L`isola di Vulcano

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L`isola di Vulcano
L’ambiente vulcanico
L’isola di Vulcano
Gli ambienti vulcanici nel mondo sono tanti ed anche molto diversi
tra loro: vulcanismo di rift e di dorsale (ambiente distensivo), di
subduzione (ambiente compressivo) , di punto caldo.
Le Eolie sono sette isole vulcaniche derivanti dalla subduzione della
placca africana sotto la placca euroasiatica e rappresentano un
esempio importantissimo di vulcanismo di ambiente compressivo.
L’isola di Vulcano
Oggetto della nostra attenzione è l’isola di Vulcano, dall’attività esplosiva e con
manifestazioni fumaroliche, sia al cratere sia nella zona del porto, acque calde e
fanghi termali che testimoniano la sua attuale attività.
Il nostro lavoro per esperienza insegna 2017:
costruire un modellino in 3D dell’isola di Vulcano mettendo in evidenza i luoghi più
significativi ed interessanti da visitare, studiare e monitorare per quanto riguarda la
sorveglianza ed il rischio vulcanico.
Tra questi luoghi:
- Vulcanello e la Valle dei Mostri;
- La zona dei fanghi e delle acque calde;
- Il Gran cratere de La Fossa di Vulcano;
- Le fumarole del gran Cratere ed il loro campionamento.
Fasi di costruzione del modellino dell’isola di Vulcano:
dal modello in pasta di sale alla cartapesta
Nel modellino si possono osservare le strutture principali dell’isola:
VULCANELLO
MONTI LENTIA
CALDERA DE LA FOSSA
CRATERE DE LA FOSSA
CALDERA DEL PIANO
BASE DEL VULCANO PRIMORDIALE
Visualizziamo meglio i luoghi osservando i video
Vulcanello e la Valle dei
Mostri
La zona dei fanghi e delle acque calde
Le fumarole del cratere
Il Gran Cratere de La
Fossa di Vulcano
Il campionamento delle
fumarole
Vista del cratere dal
Piano
Sorveglianza, previsione e prevenzione
IGF (1980) e INGV (1999)
Sorvegliare i vulcani con l’intento di prevedere le eruzioni e quindi di evitare eventuali catastrofi, costituisce la più grande sfida
della vulcanologia moderna. Sull’isola di Vulcano sono piazzate stazioni di sorveglianza per registrare differenti parametri
trasmessi per radio ai centri di sorveglianza di Catania e Palermo.
La sorveglianza geochimica viene effettuata tramite l’analisi delle acque e
dei gas delle fumarole, come vedremo dettagliatamente in seguito.
Dei sismografi registrano i microsismi, chiamati tremore vulcanico,
testimoni della risalita del magma attraverso gli strati profondi verso la
superficie.
Parallelamente le misure delle deformazioni possono mettere in evidenza
un rigonfiamento dell’edificio (dell’ordine di qualche millimetro su una
distanza di diversi chilometri) o delle variazioni di pendenza (clinometria o
tiltimetria) di qualche microradiante.
E’ importante anche misurare i campi magnetico, gravimetrico ed elettrico
locali.
Le immagini, inviate tramite satellite, consentono di dare informazioni immediate ed uno stretto controllo della situazione.
E’ importante conoscere le antiche eruzioni di un vulcano, che danno delle informazioni sulle manifestazioni future. Si tratta in
qualche modo di valutare il « curriculum vitae » del vulcano. A questo scopo, gli antichi depositi (colate di lava solidificate,
coperture cineritiche, etc.) sono identificati e datati.
Il rischio vulcanico
Carta del rischio vulcanico sull’isola di Vulcano
Rischio vulcanico: è definito dal prodotto della
probabilità che si verifichi l’evento per il danno da
questo generato.
R=P*D
I vulcani attivi situati nelle vicinanze di regioni
abitate sono all’origine di rischi naturali
importanti.
Per questa ragione l’isola di Vulcano è molto
sorvegliata relativamente a diversi parametri.
Studio condotto da INGV ed Università di Bari.
Attraverso la combinazione di dati stratigrafici di dettaglio, dati statistici,
modellazione fisica; sono stati definiti alcuni parametri di impatto calcolati usando le
caratteristiche fisiche delle particelle dei depositi attualmente visibili in loco.
Pubblicata sul Journal of Volcanology
and Geothermal Research
Come ci aiutano i gas vulcanici nella sorveglianza?
di essi osserviamo
- Concentrazioni delle specie chimiche
- Concentrazioni degli isotopi
- Correlazioni tra specie chimiche ed isotopiche
Composizione dei gas (isola di Vulcano):
H2O e CO2 ~ 99 mol%
N2, HCl, HF ~ 1 mol%
H2, CO, He, CH4 in ppm
Come si campiona un gas
Metodo Giggembach: ampolla a soda (NaOH)
1) Individuare del sito
2) Piantare il fioretto
3) Estrarre l’anima dal fioretto
4) Inserire il dewar e favorire la fuoriuscita
del gas con una siringa
5) Agganciare l’ampolla a soda
6) Aprire il rubinetto e lasciare gorgogliare
il gas
Il campionamento dei gas alla vasca dei fanghi