Edizione 06-07/16 del 29 giugno 2016

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Edizione 06-07/16 del 29 giugno 2016
oggi
06-07/2016
www.samaritani.ch
Giovani monitori pronti al via
Pagina 4
Buono a sapersi
Animali pericolosi
e velenosi
Statistiche annuali
Meno Sezioni
ma più interventi
Sezioni
Lugano sfoggia
la nuova divisa
Pagina 12
Pagina 16
Pagina 23
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Sommario
Reportage
Editoriale
Piccoli incontri
estivi
Mentre sto scrivendo queste
righe, dopo la metà di giugno,
piove. E ha piovuto anche ieri e
pioverà anche domani. Certo non
si può dire che il passaggio dalla
primavera all’estate sia stato
caldo, soleggiato e ridente. Ma
comunque, eccoci di nuovo in
estate, tempo di vacanze, riposo,
passeggiate nella natura, in
montagna o lungo il mare.
Tempo di viaggi in Paesi lontani
o di belle giornate nella cascina
sui monti.
Dovunque si vada, vicino o
lontano – in estate si sta molto
volentieri all’aperto (pioggia
permettendo). E qui, a
dipendenza da dove ci si trova,
si possono fare tutta una serie
di incontri con animaletti più o
meno innocui: zanzare, vespe,
api, calabroni, serpenti, zecche o,
se siamo al mare, meduse e ricci
marini.
La maggior parte delle volte non
ci accorgiamo della loro presenza
o la convivenza è pacifica. Capita
però anche di venir punti o subire
dei morsi o dei contatti dolorosi
che, in certi casi, possono anche
essere pericolosi per la nostra vita.
Allora è sempre meglio prevenire,
sapere cosa fare. A p. 12 di questo
numero troviamo utili consigli a
questo riguardo.
Buone vacanze a tutti!
04
La formazione per
i giovani piace
Anche se impegnativa e piena di
sfide, la nuova formazione per i giovani
sembra piacere ai diretti interessati.
La redazione di Olten ha reso visita al
corso pilota svoltosi nel fine settimana
dell’Ascensione a Landquart, con ben
83 partecipanti.
Buono a sapersi
12
Quando morsi e punture
possono essere pericolosi
Cosa fare in caso di morso di un
serpente? O di puntura di una vespa
o contatto con una medusa? In estate
questi spiacevoli inconvenienti possono capitare più spesso. A pagina 12
trovate utili consigli per un corretto
comportamento.
Attualità
16 Meno Sezioni, ma più ore di Servizi sanitari
Grazie ai rapporti annuali, la FSS ha elaborato e riassunto l’insieme dell’attività
del movimento samaritano svizzero. Nel 2015 è diminuito il numero delle Sezioni,
ma è aumentato il numero complessivo dei soci Samaritani.
Sezioni, Associazione
22
Le Sezioni Samaritane della
Valle di Blenio si fanno
conoscere
Blenio e Acquarossa-Serravalle
erano presenti alla grande
manifestazione per famiglie
«Bimbi in festa». La Sezione di
Lugano sfoggia la nuova divisa,
mentre quella di Stabio accoglie
un nuovo e volonteroso monitore.
Mara Zanetti
Maestrani
oggi samaritani 06-07/2016
3
Formazione dei Giovani
Scopriamo i nuovi corsi
per i giovani
Compresso, moderno, esigente: durante il fine settimana dell’Ascensione,
a Landquart (GR) si sono svolti i corsi pilota facenti parte della nuova
formazione della Gioventù. Il motto delle intense giornate era «Scoprire».
Testo e foto: James D. Walder
E da scoprire e imparare c’era davvero molto,
lo scorso inizio maggio al Plantahof di Landquart, nei Grigioni. Presso il Centro di formazione e di consulenza agricola, un complesso
di edifici dall’architettura davvero straordinaria, si sono dati appuntamento ben 83 giovani
partecipanti i quali sono stati confrontati con
un programma del tutto nuovo.
Da quest’anno e per la prima volta, questi
giovani hanno la possibilità di scegliere –
nella loro qualità di membri della Gioventù
samaritana – fra tre diversi corsi di formazione a dipendenza dei loro bisogni e della
loro età (responsabile dei giovani modulo I e
II, Trainer dei giovani o monitore di gruppi
giovanili); corsi che sono stati interamente
rielaborati e ridefiniti. Così, grazie a queste
possibilità, ai giovani quadri attivi nelle Sezioni si aprono oggi anche determinate funzioni che fino ad ora erano riservate solo ai
monitori e agli Istruttori samaritani adulti.
Una grande responsabilità
personale
Accompagnati da un bellissimo tempo, i
giovani – tra cui molte più donne – sono stati
divisi in quattro gruppi al fine di imparare al
meglio, e in soli tre giorni in luogo di quattro, il maggior numero possibile di nozioni
pratiche. Una cosa era chiara da subito, ossia
il grado di responsabilità personale richiesto
dai nuovi contenuti dei corsi, e ciò per il fatto
che i partecipanti svolgono già al loro
domicilio il lavoro di preparazione teorica e
pratica e che devono studiare e apprendere la
teoria al computer con la piattaforma di
apprendimento MyLearning. In questo
modo, all’inizio del corso sono già «à jour».
I classatori appartengono ormai al passato:
oggigiorno la maggior parte dei giovani – i
cosiddetti «nativi digitali» – utilizzano
infatti tutti tablet e i-Pad.
Questo lavoro in gruppo, piuttosto libero e
orientato al progetto, ha però anche qualche
svantaggio. «Dobbiamo determinare quanta
pressione riusciamo a «sopportare» in un
programma giornaliero intenso a livello
anche di tempi», afferma Christina Gut di
Zugo all’inizio della formazione. La studente
ventenne in scienze delle religioni ha «costruito» per il suo gruppo, con pochi
materiali a disposizione ma molta fantasia,
una specie di manichino. «Naturalmente
sono molto contenta del fatto che, in futuro,
potrò pure io insegnare al mio Gruppo Help
delle nozioni tecniche e specialistiche senza
prima dover superare la classica prova di
insegnamento samaritano», racconta.
Dopo due giornate di corso, la giovane
donna può stilare un primo bilancio: «Tutto
finora si è svolto bene: una parte del corso
consisteva in ripetizioni, tuttavia c’erano
anche molte nozioni nuove e tanto da scoprire
pure per me.» Inoltre, nel blocco «responsabile dei giovani modulo I», c’erano alcune persone che provenivano dai Gruppi Help. «Così
si impara sempre a conoscere persone nuove.»
Nuovi contenuti
Malgrado le giornate molto intense, l’ambiente di lavoro e il morale a Landquart sono
stati davvero ottimi (vedi interviste). I
partecipanti sono pieni di energia e vogliono
fare qualcosa assieme, senza per questo
rinunciare a… necessari momenti di divertimento e svago. Questi momenti si vivono soprattutto durante gli esercizi pratici, come ad
esempio in un «sorprendente» incidente automobilistico sulla piazza del Planathof che
Gli 83 partecipanti ai corsi pilota della formazione giovanile hanno seguito durante il fine settimana dell’Ascensione un programma
di formazione intenso e impegnativo.
4
oggi samaritani 06-07/2016
Reportage
Anita Wetterwald
Nick Bichsel
Christina Gut
rappresenta il momento tecnico specialistico
più importante della giornata. Qui
infatti c’è molta azione, anche parecchio
sangue finto e si respira il… dramma; i partecipanti premiano questo impegno fornendo
via via le risposte e le azioni giuste.
Oltre alle competenze tecniche, ci sono
altri elementi che fanno parte della nuova formazione di monitore giovanile, come ad
esempio i contatti a volte difficili o esigenti (in
tempo ed energie) con i genitori dei giovani
Help. I partecipanti hanno così dovuto sostenere un colloquio con dei genitori, colloquio
che poi è stato discusso e valutato in comune.
Anita Wetterwald, 22 anni, di Römerswil
(Lucerna) trova estremamente d’aiuto affrontare ed elaborare questo tema poiché
«curare il contatto con i genitori è una cosa
che si impara». Nel loro Gruppo Help a
Sursee ci sono 8 bambini, prima erano 13.
«In un gruppo di giovani possono sorgere
delle situazioni difficili; abbiamo così
imparato come reagire in modo corretto a
situazioni diverse e come comunicare con i
genitori.»
dello stesso, dato che ci vuole sempre un po’
di tempo prima che i partecipanti si aprano.»
Attualmente Colin, 20 anni, sta assolvendo la Scuola reclute come soldato sanitario. Nella sua Sezione Samaritani ha iniziato
con quattro bambini, mentre ora – come
dice con fierezza – segue ben 16 giovani
Help. Il fatto di essere assieme ad altri
membri dei quadri giovanili rappresenta per
lui una parte molto importante della formazione e della formazione continua.
senza contatti personali oltre alla scuola, al
lavoro e alla Sezione.
L’ultima sera del corso, i partecipanti sono
impegnati nell’esercizio di gruppo finale: si
controlla che l’apporto di ossigeno sia
corretto e che le manipolazioni sul manichino siano effettuate in modo giusto. Quest’anno è stato messo in scena un grande esercizio
di recupero, pianificato e coordinato dai
monitori dei Gruppi giovanili. Dal canto
loro, i Trainer giovanili erano responsabili
delle nozioni tecniche. In futuro potranno
essere messi in scena ed esercitate simulazioni di situazioni ed incidenti molto vicini alla
realtà. L’esercizio di recupero svolto a fine
corso dai giovani ha dimostrato chiaramente
che quest’ultimi sono davvero all’altezza e
che possono tenere benissimo il passo con le
nuove formazioni e i requisiti più elevati
richiesti. Ora la palla passa ai quadri
giovanili, che devono essere in grado di
trasmettere questo entusiasmo, questo
spirito della scoperta e queste ambizioni nei
loro Gruppi giovanili e nelle loro Sezioni.
L’essere assieme e il condividere
La scelta delle tematiche nei blocchi di formazione è stata definita riuscita e moderna.
Come esempio di tema, Anita Wetterwald
cita l’approccio e il comportamento corretto
con i nuovi media oppure la problematica del
cosiddetto «Sexting». «Nella formazione siamo stati sensibilizzati sul tema della violazione dei limiti e delle responsabilità.» Questo
oggigiorno è particolarmente importante.
«Personalmente avrei preferito che il programma del corso non fosse così pieno», dice
criticando un po’ la formazione accorciata di
un giorno. «Imparare e ritenere tutto in soli
tre giorni non è uno scherzo.»
Colin Plöchlinger, da Bülach (Canton
Zurigo), è sulla stessa linea, quando lo incontriamo verso l’ora di cena ancora tutto
«insanguinato» ma sorridente dopo aver
fatto la comparsa (figurante) come podista
investito da un’automobile nell’esercizio:
«Forse, in rapporto a prima, con questo
corso va un po’ persa la componente sociale
Un complesso esercizio di recupero
Nick Bichsel, con i suoi 16 anni, è uno dei
partecipanti più giovani a questo fine settimana. Nato e cresciuto a Soletta e apprendista al primo anno nel settore de commercio
di dettaglio, Nick intende passare da monitore giovanile a Trainer giovanile. Nella
Sezione Samaritani di Derendingen egli è
attualmente alla testa di 22 giovani Help.
Nick allarga la sua ambizione anche al
mondo professionale: «Il mio obiettivo futuro è quello di diventare sanitario aziendale»,
ci dice in tono risoluto. Le circa 15 ore di
lavori preparatori passate al computer sono
state per lui «una significativa esperienza dei
propri limiti». È stato esigente e bisogna
abituarsi a studiare senza un insegnante e
Ulteriori informazioni sulle tre formazioni
sul sito www.samariter.ch > Gioventù
samaritana > Formazione giovani
•
Colin Plöchlinger impegnato come figurante nell’esercizio pratico.
oggi samaritani 06-07/2016
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Reportage
Intervista Conny Piller
Energia giovane
ricarica l’impegno
Per più di un anno, il gruppo di progetto per i corsi giovanili ha aggiornato i
corsi di formazione esistenti per i giovani e ha elaborato i contenuti per i nuovi
corsi. Ora con la formazione dei quadri giovanili avvenuta nel maggio scorso
a Landquart, questi nuovi corsi sono partiti, e con successo. Conny Piller,
responsabile del gruppo di progetto, stila un primissimo bilancio.
«oggi Samaritani»: Come sono andati a Landquart i corsi pilota delle
nuove formazioni per i giovani?
Conny Piller: Siamo estremamente soddisfatti di questo primo passaggio. Ho lavorato per un anno intero con ambedue i
formatori OC FSS Tanja Gresch e Dominic Siegenthaler su questa nuova formazione, elaborandone i contenuti. Per questa
ragione, per noi a Landquart è stato un momento speciale: abbiamo messo in pratica per la prima volta i corsi e abbiamo
potuto vedere che anche la maggior parte degli elementi di ripetizione pratici e ludici che abbiamo ideato, funziona.
Dopo questo primo bilancio, ci sono degli elementi dei nuovi corsi che bisogna ancora cambiare?
Penso che, al momento attuale, dobbiamo adattare solo piccole cose, come i tempi di insegnamento e la sequenza delle
varie tematiche. Appena tutto questo sarà fatto, tutta la documentazione sarà tradotta in francese e in italiano, così da
essere a disposizione anche per le Associazioni della Romandia e del Ticino.
E i giovani monitori come hanno affrontato le elevate aspettative ed esigenze della nuova formazione?
Hanno accolto tutto molto bene, si sono impegnati affrontando i nuovi elementi della formazione. In sintesi, sono stati
ben introdotti. È una vera gioia poter accompagnare questi giovani in questo percorso. Ovviamente ci sono sempre delle
sfide personali e le scadenze per l’elaborazione e lo sviluppo di questo grande progetto congiunto erano molto ristrette.
Per far fronte a tutto ciò, ci vuole un sacco di lavoro di squadra e un’ottima ed efficace comunicazione tra i vari corsi.
Proprio per questo abbiamo creato questo momento di apprendimento.
Qual è lo scopo principale delle nuove formazioni?
l rapporto tra la teoria e la pratica e il collegamento con i contenuti. Si tratta di fare in modo che i quadri giovanili imparino a testare i contenuti per provare poi a implementarli direttamente sotto la guida e la supervisione di un formatore OC.
Il motto delle tre giornate è stato «Scoprire». Cosa c’era da scoprire?
Dapprima ovviamente i nuovi corsi. Per i giovani trainer, da scoprire c’era soprattutto l’insegnamento della tecnica
specialistica, cosa che rappresenta ora una componente della loro formazione. Molti dei partecipanti, tuttavia, insegnano
già nozioni di tecnica specialistica in seno ai loro Gruppi giovanili – perciò il livello è stato in parte estremamente elevato
e il nostro materiale didattico è stato utilizzato con entusiasmo. Comunque, l’esercizio tecnico di gruppo finale, svoltosi
durante l’ultima sera, è stato una bella sfida per tutti. Si è infatti trattato di imparare a mettere in piedi un vero e proprio
esercizio dall’inizio alla fine e non solo valutare e/o criticare un esercizio già preparato. Altre «scoperte» sono poi state
le nuove tematiche comprese nella formazione, come il corretto approccio e la comunicazione con i genitori dei giovani
Help, oppure la conduzione di un team o ancora come accompagnare i potenziali futuri monitori giovanili. Tutte queste
tematiche hanno riscontrato un grande successo.
Come hanno affrontato, i partecipanti, lo studio individuale prima del corso e la preparazione sulla piattaforma
d’apprendimento MyLearning?
La nostra piattaforma d’apprendimento è nuova e talvolta bisogna ancora risolvere qualche problema. Comunque i
nostri giovani hanno affrontato e superato molto bene sia la preparazione individuale che il test teorico, rimanendo
sempre concentrati. Per questa ragione, siamo soddisfatti del test, anche se dei miglioramenti sono sempre in corso.
Qual è la vostra conclusione personale?
Sono molto fiero della nostra gioventù. L’impegno e l’energia dei giovani mi affascina sempre. Con loro è possibile
discutere anche di tematiche difficili e impegnative. E pure i nostri formatori OC del Settore giovani stanno facendo
un grosso e meraviglioso lavoro e mettono a disposizione del tempo per accompagnare i giovani in questo processo.
Intervista: James Walder
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oggi samaritani 06-07/2016
In caso d’emergenza
l’affidabilità è tutto:
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Molti vantaggi con Baloise Plus
La famiglia R. scopre i molti vantaggi di Baloise Plus e del Mondo della sicurezza della Basilese.
Marco R., 10 anni, e suo padre giocano a calcio in giardino. A un
certo punto Marco sbaglia un colpo e il pallone finisce direttamente
contro la finestra del vicino. Padre e figlio si guardano imbarazzati. La madre esce di casa e sorride. «Niente di cui preoccuparsi»,
dice. «La nostra assicurazione economia domestica si farà carico del
danno. E poi abbiamo anche Baloise Plus, perciò non viene nemmeno
applicata la franchigia.»
Se oltre all’assicurazione economia domestica, composta da assicurazione mobilia domestica e assicurazione responsabilità civile di
privati, stipulate con la Basilese un ulteriore contratto, viene meno
la franchigia per l’economia domestica e sarà rimborsata l’intera
somma del danno.
Stipulando due ulteriori contratti, si raddoppia la somma assicurata
concordata in caso di furto semplice all’esterno. Quando durante le
vacanze alla famiglia R. è stato rubato lo zaino contenente l’attrezzatura fotografica e il laptop, grazie a Baloise Plus il danno è stato
coperto interamente.
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dovesse essere disoccupato per più di sei mesi. Questo sarebbe un
bel vantaggio per la famiglia R. se uno dei due genitori dovesse
impiegare oltre sei mesi per trovare lavoro. Grazie a Baloise Plus la
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«E D’UN TRATTO,
MI È STATA TOLTA
LA PRECEDENZA.»
Ascoltate la storia Rega
di Claudia Sonderer, 46.
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Diventate sostenitori ora.
Volontariato per i disoccupati
Modifica delle direttive legate alla legge
sull’assicurazione contro la disoccupazione
Fino a poco tempo fa, l’attività di volontariato da parte di persone che percepiscono
le indennità di disoccupazione sottostava all’obbligo di autorizzazione.
Ora, grazie all’intervento della Croce Rossa svizzera, (CRS),
questa disposizione è stata adattata e aggiornata.
Non tutti coloro che desiderano aiutare, possono farlo: in questo senso, e per i disoccupati, sono stati aggiornati i regolamenti per il volontariato.
(Foto: Shutterstock)
La legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI;
RS 837.0) prevede che un disoccupato che desidera esercitare un’attività di volontariato deve in principio chiedere l’autorizzazione. Il
Legislatore ha previsto l’obbligo di ottenere questa autorizzazione
allo scopo di evitare che i disoccupati vengano obbligati ad esercitare
del volontariato, che questa attività sia praticata al posto di un lavoro
remunerato e che gli impegni effettuati costituiscano una concorrenza diretta per gli impieghi dell’economia svizzera.
L’autorizzazione è limitata alla durata di tre settimane e può essere
prolungata o rinnovata in casi giustificati, essendo lo scopo quello
Buono a sapersi
Scatola degli attrezzi per il volontariato
In questa scatola degli attrezzi, trovate tutto quello
che dovete sapere sulla gestione e la coordinazione dei
volontari, gli aspetti giuridici e le nuove forme di volontariato, come pure dei documenti utili come note, check-liste
ed esempi pratici, trasmessi dalla sede CRS, le organizzazioni membre della Croce Rossa svizzera e altri enti e
associazioni di volontari.
La scatola raggruppa i contributi preziosi per la vostra
collaborazione con i volontari e invita a riflettere sul
futuro del volontariato. Integrando l’apporto della ricerca,
la scatola vuole essere una base di lavoro: le informazioni
proposte devono essere apprese in modo critico, adattate
in funzione della pratica e contribuire a un’approfondita
riflessione.
Per qualsiasi domanda, non esitare a contattare il
Centro di competenza Volontariato della sede CRS:
[email protected].
www.toolkit-benevolat.ch
10
oggi samaritani 06-07/2016
di favorire un reinserimento rapido della persona assicurata nel
mercato del lavoro.
Le attività di volontariato proposte dalla Croce Rossa svizzera
(CRS) si svolgono perlopiù durante le ore a margine della giornata o
durante il tempo libero, ossia al di fuori degli abituali orari di lavoro
e rappresentano in principio un investimento di tempo tra le due fino
alle sei ore alla settimana. Così l’obbligo di ottenere un’autorizzazione o il fatto che l’autorizzazione sia limitata a tre settimane rappresentano dei vincoli sproporzionati per le persone che, per altruismo,
si impegnano volontariamente a favore degli altri, a maggior ragione
per il fatto che le forme di volontariato possibili sono loro stesse
limitate. È per questi motivi che la scorsa estate la CRS, congiuntamente a Benevol Suisse, ha preso contatto con il Segretariato di
Stato dell’economia (SECO). La direttiva d’esecuzione del SECO
relativa all’art. 15, capoverso 4 LADI, non lascia praticamente nessun margine d’interpretazione; la CRS si è così rivolta al capo del
Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della
ricerca Johann Schneider-Amman, presidente della Confederazione.
Su richiesta di quest’ultimo, il SECO ha adattato la direttiva
aggiungendo un paragrafo, entrato in vigore a fine gennaio 2016
(Prassi LADI ID B261a):
“L’assicurato che esercita volontariamente un’attività nell’ambito
di servizi a ore e senza autorizzazione del servizio cantonale è
considerato idoneo al collocamento a patto che:
• il servizio a ore non superi il 20 % della disponibilità settimanale sul mercato del lavoro;
• queste attività soddisfino i criteri citati in B261;
• l’assicurato sia disposto e in grado di interrompere in qualsiasi
momento il servizio a ore per assumere un impiego e
• i doveri di cui all’articolo 17 LADI siano soddisfatti per tutta la
durata dell’attività volontaria.”
Testo: CRS
•
Attualità
Segretaria centrale
Web2Print
Creare in modo semplice e veloce
gli stampati della Sezione
Fai del bene e parlane
La fase pilota è partita e da agosto il programma Web2Print
sarà a disposizione di tutte le Sezioni e le Associazioni cantonali.
Grazie al programma, i Samaritani si troveranno considerevolmente alleggeriti nei loro lavori amministrativi.
Apportare semplici adattamenti quando e dove volete e inviare l’ordine di stampa con pochi
clik di mouse; grazie al programma Web2Print avete la possibilità di creare gli stampati
della vostra Sezione in modo autonomo e a dipendenza dei vostri specifici bisogni; potete
anche modificare direttamente online la carta intestata, le buste e le vostre schede di Sezione.
Immagine unitaria
La modifica dei modelli preesistenti è davvero semplice e rapida. Ogni Sezione e Associazione
cantonale potrà disporre dei modelli pre-caricati, già corredati coi rispettivi loghi nella
posizione corretta e creati seguendo le linee guida del Corporate Designs della Federazione
svizzera dei Samaritani. In questo modo, l’immagine del marchio «Samaritani» viene diffusa
nell’opinione pubblica in modo unitario e inconfondibile, migliorando e rafforzando nel
contempo il riconoscimento da parte del pubblico.
Web2Print permette alle Sezioni non solo di modificare, gestire e ordinare online stampati
standardizzati, ma anche di accedere in qualsiasi momento ai documenti creati e inviare un
nuovo ordine di stampa. Ogni modifica fatta è visibile all’istante, così da poter controllare
costantemente il lavoro e il risultato finale.
Partita la fase test
La fase pilota del programma Web2Print, che contiene un’offerta base di documenti e modelli, è partita in lingua tedesca e continuerà fino alla fine di luglio. Successivamente prenderà
avvio la fase test in francese e in italiano. In queste fasi, il sistema verrà quindi testato con la
collaborazione delle Sezioni e delle Associazioni cantonali. Appena tutti i feedback e le osservazioni pervenute avranno potuto essere esaminate ed elaborate – si pensa ad inizio agosto –
il programma verrà messo a disposizione di tutti i Samaritani e nelle tre lingue nazionali.
Come detto, sistema Web2Print permette una rapida e soprattutto semplice lavorazione dei
vostri stampati sezionali. Il programma è facile da usare e non richiede conoscenze specifiche. Tuttavia, anche se molto flessibile, si tratta di un programma di creazione che può essere
utilizzato esclusivamente per l’elaborazione di modelli standardizzati. Per tutto quanto
riguarda la creazione e realizzazione ex novo di volantini pubblicitari o per concorsi, o
stampati speciali, potete quindi sempre far capo anche in futuro al servizio del Settore
Marketing e Comunicazione del Segretariato centrale di Olten.
Testo e foto: SSB
•
Sulla parte sinistra si
vede il testo standard
che si può adattare
Per tutto l’anno, i Samaritani si
impegnano negli svariati lavori
della loro Sezione: svolgono corsi
soccorritori e Servizi sanitari,
sono impegnati come First Responder, organizzano le Azioni di d
onazione di sangue o prestano il
loro tempo a favore degli anziani.
Affinché le loro conoscenze nei
Primi soccorsi siano sempre aggiornate, essi approfondiscono le nozioni
apprese attraverso gli esercizi
mensili. E dato che... si tratta di
una «questione di cuore», svolgono
tutto questo anche quando, come
ora, l’attività samaritana è confrontata a cambiamenti e a ulteriori
esigenze.
È sempre impressionante constatare
ogni volta quanto viene fatto dal
nostro movimento samaritano per
il benessere della società. Più di
91 000 persone hanno seguito nel
2015 un corso di nozioni sui Primi
soccorsi in una Sezione Samaritana.
Per questo, i monitori hanno
insegnato complessivamente per
110 000 ore! Inoltre, lo scorso anno
i Samaritani hanno allestito un
Servizio sanitario in quasi 12 000
manifestazioni, con in media 32 interventi al giorno. Altre 68 000
ore, i Samaritani le hanno dedicate
e donate ad altre persone, sia visitandole a domicilio, che nelle Case
anziani o accompagnandole in uscite
varie.
A tutti i Samaritani vada dunque un
grazie di cuore per tutto il tempo
che mettono a disposizione a favore
delle persone deboli o malate.
Un ringraziamento caloroso anche
a tutti quelli che, di anno in anno,
ci forniscono cifre e dati sulle loro
Sezioni e Associazioni per il rapporto
annuale. Solo con questi dati possiamo riferire
compiutamente
sull’entità del
nostro immenso
lavoro di
volontariato.
secondo i bisogni.
A destra sono visibili
da subito le modifiche
apportate all’intero
documento.
Regina Gorza
oggi samaritani 06-07/2016
11
Animali pericolosi o velenosi
Agire correttamente in caso
di punture, morsi e ferimenti
È vero che la maggior
parte degli animali pericolosi vive nelle regioni
tropicali, ma anche in
Europa vi sono animali
velenosi, sebbene nessuno rientri nella categoria
«Massimo grado di pericolosità». In genere non li
notiamo. Quando, invece,
l’incontro è diretto, è importante adottare rapidamente le corrette misure
di primi soccorsi.
Le zanzare possono trasmettere virus e batteri pericolosi, nonché parassiti; ne sono un esempio
la malaria, la febbre dengue o le malattie trasmesse dal virus Zika.
Sole splendente, calore piacevole, giornate
lunghe e notti tiepide: l’estate invita le persone a stare all’aperto e in mezzo alla natura.
Che si trascorra il proprio tempo libero e le
vacanze a casa in Svizzera o si preferisca intraprendere un viaggio in terre esotiche: ciò
che nessuno si augura è di fare esperienze
spiacevoli con insetti che pungono, rettili
velenosi o altra fauna pericolosa.
Per fortuna, gli incontri con gli animali
realmente velenosi sono piuttosto rari e i
morsi, ad esempio della maggior parte delle
specie di serpenti, sono innocui per l’essere
umano, sia nelle aree tropicali che in quelle
europee. Tuttavia, dovreste sapere cosa fare
in caso d’emergenza, perché le punture o i
morsi possono essere non solo velenosi.
Infatti possono trasmettere anche malattie
infettive pericolose o scatenare allergie. Qui
trovate un elenco degli eventi più frequenti e
delle misure di primi soccorsi principali da
adottare di conseguenza.
Punture di ape, vespa, calabrone,
bombo
Nelle persone che non sono allergiche, qualche puntura di questi insetti causa soltanto
una reazione cutanea locale che non richiede
particolari terapie. Se c’è più di una puntura
12
oggi samaritani 06-07/2016
• in caso di più di una puntura/kg, caduta
della pressione arteriosa: chiamate
immediatamente un’ambulanza (144)
Morso di zecca
Le vespe: pericolose non solo per gli allergici.
per chilogrammo di peso corporeo si puo
avere un avvelenamento con variazioni della
pressione arteriosa, vomito, diarrea, mal di
testa, come pure danni ai reni e al fegato.
Sintomi
• arrossamento e gonfiore
• dolore in corrispondenza della puntura
Se più di una puntura per chilogrammo di
peso:
• vomito, diarrea, mal di testa
• caduta
della
pressione
arteriosa
(oscuramento della vista, vertigini)
• complicazione: danni renali ed epatici
Prime misure
• raffreddare la zona della/e puntura/e
• nel caso delle api: rimuovere con cautela
il pungiglione
In Svizzera, la zecca (zecca dei boschi)
trasmette all’essere umano soprattutto due
diversi tipi di agenti patogeni: il batterio
«Borrelia burgdorferi» e il virus della meningoencefalite verno-estiva (MEVE). Un’infezione da «Borrelia burgdorferi» può portare
alla borreliosi di Lyme (sinonimo: malattia
di Lyme o semplicemente borreliosi). La
borreliosi di Lyme è una malattia che può
colpire molteplici organi (pelle, articolazioni, nervi, meningi, midollo spinale, cervello,
cuore, occhi). Il virus della MEVE può
Le zecche possono essere portatrici
di malattie.
Buono a sapersi
portare alla meningoencefalite verno-estiva
o semplicemente encefalite da zecca (encefalite = infiammazione del cervello).
Sintomi
• arrossamento e tumefazione, dolori
• spesso l’arrossamento cutaneo si estende a
forma di anello
• successivamente anche: sintomi influenzali
e dolori agli arti, alle articolazioni e
muscolari
Prime misure
• se siete stati in un bosco o in erba alta,
controllate che sul vostro corpo non ci
siano zecche, soprattutto sul lato interno
delle articolazioni (fossa poplitea, ascelle,
ecc.) o sotto gli orli degli indumenti
• togliete l’animale usando una pinzetta e
disinfettate poi la zona del morso
• se l’arrossamento si estende, ev. a forma
di anello: consultate il medico di famiglia
ancora in giornata
vista è quasi impossibile distinguere questi
serpenti velenosi da quelli innocui. Un criterio molto affidabile per distinguerli sono
però i segni che lascia il loro morso. Mentre i
serpenti non velenosi non lasciano nessun
Serpenti
Sebbene la paura dei serpenti non sia del
tutto infondata, i morsi dei serpenti velenosi
sono complessivamente davvero rari. Chi
programma di trascorrere le vacanze in aree
di giungla o desertiche, dovrebbe tuttavia informarsi sulla presenza di serpenti pericolosi.
ln Svizzera ci sono otto specie di serpenti
indigeni, dei quali sei colubri innocui e due
serpenti velenosi, l’aspide e il marasso. A
Una vipera comune ben mimetizzata.
Buono a sapersi
Agenti patogeni trasmessi dalle zanzare
Febbre dengue
La febbre dengue è una malattia virale diffusa dalle
zanzare infette del genere Aedes (principalmente Aedes
aegypti, zanzara della febbre gialla) ma anche del genere
Aedes albopictus (zanzara tigre). Negli ultimi anni i casi
di febbre dengue sono notevolmente aumentati nel Mondo.
La maggior parte dei casi continua a registrarsi in America
centrale e meridionale, Africa centrale, Sud-Est asiatico e
Pacifico occidentale.
Nella maggioranza dei casi la febbre dengue si manifesta
da 4 a 7 giorni (raramente da 3 fino a 14 giorni) dopo la
puntura di una zanzara infetta. Nel 40 fino all’80 % dei casi
l’infezione ha un decorso asintomatico, ma è anche in grado
di provocare un ampio spettro di manifestazioni cliniche.
La classica febbre dengue è caratterizzata da febbre alta,
mal di testa, dolori articolari. In rari casi può manifestarsi
una forma grave denominata febbre dengue emorragica o
sindrome da shock dengue.
Attualmente non c’è alcun medicinale efficace per il trattamento della febbre dengue, cioè la terapia è di tipo sintomatico. Vale a dire che è possibile soltanto attenuare i disturbi
con antipiretici e analgesici; però quelli a base di salicilati
sono controindicati a causa degli effetti anticoagulanti.
Malaria
La malaria è la malattia tropicale più diffusa e viene causata
dai parassiti del genere Plasmodium (P.), presenti nelle
regioni endemiche tropicali e subtropicali. La trasmissione
dei parassiti nell’essere umano avviene attraverso le zanzare
della specie Anopheles, che pungono al tramonto e di notte.
Il Paese più colpito è l’Africa, a sud del Sahara, con oltre il
90 % dei casi. Il restante 10 % dei casi è distribuito in Asia,
America Centrale e Meridionale, nonché in determinate
isole del Pacifico.
La malaria si manifesta con febbre superiore a 38 °C,
brividi, mal di testa, dolori muscolari e occasionalmente
vomito e diarrea. Il tempo che intercorre tra la puntura di
zanzara e la comparsa dei sintomi varia da 6 giorni a
svariati anni. I parassiti trasmessi attraverso la puntura
si moltiplicano prima nel fegato e poi nei globuli rossi,
distruggendoli. Se, durante o dopo un viaggio in una
zona endemica, compare la febbre, si deve prendere in
considerazione un sospetto di malaria come possibile
causa. Trattandosi in questo caso di un’emergenza medica,
è necessario consultare immediatamente un medico.
Una diagnosi tempestiva con il relativo trattamento
farmacologico può salvare la vita.
Zika (virus)
Un focolaio di febbre da virus Zika si sta propagando in
America latina. Infatti, il vettore principale di questo
virus, ovvero la zanzara portatrice della febbre gialla
(Aedes aegypti), è molto diffuso in questa regione.
Un’infezione da virus Zika è asintomatica nel 60–80 % dei
casi. Nel restante 20–40 % possono manifestarsi sintomi
moderati, come febbri lievi, esantemi, mal di testa, dolori
articolari e muscolari, talvolta congiuntiviti non purulente
o, più raramente, vomito. Dall’ottobre 2015, numerosi
Paesi dell’America centrale e meridionale, le isole caraibiche
ma anche del Pacifico del Sud, hanno annunciato una
moltiplicazione dei casi di infezioni al virus Zika. In alcune
regioni del Brasile, come anche della Polinesia Francese
dove in passato si sono già manifestate infezioni da virus
Zika, è stato notato un aumento di casi di microcefalia e
di altre malformazioni craniche o cerebrali tra i neonati.
Raccomandazioni
• I viaggiatori che si recano nei Paesi tropicali di qualsiasi
Continente dovrebbero consultare un medico per
informarsi su tutti i pericoli per la salute legati alle
malattie tropicali.
• I viaggiatori che si recano nei Paesi tropicali dovrebberoanche informarsi sulla situazione epidemiologica della
regione di destinazione al momento del viaggio e proteggersi contro le punture delle zanzare, sia negli spazi
chiusi, sia all’aria aperta, utilizzando prodotti contro gli
insetti e zanzariere come pure indossando abiti lunghi
che coprono la maggior parte del corpo.
oggi samaritani 06-07/2016
13
Buono a sapersi
segno oppure resta l’impronta di un intero
semicerchio di dentini, nel caso dei serpenti
velenosi si notano sempre 1 o 2 forellini,
distanziati di circa un centimetro, lasciati dai
denti veleniferi.
Sintomi del morso di un serpente velenoso
• dolore nel punto morsicato
• gonfiore
• nausea e vomito, stanchezza
• caduta della pressione arteriosa (oscuramento della vista, vertigini) o addirittura
shock
• disturbi della coagulazione sanguigna
Prime misure
• immobilizzate la parte del corpo ferita
• disinfettate la zona del morso
• togliete gli eventuali gioielli dall’arto
interessato (Attenzione: gonfiore)
• evitate qualsiasi sforzo fisico
• recatevi subito in un ospedale
• NON legare, ne aspirare il sangue ne
incidere la zona del morso
Meduse
Le meduse appartengono alla famiglia dei
cnidari e si trovano pressoché in tutti i mari.
Il veleno contenuto nelle loro cellule urticanti può causare corrosioni sulla pelle. Il veleno
scoppio delle cellule velenose! Usate invece
acqua di mare, sabbia umida o aceto per
pulire le ferite da punta.
• in caso di capogiri, nausea, insufficienza
respiratoria o tachicardia, contattate un
medico.
Ricci di mare
Le meduse luminescenti vivono anche
nel Mediterraneo.
della cubomedusa, che vive nei mari australiani, è mortale e qui, nella maggior parte
delle spiagge, si usa dell’acqua con aceto
come misura di Primi soccorsi. Inoltre esiste
anche uno speciale antidoto. Se si entra in
contatto con i tentacoli di una medusa,
essi emettono minuscoli uncini che restano
attaccati alla pelle e liberano il veleno.
Prime misure
• uscite con calma dall’acqua per non essere
punti un’altra volta.
• rimuovete i filamenti dei tentacoli con un
oggetto piatto.
• non lavate mai la pelle con acqua dolce,
perché potrebbe favorire l’ulteriore
I ricci di mare sono a giusto titolo il nemico
numero uno delle vacanze per i bagnanti.
Non solo i loro aculei penetrano facilmente
nella pelle, ma in genere si spezzano anche,
lasciando le loro punte all’interno. In linea di
massima, è a rischio chiunque cammini a
piedi nudi in acqua, sulle rocce o sui pinnacoli dei fondali, poiché qui è facile non notarli. I ricci di mare si nascondono preferibilmente tra le fenditure o nei piccoli
avvallamenti, e spesso sporgono all’esterno
solo i lunghi aculei. Tuttavia, è a rischio anche chi nuota: potrebbe capitargli di toccare
un aculeo nuotando o cercando un appoggio.
Spesso i ricci di mare non si vedono.
Prime misure
• rimuovete gli aculei più spessi con una
pinzetta o un cerotto, che poi dovete
togliere con uno strappo
• disinfettare la ferita
• in caso di gonfiore attorno al punto
della puntura, capogiri o insufficienza
respiratoria, allarmare l’ambulanza al 144
rispettivamente il numero d’emergenza
locale o contattate un medico
Fonti e ulteriori informazioni
• Libro «Primi soccorsi – agire in modo
sicuro», edizioni Careum
• APP Primi soccorsi della CRS
• Sito web dell’Ufficio federale della sanità
pubblica > Temi > Malattie e medicina >
Malattie trasmissibili
• www.safetravel.ch (solo in ted. e fr.)
Numeri d’emergenza: Centro svizzero
d’informazione tossicologica (www.toxi.ch)
Dalla Svizzera: numero 145. Dall’estero:
numero +41 44 251 51 51.
Foto: Shutterstock, SUVA
•
La medicina aerea high-tech
Trasporti speciali della Rega
La Guardia aerea svizzera di soccorso Rega vuole offrire il meglio ai suoi pazienti, sempre
e ovunque. Pertanto sperimenta e sviluppa di continuo nuove possibilità onde poter disporre
del progresso tecnico e medico anche a bordo degli elicotteri di soccorso e dei jet ambulanza.
Come dimostrano i tre esempi, insegnare a volare agli apparecchi sanitari d’alta tecnologia
non è semplice, ma ne vale la pena.
I trasporti di neonati o prematuri con l’elicottero o con i jet Rega
sono particolarmente impegnativi. Diversamente dai pazienti adulti
o bambini, sistemati su un lettino, i neonati hanno bisogno di un’incubatrice, una specie di utero artificiale. Anche le cure mediche
necessarie durante il trasporto sono molto diverse. Per garantire le
prestazioni specifiche, i circa 200 trasporti annui di neonati eseguiti
dalla Rega sono accompagnati da un neonatologo e da un infermiera/e specializzata/o in neonatologia.
Terapie intensive nell’elicottero: apparecchi complessi quali l’ECMO
rendono possibile il trasferimento aereo di pazienti gravissimi.
High-tech per neonati: i pazienti più piccoli della Rega viaggiano
in un’incubatrice mobile, accompagnati dall’equipaggio Rega e da
specialisti in neonatologia.
Poiché il numero di incubatrici mobili è limitato, nel 2014 la Rega
ha acquistato una in proprio. Si è trattato di un progetto molto
complesso poiché quest’apparecchio deve essere compatibile con gli
elicotteri di salvataggio come pure con i tre jet ambulanza e, in più,
deve rispettare tutte le prescrizioni di sicurezza. Prima che la
Rega potesse trasportare in assoluta sicurezza anche i pazienti più
minuscoli, sono state necessarie diverse modifiche agli aeromobili,
ognuna da far omologare singolarmente.
Un aiuto ultramoderno per il cuore
Ogni anno, la Rega trasporta oltre 2000 persone con malattie
cardiovascolari. Per i medici della Rega, l’ampliamento delle possibilità di trasporto di pazienti con malattie gravissime è di importanza
centrale. Nel 2008, la Rega si è dotata di una pompa a palloncino
intra aortale (IABP), e dal 2009 dispone di due apparecchi ECMO
per l’ossigenazione extracorporea a membrana. La IABP è un mezzo
d’emergenza a sostegno dell’insufficiente attività cardiaca, ad es.
dopo un infarto cardiaco. Lo scopo è di migliorare l’irrorazione
sanguinea e, di conseguenza, l’ossigenazione del muscolo cardiaco.
L’ECMO è una tecnica in uso nella terapia intensiva, dove la macchina assume in parte o interamente la funzione respiratoria e/o cardiaca del paziente. Nei trasporti IABP con jet ambulanza o elicottero,
oltre all’equipaggio medico della Rega si trova a bordo anche un
cardiotecnico. I trasporti con la macchina cardio polmonare esterna
ECMO richiedono in più la presenza di un cardio chirurgo.
Oltre a ottenere l’omologazione degli apparecchi per l’utilizzo nei
velivoli, occorreva sviluppare sistemi di fissaggio sicuri e poco
ingombranti, adeguati a tutti e tre i mezzi di trasporto aereo usati
dalla Rega. Grazie alle soluzioni trovate dal nostro reparto sviluppo,
dal 2013, i trasporti con ECMO sono possibili anche con il tipo
d’elicottero Da Vinci, un po’ meno spazioso.
Trasporto di pazienti altamente contagiosi
All’inizio del 2015 è stato possibile ampliare lo spettro delle missioni
regolari della Rega, aggiungendovi l’ultima conquista tecnica, la
cosiddetta Patient Isolation Unit (PIU). Si tratta di un’unità isolata
ermeticamente con la quale la Rega può trasferire pazienti con
malattie fortemente contagiose da ospedale in ospedale in sicurezza
senza interrompere la barriera anti contagio. Anche la PIU è un equipaggiamento speciale, compatibile con tutta la flotta Rega e, in più,
anche con i sistemi di trasporto nelle autoambulanze.
L’idea della Rega di sviluppare una PIU per trasporti aerei con
il rispettivo protocollo è nata con la comparsa, nell’estate 2014,
dell’epidemia di Ebola nell’Africa occidentale. Si scoprì che nel mondo praticamente non esistevano dei sistemi sicuri per il trasporto di
pazienti affetti da malattie contagiose. Da allora, la PIU è stata in
uso più volte e ha funzionato con piena soddisfazione di tutti.
Anche in futuro, la Rega affronterà le moltepliche sfide e, insieme
con i suoi partner, farà di tutto perché i suoi pazienti possano
approfittare dei progressi nei campi della tecnica e della medicina.
Testo e foto: Rega
•
oggi samaritani 06-07/2016
15
Statistica 2015 della Federazione svizzera dei Samaritani
Meno Sezioni Samaritane
prestano più Servizi sanitari
Servizi sanitari, un’offerta molto gettonata.
(Foto: Patrick Lüthy)
Ogni anno le Sezioni Samaritane e le Associazioni cantonali sono pregate di compilare
il formulario del rapporto annuale che
fornisce utili informazioni sulla loro attività.
Per il 2015, sono state 1007 (su 1023 in
totale) le Sezioni che hanno fornito i loro
dati, assieme a quelli di tutte le Associazioni
cantonali. Questi mostrano, tra le altre cose,
che nonostante la continua diminuzione del
numero di Sezioni, il numero dei loro soci è
leggermente aumentato rispetto alle cifre
dell’anno prima.
Nel 2015 si registrano 27 749 membri
at tivi (considerando tutte le Sezioni e i Gruppi giovanili), ossia un aumento dello 0,3 %
Soci, Sezioni, Gruppi giovanili
Sezioni
Samaritane
Regione
2014
Soci
attivi
2015
2014
rispetto al 2014. Per rapporto al numero di
soci complessivo degli anni 2014 (calo:
–2,9 %), 2013 (–3,3 %) e 2012 (–3,5 %), il
dato del 2015 rappresenta dunque in
inversione di tendenza. Il numero dei membri
dei Gruppi giovanili, in totale 2714 divisi in
124 Gruppi Help, resta invece più o meno
invariato rispetto al 2014.
Lo scorso anno si è verificata una forte
diminuzione (–74 %) nei corsi senza certificato. Ciò è da ricondurre al fatto che «Les
Routiers Suisses» hanno terminato il loro
contratto con la Federazione svizzera dei Samaritani e anche la formazione continua dei
conducenti professionisti (Corsi ASA) è venu-
Lavoro delle Sezioni
Gruppi
Help
2015
2014
Partecipanti
agli esercizi
Ore impiego
Servizio sanitario
2015
Regione
2014
2015
2014
2015
12 904
11 993
20 877
20 784
Argovia
92
89
2209
2117
5
5
Argovia
Appenzello
22
21
367
354
4
4
Appenzello
2493
2358
3801
3061
Basilea
32
29
575
526
2
3
Basilea
2814
2652
8875
11658
Berna
Berna
165
159
3444
3398
11
13
17 425
16 657
40 589
53 744
Grigioni
69
69
1289
1302
6
6
Grigioni
6607
6294
12 499
12 535
Friborgo
46
45
1058
1074
4
4
Friborgo
5358
4804
11 541
9263
Ginevra
11
11
457
483
1
1
Ginevra
1790
1866
19 211
17 246
1891
1786
1568
2220
Glarona
16
16
382
375
6
6
Glarona
Giura
15
14
233
244
0
0
Giura
1220
1629
5529
5388
Lucerna
62
60
1963
2066
7
8
Lucerna
8407
8288
15 743
14 478
Neuchâtel
12
12
175
182
2
1
Neuchâtel
1168
1071
3832
3527
5078
4730
5875
5971
Alto Vallese
42
41
1018
1063
3
2
Alto Vallese
S. Gallo/FL
70
68
1625
1586
19
19
S. Gallo/FL
9544
9644
17 409
16 513
Sciaffusa
12
11
222
213
2
1
Sciaffusa
1303
1480
4186
3549
Soletta
49
46
1019
1004
4
3
Soletta
4398
4493
6623
6858
Svitto
27
26
889
908
6
6
Svitto
4729
4615
7571
7183
Turgovia
38
38
1021
1028
12
13
Turgovia
6486
6404
10 855
8947
Ticino
59
57
1031
1297
5
5
Ticino
3110
2900
5263
5548
2803
2878
4748
3682
Untervaldo
17
17
805
806
5
5
Untervaldo
Uri
19
19
578
575
1
1
Uri
2396
2674
1506
1818
Basso Vallese
24
24
653
682
5
6
Basso Vallese
2258
2549
10 351
12 381
Vaud
38
35
814
762
2
2
Vaud
4010
3036
16 433
14 739
Zugo
10
10
276
270
4
4
Zugo
1488
1495
5185
6510
112
106
2849
2759
7
6
Zurigo
15 577
13 984
45 039
32 241
1059
1023
24 952
25 074
123
124
Zurigo
FSS
16
oggi samaritani 06-07/2016
FSS
125 257 120 280 285 109 279 844
Attualità
ta a cadere. Note positive giungono dal settore degli interventi. Nonostante il fatto che,
nel 2015, il tasso di diminuzione delle Sezioni
Samaritane sia cresciuto (–3,4 %), il numero
delle ore effettive di intervento nei Servizi sanitari è aumentato del 1,8 %. Questo mostra
che le Sezioni Samaritane esistenti hanno fornito comparativamente più servizi sanitari.
Tendenza simile anche nell’impiego e nelle
ore di intervento nel settore sociale: anche se
le ore di intervento nel 2015 sono diminuite
di più del 14 % in confronto al 2014, gli
interventi effettivi nei servizi di assistenza
sono aumentati da 1576 a 2571, ossia di più
del 60 %. E negli interventi reali, le Sezioni
hanno addirittura registrato un au mento
del 13 %. Aumentato, come già l’anno precedente, è pure il numero delle Samaritane e
dei Samaritani attivi come First Responder
che, rispetto al 2014, sono saliti da 3660
a 3702.
Testo: Sonja Wenger
Lavoro di volontariato
Impiego in ore
Posti sanitari*
Interventi reali
Servizi di assistenza
Azioni donazione di sangue
Totale ore
2014
427 664
3658
79 161
17 766
528 249
2015
419 769
3532
67 782
16 740
507 823
Insegnamento in ore
Insegnamento alla popolazione
Formazione e aggiornamento
Totale ore
2014
117 580
69 952
187 532
2015
109 103
66 509
175 612
Ore di insegnamento seguite
Istruzione della popolazione
2014
786 559
2015
728 743
* calcolato con il fattore 1,5. Questo fattore considera anche le riunioni che
servono alla preparazione dei Posti sanitari e delle Azioni di donazione.
•
Numero dei partecipanti ai corsi
Corso
soccorritore
Corso
samaritano
Rianimazione
(BLS-AED)
Urgenze con i
bambini
Corsi senza
certificato
Regione
2014
2015
2014
2015
2014
2015
2014
2015
2014
2015
Argovia
3328
2992
138
248
892
732
652
708
4616
719
Appenzello
585
612
36
28
136
96
32
63
604
53
Basilea
576
980
168
196
384
292
256
136
873
248
Berna
4444
4346
278
336
1225
919
814
856
4314
1277
Grigioni
1608
1632
116
160
444
368
316
264
1433
303
Friborgo
2232
1880
136
108
428
348
228
232
832
205
Ginevra
1548
1048
248
220
1020
860
172
68
1631
15
Glarona
304
228
12
16
36
16
28
36
175
137
Giura
956
724
24
24
140
148
68
80
305
86
1940
1864
152
160
340
452
724
484
3678
740
508
588
24
36
40
124
116
88
585
316
Lucerna
Neuchâtel
Alto Vallese
944
996
236
208
280
316
108
116
269
102
S. Gallo/FL
3804
3638
64
68
544
1068
424
444
2314
339
280
244
16
0
56
88
44
24
293
141
Sciaffusa
Soletta
880
876
76
36
164
176
236
184
809
159
Svitto
1108
1116
36
20
192
224
168
160
994
231
Turgovia
1188
1044
40
84
200
332
220
216
1466
454
Ticino
2320
2168
124
164
548
594
52
112
750
29
Untervaldo
804
648
20
48
112
184
40
88
1225
295
Uri
640
352
0
8
4
24
20
52
54
30
Basso Vallese
1496
1328
56
96
212
84
128
96
1322
79
Vaud
1896
1168
156
204
588
468
172
316
739
158
Zugo
684
712
36
32
144
180
160
136
561
224
3811
4238
540
496
1469
1556
2028
1548
6782
2717
37 884
35 422
2732
2996
9598
9649
7206
6507
36 624
9057
Zurigo
FSS
oggi samaritani 06-07/2016
17
Attualità
Colletta Samaritana 2015
Raccolti più di due milioni di franchi
Si è ridotto, nel 2015, il numero delle Sezioni Samaritane che hanno
partecipato alla colletta e questo a seguito sia di diversi scioglimenti
di Sezione ma anche di avvenute fusioni. Così lo scorso anno sono
state 866 (nel 2014 erano 914) le Sezioni che vi hanno partecipato,
tra cui 4 Gruppi giovanili (erano 3 nel 2014), 8 Associazioni cantonali (2014: 8) e per la prima volta un’Associazione regionale.
Il risultato complessivo della raccolta è stato di 2,128 milioni
di franchi, ossia 1,9 % in più rispetto al risultato della colletta samaritana del 2014. Ricordiamo che il 75 % dei proventi della colletta
rimane alle Sezioni Samaritane e alle Associazioni cantonali, pari –
per il 2015 – a circa 1,652 milioni di franchi. Il restante 25 % serve
all’Organizzazione centrale per coprire i costi di preparazione della
colletta, in particolare di tutto il materiale di propaganda e le spese
amministrative.
Il risultato positivo è anche da ricondurre alla decisa messa in atto
della strategia delle «Macchie bianche». Sempre più località dove non
è attiva nessuna Sezione Samaritana o dove i Samaritani presenti non
organizzano da soli la colletta, vengono «riprese» dalla rispettiva
Associazione cantonale o dalla Sezione vicina o ancora dall’Associa-
Dati principali della colletta 2015
Modalità di raccolta
2014 (in franchi)
2015 (in franchi)
Raccolta per strada
204 985.00
187 525.00
Raccolta per lista
Conto colletta
Altre entrate
Totale complessivo
481 885.60
403 131.70
1 358 317.35
1 495 029.51
42 778.80
42 417.25
2 087 966.75
2 128 103.46
zione regionale. Il Conto colletta rimane, con un buon 70 %, lo
strumento di raccolta più utilizzato; rispetto al 2014 ha registrato pure
un aumento delle entrate del 10,1%. Diverso il discorso per le raccolte
per strada e per lista, ambedue in calo: –8,5% per la raccolta in
strada e –16,3 % per la raccolta per lista, quest’ultima in diminuzione
molto marcata rispetto al 2014 (–2,4 %).
Testo: FFS
•
OLTRE 6 MILIONI DI FRANCHI PER
GLI ISTITUTI ASSISTENZIALI
TEXAID ha chiuso con successo l’impegnativo esercizio commerciale 2015. La quota dell’utile netto complessivo versato agli istituti assistenziali collegati, alle sezioni dei Samaritani, alle famiglie Kolping e alle
organizzazioni regionali di pubblica utilità è stato pari a 6.2 milioni di franchi.
Insieme alla sua affiliata Contex, l’azienda di riciclaggio dei tessili ha raccolto in tutta la Svizzera circa 130 milioni di capi
di abbigliamento usati, calzature e tessili per uso domestico e li ha riutilizzati in modo sostenibile. I tessili usati sono stati
raccolti in contenitori, tramite raccolte in strada e mediante un sistema di raccolta in negozi di tessili specializzati e selezionati e sono stati smistati in alcuni centri di lavorazione propri e da partner esterni selezionati in Svizzera e all’estero.
Circa 1.7 milioni dei 6.2 milioni di franchi versati nel 2015 a partner caritatevoli sono andati a istituti assistenziali collegati
e quasi 4.5 milioni di franchi alle numerose famiglie Kolping e sezioni dei Samaritani locali e ad altre organizzazioni di
pubblica utilità.
www.texaid.ch
Persone
Markus Schindelholz, presidente della Sezione Samaritani di Balsthal-Klus (SO)
Sicurezza per persone e treni
Nelle tematiche della sicurezza, della prevenzione e dei primi soccorsi ci sono,
per Markus Schindelholz, molte cose in comune. E queste le vive, in buon equilibrio, svolgendo la sua professione nelle FFS e la sua attività con i Samaritani.
Testo e foto: Sonja Wenger
Quando, gli scorsi primi di giugno, le Ferrovie federali svizzere (FFS) hanno inaugurato
la nuova Galleria di base Alptransit, Markus
Schindelholz era co-responsabile dei controlli di sicurezza dei treni presso la Centrale
operativa di Pollegio. I giorni precedenti,
afferma il dinamico quarantenne, sono stati
a volte lunghi, impegnativi e non senza sfide
particolari. Ma alla fine, ben 100 mila visitatori hanno potuto partecipare spensierati e
senza problemi alla grande festa di inaugurazione.
Qualche giorno più tardi, Markus Schindelholz è seduto, un po’ più calmo ma comunque pieno di energia, in un Café a Soletta; e
questa volta soprattutto nella sua funzione di
presidente e capo allarme della Sezione
Samaritani di Balsthal-Klus. No, a lui sicuramente non succede di confondere le FFS con
la FSS, risponde simpaticamente e sorridendo alla nostra prima, e quasi scontata,
domanda. Anzi, aggiunge: separare lavoro e
vita privata gli riesce benissimo. «Tuttavia
spesso mi succede che le due cose si mescolino un po’», e questo anche perché già da
tempo svolge queste due funzioni parallelamente: da 11 anni lavora infatti alle FFS e da
10 è presidente della Sezione Samaritani.
treni, la loro velocità e con quali distacchi
possono essere su una determinata tratta
ferroviaria, come ad esempio nella nuova
Galleria di base del Gottardo.» Ma si tratta
anche di gestire la sicurezza al fine di evitare,
ad esempio, delle collisioni. «Nel mio lavoro,
la prevenzione è l’obiettivo prioritario e mi
adopero per fare tutto il possibile affinché
non succedano incidenti», afferma. «Se però,
nonostante tutto, succede qualcosa, non
importa dove e cosa, in qualità di Samaritano so esattamente cosa fare per aiutare.»
Il confronto quotidiano con questioni
riguardanti la sicurezza lo aiuta molto a saper
La prevenzione: obiettivo prioritario
Per Schindelholz il tema sicurezza ha un ruolo
molto importante non solo nel suo lavoro. La
sicurezza entra in gioco anche in tutti gli
aspetti dell’attività samaritana, e questo non
solo perché – in qualità di capo allarme – egli
è alla testa del gruppo di intervento dei Samaritani che viene convocato automaticamente in
caso di grande intervento e necessità da parte
del Corpo pompieri di Balsthal.
Markus Schindelholz è ingegnere elettrotecnico qualificato e per le FFS è responsabile
a livello nazionale dei sistemi di sicurezza che
funzionano con una nuova modalità di segnalazione grazie alla quale i segnali della
linea giungono direttamente sugli schermi
delle sedi di controllo e comando. «Questi
sistemi regolano, ad esempio, il numero di
Poter aiutare e creare sicurezza: Markus
Schindelholz si impegna sui due fronti.
«valutare meglio i vari gradi di rischio», precisa Schindelholz con crescente entusiasmo.
Percepiamo che per lui professione e passione
sono la stessa cosa. Queste sue capacità gli
sono molto utili anche nelle sua attività di
Samaritano. «La percezione della sicurezza,
ossia di cosa una persona sente come sicuro
o meno, è molto personale», dice. «Per questa ragione cerco sempre di valutare se posso
convincere una persona con i fatti e gli esempi concreti o se devo impiegare altri metodi
per calmarla.» E questo vale per la comunicazione all’interno della Sezione come pure
in occasione dei Servizi sanitari.
Servizi sanitari, una passione
Il Servizio sanitario è, e non senza ragione,
una questione di cuore per Markus
Schindelholz. «Sono arrivato ai Samaritani
poco meno di 13 anni fa poiché la mia compagna d’allora – e oggi moglie – a quel tempo
seguiva la formazione per diventare monitrice e così io, attraverso i suoi racconti, avevo
iniziato ad interessarmi ai Servizi sanitari.»
Queste prestazioni sono un’ottima cosa, e
non solo perché si possono aiutare le persone
e mettere in pratica le conoscenze nei Primi
soccorsi, ma anche perché si ha l’occasione di
visitare eventi interessanti da dietro le quinte
e – spesso – si può sbirciare nell’organizzazione di queste manifestazioni. E questa è una
cosa che lo ha da sempre affascinato, anche
nell’ambito del servizo militare svolto nelle
truppe di salvataggio. Pure in seno alla
Sezione si capisce subito che Markus è portato per le cose organizzative. Proprio per queste sue qualità, quando in Comitato vi è stato
un cambio generazionale gli è stata offerta la
presidenza. Più tardi, e grazie anche a sua
moglie, è avvenuta la fondazione del Gruppo
Help Balsthal-Klus e nel frattempo... sono
pure venuti al mondo tre allegri bambini ad
allietare la famiglia Schindelholz; tutti e tre
sono ora già tra gli Helpis!
Markus Schindelholz affronta con relativa
calma gli attuali «sconvolgimenti» e cambiamenti nell’attività samaritana dati dall’avvento del nuovo concetto di formazione e dai
nuovi regolamenti IAS. Anche in questo
caso, sicuramente, lo aiuta molto il fatto che
è abituato ad analizzare ogni situazione con
sangue freddo. «Posso comunque immaginare che i cambiamenti avranno quale conseguenza lo scioglimento di qualche Sezione.»
Ma anche lui sostiene che questi adattamenti
rafforzano l’immagine dei Samaritani e che,
comunque, quasi ogni rischio porta con sé
pure delle opportunità.
•
oggi samaritani 06-07/2016
19
Trasfusione CRS Svizzera
Conosci il tuo gruppo sanguigno?
In Svizzera la maggior parte delle persone non sa a quale gruppo sanguigno appartiene.
I gruppi sanguigni più frequenti nel nostro Paese sono A Rhesus positivo e 0 (zero) Rhesus
positivo: il primo corrisponde al 40 per cento della popolazione, il secondo al 35 per cento.
I gruppi sanguigni Rhesus negativi e i cosiddetti donatori universali sono invece più rari.
I gruppi sanguigni sono estremamente importanti per le trasfusioni di sangue.
La storia della scoperta dei gruppi sanguigni è relativamente recente.
È vero che già da molto tempo si sperimentavano le trasfusioni di
sangue, ma gli esiti erano spesso disastrosi per i pazienti, poiché
mancavano le conoscenze sulla compatibilità. Solo all’inizio del
XX secolo, l’austriaco Karl Landsteiner notò che il sangue di due individui, quando messo a contatto, reagiva in due modi diversi: spesso
coagulava, ma a volte si tollerava reciprocamente. Nel 1901 scoprì il
sistema AB0 dei gruppi sanguigni e più tardi, nel 1940, assieme ad
altri due colleghi, il fattore Rhesus (Rh).
Esempio: il gruppo sanguigno A possiede la caratteristica A ma
non la B. La caratteristica B gli è quindi estranea, pertanto considera
diversi i gruppi sanguigni B e AB e li combatte. Il paziente con il
gruppo sanguigno A può ricevere donazioni soltanto dai gruppi
sanguigni A e 0. Il gruppo sanguigno 0 non ha alcuna caratteristica,
quindi non provoca reazioni di rigetto in nessun altro gruppo
sanguigno.
Decisivo è anche il fattore Rh: gli individui Rh negativi non
tollerano il sangue di persone Rh positive.
Perché determinati gruppi sanguigni non sono
compatibili fra loro?
Ripartizione dei gruppi sanguigni in Svizzera
Ogni individuo appartiene a uno dei gruppi sanguigni A, B, AB o
0. I gruppi sanguigni sono caratteristiche ereditarie (antigeni) sui
globuli rossi, da cui dipende la compatibilità. È importante capire
che il corpo combatte immediatamente qualsiasi intruso o corpo
estraneo. Il gruppo sanguigno di un donatore non deve quindi essere
percepito come «estraneo» dal corpo del ricevente.
Donatori universali
I donatori con il gruppo sanguigno 0 Rh negativo sono
detti donatori universali, poiché il loro sangue è tollerato
dai pazienti che hanno tutti gli altri gruppi sanguigni.
Può quindi essere subito impiegato anche in caso di
emergenza.
Come detto nel sottotitolo, il gruppo sanguigno A Rh positivo è il
più comune in Svizzera, seguito dal gruppo 0 Rh positivo. I gruppi
Rh negativi rappresentano il 15 per cento della popolazione, la quota
più bassa.
Gruppi sanguigni molto rari
Di principio, ogni persona appartiene a un gruppo sanguigno del sistema AB0. A volte però i pazienti sviluppano
anticorpi contro i gruppi sanguigni comuni: in questi casi,
una trasfusione di sangue tradizionale potrebbe avere
effetti collaterali fatali. Per approvvigionare di sangue
questi pazienti, bisogna trovare i donatori idonei la ricerca
è spesso molto difficile e viene estesa a livello nazionale e
internazionale. Per questo motivo è stata creata una banca
dati dei donatori con questi gruppi sanguigni molto rari
(Rare Donor File)
La compatibilità tra i gruppi sanguigni
dipende da diversi criteri, come il
fattore Rh.
20
oggi samaritani 06-07/2016
Nel resto del Mondo i gruppi sanguigni sono ripartiti diversamente
rispetto alla Svizzera: negli indiani dell’America del Nord e del
Sud si trova quasi esclusivamente il gruppo sanguigno 0, mentre tra
la popolazione dell’Asia centrale, dell’India del Nord e dei Paesi limitrofi prevale il gruppo sanguigno B.
Garantire l’approvvigionamento
In Svizzera i gruppi sanguigni svolgono un ruolo centrale anche per
l’approvvigionamento di sangue. Dato che il sangue si conserva solo
per un periodo limitato, l’uso di questo prezioso rimedio deve essere
pianificato con cura e definito in base alle esigenze degli ospedali.
Si tratta di un compito piuttosto complesso, poiché non tutti i gruppi
sanguigni sono richiesti nello stesso momento e negli stessi quantitativi in ogni regione. Spesso i donatori vengono invitati a donare
in base al loro gruppo sanguigno, con l’obiettivo di disporre del
donatore giusto, al momento giusto, nel posto giusto.
Come faccio a sapere qual è il mio
gruppo sanguigno?
Se decidi di donare il sangue, durante la donazione ti verrà
comunicato gratuitamente il gruppo sanguigno a cui appartieni. Puoi anche chiedere al tuo medico di famiglia di
determinare il tuo gruppo sanguigno durante la prossima
visita.
La ripartizione dei gruppi sanguigni in Svizzera.
Acquisire nuovi donatori
Con i Campionati europei 2016, in questo momento il calcio è
tornato alla ribalta. Molti giocatori si impegnano a favore di una
buona causa anche fuori dal campo. Cristiano Ronaldo non fa
eccezione: Trasfusione CRS Svizzera sfrutta l’impegno della star del
pallone per sensibilizzare in modo particolare i giovani sull’importanza delle donazioni di sangue. Oltre a Ronaldo, ci sono altre
personalità del mondo del calcio – alcune anche a livello svizzero –
che sostengono questa azione. Maggiori informazioni in merito su
http://vincenti.trasfusione.ch
Testo e foto: Trasfusione CRS Svizzera
La star del pallone Cristiano Ronaldo è un donatore di sangue famoso.
Con i Samaritani contro la leucemia – 10 settembre 2016
Trasfusione CRS Svizzera è nuovamente alla ricerca di volontari che il 10 settembre 2016, in occasione della «Giornata della
buona azione», informeranno i passanti sull’importanza della donazione di cellule staminali del sangue. Gran parte dei
Samaritani lo sa già: la donazione di cellule staminali del sangue è spesso l’ultima possibilità di guarigione per le persone
affette da malattie ematiche letali come la leucemia. Questo tipo di donazione è inoltre molto diverso dalla donazione di
sangue. Negli ultimi due anni i Samaritani hanno già dato un enorme contributo e, grazie alle loro conoscenze e al loro impegno, sono stati raggiunti molti obiettivi. I Samaritani rappresentano quasi la metà dei gruppi di volontari. Dopo il successo
riscosso dalle scorse edizioni, la «Giornata della buona azione» verrà organizzata anche quest’anno. Sabato 10 settembre
2016 i gruppi di volontari attireranno l’attenzione dei passanti su questo tema in tutta la Svizzera. Maggiori informazioni e il
modulo d’iscrizione sono disponibili su www.cercasi-salvatori-di-vite.ch. Siamo a disposizione anche per e-mail o per telefono:
[email protected] oppure 031 380 81 76.
oggi samaritani 06-07/2016
21
Blenio e Acquarossa-Serravalle
I Samaritani della Valle di Blenio si fanno conoscere
alla manifestazione «Bimbi in Festa»
Si è svolta domenica 5 giugno scorso «al Nüs» in Pian Castro, la seconda edizione della
manifestazione «Bimbi in Festa».
Organizzata per la prima volta in Valle di Blenio lo scorso anno in occasione dell’arrivo del
«Tour de Suisse», i promotori hanno voluto riproporla anche quest’anno ottenendo una discreta partecipazione di famiglie con bambini di ogni età.
Sull’area adiacente «al Nüs» erano presenti diverse società della Valle e tutti proponevano dei
giochi.
Nella postazione dei Samaritani della Valle di Blenio, i ragazzini si divertivano a costruire
delle barelle improvvisate con materiale di fortuna ed eseguivano dei piccoli trasporti.
Il tempo clemente, con il sole e qualche nuvoletta, ci ha permesso di svolgere le nostre
attività ludiche in tutta calma e in compagnia di tante persone.
Ancora una volta abbiamo sperimentato la positività della collaborazione tra le due Sezioni
attive nel Distretto della Valle, ossia la Sezione di Blenio (Alta Valle) e quella di AcquarossaSerravalle (Media e Bassa Valle) nelle varie attività samaritane.
Pure il Servizio Medico-Sanitario durante tutta la giornata è stato garantito da noi
Samaritani.
Fortunatamente non abbiamo avuto né malati da soccorrere né feriti da medicare. Ringraziamo gli organizzatori della giornata per il buon pranzo e per averci dato ancora una volta
la possibilità di farci conoscere alla popolazione della Valle di Blenio.
Ricordiamo inoltre a tutti che i Samaritani sono sempre disposti a dare dei corsi sui primi
soccorsi a chi li volesse apprendere.
Come costruire una barella d’emergenza e
come trasportare in modo corretto?
Ausilia
•
Grazie a vari giochi allestiti nello stand dei Samaritani della Valle di Blenio, i bambini si sono cimentati in particolare con il trasporto con la barella.
Stabio
Un nuovo monitore per la Sezione e per i doganieri
Da alcuni mesi Davide Codoni (nella foto a lato), guardia di confine,
è entrato a fare parte della Sezione Samaritani di Stabio.
Sin dal principio ha dimostrato entusiasmo e voglia di mettersi
in gioco in questa particolare attività di volontariato collaborando
con i monitori per l’organizzazione di alcune serate e di corsi.
È entrato nella nostra Sezione per diventare monitore Samaritano
e impartire corsi per i doganieri.
Lunedì 9 maggio scorso ha svolto la lezione di presentazione con
piena soddisfazione delle istruttrici.
Il suo percorso di formazione è appena iniziato, ma Davide ha
già dimostrato grande volontà! La Sezione lo sostiene e gli augura di
continuare con dei buoni risultati.
La Sezione
22
oggi samaritani 06-07/2016
•
Sezioni, Associazione
Colonna
Lugano
Una nuova divisa per i Samaritani attivi
Lo scorso 8 aprile si è svolta al Canvetto Luganese a Lugano-Molino Nuovo l’assemblea
generale ordinaria della Sezione Samaritani di Lugano.
Il Comitato, sempre molto attivo e attento ai bisogni dei soci e della Sezione, ha sfoggiato
per l’occasione la nuova divisa che non passa inosservata per il suo splendido colore
fluorescente!
I soci attivi nei picchetti avranno modo di inaugurarla durante i prossimi importanti
servizi di picchetto che la Sezione sarà chiamata a prestare presso il LAC e per altre varie
manifestazioni.
Uno speciale ringraziamento è stato formulato ai soci più attivi dello scorso anno: Lorella
Bogani, Renato Caelli, Marco Dellea, Roberta Pescia e Cristina Zussino.
E per concludere la serata, dopo aver evaso tutte le trattande previste all’ordine del giorno,
i soci presenti hanno potuto gustare una squisita cena!
La Presidente Cynzia Patriarca Rovelli
•
Da sinistra: Marco Dellea, Roberta Pescia, Cynzia Patriarca Rovelli,
Fasi di un processo
di cambiamento
È solamente un’impressione o
stiamo davvero attraversando,
noi Samaritani, un periodo pieno
di cambiamenti? Per la maggior
parte di noi, si tratta di affrontare
un processo complicato:
• l’incredulità
• l’inquietudine di fronte
all’ignoto
• una rabbiosa resistenza
• la sensazione di tristezza
legata al sentimento di perdita
• una prudente curiosità
• l’accettazione delle novità
Vi riconoscete? Tranquillizzatevi,
non vi è nulla di anormale, anzi!
La resistenza che facciamo ai
cambiamenti è, generalmente,
costruttiva. Ci permette di
soppesare, analizzare, valutare
il rapporto «rischi-vantaggi».
Poi passiamo attraverso tutte le
fasi citate sopra durante le quali
le emozioni si mescolano a
turbolenze più o meno forti.
Raffaella Bettosini Guglielmetti e Nicola Della Pietra.
«oggi Samaritani» 06-07 / 2016
Data di apparizione: 29 giugno 2016
Editore
Federazione svizzera dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale, 4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
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Redazione centrale Olten:
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Segretariato: Monika Nembrini
Telefono 062 286 02 67
Redazione Ticino e Moesano
Mara Zanetti Maestrani
Via Strada Vecchia 162, 6717 Dangio
Telefono e fax 091 872 17 47
[email protected]
Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese
Questa capacità di evoluzione è
tra l’altro responsabile del fatto
che oggi, noi esseri umani, non
viviamo più rintanati nelle grotte.
Questi cambiamenti che ci
vengono chiesti sono in realtà
una fortuna. Permettono infatti
a ogni Samaritano di situarsi al
meglio, con le sue competenze
e capacità, nel mondo dei Primi
soccorsi.
Andrà tutto bene!
Inserzioni
Zürichsee Werbe AG
Verlag und Annoncen
Seestrasse 86, 8712 Stäfa
Telefono 044 928 56 11
Telefax 044 928 56 00
Prezzo d’abbonamento
Singolo abbonamento per terzi:
Fr. 33.– annuali
Impaginazione, stampa, spedizione
AVD GOLDACH AG, 9403 Goldach
10 numeri all’anno
Tiratura: 4800 copie
Organizzazione di salvataggio della CRS
Dagmar
Baettig,
membro del
Comitato
centrale FSS
oggi samaritani 06-07/2016
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