Con la domotica l`innovazione prende casa

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Con la domotica l`innovazione prende casa
Con la domotica
l’innovazione prende casa
di Nadia Ameli
“Le grandi innovazioni tecniche sono sovente all’origine di notevoli
modif icazioni nel nostro modo di vivere: la televisione ha cambiato
il modo di vedere il mondo, il telefono ha abolito le distanze.
L
a domotica è una nuova area di
ricerca in grado di integrare diverse tecnologie negli edifici e
nelle abitazioni, offrendo nuovi livelli di
funzionalità e sicurezza accompagnati da
significativi risparmi energetici. La definizione di un sistema domotico passa
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Ce ne saranno anche per la domotica quando sarà generalizzata,
cioè quando sarà diventata così indispensabile quanto la televisione
o la radio. Allora farà parte del nostro essere”
Jacques Nozick, La maison intelligente. Guide du prècablage. Initation à la domotique Paris, 1988
7Uno scorcio di Leaf House, la cui energia è interamente prodotta da fonti rinnovabili
il progetto leaf house
Il primo progetto di comunità eco-sostenibile realizzato in Italia è la Leaf Community. Il Gruppo Loccioni (Angeli di Rosora, Ancona) ha progettato una comunità
ad energia pulita, dove si vive in una casa
a zero emissioni, la mobilità avviene attraverso mezzi eco-compatibili, la scuola
è alimentata dall’energia solare e si lavora
in edifici ad alta efficienza energetica e
alimentati da fonti rinnovabili.
In particolare, la Leaf House è un edificio di sei appartamenti a zero emissioni
CO2 e autosufficiente dal punto di vista
energetico, classificato in classe A rispetto alla media italiana di classe F. Le linee
guida seguite sono state progettare l’edificio e dimensionare tutti i componenti in
modo da ridurre i consumi e individuare le tecnologie più efficienti per fornire
l’energia necessaria; il tutto supportato
da un sistema domotico, in grado di
monitorare i parametri dell’edificio e, di
conseguenza, di regolare gli impianti.
La struttura è anzitutto caratterizzata da
un elevato isolamento, con esposizione
a sud per consentire il massimo sfruttamento dei pannelli fotovoltaici e termici; l’energia in eccesso non utilizzata
durante la giornata viene accumulata
in un sistema sperimentale Enel, basato su idrogeno e successiva produzione
di elettricità con celle a combustibile. La
climatizzazione è garantita da pompe di
calore geotermiche e sistemi distribuiti di deumidificazione e purificazione
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nuova energia 1-2010
attraverso la declinazione del concetto
di intelligenza, per il quale s’intende la
capacità di comprendere riferibile tanto alle persone quanto alle componenti tecnologiche. L’intelligenza che è possibile
attribuire ad un componente acquisisce
tanto più valore quanto più è in grado
di riconoscere le informazioni espresse da
tutte le altre intelligenze delle componenti
appartenenti a quel sistema; la capacità di
dialogo diventa il modo con cui si realizzano i concetti di integrazione e cooperazione (inter-operabilità), fra tutti gli attori
di un sistema di relazioni complesse.
Il concetto fondamentale di questi processi è quindi quello di sistema: l’integrazione può essere realizzata a diversi livelli, partendo dalle funzioni e dai
componenti di ciascun impianto come
l’illuminazione, l’impianto idraulico,
l’impianto termico e così via, passando
attraverso l’integrazione tra impianti diversi e giungendo, infine, all’integrazione
globale di tutte le funzioni di gestione di
un edificio.
Fattori come la temperatura, l’umidità,
la ventilazione dell’aria, la saturazione
di CO2, l’illuminazione, i carichi elettrici
possono essere gestiti da sistemi di home
automation. Nello specifico, il monitoraggio di queste variabili permette:
3la definizione di microclima (temperatura su ogni zona);
3il mantenimento della qualità dell’aria
indoor relativamente all’umidità e alla
concentrazione di anidride carbonica, assicurando il ricambio dell’aria in
relazione alla reale occupazione del
locale;
3la gestione dell’illuminazione, sia per
attivare scenari finalizzati a ricreare le
ambientazioni più adatte a determinate situazioni (notte/giorno, lettura,
eccetera) sia con l’obiettivo dell’efficienza energetica tramite l’introduzione di sensori di presenza e dimmer,
che garantiscono un impiego ottimale
dell’illuminazione naturale con quella
artificiale;
3la programmazione dei carichi elettrici evitando picchi di consumo in
modo da salvaguardare i cicli di funzionamento degli impianti a più alta
priorità, riuscendo a rilevare preventivamente la probabilità del verificarsi di picco di consumo oltre la soglia
massima.
Le applicazioni della domotica (home/building automation) sono notevoli e in grado
di soddisfare diversi aspetti del nostro
vivere quotidiano: sicurezza, comfort e
risparmio energetico. In un mercato in
pieno fermento, ma tuttavia non ancora
ben definito, è importante che le aziende
sappiano cogliere tali esigenze e trasformarle in obiettivi di mercato.
tabella 2
2006
2007
2008
Impianti base
12.100
17.600
25.000
Totale impianti
55
78
108
mercato italiano della domotica
(valore impianti in milioni di euro)
2006
2007
2008
Impianti base
36
51
70
ottimale delle risorse energetiche consente di raggiungere obiettivi particolarmente interessanti in termini di consumi
energetici (per condizionamento e riscaldamento) e di emissioni di CO2. Ciò è
reso possibile dalla building automation,
che fornisce gli strumenti necessari per
sviluppare sistemi di monitoraggio e gestione ottimale al fine di ottenere l’integrazione dei vari sistemi di building utility (sistemi di climatizzazione, impianti
illuminazione, sistemi di produzione di
energia da rinnovabili).
gli sviluppi futuri
L’andamento del mercato italiano della
domotica risulta in pieno fermento: i dati consuntivi relativi agli ultimi tre anni
sono riportati nelle Tabelle 2 e 3.
I trend di mercato mostrano come il settore della domotica stia assumendo una
maggiore consistenza. La tendenza attuale è di realizzare impianti in abitazioni
nuove o ristrutturate: nel nostro Paese
si costruiscono ogni anno circa 300.000
confronto tra le prestazioni della leaf house
e di una casa tradizionale (dati relativi a 6 mesi)
92
Totale impianti
13.400
19.400
27.500
tabella 3
tabella 1
Consumi elettrici
Fabbisogno per riscaldamento
Fabbisogno per raffrescamento
CO2 evitata
Impianti avanzati
1.300
1.800
2.500
Fonte: Assodomotica
mercato italiano della domotica (numero impianti)
Fonte: Assodomotica
dell’aria; anche le acque meteoriche sono
recuperate per poi essere utilizzate per
l’irrigazione e gli scarichi.
L’intero complesso è coordinato dal sistema di building automation, che gestisce circa 1.200 sensori, necessari per effettuare
tutti i controlli e i comandi dislocati negli appartamenti e nella centrale (il nodo
principale della rete, che ha il compito
di gestire gli impianti a seconda delle esigenze e richieste degli appartamenti).
All’interno di ogni appartamento è presente un touch screen che permette la gestione di tutte le funzionalità domotiche
installate, e dove è possibile controllare
lo stato e comandare l’illuminazione, le
tapparelle e le temperature delle varie
stanze, il consumo elettrico e termico
istantaneo o lo storico di tutti i carichi
dell’appartamento. Il sistema è gestibile
anche da remoto, per cui mediante un
collegamento VPN (Virtual Private Network) è possibile controllare la casa in
tutte le sue funzionalità.
La Leaf House rappresenta un esempio
di vivere sostenibile: il suo costo supera quello delle abitazioni tradizionali di
circa il 20 per cento, valore che però viene recuperato in 7/8 anni grazie all’azzeramento delle bollette. La casa infatti è
totalmente autosufficiente dal punto di
vista energetico. È abitata stabilmente da
8 collaboratori del Gruppo e dagli ospiti in visita, in modo da poter ottenere
input continui e migliorare le funzionalità presenti, come l’interfeccia utente, la
semplicità d’uso e il grado di soddisfazione. Tutti i parametri sono monitorati
da gennaio 2009.
La Leaf House dimostra come l’integrazione tra la progettazione e la gestione
Leaf House
18 kWh/m2
38 kWh/m2
5 kWh/m2
10.300 kg
Casa convenzionale
30 kWh/m2
81 kWh/m2
10 kWh/m2
0 kg
Impianti avanzati
19
27
38
nuove abitazioni e se ne rinnovano
700.000; secondo le stime Assodomotica,
circa il 40 per cento delle installazioni
è relativo a sistemi di sicurezza, per cui
il mercato della domotica si svilupperà
tanto più velocemente quanto più velocemente i sistemi di sicurezza diventeranno
sistemi domotici. La previsione che ci si
attende è di mantenere una crescita annua intorno al 35 per cento e di raggiungere circa 100.000 impianti nel 2012.
L’introduzione dei sistemi home automation
all’interno delle abitazioni è quindi strettamente legata ad un nuovo criterio da
parte dell’utente di vivere la casa secondo esigenze di comfort, sicurezza, qualità
nell’abitare e risparmio energetico. La disponibilità delle nuove tecnologie e una
maggiore sensibilità degli utenti finali,
rappresentano i fattori trainanti di questi
risultati. Un’influenza positiva è arrivata poi dalle politiche comunicative delle
principali aziende elettriche operanti nel
settore; dalla formazione di una nuova
figura professionale, il system integrator,
uno specialistica nella gestione, programmazione e monitoraggio dei sistemi domotici; dalla maggiore sensibilità verso il
risparmio energetico che mira ad ottenere impianti efficienti e in grado di gestire
le fonti rinnovabili. Tuttavia, nonostante
il mercato risponda in maniera positiva,
alcune barriere ostacolano l’affermazione
della building automation:
Con la domotica l’innovazione prende casa
nuova energia 1-2010
1 Il sistema di produzione, stoccaggio e riutilizzo di idrogeno per la generazione elettrica
3il prevalere di logiche di leadership tra
i singoli attori rispetto ad un approccio sistemico e di cooperazione a livello di filiera, dalla fase di progettazione
all’assistenza post vendita;
3il differenziale di costo tra sistemi
integrati e sistemi tradizionali, che
non sempre viene percepito in termini di valore aggiunto per l’edificio.
Fondamentale per questo è che l’utente possa valutare il costo in termini
di investimento e di rapporti costo/
beneficio;
3una scarsa formazione e cultura, tipica
di un mercato che è ancora agli albori.
Nell’immaginario collettivo il termine
domotica evoca ancora scenari e modi
di vivere lontani dalle esigenze attuali;
3le problematiche connesse a normative, standard e protocolli di comunicazione che rappresentano un crocevia fondamentale per una sua totale
affermazione. L’adesione infatti ad uno
standard tecnologico consente un utilizzo che prescinde dal luogo geografico in cui l’utente opera e dall’origine
di fabbricazione dei dispositivi.
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