuali, una perfor m;IDti;'peggiore dell'intero mercato se verrà confermato quel trend che a fine settèmbre vedeva ~e tv per dere il 8,7% a fronte di un calo complessivo del 3,3%. p~ questà· ragione, nel 2012, questi network dovranno affrontare e~lv~e pro-) blematiche come rimpoverun~nto dei contenuti, la fran:ullentazlOne ,degli ascolti e l~ màg~o~e concor~ , re.o:a dei nuoVl media, il web su tutti.. ...., ...' ... .. '> . "I.nrèa.sa RailEì quèstioni pìù, ~elica te .sono quelle rè1a~ve .~JlOssibile . rinnovo del cda, oggi presieduto da Paolo Garimberti e guidato dal direttore generale Lorenza Lei, e all'individuazione del nuovo diret toredelTg1 dopo la SEGUE FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI M Data IANO FINANZA 1 7 DIC. Z011 JG Pagina SEGUE I rimozione di Augusto Minzolini, D terzo incomodo>-; 'edia-La7 E se il neo presidente della Fieg . attende invece ilso .aìistriale Giulio Anselnri è in lizza per la )forse dal Quatar. Mentre poltrona dì Garimbertì, il successogUidato dal vicBpresidente re di Minzolini non è stato ancora vanni Stella, dopo aver trovato: circolano sempre i nomi di 'uscita del direttore del Tg' Mario Calabresi, Mario Orfeo . ElU'icoMeritana,lavora al taglio e Marcello Sorgi, Con il rischio-.defèosti e al ritorno al break even, che, come rivelato da MF-Milano atteso, però non prima del ?014: Finanza, si debba addirittura ri- .In.finéc:èSky Italia, che pv. Q sfrut correre a un concorso, In viale "'<'lli'P9sì~ionepriyil~$Ìàta (o dì Mazzinì, inoltre, c'è da acceleraJi~polista coinesostien~Fedele re il mancio della coneessionariaConfàlonier:i) sul satellite, La tv Sipra, che chiuderà il 2011 con una dì Rupert Murdoch dovr.àdiJen raccolta inferiore al miliardo, deré con le unghie il baèino-dÌ 5 milioni di abbonati, diversificare Mediaset, invece, deve trovare in la strategia dopo aver abbandona fretta il modo di contenere i costi di to il beauty contest per i, multiple~ produzione legati ai diritti per il di digitali, e rafforzare l offerta dI gitale a pagamento, Non decollano servizi, a partire dall'on-demand. gli abbonamenti alla piattaforma (riproduzione riservata) . Premium, che perderà quest'anno So milioni, A questo si sommano -lLIBENQ.PEGLlAS.cOLTI.DELLETVITALlANE le difficoltà nella gestione della .... ,.' '.' Dati~~tiViaIlOSharetl1edioann.u() . ..... . partecipata Endemol, da mesi im 2008 .. ·?OO~ .' .... ·"2010'Ottobre 2011 pegnata a ristrutturare un debito da 2,7 miliardi, eil cruo degli ascolti 39,51% .. Rai dei canali.generalisti (dovuto anche 36,97% all'impoverimento dell'offerta), la vera fonte di ricchezza per l'azien da guidata dalvicepresidente Pier Silvio Berlusconi, Per risponde i+ re a questi problemi e risollev:,~e ... Altre Tv 12;9% . . ,.. . .' . anche le sortì del titolo (che in ~j sa ha perso il 55% da inizio .~Ò) Fon;; MF·Mìlano Fmanza su ~laborazioneMediòba~~a Secu,rilies su dati Audi!ef._ =GR=AFI;..cCAM""f.ur=LA=NO""fl=NAtIZA~~ a Cologno Monzese avrebbero. av;.w.ato la· ricerca di, nlio:vtt"fqp ~~ggrda inse ·~~fta::s@1i dia di veÌ'tice. ... - ~ ... ;,VANDANtENT()DELL.ÀRACCOlTA·PUBBUCITARIA IN TELEVI.SIONE··DAL2008AOGGI' :t.;;·<>' . ' -'!nrrìigliaiadieuro. '/ ...•.. > ".' .>.' ........' ". ,.~,( '.' ;,>,<t'20a8:·l.ìn~r~atÒ~ ·;,tv·· .CT.',.· .,i, . ~. .2009: " ,%mercato? .. 2010: . '. ' ..' N:', i:. Mediaset j 3.035.600 64,76% • 2.781.250' 63,81% .! . . Rai ~ 28,19% 1.321.348 ,~-.,;....-~~ 91.238 r t r 2.919.080 ,%ffJetv•.'~.:!aìo,l.'.'·.2,201t;; %mtver~kfO '63,190/0 ' J 2.064.380 63,36% 23,3B% FI~~~F~E~D~E~R~A~Z~I~O~N~E~'T~A~L~IA~N~A~E~D~I~T_O~R_I_G_ _IO__R_N_A_L_Ir-________________--j .Data LA NAZIONE CRONACA FIRENZE 13 Pagina • LA NOMINA Quotidiano nazionale Giovanni Morandi nuovo direttore n.. GIORNALISTA fiorentino Giovanni Morandi, una lunga carriera a 'La Nazione', già inviato speciale e di guelTa, e direttore da sei anni de TI Giorno, è il nuovo direttore responsabile delle testate ' QN, Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino e i Quotidiano.Net. E' stato nomina toda ~ Andrea Riffeser Monti, . ammini stratore delegato della Poligrafi ci Editoria le. «Questa scelta - ha . commentato l'editore - è volta a rafforzare il legame tra la carta stampata e l'informazione online, per meglio affrontare le ~fide dei prossimi anni, in un mercato che sarà . caratterizzato da UIljl forte accelerazione nelle . , sinergie tra carta e web, e che ci vedra' impegnati con nuovi progetti ed Ììlvestimenti». 1 7 DIC. Z011 lJ l' FEDERAZIONE lTALlANA EDITORI GIORNALI nata Pagina 1 7 DIC.IGr\ 19 Cambi ai verti.cicielle tf?statedel ga!:ppoPoligrafici.Na.sceilcomitatostrategico ~ tracattàeweb' ·.l}J9til~diartiN~~~J,4i(J~~,;r;a,.linf{. Per il Giorno- c'è Cennamò.Viscidiventa direttore- editoriali! . " iovanni Moran'di lascia la gùidadel Giorno di Milano è si sposta, a Bologna, da lçmedì prossimo, come diretto re, responsabile del Quotidiano' nazionale (Qn),ilRestodel Car lino e QùotùiialuJ.net: Morandì . sostitIDsce',cosìPierluigi Visci, divenuto direttore editoriale delle testate, del gruppo Pplì: grafici Edìtoriale.A sua volta, al timone del Giorno viene pJ:O, mosso' 1'attualevicedireUore "Ugò Cennamo.~. ". ,., ' , ,Alivello Qigruppo, Mo;andi entra a far parte anChe del :imo vo Còmitato, d'indirizzo strate gico tra la carta stampata e il web. Sotto la responsabilità di Matte9RiffeserMQnti, presi dente di Monrif net, il comitàto riunisce pure Franco Cisco, direttore generale della conces sionaria Spe Società pubblicità , editoriale, PiérluigiMasini ,neodirettoremarketing dell~ PoligraficieçJ.itoriale,e infine . Xavier Jacobelli, direttore operativo di Quotidiano net. E proprio su una maggiore inte, ~ ,- .- . -- . , gr:",zione tra carta stamp~ta e Inter::,-et punterà il nuovo corso di Q,!,ot~diano naziona le, dorso SInercrico di ,torno, 'G' . . '?~ R esto del"Carl'no ' . . • , e-1\r .LVaZlO· ne ( tutte testate edite ,dal gruppo guidato dall~amministra:tore delega-to'. Andrea Riffe"ser Monti). . "<Proseguiamo , : lungo la strada ' già intrapresa ,d,i un~ sempre ,maggIore· 'com- ' l/ . '" . . . penetrazione: tra l'edizione '. inedfcolae , quella tele ma~J:ca);) ha I spIegato. a naZiaOggi I Moraùdi. -"On1lne si 'danno' " le ultime no tizje, sulla ,èarta ,si,of ftéai'letto ri la spiegazione dei fenomeni re, pur mantenendosi pacati attuali che compongono un ' e senza mai essere paititici, mosaicO spesso oscuro, perché ' cosl, come vuole la tradizione della testata». A Cennamo, costituito da eventiin divenire. TI nostro obiettivo è oggi quello invece, Morandi lascia dopo di aumentare la nostra,identità, sei anni il Giorno che ha re così come percepita dai lettori, gistrato «buoni risultati diffu tra carta e rete». In. un mo sionali agli inizi di dicembre, mento !)torico, sempre secondo,' dopo una gelata ad ottobre e Morandi, tanto difficile quanto:' rigori minori a novembre», ha interessante, che assomiglia proseguito Morandi. «Abbia alla fase critica tra il 1993 e il ' mo, appenà lanciato, Busto Arsizio e Saronno-Gallarate, 1994, i giornali devono aiutare il grande pubblico a orientarsi i nostri primi due settimana Visto che mancano i riferimenti li in abbinamento gratuito col ,politicL Quindi "più commenti quotidiano», così come hanno fatto anche Resto del Carlino e , sì», ha: precisato il nuovo diret ,tore di Quotidiano nazionale e Nazione. Le prossimè tre nuo Resto del Carlino, «ma anche ve edizioni sono in calendario per l'inizio dell'anno prcissiIllo. nuoVi commentatori e soprat tutto spazio alle firme deigio N ella foliazione .del Giorno, co vani,perché i commenti' vanno __ munque, «abbianlo raddoppiato per esempio gli spazi dedicati à , adeguati anche ai tempi». ' , ' Morandi !3i prèpara al. tra~ PaVia»,ha concluso il direttore, «mentre mantengono una buo- . ~loco bolognese nella redazio ne ,del Resto del, Carlino,Wl ' na rispondenza dai lettori le quotidiàno «ben radicato in pagine sulla Grande Milano»: , , -c::© RiproduZÙJne citta e in tutta la regione che deve mantener(l il suo posizio naJ;llento senza mai ripetersi o ' 'essere uguale a se stesso. La cifra stilisticadella testata? Difendere il diritto di critica-, a risei,:vata--a " FEDERAZlONE ITALIANA EDITORI GIORNALI • ItaUa Libero sbarca in tv e gio ca alla Wii. Il quotidiano cartaceo Libero «farà quasi concorrenza alla tv» con la sua nuova Smart App, che permette ài lettori di sfogliare il giornale dallo schermo delle Smart tu Sam sung: parola del direttore Maurizio. Belpietro. Grazie all'applicazione disponibile da Natale gratis per tre mesi, si può anche solo ascoltare la lettura del giornale come fosse un audiolibro. «Oggi si asèOlta il giornale dalla tu», spiega Gianluigj Cavallo, d.g. di Virtualcom, 6Ystem house che ha realizzatol'app, .<un. domani sarà·po88ibile anche in duto d4llo schermo di ..u~ . tu. porl.ò,tiléJ>. Oggi con la.$m.ari W. comu.ngue. si Può · l a gi in stile Wii della Nintendo. A oggi, i ricavi digitali della testata milanese sono un decimo del fatturato totale, a giudizio di Belpietro, e gli abbonamenti onUne sono qualche migliaio, in crescita. «Buona la fine d'anno dal punto di vista diffusionale», ha concluso Belpietro, «men tre la pubblicità ha recupe rato nell'ultimo periodo del 2011;,. Liberazione, pubblica zioni sospese da gennaio. Liberazione sospenderà «in via cautelativa» le pubbli cazioni dal prtMsimo r gennaio. Lo ha reso noto ieri il camitato di redazione dél quoti.diaoo .(iZ 8.indacato interM ~i . giornalisti), ri portando ··la .decisione della pAi~frh·", Un:: «è q~sto .. della can~lJ'12io:neretroattiìEla del Data Pagina 1 7 DI C.Lu ,-, ~. '. I FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI ,i;. Dat,a 1 7 DIC. Z011 { Pagina r .. BATTUTA MEDDASET I ....f 1.1 SU CAUSA AGOOGLE . Il Tribunale di Roma ha confermato che le piattaforme web non sono responsabili per il contenuto caricato dai loro utenti: non c'è violazione del diritto d'autore - da parte degli hosting provider - per lo streaming di partite di calcio. Lo fa sapere Google in 'un post pubblicato sul blog ufficiale, in riferimento ad "una citazione di Rti, controllata di Mediaset", contro Mountain View. "Rti spiega Google - ci ha citato per violazione del diritto d'autore perchè un portale, ospitato su Blogger, avrebbe effettuato lo streaming di partite di calcio trasmesse dai canali televisivi di Rti. Il Tribunale di Roma ha respinto le richieste di Rti, perchè il contenuto era stato rimosso da Blogger". ,., --------------_._-_ ........._... _--'..:..'- - - - - ' - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - , FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data TI Sole 1 7 DIC. Z011 Pagina Aléssandro Galimberti Diritto e rete. Tribunate·~diRoma .' Ilprovidernol1 deve scoprire ebloccare .gliillecitisulweb MILANO, '. .' .~'. st4bilitoche non c;isonoi pre ··~ngiùelice civile non può.im:.osupposti per estendere. all'ho pedirecoi1un'ordin~a desti- stingpioVider(Google) l'ìnibito nataagli internet servicC;! pr0V:\- ria; che invece dovrebberiguar .der(Isp )li«futura diffusione eli dareiltitolare'del portale calcio . contenuti non ancora presenti .. link.it'peraltrò·non identificato sulla rete»: la tutela della pro-' eperciòneppureportatoagiueli prietà intellettualesul web deve zio. Ma: proprio l'impossibilità infatti es~ere bilanciata con quel- '. eli bloccare allafpcel'illecito, in la relativa alla liberacirèolaZio- sostanz?>non può trasferire sul nedei servizi e anchecon quella ' le spalle del pròvider - che nel fratteJJ1poha riniosso il portale sulla libertà eliinformazione. .·n principio affernlatodalla incriminato - la responsabilità . IXs'ezione dèl Tribunale civile 'elifermaÌ'efurupcompop:aÌnen di Ròma - ordinanzanella cau- ti illegali: lo vietano le leggieuro ·s.a 407241'n,depositata il 13 eli-'· pee,latuteladellalibertàelipen~ cembre .. ~ recepisceintegral- _ ~iero eli espressione.(che fini niente, per lapiin:la volta nella. rebbein balia degli stessi provi giùrispnidenza . nazionale, .le ..... der) e anche il buonsenso, èonsi dellaCorte sentenza pre ............................................;............................ .conclusioni giudiziale della europea e nel caso C-70/1O, Sabam vs . IL QUADRO è Scarle't (si veda nSole 24 Ore .Applicate le indicazioni dr;l.25 novembre scorso), riba- . della Corte Ue . dendo che iserviceprovider non.sono gli sceriffi della rete e' Il controllo preventivo chequindJ non 'devono scòpJ;i- metterebbe ìn periCDlo reeneutralizzaieeliproprillinF - la libertà di pensiero ziativai "pir'!ti" del web.. Nel casospecifico igiueliciro mani hanno rigettato il ricorso _'. derato che lo screeningpreven presentato da Reti Televisive tivo elitutte le comunicazioni eli Italia:nè (Rti) contro Google, e !p'tali «postula éhe si deb.bano contro due società basate tutelare diritti ancoranonsussi all'estero (-Go Daddy.com e Go .stenti (...) collidendo con la li . Dad,dy Netherlands) che rilan- . bertà eliimpresa» visto che por ciavanoin streaming sul portale rebbe a. carièo del provi,der co~ , ! .Calciolink le partite della serie ·stiirragionevoli. A, della Champions League e .. «Lapronuncia segna una tap dell'Europa Leagùe, incontri dl . pa importante - commentano . miRti detieneidirittiSécon.do. dallo studio Hogan Lovells, che jlrietwork tèlevisivo privato, la· ha àSsistit6 GoogIe afferman JisponS.abilitàdìGoogleharuitu~ 'dochelalegi1±irna'esigeDiaelitu ", ia òmiSsiva;pernon aver disatti- telare il diritto d'autore'non può vato l'accesso al portale elitransi~ giustificare il sacrificio del ruo to',slogger:conì dopo aver rice-. , lo elineutràlità'ilSsegÌlato dalla _',-." vut0le~egìialèiòffidegliilleciti legge àgliInternetserviceprovi versioneperaltro corifutatanel .ders;assegnandogli un ruolo . meritò da GOdgIe} e aver còsL censoncieelicontrollopreventi _ consèIitito unà eoncorrenzapa" vo rispetto' allaèircòlaiione dei rassitana da parte dei "pirati". contenuti ospitati, che la legge .n trihunale.inirprendendo at- espressan;tente esclude». .ORlPROOU1lOllEAISEìlVATA. to.della ~si~~e _ill::Ita eli im~ '-cc " FEDERAZIONE ITALIANA EDITOR! GIORNALI Data TI Sole Pagina •AL CENTRO POSTE DILP.MEZIATERME· Bùste con proiettiliàcapo del Governo, leaderpoliticiedrrettori di giornali~ . . , . Ivan Cimmarusti -. ' . " ' j ' .' .Pierferdinando Casìni; oltre ai direttori Ferruccio D,e BortoÌi Gli effetÌ:idellamanòvrafi-., (Corriere' della Sera),: Ezio nanziaria alla base dell'ennesi- Mauro (Repubblica), Mauri ma :rÌùnaccia alle .istituzioni. -zio Belpietro (Libero), Léonar Dieci pliéhi contenenti proietti- do Boriani (La Padariia) ,e Ma li divario calibro sono stati indi- rioSecm (il Tempo). «Ve lafa viduati tra le 18 e lez1 di giovedì remo pagare a tutti ~ si legge nel Centro meccanografico di nellemissive -. Le misure pre Poste italiane a Lamezia Ter- ' Sy per colpire sempre i più de" me, in Calabria Destinatari il boli non devono essere appro presidente del Consiglio Ma- vate». La riveridicazioneè del rio Monti, il mìnistro del Welfa- MoVimento arm::lto proletario, re Elsà Fomero, l'ex premier sigla.., ritenuta essere scono Silvio BerlusconL i leader del sciuta sia ai Se:r;vizi segretisia 'Pd Pier luigi Bersani e dell'UdcallitDirezione distrettuale anti ROMA ," ,', mafia eli CatanZaro?èompeten' tè per fattidi terrorismo -su cui sono in corso àccertamenti pervèrificarne la reale esisten za Gli investigatori della poli zia postale e del commissaria to diLamezia, infatti, non esclu~ dono possa trattarsi di un mito mane.«La guardia è comun que a1ta- spiega un fuvestigato~ re - unparticolare fra tutti fa ca pire che còmunquec'èstata una regia, colme di dare quan , tomeno un ampio inlpatto me" diatico: i plichi che ginrigono nel centro di Lamezia possono arriv~e anche da altre regioni del Sud e poi tutti non avevano né francobollo né timbro posta le. Questo significa che voleva no che fossero subito trovate». IORlPRonUIIONE RISERVATA 1 7 DIC. zurl ,FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI M Data IANO FINANZA Pagina 1 7 DIC. Z011 I n V uesta rubricg si à caratterizzata dagli esordi PeI'.unsostej;(IlO.CJlllar esplicito Q ci rita.nom e~seresegnruati, " . . non è éspor ·co~tr()tenéleIlZa,rispettO . . m altri contesti: altreparole che uno . , ti.Eil casodèlla, .. al tempo stessoprratadeliaRete e govèrn()s:Vi#erodlle'ha' . utUizzatoredi conteuutinon stupisce invariata ladiséiplina(mo~to '. .(troppo~ 2) il mercato4tternet nella"Confèderailòuèmmatéria '. svizzero è quantitativamente e ·dingo il ConsiglioJederaleB i l l o ; ,qualitativamente' modesto nel ha emanato una nota Ufficialé ';sensochéè margiIlale nei circuc JanoTIhativaaIttlalmentem . digitale e . . :itiiriternazionali e pocoiricide èambill.ta. Svizzera lo scarico ". ,uii feno;me'no,noIl '" ·anchenell'econoIÌlianazÌoriale. , contenuti audioVisiVi pe~ Uso personale èeòf.n~, ..aqtiella legaleml:!. ;'. ..' ,'Ma soprattutto' non c'è alcilila . ,'plètaine'uteliberò; è'vietata la condiVisj.on.edi •. , (addi~ttura) complemep.tar~ a, :.' ·fu1p.resaelvetica che' abbia un . fileplratamaanchein questocaso,sicolpisce,;' .' qÙe'st'ultimo; Pertanto; conc1u7 '.. pes6,effettivo ·sùllli,Rete.Un ,: buonIllotivòper irifiséhiarseue " .il file~sliaring.soloqiiand() i file condivisisonò i '.do:n(j gli Svizzeri;'èinutile,EUlZi;; «molto nuriÌerosi»; . ,'," " <:'<ji ' èforse darinoso;inasprire le ~or-: stilproprioterrltorio dei dirit" QuestiHatti,ma qiIèllochepiù intereS~8.,m:! mècòhtrolpirati della' Rete; \ ......... '. . ..•.... '.' , , t i (deglialtri)~Eanchequésta realtà;Iionè tl;liltò la' décisionein sémala!: '.' Fermo restandoil rispettodÒV'utoper tutte le, .èunasana tJ;adizioneche ricorda~Nediilca·motivazione' con Clllil' Consiglio federale l'hai: •>posiziohipurché; còme jn questo Ga'so,rr,iòti-'. soeuriòsocle vicende del sègretobancariò.O formalizzatll·Ebbene, igovernanti:sviz~eri~' vate,la viè~nda prl?~eÌl~a aspettfche vanno, .hò?{riprocluzioneriservata),.':;: ...•......... , ..... .' citanbuhostudiòdaloio stessicoinrnissio:,r .pililtualizzatiecheiéndonoH caso svizzero .'.. . ..... ,.•..... ,.. .• '. '.' .•. •. . *delegatoi{aliano'· natoche:giunge a tre 'conclusiò:tli:' a)cil-cail' .·;ahllo.aV'Yiso, piutto~to>uJlicoesingolare.l).' ;.'. àllaProp]~i~tà1ntellettua,le ._30% del1apopol1$.one svizzera ai disopr~ 'dei!'.. .In'tanto li Svizzera hg ~asù[J, specifica cul~ . . (mauro.Ì7tasi@consap: it): , diritto In !.~ FEDERAZ10NEITALIANA EDITOR] GrORNALI .' Data I Leproposte per salvare la ~estatafrahcese. 1 7 DIC. 2011 . .,. ") i.:';' :40 Minl\tes l'unica a puntare sull'edizione,lradizionale La . Tribune~ iIn·futpro.senza. carta: Quatt.ro ~ffert~ d'açquisto su.51as{;erebberiJin.vit(l spio ilsito~ DI ALESSIO QDINI o Minutes, Hi-Media, Alexias, Hima con France Econorriie Ré gions e il fondo La Financière patrimoniale d'in vestissemerit. Sono queste le società formalmente interessa te a La Tribune, il quotidiano eco;nomico :fi:ilanziario francese in procedura di salvaguardia dallo scorso gennaio e recen temente sottoposto ad ammi nistrazionecontrollata.. Ma Valérie Decamp, la proprieta ria di La Trib une, sfoglia già la margherita: quattro· proposte su cinque non prevedonoedi zioni cartacee (la stessa sorte di France Soir, ma senza aste) e due sono «socialmente inac cettabili», come ha dichiarato aLe Figaro. Quanto all'ipotesi di un futuro solo onlinèper La Tribune, la Decampha com mentato favorevolmente que sto scenario, osservando che la sua testata su internet ha "la stessa audience di Les' Echos», altro prestigioso quotidiano economico alle prese, però, con un gravoso piano di rilaneÌo a base di tagli al pe]:'sonale e con- . tenimento dei costi. . Dei cinque candidati ufficiali, , solo due sono gruppi editoriali. Si tratta di 20 Minutes, società editrice del quotidiano gratuito omonimo, composta paritetica mente da Sipa-Ouest~France, a sua volta editrice del quoti- . diano regionale Ouest-France e di una cinquantina di setti manali locali editi· attraverso Publiliebdos,e dalla norvegese Schibsted, conglomerato media attivo in 20 paesi. L'unica à. prospettare un futuro anche c:a:taceoperla Tribune è pro- . pno 20 Minutes, a cui lavore rebbero 30 giornalisti. In alter nativa, il quotidiano potrebbe trasformarsi in un settimanale (20 giornalisti), oppure in un sito internet (5 giornalisti). A dimostrazione di quanta forza abbiano i gruppi edi toriali regionali in Francia, sostenuti spesso dalleban che, anche il gruppo Rima di Tolosa, presieduto da Jean Christophe Tortora, insie me con la società France Eco nomie Régions (cinque testate regionali all'attivo e '66 mila copie diffuse) e una cordata di investitori, hanno presen tato una loro proposta legata a una «strategia di sviluppo dell'informazione economica di prossimità sul territorio fran cese», senza entrare troppo nei dettagli, Quanto 1:).i giornalisti, il gruppo ne terrebbe 30, da di stribuire però su tutto il terri torio francese. . Terzo candidato è Hi-Media, società editrice di siti internet e concessionaria pubblicitaria specializzata nei media online attiva. in nove paesi (cura an che l'accesso a pagamento dei contenuti premium di lepari sien.fr), indicata dalla.Decamp fra i candidati. Dei 78 giorna listi di La Tribune, 11 andreb bèro a costituire la redazione di un sito internet. Da valutare anche le propo ste di Alexias, società legata all'imprenditore del web AIe DS Caude. SecondoLes Echos, il fondatore di Newsweb (oggi di Lagardère), di tradingsat. com, specializzato in infor mazioni e consigli ,di borsa, e lavieimmo.com, focalizzato su notizie immobiliari, vorrebbe utilizzare il marchio La Tribu ne per lanciare un nuovo sito di informazione finanziaria, per fare concorrenza a bou rsorama.com e boursier.com. È questa, però, una delle due. offerte irricevibilisul piano «sociale»: Caude confermereb be solo due dei 78 giornalisti di La Tribune. Da ultima, la proposta del fon do La Financière patrimoniale d'investiSsement, presieduto da Gilles Etrillard, e diretto da Jérome Balladur. Con loro, il futuro diLa Tribune sarebbe solo' . online, insieme a 20 giornalisti. ---4J Riproduzione rìservata--lm " ITALIANA EDITORI GIORNALI Data IPagina Giulio Anselmi nuovo presidente Fieg:· alla stampa servono in1prese libere e sane ROMA. Giulio Arìselmi è il nuovo presidente . della Feqerazione ita,liana editori giornali (Fieg). Succede a Carlo Malinconico, che si è dimesso a fine novembre doro la nomina a sottosegretario alla presidenza de Consiglio. Docente di Teoria e . tecniche del linguaggio giornalistico presso la facoltà di Scienze politiche della Luiss e . presidentè dell'Ansa,Anselmi ha iniziato la sùa carriera giornalistica nel 1969 a «Stampa Ser1m, passando in altre testate (dal «Secolo XIX» al «Corriere della Sera», dall'agen:i:ia «AnSa» alla «Stampa») fino a diventare editòrialista di «Repubblica» e consulente Rai. Dopo aver ringraziato gli editori, il neo-presidente ha . sottolineato che «al centro della futura azione della Fieg ci sono i temi della tutela <lei diritto d'autore, della distribuzione. della pubblicità. in una fase in cui la. pesante crisi generale si somma. alla.èrisi strutturale del settore». E ha ribadito che <<libertà e pluralismo sond possibili solo con imprese editrici libere.e sane che operino in un contesto di regole di mercato». 1 6 DIC. Z011 13 FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GrORNALI Data Pagina I ~EDIA~~DI-EN-R-IC-A-RO-D-DO-LO---------------L'aDl1.O prossimo il Sole a.ndrà di lusso .. ••••••••••••••••••••••••••••••••• " ....... H ••••••••• , ................................... " .... ,,, ••••••••••••••••••••••••••••• H ••••••••••••••••• ~ I grandi lavori al Sole 240re proseguiranno nel 2012. Per metà febbraio, quasi in contemporanea con il decollo del nuovo dorso Imprese e territorio, debutterà con il quotidiano di Confindustria diretto da Roberto Napoletano (foto) una nuova pubblicazione legata ai temi della moda e del lusso, che pare sarà affidata a un esperto di nautica top di gamma. Il progetto (anticipato dal Mondo 40) è stato seguito in prima persona dal direttore generale Gianni Vallardi. Intanto Paola Bottelli sta definendo gli ultimi dettagli del nuovo magazine legato ai temi del fashion. Andrà in edicola ogni venerdì, a partire probabilmente dal 6 e sarà stampato sulla stessa carta color salmone del quotidiano. L'editore-banker .( che·consiglia Atene Dall'editoria al crack della Grecia. È la mission (forse impossibile) di un banchiere molto speciale: Matthieu Pigasse (foto), nato in Normandia da un padre impegnato professionalmente nel mondo dell'editoria locale, cresciuto a pane, carta stampata e affari. Pigasse è diventato co proprietario del giornale Le Monde. Un'attività che il 43enne conduce in parallelo al suo lavoro di banchiere come vice presidente della boutique finanziaria lazard Europe. Impegno che da ultimo gli è valso anche una consulenza che scotta e sicuramente è sotto tutti i riflettori dell'attualità economica: con il governo di Atene per dare buoni consigli su come risanare il debito pubblico della Grecia. Z 3 DIC. Z011 -"'·"0 (~ ~~