Anno XLII - GENNAIO 2015 - Una copia 3,00
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Anno XLII - GENNAIO 2015 - Una copia 3,00
Anno XLII - GENNAIO 2015 - Una copia Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro) 3,00 1/2015 w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Foto: SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO Mensile di cultura, informazione e attualità D 1/2015 2016 (FOTORUDY) 2013 PRIMO SINODO 9 Una comune visione strategica dei beni culturali per una offerta turistica concertata 13 Prorompente attività promozionale del presidente della Provincia Barletta Andria Trani, Francesco Spina 1729 Barletta tra storia e memoria. Un nuovo volume nella collana editoriale “I Quaderni dell’Archivio” 23 Via dei Muratori è una sorta di metafora del diritto, dell’affermazione della legalità 24 diocesano Chiesa di Trani·Barletta·Bisceglie Aperto ufficialmente Sinodo DioPer una Chiesa mistero di comunione e diilmissione cesano. Il come e il perché di un SEDE evento storico delle ASSEMBLEE SINODALI 16 gennaio 31 ottobre 2015 cale n 9 Cultura Il turismo culturale, una via per la ripresa della BAT di Renato Russo 18 Euro* IDEES - Bruxelles Turismo nella BAT in crescita frenata di Emmanuele Daluiso 19 13 Brevi dalla provincia BAT Prorompente attività promozionale del presidente Francesco Spina 21 16 Capitaneria La Capitaneria di porto fissa le regole sulla pesca subacquea di Pierpaolo Pallotti 10 17 Memoria Barletta tra storia e memoria, 70° anniversario della Resistenza civile e militare all’occupazione nazista della città di Rossana Di Cursi 23 24 25 Emergenza abitativa Firmato un protocollo di intesa per interventi di edilizia residenziale pubblica Comune di Barletta Un anno di attività della Commissione Consiliare “Controllo e Garanzia” Porto di Barletta Miglioramento del porto di Barletta, occasione di sviluppo per il territorio di Filippo Caracciolo ha avviato il Primo Sinodo Diocesano con una solenne concelebrazione 29 30 31 Urbanistica Tre indizi fanno una prova di Aldo Musti 33 Chiesa Che cos’è il Sinodo Diocesano e il perché di un evento storico di mons. Domenico Marrone 34 37 S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri Celebrazioni I 39 anni del giornalista Nino Vinella di Renato Russo La collaborazione alla Gazzetta?! Storia locale Giuseppe Carli e i racconti imperfetti, la reale storia della famiglia Carli a Barletta di Michele Grimaldi Editoria Autori barlettani - produzione editoriale 2014 39 40 41 42 47 Miscellanea Brevi di cultura Recensione Itinerari di ricerca III. Esperienze e problemi di storia del Medioevo 48 Iridiscenze di liberi voli di Elio Andriuoli Scuola S.E. “Modugno”: L’importanza della lettura nel processo formativo dei nostri alunni di Eleonora Iuliano S.M. “Baldacchini”: Una giornata particolare di Vania Lanfranchi Brevi di scuola Enigmistica Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca Brevi di sport Prima edizione di “Barletta TiSfida all’Orienteering” 29 41 dari o Ciclismo: Ciclocross nel fossato del 16 Castello - 17 - 30 - 31 gennaio Palmitessa al 13 Tennistavolo: - 14 - 27 - 28Bene febbraio I sessione Popolo Dio torneo della di Fitet nella compagnia degli Barletta uomini batte il Calcio a5: Cristian Giovinazzo 6-0 10 - 11 - 17 - 18 aprile Arti marziali: Successo alla Tae Cup 8 - Italia 9 - 22 - 23 maggio II sessione Grembo di profezia Barletta Calcio: Non c’è da preoccuper un mondo nuovo parsi, e anzi… 5 - 6 - 12 - 13 giugno III sessione Sposa che celebra il suo Signore I nostri poeti L’opera postuma di Francesco Bale11 - 12 - 18 - 19 settembre strucci, Stato d’animo 16 di - 17 - 30 - 31 ottobre Francesca Lucia Santeramo 7 49 50 a servizio degli uomini RUBRICHE Lettere al direttore - Deluso dallo Stato - Quel busto di Mariano Santo - Lotoro ringrazia - Quando prevale la rassegnazione - Il busto di Federico torni al suo posto -Filippo Caracciolo sulla salvezza dei Trabucchi… - Viaggio dei soci della Università della Terza Età a Venosa, città di Orazio 26 51 In città Notizie in breve 52 53 La befana di Ada Roggio IV sessione Comunità d’amore 6 Alla Scuola Media “Baldacchini” una giornata particolare con il generale Gaetano Carli EDITRICE R O TA S BARLETTA L’angolo della poesia Il tempo trascorso, di S. Tupputi Terra mia, di A. Dibenedetto Riflessione, di A.M.N. Mauro Violentati dalla distrazione, M. Landucci Vivicittà TEKNO FILATI Srl FILATI CUCIRINI E ACCESSORI PER CALZATURE Barletta - BT Via Callano 163 int. 56 t. 0883 347 831 f. 0883 347 832 [email protected] 4 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2015 GENNAIO 2015 IL FIERAMOSCA 5 Lettere al direttore Lettere al direttore www.ilfieramosca.it e-mail [email protected] [email protected] [email protected] Anno XLII - GENNAIO 2015 - Una copia 3,00 1/2015 Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro) w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Foto: SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO Mensile di cultura, informazione e attualità n° 1 - gennaio 2015 anno XLII Direttore responsabile RENATO RUSSO Spedizione in abbonamento postale 45% Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975 Stampa in proprio su carta ecologica riciclata Symbol Freelife Satin Direzione, Redazione e Amministrazione Editrice Rotas s.r.l. Via Risorgimento, 8 Tel. 0883.536323 Fax 0883.535664 BARLETTA e-mail: [email protected] www.editricerotas.it ISSN 1722-8972 ASSOCIATO accedi a Il Fieramosca on line COME ABBONARSI • c/c postale n. 13433701 intestato a Editrice Rotas S.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta • Abbonamento annuale 30,00 per l’Italia per l’estero 85,00 per le Americhe 110,00 6 IL FIERAMOSCA Deluso dallo Stato Carissimo direttore, da quando mi sono affacciato al giornale “Il Fieramosca” sono rimasto entusiasta della semplicità con la quale affrontate anche tematiche scomode. Mi presento, sono Massimo Landucci ho 41 anni sono di Barletta e sono un commerciante titolare di un negozietto (Bull Market) di alimentari d’altri tempi. Confesso di non riuscire più a sopportare uno Stato che è il mio peggior socio con le sue disastrose politiche e comunque vadano le cose lui ha sempre ragione e io sempre torto, facendomi così sentire un fallito. Fallito? Sì, mi sento così perché nonostante io mi impegni a tenere in piedi una attività che non produce più nonostante da anni io non sono più produttivo, nonostante debba dar conto al mio figliolo, lui (Stato), è indifferente alle mie lamentele, non le conosce neanche visto che non ci sono più canali di comunicazione tra di noi, anzi mi sollecita a rimboccarmi le maniche per far fronte al pagamento delle tasse. Quando 21 anni fa decisi di prendere sulle spalle la ditta di parenti, lo feci, con la consapevolezza di affrontare scomodi requisiti fra cui pagare 50 milioni delle vecchie lire a chi mi cedeva la licenza e l’attività (si chiamava “avviamento”), più un costo del 3% al notaio, più 3% al commercialista. Non mi spaventava l’idea perché lo ritenevo un risparmio che avrei recuperato vendendo la mia attività qualora ne avessi avuto bisogno e poi perché la maturità alla pensione avveniva dopo 16 anni di contributi INPS pagati. E invece lo Stato che fa. Liberalizza le licenze (rendendo vano il valore versato a monte per l’attività), spostando il diritto di maturare la pensione fino a 40 anni! Inoltre per me non ci sono ammortizzatori sociali, ci sono solo regole e oneri da rispettare! E a pensarci bene non mi posso neppure lamentare perché ci sono altre storie come la mia se non peggiori. Infatti io ho una brava moglie, un figlio dolcissimo, un tetto sotto cui stare e una predisposizione alla scrittura che attenua il mio pessimismo. Mi consolo con le poesie e la soddisfazione di aver vinto il secondo premio nel concorso di poesia a Barletta “La stradina dei poeti”, da voi pubblicata nel numero di dicembre della qualcosa vi ringrazio. Massimo Landucci Quel busto di Mariano Santo Caro Direttore, a completamento della mia lettera “Quel busto attribuito a Mariano Santo” (pubblicata nell’ultimo numero) e con riferimento all’epigrafe trascritta dai nostri storici locali come incisa sul sepolcro dell’illustre chirurgo, ti informo che, dopo altre ricerche e tentativi, ho interpellato il P. Rettore della Basilica di S. Maria sopra Minerva di Roma. Questa la sua risposta: “Mi è stato impossibile trovare la lastra sepolcrale. Da un documento anteriore al 1848 dovrebbe risultare posizionata di fronte a San Giovanni Battista, la seconda effettivamente sulla sinistra. Posso affermare “senza ombra di dubbio” di non aver trovato tale lastra sepolcrale, né dentro la cappella, né di fronte, intendendo di fronte il senso più largo possibile. Può trattarsi o di un errore che si tramanda, oppure di una lastra ora coperta da un’altra tomba”. Il cortesissimo Rettore mi ha invitato a ritornare a Roma per un controllo diretto, considerato che all’interno della stupenda Basilica ci sono circa 250 tombe monumentali o lastre varie; certamente lo farò alla prima occasione, ma giro il suggerimento a tutti i barlettani che vorranno visitarla. Antonio Francesco Giuseppe Pignatelli no Giuseppe De Tomaso (25 novembre 2014), dello stesso tenore. Specialmente quando all’inizio dell’articolo afferma: … “e poiché la classe politica, al centro come in periferia, non fa altro che prelevare denaro per sostenere non i servizi sociali, ma una struttura di potere, degna di un paese sovietico, ai poveri votanti, che non contano più nulla, non resta che un’unica risorsa, quella di realizzare lo sciopero elettorale”… E la circostanza che sia così dappertutto, non mi consola dell’amara constatazione che la situazione - dal centro alla periferia - stia degenerando in forme sempre più negative verso un deprecabile assolutismo decisionistico dei vertici in danno dei propri elettori o almeno degli esponenti delle sue realtà sociali. Franco Filannino Il busto di Federico torni al suo posto Lotoro ringrazia Carissimo direttore, scusami del ritardo (dovuto ad un ingorgo lavorativo) con il quale vengo a ringraziarti per aver ospitato nel Fieramosca l’articolo di Luciana Doronzo sul libro di Thomas Saintourens “Il Maestro”. Ti sono molto grato e spero che l’articolo sia servito a far conoscere a un più vasto pubblico l’importanza della ricerca musicale contemplata nel libro. Un caro saluto. Francesco Lotoro sto atteggiamento è largamente diffuso anche presso le altre amministrazioni comunali. Non troverà mai un Comune (e quindi un amministratore) disposto ad ammettere di aver sbagliato. A Barletta ricordo una sola volta in cui l’opinione pubblica provocò un ripensamento dell’amministrazione, e fu quando furono rimossi i pesanti e orribili dissuasori stradali in cemento collocati proprio al centro di Piazza Marina che deturpavano quello slargo. E in ogni caso, anche allora ci vollero anni prima che l’Amministrazione ammettesse lo sbaglio e si decidesse alla rimozione. Filippo Caracciolo sulla salvezza dei trabucchi… Ci scrive il consigliere Filippo Caracciolo di un suo efficace intervento, come presidente della V Commissione regionale, per la tutela dei trabucchi, in occasione della firma del protocollo d’intesa tra Regione e Comuni costieri del Nord Barese. Speriamo solo che per il nostro trabucco non sia troppo tardi per un intervento restaurativo. Il disegno di legge approvato dalla giunta regionale pugliese ha lo scopo di promuovere, valorizzare e recuperare i trabucchi. I trabucchi sono manufatti storici che caratterizzano il paesaggio costiero del basso Adriatico e rappresentano un elemento del patrimonio identitario della Regione Puglia. Anticamente utilizzato come strumento di una particolare tecnica di pesca, i trabucchi presenti sul tratto della costa pugliese sono simboli della tradizione marinara di molte zone della Regione, La loro struttura ha bisogno di costante cura e manutenzione senza la quale rischiamo di perdere un elemento vitale del patrimonio che con l’iniziativa intrapresa dalla giunta regionale si vuole tutelare e conservare. Il disegno di legge regionale si propone di censire i trabucchi presenti in Puglia e di elaborare le linee guida per il recupero o il ripristino dei trabucchi tramite la conservazione e la valorizzazione degli stessi. Gli interventi promossi dalla legge sono da ricondurre agli strumenti di programmazione previsti dalla legge regionale 17/2013 in materia di beni cultuali. Cultura, patrimonio ed identità sono aspetti fondamentali da coltivare che trovano una loro perfetta sintesi, anche simbolica, nei trabucchi. Sul tratto del molo di Levante a Barletta sino ad alcuni anni fa è stato possibile ammirare uno degli ultimi esempi di trabucchi delle nostre zone. Già Comune di Barletta, Provincia di Barletta-Andria-Trani e Autorità Portuale del Levante nei mesi precedenti hanno comunicato la loro volontà di recuperare il manufatto. Grazie al disegno di legge approvato dalla Regione Puglia oggi c’è uno strumento da utilizzare per far tornare ai suoi vecchi splendori il trabucco di Barletta. La Regione infatti può prevedere l’erogazione di contributi privilegiando interventi legati alla funzione originaria dei trabucchi o che ne garantiscano comunque la fruizione pubblica. Al trabucco si può collegare ad esempio un museo del mare testimoniando, soprattutto alle giovani generazioni, l’importanza strategica che il mare ha rappresentato, rappresenta e deve rappresentare per le nostre comunità. Il trabucco di Barletta ha per la città e le zone limitrofe un grande valore affettivo. Dopo l’approvazione del protocollo d’intesa da me fortemente voluto e firmato a Barletta lo scorso 13 novembre per la riqualificazione e rigenerazione costiera sottoscritto tra Regione Puglia, Provincia di Barletta-Andria-Trani e Comuni costieri del Nord Barese si conferma l’attenzione dell’amministrazione regionale nei riguardi del patrimonio ambientale e paesaggistico. Viaggio dei soci della Università della Terza Età a Venosa, città di Orazio Lettera firmata Quando prevale la rassegnazione Caro direttore, ho letto la sua lettera sulla disaffezione dei cittadini-elettori verso la classe politica in occasione della recente consultazione elettorale in Emilia Romagna e in Calabria e qualche giorno dopo le parole del direttore della Gazzetta del MezzogiorGENNAIO C’era una volta il busto di Federico II, collocato nella cappella degli Angioini in piazza d’armi, al Castello. Da qualche tempo l’hanno spostato all’interno al termine della visita al Museo. Io opero nel Castello, anche se in un ruolo molto subordinato, ma a contatto col pubblico e voi non avete idea di quante proteste riceviamo per questo spostamento che ha tolto visibilità al famoso sovrano. Mi piacerebbe che il Comune, interpretando questo diffuso sentimento, riportasse quel busto dove è stato per decenni. (FOTORUDY) 2015 Se lo scordi. Anche se si facesse un sondaggio dal quale risultasse che l’unanimità dei cittadini gradirebbe quel ripristino, il Comune non realizzerebbe nessuno spostamento. Si consoli pensando che la cosa non riguarda solo la nostra città, ma che queGENNAIO 2015 A sinistra, la presidente Angela Paolillo, a destra un gruppo di soci sul decumano 77 ILIL FIERAMOSCA FIERAMOSCA Cultura Il turismo culturale, una via per la ripresa della BAT Ma a parte le scarse risorse economiche, alla ripresa osta una politica miope da parte dei singoli comuni. Speriamo che il presidente Francesco Spina faccia capire a ogni singolo municipio la grande opportunità di una comune visione strategica nella gestione dei beni culturali per una offerta turistica concertata in una impostazione unitaria. Ne verrebbero minori spese e maggiori ritorni turistici di Renato Russo ti costa solo 30,00 euro COME ABBONARSI • l'abbonamento può essere richiesto telefonicamente allo 0883 536 323 o via fax allo 0883 535 664 oppure via e-mail all'indirizzo: [email protected] • il prezzo di un abbonamento annuale è di euro 30,00 per l'Italia, euro 85,00 per l'Europa ed euro 110,00 per le Americhe • il prezzo di copertina è di euro 3,00; il prezzo degli arretrati è di 4,50 per ciascun numero • il pagamento è anticipato e si può effettuare a mezzo: – conto corrente postale n. 13433701 – bonifico bancario IBAN: IT34 B057 8741 3500 3957 2000 043 – assegno bancario – vaglia postale intestati a EDITRICE ROTAS s.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta (BT) 8 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2015 CALENDARIO IN OMAGGIO AGLI ABBONATI S all’area dove 2.200 anni fa si consumò una iamo informati, in questi giorni, da della più celebrate battaglie dell’antichità; per Pugliapromozione, che a fronte di non dimenticare le antiche stazioni neolitiun calo dello 0,7% della domanda turistica che di Bisceglie come il Dolmen o la grotta nazionale, vi è un aumento del 7% a livello di Santa Croce, la valorizzazione delle terre regionale. Questa incoraggiante notizia doumide delle tre cittadine del Nord barese per vrebbe indurci a qualche riflessione, non però non dire di Minervino e Spinazzola. meramente concettuale, ma con sbocchi opeNon si deve credere che ci siano chissà rativi. quali costose spese per realizzare una comune A fronte della grave crisi economica che ha strategia promozionale: ciascun municipio docolpito la nostra come le altre regioni, la nostra vrebbe, accanto alla attività strettamente locacome le altre province, riteniamo sia proficuo le, promuovere una visibilità comprensoriale utilizzare quelle risorse di cui il nostro territodi ogni singola iniziativa. E la provincia, naturio è ricco per tentare un parziale recupero delralmente, farsene carico, attraverso un ufficio la nostra condizione emergenziale. comunale con sede, per esempio nella PalazCi ha confortato, intervistando il presidenzina Feltrinelli, che sarebbe il luogo ideale per te Francesco Spina, la sua ferma convinzione concentrarvi le diverse attività promozionali che la cultura potrebbe rappresentare - per turistiche provinciali. A parte un minimo di riil nostro territorio - la risorsa principale per aprire la porta della ripresa. La Palazzina Feltrinelli potrebbe essere sorse economiche per promuovere questo coUna risorsa, specialmente quella in chiave la nuova sede del Centro turistico pro- mune programma, è necessaria la convinzione di ogni singolo municipio, sostenuta dalla turistica, che più delle altre viene alla mente, vinciale (FOTORUDY) ferma determinazione in primis del presidente soprattutto dopo aver letto gli ultimi incoraggianti dati statistici che, come abbiamo visto, recentemente danno la della Provincia che deve essere il primo ad esserne convinto, ed nostra regione (e quindi anche la nostra provincia) come fra le entità in secondo luogo attraverso la delega ad un consigliere scelto non geo-turistiche più ambite. Un grande rilancio della politica promo- perché espressione di una segnalazione politica o territoriale ma zionale turistica non può non partire dal rilancio di una politica pro- per sue intrinseche qualità di carattere e di competenza, dove i due mozionale da parte di ciascuna provincia diretta allo sfruttamento connotati sono egualmente essenziali ed imprescindibili. Certo è fondamentale la convinta partecipazione al progetto di del grande patrimonio del quale ciascun comune è depositario. E per quanto riguarda, in particolare, noi comuni della provin- ogni sindaco e - per lui - di ciascun assessore e/o dirigente delegacia BAT, a parte le circoscritte competenze istituzionali, è indubi- to del comparto turistico-culturale. tabile che una comune politica culturale turistica non porterebbe Sembrano progetti difficili da attuarsi e invece potrebbero rivelarche grande giovamento alla nostra realtà turistica provinciale in si di fattibile attuazione, se sorretti dalla dovuta convinzione da parte di ogni amministratore o ufficio preposto al progetto. termini di ritorni economici e quindi anche occupazionali. Quella di concepire ogni risorsa culturale di ciascun comune espressione di più comuni della nuova realtà comprensoriale, è STUDIO DENTISTICO CANFORA una doverosa necessità, per un duplice ordine di ragioni. In primis perché in questo modo si conferirebbe alla neo-provincia un’imdei Dottori Cesare e Rita Canfora pronta unitaria fin qui inadeguata; e in secondo luogo perché non c’è dubbio che realizzando un comune programma per certi im•Chirurgia dentale portanti iniziative storiche, le risorse investite non potrebbero che •Odontoiatria estetica generare più cospicui ritorni. Prendiamo per esempio la Disfida di •Ortodonzia tradizionale •Ortodonzia estetica InvIsalIgn® Barletta, che è un episodio storico che ha coinvolto non solo Bari n n a 0 a 4 servizio D •Protesi fisse e mobili letta, ma anche le altre città del territorio; il matrimonio di Mano al vos9tr71-2011) •Impianti immediati ed osteointegrati (1 fredi con Elena di Epiro nel Castello di Trani; l’epopea federiciana •Paradontologia e Castel del Monte assegnabile ad Andria; Boemondo d’Altavilla grande condottiero della prima crociata universalmente ricordaBarletta • Corso Garibaldi 85 - tel. 0883 347 642 to dal suo maestoso mausoleo; la valorizzazione di Canne della www.studiocanfora.it • [email protected] Battaglia e l’intero territorio del bacino ofantino corrispondente GENNAIO 2015 IL FIERAMOSCA 9 Euro*IDEES - Bruxelles Euro*IDEES - Bruxelles Turismo nella BAT in crescita frenata Tornano a crescere i flussi turistici nel 2013, dopo la frenata del 2012, ma restano sotto il valore massimo registrato nel 2011. La crescita del turismo provinciale resta legata fondamentalmente alla capacità di crescita del turismo pugliese e negli ultimi anni mostra segnali negativi di crescita autonoma. Migliora la dotazione ricettiva, soprattutto quella extra-alberghiera. È necessario promuovere una strategia di sviluppo turistico all’altezza delle peculiarità del territorio e della sua capacità di attrazione a livello internazionale. di Emmanuele Daluiso* I dati ISTAT sulle presenze turistiche e sui posti letto nel 2013 L’ISTAT ha pubblicato nello scorso mese di dicembre i dati sulle presenze turistiche e sulla ricettività relativi al 2013, disaggregati a livello regionale e provinciale, da cui emerge un quadro in chiaroscuro del turismo della provincia Barletta-Andria-Trani. Il 2013 è stato per la BAT un anno di recupero di presenze turistiche rispetto al 2012, che aveva fatto registrare una flessione rispetto al 2011, ma si è trattato solo di un parziale recupero rispetto al dato complessivo del 2011, che è stato l’anno con il più alto valore dell’ultimo quinquennio. Il turismo torna dunque, seppur debolmente, a crescere nella BAT, ma rimane ben sotto le sue potenzialità, come dimostra il valore del suo tasso di turisticità (rapporto fra presenze turistiche e popolazione residente), che è molto al di sotto della media nazionale. Per altro, scomponendo la crescita delle presenze turistiche, fra crescita imputabile alle tendenze nazionale e regionale e crescita autonoma locale, si nota che quest’ultima ha avuto un impatto negativo. Continua, invece, a crescere l’offerta di posti letto. Vediamo i dati nel dettaglio. Torna a crescere la domanda turistica nel 2013 …. Nel 2013 le presenze turistiche nella BAT sono state pari a oltre 285 mila, in crescita di oltre 4 mila unità rispetto al 2012. Si tratta di un parziale recupero rispetto al valore del 2011, l’anno che, con circa 294 mila unità, rappresenta l’anno migliore per il turismo della BAT. Il discreto risultato del 2013 per il turismo della BAT, pari a +1,5%, è sottolineato dal fatto che nello stesso anno la crescita di presenze turistiche in Puglia è stata di minore intensità (+0,5%) e a livello nazionale è stata negativa (-1%). Il risultato della crescita turistica della BAT nel 2013 è attribuibile maggiormente ai flussi nazionali, cresciuti del +1,6%, contro il +1,1% dei flussi esteri. Fra il 2010 e il 2013 la crescita turistica della BAT è stata infatti poco meno del 2%, contro il 3% circa della media regionale. Molto meglio hanno fatto le province di Bari (+10,3%), Brindisi (+10,7%) e Taranto (+9,3%). La frenata della crescita turistica della BAT è meglio apprezzabile valutando l’impatto della componente di crescita regionale e quello della componente di crescita locale sulla crescita complessivamente registrata, sia dopo il 2010 che prima del 2010. Questa scomposizione dell’impatto delle due componenti è possibile attraverso la tecnica statistica shift-share analysis, e possiamo vedere che la debole crescita della BAT fra il 2010 e il 2013 (+5.545 unità di presenze turistiche) è tutta dovuta alla componente regionale, il cui impatto positivo (+8.099) è riuscito ad assorbire l’impatto negativo registrato dalla capacità di crescita locale (-2.554). Quest’ultimo dato negativo inverte la tendenza del decennio precedente al 2010, quando la crescita attribuibile alla componente locale è stata valutata in +13.102 unità di presenze turistiche. Dobbiamo, pur tuttavia, sottolineare che anche nel decennio precedente la componente di crescita regionale è stata quella di gran lunga prevalente, pari a +88.850. La BAT, in sintesi, dal 2000 è cresciuta turisticamente grazie all’impatto positivo del trend regionale, mostrando una sua capacità di crescita autonoma molto debole, che negli anni più recenti è diventata addirittura negativa. Il tasso di turisticità, che mette a confronto le presenze turistiche con la popolazione residente, rimane per la BAT sotto il 12% del valore medio nazionale, contro il 53% circa della Puglia. La BAT registra, dopo Bari, la più alta quota di presenze turistiche straniere, pari al 23,4%, ben superiore alla media regionale, pari al 18,3%. Resta tuttavia largamente sotto la media nazionale, che è pari al 49%. La crescita complessiva di presenze turistiche registrata nella BAT fra il 2010 e il 2013, pari a +5.545 unità, è tutta attribuibile alle presenze straniere (+5.904), che ha assorbito la perdita registrata dalle presenze italiane (-359). Tra il 2010 e il 2013 la presenza di stranieri è aumentata di oltre 6 mila unità (da 60.710 a 66.614), ma rispetto al 2011, l’anno di maggiore affluenza con 68.886 unità, si è registrato un decremento di oltre 2 mila presenze, in controtendenza regionale, dove la presenza di stranieri ha continuato a crescere anche dopo il 2011, raggiungendo nel 2013 il suo nuovo record con 2.446.689 unità. Questo calo di presenze straniere nella BAT nell’ultimo biennio deve far riflettere, perché anche per questo territorio, come per l’intera Puglia, il futuro si gioca sulla componente di turisti stranieri, come dimostrano i dati appena citati e le previsioni formulate dall’Organizzazione Mondiale del Turismo. Il calo delle presenze turistiche straniere fra il 2011 e il 2013 ha riguardato principalmente i flussi provenienti dalla Germania (-3.632), il Paese estero che più di altri contribuisce alle presenze turistiche straniere nella BAT. Altro calo importante è stato quello austriaco con -507 presenze. Si tratta dei due Paesi forse più direttamente interessati ai beni culturali federiciani presenti nella BAT, il che rende tale calo particolarmente significativo. Rimarcabile è anche il decremento dei flussi provenienti dalla Spagna (-707). Fra i Paesi in crescita registriamo la Svizzera (+1.304), il Regno Unito (+889), il Belgio (+661), la Francia (+536), gli Sati Uniti (+533), l’Ungheria (+512). In termini di rilevanza per la BAT nel 2013, in ordine decrescente, abbiamo i flussi provenienti da Germania (20,7%), Francia (17,8%), Stati Uniti (7,1%), Svizzera (6,3%), Regno Unito (5,9%), Belgio (5,5%), Russia (4,5%), Paesi Bassi (3,2%), Austria (2,9%), Spagna (2%), Ungheria (1,9%). La BAT attira molto nei mesi non estivi La BAT sui mercati internazionali del turismo attira soprattutto nei mesi non estivi. Considerando l’intera stagione estiva, comprendente i mesi da giugno a settembre, la BAT registra una concentrazione in questo periodo del 54,5% dei flussi dell’intero 2013, un valore elevato ma comunque più basso rispetto ai corrispondenti valori della Puglia (78,8%) e dell’Italia (61,3%). Se poi consideriamo come periodo estivo i soli mesi di luglio e agosto, la concentrazione dei flussi diretti verso la BAT si riduce al 33,3%, contro il 55,1% della Puglia e il 39,3% dell’Italia. La BAT, dunque, soprattutto nel contesto pugliese è fra le aree che attirano maggiormente nei mesi non strettamente legati alla stagione balneare. ferta alberghiera (+21,4%). Nel 2013 la consistenza dell’offerta ricettiva nella BAT è costituita da 2.317 posti letto alberghieri e 2.638 posti letto extra-alberghieri. La dotazione dei posti letto della BAT resta tuttavia sottodimensionata rispetto ai valori medi nazionali e regionali: nella BAT abbiamo 12,6 posti letto per mille abitanti, contro i 60,6 della Puglia e i 77,8 dell’Italia. Il tasso di occupazione dei posti letto in Italia non è molto elevato, pari ad appena il 21,9% rispetto a quello teorico, per via della forte concentrazione dei flussi turistici nei mesi estivi. Anche la Puglia soffre di questo problema e così pure la BAT, anche se quest’ultima mostra un dato (15,8%) leggermente più alto di quello regionale (14,8%). Resta, dunque, aperto il grande problema della destagionalizzazione dei flussi turistici, che garantirebbe una maggiore redditività alle imprese e una maggiore occupazione, ma nel caso della BAT il problema vero è l’esiguità complessiva dei flussi turistici. Una strategia per il futuro turistico della BAT A conclusione dell’analisi dei dati qui ripresi, emerge con forza che la BAT è ancora ai suoi primi vagiti della sua possibile vita turistica, una vita attualmente dipendente soprattutto dal trend turistico regionale. Considerando che in Italia il turismo è fortemente legato alle peculiarità territoriali, la prospettiva di un futuro turistico della BAT è sempre più legato alla capacità del territorio di saper elaborare una sua propria strategia turistica. In passato questa strada è stata tentata, soprattutto con lo sforzo prodotto dal Patto Territoriale con il marchio Puglia Imperiale, che, per quanto abbiamo in questa sede detto, pare abbia prodotto alcuni risultati, per quanto modesti. Ma i trend degli ultimissimi anni sembrano aver annullato una parte di questi risultati, il che significa che il percorso avviato con il marchio Puglia Imperiale si è basato su elementi dimostratisi realmente fragili e poco sostenibili nel lungo periodo. Si impone, pertanto, una riflessione approfondita su questo percorso che non ha sicuramente perso la sua potenziale forza, ma è una forza che negli ultimi anni si è indebolita e che va riscoperta, con uno sforzo congiunto fra le istituzioni locali e gli operatori dell’intera filiera turistica allargata. * Vice Presidente Euro*IDEES-Bruxelles Si consolida l’incremento della ricettività turistica … ma si tratta di una crescita frenata Anche sotto il profilo della ricettività turistica la BAT si è andata consolidando negli ultimi anni, rafforzando l’andamento registrato negli anni 2000. Abbiamo preso in esame i dati sui posti letto alberghieri ed extra-alberghieri a partire dal 2005 e vediamo che la crescita più rilevante è quella che ha riguardato l’offerta extra-alberghiera (+179,2%), contro quella pur importante dell’of- L’analisi dei flussi turistici dal 2010 ci fa però parlare di una crescita turistica frenata per la BAT, una crescita che non riesce a essere all’altezza del suo potenziale turistico, legato soprattutto ai beni storico-culturali e agli affari, ma anche al mare, alle terme e al paesaggio rurale. 10 IL FIERAMOSCA La BAT è sempre più attrattiva per gli stranieri, con segnali di flessione nell’ultimo biennio GENNAIO 2015 GENNAIO 2015 IL FIERAMOSCA 11 Brevi dalla provincia BAT Prorompente attività promozionale del presidente Francesco Spina VINO A REGOLA D’ARTE Il Piano Territoriale del coordinamento provinciale a beneficio degli imprenditori che intendono investire «Il nostro Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale rappresenta la stella polare per gli imprenditori che intendono investire nel nostro territorio e per le istituzioni locali che operano quotidianamente in funzione della sua crescita». Lo ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Spina, nel corso di una conferenza stampa in cui è stata annunciata l’attestazione della compatibilità del Piano al DRAG (Documento Regionale di Assetto Generale) ed agli strumenti di programmazione e di pianificazione territoriale regionale vigenti, da parte della Regione Puglia. Il parere di compatibilità regionale rappresenta un passo fondamentale nel lungo ed impegnativo percorso (caratterizzato da numerose attività di progettazione e condivisione con i Comuni ed il partenariato) che vedrà il suo epilogo con l’approvazione finale del PTCP. Attività per la vigilanza del Parco Passi in avanti nelle attività di controllo del Parco Regionale Fiume Ofanto, di cui la Provincia di Barletta Andria Trani detiene la gestione provvisoria secondo quanto stabilito dalla Regione Puglia con delibera del maggio 2013. 12 IL FIERAMOSCA Via Foggia, 118 - Barletta Tel. 0883 510 421 - Fax 0883 510 429 www.cantinedellabardulia.it [email protected] GENNAIO 2015 GENNAIO 2015 Vertice in Provincia convocato dal Presidente Francesco Spina, alla presenza del Capo di Gabinetto della Prefettura Walter Spadafina, dei rappresentanti delle autorità di Polizia Giudiziaria, delle associazioni di volontariato del territorio e del Consorzio Guardie Campestri, per individuare le attività sperimentali da intraprendere per la vigilanza del Parco. «Il decreto Renzi-Del Rio non ha evidentemente abolito le Province. Le competenze delle Province sono ultimamente aumentate, come dimostra la gestione provvisoria del Parco Regionale Fiume Ofanto che la Regione ha delegato alla Provincia di Barletta Andria Trani, ha affermato il Presidente Francesco Spina. Inoltre un anno di gestione, grazie anche al lavoro svolto dalla precedente amministrazione e dagli uffici competenti, è stata definita l’organizzazione della struttura deputata alla gestione dell’ente Parco, attraverso la costituzione della Comunità e della Consulta del Parco. All’incontro hanno partecipato il Dirigente del Settore Parco Regionale Fiume Ofanto della Provincia Vito Bruno, Direttore dell’Ente Parco Mauro Iacoviello, il Vicepresidente della Provincia Luigi Antonucci ed i Consiglieri provinciali Andrea Minervino e Vincenzo Giorgino. Il percorso castelli nel progetto SAC Dopo Minervino Murge e Spinazzola, terzo incontro di animazione territoriale nell’ambito del progetto “Sac Terre Diomedee”, in programma a Bisceglie presso l’ex sepolcreto “Santa Croce”. Tema principale del convegno, promosso dalla Provincia di Barletta Andria Trani in qualità di ente capofila del progetto “Sac”, il “Percorso Castelli”, che ha avuto per protagoniste le città di Andria, Bisceglie e Trani. Il progetto “Sac Terre Diomedee” parte dalla necessità di creare un sistema tra beni di rilevante pregio culturale ed ambientale, oltre le eccellenze già espresse sul territorio provinciale, al fine di rafforzare sia l’attrattività del territorio che la valorizzazione e la fruizione dello stesso. L’obiettivo dell’operazione, in una logica di rete, è quello di ampliare la fruizione al pubblico dei beni del patrimonio culturale oggetto del Sac, avvicinando soprattutto le giovani generazioni e le categorie svantaggiate alla conoscenza degli stessi e dei relativi fatti storici, delle credenze, degli usi e costumi, delle produzioni e delle tecniche costruttive. La strategia che guida l’operazione è finalizzata a stimolare la partecipazione attiva e diretta dei destinatari, rendendo l’utenza protagonista del processo di conoscenza, attraverso azioni mirate e diversificate. In questo modo, mediante la rete, sarà data opportuna ed uguale visibilità a tutti i beni presenti sul territorio, sponsorizzando e facendo conoscere quelle realtà ancora oggi poco note, incrementando così il flusso di visitatori. IL FIERAMOSCA 13 Brevi dalla provincia BAT “Ambientiamoci”: come promuovere e valorizzare i prodotti della nostra terra Promuovere e valorizzare i prodotti tipici della nostra terra; trasmettere, condividere a scuola, a casa, tra gli amici o nelle parrocchie il rispetto per ciò che ci circonda. Sono questi gli obiettivi principali di “Ambientiamoci”, la campagna di sensibilizzazione ambientale della Provincia di Barletta Andria Trani, che prosegue anche nella stagione autunno-inverno 2014. Numerose le iniziative in programma che andranno a coinvolgere gli studenti delle scuole superiori di competenza provinciale e le parrocchie locali, tutte finalizzate al rispetto ed alla valorizzazione del patrimonio naturale ed agroalimentare del territorio. Attraverso alcuni percorsi didattici, ai giovani verrà presentato l’Atlante dei prodotti tipici agroalimentari di Puglia, e fornita una “cassetta degli attrezzi”, con metodologie e competenze per raccontare il proprio territorio (valori, paesaggi, tradizioni, potenzialità imprenditoriali, usi e costumi legati al rispetto dell’ambiente). Durante i laboratori di scrittura creativa, invece, verranno fornite le basi della comunicazione, a cominciare da un corretto e virtuoso uso dei social network. Il tutto ovviamente all’insegna del rispetto dell’ambiente e del vivere sostenibile, indiscussi protagonisti di “Ambientiamoci”. Ripreso il servizio di assistenza Il Presidente Francesco Spina, ha disposto la revoca della sospensione del servizio di assistenza socio-educativa e di assistenza alla comunicazione Lis per studenti diversamente abili delle scuole superiori di competenza provinciale, garantendo la continuità del servizio. «Era impensabile che, per meri aspetti di carattere burocratico, proprio in concomitanza con la Giornata Mondiale per la Disabilità fosse interrotto un servizio che da anni rappresenta il fiore all’occhiello della nostra Provincia - ha affermato il Presidente della Provincia. Da domani, infatti, le attività riprenderanno regolarmente, garantendo assistenza, come sempre accade da cinque anni, a tutti gli studenti diversamente abili che frequentano le nostre scuole ed alle loro famiglie. Con un atto di coraggio e con un indirizzo politico chiaro e netto, ho inteso superare intoppi meramente burocratici che non possono ricadere sulla pelle dei cittadini, in favore di una così delicata questione di carattere sociale» ha aggiunto il Presidente Spina. Rigenerazione coste, firmato il Protocollo con Politecnico di Bari ed Università di Chieti Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia Barletta Andria Trani, redatto con la collaborazione del Politecnico di Bari ed approvato dalla Regione Puglia, ha consentito la formalizzazione di un apposito protocollo d’intesa mirato alla rigenerazione e riqualificazione dei paesaggi costieri della Bat. 14 IL FIERAMOSCA Brevi dalla provincia BAT Il documento formale, già sottoscritto da Regione Puglia, Provincia di Barletta Andria Trani, Comuni Costieri della Bat ed Autorità di Bacino della Puglia, si è arricchito anche della condivisione del Politecnico di Bari, con il Rettore Eugenio Di Sciascio, e dell’Università “D’Annunzio” di Chieti, con il delegato Matteo Di Venosa, alla presenza del Presidente della Provincia Francesco Spina. «È motivo d’orgoglio che il Politecnico di Bari e l’Università di Chieti abbiano condiviso questo protocollo d’intesa per la rigenerazione e la riqualificazione delle nostre coste, curando, nel dettaglio, la consulenza tecnico-scientifica - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Spina -. Si tratta di un atto finalizzato alla costituzione di un partenariato di progetto per la elaborazione, la presentazione e la negoziazione delle azioni e dei progetti previsti nel Piano Strategico Territoriale (PST 3) denominato “Sistema Costiero”. La valorizzazione dei rifiuti plastici in agricoltura: da problema a risorsa È il titolo del convegno tenuto presso la sala conferenze della sede della Provincia in Viale De Gemmis a Trani. L’incontro rientra tra le attività del progetto “Award”, finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia-Italia 2007-2013, che si ripropone di rafforzare competitività ed innovazione nei territori coinvolti. Partner del progetto, oltre alla Provincia di Barletta Andria Trani, anche l’Università degli Studi di Bari (Facoltà di Agraria), Confagricoltura Bari - Federazione Regionale degli Agricoltori Puglia, il Comune di Ilida (Grecia) ed Innipolis - Centro per l’innovazione e la cultura - Leukimmi (Grecia). “Award” è un’iniziativa che punta a migliorare la sostenibilità dello sviluppo agricolo nel territorio pugliese ed in quello greco, attraverso la riduzione dell’utilizzo dei materiali plastici nelle coltivazioni, la loro sostituzione con altri materiali dal minore impatto ambientale e la loro valorizzazione in un ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti. L’incontro del presidente Spina con gli studenti del Liceo Scientifico “Fermi”… “Mi ha impressionato molto positivamente l’entusiasmo dei ragazzi”. Queste le riflessioni a latere del Presidente Francesco Spina che, accompagnato dal già Presidente Francesco Ventola, è stato accolto calorosamente dai ragazzi del Liceo Scientifico “E. Fermi” a Canosa. Prima che cominciasse l’evento dedicato a Telethon, il Presidente è stato ricevuto dalla dirigente Nunzia Silvestri, dal Presidente del Consiglio d’Istituto, Sabino Palmieri e dai rappresentanti di tutte le classi. “Oltre a voler conoscere le strutture scolastiche di competenza provinciale e salutare dirigenti, personale e studenti - ha affermato il Presidente della Provincia - ho voluto ‘toccare con mano’ la condizione complessiva degli istituti ed avere un momento di confronto con i ragazzi”. … e dell’istituto “Einaudi” È stata poi la volta della visita all’Istituto “L. Einaudi” ove è stato anche presentato il volume “Percorsi di storia e memoria”, promosso dalla Provincia e curato dal Responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta, Luigi Di Cuonzo, organismo nato circa 15 anni fa per dare una risposta alle esigenze di conoscenza delle vicende storiche del nostro territorio. Alla presenza del sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, dopo i sa- Il presidente Spina sul la nomina a cardinale di mons. Francesco Montenegro «L’intera Provincia di Barletta - Andria - Trani accoglie con gioia le parole del Santo Padre che ha annunciato la nomina di monsignor Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, quale nuovo Cardinale». Ad affermarlo è il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Spina, che ha voluto esprimere tutto il suo compiacimento per il riconoscimento ottenuto da uno dei figli illustri di questa terra. Mons. Francesco Montenegro, infatti, ha origini barlettane, visto che entrambi i genitori sono nati nella città della Disfida. «La gioia per questa nomina voluta fortemente da Papa Francesco - ha aggiunto il Presidente Spina -, è accresciuta dalla considerazione circa l’importanza dell’impegno umanitario che mons. Montenegro ha sempre profuso in favore dei disperati dei Paesi più poveri del mondo che sfidano il mare per giungere sulle coste italiane. Le sue battaglie per l’accoglienza, l’assistenza e l’integrazione dei profughi che giungono a Lampedusa, sono un esempio per tutti quelli che si occupano della gestione della cosa pubblica ed in particolare dell’emergenza immigrazione». GENNAIO 2015 luti della preside Maddalena Tesoro, che ha sottolineato gli sforzi fatti dall’Istituto, in termini di investimenti per le attività dei ragazzi, e l’esigenza di maggiori ausili scolastici a partire da banchi e sedie, il presidente della Provincia Francesco Spina ha salutato una gremitissima platea di studenti. Percorsi di storia e memoria Sta raccogliendo consensi il tour del Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Spina, tra le scuole superiori di competenza provinciale del territorio. Il Liceo scientifico “Vecchi” di Trani ha infatti ospitato una rappresentanza degli istituti scolastici tranesi, in occasione della presentazione del volume “Percorsi di storia e memoria”, promosso dalla Provincia e curato dal Responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria Luigi Di Cuonzo. Appuntamento inaugurato dal saluto istituzionale del Presidente Spina, affiancato dal Consigliere provinciale delegato alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Giuseppe Corrado. GENNAIO 2015 Software della Provincia per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro La Provincia di Barletta Andria Trani rende disponibile alla cittadinanza una piattaforma software con l’obiettivo di potenziare e favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro nell’ambito della assistenza domiciliare all’infanzia e familiare. In una fase preliminare e attraverso l’uso della intranet aziendale, si è proceduto all’inserimento delle schede anagrafiche degli assistenti familiari e assistenti all’infanzia dalle quali è possibile visionare la professionalità, le credenziali e la disponibilità degli stessi. A tal fine si comunica alle famiglie che, per l’inserimento delle loro istanze di assistenza all’infanzia e/o familiare, è possibile accedere al Registro Assistenza all’Infanzia e/o Registro Assistenti Familiari presente nell’Albo Tate Familiari e/o Albo Badanti, della sezione “Provincia Amica” del portale istituzionale della Provincia, all’indirizzo www.provincia.bt.it. Per ottenere le credenziali di accesso al Registro, l’utente dovrà compilare la scheda di registrazione che compare selezionando la funzione “Nuovo Utente” presente in tale pagina web; la password inserita sarà quella di accesso al sistema, mentre il nome utente corrisponderà al proprio Codice Fiscale. Al termine della registrazione di tale istanza, il Sistema confronterà i dati presenti nei due sottosistemi e nel caso di corrispondenza di questi ultimi fornirà al richiedente un report con le informazioni anagrafiche dell’assistente che corrisponderà alle specifiche richieste di assistenza. Per informazioni è possibile contattare il Centro per l’Impiego del Comune di appartenenza. Gli auguri del Presidente Spina alle testate giornalistiche locali Il Presidente della Provincia ha incontrato i rappresentanti delle testate giornalistiche locali per il tradizionale scambio degli auguri presso la sede della Provincia di Barletta Andria Trani. «Vi ringrazio sinceramente per la preziosa collaborazione e per l’impegno che quotidianamente profondete nell’informare, in maniera seria, obiettiva ed imparziale, la nostra comunità - ha affermato il Presidente Spina rivolgendosi ai giornalisti -. Conosco benissimo le difficoltà con cui i media locali devono ogni giorno far fronte, inevitabilmente figlie di una crisi economica che sta attraversando tutti i settori, ma il lavoro costante, fatto di entusiasmo, dedizione e passione, non può che rappresentare la migliore ricetta per risollevarsi da un momento così difficile. Da qualche mese ho l’onore di guidare la Provincia di Barletta Andria Trani, un territorio dalle inestimabili risorse, popolato da una splendida comunità di 400mila abitanti. Un’avventura certamente affascinante, nella quale sono certo di potermi misurare con un’informazione dallo sguardo vigile e dallo spirito critico, con la quale, sono certo, non verrà mai meno il rapporto di lealtà e correttezza al servizio della comunità. A tutti voi, alle vostre redazioni, ai vostri lettori e telespettatori - ha poi concluso il Presidente Spina - giungano pertanto i migliori auguri per un Natale di Pace e Serenità e per un 2015 foriero delle migliori soddisfazioni, personali e lavorative». IL FIERAMOSCA 15 Capitaneria Memoria Pesca subacquea professionale nel compartimento marittimo di Barletta: la Capitaneria di porto fissa le regole di Pierpaolo Pallotti* RISTORANTE RICEVIMENTI CONGRESSI 16 IL FIERAMOSCA 70° Anniversario della Resistenza civile e militare all’occupazione nazista della città Un nuovo volume nella collana editoriale “I Quaderni dell’Archivio”, curata dal prof. Luigi Di Cuonzo C on ordinanza n. 95/2014 in data 01.12.2014, la Capitaneria di porto di Barletta ha disciplinato la pesca subacquea professionale nelle acque di giurisdizione. La normativa nazionale prevede che il Capo del compartimento marittimo, sentita la commissione consultiva locale per la pesca e l’acquacoltura, possa stabilire il numero massimo di autorizzazioni che possono essere rilasciate nel compartimento, il quantitativo massimo di pescato giornaliero ammesso per ciascun pescatore subacqueo professionale nonché i periodi di divieto della pesca. Per l’effetto, avuto riguardo del precitato parere, la Capitaneria di porto di Barletta ha stabilito in 40 il numero massimo di autorizzazioni rilasciabili nel corso dell’anno. Quantitativi e periodi di divieto della pesca sono stati stabiliti in analogia a quanto già disciplinato dalla Capitaneria di porto di Molfetta con ordinanza n. 20/2004 in data 04.05.2004, atteso che in tale periodo la Capitaneria di porto di Barletta ricadeva sotto la giurisdizione della Capitaneria di porto di Molfetta. Le istanze degli aspiranti pescatori subacquei professionali dovranno essere presentate su modello conforme (in allegato A all’ordinanza n. 95/2014 reperibile sul sito internet istituzionale www.guardiacostiera.it/barletta sotto la voce “ordinanze”) nell’arco temporale compreso tra il 01 gennaio ed il 31 gennaio di ogni anno. La Capitaneria di porto di Barletta provvederà al rilascio delle autorizzazioni agli aventi titolo, nel numero massimo consentito, secondo il criterio cronologico di presentazione dell’istanza. Al riguardo, fa fede il “visto arrivare” dell’istanza Barletta tra storia e memoria di Rossana Di Cursi* L (se depositata a mano presso la Capitaneria di porto di Barletta) ovvero, la data rinveniente nel timbro postale (qualora inviata a mezzo posta alla Capitaneria di porto di Barletta). L’autorizzazione ha validità di un anno e decade automaticamente alla scadenza, nonché al verificarsi di una delle seguenti condizioni: perdita dei requisiti di cui all’articolo 4 del decreto ministeriale 20 ottobre 1986, sopravvenuta inidoneità fisica dell’interessato ovvero insufficiente o mancata corresponsione degli oneri annuali in materia di pesche speciali (articolo 30 del decreto ministeriale 26 luglio 1995 e successive modifiche). È possibile consultare il prospetto, allegato all’ordinanza n. 95/2014, riportante i periodi di divieto di pesca/raccolta delle principali specie ittiche. * Il comandante Viale R. Elena (Lit. di Levante) tel. 0883 347741 GENNAIO 2015 a recente pubblicazione del volume “Barletta tra storia e memoria - 70° Anniversario della Resistenza civile e militare all’occupazione nazista della città” (I Quaderni dell’Archivio . Editrice Rotas) è un ulteriore tassello che concorre a comporre il vasto quadro che la instancabile attività svolta dal prof. Luigi Di Cuonzo, quale responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria istituito nel 2000 dall’Amministrazione comunale di Barletta, ha sino ad ora tracciato. Il volume raccoglie gli atti del Convegno-Seminario di studi internazionali “La Memoria a tutela dei valori nati dalla Resistenza”, tenutosi nei giorni 29 e 30 novembre del 2013 in occasione, appunto, del 70° anniversario della resistenza cittadina all’occupazione nazista e dell’eccidio di Barletta, celebrato il 12 settembre 2013 alla presenza del Presidente del Senato, sen. Pietro Grasso; la pubblicazione testimonia e conferma il prezioso lavoro di ricerca svolto dall’Archivio, cui vanno, inoltre, riconosciute la capacità di coinvolgimento di attori istituzionali e la costante attenzione rivolta al mondo della scuola. Se volessimo provare a individuare quali siano gli elementi che hanno caratterizzato, e caratterizzano, l’attività svolta dal prof. Di Cuonzo nel dirigere l’Archivio, potremmo senz’altro dire che egli si è mosso nell’ambito della cosiddetta metodologia della ricerca storica e che da tale passione che è, insieme, passione per la ricerca e passione per l’insegnamento, scaturisce il suo impegno civico. A tale impegno dobbiamo i progetti didattici annuali che si concludono con seminari di studio nel mese di settembre, la collana editoriale “I Quaderni dell’Archivio”, i viaggi studio (Cefalonia, Museo dello Yad Vashem ecc.), i concorsi scolastici, l’allestimento di mostre, i convegni e i seminari cui hanno partecipato autorevoli storici e personalità del mondo della cultura, l’approccio alla narrazione storica attraverso le fonti iconografiche che ci ha avvicinati alla storia raccontata e spiegata con la fotografia: foto d’autore, foto d’archivio, foto ufficiali, foto di propaganda e di memoria familiare che ci hanno offerto la rappresentazione di eventi pubblici e privati, ci hanno permesso di conoscere l’immagine degli italiani come erano, come venivano visti dagli altri, come amavano mostrarsi, consegnando allo storico il compito di individuare e analizzare il documento fotografico e il suo utilizzo, contestualizzare e decontestualizzare l’immagine attraverso un’operazione che è anche di critica delle fonti. E poi, ancora, le rassegne cinematografiche, i corsi di aggiornamento per insegnanti, l’attenzione alla cultura e alla presenza ebraica nella nostra Regione, la collaborazione con alcuni dei testimoni sopravvissuti alla Shoah primo tra i quali, per continuità e legame affettivo, l’indimenticabile Shlomo Venezia. GENNAIO 2015 Nell’ambito della ricerca storica svolta dal prof. Di Cuonzo e dall’Archivio a partire dal suo anno di fondazione, (sommariamente sopra descritta), è possibile isolare i molteplici temi intorno ai quali essa si è articolata: la funzione e la valenza della storia locale, il rapporto tra storia e memoria, l’uso pubblico della storia, l’insegnamento della storia. Mi soffermerò sinteticamente su alcuni di essi. Innanzitutto credo si possa dire che la consolidata acquisizione scientifica secondo la quale “lo studio di una comunità deve essere globale rispetto alla complessità dei suoi aspetti” sociali, economici, demografici, ecc., (acquisizione che fa giustizia delle accuse di provincialismo rivolte agli studiosi di storia locale o alla pretesa subordinazione della storia locale alla storia generale), ha trovato conferma nella attività di indagine della storia locale (come quella svolta dall’Archivio sulla resistenza civile e militare di Barletta all’occupazione nazista e sull’eccidio dei vigili urbani e quelle analoghe svolte da altre comunità) che ha dimostrato la relazione dialettica tra storia generale e storia locale e quanto quest’ultima contribuisca a evitare categorie generalizzanti, e quindi mistificanti, che hanno invece concorso a rappresentare, per es., la storia del Sud come storia di un’area omogenea. Dal punto di vista didattico mi sembra evidente che l’integrazione “locale/generale” nel curricolo di storia sarebbe auspicabile non solo per la valenza metodologica cui si è accennato, ma anche per la sua valenza politica e culturale. La storia locale favorisce, infatti, la memoria storica; essa è un potente fattore identitario non integralista poiché, evitando l’insegnamento della storia come modello trasmissivo di informazioni confezionate, diffonde tra gli studenti la conoscenza dei meccani- NUOVA SEDE BARLETTA VIA REGINA MARGHERITA 34 Tel./Fax 0883 332 464 · Cell. 393 301 26 75 [email protected] · www.fotorudy.it IL FIERAMOSCA 17 Emergenza abitativa smi sociali di costruzione della memoria e la consapevolezza che la memoria è il risultato provvisorio di una costruzione collettiva in continuo divenire che passa attraverso pluralità di rappresentazioni del passato. È questo il significato del binomio “Storia e Memoria” nell’esperienza di chi ha frequentato l’Archivio ed è questo il senso che anima chi si batte contro la cancellazione del passato e la perdita della conoscenza dell’azione dell’uomo nel tempo e ha creduto nel valore insostituibile della testimonianza. Proprio dalle testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah, incontrati nel corso dell’attività condotta dall’Archivio, emerge come, già durante la prigionia, la cancellazione delle prove dello sterminio fosse l’ossessione dei carnefici e la cancellazione del passato, o meglio, il timore di non essere creduti quella delle vittime. In tutti noi sono, invece, subentrati nel tempo la consapevolezza dell’avvicinarsi del momento della scomparsa dei testimoni, l’angoscia per la conseguente perdita di una insostituibile fonte di storia orale e il desiderio di passare/ricevere il testimone. L’incontro degli studenti con i sopravvissuti ha rappresentato, per certi versi, il paradigma e la sintesi dell’operato del prof. Di Cuonzo: in esso è stato possibile sperimentare la metodologia della ricerca storica, di cui si è già detto, poiché diversamente da quanto avviene di solito nell’esperienza scolastica che avvicina gli studenti alle sole fonti secondarie, l’incontro con i testimoni ha reso possibile il confronto con la fonte primaria, rappresentata dal testimone, costringendo gli studenti a riconsiderare il concetto stesso di fonte storica e il significato di metodo storico; in esso è, inoltre, emersa la valenza etica del binomio Storia e Memoria che ci chiama ad un’assunzione di responsabilità nel presente in cui, compito della storia, non è quello di ricondurre la singolarità del vissuto soggettivo in un discorso unitario e univoco ma quello di educare al senso della complessità. Nell’attività svolta dall’Archivio, oltre alla tutela dei valori costituzionali, un posto centrale è, inoltre, occupato dalla celebrazione del Giorno della Memoria; proprio intorno al significato del Giorno della Memoria cresce, all’interno degli Amici dell’Archivio, nell’opinione pubblica e nella comunità degli storici, il dibattito sui rischi di una memoria eccessivamente istituzionalizzata. Il pericolo paventato è che la memoria della Shoah, appesantita dalla sovrabbondanza di materiali e dalla ripetizione delle formule, si irrigidisca in un rituale civile, si svuoti di significato e si riduca, quando tutti i testimoni diretti saranno scomparsi, a mera celebrazione. La sfida che attende l’Archivio, nel prossimo futuro, è quella di continuare a confrontarsi con i meccanismi di costruzione della memoria e di elaborazione del passato e, attraverso l’attività di ricerca, restituire vitalità e nuovi significati a una pagina di storia imprescindibile per la comprensione del Novecento. * Docente di Diritto Istituto Michele Cassandro - Barletta Barletta tra storia e memoria 70° Anniversario della Resistenza civile e militare all’occupazione nazista della città di Luigi Di Cuonzo Editrice Rotas pp. 240 - ill. 112 - e 15,00 18 IL FIERAMOSCA Comune di Barletta Firmato un protocollo di intesa per interventi di edilizia residenziale pubblica È stato sottoscritto dall’assessore regionale alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, il commissario straordinario dell’Arca Puglia Centrale (già IACP, Istituto Autonomo Case Popolari) Sabino Lupelli e il sindaco Pasquale Cascella, il Protocollo d’intesa per la programmazione di interventi di edilizia residenziale pubblica e l’adozione di misure urgenti per fronteggiare l’emergenza abitativa a Barletta. Il protocollo apre la strada agli interventi possibili per la rigenerazione del territorio sull’intero patrimonio. L’amministrazione svolgerà in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale un’attività di verifica e di censimento delle effettive occupazioni degli oltre 1500 alloggi d’edilizia residenziale pubblica presenti sul territorio comunale finalizzata al pieno ripristino della legalità e alla riassegnazione degli alloggi occupati abusivaIl contributo del consigliere mente. “Si è parregionale Filippo Caracciolo titi da una ricognizione di tutto “Sono orgoglioso di aver dato il il patrimonio - ha mio apporto per scrivere una pagina affermato la Bardi buona amministrazione della citbanente - dando tà di Barletta, come sottolineato dalla seguito all’impevicepresidente della Regione Angela gno assunto coi Barbanente e dal sindaco Pasquale Cacittadini nel rispetscella, che ringrazio unitamente a chi to dei tempi e oggi ha lavorato alla definizione dell’intepossiamo dire con sa da me auspicata, è stato importante soddisfazione che partire con molta tempestività. Barletta Barletta è la seè la seconda città italiana, dopo Bari, conda città della ad aver messo nero su bianco il proprio Puglia (dopo Bari) impegno richiamandosi alla legge n. ad aver compiuto 80/2014 entrata in vigore lo scorso 28 questo importante maggio, nel definire strumenti e azioni passo”. da attuare nei prossimi mesi per indi“È un protoviduare alloggi disponibili da destinare collo - ha detto il ai cittadini che in questo momento non sindaco Cascella hanno una casa. L’housing sociale e la - che risponde a possibilità di rendere subito disponibili una doppia emerabitazioni con un canone minimo di afgenza, da una parfitto è fondamentale anche per incentite quella abitativa, vare la nascita di nuove famiglie. Sono dall’altra della troppe le persone che oggi sfrattate per rigenerazione di morosità incolpevoli si ritrovano senun’area dove si za un’abitazione. Nei loro confronti le è verificata una istituzioni hanno l’obbligo di muoversi espansione abnorcon la massima urgenza”. me che bisogna ricondurre a criteri di qualificazione urbana in una visione uniforme e integrata del tessuto cittadino utilizzando finanziamenti preziosi che altrimenti rischiano di andare persi”. Nel ribadire l’importanza del recupero degli immobili, il commissario Lupelli, ha evidenziato come si vadano così a creare “condizioni abitative per una fascia di popolazione più debole”. GENNAIO 2015 Esaminato dalla giunta il bilancio di previsione 2015 S i è riunita il 30 dicembre a Palazzo di Città la Giunta comunale che ha esaminato e approvato la delibera: Bilancio di previsione 2015. La Giunta ha approvato lo schema di bilancio di previsione del 2015 con la relazione previsionale e programmatica 2015-2017 da proporre al Consiglio Comunale affinché l’Amministrazione abbia, nonostante la proroga concessa dal legislatore al 31 marzo 2015, al più presto lo strumento fondamentale di programmazione e gestione. Contestualmente è stata deliberata la determinazione delle tariffe e dei diritti fissi dei servizi pubblici erogati dal Comune di Barletta. L’insieme dei provvedimenti conferma una manovra di bilancio basata sulla riduzione effettiva della spesa corrente, sull’abbassamento della pressione fiscale e sul maggior sostegno alle famiglie più deboli. La spesa si riduce di 3,5 milioni di euro rispetto all’assestato 2014, anche per mantenere, nonostante l’ulteriore taglio alle risorse disponibili, l’impegno di non aumentare la tassazione locale. Questa, anzi, si riduce sia per la TASI sia per la TARI: l’aliquota TASI diminuisce dal 3,30 per mille al 2,70 per mille, garantendo una detrazione di 40 euro per i figli a carico, mentre si fissa al 50% la riduzione dell’aliquota della TASI per gli immobili nella nuova zona 167 in considerazione delle problematiche relative alle opere di urbanizzazione. Maggiori stanziamenti anche per consentire alle categorie meno abbienti e con maggiori carichi familiari, soprattutto se in presenza di disabilità, riduzioni alla TARI in base alle fasce di reddito ISEE fino agli 8 mila euro. Lo schema di bilancio, che era stato preventivamente presentato alle associazioni di categoria e sindacali in un incontro svoltosi il 29 dicembre alla presenza del vice sindaco e del dirigente al bilancio per aprire la strada alla partecipazione della gestione del bilancio, raccoglie l’esigenza di una maggiore attenzione a favore delle famiglie che maggiormente stanno risentendo le conseguenze della crisi economica in atto. L’Amministrazione conferma la volontà di ricercare ogni possibilità, di alleviare ulteriormente il peso di scelte di tassazione imposte dall’alto che rischiano di trasformare i sindaci in meri esattori. Nell’ottica della programmazione futura è stata ribadita l’esigenza di un particolare impegno in tema di politiche abitative e di politiche di investimento pubblico che favoriscano il rilancio dell’economia e la ripresa dell’occupazione puntando prioritariamente all’utilizzo delle risorse europee e alla valorizzazione del patrimonio pubblico. GENNAIO 2015 Un anno di attività della Commissione Consiliare “Controllo e Garanzia” L a Commissione Consiliare Permanente “Controllo e Garanzia” del Comune di Barletta è istituita dall’art. 21 dello Statuto Comunale ed esercita una funzione di controllo sull’attività dell’Amministrazione Comunale nonché su quella delle istituzioni e delle aziende a partecipazione comunale. La Commissione Consiliare “Controllo e Garanzia”, è un organo consiliare di garanzia il cui presidente è attualmente il Consigliere Comunale Ruggiero Marzocca eletto nella lista civica “Barletta Attiva” ed appartenente al gruppo consiliare del Partito Socialista Italiano. In una nota il Presidente della Commissione Ruggiero Marzocca evidenzia l’importanza del ruolo e della funzione della Commissione Consiliare “Controllo e Garanzia” che sin dalla sua costituzione si è subito messa al lavoro nell’esercizio delle sue funzioni statutarie di controllo e garanzia. Infatti, continua il Consigliere Ruggiero Marzocca, la suddetta Commissione svolge un importante ruolo nell’ambito dell’apparato amministrativo comunale in quanto deve esercitare un’attività di controllo e di verifica periodica dell’operato dell’amministrazione comunale. L’attività della Commissione, afferma Ruggiero Marzocca nel corso di questo primo anno di attività, così come previsto dallo Statuto Comunale, si sta occupando principalmente della verifica periodica dello stato di attuazione da parte del Sindaco e degli Assessori delle scelte strategiche effettuate con le linee programmatiche generali, e dello stato di attuazione degli obiettivi affidati ai dirigenti comunali nonché di ogni altra attività di controllo prevista dalla normativa vigente. Di questa funzione di controllo, afferma Ruggiero Marzocca, la Commissione ha già predisposto nel 2013 una relazione in cui ha illustrato i risultati dell’attività esercitata. La Commissione in questo anno di attività si è occupata principalmente dell’analisi e verifica dello stato di attuazione delle Linee Programmatiche 2013-2018 del Sindaco, nonché di diverse ed ulteriori questioni quali l’analisi delle Delibere di Giunta e delle Determine Dirigenziali, il controllo del rispetto dei termini di avanzamento delle previsioni comprese nel programma triennale 2013-2015 dei lavori pubblici, la Relazione della Ragioneria Generale dello Stato sulla verifica amministrativa e contabile del 19.09.2013, l’analisi e controllo dello stato di attuazione del progetto della Piscina Comunale, nonché l’analisi del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari. Nell’ambito della sua attività sono state svolte anche delle sedute congiunte con altre commissioni consiliari come la Commissione Affari Socio Sanitari in merito sull’affidamento del servizio trasporto disabili al fine di verificare la regolarità della procedura di affidamento del servizio in oggetto con particolare riferimento alla verifica dell’idoneità dei mezzi adibiti al trasporto dei soggetti terzi nonché sulla questione della struttura socio-sanitaria “Angioletto”. La Commissione inoltre si è occupato dell’analisi e verifica degli obbiettivi programmativi dell’assessorato alle politiche del territorio con particolare riferimento allo stato di pianificazione e attuazione del P.U.G. e del Piano delle Coste. In conclusione afferma il consigliere Ruggiero Marzocca, il lavoro che sta svolgendo la Commissione Consiliare Permanente di “Controllo e Garanzia” è quello di garantire la massima trasparenza amministrativa, quale principio fondamentale per qualunque Pubblica Amministrazione. IL FIERAMOSCA 19 Porto di Barletta Miglioramento del porto di Barletta occasione di sviluppo per il territorio ATTIVITÀ NEL PORTO DI BARLETTA: REGISTRATO UN INCREMENTO DEL 16,4% di Filippo Caracciolo* I l Porto di Barletta è gestito dal 2007, con i Porti di Bari e Monopoli, dall’Autorità Portuale del Levante. L’Autorità Portuale al fine di migliorare la competitività del sistema portuale e logistico ha presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il resoconto degli interventi in corso di realizzazione o da intraprendere nei porti. Il Porto di Barletta, fondamentale infrastruttura del territorio, è strategico nel network creato dall’Autorità Portuale perché consente di raccordare i sistemi industriali di un’area vasta che va dalle Valle d’Itria alla Murgia interna e crea le sinergie perfettamente in linea con le indicazioni dell’Unione Europea sulla formazione dei sistemi logistici di corridoio. Forte della vocazione commerciale nell’anno 2013 il Porto di Barletta ha registrato un incremento del traffico del 16,4% con un movimento superiore al milione di tonnellate. Idrocarburi, granaglie, fertilizzanti e cemento sono le principali voci del traffico commerciale del Porto di Barletta. Per quanto riguarda la parte infrastrutturale è di prossima realizzazione l’intervento per l’approfondimento dei fondali che consentirà l’approdo di navi di maggior pescaggio. Un altro intervento preventivato dall’Autorità presso il Porto di Barletta riguarda il prolungamento delle testate delle dighe foranee di sopraflutto e di sottoflutto al fine di evitare che nel futuro possa ripetersi il fenomeno di trascinamento verso il bacino portuale di sedimenti ai fini costieri e la conseguente riduzione del passo dell’imboccatura. È inoltre nei programmi dell’Autorità Portuale del Levante la realizzazione di uno scivolo per le operazioni di varo/alaggio di piccole imbarcazioni per la pesca professionale, sportiva e per il diporto. L’opera sarà ubicata nella darsena pescatori: lo scalo andrà a sostituire quello attualmente utilizzato che si trova nei pressi delle banchine commerciali e che interferisce con le operazioni portuali. Con questo ultimo intervento si andrà incontro agli operatori e saranno superate le difficoltà operative conseguenti alle limitazioni all’utilizzo dell’attuale scalo di alaggio intervenute per effetto delle normative di security sugli scali commerciali. Migliorare i servizi e le condizioni del Porto di Barletta è occasione di crescita per il territorio e apporta valore aggiunto in un’ottica di pianificazione infrastrutturale unitaria. L’obiettivo che condivido in pieno intende dare risposte ad un sistema economico portuale e del territorio di area vasta con bacini portuali sempre più attrezzati per interagire in maniera complementare facendosi trovare pronti rispetto alle richieste ed alle esigenze del mercato. L’adeguamento dei fondali nei porti di Barletta e Monopoli migliorerà l’operatività dei rispettivi Porti. Gli obiettivi volti a migliorare il sistema della portualità e della logistica sono condivisi da Regione Puglia e Autorità Portuale del Levante tanto che la strategia di migliorare le condizioni ed i servizi dei porti pugliesi è comune ed aderente alla strategia descritta nel Programma Operativo Regionale Puglia 2014-2020 e col Piano Attuativo del Piano Regionale dei Trasporti 2015/2019. Nel corso di una seduta della V Commissione, da me presieduta, abbiamo discusso, alla presenza dei rappresentanti delle tre Autorità GENNAIO 2015 Portuali presenti in Puglia, della valutazione dei piani strategici delle singole Autorità nell’ottica di una collaborazione tra le stesse. Il tema della portualità è presente anche nel Decreto Sblocca Italia (articolo 29) del Governo Renzi. Il Governo nazionale sollecita azioni per agevolare la crescita dei traffici e la promozione dell’intermodalità nel traffico merci. Le Autorità Portuali col supporto della Regione Puglia hanno manifestato la piena volontà di raccogliere la sfida del Governo. La giunta regionale ha avviato le procedure per l’aggiornamento del Piano attuativo del Piano Regionale dei Trasporti e del Piano Triennale dei Servizi. La redazione del Piano Triennale dei Servizi e del Piano Triennale del Piano Regione dei Trasporti è urgente perché tali piani rappresentano strumenti fondamentali per le politiche regionali in materia di mobilità e soprattutto perché costituiscono condizione preliminare fondamentale per l’accesso ai fondi strutturali del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020, sempre in materia di infrastruttura per la mobilità e per l’accesso, senza penalizzazioni, al fondo nazionale sul trasporto pubblico locale. Come Regione Puglia abbiamo l’obiettivo, grazie alla collaborazione delle Autorità Portuali presenti sul territorio regionale, di fornire il massimo supporto e sviluppare tutto il settore a vantaggio della crescita economica e commerciale del territorio e dell’intero Paese. Da Presidente della V Commissione seguirò con attenzione gli sviluppi in materia di Authority: perché l’attività portuale possa continuare ad essere volano di progresso e crescita. L’attenzione e l’impegno di Regione Puglia e Autorità Portuale del Levante rivolti alla crescita del Porto di Barletta ci condurranno verso nuovi brillanti risultati. I lavori programmati, a partire dal dragaggio all’imboccatura del Porto per ripristinare i fondali sino alla quota preesistente di 8 metri, consentiranno di sfruttare le banchine commerciali che presentano fondali più profondi incrementando sia la capacità operativa del bacino portuale che gli standard di sicurezza delle operazioni di manovra nel bacino portuale. Al tema della crescita ed al miglioramento delle condizioni del Porto di Barletta continuerò, da consigliere regionale, a dedicare la mia totale dedizione perché credo fortemente al nesso diretto tra Porto di Barletta ed occasioni di sviluppo per il territorio. * Consigliere Regionale IL FIERAMOSCA 21 Urbanistica Tre indizi fanno una prova di Aldo Musti T re indizi fanno una prova, diceva la scrittrice di romanzi gialli Agatha Christie. Cosa facciano tre misteri è più difficile dirlo: se non chiariti, forse è solo opacità, ovvero illegalità? Il primo mistero arriva dallo smarrimento delle tavole grafiche originale del Piano regolatore adottate dal Consiglio comunale. Mistero che è rimasto ad oggi senza chiarimenti! Il secondo mistero arriva dalla scomparsa della maglia D2-06 dalle tavole grafiche del Piano regolatore. Le indicazioni scritte la rappresentano in circa 50.000 mq., mentre le tavole grafiche la rappresentano in “zero” mq. In particolare il 2000, la maglia D2-06, compare nelle tavole prese in carico dalla giunta comunale per l’adozione da parte del Consiglio comunale dell’adeguamento del Piano regolatore alla Legge regionale 56/80, mentre, il 2001 misteriosamente, scompare nell’invio delle stesse tavole in Regione per l’approvazione della variante. L’Amministrazione comunale dal 2011 non chiarisce da chi, come e perché è stata eliminata la maglia D2-06. Mistero che non può restare senza chiarimenti. A fornire il terzo mistero ci pensa il sito comunale della nostra Città. La sezione “Portale del territorio e dell’ambiente” rappresenta una “infedele rappresentazione dello stato dei luoghi” di via dei Muratori, la strada sospesa tra realtà e finzione. In particolare rappresenta edifici catastali privi del retino stradale sistemati a strada pubblica con urbanizzazione primarie realizzate dal Comune di Barletta già dal 2007, come previsto dall’art. 3.10.2 delle Norme tecniche di attuazione: “…il rilascio delle concessioni edilizie è comunque subordinato alla 22 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2015 GENNAIO 2015 Via dei Muratori quasi una metafora Via dei Muratori non è un capriccio visionario del suo sollecitatore, l’imprenditore Aldo Musti, ma è una sorta di metafora del diritto, dell’affermazione della legalità, di quella legalità alla quale tante volte il sindaco Cascella ha fatto riferimento. Ci troviamo di fronte ad una situazione assolutamente chiara sul piano del diritto sostanziale e cioè il completamento di un tratto di strada in zona merceologica, area via Foggia. Affermata la piena legittimità del diritto, ora il problema diventa quello di trasferirlo dal piano enunciativo a quello operativo. Intanto il problema ha raggiunto il Quirinale, che ha disposto il rinvio della pratica al Comune di Barletta per gli adempimenti del caso. Sì, è proprio vero, questo caso sembra un giallo. esistenza, o impegno a costruire prima della utilizzazione degli edifici, delle urbanizzazioni primarie relative agli edifici stessi”. Altro mistero che non può restare senza chiarimenti alle porte del nuovo Piano urbanistico generale. Auguriamoci che il nostro Sindaco, a differenza dei suoi predecessori, allinei l’attività amministrativa alle norme vigenti, una per tutte, da ultimo “la bussola della trasparenza”. E per tanto, pubblichi sul sito comunale, come previsto dall’art. 39 del decreto legislativo n. 33 del 2013, gli strumenti urbanistici con informazioni sui provvedimenti che hanno deliberato l’eventuale eliminazione (se vi è stata) della maglia D2-06, o provveda a pubblicare sul sito le tavole grafiche del vigente Piano Regolatore Generale, deliberate dal Consiglio Comunale in occasione dell’adozione della variante di adeguamento del Piano Regolatore Comunale alla Legge regionale n. 56/80, quindi con la maglia D2-06. D’altronde, quanto auspicato circa le modifiche degli atti amministrativi, è in linea con l’orientamento del Consiglio di Stato (Cons. St. Sez. VI, n. 2306/2007): “… in forza del quale la modifica o il ritiro di un atto deve avvenire nelle stesse forme (anche pubblicitarie) e seguendo le stesse procedure dell’atto modificato o ritirato”. Auguriamoci, che i misteri vengano chiariti e che prevalga la trasparenza ovvero la legalità. IL FIERAMOSCA 23 Chiesa Chiesa CHE COS’È IL SINODO DIOCESANO E IL PERCHÉ DI UN EVENTO STORICO S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri ha avviato il Primo Sinodo Diocesano Riportiamo il testo integrale della sua omelia nella solenne concelebrazione in Cattedrale a Trani Lo spiega mons. Domenico Marrone, Segretario Generale del Sinodo I l primo Sinodo della Chiesa di Trani-Barletta-Bisceglie, sul tema Per una chiesa mistero di comunione e di missione, che si è aperto giovedì 8 gennaio 2015 e che ha iniziato i suoi lavori il 12 ottobre 2012, è un momento importante della nostra Chiesa, dal quale ci attendiamo frutti anche per tutti coloro che guardano con attenzione al futuro della nostra Chiesa diocesana, in questo tempo travagliato e bisognoso di speranza. 1. Che cos’è il sinodo? Tecnicamente il sinodo è una “riunione di sacerdoti e di altri fedeli della chiesa particolare (diocesi), scelti per prestare aiuto al vescovo diocesano in ordine al bene di tutta la comunità diocesana”. “Sinodo” (syn-odos) significa letteralmente interrogarsi sulla “strada comune”. In altre parole: la comunità si rende conto che “siamo tutti sulla stessa barca” e che tutti vanno ascoltati e resi responsabili. Più concretamente si indice un sinodo per guardarsi in faccia e chiedersi: e adesso? Da che parte si va? Così come è strutturata la comunità assolve ancora ai suoi compiti? Cosa c’è da tenere e cosa c’è da cambiare? Si tratta di cercare una “via comune” per immaginare la Chiesa di domani e il suo rapporto con il mondo odierno, per sognare le nuove vie dell’unico Vangelo, sotto la guida dello Spirito e in comunione con il Vescovo. In attento ascolto della Parola tutti dobbiamo accogliere che cosa dice lo Spirito alla nostra Chiesa locale, alle parrocchie, alle comunità religiose, alle associazioni, movimenti e gruppi, per camminare con nuovo slancio e vigore. 2. Perché un sinodo? La nostra Diocesi è la prima volta che celebra un sinodo dal momento della sua riunificazione, dal 1986. Anticamente, le tre rispettive diocesi hanno già celebrato altri sinodi, scandendo il tempo dei grandi momenti della loro storia. I sinodi attuano svolte importanti nella vita della Chiesa e costituiscono una pausa di riflessione e di rilancio del cammino di fedeltà al vangelo di ogni chiesa locale. Per le nostre comunità cristiane il sinodo è un tempo di “rigenerazione” per abitare con competenza, vigilanza e simpatia il tempo che il Signore ci dona di vivere. 3. Qual è il tema? Non è un sinodo a tutto campo, ma con un filo rosso ben preciso, che mira a dire parole e compiere gesti per “rigenerare” il volto della Chiesa del futuro. La vita della Chiesa si rigenera ogni volta che si lascia convertire dal Signore e diventa sempre più “mistero di comunione e di missione”. Ci si guarderà - come afferma Papa Francesco - “dalla malattia tipica della chiesa che è l’autoreferenzialità, guardare a se stessi, ripiegati su se stessi”. E questo perché, come dice ancora il Papa - una chiesa che non esce fuori da se stessa, presto o tardi, si ammala nell’atmosfera viziata delle stanze in cui è rinchiusa”.Il rinnovamento della nostra Chiesa particolare non può non avere come punto di riferimento la Trinità. È chiamata ad essere specchio della Trinità, gloria vivente di Dio, manifestazione dell’amore del Padre 24 IL FIERAMOSCA S e del Figlio e dello Spirito Santo. È alla luce di questo ideale che deve compiersi la nostra conversione e progettazione pastorale. 4. Quali scelte operare? Ci mettiamo in cammino in vista di un rinnovamento della nostra Chiesa diocesana per essere più conforme a Cristo, suo Maestro e Signore. Un rinnovamento che riguarda sia l’essere sia l’operare della comunità ecclesiale: rinnovamento nel senso di una comunione più profonda tra le diverse componenti del popolo di Dio, le parrocchie, i gruppi ecclesiali come pure rinnovamento nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo per meglio rispondere alle sfide del nostro tempo e metterci con più efficacia al servizio degli uomini e delle donne del nostro ambiente. Il Sinodo è uno straordinario evento di grazia. È lo Spirito Santo che ci convoca, perché Lui è l’anima della Chiesa, la guida della Chiesa, il sostegno della Chiesa. È lo Spirito Santo che ci interpella e ci invita ad una conversione personale e comunitaria. Ci chiede: come vivete il Vangelo? Come lo annunciate? Siete veramente uniti tra di voi, tra le vostre parrocchie, tra i vostri gruppi? Sapete interpellare gli uomini di oggi? Sapete rispondere alle loro domande, alle loro aspettative, alle loro speranze? Portate loro con la parola e la testimonianza l’annuncio dell’amore di Dio? Sapete interpretare i “segni dei tempi”? Che cosa fate per contribuire alla costruzione di una società più giusta e più solidale? Cosa fate per arginare la globalizzazione dell’indifferenza? Come reagite alla cultura dello scarto? Come tentate di fronteggiare l’era del narcisismo? 5. Con chi? Infine, il Sinodo è un evento di tutta la Diocesi. Se i 433 delegati sinodali (100 presbiteri, 18 diaconi, 279 laici e 36 religiosi) saranno direttamente i protagonisti del Sinodo, essi devono vivere il loro impegno come espressione di tutte le comunità cristiane. Con esse devono tenere un rapporto intenso di comunicazione, interesse, attenzione, coinvolgimento, che non faccia diventare il Sinodo un evento per specialisti. Ci saranno quattro sessioni da qui a ottobre in cui si affronteranno i vari temi messi all’ordine del giorno. La nostra Chiesa farà un esercizio di ascolto attento e di sapiente discernimento per cogliere le mozioni dello Spirito, attraverso le proposte dei sinodali, per continuare a far scorrere la storia della nostra chiesa diocesana nel flusso della tradizione vivente della Chiesa e leggendo in profondità le istanze del tempo attuale. Ho cercato di narrarvi cos’è il nostro Sinodo affinché si crei una corrente spirituale di simpatia e sostegno nei confronti della nostra chiesa locale, chiamata a vivere questo evento straordinario e trasfigurante. GENNAIO 2015 aluto fraternamente gli invitati Osservatori al Sinodo diocesano tra cui: la Chiesa Ortodossa Romena e i rappresentanti delle altre religioni presenti sul territorio. Un distinto e cordiale saluto rivolgo alle autorità civili e militari dei sette comuni del territorio diocesano e a quanti sono venuti attratti dall’evento che celebriamo, l’apertura del Sinodo diocesano: «Per una Chiesa, mistero di comunione e di missione». Ci siamo preparati sin dal 2013 percorrendo, subito dopo l’annuncio ufficiale, il cammino di studio e di discernimento, che hanno permesso di produrre lo strumento di lavoro. Nella fase celebrativa esso ci aiuterà a discernere quello che lo Spirito chiede alla Chiesa diocesana, articolata in 66 parrocchie, in 42 comunità religiose, femminili e maschili, nelle famiglie cristiane, nella consulta delle associazioni laicali, nelle consacrate e consacrati nel secolo; e aperta ad ogni realtà socio - politica - culturale presente sul territorio, sotto la guida spirituale dell’arcivescovo, dei presbiteri, di 25 diaconi permanenti. Punto di partenza e di arrivo del Sinodo è l’Eucaristia che ci apprestiamo a celebrare. La celebrazione del Sinodo, infatti, rimanda al mistero di una famiglia composta da uomini e donne che hanno Cristo Signore in mezzo a loro come amico e compagno di strada; al mistero di un popolo che appartiene a Dio perché Cristo ha riscattato per Dio con il suo sangue, uomini di ogni tribù e nazione, e ha fatto di loro, per il nostro Dio, un regno di sacerdoti (cf Ap 5-9-10); al mistero di un popolo peregrinante su questa terra in direzione dell’unica meta, che è Cristo, nato dal suo mistero pasquale e nutrito dal Suo corpo e dal suo sangue. I cristiani della prima ora venivano chiamati «Via». Negli Atti degli Apostoli leggiamo: «Saulo… chiede lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via, secondo cioè la loro condotta di seguaci di Gesù Cristo». Noi siamo “seguaci di Gesù Cristo” che cammina insieme con noi. Per camminare insieme sulla «Via», che è Lui che ci porta al Padre dobbiamo renderci docili allo Spirito Santo, dono del Padre e del Figlio, il quale ci conduce verso la conoscenza piena del Cristo, così come ci dice Gesù stesso: «Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Gv 14,25). Gesù ci ha detto tante cose contenute nei Vangeli e nelle altre sacre scritture, ma noi non le consideriamo facilmente e talvolta le ignoriamo. Abbiamo, pertanto, bisogno di riprenderle in considerazione sotto la guida dello Spirito Santo e di individuare i mezzi adeguati ed efficaci per esprimerle con la condotta di vita nei contesti socio - culturali del nostro tempo. Ecco cos’è sostanzialmente la celebrazione del Sinodo: metterci insieme in “obbedienza” alla Parola di Dio, così come “Mosè parlò al popolo dicendo: «Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima» (Deut 30,10). Perché questo si realizzi si richiede da parte nostra la docilità che l’apostolo Paolo così inculcava ai cristiani di Filippi; e, facendo mia la sua parola, anch’io la voglio inculcare, in voi cristiani della Chiesa che è in Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Margherita di Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia: «Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c'è qualche GENNAIO 2015 conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un me2016 2013 desimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non PRIMO fate nulla per rivalità o vanagloria, ma SINODO ciascuno di voi, con tutta umiltà, considiocesano Chiesa di Trani·Barletta·Bisceglie deri gli altri superiori a se stesso. CiaPer una Chiesa mistero di comunione e di missione scuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri» (Fil 2,1-4). SEDE ASSEMBLEE SINODALI 16 gennaio Dobbiamo saper cercare nel Si31 ottobre nodo la “perla preziosa” del regno di 2015 cale Dio, che è Gesù Cristo, per essere nda rio pienamente in Lui; e, con Lui, annun16 - 17 - 30 - 31 gennaio ciare a tutti la «gioia del Vangelo». 13 - 14 - 27 - 28 febbraio Voi Sinodali farete il giuramento I sessione Popolo di Dio nella compagnia degli uomini di comportarvi in modo conforme alla 10 - 11 - 17 - 18 aprile fede cattolica che noi professiamo 8 - 9 - 22 - 23 maggio nel «Credo». Ma ciò non basta, se II sessione Grembo di profezia per un mondo nuovo dovesse essere un atto puramente 5 - 6 - 12 - 13 giugno formale. È necessario che lo facciaIII sessione Sposa che celebra il suo Signore te con santo timor di Dio, rinnovando 11 - 12 - 18 - 19 settembre costantemente il vostro sì di fedeltà a 16 - 17 - 30 - 31 ottobre IV sessione Comunità d’amore Dio secondo la vocazione specifica di a servizio degli uomini ciascuno di voi. La preghiera colletta, rivolta al Padre, ci ha fatto chiedere di guidare e custodire questa Chiesa che è sua con il dono dello Spirito di intelligenza, di verità, di pace, perché coloro che si raduneranno nelle assemblee sinodali si sforzino di conoscere la sua volontà e servano il suo regno con totale dedizione (cf. Colletta della Messa per un Sinodo). Tutto ciò si realizzerà se voi Sinodali vi nutrirete di Cristo pane vivo e, lasciandovi guidare dallo Spirito Santo opererete secondo la verità e l’amore, cercando esclusivamente la gloria di Dio e la salvezza delle anime. Compito di tutta la Chiesa diocesana, nell’anno di grazia 2015, è quello di sostenere i Sinodali con la preghiera e l’offerta quotidiana del proprio vivere, uniti al sacrificio eucaristico di Cristo, così come ci aiuta a fare la formula di offerta dell’Apostolato della preghiera. Desideriamo tutti, fratelli e sorelle, di celebrare un Sinodo che generi uno stile permanente di sinodalità, che diventi metodo e contenuto di una prassi pastorale, vissuta alla luce della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa; evento attraverso cui il “sensus fidei” diventi punto di partenza di una prassi sinodale che tenga conto dell’autentica voce della Chiesa del Concilio Ecumenico Vaticano II e non già di rivendicazione di libertà contro l’autorità preposta, essendo anch’essa stessa in armonia con la Chiesa universale: una, santa, cattolica, apostolica. Mi affido con voi alla mediazione materna di Maria santissima, madre di Cristo e della Chiesa; e all’intercessione dei Santi patroni dell’Arcidiocesi, delle parrocchie, delle case religiose, augurando a me e a voi un “buon cammino sinodale”. Amen. delle EDITRICE R O TA S BARLETTA IL FIERAMOSCA 25 In città In città di tre milioni di euro per la realizzazione di una nuova ala per altri posti letti, nonché per l’adeguamento e la ristrutturazione dell’immobile. Il finanziamento è stato reso possibile grazie alla delibera di Giunta comunale n. 277 del 12 dicembre 2014. NOTIZIE IN BREVE TRE QUADRI DI “DE NITTIS” ALL’EXPO Tre quadri della Collezione “De Nittis” saranno esposti all’Esposizione EXPO di Milano. A curarne la scelta con Oscar Farinetti il noto (e discusso) critico d’arte Vittorio Sgarbi, che tanto per mantenere fede alla sua estemporanea originalità, con la “Colazione in giardino”, vorrebbe mandare a Milano due opere minori che a nostro parere non rendono giustizia al genio del nostro grande artista: si tratterebbe di un’opera del periodo giapponese (?) e un pastello con paesaggio industriale disegnato a Londra. Un’opera, quest’ultima, della quale esistono tre versioni, nota specialmente ai critici, ma francamente a noi sarebbero piaciute di più tele che rappresentano il nostro paesaggio, come “Lungo l’Ofanto”, “Passa il treno” oppure - magari - un suo famoso autoritratto, quello che lo riprende nel suo Atelier di Avenue de l’Impératrice. APPROVATO ALL’UNANIMITÀ IN CONSIGLIO COMUNALE IL REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA A tal proposito il sindaco Cascella ha dichiarato: “Il Consiglio comunale di Barletta ha approvato il regolamento della Biblioteca comunale con i 27 voti di tutti i presenti al primo scrutinio e la maggioranza assoluta, così come è previsto per gli atti di grande rilevanza istituzionale. È importante che su scelte come queste, che fanno crescere la formazione delle nuove generazioni e diffondono cultura, si superino le logiche particolari e si riesca a far prevalere l’interesse primario della città. Tanto più sentita è la gratitudine a quanti hanno contribuito al significativo risultato”. IL SOTTOSEGRETARIO BOCCI A BARLETTA Il Sottosegretario di Stato on. Gianpiero Bocci ha effettuato una visita nel territorio della nostra provincia. Il Sottosegretario, presso il Palazzo di Governo, ha incontrato, unitamente al Prefetto Clara Minerva, il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, i Sindaci, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, con i vertici Regionali e Provinciali dei Vigili del Fuoco ed il Presidente del coordinamento provinciale delle Associazioni di Volontariato. All’incontro erano presenti anche l’On. Gero Grassi ed il Consigliere Regionale Ruggero Mennea. Nel corso della riunione ha formato oggetto di approfondimento l’attività della Prefettura e di tutte le istituzioni coinvolte nel sistema protezione civile per la prevenzione del rischio idrogeologico ed idraulico. I 100 ANNI DELLA MULTISALA “PAOLILLO” Il 20 dicembre 2014 la Multisala Paolillo, già Politeama Paolillo realizzato da Francesco Paolillo nel dicembre 1914 poi gestito dall’avv. Giuseppe Paolillo sino al 2001 e nel 2004 dagli eredi trasformato in multisala con tre schermi, ha compiuto 100 anni. Per festeggiare l’evento, sabato 20 dicembre porte aperte della Multisala al suo pubblico con una serie di eventi per una notte bianca del cinema. Celebrare il centenario con la notte bianca ad ingresso ELETTRODOTTI FINALMENTE INTERRATI Finalmente interrati gli eletrodotti di via Giovanni XXIII dopo una lunga attesa nel corso della quale non sono mancati anche eventi luttuosi che hanno ingenerato il sospetto che a provocarli siano stati proprio quei micidiali tralicci. Fra i promotori dell’iniziativa, e in prima linea durante la pluriennale battaglia per il loro interramento, il consigliere comunale Dario Damiani promotore dell’iniziativa. Pink Christmas IL CONTROVERSO RITORNO DELL’ARCHITETTO GIANFERRINI Vincitore di un concorso nella procedura di mobilità per la copertura di un posto di dirigente, tornerà a Barletta l’architetto Francesco Gianferrini. Originario di Canosa, e attualmente dirigente presso l’Ufficio Tecnico Comunale di Terlizzi, ha già in passato lavorato per il comune di Barletta rivestendo il ruolo di dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale. La notizia del suo ritorno è stata accolta con valutazioni contrastanti, e del resto la circostanza non deve destare sorpresa perché si tratta di un ruolo molto delicato nel quale il funzionario preposto è chiamato a dare pareri controversi a seconda dell’aspettativa degli astanti. NARRACCI NUOVO MANAGER DELL’ASL/BAT Nuovo assetto ai vertici delle Asl pugliesi. Con le nomine dei nuovi direttori generali decise dal Governatore Nichi Vendola e dall’Assessore alla Sanità Donato Pentassuglia, il dott. Ottavio Narracci è il nuovo direttore generale della ASL della provincia BAT. Il dott. Giovanni Gorgoni, il precedente manager, è stato trasferito all’ASL di Lecce. gratuito per il pubblico, risponde alla duplice finalità di voler idealmente ringraziare tutti gli spettatori che per cinque generazioni hanno assistito alle proiezioni di ogni genere di film a partire dai film muti agli odierni in digitale e 3D nonché alle varie rappresentazioni di spettacoli live e, nel contempo, voler accrescere la consapevolezza da parte del pubblico della importanza di avere e preservare nel centro cittadino un contenitore culturale che è un imprescindibile luogo di aggregazione sociale. STRAGE A PARIGI, UNA DICHIARAZIONE DEL SINDACO CASCELLA “Quel che è accaduto a Parigi suscita orrore e indignazione. Chi ha attraversato gli anni di piombo deve aver sentito anche qualche fremito. Come allora il terrorismo va contrastato riconoscendoci nelle ragioni di chi ne è vittima. E combattendolo alla stregua di un crimine nei confronti dei diritti dell’uomo. Tutti gli uomini, nel segno della cultura dei valori che la rivoluzione francese ha GENNAIO 2015 Concerto dell’Epifania per pianoforte e quartetto d’archi a favore della LILT per il sostegno alla Campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno Barletta, Real Monte di Pietà Martedì 6 gennaio 2015 Sostienici con una donazione sul C.C. Postale della LILT Sezione Provinciale di Barletta Andria Trani IBAN IT-16-A-07601-04000-001005527401 LILT Sezione Provinciale di Barletta Andria Trani Barletta - Via Suor M.C. Damato, 12 - [email protected] Terra e mare… gusto celestiale LA CASA DI RIPOSO “REGINA MARGHERITA” AMMESSA AL FINANZIAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA ALA Dopo una lunga attesa, finalmente la buona notizia pervenuta al Comune di Barletta da parte dell’Assessorato regionale alle politiche per la promozione della salute e delle pari opportunità: la casa di riposo “Regina Margherita” è stata ammessa al finanziamento 26 IL FIERAMOSCA diffuso in Europa. Ecco perché anche a Barletta, la città della Disfida tra tredici cavalieri italiani e tredici d’oltralpe, oggi non possiamo non dirci tutti francesi. Per la stessa ragione credo si debba raccogliere la proposta che durante i funerali delle vittime francesi l’Intera Europa si fermi in un grande momento di solidarietà e di fermezza democratica. Unendoci nel dire ciascuno di noi: Je suis Charlie”. ristorante - pizzeria Via del Duomo 29 tel. 0883 332 816 osteriaalduomo.it GENNAIO 2015 Barletta cell. 338 4913465 [email protected] Via Mura del Carmine 15 tel. 0883 955 680 ristorantedasciali.it IL FIERAMOSCA 27 Celebrazioni I 39 ANNI DEL GIORNALISTA NINO VINELLA PEDICO ma di quale fantasioso Vinella parliamo ai suoi esordi? perché quello autocelebratosi non è lo stesso al quale abbiamo insegnato il mestiere di cronista sul “Buon Senso” e sul “Fieramosca”, per cinque anni, dal 71 al 75, e dove ha svolto anche il ruolo - documentato - di segretario di redazione, redattore capo, condirettore e direttore!!! Ne restano testimonianze inoppugnabili di Renato Russo C aro direttore, ho letto l’articolo di Nino Vinella che celebra i suoi esordi di giornalista senza mai citare il “Buonsenso” e il “Fieramosca” di cui tu eri direttore, dove ricordo benissimo che iniziò la sua collaborazione già da quando frequentava l’Istituto Tecnico “Cassandro” e portava i calzoni corti. Di quei tempi conservo numerosi numeri sia del “Buon Senso” che del “Fieramosca” e il suo nome compare in continuazione, per anni, dove fece anzi una brillante carriera passando per i gradi di segretario di redazione, redattore capo, condirettore e in un paio d’anni pure direttore!! Che sia un altro Vinella? Pasquale Pedico Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio Barletta I l 22 settembre Vinella ha diffuso attraverso il suo News una comunicazione ai suoi lettori con la quale festeggiare i suoi 39 anni di patentino di giornalista, ottenuto il 22 settembre del 1975. Non contestiamo che a firmargli il tesserino sia stato il presidente dell’Ordine Oronzo Valentini allora direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, ma a parte questa iniziale notizia, non ci pare che siano attendibili tutte le altre, con le quali ci ricorda i suoi esordi (che collocheremo tra il 1971 e il 1975) segnati da una lunga ininterrotta frequentazione col sottoscritto e con i giornali da me a quel tempo diretti, cioè il “Buon Senso” e “Fieramosca”. Tutto cominciò con un suo articolo sul “Periscopio”, il bollettino dell’I.T.C. “Cassandro”, che mi colpì per la sua brillantezza. Così volli conoscere questo giovanissimo e promettente cronista in erba e lo invitai a far parte del Comitato redazionale del “Buon Senso”, il mensile della DC che codirigevo con Gaetano Salvemini. Non solo. Poiché ero il leader del GIP “De Gasperi”, tutta la sua iniziale esperienza giornalistica (durata ben cinque anni), la visse con noi anche politicamente. Capisco che queste precisazioni lo indisporranno, ma è la pura verità. Come ho detto, Vinella mi seguì anche su questo percorso politico. Ne restano importanti testimonianze cominciando da un articolo da lui scritto per “Il Buon Senso” del 29 maggio 1971 intitolato Il movimento giovanile DC riprende la sua attività, proprio accanto ad un mio intervento sul Centro Studi “De Gasperi”: orientamenti culturali, un paginone in due, con la sola presenza della pubblicità, a fondo pagina, dell’ISALP di Nicola Filannino. Fra gli altri redattori di quel numero, Giuseppe Palmitessa, Antonio Sanna e Antonio Riglietti. Già da quei primi numeri Vinella, nel blocchetto delle firme, compariva come “segretario di redazione”, incarico che rivestiva già da un anno. Spesso Vinella, di articoli, ne firmava due, come nel numero del 19 giugno 1971: I barlettani leggono i libri? e Incontro con la pittrice Silvana Ferrara. Nel numero del 7 agosto il nostro firmò un sondaggio su Barletta e i lettori di giornali, lasciandosi scappare l’intervista a Pietro Mennea - reduce del meeting di Torino - che avevo invece assegnato a Pasquale Lattanzio. Sempre per “Il Buon Senso”, l’anno dopo, Vinella si rifarà firmando due articoli GENNAIO 2015 per celebrare Mennea: il 9 luglio Mennea, la rivincita del Sud (per raccontare la vittoria del 16 giugno nel meeting di Milano) e il 10 ottobre Dopo il bronzo di Monaco, questo è il vero Mennea. Così avanti per due anni. Uno scoop Vinella lo fece con un pezzo, tutto in grassetto, del 17 giugno 1973 in cui rendicontò un incontro del GIP “De Gasperi” (di cui in quegli anni faceva parte) con Aldo Moro, in Prefettura. Poche settimane dopo - il 31 luglio - cominciò a firmare anche articoli per la Gazzetta (vedi la ricostruzione a parte). “Il Buon Senso” frattanto si trasformò in un tabloid (n. 5 dell’11 novembre ‘73) nel quale Vinella curò la rubrica “Vita di Partito Movimento giovanile”: La libertà è più importante, difendiamola (nello stesso numero dedicò un pezzo al senso unico in via d’Aragona). Nel numero di dicembre scrisse due pezzi: sulla Montedison e sull’isola pedonale, per la quale interpellò il presidente dei Commercianti Tommaso Francavilla. Nel blocchetto delle firme di dicembre, un’importante promozione per il nostro giovanotto che da segretario di redazione - passò a fare il redattore capo. A collaborare al “Buon Senso”, in quegli anni, non era solo Nino Vinella, ma anche il fratello Pasquale che, nel numero di dicembre fece il punto su tre istituti scolastici: Classico, Scientifico e ITC “Cassandro”, in margine a un convegno organizzato dal “Centro Studi De Gasperi” fra i capi di istituto e l’on. Renato Dell’Andro sottosegretario alla P.I. E il nostro Nino? Sempre in prima fila con matita e blocchetto per gli appunti. Era così prolifico, nello scrivere, che non gli sarebbe bastato un settimanale, per le sue esternazioni giornalistiche. Ma non è finita qui. Quando, nell’aprile del 1974, andò in edicola il primo numero del “Fieramosca”, Vinella firmò con me l’articolo di fondo, io scrissi: Perché il Fieramosca e lui firmò Il Fieramosca cento anni fa. Nella pagina successiva ancora un suo pezzo: Tempi duri per il centro sinistra. E nel blocchetto delle firme un prestigioso avanzamento di grado: “condirettore!”. Nino Vinella era fra i più attivi cronisti, il ragazzo non era solo un collaboratore, ma un redattore attivissimo. Nel numero di settembre 1974 un articolo su Mennea finalmente campione, arricchito da un disegno del fratello Giovanni che stampammo in mille cartoline e distribuimmo nelle scuole cittadine. A quel tempo Vinella era impegnato anche politicamente. E non solo con cronache giornalistiche. Ci fu anzi un momento in cui gli chiesi se intendesse fare il delegato giovanile (presenziò a Pizzomunno, nell’estate del ‘75, ad un meeting organizzato dall’on. Vincenzo Russo). Ma preferì declinare l’invito, anche se poi, qualche mese dopo, nelle elezioni amministrative di giugno, ebbe un sussulto di ripensamento e si candidò come quarto nome del Gruppo “De Gasperi” (17 Grimaldi delegato comunale Movimento Giovanile, 21 Nicola Larosa già consigliere comunale, 31 Renato Russo segretario politico sez. centro “Alvisi” e 38 Nino Vinella condirettore del “Fieramosca”). Per quello speciale elettorale Vinella scrisse due corposi articoli: il primo su La Democrazia Cristiana a Barletta: 30 anni per il progresso, e il secondo Flash sulle liste degli altri partiti. IL FIERAMOSCA 29 Celebrazioni Ma il consenso elettorale fu modesto, così Vinella si rituffò nell’impegno giornalistico e anzi raccolse tutti gli articoli che aveva fin lì scritto per il “Buon Senso”, “Il Fieramosca” e con altri scritti per la “Gazzetta” in quei mesi, predispose la pratica per la domanda di pubblicista. Presentata all’Ordine con l’avallo dell’Amministratore delegato Paolo De Palma, grande amico del sindaco Armando Messina, la pratica fu accettata e il nostro ebbe il tesserino il 22 settembre del ‘75, di cui abbiamo detto sopra, che ci riporta ai nostri giorni e ai suoi fastosi e festosi festeggiamenti. Già dal numero successivo, euforico per l’iscrizione all’Ordine, si scatenò per continuare la sua collaborazione con la “Gazzetta” (vedi colonna a lato), ma per contribuire anche alla realizzazione di una grande inchiesta del “Fieramosca” sull’Ospedale civile “Umberto I”, curando l’assegnazione dei numerosi articoli e il loro coordinamento editoriale, firmando peraltro un pezzo mordace sul Mistero dei portantini promossi impiegati, e sulla capacità manageriale del direttore amministrativo Michele Damato. Ma soprattutto Vinella fece un grande lavoro interpellando tutti (dico “tutti”) i primari, a cominciare dal prof. Ruggero Lattanzio, e inoltre Pietro Bafunno, Giuseppe Caccudi, Ruggiero Calò, Cesare De Fazio, Michele Dibenedetto, Nicola Dimiccoli, Angela Fruscio, Enrico Lattanzio, Donato Messina, Ettore Ragnetti, Mario Rizzi, Nicola Rizzi, Nicola Svilokos e Giovanni Traina. Ancora altri articoli, ancora altre interviste come quella al prof. Peppino Colasanto (nov. 1975) sul futuro di Barletta nel Nord Barese. Ma in quello stesso numero altri tre articoli: Dal Curci alla Pinacoteca, “sistemare” è qualificare (pag. 7); La colla che paralizza (pag. 10); Le cinque giornate di Milano (pag. 15). L’ambizione di Vinella era palpabile, e fu in quel periodo che cominciò ossessivamente - alla sua maniera - a fare certi discorsi, che non avevo capito niente della vita e che - oltre alla soddisfazione morale - bisogna fare soldi, soldi, soldi… (mi citava in continuazione il decreto Ronchey, che ignoravo). Sentivo che lo perdevo, ma - con quella frenesia per la testa - non lo trattenni, così un bel giorno, sul finire del 1975, insalutato ospite, se ne andò. Restò con me invece il fratello Pasquale con la qualifica di condirettore (gennaio 1976). Dal gennaio del ‘76, dunque, l’interruzione di questo rapporto con “Il Fieramosca”, dopo cinque anni di intensissima collaborazione fra di noi, attratto anche dalla prospettiva di dirigere un giornale tutto suo, con l’accredito di un compenso, e sarà “Cronache del Comprensorio” che dirigerà per diversi mesi, fra il ‘76 e il ‘77. Ma l’interruzione della collaborazione (dato il mio carattere sempre conciliante) non fu traumatica, se ogni tanto ospitavo qualche articolo da lui firmato per altri periodici, come il pezzo Un grande ospedale a Barletta al servizio di un vasto territorio (dalla “Voce del Mezzogiorno” n. 9 del 16 settembre 1976). Stanare gli spacciatori di balle Ci ritroveremo molti anni dopo, intorno alla metà degli anni Novanta, - a quel tempo svolgeva le funzioni di segretario della Società di Storia Patria di Barletta - dopo una lunga stagione collaborativa come redattore esterno del Fieramosca, su Annibale e sulla battaglia di Canne, collaborazione culminata e interrotta dalla modesta realizzazione del faraonico convegno internazionale su Annibale 1997, spendendo il nome della Società di Storia Patria, un grande flop e tanti inquietanti dubbi sulla gestione amministrativa dell’evento, certificati dal dott. Pasquale Pedico presidente del Consiglio dei Revisori dei Conti, persona al di sopra di ogni sospetto per quanto riguarda i suoi documentatissimi rilievi sull’esito dell’evento. Voi capirete come, al termine del suo recente resoconto su internet circa la ricorrenza dei suoi 39 anni di giornalismo, e specialmente sulla storia dei suoi esordi, dei quali ha del tutto cancellato cinque anni di intensissima collaborazione fra di noi, faccia sorridere quel suo appello finale a stanare gli spacciatori di balle, venendo spontaneo chiedersi a chi si riferisca. 30 IL FIERAMOSCA Storia locale La collaborazione alla Gazzetta?! V inella, fin dai primi articoli per la Gazzetta mostrò conoscenza dei fatti e disinvoltura giornalistica. Sfido io! dopo tanti anni passati a scrivere pezzi per i nostri giornali!!! La stagione collaborativa con la “Gazzetta” cominciò nell’estate del 1973 (sollecitata da Armando Messina presso l’amministratore delegato della Gazzetta Paolo De Palma, segretario provinciale della DC). Incarico propiziato dal passaggio di Michele Cristallo - redattore di Barletta - ad altro incarico su Bari. I l primo articolo per la “Gazzetta” Vinella lo scrisse il 31 luglio 1973: Con l’approvazione del programma, rinnovata fiducia alla giunta di centro sinistra. Protagonisti allora della scena politica consiliare per l’opposizione erano Borraccino, Dambra e Del Vecchio (PCI), Mascolo (MSI), Cassandro (PLI), l’indipendente Di Napoli; e per la maggioranza C. E. Borgia per il (PRI), Cito (PSI), Del Zio (PSDI), Palmitessa (DC), sindaco il democristiano M. Tupputi. Il giorno dopo scrisse un pezzo sulla inaugurazione della 1a Mostra mercato circondariale dell’ACAI: ACAI dieci anni di mostra, produzione artigiana in vetrina. Nella stessa giornata l’onore della foto come miglior studente del “Cassandro” (60/60) e il 4 agosto un dettagliato resoconto del 2189° anniversario del celebre scontro fra romani e cartaginesi all’ombra della collina. Il giorno dopo appuntamento col Certame Cavalleresco con un articolo intitolato A Barletta si respira già la magica atmosfera della Disfida. Sabato lo scontro nello stadio “Simeone” con tutta una serie di servizi giornalistici nei giorni seguenti. Il 23 agosto gli venne scippata una grande occasione: il servizio sulla premiazione, a Palazzo di Città, da parte del sindaco Tupputi, per la medaglia di bronzo vinta a Mosca, articolo affidato a Carlo Gagliardi. Ma subito dopo riprendeva la costante collaborazione. Il 12 settembre Vinella titolava un pezzo chiedendosi Perché non intitolare dodici strade alle vittime dei nazisti? Il 15 settembre scrisse un pezzo sull’imminente entrata in funzione dei silos del porto. Scomparvero in quei 40 giorni festivi le firme di Giuliano Rotunno (in ferie) e Michele Cristallo passato ad altro incarico. E infatti d’ora in poi la firma di quest’ultimo comparirà nelle Cronache cittadine solo in caso di eventi eccezionali. La collaborazione di Vinella riprenderà il 27 settembre con un articolo sul Turismo ok con qualche problema e il 1° ottobre con un pezzo sul Crollo in parte del balcone di Palazzo Fraggianni. Il 2 ottobre cronaca dell’Inaugurazione della scuola elementare delle Suore dell’Immacolata di S. Chiara. E così via, per il resto del 1973 e del 1974 (trentadue articoli) e del 1975 (trentasette articoli), alcuni importantissimi come la gestione della cronaca - a febbraio - dell’assassinio dell’agente Marchisella, a marzo l’assegnazione dei suoli alle cooperative, ad aprile sul museo civico e il costruendo sottovia Parrilli, a maggio sul Comprensorio, a giugno sullo sciopero degli autotrasportatori, a luglio sulla tragica morte di due sorelline a Ponente, ad agosto sul restauro della basilica del S. Sepolcro, a settembre sulla crisi della Montedison, proprio nei giorni in cui Vinella riceveva il tanto agognato tesserino di giornalista firmato da Oronzo Valentini… A seguire - per fine d’anno - il restauro di Porta Marina e sul riordino dei Beni Culturali a Barletta. GENNAIO 2015 Giuseppe Carli e i racconti imperfetti La reale storia della famiglia Carli a Barletta di Michele Grimaldi L o scorso 4 novembre, giorno Carli decide di abbandonare gli studi dedicato alla Unità nazionale, e a soli 18 anni, il 28 febbraio 1914, si alle Forze Armate ed alla commemoarruola nell’11° Reggimento dei Berrazione dei Caduti in Guerra, oltre saglieri quale allievo Sergente. alle iniziative organizzate dall’AmEsattamente l’anno successivo, dopo aver ricevuto i gradi di caministrazione Comunale, si è tenuta presso la Prefettura, la cerimonia di porale il 31 agosto 1914 e caporal consegna dei diplomi dell’Onorificenmaggiore il 30 novembre 1914, il 28 febbraio 1915 viene trasferito al 12° za al “Merito della Repubblica ItaliaReggimento Bersaglieri - IV Comna”, concessi dal Presidente della Repubblica ad alcuni cittadini residenti pagnia - 23° Battaglione con il grado nel territorio della nostra Provincia ai di Sergente ed infine, il 22 maggio quali è stato fatto anche dono del dvd 1915, alla destinazione ultima, il 1° contenente il catalogo multimediale Reggimento Bersaglieri, in territorio della mostra “Spunti di Ricerca sulla dichiarato in stato di guerra. Grande Guerra” curata dall’Archivio Giunto in prima linea, senza vedi Stato di Bari - Sezione di Barletta. stiario, cibo e paga utile che gli perConclusa la premiazione, il Premettesse di alimentarsi in maniera sufficiente o a inviare una foto in fetto dott.ssa Clara Minerva, ha vodivisa ai familiari a Barletta, fu schieluto ricordare i caduti in guerra e in particolare la figura del giovanissirato oltre la frontiera lungo l’Isonzo a pochi chilometri dal Monte Nero mo Giuseppe Carli, prima Medaglia presidiato dalle truppe Austrungad’Oro della Grande Guerra nonché tra i primi caduti italiani di quel conriche. Il 12° Reggimento Bersaglieflitto mondiale e cittadino barlettano, ri, agli ordini dell’VIII divisione del Fig. 1 - Giuseppe Carli, Prima Medaglia d’Oro sergente dei bersaglieri partito volonIV Corpo d’Armata e accampato a Luico, ricevette l’ordine di dare aptario per il fronte “Un vero emblema del coraggio di quella giovanissima generazione di soldati, poggio all’azione di Alpini e Fanti contro le truppe nemiche ricordata numerose volte in occasione dei vari eventi orga- schierate sul Monte Nero. Il 1° giugno alle 9, il Colonnello Eugenio De Rossi si pose alla testa dei Bersaglieri, degli Alnizzati per il Centenario di quel terribile evento”. Quella attuata dal Prefetto e dalla Sezione di Archivio di pini e dei Fanti per raggiungere Volarje, alle falde del monte Stato di Barletta è stata una operazione di riscoperta o se pre- Mrzli, per dare inizio alla salita. Il primo scontro ebbe luogo alle 18 e due ore dopo, le priferite, di rivalutazione di un eroe dimenticato. Inutile, infatti, invitare chiunque abbia voglia di farlo, ad effettuare una me trincee di quota nemiche erano conquistate. Il Sergente ricerca su tutti i testi di storia, scolastici e non, per cercare Giuseppe Carli nell’intento di debellare una postazione di di rintracciare qualche cenno a Giuseppe Carli. Sarebbe, pur- mitragliatrice che stava causando decine di morti, si lanciò all’assalto: fu colpito una prima volta, rialzatosi continuò la troppo, tempo sprecato! Infatti il nome di Giuseppe Carli, eroe barlettano dimenti- sua corsa ma fu centrato altre due volte e cadendo al suolo cato, come le sue spoglie mai trovate, è caduto nel dimentica- gridò ai suoi, prima di spirare, “Non vi curate di me… andatoio da quel lontano 1° giugno 1915 sul Monte Mrzlivrk. te, andate avanti…”. La realizzazione del progetto, il cui merito va riconosciuCosì quel ragazzo di Barletta, classe 1896, si guadagnò to alla Prefettura della Provincia di Barletta Andria Trani e la Prima Medaglia d’Oro (fig. 1) attribuita a militari italiani all’Archivio di Stato di Bari - Sezione di Barletta, ha reso pos- durante la Prima Guerra Mondiale. Fin qui il curriculum misibile questa importante operazione di riscoperta storica, ha litare di Giuseppe Carli ma, della sua storia familiare, sono richiesto la raccolta di documentazioni e testimonianze ine- veramente in pochi a saperne qualcosa. Eppure, per il giovanissimo sottufficiale Carli, i suoi cari renti l’Eroe, nonché una ricerca sulla storia della Città di Barerano sempre al primo posto nei pensieri. letta in quei tristissimi anni compresi tra il 1915 e il 1918. Questo si può dedurre inequivocabilmente dalla famosa Era nato a Barletta il 13 febbraio 1896 in largo S. Agostino al civico 90, da Giuseppe e da Maddalena Lattanzio. Mentre lettera inviata a “casa” da Azzida (fig. 2), oggi in provincia di frequenta il terzo anno della scuola di ragioneria, Giuseppe Udine, il 14 maggio 1915. GENNAIO 2015 IL FIERAMOSCA 31 Storia locale Editoria Fig. 2 - Riproduzione della lettera di Carli dal fronte Ad un certo punto, infatti, scrive “… Questa mattina mi è arrivata una lettera di mio fratello la quale mi annunzia che sei ammalato. Che cosa hai? Nientemeno che non mi fai sapere niente, e poi da casa non me lo potevano scrivere? Fammi sapere qualche cosa. È da un anno e tre mesi che sto fuori casa, e quant’anche ci siamo scritti, non son riuscito a sapere niente della particolarità di famiglia. Perché non dirmelo?” La famiglia Carli in quei primi anni del nuovo secolo era composta da papà Giuseppe classe 1870, mamma Maddalena di quattro anni più giovane, e dai figli Gaetano (la primogenita Raffaella nata il 1893 era morta dopo qualche giorno essere venuta al mondo) nato il 1894 e nonno del Generale di Brigata Gaetano Carli; Giuseppe, la medaglia d’oro, nato il 1896 portava lo stesso nome del padre (pratica non permessa ma è successo!) perché il nonno materno si chiamava anch’esso Giuseppe; Raffaella nata il 1897 e nonna del vicesindaco Annetta Francabandiera; Vincenzo nato il 1900 ed infine Giovanni il 1908. Il capo famiglia Giuseppe, all’epoca della nascita dei figli, dichiarava (come risulta dagli atti dello stato civile) come suo mestiere “calzolaio” e l’abitazione posta in largo S. Agostino n. 90 oggi via Roma n. 124. Sul dato “mestiere” e sul fatto che nella lettera inviata dal Carli si mettevano in luce le difficoltà economiche della famiglia, in molti hanno equivocato collocando il nucleo Carli in una fascia sociale bassissima. Piazza Marina 52 (centro storico) 32 IL FIERAMOSCA Niente di più errato! Infatti dallo studio dei documenti è emerso che le generazioni Carli erano state sempre in cima alla scala sociale della nostra Città (addirittura Giovanni Carli agli inizi dell’800 alla voce mestiere faceva scrivere “Possidente”) e praticamente tutti i capi famiglia dichiaravano come professione “scritturale” (attuale funzionario amministrativo). Inoltre lo stesso Giuseppe Carli padre era riuscito, in quegli anni così difficili, a far frequentare sia a Giuseppe che a Gaetano le scuole superiori. La medaglia d’oro, al momento dell’arruolamento, era uno dei più “interessanti” studenti della Ragioneria mentre il fratello più grande, Gaetano, si era indirizzato verso gli studi umanistici e quindi al Liceo Classico. Ovviamente tutto questo non può escludere che in un periodo difficile come quello degli anni della guerra, la famiglia Carli stesse attraversando, come un po’ tutti allora, momenti di difficoltà economica. Quindi una famiglia, quella dei Carli, che ha sempre dato lustro a Barletta sia nel campo sociale che, ovviamente, in quello militare anche se, la loro storia, nella Città della Disfida, è vecchia di “appena” 300 anni. E sissignori, il luogo natio della genìa Carli non è Barletta bensì Venezia! Affermazione questa che non nasce dalla tradizione orale giunta a noi di padre in figlio bensì dai fogli ingialliti del Catasto Onciario. Infatti nel 1754, anno di compilazione del catasto, a Barletta risultava essere presente un solo Carli e cioè “… Girolamo Carli veneziano scritturale (ricordate ?) di anni 40 sposato con Anna Maria Bitonto. Abbita in casa locanda (in fitto) alla strada della Corte (l’odierna via Municipio); confina la casa della Sig.ra Donna Nicoletta Samuelli”. A conferma ulteriore della sua origine non barlettana, anche la tassa “jus abitationis di ducati 1,50” pagata da Girolamo Carli e dovuta da parte di tutti gli “stranieri” presenti nell’Università (Città). Nel “fuoco” (nucleo familiare) n. 2764, inoltre, non erano dichiarati figli della coppia e questo perché il primo Carli a Barletta nascerà solo nel 1758 e verrà chiamato Carli Giovanni. Da lui tutto ebbe poi inizio! Lupo di Mare al mare (lido bella venezia) Lit. Pietro Mennea 4 BARLETTA tel. 0883 885 040 www.lupodimarebarletta.it [email protected] GENNAIO 2015 Autori barlettani - produzione editoriale 2014 Mese Autore Genere Titolo Casa editrice Febbraio Matteo Bonadies romanzo Fulvio Frezza saggio Anyway, comunque e in ogni casoRotas-Barletta Meraviglioso, vita e amori di Domenico Modugno in 12 canzoniFlorestano-Bari Marzo La voce del silenzio Rotas-Barletta La valle di Everongreen Rotas-Barletta Il viaggio e il mal d’inchiostro Rotas-Barletta Lucia Ciocia Capuano Antonio Dibenedetto Giuseppe Lagrasta autobiografico giallo racconto Aprile Rosa Spera poesia Enza Piccolo racconto Nicola Palmitessa storia Renato Russo biografia Iridescenze di liberi voli Rotas-Barletta La partenza Rotas-Barletta Traffico navale nel mare Adriatico da Barletta le reti portuali di navigazione La cittadella nuova Giovanni Paolo II, dall’infanzia alla santitàRotas-Barletta Maggio Matteo Bonadies romanzo Francesco Carpagnano storia Ruggiero Sguera medicina Antonella Loffredo spiritualità Renato Russo religione Anche il sole tramonta Bonfirraro La leggenda dei camminamenti Rotas-Barletta sotterranei di Barletta Il torcicollo dei neonati Demi-Roma La ballata di fratello sole e sorella lunaRotas-Barletta Santuario Maria SS. dello SterpetoRotas-Barletta Giugno Francesca Giò Dibenedetto romanzo Giuseppe Lagrasta saggio Uno splendido cambiamento Edizione REI Italo Calvino, la città e la rivoluzione… Rotas-Barletta Luglio Renato Russo Antichi palazzi di Barletta storia Rotas-Barletta Settembre Renato Russo biografia Luigi Di Cuonzo storia Francesco Balestrucci poesia Victor Rivera Magos (a cura) saggio storico Anna Lucia Terlizzi biografia Peppino De Nittis, l’infanzia e l’adolescenza da Barletta a Parigi passando per NapoliRotas-Barletta Barletta fra storia e memoria Rotas-Barletta Stato d’animo Stampa in proprio Una famiglia, una città, i Della Marra di Barletta nel medioevoEdipuglia-Bari Pier Giorgio Frassati Rotas-Barletta Ottobre Gaetano Nanula Giuseppe Lagrasta saggio racconto Valore Italia Giunti-Firenze La signora col ventaglio Rotas-Barletta Novembre Antonio Sanna Enrico Bufalo Renato Russo Raffaele Messinese romanzo racconto biografia poesia Del destino e dell’amore Matarrese-Andria Tra incudine e martello Grafiche Cedel Raffaele Iorio Rotas-Barlett Quaderno d’erbaRotas-Barletta Dicembre favola romanzo poesia poesia Lettera dal paradiso Rotas-Barletta Mi chiamo Beba You Can Print AMareCatania Una fame chiara Ed. Terra di ulivi-Lecce GENNAIO G. Rizzitelli - C. Esposito Palma Lavecchia Francesco Prascina Paolo Polvani 2015 IL FIERAMOSCA 33 Miscellanea Miscellanea Brevi di cultura FRANCESCO PAOLO DELLAQUILA PRESENTATO DAL PROF. AMOROTTI Francesco Paolo Dellaquila, recente vincitore del premio “La stradina dei Poeti”, è andato in scena nella sala incontri della Pro Loco (via Venezia 42), nell’adattamento teatrale di un suo monologo. A presentarlo il prof. Angelo Raffaele Amorotti presso il Dipartimento di Scienza della formazione nell’Ateneo di Bari. Il monologo poetico di Dellaquila, secondo il docente barese “è l’espressione di un animo sensibile che si rivela attraverso un linguaggio semplice e maturo che si è formato nel corso di lunghi anni e si traduce nelle molteplici forme che non sono altro che la vita nel suo cangiante manifestarsi. Pertanto l’adattamento teatrale non è altro che il racconto lirico particolare della saggezza della nostra terra che si alimenta alla fonte dei ricordi di infanzia e tiene sempre viva la fiamma del sentimento che sorregge il culto del passato”. QUATTRO SAGGI PER “BARLETTA CITTÀ MARINARA” Nella Sala della Comunità S. Antonio ha avuto luogo il convegno sul tema “Quattro saggi per Barletta, Città marinara della Disfida. Tra identità storico-culturale e prospettive di sviluppo della regione Adriatica”. L’iniziativa è stata promossa dal Centro Studi “La Cittadella Innova”, Sala della Comunità di Sant’Antonio, Unesco Sez. Barletta, l’Autorità Portuale Levante, Barlettaricettiva, l’Istituto Guardia d’Onore Reali Tombe del Pantheon, Delegazione BT, la Provincia Bat e la Proloco Barletta. A presentare e concludere il programma il dott. Nicola Palmitessa presidente del Centro studi “La Cittadella Innova”. Presenti all’incontro Mons. Angelo Dipasquale, Arciprete di Barletta; il Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, il Segretario Autorità Portuale Levante Mario Sommariva, il Presidente Provincia BT Francesco Spina, il Comandante del Porto di Barletta Pierpaolo Pallotti, l’Assessore alle Attività Produttive Antonio Divincenzo e il dott. Antonio Santo dell’Associazione Velica “Antonio Pennetti”. IL QUADRO DI CESARE FRACANZANO ALL’ASTA DI BLINDARTE (NAPOLI) All’asta di Blindarte (Napoli) per 30 mila euro, una tela di Cesare Fracanzano raffigurante Santa Lucia (cm. 102x75). Non è infrequente che tele di Cesare Fracanzano, con dignitose quotazioni, vengano acquistate da collezionisti o Musei d’arte in Italia ma anche all’estero. Ne ha pazientemente ricostruito un dettagliato resoconto Luca De Ceglie in un suo recente studio, dal quale siamo informati che tele del Fracanzano sono state recentemente acquistate da collezionisti europei specialmente inglesi, dove sono recentemente finiti un San Francesco e una Maddalena penitente e inoltre S. Pietro penitente, S. Giuseppe e S. Andrea. Cesare non fu il solo a dipingere, ma nella sua famiglia spicca anche la figura del fratello Francesco. Cesare trasferito a Barletta, sposò Beatrice Novelli, amalfitana, dalla quale ebbe sei figli. Morì nel 1652 a 34 IL FIERAMOSCA Barletta. La città gli ha dedicato una strada oltre il passaggio a livello di via Canosa. EMOZIONARTE: MOSTRA D’ARTE PITTORICA PRESSO LA CHIESA DI SAN PIETRO L’associazione di promozione culturale “Artistica-mente” ha organizzato presso la chiesa di S. Pietro una mostra di dieci artisti che hanno voluto così a fine anno, estrinsecare la loro vena creativa attraverso le loro opere. Ad esporre Lucia Abbattista, Luisa Armenio, Angiolo Barracchia, Tommaso de Cillis, Maria Pia Garrinella, Ruggiero Mascolo, Nicola Merra, Teresa Piccolo, Vincenzo Posa, Marianna Schiavoli. Madrina della mostra la nota pittrice barlettana Mimma Picardi Coliac. STORIE SOTTO L’ALBERO… DELLA BIBLIOTECA COMUNALE “S. LOFFREDO”. UNA INIZIATIVA DIRETTA AD ALIMENTARE IL PIACERE DELLA LETTURA DEI NOSTRI SCOLARI Dal 1° al 19 dicembre, quasi quattro settimane durante le quali si sono avvicendati nella nostra biblioteca comunale “S. Loffredo” sezione ragazzi, numerose classi di scuole elementari. Operose e attive soprattutto le operatrici della cooperativa “Lilith med 2000” che hanno proposto lettura ad alta voce di racconti, filastrocche e leggende sul Natale. Lo scopo dell’iniziativa è fin troppo evidente, quello di educare i nostri piccoli alla lettura nel corso della loro formazione perché diventino un giorno cittadini consapevoli della importanza della cultura e della conoscenza - in particolare - della propria città e del proprio territorio. Al termine degli incontri, uno spettacolo teatrale finale “Babbo Natale segreto” realizzato dalla compagnia “Fatti di sogni”. Per saperne di più, info 0883.578646. UNA BANCARELLA DI LIBRI IN PIAZZA FEDERICO DI SVEVIA Si sa, a Barletta si legge poco ma in compenso ci sono molte iniziative dirette a diffondere il piacere della lettura. Presso le scuole, i club, attraverso i mass media, è tutto un fiorire di attività promozionali finalizzate alla lettura, alle quali da qualche tempo, dobbiamo aggiungerne un’altra. È sorta, infatti da qualche tempo, una bancarella di vendita di libri usati in piazza Federico di Svevia, su iniziativa di Ruggiero, padre di quattro figli e disoccupato, ma pieno di tanta buona volontà che ha pensato bene di investire il suo tempo nella vendita dei libri usati, “anche per incoraggiare la GENNAIO 2015 lettura” - ci ha spiegato - “perché credo che a Barletta non si legga molto”. E allora, quando passate davanti alla bancarella di Ruggiero, non andate oltre frettolosamente, ma fermatevi qualche istante a sfogliare i suoi libri e - soprattutto - a comperarne qualcuno. Costano pochissimo e chissà, potreste anche avere la fortuna di trovare un libro raro che cercavate invano da tempo, oppure che scopriate qualche argomento che accenda la vostra fantasia. INAUGURATA A BISCEGLIE “LA CASA MUSEO” PER RICORDARE IL CHITARRISTA M. GIULIANI Inaugurata a Bisceglie in via Cardinale dell’Olio 48, “la Casa museo” intitolata al grande chitarrista Mauro Giuliani. È la realizzazione dopo tanto tempo di un antico sogno del discendente dell’artista, Nicola, autore anche di un’apprezzata biografia del grande artista. Biscegliese di nascita, Giuliani visse però la sua adolescenza e quindi gli anni della sua formazione artistica, a Barletta da dove, poco più che ventenne spiccò il volo per trovare fortuna in Europa, specialmente a Vienna dove ebbe la sua consacrazione (1807-1819). Nella “Casa museo” sono conservati numerosi cimeli appartenuti al Giuliani: pezzi provenienti dalle collezioni di famiglia, documenti epistolari, immagini in litografie ed incisioni, strumenti musicali del suo tempo, originali di partiture, locandine, giornali e libri. Chi fosse interessato a visitare la “Casa museo” può telefonare alla guida turistica Giovanni Di Liddo al numero 328.1330.7774 PARTE IL CONCORSO “LE NOSTRE SFIDE” ORGANIZZATO DALLA BIBLIOTECA COMUNALE “S. LOFFREDO” Quest’anno in concomitanza con la mostra sul Certame Cavalleresco allestita presso Palazzo della Marra, la Biblioteca Comunale di Barletta ha promosso presso tutte le scuole della provincia Barletta-Andria-Trani, il concorso sulla figura di Ettore Fieramosca del quale i concorrenti sono chiamati a riscoprire l’attualità dei valori di appartenenza patriottica valorizzandone le virtù civiche. L’iscrizione è del tutto gratuita e chi ne vuole sapere di più può telefonare allo 0883.578609. IL TEATRO DEI BORGIA RAPPRESENTA AL TEATRO “CURCI” GLI INNAMORATI DI CARLO GOLDONI Il Teatro dei Borgia ha mandato in scena nel Teatro “Curci” Gli innamorati (rappresentato per la prima volta nel 1759), una commedia di Carlo Goldoni interpretata da Giampiero Borgia ed Elena Cotugno per la drammaturgia di Fabrizio Sinisi e le musiche di Papaceccio. Per rendere l’opera più gradevole per il pubblico, Sinisi l’ha riscritta adattandola ai tempi attuali, una trasposizione che però non sconvolge la trama e le intenzioni del grande commediografo, mentre vuole solo creare un adattamento del Settecento ai nostri tempi, una composizione fra il settentrione goldoniano e il meridione di oggi, senza alterare l’intuizione creativa dell’autore che volle rappresentare l’innamoramento come conquista dopo uno scontro sentimentale fra uomo GENNAIO 2015 APERTE LE ISCRIZIONI AL MASTER DI GIORNALISMO Sono aperte le iscrizioni alla quinta edizione (2014-2016) del Master biennale di I livello in Giornalismo organizzato dall’Università degli Studi di Bari in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Puglia. Ai corsi del Master saranno ammessi 30 laureati selezionati attraverso un concorso per esami. A conclusione del biennio di studi gli iscritti sosterranno l’esame professionale per diventare giornalisti professionisti. La domanda di partecipazione al concorso, con la relativa documentazione, va consegnata (o spedita a mezzo raccomandata a/r) entro le ore 12 del giorno 26 gennaio 2015 alla segreteria dell’Università. Le prove di selezione si terranno presso il Palazzo Chiaia/Napolitano (ex Palazzo Enel) il 5 e 6 febbraio 2015 in via Crisanzio 42 a Bari. Il bando di concorso è scaricabile dai siti www.uniba.it e www. og.puglia.it. Per informazioni sarà possibile contattare la segreteria del Master telefonando al numero 080 5717295 - 080 5717288 oppure (a partire dal 7 gennaio 2015) presso l’Ordine dei Giornalisti di Puglia chiamando 080 5223504. La partecipazione al Master, che ha frequenza obbligatoria, ha un costo di 8.000 euro per la durata del biennio (ripartiti in due quote annuali da 4.000 euro). e donna. E infatti i personaggi della pièce teatrale sono solo due… INVITO CONFERENZA STAMPA RASSEGNA TEATRALE LA FABBRIKA “6 DA TEATRO?” Venerdì 5 dicembre 2014 presso il teatro Gos, è stato presentato il programma della Rassegna Teatrale della Fabbrika, che comincerà ufficialmente l’11 gennaio 2015 e si concluderà il 5 aprile 2015. La rassegna, patrocinata dal teatro pubblico pugliese e quest’anno cofinanziata dal comune di Barletta, sarà composta da sei spettacoli, tra cui un monologo, diversamente dalla programmazione dello scorso anno, e sarà supervisionata dalla direzione artistica di Ermanno Rizzi e Alessandro Piazzolla. Un’iniziativa importante, a cura dell’ATI “La Fabbrika Teatro”, composta dalle associazioni Giovani Idee e Teatro Fantasia, che mira a consolidare un rapporto duraturo con il pubblico ormai avviato da tre anni. La rassegna dal titolo “6 da teatro?” quest’anno sarà caratterizzata da testi leggeri e coinvolgenti, vicini anche al pubblico più giovane e si terrà come per gli scorsi due anni passati presso il laboratorio urbano Giovani Open Space, punto focale di un’attività artistica e teatrale che mira a dare valore e luce alla periferia della nostra città, ma che dedica il proprio lavoro a tutti i cittadini di Barletta. IL FIERAMOSCA 35 Recensione L’ultimo volume del prof. Pasquale Corsi ITINERARI DI RICERCA III. ESPERIENZE E PROBLEMI DI STORIA DEL MEDIOEVO Q uesto volume si richiama nel titolo (tranne che nell’ordinale) a due altri precedenti, pubblicati rispettivamente nel 1988 e nel 2003. La struttura e le motivazioni di fondo sono infatti simili, dato che raccolgono una serie di testi più o meno brevi, alcuni dei quali ispirati da circostanze occasionali. Ad un esame più attento però, come credo sia possibile dimostrare, questi scritti rivelano comunque una sostanziale unità di discorso storico. I testi sono stati infatti raggruppati (in ogni libro, ovviamente, secondo modalità diverse) in varie sezioni, sulla base della loro omogeneità circa le tematiche trattate. Nel caso attuale sono stati individuati tre filoni di ricerca, che analizzano eventi, personaggi ed istituzioni riferibili per la maggior parte (ma non esclusivamente) all’epoca medievale. Ho ritenuto infatti di non eliminare dalla fedele rappresentazione di un percorso di ricerca storica, che si è sviluppato su molteplici versanti, alcuni argomenti cronologicamente riferibili all’età moderna, ma nati in un contesto di esperienze culturali di fatto interconnesse. Considero pertanto anche questo terzo volume della serie come la testimonianza di un impegno, che non intende essere circoscritto in ambiti troppo limitati, ma che al contrario si dimostri aperto a stimoli potenzialmente fecondi di riflessioni e prospettive del territorio, superando definitivamente gli “errori” del passato. INDICE: Premessa - SEZIONE PRIMA: I PERSONAGGI E GLI EVENTI Il Mezzogiorno Cap. I: L’Italia meridionale e la Sicilia nel secolo XI; Cap. II: La monarchia sveva: luci e ombre; Cap. III: Riflessioni sulla monarchia angioina - La Puglia Cap. IV: I Musulmani, il Mezzogiorno e la Puglia nel contesto del Mediterraneo, con l’Appendice: La “Vidua Vidue”; Cap. V: I Normanni all’alba di Civitate - Dal Medioevo all’Età moderna Tra la Cattedrale e il Castello, in pieno centro storico, sullo sfondo del mare e delle balze garganiche Il Covo delle Sirene è la cornice ideale per cerimonie, feste, meeting e aperitivi ristorante bar gelateria Barletta · Piazza Castello, 1 · Tel. 0883 346 514 www.ilcovodellesirene.it 36 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2015 GENNAIO 2015 Cap. VI: Papa Urbano VI e gli inizi del “Grande Scisma d’Occidente”; Cap. VII: Giovanna d’Arco nel sesto centenario della nascita (1412-2012); Cap. VIII: La fortuna del Valentino tra storia e leggenda; Cap. IX: I possedimenti italiani di Bona Sforza; Cap. X: Raimondo di Sangro nel terzo centenario della sua nascita, con l’Appendice I: Note sulla discendenza di Raimondo di Sangro e l’Appendice II: Raimondo di Sangro tra mito e memoria; Cap. XI: La rivoluzione del 1799 a Bari con l’Appendice: La Puglia nel “Decennio Francese”; Cap. XII: L’“Adelchi” di Alessandro Manzoni e la storia dei Longobardi - SEZIONE SECONDA: SOCIETÀ, RELIGIONE E CULTURA Cap. XIII: Profili culturali del Mezzogiorno longobardo: schemi di ricerca; Cap. XIV: Donne e potere nel Mezzogiorno medievale (secoli XI-XV). Un percorso di lettura; Cap. XV: Interpretazioni a confronto; Cap. XVI: Città e ceti urbani in Puglia dai Longobardi a Federico II; Cap. XVII: Per la storia di alcune città di Puglia; Cap. XVIII: Barletta: ricerche ed interpretazioni; Cap. XIX: Annotazioni su Federico II; Cap. XX: L’episcopato pugliese nel Medioevo; Cap. XXI: La Madonna Incoronata presso Foggia. Annotazioni storiche; Cap. XXII: L’insediamento templare di Torremaggiore: storia e leggenda; Cap. XXIII: Aspetti economici e sociali della Murgia sud-orientale in età medievale; Cap. XXIV: La vite e il vino nella Puglia medievale: un sondaggio tra le fonti, con l’Appendice: Vinalia - SEZIONE TERZA: ISTITUZIONI CULTURALI, PROPOSTE ED AUTORI Cap. XXV: Cultura e legalità. Riflessioni impolitiche a margine; Cap. XXVI: L’Università di Bari dal 1925 al 2005 e il rettore Raffaele Resta; Cap. XXVII: Relazioni del Premio Capitanata per la ricerca storica (Edizioni III-V); Cap. XXVIII: Michele Garruba, storico della Chiesa di Bari; Cap. XXIX: Il Medioevo di Capitanata nel “Teatro” di Matteo Fraccacreta: annotazioni sulle fonti documentarie, con l’Appendice: Il trentesimo anniversario di un Convegno; Cap. XXX: Domenico Morea dalla cronaca alla storia; Cap. XXXI: La Puglia del Medioevo nella interpretazione di Francesco Carabellese; Cap. XXXII: Francesco Maria De Robertis, presidente della società di Storia Patria per la Puglia (1963-2003), con l’Appendice: Discorso di presentazione per il conferimento del Premio “Umanesimo della Pietra”; Cap. XXXIII: Per la storia della Capitanata in età moderna: il contributo di Lorenzo Palumbo; Cap. XXXIV: Un patriota del Salento; Cap. XXXV: Per una memoria condivisa; Cap. XXXVI: Per la storia della Chiesa: il papato dalla Breccia di Porta Pia ai nostri giorni Nota bibliografica - Indice degli autori moderni - Indice dei nomi di persona e di luogo. IL FIERAMOSCA 37 Iridescenze di liberi voli … con Donatella Donati Premio Internazionale “Giacomo Leopardi” Recanati, 26 aprile 2003 … con Maria Luisa Spaziani 3º Premio Internazionale “Marengo d’Oro” Maestrale S. Marco, Sestri Levante, 11 settembre 2005 carezza incarnata nel domani. / Nido di primavera / è la tua casa ai margini del fiume”. Nella varia tematica di Rosa Spera un posto importante occupa l’amore, con poesie fresche e immediate, quali Mi chiamerai amore: “E torni, amore, nel battito remoto / come marea spumosa di giovinezza / tu che ti confondevi negli specchi / di vivide stagioni esposte al sole” o L’immagine di te: “Disegna i contorni del silenzio / l’immagine di te / che di chimere impalpabili si nutre / ,,, / L’immagine di te è luna antica / fuoco che infiamma il passo del presente / seta intessuta con magiche parole dei giorni un po’ randagi del tuo canto”. Si leggno anche Inventati altre lune; L’incedere dei nostri passi; Nomadi d’Amore; Riprendiamoci il cielo; ecc. D’ispirazione schiettamente civile sono invece altre poesie, quali Hanno offuscato il cielo: “Hanno offuscato l’anima del cielo / con muri di cemento, / hanno occultato chiome di verdi platani / privandomi di vergini armonie” e Il tuo tempo bambino, dedicata a Yasser, bambino soldato: “Rossi i giorni / come il colore acceso dei melograni / che dipingono il tuo tempo bambino / di frastagliate attese”. Si leggano anche Passi d’Africa; A sud di Nassiriya; Come figli di un dio minore, tutte proiettate sul presente, che indagano con acutezza di sguardo. ISBN 978-88-98679-15-7 Presentazione del volume di poesie Iridescenze di liberi voli, presso Palazzo della Marra. Da sinistra il generale Gaetano Nanula, Renato Russo, Maria Grazia Vitobello e Rosa Spera 38 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2015 GENNAIO 2015 IRIDESCENZE DI LIBERI VOLI uella di Rosa Spera è una poesia che nasce da un arreso abbandono al canto; un canto che sorge in lei spontaneo, dal momento che nelle sue poesie l’urgenza della parola la sollecita naturalmente ad esprimere le sue emozioni: “Germogli schiusi nell’anima / le parole / … / Sbocciano come ninfee / … / Son semi d’odio e radici d’amore” (Il valzer delle parole): “Nel vento ti parlo / con parole venate di antichi profumi / che sanno di lune bambine” (Monologo d’Amore); “Oggi naufraga la mia parola / tra i gorghi schiusi / dal grigiore acceso del presente” (Parole naufraghe); ecc. Tale urgenza espressiva, che trova nella musica del verso il suo sostegno ed il suo compimento, s’incontra in tutte le poesie della Spera, ma più netta emerge da talune di esse, come Canto di vendemmia, che così inizia: “Avanza con ieratiche movenze / il passo dell’autunno sui filari / curvi di grappoli maturati al sole” e dove troviamo poco dopo questi versi: “E torni amato canto di vendemmia / dai campi d’oro dove il vento intona / note su pentagrammi d’innocenza”. Si legga anche a tale proposito La ragazza del fiume, dedicata a Livia: “Ragazza del fiume, / il tuo andare è un canto libero che accende / fiaccole di vita lungo gli argini, / e su scie di specchi d’acqua ricomponi / i tratti palpitanti di un amore / che si fa Editrice Rotas Q Rosa Sp Pluriacc “Membro tro Divulg Fa parte e collabor ni special Spera son didattiche Inserita a Letteratur Mediterra e nell’Ant nascita di Alcune francese sulla Rivis no New Je Mario Lu ha ricevu un ricono Culturali. Le notiz conseguit organi di interessat dei conten Si citan premi: Dostoev pardi (Re di Pompe Cesare Pa Città di B Città di B dus Amo (Ascoli Pi Nicola M le Poeti It Pubblica “Gli Estet zioni Giu la rosa”, E Rosa Spera IRIDESCENZE DI LIBERI VOLI di Elio Andriuoli E 10,00 Con Mario Luzi 1º Premio Internazionale “Francesco Petrarca” Arezzo, 22 ottobre 2000 Leggere poesia è un po’ come sfogliare margherite cercando piccole-grandi verità, attese e gradite da tempo, e quell’armonia silenziosa che si accompagna al gioco ritmico e musicale delle parole: parole calde, sorrisi ammiccanti, strette di mano che non celano compromessi o malintesi. La poesia fa tutto questo, sa dare certezze anche se l’ombra tende a sfumare la lucentezza di un incontro, l’abbraccio voluttuoso con l’azzurro che è in noi e che palpita agitando note, intrecciando sogni e disegnando paesaggi intimi dalle tonalità alte. Rosa Spera Recensione poesie Editrice Rotas Leggere poesia è un po’ come sfogliare margherite cercando piccole-grandi verità, attese e gradite da tempo, e quell’armonia silenziosa che si accompagna al gioco ritmico e musicale delle parole: parole calde, sorrisi ammiccanti, strette di mano che non celano compromessi o malintesi. La poesia fa tutto questo, sa dare certezze anche se l’ombra tende a sfumare la lucentezza di un incontro, l’abbraccio voluttuoso con l’azzurro che è in noi e che palpita agitando note, intrecciando sogni e disegnano paesaggi intimi dalle tonalità alte. (Fulvio Castellani) C’è poi in Rosa Spera anche un affettuoso volgersi alle persone a lei più care, come avviene in poesie quali E torno a te, dedicata alla madre; L’Amore puro, dedicata al figlio e Il tuo essere donna, dedicata alla figlia. Così come c’è in lei l’amore per la sua terra, bene espresso in Radici: “Qui sfoglio il tempo, / in questo Sud generoso e mite / che ha germogliato semi di dolore / per farne pane ai morsi della fame” e il vagheggiamento del tempo passato: “Erano quelli i giorni degli aquiloni, / i giorni in cui nei vicoli lo scalpiccio di zoccoli / preannunciava carretti traboccanti di vita” (I giorni degli aquiloni). Molte altre poesie sarebbero da citare di questo libro, come Noi, immagini dell’effimero; Con la luce negli occhi; Stella di altri cieli, ma la tirannia dello spazio ce l’impedisce. A noi non resta che rinviare ad esse il solerte lettore di un libro che appare sicuramente compiuto. IL FIERAMOSCA 39 Scuola Scuola SCUOLA ELEMENTARE “G. MODUGNO” L’importanza della lettura nel processo formativo dei nostri alunni di Eleonora Iuliano A seguito della cerimonia tenutasi nel mese di settembre nella Sala Rossa del Castello di Barletta, per il conferimento delle borse di studio intitolate alla memoria della professoressa Maria Grasso Tarantino, la scuola “Modugno” ha organizzato un incontro con i genitori e gli alunni per gratificare la scolaresca che ha partecipato al concorso producendo un lavoro di riflessione e approfondimento su episodi bellici avvenuti durante il Secondo Conflitto Mondiale. Gli alunni, guidati dall’insegnante Maria Angela Falanga, hanno creato un prodotto multimediale dal titolo “Una storia ignota”, di notevole spessore in quanto hanno narrato il tragico episodio di Murgetta Rossi “attraverso una finzione letteraria di ricostruzione testimoniale del personaggio Michele, interprete del gruppo dei trucidati, che esprime speranze, sogni e paure, troncati barbaramente dai nazisti nella solitudine silenziosa dei boschi della Murgia”, come è stato evidenziato dal giudizio della Commissione esaminatrice, ed hanno utilizzato la tecnologia dell’e-book che è stata particolarmente apprezzata per la chiarezza espositiva, rapidità comunicativa e competenza informatica. Il lavoro presentato è stato il frutto delle esperienze maturate nell’intero ciclo scolastico. Il 18 novembre nell’Auditorium della sede centrale di via Ofanto si sono dati appuntamento gli alunni e le loro famiglie per festeggiare insieme il positivo esito del concorso promosso dal Comune di Barletta. È intervenuta la Commissione esaminatrice nelle persone del responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria, prof. Luigi Di Cuonzo; il presidente del Comitato d’onore, preside Nunzio Devanna; i componenti dello stesso Comitato: la prof.ssa Maria Pierro; il direttore della Biblioteca comunale, dott. Emanuele Romallo; la giornalista, dott.ssa Floriana Tolve ed inoltre l’artista prof. Paolo Vitali. Ospite d’onore è stato l’Editore della Rotas, dott. Renato Rus- Da sinistra il dott. Renato Russo, la dirigente prof.ssa Eleonora Iuliano, il prof. Luigi Di Cuonzo, la giornalista Floriana Tolve e il prof. Paolo Vitali so che con le sue pubblicazioni ha promosso la diffusione e la valorizzazione dell’immagine di Barletta su tutto il territorio locale e nazionale. Tra le ultime pubblicazioni della Rotas è stato presentato agli alunni ed alle loro famiglie il libro “Barletta tra storia e memoria” a cura di Luigi Di Cuonzo con prefazione di Ugo Villani recante in copertina l’opera pittorica “L’occhio della memoria” realizzata da Paolo Vitali. Questa recente pubblicazione, come si evince dalla prefazione a cura di Ugo Villani, “raccoglie gli atti delle manifestazioni e delle giornate di studio che Barletta ha voluto dedicare, in occasione del 70° anniversario, alla commemorazione dell’eccidio dei dieci vigili urbani e dei due netturbini commesso il 12 settembre 1943 dalle truppe di occupazione tedesche e alla riflessione su uno dei periodi più drammatici nella storia d’Italia e della nostra Città.” E allora quale miglior premio poteva essere donato agli alunni che si sono distinti nel succitato concorso se non una copia di questo libro, con l’auspicio che con il proseguire dei loro studi a livello secondario, essi possano approfondire sempre di più le conoscenze sulla storia locale e nazionale attingendo informazioni dai documenti e dalle testimonianze ivi contenuti? Soffermando l’attenzione ancora sulla prefazione si ritrova un significativo riferimento alla pace che viene colta come insegnamento della storia di quegli anni alle nuove generazioni. * * * NUOVO CENTRO PRELIEVI 40 IL FIERAMOSCA BARLETTA Via F. d’Aragona, 92/B - t. 0883 349 362 Via G. Palmitessa, 18 - t. 0883 513 107 www.analisipagliarulo.it L’insegnamento della nostra storia locale rientra nel nostro Piano dell’Offerta Formativa in quanto siamo certi che dalla analisi del patrimonio locale, materiale ed immateriale, della persona e del gruppo di appartenenza si arriva all’analisi dei sistemi più complessi e globali per preparare i nostri alunni ad essere consapevolmente cittadini del nostro territorio, della nostra Nazione, dell’Europa e del Mondo. GENNAIO 2015 La formazione dei nostri alunni si costruisce attraverso gli stimoli culturali che la famiglia e la scuola riescono a fornire durante la loro crescita. Gli stimoli non sono altro che semi che vengono piantati nel terreno fertile delle menti in questa fase così importante del loro sviluppo fisico e psichico. Con questa iniziativa abbiamo voluto piantare qualche altro seme nel giardino della loro esistenza attraverso l’esperienza significativa di un incontro con autorevoli figure della nostra città impegnate nel mondo della cultura e della formazione, e attraverso un ulteriore invito alla lettura di testi e riviste culturali, prendendo in esame un tris di libri editi dalla Rotas che sono stati consegnati loro. Sono testi riguardanti avvenimenti e personaggi della nostra storia locale, infatti oltre al già citato libro “Barletta tra storia e memoria” c’è il volume illustrato che racconta la vita di “Peppino de Nittis” ed il testo su “La Disfida di Barletta”. L’auspicio è quello che, dopo questo incontro, nelle famiglie cresca il patrimonio librario e con esso l’attenzione alla lettura per tutti i componenti, perché anche con l’esempio si insegna l’importanza della lettura nei giovani. Trascorrere sistematicamente in famiglia dei momenti dedicati alla lettura ed al dialogo tra genitori e figli, tra nonni e nipoti, prendendo spunto dai messaggi culturali che vengono letti, può servire a recuperare quei valori che si vanno disperdendo a vantaggio di disvalori dilaganti. Occorre inoltre riflettere sul deprimente primato di “peggiori lettori d’Italia” che ci è stato comunicato in concomitanza con la settimana nazionale della lettura celebrata nello scorso mese di ottobre. In quella graduatoria ci ritroviamo all’ultimo posto sia come appartenenti alla regione che si è posizionata in coda rispetto alle altre, sia come cittadini del comune che si è posizionato in coda rispetto agli altri comuni della nostra regione. E allora cerchiamo tutti di fare qualcosa per invertire questa rotta abbastanza preoccupante per chi ha a cuore la cultura e la formazione. GENNAIO 2015 S. M. “S. Baldacchini” Una giornata particolare… di Vania Lanfranchi* Q uest’anno ricorre il centenario della Grande Guerra che ha rappresentato una tappa estremamente significativa della nostra storia. Benché la nostra città non fu teatro principale degli eventi bellici, tuttavia notevole è stato il suo tributo di sangue perché molti nostri concittadini persero la vita in modo diretto o indiretto tra cui un giovane combattente al quale venne conferita la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il suo nome era Giuseppe Carli, un valoroso sergente dei bersaglieri di soli 19 anni, caduto eroicamente durante la battaglia sul monte Smerle, al confine tra Italia e Slovenia, mentre tentava di difendere la sua truppa dagli assalti nemici. La sua salma non fu mai ritrovata, ma egli continua a vivere nei ricordi e nei racconti di chi vuole onorarne la memoria per far sì che il suo sacrificio sia esempio di generosità e di amore per la Patria. Ed è proprio in questa prospettiva che la nostra scuola sta portando avanti una serie di attività volte a celebrare gli eventi più importanti della nostra storia contemporanea, coinvolgendo i nostri alunni delle terze classi a voler approfondire tematiche storiche, con particolare attenzione a fatti, luoghi e personaggi del nostro territorio, attraverso ricerche, approfondimenti, progetti, concorsi, visite guidate, laboratori, dibattiti e incontri come quello avvenuto lo scorso 11 dicembre col generale dell’Esercito Italiano, Gaetano Carli, pronipote dell’eroe Giuseppe Carli. Il dibattito è stato reso ancora più ricco e articolato dalla presenza dei relatori: la dirigente scolastica della nostra scuola, prof.ssa Francesca Maria Capuano, la prof.ssa Antonietta Magliocca, presidentessa della Società di Studi Patri, sezione di Barletta, il prof. Luigi Di Cuonzo, responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta e il sig. Ruggiero Graziano, presidente dell’ANMIG di Barletta. Ha presentato l’evento la giornalista Floriana Tolve. Il Generale ha trascorso un’intera mattinata con i nostri studenti, raccontando loro testimonianze familiari, aneddoti storici, riflessioni sul sacrificio del suo prozio e interagendo con i ragazzi in modo molto affettuoso e coinvolgente. La scolaresca ha ricambiato tale disponibilità con un ascolto attento e partecipe, riservando al Generale un’accoglienza calorosa scandita dalle note dell’Inno nazionale, dalla lettura di una poesia sulla bandiera italiana, dalla presentazione di due lavori: l’intervista impossibile a Giuseppe Carli realizzata dalla classe 3a sez. I e un video sulla Prima Guerra Mondiale, elaborato dalla classe 3a sez. F. Non sono mancate domande ed interventi di alunni di tutte le altre terze, che hanno manifestato interesse verso il delicato tema della costruzione della Pace che, purtroppo, spesso passa attraverso la guerra e il sacrificio di tante, troppe vite umane. Alla luce di quest’emozionante esperienza, ci si auspica di poter creare altre occasioni di incontro col generale Carli che ha regalato a tutti noi non solo una lezione di Storia, ma soprattutto una lezione di Vita. * La Referente A sinistra, il Generale Gaetano Carli fa il suo ingresso alla Scuola “Baldacchini”. A destra, un’alunna gli dedica una poesia sulla bandiera italiana IL FIERAMOSCA 41 Scuola Scuola L’I.C. “Musti-Dimiccoli” organizza il Gran Concerto di Natale Grande successo ha ottenuto presso la Sala S. Antonio il Gran Concerto di Natale organizzato dall’Istituto Comprensivo “MustiDimiccoli” diretto dalla dirigente Maria Angela Petroni. La serata era divisa in due parti: la prima parte diretta dall’insegnante Mariangela Amorotti e dal maestro Michele Caputo con il coro degli alunni della scuola “Musti” che hanno eseguito brani natalizi. La seconda parte del Concerto (note d’inverno) presentata dalla docente Elisabetta Pasquale, è stata coordinata dal direttore dell’orchestra “Musti-Dimiccoli” Angelo Ciura docente di violino presso la media “Dimiccoli” ad indirizzo musicale. Molto bravi i ragazzi che hanno interpretato brillantemente la loro parte nelle due pièces teatrali, “Casa Teneriello” e “Il dono” tratto da Edoardo De Filippo. Il messaggio finale della rappresentazione affidato alla vicaria della “Musti” Lucia Saracino e all’insegnante Fausta Di Fidio Fortino coordinatrice operativa della “Settimana di Natale”. La S.E. “R. Musti” vince il concorso di “Capitan Eco” Gli alunni della scuola elementare “Musti” (dirigente Maria Angela Petroni), hanno vinto la gara indetta dalla Barsa, Caccia al tesoro di Capitan Eco per promuovere l’interesse dei cittadini circa la raccolta differenziata (che peraltro pare abbia raggiunto la ragguardevole percentuale del 70% circa). Alla gara hanno partecipato 210 classi e circa 5000 bambini che si sono “sfidati” sulla raccolta differenziata “porta a porta” per un mese, dal 24 ottobre al 24 novembre. Bisognava contemporaneamente promuovere la nuova raccolta e dare visibilità all’Eco Centro “Arcobaleno” di via Callano dove gli alunni hanno realizzato circa 40 mila conferimenti di materiali differenziati. Vincitrice in assoluto del premio, la quinta A, alla quale è stato consegnato un coupon del valore di 1000 euro da impiegare per l’acquisto di materiale scolastico. 42 IL FIERAMOSCA I.C. “Pietro Mennea” Concerto di Natale presso la S. M. “Renato Moro” Presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria di 1° grado “Renato Moro”, Dirigente Scolastico prof. Francesco Saverio Messinese, il coro di 80 alunni della scuola, diretto dalla prof.ssa Mariastella Dilillo, si è esibito nel concerto dal titolo “Gli auguri di Natale”. Il tema scelto per il concerto di quest’anno si proponeva di far riflettere sul significato degli auguri che ci si scambia a Natale, spesso ridotti ad una mera formalità. Il concerto ha visto la partecipazione attiva di genitori, ex alunni e nonni che si sono cimentati in esecuzioni strumentali, canti e recitazione. Successo dello spettacolo al Curci Docenti e genitori degli alunni della “G. Rodari” e della “Levi Montalcini” protestano contro lo smembramento della scuola “Aggiungi un posto a tavola” Insegnanti e genitori della scuola primaria “Gianni Rodari” e della scuola media “Levi Montalcini” hanno vivacemente protestato contro il Comune e contro l’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione per lo scorporo annunciato dell’Istituto Comprensivo “Pietro Mennea”. “Ma come - il loro ragionamento - prima ci accorpate, ci fate fare un enorme lavoro di assimilazione, che è costato tempo e fatica e quando alla fine abbiamo completato l’opera, anzi, pochi giorni dopo dell’inaugurazione della nuova Otto circoli cittadini hanno dato vita al famoso spettacolo portato in scena molti anni fa da Garinei e Giovannini al “Sistina” di Roma per l’interpretazione di Johnny Dorelli. Capofila delle otto scuole fra elementari e medie, la “Musti-Dimiccoli”. Promotrice della iniziativa “Scuole nel mondo” (presidente Anna Sarcina, vicepresidente Rosa Crudele). Il ricavato della serata è stato destinato alla costituzione e all’avvio commerciale di una pasticceria-panetteria a San Josè (Perù) a favore del Centro Protezione alle donne vittime di violenza (Ceprovi). Studenti e professori dell’ITC “Cassandro” ritrovarsi dopo 25 anni!... Ancora una volta il prof. Ruccio Vitobello ha voluto riunire gli alunni e docenti della V A dell’anno scolastico 1988-89 (oggi gli alunni hanno 44 anni e i professori fra i settanta e gli ottant’anni). Presenti alla “festa di classe” dopo cinque lustri, il preside del tempo prof. Michele Buonvino e i docenti Giovanni Scommegna, Dino Mastropasqua, Cecilia Picardi, Caterina Tomasicchio, Lucia Saponaro, Ruggiero Mascolo, Natalia Francavilla, don Pino Paolillo e lo stesso Ruccio Vitobello. A fare da padroni di casa, il preside attuale del “Garrone”, prof. Antonio Diviccaro (attualmente l’ITC “Cassandro” è ubicato presso il Polivalente in via Madonna della Croce e l’antico edificio dell’ITC è occupato dall’I.I.S.S. “Garrone”). Pino Micol incontra gli studenti S. M. “E. Fieramosca” struttura scolastica - alla presenza del sindaco Cascella e del vicepresidente della Provincia Antonucci - veniamo invitate a tornare indietro e ricondurre la situazione alla condizione originaria?”. Il motivo sarebbe questo, che mentre il Comprensivo comprenderebbe 1.350 alunni, la vicina Baldacchini appena 900. Di qui il sopravvenuto ripensamento, di spostare gli alunni della “Rodari” e della “Levi Montalcini” assegnandoli alla “Baldacchini”. “Ma queste riflessioni - obiettano le docenti - non potevate farle anzitempo? Perché prima farci consolidare nella nuova struttura, strutturalmente e didatticamente, per poi comunicarci di smantellare tutto e ritornare alla condizione iniziale?” “Primo Memorial Pietro Mennea La palestra della Scuola Media “E. Fieramosca” ha ospitato per due giorni il “Primo Memorial Pietro Mennea”, organizzato dall’“Archery Team Barletta”, una gara di tiro con l’arco che ha coinvolto oltre cento piccoli atleti provenienti dalle regioni della Puglia, Basilicata, Campania e Molise. Grande soddisfazione ha espresso il promotore dell’iniziativa, Michele Daquino, presidente dell’Associazione, pensando agli imminenti campionati italiani indoor che si svolgeranno a Rimini fra fine gennaio e inizi febbraio, ma con un occhio rivolto anche - fra un anno - al compimento del 25° anniversario della nascita del Team. del Liceo Classico “A. Casardi” Ancora una iniziativa di Pino Lagrasta, questa volta nelle vesti di presidente della Società “Dante Alighieri”, che nell’aula Magna del Liceo Classico “Casardi” ha promosso un incontro dei suoi alunni col noto attore barlettano, Pino Micol sul tema d’ispirazione dantesca “L’Amor che move il sole e l’altre stelle”, rappresentazione d’apertura della stagione del Teatro “Curci” di Barletta. All’incontro, presentato dalla prof.ssa Emilia Cosentino e moderato dal giornalista Giuseppe Dimiccoli, hanno preso parte, oltre al presidente Giuseppe Lagrasta, il sindaco Pasquale Cascella e Alessandro Masi segretario generale della Società “Dante Alighieri”. GENNAIO 2015 Scuola Elementare “S. Domenico Savio”, incontro con l’autore. La IV C (insegnante Antonella Degni) incontra Renato Russo che illustra due personaggi della storia di Barletta: Eraclio e De Nittis GENNAIO 2015 IL FIERAMOSCA 43 Il nostro Facebook Cementeria di Barletta, primavera del 1965. Visita allo stabilimento di associati dei circoli della FUCI e dell’AVIS. Riconoscibili in primo piano, a sinistra, Antonio Barbera e Ugo Villani. Più sopra Raffaele Fiore, Beppe Tosches e Venceslao Tatò. Più su ancora Francesco Russo, Carlo Storelli, Andrea Gissi. Rino Cilli è l’ultimo a destra, sulla ringhiera, mentre Riccardo Dibitonto, a sinistra, è affacciato 44 IL FIERAMOSCA 2015 2015 GENNAIO GENNAIO GENNAIO 2015 IL FIERAMOSCA 45 Enigmistica UN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE. Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca A centro schema, in una foto del 1990, è l’attuale dirigente del Liceo Classico Casardi di Barletta; poeta e scrittore, autore d’un recente saggio edito da Rotas, su un importante scrittore del ‘900 definito al 30 orizzontale, mentre al 42 e al 44 orizzontali, a fine soluzione, si leggerà il suo nome e cognome Noi di Reale sappiamo come proteggere il tuo mondo. Perché è anche il nostro. Ecco perché puoi affidarti alla nostra Agenzia, che offre ai propri Soci assicurati serietà, professionalità e attenzione continua. Troverai Agenti esperti, formati e aggiornati sulle soluzioni più moderne in campo assicurativo e previdenziale con cui progettare e realizzare soluzioni personalizzate sui tuoi effettivi bisogni. 1 2 3 4 5 6 7 8 18 22 23 28 19 24 9 29 26 31 39 37 41 44 45 46 47 48 49 51 52 56 57 53 60 59 63 67 64 68 70 69 71 Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco (*) Orizzontali 1. Lo calca il tuffatore. - 9. Lo provoca una distorsione. - 18. Duro, rigido, tenace. - 19. Rimanere, non muoversi. - 21. Verbo da scalatori. - 22.* Pasquale Cascella. - 24. Fanno parte del letto. - 25. Si sostengono a fine corso. - 27. È artificiale per la dialisi. - 28. Il cubismo di Delaunay. - 30.* Lo scrittore nato a Cuba, oggetto dell’accennato saggio, autore tra l’altro di “Le città invisibili” e “Palomar”. - 34. I rami pensili della giungla. - 35. Terni. - 36. La città del panforte. - 37. Cremona. - 38. È volante al Luna Park. - 39. Sua Altezza Reale. - 40. Un sacco di pelle. - 41. Il Fronte Nazionale di Liberazione greco. - 42.* Il nome (non definito). - 44.* Il cognome (non definito). - 46. La vecchia imposta immobiliare. - 47. Ha fornello e cannello. - 48. Antico altare. - 49. Uno stato ed un lago dell’Africa. - 50. Como. - 51. È grande a Venezia. - 52. Teramo. - 53. Fragili e trasparenti. - 54. La concezione dell’ateo. - 60. È orribile all’olfatto. - 61. Li moltiplicò Gesù. - 62. Una vignetta enigmatica. - 63. Il nome della Lollobrigida. - 64. Olbia-Tempio Pausania. - 65. Lo sono leoni e tigri. - 67. Il nome del fisarmonicista argentino Piazzolla. - 68. Lineari, senza rilievi. - 70.* Monaco della distrutta chiesa di via Manfredi. - 71. Lavora nel frantoio. GENNAIO 58 62 66 17 33 43 55 16 32 42 65 15 27 40 61 2015 14 36 54 GENNAIO 13 21 35 50 Sul restante territorio: 46 ILt.FIERAMOSCA Andria 0883 595 122 - Bisceglie t. 080 395 75 69 - Canosa di Puglia t. 0883 880 803 Giovinazzo t. 080 394 44 83 - Molfetta t. 080 334 92 47 12 20 30 38 Subagenzie di Barletta: Agenzia Italia t. 0883 521 218 - Delvecchio Promot. Finanziario t. 393 047 7273 - Dicandia Promot. Finanziario t. 0883 310 457 - Filannino t. 0883 571 571 - Galante t. 0883 532 241 - Lattanzio t. 347 645 7257 Rizzitelli t. 339 420 6003 11 25 34 Agenzia generale del Nord Barese: BARLETTA - Corso Garibaldi, 142 - tel. 0883 532 982 10 2015 (Soluzione a pag. 49) Verticali 1. Proprio d’uno specifico gruppo. - 2.* Antonietta Fioravante - 3. Una lana molto calda. - 4. Preghiera. - 5.* Quello di “rago” ce lo ricorda una via. - 6. Pronome di riguardo. - 7. Il nostro essere interiore. - 8. Componenti scheletrici. - 9. L’isola nativa di Pitagora. - 10. Precede trac con fragore. - 11. Cuore d’ariete. - 12. Associazione Sportiva. 13. Le prime sonde statunitensi nel sistema solare. - 14.* La regina d’un bel viale. - 15. Il nome del cantante D’Angelo. - 16. Un numero… da grande circo. - 17. Orient Express. - 20. Quello dei tali. - 23. Lo è dell’arte Philippe Daverio. - 25. Congiunzione per telegrammi. - 26. Fiatare, respirare. - 29. Come certi fuochi cimiteriali. - 30. Fantastici, immaginari. - 31. Rifinita d’occhielli. - 32.* Giovanni tra viale Manzoni e via Pascoli. - 33. Piccolo mobile da spogliatoio. - 35. Turare, chiuder buchi. - 37. Tosse molto grassa. - 39. Sono fatte per le prese. - 41. Risultato d’esami. - 43. Soffrono di fegato. - 55. Vini alterati, aciduli. - 51. Nota casa giapponese d’apparecchi fotografici. - 53. Lo è la bora. - 54. Tre bagnano la nostra penisola. - 55. Bruciati dal sole. - 56. Giulio Pomponio dell’Accademia Romana. - 57. Un’etnia della Nigeria. - 58. Una tavola sulle onde. - 59. Trieste. - 60. Fabbricava la “Giardiniera”. - 61. La croce che dà il prodotto. - 63. Un liquore. 65.* Franco Tatò. - 66. In fondo all’indirizzo elettronico. - 67. Arezzo. - 68. Palermo. - 69.* Isidoro Alvisi. IL FIERAMOSCA 47 Brevi di sport Prima edizione di “Barletta TiSfida all’Orienteering” Alla presenza di oltre 200 atleti arrivati da tutte le province della regione,il centro storico della gloriosa città di Barletta ha vissuto una domenica di orientamento. “Abbiamo creduto fortemente - dice il presidente della società organizzatrice Luigi Laricchia - nell’organizzazione di un evento che avrebbe messo in risalto la bellezza storica e culturale del centro storico della città di Barletta. Il risultato raggiunto è eccellente . Oltre ai tanti iscritti provenienti da tutta la regione Puglia e anche dalla Basilicata, rappresentata da atleti di Policoro, ho riscontrato un interesse particolare dalla stessa popolazione barlettana la quale ha conosciuto, anche per la prima volta, la disciplina mondiale dell’Orienteering. Non mi sarei mai aspettato una partecipazione così cospicua da parte di associazioni e di semplici cittadini. Sento fortemente l’onere e soprattutto l’onore di ringraziare vivamente l’amministrazione comunale di Barletta che ci ha dato l’opportunità di realizzare una gara di orienteering ben supportata”. Durante la gara, iniziata alle 10,30 è terminata alle 12,15, Piazza della Prefettura, meglio conosciuta dai barlettani come Piazza Monte di Pietà, è stata letteralmente rapita dai suoni, dai colori e dalle acrobazie di artisti vari e dagli atleti per una mattinata all’insegna dello sport, del turismo, del divertimento, della salute ambientale e sociale. Alle 12,30 l’attesa premiazione di tutte le categorie alla presenza del Consigliere regionale Filippo Caracciolo, del Vicesindaco di Barletta Annetta Francabandiera, del Presidente del Consiglio comunale Carmela Peschechera e degli assessori Marcello Lanotte e Giusy Caroppo. “Mi ha colpito - prosegue Laricchia - l’ affermazione reale e sincera del consigliere regionale Filippo Caracciolo sulla buona riuscita della manifestazione e della possibilità tangibile di programmare una gara nazionale in loco, spalmata su due giorni, all’insegna dello sport come veicolo promozionale dello sviluppo turistico. Una sfida che accetto con piacere se ci saranno i tempi e le risorse giuste. In conclusione, ma non per ordine di importanza, vorrei ringraziare gli altri organizzatori che con me hanno condiviso la progettazione e la realizzazione di questa gara regionale. Ora non mi resta che dare l’arrivederci alla carovana dell’orienteering, con la speranza di riabbracciarla nuovamente per una gara nazionale.” Brevi di sport Ciclismo Ciclocross nel fossato del Castello Gara di ciclocross nel fossato del Castello di Barletta, una manifestazione alla terza edizione per il “Gran Prix” Castello Svevo - Città di Barletta”. L’evento, organizzato dal Team Eurobike di Corato e dal suo promotore Maurizio Carrer, è una iniziativa a livello regionale, infatti è organizzato dalla federciclismo pugliese. Alla kermesse han- e al secondo posto in classifica - (girone E del campionato di serie B), anche il lasciapassare per la Coppa Italia di categoria. A segnare due volte gli spagnoli Victor e Garrote e il barlettano Montenegro, il migliore in campo. Non basta: nella partita successiva, fuori casa, il club biancorosso ha prevalso di misura sull’Isernia per 3-2 con gol di Calamita, Capacchione e Victor. no partecipato i giovanissimi, esordienti e allievi, juniores, donne e master over 45, élite, under 23 e master 17-44. Il percorso, che si snoda fra i giardini e il fossato del Castello, misura complessivamente 2,7 km. Tennistavolo Bene Palmitessa al torneo della Fitet Eccellente prestazione di Fabio Palmitessa al torneo nazionale seniores FITET svoltosi a Savigno (Bologna) dove ha raggiunto i sedicesimi, prova eccellente ai fini della ammissione ai prossimi campionati italiani che si svolgeranno a maggio, a Terni. Brillante soprattutto la vittoria contro il toscano Davide Ruggiero e l’emiliano Alessandro Soragna. Eliminato purtroppo invece ai sedicesimi dal più quotato Marco Farina. Calcio a 5 Cristian Barletta batte il Giovinazzo 6-0 Con uno squillante 6-0, il Cristian Barletta ha battuto il Giovinazzo al Palasport “Borgia”. La squadra, allenata da Roberto Chiereghin, ha così raggiunto - oltre alla vittoria Arti marziali Successo alla Tae Cup Italia Grande successo per la XV edizione della Tae Cup Italia che ha visto la partecipazione, all’interno di un più ampio contesto marziale, di ben 600 atleti di Taekwondo I.T.F., Kick boxing, Kung fu e Karate. La competizione, svoltasi la scorsa nel palazzetto di Trani, ha goduto della presenza di un pubblico numeroso ed entusiasta. Erano presenti le associazioni di Taekwondo più importanti della regione: la Federico II di Svevia, Coreanteam-Trinitapoli, Team Ardito, Rea Wellness, Pro Kicks, Martial System, Coreanteam Margherita di Savoia, Libertas Lavello, ATHENA CLUB MINERVINO DELLE MURGE. Molto soddisfatti gli organizzatori Ruggiero Lanotte, responsabile del settore del Taekwondo e della kick boxing, e Sebastiano Mastrulli, responsabile del settore del karate e del Kung Fu. “Si tratta solo di una tappa propedeutica a competizioni più ardue e serrate - dice l’allenatore della nazionale di Taekwondo Giuseppe Lanotte - è fondamentale che i ragazzi maturino esperienza di combattimento sul tappeto di gara, un momento di crescita assolutamente diverso da quello che avviene in palestra. Risultati dei campionati interregionali di Kickboxing. Federico II di Svevia: Dorina Lacerenza 1° Posto Light Contact; Dorina Lacerenza 1° Posto Semi Contact; Luigi Cavallo 2° Posto Semi Contact; Luigi Cavallo 1° Posto Ligth Contact; Giuseppe Cafagna 2° Posto Light Contact. Coreanteam: Luca Di Tullio 2° Classificato Light Contact; Luca Di Tullio 3° Classificato Semi Contact; Katia Sisto 3° Classificata Semi Contact; Damiano Pastoressa 3° Classificato Ligh Contact; Luigi Pastoressa 2° Classificato Light Contact; Nicola Vitto 3° Classificato Light Contact. Barletta Calcio Non c’è da preoccuparsi, e anzi… S’era sparsa la voce di forti problemi societari legati all’attuale management della squadra del Barletta Calcio, mentre ci giungono voci tranquillizzanti da parte dei vertici della Società. Un segnale preoccupante sembrava la cessione di Floriano, uno dei nostri migliori giocatori. Ma il presidente Perpignano ha tenuto a precisare, alla stampa, con grande chiarezza e sincerità, i motivi della cessione. Motivo della preoccupazione dei tifosi era stata, oltre alla cessione di Floriano, anche il ritardato pagamento degli stipendi, ma la vendita dell’attaccante ha consentito un alleggerimento della situazione debitoria societaria. E oltre tutto, proprio in coincidenza con questi eventi, la squadra inanellava una serie ininterrotta di successi sul campo per cui il presidente aveva di che essere soddisfatto del nuovo corso preso dal ruolino di marcia della quadra che dagli ultimi posti in classifica, è risalito di ben 15 punti. Il presidente si è dichiarato ottimista sull’immediato futuro della squadra e ha smentito - per il momento - possibili allargamenti societari. Soluzione di pag. 47 I 65 P 61 O I T M A C O C I I G 42 47 43 T O A N E L I I R E P C 29 22 23 I 3 4 L 56 57 I S 58 T 59 T E A R 48 O T A R S T R T 5 F 60 S 30 I 44 I E S 25 6 L 7 I S 19 N O 8 L O C A 31 A M T I I L 9 S T 10 11 E 69 I V E 64 T R C I 49 R E V I I A D T A A M C R 37 N O A 33 R E N E 27 S 21 R E 41 E N A 32 T O T T O R E 53 26 I A N O N A A A A R E 20 I T 45 36 A T A G R A S 40 T I 63 A 52 35 T O A G L T R A M P O 2 68 A E R R E O 18 A 55 I P P E C O 24 F P 39 O R F P 62 L U S E 71 T O R R E B U S C A N A I F R A N O 67 E P I A S 51 O T 28 66 A R I I I 38 34 T E R 54 IL FIERAMOSCA 1 I A N 50 46 N A L I A M E N 12 13 14 15 R E T O 16 17 2015 E R O C GENNAIO T R 2015 F GENNAIO 70 48 IL FIERAMOSCA 49 I nostri poeti L’opera postuma di Francesco Balestrucci, Stato d’animo di Francesca Lucia Santeramo “La poesia di una vita” Benché nel panorama delle lettere possa essere ricorrente assistere alla fioritura di testi poetici da parte di emergenti e benché spesso, le motivazioni che avvicinano alla scrittura siano mosse dall’intimo istinto di condividere le proprie esperienze, ritengo che l’esternazione delle intime predisposizioni dell’animo della raccolta di poesie di Francesco Balestrucci si discosti dalla citata e ricorrente motivazione adottata. Ciò che contraddistingue questa raccolta è da ricercare all’interno della sua stessa natività, nel fervente desiderio da parte dello scrittore di conoscere e far conoscere se stesso e il mondo che ci circonda attraverso l’arte delle Muse. L’opera di Francesco Balestrucci, come l’editore Renato Russo amabilmente lo aveva definito presentando alcuni suoi testi in una raccolta di autori barlettani, “artigiano di viti, bulloni e parole” è pulita, limpida, ingenua. Le sue parole specchio di una “voglia di poesia giornaliera”, utile rimedio alle difficoltà di una vita combattuta con inesauribile speranza. I suoi versi semplici, ricchi di densi umori vitali, carichi dell’essenza delle “cose” della vita. Quest’opera postuma intitolata “Stato d’animo” e fortemente desiderata dallo scrittore, conta di 43 componimenti, i quali condensano la sua stessa essenza vitale; una forza fatta di semplici ideali che trasportano il lettore nel tentativo del poeta di rivelare l’essenza della sua vita attraverso piccoli “quadri evocativi”. Ed a me, grata figlia, amica, discepola, che qui lo accompagno, il saluto… Caro Francesco, mentore che mi hai condotta all’onore della poesia, attraverso il tuo semplice entusiasmo, rivelando a me stessa l’universo delle parole; a te l’onore che si deve ai poeti e nobili d’animo… Grazie! Grazie perché attraverso la tua poesia e la tua prosa hai fatto il dono più grande a tutti coloro che ti hanno amato, conosciuto, incontrato la tua presenza perenne, il tuo ricordo indelebile. L’angolo della poesia FRANCESCO BALESTRUCCI Nasce a Barletta da una famiglia modesta patriarcale di onesti artigiani. Fin dall’adolescenza era attratto dall’arte delle muse che lo spronarono indirizzandolo verso la vena poetica. Nel 2007 partecipò per la prima volta ad un concorso letterario presentando “La carezza”, poesia autobiografica scritta e composta a sua moglie, con un affetto amorevole e struggente di un uomo già provato dalle vicissitudini di questa vita parsimoniosa e sterile verso tutti. Questo libro, postumo, è dedicato alla sua donna e ai suoi figli su cui riversava tutto il suo affetto da padre e da madre. Il suo cammino letterario, interrotto da un avverso destino, è il traguardo di un sogno ambito che con amore e ammirazione i propri figli gli dedicano. La carezza Il tempo trascorso Il tempo trascorso non cancella il ricordo di quell’aprica stradina sterrata che portava verso la ridente pianura tirata come fosse un panno, impreziosita da lussureggianti vigneti e all’orizzonte, amene colline di uliveti tagliate dal serpeggiare fiume che scorreva lento e tranquillo verso l’agognata meta: “il mare”! Vista sublime! (che toglieva il fiato). Il sole scandiva l’alba e il tramonto di tutti i giorni e il lavoro dei campi. Talvolta, la neve imbiancava quel mio mondo ed io, impaurito e smarrito dal muto silenzio assordante, temevo che la realtà mi perdesse, poiché il nascere e il morire, cercavano consuetudini temporali. Non sapevo chi fossi e dove fossi! Smarrito, vinto dalla grandezza del mistero della vita. In quel mondo astrale dove tutto sembrava perduto, la bellezza era più forte del tutto, e mi sentivo rinfrancato. Sabino Tupputi Sono un nome, senza volto e senza lingua, sì, mi chiamano “la carezza”. Semplice gesto della mano che ti dà tanto senza chiederti nulla, ma il suo ricordo rimarrà per sempre a chi la riceve. Nessuno è tanto ricco da farne a meno perché è un bene che non si può né comprare, né ereditare, ma soltanto donare. La carezza è un grande bene, è indelebile. Ovunque viene data produce e infonde amore ed affetti le quali sono le fondamenta della vita. Perciò questo segno celestiale, pieno d’amore e di affetti, blasonato dallo stemma dell’Onnipotente, facciamone uso per debellare tanta cattiveria che alberga questo mondo crudele e perverso. È una piccola e semplice parola, formata da sette lettere, quattro consonanti e tre vocali, tutti i tempi della nostra vita. Inginocchiamoci infine davanti all’Onnipotente, che fa nascere il giorno e la notte, e seppelliamo tanta arroganza e presunzione migliorando la qualità della vita in un mondo senza confini. di cui ne faccio incetta! Ripartire è un lento morire, ogni volta lascio una parte di me, tornano sempre vivi i ricordi e ogni volta le gote mie si solcano da un rivolo di dispiacere, ma la mia forza viene rinvigorita dal sol pensiero: ritornare nella terra mia! Antonio Dibenedetto Riflessione Se rendi ardita l’umana vita, fai un gioco, spesso, assai pericoloso. È come zolfanello, vive a lungo se resta ben quieto nell’astuccio. Se diventa curioso, e s’infuoca la testa: è la fine di un cruccio. Anna Maria Noemi Mauro Violentati dalla distrazione Terra mia Terra mia, con il magone ti ho lasciato serbando nel cuore tanta tristezza, ma ogni volta che ritorno la gioia mi pervade nel ritrovarti, simile allo sconforto che provo quando dovrò lasciarti! Le mie radici non saranno mai recise, sino a quando avrò la forza di far ritorno nella terra mia. Ogni volta che parto mi porto dentro una parte di te il frastuono della tua vitalità, l’intercalare della tua voce, la gestualità tipica che non dimentico e che conservo nel cuore, simile al caldo sole e alla brezza di mare che ti avvolge nelle giornate di primavera, Confuse dal vento le pagine consumate dei giorni già passati con una mano raccolgo il loro odore, il loro sapore andato nei ricordi camuffati dalla fantasia briciole di verità oscene, rimandate a domani sempre più ieri ormai! Capelli sepolti dopo lotte ostinate a rincorrere il nulla solchi ormeggianti su facce vestite per le occasioni importanti amare delusioni negli occhi di quella foto ossidata dalla passione che non germoglia più È colpa mia… io lo so sono vittima della distrazione drogato dalle verità dei capibranco hai dormito per tutto il tempo svegliatiiiiiii non è mai troppo tardi. Massimo Landucci Francesco Balestrucci, un onesto artigiano delle viti e dei bulloni, delle macchine e delle frese, artigiano però anche nell’uso delle parole, del vocabolario dei sentimenti senza pretese intellettualistiche, ma con un’irresistibile voglia di poesia che vive giornalmente come un rimedio alla aridità di una vita banalizzata. Ispirazione che manifesta in versi scarni e densi di umori vitali che traduce in una lirica essenziale utilizzando un lessico appropriato senza essere ricercato e colorito, senza essere chiassoso. Poche, le sue poesie, che compone solo quando ne avverte l’urgenza incontenibile, raccolte in una silloge che non ha ancora trovato la spinta sollecitatoria alla sua pubblicazione. (da R. RUSSO, La Stradina dei Poeti, Editrice Rotas, Barletta 2010) 50 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2015 GENNAIO 2015 IL FIERAMOSCA 51 L’angolo della poesia INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI Archeoclub di Barletta 348 3739839 Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 La befana [email protected] Archivio della Memoria e della Resistenza (c/o Castello) 0883 578644 Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620 Aufidus - Ass. inform. turistica 329 8449777 Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607 di Ada Roggio Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) La befana lesta lesta ha sfidato la tempesta. È partita dal paese, impiegando qualche mese, indossando una sottana, FOTORUDY calze lunghe a filigrana, SERVIZI SOCIALI un cappello lungo e stretto, A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) Casa di riposo “R. Margherita” Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) Consultorio familiare “Insieme…” Curia Arcivescovile Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 527859 0883 310230 0883 521686 0883 522446 0883 310293 0883.510181 0883 572557 0883.310387 0883 520395 0883 531274 0883 518002 GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156 ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128 Sert 0883 577302 Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460 nero come il suo corsetto, un mantello rattoppato ed un guanto sfilacciato. Naso adunco, mento aguzzo, lei si sposta sempre in “truzzo”. Con le scarpe a mezzi tacchi, con sè reca tanti pacchi. Il suo vecchio e stanco viso, non si nega mai a un sorriso. Sul suo volto ha un grosso neo, TAXI - AUTOAMBULANZE E TRASPORTO INFERMI assomiglia a un cicisbeo. I capelli che ha arruffati, A.S.L. BT - centralino 0883 577111 AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443 Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924 Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836 O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000 NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112 U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788 Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469 sono tutti affumicati. Canta canta la befana, canta una intera settimana, Via Ferdinando d’Aragona, 88 - BARLETTA tel. 0883 331 566 barletta@otticalamusta www.otticalamusta.it e se di notte guarderai la luna, essa certo ti porterà fortuna. 0883 531274 Cantina della Sfida 0883 532204 Castello 0883 578620 Centro Culturale Zerouno 0883 333807 C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354 Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374 Parco Archeologico di Canne 0883 510993 Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860 URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414 POSTI TELEFONICI PUBBLICI Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305 SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO Acquedotto (Servizio Guasti) 800 735735 Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554 Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530 Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400 Cimitero 0883 510675 Comune - centralino 0883 578111 Corpo Forestale dello Stato1515 Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800 Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21 Gas (Servizio Guasti) 800 900999 Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità117 - Gruppo Barletta 0883 531081 Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130 Polizia di Stato - soccorso pubblico 113 Polizia Commissariato 0883 341611 Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370 Polizia Stradale 0883 341711 Polfer 0883 521502 Poste Italiane 0883 536097 Prefettura - centralino 0883 539111 Pronto Intervento 118 Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 577781 Protezione Civile 0883 578320 URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050 Soccorso ACI 116 Soccorso Pubblico 113 Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222 La befana ha nel cestone molti doni e assai carbone. Sfida il vento, la neve e la bufera pur di giungere nelle case a tarda sera. E anche se sorvola monti e algide colline, la sua corsa non avrà mai fine. E ora che la filastrocca è terminata, (carina - nevvero? - anche se un po’ sciocca), l’Epifania tutte le feste si porta via. 52 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2015 GENNAIO 2015 IL FIERAMOSCA 53 ORARIO FERROVIARIO fino al 12 dicembre 2015 BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA Da Barletta a Bari: 4.41 4.42 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.42 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30 8.40 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.43 12.58 13.10 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.44* 15.01 15.02 15.17 15.59 16.10* 16.49* 17.03 17.04 17.15 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.02 21.03 21.36* 21.44* 22.16* 22.44 22.52 23.03* Da Bari a Barletta: 0.01* 4.05 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00 8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.10 12.30 12.38* 13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.50 14.04* 14.101* 14.16 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.33 16.40 17.05 17.15 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 20.05 20.15 20.30 21.10 21.15 21.33* 22.06 22.13 23.09* Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.53 5.11 6.02* 6.43* 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.30 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 15.08* 15.09 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.28 17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57* 19.50 20.51 21.02 21.13 21.21 21.58 22.03 22.21* 22.54 22.58 23.57* Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.53* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.48 7.10 7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.15 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.15* 14.20* 15.20 15.38* 16.17* 16.22* 16.34 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25 19.46* 20.14* 20.20* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32* Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21 (Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa). Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo *= il servizio si effettua anche la domenica CHIESE: orari Ss. Messe STAZIONI DI SERVIZIO TURNI FESTIVI MESI GENNAIO e FEBBRAIO 2015 Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30 Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00 10-11 Gennaio 7-8 Febbraio TURNO A IP ESSO ESSO TAMOIL ESSO via L. Da Vinci via R. Margherita p.za 13 febbr. 1503 via S. Samuele via Trani 24-25 Gennaio TURNO B 17-18 Gennaio 14-15 Febbraio AGIP IP ERG TOTALERG TOTALERG 31Gennaio 1 Febbraio 28 Febbraio TURNO C 21-22 Febbraio TURNO D ERG AGIP IP IP Q8 ERG ERG TOTAL AGIP Q8 via Canosa, 84 via Foggia via Andria lit. di Ponente via Trani 54 IL FIERAMOSCA via Canosa via Trani via Parrilli lit. di Ponente via Barberini via R. Margherita via Violante via Andria via Trani via Foggia SS 16 sabato sera domenica BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMINE 17.00 via Mura del Carmine CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 OSPEDALE CIVILE 9.00 PURGATORIO 19.309.00 19.30 corso Garibaldi S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 18.30 9.00 10.30 11.30 18.30 via M. Bruno S. BENEDETTO 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. CATALDO 10.00 20.00 via Mura S. Cataldo S. DOMENICO 19.30 19.30 corso Garibaldi, 198 S. FILIPPO NERI 19.00 7.30 9.30 11.30 19.00 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth S. NICOLA 19.00 8.15 11.00 19.30 via Canne, 195 12.15 S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RUGGERO 7.30 via Cialdini SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00 via Canosa, 143 SANTA M. MAGGIORE 11.00 via Duomo SANTO SEPOLCRO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CROCIFISSO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRINITÀ 19.00 10.00 11.00 19.00 via Palmitessa, 38 GENNAIO 2015