Tangeri - PaesiOnLine

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Tangeri
Data di pubblicazione: 14/03/2017
Tag più popolari
Arte e cultura
Avventura Enogastronomia Giovani e
single Mete per la famiglia Sole e
mare Cosmopolita Costosa Caotica
Divertente
Economica
Il meglio secondo voi
Paragrafi
Musei.....................................................................................................
Spiagge..................................................................................................
Itinerari e escursioni..............................................................................
Vita notturna..........................................................................................
Giudizio degli utenti...............................................................................
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1. Medina (Vie, Piazze e Quartieri)
2. Asilah (Nei dintorni)
3. Café Hafa (Vita notturna)
4. Capo Spartel (Natura e Sport)
5. Kasbah (Vie, Piazze e Quartieri)
6. Quartiere Francese (Vie, Piazze e Quartieri)
7. Chefchaouen (Nei dintorni)
8. I sapori del Maghreb (Itinerari e escursioni)
9. Spiagge (Spiagge)
10. Consigli Utili (Cucina e vini)
11. Museo d\'Arte Contemporanea (Musei)
12. Consigli Utili (Vita notturna)
13. Ricorrenze Annuali (Eventi e Manifestazioni)
14. porto vecchio
Redazione
Per quanto la redazione di PaesiOnLine lavori costantemente al controllo
e all'aggiornamento delle informazioni turistiche, invitiamo i nostri lettori a
verificare personalmente tutte le notizie di viaggio prima della partenza;
pertanto si declina ogni responsabilità per qualunque situazione
spiacevole o dannosa derivante dall'uso delle informazioni riportate sul
sito.
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Musei
Museo d\'Arte Contemporanea
Musei
Situato nell’ex consolato britannico in Rue d’Angleterre, il
Museo d’Arte Contemporanea espone esempi di arte marocchina
contemporanea degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso. Si
possono ammirare opere di pittori marocchini tra cui ricordiamo
quelle di Abdallah Hariri e Farid Belkahia. Interessante poi
l’esposizione della pittrice marocchina Fatima Hassan, unica
donna ad esporre nella galleria, e l’astrattismo del pittore Chaibia
Tallal. Il museo è aperto tutti i giorni tranne il martedì.
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Itinerari e escursioni
I sapori del Maghreb
Itinerari e escursioni
Spiagge
Spiagge
Spiagge
Le spiagge di Tangeri non sono delle brutte spiagge, certo,
confrontate a quelle del resto del Marocco, lasciano al quanto
desiderare. Tuttavia sono relativamente pulite, ma in alcune zone
vengono scaricati in mare dei residui fognari. La popolazione
locale suole recarsi sulle spiagge per disputare partitelle di
calcio. Quasi tutte hanno dei bar provvisti di cabine per indossare
i costumi, docce, sedie a sdraio oltre a cibo e bevande fresche.
Gli omosessuali europei maschi sono soliti frequentare alcuni bar
lungo la spiaggia dove, soprattutto nel periodo estivo, l’atmosfera
è frizzante e divertente. Per le signore la spiaggia è un luogo da
evitare sia di giorno ma in maniera particolare la sera, soprattutto
se si viaggia sole e si vuole evitare di essere importunate.
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Overview “Gli inglesi non vivono che di roast beef e di budino, gli
olandesi di carne cotta in forno, di patate e di formaggio, i
tedeschi di sauerkraut, gli spagnoli di ceci e di cioccolata, gli
italiani di maccheroni”. Lo scriveva Alexandre Dumas,
confermando nel cibo il cliché principe dei luoghi comuni.
Probabilmente non ebbe la fortuna di conoscere la cucina
marocchina, capace di conquistare i palati senza lasciarsi
imbrigliare in definizioni sommarie. Si tratta infatti di una cucina
araba e ispano-musulmana basata su una più antica dieta
berbera, con influenze subsahariane dell’Africa occidentale e
retaggi dell’era coloniale francese. Il risultato è una cucina
popolare semplice da realizzare: vicina allo spirito della nouvelle
cuisine per l’atteggiamento dei cuochi, che lavorano con prodotti
acquistati personalmente al mercato; per vocazione, leggera e
spontanea nel proporre ricette eclettiche come la fusion cuisine.
Il nostro itinerario nel gusto marocchino procederà per tappe
progressive: dall’universo aperto del Mediterraneo, all’interno dal
sapore mediorientale, fino alle essenze berbere del deserto.
Step 1: Tangeri - Cous cous Nessuna città africana ha saputo
attrarre artisti occidentali come Tangeri, dove vissero Matisse,
Delacroix, Tenessee Williams e Paul Bowles. Rashid, la guida
che si offre di accompagnarci, ci porta nel grande souk, dominato
dal minareto a maioliche policrome della moschea di Sidi Bou
Abid. Sotto la sua ombra gustiamo il piatto dei giorni di festa: la
bastila, termine derivato dallo spagnolo pastilla, con la
caratteristica trasformazione delle “p” in “b” comune nella lingua
araba. è uno sfogliato con ripieno di piccione: extreme cuisine
per alcuni turisti che non hanno il coraggio di assaggiarla.
Osservando le bancarelle del mercato ci rendiamo conto che la
cucina marocchina ha molto in comune con quella mediterranea,
a partire dal grande uso delle verdure, che qui si propongono con
esuberanza: le melanzane e gli spicchi di aglio, sottili e rosati,
emanano un odore più intenso di quelli usati in Europa. Così
come i limoni, che ricordano un Mediterraneo ormai perduto
sull’altra sponda, mentre i datteri evocano il nomadismo delle
popolazioni berbere, appassionate di frutti secchi. Dopo pranzo
cerchiamo l’Hotel El Muniria (110/130 Dr per una stanza), che
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conserva intatta l’atmosfera nostalgica che negli anni '50 attrasse Jack
Kerouac, Allen Ginsberg e soprattutto William Burroughs, che scrisse il
suo Pasto Nudo nella stanza n.9. Nei vicoli che lo circondano ceniamo
con un cous cous: il piatto tradizionale del venerdì che dal Maghreb è
partito alla conquista del mondo, sorvolando indenne i blocchi alle
frontiere, libero come una merce. Step 2: Marrakech - Le mille e una
notte Da Tangeri raggiungiamo in treno Rabat (www.oncf.ma),
sull’Atlantico, dove prendiamo l’autobus per Essaouira
(www.morocco-holidays.com/holidays/bus.htm). Nel ristorante La
Découverte (www.essaouira-ladecouverte.com) veniamo in contatto con
la cucina solidale dell’associazione femminile A.F.B.K.
(afbk.essaouiraguide.com), fondata per migliorare le condizioni di vita
delle donne di Essaouira. Prendiamo la coincidenza per Marrakech a
stomaco pieno ma, quando l’autobus si ferma per una sosta, seguiamo
gli altri passeggeri nella stazione di servizio e compriamo anche noi una
fetta di pane marocchino, addolcito dalla semola e dal sesamo. Nel
tardo pomeriggio arriviamo a Marrakech e subito ci addentriamo nei
vicoli della medina, invasi dai sapori orientali di cannella, anice, sesamo,
coriandolo, zafferano, menta e altre spezie a noi sconosciute che ci
stimolano l’appetito. Ceniamo incantati presso una bancherella nella
Place Djemaa El Fna, popolata da giocolieri, cantastorie, venditori
d’acqua e incantatori di serpenti. Ci avevano sconsigliato un’esperienza
simile per le possibili contaminazioni del cibo, ma non sappiamo resistere
al profumo della sharmoola: sarde marinate con prezzemolo, zenzero,
cipolle, limone e sale. Il giorno dopo prendiamo delle lezioni di cucina nel
laboratorio La Maison Arabe (www.lamaisonarabe.com): 1600 dirhams a
persona per una sessione di mezza giornata. Proviamo a elaborare un
tajine, il piatto base marocchino preparato in una pentola di terracotta
con copertura conica. All’interno vengono cotti pesci, carni, verdure e
spezie al calore del forno o delle braci, seguendo un processo che porta
all’eliminazione delle sostanze grasse. Ci cimentiamo con uno stufato di
agnello, giocando sulla combinazione esotica del dolce dei datteri con il
salato della carne. Step 3: Zagora - Tè nel deserto Dal giorno che,
prima della partenza, abbiamo letto il ricettario di Robert Carrier, Taste
of Morocco, sentiamo il richiamo degli immensi spazi del deserto: il cuore
berbero della cucina marocchina. Dall’urbanizzata Marrakech sono 350 i
km che ci separano da Zagora, ai bordi del Sahara, l’oasi da cui un
tempo partivano le carovane dirette alla mitica Timbouctou. La
raggiungiamo con un auto presa a noleggio (www.medloc-maroc.com);
acquistiamo delle bottiglie di acqua minerale e un foulard per proteggerci
dalla sabbia e contattiamo una guida locale disposta ad accompagnarci
nel deserto con un dromedario. Il tragitto è faticoso, la sella tende
inesorabilmente a spostarsi all'indietro, procurandoci fitte e crampi ad
ogni passo dell’animale. Dopo 7 km e due ore e mezza di cammino
arriviamo ad un bivacco incastonato tra immobili dune di sabbia, dove ci
aspetta un meritatissimo tè alla menta che rilassa il nostro stanco
stomaco. La tenda si riempie presto del gusto forte e selvaggio dell’olio
di Argan, estratto da un arbusto che sopravvive fino a 200 anni
nonostante il clima arido della regione; le sue foglie, ricercate da
cammelli e capre, sono utilizzate dai berberi anche per la cosmesi. Lo
assaporiamo con l’amlou, un patè di mandorle pestate e miele che
avrebbe delle virtù afrodisiache, per apprezzarlo ancora su un delizioso
formaggio di capra. Ci vergogniamo della scatola di Imodium che
teniamo nascosta nello zaino. Info Utili - Livello di difficoltà: 1 2 3 4 5 Documenti e valuta: il timbro apposto all’arrivo sul passaporto vale 90
giorni; per ulteriori informazioni consultare il sito del ministero del turismo
(www.tourisme.gov.ma). www.visitmorocco.com è il portale dell’Ufficio
Marocchino del Turismo. La moneta nazionale è il dirham. - Durata:
quindici giorni sono sufficienti, tenendo conto degli spostamenti: 300 km
da Tangeri a Rabat, 320 da Rabat a Marrakech e 350 da Marrakech a
Zagora. - Quando andare: per evitare le alte temperature, conviene
visitare l’interno del Marocco tra ottobre e aprile. Nel deserto intorno a
Zagora le escursioni termiche sono sempre forti. - Come arrivare:
l’aeroporto Menara di Marrakech dista 6 km dal centro della città: 20
minuti con il taxi. Royal Air Maroc (www.royalairmaroc.com) è la
compagnia di bandiera marocchia. Per chi arriva a Tangeri dalla Spagna
conviene prendere il traghetto da Algeciras, evitando il disorganizzato
porto di Tarifa. La navigazione, presso l’affascinante stretto di Gibilterra,
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dura 1h e 30 min con la Balearia (3 partenze al giorno), la
Trasmediterranea (4) e la FRS (5). - Foto e video: nessun problema per
fotografare gli abitanti del Marocco, comprese le donne velate: come
sempre basta chiedere il permesso. Nel deserto bisogna proteggere la
fotocamera dalla polvere. è consigliabile utilizzare una borsa semirigida,
come quelle della Tenba (www.tenba.com), che dispongono di due tipi di
chiusura: una più pratica per quando si deve lavorare velocemente e
un'altra a cerniera che permette di chiudere ermeticamente tutti gli
accessori all'interno. Il cambio degli obiettivi è la fase più rischiosa;
meglio eseguire l’operazione in un luogo chiuso. - Letture, film,
volontariato: Cous cous (2007) di Abdel Kechiche racconta con amara
ironia la vicenda di una famiglia arabo-francese della periferia di
Marsiglia, che scopre nel piatto tipico maghrebino un’opportunità di
riscatto sociale. Tè nel deserto (1990) di Bernardo Bertolucci, tratto dal
romanzo di Paul Bowles, è la storia del viaggio estremo di due coniugi
americani, che da Tangeri si perdono nell’ostilità del deserto. Da leggere
Taste of Morocco, del cuoco e scrittore Robert Carrier, e Pasto Nudo di
William Burroughs, scritto e ambientato in una surreale Tangeri; da
ascoltare le canzoni dei Nass el Ghiwane, definiti da Martin Scorsese i
Rolling Stones africani. L’associazione Volunteer Abroad
(www.volunteerabroad.com) organizza in Marocco progetti di
volontariato, rivolti principalmente a medici e insegnanti. Scarica la guida
in Pdf
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Indirizzo: Tanger
Vita notturna
Consigli Utili
Vita notturna
Le uniche discoteche di Tangeri sono quelle presenti sui lidi,
aprono presto alla sera e chiudono prima di mezzanotte. Sono in
verità le stesse strutture che di giorno fungono da chioschi, dove
si serve thè freddo ed altre bevande caratteristiche, e poi
diventano luoghi di divertimento notturno. Nel paese sono
presenti alcuni locali, anche nascosti e non raccomandabili, in cui
si ritrova la gente locale.
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Giudizio degli utenti
Sandra Cirri - Voto: 8
"Città che ti fa respirare il clima di internazionalità, dove molti europei ed
americani l'hanno scelta come residenza: scrittori, avventurieri, musicisti,
controcorrente, ecc. Città cosmopolita, accogliente, bella, dove puoi
ammirare l'Europa dall'alto della collina sopra il porto e con tante
pasticcerie meravigliosamente gustose (attenti alla linea!!!). Non avendo
fatto sempre parte del Marocco, la sua architettura ha sia il fascino
moresco che europeo. Nei dintorni belle località marine, ben tenute,
affacciate sull'Atlantico, oppure sul Mediterraneo ancora selvaggio in
Marocco. Un importante festival di musica jazz si tiene ogni anno in
settembre. Provar per credere."
Da non perdere: Medina Kasbah Asilah
- Voto: 7
"è stato molto bello visitare questa città"
Gina Parisoli - Voto: 8
"Affascinante, lontano dal nostro mondo"
- Voto: 7
"Sembra una seconda Dubai!"
Fabrizio - Voto: 8
"Citta' affascinante, conosco molto bene il Marocco ci vado tutti gli anni in
moto e Tangeri è la prima tappa, lo sbarco per intenderci. Si respira
ancora l'aria del colonialismo, vecchi bar fumosi con tavolini retrò, sale
cinematografiche anni 60, un lungomare che richiama ai film di
spionaggio, una medina tra le piu' belle se non la piu' bella del Marocco.
Attenzione però gli stessi marocchini apostrofano questa città cosi':
Tanger=Danger, comunque io non ho mai avuto nessun problema pur
girando anche di notte ."
Da non perdere: porto vecchio Quartiere Francese
- Voto: 2
"Sono stato ieri a Tangeri e devo dire che la città non è niente di
particolare... la gente cerca in ogni modo di rubarti dei soldi... ho
camminato lungo il mare per quasi 2 km e sono stato fermato per 5 volte
perchè volevano offrirmi la droga 2 volte per le prostitute e i cammeli
puzzolenti."
Cristian - Voto: 8
"Merita un giro nella Medina, uno spettacolare tramonto e una notte di
divertimento. A me non è sembrato pericoloso, ovvio bisogna tenere gli
occhi aperti, se si vuole stare tranquilli basta tenere gli occhi aperti. (Se
volete stare tranquilli andate in qualche villaggio turistico...)"
Da non perdere: Medina
Claudio coruzzi - Voto: 9
"Perdersi nella medina, affacciarsi sull'oceano... è una città magica.
Guardare il mondo che passa dal petit socco, un bel libro, un tè alla
menta, puoi restare per ore..."
Da non perdere: Capo Spartel Medina Café Hafa
Hafssa - Voto: 10
"Tangeri è la migliore città nel mondo, è stupendemente stupenda, ci
sono tanti posti bellissimi da visitare. È una favolosa città! <3"
- Voto: 9
"... forse non sarà il massimo , ma fin dalla prima volta è stata accogliente
e magica !!!"
- Voto: 7
"caotica e pericolosa dal punto di vista della sicurezza pubblica"
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