La Parrocchia di S. Lorenzo di Sasso Marconi già di Castel del

Transcript

La Parrocchia di S. Lorenzo di Sasso Marconi già di Castel del
La Qarroccfria
dt S.Lorenzo
di Sasso
7[arconi
dell)escovo,
già di Castel
-NUMERO
UNICO_
ARICORDO
DELLA
VISITA
PASTORALE
DELCARDINALE
BIFFI
GIACOMO
ARCIVESCOVO
DELLA
DIOCESI
DIBOLOGNA
30OTT0BRE
1994.
Ogni città, ogni paese,ogni parrocchiaha la sua storia,anzi le sue storie;di
uonini, di luoghi,di cose.
Per un territoriopure assailimitato cone quellodellaparrocchíadi S. Iorenzo
un grosso
uolumea raccontarletutte.
non basterebbe
"numerounico'tne raccontaqualcunaanticae qualcunamodernacon
Questo
del quadropiù uastodella
I'intenzionedi portare un contributoalla conoscenza
ricostruzione
storicae dellarealtàattuale.
GiacomoBffi in occasione
Dedicatoparticolarrnenteal CardinaleArciuescooo
della ohita pastoraledel 30 ottobre1994,il t'numerounicottsiproponeanche di
i.nteressare,
o alneno di incuriosire,i uecchiabitatori(pochi)ed i nuoui abitatori
(molti),sulleuicendedellaloroparrocchia.
-lndice-Salutoal|Arcivescovo
-Daparrocchia
senzaborghia zonaresidenziale
ed industîiale
pag. 7
^^^
t
P A 6 ' A
- S a nL o r e n z do i C a s t edl e lV e s c o vnoe l 1 8 4 7
nro
-CarloPancaldi
e la cittàetrusca
di Garenao Carena
p a g .8
-Cronotassi
del Vescovo
dei parrocidi S.LorenzoCastel
p a g .1 0
5
-GiovanniAcquaderni
(1,839-1,922).
illustre
Un parrocchiano
al serviziodellaChiesaCattolica
,
-Presso
la chiesa,
nel nomedi SanLorenzo
p ^ 9 l.+
-Qui il famosopresepe
meccanico
p a g ,21.
-Gli Scouts
cattolici
di S.Lorenzo
pag. ) 7
-Laparrocchia
oggi
p a g .t 4
pag. 1.7
MAGGIORE;S.IORENZO
SULTACOPERTINA:
PAI,ADETL,ATTARE
E S,IUCIA MARTIRI,TA MADONNA
CONIL BAMBINOIN TRONO.ATTRIBUZIONE
INCERTA(FRANCESCO
ALBANI?).
TESTO,
REDAZIONE
E FOTOA CURADI: GIORGIOBERTOCCHI,
LAURABERTOCCHI
CORSINI,
M OREN
O CASSANI,
GILBERTOGUIDORENI.
vll S.IORENZO
TIPOGRAFIA:
GRAFICHE
DEI S,4SSO1\3.
Salutoa[l'Ar ciues
couo.
|ì
Il 30 ottobre 1994la comunità
parrocchiale
di S. Lorenzoaccoglie
il CardinaleArcivescovo
Giacomo
Biffi in visitaufficiale.
Già nel 1982 la parrocchia
aspettava la visita pastorale
dell'Arcivescovo
AntonioPoma,ma
la malatlialo impedì.Venneda noi
qualcheternpo dopo I'Arcivescovo
EnricoManfrediniin occasione
del
rito funebre del sacerdotedon
CarloMonari.
L'ultimavisitapastotale
fu dunque
quella effettuata dall'Arcivescovo
GiacomoLercaroil 15 settembre
1.957.
E p p u r ea S . L o r e n z on e i t e m p i
andatiil Vescovoera di casae non
per nientela nostraparrocchiasi
c h i a m ò a p p u n t o S . L o r e n z od i
Casteldel Vescovoe di questo
n o m e n o i s i a m o c o n t e n t i ,a n z i
orgogliosi!
I VescovidellaDiocesidi Bologna
amaîono questi luoghi tanto da
farne la sede dei momenti di
riposo.Sono note le passeggiate
campestridi ProsperoLambertini
primadi diventarepapaBenedetto
popolare
XIV, e narrala tradizione
c h e I ' A r c i v e s c oC
vo
ar l o O p p i z z o n i
rccitava la prima preghiera del
mattinoguardandola chiesadi S.
Lorenzoche ben vedevadallasua
stanzanellavilladell'Axura.
E il popolo sentiva questa
presenzae ne traeva profondo
confortospiritualepoiché là sua
fedesapevaandareoltrela persona
vedendoattraveiso
del Vescovo,
di
lui la presenza
sicurae importante
di GesùCristo.
La visitapastorale
dura pocheore
che saranno però sufficienti a
ricordarciche la nostra piccola
chiesaè partedi una grandechiesa
che vive nel mondo e che è
testimone della presenza del
Signore
checi salva.
1l nostroVescovoincarnaquesta
presenza
di Gesùtnaestro
e pastore
dellenostreanime.
Dice infattiil Concilio:"I Vescovi
quali successoridegli Apostoli
ricevonodal Signorela missionedi
insegnarea tutte le genti e di
predicare il Vangelo ad ogni
c r e a t u r aa,f f i n c h éî u t t i g l i u o m i n i ,
per mezzo della Fede, del
Battesimoe della gsservanzadei
Comandamenti, ottengano Ia
(Lumen Gentium)".
salvezza
parroco
ll
e tutti i parrocchiani
di
S.Lorenzo accolgono il
loro
Vescovo,certi di accoglierenella
suapersonalo stessoSignoreGesù
Cristoa cui va lodee onoree gloria
per sempre.
Don PietroMusolesi.
Da parroccfria
senza
borgfri
a z\na resid.enziale
edindustriale.
Situazione
assaicuriosa,per non
diuenra, quelladellaparrocchia
di
S ,L o r e n z C
o a s t edl e lV e s c o v o .
Lo storicoSerafino
Calindri,chela
descrive
nel 1781,diceinfattichela
"haun soloborghetto,
parrocchia
o
r i d o t t o ,c i o è C a ' d e l P o z z o d i
famiglie 4', Quattro famiglie
o c c u p a v a n o .a l m a s s i m o , d u e
casette,
la qual cosavuol dire che
di fattonon esistette
in S. Lorenzo
alcun aggtegafo abitativo di
q u a l c h ec o n s i s t e n zCai.ò a c c a d e v a
qui si contasse
nono.stante
lo stesso
numero di abitantidella contigua
parrocchiadi S. PietroCasteldel
V e s c o v oM
. a, come per tuttele
c o s e d e l m o n d o , e s i s t e v au n a
ragione che aveva porfafo alla
situazioneche qui cercheremo
di
spiegarebrevem
ente,
Se si vuole dare importanza
storica all'intriganterrcongetturarl
dell'erudito parrocchiano Carlo
Pancaldi(come si vedrà in altra
parte) il tetritoriooccupatodalla
p a r r o c c h idai S . L o r e n zCoa s t edl e l
Vescovo e S.Pietro Castel del
Vescovoformavauna sola città,o
lucumonia, o paese,o com.unità
c h e a l t e m p od e g l iE t r u s c hvie n i v a
chiamata
Carena.Standoperò alla
s t o r i ad i t e m p im e n ol o n t a n is, i s a
cheil Vescovodi Bolognaebbe,fin
dal Medioevo,proprietàe giurisdi
zione sulle terre foîmanti le due
parrocchiesituatepressappoco
fra
il Reno,il rio Gemese,il rio Verde
e Ie primecollinea ponente.
I l t o p o n i m oc o m u n e" C a s t edl e l
Vescovo" chiariscedel tutto la
situazione.
Circanel puntocentrale
di queste terre (dove il podere
dell'Axura quasi penetra nella
parrocchia
di S.Lorenzo)
il Vescovo
scelse il luogo per la sua
v i l l e g g i a t u r a ,i n s t a u r a n d o q u e l
rapportodirettocon la genteche
venne a cessaresoltantoverso la
metà del secolo scorso con la
paîlenzadell'am
atissim
o Arcivescovo CarloOppizzoni.
Nei tempi del "Governomisto,'
( 1 5 0 6 - 1 7 8S8e; n a t ob o l o g n e s eL-e gatopontificio)ad ogniamministraz i o n e ,o c u r a ,p a r r o c c h i a lceo r r i s p o n d e vsao l i tm
a e n r eu n a a m m i n i strazione civile che riferiva direttamente aI Senato bolognese.
Orbenea Casteldel Vescovonon fu
così:i cittadinieleggevano
un solo
(sindaco)
massaîo
scegliendolo
una
voltafra gli uominidi S. Lorenzoe
I'alîa fta quellidi S.Pietro.
Q u i n d di u ep a r r o c c h ei ed u n as o l a
amministrazione
civile:questola dice lungasullastoriacomunedelle
parrocchie
sorelle,disegnate
per a1-
2
>l w!rÌ:a.ì':
n:\: \!l!;'!
jr. :< {zì..!ìnirl.7i':
Il complessodella chiesa com'era quando ricevette la visita pastorale
d e l l ' A r c i v e s c o vGoi a c o m oD e l l a C h i e s a- p o i P a p aB e n e d e t t oX V - n e l l ' a n n o1 9 0 8 .
S i n o t i n o i c a n c e l l ci h e s e g n a r o n oI ' i n g r e s s d
o i d u e c i m i t e r is u c c e s s i vS
i .u i p i l a s t r i
d e l c a n c e l l oa, s i n i s t r an e l l af o t o . s o n o l e s î a t u ei n t e r r a c o t t raa f f i s u r a n tl ie " d o n n e
p i a n g e n t i c" h e e s i s t o n oa n c o r a .
;nl.i. j!lr,i:\,ì'.:.,..;.1..ì-;,ì\a-:{.:'r,),.:,{i.:
t r o i n u n a u n i c a r n a p p ad e l s e t t e c e n t e s cCoa t as t o B o n c o mp a g ni .
Con l'arrivodei Francesi,alla fine
d e l s e c o l oX V I I I , m e n t r el e p a r r o c chie restaronocorne prima, l'ordinarnento della arnrninistrazione
civile mutò radicalmente:
le antiche
massarie (o Comuni) vennero
raggruppatee sorserovia via istituîi
c o m e i d i p a r t i m e n t ii, c a n t o n i ,i
c o m u n i ,l e s e z i o n i g, l i a p p o d i a t ia,
s e c o n d ad e i p o t e r it e m p o r a n eci h e
si susseguirono.
Nel corso di tutti questi cambiarnenti e fino al giorno d'oggi, le
d u e p a r r o c c h i ed i C a s t e ld e l V e s c o v or i m a s e r os e m p r ei n s i e m e I. n
questa secolare unità geografica,
storica ed amministrativa,molte
cose furono comuni e rnolti inter e s s vi e n n e r oa d i n t e r s e c a risni p i ù
modi ed in pirì volte.
I n s o s t a n z aa, n c h e n e i t e m p i a
+ ;r{1 +,1
s e g u i r ef i n o a g l i a n n i c i n q u a n t ad e l
n o s t r os e c o l o S
, . L o r e n z on o n e b b e
b i s o g n od i b o r g h ip o p o l a r io a g g l o meratd
i i case.
S e s i e s c l u d el a p i c c o l a f o r n a c e
della Torretta sul rio Tonfano (e
t e n e n d oc o n t o c h e d u e a l t i v i s s i r n i
rnuline
i r a n oc o l l o c a tsi u l l ar i v as i n i stra del rio Verde, perciò sotto la
p a r r o c c h i ad i S . S t e f a n d
oi P o n t e c chio) il territorio di S.Lorenzoera
infani privo di industriao di artigianalo che non fosseattinenteall'agricoltura.
Del resto,ad una minima dislanza,
i l b o r g o d e l S a s s o( c h e a n d a v a
i n g r a n d e n d o si ni t o r n o a l S a n t u a r i o
della Madonna ed alla sede
comunale)poteva offrire il mercato
settimanale,
le fiere, la farmacia,le
scr.role,
le botteghe,le locandee le
osterie.
3
I n s o m m a ,l a p a r r o c c h i av i s s ep e r
m o l t o t e m p o n e l s i s t e m at i p i c o
instar.rrato
dalla colonìa bolognese,
che si basavasullo strettorapporto
fra la villa e la carnpagna
circo stante.
La villa, cioè, come centro
dell'azien da
agricola: laddove
finiva il giardino coninciava il
carnpo lavorato. Ovviamente tale
sistern
a ebbe preciso svolgimento
nelle proprietàpiù arnpiecorne ad
esempio1I palazzodall'Armidove,
intorno alla villa, vissero il
contadino, il fattore, il boaro, il
giardinieree il vignarolo.
Mischiandosila cultura cittadina
con quella locale, nacque nella
grande villa perfino una curiosa
conpagnia filodramrnatica.
Altre ville, corne la Maranina, la
Corticella, Ia Palazzina,il Casino
Ferri e l'lstitutodi SantaCroce (le
Putte)ebberolo stessoandanento,
seppuredi dirnensionidiverse.
In un contestodi tal genere,
distaccaîadalle piazzee dai luoghi
della politica, la parrocchia di
S.Lorenzovisse generahnenteuna
storiaabbastanza serena.
Con lo sfaldarsi delle grandi
proprietàe con l'avanzaredei tempi moderni,altreresidenzevennero
ad inserirsinella zona tanto ad uso
di residenzafissa come per villeggiatura;
tanto è vero che versola
m e t à d e l s e c o l o s c o r s ol a p o p o lazione era cresciuîadi circa 100
persone:
fatto' ovvio questo,
considerandola bellezzadei luoghi
e la minirna distanza dalla città.
Parvead un certo momentoche
perfino un borgo venisse a
costituirsifra il rio Verde ed il rio
Secco quando, presso ad uno
spaccio chiamato Tripoli (il toponirno denuncial'epoca),si edifica-
rono alcune casettecon tanto di
" b a r b i e r ee" d a l l e q u a l i s i a g g i u n s e
p o i l a s c u o l ae l e m e n t a r eM. a n o n c i
fu seguito e S. Lorenzo arrivò al
ternpo dell'ultima guerîa con ùn
assettoabitativo che non era poi
così differenteda quello di qualche
secoloprima.
Ed in questo sistemadi abitazioni
s p a r s el,a c h i e s ae b b e s e m p r eu n a
funzione come luogo di aggregazione, agevolata peraltro da una
seriedi parrocidi notevolevaloree
p ietà,
Un altro episodio testimonia il
secolaredestinocon.tunefra le due
p a r r o c c h i de i S . L o r e n zeo S . P i e t r o .
Quando si decise di costnrire il
cimitero cotrrune fu scelto un terreno nel podere "l Catrpi" che era
della prebenda parrocchiale di
S.Pietroma situatovicino alla chies a d i S . L o rnezo ,
E dal 1880 i defunti delle due
p a r r o c c h irei p o s a n oi n s i e ren,
D all'anno 1963, cominciando
proprio dappressola villa vescovile,
e b b e i n i z i o l a g r a n d ee d i f i c a z i o n e
residenziale ed industriale della
piana di S. Lorenzo che giunse
prirna al rio Baciadonne per sì.Iperarlopoi ed arrivareormai al rio
Verde.
G l i a b i t a n t id i S . L o r e n z o ,c o n t a t i
dal Calindri verso il 1781 nel
nufiìero di 321, sono ornai 2782
c o n u n i n c r e m e n td
o i u n o a n o v e .E
la crescitanon è finita,
Saràrneglioo saràpeggio?Difficile
a dirsi e forse non importante,
p u r c h él à , i n r ne z z oa l l ap i a n ap i r ì o
r n e n op o p o l a t a c, o r n ec e n t r ov i v o ,
c o r n e f o n t a n ad e l v i l l a g g i o .c i s i a
sempre la chiesadi S. Lorenzo,
antico segno e baluardo di
t r a d i z i o n ed,i c i v i l t àe d i f e d e
À
..f
SanLorenzo
Castelde[I)escovo
nel1847.
Auendo nelle antecedentiparole
che riguardano la cura di S. Pietro
di Castel del Vescouodato non
breue ragguaglio della storia ciuile
di cosiffattopaese, nel îrattare ora
dell'altra parrocchia di S. Lorenzo,
che ne è parte, e da essoprende il
nome,per non îornaresul giò detto
mi restringeròalle poche speciali
contezze che si hanno di quella
chiasa;ignorandosiaItutto ar.)0aime ti particolari che potesseroillustrarlain alcun m odo.
Rimane îuttora auuolta nel buio
de' secoli l'età h che ella uenne
f o n d a t a n o n e s s e n d o umi o n u m e n to alcuno che la additi; trouandosi
soltantoche nel 1378 era, siccom'è
a'nosîri di' soggettaal plebanatodi
S. Stefanodi Pontecchio.Mostrano
q u i n d i a n t i c h i d o c u m e n t i c, h e n e l
1436 ne apparteneuail Gius padronaîoa GiouanniPirondelli,Antonio Norati (?), Donenico Pignaroli, e Bino Aldrouandi, detto Vass a l l i :c u i d i c c i a n n i d o p o a g g i u t t geuasi Melchiorre Vizzani, e
nell'l456 BartolomeoCaurara co'
figliuoli ed eredi di Pietro Tassi,ai
quali tutti succedutoAlessand.ro
di
Gaspare Vasselli,questi a' 19 febb r a i o 1 6 0 7 .a r o e i l od i G i o u a r r n i
Felini (acconsentendoil pio ArciuescouoAlfonso Paleotîi) ne faceua
ampia e libera d.onazioneal Conte
RomeoPepoli;c quindi i Parrochi
di S. Lorenzo, da discendentidel
Pepoliuenn ero semprenominati.
Uscendo da Porta Saragozza, e
dilungandosi ut, noue miglia da
Bologna sulla strada che per la
Porretta guida
in
Toscana
presso
inconîrasi
la sinistra riua del
Reno posta el piano della sua
spaziosae pittorescaualle la Chiesa
Parrocchiale di S. Lorcnzo. oggi
retta dall'M.R.Sig. Don Angelo
Costa.
QuesîaParrocchiaha una piccola
Borgata nel luogo detto la Cà del
Pozzo di tre o quattrofamiglie, ed
u u'aItra maggiorc alla Maranina
di seuefamiglie, e circa quaranta
abitatori.E qui era la celebrecasa
abitata dai Colonna, oue a' îempi
di sedeuacantesi è battutomoneta.
Sulla Torreîta di tal casa uedesi
tuttord lo stemma gentilizio dei
C o l o n n ad a ' q u a l i p a s s òa ' P r i n c i p i
B o r t c o m p a g n ie
. d ora al signor
FrancescoRossiche possiedea cora il Palazzo dell'Armi già appartenente alla nobil casa Pepoli oue
sono quattordicifamiglie,forn anti
un 50 anime. E tutti il distrctto
della Parrocchia nc conlicnc circa
450, ed ha confinanti i territorii di
5
J . l . ' r c r L : : . t i)i ('.rr lc{ 0cf"Vc)c(}('o
j// . l)-.,
l.''
.,/,
-tr'. . '1,,r,/
,/
'(.
'/,,..,?
base rlí crcta ccneriita c biattco
nlistú a sabbia gíollastra. clrc
qua to più si nostro alln superfícic
tlc' colti. últrcttatrto lí reldc
ottissimi alla procluziortcdell'uue
che fornano la ríccltczza ruralc
rlel paesc. Codcsta basc crctosa,
t a g l i a t aa q u a t t d o a q u a t t d o d a
tolu stroto di argilla e tli gltíaia
flu uiatíle riert scettdctttlodall'alto
dc' colli iufitto al fottdo dclla
r a l l a t u s t c n d c i t d o s ib c na r tc o a l
deI Rcno.
clisottodell'Alt'eo
.\c/ /8/d ttcl luogo.lloltlo orí o
cuí si acccdc pcl íirclinatoRio
l'arLla
s i d i s c o p a r suat t ' o c q u nm i t t a r a l e m o l t os a l u b r ec l t c n c r i t ò r e t t í rc dcscrill dnl calabrcchitntco signor Prof. GaetonoSgorz i.
Assaí detc tc Ò la Chicsa di
S.Lorettzotutta ilt uolîo nel cui
Altar pri cipúle ò cla am m irarsi il
quadro del Sa to titolrrc ( la cui
f e s t ac e l e b r a ssi o l e r u t e m c n tac' 1 A
tli ogosto.) rúpprcsenfa {'sso íl
Potttcccltí0.Castcl dcl i'cscot'oS.
Píetro, f,Io techiaro, c merce il
Rcno Banidizzo.c \tizzatto:trotosí
soggcttúal Got,crnocli Bologrta e
l o c a t a n c l C o m u r t ct l i P r a d u r o c
Sasso. [II/crsola metà del secolo
scorso.c Jorsefino olla calata de'
Fraitccsi ir ltalia tcl 1796 era
dipendcntc dalla llassoria dí
Casteldcl I'cscot'oS. Pietrct.elcggetdosi però il )lassaro t'íccttdcuolmcntc da questct e dall'altro
P a r r o c c h i ad i S .P î c f r o .
Pura, lícta, c nolto salttbre è
l'aria cltc ti si rcspirú.tempcríto e
dolcc ttc è il clina atcttdo suolo
d o g t t ig a n c n m r t ti s s i m oa u b c r l o s o
re di graní. di fictti. gclsi.lcgna.
frutta, ghíandc: e sot'rattuttodi
t i n í s q u i s i t iq u a l i s o t t ol a l - c r t t a c cia. la )laluagia. l'Alcatíco.ccl il
M o s c a t oA. r c ú c g h i a i a t t ef o r n a tto il suolo chc sul colla è piuttosto
porte i (lurato cone tufct.
sabbioso.
c parte sciolto sostc uto da una
6
martire S.Iorenzo, Santa Lucia,
colla BeatissinxaVergine in alîo.
Pensa il Calhdri che questo sia
lauoro di FrancescoAlbani, detto
I'Auacraonrcdclla pittura. ma è
l'opinio e d'altri i telligenti che sia
piuttostodel Gennari. Fu essoper
cura dell'odiernoparroco restaurato e pulito per mano del signor
Marchese Virgilio Dauia caldo
amatoredell'artidel disegno.
Nulla che abbia merito d'arte si
uede ne' tre altari de' lati; degno
però di osseruazione
è un pezzo di
Musaico a fiori in pietra dura; il
quale aJfinché sia conseruato
uennecongiuntoal lastricatodella
Predella del primo altare a destra
di chi cntra la Chiesa. Tale
musaico fu trouaîo dal Parroco
Don Luigi Zanelli anîecessore
del
Costa,scaaando un terreno nelle
uicinanze della Chiesa,ou'ebbea
rinuenireancora alquanti cad aueri, molte medagliee monete antiche,fra cui tre o quattro d'oro. Il
Costa inoltre potè uederealîro gran
pezzo di Musaico sotto al uecchio
Cimitero, che era collocatodirimpettoalla Chiesa;e che nello scorso
anlto fu rifatto di nuouo a poca
disîanza di quella.Tuttociò, e il
t r o u a r sai q u a n d o a q u a n d o m u r a
sotterraneee pezzi di marmo; e
assc
rsi rittucrtutanell'csaguircuno
s c a u od a u n C o n t a d i n op o c h i d i
so|to, una ilttera Canera di
qualche esîe sioîxein un terretÌo
giò de' Conîi Ranuzzi, oggi del
signor MarcheseBanzi; porgefondamento a credereche in questo
sito fosse, se non la poco creduîa
cittò di Garena, almeno una parte
di CastelFerrone, o d'altro luogo
antico e moltoabitato.
Congiuntaalla Chiesaè la Canonica di semplice e grata eleganza
presso cui sí eleua lo suelto e bel
Campanile.
Il Circondariodi questaParrocchia
ha i seguenti Oratori.
'l
. S. Barîolomeo,Oratoriopubblico
nel luogo detîo la Maranina, spetl a n l ea l s i g n o rF r a nc a s c oR o s s i .
2. Il SantissimoNome di Maria,
Oratorio priuaîo di proprietà delle
Puttedi Sanîa Croce.
3. S. Giouanni Batîista, orútorio
pubblico nel Palazzo dell'Armi del
signor Rossisud detto.
4. Sa ta Caterina,or dedicatoalla
Beata Vergine, del signor Auu.
Zanolirti.
5. Sa Francescod' Assisi.Altro
Oratorio priuato dc'
signori
Alberghini.
6. Cappellapriuata det signori Ferri dedicataa Maria Vargi a.
Il Calindri ( Diz. Corogr. Vol.2
p.214) ricorda un altro Oratoriodi
SantaMaria degliAngioli,già della
CasaArmi, poi de'Conti Pepoli;che
che quella del Nome
forse è lo stesso
d.i Maria; od altro distrutto nelle
fortunose uicende che tutto sconuolsero all'entrare del presente
secolo.
G. F . R AB
ME t t I .
D a " L e c h i e s ep a r r o c c h i a ldi e l l a d i o c e s id i
B o l o g n a r i t r a t t e e d e s c r ì t t e " ,t o m o I I
p a g . í 3 -B o Ì o g n a1 8 4 7 .
7
Car[oQanca[die Ia cittàetruscfl
di Sarenao Careno..
sto, che non fu completato,
c o n t i e n eu n a " M e m o r i ai n t o r n o
Catena".
L a s e c o n d ad,e l 1 8 3 6 è
, intestata:
"['Isi etrusca.ldoletto trovato fra
r o v i n e d i C a r e n aa, l S a s s of,u o r i
p o t t aS a r a g o z dz iaBo l o g n a ' ' .
Perla suacongettura
dellacittàdi
"
c
o
G a r e n ao C a r e n a , m u n a î z ao
lucumonia o città che diede a
F e l s i n na a s c i m e n tcoo, m eF i e s o l ae
F i r e n z e "C, a r l oP a n c a l dni o n p a r tiva certamente
da zero:antichie
celebri scrittori già ne avevano
trattato.
L'interesse
in questasede viene
dal fatto dí essereI'avvocato
Carlo
P a n c a l di il m a r i t od e l l am a r c h e s a
Ann'aPepolie quindi componente
della antica famiglia proprietaria
del palazzoDall'Armie del giusp a t r o n a t o s u l l a p a r r o c c h i ad i
S.Lo
renzo Casteldel Vescovo,
E p r o p r i oa S . L o r e n zi lo P a n c a l d i
trascorreva
lunghiperiodidell'anno
dedicandosi,
ha l'altro,alla musica
e d a i s u o ic o m p l e s s it u d id i v a r i a
culturache alternavaa perlustrazionisulterritorio.
Nei suoi libri CarloPancaldidette
una serieimpressionante
di notizie
di ogni genere a dimostrazione
della sua erudizioneinvero assai
vasta; perciò fu poi considerato
t a l o r au n o s c r i î t o r "e[ a n t a s i o s oo" ,
".
addirittura un "favoleggiatore
Pero, al di là dj ogni considerazionesul valore storico ed
archeologico
delle notiziedate dal
Pancaldi,
sta di fatto che dentrola
"circonferenza
congetturale
di Carena" si effettuòpoi una serie di
importantiritrovamenti
che culmin a r o n o ,n e l 1 9 6 9 ,c o n i l r i n v e n i mentodelledue straordinarie
tomb e e t r u s c hnee lB o r g od e lS a s s o ,
Da questi studi egli trasse il
materialp
e e r m o l t ep u b b l i c a z i o n i
d e l l eq u a l is i m e n z i o n a nqou i s o l tantoquelledi interesse
locale.
L a p r i m a , d e l 1 8 3 3 ,s i i n t i t o l a :
' r l t i n e r a r isot o r i c or-cah e o l o g i c oi - m
nerologicoe statistico
da Bologna
alle TermePorrettane".
Questote-
I I d i s c o r s os u l P a n c a l dei s u g l i
argoÍìentiche lo appassionarono
s a r e b b ea s s a iI u n g o : p e r o r a s i
propone quindi questa"circonferenzacongettì.Ìrale
di Garena"con
"dichiarazíone",
la relativa
comeuna
s p e c i ed i m a p p ad e l t e s o r op e r f u tr.rri
storicied archeologi.
8
Dichiarazione dclla túuola topografica di Carcua. l.Palazzo dctto
dell'Armi ora Pcpoli-Pancaldi.
piccol collenella Vil2.Cústcllaccio
lctîa Zanolini, itÌ cima il qualc
tuttora sotto auattzi di úntichi
muri, ed ouc diccsiper tradizio c
csscrcstata una îorre,comepotrcbbe indicarlo anchc la rimasta dcrtominazionc. 3. Palazzo Torrctte
giò TorrcdegliAchillini, poi Colonna, ora Monti, fabbricato, comc
risulta dalla raccolta di lettcrc
dcll'Achillini al Mascardi ed.altri,
soprú i rudcri di anîichissima
rocca,le uie sotterrance
dclla qualc
itt parte con.scruat't
si tuttorct.
4.PalazzoRanuzzi, oue fu altra
a n t i c h i s s i mR
a o c c ai c u i R u d e r ii n
parccchie circosta zc t)cnnefo
scoperti.5.Torre, podcrc dcl Con-
seruatorio
di S. Croccouc la casa
colo ica è il Torraccio
cosidcttodcl
Mastclletîa,
6. S. LorenzoCastcldel
Vcscouo. 7.Bagno. 8.Sepolcrcto.
darca, podcrc, l0.Palazzctto.
9.Re
l l . C a b u r a .1 2 . C a s i n o1.3 . P a l a z zina Zanolini. 14.PodcrcTorrctta
1uctrouansispesso
auanziantichi,
pauimcntia battuto,e dooc
sclciati,
diccsifosscuna roccheîîa.
15. Forn a c i a n î i c h i s s i m1c 6. . O r t oA n d a no. 17.Còalîa,dettain anticoTorrcttaper una rocchcttachc guard,auaunita,nxcnîc
a qucllaN. 14 il
passodi Rio Verdc. 18. Palazzo
dell'Arciucsc
ouato
.
D a r " l t i n e r a r i os t o r i c o - a r c l ì e o l o g i c o - m i n e r a l o g i c oe s t a t i s t i c d
o a B o l o g n aa Ì l e T e r m e
p o r r e t t a n e "B,o l o g n a1 8 3 3 .
9
Cronotassi
deiparroci
di S. LorenzoCasteld.el'Vescouo.
PreteANTONIO,rettoredi S.Lorenzo
quando -il 2 luglio 1379- il card,.
FilippoCarafale "unisce,annette,incorpora" in perpetuo S. Maria del
Sasso,
Don GIACOMO
T A C C O N Im, o r t on e l
1,436.
DonANDREA
T A C C O Nd
I ,a l 6 a g o s t o
1.436.
Don BATTISTA
D A t t ' O R O ,r i n u n c i a
nel1.523.
D o n A L E S S A N D RGOA R Z A N I N Ir,i nunciail 22 d,icembre
1523.
D o n M A R C OA N T O N I OR O S SdI e l q .
Nestore,dal 22 dîcembre1,523.
Tienea
S.Lorenzoin propriavece:
- d a l 1 5 4D
3 o nA I F O N S O
MINOZZI
- d a | 1 5 7D
3 o n O R A Z I OO R A Z I
M u o r en e l i 5 8 6 .
Don BERNABEO
Q . S E V E RS
OE V E R I
di Budrio,dal 14 gennaio1587;morto
n e ld i c e m
b r ei 6 0 2 .
D o n N I C O L AD I B O L O G N An, o r t o
nel 1.446.
Don' STEFANODI FRANCESCO
GRASSIrrdeFrancia"dal 23 febbraio
1446:Rinuncia
il 3 luglio1456.
D o n G U G L I E L MD
OI G I O V A N N"Id e
Britania",cioè fiancese,dal 3 luglio
i456.Rinuncia
il 5 luglio1466.
Don GIOVANNIBACIAtil dotrorein
utroque iure, dal 4 febbnio 7603;
rinuncia nel 1605 e va parroco a
C a m u g n a n oC
. on lui ha rermlne
l'unionedi SantaMariadel Sasso
e San
Lorenzodi Castel
del Vescovo.
Don GIACOMO VITAtt dal
novembre1605;mortonel 7634.
D o n C A R L OQ . F R A N C E S CdO
i san
Venanzio,
dal 5 luglioi466;mortonel
1493.
g
Don LORENZOVITALI,dal 20 luglio
1 6 3 5 ; m o r ti o
l 6 g i u g n od e l 1 6 4 8 ,
D o n A N T O N I OG A L E A Z Z O
BENTIVOGtIO protonotarioapostolico,
dal
27 febbraio 1493; rinuncia il 9
s e t t e m b r1e4 9 5 .
Don
GIOVANNI FRANCESCO
M U R A T O RdI ,a l 1 l u g l i o1 6 4 8 m
; orro
nell'ottobre
1678.
D o n N I C O L AQ . S I G I S M O N D A
Ot D R O V A N DdI ,a l9 s e t r e m b r1e4 9 5 .
D o n A N D R E AV I G H I d a l 1 8 m a g g i o
1679;mortonel lugliodeI1.691.
10
Don GIOVAN\I ANTO\IO CIAVAR E L L I ,d a l 1 8 a g o s t o1 6 9 1 :r n o r t o n e l
r na g g i o1 7 1 , 1 .
D o n A \ G E L O C O S T Ad
. al 1! giugno
1 8 3 9 n: o r t o i l 6 a g o s t o1 8 8 0 .
Don ù4ATTEO
N E G R IB R U \ E T T I d
, al
27 ottobre1714:rnorto nel narzo 7729.
D o n P LB L I O- \ I A R C HdI ,a l 1 d i c e r n b r e
1 8 8 0r:n o r t oi l 2 2 s e t t e m b r1e9 2 8a l l ' e t à
d i 9 0a n n i .
D o n G I O V A N N IB A T T I S T A
GL-lDId
. al
2 9 a p r i l e1 7 2 9 r i n u n c i an e l n a r z o 1 7 3 9
e v a p a r r o c oa g l iA l e r n a n n i .
D o n P I O C O R S I \ 1d. a l 2 8 g i u g n o1 9 2 9 1
rìnunciail 2 giugno 191>:va prirnaalla
l { i s e r i c o r d i ap.o i a l l ' O s p i z i d
oei Vecchi
P o v e r fi u o r ip o r t aS .F e l i c e .
Don GIACOÀlO
G R A Z I Ad, a l 1 i a p r i l e
1 7 3 9 r: n o r t oi l 2 6 a p r i l e1 7 5 8
D o n F E L I C EG R A Z I A .g i à C o a d i u t o r e
n o l ni n a t od a l P a l r o c oc o l c o n s e n s o
dei
P e p o l i n e l 1 7 í 6 . s n b e n t r aa l l a t ì to r t e
d e l l ' a n t e c e s s oR
r ei n. r : n c i ial l 3 o t t o b r e
1779.
D o n 1 4 A R C ' A N T O \ l OI ' I A Z Z O \ l d i
G i o . P a o l od, a l 2 7 o t t o b r e1 7 7 9 :r n o r t o
l'8dicerb
n r e 1 8 09 .
D o n R E I I O B A C C I L I E RdI .a l 2 5 a g o s t o
1 9 1 5 a l 1 6 r n a g g i o1 9 i 6 . P e r i d a n n i
bellici subiti dalla canonica di S.
L o r e n z or i s i e d ep r e s s ol a p a r r o c c h i a
di
S . S t e f a n od i P o n t e c c h i oR. i n u n c l ai l 1 6
m a g g i o 1 9 + 6e c o u ì e E c o n o r n oS p i r i t u a l e l a c L Ì r al a a D o n O t t a v i o B a lesIIazzl.
D o n G I \ O R I Z Z I < I a l1 8 l u g l i o 1 9 4 6 r
rnorto il 12 gtllgno 1971.
D o n G I O V A \ \ l I U I G I Z A \ E l l l , d a l3
gennaio 1810;lnorto il 12 febbraio
1839.
Don PIETRO ,\tLSOLESI,dal 6
novernbre
1 9 7 7 . .a. d n t u l t o su r r u o s . . .
L a n o m i n a d e l p r r r o c o d i S . L o r e n z os p e f t ò p e r m o l t o t e m p o a i P e p o l i i n q Ì r a n t op o s s e s s o rdi e l
g i u s p a t r o n a t o( s o m m a d i p r i v i l e g i o n e r o s i c o n c e s s id a l l a C l r i e s aa i f e d e l i f o n d a t o r id i u n a c h Ì e s u .
c a p p e l l ao b e n e f i c i oc h e c o n s i s l ep r i n c i p a l m e n t en e l d i r i t t o d i c o l l : r z i o n eo. s s i a n e l l a n o m i n a d e l
p a r r o c o ) .P e r q u e s t ar a g i o n eù n o s t e m m ad e i P e p o l ic o n l o " s c a c c h i e r e( "" p i e n o " )i n m a c i g n oè p o s t o
n e l t i m p a n od e l f r o n t o n e .m e n t r eu n a l t r os t e m m a( " p a r t i t o "d) e l l a s t e s s af r m i g l i aè n e l l a b a n d e r u o l ad i
n e t a l l o i n c i m a a l c a n p a n i l e.
{.
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,ì:
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{.
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ei C i l s r ed
Vcdull p!ìrzixLd
l e l \ - e s c o \ ' o( S . L o r e n z oe S . P i e r r or )i p r e s ri n q r ì î r 1 r o
lolo e poi
m o n t a t ac l al ì i u l i o \ l e l o I i n e l l ' l g o s t oc l e l1 8 9 0 .
c i u l i o l l c l o l l i ( 1 8 5 - - l 9 i l ) . d i p r o l e s s i o nr en e c l i c of L. rl o l o g m l oc ì i l e l t a n cl cl ì b u o n l t e c n i c ur
s e n s i b i l i tP
à .f o p f i c l r r i oc.o n l l t r i . d e l h \ i l h ( o c i Ì s i n or)- ( f " i - \ l ( l , , sl ri i, t i 1 '1. 1 1 ,p' r r r . " . l r il .
l ì l l e z l o l l i l l oe 'g e n c f 0 5 o
t2
I ) i Ì s i n i s l r i rl c l c s t r as i d i s t i I g L r O n o :
l] chicsrd
t i S . l . o r c n z oC Î s t e l c l t l \ e s c o ro : i d r ì e e d i l i c ic l c l l u\ ' i l l r tf r r r i l l e k r t t ì :l i r L ] ' ( l e ' l c s l ì i
i l c i r n i t e r oc o m L t n u l c l:u c l t s l c o l o n i c ; r" l C l r n p i r l l s l i l L l l od i S . ( l r o c c l: : r r ì 1 l u , \ r ' c i r t s c o r ì ì clrl
c i l s i l( ì h e r l ì I d il l l \ x i r n : i l P l l l z z c t t o ì l o n t i : i l B r r r g oc o n i l S l r n t L r u rci Ll cr l l l l l l d o n l l i ì c l S l s s o
e l a l c s i c l e nI u c o u t L t t t t l cl ri l \ i l h B i Ì o z jc c ì i n ; r l l o .s u l c o l l e . l u c l i s m c : s :ct h i e s l 1 ' l l r r o c c h i u ìr cl i
S P i e t | ( )C . L s l c dl e l \ ' ! ' s c o \ o .
\cllrr Ioto soIo: Ìiì r,jdul.t og.ti
I -')
(r I 39-r 9zz) .
Acquaderni
Siouanni
illustre
Un parroccfriano
al seruizio
deilaCfriesa
Cattolíca.
GiovanniAcquadernifu personaggiodi staturainternazionale
la
cui attivitàper la diffusionedella
reÌigione cattolica
è notissina.
Corne la sua falnigliaal giorno
d'ogge
i , g l ir i s i e d e vpae ra l c u n i m e villa
si dell'annonella arrratissima
"Rio Verde"(già Corticella)
situata
sulleprirnecollinelungoil rio Verd e ,n e l l ap a r r o c c h di ai S . L o r e n z o .
E, come la sua farnigliadopo di
lui, fu semprevicinoallavita della
p a r r o c c h i aG. i o v a n n iA c q u a d e r n i
ebbe rapporti strettie varie collabdrazionicon quattroPapi: Pio
I X , L e o n eX I l l , P i o X e B e n e d e t t o
XV.'
Per i suoi meriti a favore della
Chiesae del Papatofu fattoConte
n e l 1 8 8 8d a P a p aL e o n eX I I L
Di tale personaggioesiste ovviamenteì.rnavastabibliografia
alla
quale si rimanda chi voglia app r o f o n d i r el a s u a c o n o s c e n z ian:
questasededobbiarno
lirnitarci
alla
e n u n c i a z i o ndei a l c u n ed e l l e n u merose attività ed iniziative di
quest'uomocolmo di spirito organizzafiv
o e di fede.
L'agialezza
economica,îaggfunfa
a n c h ei n s e g u i t a
o l r n a t r i r n o nci o n
l a m a r c h e s aM a r i a R u s c o n i ,g l i
p e r mi s e d i i m p e g n a r sci o n p l e religiose,
tamentein iniziative
dalle
pirì grandialle più piccole:donazioni,giubilei,pellegrinaggi,
restauI'centenario
ri, il
dei centenari"in
onoredi Cristo.
D a l 1 8 5 9G i o v a n nAi c q u a d e r nsii
i mp e g n ò a n c h e n e l l ' a t t i v i tgài o r nalisticaed editorialedi vario generer fra I'altroil quotidianocatt o l i c o b o l o g n e s ec hi a r na t o p r i r n a
"L'Ancora",
poi "L'Unione"
ed infine
'rL'Avvenirerr,
da lui sostenuto,
era
destinatoa lungavita,
o o i d i m e n t i c a lree
N o ns i p o s s o n p
iniziativedi carattere
socialecome
la istituzionedi una "Societàdi
per aiutare i laAssicurazionerr
voratori,soprattutto
quelli del settore agricolo e, per lo stesso
Írotivo,la fondazione
di unabanca,
il "PiccoloCredito",poi "Credito
Romagnolo''
îuîtoraesiste
nle.
Di particolareimpoîtaîzafu l'arnicizia di Acquadernicon Pio IX,
Pontefice
legatoa granclifatti della
storiadrltalia.
p e re s e m p i o
Q u e lP a p aa p p o g g i ò
l'opera della "Societàdella Gioventù Cattolica",
antesignana
della
"AzioneCattolica'r,
che Acquaderni
ed altri ayeyanofondato,appîezztndo sempre la dedizione e
I'affettodello stessoe volendolo
soventepressodi se',specialmente
negliannidellavecchiaia.
t4
l.F
È
r
;
:
L'Acquaderni,dal canto suo,
raccolsein numerose occasioni
s o m m ed i d e n a r op e rf a r n ed o n oa l
SantoPadre:sono famosi"l'Obolo
per I'AmorFiglialen
e il nDiesPetrin
per i25 annidi pontificato.
Q u a n d op o i , n e l 1 8 7 8 ,i l P a p a
mo r ì . G i o v a n n iA c q u a d e r nni o n
cessò di impegnarsiper Lui: si
ebberoquindiíniziative
in memoria
del Papafia cui eccelsequellaper
la tombacostruita
nel nartecedella
chiesadi S.Lorenzoin Verano a
Roma,dove egli si occupòdi ogni
dettaglio
economico e artistico.
Semprecomeattodi devozione
al
Papa,mise in atto il restaurodel
del Duomo di Senigallia
battistero
(GiovanniMariaMastaiFerrettiera
slafo baftezzafo in quella chiesa)
dove la rcalizzazione di una
bellissima
cancellata
in ferrobattuto
fu affidata ai fratelli Benini del
i quali,dopo questaimpresa,
Sasso,
completarono
nel 1894la tombadi
Romacon una splendidabalaustra
in ferrobattuto.
Da quanto si è detto, pur
rapidamente,
si comprendeperché
I'Acquaderni
sia stato parte della
gente.
Dall'impegnoreligiosoalla attivitàt
giornalistica e bancaria; dalla
d e v o z i o nm
e a î i a î aa i p e l l e g r i n a g g i
ed allechiese(valgaper tuttequella
non c'è
del SacroCuorea Bologna),
luogo nel qualenon ci si iniontri
c o nA c q u a d e r n i .
15
, \ l c s s . L r d r o . \ c q r Ì r d eer nl a
i m o g l i c L l u r l l r ' ' l g l i c o n i l o r o s e i l i g l j i n p r c g l i i e r lc l l r u n r ia l
t e n l p i c t t sot r l l ls t l l c l ld i r i o I e r d e x S . L o r e n z eo u. e s t op i c c o l om o n u ' n c n l o
\crre erc o neÌ1g9ó
p e r r i n g l l t z i l m c n tcol e l l os c l n t p l l o p e r i c o l oi n o c c l s i o n ed e l l ' i n c i d c n tcel u s l t o c l l u n c l r l l l o
i ù b i z z l r r i l o c l t e l r l s c i n c ìi l b i r o c c i n oc o n . l l e s s i ì r l a l reoi l l i g l ì o ì l l r c o n e l r i o I e r t l c D e c ì i c a t a
olll
( i n l o r u r ld i i Ì n t i c or c l i q u i t r i o ) \ n
I l c l t i ì\ ' c r g i n ed i L o t t r c i eisl l. c m p i e t t o
' en e p r o g e l l i Ì tcol l ì c c l e 6 r e
l r c h i t e l l o f . c l o r r r c(l loo l l a n l r i n i . o e n l r e i l l a n p i o n c ì n oi n [ c r r o b : [ t u l o h r o p e r l c l ei l t l ) l ) r i B e t t i n i
c l cI 5 l ì s s o .
sul ctrrioso
r ' \ - ! o r os i l e g g c : l l e r l n c ì e re r J l i ì . c u s- \ q r r i l d c ' rpnci r i c u l oe l a p s :i e c l l n c o r a l r e r
p l f l t u l u n Ì l l D ( l ( l ( l \ c \ L s i n o r i n os u l l os f o n d og l ì s p e t t r c o l : cr rril a Ù c h i c l i r iIoe l c l e .
I l ( l o n l c l l c s s r 0 c l r o . \ c q ' x c l e f nl i g. l i o d i ( l i o ' x n n i . e l l r n o g l i eL a u r a c l c i c o n r i z u ' l g ì i c l i
R i n t i n i l.ì r t o n op a f r o c c h i r nf ie d e l ic r n L r n i f i c- i\ .l e s s r n d r fou p r e s i c l e n dt ee ì C r e c l j t R
o omlgnolo
f i n o l l 1 9 J 2 l. n n o d i s t t r t n o t l e e
. l u r n c l t ec o l s i g l i c r c o u r L r n l lpel i n r c l e l ì rg u e r . l c l e l1 i 1 5 a
P r l c l r r l oe S l s s o
l l c o n l ! ' s s [î - l L t t l t t n t o l l ot t o t l e p o p o l l r ep e r l l s u a p r e s i d c n zcl l c l l ' a s i ]i n
ofantile
del Slsso.
i s l i l L r l o d i g f r n d c L r t i l i l ìc i \ i l e e f e l i g i o s l i c l ì e s s l . n o r r n n c l i 9 j 6 . s i r i c o r c l tl o s t r l o r c l i n r r i o
r n p e g Ì ì op r o l u s on e l 1 9 . J 8p e r h e d i l ì c l z i o n ec l c l n L ( ^ 0 n s i l o n c ' l p r r t o d e l \ l e r c l r o . c l ì e
l c c o g l i e l l .c c lr c c o g l i et L r t t o rlin. c h e i b r mb i n i d i s I _ o r e n z o .
r6
I
(Presso
Ia cfriesa,
nelnome
SanLorenzo.
assonom
etnco.
Va verso il completamento la ncostruzione dell'edificio ad uso polivalente per
manifestazionipubbliche anche religiosen,sorgente pfesso la chiesa. L'opera, di grande
impegno, iniziò con i contributi dei signori Etnesto Borsari ed Angelo Lippatini e continuò
con il concorsogenerosodi parrocchianied amici.
ll progetto è dell'architetto Glauco Gresleri; i calcoli delle strutture dell,ing. Claudio
Comastrie la direzionedei lavori dell'architettoMoreno Cassani.
L'architettoGresleri,ben noto in Italia ed all'esteroper le rcalizzazioniedilizie e per i suoi
studi nel campo del sacro. Fra i molti titoli e riconoscimenti-che in questa sede sarebbe
troppo lungo elencare-annovera quello di AccademicoPontificio dei Virtuosi al pantheon,
di Accademico Nazionale di S.Luca,di medaglia d'oro Cardinale Giacomo Lercaro; è
membro della PontificiaCommissioneper i Beni Culturalidella Chíesa.
Nelle pagine segùentiil progettistastessoenuncia i criteri ispiratoridella sua scelta,
t7
p e r a Í r i v a r es i n o a v i a S a nL o r e n z o Q
. ùesto
impianto, costituitoda un doppio filare di
cedri ultracinquantenarie che sono stati
piantati a rafforzamento di un percorso
i d e a l ed a v i a S a n L o r e n z oo v e è a n c o r ai n
essereun piccolo cancello a significareun
ipotetico ingresso diretto dalla strada
i m p o r t a n t ec, o n i l s u o c r e s c e r eh, a a s s u n t o
un valore di 'macchia" verde che si
struttura con iì complesso come prolungamento non solo fisico, ma anche
e n e r g e t i c o .d i v e n e n d o n e l p a e s a g g i ou n
segno di grande rilevanza.
Leggendo Io stato in essere della realtà
architefonica vi si può citare: dalla via dei
G a m b e r ic h e s c e n d ev e r s o ì l d e c l ì v i ov a l livo entrando subito dopo entro la forra
boschiva che copre il crinale, sulla sinistra
si nstacca'I'area di sagratopavimentato in
stabilizzatobianco. Questo spazio ha forti
connotati architettonici,anche se in parte
non compÌetam
e n t ee s p r e s s i .
E' definito chiaramente verso est dalla
facciata della chiesa e dal suo prolungamento canonico; sulla sinistra a oyest è
delimitato dalla macchiaverde della testata
del doppio filare dei cerdi (anche se
infastiditadalla presenzadi alcune essenze
arizoniche che appaiono estranee alla
p u r e z z ad e l l ' i m p i a n t on o b i l e ) ;è ' p r o t e t t o n , ,
d a s u d - c o m e a c o p e r t u r ad e l l e s p a l l e d i
chi accede al sagrato- da un edificio
abitativo,di tîe pianl, re^Iizz^to negli anni
'50 dall'ingegnereGuido Cavani, in pietra
naturale e mattoni, di buona dignità
architettonica.
ln direzionenord, a fronte di chi guarda il
s a g r a t od a l l av i a d e i G a m b e r i ,o l t r ei l s e g n o
basso della lingua boschiva che scende
dalla collina di ovest e si spinge sino a yilla
IN NOMEDI SANIORENZO.
A l l ' i n i z i od e l 1 4 8 7 , c o n l a c o n v i n z i o n e
che nasceva da lunga valutazione delle
cose, la comunità parrocchiale di San
L o r e t z o a S a s s oM a r c o n id e c i d ed i m e t t e r e
in atfo il progetto per la reabzzazionedi
u n o s p a z i o p a r a l i t u r g i c oa c o m p l e m e n t o
della strutturareligiosadeÌla Parrocchia.
La chiesa esistente del secolo XVIII,
edificio carico di valore emblematicoe segno poetico nel paesaggio,risulîavainsufficiente per capienza alle esigenze part e c i p a t i v ed e l l a c o m u n i t àe n o n r i u s c i v aa
porsi come struttura di proposizione agli
incontri non stfettamente liturgici.
E ' c o s ì c h e s u p r o p o s t ad e l P a r r o c oD o n
P i e t r oM ù s o l e s ip e r l a d e t e r m i n a z i o n de e l
Consiglioparrocchialee su coordinamento
d e l l ' a r c h i t e n oM o r e n o C a s s a n ii n i z i a I a
"grande avventura'della nuova costruziofle...
L'ambiente è particolaree carico di valore
paesaggistico.L'orografia del terreno, a
ridosso est della strada Porrettanae degli
ìnsediamenfiresidenzialie industriali che
i n v e s t o n ol a f a s c i am b a n i z z a t ad e Ì p e n d i o ,
preseita un pianoro che arriva a ritagliarsi
con bordo netto sul successivo declivio
c h e s c e n d ev e r s o i l f o n d o v a l l e .I n q u e s t o
trafto pian€ggianteben definito si struttura
i l p i c c o l o c o mp l e s s o d e l l a c h i e s a p a r r o c c h i a l ed i S a n L o r e n z oc o n i s u o i s e r v i z i
d i c a s ac a n o n i c ae d o p e r e .L a v i s t aa n c o r a
libera della via San Lorenzo verso valle
permette di relazionareI'edificio sacro con
il suo campanileal limite del pianoro
segnafo dalla forra verde che tracima da
sotto la scarpata,con il fondale, oltre lo
spazioluminoso aereiformedella vallata di
f o n d o . c h e c h i u d e c o n ì l s e g n os i n u o s oe
^zzntîiîo della montagnadi riva destradel
R en o .
I I l u o g o h a ù n a p a r t i c o l a r i t àd i g r a n d e
rilievo. A confrortto della sua dimensione
edilizia che è minuta e raccolta,possiede
una "misuranpaesaggisticadi forte carica
energetìcarappresentatadall'impianto verde che si dipane dalla piazzena d.i sa$ato
M a r a n i n aa, p p a r el o n t a n o ,g i à n e l l a f o s c h i a
azatrrirra d\ pianura, il rilievo significativo
d e l l ac o l l i n ad e l l aG u a r d i ac o n I ' e m e r g e n z a
d i S a nL u c a .
Proprio la reÌazione che esisteva tra il
s a g f a t oe q u e s t ad i r e z i o n ed ' o s s e r v a z i o nèe
d i v e n t a t ai l c a m p o d i a z i o n e d e l l a r i c e r c a
architettonica.
Un ragiolamento, di stretta natura
disciplinaro
e ' s c i e n t i f i c a ' s, i è p o s t o s i n d a
subito nel processo di
definizione
18
p t o g e t t t t : r l ceo m e f e n o m e n og e n e r r n t el l
s o h r z i o ndei n u o r o i m p i r n { o .
t b b i r Í ì o d e l t o d e l r : r p p o r t ol i s i l o . d e l l r
l e l l z i o n en a t u r l l et r a l c l s p n z i o - s l g r r l oe l a
d i r e z i o n er , e r s on o r d . . \ l xè a p p a r s os L l b i t o .
a c h i s c r i v c . c o m e q u e s t a n a t r r r a l el t traziond
ei comportîrnento
m c h i a b i t al o
s p a z i oe s t e r n oc l e ls i t o e h d i r e z i o n el e r s o
n o r d . n o n l o s s ed e t e r m i n l t l t l L n t od a u n a
'crplazione
e s l e r n a-"d e r i l a n î e
d a lp l n o r l m r - a d e f f e t t op r o s s e m i c o
c l i c o s ìp r o l o n d a
l o n t . r n r n z .I r' c. n \ lJ . , U n . l\ . . f i !I e n e r g e t i c . i
i n t e r n t . i n s i l am a g i c î m e n l en e l s i t o c h e
s e r n b r a r ,irr n p o r r e l. l l ' o s s e nl t c l r c .l a p o s i l u t l ì n l r t t ì r i ì l es.p r l l e - r - s u d - d i r e z i o n e - r e r s o n o r d t, o n u n J l o r , / . r( .Ì i t . r l (5 l . r t u))i t u J l i o n a l e .c h e s e n b r a v af a r a l l e r t i r e i l l r r o t o " .
aÌ l or l r r p p r e s e n t r t od r l c a u r p o : r g r i c o l o
eon
o i t r e \ . l g r J . o c. o r n e ì t n , , . i t t r . L z i o n n
complettlt come uno st:rto in attesr".
c o m e p r ì n t oi n c u i s e m b r l i nc i s i d o l e s s e
d i r i g e r ep er s o s t a f e
I' proprio nellî let(uft cli questo
f e n o m e n os i t u a z i o n a-l de a ll u o g oe s p r e s s o
i n m l n i e r a c o s ì e v i d e n t e -c h e i l p r o c e s s o
progettuaie
h l l i ' r ' e r t i t ol ; r n c c c s s i t à
di rrc-
c o g l i e r e1 l s p i n t a e n e r g e t i c icì l e l l l p i n z z l
c o m e c h i t t c l e n c l ocl ln l r o u n r c c i n t oa l c r l o
d i c a i : r l l o c h e r i c e ie s s e 1 ' o n d l s p l z i a l e
f l c e n d o l : t d e c o m p r i n i c r en c l i o n c l o c l c l l a
> . r . . . r, . 1i .i r i t . r d r l r r ru r o . r d c r e d r . tc o n . u i
d e l i n i t l r e i l c i ì m p oe n e r g e t i c o .
'rcspiro
E' plrso cìoè chc il
dcl sagntcr
r r e s s eu n a d i n ì e r s i o D ep i i r a r l p i a d e l l as r l l r
d e l j n ì i r : r z i o n el i s i c l r l p p r c s c n t r t r c l a l l ; r
p J \ i r r , e r l . r r i o nne. r t r r r . rilnr S i r i J i ( l l oe r i
c l t i u d e s suen p r o l t t n g l m e n tpoa r i r l u a s a
i l
s u o r a d d o p p ì op. c r r i s u l t a r ien f i n ed e f i n i t a
e c h i u s l d a u n l i n ì i r ep r e c i s o .
. \ l l x p i l z z l d i s r g r r t o . c l c l ì n i t rs p a z i r l n e n t e d a l l r f a c c i r t r d e l l r c h i e s a .d a i l a
r n l s s l l r b o r e l c c ì l ì l r o n t c c l j c a s aC ; n ' a n i .
r i . . r r e l , b <c o . r . , g F i u n t oi l r c . p i r o p i r r
p r o f o n d od e l n r ì o \ o s p l z i o r e c i n t l t o c h e .
r . (r l J r,PPÌ r r lJ ' , l r J i r n \ r ì \ i u r ì t( si ' l ( r tl r ' . n t
a r r e b b e d e f i n i t o i t e r n ì i r ì if i s i c i . d e l i n i t a n d oI ' l n p l ì l n e n t o c o l l I l 1 m t r r oa l r e l a l i .
l l p r o c e s s os u c c e s s i l od. i d e f i l i z i o n e p e r
l ì s i s u c c e s sei r c l i t u t i i i l e n o r r c n i c l i n r l u r a
archilcllonicp
a e l l l s o l u z i o n ef o r m a l e
I i n a l e .s i s o n o s r Ì s s e g u i:trip l r t i r e d a q u e s t r
p r i r Ì i rs L ì g g e s t i o nper o \ . o c l L lcl l l l s i l o .
t9
-La coperturarealizzala definizionedello
spazio di 'raddoppio" della pi^zza, peî
creare un luogo al'tenativo (piazza
coperta) rispetto a quella scopertasegnata
da una pendenza verso piazza. Ciò risùlta
fondamentaleper permettere allrossefvatore che si affacciayerso il sagratoda yia
deì Gamberi la lettura della 'profondità'
della nuova strutturariuscendo-anchese a
livello d'inconscio- dalla vista della falda
iîcliîlta a comprendere il volume e la
c o r p o s i t àd e l l ' e d i f i c i o c h e a l t r i m e n t i p
, er
la sua presentazione di netta assialità,
avrebbe rischiatodi rton consentirela sersazionea tre dimensioni tipica della lenura
angolata.
-ll fornice a tutta dimensionea cavallofra
i due spazi,ne sottolineaI'integrazionee il
gemellaggio
aperto-chiuso.
- E ' m e s s a i n l u c e l a s e n s a z i o n ed e l
nrespiro"che sembra emanaredallo spazio
d€l sagrato verso nord e proprio in
telazione a questo fenomeno il fronte
vetrato dell'intervento sembra "sentire"
q u e s t as p i n t ad i r e z i o n a l ec,o s ìd a a s s u m e r e
u n a n d a m e n t oc o m e n d i m i n o r r e s i s t e n z a n ,
divenendo concavo secondo nrrl spezzatî
che sembra disporsi naturalmente. E la
copertura che ne segue I'andamento
inclinato verso l'assecenîrale,ritagliatadal
piano di falda che sale verso il fondo,
assume prospetticamente un effetto di
timpano triangolato con cuspide in
s o m m i t àa s s i a l e( c o m e a s i g n i f i c a z i o n de i
memorie acquisiteai luoghi di culto), pur
nella situazionegeometricadi falda piana
in sensotrasversale...
-ln asse, nella struttura di copertura, il
grande segno del taglio vetrato, Questo
elemento ha ragioni complesse e,
nell'intenzioneprogettuale, intende fornir e s e n s a z i o nei d e m o z i o n ip r i m a r i e .
Innanzi tutto la continuitàdel cielo libero
sul sagrato.In asse al percorso (che nella
immaginazione progettuale dovrebbe
t r o v a r e a n c h e c o r r i s p o n d e n z ai n u n a
lastronaturadi pietre forti disposteentro lo
stabilizzato del terreno a matcare la
direzione fondamentalesud-nord) la volta
celesteluminosa e sfolgorantedi giorno e
punteggiata di stelle la notte- passa dal
tutto campo sul sagrato alla strisciata
dell'area coperta, legando e dando
c o m p l e m e n t a r i e taài d u e g r a n d i s p a z i ,M a
il taglio ha un ulteriore significato,lntende
dare al luogo chiuso non la sensazionedi
ùno spazio voltato e copefio, troppo
occludentee indifferenziato,ma quella di
u n o s p a z i o" r a c c o l t oe p r o t e t t o "c. o s i c o m e
due palme di mani a dita semipiegate
fanno alla fiamma di candela in caso di
vento...Le pareti lateralie Ie rispettiveparti
di coperto si costituisconocosì come due
a l c o v ec h e p r o t e g g o n oc i a s c u n al a p r o p r i a
parte di pfesenti seduti nelle sue file
lineari, e come spingendo ciascuna la
propria parte di assemblea verso quella
dell'altraparte...
-Le travature metalliche e Ie pseudocapriate in legno senza rip€tizione di elem e n t i f o r m a l i i n t e n d o n od a r e u n a p p o r t o
d i c o m p o n e n t ea r c h i t e t t o n i coarg a n i z z a n d o
lo spazio interno naÍrcoîî"a tfe navate e a
"segnare'il sofffto della vivacitàcostruttiva
tipica del legno...
L a ' s p i n t a "d i c u i s ' è d e n o e c h e p r o v o c a
l'inflessionedispositiyadelle prime capriate del fronte, tende, via via a perdere
I'intensità sino a che si forma come
un'onda di ritorno inducendo nelle strutture lignee una flessione inversa a ridare,
infine, un equilibrio di calma e di saturazione delle energie dinamiche del sa8fato.
Q u i a l l ' i n t e r n o .e n t r o i l g u s c i o r o s s o
dell'esternoin omaggio di cornplementoal
verde e azzurro del paesaggioe del cìelo,
compreso tra la superficie a forte espressione marerica delle pareti, lo spazio
sembra acquisire distensionee pare come
acqùietafsi. Il luogo sembra mostrarsi
disponibile e in attesa degli ani, del comp o r t a m e n t od, e l l ap r e s e n z ad e g l i u o m i n i .
Il momento comunitario, ma anche
magico e misterico, può cominciare a
venlfe..,
Glauco Gresleri.
20
meccflnico.
Quiil famosopresepe
Nasce dalla passione di un
ragazzino per le statuine uno dei
p i ù b e i p r e s e p i d e l l ar e g i o n e U
. bicato nella nostra chiesa parrocC a s t e ld e l V e c h i a l ed i S . L o r e n z o
I'in
permanente"
fin dagli
via
scovo
a n n i s e s s a n t a( i n p r e c e d e n z av e n i v a o g n i a n n o m o n t a t oe s m o n t a l o
in occasione delle festività natalizie) è tuttora meta di fedeli,
s c o l a r e s c h e a p p a s s i o n a tpi i a c e volmente attratti dall'amenitàdel
p a e s a g g i od,a l l as e r e n i t à
dei persosità dell'opera
naggi e d all'ingegno
n e l s u o c o mp l e s s o .
i iovanni.
Q u e l r a g a z z i n oT,a r o z z G
è u n n o s î r op a r r o c c h i a noog g i s e s santenneche non ha perso I'entu-
siasmo originario nel progetta.ree
costruire manualmente p iccole
opere d'ingegno.Egli ha reali4ato
i l s u o p r e s e p er n e t t e n d oi n s i e m e
vari materiali:con il legno ha creato
la struttura,con il filo di ferro ha
unito le varie parti, con la plastilina
ha rnodellatoi volti e con I'utilizzo
di un motorinoelettrico(ricavatoda
a p p a r e c c hiin d i s u s oc o m e v e c c h i
giradischi o telefoni tedeschi
r i s a l e n tai l l a S e c o n d aG u e r r aM o n d i a l e )h a p e r m e s s iol m o v i m e n t o .
I vestiti delle statuine sono stati
anch'essi confezionati"su misura"
dal Tarczziche li ha cuciti con cura
durantele fredde giornateinvernali
2l
cheprecedevano
il SantoNatale.
Il fmttodel paziente
lavorodurato
u n d e c e n n i of r, ag l i a n n i' 5 0e ' 6 0 ,è
sîatoarricchito
negliannisuccessivi
con nuovipersonaggi,
la granparîe
dei quali (circa60 abitanoquesto
luogoincantato)
ha la peculiarità
di
svolgere,
con scrupoloe dedizione,
mestieriche oggi risultanosconosciuti allenuovegenerazioni.
Per citarnesoloalcuniricordiamo
la nonnache fila la lana,il fabbro
che batte il ferro sull'incudine,
il
ciabattinoche riparale scarpe,il
îaglialegna,
I'arrotinoche affilacon
la molai coltelli.
Un cenno particolaremerita il
primo gruppo costruito,formato
dal falegname,dallalavandaia,dal
fornaioe dallavecchierella
che dà
il mangimeallegalline.
un'altrapatte importantee complessa nella sua realizzazione
è
costituita
dal ngruppodellaNatività"
in cui tutti í pezzisi muovonoseparatamente,nel rispetto delle
regoledi sernplicità
e di armonia
che donanoa tutta I'operaquella
particolare
atmosfera
misticadi cui
lîeventorappresentato
è profondamenteintriso.
L'opera è valsa al sig. Tarozzi
numerosipremi e riconoscimenti,
tra i quali quello ricevutodal giornalenl'Avvenire
d'Italian
nel 1971e,
per molti anni consecutivi,
il pre"Presepe
mio
in Famiglia"istituito
dal CardinaleLercaro.Ma il riconoscimento
gli è tributato
maggiore
dall'intera
comunitàparrocchiale.
22
cattllicidi S.Lorenzo.
$li Scouts
In Parrocchia
operadal 1988un
g r u p p o a d e r e n t ea l l ' A s s o c i a z i o n e
Guide e Scout Canolici ltaliani,
o arcon1
i ",cui
A G E S C Ii ,l " S a s s M
1
0
0
n
g
a z z ie
a
d
e
r
i
t
o
o
l
t
r
e
hanno
fla gli 8 e i
ngazzedi etàcompresa
2 1 a n n i .S i r r a t l ad i u n ' a s s o c i a z i o n e
educativache ha lo scopo di
aiutare la crescita dei giovani
per la formazionedi
partecipanti
persone responsabili,di buoni
cittadini,di membri attivi della
Ch i es a .
vissute in
ternità internazionale,
molte concreteoccasionidi !onoscenzaed incontro, hanno particolarerilievooggi,in un moqlento
la
nanifestata
in cui si è fortemente
necessitàdi abituarsi alla convivenza con persone di culture
diversee di promuovereconcreti
di pace ( il campo
atteggiamenti
estivo1994è statofatto insiernea
gruppidellaSicilia,del Lazioe de|Ia
Bosnia).
del grupposvolgono
Gli educatori
la loro attività di servizio gratuitamente.
"Lasciare
il mondo un po' lneglio
di come l'abbiamo trovator';in
qùesteparoledel fondatoreBaden
I'impegnoe
Powellsonosintetizzati
che ciò che oggi viene
la speranza
s e m i n a înoe ic u o r id e in o s t rri a g a z z i
s i a d o m a n im e s s ea b b o n d a n tpee r
Il
cristiana
e la società,
la cornunità
d i q u e s t aa s s coi az i one ,
successo
dimostratoanche dalle nurnerose
adesionida partedei giovanidella
parrocchia
e di quelle
di S.Lorenzo
limitrofe, fa ben sperareper íl futuro.
delle attivitàe
Punti caratteristici
o
delle esperienzedello scoutism
sono: la vita all'apetto,I'interesse
per la salutee lo sviluppofisico,
I'impegnoin abilitàmanuali,il sere la formazione
v i z i oa l p r o s s i m o
spirituale.
il rnetodo scout considerafond a r n e n t adl ea r ef i d u c i aa i î a g a z zei
gradualiresponfar loro assumere
sabilitàper se stessie per la loro
vita comune,in modo da favorire
I'autoeducazione.
la solidarietà
e la fraL'apertura,
23
rr\ DAAAOCC}IIA OGGr
*
Staúlstlche.
La Parrocchiadi S.Lorenzodi SassoMarconi-già di Casteldel Vescovo-è partedel
Vicarialodel Setta.
Don Pietro Musolesivi è parroco dal 1,977ed ha inoltre la cura della piccola
p a r r o c c h i da i S . G i o r g i d
o i V i z z a n oc o m eE c o n o m oS p i r i t u a l e .
I residentinel territorioparrocchialesono 2782,ma questonunìero è in continuo
aumentoper via di nuove edificazioni.
La festa principale, dedicata alla Beata Vergine Addolorata, si tiene la terza
domenicadi settemb re.
La pafiecipazione dei parrocchiani alla messa festiva ed agli altri riti ordinari è
piuttostoscarsamentreè notevolequellaalle festeed ai riti straordinari.
L'anticachiesaè bellae decorosa,ma l'aumentodei fedeliI'haresapiccola.
*
LEnte Darrocohla
Affarl fconomlcl.
ed ll eonsl{lIo
Darrocohlale
per oll
In attuazionedelle leggi concordatarie,
veniva a costituirsilegalmenteI'Ente
Parrocchia.
A segnitodi ciò con decretodel Tribunaledi Bolognadel 5\11\1986-afi.\ n.367
(G,U.del 27\1\ 1986),la parrocchia
assumeva
il nome-o il titolo-ufficialee legale,di
S.Lorenzodi Sasso
Marconiin sostituzione
di S.Lorenzodi Casteldel Vescovo.
per I'altraparrocchia
Laslessa
cosaavveniva
di Casteldel Vescovo,
cioèS.Pietro.
In tale contestodivenivaobbligatoria
la costituzione
di un ConsiglioParrocchiale
per gli Affari Economici-CPAE-del quale fanno attualmenteparte i signori
GianfiancoBencivenni,
MorenoCassani,
GiulianoNanni,VittorioTestonie Don
PietroMusolesi.
*
La parrocchla
e l'Istltuto
sost€ntamento alel clero.
Dlocesano
per
Il
Sempre in aîtuazionedelle leggi concordatariealla Parrocchiarimanevanoda
curareed amministrarei luoghi ed i beni necessarial culto ed alla efficienzadella
rnissionepastoralecome la chiesa,la casacanonicaed affîezzaltJre
vaÍîe.
Altri beni come le terre,caseed imrnobilivari passavano
all'IstitutoDiocesanoper il
sostentaÍìentodel Clero, il quale si occupavapoi del finanziamentopersonaledei
parrocie degli altrisacerdoti.
Le fonti di finanziamentodella Parrocchiasono quindi costituiteprincipalniente
dalle offertedei fedelinellevarieforme in cui essevengonocorrisposte.
24
*
ll Consiglio Dastorale Darrocclrlale.
D a l l ' a n n o1 9 8 7è a t t i r o i l C o n s i g l i o
P a s t o r : rP
l ea r r o c c h i : rcl e
o l n p o s î od i 2 j m e m b L i
p
r
e
s
i
e
d
u
t
o
e
t i a lP a r r o c o .
A l l ' i n t e r n od i t a l e C o n s i g l i oo p e r a n o+ c o u r u t i s s i o nLi i: t u r g i c aE. l a n g e l i z z a z i o nee
C a t e c h e sGi i. o v a n ei C r r i t a t ai r.
I l t i t o l od i o g n i C o n t u t i s s i o ns ep e c i f i c Ia' a t t i l i t :oì r c l i n a r icah e è d i g r a n c ì e f f r c i e n z a .
l a c o r n m i s s i o n ec a r i t a t i t ' aè î f i u a l n ì e n t ei u t p e g n a t ai n s t r a o r d i n a r i e
o p e r . ec l i
soccorso
a l l et r u r ' a g l i a pt eo p o h z i o n ic l e l l aB o s n i a .
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Angelo Llprrarlnl, un sagrestano speciale.
S eu n a p a r r o c c h i a
f u n z r o n ab e n e i l n t e r i t on o n è s o l o d e l p a l r o c on t a a n c Ì t ed e i
s uo i c o l l a b o r a t o r i .
A S . L o r e n z oc ' è u n s r c r e s t a ncoh e n o n c e l ' h a n e s s u n ca h i e s aA: n g e l oL i p p a r i n ì
( c l a s s e1 9 0 9 ) d e d i c ai n f a t t i l s u o t e u r p oa l l a p a r r o c c h i an.e è l a m e u r o r i as t o r i c ae ( l
a n c h ec o s p i c u zo e l a t o r e .
C o s ap u c if a r ed i p i r ìu n c r i s t i a n o
p e r l a s u ac h r e s a ?
E a Ì l o r ap e r r i n g r a z i a r lnoo n p o s s i a m o
f a r ea l t r oc h e u n i r c ia i u i i n u n a p r e g h i e r a
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u n r p e r s o n ac h e g l i e r l u r o l t oc a r ae c h e a c l e s snoo n c ' è p i ù .
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Grandi lavorl.
\tO\ A COSTRLZIO\E.
Sorgente
r ì ' i m u r e n sboe n e
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accanl0
all'A\TICO
GI OI EL L O
f r a o r a n t ia b e t i
e s t op p i e .
,\laria,\ledaglieri.