Ottobre 2005

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Ottobre 2005
Aperiodico di disinformazione frisina - Anno III Numero 1 Ottobre 2005
via Sempione 21
via Sempione 21
Aperiodico di disinformazione frisina - Anno III Numero 1 Ottobre 2005
Anno III Numero 1 Ottobre 2005
SOMMARIO
CULTURA E SPETTACOLI
15. Il Broker, intrighi U.S.A.
16. La fabbrica di cioccolato
17. Coraggio di essere americani
18. Ligabue: “Nome e Cognome”
AL FRISI
4. La ricetta di Cassonello
6. New entry tra i professori
8. Il nuovo look del Frisi
9. Il muro del Mantega
10. Le finestre-ghigliottina
POLITICA & ATTUALITA’
11. Pacs: come e perché
12. Pacs: le opinioni
13. Estate 2005: bilancio tragico
COMPUTER & TECNOLOGIA
14. PlayStation Portable
SPORT
19. Corsi e ricorsi: Monza in C1!
SPECIALE VACANZE
20. Nella terra dei canguri
23. Tre settimane in Zambia
INTRATTENIMENTO
25. Le vostre vacanze in un click
26. Sudoku: cos’è e come si gioca
27. Chumbya!
28. Cruciverba
30. Indovina chi?
REDAZIONE
Direttore:
Luca Ulcelli 5F
Vicedirettore:
Andrea Colombo 5E
Serena Valtorta 4B
Redattori:
Morris Barattini 5G
Alice Caprotti 3H
Margherita Corradi 4G
Giacomo Cuspidi 2F
Chiara Frittoli 4B
Federico Fumagalli 5F
Ilaria Fumagalli 3E
Davide Gerosa 4F
Andrea Guadagnino 5B
Roberta Lanave 4B
Marco Lavatelli 1G
Sofia Marchesi 4G
Margherita Maspero 3C
Francesca Montanari 2L
Sara Patera 3E
Jessica Villa 1B
Ilaria Villani 3H
Valentina Vergani 2L
Copertina:
Chiara Frittoli 4B
Internet:
www.ilsalottoesoso.it
[email protected]
Impaginato da Luca Ulcelli.
Stampato dalla sempre gentile
sig. Raffaella della Sala Stampa.
Pinzato dalla Redazione.
2 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
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ATTENZIONE!
Novità per gli appassionati
di Internet!
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VA IN PENSIONE!
PRENDE IL SUO POSTO...
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Nato dalla collaborazione tra la Redazione
di “vai Sempione 21” e lo staff de
“il Salotto Esoso” nasce il nuovo portale
degli studenti del Frisi!
Oltre al famoso forum, che ha permesso a
moltissimi frisini di conoscersi e scambiare
opinioni, potete trovare tutti i numeri del
giornalino in formato Pdf, un giornale
on-line con notizie sempre aggiornate e
moltissime curiosità sulla Redazione.
Entra nella community frisina on-line!
Iscriviti al “Salotto Esoso”!
La Redazione di “via Sempione 21”
Lo Staff de “il Salotto Esoso”
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 31
Intrattenimento
Editoriale
Scopri l’identità dei due grandi personaggi nella foto!
Ritorna “via Sempione 21” a tenervi compagnia
INDOVINA CHI?
ANCORA CON VOI, FINO ALLA FINE
di Luca Ulcelli
La foto qui sotto ritrae due uomini che fanno
parte della storia italiana del dopoguerra.
Chi riesce a scoprire per primo di chi si tratta,
consegni durante l’intervallo a Luca Ulcelli in 5F
un foglio con nome, cognome classe e naturalmente i nomi dei protagonisti della foto. Riceverà un fantastico regalo!
Buona fortuna!
30 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
di Luca Ulcelli
Anche quest’anno le vacanze sono
finite e tutti noi frisini siamo tornati a varcare quotidianamente la
soglia del Paolone. Al rientro abbiamo trovato molte novità: il Preside, prof. Antonio Cassonello, e
molti professori nuovi, un avvicendamento tra i vicepresidi (prof.
Anna Sapegno vicario e prof. Claudio Mereghetti collaboratore), ma
anche l’atrio color dentifricio.
Quello che non cambia mai, invece, è “via Sempione 21”, anno III,
che ritorna in forma rinnovata nella grafica, nei contenuti e nella
redazione. Nonostante gli addii di
Andrea Redaelli (felicemente maturato) e di pochi altri compresa la
ex vice Carlotta Gentile Latino, la
redazione si è allargata con l’arrivo di numerosi ragazzi e ragazze
entusiasti, probabilmente spinti
dal successo dell’anno scorso.
Una redazione più ampia, quindi,
che vi terrà compagnia fino alla
fine dell’anno con un numero cartaceo mensile (si spera) e anche su
Internet. Dopo la creazione, l’anno
passato, del sito della redazione,
quest’anno, insieme allo staff del
Salotto Esoso, abbiamo creato un
portale degli studenti del Frisi al
sito www.ilsalottoesoso.it. Nell’area dedicata al nostro giornalino
potete trovare tutti i numeri dell’anno scorso e di quest’anno in formato Pdf, le schede dei redattori
e, soprattutto, notizie sempre ag-
giornate
sul Frisi e
di attualità, musica
e
sport.
Inoltre, si
potranno
scaricare
tesine,
appunti e ricerche di studenti del
Frisi.
Prima di lasciarvi alla lettura, vi
invito a farci sapere le vostre impressioni su questo e sui prossimi
numeri, a darci consigli e suggerimenti oppure a criticare il nostro
lavoro. Potete anche usare il giornalino per far sapere le vostre opinioni sui temi di attualità che tratteremo, oppure scrivere una lettera per portare all’attenzione di
tutti un argomento che vi sta a
cuore. Anche quest’anno potete
utilizzare la cassetta della posta
nell’atrio (ancora più in risalto
grazie al nuovo colore delle pareti)
oppure potete inviarci una mail al
n o s t r o
i n d i r i z z o
“[email protected]”.
Ricordo anche il nuovo sito ufficiale del Frisi, www.frisimonza.it,
dove trovare avvisi e informazioni
riguardanti l’istituzione scolastica.
Buon anno scolastico a tutti e arrivederci al prossimo numero (si
spera il prima possibile…).
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Che l’arrivo del nuovo Preside al
Frisi sia parte di un disegno divino,
non è dato saperlo. Curioso, infatti, il suo giorno di nascita, il 25
Dicembre. Antonio Cassonello, 51
anni, di Palermo; laureato in filosofia, con un anno di specializzazione a Berlino e 23 di insegnamento alle spalle. Nel suo curriculum spiccano il Liceo Zucchi di
Vimercate e il Liceo Classico Manzoni di Lecco, ove, dal 1994, è
stato Preside. Uno degli interrogativi principali: i motivi del trasferi- PRESIDE - Antonio Cassonello.
mento al più famoso scientifico
della provincia di Monza e Brianza. “Io ndr). L’obiettivo strategico più imporabito a Carnate e, da un punto di vista tante sarà quello di promuovere un
chilometrico, il Frisi è molto più como- confronto interno per capire quale dodo. La ragione più importante? La vo- vrà essere il Frisi del futuro alla luce
glia di cambiare, la necessità di nuove della riforma che verrà realizzata e del
motivazioni e stimoli nuovi.”
mondo che si trasforma rapidamente.
Che sensazioni ha provato in questi Dopo un Preside Juventino-Foggiano,
primi giorni al Frisi?
che ultrà si devono aspettare le curve
Il primo impatto è stato positivo; l’am- Frisine?
biente professionale trovato è soddisfa- (Risata) Sono nato a Palermo e, di concente.
seguenza, tifo per il Palermo anche se
Quali sono gli obbiettivi immediati?
sono di famiglia interista.
Ho sempre guardato all’organizzazione I suoi interessi?
didattica e alla qualità dell’insegna- La musica: da ragazzo ero appassionato
mento. La cosa che mi occupa e che mi di musica rock e pop; poi sono passato
preoccupa di più è, dunque, offrire agli alla musica classica (suono il pianoforstudenti un servizio di qualità e all’al- te). Mi piace molto leggere; il cinema;
tezza. Io vorrei non solo continuare la non pratico sport; per il resto mi occubuona tradizione che il Frisi ha da que- po della mia famiglia.
sto punto di vista, ma se possibile, Quali sono le differenze fra Lei e il
potenziarla.
suo predecessore, Cicerone?
E quelli a lunga scadenza?
L’ho conosciuto poco prima del
Cureremo molto la strumentazione e le “passaggio di consegne” e credo che
apparecchiature, elementi molto im- abbia ben amministrato questa scuola.
portanti in un Liceo Scientifico. Vorrei E’ ovvio che un preside non potrà mai
potenziare la rete di comunicazione fra avere le stesse caratteristiche di chi lo
la scuola e la realtà esterna attraverso ha preceduto: uno è più portato verso
il sito internet (www.frisimonza.it, un settore, uno per un altro, ci possono
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di Andrea Colombo
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LA RICETTA DI CASSONELLO
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Qualità dell’insegnamento, organizzazione e disciplina
Intrattenimento
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Al Frisi
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Intrattenimento
A grande richiesta, anche quest’anno torna...
IL CRUCIVERBONE
Orizzontali
1. Dottrina di coloro
che seguono i classici
8. Firenze
9. Guardare di nascosto
13. Latina
14. Rauco, fioco
16. Un dado alimentare
17. Di sogno
20. Contemplativa
23. Sondrio
24. Il fratello di Romolo
25. Tassa casalinga
26. Attinente alla musica
27. Denominazione di
Origine Controllata
28. Stupido
30. Elenco
31. Sigla di provincia
lombarda la cui squadra
è stata retrocessa in
serie D (ah ah ah!!!)
32. Opposto al catodo
33. Sono anche crociate
34. Parte dell'intestino
36. Trieste
38. Capitale della Lettonia
39. Relazione
40. Spavento
41. Coltivazione tropicale
43. Terrore senza te
44. Si stringe come saluto
45. Litio
46. Un tipo di pila
47. Iridio
48. Penisola desertica
51. Nei calciatori è
molto basso
52. Siena
53. Vigili Urbani
54. Aosta
55. Lo è la tramontana
58. Platino
59. Revocata
60. Nocive
Verticali
1. Libro di De Amicis
2. Lo è il pane
3. Misura le frequenze
4. Il Benedetto filosofo
5. Pronome
6. Si usano in montagna
7. Modena
9. Ago, indice della
bilancia
10. La cerchiamo nella
quiete
11. Collera
12. Vogliono essere al
centro dell'attenzione
15. Un sale calcico
16. Corso di specializzazione
18. Neon
19. Ex sindaco di Taranto
20. Lo è una saldatura
21. Nazione sudamericana
22. Rifrazione sonora
23. Sud Ovest
26. Viaggia per mare
27. Parte che fa male
29. Congiunzione
30. Esclamazione
31. Polpa della noce di
cocco
34. Comunità Economica Europea
35. Il metallo più prezioso
37. Napoli
40. Può essere mite
41. Un'orrenda Fiat
42. Vicenza
49. Nome ebraico
50. Filosofia orientale
51. Gestisce le innumerevoli ricchezze cattoliche
52. Stronzio
55. Varese
56. Non Classificato
57. Teramo
58. Procuratore Generale
di Luca Ulcelli
28 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
Al Frisi
essere delle differenze dal punto di
vista ideologico e culturale. Il compito
di tracciare la linea guida da seguire è
esaltante per un Preside; quello di amministrare burocraticamente l’Istituto
no, e io non sono il tipo da provarci
gusto nel farlo.
Favorirà, quindi, le attività proposte
negli anni passati?
Soprattutto quelle che possono essere
considerate attività culturali per eccellenza: teatro, cinema musica.
Ha in mente qualche attività interessante da proporre al Consiglio di Istituto e agli studenti?
Ci sono tante attività; vorrei cercare di
razionalizzarle, raggrupparle per ambiti e cercare di dare un’organizzazione
un po’ più unitaria (un esempio sono le
attività di Educazione alla Salute). Ritengo importante potenziare l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue
straniere. Non è ovviamente necessario
che ciò venga svolto a scuola: ci possono essere tante iniziative per l’apprendimento linguistico quali scambi o stage culturali in altri paesi.
Quali decisioni assumerà riguardo
l’apertura del cortiletto attiguo al
bar?
Per quanto riguarda le questioni legate
alla sicurezza e alla vigilanza ho una
posizione abbastanza rigorosa poiché la
legge è legge. Dobbiamo tutti renderci
conto che il problema è molto delicato
e bisogna fare di tutto perché i rischi
vengano ridotti al minimo.
Sul First Certificate gratuito?
Da quando il Ministero ha abbandonato
il progetto Lingue 2000 tagliando i finanziamenti destinati alle certificazioni risulta molto pesante per una scuola
accollarsi i costi, troppo elevati. Per
quanto mi riguarda, devo ancora conoscere meglio questo argomento.
Già, com’è il bilancio economico del
Frisi?
In numeri è un bilancio grosso. I contri-
buti delle famiglie sono abbastanza
significativi e vengono utilizzati per
attività molto importanti quali gli IDEI
o gli sportelli. Credo che ci sia la possibilità di razionalizzare un certo tipo di
spesa in qualche ambito per concentrarsi di più su qualcun altro su cui vale
la pena investire. Non ho trovato una
situazione negativa. Si dice in genere
che la scuola è ben amministrata se
spende tutto.
E il Frisi spende bene le sue risorse?
A questa domanda vorrei dare una risposta una volta che ho chiaro in che
modo il Frisi spende e ha speso i suoi
soldi. Penso che gli attuali investimenti
non siano negativi.
Infine una discussione aperta: l’Auletta autogestita.
Mi riserverei ancora qualche giorno per
prendere in considerazione la proposta
e conoscere tutti i termini della questione. Sono stato informato in modo
estemporaneo da qualche docente, ma
non ho letto tutta la documentazione.
Per concludere, un messaggio al Popolo Frisino...
Vorrei rivolgere un augurio per l’anno
scolastico e un messaggio di simpatia.
Vorrei che tra me e gli studenti si istaurasse un rapporto molto chiaro e
simpatico, augurandomi che il popolo
frisino sia maturo, sappia comprendere
le ragioni di certe scelte della dirigenza così come spero di capire le sue.
Entrambi abbiamo lo stesso interesse:
vivere un’esperienza di cinque anni il
cui cardine sia la formazione per il
domani. Ragazzi: rimbocchiamoci le
maniche, dunque, senza scordarci (è
un consiglio rivolto soprattutto ai ragazzi di prima) che la Scuola non è solo
“lezione frontale” prof-studente, ma
anche un modo per crescere, formarsi
culturalmente all’interno di un quadro
che comprende diverse attività extrascolastiche. E il Frisi è il meglio che
offre il mercato. Buon anno!
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 5
Al Frisi
Intrattenimento
Conosciamo alcuni nuovi prof. del Frisi
NEW ENTRY TRA I PROFESSORI
di Serena Valtorta e Chiara Frittoli
Nome e Cognome Filomena Arcieri
Età 36
Materia insegnata lettere
Classi 1A 1B 2B
Un augurio ai Frisini per quest’anno siate sempre più bravi.
Nome e Cognome Donella Buonaccorsi
Età 47
Materia insegnata storia e filosofia
Classi 3C 5C 3H 4F 4H
Un augurio ai Frisini per quest’anno capite l’importanza e la bellezza dello studio per la vita.
Nome e Cognome Laura Crippa
Età 50
Materia insegnata storia e filosofia
Classi 3B 3I 4B 4C 5B
Un augurio ai Frisini per quest’anno affrontate con serenità l’anno scolastico!
Nome e Cognome Gian Franco Freguglia
Età 44
Materia insegnata italiano latino storia
geografia
Classi 1H 2H 1I
Un augurio ai Frisini per quest’anno divertitevi quanto mi sto divertendo io a
studiare!
6 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
Ritorna il tormentone, aspettando le vostre segnalazioni
CHUMBYA!
di Margherita Corradi e Sofia Marchesi
Per inaugurare al meglio il nuovo
anno scolastico, l’ineguagliabile
rubrica di Via Sempione 21 cambia
gestione! Speriamo di esserne all’altezza….
…e gravi dimenticanze!
Prof: “Io non vi vengo a dire:”Scusa mi sono dimenticata il
tuo compito, l’ho buttato nel cesso…”
Ora di latino in una prima…
Prof:”Avendo memorizzato morbosamente quattro cazzate alla scuola media ora non riuscite a capire.”
Grammatica dolorosa
Prof: “ Dovrebbe esserti chiaro dal
latte materno che “CHE” non è un
avverbio…!”
Desinenze incerte…
Prof:” Ancilla maestus è una frocia
o un travestito…”
Matematica o filosofia?
Prof: “Matematizza il concreto!”
Preparando la gita…
Alunno: “Mi passi quel depilant?”
Prof: “Depliant, non depilant! Fortunatamente la Toscana è piena di
peli verdi...Lasciamoglieli !”
Vegetali sofferenti
Prof: “Stai bene Margherita? Ti
vedo un po’ verde…”
Raccontando l’orienteering
al
parco di Monza…
Pigra ora di educazione fisica
Prof: “…alcuni sveglioni hanno
Prof: “Le ragazze nate stanche guadato il fiume alla Fantozzi…”
sono pregate di alzare i loro pesanti glutei dalla panchina…”
Primi giorni: una ripresa difficile
Prof:”Fabrizio, che oggi è particoQuestioni di acustica…
larmente non udente, vince il preProf: “Alessandra, hai una voce mio del pollo d’oro”
che trapana i timpani dei muri!”
Bisogna fissare i compiti in clasGrande perdita….
se.
Prof: “Scusate, non è che sabato Il prof sfoglia l’agenda...
avete trovato in classe un righel- Prof:”L’otto gennaio è festa per
lo?”
Tarzan…è Santa Liana…”
Alunno: “Sì, l’ha preso la prof di
storia.”
Prof (scandalizzata): “Ah sì?! Se l’è
fottuto?!”
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 27
Intrattenimento
Al Frisi
Nome e Cognome Giuseppe Gnazzo
Età 37
Materia insegnata scienze
Classi 2H 3H 4H 3G 4G 5G 2I
Un augurio ai Frisini per quest’anno vi auguro
un anno sereno e tranquillo!
Il rompicapo delle 81 caselle sbarca in via Sempione 21
IL SUDOKU: COS’E’ E COME SI GIOCA
di Marco Lavatelli
Certamente il Sudoku è stato il
gioco più famoso di questa estate
2005, in particolare sotto agli ombrelloni dove la gente si divertiva
risolvendo il rompicapo giapponese. Contrariamente a quello che
tutti hanno pensato in riferimento
al nome il gioco del Sudoku non è
stato ideato in Giappone, e nonostante l’attribuzione sia incerta, si
pensa che a idearlo sia stato un
americano, Walter Mackey. Per
creare il rompicapo Mackey si è
basato sul quadrato latino di Eulero. Da cosa deriva dunque il nome
di stampo fortemente occidentale?
Dopo le iniziali pubblicazioni in
America Nobuhiko Kanamoto propose di pubblicarlo sulla rivista per
cui scriveva. Il nome iniziale fu
“Suuji wa dokushin ni kagiru” che
significava numero “single”. Con
questo nome Kagiru volle esprimere il concetto di base del Sudoku
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Nome e Cognome Silvia Lombardi
Età 46
Materia insegnata italiano latino storia
Classi 2A 2H
Un augurio ai Frisini per quest’anno capire
che il tempo della scuola non è tempo noioso.
Nome e Cognome Mariapia Monguzzi
Età 46
Materia insegnata educazione fisica
Classi 1F 1I 2I 3I 2L 3B
Un augurio ai Frisini per quest’anno imparate
a conoscere con fiducia.
Nome e Cognome Rossana Panzeri
Età 44
Materia insegnata educazione fisica
Classi corso G e H
Un augurio ai Frisini per quest’anno finite
soddisfatti del vostro anno!
Vi auguriamo quindi buon divertimento con il rompicapo dell’anno!
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cioè che ogni riga (ce ne sono nove), ogni colonna (anch’esse nove)
e ogni riquadro minore (composto
da nove caselle disposte 3x3) deve
contenere, una sola volta, tutti i
numeri da 1 a 9.
La redazione, premettendo che
esso non è dedicato solo agli appassionati di giochi matematici e
logici, ha deciso di inserire due
griglie di gioco nella speranza di
appassionare il maggior numero di
Frisini.
Per questo numero ne abbiamo
inserito uno facile (a sinistra) e
uno, dedicato ai più intraprendenti, medio-facile (a destra). Nel
prossimo numero troverete le soluzioni e altri due schemi da risolvere, leggermente più difficili.
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26 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
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Nome e Cognome Fabio Resnati
Età 39
Materia insegnata italiano latino storia
Classi 1B 1C 2D
Un augurio ai Frisini per quest’anno studiate!
Nome e Cognome Floriana Vanelli
Età 37
Materia insegnata scienze
Classi 2E 2F 2L 3I 3F
Un augurio ai Frisini per quest’anno in bocca
al lupo!
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 7
Al Frisi
Intrattenimento
Verde speranza… che venga cambiato!
Concorso fotografico frisino
IL NUOVO LOOK DEL FRISI
LE VOSTRE VACANZE IN UN CLICK
di Roberta Lanave
Dopo tre mesi di ozio assoluto,
abbandonati le sdraio e i costumi
da bagno, i frisini sono stati costretti a tornare al più o meno amato liceo e ad accoglierli hanno
trovato un intonaco di un colore
che pur essendo verde, ha ben
poco di speranzoso.
Le pareti dell’ingresso infatti sono
state ridipinte di una tonalità verde acqua che ben si adatterebbe a
un ospedale. In effetti, visti i coccoloni che fanno venire certi compiti in classe (ma soprattutto i relativi voti!) a volte il Frisi è più
simile ad una sala d’aspetto ospedaliera, che non a una scuola.
Tuttavia i frisini sembrano piuttosto insoddisfatti: quelli che lo elo-
giano sono davvero pochi; i primini
e gli ignavi (in un’accezione meno
severa di quella dantesca!) lo tollerano placidamente, ritenendolo
“senza infamia e senza lode”; alcuni lo criticano; moltissimi, la
grandissima parte, lo disprezzano
apertamente: “E’ troppo forte”;
“La parola che mi viene subito in
mente è sterile”; “Era decisamente meglio prima”.
Personalmente non mi sento di
dare loro torto!
Nessuno nega che urgesse un rinnovamento estetico e che il marroncino che adesso giace sotto il
verdognolo fosse altrettanto deprimente, ma se non altro gli occhi
semichiusi del mattino non subivano un trauma
ogni volta che
si varcava la
soglia del Paolone.
Insomma, l’unica speranza
che
questo
verde infonde
è che prima o
poi venga ripristinato un
colore decente!
VERDE DENTIFRICIO - La nuova colorazione ha spiazzato i
frisini al rientro a scuola.
8 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
di Serena Valtorta
Per quasi tutti le vacanze sono trascorse
molto velocemente;
sicuramente tutti voi
avrete scattato centinaia di fotografie
nei luoghi di villeggiatura con il pensiero che quando sareste tornati a casa le
foto vi avrebbero
tenuto compagnia e
ricordato la vostra
estate.
Una delle novità che quest’anno “via Sempione 21”
vi propone è un concorso
fotografico.
Il regolamento è semplice,
dovete servirvi di tanta voglia di sfogliare gli album di
foto delle vostre meravigliose vacanze e scegliere
una o più fotografie che
vi ricordino i bei momenti passati in riva al
mare, in montagna, in
una città d’arte o foto
che immortalino paesaggi mozzafiato.
Fateci avere le foto con
il vostro nome e la classe al più presto inviandole all’indirizzo [email protected]
entro il 15 ottobre. Nel prossimo numero sveleremo il vincitore che sarà
premiato con un
fantastico
omaggio.
PARTECIPATE
NUMEROSI!!!
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 25
Speciale vacanze
(Continua da pagina 23)
doti d’accoglienza nei confronti di
chi è straniero e soprattutto
“bianco”. Fin qui tutto bene, o
quasi, ma è forse scontato dire
che ci sono stati anche momenti
“forti” durante il nostro viaggio.
Ad esempio è facile immaginare
quanto possa essere stato difficile
far visita ad un ospedale oppure
trovarsi a contatto con gente che
vive per la strada. Ora non voglio
entrare troppo nei particolari perché davvero ciò che abbiamo vissuto è stato particolarmente toccante, forse unico, e quindi mi
limito a dire che ci è parso evidente il contrasto tra “noi” e “loro” in
molte “cose” del vivere quotidiano.
So bene che con questo articolo
non si può trasmettere l’emozione
che si prova quando un bambino ti
Al Frisi
abbraccia desideroso di affetto o
la profonda tristezza che si avverte quando si vede una persona che
non ha da mangiare, ma sicuramente posso garantirvi che l’unico
modo per capire quello che vi ho
raccontato è andarci di persona.
Infine, penso che a prescindere
dalla motivazione, abbiamo il dovere di guardarci un po’ intorno, e
di pensare che i fortunati siamo
noi e che la maggior parte della
gente vive così, apparentemente
senza un perché. Dopo un viaggio
del genere non si può essere come
prima, ma non si può nemmeno
essere cambiati totalmente. Eppure è proprio questo compromesso
tra normalità e cambiamento che
ci permette di vivere le cose di
tutti i giorni con un occhio diverso.
DIMENTICATA - Molto spesso ci dimentichiamo dell’Africa e dei suoi abitanti.
24 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
Dopo pochi anni dalla ristrutturazione
MURO DEL MANTEGA IN POLVERE
di Jessica Villa
Dopo tre anni dalla ristrutturazione del Mantegazza all’interno
della scuola iniziano a verificarsi fenomeni di srcostamento riguardanti l’ala destra dell’edificio. Salendo le scale, sulla seconda rampa, è possibile notare sulla parte sinistra che l’intonaco
sta pian piano andandosene.
Le cause: l’umidità accumulatasi durante la stagione invernale,
un’infiltrazione d’acqua o più semplicemente lavori eseguiti non
a regola d’arte.
Ora ci auguriamo che tutto venga sistemato.
SCROSTAMENTO - Il muro del Mantegazza dal quale si sta staccando l’intonaco. Un
brutto biglietto da visita per i nuovi arrivati alla succursale del Frisi.
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 9
Al Frisi
Speciale vacanze
I presidi cambiano, ma loro no
Per conoscere da vicino un continente dimenticato
LE FINESTRE-GHIGLIOTTINA
TRE SETTIMANE IN ZAMBIA
Vi propongo un gioco, nonostante
questa non sia la sezione più adatta. Guardatevi attorno nella vostra
classe o uscite in corridoio e concentratevi sulla più vicina finestra.
Fatto? Bene. Vedete quel cartello?
Ma si, si: proprio quello! E’ lo stesso cartello di pericolo oramai appeso li da tempo immemore. Apparentemente uguale, ma differisce per un piccolo, minuscolo particolare: non è il carattere, non è
qualche errore ortografico rimediato dalla Sig.ra Tiziana, non è
nemmeno la grandezza delle lettere.
Un aiuto? Al rientro a scuola diverse sfumature hanno stupito i più
attenti. Eppure qualcosa sembra
non essere stato investito da questo turbine di cambiamenti. Esatto, si sta parlando dello stesso cartello della foto: il tempo passa
inesorabile, il problema delle finestre-ghigliottina resta, solo la firma cambia.
Da diversi anni – per i nuovi arrivi
frisini che non lo sanno o per chi si
fosse dimenticato – sulle finestre
campeggia il simpatico avviso di
pericolo riportato nell’immagine e
la promessa è sempre la stessa:
“Verranno sostituiti a breve”. Eppure durante la gestione Cicerone
non c’è stata traccia di operai,
muratori, vetrai nei corridoi; personaggi tuttavia avvistati nell’atrio, al lavoro sulle nuove pareti
Non è mai facile riassumere, in
poco spazio, ciò che si è vissuto
per tre settimane, ma sono sicura
che raccontandovi di un’esperienza di questo genere nasceranno in
voi reazioni molto diverse; so che
molti resteranno indifferenti o poco coinvolti, mentre altri saranno
incuriositi da come quest’estate
abbiamo trascorso le nostre vacanze. Le prime tre settimane di Agosto noi, cioè un gruppo di giovani
dai diciassette ai ventisei anni abbiamo vissuto in terra zambiana e
precisamente a Lusitu un piccolo
centro rurale a quasi 200 chilome-
di Andrea Colombo
verde shocking, ben sponsorizzate
dalla dirigenza ma mal digerite
dalla maggior parte dei pazienti,
pardon, degli studenti del Paolone. Che le finestre incriminate non
risultino davvero un pericolo per i
frisini ma fungano soltanto da coreografia esterna? La schiera di
fogli formato A4 tutti alla stessa
altezza e centrati con precisione
millimetrica costituiscono una
splendida scenografia per un Frisi
contemplato da Via Sempione. Il
vostro giornale non ha mancato di
intervistare due studenti incontrati per i corridoi e terrorizzati dal
pericolo di quelle improbabili ghigliottine. “L’è scandalus! L’è teribil che gha sian a mò chei finestruni!” esordisce Luigi accompagnato
dalla dolce metà, Maria Antonietta, anch’ella visibilmente scossa.
“Al me marì al gha resun!” dice la
donna, in un francese poco raffinato “Ce pias no guarda fora da
chi rob li!”. Potranno, dunque, le
voci di questi studenti, unite a
diverse altre, attraversare i corridoi, rincorrersi di Laboratorio in
Laboratorio fino a raggiungere e
far tremare gli uffici della Segreteria? Ciò che è certo e che tutti
noi speriamo che non scuotano
troppo le finestre imputate: non
vorremmo avere brutte sorprese.
10 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
di E. Z.
FELICITA’ - Basta poco per essere
felici.
tri dalla
capitale,
Lusaka.
Il tutto è
iniziato
quasi un
anno fa,
quando
un
po’
p e r
scherzare
e un po’
sul serio
decidemmo
di IN POSA - Un gruppo di
andare a ragazzi del villaggio.
trovare
un nostro amico che è stato prete
nella nostra parrocchia e che ora è
“fidei donum” in Zambia. Giù a
Lusitu non avevamo un progetto
ben preciso su ciò che si dovesse
fare, ma abbiamo provato a inserirci nei ritmi di vita, o meglio ci
siamo lasciati provocare da ciò che
costituisce la quotidianità. In concreto abbiamo fatto visita ai bambini della scuola materna e ai ragazzi delle scuole “superiori” confrontandoci un po’ sui nostri e sui
loro problemi, siamo stati ospiti di
qualche famiglia e abbiamo anche
pranzato con cibi locali. Inoltre
abbiamo conosciuto la realtà del
lavoro, del mercato e delle tradizioni che si manifestavano in tantissimi modi e in particolare abbiamo sperimentato le straordinarie
(Continua a pagina 24)
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 23
Speciale vacanze
pia), senza dimenticare le cantate
sulla spiaggia sotto un cielo troppo
ignoto in cui non scorgi le stesse
stelle e allora capisci di essere
veramente lontano. Attenzione
alla televisone: i format australiani sono ancora peggio di quelli italiani. C’è una specie di tirapacchi
tipo “paolo bonolis sfida in prima
serata contro striscia la notizia”,
un “Big Brother” di una volgarità
tremenda (al cui confronto quello
italiano sembra una puntata di
Superquark) e soprattutto un meraviglioso “The price is right” di
zanicchiana memoria. In quest’ultimo c’è proprio tutto: la ruota, le
vecchiette di 60/65 anni, il pubblico che urla nel tentativo di consigliare il concorrente di turno. Impagabile.
Non sarebbe giusto però dimenticare di dire che se è vero che l’Australia rappresenta “l’ ultima utopia di un mondo di pionieri” è anche vero che Down Under, laggiù
in fondo, si incontra il paese della
contraddizione. Una vita facile,
agiata per l’Australia bianca, una
realtà misera e ingrata per i suoi più
antichi abitanti, gli
Aborigeni, sopravvissuti al genocidio con
le loro intriganti tradizioni e ora relegati
a una strada per la
gioia di ignari turisti
giapponesi.
Ultima avvertenza:
state attenti, gli australiani sono grandi
SYDNEY - La baia di Sydney, il famoso Harbour Bridge appassionati di bar(Continua da pagina 21)
in triciclo. Inoltre l’abitudine di
posporre ad ogni frase l’intercalare “mate” (compagno) rende più
familiare qualsiasi conversazione.
Il Queensland, uno stato da sogno.
Come dimenticare le corse in macchina sulle spiagge di Fraser Island
più simili ad autostrade ma avvolte
in un’atmosfera magica e dimenticata; come non perdersi ancora
mille volte in una foresta tropicale
o nuotare immersi tra migliaia di
pesci scintillanti dopo aver sfrecciato sull’Oceano a bordo di un
motoscafo. Ma il Queesland ha
significato anche indipendenza,
adattamento ad alloggi affollati e
non certo di categoria e.l. (extra
lusso per chi non sapesse) e sebbene fossimo costantemente affamati causa la scarsezza di fondi, eravamo sempre pronti a una nuova
meta, anche se questo ci fosse
costato dodici estenuanti ore di
bus. Tropici e mare, certo, ma
anche simpatiche serate al pub o
al ristorante siciliano su cui contavamo per uno sconto (solo un’ uto-
e, sullo sfondo, l’Opera House.
22 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
Politica & Attualità
Nuova realtà od oltraggio alla famiglia?
PACS EUROPEA E PRODIANA
di Andrea Colombo
Pacs: Patto di Solidarietà Civile
(acronimo francese), ovvero le
benedette – è un modo di dire –
“coppie di fatto”. Con ciò non si
vuole indicare esclusivamente i
matrimoni fra omosessuali, bensì
un accordo legale fra persone dello stesso o diverso sesso che prevede la concessione di alcuni diritti matrimoniali ad unioni formalizzate civilmente. Ovviamente
“Paese che vai, Pacs che trovi”: i
caratteri del “contratto”, infatti,
variano di Nazione in Nazione. La
Danimarca, nel 1989, già approvò
il matrimonio civile fra omosessuali, seguita dalla Svezia nel 1993,
dove fra l’altro le coppie possono
adottare bambini provenienti da
altre nazioni - sia mai si voglia intaccare la razza nordica-. Per la
prima volta, però, il prodotto
“Pacs”, viene lanciato sul mercato
dalla Francia, imitata dall’Olanda,
alle porte del nuovo millennio.
Dopo una controversa battaglia
Parlamentare, pure la Spagna, lo
scorso 30 giugno, ha legalizzato i
matrimoni omosessuali consentendo le adozioni. Così fan tutti: i
Lords inglesi, il Bundestag tedesco, il Belgio, il Canada e persino
gli Stati Uniti d’America – benché
la situazione, in questo caso, sia
più articolata. Che fine ha fatto
l’Italia? L’Unione Prodiana ha introdotto l’argomento come probabile parte integrante del proprio
programma politico scatenando un
putiferio fra le file cattoliche, alleate e del Polo, ma raccogliendo
diversi consensi anche in “terra
nemica”. I Pacs formato Italia non
violerebbero il sacro concetto di
famiglia - su cui è fondata l’intera
disputa – ma rivelerebbero un preciso interesse, da parte della società contemporanea, sull’evoluzione positiva di un concetto di
nucleo familiare in rapporto al
mutamento del contesto sociale ed
economico moderno. In generale,
si estenderebbero alle coppie di
fatto alcuni diritti previsti nella
“normale” vita matrimoniale, come per esempio la successione nel
contratto di locazione e la possibilità di prendere decisioni in caso di
malattia del partner. Da tutto ciò
sono escluse le unioni coniugali fra
individui dello stesso sesso, in contrasto con la corrente filoZapatero. Quale sarà, dunque, il
MANIFESTAZIONE - In molti chiedodestino del Pacs Romano? Agli eno l’introduzione delle coppie di fatto.
lettori l’ardua sentenza.
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 11
Politica & Attualità
PACS: UN PASSO AVANTI NEI DIRITTI
di Nicolas Divara
La polemica suscitata dall’appoggio che
il candidato dell’Unione Prodi ha manifestato riguardo alla proposta di legge che
prevede il riconoscimento delle unioni
civili mi sembra pretestuoso. Le posizioni
del mondo cattolico o della destra teocon appaiono poco informate, inserendo
addirittura nel discorso problemi di costituzionalità fuori luogo. Alla base sembra
esserci il tentativo di intorbidare le acque trincerandosi dietro la pseudo-difesa
della famiglia tradizionale e dei valori
cattolici. Nulla è più lontano dalla verità. Si tratta di contratti, di patti civili di
solidarietà, che possono essere stretti da
conviventi indipendentemente dai loro
rapporti sentimentali. Potrebbero in effetti essere stipulati anche da due amici
che decidano di vivere insieme, indipendentemente dal loro rapporto sentimentale, etero o omosessuale che sia. Si
tratterebbe di riconoscere alle tantissime coppie italiane diritti basilari molto
meno vincolanti di quelli del matrimonio:
la reversibilità della pensione, la possibilità di visitare il partner in ospedale, di
godere del diritto di eredità, eccetera.
Problemi assai lontani dall’idea di sgretolamento della famiglia che qualcuno
cerca di far apparire. Diverso è il problema dei matrimoni omosessuali (ciò che
avviene nella Spagna di Zapatero). Si
tratta solo di unioni civili. E’ ridicolo
nonché poco informato chi ha definito
Prodi “Zapatero all’italiana”. La proposta di legge sui Pacs in Spagna risale al
governo Aznar ed è stata il cavallo di
battaglia dei cattolici spagnoli contro
Zapatero. In conclusione, ecco alcuni dei
Paesi europei che negli ultimi anni hanno
elaborato una legislazione di questo tipo:
Danimarca, Norvegia, Svezia, Olanda,
Belgio, Lussemburgo, Finlandia, Ungheria, Francia, Germania, Islanda, Portogallo, Spagna, Regno Unito. Paesi incivili
e nemici della democrazia…
Speciale vacanze
Pacs, unioni di fatto, patto civile di solidarietà, matrimoni
gay… parole che si ripetono in
continuazione da giorni e che
fanno discutere uomini politici e
religiosi. Parole vuote e inutili,
utilizzate come un qualsiasi
strumento di propaganda politica. C’è chi ha preso subito posizione, chi ha affermato che cosa
sia giusto e cosa sbagliato; ma
nessuno ha mai pensato che dietro a tutte queste parole, dietro
a tutte le leggi che regolano la
società, dietro alla stessa Costituzione Italiana, ci sono delle
persone vere? Sinceramente non
mi importa nulla di ciò che affermano il cristianesimo, l’ebraismo, o il confucianesimo,
guardo al di là di tutto ciò che
affermano i politici usando termini
accusatori
come
“Discriminazione” e “Mancanza
di Uguaglianza”, perché credo
che nessuna legge possa regolare i sentimenti umani. Se due
esseri umani, indipendentemente dal loro sesso e dalla loro
razza, sono legate da un vincolo
d’Amore, chi sono io per impedire questo che è il sentimento
più bello che si possa provare?
Ma allora perché trasformare
questo stupendo legame in un
contratto? In realtà, forse è un
semplice capriccio…
pretese costruita appositamente per evitare tensioni tra Melbourne e Sydney per la
leadership del paese.
Disintegrata la nostra
convinzione che le
grandi città portuali
dovessero avere il mare sporco: le spiagge di
Sydney (Bondi, la più
famosa, e poi Bronte,
Manly) condividono lo
stesso carattere tropicale, granuli finissimi
bianchi, onde e sole. VICTORIA - Tramonto alla spiaggia dei Dodici Apostoli (undici pochi giorni dopo la nostra partenza).
E’ senza dubbio la città più multiculturale e stimolante più diffusa al mondo sia la Foster’s
d’Australia. Brisbane è la capitale che loro considerano come il due
del Queensland, “The Sunshine di bastoni con briscola spade. PeState”, un nome che è un pro- raltro c’è il rischio di imbattersi
gramma; e in effetti ci accoglie un nel pub serale con qualche attemsole tropicale, meraviglioso. Ma pato australiano che tende a parappunto la più bella caratteristica lare una lingua vagamente diffeaustraliana è proprio il loro modo rente. Già l’australiano medio è
di vivere, easy per eccellenza. Un dieci volte più incomprensibile di
paese in cui lo sport nazionale è un inglese, si inventa le parole e
l’autostop, o hitch hiking come lo parla alla stessa velocità di un imchiamano loro, con cui puoi girare piegato milanese con il guaio agin lungo e in largo chilometri di giuntivo della bocca, sempre chiuterritorio come fossero lande deso- sa. Immaginate un inglese di Olate e dimenticate da Dio. Gli au- xford che vuole imitare Fantozzi e
straliani poi sono dei compagnoni, Filini nella scena in cui cercano
sempre al pub, anzi le attività con una molletta, una patata in
chiudono alle cinque mezza del bocca, il pentolone e la coperta di
pomeriggio per permettere loro di ingannare il megadirettore e avreandare a bere giocando a biliardo te l’anziano australiano medio che
o guardando una partita di rugby. cerca faticosamente di parlare
Bevono l’iradiddio, non esiste altro inglese. Comunque sono peggio dei
passatempo, oltre al mare e allo napoletani e saprebbero a gesti
sport, che la birra. Ne hanno deci- aiutarti a portare a termine una
ne, buonissime tra l’altro e non traversata Catania-San Pietroburgo
tollerano che la birra australiana
(Continua a pagina 22)
12 - via Sempione 21 - Ottobre
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 21
LEGAME D’AMORE O SEMPLICE
CONTRATTO?
di Federico Fumagalli
Speciale vacanze
Politica & Attualità
Diario di una vacanza davvero insolita
Tra attentati, calamità naturali e incidenti aerei
NELLA TERRA DEI CANGURI
ESTATE 2005: BILANCIO TRAGICO
Volevamo andare lontano, volevamo andare più lontano possibile.
Non pensiamo si sia trattato di
evasione, forse un po’ si, ma sicuramente non è stato il motivo principale; a dirla tutta pensiamo che
la curiosità di vedere come si vivesse a 20000 km di distanza abbia
giocato un ruolo decisivo. L’Australia è soprattutto spazio. Enorme, incredibile. Abituati alla congestione degli spazi cittadini italiani ci troviamo di fronte ad un
paese con l’estensione dell’Europa
e 20 milioni di abitanti, presto fatti i conti sulla densità. Melbourne,
la città dove atterriamo, ci offre
subito le coordinate base dell’australian way of life. Verde ovunque, parchi, campi sportivi di ogni
tipo. La mania degli australiani è
Che estate strana! O
meglio, che estate
tragica!
Il mondo sta cambiando? Stiamo tutti
impazzendo?
Prima le bombe di
Londra ci hanno costretto a vivere le
nostre vacanze con
la
paura
verso
chiunque camminasse dietro di noi, poi DISASTRI AEREI - Quasi ogni giorno abbiamo letto di
gli attentati a Sharm aeroplani precipitati per le più svariate ragioni.
El Sheik ci hanno mostrato che parlare dei parenti delle vittime…
“qualcuno” aveva intenzione di Finisce qui la serie di disastri?
colpire i turisti e di rompere la Certo che no! Il traghetto che si
quiete estiva.
schianta sulla banchina del porto
Come se non bastasse hanno ini- di Palermo, l’uragano Katrina che
ziato a precipitare una serie distrugge le vite in Florida e nei
“interminabile” di aerei facendo paesi limitrofi, sono altri esempi di
vivere settimane di paura a noi come questa estate sia stata tragiche dovevamo ancora partire o ai ca.
nostri cari già in viaggio; per non Di chi sono le colpe? Non lo so, ma
vorrei sperare che
questa sia stata solo
un’estate sfortunata, la prima e l’ultima della nostra storia.
Spero che tutti continuino a vivere nella speranza che anche durante tutto
l’anno si riesca a
vivere felici senza
paura di essere citDISTRUZIONE - Vista aerea di una zona colpita dal
tadini del mondo.
di Nicolas Divara e Andrea Guadagnino
senza dubbio lo sport. E’ praticato
da chiunque ad ogni età. Calcio
poco (strano), tanto rugby e sport
locali. Uno di questi è l’australian
rules o footy, incrocio tra rugby e
calcio piuttosto duro. Poi, il cricket. Trattasi di uno sport simile
al baseball, già di per sé piuttosto
noioso, ma tipicamente anglosassone nella forma: atleti in golf e
polo, crema solare sul nasino e
pausa tè alle 17 e 30. Peraltro le
partite raggiungono anche i cinque
giorni di durata per cui il cerchio si
chiude e la sublimazione della noia
è poco distante.
Le città. Melbourne è piuttosto
fredda, lavoratrice, capitale del
footy e della Formula Uno. Coniuga i manierismi inglesi con piazze
moderne e mostre futuristiche;
come Sydney ha il
mare, l’oceano immenso, ma è parte
solo della città industriale, del porto,
mentre
l’oceano
sydneyano è profondamente e indissolubilmente legato alla
città. Occorre una
precisazione:
Sydney sebbene sia
la città più rappresentativa non è la
capitale, ruolo rivestito da Canberra,
FRASER ISLAND - Una meravigliosa spiaggia nel
una cittadina senza
Queensland.
20 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
di Serena Valtorta
passaggio di Katrina.
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 13
Computer e tecnologia
Sport
Dal Giappone con furore
Il ripescaggio regala la promozione ai biancorossi
PLAY STATION PORTABLE
CORSI E RICORSI: IL MONZA IN C1!
Il primo settembre 2005 verrà ricordato negli annali della storia
dei videogame come il giorno della
rivoluzione delle console portatili.
È stato infatti il primo settembre
il giorno in cui anche in Europa è
sbarcata la PSP la prima mini console firmata SONY. Sono tre le
principali caratteristiche del nuovo
videogame che balzano all’occhio:
una, l’inclinazione della parte anteriore (che è lucida) a evidenziare le “ditate” di tutti coloro che la
toccano, la seconda è la facilità
con cui si può rigare lo splendido
display LCD da 4,3” (242x480
pixel!!) e la fragilità di quest’ultima (lo stesso sportellino di inserimento degli UMD può essere divelto facilmente). In Europa questo
gioiellino tecnologico (nella versione più aggiornata e compresa di
garanzia) viene venduto solo nel
Value Pack (al prezzo imposto dalla SONY di 249€), che contiene
tantissimi ed utilissimi accessori
quali: il carica batterie con batteria al litio, una memory stick duo
Il campionato 2004/2005 del
Monza è terminato sul campo il
5 giugno, con la sconfitta per 23 contro una Valenzana favorita,
e non poco, da un arbitraggio
alquanto strano: quattro rigori
nella stessa partita, di cui tre
contro i biancorossi, che hanno
deciso la gara a favore dei piemontesi.
Nei primi giorni di luglio, però, MONZA E IL MONZA - Torna l’amore?
le speranze di promozione si riac- ta sul campo ma rispettando le
cendono. La situazione debitoria regole contro chi le ha ignorate
di molti club dalla Serie A alla C2 per anni (come d’altra parte hanè molto grave, tanto che mette a no fatto i vari D’Evant & Co. Alla
rischio l’iscrizione di questi ultimi guida dell’allora Calcio Monza).
ai vari campionato. I gradi di giu- Le prime giornate di campionato ci
dizio, però, (per parlare in lin- dicono che questo Monza, nonoguaggio matematico) tendono ad stante sia stato costruito per la
infinito e, nonostante il Monza sia C2, può benissimo tener testa alle
una delle prime teste, le possibili- avversarie. Nonostante i dubbi di
tà di ripescaggio sono poche.
molti tifosi, infatti, i risultati parSi arriva così a metà agosto. Il pre- lano chiaro: vittoria casalinga considente, Giovanbattista Begnini, tro il Lumezzane (2-0), pareggio
annuncia sottovoce che “per il esterno a Pavia (0-0), vittorie per
ripescaggio è quasi fatta”. Parola 3-0 a Sesto e con la Sambenedetdi presidente, che da quando ha tese, 1-1 a Salerno e 2-1 in casa
rilevato all’asta fallimentare il contro il Cittadella.
Monza, poco più di una anno fa, Ora tocca ai tifosi fare la loro parnon ha mai tradito. E così, pochi te seguendo la squadra allo stadio
giorni dopo, Luciano Passirani in casa e in trasferta, riempiendo
scende dal suo ufficio di Monzello le (deserte) tribune del Brianteo.
ad annuncia ai tifosi presenti che Un Brianteo che finalmente torna
“è fatta, siamo in C1!”. Finalmen- ad ospitare un campionato degno
te il lungo campionato estivo, gio- di questo nome e che però non è
cato non sui campi ma nei tribuna- ancora in grado di attirare il granli, è terminato e il Monza può fe- de pubblico, che ormai da tempo
steggiare una promozione a tutti ha abbandonato la squadra che
gli effetti, anche se non conquista- rappresenta la nostra Provincia.
di Marco Lavatelli
PSP - Tecnologia avanzata.
per i salvataggi da 32MB, le cuffie
per ascoltare gli MP3 (che si possono salvare nella console), un UMD
dimostrativo, la comoda custodia
imbottita per proteggerla da eventuali botte e la comoda cinghietta
da polso per avere sempre a portata di mano la propria console. La
nuova PSP utilizza come periferica
per giochi, film video musicali e
compilation l’ultimo ritrovato tecnologico: l’UMD; questo nuovo tipo
di memoria estraibile è l’ultima
trovata tecnologica e rappresenta
l’alternativa ai fragili e poco sicuri
(essendo sottoposti nel tempo all’
usura) Cd e Dvd. La grafica fa gridare al miracolo e l’alta giocabilità e versatilità di quest’ultima
sono impressionanti. Sono in oltre
già in arrivo dal Giappone degli
organi esterni da collegare al piccolo gioiello per renderlo ad esempio una fotocamera, un videofonino o addirittura un navigatore satellitare, insomma cose dell’altro
mondo che solo una casa produttrice di console come la SONY poteva creare!
Molti sono i giochi già in vendita e
in particolare quelli in fase di progettazione. Spiccano i nomi di giochi del calibro del celeberrimo
“WipEout Pure”, giochi come
“Formula One gran prix” e il famosissimo “Need for Speed”; uniti
ai film più famosi come “the Punisher”, “xXx2”, “8mile”…
14 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
di Luca Ulcelli
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 19
Cultura e Spettacoli
Cultura e Spettacoli
“Cosa c’è di male, in fondo, a vivere?”
L’ultimo romanzo di John Grisham
LIGABUE: “NOME E COGNOME”
IL BROKER, INTRIGHI U.S.A.
Forse, molti di noi sono rimasti
delusi, dopo due anni di attesa,
davanti alle sole 10 tracce di
“Nome e Cognome”, nuovo album
di Luciano Ligabue, ma anche queste dieci canzoni si sono rivelate
all’altezza delle aspettative. Per
questo disco il Liga mette in pista
un nuovo team di lavoro, con due
amici di vecchia data. Possiamo
quindi aspettarci delle novità. Il
primo singolo uscito, “Il giorno dei
giorni”, ripercorre il tipico rock da
stadio: Ligabue come lo conosciamo tutti. Sempre sulla stessa linea
è “Happy hours”, ma con
“L’amore conta” (a parer mio la
canzone più bella dell’album) si
intravede un nuovo Ligabue: un
artista scosso da problemi esisten-
Titolo: Il Broker
Autore: John Grisham (2005)
N° pagine: 344
Prezzo: 18.60 euro
di Davide Gerosa
ziali che svela un tratto meditativo
di sè, realizzato con chitarre blande e rilassate. Questa vena seria si
ritrova in “Cosa vuoi che sia”. Ma
verso la fine con “Piu forte di
me” si ritorna al classico: un uragano musicale da urlo. Ma anche
qui, nella musica forte e giovanile
ritorna il tema dell’amore, che
tocca quasi tutte le canzoni del
disco. L’album si conclude, appunto, con “Sono qui per amore”,
una canzone spettacolare che unisce i grandi problemi dell’uomo e
del mondo ai nostri di tutti i giorni
come solo Ligabue sa fare. “Nome
e cognome” è quindi un intervallarsi di musica potente e emozionante e di musica tranquilla e di
riflessione. Il disco ci presenta,
per queste canzoni,
un nuovo artista che
sconvolge anche gli
appassionati.
Concludo con una
frase, che mi ha particolarmente colpito,
di “Vivere a orecchio”: “da dove ti
viene una canzone,
da dove ti viene il
peggio di chi sei? chi
sei?”
Si tratta di domande
esistenziali che rendono Ligabue, prima
di un cantante, un
200.000 PERSONE - Tante hanno assistito al suo
uomo.
concerto-evento al Campo Volo (RE) il 10 settembre.
18 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
di Serena Valtorta
L’avvocato Joel Backman, il
Broker, grazie al presidente uscente degli USA esce dal carcere d’isolamento dopo sei anni
dalla sua condanna. L’accusa era
di aver tentato di mettere sul
mercato un programma molto
sofisticato, “acquistato” da tre
giovani pachistani, in grado di
mettere ko i sistemi satellitari
americani. La grazia, voluta soprattutto dal direttore della CIA,
nasconde qualcosa di losco. Il
Broker, trasferito nella città di
Bologna e con una nuova identità
viene inseguito a sua insaputa,
spaventato e tenuto sotto controllo perché tutti i servizi segreti del mondo vogliono sapere dove si trova ora il software, se è
ancora attivo e chi è interessato
all’acquisto. Il Broker diventa
un’ esca nelle mani della CIA.
Chi lo ucciderà per primo?
Da leggere perché…
Come nel suo precedente romanzo, John Grisham affronta una
problematica attuale mescolandola alle avventure del personaggio. In questo nuovo romanzo
analizza il mondo della tecnologia: computer, software, cellulari ultramoderni, tutti utilizzati
per un mega spionaggio per le
vie di una città e del mondo. Grisham non condanna la tecnologia
ma spinge il lettore a riflettere
su quanto possa diventare dannosa e segnare la condanna di un
uomo. La caratteristica principale del romanzo però rimane sempre la suspence che tiene il lettore incollato al libro dall’inizio
alla fine.
BROKER - La copertina del romanzo.
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 15
Cultura e Spettacoli
Cultura e Spettacoli
Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia
Una commedia molto dolce…
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
IL CORAGGIO DI ESSERE AMERICANI
di Ilaria Villani e Alice Caprotti
di Nicolas Divara
Genere: Commedia
Durata: 106’
Regia: Tim Burton
Cast: Johnny Depp,
Freddie Highmore,
Helena Bonham
Carter, James Fox.
I cinque fortunati bambini che riusciranno a trovare uno dei cinque
biglietti nascosti nelle tavolette di
cioccolato, vendute in ogni parte
del mondo, potranno varcare i
cancelli della Fabbrica di Cioccolato del pallido e misterioso signor
Willy Wonka ed entrare così in
contatto con il suo magico mondo,
rimasto per 15 anni nascosto, per
mantenere segrete le ricette di
tutti i dolciumi. Per Charlie Bucket, interpretato dal talentuoso
Freddie Highmore, già compagno
di set di Depp in Neverland, sta
per iniziare un’indimenticabile
avventura, tra lecca lecca giganti
e cascate di cioccolato; Charlie è
un bambino povero che vive in una
casetta decadente all'ombra della
straordinaria Fabbrica, ed è lui a
trovare uno dei biglietti nascosti.
Da vedere perché...
Diretto dal visionario regista Tim
Burton, che qui dirige per la quarta volta Johnny Depp, (famosi dopo il mitico “Edward mani di forbici”); il film è un remake dell’omonima opera del 1971, che vedeva
protagonista Gene Wilder. Entrambi sono tratti dal best-seller per
bambini (ma non solo) di Roal
Si è da poco chiusa la 62° mostra
internazionale d’arte cinematografica di Venezia lasciando senza dubbio
un’eredità positiva. Dovrà ancora
aspettare il cinema nostrano per
raggiungere di nuovo l’agognato premio che risale al 1998, quando Gianni Amelio vinse il Leone d’oro con
“Così ridevano”. Quest’anno trionfa
“Brokeback mountain” dell’americano di Hong Kong Ang Lee (Hulk, La
tigre e il dragone, Paycheck). Il film,
ben girato, si articola attorno ad un
tema parecchio discusso come quello dell’omosessualità. I protagonisti
sono proprio due cowboy omosessuali, Wyoming 1963, che lottano contro il moralismo di bistecche e football, in difesa della loro relazione.
Il premio speciale della giuria è andato al mitico Abel Ferrara, grazie al
suo intimo viaggio religioso che è
“Mary”, incentrato sulla figura di
Maria Maddalena, ormai particolarmente in voga dopo Dan Brown e
dintorni. Il protagonista della mostra
è stato senza dubbio George Clooney, con il suo “Good night, and
good luck”, seconda prova da regista
dopo il discreto “Confessioni di una
mente pericolosa”. Fotografato in
un meraviglioso bianco e nero è la
storia vera del giornalista Ed Murrow
che lottò duramente contro il senatore McCarthy durante la triste epoca della caccia alle streghe comuniste in U.S.A. In realtà si configura da
subito come analisi e critica del ruolo della televisione nella nostra società e, a differenza di molti film
d’autore a tinte pessimiste, produce
CIOCCOLATO - Per tornare
bambini ancora una volta.
Dahl. Johnny Depp è più bravo del
solito, ma forse meno ispirato.
Peccato, perché a rubargli la scena è un omino di 1 metro e 32 centimetri d’altezza che si chiama
Deep Roy e interpreta tutti i 165
Oompa Loompa, operai della fabbrica: se la qualità è anche data
dalla quantità, allora è lui il premio Oscar della prossima stagione.
Una presenza costante su un set
dove la magia ha una forza tale da
pervadere tutto. Condito dai divertenti balletti, il film è interessante, sebbene la storia sia una
miscela piuttosto prevedibile di
motivi fiabeschi, che rendono il
finale particolarmente patetico e
prevedibile. Lo consigliamo solo a
chi riesce a reggere quasi due ore
di film immersi nel cioccolato.
16 - via Sempione 21 - Ottobre 2005
idee, proposte, riflessioni. Nonostante il film non
abbia conquistato il Leone
d’oro, il bogartiano David Strathairn,
interprete principale, ha meritatamente conquistato la Coppa Volpi
con una recitazione convincente.
Una curiosità: alla faccia dei tentativi di vietare il fumo nei film, il protagonista lo fa dall’inizio alla fine,
vizietto che peraltro nella realtà lo
portò alla morte per cancro nel 1965. L’Italia si accontenta della Coppa
Volpi per l’interpretazione femminile di Giovanna Mezzogiorno nel ruolo
di protagonista nel film di Cristina
Comecini, “La bestia nel cuore”. In
conclusione emergono interessanti
elementi riguardo le scelte operate
dalla giuria presieduta da Dante Ferretti (lo scenografo di E.T., Gangs of
New York): innanzitutto il multiculturalismo che Venezia ha sempre
mostrato è ancora una volta confermato con l’assegnazione del premio
ad un regista americano, ma orientale di formazione e con la solita
attenzione al cinema asiatico. In
secondo luogo ha sottolineato la
capacità di registi americani di girare film d’autore come “Mary” o
“Good night, and good luck” e di
affrontare temi difficili come il ruolo della televisione. Infine l’attenzione a temi importanti come l’omosessualità: proprio l’anno scorso aveva trionfato il film di Leigh sul
tema dell’aborto.
Ottobre 2005 - via Sempione 21 - 17