Qui - UBI Banca
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L’attività commerciale Le politiche commerciali del 2011 e le prospettive per il 2012 consulenza sugli investimenti garantiti dalla piattaforma di Pianificazione e Consulenza Finanziaria nella declinazione UBI Light). Nel corso del 2011 il Gruppo UBI Banca ha completato gli interventi di Piano Industriale finalizzati all’ottimizzazione della Rete distributiva ed al miglioramento dei Modelli di servizio della clientela. In particolare: - dal 1° agosto è stato avviato il nuovo Modello distributivo delle Banche Rete “a clessidra”, con l’attivazione di Direzioni Territoriali destinate a meglio coordinare le attività dei diversi segmenti di clientela (Retail, Private e Corporate) negli specifici territori di riferimento; - dal mese di ottobre sono iniziate le attività propedeutiche e preliminari all’attuazione dei progetti “Mass Market Team” e “Sviluppatori” (operativi dal gennaio 2012), che hanno rivisto i perimetri di segmentazione della clientela ed i relativi modelli di servizio. Parallelamente è proseguito il rafforzamento della strategia multicanale, con il lancio della piattaforma per la vendita on-line di Carta Enjoy e di Qui UBI, il potenziamento della piattaforma per clienti Privati e Small Business, arricchita di nuove funzionalità informative e dispositive, il rilascio dell’applicazione mobile per BlackBerry. Si sono inoltre intensificate le iniziative di marketing diretto, tramite il Contact Center. La dinamica commerciale del Gruppo nel 2011 è stata condizionata dal contesto di forte volatilità dei mercati e dalle rilevanti tensioni di liquidità sul mercato interbancario, specialmente nel quarto trimestre, che hanno reso quanto mai prioritario uno sviluppo della raccolta diretta coerente con il mantenimento di elevati standard di equilibrio strutturale. Funzionali a tale obiettivo sono state, in particolare, le campagne “Mezz’ora per i tuoi risparmi” (mirata all’acquisizione di nuova ricchezza finanziaria in qualsiasi forma, valorizzando al contempo il servizio consulenza) e “Zero zero UBI per tre” (offerta promozionale caratterizzata da un conto corrente a zero spese e tasso zero, un certificato di deposito a tasso promozionale e acceleratore di punti del programma di fidelizzazione “Formula UBI”), nonché l’iniziativa “Risparmi brillanti” (che ha permesso ai clienti, che hanno apportato nuova raccolta, la partecipazione ad un concorso a premi con possibilità di vincita di diamanti). A tali iniziative rivolte alla clientela Privati, si sono affiancati interventi di valorizzazione dei prodotti di raccolta per le imprese, in particolare per il segmento Corporate. Gli interventi sulla raccolta diretta sono stati accompagnati da una strategia di gestione degli impieghi finalizzata a garantire il pieno sostegno alle imprese medio-piccole e Core Corporate, tramite lo sviluppo, ad ampio spettro, delle relazioni con i clienti, con interventi di re-pricing, conseguenza del forte peggioramento delle condizioni di raccolta. A questo si sono aggiunte manovre di razionalizzazione degli impieghi sul segmento Large Corporate, con un attento presidio sia della dinamica dei volumi che del pricing. Nel corso dell’anno, il Gruppo ha inoltre mantenuto una marcata focalizzazione sull’offerta di servizi consulenziali sia alle imprese (“Corporate Advisory” per imprese Mid e Large Corporate), sia ai privati (“Pro-Active Wealth Advisory" e “Family Business Advisory” per i clienti Private; il nuovo modello di servizio e consulenza evoluta “UBI Gold” per i clienti Top Affluent, oltre ai consueti modelli di Anche il comparto carte di pagamento è stato interessato da numerose novità, fra le quali si segnalano il completamento della migrazione alla tecnologia a chip, diverse iniziative avviate su carta Enjoy (tra cui Enjoy Special Edition) ed il lancio della carta di debito I WANT TUBI’ dedicata ai minori. Sono inoltre proseguiti gli interventi di adeguamento dei sistemi di pagamento alla Direttiva Europea sui Servizi di Pagamento (PSD), e alle relative successive emanazioni, ed è stata avviata la migrazione verso gli strumenti di pagamento SEPA. Infine il Gruppo UBI Banca ha rafforzato il proprio impegno a sostenere il Terzo Settore, tramite l’avvio di un nuovo modello di servizio dedicato al mondo del non profit, laico e religioso, denominato UBI Comunità. Le recenti iniziative legislative delineano un impatto significativo, sia in termini di modalità d’offerta sia di pricing, sulle strategie di sviluppo dell’attività commerciale del Gruppo: la revisione delle aliquote fiscali a partire dal 1° gennaio 2012, con l’omogeneizzazione delle stesse sui prestiti obbligazionari, sui conti correnti e sui depositi vincolati, rende maggiormente appetibili i nuovi prodotti di raccolta a breve termine che si affiancano all’offerta tradizionale. Rilevanti anche gli impatti sulla remunerazione degli affidamenti e degli sconfini, che rendono necessaria la revisione delle commissioni applicate, come pure i nuovi vincoli sulla vendita di polizze assicurative sui mutui e sulle RC Auto ed i possibili ulteriori vincoli che potranno emergere relativamente al comparto monetica. Il Mercato Retail Il Mercato Retail include complessivamente 3,7 milioni di clienti, di cui 3,3 milioni privati (mass market e affluent), 354 mila imprese (Piccoli Operatori Economici – POE1 e Piccole e Medie Imprese – PMI2) e circa 30 mila Enti ed Associazioni. In seguito al processo di revisione delle soglie di segmentazione, conclusosi nel gennaio 2012, circa 3.800 aziende sono state migrate dal Mercato Corporate allo Small Business. Al servizio di tale clientela operano 6.900 risorse, fra Gestori e Responsabili di filiale. 1. Imprese con fatturato inferiore a 300 mila euro. 2. Imprese con fatturato superiore a 300 mila euro. Relazione sulla gestione consolidata 47 Interventi “Anticrisi” a sostegno delle piccole e medie imprese e delle famiglie Nel corso dell’anno, le Banche del Gruppo hanno aderito alle nuove iniziative promosse a livello nazionale o locale e hanno portato avanti gli interventi varati a partire dal 2009 a sostegno delle famiglie e delle realtà economiche e produttive dei rispettivi territori di riferimento, collaborando con le istituzioni pubbliche (Camere di Commercio, Regioni e Province) e con gli Enti di Garanzia. In merito agli interventi verso le PMI, il Gruppo UBI Banca ha aderito il 21 marzo 2011 all’“Accordo per il Credito alle Piccole e Medie Imprese” (c.d. “moratoria”) sottoscritto il 16 febbraio 2011 dall’Associazione Bancaria Italiana, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e da altre associazioni di rappresentanza delle imprese3. Tale Accordo prevedeva: - la proroga dal 31 gennaio 2011 al 31 luglio 2011 dei termini per la presentazione delle domande di sospensione dei debiti verso il sistema bancario da parte delle PMI che non avessero già fruito di analogo beneficio, con le stesse modalità previste dall’”Avviso Comune” del 2009; - l’allungamento per un massimo di due anni (tre anni per i finanziamenti ipotecari) dei piani di ammortamento dei finanziamenti a medio-lungo termine che avessero fruito della sospensione ai sensi dell’Avviso Comune. Il Gruppo, sottoscrivendo detto Accordo, si è impegnato a mantenere il tasso contrattuale in essere qualora, tra le altre condizioni, l’operazione di allungamento avesse fruito dell’intervento della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) mediante l’utilizzo della provvista messa a disposizione dalla stessa Cassa; a tal fine, il 31 maggio 2011 ha siglato un’apposita convenzione con CDP, sulla scorta di quella precedentemente sottoscritta dall’ABI. Sempre ai sensi dell’Accordo, è stata confermata l’offerta da parte delle Banche del Gruppo di finanziamenti destinati al rafforzamento patrimoniale delle PMI. A valere sugli interventi previsti dall’“Avviso Comune”, dall’avvio dell’iniziativa al 31 dicembre 2011, sono pervenute al Gruppo circa 16.800 domande – essenzialmente riconducibili a finanziamenti a medio-lungo termine – per un importo complessivo di 4,8 miliardi di euro, delle quali oltre 14.500 perfezionate, per un ammontare di quota capitale sospesa pari a 585 milioni di euro. Le domande aventi i requisiti di ammissibilità richiesti sono state accolte per la quasi totalità. Ai sensi dell’“Accordo per il Credito alle Piccole e Medie Imprese”, sempre alla data del 31 dicembre 2011, sono state invece perfezionate 85 richieste di allungamento della durata del piano di ammortamento per finanziamenti, il cui residuo debito in linea capitale assomma a circa 56 milioni di euro. Sempre nell’ottica di interventi “anticrisi”, è proseguita l’erogazione di finanziamenti alle PMI attraverso il ricorso alla provvista della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) riveniente dal risparmio postale. In particolare, relativamente alla prima convenzione del maggio 2009, che prevedeva l’assegnazione a livello di sistema di 3 miliardi di euro e solo la durata a 5 anni dei finanziamenti, le Banche del Gruppo hanno sostenuto circa 1.200 richieste di intervento per oltre 107 milioni di finanziamenti erogati. Nell’ambito della seconda convenzione, siglata il 17 febbraio 2010, che ha reso disponibili al sistema 5 miliardi di euro con maggiore flessibilità in termini di durata (3, 5 e 7 anni), le Banche del Gruppo hanno sostenuto circa 3.000 richieste di intervento per oltre 225 milioni di finanziamenti erogati. ABI e CDP hanno sottoscritto il 17 dicembre 2010 la terza convenzione, che definisce i criteri di ripartizione e impiego del plafond di 8 miliardi. Rispetto alle precedenti, le principali novità riguardano l’arricchimento delle opportunità offerte con l’assegnazione di: - un “Plafond 10 anni”, utilizzabile per finanziamenti di durata da 7 a 10 anni, con una dotazione per il sistema bancario di 1 miliardo di euro; - un “Plafond Stabile” per finanziare lo sviluppo delle PMI, in cui confluiscono gradualmente le risorse dei precedenti Plafond non interamente utilizzate, che offre tutte le scadenze (3, 5, 7 e 10 anni). Al 31 dicembre 2011, il Gruppo, con riferimento alla terza convenzione, ha erogato circa 3.000 finanziamenti per un importo di 215 milioni. Infine, UBI Banca ha aderito al “Protocollo d’intesa”, sottoscritto il 22 settembre 2011, da parte della Commissione Regionale ABI con Assolombarda in relazione alle novità regolamentari in materia dei termini di segnalazione degli sconfinamenti (Past-due). Il Gruppo si è così impegnato ad esaminare le richieste, avanzate dalle imprese associate ad Assolombarda, di esame della propria posizione, nel caso in cui la stessa possa essere ricompresa dopo il 31 dicembre 2011 fra quelle definite “Past-due”, in seguito alla riduzione a 90 giorni dei termini di segnalazione. L’esame mira a verificare il rapporto fra le linee accordate e gli utilizzi, evidenziando gli sconfinamenti con particolare riferimento all’entità e alla durata dei medesimi. Analogo accordo è stato raggiunto a livello nazionale con la sottoscrizione il 23 novembre 2011 di un “Protocollo d’intesa” tra ABI e varie Associazioni Imprenditoriali, quali Alleanza delle Cooperative Italiane, Assoconfidi, Confagricoltura, Confedilizia, CIA, Coldiretti, Confapi, Confindustria e Rete Imprese Italia. Anche a questa iniziativa il Gruppo ha prontamente aderito in data 12 gennaio 2012. Fra le iniziative volte a sostenere le famiglie colpite dalla crisi economica, stante il perdurare della situazione di difficoltà per l’accesso al credito e per sostenerne i costi relativi, nel 2011 si è in primo luogo data continuità alle iniziative istituzionali avviate negli anni precedenti. In dettaglio: “moratoria ABI”, nell’ambito del Piano • la cosiddetta Famiglie4, prorogata fino al 31 luglio 2012: a fine esercizio i clienti del Gruppo che ne avevano beneficiato erano circa 2.500, per un debito residuo di 230 milioni; 3. Il 28 febbraio 2012 è stata siglata la proroga a tutto il 2012 della validità dell’Avviso Comune per i finanziamenti a medio-lungo termine. 4. L’accordo prevede la sospensione per almeno 12 mesi del rimborso dei mutui fino a 150.000 euro accesi per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale, anche con ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi, nei confronti di clienti: - con un reddito imponibile fino a 40.000 euro annui; - che abbiano subito eventi particolarmente negativi (morte, perdita dell’occupazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza, ingresso in cassa integrazione). 48 Relazioni e Bilanci 2011 • • • • il Fondo di Solidarietà per l’acquisto della prima casa5, istituito su iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e reso operativo dalla fine del 2010; il “Prestito della Speranza”6 che, grazie alle modifiche apportate nel 2010 da parte di ABI e Conferenza Episcopale Italiana, ha aumentato la propria efficacia consentendo di erogare 72 finanziamenti per un controvalore di 417 mila euro, circa quattro volte quanto realizzato nell’anno precedente; il “Prestito Nuovi Nati”, che prevede l'istituzione di un fondo di garanzia per favorire l'accesso al credito delle famiglie con un figlio nato o adottato negli anni 2009-2011, ha concesso a 438 famiglie di ottenere un finanziamento garantito per un totale di oltre 2,2 milioni di euro; l’accordo stipulato fra ABI e CDP per la concessione di finanziamenti a sostegno delle famiglie abruzzesi colpite dal sisma del 2009. Nel settembre 2011, il Gruppo ha aderito alla Convenzione “Diamogli Futuro” fra ABI e Ministero della Gioventù, per l’erogazione di finanziamenti agevolati a giovani studenti, tramite l’omonimo prestito che si pone in continuità con il precedente “Diamogli credito”. Il Gruppo ha già ricevuto le prime richieste di adesione; una valutazione dell’accoglienza dell’iniziativa potrà delinearsi solo nel prosieguo dell’anno. È inoltre in corso l’adesione all’altra iniziativa ABI, il “Fondo Giovani Coppie” per offrire le garanzie necessarie a consentire l’ottenimento di un mutuo per l’acquisto della prima casa alle giovani coppie o ai nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori, titolari di contratti di lavoro atipici o a tempo determinato. Confermando la vicinanza ai propri territori di insediamento storico, il Gruppo è inoltre intervenuto, rispettivamente tramite il Banco di Brescia e il Banco di San Giorgio, a sostegno dei comuni del Veneto e della Liguria colpiti dall’alluvione dell’ottobre 2010 e del novembre 2011, aderendo tempestivamente – sia per le famiglie che per le PMI – a quanto disposto dalle Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3906 del 13 novembre 2010 e n. 3974 del 5 novembre 2011 (sospensione delle rate dei mutui). Privati Nel 2011 la strategia commerciale sul segmento Privati è stata orientata a rafforzare la capacità di attrarre nuova ricchezza finanziaria ed in particolare nuova raccolta diretta per supportare adeguatamente il mantenimento dell’equilibrio strutturale complessivo. Sul piano delle azioni commerciali sono state intraprese specifiche iniziative focalizzate innanzitutto sulla valorizzazione dell’approccio consulenziale del Gruppo quale principale elemento distintivo rispetto alla concorrenza, come ad esempio la campagna “Mezz’ora per i tuoi risparmi”, ed iniziative più legate alla proposizione di offerte di prodotto in chiave promozionale, anche in abbinamento a concorsi a premi, come le campagne “Sposaci per interesse” e “Risparmi Brillanti”. Tali iniziative commerciali sono state sostenute da specifiche attività di comunicazione in tutte le filiali e da un’articolata campagna pubblicitaria sui principali media nazionali e locali (annunci stampa, spot radio, affissioni e internet). Nel quarto trimestre del 2011 il Gruppo ha avviato, in coerenza con le linee guida definite dal Piano Industriale, un nuovo modello di servizio dedicato alla clientela Affluent di fascia elevata (superiore a 300 mila euro), denominato UBI Gold, orientato verso tre ambiti strategici: adozione di un approccio consulenziale strutturato in particolare sulle aree investimenti e protezione, programmazione di momenti di check up finanziario nel corso dell’anno, offerta di prodotti e iniziative di fidelizzazione dedicate. Il nuovo modello è stato comunicato attraverso campagne stampa, maxi affissioni, direct marketing ed eventi realizzati in collaborazione con Accademia del Teatro della Scala; è stato inoltre organizzato un road-show di presentazione nelle principali città che ha coinvolto tutti i Responsabili di Filiale e i Gestori Affluent. Contestualmente è proseguita l’evoluzione funzionale della piattaforma di consulenza finanziaria (PCF) per svilupparne sempre più la capacità di formulare proposte di investimento adeguate, che tengano conto sia delle logiche di ottimizzazione finanziaria, sia della professionalità del gestore di relazione e della sua capacità di accompagnare il cliente-investitore verso un’allocazione modello del portafoglio. L’approccio consulenziale è stato esteso anche ad altri ambiti, in particolare ai finanziamenti, per i quali è stato implementato uno strumento che supporta la rete commerciale nella fase di proposizione alla clientela, prevedendo inoltre una semplificazione di tutto il processo di lavorazione della richiesta di mutuo. In ottica di fidelizzazione, nel 2011 il Gruppo ha avviato un’importante iniziativa tramite il nuovo Programma “Formula UBI”, dedicato ai possessori di carte di credito Libra e carte prepagate Enjoy. Il programma si posiziona in modo distintivo rispetto ai tradizionali programmi di fidelizzazione del settore, in quanto include fra i comportamenti premianti, oltre all’utilizzo delle carte stesse, un ampio set di prodotti e servizi del Gruppo (ad esempio finanziamenti, polizze danni, ecc.). Sviluppo di prodotti e servizi: conti correnti L’8 settembre 2011 ha preso avvio la nuova offerta dedicata al mondo dei ragazzi dai 13 ai 17 anni, I WANT TUBI’, che ha portato UBI Banca a conquistare il primo posto per la categoria conti ragazzi/giovani, nella speciale classifica riguardante i migliori prodotti bancari scelti da Milano Finanza. 5. Il Fondo prevede per i contratti di mutuo riferiti all’acquisto dell’abitazione principale del mutuatario, la possibilità per il cliente, ricorrendo determinati presupposti, di chiedere la sospensione del pagamento delle rate per non più di due volte e per un periodo massimo complessivo non superiore ai 18 mesi nel corso della durata del mutuo. 6. Destinato alle famiglie che abbiano perduto ogni reddito da lavoro, non godano di rendite o redditi diversi al di fuori di quello generato dalla proprietà della casa di abitazione ovvero dell’indennità di Cassa Integrazione Ordinaria o Straordinaria e finalizzato alla realizzazione di progetti per il reinserimento lavorativo o l’avvio di un’attività imprenditoriale. Relazione sulla gestione consolidata 49 I WANT TUBI’ è l’originale offerta che prevede prodotti e servizi studiati ad hoc per questo segmento di clientela, presentati attraverso un apposito sito internet giovane e innovativo. Il marchio è stato scelto per rappresentare il mondo dei teenager impegnati nella stimolante sfida di diventare se stessi, conquistando la propria autonomia ed affermando la propria personalità in ogni aspetto della vita. Il conto I WANT TUBI’ è completamente gratuito e comprende una carta Bancomat, per poter effettuare prelievi e acquisti sicuri in Italia, on line e durante le vacanze all’estero. Il Bancomat è dotato dell’innovativa funzione on/off che consente di attivare e disattivare la carta in qualsiasi momento, a seconda delle necessità. È presente inoltre il servizio di Internet Banking Qui UBI profilo informativo, per il controllo di tutte le spese. Il conto offre anche una remunerazione al tasso creditore lordo dell’1%. L’adesione all’offerta prevede subito un premio per il giovane titolare e consente inoltre di accedere ad un vero e proprio mix di opportunità, grazie alla collaborazione con partner e marchi di interesse per il target. È inoltre previsto un concorso con ricchi premi e la possibilità di essere selezionati per una borsa di studio. Sempre con riferimento al target giovani, sono proseguite le attività di comunicazione e marketing relazionale dedicate a Clubino, il libretto di risparmio per i ragazzi da 0 a 12 anni, che sono state premiate con due prestigiosi riconoscimenti (“GrandPrix Relational Strategies” e “Premio Freccia d’Oro Assocomunicazione”). UBI Banca ha anche rinnovato le condizioni del conto Duetto Basic, azzerando la commissione per i prelievi allo sportello per rendere il conto ancor più indicato per il target over 65. Tale intervento ha anche parzialmente soddisfatto le esigenze manifestate dal Decreto Legge 201/2011, che richiede l’esistenza di un conto corrente dedicato alle "fasce socialmente svantaggiate”, esente da qualsiasi spesa o commissione. Sul fronte dei prodotti, è in atto un progetto di rinnovo della gamma dei conti correnti, con la definizione del nuovo conto corrente modulare, meglio in grado di rispondere alle esigenze indotte dai seguenti fattori: - la crisi finanziaria globale, che ha fortemente ridimensionato i mercati e ha reso nel contempo la clientela sempre più determinata nella richiesta di semplicità, chiarezza, personalizzazione, assistenza, stabilità; - il mutato contesto normativo che, rispondendo all’esigenza dei consumatori, impone una maggior focalizzazione sui temi della semplicità di offerta e trasparenza delle condizioni applicate. Small Business Nel 2011 si è rinnovato l’impegno del Gruppo al sostegno delle Piccole e Medie Imprese, in particolare verso le aziende che hanno saputo mostrare prospettive di sviluppo. Il crescente costo della provvista ha tuttavia imposto una politica di prezzo attenta ed estremamente coerente con i profili di rischio delle imprese clienti: sono state dunque avviate e organizzate attività volte al costante monitoraggio del pricing applicato e un adeguamento dei livelli di prezzo coerenti con il rating delle aziende e il costo del funding. Nel corso dell’anno sono state lanciate iniziative, nell’ambito del Progetto PMI, finalizzate a migliorare le performance, unitamente alla capacità di affiancare le imprese in quattro 50 Relazioni e Bilanci 2011 ambiti: sviluppo delle attività correlate con l’estero, grazie alla crescente collaborazione tra le filiali e le strutture specializzate in servizi per l’estero; sviluppo qualificato degli impieghi a breve termine; capacità di attrarre e gestire la liquidità delle imprese; capacità di acquisire e portare a regime nuovi clienti. Dal Progetto PMI è emersa l’importanza di rafforzare ulteriormente la figura del Gestore Small Business affinché diventi a pieno titolo un vero partner delle imprese, capace di assisterle nella scelta delle fonti di finanziamento, nella gestione della liquidità, nei processi di internazionalizzazione, nella conoscenza delle opportunità di accesso alla finanza agevolata e a forme di garanzia. É stato pertanto avviato un progetto formativo, che proseguirà anche per tutto il 2012, che mira a diffondere su tutta la Rete le best practice commerciali relativamente alle tematiche individuate. Sviluppo di prodotti per il segmento: Conti correnti Nel corso dell’anno è stata avviata la commercializzazione di Utilio Click&Go, un prodotto a pacchetto che prevede, a fronte del pagamento di un canone fisso mensile, la possibilità di usufruire di un insieme di prodotti e servizi a condizioni speciali. É rivolto ai commercianti, ai liberi professionisti e ai piccoli artigiani che prediligono l’utilizzo dei canali telematici quali l’Internet Banking, il POS e gli ATM/ATM evoluti. Il cliente ha inoltre la possibilità di completare l’offerta prevista dal pacchetto in funzione delle proprie esigenze, abbinando ulteriori prodotti, quali ad esempio il POS o la carta di credito, a condizioni agevolate. Utilio Click&Go ha vinto il premio “Innovation Award” per la categoria “Conti e Carte Imprese”, istituito da Milano Finanza in collaborazione con Accenture; il riconoscimento è dovuto alle caratteristiche di innovazione dell’offerta. Finanziamenti Fondo di Garanzia per le PMI (ex Legge 662/1996) Nell’ottica di agevolare l’accesso al credito da parte delle PMI, è proseguito il ricorso a strumenti di mitigazione del rischio di credito di natura pubblica, quale il Fondo di Garanzia per PMI (ex L. 662/1996). Le imprese possono beneficiare dell’intervento del Fondo per qualsiasi tipologia di operazione purché direttamente finalizzata all’attività dell’impresa; la garanzia copre generalmente – in funzione della natura delle operazioni ammissibili, della tipologia dei beneficiari e della loro localizzazione – tra il 50% e il 70% dell’importo del finanziamento con un massimo garantito complessivo per impresa pari a 1.500.000 euro. Nell’ambito del Fondo, Banca Carime e Banca Popolare di Ancona risultano fra le principali Banche del sistema in termini di operatività: l’ammontare dei finanziamenti complessivamente erogati ammonta a 725 milioni, di cui 331 milioni nel 2010 e 346 milioni nel 2011. Tali importi sono destinati a salire dal momento che nel 2011 è entrato a regime il processo interno per la richiesta della garanzia anche per le altre Banche Rete. UBI Banca e SF Consulting, società controllata dal Gruppo Finservice e partecipata al 35% dal Gruppo, hanno infatti stipulato per tutte le Banche Rete (ad eccezione di Carime e BPA, già operative), una convenzione per l’attività di supporto e consulenza nello svolgimento delle pratiche correlate al rilascio della garanzia da parte del Fondo. Finalità della convenzione è supportare il Gestore nelle molteplici attività, dalla valutazione della fattibilità dell’operazione (inclusa la verifica dei requisiti soggettivi ed oggettivi dell’impresa) all’acquisizione del certificato di garanzia. Nell’ambito della convenzione, SF Consulting ha realizzato un’apposita piattaforma informatica, implementata dal Gruppo, che consente ai Gestori di interagire con la Società durante l’iter della richiesta. Garanzia diretta SGFA - Società di Gestione Fondi per l’Agroalimentare Srl Al fine di disporre di un ulteriore strumento a tutela del rischio verso le aziende agricole e di soddisfare nel contempo le richieste delle Associazioni di Categoria volte a facilitare l’accesso al credito di dette imprese, il Gruppo nel corso del 2011 ha avviato l’operatività relativa alla garanzia di primo livello, c.d. “diretta”, che può concedere SGFA. Tale garanzia ha le caratteristiche di una fidejussione rilasciata in seguito ad un’autonoma valutazione di rischio, a favore della Banca nell’interesse dell’impresa da finanziare. La garanzia “diretta” rilasciata da SGFA riguarda il 70-80% dell’importo del finanziamento ed è riconosciuta quale idoneo strumento di mitigazione del rischio di credito in quanto la stessa società gode della garanzia di ultima istanza dello Stato Italiano. Finanziamenti agevolati Per agevolare l'accesso da parte dei clienti alle principali forme di finanziamento agevolato previste da normative regionali, nazionali e comunitarie, il Gruppo UBI Banca, anche grazie all'intervento di SF Consulting, società specializzata nell’offerta di servizi di consulenza nel comparto agevolato, è in grado di proporre alle imprese un supporto completo: la valutazione dell’idoneità delle aziende per l’accesso alle agevolazioni, la redazione del progetto di investimento, la valutazione del piano di investimento, nonché l’assistenza globale nella predisposizione e gestione delle domande di finanziamento agevolato, fino all'effettivo introito dei benefici. Offerte settoriali Accordo con Assofranchising Nel corso dell’anno il Gruppo ha concluso fra gli altri un accordo di collaborazione commerciale con Assofranchising - Associazione Italiana del Franchising, finalizzato allo sviluppo del comparto dell’affiliazione commerciale. Il franchising è uno dei settori che nell’ultimo biennio si è distinto per la maggiore crescita e il Gruppo intende sostenerlo ulteriormente, confermandosi al fianco del tessuto imprenditoriale locale. L’accordo prevede: per i franchisor (case madri) la disponibilità del Gruppo a sostenere gli investimenti e le operazioni finanziarie meritevoli riconducibili ai brand affiliati; per i franchisee, oltre all’accesso ai servizi bancari di base, una linea di credito “ad hoc”, che consente di soddisfare sia le esigenze di investimento dei franchisee già operativi, sia quelle delle imprese in fase di start-up. Tale linea è stata strutturata in collaborazione con i principali Confidi del commercio con i quali da tempo sono state sviluppate importanti relazioni. Enti, Associazioni e Terzo Settore Il 2011 ha visto l’avvio ed il progressivo consolidamento di modelli di servizio rivolti a Enti e Terzo Settore con l’obiettivo di far fronte, in termini sempre più efficaci, alle peculiari esigenze della clientela di riferimento, di cogliere le opportunità offerte dalle dinamiche di mercato, nonché di recepire le evoluzioni derivanti dal contesto normativo e regolamentare dei comparti interessati. A supporto di tali obiettivi sono state create nuove tipologie di portafoglio, in via di popolamento, che si consolideranno nel primo semestre 2012, una volta completata l’operazione di ri-censimento e riqualificazione anagrafica seguita al rilascio, ad agosto 2011, di un’implementazione dell’anagrafe volta ad una più puntuale classificazione delle diverse tipologie di Enti (che si differenziano per tipologie giuridiche e modelli organizzativi). Interventi che permetteranno una migliore rilevazione dei bisogni specifici, la definizione di strategie commerciali mirate, lo sviluppo di prodotti e servizi ad hoc e quindi il presidio dei rispettivi ambiti di business. Associazioni ed Enti di garanzia Nell’ambito delle politiche di supporto finanziario alle PMI dei territori di insediamento e nell’ottica di agevolare l’accesso al credito a condizioni competitive anche in questa difficile fase congiunturale, un ruolo centrale è da sempre riservato al rapporto con i Confidi e le Associazioni di Categoria, nonché all’utilizzo degli strumenti di mitigazione del rischio di credito di natura pubblica, quali il Fondo di Garanzia per le PMI (ex Legge 662/1996) ed il fondo gestito da SGFA (Società Gestione Fondi per l'Agroalimentare) per le imprese agricole. Per effetto delle nuove erogazioni di finanziamenti – pari a 1.666 milioni di euro riferiti ad oltre 20.800 operazioni – lo stock complessivo dei finanziamenti garantiti dai Confidi e Fondi di Garanzia ammontava a fine esercizio a quasi 4 miliardi. L’ampia offerta commerciale già in essere è stata aggiornata per recepire le principali iniziative promosse in collaborazione con associazioni di categoria (ad esempio Assofranchising) ed istituzioni pubbliche locali (Camere di Commercio, Regioni e Province), oltre a quelle specifiche avviate a livello locale dalle singole Banche del Gruppo. Inoltre, nel corso dell’anno si è provveduto ad una rivisitazione dell’offerta commerciale in ottica di semplificazione e ad aggiornare le condizioni economiche applicate alle linee di credito in convenzione per renderle maggiormente aderenti sia all’accresciuto costo del funding e del rischio di credito, sia all’effettivo “valore” delle garanzie acquisite in termini di coerenza o meno con i requisiti previsti dalle disposizioni di vigilanza prudenziale della Banca d’Italia ai fini della riduzione dei requisiti di capitale. A quest’ultimo proposito, al fine di poter usufruire dei minori assorbimenti patrimoniali resi possibili dalle citate disposizioni, nell’ultimo trimestre dell’anno sono stati realizzati alcuni interventi sul sistema informatico e segnaletico finalizzati a distinguere le garanzie acquisite in funzione dei seguenti elementi: natura giuridica del soggetto garante (Confidi iscritto all’ex art. 106 o all’ex art. 107 TUB), tipologia di garanzia (diretta o a prima richiesta e sussidiaria), presenza di eventuali idonee controgaranzie. Alla luce del crescente sviluppo dell’operatività del Gruppo con gli Enti di Garanzia e delle dinamiche societarie in atto per i medesimi (riassetti societari e fusioni tra Confidi, trasformazione di alcuni Confidi in intermediari vigilati da Banca d’Italia), nel corso dell’anno è stato adottato un nuovo Modello di Servizio volto a regolare, in termini uniformi per tutte le Banche del Gruppo, i processi di stipula delle convenzioni, la valutazione dei Confidi, l’assegnazione di un plafond e il monitoraggio dell’operatività. Relazione sulla gestione consolidata 51 A supporto delle suddette attività, si è provveduto ad implementare con nuove funzionalità la Piattaforma “UBIConfidi Web” (a cui ad oggi hanno aderito oltre 125 Confidi), strumento volto a favorire lo scambio di flussi informativi tra la Banca ed i Confidi convenzionati, nonché il presidio dell’operatività. Infine, in un’ottica di sostegno alle imprese del territorio e per dare una risposta concreta alle forti preoccupazioni di razionamento del credito all’economia reale, sono allo studio iniziative riservate a specifici “sistemi aggregativi locali” (rappresentati ad esempio da associazioni di categoria) volte a raccogliere liquidità da “rimettere in circolo” tramite la costituzione di plafond di finanziamenti a condizioni competitive, da destinare al sostegno delle realtà economiche dei territori di riferimento. Terzo settore I cambiamenti di natura quantitativa e qualitativa della domanda di welfare, derivanti da una crescente differenziazione dei bisogni sociali, hanno reso insufficienti le risposte standardizzate offerte dal settore pubblico, le cui risorse finanziarie, per giunta, sono in continua e strutturale contrazione. In questo contesto si aprono nuovi spazi di intervento per il terzo settore, che è ormai chiamato ad essere un attore fondamentale del Sistema Italia. Per rispondere a questa sfida, le organizzazioni non profit (ONP) devono ripensare la propria attività, affrontando l’emergenza del crescente bisogno di risorse in un contesto di progressiva diminuzione dei finanziamenti pubblici e privati a causa della crisi economica; diventa quindi centrale il ruolo del sistema bancario, che può contribuire in modo importante ad accompagnare il terzo settore lungo un percorso di innovazione sociale e crescita sostenibile. Nel luglio 2011 le Banche del Gruppo hanno avviato la commercializzazione dei prodotti e servizi con il brand UBI Comunità, un nuovo modello di servizio dedicato al mondo del non profit, laico e religioso. Il modello è stato identificato e messo a punto nell’ambito di un’iniziativa progettuale, avviata nel 2010, finalizzata a sviluppare ulteriormente il buon posizionamento del Gruppo UBI Banca nel comparto (avvalorato da una quota di depositi e impieghi storicamente superiore ai valori di sistema, grazie alla radicata presenza territoriale nelle regioni in cui le organizzazioni non profit sono più numerose) e a fornire risposte concrete alle esigenze sopra richiamate. Per il lancio di UBI Comunità, le Banche Rete hanno organizzato una serie di incontri, rivolti per lo più agli operatori del settore, nelle principali città in cui operano. Il road-show ha preso avvio a Milano lo scorso 10 novembre, raggiungendo poi Pavia, Jesi, Genova e Bergamo; nel 2012 proseguirà toccando altre importanti piazze quali Brescia, Torino, Varese, Roma. Il requisito su cui si fonda il modello di servizio UBI Comunità è la presenza in filiale di personale disponibile e qualificato, che sappia comprendere le peculiarità dell’articolata realtà non profit; le Banche Rete hanno pertanto avviato un percorso formativo ad hoc per specifiche figure professionali, finalizzato a trasferire alla rete commerciale le competenze necessarie per instaurare relazioni sempre più efficaci e virtuose: ad oggi sono stati formati circa 600 dipendenti, prevalentemente Responsabili di filiale e Referenti Attività Commerciali e Creditizie, ma anche personale delle strutture centrali e delle Aree territoriali. La proposta commerciale dedicata alle ONP si compone di soluzioni per la gestione quotidiana e lo sviluppo, per supportare non solo le esigenze di liquidità che si manifestano nell'ambito dell'attività ordinaria, ma anche, e soprattutto, la realizzazione di investimenti per nuove iniziative, anche di natura progettuale. L’offerta, che sarà via via arricchita nel tempo, comprende: - un conto corrente dedicato a spese contenute con un forfait di operazioni gratuite; - soluzioni finanziarie per l’anticipazione di contributi ed entrate nei confronti di enti pubblici e privati; - una gamma di finanziamenti per lo sviluppo e per la crescita; - prodotti e servizi a condizioni agevolate dedicate agli stakeholder (dipendenti, collaboratori, volontari, soci e utenti dei servizi erogati dalle organizzazioni stesse). Sono stati inoltre predisposti strumenti per una più accurata valutazione del merito di credito delle ONP, con l’obiettivo di valorizzare tali soggetti a partire dalle loro caratteristiche distintive, attraverso l’acquisizione di informazioni di natura extra contabile e qualitativa. Enti Nell’ambito del segmento “Enti” rientrano gli Enti Pubblici e quei soggetti per cui le Banche del Gruppo erogano il Servizio di Tesoreria e Cassa (a fine anno i servizi gestiti erano pari a n. 2.174). Relativamente a tale Servizio, nel mese di novembre il Gruppo è stato sottoposto all'auditing ispettivo, previsto dalla normativa, per il rinnovo della certificazione per il sistema di gestione della Qualità dei Servizi di Tesoreria agli Enti (Norma UNI EN ISO 9001:2008) da parte di un ente di Certificazione accreditato. L'auditing si è concluso favorevolmente ed ha permesso di conseguire il rinnovo della Certificazione di Qualità per i Servizi di Tesoreria per il triennio 2012-2014, in virtù della quale il Gruppo potrà continuare a promuovere il miglioramento delle prestazioni al fine di incrementare la qualità dei prodotti/ servizi offerti e a soddisfare i propri clienti. Nei primi mesi del 2012 sono state inoltre avviate le procedure per il rinnovo dell’affidamento diretto del servizio di “Pagamento delle rate di pensione in Italia per conto dell’INPS”, che consentiranno al Gruppo di gestire il pagamento di oltre 500.000 rate di pensione ogni mese. Consorzio PattiChiari: gli Impegni per la Qualità Nel 2011 si è conclusa l’attività di razionalizzazione degli Impegni per la Qualità promossi dal Consorzio PattiChiari, con l’obiettivo sia di renderli più chiari e maggiormente comunicabili alla clientela, sia di riallineare il quadro complessivo dell’autoregolamentazione all’evoluzione normativa nel frattempo intervenuta, evitando inutili sovrapposizioni. La natura dinamica del progetto ha così portato ad escludere dal perimetro PattiChiari alcuni degli Impegni inizialmente previsti e ad accorparne altri per aree omogenee (confronto dei conti correnti; trasferibilità dei servizi; sicurezza e assistenza home banking e carte di pagamento; assistenza al credito), pur mantenendo nella sostanza i contenuti di servizio preesistenti7. 7. Allo stato attuale il perimetro del progetto è rappresentato da 11 Impegni per la Qualità (conti correnti a confronto, conto di base, tempi medi di chiusura dei conti correnti, trasferibilità dei servizi di pagamento, trasferibilità dei dati del mutuo, trasferibilità del dossier titoli, trasferibilità delle Ri.Ba., servizi FARO, sicurezza home banking, sicurezza carte di pagamento, certificazione interessi e spese sul mutuo) e da 2 iniziative ad adesione facoltativa (elenco dei servizi gestiti sul conto, informazioni per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese). 52 Relazioni e Bilanci 2011 Su tutte le Banche Rete sono attualmente applicati in via ordinaria tutti gli standard definiti all’interno del progetto PattiChiari per consentire alla clientela scelte maggiormente consapevoli e informate. L’impegno prioritario per il 2012 è quello di consolidarne la conoscenza e di garantirne il corretto funzionamento anche attraverso il costante monitoraggio dei risultati raggiunti. Anche sul fronte dell’educazione finanziaria è proseguito attivamente l’impegno delle Banche del Gruppo nella diffusione dei programmi didattici per le scuole sui territori presidiati. La qualità e la rilevanza complessiva dei risultati ottenuti hanno indotto il Consorzio PattiChiari a formalizzare un’esplicita lettera di apprezzamento per sottolinearne i meriti all’interno del settore. Il Mercato Private Il Private Banking del Gruppo UBI Banca rappresenta un servizio specializzato, attivo su tutto il territorio nazionale attraverso le Banche Rete, che operano con 350 Private Banker in oltre 100 strutture dedicate. A livello di sistema bancario italiano, UBI Private Banking è il terzo operatore nazionale, con 35 miliardi di euro di masse gestite e 29.000 relazioni (circa 63.000 clienti). Anche nel 2011 è stata svolta un’intensa attività di sviluppo del Modello di servizio UBI Private Banking, con un parallelo potenziamento dell’offerta di consulenza nei seguenti ambiti: 1. il Servizio Pro-Active Wealth Advisory (consulenza finanziaria personalizzata che effettua un’accurata valutazione delle caratteristiche e delle necessità del gruppo familiare, analizzandone il patrimonio e proponendo le migliori soluzioni di investimento disponibili sul mercato) è stato sviluppato in termini di: - sinergie con UBI Pramerica SGR; - confronto sistematico con le principali case di investimento internazionali; - professionalità e impegno del team (oltre 2.000 incontri con clienti e oltre 4.000 report personalizzati inviati); - metodologia quantitativa “testata” e sistematicamente aggiornata con lo sviluppo della performance attribution (analisi per ogni cliente dell’impatto delle strategie proposte da ProAWA); - ampliamento delle modalità di verifica dell’adeguatezza dei portafogli dei clienti e delle soluzioni di investimento proposte con l’adozione di un approccio multivariato; - estensione dell’ambito di attività del servizio con l’inclusione dell’attività di implementazione della strategia (raccomandazioni su uno o più strumenti finanziari); - investimenti e strumenti di supporto all’avanguardia; 2. il servizio Family Business Advisory – destinato a soddisfare specifiche esigenze della clientela in tema di passaggio generazionale, protezione del capitale, family e corporate governance, nonché strutture di controllo del patrimonio – è stato via via consolidato tramite un approfondito programma di formazione e con l’organizzazione di incontri con la clientela; 3. l’evoluzione funzionale della piattaforma di Pianificazione e Consulenza Finanziaria (PCF) che, partendo dall’analisi delle caratteristiche del cliente, identificate anche sulla base delle risposte fornite al questionario MiFID, consente di formulare proposte di soluzioni finanziarie sempre più adeguate al profilo dell’interlocutore. Sul fronte dei prodotti, il 2011 ha visto le seguenti realizzazioni: • l’ampliamento dell’offerta “risparmio gestito UBI Pramerica” attraverso: - un aumento del numero di indici sottostanti alle Gestioni Patrimoniali Open nell’ottica di una maggiore personalizzazione del prodotto; - un arricchimento nella gamma dei comparti della Sicav dedicata al Mercato Private (Sicav cedola certa); la • revisione della gamma dei prodotti Bancassurance grazie: - alla modifica, all’interno del variegato panorama d’offerta, di due prodotti del Mercato Private8, con abbassamento delle soglie di ingresso per rendere i prodotti collocabili anche nell’ambito della clientela Retail. I prodotti sono stati inoltre revisionati con la riduzione delle penali d’uscita e la possibilità di riscatto sin dal primo anno. In termini di iniziative di comunicazione e marketing a supporto del Mercato, sono state realizzate diverse attività, fra le quali il presidio pubblicitario e redazionale degli speciali Private pubblicati dalle principali testate quotidiane e periodiche nazionali, nonché un’iniziativa in collaborazione con Radio 24, che ha previsto spot e risposte alle domande degli ascoltatori da parte dei professionisti di UBI Private Banking. Infine, grazie a due importanti partnership con Porsche Italia e Rotary, affini per tipologia di target a UBI Private Banking, sono state realizzate iniziative in co-marketing ed eventi sul territorio. Il Mercato Corporate Nel corso del 2011 in attuazione del nuovo Modello distributivo, la Rete Corporate ha sviluppato interventi organizzativi per meglio focalizzare il modello di servizio sulle esigenze della clientela, con la creazione di unità operative a livello di Direzione Commerciale di Capogruppo espressamente dedicate alla clientela Top Large o Large non del Territorio, mantenendo la clientela Corporate del territorio gestita all’interno delle Corporate Banking Unit a diretto riporto dei Direttori Territoriali. Tale modifica nella struttura organizzativa della filiera commerciale è stata funzionale ad un miglior presidio degli impieghi (sia con riferimento ai volumi, sia al pricing) e della raccolta dalle imprese Large Corporate, in modo da garantire il costante mantenimento dell’equilibrio strutturale, esigenza che si è avvertita soprattutto negli ultimi mesi dell’anno, quando il Gruppo ha dovuto gestire le tensioni di liquidità che si sono manifestate a livello di sistema. Il Mercato Corporate, a fine 2011, dopo la revisione del Modello distributivo (con l’innalzamento della soglia di accesso da 5 a 15 milioni di fatturato e la riassegnazione della clientela alle filiali Retail), contava 31.500 clienti, segmentati e assistiti in funzione della complessità di gestione e delle necessità finanziarie. La clientela è seguita da 700 fra gestori e assistant distribuiti in 64 Corporate Banking Unit (di cui 4 per la gestione della clientela Top Large) e 34 Corner, supportati, per quanto 8. Soluzione Unit Tar. UB1 e Soluzione Unit Tar. UB13. Relazione sulla gestione consolidata 53 riguarda le attività “estero commerciale”, da 300 specialisti operanti in 37 Centri Estero. L’approccio distintivo alle aziende si fonda sul concetto di offerta integrata, ulteriormente rafforzato con la creazione di nuclei di Corporate Advisory all’interno delle Direzioni Commerciali delle Banche Rete. Tali nuclei, composti da Product Support, hanno il compito di sviluppare le sinergie fra clientela delle Banche Rete e Società Prodotto al fine di incrementare significativamente la qualità e varietà della proposta commerciale di UBI Banca, con particolare orientamento ai servizi ad elevato valore aggiunto. I team di Corporate Advisory delle Banche Rete hanno inoltre il compito di presidiare le esigenze delle imprese secondo le linee guida elaborate già nel corso del 2010 che prevedono specifici programmi: • Mid Corporate Advisory: attività sistematica di analisi dei bisogni prospettici delle imprese di medio-piccole dimensioni attraverso l’elaborazione congiunta Banca – Impresa di un business plan triennale e la condivisione di un piano commerciale (Corporate Active View); • Large Corporate Advisory: elaborazione ed esecuzione di un piano commerciale di dettaglio sulle controparti Large, con il coinvolgimento delle principali competenze di Gruppo sul segmento (Banche Rete, Centri Estero, Società Prodotto e Centri di competenza). Dal punto di vista dello sviluppo dell’attività commerciale, l’evoluzione negativa dello scenario macroeconomico e dei mercati ha determinato nella seconda parte dell’anno la necessità di definire una strategia commerciale differenziata per segmento di clientela, con uno sviluppo selettivo degli impieghi sulle controparti Large Corporate non del territorio e il mantenimento del supporto alle controparti Core Corporate del territorio, con il ricorso a strumenti ove possibile di finanza agevolata, o a funding agevolato per il Gruppo, finalizzati a mantenere la competitività delle soluzioni, nonostante l’impatto della crisi di liquidità. Per quanto riguarda il Settore Estero-Commerciale, il Gruppo ha rafforzato la propria posizione di mercato, all’interno di un quadro economico di crisi generale che tuttavia ha registrato un progresso sia dell’export (+11,4%) che dell'import (+8,9%) italiani rispetto all’anno precedente. L’impegno e gli sforzi rivolti al comparto hanno permesso alle Banche Rete di incrementare la quantità e la qualità dei flussi di operatività intermediati per conto della clientelaimprese, con ritorni positivi anche in termini di soddisfazione della clientela. Gli aumenti sono risultati significativi soprattutto con riferimento ai mercati extra Ue, aree su cui il Gruppo è particolarmente concentrato. La presenza nei mercati BRIC di altrettanti Uffici di Rappresentanza si sta infatti rivelando una strategia vincente e un’ottima leva per incidere positivamente sul livello di servizio e consulenza offerti alla clientela. Prosegue pertanto il focus sui flussi scambiati con le economie emergenti (Turchia, India, Cina, Brasile, Russia, Medio Oriente) in modo da individuare – anche attraverso la sottoscrizione di accordi commerciali e partnership con primari operatori internazionali – aree di operatività ad alto valore aggiunto legate al mondo del trade finance. Il Gruppo continua peraltro ad investire: a) su iniziative volte a rafforzare la propria immagine e quella delle Banche di riferimento sul territorio. Dopo il successo dell’iniziativa organizzata nel 2010 al Kilometro 54 Relazioni e Bilanci 2011 Rosso di Bergamo “U will Be International”, nel 2011 si è tenuto a Brescia l’“UBI International Open Day”, una vera e propria fiera dell’internazionalizzazione aperta alle imprese, che ha visto la partecipazione in qualità di espositori di studi professionali operanti direttamente nei mercati emergenti; b) sul monitoraggio continuo della qualità del servizio alla clientela della filiera dedicata, unitamente alla ricerca di nuove soluzioni tecnico-organizzative per rendere sempre più efficienti i processi. A conforto degli sforzi compiuti, l’attività di ricerca sulla customer satisfaction ha evidenziato un giudizio estremamente lusinghiero espresso dalle aziende clienti intervistate; c) sull’incremento della professionalità delle risorse, conseguito grazie al perdurante impegno nelle attività formative di natura commerciale e tecnica degli operatori coinvolti nell’erogazione dei servizi estero commerciali. Iniziative in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) Nel corso dell’anno il Gruppo UBI Banca ha interamente utilizzato la prima tranche del prestito BEI Covered Bond di 250 milioni di euro sottoscritta nell’aprile 2010, destinata al finanziamento di imprese operanti nei settori industriali, dell’agricoltura, del turismo e dei servizi, per realizzare progetti di investimento nel territorio della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea. Le società finanziate (anche nella forma di locazione finanziaria) sono PMI con un organico inferiore a 250 dipendenti o comunque imprese con un numero di dipendenti compreso tra un minimo di 250 e un massimo di 2.999 (Mid Cap). Su tale tranche sono stati erogati 229 finanziamenti, di cui 209 verso PMI (per un ammontare complessivo di 161 milioni) e 20 verso Mid Cap (per 89 milioni). L’11 novembre 2011 il Gruppo ha rinnovato l’accordo quadro con la Banca Europea per gli Investimenti, che ha consentito la creazione di un ulteriore plafond di 250 milioni riservato a PMI e Mid Cap. A fine anno risultavano erogate operazioni per 27 milioni e ulteriori 20 milioni si trovavano in fase di delibera/stipula. Sempre in merito alle iniziative con BEI, con riferimento alla linea di credito da 100 milioni di euro assegnata dalla Regione Marche a BPA, nel mese di maggio è stato innalzato da 1,6 a 2,5 milioni l’importo massimo degli investimenti finanziabili nell’ambito di un coerente programma di sviluppo delle PMI. A fine dicembre risultavano erogati finanziamenti per un valore complessivo di 65 milioni. La Customer Care Il Progetto Ascolto In considerazione della centralità e dell’attenzione riconosciuta al cliente dal Gruppo UBI Banca, il Progetto Ascolto è proseguito per il terzo anno di attività: all’indagine di Customer Satisfaction è riconosciuto un obiettivo sempre più consolidato, ricoprire cioè un ruolo operativo piuttosto che puramente informativo. Fra le principali finalità della rilevazione, vi sono infatti il miglioramento della qualità dei servizi offerti e la messa a punto di strategie commerciali/relazionali: per tale motivo il Progetto Ascolto sta perdendo la connotazione di progetto, per acquisire quella di processo, mentre l’ascolto si è trasformato in dialogo.