Anno XLII - GENNAIO 2015 - Una copia 3,00

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Anno XLII - GENNAIO 2015 - Una copia 3,00
Anno XLII - GENNAIO 2015 - Una copia
Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti
e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non
nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)
3,00
1/2015
w w w. i l f i e r a m o s c a . i t
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003
(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
Foto: SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO
Mensile di cultura, informazione e attualità
D
1/2015
2016
(FOTORUDY)
2013
PRIMO
SINODO
9
Una comune visione strategica
dei beni culturali per una offerta
turistica concertata
13
Prorompente attività promozionale
del presidente della Provincia Barletta Andria Trani, Francesco Spina
1729
Barletta tra storia e memoria. Un
nuovo volume nella collana editoriale “I Quaderni dell’Archivio”
23
Via dei Muratori è una sorta di metafora del diritto, dell’affermazione
della legalità
24
diocesano
Chiesa di Trani·Barletta·Bisceglie
Aperto
ufficialmente
Sinodo DioPer una Chiesa
mistero di comunione e diilmissione
cesano. Il come e il perché di un
SEDE
evento
storico
delle ASSEMBLEE
SINODALI 16 gennaio
31 ottobre
2015
cale
n
9
Cultura
Il turismo culturale, una via per la ripresa della BAT
di Renato Russo
18
Euro* IDEES - Bruxelles
Turismo nella BAT in crescita frenata
di Emmanuele Daluiso
19
13
Brevi dalla provincia BAT
Prorompente attività promozionale
del presidente Francesco Spina
21
16
Capitaneria
La Capitaneria di porto fissa le regole sulla pesca subacquea
di Pierpaolo Pallotti
10
17
Memoria
Barletta tra storia e memoria, 70° anniversario della Resistenza civile e
militare all’occupazione nazista della
città
di Rossana Di Cursi
23
24
25
Emergenza abitativa
Firmato un protocollo di intesa per
interventi di edilizia residenziale pubblica
Comune di Barletta
Un anno di attività della Commissione
Consiliare “Controllo e Garanzia”
Porto di Barletta
Miglioramento del porto di Barletta,
occasione di sviluppo per il territorio
di Filippo Caracciolo
ha avviato il Primo Sinodo Diocesano
con una solenne concelebrazione
29
30
31
Urbanistica
Tre indizi fanno una prova
di Aldo Musti
33
Chiesa
Che cos’è il Sinodo Diocesano e il
perché di un evento storico
di mons. Domenico Marrone
34
37
S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri
Celebrazioni
I 39 anni del giornalista Nino Vinella
di Renato Russo
La collaborazione alla Gazzetta?!
Storia locale
Giuseppe Carli e i racconti imperfetti, la reale storia della famiglia Carli
a Barletta
di Michele Grimaldi
Editoria
Autori barlettani - produzione editoriale 2014
39
40
41
42
47
Miscellanea
Brevi di cultura
Recensione
Itinerari di ricerca III. Esperienze e
problemi di storia del Medioevo
48
Iridiscenze di liberi voli
di Elio Andriuoli
Scuola
S.E. “Modugno”: L’importanza della lettura nel processo formativo dei
nostri alunni
di Eleonora Iuliano
S.M. “Baldacchini”: Una giornata
particolare
di Vania Lanfranchi
Brevi di scuola
Enigmistica
Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
Brevi di sport
Prima edizione di “Barletta TiSfida
all’Orienteering”
29
41
dari
o
Ciclismo: Ciclocross nel fossato del
16 Castello
- 17 - 30 - 31 gennaio
Palmitessa al
13 Tennistavolo:
- 14 - 27 - 28Bene
febbraio
I sessione
Popolo
Dio
torneo
della di
Fitet
nella
compagnia
degli Barletta
uomini batte il
Calcio
a5: Cristian
Giovinazzo 6-0
10 - 11 - 17 - 18 aprile
Arti marziali: Successo alla Tae Cup
8 - Italia
9 - 22 - 23 maggio
II sessione Grembo di profezia
Barletta Calcio: Non c’è da preoccuper un mondo nuovo
parsi, e anzi…
5 - 6 - 12 - 13 giugno
III sessione
Sposa
che celebra il suo Signore
I nostri
poeti
L’opera postuma di Francesco Bale11 - 12 - 18 - 19 settembre
strucci, Stato d’animo
16 di
- 17
- 30 - 31
ottobre
Francesca
Lucia
Santeramo
7
49
50
a servizio degli uomini
RUBRICHE
Lettere al direttore
- Deluso dallo Stato
- Quel busto di Mariano Santo
- Lotoro ringrazia
- Quando prevale la rassegnazione
- Il busto di Federico torni al suo posto
-Filippo Caracciolo sulla salvezza
dei Trabucchi…
- Viaggio dei soci della Università
della Terza Età a Venosa, città di
Orazio
26
51
In città
Notizie in breve
52
53
La befana
di Ada Roggio
IV sessione Comunità d’amore
6
Alla Scuola Media “Baldacchini”
una giornata particolare con il generale Gaetano Carli
EDITRICE
R O TA S
BARLETTA
L’angolo della poesia
Il tempo trascorso, di S. Tupputi
Terra mia, di A. Dibenedetto
Riflessione, di A.M.N. Mauro
Violentati dalla distrazione, M. Landucci
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4 IL FIERAMOSCA
GENNAIO
2015
GENNAIO
2015
IL FIERAMOSCA
5
Lettere al direttore
Lettere al direttore
www.ilfieramosca.it
e-mail
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Anno XLII - GENNAIO 2015 - Una copia
3,00
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Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti
e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non
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n° 1 - gennaio 2015
anno XLII
Direttore responsabile
RENATO RUSSO
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in abbonamento postale 45%
Registrazione presso Tribunale
di Trani n. 140 del 1-3-1975
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e Amministrazione
Editrice Rotas s.r.l.
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6 IL FIERAMOSCA
Deluso dallo Stato
Carissimo direttore, da
quando mi sono affacciato al
giornale “Il Fieramosca” sono
rimasto entusiasta della semplicità con la quale affrontate
anche tematiche scomode.
Mi presento, sono Massimo Landucci ho 41 anni sono
di Barletta e sono un commerciante titolare di un negozietto (Bull Market) di alimentari
d’altri tempi. Confesso di non
riuscire più a sopportare uno
Stato che è il mio peggior socio
con le sue disastrose politiche
e comunque vadano le cose lui
ha sempre ragione e io sempre
torto, facendomi così sentire
un fallito. Fallito? Sì, mi sento
così perché nonostante io mi
impegni a tenere in piedi una
attività che non produce più
nonostante da anni io non sono
più produttivo, nonostante debba dar conto al mio figliolo, lui
(Stato), è indifferente alle mie
lamentele, non le conosce neanche visto che non ci sono più
canali di comunicazione tra di
noi, anzi mi sollecita a rimboccarmi le maniche per far fronte
al pagamento delle tasse.
Quando 21 anni fa decisi di
prendere sulle spalle la ditta di
parenti, lo feci, con la consapevolezza di affrontare scomodi
requisiti fra cui pagare 50 milioni delle vecchie lire a chi mi
cedeva la licenza e l’attività (si
chiamava “avviamento”), più
un costo del 3% al notaio, più
3% al commercialista.
Non mi spaventava l’idea
perché lo ritenevo un risparmio
che avrei recuperato vendendo
la mia attività qualora ne avessi
avuto bisogno e poi perché la
maturità alla pensione avveniva dopo 16 anni di contributi
INPS pagati. E invece lo Stato
che fa. Liberalizza le licenze
(rendendo vano il valore versato a monte per l’attività), spostando il diritto di maturare la
pensione fino a 40 anni! Inoltre
per me non ci sono ammortizzatori sociali, ci sono solo
regole e oneri da rispettare! E
a pensarci bene non mi posso
neppure lamentare perché ci
sono altre storie come la mia se
non peggiori. Infatti io ho una
brava moglie, un figlio dolcissimo, un tetto sotto cui stare e
una predisposizione alla scrittura che attenua il mio pessimismo.
Mi consolo con le poesie e
la soddisfazione di aver vinto il
secondo premio nel concorso
di poesia a Barletta “La stradina dei poeti”, da voi pubblicata
nel numero di dicembre della
qualcosa vi ringrazio.
Massimo Landucci
Quel busto
di Mariano Santo
Caro Direttore,
a completamento della mia
lettera “Quel busto attribuito
a Mariano Santo” (pubblicata
nell’ultimo numero) e con riferimento all’epigrafe trascritta
dai nostri storici locali come
incisa sul sepolcro dell’illustre
chirurgo, ti informo che, dopo
altre ricerche e tentativi, ho
interpellato il P. Rettore della
Basilica di S. Maria sopra Minerva di Roma. Questa la sua
risposta: “Mi è stato impossibile trovare la lastra sepolcrale.
Da un documento anteriore
al 1848 dovrebbe risultare
posizionata di fronte a San
Giovanni Battista, la seconda
effettivamente sulla sinistra.
Posso affermare “senza ombra
di dubbio” di non aver trovato
tale lastra sepolcrale, né dentro la cappella, né di fronte, intendendo di fronte il senso più
largo possibile. Può trattarsi o
di un errore che si tramanda,
oppure di una lastra ora coperta da un’altra tomba”.
Il cortesissimo Rettore
mi ha invitato a ritornare a
Roma per un controllo diretto,
considerato che all’interno
della stupenda Basilica ci sono
circa 250 tombe monumentali o
lastre varie; certamente lo farò
alla prima occasione, ma giro il
suggerimento a tutti i barlettani
che vorranno visitarla.
Antonio Francesco
Giuseppe Pignatelli
no Giuseppe De Tomaso (25
novembre 2014), dello stesso
tenore.
Specialmente quando all’inizio dell’articolo afferma: … “e
poiché la classe politica, al centro come in periferia, non fa altro che prelevare denaro per sostenere non i servizi sociali, ma
una struttura di potere, degna di
un paese sovietico, ai poveri votanti, che non contano più nulla,
non resta che un’unica risorsa,
quella di realizzare lo sciopero
elettorale”… E la circostanza
che sia così dappertutto, non mi
consola dell’amara constatazione che la situazione - dal centro
alla periferia - stia degenerando
in forme sempre più negative
verso un deprecabile assolutismo decisionistico dei vertici in
danno dei propri elettori o almeno degli esponenti delle sue
realtà sociali.
Franco Filannino
Il busto di Federico
torni al suo posto
Lotoro ringrazia
Carissimo direttore,
scusami del ritardo (dovuto
ad un ingorgo lavorativo) con
il quale vengo a ringraziarti per
aver ospitato nel Fieramosca
l’articolo di Luciana Doronzo
sul libro di Thomas Saintourens “Il Maestro”.
Ti sono molto grato e spero
che l’articolo sia servito a far
conoscere a un più vasto pubblico l’importanza della ricerca musicale contemplata nel
libro.
Un caro saluto.
Francesco Lotoro
sto atteggiamento è largamente
diffuso anche presso le altre
amministrazioni comunali. Non
troverà mai un Comune (e quindi un amministratore) disposto
ad ammettere di aver sbagliato. A Barletta ricordo una sola
volta in cui l’opinione pubblica provocò un ripensamento dell’amministrazione, e fu
quando furono rimossi i pesanti
e orribili dissuasori stradali in
cemento collocati proprio al
centro di Piazza Marina che
deturpavano quello slargo. E in
ogni caso, anche allora ci vollero anni prima che l’Amministrazione ammettesse lo sbaglio
e si decidesse alla rimozione.
Filippo Caracciolo sulla
salvezza dei trabucchi…
Ci scrive il consigliere Filippo Caracciolo di un suo
efficace intervento, come presidente della V Commissione
regionale, per la tutela dei trabucchi, in occasione della firma del protocollo d’intesa tra
Regione e Comuni costieri del
Nord Barese. Speriamo solo
che per il nostro trabucco non
sia troppo tardi per un intervento restaurativo.
Il disegno di legge approvato dalla giunta regionale pugliese ha lo scopo di promuovere,
valorizzare e recuperare i trabucchi. I trabucchi sono manufatti storici che caratterizzano
il paesaggio costiero del basso
Adriatico e rappresentano un
elemento del patrimonio identitario della Regione Puglia.
Anticamente
utilizzato
come strumento di una particolare tecnica di pesca, i trabucchi presenti sul tratto della costa pugliese sono simboli della
tradizione marinara di molte
zone della Regione, La loro
struttura ha bisogno di costante
cura e manutenzione senza la
quale rischiamo di perdere un
elemento vitale del patrimonio
che con l’iniziativa intrapresa
dalla giunta regionale si vuole
tutelare e conservare.
Il disegno di legge regionale si propone di censire i
trabucchi presenti in Puglia e
di elaborare le linee guida per
il recupero o il ripristino dei
trabucchi tramite la conservazione e la valorizzazione degli
stessi. Gli interventi promossi
dalla legge sono da ricondurre
agli strumenti di programmazione previsti dalla legge regionale 17/2013 in materia di
beni cultuali.
Cultura, patrimonio ed
identità sono aspetti fondamentali da coltivare che trovano una loro perfetta sintesi,
anche simbolica, nei trabucchi.
Sul tratto del molo di Levante
a Barletta sino ad alcuni anni
fa è stato possibile ammirare
uno degli ultimi esempi di trabucchi delle nostre zone. Già
Comune di Barletta, Provincia
di Barletta-Andria-Trani e Autorità Portuale del Levante nei
mesi precedenti hanno comunicato la loro volontà di recuperare il manufatto.
Grazie al disegno di legge
approvato dalla Regione Puglia
oggi c’è uno strumento da utilizzare per far tornare ai suoi vecchi
splendori il trabucco di Barletta.
La Regione infatti può prevedere l’erogazione di contributi privilegiando interventi legati alla
funzione originaria dei trabucchi
o che ne garantiscano comunque
la fruizione pubblica.
Al trabucco si può collegare ad esempio un museo del
mare testimoniando, soprattutto alle giovani generazioni,
l’importanza strategica che il
mare ha rappresentato, rappresenta e deve rappresentare per
le nostre comunità.
Il trabucco di Barletta ha
per la città e le zone limitrofe un grande valore affettivo.
Dopo l’approvazione del protocollo d’intesa da me fortemente voluto e firmato a Barletta lo scorso 13 novembre per
la riqualificazione e rigenerazione costiera sottoscritto tra
Regione Puglia, Provincia di
Barletta-Andria-Trani e Comuni costieri del Nord Barese si
conferma l’attenzione dell’amministrazione regionale nei riguardi del patrimonio ambientale e paesaggistico.
Viaggio dei soci della Università della Terza Età a Venosa, città di Orazio
Lettera firmata
Quando prevale
la rassegnazione
Caro direttore, ho letto la
sua lettera sulla disaffezione
dei cittadini-elettori verso la
classe politica in occasione
della recente consultazione
elettorale in Emilia Romagna
e in Calabria e qualche giorno dopo le parole del direttore
della Gazzetta del MezzogiorGENNAIO
C’era una volta il busto
di Federico II, collocato nella cappella degli Angioini in
piazza d’armi, al Castello. Da
qualche tempo l’hanno spostato all’interno al termine della
visita al Museo. Io opero nel
Castello, anche se in un ruolo
molto subordinato, ma a contatto col pubblico e voi non
avete idea di quante proteste
riceviamo per questo spostamento che ha tolto visibilità al
famoso sovrano.
Mi piacerebbe che il Comune, interpretando questo diffuso sentimento, riportasse
quel busto dove è stato per
decenni.
(FOTORUDY)
2015
Se lo scordi. Anche se
si facesse un sondaggio
dal quale risultasse che
l’unanimità dei cittadini
gradirebbe quel ripristino,
il Comune non realizzerebbe nessuno spostamento. Si consoli pensando che
la cosa non riguarda solo
la nostra città, ma che queGENNAIO
2015
A sinistra, la presidente Angela Paolillo, a destra un gruppo di soci sul decumano
77
ILIL
FIERAMOSCA
FIERAMOSCA
Cultura
Il turismo culturale, una via per la ripresa della BAT
Ma a parte le scarse risorse economiche, alla ripresa osta una politica miope da parte dei singoli
comuni. Speriamo che il presidente Francesco Spina faccia capire a ogni singolo municipio la grande
opportunità di una comune visione strategica nella gestione dei beni culturali per una offerta turistica
concertata in una impostazione unitaria. Ne verrebbero minori spese e maggiori ritorni turistici
di Renato Russo
ti costa solo
30,00 euro
COME ABBONARSI
• l'abbonamento può essere richiesto telefonicamente
allo 0883 536 323 o via fax allo 0883 535 664
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85,00 per l'Europa ed euro 110,00 per le Americhe
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per ciascun numero
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– conto corrente postale n. 13433701
– bonifico bancario IBAN: IT34 B057 8741 3500 3957 2000 043
– assegno bancario
– vaglia postale
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EDITRICE ROTAS s.r.l.
via Risorgimento, 8
76121 Barletta (BT)
8 IL FIERAMOSCA
GENNAIO 2015
CALENDARIO IN OMAGGIO AGLI ABBONATI
S
all’area dove 2.200 anni fa si consumò una
iamo informati, in questi giorni, da
della più celebrate battaglie dell’antichità; per
Pugliapromozione, che a fronte di
non dimenticare le antiche stazioni neolitiun calo dello 0,7% della domanda turistica
che di Bisceglie come il Dolmen o la grotta
nazionale, vi è un aumento del 7% a livello
di Santa Croce, la valorizzazione delle terre
regionale. Questa incoraggiante notizia doumide delle tre cittadine del Nord barese per
vrebbe indurci a qualche riflessione, non però
non dire di Minervino e Spinazzola.
meramente concettuale, ma con sbocchi opeNon si deve credere che ci siano chissà
rativi.
quali costose spese per realizzare una comune
A fronte della grave crisi economica che ha
strategia promozionale: ciascun municipio docolpito la nostra come le altre regioni, la nostra
vrebbe, accanto alla attività strettamente locacome le altre province, riteniamo sia proficuo
le, promuovere una visibilità comprensoriale
utilizzare quelle risorse di cui il nostro territodi ogni singola iniziativa. E la provincia, naturio è ricco per tentare un parziale recupero delralmente, farsene carico, attraverso un ufficio
la nostra condizione emergenziale.
comunale con sede, per esempio nella PalazCi ha confortato, intervistando il presidenzina Feltrinelli, che sarebbe il luogo ideale per
te Francesco Spina, la sua ferma convinzione
concentrarvi le diverse attività promozionali
che la cultura potrebbe rappresentare - per
turistiche provinciali. A parte un minimo di riil nostro territorio - la risorsa principale per
aprire la porta della ripresa.
La Palazzina Feltrinelli potrebbe essere sorse economiche per promuovere questo coUna risorsa, specialmente quella in chiave la nuova sede del Centro turistico pro- mune programma, è necessaria la convinzione di ogni singolo municipio, sostenuta dalla
turistica, che più delle altre viene alla mente, vinciale (FOTORUDY)
ferma determinazione in primis del presidente
soprattutto dopo aver letto gli ultimi incoraggianti dati statistici che, come abbiamo visto, recentemente danno la della Provincia che deve essere il primo ad esserne convinto, ed
nostra regione (e quindi anche la nostra provincia) come fra le entità in secondo luogo attraverso la delega ad un consigliere scelto non
geo-turistiche più ambite. Un grande rilancio della politica promo- perché espressione di una segnalazione politica o territoriale ma
zionale turistica non può non partire dal rilancio di una politica pro- per sue intrinseche qualità di carattere e di competenza, dove i due
mozionale da parte di ciascuna provincia diretta allo sfruttamento connotati sono egualmente essenziali ed imprescindibili.
Certo è fondamentale la convinta partecipazione al progetto di
del grande patrimonio del quale ciascun comune è depositario.
E per quanto riguarda, in particolare, noi comuni della provin- ogni sindaco e - per lui - di ciascun assessore e/o dirigente delegacia BAT, a parte le circoscritte competenze istituzionali, è indubi- to del comparto turistico-culturale.
tabile che una comune politica culturale turistica non porterebbe Sembrano progetti difficili da attuarsi e invece potrebbero rivelarche grande giovamento alla nostra realtà turistica provinciale in si di fattibile attuazione, se sorretti dalla dovuta convinzione da
parte di ogni amministratore o ufficio preposto al progetto.
termini di ritorni economici e quindi anche occupazionali.
Quella di concepire ogni risorsa culturale di ciascun comune
espressione di più comuni della nuova realtà comprensoriale, è
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una doverosa necessità, per un duplice ordine di ragioni. In primis
perché in questo modo si conferirebbe alla neo-provincia un’imdei Dottori Cesare e Rita Canfora
pronta unitaria fin qui inadeguata; e in secondo luogo perché non
c’è dubbio che realizzando un comune programma per certi im•Chirurgia dentale
portanti iniziative storiche, le risorse investite non potrebbero che
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generare più cospicui ritorni. Prendiamo per esempio la Disfida di
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Barletta, che è un episodio storico che ha coinvolto non solo Bari
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letta, ma anche le altre città del territorio; il matrimonio di Mano
al vos9tr71-2011)
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fredi con Elena di Epiro nel Castello di Trani; l’epopea federiciana
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e Castel del Monte assegnabile ad Andria; Boemondo d’Altavilla
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Battaglia e l’intero territorio del bacino ofantino corrispondente
GENNAIO
2015
IL FIERAMOSCA
9
Euro*IDEES - Bruxelles
Euro*IDEES - Bruxelles
Turismo nella BAT in crescita frenata
Tornano a crescere i flussi turistici nel 2013, dopo la frenata del 2012, ma restano sotto il valore
massimo registrato nel 2011. La crescita del turismo provinciale resta legata fondamentalmente alla
capacità di crescita del turismo pugliese e negli ultimi anni mostra segnali negativi di crescita autonoma. Migliora la dotazione ricettiva, soprattutto quella extra-alberghiera. È necessario promuovere
una strategia di sviluppo turistico all’altezza delle peculiarità del territorio e della sua capacità di
attrazione a livello internazionale.
di Emmanuele Daluiso*
I dati ISTAT sulle presenze turistiche
e sui posti letto nel 2013
L’ISTAT ha pubblicato nello scorso mese di dicembre i dati
sulle presenze turistiche e sulla ricettività relativi al 2013, disaggregati a livello regionale e provinciale, da cui emerge un quadro
in chiaroscuro del turismo della provincia Barletta-Andria-Trani.
Il 2013 è stato per la BAT un anno di recupero di presenze
turistiche rispetto al 2012, che aveva fatto registrare una flessione
rispetto al 2011, ma si è trattato solo di un parziale recupero rispetto al dato complessivo del 2011, che è stato l’anno con il più alto
valore dell’ultimo quinquennio.
Il turismo torna dunque, seppur debolmente, a crescere nella
BAT, ma rimane ben sotto le sue potenzialità, come dimostra il
valore del suo tasso di turisticità (rapporto fra presenze turistiche e popolazione residente), che è molto al di sotto della media
nazionale. Per altro, scomponendo la crescita delle presenze turistiche, fra crescita imputabile alle tendenze nazionale e regionale
e crescita autonoma locale, si nota che quest’ultima ha avuto un
impatto negativo.
Continua, invece, a crescere l’offerta di posti letto.
Vediamo i dati nel dettaglio.
Torna a crescere la domanda turistica nel 2013 ….
Nel 2013 le presenze turistiche nella BAT sono state pari a
oltre 285 mila, in crescita di oltre 4 mila unità rispetto al 2012. Si
tratta di un parziale recupero rispetto al valore del 2011, l’anno
che, con circa 294 mila unità, rappresenta l’anno migliore per il
turismo della BAT. Il discreto risultato del 2013 per il turismo
della BAT, pari a +1,5%, è sottolineato dal fatto che nello stesso
anno la crescita di presenze turistiche in Puglia è stata di minore
intensità (+0,5%) e a livello nazionale è stata negativa (-1%).
Il risultato della crescita turistica della BAT nel 2013 è attribuibile maggiormente ai flussi nazionali, cresciuti del +1,6%, contro
il +1,1% dei flussi esteri.
Fra il 2010 e il 2013 la crescita turistica della BAT è stata infatti poco meno del 2%, contro il 3% circa della media regionale.
Molto meglio hanno fatto le province di Bari (+10,3%), Brindisi
(+10,7%) e Taranto (+9,3%).
La frenata della crescita turistica della BAT è meglio apprezzabile valutando l’impatto della componente di crescita regionale e
quello della componente di crescita locale sulla crescita complessivamente registrata, sia dopo il 2010 che prima del 2010.
Questa scomposizione dell’impatto delle due componenti è possibile attraverso la tecnica statistica shift-share analysis, e possiamo
vedere che la debole crescita della BAT fra il 2010 e il 2013 (+5.545
unità di presenze turistiche) è tutta dovuta alla componente regionale, il cui impatto positivo (+8.099) è riuscito ad assorbire l’impatto negativo registrato dalla capacità di crescita locale (-2.554).
Quest’ultimo dato negativo inverte la tendenza del decennio precedente al 2010, quando la crescita attribuibile alla componente locale
è stata valutata in +13.102 unità di presenze turistiche. Dobbiamo,
pur tuttavia, sottolineare che anche nel decennio precedente la componente di crescita regionale è stata quella di gran lunga prevalente,
pari a +88.850. La BAT, in sintesi, dal 2000 è cresciuta turisticamente grazie all’impatto positivo del trend regionale, mostrando
una sua capacità di crescita autonoma molto debole, che negli anni
più recenti è diventata addirittura negativa.
Il tasso di turisticità, che mette a confronto le presenze turistiche con la popolazione residente, rimane per la BAT sotto il 12%
del valore medio nazionale, contro il 53% circa della Puglia.
La BAT registra, dopo Bari, la più alta quota di presenze turistiche straniere, pari al 23,4%, ben superiore alla media regionale,
pari al 18,3%. Resta tuttavia largamente sotto la media nazionale,
che è pari al 49%.
La crescita complessiva di presenze turistiche registrata nella
BAT fra il 2010 e il 2013, pari a +5.545 unità, è tutta attribuibile
alle presenze straniere (+5.904), che ha assorbito la perdita registrata dalle presenze italiane (-359).
Tra il 2010 e il 2013 la presenza di stranieri è aumentata di oltre
6 mila unità (da 60.710 a 66.614), ma rispetto al 2011, l’anno di
maggiore affluenza con 68.886 unità, si è registrato un decremento di oltre 2 mila presenze, in controtendenza regionale, dove la
presenza di stranieri ha continuato a crescere anche dopo il 2011,
raggiungendo nel 2013 il suo nuovo record con 2.446.689 unità.
Questo calo di presenze straniere nella BAT nell’ultimo biennio deve far riflettere, perché anche per questo territorio, come
per l’intera Puglia, il futuro si gioca sulla componente di turisti
stranieri, come dimostrano i dati appena citati e le previsioni formulate dall’Organizzazione Mondiale del Turismo.
Il calo delle presenze turistiche straniere fra il 2011 e il 2013
ha riguardato principalmente i flussi provenienti dalla Germania
(-3.632), il Paese estero che più di altri contribuisce alle presenze
turistiche straniere nella BAT. Altro calo importante è stato quello
austriaco con -507 presenze. Si tratta dei due Paesi forse più direttamente interessati ai beni culturali federiciani presenti nella BAT,
il che rende tale calo particolarmente significativo. Rimarcabile è
anche il decremento dei flussi provenienti dalla Spagna (-707).
Fra i Paesi in crescita registriamo la Svizzera (+1.304), il Regno Unito (+889), il Belgio (+661), la Francia (+536), gli Sati
Uniti (+533), l’Ungheria (+512).
In termini di rilevanza per la BAT nel 2013, in ordine decrescente, abbiamo i flussi provenienti da Germania (20,7%), Francia
(17,8%), Stati Uniti (7,1%), Svizzera (6,3%), Regno Unito (5,9%),
Belgio (5,5%), Russia (4,5%), Paesi Bassi (3,2%), Austria (2,9%),
Spagna (2%), Ungheria (1,9%).
La BAT attira molto nei mesi non estivi
La BAT sui mercati internazionali del turismo attira soprattutto nei mesi non estivi. Considerando l’intera stagione estiva,
comprendente i mesi da giugno a settembre, la BAT registra una
concentrazione in questo periodo del 54,5% dei flussi dell’intero
2013, un valore elevato ma comunque più basso rispetto ai corrispondenti valori della Puglia (78,8%) e dell’Italia (61,3%).
Se poi consideriamo come periodo estivo i soli mesi di luglio e
agosto, la concentrazione dei flussi diretti verso la BAT si riduce al
33,3%, contro il 55,1% della Puglia e il 39,3% dell’Italia.
La BAT, dunque, soprattutto nel contesto pugliese è fra le aree
che attirano maggiormente nei mesi non strettamente legati alla
stagione balneare.
ferta alberghiera (+21,4%). Nel 2013 la consistenza dell’offerta
ricettiva nella BAT è costituita da 2.317 posti letto alberghieri e
2.638 posti letto extra-alberghieri.
La dotazione dei posti letto della BAT resta tuttavia sottodimensionata rispetto ai valori medi nazionali e regionali: nella BAT
abbiamo 12,6 posti letto per mille abitanti, contro i 60,6 della Puglia e i 77,8 dell’Italia.
Il tasso di occupazione dei posti letto in Italia non è molto
elevato, pari ad appena il 21,9% rispetto a quello teorico, per via
della forte concentrazione dei flussi turistici nei mesi estivi. Anche
la Puglia soffre di questo problema e così pure la BAT, anche se
quest’ultima mostra un dato (15,8%) leggermente più alto di quello regionale (14,8%). Resta, dunque, aperto il grande problema
della destagionalizzazione dei flussi turistici, che garantirebbe una
maggiore redditività alle imprese e una maggiore occupazione,
ma nel caso della BAT il problema vero è l’esiguità complessiva
dei flussi turistici.
Una strategia per il futuro turistico della BAT
A conclusione dell’analisi dei dati qui ripresi, emerge con forza che la BAT è ancora ai suoi primi vagiti della sua possibile
vita turistica, una vita attualmente dipendente soprattutto dal trend
turistico regionale.
Considerando che in Italia il turismo è fortemente legato alle
peculiarità territoriali, la prospettiva di un futuro turistico della
BAT è sempre più legato alla capacità del territorio di saper elaborare una sua propria strategia turistica. In passato questa strada
è stata tentata, soprattutto con lo sforzo prodotto dal Patto Territoriale con il marchio Puglia Imperiale, che, per quanto abbiamo in
questa sede detto, pare abbia prodotto alcuni risultati, per quanto
modesti.
Ma i trend degli ultimissimi anni sembrano aver annullato una
parte di questi risultati, il che significa che il percorso avviato con
il marchio Puglia Imperiale si è basato su elementi dimostratisi
realmente fragili e poco sostenibili nel lungo periodo. Si impone,
pertanto, una riflessione approfondita su questo percorso che non
ha sicuramente perso la sua potenziale forza, ma è una forza che
negli ultimi anni si è indebolita e che va riscoperta, con uno sforzo
congiunto fra le istituzioni locali e gli operatori dell’intera filiera
turistica allargata.
* Vice Presidente Euro*IDEES-Bruxelles
Si consolida l’incremento della ricettività turistica
… ma si tratta di una crescita frenata
Anche sotto il profilo della ricettività turistica la BAT si è andata consolidando negli ultimi anni, rafforzando l’andamento registrato negli anni 2000. Abbiamo preso in esame i dati sui posti
letto alberghieri ed extra-alberghieri a partire dal 2005 e vediamo
che la crescita più rilevante è quella che ha riguardato l’offerta
extra-alberghiera (+179,2%), contro quella pur importante dell’of-
L’analisi dei flussi turistici dal 2010 ci fa però parlare di una
crescita turistica frenata per la BAT, una crescita che non riesce a
essere all’altezza del suo potenziale turistico, legato soprattutto ai
beni storico-culturali e agli affari, ma anche al mare, alle terme e
al paesaggio rurale.
10 IL FIERAMOSCA
La BAT è sempre più attrattiva per gli stranieri,
con segnali di flessione nell’ultimo biennio
GENNAIO
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GENNAIO
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IL FIERAMOSCA
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Brevi dalla provincia BAT
Prorompente attività promozionale
del presidente Francesco Spina
VINO
A REGOLA
D’ARTE
Il Piano Territoriale del coordinamento provinciale a beneficio degli imprenditori che intendono investire
«Il nostro Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale rappresenta la stella polare per gli imprenditori che intendono investire
nel nostro territorio e per le istituzioni locali che operano quotidianamente in funzione della sua crescita».
Lo ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta Andria
Trani, Francesco Spina, nel corso di una conferenza stampa in cui
è stata annunciata l’attestazione della compatibilità del Piano al
DRAG (Documento Regionale di Assetto Generale) ed agli strumenti di programmazione e di pianificazione territoriale regionale
vigenti, da parte della Regione Puglia.
Il parere di compatibilità regionale rappresenta un passo fondamentale nel lungo ed impegnativo percorso (caratterizzato da numerose attività di progettazione e condivisione con i Comuni ed
il partenariato) che vedrà il suo epilogo con l’approvazione finale
del PTCP.
Attività per la vigilanza del Parco
Passi in avanti nelle attività di controllo del Parco Regionale Fiume Ofanto, di cui la Provincia di Barletta Andria Trani detiene la
gestione provvisoria secondo quanto stabilito dalla Regione Puglia con delibera del maggio 2013.
12 IL FIERAMOSCA
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GENNAIO
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Vertice in Provincia convocato dal Presidente Francesco Spina,
alla presenza del Capo di Gabinetto della Prefettura Walter Spadafina, dei rappresentanti delle autorità di Polizia Giudiziaria, delle
associazioni di volontariato del territorio e del Consorzio Guardie
Campestri, per individuare le attività sperimentali da intraprendere per la vigilanza del Parco.
«Il decreto Renzi-Del Rio non ha evidentemente abolito le Province. Le competenze delle Province sono ultimamente aumentate,
come dimostra la gestione provvisoria del Parco Regionale Fiume Ofanto che la Regione ha delegato alla Provincia di Barletta
Andria Trani, ha affermato il Presidente Francesco Spina. Inoltre
un anno di gestione, grazie anche al lavoro svolto dalla precedente amministrazione e dagli uffici competenti, è stata definita
l’organizzazione della struttura deputata alla gestione dell’ente
Parco, attraverso la costituzione della Comunità e della Consulta
del Parco.
All’incontro hanno partecipato il Dirigente del Settore Parco
Regionale Fiume Ofanto della Provincia Vito Bruno, Direttore
dell’Ente Parco Mauro Iacoviello, il Vicepresidente della Provincia Luigi Antonucci ed i Consiglieri provinciali Andrea Minervino
e Vincenzo Giorgino.
Il percorso castelli nel progetto SAC
Dopo Minervino Murge e Spinazzola, terzo incontro di animazione territoriale nell’ambito del progetto “Sac Terre Diomedee”, in
programma a Bisceglie presso l’ex sepolcreto “Santa Croce”.
Tema principale del convegno, promosso dalla Provincia di Barletta Andria Trani in qualità di ente capofila del progetto “Sac”,
il “Percorso Castelli”, che ha avuto per protagoniste le città di
Andria, Bisceglie e Trani.
Il progetto “Sac Terre Diomedee” parte dalla necessità di creare
un sistema tra beni di rilevante pregio culturale ed ambientale,
oltre le eccellenze già espresse sul territorio provinciale, al fine di
rafforzare sia l’attrattività del territorio che la valorizzazione e la
fruizione dello stesso.
L’obiettivo dell’operazione, in una logica di rete, è quello di ampliare la fruizione al pubblico dei beni del patrimonio culturale
oggetto del Sac, avvicinando soprattutto le giovani generazioni e
le categorie svantaggiate alla conoscenza degli stessi e dei relativi
fatti storici, delle credenze, degli usi e costumi, delle produzioni e
delle tecniche costruttive.
La strategia che guida l’operazione è finalizzata a stimolare la
partecipazione attiva e diretta dei destinatari, rendendo l’utenza
protagonista del processo di conoscenza, attraverso azioni mirate
e diversificate.
In questo modo, mediante la rete, sarà data opportuna ed uguale visibilità a tutti i beni presenti sul territorio, sponsorizzando e
facendo conoscere quelle realtà ancora oggi poco note, incrementando così il flusso di visitatori.
IL FIERAMOSCA
13
Brevi dalla provincia BAT
“Ambientiamoci”: come promuovere
e valorizzare i prodotti della nostra terra
Promuovere e valorizzare i prodotti tipici della nostra terra; trasmettere, condividere a scuola, a casa, tra gli amici o nelle parrocchie il rispetto per ciò che ci circonda. Sono questi gli obiettivi
principali di “Ambientiamoci”, la campagna di sensibilizzazione
ambientale della Provincia di Barletta Andria Trani, che prosegue
anche nella stagione autunno-inverno 2014.
Numerose le iniziative in programma che andranno a coinvolgere
gli studenti delle scuole superiori di competenza provinciale e le
parrocchie locali, tutte finalizzate al rispetto ed alla valorizzazione
del patrimonio naturale ed agroalimentare del territorio.
Attraverso alcuni percorsi didattici, ai giovani verrà presentato
l’Atlante dei prodotti tipici agroalimentari di Puglia, e fornita
una “cassetta degli attrezzi”, con metodologie e competenze per
raccontare il proprio territorio (valori, paesaggi, tradizioni, potenzialità imprenditoriali, usi e costumi legati al rispetto dell’ambiente). Durante i laboratori di scrittura creativa, invece, verranno
fornite le basi della comunicazione, a cominciare da un corretto e
virtuoso uso dei social network.
Il tutto ovviamente all’insegna del rispetto dell’ambiente e del vivere sostenibile, indiscussi protagonisti di “Ambientiamoci”.
Ripreso il servizio di assistenza
Il Presidente Francesco Spina, ha disposto la revoca della sospensione del servizio di assistenza socio-educativa e di assistenza alla
comunicazione Lis per studenti diversamente abili delle scuole
superiori di competenza provinciale, garantendo la continuità del
servizio.
«Era impensabile che, per meri aspetti di carattere burocratico,
proprio in concomitanza con la Giornata Mondiale per la Disabilità fosse interrotto un servizio che da anni rappresenta il fiore
all’occhiello della nostra Provincia - ha affermato il Presidente
della Provincia. Da domani, infatti, le attività riprenderanno regolarmente, garantendo assistenza, come sempre accade da cinque anni, a tutti gli studenti diversamente abili che frequentano
le nostre scuole ed alle loro famiglie. Con un atto di coraggio e
con un indirizzo politico chiaro e netto, ho inteso superare intoppi
meramente burocratici che non possono ricadere sulla pelle dei
cittadini, in favore di una così delicata questione di carattere sociale» ha aggiunto il Presidente Spina.
Rigenerazione coste, firmato il Protocollo
con Politecnico di Bari ed Università di Chieti
Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia Barletta
Andria Trani, redatto con la collaborazione del Politecnico di Bari
ed approvato dalla Regione Puglia, ha consentito la formalizzazione di un apposito protocollo d’intesa mirato alla rigenerazione
e riqualificazione dei paesaggi costieri della Bat.
14 IL FIERAMOSCA
Brevi dalla provincia BAT
Il documento formale, già sottoscritto da Regione Puglia, Provincia di Barletta Andria Trani, Comuni Costieri della Bat ed Autorità
di Bacino della Puglia, si è arricchito anche della condivisione del
Politecnico di Bari, con il Rettore Eugenio Di Sciascio, e dell’Università “D’Annunzio” di Chieti, con il delegato Matteo Di Venosa,
alla presenza del Presidente della Provincia Francesco Spina. «È
motivo d’orgoglio che il Politecnico di Bari e l’Università di Chieti abbiano condiviso questo protocollo d’intesa per la rigenerazione e la riqualificazione delle nostre coste, curando, nel dettaglio,
la consulenza tecnico-scientifica - ha affermato il Presidente della
Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Spina -. Si tratta di
un atto finalizzato alla costituzione di un partenariato di progetto
per la elaborazione, la presentazione e la negoziazione delle azioni
e dei progetti previsti nel Piano Strategico Territoriale (PST 3)
denominato “Sistema Costiero”.
La valorizzazione dei rifiuti plastici
in agricoltura: da problema a risorsa
È il titolo del convegno tenuto presso la sala conferenze della sede
della Provincia in Viale De Gemmis a Trani.
L’incontro rientra tra le attività del progetto “Award”, finanziato
nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Europea
Grecia-Italia 2007-2013, che si ripropone di rafforzare competitività ed innovazione nei territori coinvolti.
Partner del progetto, oltre alla Provincia di Barletta Andria Trani,
anche l’Università degli Studi di Bari (Facoltà di Agraria), Confagricoltura Bari - Federazione Regionale degli Agricoltori Puglia,
il Comune di Ilida (Grecia) ed Innipolis - Centro per l’innovazione
e la cultura - Leukimmi (Grecia).
“Award” è un’iniziativa che punta a migliorare la sostenibilità
dello sviluppo agricolo nel territorio pugliese ed in quello greco, attraverso la riduzione dell’utilizzo dei materiali plastici nelle coltivazioni, la loro sostituzione con altri materiali dal minore
impatto ambientale e la loro valorizzazione in un ciclo virtuoso di
gestione dei rifiuti.
L’incontro del presidente Spina con gli studenti
del Liceo Scientifico “Fermi”…
“Mi ha impressionato molto positivamente l’entusiasmo dei ragazzi”. Queste le riflessioni a latere del Presidente Francesco
Spina che, accompagnato dal già Presidente Francesco Ventola, è
stato accolto calorosamente dai ragazzi del Liceo Scientifico “E.
Fermi” a Canosa. Prima che cominciasse l’evento dedicato a Telethon, il Presidente è stato ricevuto dalla dirigente Nunzia Silvestri,
dal Presidente del Consiglio d’Istituto, Sabino Palmieri e dai rappresentanti di tutte le classi.
“Oltre a voler conoscere le strutture scolastiche di competenza
provinciale e salutare dirigenti, personale e studenti - ha affermato il Presidente della Provincia - ho voluto ‘toccare con mano’
la condizione complessiva degli istituti ed avere un momento di
confronto con i ragazzi”.
… e dell’istituto “Einaudi”
È stata poi la volta della visita all’Istituto “L. Einaudi” ove è stato
anche presentato il volume “Percorsi di storia e memoria”, promosso dalla Provincia e curato dal Responsabile dell’Archivio
della Resistenza e della Memoria di Barletta, Luigi Di Cuonzo,
organismo nato circa 15 anni fa per dare una risposta alle esigenze
di conoscenza delle vicende storiche del nostro territorio.
Alla presenza del sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, dopo i sa-
Il presidente Spina sul
la nomina a cardinale di mons. Francesco
Montenegro
«L’intera Provincia di Barletta
- Andria - Trani accoglie con
gioia le parole del Santo Padre
che ha annunciato la nomina di
monsignor Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, quale nuovo Cardinale».
Ad affermarlo è il Presidente
della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Spina, che
ha voluto esprimere tutto il suo compiacimento per il riconoscimento ottenuto da uno dei figli illustri di questa terra. Mons.
Francesco Montenegro, infatti, ha origini barlettane, visto che
entrambi i genitori sono nati nella città della Disfida. «La gioia
per questa nomina voluta fortemente da Papa Francesco - ha
aggiunto il Presidente Spina -, è accresciuta dalla considerazione circa l’importanza dell’impegno umanitario che mons.
Montenegro ha sempre profuso in favore dei disperati dei Paesi più poveri del mondo che sfidano il mare per giungere sulle
coste italiane. Le sue battaglie per l’accoglienza, l’assistenza e
l’integrazione dei profughi che giungono a Lampedusa, sono
un esempio per tutti quelli che si occupano della gestione della
cosa pubblica ed in particolare dell’emergenza immigrazione».
GENNAIO
2015
luti della preside Maddalena Tesoro, che ha sottolineato gli sforzi
fatti dall’Istituto, in termini di investimenti per le attività dei ragazzi, e l’esigenza di maggiori ausili scolastici a partire da banchi
e sedie, il presidente della Provincia Francesco Spina ha salutato
una gremitissima platea di studenti.
Percorsi di storia e memoria
Sta raccogliendo consensi il tour del Presidente della Provincia di
Barletta Andria Trani, Francesco Spina, tra le scuole superiori di
competenza provinciale del territorio.
Il Liceo scientifico “Vecchi” di Trani ha infatti ospitato una rappresentanza degli istituti scolastici tranesi, in occasione della presentazione del volume “Percorsi di storia e memoria”, promosso
dalla Provincia e curato dal Responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria Luigi Di Cuonzo. Appuntamento inaugurato dal saluto istituzionale del Presidente Spina, affiancato dal
Consigliere provinciale delegato alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Giuseppe Corrado.
GENNAIO
2015
Software della Provincia per favorire
l’incontro fra domanda e offerta di lavoro
La Provincia di Barletta Andria Trani rende disponibile alla cittadinanza una piattaforma software con l’obiettivo di potenziare
e favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro nell’ambito
della assistenza domiciliare all’infanzia e familiare.
In una fase preliminare e attraverso l’uso della intranet aziendale, si è proceduto all’inserimento delle schede anagrafiche degli
assistenti familiari e assistenti all’infanzia dalle quali è possibile
visionare la professionalità, le credenziali e la disponibilità degli
stessi. A tal fine si comunica alle famiglie che, per l’inserimento
delle loro istanze di assistenza all’infanzia e/o familiare, è possibile accedere al Registro Assistenza all’Infanzia e/o Registro
Assistenti Familiari presente nell’Albo Tate Familiari e/o Albo
Badanti, della sezione “Provincia Amica” del portale istituzionale
della Provincia, all’indirizzo www.provincia.bt.it.
Per ottenere le credenziali di accesso al Registro, l’utente dovrà
compilare la scheda di registrazione che compare selezionando
la funzione “Nuovo Utente” presente in tale pagina web; la password inserita sarà quella di accesso al sistema, mentre il nome
utente corrisponderà al proprio Codice Fiscale.
Al termine della registrazione di tale istanza, il Sistema confronterà i dati presenti nei due sottosistemi e nel caso di corrispondenza
di questi ultimi fornirà al richiedente un report con le informazioni anagrafiche dell’assistente che corrisponderà alle specifiche
richieste di assistenza.
Per informazioni è possibile contattare il Centro per l’Impiego del
Comune di appartenenza.
Gli auguri del Presidente Spina
alle testate giornalistiche locali
Il Presidente della Provincia ha incontrato i rappresentanti delle
testate giornalistiche locali per il tradizionale scambio degli auguri presso la sede della Provincia di Barletta Andria Trani.
«Vi ringrazio sinceramente per la preziosa collaborazione e per
l’impegno che quotidianamente profondete nell’informare, in maniera seria, obiettiva ed imparziale, la nostra comunità - ha affermato il Presidente
Spina rivolgendosi
ai giornalisti -. Conosco benissimo le
difficoltà con cui i
media locali devono
ogni giorno far fronte, inevitabilmente
figlie di una crisi
economica che sta
attraversando tutti
i settori, ma il lavoro costante, fatto di entusiasmo, dedizione e
passione, non può che rappresentare la migliore ricetta per risollevarsi da un momento così difficile. Da qualche mese ho l’onore di guidare la Provincia di Barletta Andria Trani, un territorio
dalle inestimabili risorse, popolato da una splendida comunità
di 400mila abitanti. Un’avventura certamente affascinante, nella
quale sono certo di potermi misurare con un’informazione dallo
sguardo vigile e dallo spirito critico, con la quale, sono certo, non
verrà mai meno il rapporto di lealtà e correttezza al servizio della
comunità. A tutti voi, alle vostre redazioni, ai vostri lettori e telespettatori - ha poi concluso il Presidente Spina - giungano pertanto
i migliori auguri per un Natale di Pace e Serenità e per un 2015
foriero delle migliori soddisfazioni, personali e lavorative».
IL FIERAMOSCA
15
Capitaneria
Memoria
Pesca subacquea professionale nel compartimento
marittimo di Barletta: la Capitaneria di porto fissa le regole
di Pierpaolo Pallotti*
RISTORANTE
RICEVIMENTI
CONGRESSI
16 IL FIERAMOSCA
70° Anniversario della Resistenza civile
e militare all’occupazione nazista della città
Un nuovo volume nella collana editoriale “I Quaderni dell’Archivio”,
curata dal prof. Luigi Di Cuonzo
C
on ordinanza n. 95/2014 in data 01.12.2014, la Capitaneria di porto di Barletta ha disciplinato la pesca subacquea professionale nelle acque di giurisdizione.
La normativa nazionale prevede che il Capo del compartimento marittimo, sentita la commissione consultiva locale per la pesca e l’acquacoltura, possa stabilire il
numero massimo di autorizzazioni che possono essere
rilasciate nel compartimento, il quantitativo massimo di
pescato giornaliero ammesso per ciascun pescatore subacqueo professionale nonché i periodi di divieto della
pesca.
Per l’effetto, avuto riguardo del precitato parere, la Capitaneria di porto di Barletta ha stabilito in 40 il numero
massimo di autorizzazioni rilasciabili nel corso dell’anno.
Quantitativi e periodi di divieto della pesca sono stati
stabiliti in analogia a quanto già disciplinato dalla Capitaneria di porto di Molfetta con ordinanza n. 20/2004 in data
04.05.2004, atteso che in tale periodo la Capitaneria di porto
di Barletta ricadeva sotto la giurisdizione della Capitaneria
di porto di Molfetta.
Le istanze degli aspiranti pescatori subacquei professionali dovranno essere presentate su modello conforme (in allegato A all’ordinanza n. 95/2014 reperibile sul sito internet
istituzionale www.guardiacostiera.it/barletta sotto la voce
“ordinanze”) nell’arco temporale compreso tra il 01 gennaio
ed il 31 gennaio di ogni anno.
La Capitaneria di porto di Barletta provvederà al rilascio
delle autorizzazioni agli aventi titolo, nel numero massimo
consentito, secondo il criterio cronologico di presentazione
dell’istanza. Al riguardo, fa fede il “visto arrivare” dell’istanza
Barletta tra storia e memoria
di Rossana Di Cursi*
L
(se depositata a mano presso la Capitaneria di porto di Barletta) ovvero, la data rinveniente nel timbro postale (qualora
inviata a mezzo posta alla Capitaneria di porto di Barletta).
L’autorizzazione ha validità di un anno e decade automaticamente alla scadenza, nonché al verificarsi di una delle
seguenti condizioni: perdita dei requisiti di cui all’articolo 4
del decreto ministeriale 20 ottobre 1986, sopravvenuta inidoneità fisica dell’interessato ovvero insufficiente o mancata corresponsione degli oneri annuali in materia di pesche
speciali (articolo 30 del decreto ministeriale 26 luglio 1995 e
successive modifiche).
È possibile consultare il prospetto, allegato all’ordinanza
n. 95/2014, riportante i periodi di divieto di pesca/raccolta
delle principali specie ittiche.
* Il comandante
Viale R. Elena
(Lit. di Levante)
tel. 0883 347741
GENNAIO
2015
a recente pubblicazione del volume “Barletta tra storia e
memoria - 70° Anniversario della Resistenza civile e militare all’occupazione nazista della città” (I Quaderni dell’Archivio
. Editrice Rotas) è un ulteriore tassello che concorre a comporre
il vasto quadro che la instancabile attività svolta dal prof. Luigi
Di Cuonzo, quale responsabile dell’Archivio della Resistenza e
della Memoria istituito nel 2000 dall’Amministrazione comunale
di Barletta, ha sino ad ora tracciato. Il volume raccoglie gli atti
del Convegno-Seminario di studi internazionali “La Memoria a
tutela dei valori nati dalla Resistenza”, tenutosi nei giorni 29 e 30
novembre del 2013 in occasione, appunto, del 70° anniversario
della resistenza cittadina all’occupazione nazista e dell’eccidio di
Barletta, celebrato il 12 settembre 2013 alla presenza del Presidente del Senato, sen. Pietro Grasso; la pubblicazione testimonia
e conferma il prezioso lavoro di ricerca svolto dall’Archivio, cui
vanno, inoltre, riconosciute la capacità di coinvolgimento di attori istituzionali e la costante attenzione rivolta al mondo della
scuola.
Se volessimo provare a individuare quali siano gli elementi che hanno caratterizzato, e caratterizzano, l’attività svolta dal
prof. Di Cuonzo nel dirigere l’Archivio, potremmo senz’altro dire
che egli si è mosso nell’ambito della cosiddetta metodologia della
ricerca storica e che da tale passione che è, insieme, passione per
la ricerca e passione per l’insegnamento, scaturisce il suo impegno
civico.
A tale impegno dobbiamo i progetti didattici annuali che si
concludono con seminari di studio nel mese di settembre, la collana editoriale “I Quaderni dell’Archivio”, i viaggi studio (Cefalonia, Museo dello Yad Vashem ecc.), i concorsi scolastici, l’allestimento di mostre, i convegni e i seminari cui hanno partecipato
autorevoli storici e personalità del mondo della cultura, l’approccio alla narrazione storica attraverso le fonti iconografiche che ci
ha avvicinati alla storia raccontata e spiegata con la fotografia: foto
d’autore, foto d’archivio, foto ufficiali, foto di propaganda e di memoria familiare che ci hanno offerto la rappresentazione di eventi
pubblici e privati, ci hanno permesso di conoscere l’immagine degli
italiani come erano, come venivano visti dagli altri, come amavano
mostrarsi, consegnando allo storico il compito di individuare e analizzare il documento fotografico e il suo utilizzo, contestualizzare e
decontestualizzare l’immagine attraverso un’operazione che è anche
di critica delle fonti. E poi, ancora, le rassegne cinematografiche, i
corsi di aggiornamento per insegnanti, l’attenzione alla cultura e
alla presenza ebraica nella nostra Regione, la collaborazione con
alcuni dei testimoni sopravvissuti alla Shoah primo tra i quali, per
continuità e legame affettivo, l’indimenticabile Shlomo Venezia.
GENNAIO
2015
Nell’ambito della
ricerca storica svolta dal prof. Di Cuonzo e dall’Archivio a partire dal suo anno di
fondazione, (sommariamente sopra descritta), è possibile isolare i
molteplici temi intorno ai quali essa si è articolata: la funzione e la
valenza della storia locale, il rapporto tra storia e memoria, l’uso
pubblico della storia, l’insegnamento della storia. Mi soffermerò
sinteticamente su alcuni di essi.
Innanzitutto credo si possa dire che la consolidata acquisizione
scientifica secondo la quale “lo studio di una comunità deve essere
globale rispetto alla complessità dei suoi aspetti” sociali, economici, demografici, ecc., (acquisizione che fa giustizia delle accuse di
provincialismo rivolte agli studiosi di storia locale o alla pretesa
subordinazione della storia locale alla storia generale), ha trovato
conferma nella attività di indagine della storia locale (come quella svolta dall’Archivio sulla resistenza civile e militare di Barletta all’occupazione nazista e sull’eccidio dei vigili urbani e quelle
analoghe svolte da altre comunità) che ha dimostrato la relazione
dialettica tra storia generale e storia locale e quanto quest’ultima
contribuisca a evitare categorie generalizzanti, e quindi mistificanti,
che hanno invece concorso a rappresentare, per es., la storia del Sud
come storia di un’area omogenea.
Dal punto di vista didattico mi sembra evidente che l’integrazione “locale/generale” nel curricolo di storia sarebbe auspicabile
non solo per la valenza metodologica cui si è accennato, ma anche
per la sua valenza politica e culturale.
La storia locale favorisce, infatti, la memoria storica; essa è un
potente fattore identitario non integralista poiché, evitando l’insegnamento della storia come modello trasmissivo di informazioni
confezionate, diffonde tra gli studenti la conoscenza dei meccani-
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IL FIERAMOSCA
17
Emergenza abitativa
smi sociali di costruzione della memoria e la consapevolezza che
la memoria è il risultato provvisorio di una costruzione collettiva
in continuo divenire che passa attraverso pluralità di rappresentazioni del passato.
È questo il significato del binomio “Storia e Memoria”
nell’esperienza di chi ha frequentato l’Archivio ed è questo il
senso che anima chi si batte contro la cancellazione del passato
e la perdita della conoscenza dell’azione dell’uomo nel tempo e
ha creduto nel valore insostituibile della testimonianza. Proprio
dalle testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah, incontrati nel
corso dell’attività condotta dall’Archivio, emerge come, già durante la prigionia, la cancellazione delle prove dello sterminio
fosse l’ossessione dei carnefici e la cancellazione del passato, o
meglio, il timore di non essere creduti quella delle vittime.
In tutti noi sono, invece, subentrati nel tempo la consapevolezza dell’avvicinarsi del momento della scomparsa dei testimoni, l’angoscia per la conseguente perdita di una insostituibile
fonte di storia orale e il desiderio di passare/ricevere il testimone.
L’incontro degli studenti con i sopravvissuti ha rappresentato, per certi versi, il paradigma e la sintesi dell’operato del prof.
Di Cuonzo: in esso è stato possibile sperimentare la metodologia
della ricerca storica, di cui si è già detto, poiché diversamente da
quanto avviene di solito nell’esperienza scolastica che avvicina
gli studenti alle sole fonti secondarie, l’incontro con i testimoni
ha reso possibile il confronto con la fonte primaria, rappresentata
dal testimone, costringendo gli studenti a riconsiderare il concetto
stesso di fonte storica e il significato di metodo storico; in esso è,
inoltre, emersa la valenza etica del binomio Storia e Memoria che
ci chiama ad un’assunzione di responsabilità nel presente in cui,
compito della storia, non è quello di ricondurre la singolarità del
vissuto soggettivo in un discorso unitario e univoco ma quello di
educare al senso della complessità.
Nell’attività svolta dall’Archivio, oltre alla tutela dei valori
costituzionali, un posto centrale è, inoltre, occupato dalla celebrazione del Giorno della Memoria; proprio intorno al significato del
Giorno della Memoria cresce, all’interno degli Amici dell’Archivio, nell’opinione pubblica e nella comunità degli storici, il dibattito sui rischi di una memoria eccessivamente istituzionalizzata. Il
pericolo paventato è che la memoria della Shoah, appesantita dalla
sovrabbondanza di materiali e dalla ripetizione delle formule, si
irrigidisca in un rituale civile, si svuoti di significato e si riduca,
quando tutti i testimoni diretti saranno scomparsi, a mera celebrazione.
La sfida che attende l’Archivio, nel prossimo futuro, è quella
di continuare a confrontarsi con i meccanismi di costruzione della memoria e di elaborazione del passato e, attraverso l’attività di
ricerca, restituire vitalità e nuovi significati a una pagina di storia
imprescindibile per la comprensione del Novecento.
* Docente di Diritto
Istituto Michele Cassandro - Barletta
Barletta tra storia e memoria
70° Anniversario della Resistenza
civile e militare all’occupazione
nazista della città
di Luigi Di Cuonzo
Editrice Rotas
pp. 240 - ill. 112 - e 15,00
18 IL FIERAMOSCA
Comune di Barletta
Firmato un protocollo di intesa per
interventi di edilizia residenziale pubblica
È
stato sottoscritto dall’assessore regionale alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, il commissario
straordinario dell’Arca Puglia Centrale (già IACP, Istituto
Autonomo Case Popolari) Sabino Lupelli e il sindaco Pasquale Cascella, il Protocollo d’intesa per la programmazione
di interventi di edilizia residenziale pubblica e l’adozione di
misure urgenti per fronteggiare l’emergenza abitativa a Barletta. Il protocollo apre la strada agli interventi possibili per la
rigenerazione del territorio sull’intero patrimonio.
L’amministrazione svolgerà in collaborazione con il Comando di Polizia Municipale un’attività di verifica e di censimento delle effettive occupazioni degli oltre 1500 alloggi
d’edilizia residenziale pubblica presenti sul territorio comunale finalizzata al pieno ripristino della legalità e alla riassegnazione degli alloggi
occupati abusivaIl contributo del consigliere
mente. “Si è parregionale
Filippo Caracciolo
titi da una ricognizione di tutto
“Sono orgoglioso di aver dato il
il patrimonio - ha
mio
apporto per scrivere una pagina
affermato la Bardi
buona
amministrazione della citbanente - dando
tà
di
Barletta,
come sottolineato dalla
seguito all’impevicepresidente
della Regione Angela
gno assunto coi
Barbanente
e
dal
sindaco Pasquale Cacittadini nel rispetscella,
che
ringrazio
unitamente a chi
to dei tempi e oggi
ha
lavorato
alla
definizione
dell’intepossiamo dire con
sa
da
me
auspicata,
è
stato
importante
soddisfazione che
partire con molta tempestività. Barletta
Barletta è la seè la seconda città italiana, dopo Bari,
conda città della
ad aver messo nero su bianco il proprio
Puglia (dopo Bari)
impegno richiamandosi alla legge n.
ad aver compiuto
80/2014 entrata in vigore lo scorso 28
questo importante
maggio, nel definire strumenti e azioni
passo”.
da attuare nei prossimi mesi per indi“È un protoviduare alloggi disponibili da destinare
collo - ha detto il
ai cittadini che in questo momento non
sindaco Cascella
hanno una casa. L’housing sociale e la
- che risponde a
possibilità di rendere subito disponibili
una doppia emerabitazioni con un canone minimo di afgenza, da una parfitto è fondamentale anche per incentite quella abitativa,
vare la nascita di nuove famiglie. Sono
dall’altra
della
troppe le persone che oggi sfrattate per
rigenerazione di
morosità incolpevoli si ritrovano senun’area dove si
za un’abitazione. Nei loro confronti le
è verificata una
istituzioni hanno l’obbligo di muoversi
espansione abnorcon la massima urgenza”.
me che bisogna
ricondurre a criteri
di qualificazione urbana in una visione uniforme e integrata
del tessuto cittadino utilizzando finanziamenti preziosi che
altrimenti rischiano di andare persi”. Nel ribadire l’importanza del recupero degli immobili, il commissario Lupelli, ha
evidenziato come si vadano così a creare “condizioni abitative per una fascia di popolazione più debole”.
GENNAIO
2015
Esaminato dalla giunta il
bilancio di previsione 2015
S
i è riunita il 30 dicembre a Palazzo di Città la
Giunta comunale che ha esaminato e approvato la
delibera:
Bilancio di previsione 2015.
La Giunta ha approvato
lo schema di bilancio di previsione del 2015 con la relazione
previsionale e programmatica 2015-2017 da proporre al Consiglio
Comunale affinché l’Amministrazione abbia, nonostante la
proroga concessa dal legislatore al 31 marzo 2015, al più presto lo
strumento fondamentale di programmazione e gestione.
Contestualmente è stata deliberata la determinazione delle
tariffe e dei diritti fissi dei servizi pubblici erogati dal Comune
di Barletta. L’insieme dei provvedimenti conferma una manovra
di bilancio basata sulla riduzione effettiva della spesa corrente,
sull’abbassamento della pressione fiscale e sul maggior sostegno
alle famiglie più deboli. La spesa si riduce di 3,5 milioni di euro
rispetto all’assestato 2014, anche per mantenere, nonostante
l’ulteriore taglio alle risorse disponibili, l’impegno di non
aumentare la tassazione locale. Questa, anzi, si riduce sia per la
TASI sia per la TARI: l’aliquota TASI diminuisce dal 3,30 per
mille al 2,70 per mille, garantendo una detrazione di 40 euro per i
figli a carico, mentre si fissa al 50% la riduzione dell’aliquota della
TASI per gli immobili nella nuova zona 167 in considerazione
delle problematiche relative alle opere di urbanizzazione.
Maggiori stanziamenti anche per consentire alle categorie
meno abbienti e con maggiori carichi familiari, soprattutto se in
presenza di disabilità, riduzioni alla TARI in base alle fasce di
reddito ISEE fino agli 8 mila euro.
Lo schema di bilancio, che era stato preventivamente presentato alle associazioni di categoria e
sindacali in un incontro svoltosi il 29 dicembre alla presenza del
vice sindaco e del dirigente al bilancio per aprire la strada alla
partecipazione della gestione del bilancio, raccoglie l’esigenza di
una maggiore attenzione a favore delle famiglie che maggiormente
stanno risentendo le conseguenze della crisi economica in atto.
L’Amministrazione conferma la volontà di ricercare
ogni possibilità, di alleviare ulteriormente il peso di scelte
di tassazione imposte dall’alto che rischiano di trasformare i
sindaci in meri esattori. Nell’ottica della programmazione futura
è stata ribadita l’esigenza di un particolare impegno in tema di
politiche abitative e di politiche di investimento pubblico che
favoriscano il rilancio dell’economia e la ripresa dell’occupazione
puntando prioritariamente all’utilizzo delle risorse europee e alla
valorizzazione del patrimonio pubblico.
GENNAIO
2015
Un anno di attività della Commissione
Consiliare “Controllo e Garanzia”
L
a Commissione Consiliare Permanente “Controllo e Garanzia” del Comune di Barletta è istituita dall’art. 21 dello
Statuto Comunale ed esercita una funzione di controllo sull’attività
dell’Amministrazione Comunale nonché su quella delle istituzioni
e delle aziende a partecipazione comunale. La Commissione Consiliare “Controllo e Garanzia”, è un organo consiliare di garanzia
il cui presidente è attualmente il Consigliere Comunale Ruggiero
Marzocca eletto nella lista civica “Barletta Attiva” ed appartenente
al gruppo consiliare del Partito Socialista Italiano.
In una nota il Presidente della Commissione Ruggiero Marzocca
evidenzia l’importanza del ruolo e della funzione della Commissione Consiliare “Controllo e Garanzia” che sin dalla sua costituzione
si è subito messa al lavoro nell’esercizio delle sue funzioni statutarie di controllo e garanzia. Infatti, continua il Consigliere Ruggiero Marzocca, la suddetta Commissione svolge un importante ruolo
nell’ambito dell’apparato amministrativo comunale in quanto deve
esercitare un’attività di controllo e di verifica periodica dell’operato
dell’amministrazione comunale.
L’attività della Commissione, afferma Ruggiero Marzocca nel
corso di questo primo anno di attività, così come previsto dallo
Statuto Comunale, si sta occupando principalmente della verifica
periodica dello stato di attuazione da parte del Sindaco e degli Assessori delle scelte strategiche effettuate con le linee programmatiche generali, e dello stato di attuazione degli obiettivi affidati ai
dirigenti comunali nonché di ogni altra attività di controllo prevista
dalla normativa vigente.
Di questa funzione di controllo, afferma Ruggiero Marzocca, la
Commissione ha già predisposto nel 2013 una relazione in cui ha
illustrato i risultati dell’attività esercitata.
La Commissione in questo anno di attività si è occupata principalmente dell’analisi e verifica dello stato di attuazione delle Linee
Programmatiche 2013-2018 del Sindaco, nonché di diverse ed ulteriori questioni quali l’analisi delle Delibere di Giunta e delle Determine Dirigenziali, il controllo del rispetto dei termini di avanzamento delle previsioni comprese nel programma triennale 2013-2015 dei
lavori pubblici, la Relazione della Ragioneria Generale dello Stato
sulla verifica amministrativa e contabile del 19.09.2013, l’analisi e
controllo dello stato di attuazione del progetto della Piscina Comunale, nonché l’analisi del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni
Immobiliari.
Nell’ambito della sua attività sono state svolte anche delle sedute congiunte con altre commissioni consiliari come la Commissione Affari Socio Sanitari in merito sull’affidamento del servizio
trasporto disabili al fine di verificare la regolarità della procedura di
affidamento del servizio in oggetto con particolare riferimento alla
verifica dell’idoneità dei mezzi adibiti al trasporto dei soggetti terzi
nonché sulla questione della struttura socio-sanitaria “Angioletto”.
La Commissione inoltre si è occupato dell’analisi e verifica degli
obbiettivi programmativi dell’assessorato alle politiche del territorio
con particolare riferimento allo stato di pianificazione e attuazione
del P.U.G. e del Piano delle Coste.
In conclusione afferma il consigliere Ruggiero Marzocca, il lavoro che sta svolgendo la Commissione Consiliare Permanente di
“Controllo e Garanzia” è quello di garantire la massima trasparenza
amministrativa, quale principio fondamentale per qualunque Pubblica Amministrazione.
IL FIERAMOSCA
19
Porto di Barletta
Miglioramento del porto di Barletta
occasione di sviluppo per il territorio
ATTIVITÀ NEL PORTO DI BARLETTA: REGISTRATO UN INCREMENTO DEL 16,4%
di Filippo Caracciolo*
I
l Porto di Barletta è gestito dal 2007, con i Porti di Bari e Monopoli, dall’Autorità Portuale del Levante. L’Autorità Portuale al fine di
migliorare la competitività del sistema portuale e logistico ha presentato
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il resoconto degli interventi in
corso di realizzazione o da intraprendere nei porti. Il Porto di Barletta,
fondamentale infrastruttura del territorio, è strategico nel network creato
dall’Autorità Portuale perché consente di raccordare i sistemi industriali
di un’area vasta che va dalle Valle d’Itria alla Murgia interna e crea le sinergie perfettamente in linea con le indicazioni dell’Unione Europea sulla
formazione dei sistemi logistici di corridoio.
Forte della vocazione commerciale nell’anno 2013 il Porto di Barletta ha registrato un incremento del traffico del 16,4% con un movimento superiore al milione di tonnellate. Idrocarburi, granaglie, fertilizzanti
e cemento sono le principali voci del traffico commerciale del Porto di
Barletta.
Per quanto riguarda la parte infrastrutturale è di prossima realizzazione l’intervento per l’approfondimento dei fondali che consentirà l’approdo
di navi di maggior pescaggio.
Un altro intervento preventivato dall’Autorità presso il Porto di Barletta riguarda il prolungamento delle testate delle dighe foranee di sopraflutto e di sottoflutto al fine di evitare che nel futuro possa ripetersi il
fenomeno di trascinamento verso il bacino portuale di sedimenti ai fini
costieri e la conseguente riduzione del passo dell’imboccatura. È inoltre
nei programmi dell’Autorità Portuale del Levante la realizzazione di uno
scivolo per le operazioni di varo/alaggio di piccole imbarcazioni per la
pesca professionale, sportiva e per il diporto. L’opera sarà ubicata nella
darsena pescatori: lo scalo andrà a sostituire quello attualmente utilizzato
che si trova nei pressi delle banchine commerciali e che interferisce con
le operazioni portuali. Con questo ultimo intervento si andrà incontro agli
operatori e saranno superate le difficoltà operative conseguenti alle limitazioni all’utilizzo dell’attuale scalo di alaggio intervenute per effetto delle
normative di security sugli scali commerciali.
Migliorare i servizi e le condizioni del Porto di Barletta è occasione di
crescita per il territorio e apporta valore aggiunto in un’ottica di pianificazione infrastrutturale unitaria. L’obiettivo che condivido in pieno intende
dare risposte ad un sistema economico portuale e del territorio di area
vasta con bacini portuali sempre più attrezzati per interagire in maniera
complementare facendosi trovare pronti rispetto alle richieste ed alle esigenze del mercato. L’adeguamento dei fondali nei porti di Barletta e Monopoli migliorerà l’operatività dei rispettivi Porti. Gli obiettivi volti a migliorare il sistema della portualità e della logistica sono condivisi da Regione
Puglia e Autorità Portuale del Levante tanto che la strategia di migliorare
le condizioni ed i servizi dei porti pugliesi è comune ed aderente alla strategia descritta nel Programma Operativo Regionale Puglia 2014-2020 e
col Piano Attuativo del Piano Regionale dei Trasporti 2015/2019.
Nel corso di una seduta della V Commissione, da me presieduta,
abbiamo discusso, alla presenza dei rappresentanti delle tre Autorità
GENNAIO
2015
Portuali presenti in Puglia, della valutazione dei piani strategici delle singole Autorità nell’ottica di una collaborazione tra le stesse. Il tema della
portualità è presente anche nel Decreto Sblocca Italia (articolo 29) del
Governo Renzi. Il Governo nazionale sollecita azioni per agevolare la
crescita dei traffici e la promozione dell’intermodalità nel traffico merci.
Le Autorità Portuali col supporto della Regione Puglia hanno manifestato
la piena volontà di raccogliere la sfida del Governo.
La giunta regionale ha avviato le procedure per l’aggiornamento del
Piano attuativo del Piano Regionale dei Trasporti e del Piano Triennale dei Servizi. La redazione del Piano Triennale dei Servizi e del Piano
Triennale del Piano Regione dei Trasporti è urgente perché tali piani
rappresentano strumenti fondamentali per le politiche regionali in materia di mobilità e soprattutto perché costituiscono condizione preliminare
fondamentale per l’accesso ai fondi strutturali del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020, sempre in materia di infrastruttura per la mobilità
e per l’accesso, senza penalizzazioni, al fondo nazionale sul trasporto
pubblico locale.
Come Regione Puglia abbiamo l’obiettivo, grazie alla collaborazione
delle Autorità Portuali presenti sul territorio regionale, di fornire il massimo supporto e sviluppare tutto il settore a vantaggio della crescita economica e commerciale del territorio e dell’intero Paese. Da Presidente della
V Commissione seguirò con attenzione gli sviluppi in materia di Authority:
perché l’attività portuale possa continuare ad essere volano di progresso
e crescita. L’attenzione e l’impegno di Regione Puglia e Autorità Portuale
del Levante rivolti alla crescita del Porto di Barletta ci condurranno verso
nuovi brillanti risultati.
I lavori programmati, a partire dal dragaggio all’imboccatura del Porto
per ripristinare i fondali sino alla quota preesistente di 8 metri, consentiranno di sfruttare le banchine commerciali che presentano fondali più
profondi incrementando sia la capacità operativa del bacino portuale che
gli standard di sicurezza delle operazioni di manovra nel bacino portuale. Al tema della crescita ed al miglioramento delle condizioni del Porto
di Barletta continuerò, da consigliere regionale, a dedicare la mia totale
dedizione perché credo fortemente al nesso diretto tra Porto di Barletta
ed occasioni di sviluppo per il territorio.
* Consigliere Regionale
IL FIERAMOSCA
21
Urbanistica
Tre indizi fanno una prova
di Aldo Musti
T
re indizi fanno
una prova, diceva
la scrittrice di romanzi
gialli Agatha Christie.
Cosa facciano tre misteri
è più difficile dirlo: se non
chiariti, forse è solo opacità,
ovvero illegalità?
Il primo mistero arriva
dallo smarrimento delle
tavole grafiche originale del
Piano regolatore adottate
dal Consiglio comunale.
Mistero che è rimasto ad
oggi senza chiarimenti!
Il secondo mistero arriva dalla scomparsa della maglia
D2-06 dalle tavole grafiche del Piano regolatore. Le
indicazioni scritte la rappresentano in circa 50.000 mq.,
mentre le tavole grafiche la rappresentano in “zero” mq. In
particolare il 2000, la maglia D2-06, compare nelle tavole
prese in carico dalla giunta comunale per l’adozione da
parte del Consiglio comunale dell’adeguamento del
Piano regolatore alla Legge regionale 56/80, mentre, il
2001 misteriosamente, scompare nell’invio delle stesse
tavole in Regione per l’approvazione della variante.
L’Amministrazione comunale dal 2011 non chiarisce
da chi, come e perché è stata eliminata la maglia D2-06.
Mistero che non può restare senza chiarimenti.
A fornire il terzo mistero ci pensa il sito comunale
della nostra Città. La sezione “Portale del territorio e
dell’ambiente” rappresenta una “infedele rappresentazione
dello stato dei luoghi” di via dei Muratori, la strada
sospesa tra realtà e finzione. In particolare rappresenta
edifici catastali privi del retino stradale sistemati a strada
pubblica con urbanizzazione primarie realizzate dal
Comune di Barletta già dal 2007, come previsto dall’art.
3.10.2 delle Norme tecniche di attuazione: “…il rilascio
delle concessioni edilizie è comunque subordinato alla
22 IL FIERAMOSCA
GENNAIO
2015
GENNAIO
2015
Via dei Muratori
quasi una metafora
Via dei Muratori non è un
capriccio visionario del suo
sollecitatore, l’imprenditore
Aldo Musti, ma è una sorta di
metafora del diritto, dell’affermazione della legalità, di
quella legalità alla quale tante
volte il sindaco Cascella ha
fatto riferimento.
Ci troviamo di fronte ad una situazione assolutamente chiara sul
piano del diritto sostanziale e cioè il completamento di un tratto
di strada in zona merceologica, area via Foggia.
Affermata la piena legittimità del diritto, ora il problema diventa quello di trasferirlo dal piano enunciativo a quello operativo.
Intanto il problema ha raggiunto il Quirinale, che ha disposto il
rinvio della pratica al Comune di Barletta per gli adempimenti
del caso. Sì, è proprio vero, questo caso sembra un giallo.
esistenza, o impegno a costruire prima della utilizzazione
degli edifici, delle urbanizzazioni primarie relative agli
edifici stessi”. Altro mistero che non può restare senza
chiarimenti alle porte del nuovo Piano urbanistico generale.
Auguriamoci che il nostro Sindaco, a differenza dei
suoi predecessori, allinei l’attività amministrativa alle
norme vigenti, una per tutte, da ultimo “la bussola della
trasparenza”. E per tanto, pubblichi sul sito comunale, come
previsto dall’art. 39 del decreto legislativo n. 33 del 2013, gli
strumenti urbanistici con informazioni sui provvedimenti
che hanno deliberato l’eventuale eliminazione (se vi è stata)
della maglia D2-06, o provveda a pubblicare sul sito le tavole
grafiche del vigente Piano Regolatore Generale, deliberate
dal Consiglio Comunale in occasione dell’adozione della
variante di adeguamento del Piano Regolatore Comunale
alla Legge regionale n. 56/80, quindi con la maglia D2-06.
D’altronde, quanto auspicato circa le modifiche degli atti
amministrativi, è in linea con l’orientamento del Consiglio
di Stato (Cons. St. Sez. VI, n. 2306/2007): “… in forza del
quale la modifica o il ritiro di un atto deve avvenire nelle
stesse forme (anche pubblicitarie) e seguendo le stesse
procedure dell’atto modificato o ritirato”. Auguriamoci,
che i misteri vengano chiariti e che prevalga la trasparenza
ovvero la legalità.
IL FIERAMOSCA
23
Chiesa
Chiesa
CHE COS’È IL SINODO DIOCESANO
E IL PERCHÉ DI UN EVENTO STORICO
S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri ha avviato il Primo Sinodo Diocesano
Riportiamo il testo integrale della sua omelia nella solenne concelebrazione in Cattedrale a Trani
Lo spiega mons. Domenico Marrone, Segretario Generale del Sinodo
I
l primo Sinodo della Chiesa di Trani-Barletta-Bisceglie, sul
tema Per una chiesa mistero di comunione e di missione, che
si è aperto giovedì 8 gennaio 2015 e che ha iniziato i suoi lavori il 12
ottobre 2012, è un momento importante della nostra Chiesa, dal quale
ci attendiamo frutti anche per tutti coloro che guardano con attenzione
al futuro della nostra Chiesa diocesana, in questo tempo travagliato e
bisognoso di speranza.
1. Che cos’è il sinodo?
Tecnicamente il sinodo è una “riunione di sacerdoti e di altri fedeli
della chiesa particolare (diocesi), scelti per prestare aiuto al vescovo
diocesano in ordine al bene di tutta la comunità diocesana”. “Sinodo”
(syn-odos) significa letteralmente interrogarsi sulla “strada comune”.
In altre parole: la comunità si rende conto che “siamo tutti sulla stessa
barca” e che tutti vanno ascoltati e resi responsabili. Più concretamente
si indice un sinodo per guardarsi in faccia e chiedersi: e adesso? Da che
parte si va? Così come è strutturata la comunità assolve ancora ai suoi
compiti? Cosa c’è da tenere e cosa c’è da cambiare? Si tratta di cercare
una “via comune” per immaginare la Chiesa di domani e il suo rapporto
con il mondo odierno, per sognare le nuove vie dell’unico Vangelo, sotto
la guida dello Spirito e in comunione con il Vescovo. In attento ascolto
della Parola tutti dobbiamo accogliere che cosa dice lo Spirito alla nostra
Chiesa locale, alle parrocchie, alle comunità religiose, alle associazioni,
movimenti e gruppi, per camminare con nuovo slancio e vigore.
2. Perché un sinodo?
La nostra Diocesi è la prima volta che celebra un sinodo dal
momento della sua riunificazione, dal 1986. Anticamente, le tre
rispettive diocesi hanno già celebrato altri sinodi, scandendo il tempo
dei grandi momenti della loro storia. I sinodi attuano svolte importanti
nella vita della Chiesa e costituiscono una pausa di riflessione e di
rilancio del cammino di fedeltà al vangelo di ogni chiesa locale. Per le
nostre comunità cristiane il sinodo è un tempo di “rigenerazione” per
abitare con competenza, vigilanza e simpatia il tempo che il Signore
ci dona di vivere.
3. Qual è il tema?
Non è un sinodo a tutto campo, ma con un filo rosso ben preciso,
che mira a dire parole e compiere gesti per “rigenerare” il volto della
Chiesa del futuro. La vita della Chiesa si rigenera ogni volta che si lascia
convertire dal Signore e diventa sempre più “mistero di comunione e
di missione”. Ci si guarderà - come afferma Papa Francesco - “dalla
malattia tipica della chiesa che è l’autoreferenzialità, guardare a se
stessi, ripiegati su se stessi”. E questo perché, come dice ancora il
Papa - una chiesa che non esce fuori da se stessa, presto o tardi, si
ammala nell’atmosfera viziata delle stanze in cui è rinchiusa”.Il
rinnovamento della nostra Chiesa particolare non può non avere come
punto di riferimento la Trinità. È chiamata ad essere specchio della
Trinità, gloria vivente di Dio, manifestazione dell’amore del Padre
24 IL FIERAMOSCA
S
e del Figlio e dello Spirito Santo. È alla luce di questo ideale
che deve compiersi la nostra conversione e progettazione
pastorale.
4. Quali scelte operare?
Ci mettiamo in cammino in vista di un rinnovamento della
nostra Chiesa diocesana per essere più conforme a Cristo, suo
Maestro e Signore. Un rinnovamento che riguarda sia l’essere
sia l’operare della comunità ecclesiale: rinnovamento nel senso
di una comunione più profonda tra le diverse componenti del
popolo di Dio, le parrocchie, i gruppi ecclesiali come pure
rinnovamento nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo
per meglio rispondere alle sfide del nostro tempo e metterci con
più efficacia al servizio degli uomini e delle donne del nostro
ambiente. Il Sinodo è uno straordinario evento di grazia. È lo
Spirito Santo che ci convoca, perché Lui è l’anima della Chiesa,
la guida della Chiesa, il sostegno della Chiesa. È lo Spirito
Santo che ci interpella e ci invita ad una conversione personale
e comunitaria. Ci chiede: come vivete il Vangelo? Come
lo annunciate? Siete veramente uniti tra di voi, tra le vostre
parrocchie, tra i vostri gruppi? Sapete interpellare gli uomini di
oggi? Sapete rispondere alle loro domande, alle loro aspettative,
alle loro speranze? Portate loro con la parola e la testimonianza
l’annuncio dell’amore di Dio? Sapete interpretare i “segni
dei tempi”? Che cosa fate per contribuire alla costruzione di
una società più giusta e più solidale? Cosa fate per arginare la
globalizzazione dell’indifferenza? Come reagite alla cultura
dello scarto? Come tentate di fronteggiare l’era del narcisismo?
5. Con chi?
Infine, il Sinodo è un evento di tutta la Diocesi. Se i 433
delegati sinodali (100 presbiteri, 18 diaconi, 279 laici e 36
religiosi) saranno direttamente i protagonisti del Sinodo, essi
devono vivere il loro impegno come espressione di tutte le
comunità cristiane. Con esse devono tenere un rapporto intenso
di comunicazione, interesse, attenzione, coinvolgimento, che
non faccia diventare il Sinodo un evento per specialisti.
Ci saranno quattro sessioni da qui a ottobre in cui si
affronteranno i vari temi messi all’ordine del giorno. La
nostra Chiesa farà un esercizio di ascolto attento e di sapiente
discernimento per cogliere le mozioni dello Spirito, attraverso
le proposte dei sinodali, per continuare a far scorrere la storia
della nostra chiesa diocesana nel flusso della tradizione
vivente della Chiesa e leggendo in profondità le istanze del
tempo attuale.
Ho cercato di narrarvi cos’è il nostro Sinodo affinché si
crei una corrente spirituale di simpatia e sostegno nei confronti
della nostra chiesa locale, chiamata a vivere questo evento
straordinario e trasfigurante.
GENNAIO
2015
aluto fraternamente gli invitati Osservatori al Sinodo diocesano
tra cui: la Chiesa Ortodossa Romena e i rappresentanti delle
altre religioni presenti sul territorio.
Un distinto e cordiale saluto rivolgo alle autorità civili e militari dei sette comuni del territorio diocesano e a quanti sono venuti attratti dall’evento che celebriamo, l’apertura del Sinodo diocesano: «Per una Chiesa,
mistero di comunione e di missione».
Ci siamo preparati sin dal 2013 percorrendo, subito dopo l’annuncio
ufficiale, il cammino di studio e di discernimento, che hanno permesso di
produrre lo strumento di lavoro. Nella fase celebrativa esso ci aiuterà a
discernere quello che lo Spirito chiede alla Chiesa diocesana, articolata
in 66 parrocchie, in 42 comunità religiose, femminili e maschili, nelle famiglie cristiane, nella consulta delle associazioni laicali, nelle consacrate
e consacrati nel secolo; e aperta ad ogni realtà socio - politica - culturale
presente sul territorio, sotto la guida spirituale dell’arcivescovo, dei presbiteri, di 25 diaconi permanenti.
Punto di partenza e di arrivo del Sinodo è l’Eucaristia che ci apprestiamo a celebrare. La celebrazione del Sinodo, infatti, rimanda al mistero di una famiglia composta da uomini e donne che hanno Cristo Signore
in mezzo a loro come amico e compagno di strada; al mistero di un popolo che appartiene a Dio perché Cristo ha riscattato per Dio con il suo
sangue, uomini di ogni tribù e nazione, e ha fatto di loro, per il nostro Dio,
un regno di sacerdoti (cf Ap 5-9-10); al mistero di un popolo peregrinante
su questa terra in direzione dell’unica meta, che è Cristo, nato dal suo
mistero pasquale e nutrito dal Suo corpo e dal suo sangue.
I cristiani della prima ora venivano chiamati «Via». Negli Atti degli
Apostoli leggiamo: «Saulo… chiede lettere per le sinagoghe di Damasco,
al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti
quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via,
secondo cioè la loro condotta di seguaci di Gesù Cristo».
Noi siamo “seguaci di Gesù Cristo” che cammina insieme con noi. Per
camminare insieme sulla «Via», che è Lui che ci porta al Padre dobbiamo
renderci docili allo Spirito Santo, dono del Padre e del Figlio, il quale ci conduce verso la conoscenza piena del Cristo, così come ci dice Gesù stesso:
«Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paraclito,
lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Lui vi insegnerà ogni
cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Gv 14,25).
Gesù ci ha detto tante cose contenute nei Vangeli e nelle altre sacre
scritture, ma noi non le consideriamo facilmente e talvolta le ignoriamo.
Abbiamo, pertanto, bisogno di riprenderle in considerazione sotto la guida
dello Spirito Santo e di individuare i mezzi adeguati ed efficaci per esprimerle con la condotta di vita nei contesti socio - culturali del nostro tempo.
Ecco cos’è sostanzialmente la celebrazione del Sinodo: metterci insieme in “obbedienza” alla Parola di Dio, così come “Mosè parlò al popolo dicendo: «Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi
comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai
al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima» (Deut 30,10).
Perché questo si realizzi si richiede da parte nostra la docilità che l’apostolo Paolo così inculcava ai cristiani di Filippi; e, facendo mia la sua parola,
anch’io la voglio inculcare, in voi cristiani della Chiesa che è in Trani, Barletta, Bisceglie, Corato, Margherita di Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando
di Puglia: «Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c'è qualche
GENNAIO
2015
conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono
sentimenti di amore e di compassione,
rendete piena la mia gioia con un me2016
2013
desimo sentire e con la stessa carità,
rimanendo unanimi e concordi. Non
PRIMO
fate nulla per rivalità o vanagloria, ma
SINODO
ciascuno di voi, con tutta umiltà, considiocesano
Chiesa di Trani·Barletta·Bisceglie
deri gli altri superiori a se stesso. CiaPer una Chiesa mistero di comunione e di missione
scuno non cerchi l’interesse proprio,
ma anche quello degli altri» (Fil 2,1-4). SEDE ASSEMBLEE
SINODALI 16 gennaio
Dobbiamo saper cercare nel Si31 ottobre
nodo la “perla preziosa” del regno di
2015
cale
Dio, che è Gesù Cristo, per essere
nda
rio
pienamente in Lui; e, con Lui, annun16 - 17 - 30 - 31 gennaio
ciare a tutti la «gioia del Vangelo».
13 - 14 - 27 - 28 febbraio
Voi Sinodali farete il giuramento
I sessione Popolo di Dio
nella compagnia degli uomini
di comportarvi in modo conforme alla
10
- 11 - 17 - 18 aprile
fede cattolica che noi professiamo
8 - 9 - 22 - 23 maggio
nel «Credo». Ma ciò non basta, se
II sessione Grembo di profezia
per un mondo nuovo
dovesse essere un atto puramente
5 - 6 - 12 - 13 giugno
formale. È necessario che lo facciaIII sessione Sposa che celebra il suo Signore
te con santo timor di Dio, rinnovando
11 - 12 - 18 - 19 settembre
costantemente il vostro sì di fedeltà a
16 - 17 - 30 - 31 ottobre
IV sessione Comunità d’amore
Dio secondo la vocazione specifica di
a servizio degli uomini
ciascuno di voi.
La preghiera colletta, rivolta al Padre, ci ha fatto chiedere di guidare e custodire questa Chiesa che è sua
con il dono dello Spirito di intelligenza, di verità, di pace, perché coloro
che si raduneranno nelle assemblee sinodali si sforzino di conoscere la
sua volontà e servano il suo regno con totale dedizione (cf. Colletta della
Messa per un Sinodo).
Tutto ciò si realizzerà se voi Sinodali vi nutrirete di Cristo pane vivo
e, lasciandovi guidare dallo Spirito Santo opererete secondo la verità e
l’amore, cercando esclusivamente la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Compito di tutta la Chiesa diocesana, nell’anno di grazia 2015, è
quello di sostenere i Sinodali con la preghiera e l’offerta quotidiana del
proprio vivere, uniti al sacrificio eucaristico di Cristo, così come ci aiuta a
fare la formula di offerta dell’Apostolato della preghiera.
Desideriamo tutti, fratelli e sorelle, di celebrare un Sinodo che generi
uno stile permanente di sinodalità, che diventi metodo e contenuto di una
prassi pastorale, vissuta alla luce della Parola di Dio e del Magistero della
Chiesa; evento attraverso cui il “sensus fidei” diventi punto di partenza
di una prassi sinodale che tenga conto dell’autentica voce della Chiesa
del Concilio Ecumenico Vaticano II e non già di rivendicazione di libertà
contro l’autorità preposta, essendo anch’essa stessa in armonia con la
Chiesa universale: una, santa, cattolica, apostolica.
Mi affido con voi alla mediazione materna di Maria santissima, madre
di Cristo e della Chiesa; e all’intercessione dei Santi patroni dell’Arcidiocesi, delle parrocchie, delle case religiose, augurando a me e a voi un
“buon cammino sinodale”.
Amen.
delle
EDITRICE
R O TA S
BARLETTA
IL FIERAMOSCA
25
In città
In città
di tre milioni di euro per la realizzazione di una nuova ala per altri
posti letti, nonché per l’adeguamento e la ristrutturazione dell’immobile. Il finanziamento è stato reso possibile grazie alla delibera
di Giunta comunale n. 277 del 12 dicembre 2014.
NOTIZIE IN BREVE
TRE QUADRI DI “DE NITTIS” ALL’EXPO
Tre quadri della Collezione “De Nittis” saranno esposti all’Esposizione EXPO di Milano. A curarne la scelta con Oscar Farinetti il
noto (e discusso) critico d’arte Vittorio Sgarbi, che tanto per mantenere fede alla sua estemporanea originalità, con la “Colazione
in giardino”, vorrebbe mandare a Milano due opere minori che
a nostro parere non rendono giustizia al genio del nostro grande
artista: si tratterebbe di un’opera del periodo giapponese (?) e un
pastello con paesaggio industriale disegnato a Londra. Un’opera,
quest’ultima, della quale esistono tre versioni, nota specialmente
ai critici, ma francamente a noi sarebbero piaciute di più tele che
rappresentano il nostro paesaggio, come “Lungo l’Ofanto”, “Passa il treno” oppure - magari - un suo famoso autoritratto, quello
che lo riprende nel suo Atelier di Avenue de l’Impératrice.
APPROVATO ALL’UNANIMITÀ IN CONSIGLIO
COMUNALE IL REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
A tal proposito il sindaco Cascella ha dichiarato: “Il Consiglio comunale di Barletta ha approvato il regolamento della Biblioteca
comunale con i 27 voti di tutti i presenti al primo scrutinio e la
maggioranza assoluta, così come è previsto per gli atti di grande
rilevanza istituzionale. È importante che su scelte come queste,
che fanno crescere la formazione delle nuove generazioni e diffondono cultura, si superino le logiche particolari e si riesca a far
prevalere l’interesse primario della città. Tanto più sentita è la gratitudine a quanti hanno contribuito al significativo risultato”.
IL SOTTOSEGRETARIO BOCCI A BARLETTA
Il Sottosegretario di Stato on. Gianpiero Bocci ha effettuato una
visita nel territorio della nostra provincia.
Il Sottosegretario, presso il Palazzo di Governo, ha incontrato,
unitamente al Prefetto Clara Minerva, il Presidente della Provincia
di Barletta Andria Trani, i Sindaci, i vertici provinciali delle Forze
dell’Ordine, con i vertici Regionali e Provinciali dei Vigili del Fuoco
ed il Presidente del coordinamento provinciale delle Associazioni di
Volontariato. All’incontro erano presenti anche l’On. Gero Grassi ed
il Consigliere Regionale Ruggero Mennea. Nel corso della riunione
ha formato oggetto di approfondimento l’attività della Prefettura e
di tutte le istituzioni coinvolte nel sistema protezione civile per la
prevenzione del rischio idrogeologico ed idraulico.
I 100 ANNI DELLA MULTISALA “PAOLILLO”
Il 20 dicembre 2014 la Multisala Paolillo, già Politeama Paolillo realizzato da Francesco Paolillo nel dicembre 1914 poi gestito
dall’avv. Giuseppe Paolillo sino al 2001 e nel 2004 dagli eredi trasformato in multisala con tre schermi, ha compiuto 100 anni. Per
festeggiare l’evento, sabato 20 dicembre porte aperte della Multisala al suo pubblico con una serie di eventi per una notte bianca
del cinema. Celebrare il centenario con la notte bianca ad ingresso
ELETTRODOTTI
FINALMENTE
INTERRATI
Finalmente interrati gli eletrodotti di via Giovanni XXIII
dopo una lunga attesa nel corso della quale non sono mancati anche eventi luttuosi che
hanno ingenerato il sospetto
che a provocarli siano stati
proprio quei micidiali tralicci.
Fra i promotori dell’iniziativa,
e in prima linea durante la pluriennale battaglia per il loro
interramento, il consigliere
comunale Dario Damiani promotore dell’iniziativa.
Pink Christmas
IL CONTROVERSO RITORNO
DELL’ARCHITETTO GIANFERRINI
Vincitore di un concorso nella procedura di mobilità per la copertura di un posto di dirigente, tornerà a Barletta l’architetto Francesco Gianferrini. Originario di Canosa, e attualmente dirigente
presso l’Ufficio Tecnico Comunale di Terlizzi, ha già in passato
lavorato per il comune di Barletta rivestendo il ruolo di dirigente
dell’Ufficio Tecnico Comunale. La notizia del suo ritorno è stata
accolta con valutazioni contrastanti, e del resto la circostanza non
deve destare sorpresa perché si tratta di un ruolo molto delicato
nel quale il funzionario preposto è chiamato a dare pareri controversi a seconda dell’aspettativa degli astanti.
NARRACCI NUOVO
MANAGER DELL’ASL/BAT
Nuovo assetto ai vertici delle Asl
pugliesi. Con le nomine dei nuovi
direttori generali decise dal Governatore Nichi Vendola e dall’Assessore alla Sanità Donato Pentassuglia, il dott. Ottavio Narracci è il
nuovo direttore generale della ASL
della provincia BAT. Il dott. Giovanni Gorgoni, il precedente manager, è stato trasferito all’ASL
di Lecce.
gratuito per il pubblico, risponde alla duplice finalità di voler idealmente ringraziare tutti gli spettatori che per cinque generazioni
hanno assistito alle proiezioni di ogni genere di film a partire dai
film muti agli odierni in digitale e 3D nonché alle varie rappresentazioni di spettacoli live e, nel contempo, voler accrescere la
consapevolezza da parte del pubblico della importanza di avere e
preservare nel centro cittadino un contenitore culturale che è un
imprescindibile luogo di aggregazione sociale.
STRAGE A PARIGI, UNA DICHIARAZIONE
DEL SINDACO CASCELLA
“Quel che è accaduto a Parigi suscita orrore e indignazione. Chi
ha attraversato gli anni di piombo deve aver sentito anche qualche
fremito. Come allora il terrorismo va contrastato riconoscendoci
nelle ragioni di chi ne è vittima. E combattendolo alla stregua di
un crimine nei confronti dei diritti dell’uomo. Tutti gli uomini,
nel segno della cultura dei valori che la rivoluzione francese ha
GENNAIO
2015
Concerto dell’Epifania
per pianoforte e quartetto d’archi
a favore della LILT per il sostegno alla Campagna Nastro Rosa
per la prevenzione del tumore al seno
Barletta, Real Monte di Pietà
Martedì 6 gennaio 2015
Sostienici con una donazione
sul C.C. Postale della LILT Sezione Provinciale di Barletta Andria Trani
IBAN IT-16-A-07601-04000-001005527401
LILT Sezione Provinciale di Barletta Andria Trani
Barletta - Via Suor M.C. Damato, 12 - [email protected]
Terra e mare… gusto celestiale
LA CASA DI RIPOSO “REGINA MARGHERITA”
AMMESSA AL FINANZIAMENTO
PER LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA ALA
Dopo una lunga attesa, finalmente la buona notizia pervenuta al
Comune di Barletta da parte dell’Assessorato regionale alle politiche per la promozione della salute e delle pari opportunità: la casa
di riposo “Regina Margherita” è stata ammessa al finanziamento
26 IL FIERAMOSCA
diffuso in Europa. Ecco perché
anche a Barletta, la città della Disfida tra tredici cavalieri italiani e
tredici d’oltralpe, oggi non possiamo non dirci tutti francesi. Per
la stessa ragione credo si debba
raccogliere la proposta che durante i funerali delle vittime francesi l’Intera Europa si fermi in un
grande momento di solidarietà e
di fermezza democratica. Unendoci nel dire ciascuno di noi: Je suis Charlie”.
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IL FIERAMOSCA
27
Celebrazioni
I 39 ANNI DEL GIORNALISTA NINO VINELLA
PEDICO
ma di quale fantasioso Vinella parliamo ai suoi esordi? perché quello autocelebratosi non è lo stesso al quale abbiamo insegnato
il mestiere di cronista sul “Buon Senso” e sul “Fieramosca”, per cinque anni, dal 71 al 75, e dove ha svolto anche il ruolo
- documentato - di segretario di redazione, redattore capo, condirettore e direttore!!! Ne restano testimonianze inoppugnabili
di Renato Russo
C
aro direttore,
ho letto l’articolo di Nino Vinella che celebra i suoi esordi
di giornalista senza mai citare il “Buonsenso” e il “Fieramosca”
di cui tu eri direttore, dove ricordo benissimo che iniziò la sua collaborazione già da quando frequentava l’Istituto Tecnico “Cassandro” e portava i calzoni corti. Di quei tempi conservo numerosi
numeri sia del “Buon Senso” che del “Fieramosca” e il suo nome
compare in continuazione, per anni, dove fece anzi una brillante
carriera passando per i gradi di segretario di redazione, redattore
capo, condirettore e in un paio d’anni pure direttore!! Che sia un
altro Vinella?
Pasquale Pedico
Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio
Barletta
I l 22 settembre Vinella ha diffuso attraverso il suo News una
comunicazione ai suoi lettori con la quale festeggiare i suoi 39
anni di patentino di giornalista, ottenuto il 22 settembre del 1975.
Non contestiamo che a firmargli il tesserino sia stato il presidente dell’Ordine Oronzo Valentini allora direttore della Gazzetta del
Mezzogiorno, ma a parte questa iniziale notizia, non ci pare che siano attendibili tutte le altre, con le quali ci ricorda i suoi esordi (che
collocheremo tra il 1971 e il 1975) segnati da una lunga ininterrotta
frequentazione col sottoscritto e con i giornali da me a quel tempo
diretti, cioè il “Buon Senso” e “Fieramosca”.
Tutto cominciò con un suo articolo sul “Periscopio”, il bollettino
dell’I.T.C. “Cassandro”, che mi colpì per la sua brillantezza. Così
volli conoscere questo giovanissimo e promettente cronista in erba
e lo invitai a far parte del Comitato redazionale del “Buon Senso”, il
mensile della DC che codirigevo con Gaetano Salvemini.
Non solo. Poiché ero il leader del GIP “De Gasperi”, tutta la sua
iniziale esperienza giornalistica (durata ben cinque anni), la visse
con noi anche politicamente. Capisco che queste precisazioni lo indisporranno, ma è la pura verità.
Come ho detto, Vinella mi seguì anche su questo percorso politico. Ne restano importanti testimonianze cominciando da un articolo
da lui scritto per “Il Buon Senso” del 29 maggio 1971 intitolato Il
movimento giovanile DC riprende la sua attività, proprio accanto
ad un mio intervento sul Centro Studi “De Gasperi”: orientamenti
culturali, un paginone in due, con la sola presenza della pubblicità, a
fondo pagina, dell’ISALP di Nicola Filannino. Fra gli altri redattori
di quel numero, Giuseppe Palmitessa, Antonio Sanna e Antonio Riglietti. Già da quei primi numeri Vinella, nel blocchetto delle firme,
compariva come “segretario di redazione”, incarico che rivestiva già
da un anno. Spesso Vinella, di articoli, ne firmava due, come nel numero del 19 giugno 1971: I barlettani leggono i libri? e Incontro
con la pittrice Silvana Ferrara. Nel numero del 7 agosto il nostro
firmò un sondaggio su Barletta e i lettori di giornali, lasciandosi
scappare l’intervista a Pietro Mennea - reduce del meeting di Torino
- che avevo invece assegnato a Pasquale Lattanzio. Sempre per “Il
Buon Senso”, l’anno dopo, Vinella si rifarà firmando due articoli
GENNAIO
2015
per celebrare Mennea: il 9 luglio Mennea, la rivincita del Sud (per
raccontare la vittoria del 16 giugno nel meeting di Milano) e il 10
ottobre Dopo il bronzo di Monaco, questo è il vero Mennea. Così
avanti per due anni. Uno scoop Vinella lo fece con un pezzo, tutto in
grassetto, del 17 giugno 1973 in cui rendicontò un incontro del GIP
“De Gasperi” (di cui in quegli anni faceva parte) con Aldo Moro, in
Prefettura. Poche settimane dopo - il 31 luglio - cominciò a firmare
anche articoli per la Gazzetta (vedi la ricostruzione a parte).
“Il Buon Senso” frattanto si trasformò in un tabloid (n. 5 dell’11
novembre ‘73) nel quale Vinella curò la rubrica “Vita di Partito Movimento giovanile”: La libertà è più importante, difendiamola
(nello stesso numero dedicò un pezzo al senso unico in via d’Aragona). Nel numero di dicembre scrisse due pezzi: sulla Montedison e sull’isola pedonale, per la quale interpellò il presidente dei
Commercianti Tommaso Francavilla. Nel blocchetto delle firme di
dicembre, un’importante promozione per il nostro giovanotto che da segretario di redazione - passò a fare il redattore capo. A collaborare al “Buon Senso”, in quegli anni, non era solo Nino Vinella, ma
anche il fratello Pasquale che, nel numero di dicembre fece il punto
su tre istituti scolastici: Classico, Scientifico e ITC “Cassandro”, in
margine a un convegno organizzato dal “Centro Studi De Gasperi”
fra i capi di istituto e l’on. Renato Dell’Andro sottosegretario alla
P.I. E il nostro Nino? Sempre in prima fila con matita e blocchetto
per gli appunti. Era così prolifico, nello scrivere, che non gli sarebbe bastato un settimanale, per le sue esternazioni giornalistiche.
Ma non è finita qui. Quando, nell’aprile del 1974, andò in edicola il primo numero del “Fieramosca”, Vinella firmò con me l’articolo di fondo, io scrissi: Perché il Fieramosca e lui firmò Il Fieramosca cento anni fa. Nella pagina successiva ancora un suo pezzo:
Tempi duri per il centro sinistra.
E nel blocchetto delle firme un prestigioso avanzamento di grado:
“condirettore!”. Nino Vinella era fra i più attivi cronisti, il ragazzo
non era solo un collaboratore, ma un redattore attivissimo. Nel numero di settembre 1974 un articolo su Mennea finalmente campione, arricchito da un disegno del fratello Giovanni che stampammo in mille
cartoline e distribuimmo nelle scuole cittadine.
A quel tempo Vinella era impegnato anche politicamente. E non
solo con cronache giornalistiche. Ci fu anzi un momento in cui gli
chiesi se intendesse fare il delegato giovanile (presenziò a Pizzomunno, nell’estate del ‘75, ad un meeting organizzato dall’on. Vincenzo Russo). Ma preferì declinare l’invito, anche se poi, qualche
mese dopo, nelle elezioni amministrative di giugno, ebbe un sussulto di ripensamento e si candidò come quarto nome del Gruppo “De
Gasperi” (17 Grimaldi delegato comunale Movimento Giovanile,
21 Nicola Larosa già consigliere comunale, 31 Renato Russo segretario politico sez. centro “Alvisi” e 38 Nino Vinella condirettore
del “Fieramosca”). Per quello speciale elettorale Vinella scrisse due
corposi articoli: il primo su La Democrazia Cristiana a Barletta: 30
anni per il progresso, e il secondo Flash sulle liste degli altri partiti.
IL FIERAMOSCA
29
Celebrazioni
Ma il consenso elettorale fu modesto, così Vinella si rituffò nell’impegno giornalistico e anzi raccolse tutti gli articoli che aveva fin lì scritto
per il “Buon Senso”, “Il Fieramosca” e con altri scritti per la “Gazzetta” in quei mesi, predispose la pratica per la domanda di pubblicista.
Presentata all’Ordine con l’avallo dell’Amministratore delegato Paolo
De Palma, grande amico del sindaco Armando Messina, la pratica fu
accettata e il nostro ebbe il tesserino il 22 settembre del ‘75, di cui abbiamo detto sopra, che ci riporta ai nostri giorni e ai suoi fastosi e festosi festeggiamenti. Già dal numero successivo, euforico per l’iscrizione
all’Ordine, si scatenò per continuare la sua collaborazione con la “Gazzetta” (vedi colonna a lato), ma per contribuire anche alla realizzazione
di una grande inchiesta del “Fieramosca” sull’Ospedale civile “Umberto I”, curando l’assegnazione dei numerosi articoli e il loro coordinamento editoriale, firmando peraltro un pezzo mordace sul Mistero dei
portantini promossi impiegati, e sulla capacità manageriale del direttore
amministrativo Michele Damato. Ma soprattutto Vinella fece un grande
lavoro interpellando tutti (dico “tutti”) i primari, a cominciare dal prof.
Ruggero Lattanzio, e inoltre Pietro Bafunno, Giuseppe Caccudi, Ruggiero Calò, Cesare De Fazio, Michele Dibenedetto, Nicola Dimiccoli,
Angela Fruscio, Enrico Lattanzio, Donato Messina, Ettore Ragnetti,
Mario Rizzi, Nicola Rizzi, Nicola Svilokos e Giovanni Traina.
Ancora altri articoli, ancora altre interviste come quella al prof.
Peppino Colasanto (nov. 1975) sul futuro di Barletta nel Nord Barese.
Ma in quello stesso numero altri tre articoli: Dal Curci alla Pinacoteca, “sistemare” è qualificare (pag. 7); La colla che paralizza (pag.
10); Le cinque giornate di Milano (pag. 15). L’ambizione di Vinella
era palpabile, e fu in quel periodo che cominciò ossessivamente - alla
sua maniera - a fare certi discorsi, che non avevo capito niente della
vita e che - oltre alla soddisfazione morale - bisogna fare soldi, soldi,
soldi… (mi citava in continuazione il decreto Ronchey, che ignoravo). Sentivo che lo perdevo, ma - con quella frenesia per la testa - non
lo trattenni, così un bel giorno, sul finire del 1975, insalutato ospite,
se ne andò. Restò con me invece il fratello Pasquale con la qualifica
di condirettore (gennaio 1976).
Dal gennaio del ‘76, dunque, l’interruzione di questo rapporto con
“Il Fieramosca”, dopo cinque anni di intensissima collaborazione fra
di noi, attratto anche dalla prospettiva di dirigere un giornale tutto
suo, con l’accredito di un compenso, e sarà “Cronache del Comprensorio” che dirigerà per diversi mesi, fra il ‘76 e il ‘77.
Ma l’interruzione della collaborazione (dato il mio carattere sempre conciliante) non fu traumatica, se ogni tanto ospitavo qualche
articolo da lui firmato per altri periodici, come il pezzo Un grande
ospedale a Barletta al servizio di un vasto territorio (dalla “Voce del
Mezzogiorno” n. 9 del 16 settembre 1976).
Stanare gli spacciatori di balle
Ci ritroveremo molti anni dopo, intorno alla metà degli anni Novanta, - a quel tempo svolgeva le funzioni di segretario della Società di
Storia Patria di Barletta - dopo una lunga stagione collaborativa come
redattore esterno del Fieramosca, su Annibale e sulla battaglia di Canne, collaborazione culminata e interrotta dalla modesta realizzazione
del faraonico convegno internazionale su Annibale 1997, spendendo il
nome della Società di Storia Patria, un grande flop e tanti inquietanti
dubbi sulla gestione amministrativa dell’evento, certificati dal dott. Pasquale Pedico presidente del Consiglio dei Revisori dei Conti, persona
al di sopra di ogni sospetto per quanto riguarda i suoi documentatissimi
rilievi sull’esito dell’evento.
Voi capirete come, al termine del suo recente resoconto su internet
circa la ricorrenza dei suoi 39 anni di giornalismo, e specialmente sulla storia dei suoi esordi, dei quali ha del tutto cancellato cinque anni
di intensissima collaborazione fra di noi, faccia sorridere quel suo
appello finale a stanare gli spacciatori di balle, venendo spontaneo
chiedersi a chi si riferisca.
30 IL FIERAMOSCA
Storia locale
La collaborazione alla Gazzetta?!
V
inella, fin dai primi articoli per la Gazzetta mostrò
conoscenza dei fatti e disinvoltura giornalistica. Sfido io! dopo tanti anni passati a scrivere pezzi per i nostri giornali!!! La stagione collaborativa con la “Gazzetta” cominciò
nell’estate del 1973 (sollecitata da Armando Messina presso
l’amministratore delegato della Gazzetta Paolo De Palma,
segretario provinciale della DC). Incarico propiziato dal passaggio di Michele Cristallo - redattore di Barletta - ad altro
incarico su Bari.
I l primo articolo per la “Gazzetta” Vinella lo scrisse il 31
luglio 1973: Con l’approvazione del programma, rinnovata
fiducia alla giunta di centro sinistra. Protagonisti allora della
scena politica consiliare per l’opposizione erano Borraccino,
Dambra e Del Vecchio (PCI), Mascolo (MSI), Cassandro
(PLI), l’indipendente Di Napoli; e per la maggioranza C. E.
Borgia per il (PRI), Cito (PSI), Del Zio (PSDI), Palmitessa
(DC), sindaco il democristiano M. Tupputi. Il giorno dopo
scrisse un pezzo sulla inaugurazione della 1a Mostra mercato
circondariale dell’ACAI: ACAI dieci anni di mostra, produzione artigiana in vetrina. Nella stessa giornata l’onore della
foto come miglior studente del “Cassandro” (60/60) e il 4
agosto un dettagliato resoconto del 2189° anniversario del
celebre scontro fra romani e cartaginesi all’ombra della collina.
Il giorno dopo appuntamento col Certame Cavalleresco
con un articolo intitolato A Barletta si respira già la magica
atmosfera della Disfida. Sabato lo scontro nello stadio “Simeone” con tutta una serie di servizi giornalistici nei giorni
seguenti. Il 23 agosto gli venne scippata una grande occasione: il servizio sulla premiazione, a Palazzo di Città, da parte
del sindaco Tupputi, per la medaglia di bronzo vinta a Mosca,
articolo affidato a Carlo Gagliardi. Ma subito dopo riprendeva la costante collaborazione. Il 12 settembre Vinella titolava
un pezzo chiedendosi Perché non intitolare dodici strade alle
vittime dei nazisti? Il 15 settembre scrisse un pezzo sull’imminente entrata in funzione dei silos del porto. Scomparvero in quei 40 giorni festivi le firme di Giuliano Rotunno (in
ferie) e Michele Cristallo passato ad altro incarico. E infatti
d’ora in poi la firma di quest’ultimo comparirà nelle Cronache cittadine solo in caso di eventi eccezionali.
La collaborazione di Vinella riprenderà il 27 settembre
con un articolo sul Turismo ok con qualche problema e il 1°
ottobre con un pezzo sul Crollo in parte del balcone di Palazzo Fraggianni. Il 2 ottobre cronaca dell’Inaugurazione della
scuola elementare delle Suore dell’Immacolata di S. Chiara.
E così via, per il resto del 1973 e del 1974 (trentadue articoli) e del 1975 (trentasette articoli), alcuni importantissimi
come la gestione della cronaca - a febbraio - dell’assassinio
dell’agente Marchisella, a marzo l’assegnazione dei suoli alle
cooperative, ad aprile sul museo civico e il costruendo sottovia Parrilli, a maggio sul Comprensorio, a giugno sullo sciopero degli autotrasportatori, a luglio sulla tragica morte di due
sorelline a Ponente, ad agosto sul restauro della basilica del
S. Sepolcro, a settembre sulla crisi della Montedison, proprio
nei giorni in cui Vinella riceveva il tanto agognato tesserino
di giornalista firmato da Oronzo Valentini… A seguire - per
fine d’anno - il restauro di Porta Marina e sul riordino dei
Beni Culturali a Barletta.
GENNAIO
2015
Giuseppe Carli e i racconti imperfetti
La reale storia della famiglia Carli a Barletta
di Michele Grimaldi
L
o scorso 4 novembre, giorno
Carli decide di abbandonare gli studi
dedicato alla Unità nazionale,
e a soli 18 anni, il 28 febbraio 1914, si
alle Forze Armate ed alla commemoarruola nell’11° Reggimento dei Berrazione dei Caduti in Guerra, oltre
saglieri quale allievo Sergente.
alle iniziative organizzate dall’AmEsattamente l’anno successivo,
dopo aver ricevuto i gradi di caministrazione Comunale, si è tenuta
presso la Prefettura, la cerimonia di
porale il 31 agosto 1914 e caporal
consegna dei diplomi dell’Onorificenmaggiore il 30 novembre 1914, il 28
febbraio 1915 viene trasferito al 12°
za al “Merito della Repubblica ItaliaReggimento Bersaglieri - IV Comna”, concessi dal Presidente della Repubblica ad alcuni cittadini residenti
pagnia - 23° Battaglione con il grado
nel territorio della nostra Provincia ai
di Sergente ed infine, il 22 maggio
quali è stato fatto anche dono del dvd
1915, alla destinazione ultima, il 1°
contenente il catalogo multimediale
Reggimento Bersaglieri, in territorio
della mostra “Spunti di Ricerca sulla
dichiarato in stato di guerra.
Grande Guerra” curata dall’Archivio
Giunto in prima linea, senza vedi Stato di Bari - Sezione di Barletta.
stiario, cibo e paga utile che gli perConclusa la premiazione, il Premettesse di alimentarsi in maniera
sufficiente o a inviare una foto in
fetto dott.ssa Clara Minerva, ha vodivisa ai familiari a Barletta, fu schieluto ricordare i caduti in guerra e in
particolare la figura del giovanissirato oltre la frontiera lungo l’Isonzo
a pochi chilometri dal Monte Nero
mo Giuseppe Carli, prima Medaglia
presidiato dalle truppe Austrungad’Oro della Grande Guerra nonché
tra i primi caduti italiani di quel conriche. Il 12° Reggimento Bersaglieflitto mondiale e cittadino barlettano,
ri, agli ordini dell’VIII divisione del
Fig. 1 - Giuseppe Carli, Prima Medaglia d’Oro
sergente dei bersaglieri partito volonIV Corpo d’Armata e accampato a
Luico, ricevette l’ordine di dare aptario per il fronte “Un vero emblema
del coraggio di quella giovanissima generazione di soldati, poggio all’azione di Alpini e Fanti contro le truppe nemiche
ricordata numerose volte in occasione dei vari eventi orga- schierate sul Monte Nero. Il 1° giugno alle 9, il Colonnello
Eugenio De Rossi si pose alla testa dei Bersaglieri, degli Alnizzati per il Centenario di quel terribile evento”.
Quella attuata dal Prefetto e dalla Sezione di Archivio di pini e dei Fanti per raggiungere Volarje, alle falde del monte
Stato di Barletta è stata una operazione di riscoperta o se pre- Mrzli, per dare inizio alla salita.
Il primo scontro ebbe luogo alle 18 e due ore dopo, le priferite, di rivalutazione di un eroe dimenticato. Inutile, infatti, invitare chiunque abbia voglia di farlo, ad effettuare una me trincee di quota nemiche erano conquistate. Il Sergente
ricerca su tutti i testi di storia, scolastici e non, per cercare Giuseppe Carli nell’intento di debellare una postazione di
di rintracciare qualche cenno a Giuseppe Carli. Sarebbe, pur- mitragliatrice che stava causando decine di morti, si lanciò
all’assalto: fu colpito una prima volta, rialzatosi continuò la
troppo, tempo sprecato!
Infatti il nome di Giuseppe Carli, eroe barlettano dimenti- sua corsa ma fu centrato altre due volte e cadendo al suolo
cato, come le sue spoglie mai trovate, è caduto nel dimentica- gridò ai suoi, prima di spirare, “Non vi curate di me… andatoio da quel lontano 1° giugno 1915 sul Monte Mrzlivrk.
te, andate avanti…”.
La realizzazione del progetto, il cui merito va riconosciuCosì quel ragazzo di Barletta, classe 1896, si guadagnò
to alla Prefettura della Provincia di Barletta Andria Trani e la Prima Medaglia d’Oro (fig. 1) attribuita a militari italiani
all’Archivio di Stato di Bari - Sezione di Barletta, ha reso pos- durante la Prima Guerra Mondiale. Fin qui il curriculum misibile questa importante operazione di riscoperta storica, ha litare di Giuseppe Carli ma, della sua storia familiare, sono
richiesto la raccolta di documentazioni e testimonianze ine- veramente in pochi a saperne qualcosa.
Eppure, per il giovanissimo sottufficiale Carli, i suoi cari
renti l’Eroe, nonché una ricerca sulla storia della Città di Barerano sempre al primo posto nei pensieri.
letta in quei tristissimi anni compresi tra il 1915 e il 1918.
Questo si può dedurre inequivocabilmente dalla famosa
Era nato a Barletta il 13 febbraio 1896 in largo S. Agostino
al civico 90, da Giuseppe e da Maddalena Lattanzio. Mentre lettera inviata a “casa” da Azzida (fig. 2), oggi in provincia di
frequenta il terzo anno della scuola di ragioneria, Giuseppe Udine, il 14 maggio 1915.
GENNAIO
2015
IL FIERAMOSCA
31
Storia locale
Editoria
Fig. 2 - Riproduzione della lettera di Carli dal fronte
Ad un certo punto, infatti, scrive “… Questa mattina mi è
arrivata una lettera di mio fratello la quale mi annunzia che
sei ammalato. Che cosa hai? Nientemeno che non mi fai sapere niente, e poi da casa non me lo potevano scrivere? Fammi
sapere qualche cosa. È da un anno e tre mesi che sto fuori
casa, e quant’anche ci siamo scritti, non son riuscito a sapere
niente della particolarità di famiglia. Perché non dirmelo?”
La famiglia Carli in quei primi anni del nuovo secolo era
composta da papà Giuseppe classe 1870, mamma Maddalena
di quattro anni più giovane, e dai figli Gaetano (la primogenita Raffaella nata il 1893 era morta dopo qualche giorno
essere venuta al mondo) nato il 1894 e nonno del Generale di
Brigata Gaetano Carli; Giuseppe, la medaglia d’oro, nato il
1896 portava lo stesso nome del padre (pratica non permessa
ma è successo!) perché il nonno materno si chiamava anch’esso Giuseppe; Raffaella nata il 1897 e nonna del vicesindaco
Annetta Francabandiera; Vincenzo nato il 1900 ed infine Giovanni il 1908.
Il capo famiglia Giuseppe, all’epoca della nascita dei figli,
dichiarava (come risulta dagli atti dello stato civile) come suo
mestiere “calzolaio” e l’abitazione posta in largo S. Agostino
n. 90 oggi via Roma n. 124.
Sul dato “mestiere” e sul fatto che nella lettera inviata dal
Carli si mettevano in luce le difficoltà economiche della famiglia, in molti hanno equivocato collocando il nucleo Carli in
una fascia sociale bassissima.
Piazza Marina 52
(centro storico)
32 IL FIERAMOSCA
Niente di più errato! Infatti dallo studio dei documenti è
emerso che le generazioni Carli
erano state sempre in cima alla
scala sociale della nostra Città
(addirittura Giovanni Carli agli
inizi dell’800 alla voce mestiere
faceva scrivere “Possidente”) e
praticamente tutti i capi famiglia
dichiaravano come professione
“scritturale” (attuale funzionario
amministrativo). Inoltre lo stesso
Giuseppe Carli padre era riuscito, in quegli anni così difficili, a
far frequentare sia a Giuseppe
che a Gaetano le scuole superiori.
La medaglia d’oro, al momento
dell’arruolamento, era uno dei
più “interessanti” studenti della
Ragioneria mentre il fratello più
grande, Gaetano, si era indirizzato verso gli studi umanistici e
quindi al Liceo Classico. Ovviamente tutto questo non può
escludere che in un periodo difficile come quello degli anni
della guerra, la famiglia Carli stesse attraversando, come un
po’ tutti allora, momenti di difficoltà economica.
Quindi una famiglia, quella dei Carli, che ha sempre dato
lustro a Barletta sia nel campo sociale che, ovviamente, in
quello militare anche se, la loro storia, nella Città della Disfida, è vecchia di “appena” 300 anni. E sissignori, il luogo natio
della genìa Carli non è Barletta bensì Venezia! Affermazione
questa che non nasce dalla tradizione orale giunta a noi di
padre in figlio bensì dai fogli ingialliti del Catasto Onciario.
Infatti nel 1754, anno di compilazione del catasto, a Barletta risultava essere presente un solo Carli e cioè “… Girolamo Carli veneziano scritturale (ricordate ?) di anni 40 sposato con
Anna Maria Bitonto. Abbita in casa locanda (in fitto) alla strada
della Corte (l’odierna via Municipio); confina la casa della Sig.ra
Donna Nicoletta Samuelli”.
A conferma ulteriore della sua origine non barlettana, anche la tassa “jus abitationis di ducati 1,50” pagata da Girolamo Carli e dovuta da parte di tutti gli “stranieri” presenti
nell’Università (Città). Nel “fuoco” (nucleo familiare) n. 2764,
inoltre, non erano dichiarati figli della coppia e questo perché
il primo Carli a Barletta nascerà solo nel 1758 e verrà chiamato Carli Giovanni.
Da lui tutto ebbe poi inizio!
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BARLETTA
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GENNAIO
2015
Autori barlettani - produzione editoriale 2014
Mese
Autore
Genere
Titolo
Casa editrice
Febbraio Matteo Bonadies romanzo Fulvio Frezza saggio Anyway, comunque e in ogni casoRotas-Barletta
Meraviglioso, vita e amori
di Domenico Modugno in 12 canzoniFlorestano-Bari
Marzo La voce del silenzio Rotas-Barletta
La valle di Everongreen
Rotas-Barletta
Il viaggio e il mal d’inchiostro Rotas-Barletta
Lucia Ciocia Capuano Antonio Dibenedetto
Giuseppe Lagrasta autobiografico giallo
racconto Aprile Rosa Spera poesia Enza Piccolo racconto Nicola Palmitessa storia Renato Russo biografia Iridescenze di liberi voli Rotas-Barletta
La partenza Rotas-Barletta
Traffico navale nel mare Adriatico
da Barletta le reti portuali
di navigazione
La cittadella nuova
Giovanni Paolo II,
dall’infanzia alla santitàRotas-Barletta
Maggio Matteo Bonadies romanzo Francesco Carpagnano
storia
Ruggiero Sguera medicina Antonella Loffredo spiritualità Renato Russo religione Anche il sole tramonta Bonfirraro
La leggenda dei camminamenti
Rotas-Barletta
sotterranei di Barletta
Il torcicollo dei neonati Demi-Roma
La ballata di fratello sole e sorella lunaRotas-Barletta
Santuario Maria SS. dello SterpetoRotas-Barletta
Giugno Francesca Giò Dibenedetto romanzo
Giuseppe Lagrasta saggio Uno splendido cambiamento Edizione REI
Italo Calvino, la città e la rivoluzione… Rotas-Barletta
Luglio Renato Russo Antichi palazzi di Barletta storia Rotas-Barletta
Settembre Renato Russo biografia Luigi Di Cuonzo storia Francesco Balestrucci poesia Victor Rivera Magos (a cura) saggio storico Anna Lucia Terlizzi biografia Peppino De Nittis,
l’infanzia e l’adolescenza da Barletta
a Parigi passando per NapoliRotas-Barletta
Barletta fra storia e memoria Rotas-Barletta
Stato d’animo
Stampa in proprio
Una famiglia, una città, i Della Marra
di Barletta nel medioevoEdipuglia-Bari
Pier Giorgio Frassati Rotas-Barletta
Ottobre Gaetano Nanula Giuseppe Lagrasta saggio racconto Valore Italia Giunti-Firenze
La signora col ventaglio Rotas-Barletta
Novembre Antonio Sanna Enrico Bufalo Renato Russo Raffaele Messinese romanzo racconto biografia poesia Del destino e dell’amore Matarrese-Andria
Tra incudine e martello
Grafiche Cedel
Raffaele Iorio Rotas-Barlett
Quaderno d’erbaRotas-Barletta
Dicembre
favola romanzo poesia
poesia Lettera dal paradiso Rotas-Barletta
Mi chiamo Beba You Can Print
AMareCatania
Una fame chiara Ed. Terra di ulivi-Lecce
GENNAIO
G. Rizzitelli - C. Esposito Palma Lavecchia Francesco Prascina Paolo Polvani
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IL FIERAMOSCA
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Miscellanea
Miscellanea
Brevi di cultura
FRANCESCO PAOLO DELLAQUILA
PRESENTATO DAL PROF. AMOROTTI
Francesco Paolo Dellaquila, recente
vincitore del premio “La stradina dei
Poeti”, è andato in scena nella sala
incontri della Pro Loco (via Venezia
42), nell’adattamento teatrale di un
suo monologo. A presentarlo il prof.
Angelo Raffaele Amorotti presso il Dipartimento di Scienza della formazione
nell’Ateneo di Bari.
Il monologo poetico di Dellaquila, secondo il docente barese “è l’espressione di un animo sensibile che si rivela
attraverso un linguaggio semplice e
maturo che si è formato nel corso di lunghi anni e si traduce nelle
molteplici forme che non sono altro che la vita nel suo cangiante manifestarsi. Pertanto l’adattamento teatrale non è altro che il
racconto lirico particolare della saggezza della nostra terra che si
alimenta alla fonte dei ricordi di infanzia e tiene sempre viva la
fiamma del sentimento che sorregge il culto del passato”.
QUATTRO SAGGI PER
“BARLETTA CITTÀ MARINARA”
Nella Sala della Comunità S. Antonio ha avuto luogo il convegno
sul tema “Quattro saggi per Barletta, Città marinara della Disfida.
Tra identità storico-culturale e prospettive di sviluppo della regione Adriatica”. L’iniziativa è stata promossa dal Centro Studi “La
Cittadella Innova”, Sala della Comunità di Sant’Antonio, Unesco
Sez. Barletta, l’Autorità Portuale Levante, Barlettaricettiva, l’Istituto Guardia d’Onore Reali Tombe del Pantheon, Delegazione BT,
la Provincia Bat e la Proloco Barletta.
A presentare e concludere il programma il dott. Nicola Palmitessa
presidente del Centro studi “La Cittadella Innova”. Presenti all’incontro Mons. Angelo Dipasquale, Arciprete di Barletta; il Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, il Segretario Autorità Portuale
Levante Mario Sommariva, il Presidente Provincia BT Francesco Spina, il Comandante del Porto di Barletta Pierpaolo Pallotti,
l’Assessore alle Attività Produttive Antonio Divincenzo e il dott.
Antonio Santo dell’Associazione Velica “Antonio Pennetti”.
IL QUADRO DI CESARE FRACANZANO
ALL’ASTA DI BLINDARTE (NAPOLI)
All’asta di Blindarte (Napoli) per 30 mila euro, una tela di Cesare
Fracanzano raffigurante Santa Lucia (cm. 102x75). Non è infrequente che tele di Cesare Fracanzano, con dignitose quotazioni,
vengano acquistate da collezionisti o Musei d’arte in Italia ma
anche all’estero. Ne ha pazientemente ricostruito un dettagliato
resoconto Luca De Ceglie in un suo recente studio, dal quale siamo informati che tele del Fracanzano sono state recentemente acquistate da collezionisti europei specialmente inglesi, dove sono
recentemente finiti un San Francesco e una Maddalena penitente
e inoltre S. Pietro penitente, S. Giuseppe e S. Andrea. Cesare non
fu il solo a dipingere, ma nella sua famiglia spicca anche la figura
del fratello Francesco. Cesare trasferito a Barletta, sposò Beatrice
Novelli, amalfitana, dalla quale ebbe sei figli. Morì nel 1652 a
34 IL FIERAMOSCA
Barletta. La città gli ha dedicato una strada oltre il passaggio a
livello di via Canosa.
EMOZIONARTE: MOSTRA D’ARTE
PITTORICA PRESSO LA CHIESA DI SAN PIETRO
L’associazione di promozione culturale “Artistica-mente” ha organizzato presso la chiesa di S. Pietro una mostra di dieci artisti
che hanno voluto così a fine anno, estrinsecare la loro vena creativa attraverso le loro opere. Ad esporre Lucia Abbattista, Luisa
Armenio, Angiolo Barracchia, Tommaso de Cillis, Maria Pia Garrinella, Ruggiero Mascolo, Nicola Merra, Teresa Piccolo, Vincenzo Posa, Marianna Schiavoli. Madrina della mostra la nota pittrice
barlettana Mimma Picardi Coliac.
STORIE SOTTO L’ALBERO… DELLA BIBLIOTECA COMUNALE “S. LOFFREDO”. UNA INIZIATIVA DIRETTA
AD ALIMENTARE IL PIACERE DELLA LETTURA DEI
NOSTRI SCOLARI
Dal 1° al 19 dicembre, quasi quattro settimane durante le quali si
sono avvicendati nella nostra biblioteca comunale “S. Loffredo”
sezione ragazzi, numerose classi di scuole elementari. Operose e
attive soprattutto le operatrici della cooperativa “Lilith med 2000”
che hanno proposto lettura ad alta voce di racconti, filastrocche e
leggende sul Natale. Lo scopo dell’iniziativa è fin troppo evidente,
quello di educare i nostri piccoli alla lettura nel corso della loro
formazione perché diventino un giorno cittadini consapevoli della
importanza della cultura e della conoscenza - in particolare - della
propria città e del proprio territorio. Al termine degli incontri, uno
spettacolo teatrale finale “Babbo Natale segreto” realizzato dalla
compagnia “Fatti di sogni”. Per saperne di più, info 0883.578646.
UNA BANCARELLA DI LIBRI
IN PIAZZA FEDERICO DI SVEVIA
Si sa, a Barletta si legge poco ma in compenso ci sono molte iniziative dirette a diffondere il piacere della lettura. Presso le scuole,
i club, attraverso i mass media, è tutto un fiorire di attività promozionali finalizzate alla lettura, alle quali da qualche tempo, dobbiamo aggiungerne un’altra. È sorta, infatti da qualche tempo, una
bancarella di vendita di libri usati in piazza Federico di Svevia,
su iniziativa di Ruggiero, padre di quattro figli e disoccupato, ma
pieno di tanta buona volontà che ha pensato bene di investire il
suo tempo nella vendita dei libri usati, “anche per incoraggiare la
GENNAIO
2015
lettura” - ci ha spiegato - “perché credo che a Barletta non si legga
molto”. E allora, quando passate davanti alla bancarella di Ruggiero, non andate oltre frettolosamente, ma fermatevi qualche istante
a sfogliare i suoi libri e - soprattutto - a comperarne qualcuno. Costano pochissimo e chissà, potreste anche avere la fortuna di trovare
un libro raro che cercavate invano da tempo, oppure che scopriate
qualche argomento che accenda la vostra fantasia.
INAUGURATA A BISCEGLIE “LA CASA MUSEO”
PER RICORDARE IL CHITARRISTA M. GIULIANI
Inaugurata a Bisceglie in via Cardinale dell’Olio 48, “la Casa museo” intitolata al grande chitarrista Mauro Giuliani. È la realizzazione dopo tanto tempo di un antico
sogno del discendente dell’artista,
Nicola, autore anche di un’apprezzata biografia del grande artista. Biscegliese di nascita, Giuliani visse
però la sua adolescenza e quindi gli
anni della sua formazione artistica,
a Barletta da dove, poco più che
ventenne spiccò il volo per trovare
fortuna in Europa, specialmente a
Vienna dove ebbe la sua consacrazione (1807-1819).
Nella “Casa museo” sono conservati numerosi cimeli appartenuti al Giuliani: pezzi provenienti dalle
collezioni di famiglia, documenti epistolari, immagini in litografie
ed incisioni, strumenti musicali del suo tempo, originali di partiture, locandine, giornali e libri. Chi fosse interessato a visitare
la “Casa museo” può telefonare alla guida turistica Giovanni Di
Liddo al numero 328.1330.7774
PARTE IL CONCORSO “LE NOSTRE SFIDE”
ORGANIZZATO DALLA BIBLIOTECA
COMUNALE “S. LOFFREDO”
Quest’anno in concomitanza con la mostra sul Certame Cavalleresco allestita presso Palazzo della Marra, la Biblioteca Comunale
di Barletta ha promosso presso tutte le scuole della provincia Barletta-Andria-Trani, il concorso sulla figura di Ettore Fieramosca
del quale i concorrenti sono chiamati a riscoprire l’attualità dei
valori di appartenenza patriottica valorizzandone le virtù civiche.
L’iscrizione è del tutto gratuita e chi ne vuole sapere di più può
telefonare allo 0883.578609.
IL TEATRO DEI BORGIA RAPPRESENTA AL TEATRO
“CURCI” GLI INNAMORATI DI CARLO GOLDONI
Il Teatro dei Borgia ha mandato in scena nel Teatro “Curci” Gli
innamorati (rappresentato per la prima volta nel 1759), una commedia di Carlo Goldoni interpretata da Giampiero Borgia
ed Elena Cotugno per la drammaturgia di Fabrizio Sinisi e le
musiche di Papaceccio.
Per rendere l’opera più gradevole per il pubblico, Sinisi l’ha
riscritta adattandola ai tempi attuali, una trasposizione che però
non sconvolge la trama e le intenzioni del grande commediografo, mentre vuole solo creare un
adattamento del Settecento ai nostri tempi, una composizione fra
il settentrione goldoniano e il meridione di oggi, senza alterare
l’intuizione creativa dell’autore che volle rappresentare l’innamoramento come conquista dopo uno scontro sentimentale fra uomo
GENNAIO
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APERTE LE ISCRIZIONI
AL MASTER DI GIORNALISMO
Sono aperte le iscrizioni alla quinta edizione (2014-2016)
del Master biennale di I livello in Giornalismo organizzato
dall’Università degli Studi di Bari in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Puglia. Ai corsi del Master saranno
ammessi 30 laureati selezionati attraverso un concorso per esami. A conclusione del biennio di studi gli iscritti sosterranno
l’esame professionale per diventare giornalisti professionisti.
La domanda di partecipazione al concorso, con la relativa documentazione, va consegnata (o spedita a mezzo raccomandata a/r) entro le ore 12 del giorno 26 gennaio 2015 alla segreteria dell’Università. Le prove di selezione si terranno presso il
Palazzo Chiaia/Napolitano (ex Palazzo Enel) il 5 e 6 febbraio
2015 in via Crisanzio 42 a Bari.
Il bando di concorso è scaricabile dai siti www.uniba.it e www.
og.puglia.it. Per informazioni sarà possibile contattare la segreteria del Master telefonando al numero 080 5717295 - 080
5717288 oppure (a partire dal 7 gennaio 2015) presso l’Ordine
dei Giornalisti di Puglia chiamando 080 5223504.
La partecipazione al Master, che ha frequenza obbligatoria, ha
un costo di 8.000 euro per la durata del biennio (ripartiti in due
quote annuali da 4.000 euro).
e donna. E infatti i personaggi della pièce teatrale sono solo due…
INVITO CONFERENZA STAMPA RASSEGNA
TEATRALE LA FABBRIKA “6 DA TEATRO?”
Venerdì 5 dicembre 2014 presso il teatro Gos, è stato presentato il
programma della Rassegna Teatrale della Fabbrika, che comincerà
ufficialmente l’11 gennaio 2015 e si concluderà il 5 aprile 2015.
La rassegna, patrocinata dal teatro pubblico pugliese e quest’anno
cofinanziata dal comune di Barletta, sarà composta da sei spettacoli,
tra cui un monologo, diversamente dalla programmazione dello
scorso anno, e sarà supervisionata dalla direzione artistica di
Ermanno Rizzi e Alessandro Piazzolla.
Un’iniziativa importante, a cura dell’ATI “La Fabbrika Teatro”,
composta dalle associazioni Giovani Idee e Teatro Fantasia, che
mira a consolidare un rapporto duraturo con il pubblico ormai
avviato da tre anni. La rassegna dal titolo “6 da teatro?” quest’anno
sarà caratterizzata da testi leggeri e coinvolgenti, vicini anche al
pubblico più giovane e si terrà come per gli scorsi due anni passati
presso il laboratorio urbano Giovani Open Space, punto focale
di un’attività artistica e teatrale che mira a dare valore e luce alla
periferia della nostra città, ma che dedica il proprio lavoro a tutti
i cittadini di Barletta.
IL FIERAMOSCA
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Recensione
L’ultimo volume del prof. Pasquale Corsi
ITINERARI DI RICERCA III. ESPERIENZE
E PROBLEMI DI STORIA DEL MEDIOEVO
Q
uesto volume si richiama nel titolo (tranne che nell’ordinale) a due altri precedenti, pubblicati rispettivamente
nel 1988 e nel 2003. La struttura e le motivazioni di fondo sono infatti simili, dato che raccolgono una serie di testi più o meno brevi,
alcuni dei quali ispirati da circostanze occasionali. Ad un esame
più attento però, come credo sia possibile dimostrare, questi scritti
rivelano comunque una sostanziale unità di discorso storico. I testi
sono stati infatti raggruppati (in ogni libro, ovviamente, secondo
modalità diverse) in varie sezioni, sulla base della loro omogeneità circa le tematiche trattate.
Nel caso attuale sono stati individuati tre filoni di ricerca,
che analizzano eventi, personaggi ed istituzioni riferibili per la
maggior parte (ma non esclusivamente) all’epoca medievale. Ho
ritenuto infatti di non eliminare dalla fedele rappresentazione di
un percorso di ricerca storica, che si è sviluppato su molteplici
versanti, alcuni argomenti cronologicamente riferibili all’età
moderna, ma nati in un contesto di esperienze culturali di fatto
interconnesse. Considero pertanto anche questo terzo volume
della serie come la testimonianza di un impegno, che non intende
essere circoscritto in ambiti troppo limitati, ma che al contrario si
dimostri aperto a stimoli potenzialmente fecondi di riflessioni e
prospettive del territorio, superando definitivamente gli “errori”
del passato.
INDICE: Premessa - SEZIONE PRIMA: I PERSONAGGI
E GLI EVENTI Il Mezzogiorno Cap. I: L’Italia meridionale
e la Sicilia nel secolo XI; Cap. II: La monarchia sveva: luci e
ombre; Cap. III: Riflessioni sulla monarchia angioina - La Puglia
Cap. IV: I Musulmani, il Mezzogiorno e la Puglia nel contesto
del Mediterraneo, con l’Appendice: La “Vidua Vidue”; Cap. V: I
Normanni all’alba di Civitate - Dal Medioevo all’Età moderna
Tra la Cattedrale e il Castello, in pieno centro storico,
sullo sfondo del mare e delle balze garganiche
Il Covo delle Sirene
è la cornice ideale per cerimonie, feste, meeting e aperitivi
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36 IL FIERAMOSCA
GENNAIO
2015
GENNAIO
2015
Cap. VI: Papa Urbano VI e
gli inizi del “Grande Scisma
d’Occidente”; Cap. VII:
Giovanna d’Arco nel sesto centenario della nascita (1412-2012);
Cap. VIII: La fortuna del Valentino tra storia e leggenda; Cap.
IX: I possedimenti italiani di Bona Sforza; Cap. X: Raimondo di
Sangro nel terzo centenario della sua nascita, con l’Appendice I:
Note sulla discendenza di Raimondo di Sangro e l’Appendice II:
Raimondo di Sangro tra mito e memoria; Cap. XI: La rivoluzione
del 1799 a Bari con l’Appendice: La Puglia nel “Decennio
Francese”; Cap. XII: L’“Adelchi” di Alessandro Manzoni e la
storia dei Longobardi - SEZIONE SECONDA: SOCIETÀ,
RELIGIONE E CULTURA Cap. XIII: Profili culturali del
Mezzogiorno longobardo: schemi di ricerca; Cap. XIV: Donne e
potere nel Mezzogiorno medievale (secoli XI-XV). Un percorso di
lettura; Cap. XV: Interpretazioni a confronto; Cap. XVI: Città e
ceti urbani in Puglia dai Longobardi a Federico II; Cap. XVII:
Per la storia di alcune città di Puglia; Cap. XVIII: Barletta:
ricerche ed interpretazioni; Cap. XIX: Annotazioni su Federico
II; Cap. XX: L’episcopato pugliese nel Medioevo; Cap. XXI:
La Madonna Incoronata presso Foggia. Annotazioni storiche;
Cap. XXII: L’insediamento templare di Torremaggiore: storia e
leggenda; Cap. XXIII: Aspetti economici e sociali della Murgia
sud-orientale in età medievale; Cap. XXIV: La vite e il vino nella
Puglia medievale: un sondaggio tra le fonti, con l’Appendice:
Vinalia - SEZIONE TERZA: ISTITUZIONI CULTURALI,
PROPOSTE ED AUTORI Cap. XXV: Cultura e legalità.
Riflessioni impolitiche a margine; Cap. XXVI: L’Università di
Bari dal 1925 al 2005 e il rettore Raffaele Resta; Cap. XXVII:
Relazioni del Premio Capitanata per la ricerca storica (Edizioni
III-V); Cap. XXVIII: Michele Garruba, storico della Chiesa di
Bari; Cap. XXIX: Il Medioevo di Capitanata nel “Teatro” di
Matteo Fraccacreta: annotazioni sulle fonti documentarie, con
l’Appendice: Il trentesimo anniversario di un Convegno; Cap.
XXX: Domenico Morea dalla cronaca alla storia; Cap. XXXI:
La Puglia del Medioevo nella interpretazione di Francesco
Carabellese; Cap. XXXII: Francesco Maria De Robertis,
presidente della società di Storia Patria per la Puglia (1963-2003),
con l’Appendice: Discorso di presentazione per il conferimento
del Premio “Umanesimo della Pietra”; Cap. XXXIII: Per la
storia della Capitanata in età moderna: il contributo di Lorenzo
Palumbo; Cap. XXXIV: Un patriota del Salento; Cap. XXXV:
Per una memoria condivisa; Cap. XXXVI: Per la storia della
Chiesa: il papato dalla Breccia di Porta Pia ai nostri giorni Nota bibliografica - Indice degli autori moderni - Indice dei nomi
di persona e di luogo.
IL FIERAMOSCA
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Iridescenze di liberi voli
… con Donatella Donati
Premio Internazionale “Giacomo Leopardi”
Recanati, 26 aprile 2003
… con Maria Luisa Spaziani
3º Premio Internazionale “Marengo d’Oro” Maestrale
S. Marco, Sestri Levante, 11 settembre 2005
carezza incarnata nel domani. / Nido di
primavera / è la tua casa ai margini del
fiume”.
Nella varia tematica di Rosa Spera
un posto importante occupa l’amore,
con poesie fresche e immediate, quali Mi
chiamerai amore: “E torni, amore, nel
battito remoto / come marea spumosa di
giovinezza / tu che ti confondevi negli
specchi / di vivide stagioni esposte al
sole” o L’immagine di te: “Disegna i
contorni del silenzio / l’immagine di te
/ che di chimere impalpabili si nutre / ,,,
/ L’immagine di te è luna antica / fuoco
che infiamma il passo del presente / seta
intessuta con magiche parole dei giorni
un po’ randagi del tuo canto”. Si leggno
anche Inventati altre lune; L’incedere
dei nostri passi; Nomadi d’Amore;
Riprendiamoci il cielo; ecc.
D’ispirazione schiettamente civile sono
invece altre poesie, quali Hanno offuscato
il cielo: “Hanno offuscato l’anima del cielo
/ con muri di cemento, / hanno occultato
chiome di verdi platani / privandomi di
vergini armonie” e Il tuo tempo bambino,
dedicata a Yasser, bambino soldato: “Rossi
i giorni / come il colore acceso dei melograni
/ che dipingono il tuo tempo bambino / di
frastagliate attese”. Si leggano anche Passi
d’Africa; A sud di Nassiriya; Come figli di
un dio minore, tutte proiettate sul presente,
che indagano con acutezza di sguardo.
ISBN 978-88-98679-15-7
Presentazione del volume di poesie Iridescenze di liberi voli, presso Palazzo della Marra. Da
sinistra il generale Gaetano Nanula, Renato Russo, Maria Grazia Vitobello e Rosa Spera
38 IL FIERAMOSCA
GENNAIO
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IRIDESCENZE DI LIBERI VOLI
uella di Rosa Spera è una
poesia che nasce da un arreso
abbandono al canto; un canto che sorge
in lei spontaneo, dal momento che nelle
sue poesie l’urgenza della parola la
sollecita naturalmente ad esprimere le sue
emozioni: “Germogli schiusi nell’anima /
le parole / … / Sbocciano come ninfee /
… / Son semi d’odio e radici d’amore” (Il
valzer delle parole): “Nel vento ti parlo
/ con parole venate di antichi profumi /
che sanno di lune bambine” (Monologo
d’Amore); “Oggi naufraga la mia parola
/ tra i gorghi schiusi / dal grigiore acceso
del presente” (Parole naufraghe); ecc.
Tale urgenza espressiva, che trova
nella musica del verso il suo sostegno
ed il suo compimento, s’incontra in
tutte le poesie della Spera, ma più netta
emerge da talune di esse, come Canto di
vendemmia, che così inizia: “Avanza con
ieratiche movenze / il passo dell’autunno
sui filari / curvi di grappoli maturati al
sole” e dove troviamo poco dopo questi
versi: “E torni amato canto di vendemmia
/ dai campi d’oro dove il vento intona /
note su pentagrammi d’innocenza”. Si
legga anche a tale proposito La ragazza
del fiume, dedicata a Livia: “Ragazza del
fiume, / il tuo andare è un canto libero che
accende / fiaccole di vita lungo gli argini,
/ e su scie di specchi d’acqua ricomponi
/ i tratti palpitanti di un amore / che si fa
Editrice Rotas
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Rosa Sp
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Spera son
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Inserita a
Letteratur
Mediterra
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Culturali.
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Pubblica
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la rosa”, E
Rosa Spera
IRIDESCENZE
DI LIBERI VOLI
di Elio Andriuoli
E 10,00
Con Mario Luzi
1º Premio Internazionale “Francesco Petrarca”
Arezzo, 22 ottobre 2000
Leggere poesia è un po’ come sfogliare margherite cercando piccole-grandi verità, attese e gradite da tempo, e
quell’armonia silenziosa che si accompagna al gioco ritmico e musicale delle parole: parole calde, sorrisi ammiccanti,
strette di mano che non celano compromessi o malintesi.
La poesia fa tutto questo, sa dare certezze anche se
l’ombra tende a sfumare la lucentezza di un incontro, l’abbraccio voluttuoso con l’azzurro che è in noi e che palpita
agitando note, intrecciando sogni e disegnando paesaggi
intimi dalle tonalità alte.
Rosa Spera
Recensione
poesie
Editrice Rotas
Leggere poesia è un po’ come sfogliare
margherite cercando piccole-grandi verità, attese e gradite da tempo, e quell’armonia silenziosa che si accompagna al
gioco ritmico e musicale delle parole:
parole calde, sorrisi ammiccanti, strette
di mano che non celano compromessi o
malintesi.
La poesia fa tutto questo, sa dare certezze anche se l’ombra tende a sfumare
la lucentezza di un incontro, l’abbraccio
voluttuoso con l’azzurro che è in noi e
che palpita agitando note, intrecciando
sogni e disegnano paesaggi intimi dalle
tonalità alte. (Fulvio Castellani)
C’è poi in Rosa Spera anche un
affettuoso volgersi alle persone a lei più
care, come avviene in poesie quali E torno
a te, dedicata alla madre; L’Amore puro,
dedicata al figlio e Il tuo essere donna,
dedicata alla figlia. Così come c’è in lei
l’amore per la sua terra, bene espresso in
Radici: “Qui sfoglio il tempo, / in questo
Sud generoso e mite / che ha germogliato
semi di dolore / per farne pane ai morsi
della fame” e il vagheggiamento del
tempo passato: “Erano quelli i giorni
degli aquiloni, / i giorni in cui nei vicoli
lo scalpiccio di zoccoli / preannunciava
carretti traboccanti di vita” (I giorni degli
aquiloni).
Molte altre poesie sarebbero da citare
di questo libro, come Noi, immagini
dell’effimero; Con la luce negli occhi;
Stella di altri cieli, ma la tirannia dello
spazio ce l’impedisce. A noi non resta
che rinviare ad esse il solerte lettore di un
libro che appare sicuramente compiuto.
IL FIERAMOSCA
39
Scuola
Scuola
SCUOLA ELEMENTARE “G. MODUGNO”
L’importanza della lettura nel processo
formativo dei nostri alunni
di Eleonora Iuliano
A
seguito della cerimonia tenutasi nel mese di settembre
nella Sala Rossa del Castello di Barletta, per il conferimento delle borse di studio intitolate alla memoria della professoressa Maria Grasso Tarantino, la scuola “Modugno” ha organizzato un incontro con i genitori e gli alunni per gratificare la
scolaresca che ha partecipato al concorso producendo un lavoro di
riflessione e approfondimento su episodi bellici avvenuti durante
il Secondo Conflitto Mondiale. Gli alunni, guidati dall’insegnante
Maria Angela Falanga, hanno creato un prodotto multimediale dal
titolo “Una storia ignota”, di notevole spessore in quanto hanno
narrato il tragico episodio di Murgetta Rossi “attraverso una finzione letteraria di ricostruzione testimoniale del personaggio Michele, interprete del gruppo dei trucidati, che esprime speranze,
sogni e paure, troncati barbaramente dai nazisti nella solitudine
silenziosa dei boschi della Murgia”, come è stato evidenziato dal
giudizio della Commissione esaminatrice, ed hanno utilizzato la
tecnologia dell’e-book che è stata particolarmente apprezzata per
la chiarezza espositiva, rapidità comunicativa e competenza informatica. Il lavoro presentato è stato il frutto delle esperienze
maturate nell’intero ciclo scolastico.
Il 18 novembre nell’Auditorium della sede centrale di via
Ofanto si sono dati appuntamento gli alunni e le loro famiglie per
festeggiare insieme il positivo esito del concorso promosso dal
Comune di Barletta. È intervenuta la Commissione esaminatrice
nelle persone del responsabile dell’Archivio della Resistenza e
della Memoria, prof. Luigi Di Cuonzo; il presidente del Comitato d’onore, preside Nunzio Devanna; i componenti dello stesso
Comitato: la prof.ssa Maria Pierro; il direttore della Biblioteca comunale, dott. Emanuele Romallo; la giornalista, dott.ssa Floriana
Tolve ed inoltre l’artista prof. Paolo Vitali.
Ospite d’onore è stato l’Editore della Rotas, dott. Renato Rus-
Da sinistra il dott. Renato Russo, la dirigente prof.ssa Eleonora Iuliano, il prof. Luigi Di Cuonzo, la giornalista Floriana Tolve e il prof.
Paolo Vitali
so che con le sue pubblicazioni ha promosso la diffusione e la valorizzazione dell’immagine di Barletta su tutto il territorio locale
e nazionale. Tra le ultime pubblicazioni della Rotas è stato presentato agli alunni ed alle loro famiglie il libro “Barletta tra storia
e memoria” a cura di Luigi Di Cuonzo con prefazione di Ugo
Villani recante in copertina l’opera pittorica “L’occhio della memoria” realizzata da Paolo Vitali. Questa recente pubblicazione,
come si evince dalla prefazione a cura di Ugo Villani, “raccoglie
gli atti delle manifestazioni e delle giornate di studio che Barletta
ha voluto dedicare, in occasione del 70° anniversario, alla commemorazione dell’eccidio dei dieci vigili urbani e dei due netturbini commesso il 12 settembre 1943 dalle truppe di occupazione
tedesche e alla riflessione su uno dei periodi più drammatici nella
storia d’Italia e della nostra Città.” E allora quale miglior premio
poteva essere donato agli alunni che si sono distinti nel succitato
concorso se non una copia di questo libro, con l’auspicio che con
il proseguire dei loro studi a livello secondario, essi possano approfondire sempre di più le conoscenze sulla storia locale e nazionale attingendo informazioni dai documenti e dalle testimonianze
ivi contenuti? Soffermando l’attenzione ancora sulla prefazione si
ritrova un significativo riferimento alla pace che viene colta come
insegnamento della storia di quegli anni alle nuove generazioni.
* * *
NUOVO CENTRO PRELIEVI
40 IL FIERAMOSCA
BARLETTA
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L’insegnamento della nostra storia locale rientra nel nostro
Piano dell’Offerta Formativa in quanto siamo certi che dalla analisi del patrimonio locale, materiale ed immateriale, della persona
e del gruppo di appartenenza si arriva all’analisi dei sistemi più
complessi e globali per preparare i nostri alunni ad essere consapevolmente cittadini del nostro territorio, della nostra Nazione,
dell’Europa e del Mondo.
GENNAIO
2015
La formazione dei nostri alunni si costruisce attraverso gli stimoli culturali che la famiglia e la
scuola riescono a fornire durante
la loro crescita. Gli stimoli non
sono altro che semi che vengono
piantati nel terreno fertile delle
menti in questa fase così importante del loro sviluppo fisico e
psichico. Con questa iniziativa
abbiamo voluto piantare qualche
altro seme nel giardino della loro
esistenza attraverso l’esperienza
significativa di un incontro con
autorevoli figure della nostra città
impegnate nel mondo della cultura e della formazione, e attraverso
un ulteriore invito alla lettura di
testi e riviste culturali, prendendo
in esame un tris di libri editi dalla
Rotas che sono stati consegnati
loro. Sono testi riguardanti avvenimenti e personaggi della nostra
storia locale, infatti oltre al già
citato libro “Barletta tra storia e
memoria” c’è il volume illustrato
che racconta la vita di “Peppino
de Nittis” ed il testo su “La Disfida di Barletta”.
L’auspicio è quello che, dopo
questo incontro, nelle famiglie
cresca il patrimonio librario e con
esso l’attenzione alla lettura per
tutti i componenti, perché anche
con l’esempio si insegna l’importanza della lettura nei giovani. Trascorrere sistematicamente
in famiglia dei momenti dedicati
alla lettura ed al dialogo tra genitori e figli, tra nonni e nipoti,
prendendo spunto dai messaggi
culturali che vengono letti, può
servire a recuperare quei valori
che si vanno disperdendo a vantaggio di disvalori dilaganti. Occorre inoltre riflettere sul deprimente primato di “peggiori lettori
d’Italia” che ci è stato comunicato
in concomitanza con la settimana
nazionale della lettura celebrata
nello scorso mese di ottobre. In
quella graduatoria ci ritroviamo
all’ultimo posto sia come appartenenti alla regione che si è posizionata in coda rispetto alle altre,
sia come cittadini del comune che
si è posizionato in coda rispetto
agli altri comuni della nostra regione. E allora cerchiamo tutti di
fare qualcosa per invertire questa
rotta abbastanza preoccupante
per chi ha a cuore la cultura e la
formazione.
GENNAIO
2015
S. M. “S. Baldacchini”
Una giornata particolare…
di Vania Lanfranchi*
Q
uest’anno ricorre il centenario della Grande Guerra che ha rappresentato una tappa estremamente significativa della nostra storia. Benché la nostra città non fu teatro principale
degli eventi bellici, tuttavia notevole è stato il suo tributo di sangue perché molti nostri concittadini
persero la vita in modo diretto o indiretto tra cui un giovane combattente al quale venne conferita
la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il suo nome era Giuseppe Carli, un valoroso sergente dei bersaglieri di soli 19 anni,
caduto eroicamente durante la battaglia sul monte Smerle, al confine tra Italia e Slovenia, mentre tentava di difendere la sua truppa dagli assalti nemici. La sua salma non fu
mai ritrovata, ma egli continua a vivere nei ricordi e nei racconti di chi vuole onorarne
la memoria per far sì che il suo sacrificio sia esempio di generosità e di amore per la Patria.
Ed è proprio in questa prospettiva che la nostra scuola sta portando avanti una serie di attività
volte a celebrare gli eventi più importanti della nostra storia contemporanea, coinvolgendo i nostri
alunni delle terze classi a voler approfondire tematiche storiche, con particolare attenzione a fatti,
luoghi e personaggi del nostro territorio, attraverso ricerche, approfondimenti, progetti, concorsi,
visite guidate, laboratori, dibattiti e incontri come quello avvenuto lo scorso 11 dicembre col generale dell’Esercito Italiano, Gaetano Carli, pronipote dell’eroe Giuseppe Carli.
Il dibattito è stato reso ancora più ricco e articolato dalla presenza dei relatori: la dirigente scolastica della nostra scuola, prof.ssa Francesca Maria Capuano, la prof.ssa Antonietta Magliocca,
presidentessa della Società di Studi Patri, sezione di Barletta, il prof. Luigi Di Cuonzo, responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta e il sig. Ruggiero Graziano, presidente dell’ANMIG di Barletta.
Ha presentato l’evento la giornalista Floriana Tolve. Il Generale ha trascorso un’intera mattinata con i nostri studenti, raccontando loro testimonianze familiari, aneddoti storici, riflessioni sul
sacrificio del suo prozio e interagendo con i ragazzi in modo molto affettuoso e coinvolgente.
La scolaresca ha ricambiato tale disponibilità con un ascolto attento e partecipe, riservando
al Generale un’accoglienza calorosa scandita dalle note dell’Inno nazionale, dalla lettura di una
poesia sulla bandiera italiana, dalla presentazione di due lavori: l’intervista impossibile a Giuseppe
Carli realizzata dalla classe 3a sez. I e un video sulla Prima Guerra Mondiale, elaborato dalla classe
3a sez. F.
Non sono mancate domande ed interventi di alunni di tutte le altre terze, che hanno manifestato
interesse verso il delicato tema della costruzione della Pace che, purtroppo, spesso passa attraverso
la guerra e il sacrificio di tante, troppe vite umane.
Alla luce di quest’emozionante esperienza, ci si auspica di poter creare altre occasioni di incontro col generale Carli che ha regalato a tutti noi non solo una lezione di Storia, ma soprattutto
una lezione di Vita.
* La Referente
A sinistra, il Generale Gaetano Carli fa il suo ingresso alla Scuola “Baldacchini”. A destra, un’alunna
gli dedica una poesia sulla bandiera italiana
IL FIERAMOSCA
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Scuola
Scuola
L’I.C. “Musti-Dimiccoli” organizza
il Gran Concerto di Natale
Grande successo
ha ottenuto presso la
Sala S. Antonio il Gran
Concerto di Natale organizzato dall’Istituto
Comprensivo “MustiDimiccoli”
diretto
dalla dirigente Maria
Angela Petroni. La serata era divisa in due
parti: la prima parte
diretta dall’insegnante
Mariangela Amorotti e
dal maestro Michele Caputo con il coro degli alunni della scuola
“Musti” che hanno eseguito brani natalizi.
La seconda parte del Concerto (note d’inverno) presentata
dalla docente Elisabetta Pasquale, è stata coordinata dal direttore
dell’orchestra “Musti-Dimiccoli” Angelo Ciura docente di violino
presso la media “Dimiccoli” ad indirizzo musicale. Molto bravi
i ragazzi che hanno interpretato brillantemente la loro parte nelle
due pièces teatrali, “Casa Teneriello” e “Il dono” tratto da Edoardo
De Filippo. Il messaggio finale della rappresentazione affidato alla
vicaria della “Musti” Lucia Saracino e all’insegnante Fausta Di
Fidio Fortino coordinatrice operativa della “Settimana di Natale”.
La S.E. “R. Musti” vince
il concorso di “Capitan Eco”
Gli alunni della scuola elementare “Musti” (dirigente Maria
Angela Petroni), hanno vinto la gara indetta dalla Barsa, Caccia
al tesoro di Capitan Eco per promuovere l’interesse dei cittadini
circa la raccolta differenziata (che peraltro pare abbia raggiunto la
ragguardevole percentuale del 70% circa).
Alla gara hanno partecipato 210 classi e circa
5000 bambini che si sono
“sfidati” sulla raccolta
differenziata “porta a porta” per un mese, dal 24
ottobre al 24 novembre.
Bisognava contemporaneamente
promuovere
la nuova raccolta e dare
visibilità all’Eco Centro “Arcobaleno” di via
Callano dove gli alunni
hanno realizzato circa 40
mila conferimenti di materiali differenziati.
Vincitrice in assoluto del premio, la quinta A, alla quale è stato
consegnato un coupon del valore di 1000 euro da impiegare per
l’acquisto di materiale scolastico.
42 IL FIERAMOSCA
I.C. “Pietro Mennea”
Concerto di Natale
presso la S. M. “Renato Moro”
Presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria di 1° grado “Renato Moro”, Dirigente Scolastico prof. Francesco Saverio Messinese, il coro di 80 alunni della scuola, diretto dalla prof.ssa Mariastella Dilillo, si è esibito nel concerto dal titolo “Gli auguri di
Natale”. Il tema scelto per il concerto di quest’anno si proponeva
di far riflettere sul significato degli auguri che ci si scambia a Natale, spesso ridotti ad una mera formalità.
Il concerto ha visto la partecipazione attiva di genitori, ex
alunni e nonni che si sono cimentati in esecuzioni strumentali,
canti e recitazione.
Successo dello spettacolo al Curci
Docenti e genitori degli alunni della
“G. Rodari” e della “Levi Montalcini” protestano
contro lo smembramento della scuola
“Aggiungi un posto a tavola”
Insegnanti e genitori della scuola primaria “Gianni Rodari” e della scuola media “Levi Montalcini” hanno vivacemente protestato contro il Comune e contro l’assessorato
regionale alla Pubblica Istruzione per lo scorporo annunciato
dell’Istituto Comprensivo “Pietro Mennea”.
“Ma come - il loro ragionamento - prima ci accorpate,
ci fate fare un enorme lavoro di assimilazione, che è costato
tempo e fatica e quando alla fine abbiamo completato l’opera, anzi, pochi giorni dopo dell’inaugurazione della nuova
Otto circoli cittadini hanno dato vita al famoso spettacolo portato
in scena molti anni fa da Garinei e Giovannini al “Sistina” di Roma
per l’interpretazione di Johnny Dorelli. Capofila delle otto scuole fra elementari e medie, la “Musti-Dimiccoli”. Promotrice della
iniziativa “Scuole nel mondo” (presidente Anna Sarcina, vicepresidente Rosa Crudele). Il ricavato della serata è stato destinato alla
costituzione e all’avvio commerciale di una pasticceria-panetteria a
San Josè (Perù) a favore del Centro Protezione alle donne vittime di
violenza (Ceprovi).
Studenti e professori dell’ITC “Cassandro”
ritrovarsi dopo 25 anni!...
Ancora una volta il prof. Ruccio Vitobello ha voluto riunire gli alunni e docenti della V A dell’anno scolastico 1988-89
(oggi gli alunni hanno 44 anni e i professori fra i settanta e gli
ottant’anni). Presenti alla “festa di classe” dopo cinque lustri,
il preside del tempo prof. Michele Buonvino e i docenti Giovanni Scommegna, Dino Mastropasqua, Cecilia Picardi, Caterina Tomasicchio, Lucia Saponaro, Ruggiero Mascolo, Natalia
Francavilla, don Pino Paolillo e lo stesso Ruccio Vitobello. A
fare da padroni di casa, il preside attuale del “Garrone”, prof.
Antonio Diviccaro (attualmente l’ITC “Cassandro” è ubicato
presso il Polivalente in via Madonna della Croce e l’antico
edificio dell’ITC è occupato dall’I.I.S.S. “Garrone”).
Pino Micol incontra gli studenti
S. M. “E. Fieramosca”
struttura scolastica - alla presenza del sindaco Cascella e del
vicepresidente della Provincia Antonucci - veniamo invitate
a tornare indietro e ricondurre la situazione alla condizione
originaria?”.
Il motivo sarebbe questo, che mentre il Comprensivo
comprenderebbe 1.350 alunni, la vicina Baldacchini appena 900. Di qui il sopravvenuto ripensamento, di spostare gli
alunni della “Rodari” e della “Levi Montalcini” assegnandoli alla “Baldacchini”. “Ma queste riflessioni - obiettano le
docenti - non potevate farle anzitempo? Perché prima farci
consolidare nella nuova struttura, strutturalmente e didatticamente, per poi comunicarci di smantellare tutto e ritornare
alla condizione iniziale?”
“Primo Memorial Pietro Mennea
La palestra della Scuola Media “E. Fieramosca” ha ospitato per due
giorni il “Primo Memorial Pietro Mennea”, organizzato dall’“Archery
Team Barletta”, una gara di tiro con l’arco che ha coinvolto oltre cento
piccoli atleti provenienti dalle regioni della Puglia, Basilicata, Campania e Molise. Grande soddisfazione ha espresso il promotore dell’iniziativa, Michele Daquino, presidente dell’Associazione, pensando agli
imminenti campionati italiani indoor che si svolgeranno a Rimini fra
fine gennaio e inizi febbraio, ma con un occhio rivolto anche - fra un
anno - al compimento del 25° anniversario della nascita del Team.
del Liceo Classico “A. Casardi”
Ancora una iniziativa di Pino Lagrasta, questa volta nelle vesti di presidente della Società “Dante Alighieri”,
che nell’aula Magna del Liceo Classico
“Casardi” ha promosso un incontro dei
suoi alunni col noto attore barlettano,
Pino Micol sul tema d’ispirazione dantesca “L’Amor che move il sole e l’altre
stelle”, rappresentazione d’apertura della
stagione del Teatro “Curci” di Barletta.
All’incontro, presentato dalla prof.ssa
Emilia Cosentino e moderato dal giornalista Giuseppe Dimiccoli, hanno preso parte, oltre al presidente Giuseppe Lagrasta, il sindaco Pasquale Cascella e Alessandro
Masi segretario generale della Società “Dante Alighieri”.
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Scuola Elementare “S. Domenico
Savio”, incontro
con l’autore.
La IV C (insegnante Antonella
Degni) incontra
Renato Russo
che illustra due
personaggi della
storia di Barletta:
Eraclio e
De Nittis
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Il nostro Facebook
Cementeria di Barletta, primavera del 1965. Visita allo stabilimento di associati dei circoli della FUCI e dell’AVIS. Riconoscibili in primo
piano, a sinistra, Antonio Barbera e Ugo Villani. Più sopra Raffaele Fiore, Beppe Tosches e Venceslao Tatò. Più su ancora Francesco Russo,
Carlo Storelli, Andrea Gissi. Rino Cilli è l’ultimo a destra, sulla ringhiera, mentre Riccardo Dibitonto, a sinistra, è affacciato
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Enigmistica
UN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE.
Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
A centro schema, in una foto del 1990, è l’attuale dirigente del Liceo Classico Casardi di Barletta;
poeta e scrittore, autore d’un recente saggio edito da Rotas, su un importante scrittore del ‘900 definito al 30 orizzontale, mentre al 42 e al 44 orizzontali, a fine soluzione, si leggerà il suo nome e cognome
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Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco (*)
Orizzontali
1. Lo calca il tuffatore. - 9. Lo provoca una distorsione. - 18.
Duro, rigido, tenace. - 19. Rimanere, non muoversi. - 21. Verbo da scalatori. - 22.* Pasquale Cascella. - 24. Fanno parte del
letto. - 25. Si sostengono a fine corso. - 27. È artificiale per la
dialisi. - 28. Il cubismo di Delaunay. - 30.* Lo scrittore nato a
Cuba, oggetto dell’accennato saggio, autore tra l’altro di “Le
città invisibili” e “Palomar”. - 34. I rami pensili della giungla.
- 35. Terni. - 36. La città del panforte. - 37. Cremona. - 38. È
volante al Luna Park. - 39. Sua Altezza Reale. - 40. Un sacco
di pelle. - 41. Il Fronte Nazionale di Liberazione greco. - 42.*
Il nome (non definito). - 44.* Il cognome (non definito). - 46.
La vecchia imposta immobiliare. - 47. Ha fornello e cannello.
- 48. Antico altare. - 49. Uno stato ed un lago dell’Africa. - 50.
Como. - 51. È grande a Venezia. - 52. Teramo. - 53. Fragili
e trasparenti. - 54. La concezione dell’ateo. - 60. È orribile
all’olfatto. - 61. Li moltiplicò Gesù. - 62. Una vignetta enigmatica. - 63. Il nome della Lollobrigida. - 64. Olbia-Tempio
Pausania. - 65. Lo sono leoni e tigri. - 67. Il nome del fisarmonicista argentino Piazzolla. - 68. Lineari, senza rilievi. - 70.*
Monaco della distrutta chiesa di via Manfredi. - 71. Lavora nel
frantoio.
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Sul restante territorio:
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Andria
0883 595 122 - Bisceglie t. 080 395 75 69 - Canosa di Puglia t. 0883 880 803
Giovinazzo t. 080 394 44 83 - Molfetta t. 080 334 92 47
12
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Subagenzie di Barletta:
Agenzia Italia t. 0883 521 218 - Delvecchio Promot. Finanziario t. 393 047 7273 - Dicandia Promot. Finanziario
t. 0883 310 457 - Filannino t. 0883 571 571 - Galante t. 0883 532 241 - Lattanzio t. 347 645 7257 Rizzitelli t. 339 420 6003
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Agenzia generale del Nord Barese:
BARLETTA - Corso Garibaldi, 142 - tel. 0883 532 982
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(Soluzione a pag. 49)
Verticali
1. Proprio d’uno specifico gruppo. - 2.* Antonietta Fioravante - 3.
Una lana molto calda. - 4. Preghiera. - 5.* Quello di “rago” ce lo ricorda una via. - 6. Pronome di riguardo. - 7. Il nostro essere interiore. - 8.
Componenti scheletrici. - 9. L’isola nativa di Pitagora. - 10. Precede
trac con fragore. - 11. Cuore d’ariete. - 12. Associazione Sportiva. 13. Le prime sonde statunitensi nel sistema solare. - 14.* La regina
d’un bel viale. - 15. Il nome del cantante D’Angelo. - 16. Un numero… da grande circo. - 17. Orient Express. - 20. Quello dei tali. - 23.
Lo è dell’arte Philippe Daverio. - 25. Congiunzione per telegrammi.
- 26. Fiatare, respirare. - 29. Come certi fuochi cimiteriali. - 30. Fantastici, immaginari. - 31. Rifinita d’occhielli. - 32.* Giovanni tra viale
Manzoni e via Pascoli. - 33. Piccolo mobile da spogliatoio. - 35. Turare, chiuder buchi. - 37. Tosse molto grassa. - 39. Sono fatte per le prese. - 41. Risultato d’esami. - 43. Soffrono di fegato. - 55. Vini alterati,
aciduli. - 51. Nota casa giapponese d’apparecchi fotografici. - 53. Lo
è la bora. - 54. Tre bagnano la nostra penisola. - 55. Bruciati dal sole.
- 56. Giulio Pomponio dell’Accademia Romana. - 57. Un’etnia della
Nigeria. - 58. Una tavola sulle onde. - 59. Trieste. - 60. Fabbricava
la “Giardiniera”. - 61. La croce che dà il prodotto. - 63. Un liquore. 65.* Franco Tatò. - 66. In fondo all’indirizzo elettronico. - 67. Arezzo.
- 68. Palermo. - 69.* Isidoro Alvisi.
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Brevi di sport
Prima edizione di “Barletta
TiSfida all’Orienteering”
Alla presenza di oltre 200 atleti arrivati da tutte le province
della regione,il centro storico della gloriosa città di Barletta
ha vissuto una domenica di orientamento. “Abbiamo
creduto fortemente - dice il presidente della società
organizzatrice Luigi Laricchia - nell’organizzazione di un
evento che avrebbe messo in risalto la bellezza storica e
culturale del centro storico della città di Barletta. Il risultato
raggiunto è eccellente . Oltre ai tanti iscritti provenienti
da tutta la regione Puglia e anche dalla Basilicata,
rappresentata da atleti di Policoro, ho riscontrato un
interesse particolare dalla stessa popolazione barlettana
la quale ha conosciuto, anche per la prima volta, la
disciplina mondiale dell’Orienteering. Non mi sarei mai
aspettato una partecipazione così cospicua da parte di
associazioni e di semplici cittadini. Sento fortemente
l’onere e soprattutto l’onore di ringraziare vivamente
l’amministrazione comunale di Barletta che ci ha dato
l’opportunità di realizzare una gara di orienteering ben
supportata”.
Durante la gara, iniziata alle 10,30 è terminata alle 12,15,
Piazza della Prefettura, meglio conosciuta dai barlettani
come Piazza Monte di Pietà, è stata letteralmente rapita
dai suoni, dai colori e dalle acrobazie di artisti vari e
dagli atleti per una mattinata all’insegna dello sport,
del turismo, del divertimento, della salute ambientale e
sociale.
Alle 12,30 l’attesa premiazione di tutte le categorie alla
presenza del Consigliere regionale Filippo Caracciolo,
del Vicesindaco di Barletta Annetta Francabandiera, del
Presidente del Consiglio comunale Carmela Peschechera
e degli assessori Marcello Lanotte e Giusy Caroppo.
“Mi ha colpito - prosegue Laricchia - l’ affermazione reale e
sincera del consigliere regionale Filippo Caracciolo sulla
buona riuscita della manifestazione e della possibilità
tangibile di programmare una gara nazionale in loco,
spalmata su due giorni, all’insegna dello sport come
veicolo promozionale dello sviluppo turistico. Una sfida
che accetto con piacere se ci saranno i tempi e le risorse
giuste. In conclusione, ma non per ordine di importanza,
vorrei ringraziare gli altri organizzatori che con me hanno
condiviso la progettazione e la realizzazione di questa
gara regionale. Ora non mi resta che dare l’arrivederci
alla carovana dell’orienteering, con la speranza di
riabbracciarla nuovamente per una gara nazionale.”
Brevi di sport
Ciclismo
Ciclocross nel fossato del Castello
Gara di ciclocross nel fossato del Castello di Barletta, una
manifestazione alla terza edizione per il “Gran Prix” Castello Svevo - Città di Barletta”. L’evento, organizzato dal
Team Eurobike di Corato e dal suo promotore Maurizio
Carrer, è una iniziativa a livello regionale, infatti è organizzato dalla federciclismo pugliese. Alla kermesse han-
e al secondo posto in classifica - (girone E del campionato
di serie B), anche il lasciapassare per la Coppa Italia di
categoria. A segnare due volte gli spagnoli Victor e Garrote e il barlettano Montenegro, il migliore in campo. Non
basta: nella partita successiva, fuori casa, il club biancorosso ha prevalso di misura sull’Isernia per 3-2 con gol di
Calamita, Capacchione e Victor.
no partecipato i giovanissimi, esordienti e allievi, juniores,
donne e master over 45, élite, under 23 e master 17-44. Il
percorso, che si snoda fra i giardini e il fossato del Castello, misura complessivamente 2,7 km.
Tennistavolo
Bene Palmitessa al torneo della Fitet
Eccellente prestazione di Fabio Palmitessa al torneo nazionale seniores FITET svoltosi a Savigno (Bologna) dove
ha raggiunto i sedicesimi, prova eccellente ai fini della
ammissione ai prossimi campionati italiani che si svolgeranno a maggio, a Terni. Brillante soprattutto la vittoria
contro il toscano Davide Ruggiero e l’emiliano Alessandro
Soragna. Eliminato purtroppo invece ai sedicesimi dal più
quotato Marco Farina.
Calcio a 5
Cristian Barletta batte il Giovinazzo 6-0
Con uno squillante 6-0, il Cristian Barletta ha battuto il
Giovinazzo al Palasport “Borgia”. La squadra, allenata da
Roberto Chiereghin, ha così raggiunto - oltre alla vittoria
Arti marziali
Successo alla Tae Cup Italia
Grande successo per la XV edizione della Tae Cup Italia
che ha visto la partecipazione, all’interno di un più ampio
contesto marziale, di ben 600 atleti di Taekwondo I.T.F.,
Kick boxing, Kung fu e Karate. La competizione, svoltasi
la scorsa nel palazzetto di Trani, ha goduto della presenza
di un pubblico numeroso ed entusiasta. Erano presenti le
associazioni di Taekwondo più importanti della regione: la
Federico II di Svevia, Coreanteam-Trinitapoli, Team Ardito,
Rea Wellness, Pro Kicks, Martial System, Coreanteam Margherita di Savoia, Libertas Lavello, ATHENA CLUB
MINERVINO DELLE MURGE.
Molto soddisfatti gli organizzatori Ruggiero Lanotte,
responsabile del settore del Taekwondo e della kick boxing,
e Sebastiano Mastrulli, responsabile del settore del karate
e del Kung Fu. “Si tratta solo di una tappa propedeutica a
competizioni più ardue e serrate - dice l’allenatore della
nazionale di Taekwondo Giuseppe Lanotte - è fondamentale
che i ragazzi maturino esperienza di combattimento sul
tappeto di gara, un momento di crescita assolutamente
diverso da quello che avviene in palestra.
Risultati dei campionati interregionali di Kickboxing.
Federico II di Svevia: Dorina Lacerenza 1° Posto Light
Contact; Dorina Lacerenza 1° Posto Semi Contact; Luigi
Cavallo 2° Posto Semi Contact; Luigi Cavallo 1° Posto Ligth
Contact; Giuseppe Cafagna 2° Posto Light Contact.
Coreanteam: Luca Di Tullio 2° Classificato Light Contact;
Luca Di Tullio 3° Classificato Semi Contact; Katia Sisto
3° Classificata Semi Contact; Damiano Pastoressa 3°
Classificato Ligh Contact; Luigi Pastoressa 2° Classificato
Light Contact; Nicola Vitto 3° Classificato Light Contact.
Barletta Calcio
Non c’è da preoccuparsi, e anzi…
S’era sparsa la voce di forti problemi societari legati
all’attuale management della squadra del Barletta Calcio,
mentre ci giungono voci tranquillizzanti da parte dei
vertici della Società. Un segnale preoccupante sembrava
la cessione di Floriano, uno dei nostri migliori giocatori.
Ma il presidente Perpignano ha tenuto a precisare, alla
stampa, con grande chiarezza e sincerità, i motivi della
cessione. Motivo della preoccupazione dei tifosi era stata,
oltre alla cessione di Floriano, anche il ritardato pagamento
degli stipendi, ma la vendita dell’attaccante ha consentito
un alleggerimento della situazione debitoria societaria.
E oltre tutto, proprio in coincidenza con questi eventi,
la squadra inanellava una serie ininterrotta di successi
sul campo per cui il presidente aveva di che essere
soddisfatto del nuovo corso preso dal ruolino di marcia
della quadra che dagli ultimi posti in classifica, è risalito
di ben 15 punti. Il presidente si è dichiarato ottimista
sull’immediato futuro della squadra e ha smentito - per il
momento - possibili allargamenti societari.
Soluzione di pag. 47
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I nostri poeti
L’opera postuma di Francesco
Balestrucci, Stato d’animo
di Francesca Lucia Santeramo
“La poesia di una vita”
Benché nel panorama delle lettere possa essere ricorrente assistere alla fioritura di testi poetici da parte di emergenti e benché
spesso, le motivazioni che avvicinano alla scrittura siano mosse
dall’intimo istinto di condividere le proprie esperienze, ritengo
che l’esternazione delle intime predisposizioni dell’animo della
raccolta di poesie di Francesco Balestrucci si discosti dalla citata
e ricorrente motivazione adottata.
Ciò che contraddistingue questa raccolta è da ricercare all’interno della sua stessa natività, nel fervente desiderio da parte dello
scrittore di conoscere e far conoscere se stesso e il mondo che ci
circonda attraverso l’arte delle Muse.
L’opera di Francesco Balestrucci, come l’editore Renato Russo amabilmente lo aveva definito presentando alcuni suoi testi in
una raccolta di autori barlettani, “artigiano di viti, bulloni e parole” è pulita, limpida, ingenua. Le sue parole specchio di una “voglia di poesia giornaliera”, utile rimedio alle difficoltà di una vita
combattuta con inesauribile speranza. I suoi versi semplici, ricchi
di densi umori vitali, carichi dell’essenza delle “cose” della vita.
Quest’opera postuma intitolata “Stato d’animo” e fortemente
desiderata dallo scrittore, conta di 43 componimenti, i quali condensano la sua stessa essenza vitale; una forza fatta di semplici
ideali che trasportano il lettore nel tentativo del poeta di rivelare
l’essenza della sua vita attraverso piccoli “quadri evocativi”.
Ed a me, grata figlia, amica, discepola, che qui lo accompagno,
il saluto…
Caro Francesco, mentore che mi hai condotta all’onore della poesia, attraverso il tuo semplice entusiasmo, rivelando a me
stessa l’universo delle parole; a te l’onore che si deve ai poeti e
nobili d’animo…
Grazie!
Grazie perché attraverso la tua poesia e la tua prosa hai fatto
il dono più grande a tutti coloro che ti hanno amato, conosciuto,
incontrato la tua presenza perenne, il tuo ricordo indelebile.
L’angolo della poesia
FRANCESCO BALESTRUCCI
Nasce a Barletta da una famiglia
modesta patriarcale di onesti artigiani. Fin dall’adolescenza era
attratto dall’arte delle muse che lo
spronarono indirizzandolo verso la
vena poetica.
Nel 2007 partecipò per la prima
volta ad un concorso letterario presentando “La carezza”, poesia autobiografica scritta e composta a sua
moglie, con un affetto amorevole e
struggente di un uomo già provato
dalle vicissitudini di questa vita parsimoniosa e sterile verso
tutti.
Questo libro, postumo, è dedicato alla sua donna e ai suoi figli
su cui riversava tutto il suo affetto da padre e da madre.
Il suo cammino letterario, interrotto da un avverso destino, è il
traguardo di un sogno ambito che con amore e ammirazione i
propri figli gli dedicano.
La carezza
Il tempo trascorso
Il tempo trascorso non cancella il ricordo
di quell’aprica stradina sterrata che portava
verso la ridente pianura tirata come fosse
un panno, impreziosita da lussureggianti
vigneti e all’orizzonte, amene colline di
uliveti tagliate dal serpeggiare fiume che
scorreva lento e tranquillo verso l’agognata
meta: “il mare”!
Vista sublime! (che toglieva il fiato).
Il sole scandiva l’alba e il tramonto di tutti
i giorni e il lavoro dei campi.
Talvolta, la neve imbiancava quel mio mondo
ed io, impaurito e smarrito dal muto silenzio
assordante, temevo che la realtà mi perdesse,
poiché il nascere e il morire, cercavano
consuetudini temporali. Non sapevo chi
fossi e dove fossi! Smarrito, vinto dalla
grandezza del mistero della vita.
In quel mondo astrale dove tutto
sembrava perduto, la bellezza era più
forte del tutto, e mi sentivo rinfrancato.
Sabino Tupputi
Sono un nome, senza volto e senza lingua,
sì, mi chiamano “la carezza”.
Semplice gesto della mano che ti dà tanto
senza chiederti nulla, ma il suo ricordo
rimarrà per sempre a chi la riceve.
Nessuno è tanto ricco da farne a meno
perché è un bene che non si può
né comprare, né ereditare, ma soltanto donare.
La carezza è un grande bene, è indelebile.
Ovunque viene data produce e infonde amore ed affetti
le quali sono le fondamenta della vita.
Perciò questo segno celestiale, pieno d’amore e di affetti,
blasonato dallo stemma dell’Onnipotente,
facciamone uso per debellare tanta cattiveria
che alberga questo mondo crudele e perverso.
È una piccola e semplice parola,
formata da sette lettere,
quattro consonanti e tre vocali,
tutti i tempi della nostra vita.
Inginocchiamoci infine davanti all’Onnipotente,
che fa nascere il giorno e la notte,
e seppelliamo tanta arroganza e presunzione
migliorando la qualità della vita
in un mondo senza confini.
di cui ne faccio incetta!
Ripartire è un lento morire,
ogni volta lascio una parte di me,
tornano sempre vivi i ricordi e ogni volta le gote mie
si solcano da un rivolo di dispiacere,
ma la mia forza viene rinvigorita dal sol pensiero:
ritornare nella terra mia!
Antonio Dibenedetto
Riflessione
Se rendi ardita
l’umana vita,
fai un gioco, spesso, assai
pericoloso.
È come zolfanello,
vive a lungo se resta
ben quieto nell’astuccio.
Se diventa curioso,
e s’infuoca la testa:
è la fine di un cruccio.
Anna Maria Noemi Mauro
Violentati dalla distrazione
Terra mia
Terra mia,
con il magone ti ho lasciato
serbando nel cuore tanta tristezza,
ma ogni volta che ritorno
la gioia mi pervade nel ritrovarti,
simile allo sconforto che provo
quando dovrò lasciarti!
Le mie radici non saranno mai recise,
sino a quando avrò la forza
di far ritorno nella terra mia.
Ogni volta che parto mi porto dentro una parte di te
il frastuono della tua vitalità,
l’intercalare della tua voce,
la gestualità tipica che non dimentico
e che conservo nel cuore,
simile al caldo sole e alla brezza di mare
che ti avvolge nelle giornate di primavera,
Confuse dal vento le pagine
consumate dei giorni già passati
con una mano raccolgo il loro odore,
il loro sapore
andato nei ricordi camuffati dalla fantasia
briciole di verità oscene, rimandate a domani
sempre più ieri ormai!
Capelli sepolti dopo lotte ostinate a rincorrere il nulla
solchi ormeggianti su facce vestite per le
occasioni importanti
amare delusioni negli occhi di quella foto
ossidata dalla passione che non germoglia più
È colpa mia… io lo so
sono vittima della distrazione
drogato dalle verità dei capibranco
hai dormito per tutto il tempo
svegliatiiiiiii non è mai troppo tardi.
Massimo Landucci
Francesco Balestrucci, un onesto artigiano delle viti e dei
bulloni, delle macchine e delle frese, artigiano però anche
nell’uso delle parole, del vocabolario dei sentimenti senza pretese intellettualistiche, ma con un’irresistibile voglia di poesia
che vive giornalmente come un rimedio alla aridità di una vita
banalizzata. Ispirazione che manifesta in versi scarni e densi di
umori vitali che traduce in una lirica essenziale utilizzando un
lessico appropriato senza essere ricercato e colorito, senza essere chiassoso. Poche, le sue poesie, che compone solo quando
ne avverte l’urgenza incontenibile, raccolte in una silloge che
non ha ancora trovato la spinta sollecitatoria alla sua pubblicazione. (da R. RUSSO, La Stradina dei Poeti, Editrice Rotas,
Barletta 2010)
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L’angolo della poesia
INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI
Archeoclub di Barletta
348 3739839
Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132)
0883 331002
La befana
[email protected]
Archivio della Memoria e della Resistenza
(c/o Castello)
0883 578644
Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620
Aufidus - Ass. inform. turistica
329 8449777
Biblioteca Comunale (c/o Castello)
0883 578607
di Ada Roggio
Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68)
La befana lesta lesta
ha sfidato la tempesta.
È partita dal paese,
impiegando qualche mese,
indossando una sottana,
FOTORUDY
calze lunghe a filigrana,
SERVIZI SOCIALI
un cappello lungo e stretto,
A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1)
ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio)
Casa di riposo “R. Margherita”
Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16)
Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45)
Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) Consultorio familiare “Insieme…” Curia Arcivescovile Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I)
0883 527859
0883 310230
0883 521686
0883 522446
0883 310293
0883.510181
0883 572557
0883.310387
0883 520395
0883 531274
0883 518002
GOS Laboratorio urbano
tel. 0883 310214 - fax 0883 576156
ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128
Sert
0883 577302
Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460
nero come il suo corsetto,
un mantello rattoppato
ed un guanto sfilacciato.
Naso adunco, mento aguzzo,
lei si sposta sempre in “truzzo”.
Con le scarpe a mezzi tacchi,
con sè reca tanti pacchi.
Il suo vecchio e stanco viso,
non si nega mai a un sorriso.
Sul suo volto ha un grosso neo,
TAXI - AUTOAMBULANZE
E TRASPORTO INFERMI
assomiglia a un cicisbeo.
I capelli che ha arruffati,
A.S.L. BT - centralino
0883 577111
AVSER (Via Magenta, 24)
368 3511354 - 0883 528443
Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso
0883 526924
Misericordia Barletta - Servizio ambulanza
347 0951836
O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine)
0883 535000
NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale
329 0536112
U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine)
0883 536788
Taxi (P.zza Conteduca)
0883 521469
sono tutti affumicati.
Canta canta la befana,
canta una intera settimana,
Via Ferdinando d’Aragona, 88 - BARLETTA
tel. 0883 331 566
barletta@otticalamusta
www.otticalamusta.it
e se di notte guarderai la luna,
essa certo ti porterà fortuna.
0883 531274
Cantina della Sfida
0883 532204
Castello 0883 578620
Centro Culturale Zerouno
0883 333807
C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170
IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331
Lega Navale
0883 533354
Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374
Parco Archeologico di Canne
0883 510993
Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42)
339 3869860
URP (Ufficio relazioni con il Pubblico)
0883 578488
Numero Verde 800761414
POSTI TELEFONICI PUBBLICI
Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22
0883 534305
SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO
Acquedotto (Servizio Guasti)
800 735735
Scoppio (Servizio Trasporto Urbano)
0883 518554
Capitaneria - Soccorso in mare
0883 531020 - 1530
Carabinieri - Pronto Intervento
112
- comando compagnia
0883 537400
Cimitero
0883 510675
Comune - centralino
0883 578111
Corpo Forestale dello Stato1515
Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info)
800 900800
Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21)
89 20 21
Gas (Servizio Guasti)
800 900999
Guardia di Finanza - servizio di pubblica utilità117
- Gruppo Barletta
0883 531081
Guardia Medica - notturno e festivo
0883 575130
Polizia di Stato - soccorso pubblico
113
Polizia Commissariato
0883 341611
Polizia Locale - Pronto intervento
0883 332370
Polizia Stradale
0883 341711
Polfer
0883 521502
Poste Italiane
0883 536097
Prefettura - centralino
0883 539111
Pronto Intervento
118
Pronto Soccorso A.S.L. BT
0883 577781
Protezione Civile
0883 578320
URP - A.S.L.
0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050
Soccorso ACI
116
Soccorso Pubblico
113
Vigili del Fuoco - Pronto Intervento
115
- locale stazione
0883 531222
La befana ha nel cestone
molti doni e assai carbone.
Sfida il vento, la neve e la bufera
pur di giungere nelle case a tarda sera.
E anche se sorvola monti e algide colline,
la sua corsa non avrà mai fine.
E ora che la filastrocca è terminata,
(carina - nevvero? - anche se un po’ sciocca),
l’Epifania tutte le feste si porta via.
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ORARIO FERROVIARIO fino al 12 dicembre 2015
BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA
Da Barletta a Bari: 4.41 4.42 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.42 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30
7.52 8.30 8.40 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.43 12.58 13.10 13.37* 13.48* 14.02 14.10*
14.22 14.44* 15.01 15.02 15.17 15.59 16.10* 16.49* 17.03 17.04 17.15 17.43* 17.46
18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.02 21.03
21.36* 21.44* 22.16* 22.44 22.52 23.03*
Da Bari a Barletta: 0.01* 4.05 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00
8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.10 12.30 12.38*
13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.50 14.04* 14.101* 14.16 14.27 14.38* 15.15 15.38*
16.05* 16.33 16.40 17.05 17.15 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 20.05
20.15 20.30 21.10 21.15 21.33* 22.06 22.13 23.09*
Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.53 5.11 6.02* 6.43* 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56
9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.30 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08*
14.21 14.48* 14.54 15.08* 15.09 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.28 17.37 18.02 18.22
18.45* 18.57* 19.50 20.51 21.02 21.13 21.21 21.58 22.03 22.21* 22.54 22.58 23.57*
Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.53* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.48 7.10
7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.15 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.15* 14.20* 15.20
15.38* 16.17* 16.22* 16.34 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25
19.46* 20.14* 20.20* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32*
Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e
acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21
(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).
Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo
*= il servizio si effettua anche la domenica
CHIESE: orari Ss. Messe
STAZIONI DI SERVIZIO
TURNI FESTIVI MESI GENNAIO e FEBBRAIO 2015
Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30
Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00
10-11 Gennaio
7-8 Febbraio
TURNO A IP
ESSO
ESSO
TAMOIL
ESSO
via L. Da Vinci
via R. Margherita
p.za 13 febbr. 1503
via S. Samuele
via Trani
24-25 Gennaio
TURNO B
17-18 Gennaio
14-15 Febbraio
AGIP
IP
ERG
TOTALERG
TOTALERG
31Gennaio
1 Febbraio
28 Febbraio
TURNO C 21-22 Febbraio
TURNO D ERG
AGIP
IP
IP
Q8
ERG
ERG
TOTAL
AGIP
Q8
via Canosa, 84
via Foggia
via Andria
lit. di Ponente
via Trani
54 IL FIERAMOSCA
via Canosa
via Trani
via Parrilli
lit. di Ponente
via Barberini
via R. Margherita
via Violante
via Andria
via Trani
via Foggia SS 16
sabato sera domenica
BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Medaglie d’Oro, 29
CARMINE 17.00
via Mura del Carmine
CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via Barberini
IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Firenze, 52
MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00
viale del Santuario, 13 12.30
OSPEDALE CIVILE 9.00
PURGATORIO 19.309.00 19.30
corso Garibaldi
S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00
via Pozzo S. Agostino, 28
S. ANDREA 18.30
9.00 10.30 11.30 18.30
via M. Bruno
S. BENEDETTO 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via R. Margherita
S. CATALDO 10.00
20.00
via Mura S. Cataldo
S. DOMENICO 19.30 19.30
corso Garibaldi, 198
S. FILIPPO NERI 19.00 7.30 9.30 11.30 19.00
via Mons. Dimiccoli, 116
S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00
c.so Vitt. Emanuele, 147
S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00
via delle Querce, 2
S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00
vicoletto Santa Lucia
S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00
viale Marconi, 22
S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00
via Cialdini, 70
S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth
S. NICOLA
19.00 8.15 11.00 19.30
via Canne, 195 12.15
S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
via Donizetti
S. RUGGERO 7.30
via Cialdini
SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00
via Canosa, 143
SANTA M. MAGGIORE
11.00
via Duomo
SANTO SEPOLCRO
19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
corso Vitt. Emanuele
SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00
via Boggiano, 43
SS. CROCIFISSO 19.00
8.30 10.00 11.30 19.00
via Petrarca
SS. TRINITÀ 19.00
10.00 11.00 19.00
via Palmitessa, 38
GENNAIO
2015