Don Luigi Merola,il prete sotto scorta che toglie alla camorra i
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Don Luigi Merola,il prete sotto scorta che toglie alla camorra i
IV TOSCANA OGGI FIRENZE 27 novembre 2016 Giorgio La Pira, «profeta di Pace» a parrocchia dell’Ascensione ha organizzato per domenica 27 Lnovembre un incontro sulla figura straordinaria di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, politico, mistico, scrittore; uomo senza frontiere, cittadino del mondo e messaggero di pace, un «gigante» cristiano che, da Firenze, tracciava un ponte tra i popoli del Mediterraneo e tra le religioni di Abramo. Interverrà Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira, con la sua preziosa testimonianza. Ore 15,30 oratorio della chiesa dell’ascensione, via Giovanni da Empoli 2/b Esercizi spirituali ignaziani verso il Natale al 1 al 4 dicembre si terranno gli Esercizi spirituali ignaziani serali in D preparazione al Natale, guidati dal Padre gesuita Pino Piva, presso la Casa dei Padri Comboniani in Via Aldini 2Firenze, dal titolo: «Consolate, consolate il mio popolo» (Is, 40,1). Questi gli orari: giovedì 1 e venerdì 2 dicembre 19-21; sabato 3 dicembre 18-20; domenica 4 dicembre 9-12, con Celebrazione dell’Eucarestia. Chiunque sia interessato è invitato a partecipare. Info: Chiara 338/9140023; [email protected] Premio Antonucci abato 26 novembre alle 15 SFirenze nell’auditorium Sant’Apollonia a consegna del premio «Giorgio Antonucci» in omaggio ai difensori dei diritti umani nel campo della salute mentale. Quest’anno i premiati sono Eugenia Omodei Zorini e Massimiliano Boschi. ■ L’INCONTRO Al teatro Sancat di Coverciano l’esperienza dell’associazione «aVoce d'e Creature» Don Luigi Merola,il prete sotto scorta che toglie alla camorra i bambini di Napoli DI MARIA MADDALENA SAVINI na serata sulla legalità, con un ospite speciale al Teatro SanCat di via del Mezzetta a Coverciano, Giovedì 17 Novembre. Presenti don Luciano Genovese, i parrocchiani della parrocchia Santa Caterina da Siena e i diaconi che la scorsa estate hanno visitato la Fondazione onlus di don Luigi Merola «a Voce d’e Creature» a Napoli. Travolti da questa esperienza che offre ai bambini un alternativa alla strada, hanno invitato don Luigi a Firenze e lui ha accettato, sempre scortato dal suo angelo custode terreno, Corrado, un agente di pubblica sicurezza. Una testimonianza schietta e diretta della sua vita e della sua vocazione. Restio a chi lo chiama «prete anti camorra» si definisce «pescatore di uomini»: «un sacerdote che esce dal porto, affrontando in mare aperto onde e tempeste». Diventa prete molto giovane, a 25 anni con una dispensa papale. Riceve il primo incarico come parroco, nella parrocchia di Forcella, dove un tragico evento scuote la sua coscienza: la morte di Annalisa Durante, una bambina della parrocchia, uccisa il 27 marzo 2004 da U Don Cuba, dieci anni dopo: un libro, una mostra, la Messa enerdì 2 dicembre ricorre il decennale della morte di don Danilo Cubattoli: V per tanti anni cappellano del carcere, grande appassionatodi cinema, è ricordato anche per altre imprese come la sfida ciclistica vinta nel 1952 o il viaggio in moto in Africa, per dire Messa sulla vetta del Kilimangiaro. Venerdì 2 dicembre alle 16 nella sala delle Ex Leopoldine di piazza Tasso, 7 viene presentato il volume di Mario Bertini e Riccardo Bigi «Don Cuba. Il prete volante ha vinto ancora». A seguire l’inaugurazione della mostra fotografica curata da Lorenzo Bojola. Alle 18, la Messa nella chiesa di San Frediano in Cestello. Sabato 3 dicembre, pellegrinaggio «sulle strade di don Cuba»: camminata da San Donato in Poggio, paese natale di don Danilo, a San Frediano (partenza alle 8,30 dal cimitero di San Donato). Domenica 4 dicembre, infine, alle 16 nella sala Ex Leopoldine la proiezione dell’intervista a don Cuba realizzata da Pier Francesco Listri, e la chiusura della mostra. un proiettile vagante. Da quel momento decide di impegnarsi nella legalità, trasformando questa morte in un momento di grande speranza. Prosegue la sua opera di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata facendosi aiutare dagli studenti che abitano vicino alla parrocchia per togliere i bambini dalla strada perchè quattro bambini su dieci a Napoli ancora non vanno a scuola. Se vengono in parrocchia occupano quello spazio di tempo che avrebbero impiegato come manovalanza del clan, che in questo modo comincia a perdere potere. Così finita la messa, alzate le panche, l’interno della basilica paleocristiana di Forcella diventava un campetto da calcio. Le continue minacce di morte da parte della camorra costringono don Luigi a vivere sotto scorta dal 2004 fino ad oggi e nel 2007 a lasciare il posto «in trincea» per essere spostato a Roma presso il Ministero dell’Istruzione. Nello stesso anno dà vita alla Fondazione «a Voce d’e Creature» Onlus che ha sede nella storica «Villa di Bambù» confiscata alla criminalità organizzata e data in comodato d’uso gratuito dal Comune di Napoli. Qui vengono svolte attività di promozione umana e sociale laboratori di teatro, musica, doposcuola e recupero scolastico, sport ed è attiva sul territorio di Napoli, in particolar modo nel quartiere Arenaccia e nasce dalla consapevolezza che la civiltà di una città, nazione o territorio, si misura dal rapporto con i suoi bambini. Ai bambini che frequentano la fondazione, tanti con i genitori in carcere, viene insegnato il mestiere di pizzaiolo perchè un giorno possano lavorare autonomamente e staccarsi dai boss. Come è possibile che questo boss riuscisse a tenere un intero quartiere in ostaggio? Sorge spontanea questa domanda dal pubblico numeroso presente alla serata. «Avevamo un boss che svolgeva tanti servizi: negli anni ha ottenuto il silenzio della gente dei quartieri perchè ha svolto quello che doveva fare lo stato; il boss faceva venire tutti i sabati un camion di carne e la distribuiva al rione. Tant’è che quando venne arrestato la gente si è ribellata: adesso chi ci darà da mangiare?» La visita della comunità diaconale fiorentina, racconta, «mi ha fatto sentire meno solo. Nella vita ho sempre avuto tanti tifosi, ma i giocatori dove stanno? la partita si vince se si gioca in campo... non solo con i tifosi dagli spalti! Quando ci mettiamo insieme allora diventiamo una grande squadra e così vinceremo la partita, tutti insieme, senza solisti. Se non facciamo gruppo, famiglia, comunità nella Chiesa con vescovi, sacerdoti, diaconi e laici, non ci salveremo». Quando è stato ricevuto in vaticano insieme agli altri sacerdoti impegnati in missioni particolari, il Santo Padre si è inginocchiato dicendogli: «Ho saputo che vivi sotto scorta, non farmi preoccupare, ho bisogno di preti vivi, non morti!» ma poi lo ha incoraggiato ad andare avanti, perchè la Chiesa ha bisogno di sacerdoti pescatori di uomini che escono dalle sacrestie. Vive sotto scorta perchè ha deciso di schierarsi dalla parte più pericolosa...«Più volte hanno tentato di farmi fuori, però c’è Qualcuno che mi protegge: la mano di Dio e l’esercito dei miei bambini». Don Luigi toglie i ragazzi dalla strada e dalla criminalità organizzata da dieci anni come associazione onlus mantenendo le attività solo con la provvidenza e il 5xmille, senza finanziamenti pubblici, e con il ricavato dei libri che scrive ogni anno per raccontare la sua storia e la storia di tanti bambini. Torna «Capannucce in città» per premiare chi fa il presepe apannucce in Città compie 15 anni: dal 2002 invita i bambini a riscoprire il vero C senso del Natale. Negli anni l’evento è diventato uno dei più attesi: dai 250 iscritti della prima edizione, lo scorso Natale ha superato quota 4000 iscrizioni provenienti 4 da tutto il territorio della Diocesi di Firenze e anche da altre province. In questi 15 anni il comitato promotore ha premiato oltre 25 mila bambini e con loro le famiglie, le scuole e le parrocchie, riportando così al centro del Natale il suo vero significato: la nascita di Gesù. Grande anche l’entusiasmo manifestato da commercianti e artigiani che possono partecipare addobbando la loro vetrina con un presepe. L’iscrizione è gratuita: basta rivolgersi ai propri parroci, catechisti o insegnanti di scuola che invieranno una mail entro il 24 dicembre indicando nome e cognome di tutti i bambini partecipanti a [email protected]. Oppure può essere compilato il modulo di iscrizione sul sito www.capannucceincitta.com. Sul sito e sulla pagina Facebook di Capannucce in Città saranno pubblicate anche le foto dei presepi che i bambini, le parrocchie e le scuole vorranno inviare. E’ possibile iscriversi anche per le famiglie. Tutti i partecipanti saranno premiati nella cerimonia del 5 gennaio alle ore 16 nella chiesa di San Gaetano (via Tornabuoni) a Firenze. L’evento, nato da un’idea dell’imprenditore Mario Razzanelli, è realizzato grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la ditta Armando Poggi Srl e in collaborazione con la Diocesi di Firenze e il settimanale Toscana Oggi. Informazioni: tel. 338.7285944